Teoria della probabilità - Descrivere lo Spazio di Probabilità (ovverosia lo Spazio Campionario,la...
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Teoria della probabilità - Descrivere lo Spazio di Probabilità (ovverosia lo Spazio Campionario,la Famiglia di eventi e la Distribuzione di Probabilità) del lancio contemporaneo di due dadi a quattro facce Si definisce Spazio di probabilità una qualsiasi terna (Ω,Є,Pr) costituita da: 1. Uno Spazio Campionario Ω (insiemi degli esiti di un dato fenomeno casuale) 2. Una Famiglia di Eventi Є (insieme di sottoinsiemi di Ω, chiuso a tutte le operazioni) 3. Una Distribuzione di probabilità Pr (definita su ε a valori reali) SPAZIO CAMPIONARIO: insieme che racchiude tutti gli esiti di un dato esperimento casuale. Nel caso in cui un esperimento sia composto da più operazioni dall’esito casuale, lo spazio campionario sarà composto dal prodotto cartesiano delle singole operazioni. Ω = Ω 1 x Ω2 = {1,2,3,4} x {1,2,3,4}
Teoria della probabilità - Descrivere lo Spazio di Probabilità (ovverosia lo Spazio Campionario,la Famiglia di eventi e la Distribuzione di Probabilità)
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Teoria della probabilit - Descrivere lo Spazio di Probabilit
(ovverosia lo Spazio Campionario,la Famiglia di eventi e la
Distribuzione di Probabilit) del lancio contemporaneo di due dadi a
quattro facce Si definisce Spazio di probabilit una qualsiasi terna
(,,Pr) costituita da: 1. Uno Spazio Campionario (insiemi degli
esiti di un dato fenomeno casuale) 2. Una Famiglia di Eventi
(insieme di sottoinsiemi di , chiuso a tutte le operazioni) 3. Una
Distribuzione di probabilit Pr (definita su a valori reali) SPAZIO
CAMPIONARIO: insieme che racchiude tutti gli esiti di un dato
esperimento casuale. Nel caso in cui un esperimento sia composto da
pi operazioni dallesito casuale, lo spazio campionario sar composto
dal prodotto cartesiano delle singole operazioni. = 1 x 2 =
{1,2,3,4} x {1,2,3,4}
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Card (X)= 4= 16 X=X x X= {1,2,3,4} x {1,2,3,4}=
{(1,1),(1,2),(1,3),(1,4),(2,1),(2,2),(2,3),(2,4),(3,1),(3,2),(3,3),(3,4),(4,1),(4,2),(4,3),(4,4)}
FAMIGLIA DI EVENTI:simbolicamente rappresentata da , un qualsiasi
insieme di eventi chiuso a tutte le operazioni insiemistiche (campo
di eventi). Ovvero un insieme di sottoinsiemi di dove, compiendo
una qualsiasi operazione insiemistica tra qualsiasi due insiemi
(eventi), il risultato (evento risultante ) presente tra gli
elementi che compongono la Famiglia di Eventi. Se non specificato
si pu intendere come linsieme potenza dello spazio campionario P().
= P()= { ,{(1,1)}, {(1,2)}, {(1,3)},{(1,4)}, {(2,1)}, {(2,2)},,
{(1,1),(1,2)},{(1,1),(1,3)},, {(1,1),(1,2),(1,3)},,
{(1,1),(1,2),(1,3),(1,4)},, {
(1,1),(1,2),(1,3),(1,4),(2,1),(2,2),(2,3),(2,4),(3,1),(3,2),(3,3),(3,4),(4,1),(4,2),(4,3),(4,4)}
}
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DISTRIBUZIONE DI PROBABILITA(o misura di probabilit): Si
definisce come una qualsiasi funzione Pr con dominio la famiglia di
eventi e codominio i numeri reali R che soddisfi le tre seguenti
propriet: 1. a : Pr(a) 0 (non-negativit) 2. Pr() = 1 (normativit)
3. a; b : (a/b = ) Pr(a [ b) = Pr(a) + Pr(b) (additivit) Per
determinare la probabilit di verificarsi di un evento semplice
dentro uno spazio campionario considereremo soltanto lapproccio
classico: Ogni esito di un dato esperimento ha la stessa probabilit
di verificarsi degli altri; si parla quindi di esiti equiprobabili.
: equiprobabile : Pr({}) = 1/ ||
E ora??? . 2. Partendo da tale spazio di probabilit,
rappresentare con un grafico la variabile casuale X che associa ad
ogni esito la somma dei valori registrati e rappresentare infine la
funzione cumulativa e quella di massa della variabile casuale X.
Dobbiamo prima definire lo spazio di probabilit euclideo
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SPAZIO DI PROBABILITA Standard- Euclideo
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Spazio di probabilit euclideo una qualsiasi terna (R;B; Pr)
costituita da: 1. Uno Spazio Campionario R (qualsiasi numero reale
`e un potenziale esito) 2. Una Famiglia di Eventi B (insieme di
sottoinsiemi di R chiuso a tutte le operazioni) 3. Una
Distribuzione di probabilit`a Pr (definita su B a valori reali)
detta Spazio di Probabilit Euclideo Unidimensionale. Similmente,
una qualsiasi terna (R n ;B n ; Pr) costituita da: 1. Uno Spazio
Campionario R n (qualsiasi numero reale `e un potenziale esito) 2.
Una Famiglia di Eventi B n (insieme sottoinsiemi di R chiuso a
tutte le operazioni) 3. Una Distribuzione di probabilit Pr definita
su B a valori reali) detta Spazio di Probabilit Euclideo
n-dimensionale.
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Le Variabili casuali Dati uno spazio di probabilit (,, Pr) e
spazio di probabilit euclideo (R;B; Pr), si chiama Variabile
Casuale una qualsiasi funzione V con dominio e codominio R tale per
cui: V(B) Quindi una funzione che associa ad ogni esito dello
spazio campionario un valore in R. Dallo Spazio campionario
={(1,1),(1,2),(1,3),(1,4),(2,1),(2,2),(2,3),(2,4),(3,1),(3,2),(3,3),(3,4),(4,
1),(4,2),(4,3),(4,4)} }
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Devo associare ad ogni esito la somma dei valori, quindi:
{(1,1)}=2, {(1,2),(2,1)}=3, {(1,3),(3,1),(2,2)}=4,
{(1,4),(2,3),(3,2),(4,1)}=5, {(2,4),(3,3),(4,2)}= 6, {(3,4),(4,3)}=
7, {(4,4)}=8;
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R 2 3 4 5 6 7 8
{(1,1),(1,2),(1,3),(1,4),(2,1),(2,2),(2,3),(2,4),(3,1),(3,2),(3,3),(3,4),(4,1),(4,2),(4,
3),(4,4)}
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FUNZIONE DI DISTRIBUZIONE CUMULATIVA Si chiama funzione di
distribuzione cumulativa, ed genericamente indicata con la lettera
F, una qualsiasi funzione a valori reali definita su che soddisfi
le seguenti condizioni: (x
FUNZIONE DI MASSA Si chiama funzione di massa, ed genericamente
indicata con la lettera f, una qualsiasi funzione a valori reali
definita su per la quale esista un insieme M f c di cardinalit
inferiore o uguale a N(|M f | N 0 ) tale per cui le seguenti
condizioni siano soddisfatte: 1. >0 x M f f (x) =0 x M f x 2. f
(x) =1 Gli elementi dellinsieme Mf sono detti Punti Massa. Quindi
considerando i punti massa
Teoria della probabilit.. parte II Sia X una raccolta di dati
(su scala a intervalli) di un campione di 28 studenti di psicologia
sul tempo mediamente impiegatone preparare un esame: X = {15, 20,
20, 20, 30, 35, 45, 45, 50, 50, 50, 65, 75, 80, 90, 90, 90, 95, 95,
100,100, 100, 100, 100, 100, 110, 120, 120}
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a) compilare una tabella delle frequenze e calcolare tutte le
statistiche significanti su tale scala (tra cui il 13 e il 78
percentile).
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INDICI DELLA TENDENZA CENTRALE MODA: Allinterno di un insieme
di misurazioni di un dato sistema relazionale empirico quel valore
che compare con la massima frequenza Md = 100 (frequenza = 6)
MEDIANA: Allinterno di un insieme di misurazioni disposte in ordine
crescente quel valore che occupa la posizione centrale ovvero il
dato al di sopra e al di sotto del quale si trovano il 50% dei
dati. Se il numero n delle osservazioni pari: i = n/2 e la
successiva allinterno dei dati i = 28/2 = 14 e la successiva ovvero
15 Mdn (X) = Mdn( 15, 20, 20, 20, 30, 35, 45, 45, 50, 50, 50, 65,
75, 80, 90, 90, 90, 95, 95, 100,100, 100, 100, 100, 100, 110, 120,
120 ) = 85 MEDIA: la statistica che associa allinsieme X il numero
che si ottiene sommando tutti gli n dati e dividendo il valore
ottenuto per n. Media = 71.7
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Indici di posizione QUARTILI: - primo quartile (Q1), quel
valore che ha il 25% dei dati a lui uguali o inferiori: i = (n+1) i
= (28+1) =7,25 Q1 = 45 - secondo quartile (Q2), coincide con la
mediana: i = (n +1) i = (28+1) =14,5 Q2 = 80 - terzo quartile (Q3),
quel valore che ha il 75% dei dati a lui inferiori: i = (n+1) i =
(28+1) =21,7 Q3 = 100 - quarto quartile (Q4) il valore pi alto
della serie ordinata: i = n i = 29 Q4 = 120 PERCENTILI (Pm): quel
valore al di sotto del quale cade una percentuale di dati pari ad
m: i = (nm)/100 i = (28 13) / 100 = 3,64 posizione 3 20 i = (28 78)
/ 100 = 21,84 posizione 21 100
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RANGHI PERCENTILI: quel numero che rappresenta la percentuale
di dati uguali o inferiori a lui: Rp (xi) = (k/n)100
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Indici di dispersione o di variabilit CLASSI DI EQUIVALENZA:
Valore che indica il numero di classi di equivalenza riscontrate a
livello del sistema relazionale empirico NdE = 14 GAMMA: statistica
che associa allinsieme X il numero che si ottiene sottraendo il
valore minimo al valore massimo degli elementi di X. G = 120-15=
105 DIFFERENZA INTERQUARTILICA: la statistica che associa
allinsieme X il numero che si ottiene sottraendo il valore del
primo quartile al terzo quartile. DI = 89 - 28 = 61 SEMIDIFFERENZA
INTERQUARTILICA: si ottiene dividendo a met la differenza
interquartilica. SI = 61/2 = 30,5 VARIANZA: la statistica che
associa allinsieme X il numero che si ottiene sommando il quadrato
di tutte le differenze di ogni dato dalla media di X e dividendo il
risultato per n. s = =1 (xi media) n s = 1082,5 (Varianza)
DEVIAZIONE STANDARD: la radice quadrata della varianza
Calcoliamo: *= {15, 20, 30, 35, 45, 50, 65, 75, 80, 90, 95,
100, 110, 120} N.B. * indica lo Spazio Campionario con gli eventi
non ripetuti 2. La famiglia di Eventi coincide con linsieme potenza
P(*) = = P(*) = {,{15}, {20}, {30}, {35},, {15, 20}, {15, 30},,
{15, 20, 30},} Gli esiti dello spazio campionario sono
equiprobabili, ovvero lesito di un dato esperimento ha la stessa
probabilit di verificarsi degli altri. La probabilit di accadere di
un certo evento uguale alla cardinalit dellinsieme che esprime tale
evento diviso la cardinalit dello spazio campionario: per ogni e
Pr(e) = |e| / | |
Teoria della probabilit.. parte III Sia V una variabile casuale
che associa ad ogni studente il tempo mediamente impiegato per
preparare un esame. Descrivere la distribuzione di probabilit
indotta da tale variabile casuale.
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DISTRIBUZIONE DI PROBABILITA INDOTTA Dati uno spazio di
probabilit (,,Pr), uno spazio di probabilit euclideo ( ,B,Pr), e
una variabile casuale V, si chiama distribuzione di probabilit
indotta da Pr mediante la variabile casuale V e indicata
simbolicamente da Pr V, la funzione cos definita: B B Pr V (B) =
Pr(V -1 (B))
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X = (15, 20, 20, 20, 30, 35, 45, 45, 50, 50, 50, 65, 75, 80,
90, 90, 90, 95, 95, 100, 100, 100, 100, 100, 100, 110, 120, 120) 0
15 20 30 35 45 50 65 75 80 90 95 100 110 120 X x x x x x x x x x x
x x x x x x x x x x x x x x x x x 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 V
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Spazio campionario teorico: = X Famiglia degli eventi: = P(), |
| = 2 28 Spazio campionario effettivo: * =
{15,20,30,35,45,50,65,75,80,90,95,100,110,120} Famiglia degli
eventi: = P(*), | | = 2 14 DISTRIBUZIONE DI PROBABILITA INDOTTA DA
V Per semplicit calcoliamo solo le probabilit degli intervalli
punti campione in B: Pr V ([15]), ([30]), ([35]), ([65]), ([75]),
([80]), ([110]) = 1/28 Pr V ([45]), ([95]), ([120]) = 2/28 Pr V
([20], ([50]), ([90]) = 3/28 Pr V ([100]) = 6/28 La distribuzione
di probabilit indotta Pr V per ognuno dei rimanenti elementi di si
otterr sommando le singole probabilit dei punti campione. Esempio:
Pr V ({15,20}) = 1/28 + 3/28 = 4/28