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sommario inform @ www.colornoinforma.it - www.comunecolorno.it - www.colorno2015.it UFFICIO PER LE RELAZIONI CON IL PUBBLICO – URP Tel. 0521/313751 - Fax 0521/815505 - [email protected] Ci sono realtà nel nostro Comune che svolgono una funzione indispen- sabile per i cittadini e per il welfare locale. Laddove i comuni e le istitu- zioni non sempre arrivano, troviamo associazioni grandiose che si muovo- no sulla base del principio del bene comune della Comunità. Forse non tutti sanno che la Pubblica Assisten- za di Colorno è la seconda associa- zione più longeva nella provincia di Parma e una delle più antiche nel panorama nazionale. Fondata all’ini- zio del secolo scorso da un gruppo di pionieri spinti da impegno civile, spirito di sacrificio e sentimento di solidarietà, la “Pubblica” oggi svolge un servizio d’emergenza sanitaria atti- vo tutto l’anno 24 ore su 24, avvalen- dosi dell’opera di medici professionisti qualificati per il soccorso extraospeda- liero, dipendenti e volontari soccorri- tori. Ma per poter svolgere al meglio questi compiti, la “Pubblica” ha biso- gno di una sede adeguata. Il Comune di Colorno, nel corso dell’amministra- zione del sindaco Gelati, mise a dispo- sizione il terreno per la costruzione della nuova sede. Dopo poco tempo, grazie alle oculate economie accan- tonate negli anni precedenti, sono iniziati i lavori di costruzione. Adesso occorre però reperire le risorse per il completamento dell’edificio. Per re- alizzare quest’opera così importante, occorre l’impegno concreto di tutti: dei cittadini, degli imprenditori, delle realtà commerciali e produttive del nostro territorio. Stiamo costruendo una Comunità che condivide molti bi- sogni e problemi, ma che può e deve Ambiente e Partecipazione Urbanistica e Lavori Pubblici Storia& Territorio Pubblica Assistenza Consiglio Comunale Artisti di strada ALLE FAMIGLIE Poste Italiane - Tassa pagata Invii senza indirizzo DRT/DCB/Parma/ISI/Aut. n.008/2003 del 17/07/2003 Pubblica Assistenza Un valore di tutti noi anche farsi carico di sostenere eco- nomicamente le necessità comuni. Il valore che ognuno di noi metterà a diposizione di questo progetto si tra- sformerà in un vantaggio al nostro sistema di vita alla nostra sicurezza, al nostro bisogno di salute. Il Comu- ne per primo sostiene il progetto del- la nuova sede e promuove una cam- pagna straordinaria di solidarietà per l’associazione Pubblica Assistenza di Colorno, perché possa completar- si la costruzione dell’edificio e per rendere disponibile sul territorio un servizio moderno e ben strutturato. Se ognuno di noi risponderà a que- sto appello, anche con una minima partecipazione, sentirà subito dopo, in prima persona, di possedere den- tro di sé un valore sociale di grande rilevanza per tutti gli altri. Michela Canova Sindaco di Colorno [email protected] Speciale Pubblica Assistenza 2 4 6 8 10 14

UFFICIO PER LE RELAZIONI CON IL PUBBLICO – URP www ...comune.colorno.pr.it/sites/drupal_lepida_colorno/files/38605EF6C2... · “Comune Leggero” vuole rappresen- ... L’incentivo

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sommario

inform@

www.colornoinforma.it - www.comunecolorno.it - www.colorno2015.itUFFICIO PER LE RELAZIONI CON IL PUBBLICO – URP Tel. 0521/313751 - Fax 0521/815505 - [email protected]

Ci sono realtà nel nostro Comune che svolgono una funzione indispen-sabile per i cittadini e per il welfare locale. Laddove i comuni e le istitu-zioni non sempre arrivano, troviamo associazioni grandiose che si muovo-no sulla base del principio del bene comune della Comunità. Forse non tutti sanno che la Pubblica Assisten-za di Colorno è la seconda associa-zione più longeva nella provincia di Parma e una delle più antiche nel panorama nazionale. Fondata all’ini-zio del secolo scorso da un gruppo di pionieri spinti da impegno civile, spirito di sacrificio e sentimento di

solidarietà, la “Pubblica” oggi svolge un servizio d’emergenza sanitaria atti-vo tutto l’anno 24 ore su 24, avvalen-dosi dell’opera di medici professionisti qualificati per il soccorso extraospeda-liero, dipendenti e volontari soccorri-tori. Ma per poter svolgere al meglio questi compiti, la “Pubblica” ha biso-gno di una sede adeguata. Il Comune di Colorno, nel corso dell’amministra-zione del sindaco Gelati, mise a dispo-sizione il terreno per la costruzione della nuova sede. Dopo poco tempo, grazie alle oculate economie accan-tonate negli anni precedenti, sono iniziati i lavori di costruzione. Adesso occorre però reperire le risorse per il completamento dell’edificio. Per re-alizzare quest’opera così importante, occorre l’impegno concreto di tutti: dei cittadini, degli imprenditori, delle realtà commerciali e produttive del nostro territorio. Stiamo costruendo una Comunità che condivide molti bi-sogni e problemi, ma che può e deve

Ambiente e Partecipazione

Urbanistica e Lavori Pubblici

Storia& Territorio

Pubblica Assistenza

Consiglio Comunale

Artisti distrada

ALLE FAMIGLIE Poste Italiane - Tassa pagataInvii senza indirizzo DRT/DCB/Parma/ISI/Aut. n.008/2003 del 17/07/2003

Pubblica Assistenza Un valore di tutti noi

anche farsi carico di sostenere eco-nomicamente le necessità comuni. Il valore che ognuno di noi metterà a diposizione di questo progetto si tra-sformerà in un vantaggio al nostro sistema di vita alla nostra sicurezza, al nostro bisogno di salute. Il Comu-ne per primo sostiene il progetto del-la nuova sede e promuove una cam-pagna straordinaria di solidarietà per l’associazione Pubblica Assistenza di Colorno, perché possa completar-si la costruzione dell’edificio e per rendere disponibile sul territorio un servizio moderno e ben strutturato. Se ognuno di noi risponderà a que-sto appello, anche con una minima partecipazione, sentirà subito dopo, in prima persona, di possedere den-tro di sé un valore sociale di grande rilevanza per tutti gli altri.

Michela CanovaSindaco di Colorno

[email protected]

SpecialePubblicaAssistenza

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ambiente

ambi

ente

Il progetto “Co-mune Leggero” è stato pensato per mettere a sistema le nu-merose azioni avviate e pro-

mosse negli anni scorsi a riguardo della promozione del-

le buone pratiche sulla riduzione e recupero dei rifiuti. Il logo stesso di “Comune Leggero” vuole rappresen-tare una certificazione di qualità con il quale il Comune di Colorno dichia-ra l’attenzione alle buone pratiche e a nuovi stili di vita compatibili. Il pro-getto è promosso e condotto dagli assessorati all’Ambiente e ai Servizi Pubblici del Comune di Colorno, in collaborazione con l’assessorato alla Pubblica Istruzione.Le 5 azioni del progetto interven-gono su diversi fronti, allo scopo di “aggredire” a 360° il problema della produzione di rifiuti.Negozi Leggeri. Una catena di ne-gozi che si impegna in piccole ma significative modifiche nella vendita dei prodotti e nell’approccio al con-sumo. Questi negozi, che mirano a farsi riconoscere per la sensibilità sulle buone pratiche, verranno in-

centivati economicamente e pro-mossi nel circuito “Negozi Leggeri”.Condomini Leggeri. Si tratta dei con-domini che più di tutti si impegne-ranno nel massimizzare la raccolta differenziata e ad ottimizzare i mec-canismi di esposizione dei bidoncini, nell’ambito del servizio rifiuti svolto dal gestore Iren. Questi condomini riceveranno un incentivo economico. L’iniziativa ha inoltre la finalità di in-trodurre parametri di valutazione che potranno in futuro comporre mecca-nismi di tariffazione puntuale.Bimbi Leggeri. Le famiglie dei bimbi nati nel 2010 che decideranno di uti-lizzare i pannolini durevoli riceveranno un incentivo economico di 50 Euro.Porta la Sporta. Attraverso il coin-volgimento degli esercizi del circu-ito “Negozi Leggeri” si promuoverà la messa al bando delle borsine di plastica.

Ri-Utilizziamo. Continua l’attività di recupero dei beni durevoli svol-ta presso la Stazione Ecologica alla quale si aggiungeranno diversi punti di raccolta indumenti sul territorio.

Per maggiori informazioni sul pro-getto, contattare l’ufficio Ambiente del Comune di Colorno:Tel. 0521.31.37.34Email: [email protected]

Marco BoschiniAssessore all’Ambiente

Mirko ReggianiAssessore ai Servizi Pubblici

Comune LeggeroIncentivi per ridurre i rifiuti

BAMBINI LEGGERI

Dall’inizio del mese di Settembre, tutte le famiglie dei bimbi nati nel 2010 hanno ricevuto una lettera nella quale l’Ammi-nistrazione invita mamme e papà a recarsi in Municipio per ritirare gratuitamente un kit di prova di pannolini lavabili insieme ad un buono sconto di 50 Euro, che ver-rà riconosciuto all’atto dell’acqui-sto di una fornitura di pannolini lavabili presso i due “Negozi Leg-geri” che si sono convenzionati:• la Farmacia Silvia • l’A&O Colorno Alimentari. L’incentivo economico per chi usa pannolini lavabili è infatti fondamentale perchè riconosce l’impegno nella minor produzio-ne di rifiuti. La lettera verrà inviata a tutti i nuovi nati. Se qualcuno non l’ha ricevuta oppure l’ha smarrita, può contattare l’URP del Comune di Colorno: tel.0521.31.37.53

CONDOMINI LEGGERI

L’adesione all’azione “Condomi-ni Leggeri” non comporta alcun onere se non quelli già previsti dalla legge e dalla normativa: svolgere al meglio delle proprie possibilità la raccolta dei rifiuti, la corretta suddivisione delle va-rie frazioni e l’attenzione nell’uti-lizzo delle dotazioni. La Commis-sione Ambiente del Comune di Colorno valuterà i condomini che meglio svolgono l’attività di raccolta, i migliori due per ogni categoria (in base al numero di appartamenti) riceveranno un in-centivo economico da 250 Euro a 1000 Euro. I criteri di valutazio-ne saranno i seguenti:• Posizione e stato igienico dei

contenitori.• Qualità della raccolta.• Esposizione dei contenitori del

rifiuto residuo.• Riempimento contenitori esposti.• Gestione del rifiuto vegetale.

Termine di scadenza per l’iscrizio-ne dei condomini: 31/12/2010.Trattandosi di azioni collettive, per l’iscrizione del condominio, si richiede l’adesione di almeno il 75% dei condomini o locatari. Tutti i moduli di adesione sono disponibili presso l’URP del Co-mune di Colorno oppure sul sito del Comune di Colorno: www.comunecolorno.it

NEGOZI LEGGERI

Per essere un ne-gozio leggero, basta compilare il modulo di adesione e dimostra-re di aver attivato alcune buone pratiche, come la vendita di pro-dotti sfusi o recuperabili, la ridu-zione degli imballi nella gestione del negozio. All’inizio del 2011, la Commissione Ambiente del Comune di Colorno valuterà le adesioni allo scopo di consentire l’assegnazione dei 5.000 Euro di incentivi resi disponibili.

Termine di scadenza per la presentazione delle adesioni: 31/12/2010.Il modulo è disponibile presso l’URP del Comune di Colorno oppure sul sito del Comune di Colorno: www.comunecolorno.it

inform@3

partecipazione

part

ecip

azio

ne

Il coinvol-g i m e n t o dei cittadi-ni attraver-so i percorsi pa r tec ipa t i v i è uno degli obietti-

vi del nostro programma. Nei mesi scorsi abbiamo predisposto un pro-getto di partecipazione focalizzato sui servizi presenti sul territorio, allo scopo di produrre scelte consapevo-li a garanzia dei cittadini ma anche della stessa Amministrazione. Pro-gettare percorsi di partecipazione efficaci non è mai semplice e richie-de tempo, energie e risorse. Spesso si rischia di non trovare la modalità efficace per coinvolgere attivamente

i cittadini che in parte si aspettano che l’Amministrazione sia in grado di decidere da sola e in parte vor-rebbero intervenire sui processi de-cisionali. Se non si individua la for-mula giusta si rischia quindi di rea-lizzare male una buona idea.Per questa ragione abbiamo deciso

di allungare i tempi del “Piano Strategico dei Servizi”, facen-do iniziare nel 2011 la fase di coinvolgimento del terri-torio e sfruttando i prossi-mi mesi per predisporre un percorso efficace. Anche in

questa fase di progettazione ci piacerebbe però coinvolgere

tutti coloro che hanno idee, sugge-rimenti e proposte sulle modalità di cittadinanza attiva. Vorremmo atti-vare un tavolo di lavoro tra Ammi-nistrazione, cittadini e associazioni per predisporre il percorso da fare all’inizio del prossimo anno.Abbiamo quindi fissato un calenda-rio di tre incontri per la progetta-zione di un percorso efficace. Que-sti incontri sono aperti a cittadini, consiglieri comunali, rappresentanti delle associazioni di volontariato e

di categoria. Invitiamo tutti a parte-cipare, (anche a distanza) portando le idee e le proposte direttamente in Municipio o inviandole per email.Vogliamo che la partecipazione non sia solo una dichiarazione di faccia-ta, ma coinvolga veramente tutti co-loro che desiderano contribuire.

Mirko ReggianiAssessore alla Comunicazione

e [email protected]

La recente con-trazione delle risorse economi-che disponibili ai Comuni e agli

altri enti pubblici, unitamen-te al periodo di recessione econo-mica impongono la revisione delle politiche di erogazione dei contri-buti a soggetti esterni. Il Comune deve infatti anzitutto garantire le risorse economiche necessarie per il proprio funzionamento e per l’erogazione dei servizi di propria competenza. Oggi, la sfida dell’Am-ministrazione si realizza nella capa-cità di contenere la spesa e di rea-lizzare sul territorio le proprie po-litiche, sfruttando minori risorse. Si rende quindi necessario disegnare un percorso nuovo per conciliare la

minore disponibilità di risorse con le progettualità espresse dal terri-torio e gli obiettivi programmatici dell’Amministrazione.Il principio di fondo è quello di mettere i progetti al centro della nuova modalità. Il progetto “RETE COMUNE” ha origine nel corso dell’incontro del 17/05/2010 tra associazioni e Amministrazione, durante il quale ci siamo posti il problema di ripensare l’approccio al tema dei contributi.Nell’occasione è stato attivato un gruppo di lavoro tra Amministra-zione e Coordinamento delle Asso-ciazioni per provare a condividere nuove regole. Il risultato del grup-po di lavoro ha portato alla stesura del progetto sperimentale “RETE COMUNE”, presentato alle associa-zioni di volontariato lo scorso 12 ottobre. La nuova modalità preve-de che le richieste di contributo da parte delle associazioni venga-no presentate entro il 30/11/2010 per la realizzazione dei progetti nell’anno 2011. I contributi verran-no erogati in base alla qualità dei progetti che sarà valutata dall’Am-

ministrazione insieme al Coordina-mento delle Associazioni.

L’Amministrazione ComunaleIl Coordinamento delle Associazioni

Piano Strategico dei ServiziUn percorso da costruire insieme

Rete ComuneI contributi messi in rete

GRUPPO DI LAVORO SULLA PARTECIPAZIONEMunicipio di Colorno

Mercoledì 3/11 alle 18.30Mercoledì 17/11 alle 18.30Mercoledì 1/12 alle 18.30

Per informazioni, suggerimenti e proposte:Ufficio PartecipazioneTel. 0521.31.37.53Email: [email protected]: www.comunecolorno.it

PROGETTI 2011RICHIESTA CONTRIBUTI

Presso l’URP del Comune di Co-lorno è disponibile il modulo di «richiesta contributi per l’anno 2011». Il modulo (con eventuali allegati) va compilato e conse-gnato in Municipio in duplice co-pia. Una copia verrà consegnata all’Amministrazione e l’altra sarà inviata al Coordinamento della Associazioni. Le domande vanno consegnate entro il 30/11/2010.

Per informazioni:Comitato di Coordinamento delle Associazioni Colornesic/o Dante Boschinitel. 0521 31.32.88 (ore ufficio)fax. [email protected]

inform@4

urbanistica

urba

nisti

ca

Nello scorso mese di Luglio, in consiglio comunale sono state adottate le varianti agli strumenti urbanistici del nostro territorio. Nell’occasione è stata

sollevata una presunta discrepanza tra i principi ispiratori dell’Associazione Comuni Virtuosi, di cui Colorno è comune fondatore, e le effettive scelte del nostro comune in merito ad esempio alla gestione del territorio e al tema attualissimo della cementificazione.Premesso che il manifesto dei Comuni Virtuosi contiene obiettivi altissimi, frutto di sperimentazioni in corso di realizzazione in tutta Italia, ma che ad oggi nessuno dei 45 comuni iscritti ha realizzato compiutamente in tutte e 5 le linee programmatiche (gestione del territorio, impronta ecologica, rifiuti, mobilità, nuovi stili di vita), vorrei illustrare l’impostazione che sta caratterizzando il lavoro del mio assessorato.Alla faccia del cosiddetto federalismo, di cui gran parte delle forze politiche nazionali si riempiono la bocca da ormai 20 anni, tutti (ribadisco TUTTI) i comuni italiani si sono visti privare anno dopo anno di funzioni, servizi e discrezionalità decisionale, salvo poi al contempo vedersi caricati di

altre responsabilità e funzioni senza tuttavia essere supportati da adeguate risorse finanziarie e gestionali.In pratica, tra patto di stabilità, blocco delle assunzioni, carenza di fondi per la formazione del personale, normative in costante (e a volte contraddittoria) evoluzione, i sindaci e le giunte si trovano a gestire molti più problemi e impellenze del passato senza averne i mezzi. L’unica “valvola di sfogo” rimane quindi la cementificazione del territorio e l’introito degli oneri di urbanizzazione, che vengono caricati fino al 75% sulla parte corrente del bilancio per finanziare i servizi essenziali per un comune e i suoi cittadini (asilo nido, assistenza anziani, trasporto scolastico, attività culturali, ecc.). La scelta è tra la tutela del territorio e la chiusura dei servizi, ripeto alla faccia del federalismo che ha fatto la fortuna di certi movimenti politici che, pur alla guida del Governo nazionale da un quindicennio, non sono passati dalle parole ai fatti… In tutto questo il Comune ha maturato una diversa sensibilità ambientale, che non può non passare da un nuovo modo di intendere il territorio, non più come luogo da occupare ma come bene comune da preservare. Per questo, l’ultima variante urbanistica adottata e in fase di approvazione non prevede ulteriore consumo di suolo, ma una riqualificazione e ottimizzazione degli spazi urbanizzati esistenti.Certamente anche a Colorno dobbiamo misurarci con una realtà che allo stato attuale non rappresenta pienamente la direzione verso la quale guardiamo. Sulla questione della Cerve, pur essendo stato personalmente contrario alla collocazione in partenza in quell’area

di quella attività, ho comunque lavorato (orientamento condiviso con l’allora assessore all’urbanistica Rita Boschi) per una riduzione al minimo dell’impatto ambientale della nuova realtà che si andava ad insediare, il tutto facilitato dall’effettivo basso impatto che la lavorazione dell’azienda ha nell’espletamento della sua attività e dallo spirito collaborativo costruito nel tempo con la dirigenza della stessa. Da non sottovalutare poi i circa 100 nuovi occupati di cui ha beneficiato la comunità colornese, e le centinaia di migliaia di euro che hanno contribuito a realizzare importanti opere pubbliche a beneficio dei cittadini.Lo sforzo, che è anche un impegno scritto nel nostro programma amministrativo, sarà quello però di evitare il più possibile il consumo di ulteriore suolo, anche grazie all’aiuto di quelle forze politiche che sono all’opposizione a Colorno ma guidano e decidono a Roma. Spero che su questo si possa fare una pressione comune e condivisa nell’interesse di tutti i colornesi.

Marco BoschiniAssessore all’Urbanistica e all’Ambiente

Coordinatore dell’Associazione dei Comuni Virtuosi

Fermare il consumo di suoloVirtuosi non si nasce, ma si diventa

CORSIPER ADULTI

Anche per l’anno scolastico 2010-2011 il Comune di Colorno, in collaborazione con il CTP di Parma e l’Istituto Scolastico Com-prensivo, promuove e organizza corsi di formazione rivolti agli adulti. Questi i corsi attivati:• Informatica base e avanzato

(30 ore);• Inglese principianti e pre-inter-

medio (40 ore);• Lettura creativa (10 incontri);• Taglio e Cucito (20 ore).I corsi si terranno a partire dal mese di Ottobre presso la scuola di Colorno.

Per informazioni e iscrizioni:U.R.P. – Comune di ColornoTel. 0521 313751Mail: [email protected]: www.comunecolorno.it

inform@5

lavo

ri p

ubbl

icilavori pubblici

Le note ristrettezze di carattere finanzia-rio che i Comuni de-vono affrontare han-no fatto sì che il 2010 sia stato un anno di lavori importanti ma

non di grande impegno economico. Si stanno invece presentando miglio-ri opportunità di entrate per il 2011, che dovrebbero consentire progetti più corposi. Dobbiamo anche ricor-dare che negli anni scorsi si sono realizzati importanti lavori in ogni campo che hanno dotato il paese di importanti infrastrutture. I lavori del 2010 sono i seguenti.

Strade comunali (primo stralcio): importo € 93.000+iva.I lavori sono in fase di ultimazione e comprendono: la fresatura e il rifaci-mento asfalti di p.le Chevé; il rifaci-mento asfalto dell’attraversamento pedonale via Cavour; la fresatura, il rifacimento asfalto, la realizzazione di 3 nuove caditoie in Via Serini e nel pri-mo tratto di via Gramsci; il rifacimento asfalto e la messa in quota dei chiusini

nel vialetto pedonale di collegamen-to fra via Ferrari e il parcheggio delle Poste; il rifacimento di tratti di asfalto su argine maestro del Po e sulla strada lungo l’argine di Copermio Est.

Strade comunali (secondo stral-cio): importo € 46.500+iva.I lavori sono iniziati a fine settembre e comprendono: la fresatura e il ri-facimento dell’asfalto di piazza Ga-ribaldi nell’area di parcheggio anti-stante il porticato; l’asfalto di via Al Po Vecchio, il rialzo di diversi attra-versamenti pedonali e il rifacimento asfalti nelle vie Paer, Mascagni, Puc-cini, Toscanini e Pizzetti.

Scuola elementare: importo € 73.500+ivaI lavori, svolti durante l’estate, sono stati ultimati appena prima dell’inizio della scuola e comprendono: il rifaci-mento completo di 6 bagni dell’edifi-cio della scuola primaria, con relativi ripristini murari.

Scuola materna: importo €. 39.000+ivaSono stati sostituiti tutti i serramenti della parte più vecchia della scuola dell’infanzia con nuovi serramenti in alluminio a taglio termico e con vetri a camera d’aria rispondenti ai requi-siti di legge. Questi nuovi serramenti rendono più confortevole l’ambiente e consentiranno un forte risparmio sul costo del riscaldamento.

Aranciaia: importo appalto € 61.500+iva.I lavori, appena avviati, prevedono il rifacimento dell’intonaco di facciata, la ripresa di cornici, e interventi di ripri-stino del tessuto murario in corrispon-denza delle lesioni. Con questo appal-to si conclude il restauro delle faccia-te di questo importante monumento, dopo il restauro totale della copertura svolto nel corso dell’anno 2009.

Vito GuazziAssessore ai Lavori Pubblici

[email protected]

Tra i mesi di giugno e luglio 2010 al Co-mune di Colorno la ditta MGG Ita-lia, promotrice del progetto “Mobilità Garantita Gratuita-

mente”, ha consegnato due minivan adeguatamente attrezzati per il tra-sporto gratuito di persone portatrici di handicap, ottenuto grazie al con-tributo di aziende private. Attraverso il progetto “Mobilità garantita gra-tuitamente”, la MGG Italia fornisce mezzi adeguatamente attrezzati in comodato d’uso ai Comuni, grazie ad una collaborazione tra pubblico

e privato che prevede la vendita di spazi pubblicitari sul mezzo messo a disposizione.L’Amministrazione ringrazia i nume-rosi sponsor che attraverso il loro sostegno economico hanno permes-so di acquistare anche il secondo pulmino.

Luciano MorettiAssessore ai Servizi [email protected]

Lavori in corsoI cantieri del 2010

Mobilità GarantitaDue pulmini per Colorno

inform@Notiziario della comunità di ColornoAnno XI – numero 2 – Ottobre 2010

AutorizzazioneTribunale di Parma n.8 del 02/06/2000

Direttore ResponsabileMichela Canova

Direttore EditorialeMirko Reggiani

Comitato di RedazioneFilippo AllodiLaura Azzolini

Alessandra ChiozziStefano FerrariAngela Leandri

Erika SereniFrancesca Tagliavini

FotografieArchivio Comunale

Circolo Color’s LightsCaire Urbanistica

Erika SereniCristian Calestani

Grafica e stampaSoc. Coop. Cabiria Srl

Tiratura4500 copie

Per informazioniUfficio Relazioni con il Pubblico

tel. 0521.31.37.51 – fax. 0521.81.55.05e-mail: [email protected]

web: www.colornoinforma.itwww.comunecolorno.it

Le immagini degli articoli sono messe a disposizione dagli autori dei testi.

Eventuali dubbi sui diritti di pubblicazione possono essere segnalati alla redazione che

provvederà a verificare le fonti.

STAMPATO SU CARTA ECOLOGICA

storia

& te

rrito

rio

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storia & territorio

Prosegue la rassegna dei sedici ri-tratti di Carlo Mattioli raffiguranti al-trettanti personaggi legati alla storia di Colorno. In questa seconda tappa del percorso trattiamo il periodo che va dal secolo XVI al secolo XVII.

Giovanni France-sco Sanseverino (1474c.-1500), detto Giovanni da Color-no, figlio naturale di Roberto Ambrogio, discendente da Ro-berto primo conte di Caiazzo (1418-1487) e anche conte di Co-

lorno dal 1458 al 1477. Come ricorda lo storico Ireneo Affò “fu Capitano d’Infanteria de’ Veneziani ne’ tem-pi che guerreggiavano con Ludovico XII Re di Franza” (Memorie storiche, 1800, p.78). I Sanseverino sono una delle famiglie italiane più illustri, la prima delle sette grandi Case del Re-gno di Napoli, che arrivò a domina-re su più di 300 feudi, 40 contee, 9 marchesati, 12 ducati e 10 principati distribuiti soprattutto nel meridione d’Italia. Fra i suoi membri si annove-rano cardinali, vicerè, marescialli e condottieri.

Barbara Sanseve-rino (1550-1612) è raffigurata attraverso un ritratto in abito nero con gorgiera. Trasformò il castel-lo in un importan-te centro di cultura, dove si raccoglieva-no poeti ed artisti.

Nata a Milano nel 1550, figlia di Gianfrancesco, andò in sposa a Gil-berto Sanvitale e poi al conte Ora-zio Simonetta con cui fu giustiziata a Parma nel 1612 per la congiura a Ranuccio I Farnese. Con la nobil-donna il paese visse una stagione di grande splendore soprattutto sotto l’aspetto artistico e culturale. La roc-ca, resa dimora signorile, si arricchì

di un elegante giardino all’italiana dal disegno geometrico, con aiuole, fontane, sentieri e una rete di fitti canali celebrato dai maggiori poeti dell’epoca quali il Guarini e il Tasso. Fu anche una raffinata collezionista d’arte, raccogliendo una ricchissima quadreria, con opere di Tiziano, Cor-reggio, Parmigianino, numerosi au-tori fiamminghi e una straordinaria raccolta di cammei antichi. Dopo la sua morte, la collezione passò in mano ai Farnese. Attualmente è esposta in gran parte nel museo di Capodimonte.

Felice Piaci (1525-15XX) nacque a Co-lorno da Giovanni Giacomo ed Elena. Entrò nell’Ordine dei Predicatori, come ri-corda Leandro Alber-ti nella sua Descrizio-ne d’Italia (Bologna, 1550) con riferimento

alla Terra di Colorno, laddove parla del personaggio e così di questi qua-le “giovane d’elegante ingegno” par-ticolarmente versato alle Lettere, che dà fiducia di riuscire come “huomo molto scienziato”. Piaci non deluse le speranze, perché laureato in Teologia e sostenuto il magistero nel Conven-to di San Domenico in Bologna, fu designato Inquisitore prima per Par-ma e poi per Como. Sappiamo dalle fonti che fu “molto zelante e risoluto nel punire i malvagi”. Pubblicò la Instituzione cristiana, un catechismo in dialogo impresso la prima volta in Como nel 1567, e in seguito più volte (6a ed. Rossi, Bologna, 1571), e il Ro-sario di Maria, con molte stampe. Ne resta un ritratto nelle Memorie degli scrittori e letterati parmigiani dell’Af-fò (Parma, 1797). La sua memoria fu affidata ad un’iscrizione esistente un tempo nel coro della “chiesa vecchia dei Domenicani di Colorno”. Morì a Colorno dopo il 1579.

Lanfranco Margotti (1559-1611) nacque a Colorno e morì a Roma. Nel quadro del Mattioli è rappre-sentato con il vestito rosso da cardinale. Il personaggio infatti fu onorato della Porpo-ra da papa Paolo V nel 1608. Entrato al

servizio del cardinale Filippo Sega, si stabilì a Roma, trasferendosi poi in Francia al seguito del Sega, ma accor-tosi che questi stimava più l’altro suo segretario (e nipote), Giambattista Agucchia, il Margotti rientrò nella ca-pitale pontificia, passando al servizio del cardinale Cinzio Aldobrandini. Fu poi promosso da papa Clemente VIII, che nel 1604 gli conferì anche l’ab-bazia di Zara, al chiericato di came-ra, al protonotariato apostolico e alla sua segreteria particolare. Il Margotti ebbe prima il titolo di San Calisto e poi quello di San Pietro in Vincoli. Nel 1609 fu nominato Vescovo di Vi-terbo. Si afferma che profuse moltis-simo denaro nel gioco d’azzardo e morì a causa di una pustola natagli in un braccio, mentre alcuni autori affermano che il medesimo morì non senza sospetto di veleno. Realizzato con uno stile personalissimo, il ritrat-to del Mattioli mostra fedeltà a quello diffuso dalle antiche stampe.

Ferdinando Galli Bibbiena (1657-1743) è stato archi-tetto, scenografo e trattatista. Si formò a Bologna, sua cit-tà di nascita, dove studiò prima pittu-ra, poi quadratura e prospettiva. La sua

attività lo vede ancora giovanissi-mo, impegnato a Parma dove per ventotto anni dal 1685 fu a servizio di Ranuccio II e Francesco Farnese, subito come pittore e poi dal 1697 come “primo architetto ducale”. Nel 1688 prese parte ai lavori di riquali-ficazione del teatro ducale parmense e di quello della Pilotta. Nel 1690 ri-strutturò il Collegio dei Nobili a Par-ma e progettò la facciata di Palaz-zo Rangoni Farnese (ora sede della Prefettura). In particolare, dal 1699 al 1708 diresse i lavori di ammoder-namento della reggia e del giardino di Colorno, portati però a termine da Giuliano Mozani. Fu anche au-tore di tre trattati di architettura e prospettiva dove teorizzò la “veduta per angolo”, espediente innovativo per quei tempi che permetteva una visione della scena teatrale diver-sa e più moderna di quella in voga nell’epoca barocca.

La storia di Colorno nei ritratti del MattioliSecoli XVI-XVII

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storia & territorio

storia

& te

rrito

rioFrancesco Farnese (1678-1727), succe-dendo a Ranuccio II nel 1694 divenne a soli 16 anni il settimo duca di Parma e Pia-cenza. Nonostante fosse descritto come timido e balbuzien-te, era intelligente

e spregiudicato. Con lui i Farnese rientrarono a pieno titolo al centro della grande politica. Nel maggio del 1694, ricevuto il giuramento del-le città di Parma e Piacenza, mandò una sua delegazione per rinnovare la fedeltà a Papa Innocenzo XII che lo confermò nella carica di Gonfalonie-re di Santa Romana Chiesa. Nel suo regno illuminato cercò la pace no-nostante i riflessi politici generati in Italia dal problema della successione a Carlo II di Spagna. Vista la gravissi-ma situazione finanziaria del ducato, limitò le spese della corte per non gravare di tasse il suo popolo, favorì

l’annona e distribuì più equamente il carico fiscale. A lui si deve l’amplia-mento dell’Università di Parma e del Collegio dei Nobili dove incoraggiò lo studio del diritto pubblico, della storia, delle lingue e della geografia. Protesse artisti, letterati, musicisti e drammaturghi. Nel 1712 diede an-che il via ai lavori di ristrutturazione della rocca di Colorno terminati nel 1730 dopo la sua morte.

Carlo Innocenzo Frugoni (1692-1768) fu librettista e poeta. Di famiglia no-bile fu spinto a entra-re ancora giovanetto e “senza vocazione alcuna” (così raccon-ta lui stesso) nella Congregazione dei Padri Somaschi della

quale farà parte fino al 1731 entran-do successivamente nell’Accademia dell’Arcadia col nome di Comante

Eginetico col quale fu conosciuto più che col suo nome di battesimo. Dal 1725 iniziò, ancora con l’abito talare addosso, la carriera di poeta e librettista presso la Corte del Ducato di Parma e Piacenza sotto la prote-zione della famiglia Farnese. Dopo un breve periodo passato a Venezia ritornò a Parma e fu a servizio del Duca Filippo di Borbone in qualità di poeta e librettista di corte ed an-che come segretario dell’Accademia delle belle Arti. Fu conversatore bril-lante e colto e si avvicinò all’illu-minismo grazie al filosofo ed enci-clopedista francese Etienne Bonnot de Condillac che visse a Parma fra il 1758 e il 1767. Oltre che di poe-sia trattò anche di temi scientifici e morali esibendo grande padronanza nell’utilizzare soluzioni metriche e ritmiche diverse.

A cura diFilippo Allodi

Angela Leandri

Per alcuni é un piatto che ricorda sapori e profumi dell’infanzia; per i giovani è una possibilità di riavvicinarsi a tempi, gusti ed usi del territorio di qualche tempo fa. Luciano Bergonzi, membro del consiglio della Confraternita del “tortel dols”, lo definisce “il Re dei Tortelli” e ci illustra la volontà dell’associazione colornese di proporne attivamente la riscoperta e la valorizzazione. Le origini leggendarie del “tortel dols” vengono attribuite a Maria Luigia che si racconta li offrisse a Sacca ai “sabién” (i barcaioli del Po). Oggi, grazie alla Confraternita, il “tortel dols” é registrato come marchio collettivo e definito da un rigoroso disciplinare relativo alla sua produzione e commercializzazione che ne riporta la zona di produzione (Colorno, Mezzani, Sissa, Torrile e Trecasali), le materie prime, i metodi di preparazione. L’art. 2 del disciplinare parla del periodo di produzione: il tortello era infatti un piatto principe di ogni “cavdòn”,

vigilia di festa, in primis la cena della vigilia di Natale; ma accompagnava anche le ricorrenze dei “santi da neve” come S.Antonio (17 gennaio) e S.Biagio (3 febbraio). I tortelli di erbetta interessavano invece la gastronomia “cittadina” e, in questa zona della Bassa, venivano cucinati quasi soltanto alla vigilia di S.Giovanni (23 giugno). Il “tortel dols” è un piatto della stagione più fredda, in funzione della preparazione di uno degli ingredienti fondamentali: il vino cotto. Per questo motivo la Confraternita organizza il Gran Galà del Tortel Dols, la seconda domenica di ottobre, con degustazioni, approfondimenti della tradizione ed interventi di personalità della cucina e dello spettacolo.

Erika Sereni

La ricettaIl “tortel dols” di Colorno

MOSTARDA: 1,5 kg pere nobili, 1,5 kg zucca da mostarda (coco-mero bianco), 1 kg mele cotogne, 2 limoni tagliati a fette, 3 hg zuc-chero per ogni kg di frutta pulita.Pulire e tagliare a fette la frutta. Lasciare una notte a macerare con lo zucchero. Il giorno dopo, colare il sugo che si é formato e farlo bollire per alcuni minuti a pentola scoperta per poi versarlo su tutta la frutta. Procedere con questa operazione per 3 giorni. Il quarto giorno fare bollire il tutto a pentola scoperta per 2 ore. Fare raffreddare ed aggiungere 1 gr di senape per ogni kg di frutta. In-vasare. La mostarda sarà pronta dopo 2 mesi circa.

RIPIENO: 6 hg mostarda, 1,5 hg pane grattugiato, 1 l vino cotto (ricavato facendo bollire il mo-sto d’uva fermentato 24 ore, af-finché di 3 parti ne rimanga 1), al bisogno, se si preferisce un ri-pieno meno dolce, 2 cucchiai di marmellata di susine. Far scaldare bene il vino cotto (non bollire), scottare il pane. Quando si é raf-freddato aggiungere la mostarda tritata finemente (anche le fette di limone). Amalgamare il tutto lavo-rando a mano. Deve risultare un composto non troppo asciutto ma piuttosto morbido per cui, se sarà necessario, aggiungere altra mo-starda. Lasciare riposare un paio di giorni.

LA RICETTA ORIGINALEper 100 tortelli (10 persone)

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La Pubblica Assistenza di Colorno sta proseguen-do nella costruzione della nuova sede. Il cantiere aperto nell’au-tunno del 2009, si trova

sulla strada provinciale a nord del paese in direzione

Casalmaggiore.

Perché una nuova sedeL’attuale sede “Venaria” un edificio prestigioso che risale al 1800, com-porta elevati costi di manutenzione e gestione. Gli ambienti per i volontari come quelli dedicati all’attività stret-tamente operativa e amministrativa, hanno spazi non riconvertibili a cau-sa dei vincoli architettonici dovuti alla natura stessa dell’edificio. Negli anni l’attività sanitaria svolta dall’en-te si è modificata sensibilmente e per poter proseguire ad erogare i servi-zi posti in essere, ottemperando alle leggi vigenti, si è reso necessaria l’edificazione di una nuova struttura.

Con quali finanziamentiIl lotto di terreno su cui sorgerà la nuova sede è stato concesso in diritto di superficie dall’Ammini-strazione Comunale di Colorno. La Pubblica Assistenza ha iniziato con propri fondi la costruzione dell’edi-ficio con un ammontare pari a più di un terzo dell’importo dell’opera. Per portare a ultimazione l’edificio, dato l’ingente investimento econo-mico, un’associazione di volontaria-to come la Pubblica al servizio del territorio da più di cento anni, non

può essere lasciata sola. C’è bisogno dell’aiuto di tutti, ma ad oggi il con-tributo ricevuto attraverso la cam-pagna reperimento fondi lanciata lo scorso giugno, rappresenta solo lo 0,2% dell’ammontare complessivo del progetto.Con amarezza si constata la scarsa sensibilità e partecipazione di citta-dini ed imprese ad un progetto che li coinvolge direttamente quali soggetti fruitori dei servizi sanitari erogati di-rettamente dall’ente. Perché in buona sostanza è del futuro della loro salute di cui tutti i volontari dell’associazio-ne si stanno preoccupando.

Caratteristiche della struttura La nuova sede avrà due edifici inse-riti in un contesto verde piantumato: un prefabbricato e una palazzina. Nel primo verranno ricoverati i mez-zi con uscite di pronta partenza del-le ambulanze e una zona magazzino; nel secondo il progetto architettoni-co prevede un razionale e funziona-le utilizzo degli spazi interni da de-dicare all’attività sanitaria: due am-bulatori, un’area accettazione, uffici, ambienti ristoro e zone ricreative per i volontari in servizio, camere e servizi igienici, una sala multimedia-le. Questa struttura sarà un valido investimento futuro, abbatterà le più rilevanti voci di spesa del bilancio quale: energia elettrica, gas, utilizzo di acqua potabile, manutenzione de-gli impianti e dell’edificio, grazie ad accorgimenti innovativi che sfrutte-

ranno le risorse energetiche rinno-vabili e minimizzeranno l’impatto ambientale.La progettista Architetto Sara Fran-chi, ha volutamente posto l’attenzio-ne sull’eco compatibilità delle tecno-logie e dei materiali edilizi utilizzati per la realizzazione del complesso. La sostenibilità della struttura va in-tesa in senso ampio, banalizzarla come un edificio che porterà ad un sensibile risparmio energetico e ad una riduzione dell’inquinamento am-bientale, sarebbe riduttivo. I vari stati di avanzamento lavori sono eseguiti sotto l’attenta supervisione del Diret-tore dei Lavori, geometra Luigi Volpi e della Progettista, che sin dalle pri-me fasi hanno messo a disposizione dell’Associazione a titolo gratuito la loro esperienza e professionalità. La struttura dell’edificio sarà realiz-zata con materiali biocompatibili ed elementi che consentiranno un otti-male isolamento termico e resisten-za sismica. Il tetto della palazzina è realizzato in legno, attorno all’inte-ra superficie della costruzione sor-gerà un’area verde con sistemi per il recupero delle acque piovane. E’ in fase di installazione un impianto fotovoltaico posto sull’intera super-ficie del prefabbricato che consenti-rà di abbattere i consumi energetici e rendere massimamente autosuffi-ciente l’ente, minimizzando l’emis-sione di CO2.

Insieme a voiVerso la nuova sede, verso il futuro

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La Nuova Pubblica Assistenza dovrà durare nel tempo e continuare a tra-smettere quei valori che da sempre sono i suoi pilastri portanti: umanità, impegno civile, senso di responsabi-lità verso gli altri, aiuto ai bisognosi, abnegazione, in una parola solida-rietà.

La “Pubblica” una realtà concretaLa Pubblica eroga servizi sanitari qualificati grazie all’encomiabile e fondamentale impegno dei suoi vo-lontari senza i quali quanto è stato fatto sino ad oggi non sarebbe stato possibile. Soddisfare la crescente do-manda di servizi sanitari e offrire so-luzioni attuabili per i bisogni emer-genti del territorio, si traduce in una capacità di innovare e qualificare l’attività svolta che comporta l’impie-

go quotidiano di ingenti risorse eco-nomiche e umane. L’aumento della popolazione anziana, di soggetti non autosufficienti e/o con gravi disabili-tà, il dilagare di patologie croniche degenerative, ha determinato una maggiore richiesta di servizi sanita-ri pari ad un incremento medio del +10% annuo. Oggi l’associazione è in grado di offrire una sanità a costi sostenibi-li alla popolazione residente sui tre comuni di Colorno, Mezzani, Torri-le. Si tratta di uno sforzo quotidiano di volontari, dipendenti e personale medico, difficilmente quantificabile in termini di apporto umano e re-lazionale; un impegno che è il vero valore aggiunto della Pubblica, che consente di garantire il mantenimen-to di alti livelli d’assistenza. Negli anni la Pubblica è diventata un punto di riferimento per i citta-dini del proprio territorio e per con-tinuare ad esserlo, era necessaria la costruzione di una nuova sede per rispondere al meglio alle necessità della comunità. Pur potendo appa-rire un progetto ambizioso che va ben oltre le possibilità economiche dell’Associazione, si tratta di una scelta obbligata, consapevole e re-sponsabile. Un impegno finanziario ingente soprattutto perché negli ul-timi anni non si è potuto contare su donazioni ed erogazioni liberali, che rappresentano la linfa vitale delle nostre capacità di spesa.

La risposta del territorio Il nostro futuro è anche quello del territorio. La possibilità di continua-re ad operare a supporto del benes-sere della comunità, offrendo una sanità accessibile per tutti, dipende-rà dall’ultimazione della costruzione della nuova sede. L’impegno econo-mico che quotidianamente sostenia-mo per poter portare avanti i nostri servizi è già particolarmente onero-so; solo un’oculata amministrazione

delle spese e delle finanze con-dotta negli anni, ha consentito di accantonare i fondi necessari per poter iniziare a realizzare l’opera. Da soli però non ce la possiamo fare. Ora è la Pubblica Assistenza a chiedere aiuto alla sua gente. Un aiuto economico che ci auguriamo di trovare lanciando un appello a imprese, comunità, soggetti pubbli-ci e privati affinché ci sostengano in questa opera. Forse è giunto il momento di valu-tare cosa la “Pubblica” ha sempre fatto per la sua comunità e cosa la comunità del territorio può ora fare per la sua “Pubblica”. E’ opportuno tener ben presente che i Volontari, che sono anche gli amministratori dell’ente, sono gli stessi che presta-no servizio sulle ambulanze, perso-ne comuni che hanno fatto la scelta di mettersi a disposizione degli altri gratuitamente. Una scelta responsa-bile, impegnativa e concreta di sup-porto alla società e alle istituzioni; una scelta che proprio in virtù dei tempi in cui viviamo, dove tutto deve essere etichettato, mercificato e commercializzato per avere un valo-re, può apparire fuori tempo, fuori luogo e fuori moda, ma per noi sem-pre attuale.

Simona CampaniniPresidente della Pubblica

Assistenza di Colorno

I CONTATTI

Pubblica Assistenza ColornoP.le Venaria, 7dal lunedì al venerdìdalle 9.00 alle 15.00.Tel.: 0521.31.21.03fax: 0521.81.40.34Email: [email protected]: www.pubbliche.parma.it

PER SOSTENERCIPer realizzare il nostro sogno e per condividerlo con tutta la Co-munità, potete versare il vostro contributo su uno di questi con-ti correnti, indicando la causale “NUOVA SEDE”

• CASSA RISPARMIO di Parma e Piacenza Iban: IT72K 06230 65700

000074132722

• BCC Credito Cooperativo Iban: IT98N 08770 65700

000000650115

• BANCA del MONTE Iban: IT33Z 06930 65700

000000003105

• C/C POSTALE n°12394433

«Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni» (E. Fitzgerald)

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In questo piccolo spazio questa volta ci preme parlare di due questioni che hanno una valenza locale e regionale: l’ASP San Mauro Abate e l’In-

ceneritore di Parma. Nel Marzo 2010 una lettera sottoscritta da familiari e ospiti della Casa Protetta chiedeva alla Regione di impegnarsi per con-sentire il miglioramento dei servizi e la riduzione delle rette, sulle quali pesano gli effetti del ripianamento economico. Il nostro gruppo è sta-to l’unico ad esprimere solidarietà e sostegno alle richieste di quella let-tera, richiamandosi anche all’ordine del giorno votato nel dicembre 2008 dal Consiglio Comunale di Colorno.

La Regione, nel frattempo, ha invia-to segnali contradditori incentivando l’accreditamento dei servizi presso le cooperative (che sono comunque soggetti privati) e disincentivando la gestione diretta da parte delle ASP (costituite proprio a seguito delle disposizioni regionali). In mezzo, ci sono i bisogni di anziani, disabili e famiglie e la necessità di un sistema di attenzione e cura che sia veramen-te sostenibile. Il Comune di Colorno ha ben svolto la sua parte nei limiti delle sue risorse, collaborando posi-tivamente con il CdA e il Presidente della struttura. Il passaggio dell’ac-creditamento tuttavia è molto delica-to ed esige ancor più che il Comune eserciti un ruolo di controllo della qualità dei servizi, così come indica-va il documento votato a fine 2008. Chiediamo quindi che la III Commis-sione, competente in materia, si attivi per promuovere un’approfondita in-dagine sui servizi offerti dalla strut-tura e, sulla base degli accreditamen-ti che verranno concessi, anche dei soggetti privati coinvolti.Sul fronte dell’Inceneritore, ribadia-mo di essere contrari alla costruzione

di questo impianto. In questi mesi il dibattito ristagna sulla sostenibilità della soluzione alternativa propo-sta dal Comitato Gestione Corretta Rifiuti. Riteniamo che per realizzare la soluzione alternativa (decisamen-te all’avanguardia), sia fondamentale ridiscutere la gestione dei rifiuti a livello regionale. In Emilia-Romagna sono in funzione otto incenerito-ri con nove camini. Non ha senso costruire il decimo camino dal mo-mento che siamo una delle regioni d’Europa con il più elevato livello di raccolta differenziata. Riteniamo che su scala regionale il progetto alterna-tivo sia più facilmente praticabile e che sia fondamentale accompagnarlo con serie politiche di riduzioni volte a spegnere tutti gli inceneritori entro un paio di decenni. Non chiediamo la luna, chiediamo solo una politica di responsabilità in contrapposizione ad una politica che privilegia i poten-tati economici che guidano le società di servizi pubblici per produrre de-naro da trasferire nei paradisi fiscali.

Marco [email protected]

È finita l’estate e, for-tunatamente, è finita in bellezza con la fie-ra settembrina vera-mente degna di nota! Si può veramente dire “tutti matti per

Colorno” anche senza manicomio. Occorre comunque ricordare che il 16 maggio Colorno ha ospitato, con successo, la Festa Provinciale dello sport, che il 29 giugno il Consiglio Comunale ha approvato la variazio-ne del bilancio di previsione 2010 (variazione dovuta a ulteriori risor-se reperite), che in luglio i comuni di Colorno, Sorbolo e Mezzani, ade-rendo all’accordo di programma con la regione Emilia-Romagna, hanno avviato il progetto di istituzione del Corpo Unico di Polizia Municipale.

Il Corpo Unico di Polizia Municipa-le, unitamente all’investimento di 20.000 euro sulla videosorveglianza e all’attività di controllo effettuata dai Carabinieri, rappresentano una concreta risposta alle attese dei cit-tadini in merito alla sicurezza delle persone, alla salvaguardia del deco-ro e alla vivibilità del paese. Però è strano constatare che la maggio-ranza che governa l’Italia ha impo-stato la campagna elettorale sulla sicurezza e poi ha tagliato le risor-se alle forze dell’ordine, ai vigili del fuoco, alla giustizia, agli enti locali, alla scuola pubblica (non alla pri-vata), alla ricerca; col risultato che

polizia e carabinieri hanno organici ridotti e scarsità di mezzi, le guar-die carcerarie sono ampiamente in-sufficienti, le nuove carceri non si costruiscono per cui resta in vigore l’indulto, i vigili del fuoco sono in agitazione per mancanza di risorse, le procure sono carenti di magistrati, gli enti locali (soprattutto i comuni) si devono arrangiare tagliando al-cuni servizi, l’offerta formativa del-la scuola è diminuita, i ricercatori fuggono all’estero. La sicurezza fisi-ca è importante tanto come la sicu-rezza di poter fare progetti di vita.

Roberto [email protected]

COLORNO IN COMUNERifondazione per la Sinistra

Ambiente, salute e cura della persona

COLORNO IN COMUNEPartito Socialista e Indipendenti

La nostra sicurezza

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Si è conclusa con successo nelle scor-se settimane “l’Estate Colornese”. Un’estate che ha visto il con-solidarsi di manife-stazioni già speri-

mentate, come il cinema d’estate, il Festival degli artisti di strada, e il nascere di iniziative nuove come gli appuntamenti settimanali con gio-chi, musica e attrazioni varie. Si sono viste Associazioni che hanno provato a mettersi in gioco: la cena sugli ar-gini , la cena per Santa Margherita e il mercato dell’antiquariato ne sono un esempio.Tutti ricordiamo la giornata della Fe-sta della scuola in Piazza a Giugno. Un momento vero, di tutto il paese, che ci auguriamo di poter ripete-

re nel prossimo anno. Se volessimo elencare tutto ciò che si è proposto nei mesi estivi la lista sarebbe molto lunga: le serate estive hanno offer-to numerose occasioni per restare in paese, uscire di casa e ritrovarsi in Piazza. Si è cercato di differenziare maggiormente le proposte per rag-giungere un maggior numero di per-sone e quest’anno, durante il Festival degli artisti di strada e la serata dei fuochi d’artificio abbiamo finalmente visto anche tanti giovani. Finalmente! L’Amministrazione ci ha creduto e ha ben operato in questo senso. Due gli obiettivi che l’Amministra-zione persegue: diffondere e conso-lidare il nome di Colorno sul territo-rio legandolo a manifestazioni di un certo spessore e di richiamo per la loro particolarità (la Mostra dei fio-ri, il Festival degli artisti di strada, e ora il Tortel Dols); curare e consoli-dare un’idea di comunità che si sta velocemente modificando e cambia le modalità di relazionarsi fra i cit-tadini. Sono obiettivi che possono integrarsi perfettamente in un paese che sa essere accogliente, ospitale, aperto, collaborativo.Non sono ancora passati 10 anni da quando la Piazza era solo un gran-de parcheggio e in questo tempo si

è sempre cercato di riempirla con iniziative che sono congeniali a un luogo dove incontrarsi, sostare, passare il tempo libero. Dalle prime feste con i bambini e le famiglie, all’albero di Natale, ai mercati stra-ordinari, al palco che quest’estate è stato posizionato per diverse set-timane sotto la torre dell’orologio quasi a simboleggiare l’appropriarsi di questo luogo da parte della cultu-ra e dell’intrattenimento. Resta an-cora molto da fare ma, lo abbiamo visto quest’anno, la voglia di colla-borare e di mettersi in gioco con ini-ziative nuove è un buon modo per procedere.

Anna Rita [email protected]

A poco più di un anno dalle elezioni amministrative del giugno 2009 mi ri-torna fra le mani un breve ma prezioso scritto del compian-

to Luigi Pastori che lo dava alle stampe esattamente il 25 dicem-bre 2008. Il titolo è emblematico: “Il re è nudo. Appunti e proposte ad usum della lista civica elettora-le in via di formazione”. Rileggen-do questi appunti mi accorgo della validità ed attualità di quelle parole anche ora che si è già insediato un nuovo consiglio e i “giochi” sono ormai fatti. Pastori nella prefazio-ne così esordiva «È certamente un fatto traumatico cambiare ammi-nistrazione per un ente pubblico.

Non dimentichiamo però che l’uo-mo tende a progredire sia pure in modo discontinuo. Se ciò vogliamo vederlo in positivo aiuterà gli ope-ratori a sperare di fare meglio dei loro predecessori». E più avanti de-finendo l’«Amministrazione comu-nale di seconda generazione» usava parole che esprimevano bene l’at-taccamento per il proprio paese: «In una parte dell’Emilia c’è un piccolo paese che per i suoi abitanti è consi-derato il centro del mondo: Colorno. Lo amano tanto da adoperarsi con impegno crescente ed instancabile per migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti. Chi sono queste care persone così solerti che si occu-pano tanto del benessere dei propri abitanti?». Non nascondiamoci die-tro a un dito, sembra dirci Pastori. Non facciamo finta di avere un bel vestito addosso quando in realtà sia-mo nudi! Amiamo davvero tanto il nostro paese da adoperarci in modo instancabile per renderlo più vivi-bile ed accogliente? Sono domande queste che mi sento di girare all’at-tuale Amministrazione, prendendo-

mi ovviamente anch’io, con gli altri colleghi del gruppo consigliare, la mia parte di responsabilità con la speranza che, quanto auspicato da Pastori (lavorare insieme per miglio-rare la qualità della vita dei propri cittadini) si possa quanto prima re-alizzare, concretizzando, magari, se non su tutte le questioni ammini-strative, almeno su quelle che rite-niamo decisive ed importanti per lo sviluppo del paese, “un Patto per Colorno”, dove al centro però non ci sia un interesse di qualsivoglia par-tito o gruppo politico o la proposta di operazioni solo di facciata o auto-celebrative (la morale della novella di Andersen ci dovrebbe insegnare qualcosa), ma un vero senso civico di buona amministrazione del bene comune. Se è poi ancora vero il det-to che: “tutti diventavano matti per venire a Colorno” allora anche noi che “matti” già lo siamo, abitandovi, potremo sperare di vedere realizza-to questo sogno comune.

Filippo [email protected]

COLORNO IN COMUNEPartito Democratico e Indipendenti

La Comunità che partecipa

IMPEGNATI E UNITIPER COLORNO

Un patto per Colorno

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È passato più di un anno dalle ultime elezioni. Oltre quin-dici mesi ed è giusto credo fare il pun-to della situazione. Devo dire ahimè che

come prevedevo cambiano i suona-tori ma la musica rimane la stessa. Il Sindaco ha avuto dei sussulti che però poi non sono sfociati in niente di entusiasmante. Vittima della sua stessa maggioranza? Di correnti in-terne? I nodi irrisolti delle precedenti amministrazioni rimangono tali. Par-lo per esempio dell’area Bilzi. Dopo anni ancora senza una soluzione che possa dare risposte a diverse proble-matiche del centro del paese. Quali

sono le motivazioni che non portano alla conclusione di quest’operazio-ne. Ragioni economiche o ragioni politiche? Altro nodo spinoso è l’ex Ospedale Psichiatrico divenuto ulti-mamente covo di tossicodipendenti e malavitosi. Pur sapendo che non è di proprietà comunale credo che sia fondamentale in tempi brevi arriverà a stringere accordi che possano mi-gliorare il patrimonio immobiliare e allo stesso tempo diminuire le situa-zioni di disagio e di degrado. Altro aspetto che mi preme mettere in evi-denza è la gestione dell’Asp. La più grande azienda partecipata dal Co-mune. Le lamentele dei parenti degli

ospiti si susseguono in merito alla scarsità del servizio anche se le ta-riffe non sono certo a buon mercato. Lo dimostra il fatto che vi sono pa-renti di qualche nostro amministra-tore che sono ospiti di strutture di comuni limitrofi. Se non ci credono loro? Qual è la situazione dei servizi? Sono convenienti dal punto di vista economico? Perché dopo anni Sorbo-lo continua a non conferire i servizi? Rimango a disposizione dei cittadini per farmi promotore di iniziative che possano risolverne i problemi.

Giuseppe [email protected]

Non so quanti co-lornesi abbiano fat-to caso al logo che campeggia un po’ dappertutto a fian-co dello stemma comunale: è il logo

dell’Associazione Comuni Virtuosi, di cui il nostro paese è stato uno dei fondatori. Sul sito internet di tale associazione, ne scopro gli obiettivi e non posso che dichiararmi d’ac-cordo. Nello Statuto si parla infatti di gestione sostenibile del territorio, difesa dell’ambiente, no consumo del suolo, opzione cementificazione zero, riduzione dell’inquinamento atmosferico, corretta gestione dei rifiuti visti non più come un proble-

ma, ma come una risorsa, scelta di stili di vita più sobri, ecc. Se però analizzo come si muove l’attuale maggioranza di sinistra, mi sembra che le cose siano all’opposto.L’ass. all’urbanistica Boschini, poche settimane fa, ha fatto approvare il passaggio da agricola ad industriale di un’area enorme, a fianco dell’abi-tato di Vedole, estesa CENTOMILA METRI QUADRATI per il raddoppio dello stabilimento della Cerve. Non si tratta del recupero di un’area pro-duttiva dismessa, come vorrebbe lo Statuto dei comuni virtuosi, ma di una pregiata area agricola sottratta irreversibilmente al paesaggio agra-rio. Ma non si parlava di “no consu-mo di suolo” e di cementificazione zero? Poi c’è la questione rifiuti. A Colorno è attivo il sistema di rac-colta porta a porta. I cittadini hanno in genere dimostrato un notevole senso civico per cui è stato possi-bile conseguire alte percentuali di differenziazione, anche se i ritorni economici sono pressoché nulli ed anzi quest’anno ci hanno aumentato le tariffe del 3% per coprire i manca-ti introiti di chi non paga. Bravo ass. Reggiani! C’è però un altro proble-

ma. A pochi km. da Colorno sta per essere realizzato un enorme incene-ritore che è molto contestato perché contrario ad ogni logica di corretta gestione dei rifiuti (logica dei rifiuti zero, come vorrebbe l’Ass. Comuni Virtuosi) e potenziale causa di fu-ture gravi patologie per i residenti nel territorio circostante, compreso il comune di Colorno, per l’inqui-namento atmosferico prodotto dai fumi emessi. Come si conciliano gli obiettivi dell’Ass. Comuni Virtuosi con la presenza di un inceneritore che l’attuale maggioranza di sinistra di Colorno ha da sempre ritenuto indispensabile? Semplice. Non si conciliano. Non si conciliano queste situazioni così come tante altre. Ci stanno imbrogliando. Ci fanno cre-dere delle cose, ma in realtà se ne fanno altre. Ed il Sindaco Canova, in tutte queste vicende, che ruolo gio-ca? Non saprei. Certamente passa molto del suo tempo a presenziare ad inaugurazioni, eventi mondani, celebrazioni e spesso la vediamo fo-tografata sui giornali locali…

Cesare [email protected]

CON NOI PER COLORNOLega Nord Padania

A proposito di quelli che si proclamano virtuosi

CON NOI PER COLORNOPopolo delle Libertà

La musica è sempre la stessa

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La Seconda Commissione è un or-gano che agisce nell’ambito delle seguenti aree tematiche: ur-banistica, lavori pub-blici, patrimonio, atti-vità produttive e tutela ambientale. Scopo del-la commissione è quin-di l’approfondimento di materie di notevole impatto sulla vita della collettività e le riunio-ni sono convocate con l’obiettivo di stimolare il dibattito dei Consiglieri sulle proposte politiche degli Assessorati.Il buon funzionamento di una com-missione è dunque la somma di più elementi: la volontà di confronto e condivisione da parte dei vari livel-li politico-istituzionali, il contributo sentito e fattivo dei commissari, un coordinamento attento a favorire percorsi di dialogo e collaborazio-ne necessari all’analisi degli argo-menti di competenza. Infatti, il Re-golamento delle Commissioni Con-siliari all’art. 1 riporta che “compito principale delle commissioni per-manenti è l’esame preparatorio de-gli atti deliberativi del consiglio al fine di favorire il miglior esercizio delle funzioni dell’organo stesso. Tale compito viene esercitato sia in forma consultiva, su richiesta del Sindaco ai sensi dell’art. 9 del presente regolamento, sia in forma propositiva, elaborando proposte di deliberazioni consiliari, su im-pulso del Sindaco o di un quinto dei consiglieri assegnati al Comu-ne”. Ad un anno e mezzo dall’inse-diamento ecco un resoconto del la-voro svolto. L’attività è stata sicura-mente frequente ed intensa, di ciò va dato merito ai commissari che hanno sempre partecipato in modo affidabile e puntuale. E’ stato parti-colarmente significativo il contribu-to dato nello sviluppo del progetto “Mercato della Terra ®” di Colorno.La commissione ha agito come un gruppo di lavoro con divisione di incarichi e compiti operativi, nelle

riunioni ha ospitato il confronto con vari organismi associativi (as-sociazioni di categoria del mondo agricolo, referenti regionali dell’as-sociazione Slow Food e della di cui condotta locale, rappresentanti di associazioni del territorio inte-ressate alla gestione del mercato), ha preso in esame la bozza di Re-

golamento Comunale del progetto ed ha ef-fettuato direttamente una visita “sul campo” alla realtà del “Mer-cato della Terra ®” di Bologna. D’inte-sa con l’Assessorato Ambiente (promo-tore del progetto) si è scelto infatti di sposare la filoso-fia Slow Food in materia di mercati

contadini, pertanto l’iniziativa assumerà il nome di “Mercato della Terra ®” inserendosi a pieno titolo nella rete dei mercati già presenti in Italia e nel Mondo. L’Associazio-ne Slow Food è dunque il partner di riferimento del progetto (per saperne di più: www.slowfood.it e www.mercatidellaterra.it). Il coin-volgimento e la collaborazione del-le associazioni degli agricoltori (ad eccezione della Coldiretti per scelta della stessa associazione) ha porta-to ad una rosa di circa 15 aziende ubicate in un raggio di 50 Km da Colorno, che si sono dette disponi-bili ed interessate a partecipare sta-bilmente al mercato e a cui si sono aggiunte altre realtà produttive contattate dagli stessi membri della commissione. Ora la Commissione in collaborazione con la Condotta locale di Slow Food procederà alle visite dei singoli produttori per ve-rificarne la rispondenza ai princi-pi del “Disciplinare Slow Food dei prodotti dei Mercati della Terra ®”. La lista dei partecipanti è ancora aperta e qualsiasi produttore agri-colo del territorio può manifestare il proprio interesse all’iniziativa, mentre l’Amministrazione nei tem-pi e modi adeguati dovrà provvede-re all’individuazione di un soggetto gestore del mercato fra le realtà as-sociative comunali.Durante il percorso organizzativo di questo progetto la commissione è stata luogo di discussione anche

di altri temi: analisi della delibera “Rifiuti Zero”, analisi dell’O.d.G. per la modifica dello Statuto Co-munale che ora dichiara l’“acqua bene comune e diritto universale dell’umanità”, analisi del regola-mento sul Servizio di Acquedotto, analisi del regolamento disciplinan-te le emissioni acustiche durante le manifestazioni pubbliche a caratte-re temporaneo, esame del progetto di un impianto fotovoltaico, esame dei bandi provinciali in materia di educazione ambientale, esame del progetto “Comune Leggero 2010”, analisi delle modifiche tecniche nel contesto dell’ultima variante urba-nistica. Il “Mercato della Terra ®”, vista la complessità della sua rea-lizzazione, ha assorbito l’impegno maggiore, l’auspicio è che la pro-gettualità espressa in Commissio-ne nei tempi appropriati consenta all’Amministrazione di realizzare quanto prima il progetto recuperan-do parte del tempo perduto e valo-rizzando le energie profuse. Infine una riflessione: le istituzioni poli-tiche e i poteri pubblici non sono più sufficienti a garantire modalità adeguate di sviluppo locale, quindi l’azione del potere pubblico si deve integrare con una ampia mobilita-zione di attori di diverso tipo del territorio. Le Commissioni possono essere uno dei luoghi in cui dare vita a queste sinergie, nella seconda commissione ci stiamo provando.

Marco PezzigaPresidente II Commissione Consiliare

II CommissioneUn lavoro partecipato

PULIAMO COPERMIO

Sabato 9/10 i volontari delle Pro-tezione Civile hanno liberato la discarica abusiva nel greto della Parma. Si ricorda che la Stazio-ne Ecologica è aperta dal marte-dì alla domenica dalle 9.00 alle 12.00 e nei giorni di mercoledì e sabato dalle 14.00 alle 17.00. L’accesso, consentito agli utenti di Colorno, è gratuito.

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La festa internazionale di circo e di teatro di strada “Tutti Matti per Co-lorno” è un appuntamento divenu-to, da esperimento durante la prima edizione del 2008, elemento fonda-mentale e manifestazione molto at-tesa durante i festeggiamenti della tradizionale fiera settembrina di Colorno.Terza edizione per tre giorni di eventi che hanno animato il cen-tro storico del paese: i cortili ed il giardino della Reggia, il sagrato del Duomo ed ancora piazza Garibaldi, via Mazzini e piazzale Chevè; inol-tre, novità di quest’anno, nell’area feste del giardino è comparso un colorato “Chapiteau”, un tendone da circo.Si rimane affascinati e silenziosi (compresi i numerosissimi bambini presenti) di fronte alla danza acro-batica di Cirque Sospendu: les hom-mes tombès du ciel – questo il tito-lo del loro spettacolo – ballano in-verticale e ribaltano le prospettive, ancorati alla sommità di una delle facciate della Reggia, poetici nei movimenti ed ironici nei dialoghi.

Poco dopo il fachiro Thomas Blac-kthorne stupisce ed intimorisce i presenti con le sue sfide: ingoia spade e fuoco, si esibisce salendo una scala di lame a piedi nudi ed avvolto da un enorme pitone, au-mentando l’attesa (ma anche stem-perando la tensione) con divertenti battute.Intanto in piazza Garibaldi ondeg-gia su una sottile pertica flessibile Julot: mimando paura e vertigini e rimanendo sempre in movimento sulla sua alta asta, compie esercizi acrobatici a corpo libero e con hula hoop, con la sicurezza dell’abile fu-nambolo.Poco più in là Georg Traber inizia ad innalzare verso il cielo la sua tor-re, utilizzando soltanto aste e corde che unisce tra loro a formare un re-ticolo su cui il costruttore-acrobata si muove con agilità.Ci sono poi i Gadjo Musica, alchimi-sti di linguaggi musicali e culturali differenti, il Duo Gocce d’Acqua, con bmx freestyle ed esercizi di abilità con le palline rimbalzanti, il Circo Flamenco con il suo spettaco-lo incalzante sul trapezio tra canti andalusi e risate, il trio del teatro Necessario che coinvolge il pubbli-co con acrobazie e musica.Durante il festival si è esibito an-

che uno dei maestri della comicità clownesca: Avner The Eccentric. Il suo humor surreale ed al contempo riflessivo ha meritato allo spettacolo il titolo di capolavoro ed all’artista statunitense apprezzamenti dalla stampa e dal teatro internazionale.La direzione artistica è stata cura-ta, così come durante le precedenti edizioni, dall’associazione culturale Teatro Necessario, che ha saputo rinnovare la varietà degli spettacoli e degli artisti, sia all’interno del fe-stival 2010 che rispetto agli spetta-coli degli anni scorsi. Anche in que-sta edizione è stato confermato il carattere internazionale del festival: si sono esibiti artisti provenienti dall’Italia, naturalmente, ma anche da Giappone, Stati Uniti, Francia, Spagna, Inghilterra, Cile.Il grosso impegno e la capacità or-ganizzativa hanno trovato riscontro in un programma ricchissimo di performance e sorprendente per lo spettatore, sorpreso e divertito dal-la reverie e dallo humor declinati e sfaccettati in tante combinazioni ed interpretazioni quanti gli artisti presenti.

Erika Sereni

Tutti Matti per ColornoUn’invasione di artisti e di pubblico

RINGRAZIAMENTIL’Amministrazione Comunale, che ha investito energie e passione su questo festival, ringrazia tutti co-loro che hanno collaborato con il Comune e con il Teatro Necessa-rio. In particolare si ringraziano gli sponsor senza i quali non sarebbe stato possibile realizzare il ricco programma della Fiera Settembri-na 2010.

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Com’è nata la vostra passione e cosa vi ha spinto a fondare una compagnia teatrale?L’amore per il teatro ci ha sempre accompagnati, ma col tempo abbia-mo sviluppato una passione per la comicità, anche se non sapevamo ancora cosa fossero il teatro fisico e la clowneria. Siamo entrati in que-sto mondo grazie ad un laboratorio di clown e al Festival di Brescia: at-traverso gli spettacoli proposti (so-prattutto da compagnie francesi, che sono i pioneri del settore) ab-biamo scoperto una poetica a noi sconosciuta, un modello con cui confrontarci. Ci sono voluti tempo ed energie per affinare il nostro lin-guaggio artistico. Quando abbiamo capito che la nostra passione stava diventando una professione, abbia-mo deciso di fondare una compa-gnia. Dopo dieci anni di formazione teatrale, abbiamo conosciuto la vita dell’artista di strada nella sua libertà

assoluta, che ci ha permesso di cre-are, sperimentare e testare le formu-le giuste. Solo dopo questo periodo abbiamo raggiunto la nostra attuale cifra stilistica.

In poco tempo, la vostra qualità ar-tistica è cresciuta molto, come te-stimonia anche il successo dell’ul-tima edizione di “Tutti Matti per Colorno”. Che percorso avete fatto? «Clown in Libertà» ci ha dato grandi soddisfazioni. Ci ha portato numerosi premi, nuove opportunità di lavoro, la possibilità di partecipare a ulteriori concorsi e maggiore visibilità. Sull’or-ganizzazione e sulla comunicazione, che sono indispensabili, abbiamo potuto fare affidamento su validi col-laboratori (come Daisy Vanicelli); a Colorno è stato fondamentale l’aiuto dei volontari. Anche su questi aspetti abbiamo imparato molto viaggiando, soprattutto in Francia.

Negli spettacoli, attingete ad espe-rienze e discipline diverse in cam-po non solo teatrale, ma anche cir-cense, musicale e perfino acrobati-co. Quali sono i tratti distintivi di un artista di strada?Il teatro di strada può assumere line-amenti diversi, in base alle capacità dell’artista. Spesso le discipline arri-vano ad intrecciarsi: noi siamo partiti dalla comicità per integrarla poi con la musica e l’acrobatica. Soprattutto nel circo contemporaneo, il clown è un artista a tutto tondo: deve saper fare tutto e raccogliere in sé svariate discipline, e la tonalità è in prevalen-za quella comica.

La vostra gestualità comica ha la capacità di oltrepassare le barrie-re linguistiche-culturali e vi ha permesso esibirvi all’estero. Come siete accolti fuori dall’Italia?Negli ultimi anni abbiamo viaggiato parecchio, per ora solo in paesi eu-ropei; ma forse l’anno prossimo po-tremo volare in Canada. Il linguag-gio del clown e quello della musica sono universali e ciò costituisce uno degli aspetti più interessanti della nostra arte, che ci ha portato ad in-serirci in realtà diverse, partecipan-do a festival di ogni tipo (come quel-li musicali e per ragazzi). Anche il riconoscimento del pubblico è uni-versale, sebbene esistano reazioni leggermente differenti da un paese all’altro. La differenza sta nei cachet degli artisti che in Italia sono deci-samente inferiori e questo spinge i teatranti ad integrare con le offerte degli spettatori.

Quali sono i vantaggi e gli svan-taggi del viaggiare così tanto?La disponibilità a viaggiare è un elemento fondamentale per intra-prendere questo mestiere e per noi è sicuramente un vantaggio, perché ci permette di inserirci in contesti nuovi. Gli svantaggi sono difficili da trovare, dato che il teatro di strada è prima di tutto una passione, poi una professione. Rimane comunque il problema della creazione: all’este-ro esistono sovvenzioni pubbliche per sostenere gli artisti nei mesi de-dicati alla sperimentazione di nuovi spettacoli o alla formazione, mentre in Italia non vi sono simili finanzia-menti e, quindi, è necessario aumen-tare la quantità di performance nel resto dell’anno per compensare.

Quali progetti avete in cantiere per il futuro? E quali aspettative?Al momento siamo in tournée con Nuova Barberia Carloni, uno spetta-colo teatrale lanciato circa un anno fa. Per il futuro ci vorremmo con-centrare su temi di attualità come l’inquinamento e lo sviluppo eco-sostenibile, e su questo stiamo svi-luppando un progetto. Speriamo di portare i nostri spettacoli fuori dai confini continentali, ad esempio in Canada. A livello locale, invece, con l’ultima edizione del festival di Co-lorno abbiamo raggiunto un punto d’arrivo o nuovo punto di parten-za, data la straordinaria affluenza e il riconoscimento del pubblico. Un ringraziamento va a coloro che ci hanno sostenuto, al Comune, ai commercianti e alle associazioni che hanno collaborato (Il Telaio). Ad ogni modo, ci piacerebbe lavorare ancora su questo modello, ma senza intaccare la qualità artistica che lo contraddistingue.

A cura diLaura Azzolini

Teatro NecessarioIntervista a Leonardo Adorni

I CONTATTI

Teatro NecessarioStrada provinciale per Torrile, 1043052 Colorno (PR)Mail: [email protected]: teatronecessarioWeb: www.teatronecessario.it

NON NECESSARIO… INDISPENSABILE!“Un modello da seguire per l’ar-te di strada italiana, un teatro di cui si sentiva il bisogno: più che necessario, indispensabile”.Questa è la motivazione con cui la Regione Piemonte ha dedica-to un premio speciale a Teatro Necessario, compagnia teatrale colornese fondata nel 2001 da Leonardo Adorni, Jacopo Maria Bianchini, Angelo Facchetti e Alessandro Mori.

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foto: Erika Sereni