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TETTONICA E SISMICITA' NELLA REGIONE ALBANESE di MARIO MAGNANI (*) Riass~vnto La frequenza dei terremo~i in Albania ~ altamente significa- tiva di una generale instabilit~ di quella par~ del territorio adriatico. Permet- tendo orai progressi della conoscenza geologica del territorio albanese di ten- tare una sintesi tettonica, i risultati di questa vengono messi a confronto con i caratteri sismici della regione. Dalla discussione di tutti gli elementi attual- mente noti si espone come la sismicith della regione, dipendendo in linen gene- tale dalle condizioni tettoniche, si manifesta nelle regloni meridionali come co~seguenza specialmente di movimenti di assestamento, mentre nelle setten trionali pare ancora in collegamento con i moti tangenziali; nella regione costiera diversi indizi farebbero ritenere probabile dei continuati moti di emer- sione. Seguono un elenco dei princilSali terremoti avvenuti nel!a regione ed atcuni dati sulla posizione geologica dei centri abitati e sulle caratteristiche costruttive degli edifici. i 5~ummary ~ The frequency of the eart~hquakes in Albania is ~ sign of the general instability of this territory. The progress of the geological knowledge in Albania gives to make a tectonic synthesis; the results are compared with the seismic characters. The seismology of the region is essentially bonded to the tectonics; in the S(" *h-Albania by consequence specially of tectonic settle- ments, in the Ncrtll ~)y tangential movements, while' probably in the costal plain are co-tlnuous movements of emersion. In appendix are given list of earthqus).es and description of the geological situation of the towns and grea- :,~st viilages, also in account of the buildings. Zus~mmen]assung Di'e Erdbebent~tigkeit in Albanien stellt ein scharfe Zeichen der allgemeinen Unbestandigkeit dieser Tei] des Adria-Beckens dal~. Da die Fortschritte unserer geologischen Kcntn.isse eine tektonische Synthese ,~rlauben, werden die betreffenden Ergebnisse mit den seismischen Eigentfim- lichkeiten verglichen. Aus der ErSrterung folgt wie die Seismizi~t der Gegend yon den tektonischen VerhEltnisse abh~ngt, n~mlich in der Weise, dasa in Slid- (~) Dott. Prof. MA~IO Maa~A~I, de/ R. Ulticio Geologico, Roma.

Tettonica e sismicita' nella regione albanese

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T E T T O N I C A E S I S M I C I T A ' N E L L A R E G I O N E A L B A N E S E

di MARIO MAGNANI (*)

Riass~vnto La frequenza dei terremo~i in Albania ~ altamente significa- tiva di una generale instabilit~ di quella p a r ~ del territorio adriatico. Permet- tendo o r a i progressi della conoscenza geologica del territorio albanese di ten- tare una sintesi tettonica, i risultati di questa vengono messi a confronto con i caratteri sismici della regione. Dalla discussione di tutti gli elementi attual- mente noti si espone come la sismicith della regione, dipendendo in linen gene- tale dalle condizioni tettoniche, si manifesta nelle regloni meridionali come co~seguenza specialmente di movimenti di assestamento, mentre nelle setten trionali pare ancora in collegamento con i moti tangenziali; nella regione costiera diversi indizi farebbero ritenere probabile dei continuati moti di emer- sione. Seguono un elenco dei princilSali terremoti avvenuti nel!a regione ed atcuni dati sulla posizione geologica dei centri abitati e sulle caratteristiche costruttive degli edifici.

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5~ummary ~ The frequency of the eart~hquakes in Albania is ~ sign of the general instability of this territory. The progress of the geological knowledge in Albania gives to make a tectonic synthesis; the results are compared with the seismic characters. The seismology of the region is essentially bonded to the tectonics; in the S(" *h-Albania by consequence specially of tectonic settle- ments, in the Ncrtll ~)y tangential movements, while' probably in the costal plain are co-tlnuous movements of emersion. I n appendix are given list of earthqus).es and description of the geological situation of the towns and grea- :,~st viilages, also in account of the buildings.

Zus~mmen]assung Di'e Erdbebent~tigkeit in Albanien stellt ein scharfe Zeichen der allgemeinen Unbestandigkeit dieser Tei] des Adria-Beckens dal ~. Da die Fortschritte unserer geologischen Kcntn.isse eine tektonische Synthese ,~rlauben, werden die betreffenden Ergebnisse mit den seismischen Eigentfim- lichkeiten verglichen. Aus der ErSrterung folgt wie die Seismizi~t der Gegend yon den tektonischen VerhEltnisse abh~ngt, n~mlich in der Weise, dasa in Sl id-

(~) Dott. Prof. MA~IO Maa~A~I, de/ R. Ulticio Geologico, Roma.

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Alb~nien ~ls eine Fol~e der Setzungsbewegu~gen zu bet~'~chten 1st. ws in Nord-Albanien mi~ den T~ngenti~l-Bewegungen verkniipft sein sell. An de,' Kiiste verschiedene Anzeige ]~ssen ster Hebungshewegungen vermuten. /~m Schluss folgt ein Ve)'zeichnis der wichLigs~en Erdbeben. sowie Ang~be fiber die geologische L~ge der St~dte und grossen D6rfev im Verh~ltnis mit der kon- struktiven Eige~[tiimlichkeiten der Gebs

Duran te i miei viag'gi in Albania e successivamente in Greci~ ebbi occasioJie di raccogliere molti dat i velativi ai tem'emoti the col- piscono cosi di frequente quelle regioni, e potei pifi tardi completare [~ mia documentazione in o~casi.one della preparazione della ((Biblio- grafia geologica dell 'Albania)) ('). Non mi fu per5 possibile te rminate in breve l einl.) la elaborazione di questi dati . perch6 molto assorbilo in altri urgenti lavorl. Ne] fr~lttempo c~)mparve, a cura dell 'Accade- ,nia. d~Italia, un eccellente lavoro del g~eofisico C. MORELL1 (2) SUi fierremoti dell'Albania-, the ha reso na tu ra lmente inuti le i] mio cata- logo: tut tavin he r i tenuto non privo di interesse r i tornare sull 'argo- mento, dope 1~l lettur~ della c i ia ta opera, mettend~) in r i l i evo i l'~p- porti che possono troval'si fra i d~ti sismici racco]ti e le eonoscenze a t tua l i sulla tettonico della regione :db~Hmse, a*'gomento questo n~)n approfondi to d~l nosIro Aui[)re. the si 5 d 'a l t ronde servito per i suoi confront i di dati geologici ~t'oppo inve(-chiati e per la maggiov parte

�9 erronei. Risul ta difutl i , salvo pochi casi. in cui il suddet to Autore prende

le mosse dai duti meglio aggiorna.ti di K. OSSWAL1) e di E. I~OIi~ACK. che egli si P servito sopra tu t to delle notizie, degli schizzi orotet ton~ci . e della car t ina geologica di E. BAtr pubblieati nel 1905 (~). ()['a 5 opportune rileval'e come l 'opeva del Ba rba r i ch . pregevole per il sue tempo, come uniea monografia allora in lingua i ta l iana sul- l 'Aibania , non 5 che una diligente compilazione dacchb l ' au tore non visit6 mai la regione the descrive. In part icolare per quel]o che con- cerne l~ geologia, egli si r ipor ta ' agli studi di AM1 BOUt] e a quelli de] sue compagno di vi~lggio VIQUESNEL. che visitai 'ono .e per corsero l'Albania~ fra il 1836 ed i] 1839. lunge i t inerar i a t t raxersan t i [u t la ]a r ~ " ! l urclna Europea nei confini dell'epoca~. Sebbene il B ( ) ~ fosse un geologo assai scrupoloso ed a t tento ed abbia ]asciato un 'opera giu- s tamente t'an~osa sulla Turchia Europea ('). ~ evidente che non pot~ ~. da solo. darci una investigazione geo!ogica completa di tu~ra la vastis- sima regione, the egli peT" primo percorse con preparazione ed inten- diment i moderni. La sressa scala adot ta ta per ]a sua car la geologica del 1840 icirca 1:1.000.000) ne 5 indice eloquente.

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Per molt] ann] tale earta rappresent6 la ((summa)) delle cono- ~cenze che si avevano sul l 'Albania . In questa regione il progresso delle indagini geologiche fu in complesso lento, fl~ammentario, per ~agioni speciahnente po]itiche, connesse agli sviluppi nazionalistici ed economic] della Penisola Balcanica. Sicch~ verso il 1890. mentre molte nuove notizie si avevano per la Bulgaria , la Serbia, certe part] della Grecia. la Bosnia, ed il Montenegro, per l 'Albania dovevasi ancora ricorrere al Bout . come del resto pus vedersi coi~sultando l~ carta geologica internazionaJe d~Europa, di BEYRICH ed I-IAUCHE-

('OaNE. di cui verso quell'a~mo si iniziav~ la pubblicazi,one.

Sub]to dopo perS. per muta te condizioni ambientMi, geologi ita- lian] e s tranieri intr~presero 1o studio della regione, con c r i t e r i ' e metodi a lquanto different] d a quell] usati in passato, e ricorder5, in (;rdine di datm BALDACCI. VINASSA DE I~EGNY. MARTELLI. ~NOPCSA. e

pifi tardi . DAb PIAZ, DE TONI. NOWACK. CORRADI, MAGNANI. II NOPCSA. nel 1904. inizi5 i suoi viaggi nel Kossovo e nell 'Alb~nia, a ci6 inci- tato da E. SuEss che gli indic6 tall region] da cui pifi non si avevano notizie geologiche diret te dopo i vi'~ggi di AMI BOule. Pifi costante de] suoi colleghi egli si ferm6 in Albania per oltre un decennio ed a hi] si deve. in ,,'ran parte, la somma delle conoscenze moderne. geologiche, paleontologiche e tet toniche che abbiamo sul terr i tor io (~).

I1 BARBAIr l,Ot~ quindi sol tanto utilizzare, oltre al Bout , parte de] lavori del geografo serbo CvIJIC. pubblicati f r a i l 1901 ed il 1903. ma l)uru'oppo lo (WIJ1C. e~senziahnente geografo, si arrest5 al la con- statazione della deviazione delle diret trfci orografiche nel golfo di Scutar i (~), senza comprenderne l 'essenziale significato tettonico. Sta di fargo ('he al Sud del Drin. in contrasto con quanto ~ facile con- s ta tare a Nord. diret tr ici orografiche ed ass] delle pieghe non coin- (-idono pid. E quasi sub]to il geologo VINASSA 10 faceva notare ('). Ma, spet tava al NOPCSA Inqttere in chiaro t u t t a la in t r ica ta s t ru t tu ra let]on]ca di qnes to r i s t re t to terr i torio.

Ma poich~ neppure fino al 1904-05 la~ cartografia albanese era fedele al terreno, ne r isul t6 the molte delle diret t r ic i or0gratiche dell,) Cw.nc e del BAaBA~IC~ non esistono nel la realth, perch8 dise- gna.te su carte inesatte ed incomplete. Per accertarsene basta,,~ de] resto, r idisegnare le linee diret t r ic i de] rilievi sulle nuove carte del- I ' I .G.M. al 50.000 od anche sulla carta , abbastanza ben compilata, ~, scala assai pin piccola, della C.T.I .

Quest] cenni sono sufficient], credo, a most rare come le font] tet- toniche e s trat igrafiche albanesi siano in genera le da maneggiarsi

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c o n eautela~. N e l l e p a g i n e t h e s e g u o n o e s p o r r 5 , con q u a n t a c o n c i s i o n e

('~ p o s s i b i l e , lo s t a t o a t t u a l e d e l l e n o s t r e c o n o s e e n z e sulla~ t e t t o n i e a

d e l t e r r i t o r i o a l b a n e s e , s e h e m a , t i e a m e n t e r app resen ta . t~e n e l l a c a r t a

t e t t o n i e a , d e l l a F i g . 1. in u n i o n e a l l e sez ion4 d e l l a F i g . 2: T a l e r a p -

p r e s e n t a z i o n e ('~ f r u t t o s ia di p ~ r s o n a l i o s s e r v a z i o n i , ehe d e l l a u t i -

l i z z a z i o n e d e i l a v o r i d e g l i s t u d i o s i e h e m i h a n n o p r e e e d n t o n e l l a

i n v e s t i g a z i o n e g e o l o g i e a d e l l ' A l b a : n i a .

Caratteristi~:he tettovt~che

La ]unga str iscia di t e r ren i ealcarei d'et/~ preva lentemente t r iassico-ereta- cica the aeeompagna la r i va orient, ale de l l 'Ad r i a t i co da] golfo di Trieste verso Sud, e che costi tuisce ]e Dinar iche p rop r i amen te dette, eessa completame~lte al l 'a l tezza del Montenegro meridiona]e , sicch~ il t e r r i t o r io de l l 'A lba n i a r i su l ta cost i tu i to da an insieme assai eterogeneo di te r reni di d iversa etk ed origine. Al la r e l a t iva semplieit/~ orografica, a l l a searsit~ di g r and i fiumi e di acque delle Dinar iehe. a l la t i p i ca morfo logia delle g r a n d i superfiei calearee, si con t rappone nella regione albauese un f raz ionamento orografieo notevole, la presenza di corsi d ' aequa perenni e di s ingolare rieeh,ezza d'aeque, la ~rande estensione di p i anu re a l luv iona l i ehe ne eosti tuiseono la eosta. La morfo logia ears ica si mani- festa aneora sol tanto al set tentr ione, dove nelle Alp i Albanesi e nelle sue p ropagg in i degradan t i -ve r so Ovest eomparendo gli u l t imi lembi di Cretaeieo e di Triassieo. ta le morfologia ha potu to s tab i l i r s i f avo r i t a da ampie superfiei poeo o punto piegate. A Sud. inveee, dove eompaiono di nuovo aree pifi o meno estese di t e r ren i ea leare i eoeenieo-eretaeei, questi - - fino a eompren- derne tu t to il t e r r i to r io , in Epi ro , si osservano forme earsiehe p iu t tos to limi- ~atamente a l la eonfigurazione locale ehe nelte linee general i , pereh~ prevalgono i fenomeni morfologie i !egati con gli in tens i p iegament i e le [ r a t t u r e subite da l l a regione.

Nel la regione eentra le ed in quel la in ter iore , s~ s v i l u p p a inveee in modo eonrinuo ed imponente un eomplesso di roeee e ru t t ive basiehe f ra eui predomi- nano le serpent ine e subord ina tamente p e r i d o t i t i fino a d io r i t i , con interea- lazioni di roeee effusive (porf i r i t i , d iabasi , bostonit i , etc.) (~); verso Est, al di 1~ del Dr in , ~rovansi seisti e r l s ta l l in i , di et/~ an te r iore a quel la mesozo.iea ormai aeeert, a t a per le serpent ine e le roeee associate. N e l l ' a m p i a valle del V a r d a r poi, si estende, ol tre a formazioni eomplesse, un ampio massieeio eri- s ta l l ino in eui p redominano roeee e ru t t ive aeide (grani t i . etc.) (9).

S u l l a costa inveee, t r a la foee del Mat i e quel la del la Vojussa, si sv i luppano in r ego la r i pieghe i deposi t i reeenti del Miocene e del Plioeene. Poea estensione homno i degosi t i morenicl i im i t a t i a lembi nelle al te Valli dei massieei setten- t r iona l i , maggiore le formazio~.~i a l luvional i , sia lungo la costa ehe nelle zone valt ive e netle ampie depressioni interne.

Uno sguardo al[a ea r t i na te t toniea ed ai profil i eo r r i sponden t i (F ig . 1 e 2), suffieente per eh ia r i re in l inea generale qual i sono le p r i n e i p a l i ea ra t te r i s t i ehe

tet toniehe della regione e come vengono ad essere suddivlse 16~ p r i n e i p a l i uni t~ s t r u t t u r a l i .

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Consider~da nel suo insieme, la s t ru r tu ra della r(,gione albanese, risulta fornmta (hi aleune lunghe fasce di terreni ad andamento NW- SE di (.hi la l)arte pifi interna ~orientale) (~ ehiaramenre in rico- i)rhnento sulla esterna [oeeidentale) ehe lm6 essere considerata ('on:~e l~avampaese di et5 eenozoiea nella quale le l)ieghe, asimmetriche, sono spinte nella s~essa direzione, cio~ ()vest. Ci6 m(*tre in rilievo uno dei earat ter i della tet tonica a lbanese nella quale le spinte tangen- ziali ehe turom~ la, causa dei r ieoprimenti , hanno prevalentemente agito da Est verso Ovest.

Le grandi unit~ s t ru t tu ra l i all)anesi (Fig. 3) I)OSSOnO essere enu- merale lWo('edendo da Est verso ()vest. ~rvendosi cosl anche l 'ordine della loro sovrapposizione (vedi profili della Fig. 2).

Nel]a zona pif7 interna, ma fuori ad ogni modo dal territ,orio a ll)anese an(Am dal punro di vista geogratico, nella valle del Vardar in modo part icolare, si (,.sten(le il (.,osl delto ((massi(:eb) |)elagonico)) ~Pelagoni~ di NoP('SA~ con grandi nuclei (e cio5 le 1)arti di eth pifl a n|ica I [)revalentemen/e grani t ic i e subordina/am.ente gneissico-mi- c a s ( ; i s t o s i .

A quest() fanno s(,guito verso ()vesl, le zoner; ~'hr e Dur- m itor, le qmlli, per /a part0 di l(q.ritorio (.he inleressa, si estendono dal ]ago di. l 'respa fino al Kossovo (Shar ])agh), mentre la zona del 1)m'milov si sviluppa speciaJmente 'verso Nord (in Montenegro) e solo la sua ]~orzione inferiore vieue in terr i tor io albanese in r ico- ]wimento sulle All)i Albanesi. S t ra t igraf ieamenle il nu(-leo b di tes vent s(.istoso-(:vis~allini, in gran ImI'te di eti~ paleozoi(.~, ('(m coper- tlu'a di lerveni sedimenlari l)ah,ozoi(.i e mesozoici (fino al Trias incluso).

La z(ma ((Shar I)agh)) idmtoslo the da uml fr(mle di ricopri- mento 6 sel)arata, dalla zona suceessiwl da m,m grandiosa l inea di dislo(:azione, indivi(luata dal NoI'CSA e (la lu'i ( 'hiamata (( linea del l)rin )) per il suo deeorso prewdentemente Sud-Nord in corrispon- denza delle due wlllate del Dr'in l l ianco e del I)rin Nero.

Inveee la falda del Durmi io r (NoPCSA) ~ sel)arata dal la fa lda d(qle Alpi Albanesi da uua dish~(.azione importante . ('he taglia obli- , tuamen|e la ('at(qm prineipale da. NW a SE. lf ietro tale linea il lavola~o (.aleaveo delle Alpi A lbanesi viene sormontato dal masse di lem'eni pill amichi , SOSl)inti da N, in f)rev'denza s(.isti argillos~ ed arenaceo-quarzosi del Paleozoico ('he costituiscono qui, d i fa t t i , la falda (hq l)urmitor .

l.a falda delle . l lpi A lbaucsi eompvende~ ('ome si deduce ovvia-

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Zona delle pieghe au. toctone (vegione costieva' :

1. Pliocene e Miocene non ~0ie,gati ;

2. Pliocene e Miocene dell 'Albania inferiore, piegati ;

5. Paleogene e Mesozoico corraga~o e fagliato (El~enidi).

4. Neogene delle regioni interne tnon piegato).

Zona dei grandi ricop'ri- menti (A~lb~nia internal :

5. Finestra dello Cukali" tserie di terreni dal- l 'Eoeene al Trias. for- tem. m~piegati) ;

6, Fatda d~lle Alpi Alba- nesi (c( Nordalbanische Tafel )) del Nopcsa. serie dM Mesozoic<) al

' Carbonico. non piega-

7. Falda del]e Serpenti,n~ . (serpentine, peridot.iti,

gabbri e diabasi con n~erc~lazioni sedimen-

tarie triassiche ; coper- tura di p~acche di se- di~menti cretacici tra~ sgress,ivi) ;

8. Zona deLlo Shar Dagh e del Durmit~)r (serie dJ terreni paleozolci e soist,i cristall, con cop evu di Trias} ;

9. Massiccio Pelagonico {gneiss e grani~i).

[5 a 8: Dinaridi~

10. Orli dei grandi rico- primenti ;

11. Principali f ra t ture : 12. Assi delle principali

p,ieghe neogerdche do]- l 'Albania infe,riore.

F i g . I - - Carta te t to~ica della r eg ion , albane,se.

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m e n t e d a l n o m e . q u e s r a r e g i o n e m o n r a g n o s a f r a i l M o n t e n e g r o a N o r d

~, la. v a l l e d~] I ) r i n a S u d . E s s a ~ r a . p p r e s e n ~ a t a da u n a po~en te p i l a

~(1~ c a l c a r i mesozo iv i d a l T r i a s s i c o ~1 C r e t a c i c o s u p e r i o r e , e in v ia su-

b o r d i n a t a v e r s o S u d . a n c h e a r e n a r i e c a l c a r i e sc i s t i p a l e o z o i c i , a

J'~tvies p r e v a l e n C e m e n t e m a r i n a , f a u n ~ a b r a c h i o p o d i ) . C a r a t t e r i s t i c a

di d e ( r e m a s s e c a l c a r e e 6 di e sse re poco o p u n ~ o p i e g a t e e d i e s s e r e

s u d d i v i s e i n a h ' u n e s cag l i e t e t t o n i c h e che t e n d o n o a d a c c a v a l l a r s i

ve r so S u d .

La ~t~ldt, dclle se~e~t t ine ~ u n e l e m e n ~ o ~e~tonico i m p o r ~ a n t e e

ca ra t t e r~ . s t i co d e l l ' A l b a n i a , i n q u a n r o #~, s v i l u p p a t o p e r l a m a s s i m a

l~arte e n t r o i l suo t e r r i t o r i o : si' e s t e n d e in r u ~ t a l ' A l b a n i a i n t e r n a ,

( la l la v a l l e del ] ) t i n f ra S c u t a r i e T r o p o i a f ino a S u d d i C o r c i a .

In ques~a falda, pi/~ p a r t i c o l a r m e n t e si d i s t i n g u e lo s , o v r a s c 0 f

r [ m e n r o v e r s o ( )ves t . s o p r a le s c a g l i e de l l e A l p i A l b a n e s i e de l l o

( ' u k a l i . e c o n r r o le p i e g h e a u t o c r o n e e s r e r n e . A l c u n i a u t o r i h a n n o

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F~nestr~ dello CukaD" Ricopr~mento delle Serpentine

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Lushn3a ' Elbassan Shkumbi r

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: Zona ! P/e~he della reg/one costierafautoctono) : Cukah Ricoprimento delle Serpentine

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$ W L~ko~,k~ N E ArgJ~'Oc~tro ~u~ussa

/ [o. Eo Eo. M . + , : , . .

~. Zona dellepleghe~outoctone ; Zone de/rico- i -pr/menh"

Fig. ~ - - ,S'ezion,i geolog;che att,raverso l'Alba~ria

I: Sez. gttrave~'so l'Albania set.t. ~ 11: Sez. a.ttcaver~o ]'Albania centr.; I I I : Se~. att,rave,rso l'Albania mers

PI = Piiocene ; M = Miocene ; 0~I = Oligocene ; Eo = Eocene ; F1 = Flysch cretacico eoce,nico; Cr = Cret~,cico ; T~' = Triassico (ca,lcar,i e scist~i); S = Se,rl~entina o Peridotiti (f~ida del]r serpentine) ; Me= S erJe mesozoica (dal Gretacico al Triassico) ; Oj = Scisf, i di (~jani (zona m:ilonitica).

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prop osto di recente la suddivisione ,di det ta falda in due lembi, sepa- para t i dalla l inea di dis turbo tet tonieo Elbassan-Dibra. ]ungo la val]e dello Shkumbi. Dal punto di vista str~tig'rafico, in essa preva lgono sulle formazioni sedimentar ie que]le eruttive, in cui. a lato di roc~.e t ipicamente intrusive "basiche come peridoti t i pill o meno serpenti- nizzate e gabb'ri, compaiono roece filoniane ed effusive (melafiri, por- firiti, diabasi, ecc.) (10),

I sedimenti associati a qneste roc(-e appar tengono per la massima parte al Triassico. e costituiscono placche e massicci calcare~ assai di- s turbat i e cor ruga t i : non mancano marne e scisti silicei giurassici. per cui viene ad essere de te rmina ta l'et~, dei complesso erut t ivo. Altro COml:)onente sedimentare della fMda appart iene al Cretaci(;o. e tro- vasi in carat ter is t ica g;aci tura : t ra t tas i di placche pill o meno estese. te t tonicamente non dis turbate , conservanti ciob_ la or ig inar ia strati- ficazione orizzontale, le qtuali sormontant) in discordanza i terreni preeedenti, gih piegati. Infine l 'u l t imo componente sedimentare, il Terziario. compare an('ora con diversa giaci tura. L 'Eoeene (a facies di flisch) ~ pure trasgressivo ed in aleune pa t t i a Sud eopre i com- plessi serpentinosi : nelle regioni di emerslone l 'Eocene compare al di sotto delle falde, cior in finestra. All 'Eocene seguono depositi pif~ recenti, marnosi, arenacei e conglomer;~tici (Oligocene marino), quindi l e se r i e mioceniche fino al Pliocene. le quali si evolvon, verso depositi di tipo spiccatamente cont inenta le : i deposi t i 'neogenic i si l imitano ai baeini di sprofondamento o a zolle di depressione dove pos~ono a~nche svilupparsi con imponenti spessori. Anehe qui ~'~ notevole il fa, t to che dett i depositi non sono corrugati .

Zona dello CUkali Nel ma~ssiccio del M. Cukali tt NE di Seu- tayi, the ~ qui eonsiderato, in accordo con le vedute di NoPCSA. come una uni th te t tonica a s~. appaiono in finestra te t toniea la serie giura,ssica e forse in par te eretacica con facies earat ter is t ica , costi- tuita, da un complesso m,olto vario e potente di calcari lastr i formi. c, aleari marnosi e nodulosi , a l te rna t i con strat i a diaspri e con radio- lar i t i , complesso che potrebbesi in terpre tare come la pa,rte pifi pro- fonda della, geosine]inale mesozoica. Lungo gli orli di affioramento delle sovrapposte falde di r icoprimento, compare in serie molto po- tente quella mgss~ di seisti filladici speciali, con innumecevoli inelusi di al tre rocce, eomprendente in grail p a r t e materla,le eocenico ta facies di flisch) e forse anche argil loseist i di eth pill a, ntica, (NoPcsA). Sono i cosidetti ((Scisti di Gj~ni)) t ipieamente metamorfici per caase t e t ton iehe ossb~ vere e proprie ((tettoniti)). Seendendo verso Sud l a

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zona Cukali si restr inge ad un sotti le affioramento dei ter reni nelle r icordate facies, in g i a c i t u r a d i scaglie tet toniche, accompagnant i la zona f ronta le dei r icoprimenti , i n luog,o degli scisti di Gjani com- pare qui con considerevole sviluppo l 'Eocene (e f orse il Cretacico superiore) nella solita facies di flisch in due unit~/ te t toniche ben dist inte denominate da loca:lith del l 'Albania centra le ((Krasta)) e (<Fra- sheri)) (NoWACK, ZUBER). Vi sono anche potent i "intercalazioni di cal- ca,ri, preva!enten, ente eocenici, mentre l 'Oligocene ~ rappresen ta to da potent i anHnassi +d~ arenar ie e marne., Sono frequenti , qui, gli ele- menti non rad';cati, ed in qualche pui l to si fann o s t r ada verso la superfice l embi di scaglie della fa lda delle serpentine, sot.tostanti alla massa principale della stessa falda.

, L a r e g i o ~ c c o s t i c r a - - E' anche chianmta, la z ona es terna in -contrapposto alia interna o regione dei r i copr iment i ; quivi lo stile te t lonico b meno m,ovimentato, e sebbene i d is turbi te t tonici ~mn manchino, essi sono meno estesi e (.Oml)lessi' (,he nei terr i tor i pre(.e- dentemente deseri t t i . Aeeontl~agnano i moti di cor rugamento n.otevo]i movimenti verticali con la comparsa di numerose faglie, alcune delle quali inclin,'~le e con manifestazioni di sovrascorr iment i di inodesta entith, (z~)na joni(.a), l)ebbono considerars i come i l r i su l ta to del con- l;raccolpo dei ri(-oprimenti sul l 'awmlpaese, per cui ahmni autori addi- c i t tura (~onsiderano una, j)at 'le (lella z(ma ( 'ostiera (-ome ( (paramo- clona,)). S t ra t igraf icamente alla base si t rovano calcari prevalente- menle eocenici, m~ non man(-a il (~retaci(.o e nella regione jonica

i l Triassico. E' serie 1)otenle alcune migliaia di metri . Seguono gli argilloscisti , le marne e le arenar ie (ill cosidetto flisch) the si esten- dono dal l 'Eocene medio al Miocene (Elveziano), con alcmm migl iaia di metr i di svilupI)o. Infine dal Miocene a l l 'Ast iano, pure con grande sviluppo, eomi)are ml (-omplesso molassico-argilloso, che t e rmina con formazioni liI)icamente clastiche e a fa(-ies ancora marina.

Dall 'Albania. del Nor(1 a qnella del Sud not iamo o ra alcune dif- I!erenze nel]a serie s trat igrafica ; a Nord (da Budua a Alessio) debole sviluppo, serie a lquanto lacunosa, Neogene non I)ieg'~to; da Capo Rodoni a Tirana, da Capo Rod oni q l )urazzo lungo la costa fino alia; foce del Semeni, predon~tinanza assolu ta del Neogene in aml)ie ondu- lazioni e sen~,a notevoli d is turbi t(- ' t tonici; a Sud di Elbassan, di lmshnia e di Va lona fo r t i distm'bi leltonici tras~;ersali e longiludi- hall, cormlgamento l)ifl intenso, ma,~simo svilul)])o delle formaziold pifi antiehe, paleogeniehe, eoceni(.he e mesozoiche fino al ( l iura. (~uest 'ult imo grup[)o si estende e si a ml)lia verso Sud, i n (Ire(:ia,

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sudd iv idendos i in var ie u n i t h d e n o m i n a t e Elle,,idi. II lo ro domin io di sv i luppo ess,endo .no tevo lmen te s ismico, r i ch iede una esposiz ione

pifi p a r t i c o l a r e g g i a t a . L a d i rez ione delte p ~ g h e b in l inea gene ra l e N W - S E . come helle

D ina r id i . salvo va r i az ion i ](?call. e ]ungo il c u h n i n e del le anti(- l inali

e m e r g o n o po ten t i masse d f ca l ca r i mesozoici .

Ne l le s inc l ina l i si couse rva p a r z i a l m e n t e il complesso di tm.reni pill r e c e n t i a facies di flisch. Nel le p a r t i pifi i n t e r n e o r i en ta l i , de t to fl iseh b_ pifi so l l eva |o e m a g g i o r m e n t e dislocat,o, e f o r m a da solo i n t e r e ca tene di media a l tezza , e s t enden d o s i a t u t t o il t e r r i l o r i o t ra le medie val l i delh) Shkumbi . del l )evol i , de l l 'Osum e del la Vojussa .

Ver so Ovest . e clout verso l ' A d r i a t i c o , lo sti le t e t t o n i c o muta . e la s t r u t t u r a geologiea si fa l)ifl complessa . Ad una zona i n t e r n a epirota f a eosi segui to una zona pstei'ila s t r u t t u r a l m e n t e d i s t in ta dall,a p r ima , e d e t t a adriatico-jo,ica I NOWACK). H a n n o qui p reva lenza . come si ~ git~ accennal;o, ca lcar i c re tac ico-eocen ic i ina anche calcarJ

e do lomie pifi anti<-hi fino al Tr iass ico . Pifi sp ieca ta e gene ra l e b la a s s i m e t r i a d e l l e cat(me, hel le qua i l le p ieghe a p p a i o n o sens ib i lmen te rovese i a t e ve r so l ' A d r i a t i c o , con la zona f r o n t a l e spesso' f ag l i a t a ed a n c h e in r i e o p r i m e n t o sul (?enozoico ehe affiora in rondo al le vall i .

Una d i s locaz ione con r i (-opi ' imento 5 la cos ide t t a << L i n e a di Tepeleni>) la cui d i rez ione ['+ s o s t a n z i a h n e n t e p a r a l l e l a a quel la del r i p i e g a m e n t o . Essa Imssa a Ovesl di B e r a t e d a E s t di Tepe len i ed A r g i r o c a s t r o . 6 qu indi para l l e la , per un t r a t t o al ia val le del f. Dhr i - nos. Una, d i s locaz ione pid occ iden ta l e e p a r i m e n t i imi)ort~anre, con

i d e n t i c a d i rez ione , in te ressa la zona dei mont i Gr iba . K u r v e l e s h e M u r g a n a . A la to di ques~e d i s locaz ion i l o n g i t u d i n a l i sono p u r e fre- que n t i e s i sm icamen te a t t i r e d iverse fag l ie t r ave r sa l i , f r a le qual i si possono r i c o r d a r e quel la t he t r o n e a re rso il m a r e la pen i so la di Va-

lona e l ' i so la di Saseno. que l la t h e s epa ra i mont,i A c r o c e r a u n i da l (..omplesso t e t t o n i c o ad Es l . da Valona a l la C h i m a r a . il eomplesso f a g l i a t o poco a Sud di Va lona i K a n i n a - I ) r a shov ica ) (~') ed infine i

compless i f ag l i a t i della media valle det Devol i e della media val le del lo S h k m n b i . In ques ta u l t ima , nel territ+orio di El l )assan . si ha un no tevo le g r u p p o di fag l ie t r a s v e r s a l i pa ra l l e l e , t h e t r o n c a n o le

f r o n t i dei leml)i di ri( 'ol>rinlento, d e t t a g l i a t a m e n i e s t u d i a t e dal

.-N'( )PCSA (,2). U n ' a l t r a ZOlla i n t e n s a m e n t e f ag t i a t a , e nora da t empo , & quella

dei l agh i (li Oehr ida e di P r e s p a , eompre s i t)er5 in p a r t e nei la f ah /a del le s e rpen t ine , nel la zona del lo S h a r - I ) a g h e nel mass ice io Pela-

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gonico. Uno studioso jugosl~vo, il MIHATLOVIC. ha creduto di rico- noscere un grandiss imo numero di f r a t t u r e in questa zona e nelle contermini del l 'Albani~ centrale e le ha messe in rapporto al l 'a t t i - vital sismica esistente ne] terr i tor io, the concepisce suddiviso in blocchi grandi e picco]i; tu t tavia la maggior parte di queste fra,tture non t rovano bt loro conferma geologica su] terreno.

A

' Zone d/ma~oior '#ztensi?# sJsml~a de//a :ej/~ne A/b~nr

~ SJsm/c1~'~ :ntens:'sslrna

...... Coste a meremo~o

Fig. 3

Circa l 'epoca ill CUi ~lvvennero i g'randi r icoprimenti della regio- ne interna, diversi indizi concorrono nel s i tuar]a f ra ] 'Eocene e l 'Oli- gocene. A i~lli moti prew~lenteme~He orizzontali si accon~pagm, rono e a,ncor pifi f requentemente seguirono ne]l 'Oligocene impor tan t i movi- menti vertica.li orogenel-ici, clw produssero b, emersione di gran par te :lelFAlbania, centrtde e l't:,ffossamento di zone r is t re t te e n t r o ]e falde

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di r i c o p r i m e n t o (depress ion i p o s t - f r o n t a l i de] NoP('SA}. Ques te depres- s ioni h a n n o pe r s i s t i t o fino a t u t t o i] Miocene e son qu ind i s t a t e zone di i n t ensa s e d i m e n t a z i o n e p r ima m a r i n a e in fine c o n t i n e n t M e (vedi

�9 Fig. 1. n. 4). E ' da no t a r s i per6 ('he l ' in iz io del p e r i o d o di emer- s ione si ('~ gia m a n i f e s t a t o , specie al' No) 'd. alla fine del Giurass ico . perchb gli e lement i s e d i m e n t a r i con, i nc iano ad ave re il prof i lo in te r - r o t t ( ~ d a , , g r a v i l a c u n e : el6 spec i a lmen te nelle ser ie r i l evab i l i nel la z(ma Cuka] i e s n b o r d i n a t a m e n t e nel la zona a d r i a t i c o - j o n i c a . Que- sta, u l l ima per6 6 s p e c i a h n e n t e emer sa dal la geos inc l ina le ad r i a t i c a . con le sue c o n t i n u a z i o n i della bassa A lban ia . d u r a n t e il Miocene ed il P[ iocene. In segui to savh e samina t a l a ques t ione dei m o v im en t i recent i , dopo d ' a v e r ac( ' enna to al le c a r a t t e r i s t i e h e sismi(.h~- del ler- r i t o r io a lbanese .

( 'qra l tr e s i s m i c h c

E n a m i n a n d o eli e lenchi sislnici p u b b l i c a t i dal MORELI,I. dal q'AVA- SlYO e dal MItlAILOVIC ('~} i q n.aii i n f o r m a n o sn di un h m g o l)eriodo (.he ha p ress '~ /poco inizio con i l~rin, i secoli de l l 'b ra volgare , si pu6 n o t a t e come I 'A lban ia sia s t a t a col lf i ta talllO da t e r r e m o t i co rocen t r i c i q u am o abbia in gene ra l e r i s en t i t o anche di quel l i esocentvie i vim ebbero i loro ep icen t r i in 1)alnmzia. Macedonia . (Ire('i~l c o n t i n e n t a l e e l'e](,- l)onneso. Ma il t r i l t t a r e am-he di quest i sismi p o r t e r e b b e t r o p p o lon- ',ano dovendo l~Vt ' q~l.esl:o al l ora eons ider i l re anche la t e t t o n i c a del la Pen i so la L a l c a n n . a : d ' a l t r o c a n t o gm i soli t e r r e m o t i co rocen t r i c i sono ill eoSi g r a n d e n m m q , , da p e r m e t t e v e u n ' i n d a g i n e a b b a s t a n z a at tendibi l .e v imanendo sul t e r r i to r~o geo log i camen te a lbanese .

Due o r d in i di cons ide raz ion i ortl si presentan,~, a seconda se si e s a m i n a n o i s ismi t he sono ~loti per la veg 'one, dal l)mHo di v is ta del lo Sl)azio o d e l t empo Nel l empo la d i s t r i b u z io n e g a h n e n o in l)a,rte in ral)I)OVtO con le v ieende s to r iche . Con ci6 vogl io d i re t h e le no t i z ie di t e r r e m o t i sono l)Olgtt, p e r v e n i r e solo per i l ' f ) e r iodo in cui q , e s t i t e r r ' t o r i e r ano cul tur .a lm entc col legal i con l ' E u r o p a c r i s t i ana : lega,me ('he ha avu to secolari i n t e r r u z i o n i . (h)ul the . m e n t r e si lmnno no t iz ie di s ismi in l e r r i t o r i o a.lbanese fino a t u t t o il seeolo XI I I . epo('a nella quale incominc i6 la decadenza 1)olilica de l l 'A lban in , a cni segul r a p i d a m e n i e quell, , econonfica , vi 6 una cons ide revo le I;IClIII3 lungo t u t t i i secoti dal XVI al X V I I I . lm ser ie r i p r en d e , e n u m ero sa . ('ol see. XlX. A ,,tuesto g r u p p o di I re secoli non si pn6 per6, - t t | r ibu i re w~lore di pe r i odo di cahna sismic~, in quan~o co inc ide con l ' epoca (1i ma gg io r o s c u r a m e n l o economh'o , mora l e e pol i i ico .del pat,( ," ~s ~ f(~t'-

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temente immiseri to spopolato e sottoposto alla dur iss ima o c c u p a . zione mil i tare ()tt omana:, the ne faceva u n a regione separa ta dal mondo; e perci6 nessun genere di notizie ne t rapelava, come ne fan fede le diverse relazioni de] tempo ('*). Pe r lo stesso periodo vice- versa sono frequenti le notizie di sismi, e non solo disastrosi~ nelle regioni a d i a e e n t i an(>ora in mano veneziana, come Ragusa, Corfd e le al t re isole Ionie, Patrasso nel Peloponneso ecc. Mi dovr5 perci6 l imi ta re ' a l l ' e same dei te r remot i del sec. XIX tenendo conto so l t an to di quelli considerat i d is t rut t iv i (gr: IX e X della scala Mercalli), s tante ~la grande copia di mater ia le di cui in appendice I b~ dato l 'elenco.

1)al punto di vista spaziale, cons ide rando per un momento l 'in- sieme delia par le occidentale della penisola Balcanica, si pub osser- r a r e come gl i epicentri si a i l ine ino second() due ~lirettrici princi- pall essenzialmente NW-SE, la occidentale lungo la costa a d r i a t i c a , la orientale lungo il margine esterno della ca tena d inar ica verso la lf ianura del l)amlbio e poi lungo il versante orientale delle vallate della Morawa e del Vardar , ed il niargine oecidentale dei Balc 'mi, fino a Salonicco. Le due diret tr ici hann o poi una l iner t rasversale di ( 'ongiungimento at t raverso l 'Albania cen trale hmgo l 'a l l ineamelm) (h~gli epicentri Itevat, Elbassan, St~trovo, Monastir , Pehcevo. Al t ro a l l ineamento trasversale pifi meridionale si osserva fra gli epic(~ntri di Zante, (h)lfo di Pat rasso I Is tmo di Corinto, Cicladi set tentr ional i . Pe r quanto r igmtrda la freq| |enza e la intensilh, si ha ml aiumenlo in generale verso Sud sul l 'a l l ineamento occidenta le ; con dei massi- mi cara t ter is t ic i ne l l e 1sole ionic. Ma ci6 non si nola sull 'al l inea- mento orientale, dove un massimo relativo si manifes ta sol.()a Vranje ne l Sud della Serbia; l ' a l l ineanmnto occidentale, adriat ico, 5 poi .ensibi lmente pifl a t t ivo e la zona t)ifl inslabile d{)po quella delle Jolfie (che ~':, la maggiore del Mediterraneo) , r isulta appunto esse rc l'Albania.

Premesse queste brevi notizie di indole generale, nel te r r i tor io albanese si pu6 notare, come fra i secoli I e XII I sono menzionat i due soli luoghi eolpi t i : Dm.azzo (pifl volle) e l)ioclea (presso la al;tu-de Podgoritza), dal the sembrerebbe potersi dedurre , c h e ] a por- zione set tentr ionale di esso ter r i tor io fosse la pifi scossa nella anti- chith. Fino all ' inizio de l XIX sec. non si hanno not iz ie che di terre- moti esocentrici, i pifi vicini dei quali colpiscono due volte Ragusa, ' (notev01e quello del 1667) ed in modo assai f requente (22 v o l t e ) l e

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isole Jonie. Nel Kosso~'o viene eolpita Uskub (Skoplje t e'd in Epiro Gihnnina (~).

II periodo seguente, che chiamer5 a t tuale , si inizia" con uno scuotimento a Gihnnina in Epiro (1809) al quale fanno seguito "in breve volger, di -~nni rerremoti a Valona.. a Durazzo. a Scutari . [ sismi pot si del imitano in settori part icolar i , uno set tentr ionale, un al t ro centro-meridionale, aventi propri periodi e carat ter is t iche, t~nto the si potrebbero considerare come due 'compar t iment i separati . Altro settore a parte sembrano cost i tuire i periodi sismici delle Isole Jonie c della zona Prevesa Pa t rasso . Ma anzich~ un criterio pur~mente topografieo seguir5 un criterio geologico, considerando gli epieentri in rapporto alle unit'~ s t rum~ral i , il cite mi sembra pifi ada t to per mettere in luce i rapport i che possono esistere fra i movimenti del suolo e le aree s t ru t tu ra l i come sono a t tua lmente concepite. L (leneo in appendice ~ appunto redat to in base a questi concetti.

Le ragioni i , d i ca te nelle pagine precedenti sui r i tardi con i quali si venne ad una pifi precisa eonos(:enza geologica del l 'Albania pos- sono essere analogamente invoca te . .pe r quanto r iguarda le eom, seenze sismologiche. Per moltissimi terremoti non si conosce n a t u ra lmente cite la data e la indicazione della localit~ colpi ta ; sovente 6 da r i tenere the la valutazione dei danni non ~ia corrispondente alla realtor. Solo per pochi terremoti e per i pifi recenti si pub di- sporre di dati in maggior numero e maggiormente preeisi : lnancano quasi del tu t to i dati mierosismici ('~ Tut to questo conduce, ovvia- mente, ad mla qualche 1-imitazione helle conclusioni, le quali debbono per ora restare ancora in certo qual modo generiche.

Dall 'esame dei 250 e pifi moti sismici albanesi finora noti. risul- tano le seguenti carat ter is t iche.

1 I terremoti d is t ru t t iv i sono generalmente preceduti o seguiti da replich, e; sono r~ri i cast di seosse isola.te, le quali per lo pifi sono mediocri tnon superando il gr. IV-V della Scala Mercalli). Come caso di scossa un ica violenta (gr. X) pu6 citarsi quells che ebbe il suo epicentro alia Sella Maxhar. il 23 sett. 1931. sebbene c ontenuta nel periodo sismico degli Acroeerauni dal 1930 al 1932.

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Ogni serie di scosse si inizia d'ordinari,o con una catastrofica (lS56 a Giannina : ].858 a Delvino. cut seguono repliehe per tre mesi: 1898 Chimara : 1895 Durazzo; 1906 Elbassan, repliche fin o a sett. : t906 Starovo. ,,epliche .fino ,q meta ot tobre: 1912. 13 febbr.. Ochrida. repliche fino a. sett. ; 1920, Leskoviku : 1926, Durazzo, il 16 dic., quindi

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repliehe fin o al termine del l 'anno, COn scosse disastrose i l 17, il 25, il 27 die . ; 1930 Passo Llogora ecc.).

Ma~ a l t re t t an to frequenti i pe r iod i di seosse nei quali la disa,- strosa, o le disastrose sono eomprese entro lln periodo di repliehe o la scossa disastrosa, ne termina una serie : (1855 Seutar i , lunga serie ehe euhnina il 7 luglio con una disastrosa, r ipetentesi il 16, infine termin~, con seossa eatastrofica il 14 agosto; 1862 VMona, preceduta e seguita da meno fort i ; 1864, Elbassan, una serie di seosse culmina con una disas t rosa; 1~96 Lago di Oerida, serie di scosse iniziatesi it 1 fObb., fort issime il 10, culminano ~'11, poi repliche :legg-ere; 1905 Scutar!, scosse leggere dal mese di maggio, ] . a scossa dis trut- tiva, il 1 ~ giugno, quindi f requent iss ime repliche che eontengono a l t re scosse dis t rut t ive il 16 giugno, il 7 a go,sto; dal 1 ~ giugno si eontano 435 repliche cosi dis tr ibui te : 260 in giugno, 69 h~ luglio, 67 in agosto, 31 in settembre, 10 in ottobre, 8 in novembre; 1907 Elbassan, inizio seosse al ia fine di ]uglio, cuhnine il 1(; agosto e repliehe fino a set- tembre ; eee.).

2 - - Sono rari i terremoti isola,ti, si nota piutt,osto, come si veri- flea, anehe altrove, u n e e r t o eollegamento eronologieo, per eui diversi terremoti sono ravvieinati nel tempo, in pi6 pat t i de l l 'Albania : cosi si r iseontrano dei massim, i s ismwi negli anni 1851 (Valona 12 ottobre, Berat 17 ottol)re, Elbassan 20 ottol)re, Berat 29 dieembre) ; 1858-1860 ((r l)el):ino, Valona, (.,lnma "a, Tepeleni, Leskoviku, lJra Be- sirit) ; 1865 dal 10 ottobre al 1867 o'ennaio 27 (Berat , Valona, Argi- roeastro, G iannina) ; 186.(b71 (Valona, 1)urazzo, El bassan, Valona) ; 1896-97; ]905 (Seutari , Mati, l)uleigno, Podgoritza~); 1906-07 (Elbas- san, Oehrida, Elbassan) ; 1!)11-12 (Lago di ()ehrida, Starovo, Elbas - saa) ; 191.9-21 (Giannina, Argiroeast ro e Delvin.o, Leskoviku, Tepe- leIfi, Berat , Valona, I 'eqini, ( l iannina, E lbassan) ; 1930-:/1 (Monli Aeroeerauni, Coreia, Logora, Valona, Aeroeerauni) .

Carat ter is t ieo ('~ il periodo sismico 1896-97 in eui tu t t~ l 'Albania vien seossa. :

11 genn. 1896 Epiro, gr. VIII 24 mar. 24 , Paramithia VI 11 apr. 20-26 , S.truga VI 4 mag. 10 f e b b . Durazzo VIII 10 ,, 11 , Lago Ochrida IX 10 ,, 15 mar. S .G. di Medua VII 2-4 giu. 18 ,, Argirocastro IX 11 , 20 , Alessio IV 15 giu.

Paramithia VI Chimara I I I Valona IV Valona I I I Uskub IV Coreia IV Tuzi VII Lago ~ti Prespa

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"21 giu. 1896 Castoria 17 genn. 1897 Delvino IX-X 27 ,, P a r a m i t h i a V I I I 1~ febb. Ep i ro 4 ago. Durazzo-Seutar i -Dibra 5 mar. Valona 7-8 nov. P a r a m i t h i a I I

30 giu.-1 ~ lugl. G i a n n i n a 13 , dicem, scosse a G i a n n i n a 2 nov. Leuea (esoeentrico) 20 dic. G i a n n i n a IX 31 lugl. 1898 ~ i a n n i n a

E ' i n t e r e s s a n r e n o t a r e a q u e s t o p r o p o s i t o , t h e i m a s s i m i s i s m i c i

n o n o s t a n t e la, r i s t r e t t e z z a de l t e r r i t o r i o e s a i n i n a t ~ - - 1s s u p e r f i c e del-

l ' A l b a n i a ~ di c i r c a 30.000 kmq . s o n o loc-a l izza t i i n a r e e de te r -

m i n a t e , gih, i n p r e c e d e n z a i n d i c a t e , u n ~ se t t en t r io l~a , l e ed una, c e n t r e -

m e r i d i o n a l e , che i n g e n e r e n o n i n t e r f e r i s c o n o f r a 1 0 r o : q u M c h e con-

n e s s i o n e si i n t r ~ v v e d e q t m n d o , o l t r e che a t e n e r c o n r o dei t e r r e m o t i

d i s a s t r o s i , s i p r e n d o n o in c m ~ s i d e r a z i o n e a n c h e le scosse m e n o fo r t i .

3 C i r c a la e s t ens ion . e de l l e (tree p l e i s t o s i s m i c h e e dc l l e arec

m a c r o s i s m i c h e o c c o r r e n o t a t e t h e esse s o n o i l pifi de l l e v o l t e r i s t r e t t e

e n o n e s o r b i t a n o d'~ w d o r i r e g i o n a l i o l o c a l i ( F i g . 3.). Le m a g g i o r i

e s t e n s i o n i si so im o s s e r v a t e nei s e g u e n t i t e r r e m o t i :

1851. 12 ot.t. - Area pleistosismica: Valova ed il sue golfo. Zona, maerosi- smica: senti~a a Lecce, Taranto, Bari, Canosa. Napoli .

1858, "20 s e t t . - Delvino ed M/re ]oealith del l 'Epiro . Diffusione maerosismica: sentito a Corfh. a Sofia.

1905. 1 giu. e seg. - Scutari , e sue terr i tor io (Drinassa. Zadr ima) . Diff. macr . : t u t t a l 'Albania set(. ; ancora di I I I a Zara, sentito in Croazia. Bulgaria . Ungher ia ; a Txrana, Lecce e Bari avverti to di IV.

1911, 18 febbr, regione del lago di Ochrida. Diff. macrosism. : Tr ikkala , Corffl, Belgrade; Lecce.

1912. 13 febbr. - Lago di Oehrida. Corcia. Elbassan. Diff. react. : Belgrade, Taranto, di I I .

1918. 1-18 luglio .- regmne di G iann ina . ipoeen~ro profondo. Non grande la zona macrosismica, ma grandJssima la estensione microsismica : 18000 Km).

1919. '22 dic. - regione di G:iannina (Epiro albanese) con dis t ruzioni anche a Leskoviku e Konitza. Grande estensione microsismxca (fine a La Paz).

1920. 21 ott. regione di Leskoviku Area macrosismica: G iann ina , Ocrida, lago Prespa, Corfh, Patrasso.

1920. 26 nov. - Tepeleni e valle della Vojussa. Diff. react. : Lecee, Gall ipoli . Taranto,

1920, 18 die. - Valona. Elbassan, Peqini , Berat (basse va!li del Semeni e dello Shkumbi). Forte maremoto sul basso Adriatieo, specie nel golfo di Valona.

1921. 21 ot.t. Elbassan (media valle dello Shkumbi ) ; Kozane: Metkovo; Ka lampaka ; Tr ikkala .

1926, 16-25 dic. - Durazzo-Kavaiu e valle dell 'Arzen. Diff. macros. : in t u t t a l 'A lban ia . . spec ie a Valona. Kelcyra. Permeti . Lushnia. B e r a t e Kruia . G.ianaina di V: Otranto di IV, Corfh di I I I .

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1 7 - -

1930] 21 nov. - P a s s o L o g o r a ne i M. A c r o c e r a u n i . A r e a p l e i s to s i sm, n o n m o l t o estesa. D ~ n n i a E fino a Tepe l en i . a S a l l a C h i m a r a . Diff . m a t t . : Va- l ona di V I I - V I I I , A r g i r o c a s t r o di V,~come B e r a t e F i e r i . B r i n d i s i , Lecce di V. Mola , T a r a n t o di IV, ecc.

1931. 28 genn . C o r c i a e sua conca Diff. macros~sm, in t U t t a la S e r b i a m e r i - d i o n a | e , G r e c i a set t . , ed I t a l i a m e r i d i o n a l e .

S i g n i f i c a t i v i s o n o p u r e i s e g u e n t i t e r r e m o t i , c h e p o s s o n o e s s e r e

d e f i n i t i l o c a l i , s e b b e n e s e m p r e d i s a s t r o s i ; i n e s s i p e r 6 s o n o a l q u a n t o

r i s t r e t t e ] e a r e e p l e i s t o s i s m i ( . h e e l e m a c r o s i s m i c h e :

1851 B e r a t 1906 ' E l b a s s a n

1855 S c u t a r i ( i n t e r m e d i o ) 1917 D e l v i n o

1858 D e l v i n o 1920 B e r a t

1866 C g n i n a ( V a l o n a ) 1920 P e q i n i (basso S h k u m b i )

t876 P o d g o r i c a 1923 E l b a s s a n

1893 C i a m u r i a ( E p i r o g reco-a lb . ) 19~6 B e r a n e ( A l p i A l b a n e s i )

1896 S t a r o v o ( L a g o d ' O c r i d a ) 1927 V a l o n a

1895 D u r a z z o 1930-31 M. t i A c r o c e r a u n i

1898 G i g n n i n a 1938 E l b a s s a n

1906 S t r u g a ( L a g o d ' O c r i d a ) ]942 P e s k o p e j a

C o m e si v e d e d a g l i e l e n c h i . ]e s t e s s e a r e e e p ~ c e n t r a l i s o n o s c o s s e

a v o l t e d a t e r r e m o t i s t r e t t a m e n t e l o c a l i , e d a l t r e v o l t e d a t e r r e m o t i

r e g i o n ~ l i d i g r , q n d e e s t e n s i o n e m , q c r o s i s m i c a .

ClO t r o v a c o n f e r m a a n c o r a nelle massime dista, nze in eui

v e n n e r o r e g i s t . r a t e l e o n d e m i c r o s i s m i c h e d e i t e r r e m o t i a l b a n e s i (i d a t i

s i h a n n o p e r i p i f i r e c e n t i s o l t ~ n t o ) :

/

fino a 18.000 km. E p i r o ( G i a n n i n a ) 18 lugl . 1918

), , 11.000 )) L e s k o v i k u - G i a n n i n a 22-23 dic. 1919

)) . 7.200 , L e s k o v i k u 21 ot t . 1920

,) 2.500 ,, Passo L o g o r a 21 nov. 1930

,, , 2.200 , D e l v i n o 14 m a r . 1917

, ,) 2.100 ,, C o r c i a ~8 g e n n . 1931

,) , 1.900 , S t a r o v o - E l b a s s a n ] 3 f e b b r . 1912

. . . . 1.800 ,, Lago di O c h r i d a 18 febbr . 1911

,, ,, 1.800 , V a l o n a 28 lug l . 1927

,, ,, 1.780 ,) -Durazzo 16-25 dic. 1926

,, ,, 1.750 ,~ E l b a s s a n 21 o t t . 1921

,, ,, 1.750 ,, E l b a s s a n 7 g e n n , 1923

. . . . 1.700 ,, E l b a s s a n e V a l o n a 18 dic. 1920

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La m a gg io r l~ar~e dll t lque (le]lo~ onde mic ros i smiehe dei t e r r e n m t i a lbanes i non si ~4 p r o p a g a t a o l t r e i 2500 kin. c i rca : solo in due ca si si sono avut i magg io r i senslbil i d i s t anze ' ( t e r remot i del l 'Epir(~ greco- a lbanese) .

5 - - Sono t r o p p o sears i i da t i t ~ r pot, ere a f f r o n t a r e u n a discus- s ione gene ra l e sul le profondith ipoce~ntrali; si r i t i ene g e n e r a l m e n t e ehe esse. in eonness ione ai da t i r i f e r i t i nei p a r a g r a f i 3 e 4. n,on s iaao notevol i , nm s e m b r a n o essere loealizza~e, sa lvo a l eun i casi . in una zona pos ta a 20-30 krn di p ro fond i th : I pifi p ro fo n d i ip()eentr i r isul- t e r e b b e r o essere quel l i dei t r e p r im i t e r r e m o t i e lenea t i nel w 4.

Sono pure f r e q u e n t j i casi di i p o c e n t r i poco p ro fond i , come i s eguen t i :

1895, 15 magg. - Ciamuria (Epiro greco-alb.). 1930, 2 d ic . - Bar~Ma, M.ti Acrocerauni. 1931, 23 sett. - Maxhar. M.ti Acrocerauni. 1931, 15 nov. - Borshi. M.ti Acrocerauni. 1934, 4 febbr. - VMoha.

Ci6 p e r m e r t e d i m e t t e r e in ev idenza nel so t tosuo lo a lbanese , l't p r e senza di due superf ic i di d i s con t im l i t h , che sono la sede pifi fre- q!aente de]le t ens ion i t h e si m a n i f e s t a n o en t ro ques to ~er r i tor io .

6 --- A l t r e t t a n t o scars i i da t i r e la t iv i al l~ direzione delle scosse, ed in genera le al la loro natnra , . Solo p o ch i t e r r e m o t i sono s ta t i ~)g- ge t to di s t ud i par t icola , r i (1851, Alba~nia cen t r a l e , da l B o v } : 1905 S c u t a r i , da NoPcsA. VETTERS. BELie : 1904. Macedonia . HOERNES : 1930- ' 2 3 . Va lona ed Ac roce r~un i , NOWACK : 1930-31. Macedon ia . M1HAILOVIC : 1931, Macedonia . OSSWALD), solo d u n q u e t r e in Alban ia . Ne p a r l e r6 in segui to , nel t r a t t a r e del le va r i e r eg ion i s ismiche, r i c o r d a n d o qui che i wt,ri o s se rva to r i r iport , ano di ave r avve r t i t~ sia scosse sussul- to r i e che .ondula, t~)rie, ed a v v e r t e n d o i l l e t t o r e che per l ' a t t u M e stu- dio. c o n d o t t o in pe r iodo di emergenza , non 6 s t a to poss ib i le aver s o t t o m a n o diverse pubb l i caz ion i .

7 C i r c a i f e n o m e n i che possono a c e o m p a g n a r e i t e r r e m o t i pifi v iolent i , r i c o r d e r 5 che anche in A l b a n i a sogl iono essere nd i t i r,cmori sotterranei ( rombi) t a l o r a a.ssai f~)rti : t a lvo l t a def in i t i come di ca ra t - t e re esplosivo. G e n e r a l m e n t e a c c o m p a g n a n o o p r e c e d o n o di poco la scossa, principale-, ta lch~, pe r es. nel pe r iodo s ismico dei M. t i Acro- c e r a u n i (.!930-31) p e r m i s e r o ai con tad in i , av v e r t i t i , di a b b a n d o n a r e le m a l s i c u r e : a b i t a z i o n i . Al t r a vol ta come, per es. a D ib ra , i b ron t id i s i ' f a n n o ~ t i r e anche senza la concomita~nte presenze , l i seouse.

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Sono r icordat i rombi nei te r remot i seguenti : a Va, lon~ nel 1851, !866 :-in Epiro ne] ~err. del 15.8.95: ~l Pa rami th ia nel 1896; nel 1904 ~ B u d u a : nei sismi del ]ago di Ochrid~ del 1911-]2: nel 1930-31 tti M.ti Acrocerauni . come si ~ r icordato pifl sopra.

POUQUEVILLE r ieorda per Giannina, ed i] suo distret to, che i ripe- tut i ~erremoti sono precedut i da un fischio e da un rumore sordo p~ragonabile a l la detonazione di parecchi mor ta i (l~bi~).

Scarse sono le notizie relat ive a fenomeni luminr i. Si riferisce di una f iamma vista fra Antivari e Dulcigno sulla moncagna., du ran te il te r remoto di Scutar i del 1905; cosi pure nel terremo~o del 1930 al Passo Logora (M. Acrocerauni) , nu~nerosi sono s ta t i i fenomeni luminosi ,osserva, ti nel l 'area epicentrale.

Incendi o fiamme per emissioni di gas od idrocarbu,~ liquidij sono r icordati nella bassa valle della V0jussa, du ran te alcuni terre- moti di Valona e di Canina. come pure nel 1851 a~ Bera t si verific6 una emissione di petrolio, fenomeni questi ovvii dato che le localith si t r o w n o nella z on~ pet ro l i fera albanese.

Nel 1926 nella palude di Durazzo. duran te il te r remoto disa- stroso del 17 dicembre, si hann6 emissioni di gas od aria,: nei din- torni di Shj iak en t ra in attivit'~ un vulca,no di fango.

Devonsi pure r i tenere vulcani di fango i cosi det t i ((monti igni- vomi)) che figuc~no nelle monete di Apollonia e di Byll is del I I I e J [ sec. a~. C. ed in qualche iscrizione pos ter iorc ; si vuole colleg~re !;~ loro presenza in quell'epoca, a qu,'dche attivitt~ sismica.

Ci6 indica ad ogni modo che, seppure non di f requente , ~nche i sedimenti neogenici nelle fosse di sprofondamento, nell 'Albalnia merid. sono pil"l o meno d i re t tamente in teressa t l dai movimenti sismici ( ' ) .

S Sebbene non molto vistosi, si r icordano pure effetti perm(~- nc~tt i 'dovuti a, ter remoti in Albania, come frane, crepacci nel ter- reno, scomparsa di sorgenti e formazi.one di nuove, f ra cui se ne r icorda una sofforosa nei pressi di Durazzo in occasione del terre- moto de] dicembre 1926. Sensibili effetti si reg is t rano nel te r remoto di Be ra t del 1851 (grande scoseendimento della, m o n t a g n a prospicente la citth~), in quello del 1855 nella regione di Scutar i , nel 1866 f ra Valona 6 Canina (grandi crep~cci aper t i nel suolo), ma part icolar- mente impor tan t i quelli relat ivi al periodo sismico 1930-31 sui mont i Acrocerauni , de t tag l ia tamente descr i t t i dal NOWACK. Q u i sono s tate par t ico larmente imponent i grandi f rane sui versant i dei monti Acro- cerauni e dei monti Griva, gli scoscendimenti essendo fa, vori t i in

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p a r t e da l l~ ca r a t t e r i s t i c a s t r u t t u r a geo log ica della regi~me. Cosi p u r e

s t a t o f o r t e m e n t e a l t e r a t o il r e g i m e del le so rgen t i . A n e h e n e l l ' E p i r o g r e c o - a l b a n e s e si s e g n a f a n o in occas ione di var i

t e r r e m o t i g r a n d i f r a n e , c(~me a l ) e r v i c a n a 0936) . Secondo a lcun i a u t o r i si sono v o l u t i vede re r a p p o r t i f r a i s ismi di G i a n n i n a e le

d in f inuz ion i di l ivel lo d e l suo lago . ma la q u e s t i o n e ~ a n e o r a assa i c o n t r o v e r s a , come quel la degli s p p s t a m e n t i di l ive l lo sul l ago di

Och r ida . C o m u n q u e si pu6 r i t e n e r e ehe nel t e r r i t o r i o a lbanese , ]e m o d i

f ieazioni p e r m a n e n t i r i g u a r d a n o quas i e s c l u s i v a m e n t e i t e r r e n i qua- t e r n a r i . De l le q u e s t i o n i p a r t i c o l a r m e n t , e l ega t e a l l a t e t i o n i e a , solle- r a t e in qnes t i u ] t imi temp~, t r a t t e r 6 a suo luogo.

9 Maremoti: Le p o r z i o n i di cos ta : dbanese t h e r i s e n t o n o sen- s i b i l m e n t e del le onde di t r a s l a z i o n e n m r i n e di s i smi c o r o e e n t r i c i od esocen t r i e i , si l i m i t a n o al l i t o r a l e f ra ~ p i z z a e Dt f i e igno ( a v v e r t i t o u n a so la wf l ta , nel t e r r e m o t o di R a g u s a del 1667) ed a l l a zona pifl es tesa da l Go l fo di V a l o n a a (?h imara . I n ques t a p o r z i o n e di cos ta i m a r e m o t i sono s t a t i p i u t t o s t o f r e q u e n t i e t M v o l t a assa i d a n n o s i :

t833. golfo di Valona. danni sensibiti all 'isola di Saseno; 1851. nel golfo di Valcna il live[lo de] mare si alza di 66 era. ; 1~66, golfo di Valona. sentito speeialmente nel fondo del golfo, a Canina,

Si "sono verificate ~re oncle, i] 2 genn., il 6 mar.. il 13 marzo. 1869. 28 die.. sentito a Valona e su tut ta ]a costa della Chimara. in eorra~

spondenza al terremoto di Leuea. 1893, 14 giu., maremoto a Valona per il terremoto di Chimara. 1920, 18 die.. Valona ed il suo golfo, forte speeialm, a Saseno. danni lungo 1~

costa della Chimara. sensibile in tutto l 'Adriatico meridionale.

10 Sismicitd relativa: La d i v e r s a s i smic i t~ del le v a r i e pardi della, r eg ione a l b a n e s e r i s u l t a i.n m o d o ev iden t e s e o r r e n d 0 l ' e l enco dei p r i n e i p a l i t e r r e m o t i d~ to in A p p e n d i c e i . D a l l ' a t t e n t 0 e same di esso si r i l eva , come in p r i m o luogo, s i ano pifi scosse le reg ion i co- s t i e re anz ieh~ le i n t e r n e , e le m e r i d [ o n a l i pifi che le s e t t e n t r i o n a l i . So l t~n to verso il 1893. da quan~o f inora ~ no to , i n c o m i n c i a a verifi- e a r s i u n a s i smie i t5 s e m p r e e r e s c e m e ne l ]a r eg ione i n t e r n a , l u n g o un a , l l ineamento N ~ p a s s a n t e pe r Corc ;a . i l~ghi d ' O c r i d a e di P r e s p a

e l~ va l l e del D r i n Ne ro . A1 N o r d si n , a n i f e s t a a t t i v o da poeo t e m p o il p icco lo d i s t r e t [ o

di. B e r a n e : pifi vas re ed i m p o r t a n t i sono le m a n i f e s t a z i o n i sism~che a t t o r n o al la, go di S c n t a r i con Podg 'or ica , Tuz i . S c u t a r i . J u b a n i .

Aless io . e l u n g o la cos t a a d r i a t i c a con C a t t a r o , B u d u a . D u l e i g n o ,

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S. Giovamfi di Medua , in cu.; 6 c a r a t t e r i s t i e o il lul lgo i n t e r v a l l o di l empo f r a ] ' uno e l ' a l t r o mac ros i sma , bo stesso pub dirs i per l ' a r ea cos t i e ra di 1)urazzo e de l la valle de l l 'A rzen , e per la wflle del lo S hkmnb i in (-ui b 1)artieol..~i.meme in s t ab i l e il setrol 'e di E t b a s s a n .

Una sismicith invece di e a r a t t e r e d iverso , si man i f e s l a nel set- tore mer id iona l e , e non solo per f r e q u e n z a ed in t ens i t5 , l n a ' a i l c h e lwr il f a t t o ehe i pe r iod i sism:ci sono assa4 r a v v i c i n a t i f ra [oro. e (-ollegati da i n t e r w d l i in cui a n c o r a si m a n i f e s t a n o scosse med ioc r i . Notevole i] f a t t o di a ree e p i e e n t r a l i assa i r av v i c in a t e , t h e ~alvol ta si s o v r a p p o n g o n o in pa r t e , come ad e s . . ne l pifl vol te c i t a t o p e r i o d o 1!;30-31 agli A c r o c e r a u n i . nel qua le (~ pu re ev iden te una migrazione degli epicett, tri da Sud verso Nord .

Data, la non g r a n d e es tens ioue del la reg ione . 5 fac i le r r o v a r e nu- m~,rosi esempi di t a l l migraz ign i , t a n t o pifl q u a n d o so( 'eorre un ee r to r a v v i c i n a m e n t o c rono log ico" m a si t rat l ;a p i u t t o s t o di co inc idenze poi- ('h(', i] i)itl del le vol te ~ t e r r e m o t i (:he eo lp i seono due zone pifl o m e n o l o n t a n e ( | ipen(lono (b~ ipocen t r i d ivers i non co l /ega t i fra loro, ma solo seossi in r i s o n a n z a per la p r o p a g a z i o n e d i onde mae ros i smiche . R i t e r r e i m ig raz ion i aceertate so l t an to quel le in cui non solo si ha n n o da t i c o n e o r d a n t i su l l ' epoca , ma anche sul le loro r e l az ion i geo t e t t o - l ,iche ed in gene ra l e geofisiche, e sul la r e l a t iva v ie inanza del le zone ('l)ic(~nir~li. Se~'uendo ta le eon(,et~o m~a mi,a'razione I)u5 essere r ico- nosc iu ia per le seguen t i a ree ep i cen t r a l i :

lS51, ottobre: Vahma, Berat, Elbassan; l~6(), ~prile: Tepelc.ni, Leskoviku; 1.(~19, dicembre : Giannina, Leskoviku; i920, 18 ott . , Argirocastro e Delvino; ~6 uov. Tepeleni e eovs6 medio della Vo-

jussa; ls'dic., Distretto di Valona e corso inf. dell() Shkumbi.

J l - - Osse rvando la ripartizio~lc mensile della fJ'eque~,za dei ter- r emo t i 6. poss ib i le n o t a r e un mass imo o dei mass imi in u n d~to inese e q ua lehe co l l egamen to con f enomen i me teo ro log ic i ?

~ "

P e r G a m u n a ed in gene ra l e per l ' E p i r o a b b i a m o la t e s t i m o n i a n z a ( l~dl 'aecurato t)OUQUEVILI,E, t h e vi sogg iorn6 10 anni . In a r m o n i a con le idee del suo ,~empo, le qual i ( ' (ms ide ravano la genesi dei m o t i sismi(,i s t r e t t a m e n t e legat ' t con i f enomen i meteorologic~, egli a n n o t 6 a( '( 'ur '~lam(,nte tu t l i i f e n o m e n i esiogeni che p r e c e d e v a n o od aceom- pt~gnavano i sismi della r e g i o n e , ('osl di f r e q u e n t e eoncussa . S eco n d o le sue osservaz ioni e le t~ s t imon ianze degl i ab i t an t i , egli p o t e v a asse- l'ir(~ elm i f r e q u e n t i t e r r e m o t i p r e c e d o n o o seguono sempre le p i o g g i e in modo inva r i ab i l e . Dopo un l ungo pe r iodo di s icci th si ('~ a v v e r t i t i

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~ 2 2

del cambiamento di tempo dalle scosse sismiche, cui fa seguito l ' ini- zio delle violenti e prolungate piogge del periodo au tunna le . All ' ini- zio della primavera, la cessa,zione delle piogge si annunzia con ter- remoti meno violenti di quelli che precedono il periodo invernale.

Va notabo a questo proposito che in Albania ed in Epiro vi it una stagione delle piogge ed una stagione secca. I1 semestre inver- nale ~ quello piovoso, in cui le precipitazioni si iniziano ili settem- bre od in ottobre, e ta lvol ta r i ta rdano a novembre: cessano poi fra il febbraio o l 'apri le/ a seconda dell 'epoca di inizio : cadono in media 1.600 ram.

I1 MIHAILOV]C e,saminaaado per .m.esi ]a frequenza dei ~erre. moti albanesi, ha notato tre massimi per anno in febbraio, giugno e dieembre, e tre minimi in ~prile, luglio e gennaio. Secondo il Mo- RELLI inveee, due massimi si hanno in ott~obre e dicembre, e in febbraio-marzo, due nfinimi, agosto e novembre. Avend.o ognuno de- gli autori preparato le sue tabelle facendo una scelta fra 1 dati a disposizione. ~ evidente the le divergenze dipendono anche in parte dai criteri ~eguiti. Ad ogni modo si pu6 intravvedere una certa cor- r ispondenza con quanto, pifi di un secolo fa. aveva osservato i] cit~- 1;O POUQUEVILLE.

Se per5 si rip ete l 'esame dis t inguendo le regioni set tentr ionMi d~ quelle meridionali , la~ c orrispondenza permane solo per il terri- torio al Sud dello Shkumbi : per il Nord si ha tu t to l 'opposto, cio~ un massimo estivo. Si en t ra cosl nel campo delle conget ture dz cni non si pus t r a r re ~lcunch~ di positivo (~).

ConsideraziO~;~i sulle oause dei te~'remoti albanesi

Concludendo. nei paragraf i precedenti si ~ visto, che i terremoti albanesi non hanno in genere una grande estensione megasismica n~ macrosismica, e neppure una grande profondi th ipocentrale; ]e loro m~nifestazioni superficiMi non si estendono di molto M di fuori del terr i tor io considerato, e la loro intensi th non ~. salvo 0ochi casi. notevole. E ' invece cara t te r i s t i ca la f requenza con la quMe la regione albanese viene scossa specialmente nella sua porzione sud-occiden- tale, e, subordinatamente , centro-orientale.

Questi cara t te r i non sono sostanzialmente differenti da quelli presentat i dai ter remoti dalma, t i e greci clee si manifes tano,~ N e d t~ S, salvo la frequenza, che. come girl si ~ accennato, va crescendo verso Sud.

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~ 2 g

Circa la profondith degli ipocentr i si 6, po tu to st, M~ilire che un primo gruppo di sismi ha la sua sede ad una profondi th non supe- riore ai 7-9 km mentre un secondo gruppo raggiungerebbe i 20-30 kin. Aleuni poehi terremoti avrebbero pot l ' ipocentro ,ancora pifi pr~o- t'ondo, ma su di essi non si hanno dati pifi precisi,

Con ci6 viene ehiari to qual '~ l 'abi to s ismico del l 'Albania, essen- zialmente tetrtonico e ei6 in accordo con tu t t i i moderni autori . Un (:ost definito a.bito sismico pu6 essere tuttavi,a oggetto di esame pifi approfondito.

Nel la regione ~lbanese. non:)stante la, r is t re t tezza de] te r r i tor io si possono dis t inguere pifi stilt te t tonici dei qual i ~ verosimile la 1)rosecuzione in profondiff~. Nella par te se t tent r ionale si no ta una culminazione delle falde di r icoprime~to, esse sono profondamente in- ta,ccate ed erose ed il loro regolare sovrapporsi pub essere diret~amente osservato : qui prevale quindi uno sti le a falde di r icoprimento.

A1 di sotto del Matt si entra, in un~ area, di affossamento limi. t~/tanHq,te al sel lore costiero (Bassa Albania) in eui perei6 si svi- lnppano sedimenti neogeniei ed anche pifi reeent i : a l l ' in terno c o n -

t i n u a a prew~lere lo stile a falde, in te r ro t to al l 'a l tezza di Elbass~n do, umJ serie d! r o u u r e t raversal i indubbiamente posleriori ~lla siste- mazione delle falde stesse; eontro queste f r a t tu re si in ter rompe l'af- fossamento the quindi si pub r i tenere solo in par le dovuto ad effetti di corrngamento:

l'ifi a Sud an('or~l, sotto la linea Valona-Lushn',a-]~]lbassan .~i ha nuovamenle nn 'area di sol levamenlo ('on aflioramento di Me- s()zoieo autoetono e parauto( ' tono (.omlwendente le zone epirota ed driatieo-ioniea gih~ nominate (v. l~lg. 10), helle q[ml: sui moti tan- g(mziqli hanno l)rewllso quelli vertieali ( s t ru t tu ra a pieghe dd a faglie).

All ' inferno, verso la~ zom~ d'or~gine delve falde, si svilul~pano [mcini tet toniei di sprofondan~ento (zona dei laghi) connessi con la lunga disloeazione ehiamata f r~ t tu ra del Drin e con la regione peri- fer ica occiden~ale del Massiccio Pelagonico.

Questa r icostruzione te t tonica mos t ra dunque t h e ~ iniziMtnente lc spinte tangenziali hanno prevalentemente agito da Es t verso Ovest, tim-) al t~)tale sviluppo dei r icopr iment i , esse sono andate gradual- mimic d:.mimmndo mentre v eniva svilupptindosi una componente S-N ('ira portava, a d mm ondulazione t rasversa]e degli assi delle pieghe, t'r~ |a foee del Dr in e Va lona , or iginando il gih r icordato inarca- ' mento a vo l ta .de l lo Scutar ino (Cukali) e la depressione f ra le foci del Mati e della Voju~sa, depressione l~mitata a Sud da una~ flessura

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che ~ passa ta a piega fagl ia (]inea Valona-Berat-Elbassan) , docu- menta ta da notevoli discordanze nel Terziario. Lo studio del resto delle aree petrolifere del Neogene fa t to dal NOWACK e dallo ZUBER (19) dimostra quanto grandi siano state le oscillazi0ni verticali negative e positive della regione costiera.

D ' a l t r a parte al fenomeno di abbassamento mediano degli assi delle pieghe mesozoiehe fa r iscontro a.ncora una ondnlazione della regione delle coltri a N-E di Elbassan. poich~ quivi appare in fine- s t ra te t tonica il Terziario antico arenaceo-marm~so q a facies di flisch~ ed il Mesozoieo calcareo della serie Cukali. al di sotto della falda delle serpentine (linea Elbassan-Sngjergi-Dibra) .

Infine durante la t rasgressione mar',na del Terziario anehe la r e g i o n e delle falde fu parzialmente soinmersa: la t rasgressione dur6

fino al Miocene medi,0 /Elveziano) nelle fosse te t toniche di sedimen- tazione persistente di Scutar i . del Mati. dell'Al~o Shkumbi : fino "d Pont ieo in quelle di Corcia. di Bilisti e di (~astoria : queste fosse, tro-

" vandosi s i tuate dietro le f ront i delle falde d i r 'et)primento, fm'ono dette dal NoPCSA depressioni post-fron.tali. Cosi the esJsteva un brac- cio di mare miocenico in comunieazione a t t raverso il baeino della Tessaglia con l 'Egeo a SE. e con l'Adriatic~) a NW. La suecessiwl emersione ~ d imost ra ta dal rapido succedersi di sedimenti continen-

t a l i a quelli mar ini (Sarmatico e Pontieo lacust r i ed Mluvionali) fin,o a giungere agli a t tua l i depositi torrentizi . Questa emersione si effettu6 tu t tav ia seeondo un piano ~nclinato, il quale mentre lasci6 alla quota de l l ' a t tua le livello marino il Miocene a Duleigno. lo sol- !ev5 nel M a t i e d ancora di pill nella fossa del l 'a l to Shkumbi. ore le sabbie e i co~nglomerati del Miocene sono por ta t i alla quota di 1500 m [Monti K a m j a ) : la t rasgressione dur5 pifl a lungo nel bacino di Scutar i . ore trovasi il Pliocene (Astiano) ancora marino. Carat tere

comune di tu t t i questi depositi ~ di non essere piegati, cio~ di avere eonservato la loro posizione or iginar ia di deposito nonostante il sol: levamento, che ha raggiunto il suo culmine ai dett i Monti Kamja , per deerescere verso Sud (Corcia. 800 m) dando eosi a] comp]esso della zona dei r icopriment i del l 'Albania in te rna un assetto a larga cupola. Nella bassa Albania d u r a n t e la persistente trasgressione fino a t ut to il Pliocene. ha ag i to contemporaneamente e successivamente un cor- r u g a m e n t o che ha anche piegas il Plioeene.

Duran te i] Pliocene ed il Pleistocene si accentuaao i locali moti di depressione, in e0nfronto col perduranre innatzamento delle zone

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montagnose, v i si osserva un parziale affossamento delle sinclinali ed un innalzamento delle anticl inali , in c.ontrapposto con la gi5 r a g giunta stabilit,~ delle aree costiere dahnate .

�9 ' k "g- ~

Se si considera ora la posizione degli epicentri , r icordandone le gi'a, eleneate earat ter is t iche. Hi pub consta tare come a queste diverse s t r u t t u r e corrispondan.o par t icolar i abit i sismici.

Aree pressoch~ stabili sono i ter r i tor i delle falde, poich5 ben ],~- chi sismi, e per ]o pifi deboli, si manifestar(mo fino ad ora nelle falde del Durmitor . delle Alpi Albanesi e delle Serpentine. mentre appa- iono maggiormente colpite le zone frontal i (cfr. Apl,endiee I). [ra cut (~ notevole Scutari .

Si ('~ gid aecemmto (v. ling. 21) alh, diversit., di eonqmrramento sismico fra il terr i tor io di Scutari e i te r r i lor i i)i(~ a Sud, Come ho dimostra to in Mtro lavoro ( ' ) ques,o territ()ri() it;, raggiunta una recente relatiw~ stabilit:~ della s~perfieie, t he del res~o esisteva an- che in precedenza qs(-arsu elevazione del Plioecne marino e tel'rent mio-pliocenici non eorrugati) . Gramle 5 invece la eomplessith tetto- nica : giungono qui le fronti dei grandi r icoprimenti delle A]pi Alba- nest e delle Serpentine, ed il sot tos tante r ieoprimento (( Cukali )) eont- pare con r ipetute ed inlr icate scaglie tel toniehe. Anche le pieghe del- I 'axampaese sono spinte verso W e ci5 5 segno delle energiehe spinle subite. Tut te queste linee di disloeazio'ne si addossano alia costa e difatt i gli epicentri sono tu l t i distr~buiti hmgo la costa od alvin- terno "1 non pifi di 30-50 Km dal mare.

Esaminando le isosiste del terremoto del 1905, intert~olando i dat i di SIEBERG e NOPCSA per averne una visione d' insieme, si no ta che i! loro asse maggiore si estende secondo la direzione delle pieghe dinariche (NW-SE). Un brusco 's~l to del gradiente sismico si ha a ~'attaro (gr. VI) e verso i l mare ; la deo/radazione dell 'energia sismica ~: iu,,ece meno brusca verso l ' in terno. Le isosiste di grado debole prendono delle forme molto a lhmga te the risalgono le valli, ad ec('e- zione delle valli del Kir i e del Drin helle quali si addentram> anche le isosiste di grado elevalo (distruzioni fino a Komana sul I)rin), nm queste valli seguono per gran parte gli orli dell 'aff ioramento della finestra dello Cukali c o n w, sti aff ioramenti calcareo-marnosi (scisti di Gjani) . E' s tato osserwlto che le seosse hanno presentato una dire- zione prevalente hTE-SW. Verso Sud la diffusione delle onde sismiche

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si a r r e s t a rap idamente , cont ro la f ron te del r i eopr imento delle serpen- t ine, onde si pub r i t enere ehe in profondit'~ la scossa si sia verificata presso il eon ta t to f r a due sistemi geologici ne~tamente diversi avent i dis t inte ca ra t t e r i s t i che nei r iguard i della propagazione delle onde.

Questa rap]da est inzione verso Sud ~ del resto un ca ra t t e re co- st~nte dei te r remot i dello Scu ta r ino e della costa da lmata meridio- hale (vedi ad es. Ragusa 1_667). Ana logamente la diffusione delle ondo sismiehe di te r remot i de l l 'Albania merid, deeresce r ap idamen te verso

Nord. In re~lt5 la regione di Scu ta r i corr isponde, come s'~t visto, ad

an ]n~rcamento dei complessi delle falde e a d nna immers ione degli assi delle pieghe de] l ' au toc tono o pa rau toc tono dinarieo. Questi rap- por t i di s t ru~tura , che sono solo accennat i in superfice, vanno accen- tua,ndos] in profondi ta , or ig inando nel l ' avampaese l 'esistenza di ten- sioni ancora in at to o d~ Sqluilibr~ dowlt i qd uno sforzo ~angenziale non del tu t to esf into. Sebbene sia difficile il poter r iconoscere It scosse ehe dipendono da moll tangenziali da quelle in velazione con sprofondament i posteriori al piegamento, tu t t av ia nel caso in esame ci si pu6 chiedere se le seosse non siano in rebizione con la zona, f ron ta le dei r icopr inmnti albanesi che qui assumono la loro compli- ~-azione maggiore. La presenza di una discont inni t5 profonda di que- sto tipo, sta, pure in accOrdo col f a t t o , ehe ]a s t r m t u r a a falde di r i copr imento ~ un~ s t ru t t n r a profonda, men , re salvo per le f r a t t u r e di p r imar ia impor tanza . ]e s t r u t t u r e superficiali date da moti verti- call non si approfondiscono di msflto ma fanno passaggio "~d a.ltra st r n t t u r a a volte pi/~ semplice, a volte p'.f~ complessa.

E sebbene molto a 8~1d sembrami possano r i fer i rs i a u n eomplesso di cause analoghe le scosse ehe ht~nno per epicentro la regione di Leskoviku ehe t e t ton icamente ~', in posizione ani~loga a quella di Seutar i .

Assai differenti ]e manifes tazioni sismiche delia zona meridionale. r ra le quali eolpisee sopra~utto la f requenza, sebbene anche l ' intensi- th sia in pifi casi notevole. Le zone, epirota, ed adr ia t ieo- joniea hanno di fronte, hello Jmfio. poco ~d Ovesl di Corffi. delle profondit?t di

ol t re 2000 m the di f ron te a C(4alonia r aggmngono i 3000 m. Un,'t

fossa di ol tre 1000 m trovasi di f ron te a Chimara. Gli epieentr i sono

numerosi e poietff,, non seml)re b s~ato possibile r i t r ova rne la posizimm

esat ta , sono stati indicat i p rendendo il nome della loealit~t maggior-

mente eolpita. ])~J Sud a Nord. essi sono ~dlineati seeondo le pr incipa] i d i s lo

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cazioni vert icali o subverticali che part isc0no la r e g i v n e parallela- mente alla direzione delle pieghe ( N W - S E ) : cost Delvino, Argiro. castro, Tepeleni, Be ra t ; Chimera,, M. AcroCerauni, Valona, ecc. C o me gi.~ ho accennato (v. pag. 21) ~ raro cons ta tare una migrazione degli epicentr i nel senso ora de t to ; le grandi fra,t ture non sembrano a vere un ruolo attivo nella formazione e nella propagazione 4elle scosse, ma, piut tosto un~ funzione passiva; s i ~ difa~tti no ta to Che di contro ad esse v iene ,ad a, nnul lars i l 'a.rea megasismicai fenomeno quest o gi~ osservato anche in te r remot i di a l t re regioni ( a d e s , il terr . del 1928 del Fr iul i , s tudiato dM GORTANI). Osservando le isosiste , si ~mt~a, che esse tendono ~ esp~ndersi t rasversa lmente agli assi tetto-

n i c i ed orografici. Ma ci6 non 5 sempre avvenuW, perch~ per a]cuni sismi b~ sensibile la propagazione ]ongitudinMe.

Quanto alia propagazione delle onde di te r remot i esocentrici , the sono ~vvenuti in Grecia, (regione di Salonicco), a Corihco od in Pelo- ponneso, si avverte che le onde macrosismiche vengono a r res ta te da] Pindo e giungono i n Epiro proveniendo da Sud, descrivendo cio('~ un ampio a r c o l a cut concavith 5 r ivol ta verso questo massiccio.

s i not~ invece che migrazioni e connessioni di epic entri si effet- tuazio preva]entemente hmgo diret tr ici t rasversal i agli a ssi tet tonici , talvo]ta lung o f ra t tm,e geologicm~mnie secondarie a]meno in super- flee (~). I)i queste connessi:oni gia ebbe ad ind~carne alcune Jl NOPCSA I in segu i to anche ]'OSSWALD. nel suo studio del terremof.o ma:cedone de] 1931.

"~1 o (~ 1 epicentri ]ungo ]a principale d i queste linee (che pub meglio considera,rsi una zona} si susseguono da Ovest verso Est tra,versando tutta, l'Alb,qnia c pt~ssando in Macedonia, fino a raggiungere i centr i att:ivi della: valle de] Vardar . Nell 'Alba.nia meridiona]e, sono fre- quenti le successi.oni di sismi colleganti gli epicentr i s i tuat i ]ungo le linee di dish)ca,zione dianzi r icordate .

Pe r il periodo sismico dei M. Acrocerauni de] 1930-32, dettaglia- tamente s tudiato dal NowAeI~, 5 in teressante notate , come anche in questo caso, sia rimast~l insensibile ]a grande fagl ia decorrente d a VMona a: Chimara, , mentre si sono rese arrive su('cessiwmmnte ire f r a t t u r e trasversali distanti l ' una dMl 'a l t ra un'/ die(tim, di km (dn Sud a, Nord, passo Logor~l, sella Bavqalla, sella Maxhar) . Al l 'u l t ima fa seguito ancor;i a Nord nn ' a l t r a faglia, quella c h e t ronca verso mare la t 'enisola degli Acrocerauni , e the ~ probabile siasi resa attiwt~ in occasione di quMcuno dei f requent i t e r remot i di Valona. In questi t re sismi ]'m'ea scossa, ~ s tain poco estesa nonostante la in tensi t5

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(gr. X) : le i sos is te si s v i l u p p a n o in senso pa ra l l e lo alla d i rez ione delle p ieghe e delle f r a t t u r e p r i m a r i e . Sebbene l ' i pocen~ro loro sia poco I) rofondo. essi m o s t r a n o c h i a r a m e n t e qual '~ il meccanisn , o t ) r inc ipale della, sismicit'~ della r eg ione mer id iona le . A V a lo n a . ci si affaccia at g r a d i n o f o r m a t o da l l a g r a n d e fiessm'a, accompagna~ra da r o t t u r a , t he s e p a r a l ' A l b a n i a ep i ro t a da l l a l l ass~ Alban ia . E ' v e ro s im ih t t h e tale ro~ ,ur~ non sia se~l~l)lice ma e os t i t u i t a da pifi fagl ie a g r a d i n ' l t a , di cui a bb i a m o un eselnl)io poco a Sud di Valona . nel le f~glie d ianz i c i ta te . Ques ta serie di f r a t t u r e anche con notevol i r ige t t i l a t e ra l i , si pu6 segui re da Va lona verso N E fino ad E lb a s san : ed (" s in tomat i ( .o t h e essa sia acc 'ompagna la da numeros i ep icen t r i , e che l u n g o di ess'~ possa.n.o c (ms~tar . s i del]e vere e p r 0 p r i e migraz ion i . Sicch0 ne l l 'A lba- nia, mer id iona l e p u s anche alq~arire t h e le scosse s is iniche s iano do- w u e p r inc~pa lmente a mot i ve r | i ca l i , der fva .n t i da sp in te le l toni(-he non del tu~to sopi te , agen t i d~, E s t o da SE .

Ma la r e l a t iva stabi l i t l , della ] inca di riw~ in q u es t a p a r l e del- l 'A lban i a pu6 a p p o g g i a r e la suppos iz ione , che Olqnai i Inoviment i si l im i t i no pill che a l t r d ad essere moti di a s s e s t a m e n t o essendosi o r m a i e s a u r i t e le fo rze agent i p r e v a l e n l e m e n t e in senso orogenet i ( 'o . L ' idea a f facc ia ta dal Mmi~LOVtC t h e si t r a t t i di moti a l t e rn i di bloe( 'hi gra~ndi e piecoli , i )armi sia da sea r t a r s i s en z ' a l l r o : a lm en o in (inesla ImI'te della Pen i so la Ba l can i ca . poich6 non in acco rdo con a l eun da lo I e t ton ico .

Pifi compless i debbono esserc i mot i t h e ag i scono nei r i g u a r d i degl i ep icen l r i dell;, zona di E l b a s s a n . dove alia r o t t u r a di c a r a u e r e ve r t i c a l e si assoc iano anche t r a cce di mot i t angenz ia l i , t r o v a n d o s i la c i t t a sul la f r o m e del la zona Cukal i .

Circa la p r o f o n d i t 5 degl i i p o e e n t r i non vi 5 buon ac(.ordo ft'a le c i f re i nd i c a t e dai s i smologi pc," a lcuni sismi a lbanes i , pe r i qu' i l i si 5 po tu r a calc01are, ed i da t i geologici . E s a m i n a n d o il prof i lo comples- sivo del le un i th t e t t o n i c h e a lbanes i , si osserva la success ione di uni~5 t h e c o m i n e i a n d o da masse g ran i t i co -gne i s s i ehe passano a que]le sci- s tose con zone nuc lea r i pah~ozoich(, i Sha r - I ) ag h ) e f in iseono con eo l t r i

di r i c o p r i m e n t o con Mesozoi(.o e Cenozoico bene sviluplSati . Potel l -

dosi v a h l t a r e la l~otenza del se( .ondar!o il: a l lneno 6000 m e del Tev-

zia~rio in c i r ca 31).000. s e la sede degl i i p o c e n t r i d e l l ' A l b a n i a meri-

d iona le deve t rova r s i , come 0 leei to s u p p o r r e , sul ta zona di appoggio

della co l t r e s e d i m e n l a r e sul I )asamento sc i s toso-cr i s ta l l ino , la profon-

d i th d.ovrebbe r idurs i a c i rca 15-16 km 5mzich~ a quel la in media indi-

c a t a di 25.

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S e l l ' A l b a n i a i n t e r n a il r e c e n t e pe r iodo s ismico ( i n i z io : 1896) per il c a mpo di f r a t t u r e d e i laghi , e quel lo pifi r e een t e a n e o r a h in g e ia f r a t l u r a del l ) r in , p a r n d p~)ssano i n d i c a t e un r i sveg l io di a t t i v i t5 di o rogenes i a t t e n u a l a , sebbelm, ma l t cando qua l s ias i d a t e r e l a t i v e a l le isosis te ed alia p r o f o n d i t 5 i l )ocentra le , non sia lee i to a z z a r d a r e faei l i ipotesi . Ma anche qui la conness ione con linee t e t t o n i e h e ca ra t - t e r i s t i ehe non manea di essere s igni f iea t iva .

Inf ine la r eg ione cos t i e r a a n e h ' e s s a non ha m a n e a m di mani fe - s t a r e la p re senza di ep ieen t r i f r a cui notevol i quel l i di 1)urazzo t, de l la v ie ina val le de l l 'A rzen .

R i c o r d a n d o q u a n t o si 5 esposro pifi sopra , a p p a r e ev iden te in que- s ta reg ione , ehe i sismi s iano in r a p p o r t o con a l t r a eausa eff ieeme. r i g u a r d a n t e il r eeen te e o r r u g a m e m o the ha so l leva to e p iega to p u r e i depos i t i 1)liocenici. Qui eade aeeonc io p a r l a r e dei m o v i m e n t i r eeen t i in Alban ia . di eui spee i a lmen te NoWACK e BOU~CAI~T (~) h a n n o t r a t t a l o .

Non si pu6 p a r l a r e di b rad i s i smi in a t t o nit per la cos ta della Albania s e t l en t r i oml l e , n(', pe r quel la d e l l 'A lb an i a m e r id io n a l e , per- chg inveee sonu l)i/l n u m e r o s e le p rove di ce r l a s tab i l i th del le l inee di r iva. AI c o n l r a r i o pet' la r eg ione del le p ieghe eos t i e re (sebbene quei dal:i p ree is i senza i quali nu l la si pub a f f e rn m re di co n c re to , pe r e ra s iam, a l q u a m o N~oradi(.it. nu l la osta dal Into geologico al pensar ( ~, t he ,]uei mov imen t i ehe h a n n o p o r t a t o al so l l evamen to di ques ta zolla di s ed imen taz ione neoo'eni(,a s iano aneomt in a u o sebbelm in f()mml ;MlelllJa[.il (~ ( ' ,lie l e scosse s i smiehe ne s iano una m a n i f e s t a z i o n e . In m.cordo con ta le mode di (;on(tel)ire la te t tonica, de l la r eg ione cos t ie ra . i t e r r e mo t i con ep icen t r i in : l)lll ';izzo, valh, d e l l ' A r z e n . Pe(l~ni e Fo( 'e delh) Shkumbi . anche in mare . sarebl)ero da cons ide ra r s i come av en t i per e m ' a t t e r e eompless ivo m~ so l lev~mento . S o l t a n t o un r i lewuneni~) lopogra f i eo di g r a n d e pre(. isione pOlr/~ i)el:5 i n d i c a t e se vi s iano s la l i s p o s t a m e n t i sensibi l i in sense ~.(,~l, lc, ( o d o~'izzontale, e forse vi sar5 a n c o r a da a t t e n d e r e pa recch io , giaech5, essendo s t a t i SOsl)esi per eausa di gue r r a , i mol to a e c u r a t i r i l e v a m e n t i iniz'.ati pe r la bonif iea del le zm,e cos t i e re a lbanes i , si i gno ra s e e q u a n d o s a r a n n o c o n t i n u a t i .

Ora e o n e l n d e n d o . l 'esame dei n u m e r o s i dat i t e t ton ie t geologiei e s ismiei del la r eg ione a lbanese , qual i si t r o v a n o a t t u a h n e n t e a d isposi - zione degli s tud ios i . 5 agevole eons ta~are come al le mol tep l i c i eondi-

zioni ge o t e t t on i che della r eg ione lac( ' iano r i s c o n t r o a l t r e t t a n t o mol-

tepl ic i cause r e l a t i ve al ia s ismici th . Non 5 poss ib i le qu ind i r i t e n e r e t h e i c e n t r i di i n s t ab i l i t h s iano col legat i in un m d c o s i s tema, nut piuf-

t, os~o r isul l~ Com,e n o n o s t a n t e I'q r e l a i i v a v ie inanza dei een t r i , in te r -

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vengano c~use pifi complesse e diverse per le varie p~rzioni del terri- torio. In quelli sel:tentrionali ed in quelli in terni s'~ visto che per- ma, ngouo ancora fenomeni di instabilith, leg~ti ai moti tangenzial i , nei terr i tor i meridionali invece l ' a t t iv i th sismica ~ essenzialmente da r i fer i rs i a movimenti di assesmmento : infine nel la zona mediana co- st iera (bassa Albania) l ' a t t iv i th sismica ~ da considerarsi legata pre- valentemente a ncora al cor rugamento cio~ a moti di surrezione.

Ci6 non fi~ the confermare, anche dal punto di vista sismico, la complessit?~ della s t ru t tu ra geologica ,qlbanese, lo studio della quate richieder?, ancor~ l 'opera volonterosa di molti.

A p p e n d i c e I

Eleneo dei p r i n c i p a l i te r remot i del la regione a lbanese-epi ro ta d i s t r i bu i t i seeondo le zone tettoniche.

A) Massiccio pelagowico - Z o n a dello S h a r - D a g h

1, A l t a valle del Vardar :

518, 1555, 1896 (10 mag.) , ].922 (24 mar. ) . Uskub e suo tcr r .

2, Massiccio Nerecka -Per i s t e r :

1911 (18 febb.), 1920 (11 :~ett.), Monast i r .

3. Va~le del Dr ip Nero:

1896 (4 ago.) Dibra. .1926 (16 giu.) t e r r i t o r io di Kukes. 1935 (3 apr . ) Dibra , gr IV. 1935 (15 apr . ) Dibra -Lazaropo l je . 1936 (?9 genn.) Peskope ja - Zirovnica , e poi il 1936, 20 febb. 1937 (~3 febb.) Dibra , gr. IV. 1942 (27 ago.) Peskopeja , gr. X.

B) Falda del D u r m i t o r - Tavola to dell'e Alp~: A I b a n e s i

1, Terr i tor io d i B e r a t e :

1926 (12 orb.) Berane, gr. I X . " 1938 (19 al~r.) Berane, gr. IV. 1938 (27 g4u.) L jubomir , gr. I I I .

2, Val l i della Moraca e delta Zet~r. immissar i de] ]ago di S e u t a r i :

518 Dioclea (Podgor ica) . 1876 (5 giu.) Podgorica, gr. IX. 1896 (11 giu.) Podgor ica - Tuzi. 1905 (1 ~ giu.) Podgor i ca e suo te r r i to r io .

di Scutar i , gr. V I I I . 1936 (10 apr . ) Niksic , gr. IV. 1936 (30,jdie.) Mataguz i - Podgor ica . 1939 (2~ otto Niksic, gr. V. '

h~ connessione co] te r remoto

Page 31: Tettonica e sismicita' nella regione albanese

31

C) Fahla detge serpe~tine

1. Depress~one del Mat i :

1905 (4 ago.) Bruci gr. V I I I . Avviene du ran te ii per iodo di scosse di Scutar i .

1926 (15 febbr0 epieent ro presso Burre l i : Sensibi le a Kru]a .

2, Fossa dell 'alto Shk~mbi (Mokra) :

1937 (10 giu.) , 1938 (30 mar . ) Monast i reci . gr. V.

3. Campo di / ra t tu re dei ~agh~:

1896 (11 febb.) S tarova , gr. iX. For te anche a Corc ia ; fa p a r t e d ' un per iodo sismico in iz ia tos i con scosse il 20 genn. a S t r u g a e finito verso i l 15 giu. a t%esan.

1906 (28 sett .) a Pogradec, S ta rova e S t r u g a gr. X; repl iehe fino a met~ ottobre.

1~)11 (18 febb.) Pogradec, S tarova . S t ruga , gr. X; Ochr ida IX ; Mona- stir . Abbassamento di mezzo metro livello acque lago Ochr ida (? ) ; onde microsismiche reg i s t ra te fino a 1800 Km. ; p ro fond i t~ ipocen- t r a l e supermre a l la normalc.

1912 (13 febbr.) S tarova . ~r. X; Corc ia ed Elbassan. Zona macrosi- smica estesa sino a Belgrado e Taran to . Onde microsism, regL s t ra te fino a 1900 Km. ; ipocentro a notevole p rofondi th .

1931 ,(28 gen.) Corcia, gr. X. Area macros ismica molto estesa (Serbia , Grecia, I t a l i a mer.) , onde mierosismiche fino a 2110 Kin. ; proL ipoeent ra le v a | u t a t a 25 Kin. Numerose repl~iche ch iudent i s i i l 20. 2. 31.

1935-39 Ser ie di per iodi di deboli seosse reg i s t ra te nelle localit '~ adia- eenti ai laghi di Oer ida e di Prespa .

D) Zona delIo Cukwt4

1, Set tore No~'d : Scutari .

1837 (4 oft .) Seutar i , gr. V I I . $

1855 (3 lugl.) , Scutar i , g r . , I X . Serie di scosse che culminano i] g iorno 16 luglio.

1855 (14 ago.) Scutar i , lungo i ] corso del ia Dr iuas sa ed in Z a d r i m a (area ple is tos ismica e s t e sa ) .

1896 (4 ago.) K r u j a e Scu*~ari. 1904 (12 giu.) Budua. 1905 (1 giu.) Scuta r i , gr. X. Estesa ad Alessio, Dulc igno, Budua, Cett i -

gne, gr. V I I ; epicentro a 3 Km. Sud Scutar i . Direzione probabi le scosse NE-SW.

1905 (16 lugl . ) S c u t a r i ; epicent ro a Juban i . I l per iodo di scosse du ra fino al 13 nov. con 435 seosse. Area ple is tos ismica estesa. Area ma- crosismica estesa.

1908 (5 gen:) Budua.

2, Set tore centrale, reg~one di Elbassan :

1843 (5 sett .) , 1851 (20 oft.), Elbassan. 1864 (21 ago.) d in to rn i di Elbassan, preeeduto da lunga serie di scosse. 1870 (14 apr . ) Elbassan, gr. V I I I .

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1895 (21 giu.) - Elba ssan. 1906 (1 mar.) Elbassan, gr. X; molte repliche. 1907 (16 ago,) Elbassan, gr. IX. Serie di scosse da luglio a sett. 1912 (13 febbr.) Starovo - Elbassan. 1920 (18 dic.) Elbassan, gr. X; d is t ru t t ivo anche a Val~na. Propaga-

zione sulla diret t r ice Valona-Bcrat-Elbassan. Onde microsismiche fino a 1700 Kin . Ipocentro profondo.

1921 (21 ott.) regione di Elbassan: area macrosismica molto estesa. Onde microsismiche fino a 1750 Kin.

1923 (7 gen.) Elbassan, area macrosismica estesa sino a Struga. Regi- strato fino a 1750 Km, ; ipocentro profondo.

1938 (15 ago.) epicentro a 15 Km. circa SW E]bassan.

3, ,Settore mer,idionale : Leskov ik~ .

1860 (15-16 apr.) Leskoviku e Konitsa. 1919 (22-23 dic.) Koni tsa e Leskoviku, ne l l ' a rea pleistosismica del

terremoto di G i a n n i n a ; gr. IX. Onde microsismiche a 11.000 Kin. Ipocentro molto profondo.

1920 (21 ot to Leskoviku. gr. X; registrato fino a 7200 Km. Grande profondi t~ ipocentra]e Fortemente sentito in tu t t a la zona di G iann ina .

E) Regione delle p,ieghe autoctone (zona esterna) :

1. Regione r sette+~t'rionale :

334 Din to rn i di Durazzo - 506, Durazzo - 5'22 Durazzo (23). 1237 (marzo) Durazzo. 1852 C~po Rodoni (a 30 Km Nord Durazzo). 1860 (16 mag.) Ura Besiri t sutl 'Arzen, i r a T i r ana e Durazzo. gr. VII . 1895 (6 lugl.) Durazzo e d in torn i , gr. X. Molte repliche. 1896 (10 febbr.) Durazz6; con repliche. 1896 (15 mar.) San Giovanni di Medua. gr. V I I I . 1905 (1 g, iu.) Alessio e Dulcigno nel l 'a rea pleistosismic~ de1 terremoto

di Scutari . 1912 Alessio. 1926 (16-17-25 dic.) Durazzo. con epicentro nel la valle dello Arzen

(Shj~iak). Formazione d i t m vulcanetl~o di fango. Area macrosl- smica estesa a tu t ta ] 'Albania, al Garg~no, al la Pen. Salent ina . Si presume un ipocentro molto profondo. Registrato fino a 1780 Kin. Ripetute dis t ruzioni nella valle de| f. Arzen per r ep l i che .

~2. Zo~a alba~tese-epirota, a) zona in terna epirota :

358 Epiro. 1809 G i h n n m a e Corffi. 1813 (dic.) da G i a n n i n a a Corfh; epicentro a Starachoritza. 1851 (17 ott.) Berat. gr. X. F rane nella regione adiacente, ape r tu ra

di crepacci ecc. - (29 dic.) forte replica de] prec. 1858 (5 apr.) G i a n n i n a ]865 (10 ott.) B e r a t e d in torn i . 1866 (26 dic.) e 1867 (14 e 27 genn.) G i a n n i n a e suo terr i tor io.

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- - "~3

1895 (5 sett. - 17 nov.) G iann ina . 1.898 (31 ]ugl.) Giann ina , gr. X. Repl iche fim~ a l ia met'~ di sett. 19!8 (4=18 lugl.) G i a n n i n a e suo t e r r i to r io , gr. X. Serie di sco~..

Ipozen~ro profondo epicent ro f ra G i a n n i n a e Delvino, r eg i s t r a zione onde sino a 18.(i00 Kin. ; repl iche sino al 31 luglio.

19.19 (2223 die.) G iann ina . ma pure Leskoviku, Kon i t sa e Kozane. Note- vole p ro fond i t~ ipoeentra/e. Onde mierosismiche fino a 11.000 Km gr. IX.

1920 (29 nov., t5 die.) Berat . gr. IX. Anehe i v ie in i vil l~ggi. 1920 (18. 23 dic.) Peqin i su]lo Shkumbi . e va l l a t a del medio Shkum-

b i ; gr. IX.+ 1935 (3 sett .) ~ i a n n i n a . 1940 (23 febbr.) zona di Bera t (Gragani ) .

b ) Z o n a a d r i a t ' l c o - j o ~ i c a :

1823 (29 giu.) Suli . 1833 Gol fo di Va lona ; epicentro a Saseno. 1851 (12 oft .) Valona e C/~nina. gr. X. Sens bile a Lecee. [ l ' r a n t o .

Bar i ecc. l h raremoto .

]854 (30 lugl.) Delvino. Ep icen t ro f ra Delvino e Suli . 1858 (20 sett.) DeJvino e Corffi. gr. X. Sensibi le fino a Sofia. Repl iehe

per t re mesi. 1858 (]0 o t to Valona. Ep icen t ro .fra Valona e Delvino. X. 1859 (12 sett .) Chimara . 1860 (10 apr . ) Tepeleni, ,~ensibile a Valona, Argirocast l 'o , G iann ina . 1862 (4 ott .) Valona, preceduto e seguito da scosse meno for t i . 1866 (2 germ.) Valona e Canina . Scossa ver~icale catastrofica, gr. X.

M a r e m o t o . Crepacci nel suolo ecc. 1866 (28 febb.) Valona e Canina . 1866 (2 mar . ) Zona di Va lona ; d i s t ruz ioni a C/~nina, Smotk ina , Velca

e Dhermi. Sensibile in tu t to l ' E p i r o ed a Corfh, Le repliche seguo- no fino al '28" maggio. M a r e m o t i i] 6 e i l 13 marzo.

1866 (4 dic.) Zona f ra Va]ona, Chimara , Tepeleni ed Arg i rocas t ro , e G iann ina . Repliehe fino al 29 set tembre ]867. Colp i t a specia lmente Arg i rocas t ro .

1871 (26 febbr.) Golfo di Valona. 1893 (14 giu.) Cb imara e Kudeshi , gr. IX. Sens ib i l e helle Pugl ie .

~][aremoto.

1895 (15 mag.) C i a m u r i a ; gr. X. Area p le i s tos i smica : K a r v u n a r i , Mar- gar i t i s , Ph i l i a t e s ; a rea macrosismica, Dragomi , Dervicana , P a r a - mi thia . Numerose repliehe. Pieco]a p ro fond i t~ ipoeentrale .

1896 (! 8 mac.) Argi roeas t ro , gr. X. 1897 (17 germ.) Delvino, gr. IX. Area maerosismica n e l l ' E p i r o sett. 1917 (14 mar . ) Delvino. Ipoeen t ro profondo. Reg i s t r a to a 2200 Kin.

Fo r t e repl ica in t u t t a la regione il 26 marzo. 1920 (18 ott . ) Arg i rocas t ro e Delv,ino, gr. IX. 19~0 (2,6 nov.) Telepeni e eorso medio del la Vojussa, gr. X. Ipozen t ro

molto profondo. Violente scosse precedent i il 14 e 21 nov., repl iche

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il ~8. Periodo di repliche I ifl ]eggere per ]ungt, tempo. Registrato fino in America se~t.

1920 (18 dic.) Zona di Valona. violento pure ad Elbassan e Peqlni. Ipocentro prof0ndo. Registrato a 1700 Kin. Mwremoto.

1923 (27 die.) Fode del[o Shkumbi. 19"27 (28 lugl.) Valona. A Saseno /: di gr. VI. Re.gistrato a 1800 Kin.

Ipocentro profondo. 1930 ("21 nov.) Passo Logora. gr. X. Epicentro nel]a parte pih al ta dei

Mont] Aerocerauni. Area pleistos~smica di circa 640 Kmq. Impor- t an t i mutament i del suo]o, crepacci, bront idi , ecc. Molte repliche. Registrato fino a "2500 Km Prof . ' ipocent ra le dubbia : tim> a "25 Kin?

1930 ("2 dic.~ Sell'a d[ Bar~ala. gr. X. Epicentro= come i] preced, negli Acrocerauni ma 10 Km pih a N. Area pleistosismica r]dotta. Ipocentro profondo 15 Km.

193l {11 genn.) Bolena, gr. IX. Fa par te delle repliche dei precedenti. Area pleistosismica r idotta.

-1931 (4 mag.) Passo Logora. Sopra tu t to notevoll mutament i del suolo. 1931 ("23 se ts . )Sel ]a di Maxhar, gr. X. Negli Acrocerauni (M.te Stogo).

Area pleistosismica ridotta. ]~epliche fino alia p r imavera del 193"2. ]pocent.ro non profondo.

193l (15 nov.) Borschi. Ancora neg'li Acrocerauni. Ipocentro non pro- rondo.

1934 (4 febbr.) Valona. gr. V[. Epicentro nel (~olfo di Valona. Pro- fondit~ ipocentrale vicina a "20 Kin.

1936 (17 apr,) Dervicana. 1939 ("20 mag.) Epicentro in mare a circa 10 Km Ovest foce Shkumbi.

Appendice I I

Ritengo dt un certo l n t e r e s s e t r a t t a r e brevemente dei te r reni di fondazione delle cit ts albanesi, che sono pih di frequente nominate nel corso del lavoro. sia per [a par t icolare impor tanza che riveste questo, argomento nelle regioni sismiche, sia perch~ la conoscenza della n a t u r a dei terreni superficiali ~ indi- spcnsabile nello studio degli effetti dl un serremoto. A lato di questo argomento accennerb anchc alle p r inc ipa l i cara~er is t iche del l ' insediamento rurale.

E ' poi necessario, per una valutazicne rea]istica dei dann i alle costruzioni. il conoscere, almeno nelle sue linee generali , lo svi luppo ed il earat tere della t~dilizia locale, ehe differisce ta lvol ta in modo considerevole da que]lo di regioni finitime ad economia pih evoluta ed a risorse maggmri.

l. Si tuazione del centri urbani .... I centri u rban i albanesi, in gran parte di ant ica origine, e]lenica o romana, a t t raversarono periodi di sviluppo e di flo~'~- dezza quando l 'A than ia fu sottoposta alla egemonia greca e quando pil'l tardi come paese di t rans i to servi al la peJ~etrazione della civilth e del commercio occidentali vers( ] 'Oviente baleanicc Col declinare della Greeia. di Roma e di Venezia a t tenuandosi o cessando i traffici, v.ennero perdendo la loro impor- tanza. Durante ]a dominazione turca esist6 soltanto un commercio interno. con piccolo mercato e traffic0 di carovana. Pih tardi , nel]a seconda mets de]- 1'800. con ]a penetrazione commerciaie tedesca atrraverso le ferrovie danu- t~i:ane, i mereati albanesi, r imast i segregati dalle loro g rand i . a r t e r i e , agirono

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solo nel la r is t re~ta cerchia delle a t t i v i t~ regdonali , sicch6 le c i t t~ a lbanesi sono, quasi tu t te , p iu t tos to borga te o g r a n d i v i l l a g g i ; solo Scutar i , Durazzo, T i r a n a e Corcia hanno veri ca ra t t e r i u rbani .

Ce~tri costieri set tent 'r ionali-- Sul!e u l t ime p r o p a g g i n i del la costa roe- eiosa da lma t i ca sorge Dulcigno (6000 ab.) d iv isa in due q u a r t i e r i : l ' ant ico, o q. mussulmano, con i rest i de l l ' an t i ca c i t t ade l !a r u i n a t a da l te r remoto de] 1667, 6 s i t ua t a su di un p romontor io calcareo (Miocene) d o m l n a n t e il m a r e ; il nuovo, appena a l t ' i n te rno , si compone dd case e vi!le sparse f ra campi e g i a rd in i , in una ~ depressione dei ca lcar i nummul i t i c i nel!a quale si raccoglie an sot t i le s t ra to di te r reno agrar io .

5~a~ Giova~tn~i di Medua 6 ua modesto agglomera to di case a r idosso 'del eolle cretacico di Renci, poco a Nord del del ta del Dr in , e r a p p r e s e n t a lo scalo m a r i t t i m o di Scutar i . Alessio, l ' a n t i c a Lissus, (2000 ab.) sorge sul la s ini- s t r a del Dr in su a l luv ioni sabbioso-argi!lose. La ci t th medioevale era invece sul col!e calcareo che domina l ' a t t u a l e vi l laggio.

D~wazzo (circa 10.000 ab.) 6 oggi il p r i nc i pa l e por to albanese. Molto deca.: du ta so t to il dominio turc0 ( tan to da avere a l l a mets del sec. XIX un 200 case e non pifl di 1500 ab.) si 6 r ip resa nel secolo a t tua le pa ra l l e l amen te a l i a formazione ed a l l o . s v i l u p p o dello ~ S ta to albanese. L a topograf ia del la c i t t~

i r r e g o l a r e ; .si estende, senza toccare il mare, p a r t e sui cordoni di dune, pa r t e sulle pendic i o r i en ta l i del co!le m:io-piiccenico, che separa da l mare una pa lude ora in p a r t e bonificata.

Questo truth0 di costa, malsano, dominio aneora di acq(le vagan t i , 6 poe() popolatG.

La conca del lago di Scatar.i. E un vasto bacino di fo rma pressoch6 e l l i t t ica , di c i rca 70 Kin. secondo SE-NW, per 30, colmato dal le a l luv ioni del la Mora- cia, del la Zeta e del Chi r i e da a lcunl potent i conoidi scendenti dal le A lp i Albanesi. La p a r t e p ih p r o f o n d a e ancora occupa ta da un lago di non g rande profondi th , e del la sup. d i 379 Kmq. L'or+igine del la conca 6 essenzialmente tet tonlca. Podgorica (circa 10.000 ab.) 6 l ' empor io commerciale del Montenegro. Trovasi nel la p a r t e a l t a del la conca, a l la confluenza del la Moraca e del la Zeta, ed 6 edi f ica ta su!la des t ra del p r imo di questi fium,i e sulle due r ive di un suo affiuente. Lc case nuove che costi tuiscono la c i t tk moderna, sono sorte su l la s in i s t r a del flume in opposizione a l l a vecch,ia c i t ts tu rco-a lbanese ; i terrefl i di fondazione sono le a l luvioni ant iche del la Moraca, cementate in un conglo- mera to grossolano n o n ' m o l t o s tabi le perch6 p rofondamente inciso dal le acque. �9 A t re Km a N t rovans i le rovine de l l ' an t i ca Dioclea o Doclea, d i s t r u t t a dagl i A v a r i nel 570 d. C.

Scutar i sorge a l la estremit's mer id iona le del lago ed 6 la p r i nc ipa l e c i t tk de l l 'A lban i a (30.000 ab.). La ~ ci t th moderna sorge sulle u l t ime p r o p a g g i n i del conoide p i a t t o del Chir i , p reva len temente ghiaioso, ment re il sobborgo del Bazar troVasi sul la s i n i s t r a del la Bo jana a c i r c a 2 K m a SW. I1 Bazar 6 dominato da l l a col] ina ca lcarea (Cretacieo) che col N[. Tarabosh di f ronte costi tuisce una s t re t t a rocciosa p e r la qua]e defluiscono le acque del lago. Sul colle t rovas i la c i t t ade l !a di Scutar i , e sul versante oriientale sorgeva la c i t tk ant ica , medioevale ; t r a le rovine 6 r imas to un misero quar t i e re , , Tabak i , .

La p a r t e a l t a del la p i a n u r a d'i Scu ta r i ~ a r i d a e ghiaiosa, molto permea- b i le ; ~ negli scavi per fondazione e per pozzi nel sottosuolo del la c i t ts 6 age-

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voIe c o n s t a t a r e t h e le ghb~,e som~ a n c o r a in w a di asses tamef~to, pe r la cab ~t, enza di n u m e r o s i vuo t i in p a r t e d o v u t i a l l ' enera- ico d r e n a g g i o esegu:igo da l l e a m p l e ose i l l az ion i s t a g i o n a l i de l l a f a l d a f r e a t i c a . A sud di S e u t a r i fino al m a r e , la p i a n u r a a l l u v i o n a l e f o r m a t a da i f iumi D r i n e B o i a n a ( Z a d r i m a . B r e g u b u n s ) ~ d e n s a m e n t e c o l t i v a t a e p o p o l a t a , s ia di v i l l a g g i ehe di abi~a- z ion i spa r se .

Kr ,a ja e Tira~,a. Poeo a Sud de] d e l t a del M a t i ~rov})~Sl K r u j a (4000 ab. ) a 600 In d i a l t i t u d i n e , a l i a base d e l i a h m g a caten,~ c a t c a r e a mes~)zoiea ( faeen~e p a r t e del eomplesso t e t t o n i c o - C u k a l i , ) ehe il BO~T~: e h i a m b col nome s lgn i - f i ea t ivo di ,, m u r a g l i a di K r u i a ,,. E un b o r a o d i g r a n d e i m p o r t a n z a s t o r i e a a lbanese , perehb, l ' e roe n a z i o n a l e S k a n d e r b e r g ne feee la e i t t a d e l l a di e s t r e m a d i f e s a e o n t r o l ' i n v a s o r e tu reo . E f o n d a t a p a r t e su so t t o sno lo e~leareo e re ta - eieo. p a r t e su eono di d e t r i t i e a l e a r e i f o r t e m e n t e eementa t . i .

T i r a n a (40.000 ab . ) e a p i t a l e de l lo Ntato. 5 eitt~t da l l o s v i l u p p o recent iss i 'nm. La c i t t s si e s t e n d e s u l l a s p o n d a N del +~orrentello L j a n a , s o p r a u n t e r r azzo a l l u v i o n a ] e U ' ) L a conca d i T i r a n a . a l l u n g a t a in senso N W - S E . oecupa u n a s i n c l i n a l e m i o c e m c a , s i s m i c a m e n t e a l q u a n t o s t ab i l e in r a p p o r t o al t e r r i t o r m o c e i d e n t a l e cosi di f r equen~e concusso.

L a v(Hle de l lo S h k u m b i - L a r e g i o n e cos t i e r a a S u d di Durazzo . a p p e n a f u 0 r i de l l a r eg ione p a l u d o s a , ~' d e n s a m e n t e a b i t a t a e c o l t i v a t a , con i suoi c e n t r i a g r i e o l i di S h j i a k , K a v a j a . P e q i n i . L u s h n i a e F i e r i . s i t u g t i t u t t i su l le s p o n d e o in. g e n e r a sul le a l l u v i o n i dei f iumi Arzen . S h k u m b i . Semen. i e Vo jus sa .

Su l medio S h k u m b i . clove g i h la va] le si r i n s e r r a t r o v a s i Elb~.~'.~'~t a 138 m. s. l in. (14.000 ab. ) . E t ' a n t i c a (, S c a m p a e ,, p o s t a n e l l a p a r t e s e t t e n t r i o n a l e di u n a conca a l l u v i o n a l e d e t t a F u s h a M b r e t i t , ,~ si e s t ende t r a la c o l l i n a e Io S h k u m b i . in mezzo a d u n a zona f i t t a m e n t e c o l t i v a t a : o c c u p a g r a n d e spaz io a v e n d o le case in g r a n p a r t e c i r e o n d a t e d a vas t i o r t i e g i a r d i n i s e p a r a t i d a m u r a , A poch i K m d~ E l b a s s a n t r o v a n s i i b a g n i di L i x h a . a l i m e n t a t i da sor- g e n t i t, e r m a l i so l forose (65~ [ d i n t o r n i son() in m a s s i m a p a r t e s v i t u p p a t i su a r e n a r i e e m a r n e del t e r z i a r i o : la t e t t o n i e a g u n a del te pifi t o r m e n ~ a t e del- I 'Alban. ia .

1 grand , i l a g M i n l e r n i e la v a l l e de l D r i ~ "l~,ero La val le de l lo S h k u m b i offre la m i g l i o r v i a n a t u r a l e di p e n e t r a z i o n e nel e e n t r o d e l l ' A l b a n i a verso In ~'egione m o n t a g n o s a i n v e r n a e In M a c e d o n i a : essa e r a segui~a n e l l ' a n t i e h i t h , d M l a , via E g n a z i a ,,. O r i g i n a d i f a t t i lo S h k u m b i dal massiecfi~ de l l a M o k r a

e n o n m o l t i K m s e p a r a n o le sue s o r g e n t i o r i en ta l , / d a l ],ago d i Oer ida . le eui aeque sono a 696 m sul mare . I1 Iago b s e r r a t o f r a le due m u r a g l i e del Ma l l T h a t e del Miokra. con piccole p i a n u r e ~ l l u v i o n a l i a S e d a N. E no tevo l - men~e p r o f o n d o ( m a s s i m o '285 m e prof . m e d i a 150 m). I centr~ a b i t a t i sono ai m a r g i n i del le p i a n u r e , come P o g r a d e c (3500 ab . ) , Str~uga s u l D r i n a poea d i s t a n z a dal l ago (3500 ab . ) e O e h r i d a con 10.000 ab. e i rea , m p a r t e ed i f i e a t a su u n o s p r o n e roecioso. Le p a r e t i del ]ago sono ] i m i t a t e d a f a g l i e ; a l c u n i a u t o r i a s se r i s cono esserci s sa to di r eeen te un leggero a f f o s s a m e n t o s u l l a s p o n d a c .ecidental e.

L ' a d i a e e n t e hi, go d~" Ib'e, sp(t. p u r e a l t r e t t a n t o vas to , ed a m 850, ~, inveee as sa i m e n o p r o f o n d o (mass . 55 m). N on ha e m i s s a r i o v i s ib i le , m a n e h a di p r 0 b a b i l i s s i m i s o t t e r r a n e i , e ssendo e o n t e n u t o in u n a eonea e a l e a r e a ~,erso t<ieidente (le s p o n d e ( ) r i en ta l i f a n u o p a r t e de! m a s s i c e m p e l a g o n i c o : g r a n i t i ) .

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II suo l ivel lo ha avu te osci l laz ioni eons iderevo l i p r e i s to r i che , s tor iche, rro- vandosi t e r razze l aeus t r i fino a 100 n, s u ] l ' a t t u a i e l i ve l lo : f r a il 1918 ed il t93J si sarebbe ver i f iea to un regresso di c i rca 5 m. I v i l l a g g l sono s i tua t i sul le basse pend ie i ea learee r i eoper te da deposi t i sabbiosi , 'ossastri d 'et '~ neogeniea .

Assai a m p i o e i l baeino di (~oreia seavatc t u t t o he[ ~erzlario. d a p p r i m a m a r i n o e poi e o n t i n e n t a l e Esso b l i m i t a t o ad Ovesr da una flessura ed a E s t da una fag l ia . A poea profondi t& so, to le a l l u v i o n i t r o v a n s i i dep. m iop l io - eeniei , forse r e l i t t i di uu an t ieo lago. La e i t tg t~ a 860 m di a l t i t u d i n e , e d ' a s p e t t o assai moderno . H a '25.000 ab. 1 d i n t o r n i sono mol to eo l t i va t i e pro- dut/Livi. La popolaz ione r u r a l e t~ densa (80 per Km,q).

L u n g o il era'so del 1) t in Nero. al N o r d del lago di Oehr ida . es is tono due baeini abbas tanza densamen te popo la t i e ehe sono s ta t i eo lp i t i da t e r r e m o t i 11 lmcilm Ji Dibra b nella sua par te bassa seavato in buona p a r t e in t e r r e n i e a l e a r e o m a r n o s i d e l l ' E o e e n < 8u l la destra del la eonea, fino a e i rea 250 m d ' a l t ezza sul le a l l uv ion i del Dr in , sore) estesissimi depos i t i q u a t e r n a r i e io t to h)so-sabbiosi, eons ide ra t i da a leun i eome r e l i t t i di un an t ieo lago le eui t raeee ])iu al te a r r i v e r e b b e r o a 900 m. Quest i depos i t i eonse rvano la f o r m a t i p i e a di eoni di de iez ione ehe in basso si s p p i a t t ] s e o n o in superf ie i a l t e 100-150 m sul flume. Su queste o sui eoni de t r i t i c i ~1 es tendono p r a t i e eu l tu re , p r eva l en t e - meute s i s temate a te l ' razze . & la zona p r e f e r i t a pe r I ' i n s e d i a m e n t o ru ra l e , e su | l e l ) r ime tm'razze t rovas i anehe DiSra (7000 ab.) . E 13ure a b i t a t a e ,eolt.ivata la p i a n u r a i n f e r i o r e eos t i tu i t a r a l l u v i o n i del Dr in . Nei t e r r e m eoeeniei de l la eonea sgo rgano a leune sorgent i t e rma l i solforose.

I / 5,('i~m di I'exkopeia "ehe to segue, b domi~lato da l l a ve t t a del K o r a b (2764 m). Anehe qt tes ta emma b f a se i a t a da a m p i depos i t i d e t r i t i e i q u a t e r n a r i , ehe r a g g i u n g o n o i 700 m, eo l t i va t i ed ab i ta t i . 8u l m a g g i o r eono di de iez ione e~istente sorge PexL:ol*eia (~000 ab . ) ; esso b so]eato da p r o f o n d i b u r r o n i ; l ' e ro- si(me b s t a t a in t ensa t a n t o in ques ta q u a n t o ne l l a p reeeden te eonea. Qui a f f io rano i t e r r en i de] ' Paleozoieo, e sotto il K o r a b ('~ e a r a t t e r i s t i e a una impo- nente massa di gesso tuttt~ eor rosa e eavernosa .

('el~tri costleri mer id io t~a l i - l'alr, o. (7000 ab.) t rovas i a] rondo del la ra( la om,mima, a c i rca '2 K m dal mare , e i r e (mda t a da p a l u d i sol() in p a r t e bonifi- cate, su sot tosuoto mio(.et~iecr e su (tel)(;siti d e t r i t i e i a l l u v i o n a l i e di s p i a g g i a , ed ha vis to ereseere la stta i m p o r t a n z a solo di reeente . La borgalLa a n t i e a ('r su di un eolle poeo a Sud (815 m) r i d o t t a o ra a mise ro v i l l a g g i o f r a ]e rov ine del le fo r t i f i eaz ion i medioeva l i . A sud di V a l o n a la costa a lbanese fino a l l ' i so l a di Corf~ , roeeiosa e d i r u p a t a sul m a r e (Mongi A e r o e e r a u n i ) . Un ieo eent ro eost iero b Uhimara, ehe (lh il nome al ve r san t e m a r i t t i m o di que- sti mont i . La r eg ione ~ sea r samen te ab i t a t a . I ve r san t i , a b r u p t i , sono p reva - l en temen te ea leare i , e fase ia t i da po t en t i e o p e r t u r e d e t r i t i e h e a s s a i i n s t a b i ] i ; i f (mdoval le inyeee sono a r enaeeo -marnos i (Miocene-Eocene) .

]gegione .iol~i~'a-el*h'(#a D o m i n a t a da l M. Tomor , ad u n a stret~a nei ca tea r i de l l 'Osum giaee Berat (12.000 ab.) assai p i h i m p o r t a n t e e p o p o l a t a in pa.ssato. Su t l ' a l tu r :~ ea lca rea c re tac ica a des t ra del flume, t u t t a a speroni , e, o rgono le vecchie m u r a ed i resti d~h~ c i t t ade l ] a venetia, ]~ qua l e o sp i t a an-

e o r a il vecchio qua r t i e r e . La c i t t g nuova sorge in basso, sul le r i ve del flume, (:.ve ~fliorano ma, rne e(l ~u'm~arie del eosidett ,) (< fllseh ,,. A va l le del la s t r e t t a h~ popohtz ione t in 'a le i' densa ed il t e r r i t o r i o i n t e n s a m e n t e eoltiw~to.

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Leskovik,~ t rovasi nella regione ~interna, nella valle della Yojussa a 1000 m d'altezza. E ' una borgata compatta (2200 ab.) fondata in zone geologica- mente assai tormentat~. H a assai sofferto dei terremoti e non vi sono stat i condotti ~importanti ]avori di ricostruzione.

Presso ]a confluenza della Vojussa co] Dhrinos sorgc Tepele,lvi, sv i luppa ta specie sul la s in is t ra della Vo]ussa. H a avuto il suo periodo di prosperi t~ in passato, sotto il dominio di All Pascis di G i a n n i n a (1741-1822) che vi ebbe i natal i . Esistono encore le vecchie mura cd a l t r i resti di antiche costruzioni , non fu" r ia lzata dopo il terremoto d is t ru t t ivo del 1920.

,~lrgirocastro (10.000 ab.) ~ un pittoresco borgo su una ~errazza roeciosa the domina il Dhrinos. II fondovalle ~ it, te r reni eocenici marnoso-argillosi. gli alti versanti sono scoscesi perch5 vi affiorano i calcari cretacici. Sugli speroni collinosi creati dal l 'erosione fra ]e marne dell 'Eocene, sorgono le abi- tazioni, costitucndo vari quar t ier i a l lunga t i e sotti]i, ciascuno sulla cresta di uno sperone, fra i 250 e i 500 m di altezza. I~ tel modo le condizioni di stabi- ]it~ per le costruzioni, iD rapporto all~ elevata sismicits n o n sono le migliori .

Poco a SW di Argirocastro, al di lh del Mall Gjers. t rovasi la conca di Delvino che t e rmina a] mare col lago di_ But r in to e col porto di San t iqua ran ta . Delvino sorge al margine nord orientale del bacino su di un terrazzo alluvio- hale ehiuso fra col l ine: ha 4000 ab. e ci~'ea 600 case. I1 fondo della conca ondulato e si .alternano colline marnose eoce~iche con depressioni colmate da al luvioni .

Infine Gie~nn~na, capoluogo de l l 'Ep i ro (30.000"ab.) s i tua ta in una p i a n u r a a ! lunga ta secondo NW:SE ai piedi dei Monti Mitsikeli , a circa 500 m. s. m.. sulla r ive occidentale del lago omonimo, si estende in par te su uno sprone roccioso che si protende nel lago (quar t iere veceh*io, con le fbrtificazioni me- dioeva]i e settecentesche) ed in par te sui depositi lacustri (quart iere nuovo). H~ avuto periodi di prosperi ts a l t e rna t i con periodi di decadenza. A SW di G i a n n i n a vengono spesso ricordate negli anna l i sismologici le localits di Su]i. Pa rami t i a , Margar i t i a , Pa rga ecc.. nel la zone mar i t t ima. Si t r a t t a di borgate prosperose in passato, e devastate, p ih encore che dai terremoti , dalle perse- cuzioni, massacri e deportazioni di All Pasc~k, e che hanno suscitato un'eco dolorosa in tu t t a Europa ai pr imordi dell'800. Suli pih che una borgata era~ un gruppo d.i vi l laggi a 20 km a Est di Marga r i t i a sui mont i calcarei solcati dal favoloso Aehcronte. E' percib e r ra ta l ' indicazione del MORELT, I circa la posi- zione di Suli. da lui s i tua te a 24 km a NW di G i a n n i n a . sul flume Kalam~s. In questo senso dovrebbe anche essere corretta la sua carte sismologica.

I I . Ca ratteristiche degl~ edifi~; In tu t t a l 'A lban ia solo in tempi recen- tissimi ~ penetrato l 'uso di costruzioni moderne sia in cemento armato ehe con r,ivestimento di pierre da costruzione pregiata , e cib soltanto per le maggiori opere pubbliche. Precedentemente anche per ques~e i] mater ia le a disposizione era .alquanto l imitato, riducendosi a] legname, al ciottolame fluviale ed ~l lnattone il pih sovente male confezionato. La p ie t ra da taglio era di uso molto t imitato e solo per gli spigoli, arehltl~Pvi, ecc. Non sempre la. mal ta usata era di buona qual i t~ n~ furono mai emanate norme che regolassero i progetVi e le costruzioni di edifici, come quel]e che esistono nolle legislazione dei paesi i:ih progrediti~, anche dove non vi sono da temere dann i per terremoti.

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Cib premesso e]eneherb b revemente i t i p i di cos t ruz ione es is tent i a t t u a l - mcnve in Alban ia .

1) C o s t r u z i o n i an t i che , pi~t't ,~ mc+~o ~ t i l i z z a t e e r i a t t a t e La m a g g i o r p a r t e del le c i t th a lbanes i na una lunga s to r i a e r u d e r i di cos~vuzioni greco- romane sono f r equen t i . T u t t a v i a q u a n t o ancor, ogg l r i m a n e ed ~ u t i ] izza to eor r~sponde ad epoca di p iu reeente p rospe r i th , med ioeva le e venez iana (fino ~1 1500 c i rca) epoca ne l l a qua le il paese fu sommerso da l l a conqu i s t a o t t o m a n a . 8 i t r a t t a di robus te e g r a n d i o s e eos t ruz ion i in p i e t r a da t a g l i o (per lo p i ~ di ca lea re compa~to b i anco -g r ig i a s t ro , ere taeico, cosi f requen~e nel le reg ion i eost iere e hel le i n t e rne m.er id ional i ) cos t ru i t e con g r a n d e pe r i z l a pe r u n a l unga du ra t a , in q u a n t o per lo pi~l e rano d e s t i n a t e a scopi m i l i t a r i o di d i fesa (eastei l i . m u r a c i t t ade l le , fo r t i f i caz ion i ) . E r a n o a pi i l p i an i , con t r a v a t e in legname, e con scale p u r e di legno od in p i e t r a , m a non r a m p a n t i ; f r e q u e n f i le a rea te a volta. M u r a con poehe e piceole a p e r t u r e . Nessuna sporgenza ecces- s iva o pesante (come balconi , cor~dei ecc.). Quan~o ne r i m a s e dopo le gue r re , le devas taz i0ni , gl i i neend i ecc. fin) p e r c~)stitnire il q u a r t i e r e povero , i l qua r - t i e r a vecchio del le ci t th , dove la popo laz ione potb~ s i s temars i con r ipa raz im~i di fo r tuna . Queste cos t ruz ioni , se fossero s ta te r ia t ta t .e r az ionMmente , avreb- bero po tu to off r i re mla buona res is tenza alle scosse, anche per ]e loro sohde fondaz ion i generalmm~te in roce i a : ma da seeoli p r i v a t e d~ r e s t au r i , r i a t t a t e a l i a megl io , r o v i n a n o ad ogni t e r r e m o t v non t a n t o hel le p a r t i an t i ehe eonser- va te q u a n t o hel le m a l f a t t e r ]pa raz ion i .

2) Uo.s truz ioni r u r a l / i'n p i e t r a da tag / io Queste vase. a p ih p i a n i . con t r a v a t e m ]effno sono in genel 'a le an t i ehe e cos t ru i t e con g r a n d e p e r i z i a : sono le note , ku l le (~-") eosl e a r a t t e r i s t i e h e del paesagg io albanese.

~ono ease di difesa, con pieeole f inestre o fe r i to ie , i so la te ne l la c a m p a g n a col l inosa o mon~agnosa, assai robuste +, eos t ru i t e con u n ' a r t e di eui si h per- d u t a la teen iea f r a gli a t t ua l i abitanL]. I1 t e t to ~ in genere piano. Ben eon- servate , hanno una buona resis tenza hei r i g u a r d i del le ~osse s ismiehe allehe per la r az iona le d i s t r ibuz ione de~li a m b i e n t i e dei pesi. !

3) Costr,uzio~.i , . , t tad ine ('orating La m a g g i o r p a r t e del le eostruz~oni nei q u a r t i e r i uuovi de l l , eitt'~ <~ bor~a te a lbanes i , sorte a t ~ o r n o . a l l e an t i ehe eit- tade l le , tlOll so/it) p in an t i che del t avdo '700 ed m genere r i m o n t a n o t u t t e al see. XIX. H anno J~ genere un e a r a t t e r e greeo-ba leanieo u n i f o r m e , ehe si ~ es~eso come s t i le a l l ' a r e a del la T u r e h i a E u r o p e a qua le la eonobbe e la de- serisse AMI B o u t .

Si t ra~ta di ease di p ieeo la elew-~70one, eos t i tu i t e da p i a n o t e r r e n o e 1~ piano, senza ean t ina r e fondaz ion i , con m u r a in p i e t r a m e male s q u a d r a t o t~ in e io t t o l ame f luviale , legato con e a t t i v a ma l t a . P e r d a r e m a g g i o r eot~si- s tenza a de t t i m u r i a l l a base p i u t t o s t o spessi, ~, usa to i n e o r p o r a r v i t r a v a t e in l egname v e r t i e a l i ed o~' izzontal i ; i l p a v i m e n t o del p i a n o super io re , in le- gname, p o g g i a p u r e su t r a v a t e or izzonta l i . I m u r i i n t e rn i sono e o s t r u i t i con t ra l iee i di eanne r i e o p e r t i di in tonaco , sono pere ib ]eggeri , v ieeversa il te t to , con e o p e r t u r a di p i e t r a o di eopp i loeal i pesan t i p o g g i a su grosse g r a v a t u r e ed 6 assai pesante . L 'uso di m a t t o n i 6 reeente e poeo diffuso, sa lvo nel een t ro & A l b a n i a .

Questo 6 il tip() eomune pi{~ o meno bene e o s t r u i t o seeondo i luoghi , con var iab i l i t '~ a, ,che notevole ne l la f o r m a es te rna ed anche nei van i , a seeondt~

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delle varie citt&. Ad es. al Sud sono comuni le g r and i balcunate ehiuse con graticei di legno o con finestre, c molto sporgent i ; al Nord invece sono pih comum i grandi balconi in te rn i n e a v a t i al posto dei vani. Nelle borgate di minoro impor tanza dette case si l imi tano al solo piano terreno, con mura di pietr~ legate con poea o p u n t a ealeina, e con pesanti tetti ess~ pure in p~etra. Queste costruzioni dal pun to di vista sismico non si comportano in genere bene, sia per i l lore centre di gravi ts elevate, sia perch,, i legami fra le t r ava tu re verticali ed orizzontMi non son() eseguiti a regola d ' a r t e : nuoee pm l'assenza di fondamenta ed il p r imi t ive mode di costruzione delle mura peri metrali .

4) AI t re cos trvz ioni c,itt,uli,ne In condizioni anche meno stal~ili t rovansi t, utte le al t re costruzmni ~(t uso di abitazione e di bottega costruite con minori tisorse del]e.precedenti. Le al)itazioni in generale, come ~ uso in orlente, som~ separate le une dalle al tre e circondate da orti e g ia rd in i , a loro volta separati da al t i muri real costruiti . Solo lungo poche vie p r ine ipa l i gli edifici sono collegati gli uni ag]i altri . Nel l 'Albani~ meridionale sono invece piu frequenti gli aggruppament. i di casupole c di case civili addossate le une al]e altre. Le vie sono strette c tortuose.

5) Costruz ioni rura l i p~rman~,,t~ , .~em, ip~r,,a'ltent~ Anche qui viene usato largamente "l legname in un:ione a pletra e calce, o fango, a seconda delle regioni. In confronto alle case di eitt~ ques~e sono ancora pih sconnesse anche perch~ costruite con mezzi pr imit ivi . Rare sono le residenze di campagmt costruite con giusto criterio.

Le abitazioni sendpermanent i , in legname, con tetto di pagl ia e pareti ln tonaeate con a rg i l la o calce, sono per la lore leggerezza le p ih stabili.

Nelle regioni di montagna pih povere e disagiate, le costruzioni sono quanto mai p r imi t ive : sono pih che al t ro capanne con grossi nmr i di pietra a seeeo, rieoperte da pesant i tetti pure in p,~etra. I terremoti del 1930-31 sui M. Aeroeerauni ha~mo dimostrato, quanto queste abitazioni siano pericolose.

In conclusione gran p a r t e ' d z i dann i che r i su l tarono da scosse sismich~ sono da a t t r ibu i r s i piuttosto che alla posizione, al la cat t iva costruzione degli edifiei, a eu i non pongono r iparo i successivi restauri eseguiti dal p r iva te dope il crollo parziale o totale dell 'abitazione, perchb fat t i senza una guida tecnica e senza g rand i mezzi. Generalment e 16 r icostruzioni dope i terremoti sono /asciati a l l ' a t t iv i th pubblica non avendo lo State la possibilith di elargire sus- sidi in mode sensibile e maneando del personale teenico adatto. Cosieeh~ le r ipa- razioni il pifi de!le volte non fanno the peggiorare ]e eondizioni di s tabil i th delle costruzioni/

NOTE B I B L i O G R A F I C H ] ~

(1) M. MAG:NANI. Bib l iogra f ia geologica ~ geografico-fisica della Regione albanese Roma, Ufficio Geologico (Librer ia dello Stato) 1940; 2 �9 edizion~, 1942.

(2) ,, Commiss ione italic~na di s tudio per ~ p rob l emi di soccorso a l l e .popo- laz iom ,,. vol. X. Firenze. 1942. Lo stesso geofisieo ha r iassunto 1 propri risuL ta t i i n due no~e pubblica~e he] 'Bolletti~no della s~essa Commissione, fasc. 2,

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R o m a 1942, pag . 102. e ne] Bol l e t t i no dell(~ Soc. S@mologica I t , vol. 39, pag. 14. Roma 1943. *

(~} E. BAR~ARlC~I. L'Alb, ' , i (~. '#~olJogra)~r~ ~l"ntJopogeografica; Roma. 1905.

C) A Bo(T~. L,. 7'u.rq,';~ d ' E , r o p ~ . 4 vol. P a r i s 1840 - T rod . tedesca i , 2 v o l . Vienna 1889. a c u r a d e l l ' A c c a d e m i a del]e Scie~ze. Vedi del lo stesso an- tore le nume~ose note pubb l i ca t e negl i : l t t i della, medes ima Accademia . re la - t ive a ques t ion i geo]ogiche del l~Albania e dei .Bal'cani.

('~) C f r . . / ( t h r b u e h dee k. k. geol. Re/chs(ln.~lalt. Wien 1905, pag. 85. - F t m d a - men t a l e h l '0pera sua , G e o l o g i e u n d G e o g r a p h i e N o r d a l b a n i e n s , Geol. H~tng. s. geol., vo]. 3. Budapest, 1929. P e r la t e t t o n i c a ved i : Ze'lt. deutsche ,geol. t/e.~'ell., vol. 82, fasc. ]. 1930. vol. 84, 1932, pag! 280: Centralbl(~tt f. (4co/. ~][~'n. ~t'nd. P~H. :Jht. . B.. ,l. 5, 1934. - A E. NOWACK devesi la ca r t a geo log iea della Alban ia ~J1 2 fog l i ( S c a l a di 1:200.000. V i e n n a 19~9).

C') ,5"i tzBer ]~'. Ak(td. 1Vi.~x. Wiell . vo]. 110. parlse I. p. 437 1901. Cfr . (/, ]?. ]_V Congr. G'eo[. ],nterll 1903. vo]. I, ]:). 347, Wien 1904.

(7) (,. ll~. [A" Conge. /nter'n. Ceol 1903. vo]. [. p. 339. Wier~ 1904, e Boll . ,~oc. Ueol. l t (d . , vol. XXIV. fasc. 2. Roma 1905.

(~) M. M~(~NANI t)e'rioel~eo ~/i J'[it~eralogi(,. a. V I pag. ,93, a V I I I pag. 135; /loll. ,~'oe. (,'sol. vo]. LX, pag. 116.

(s) F KOSSMAT, Ueologie (lee Ze~tt,r(~le B , lk(~dt(~lbi~,.~.el, B e r l i n 1924.

( '") Vedi rmta 8.

(" ' ) S t u d i a t i da l MARTELLI (~,. ,I('(L [V(IZ. Li~tcei, Mere. el. se. tis., S. 5, v(,I. 9, 191~) e (]a~ N(,WACK (t~eit['iigc zur (Mologie v(m Alba~ien , S tu t t i z a r t 1922-U6).

(1~) In Ze/t . deut.~'ch, geol. (;e.~ell. l ld. 92, I f . l, 193(I.

(':~) A. CAV~S~NO,'Note sul ca ta logo dei t (wremoti d i s t r u t t i v i dal 1501 al !9"29 net bacino del Med i t e rvaneo , Acre. "V,z. L~i~cei, P' ,bbl. Com,,~. / t . per lu utudio ,telle grandd calamith , vol. I I, 193l.

('~) Cir . Relaz ione di Mons. M. B~zz~ de] )610, iu vol. XX delle ,~'~,rine, di Z a g a b r i a , 1888; re taz ione di M..tloLIZZA de] 1614, pubbl , d;t F. LFNOa~IAN'r il~ (( Turcs et M(mt~,negrins , , P a r i s !866; eee.

('~) I1 27 germ. 1740. Cir . POUQ('EVILLE, Voyage de ]a (}r~ce, vo]. l" e 5" ( E d i z . 1820).

(~s his) Op. t i t . , , vol. 5% p(~,~.sim.

('~) P e r a lcun i t e r r e m o t i non si conosee c~m prec i s ione n e p p u r e l ' a r e a cpi- eentra]e .

(~) Esa,uim~ndu la d i s t r ibuz io~e degli e, pic(~utri e (lelle zo,~c m a g n e t i e a m . a a o m a l e d e l l ' A l b a n i a , qua l i r i s u l t a n o d a l l a c a r t a m a g n e t i c a di feces,re p u b b l i c a t a d~l MOaE~L~ in (luesta~ R i v i s t a (vol. V1, pag. 16), ~; fac i le consl, a t a r e come le zone .~ismic. ins tab i l i non co r r i spo~dam) ge~wvalm, al le aree l u a g ~ e t i e a m e n t e anomale . [1 che del resto e ra g ih eon,~t~ttato per a l tva via, essendo il t e r r i t o r i o del la f a l d a del le s e rpen t i ne una del le p~h s tab i l i de l la regi(,~e. N~m vi s~)m) suflice~ti ele- ment i pe r tvovare re laz ioni co~ a l t r i fenomcni pe r q u a u t o r i g u a r d a la picc(~la a n o m a l i a di Va lona ; b p~'v :t]tvr anehe zona di notew)le sismicit '~ il t e r r i t o r i o (li Co re i a (eaml)t~ di f r a t t u v c (lei ]aghi) dove esist~,~ u~a estesa a ~ o m a l i a positiw~.

Page 42: Tettonica e sismicita' nella regione albanese

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(1~) L ' in iz io deI periodo delle piog~ie h accompagnato da una notevole de- pressione barometrica. Sul]e coinc~denze con la sismicit~ ha scri t to F. No~'cSA. Gerland's Beitr. Geoph.. vol. 39, 1933.

(19) Guida alla escursione della 51 ~ r ium della Soc. Geol. It . . Roma 1938; c, Pubbl Scientif .-Tecniche A . I .P .A . . . . fasc. ]. 1940.

(2~ Sul la morfologia fluviale della regione di Seutar i , in t'U~t~iver~'o, Fi- renze ]935, fase. 4.

(2~) Non senza ragione. Le f r a t tu re longitud, sono antiche, cm5 conuempo: ranee al corr~_gamento del quale costitL~irono una fase, le t rasversah sono al- quanto pih recenti, essendosi v erificate per avvemment i successivi al la a~tenua zione delle spinte di corrugam. (assestamenti. ecc.); !e pt ' lme potrebbero consi- ~lerarsi s tab i l i : non cosl le seconde, alcune delle quail si manifestano, evidente- mente, persistenti .

(22) C. R. zicad. Sc., ~. 178, ;924.

(2a) Nel cata]ogo del CORO~ELLt (Epi tome cr Colonia ]693. pagi- na 9,94) sono indicate per Durazzo le ~eguenti (]ate: 344. 59.1 d. C. Ino l t re ri- corda il ter remoto del 58:57 a. C. con ep~centro in mare di f ronte a Durazzo.

~24} ]~. CASTIGLIONI in Boll. R. Soc. Geogr. It., vol 78, 1941, fasc. I.

(2~) La parola ~, ku!la ,,. der iva ta dal l 'a rabo, ha il significato di torte.