stop al bullo 19.2 - Il Sito dell' ICS Milano Spiga · ICS “Milano-Spiga ” MIIC8BD00X Via Santo Spirito 21 - 20121 MILANO Tel: 02 8844 6233 Fax: 02 76005180 ... L’impegno dell’IC

Ministero Istruzione Università e Ricerca

ICS “Milano-Spiga” MIIC8BD00X

Via Santo Spirito 21 - 20121 MILANO Tel: 02 8844 6233 Fax: 02 76005180

e-mail: [email protected]

PEC: [email protected]

sito: www. icsmilanospiga.it

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STOP AL BULLO

Promozione BENESSERE PSICO-FISICO A 360°

per un APPRENDIMENTO EFFICACE

PREMESSA Il fenomeno "bullismo" rappresenta un tema molto sentito nella scuola, nel contesto educativo e formativo, nel mondo medico, universitario e in generale della ricerca, oltre che in ambito interistituzionale e sociale. Molti studi hanno evidenziato, infatti, che esso è spesso sintomo di disagio sociale e scolastico, quindi strettamente connesso con il rischio di dispersione e abbandono. L’I.C.S. Milano Spiga è da tempo particolarmente sensibile al problema e collabora con USRL e ASL Milano nell’ambito del progetto “Rete di scuole che promuovono salute”, partecipando in modo attivo alla definizione del “profilo di salute”, documento che rileva le caratteristiche degli Istituti impegnati nella promozione del benessere psico-fisico. L’impegno dell’IC Milano Spiga è rivolto anche alla creazione di approcci e percorsi didattici miranti ad un apprendimento efficace per il raggiungimento del successo formativo. PERCORSO DI LAVORO DEL PROGETTO “Stop al bullo! Promozione benessere psico-fisico a 360° per un apprendimento efficace” FINALITÀ - Costituire, nell’ottica del raggiungimento del pieno successo formativo, un “modello interistituzionale” integrato con le risorse presenti nel territorio in grado di: - agire per una graduale riduzione delle variabili che generano i fenomeni del disagio e abbandono scolastico; - rispondere in modo sempre più qualificato ai bisogni specifici e/o a nuovi bisogni emergenti, in una dimensione europea e planetaria; - promuovere benessere psico-fisico, requisito fondamentale per far crescere gli studenti come cittadini responsabili e per consentire un apprendimento efficace

DESTINATARI a cui si rivolge

n. alunni 750

n. classi 35

X Scuola primaria via della Spiga

X Scuola primaria bastioni di Porta Nuova X Scuola secondaria di primo grado via S. Spirito X Scuola secondaria di primo grado via Solferino







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OBIETTIVI PRIORITARI \ AZIONI \ ATTIVITÀ 1 Documentare e rendere

facilmente fruibili a tutti i soggetti interessati (scolastici e non) le varie esperienze qualificate in atto nella scuola

• Documentazione e conoscenza reciproca per valorizzazione di

Esperienze e Progetti sul tema del progetto “Stop al bullo! Promozione benessere psico-fisico a 360° per un apprendimento efficace” in atto nelle Scuole dell’IC Milano Spiga

• Visibilità attraverso il sito internet della scuola, il giornale di

scuola e altri canali comunicativi. 2 Individuare e implementare strategie di insegnamento-apprendimento per gli alunni 3

Realizzare un’azione di studio-ricerca per progettare percorsi formativi didattico\ educativi efficaci, avvalendosi di specifici corsi di formazione\ aggiornamento

• A livello di Istituto: incontri formativi ed informativi mirati con i gruppi/soggetti coinvolti (docenti, alunni/classi, genitori)

• A livello di classe: presentazione del fenomeno bullismo, attivazione per l’acquisizione e potenziamento delle abilità di vita (life skills), somministrazione di questionari, incontri mirati con esperti

• A livello d’individuo: eventuale presenza di un esperto con funzione di counselor all’interno dell’Istituto; attivazione di un numero telefonico dedicato per richieste specifiche su atti di bullismo subiti; attivazione di percorsi personalizzati nelle situazioni a rischio, anche di dispersione scolastica, o compromesse.

4 Integrare il progetto con i vari interventi previsti nel curricolo formativo per farlo rientrare a pieno titolo nell’attività didattica-educativa di classe

5 Integrare e ottimizzare, in un’ottica territoriale e in continuità con il percorso effettuato, i vari interventi attivabili da parte dei soggetti istituzionali che collaboreranno e di altri Enti, Associazioni, ecc., con l’utilizzo integrato delle varie figure professionali individuate e individuabili

6 Favorire la conoscenza della specifica letteratura di riferimento e normativa vigente in materia, legata al percorso scolastico delle scuole dell’IC Milano Spiga

7 Conoscere nuovi siti internet che si occupano della specifica materia e favorire una navigazione mirata

8 Favorire il raccordo con istituzioni e soggetti vari del territorio (cfr. punto “Rapporti con l’esterno e collaborazioni”)

9 Promuovere forme di autovalutazione d’istituto e autovalutazione professionale con strumenti finalizzati a consentire di individuare poi, una volta elaborati statisticamente i dati anche con software specifico e apporti specialistici, opportuna reportistica in grado di offrire la possibilità di rilevare eventuali criticità e progettare percorsi di miglioramento







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Con la finalità prioritaria ben in vista del progetto di intervento per contrastare il fenomeno del bullismo e promuovere benessere psico-fisico per un apprendimento efficace da realizzare nelle scuole primarie e secondarie di primo grado dell’istituto comprensivo “Milano-Spiga”, di seguito si dettagliano 8 punti di realizzazione modulare e con uno sviluppo pluriennale (anche in ragione delle risorse disponibili e dei fondi che si reperiranno). Gli otto macro-obiettivi in cui è articolato il progetto sono orientati allo sviluppo di metodologie d'intervento sul campo. Vengono altresì specificati i modelli e i riferimenti teorici entro i quali si inscrivono gli obiettivi da raggiungere, dando conto altresì dei passi e delle azioni da compiere, così come delle metodologie da attivare per una riuscita efficace del progetto. Si evidenziano infine, gli apporti integrati dei vari soggetti che collaborano al progetto e che lo rendono possibile nel suo sviluppo e attuazione, nei vari moduli attivabili e nello sviluppo nel tempo (su più anni scolastici).

OTTO MACRO-OBIETTIVI E UN OBIETTIVO TRASVERSALE DI SUPPORTO IN ALCUNE FASI DI SVILUPPO DEL PROGETTO:

diretto

OBIETTIVO 1. FOCALIZZARE l’attenzione sulle forme di BULLISMO

indiretto La collaborazione con il prof. Alberto Ottolini direttore delle Unità Operative di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (UONPIA) di Milano che fanno parte del Dipartimento di Salute Mentale consente di integrarsi con maggior efficacia con le altre Unità Operative dell’Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico, dove da un paio d'anni è stato attivato un ambulatorio dedicato alle vittime del bullismo, in collaborazione con la Pediatria che si è fatta promotrice dell'iniziativa nella figura del suo Primario, Dr. Luca Bernardo. Il Dr. Bernardo è inoltre presidente di una commissione ministeriale, di cui fa parte anche il Dr. Ottolini, dedicata al disagio giovanile ed in particolare al fenomeno bullismo. La presenza dell'ambulatorio dedicato alle vittime del bullismo e la disponibilità del dr. Ottolini garantiranno azioni sinergiche e correlate alle attività della scuola. Più in particolare, tenuto conto dell’attività ad impronta clinica coordinata dal direttore delle UONPIA per il raggiungimento di tale obiettivo si proporrà un supporto agli insegnanti, realizzato attraverso i passi seguenti.

A. Supporto alla formazione degli insegnanti per quanto riguarda gli aspetti clinico/psichiatrici del fenomeno bullismo.

B. Link con l’ambulatorio dell’Unità Operativa dell’Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico dedicato alle vittime del bullismo.

C. Verranno garantite tutte le attività specialistiche a supporto delle eventuali vittime, delle loro famiglie, degli insegnanti.

Alberto Ottolini direttore delle Unità Operative di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (UONPIA) di Milano -l Dipartimento di Salute Mentale - Unità Operative dell’Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico







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Per il raggiungimento di tale obiettivo si proporrà la sensibilizzazione di genitori, insegnanti e alunni, in un’ottica di prevenzione e non di emergenza, per creare un progetto che abbia le caratteristiche di efficacia, replicabilità e flessibilità a realtà e contesti diversi. Si prevedono le seguenti azioni:

• Rilevazione del fenomeno attraverso somministrazione di un questionario anonimo per docenti e alunni (1 per docenti, 1 per alunni scuola secondaria primo grado, 1 per alunni scuola primaria classi 1,2 e 3,4,5

• Riunione con docenti per la restituzione dei risultati Coinvolgimento di un ristretto numero di genitori (scelti tra i rappresentanti di classe o disponibili) che possa condividere e farsi portavoce all’esterno degli interventi in atto Scuola IC Milano Spiga (Giovanetti, Starz e comitato scientifico)

Inoltre, per il raggiungimento di tale obiettivo ci si avvarrà di: - “Spot scuole” e - “Progetto HRSA” campagna nazionale di prevenzione del Bullismo proposta in America nel 2004 (sponsorizzata dal Dipartimento dell'Educazione) e riveduta e corretta in Italia e adattata da Erminia Cerasa, si appronteranno interventi in grado di far riflettere gli alunni sulle forme di BULLISMO (diretto ed indiretto). È noto che il bullismo si manifesta in tre forme principali: Bullismo diretto *(attacchi relativamente aperti nei confronti della vittima) • fisico: colpire con pugni o calci, sottrarre o rovinare oggetti di proprietà, ecc. • verbale: deridere, insultare, prendere ripetutamente in giro, sottolineare aspetti razziali, ecc. Bullismo indiretto* (isolamento sociale e intenzionale esclusione dal gruppo) • diffondere pettegolezzi fastidiosi o storie offensive, escludere dai gruppi di aggregazione, ecc. Bullismo elettronico (-cyber bullismo-attraverso internet, telefoni cellulari, ecc.) • diffondere sms, e-mail, messaggi in chat, immagini, mms, video, ecc. con contenuti offensivi o non rispettosi della riservatezza delle persone, ecc. Fonte: *Dan Olweus, Bullismo a scuola: ragazzi oppressi, ragazzi che opprimono, Firenze, Giunti 1996 (ed.or.1993) Gli accordi con la Questura – commissariato Milano-Garibaldi hanno reso operativa la collaborazione con la messa a punto di una serie di azioni strategiche integrate per il raggiungimento degli obiettivi. Questura (Erminia Cerasa)







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OBIETTIVO 2. ELIMINARE - RIDURRE i fenomeni di bullismo all’interno dell’Istituto. Per il raggiungimento di tale obiettivo si proporrà il coinvolgimento di tutte le componenti scolastiche, esperti esterni e genitori Si prevedono le seguenti azioni.

• Elaborazione di linee guida per affrontare il problema in caso di prepotenze.

• Riunioni periodiche di docenti, esperti e genitori per il confronto e la verifica dell’efficacia degli interventi e messa a punto di nuove strategie.

• Interventi mirati nelle classi (a cura di docenti ed esperti).

• Messa in atto di strategie ottimali di gestione delle dinamiche di classe ed esperienze relative al “gruppo collaborativo” e al “tutoraggio fra pari”, a seguito della formazione seguita dal personale docente.

• Scuola IC Milano Spiga (Giovanetti, Starz e comitato scientifico) Le ricerche indicano una diffusione più generalizzata del bullismo nelle scuole primarie e nei primi anni delle secondarie come fenomeno socio-relazionale e modalità diffusa di soluzione dei conflitti. Con il crescere dell'età, infatti, si assiste ad una diminuzione della frequenza con una maggiore radicalizzazione in un numero ristretto di casi come forma stabile di disagio individuale. I "bulli" persistenti sono a rischio di problematiche antisociali e devianti, le "vittime" rischiano quadri patologici con sintomatologie anche di tipo depressivo. A riguardo si lavorerà tramite la presentazione e relative conversazioni guidate su: - spot pubblicitari realizzati nelle scuole d'Italia (sia al nord che al sud) con differenti punti di vista; - studi sui rapporti genitoriali ed esempi studiati dalla Questura negli ultimi anni; - spot pubblicitario della polizia di stato sul cyberbullismo. Questura (Erminia Cerasa) Tenuto conto dell’attività ad impronta clinica coordinata dal direttore delle UONPIA per il raggiungimento di tale obiettivo si proporrà un supporto agli insegnanti, realizzato attraverso i passi seguenti.

A. Link con l’ambulatorio dell’Unità Operativa dell’Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico dedicato alle vittime del bullismo.

B. Verranno garantite tutte le attività specialistiche a supporto delle eventuali vittime, delle loro famiglie, degli insegnanti.

Alberto Ottolini direttore delle Unità Operative di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (UONPIA) di Milano -l Dipartimento di Salute Mentale - Unità Operative dell’Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico







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OBIETTIVO 3. PREVENIRE episodi di bullismo. Per il raggiungimento di tale obiettivo si promuoverà la partecipazione attiva degli alunni alla vita della scuola, programmando ed organizzando sin dai primi anni di scuola momenti di riflessione e di educazione alla convivenza civile, di educazione alla legalità. Si prevedono le seguenti azioni.

• Attivazioni di processi graduali di partecipazione e responsabilizzazione.

• Creazione di occasioni che consentano ai bambini ed ai ragazzi di esercitare, in maniera adeguata ai contesti e all’età, le capacità di impegno, attenzione, assunzione di responsabilità, attraverso, anche, la formulazione di proposte.

Scuola IC Milano Spiga (Giovanetti, Starz e comitato scientifico) Prevenzione e capacità di ascolto della rete dei servizi intorno ai ragazzi. Sarà presentato uno spot ascolto con la finalità di focalizzare l’attenzione sulla capacità e propensione ad un ascolto autentico, favorendo altresì preziose occasioni di confronto e collaborazione tra scuola e genitori. Questura (Erminia Cerasa)

OBIETTIVO 4. Realizzare MIGLIORI RELAZIONI tra bambini e ragazzi all’interno dell’Istituto. Per il raggiungimento di tale obiettivo si proporrà un approccio psicologico in grado di fornire tecniche concrete ed operative per gestire situazioni problematiche a livello comportamentale nelle classi. Si prevedono le seguenti azioni.

• Attivazioni da proporre nelle classi per la gestione dello stress e delle emozioni tratte dal progetto d’Istituto Da crisalide a farfalla (realizzato in collaborazione con l’ASL di Milano).

• Interventi specifici nelle classi per individuare i comportamenti bersaglio (da modificare) e i comportamenti meta (adeguati e quindi auspicabili).

• Esplicitazione (su cartelloni) di regole condivise dal gruppo classe.

• Riflessione partecipata (modello role playing) sui diversi tipi di comportamento (assertivo, passivo, aggressivo).

Scuola IC Milano Spiga (Giovanetti, Starz e comitato scientifico) ASL MILANO Direttore Servizio medicina preventiva nelle comunità Dipartimento di prevenzione: Anna Silvestri - Medico di medicina preventiva nelle comunità Distretto 1 ASL Milano: Mariagrazia Moioli







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Pur prevedendo alcune attività trasversali, l’intervento è adattato alla tipologia della singola classe e definito in accordo con i docenti coinvolti. L’analisi delle principali difficoltà relazionali presenti nel gruppo alunni è finalizzata a ridurre le prepotenze. L’obiettivo conseguente è promuovere, in condivisione con i docenti di classe: - analisi e riflessione sulle principali difficoltà relazionali presenti nel gruppo alunni; - miglioramento del clima di classe, in grado di dare benessere e serenità agli alunni; - migliori capacità di gestione dei conflitti (prevenzione primaria); - in connessione con la prevenzione primaria, interventi rivolti agli alunni con ruolo sociale fortemente connotato nel senso della prepotenza o del vittimismo, attuando così un’azione di prevenzione secondaria rivolta alla fascia a rischio. (Utile riferimento: O. Facchinetti www.bullismo.it traduzione ed adattamento della campagna americana). Spot sulla necessità di saper ascoltare i propri figli. Si affronta inoltre il tema cyberbullismo il bullismo perpetrato attraverso la rete. Un diverso livello di prevaricazione e violenza sui più deboli, dai contorni incerti ma di sicuro non meno grave, in grado di esporre la vittima in modo esponenziale. Un tema profondamente legato alle capacità divulgative che la tecnologia offre ed al rispetto della privacy propria ed altrui.

Si affronterà il tema del cyberbullismo tramite la visione e l’analisi dello “Spot polizia di stato prevenzione

cyberbullismo”.

Questura (Erminia Cerasa) OBIETTIVO 5. Sviluppare METODOLOGIE DIDATTICHE INNOVATIVE all’interno dell’Istituto:

� la scuola come LABORATORIO per la costruzione di COMPETENZE, � APPRENDIMENTO COLLABORATIVO (motivazione degli studenti, partecipazione attiva e

critica, gestione delle diverse responsabilità, gestione della classe come laboratorio), � “INTELLIGENZA DISTRIBUITA” e potenzialità di crescita del gruppo.

Per il raggiungimento di tale obiettivo si propongono due modelli di collaborazione fra pari: la modalità collaborativa in gruppi di 4/6 studenti e il tutoraggio fra pari in piccoli gruppi di 2/3 studenti ciascuno. Si prevedono le seguenti azioni.

- Momenti di riflessione autobiografica da parte degli insegnanti partecipanti. - Organizzazione di gruppi collaborativi con l’assegnazione di ruoli specifici. - Svolgimento di attività in modalità di gruppo collaborativo. - Resoconti di esperienze svolte e descrizione di casi. - Presentazione della modalità di tutoraggio reciproco, esperienze. - Riflessione e discussione sulla valenza delle metodologie proposte a livello disciplinare e

relazionale. Sarà fornita una bibliografia specifica, con riferimenti teorici generali (ad esempio Comoglio, 1998; Polito, 2005; Cohen, 1999) ed esempi di implementazione in classe (Baldrighi, 2011; Pesci, 2011; Torresani 2007 , ecc.) Università di Pavia, Facoltà Matematica, Angela Pesci







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Nelle analisi di esperienze di apprendimento collaborativo, il gruppo di ricerca coordinato dalla prof.ssa Angela Pesci ha spesso privilegiato l'osservazione di casi "difficili" (studenti con qualche problema a livello della matematica o a livello relazionale) e notato quasi sempre che la "resilienza" di questi studenti ne usciva rafforzata. Le modalità di apprendimento collaborativo da promuovere e attuare in classe che verranno proposte rappresentano uno strumento molto potente, non solo per garantire la partecipazione attiva degli alunni al discorso disciplinare, ma soprattutto per potenziare le loro risorse in modo globale e interpersonale. Il ricorrere sistematicamente alla collaborazione tra pari per il recupero mettendo in circolo le risorse di tutti e insistendo soprattutto sulla riflessione meta cognitiva è un punto di forza della metodologia proposta. Alcune semplice domande per descrivere le azioni che verranno attivate possono trovare efficaci risposte alle quali si rinvia. a) Come si implementeranno le esperienze relative al “gruppo collaborativo” e al “tutoraggio fra pari”? b) Che attenzioni occorre avere da parte dell'insegnante? c) Quali sono le idee alla base delle metodologie collaborative che verranno usate? Alcune possibili risposte danno conto in maniera più analitica del percorso da realizzarsi. 1) La modalità del lavoro collaborativo sarà sperimentata dai gruppi stessi di insegnanti, su compiti riguardanti questioni inerenti alcune specifiche problematiche di insegnamento-apprendimento. Queste esperienze saranno la metafora di analoghe esperienze in classe (vissute in prima persona riescono a connotare in modo più significativo il modello collaborativo) La modalità del tutoraggio fra pari sarà descritta e discussa attraverso l'analisi di esperienze didattiche svolte. 2) Il ruolo dell'insegnante è ovviamente cruciale, sia nella scelta dei compiti disciplinari da proporre agli studenti (e qui è fondamentale la sua riflessione sul senso epistemologico della disciplina d'insegnamento) sia nella gestione dei tempi e degli spazi per l'azione didattica, oltre che nella consapevolezza dell'importanza di certe scelte metodologiche. 3) Alla base della modalità collaborativa tra pari c'è una forte assunzione di responsabilità in base a ruoli specifici, con l'obiettivo di raggiungere scopi comuni (che si giocano a livello della disciplina e a livello interpersonale). Questo ha come conseguenza una maggiore partecipazione e una maggiore responsabilizzazione da parte di tutti. Università di Pavia, Facoltà Matematica, Angela Pesci

OBIETTIVO 6. FORMAZIONE, SUPPORTO, SOSTEGNO ai docenti dell’Istituto sia nella pratica progettuale (e proposta di piani di lavoro) di un INSEGNAMENTO EFFICACE, in grado di rispondere ai nuovi bisogni e sfide che la società avanza. Per il raggiungimento di tale obiettivo si prevedono le azioni seguenti. A. Somministrazione ai docenti di un questionario volto a rilevare le dinamiche sociali che caratterizzano i gruppi classe dell’Istituto e le principali strategie relazionali messe in campo per gestirle. Elaborazione dei dati raccolti con il questionario e restituzione ai docenti dell’Istituto in uno o più incontri assembleari. B. Due incontri assembleari rivolti ai docenti dell’Istituto per presentare teorie e tecniche sia di lettura che di gestione delle dinamiche sociali del gruppo classe, mettendo al centro la relazione insegnanti-allievi. Si farà riferimento in particolare alla teoria della “non direttività” di C. Rogers (1942;1951;) e alla teoria sistemica della pragmatica della comunicazione umana (Watzlawick, Beavin, Jackson, 1967). Università Pavia, Facoltà Lettere e Filosofia, Dipartimento di Filosofia, Anna Bondioli e Donatella Savio.







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OBIETTIVO 7. SUPPORTO AI DOCENTI: presentazione e promozione di TECNICHE EFFICACI DI INSEGNAMENTO, GESTIONE DELLA CLASSE, con proposte operative progettate insieme ai docenti, supporto, monitoraggio, verifica, valutazione e riprogettazione. Per il raggiungimento di tale obiettivo si proporrà lo studio di un certo numero di situazioni sociali in classe, scelte in base alle esigenze dell’Istituto e concordate con i docenti interessati. Lo “studio” verrà realizzato attraverso i passi seguenti.

C. Redazione da parte dei docenti di osservazioni scritte delle dinamiche sociali della classe oggetto di studio.

D. Con il gruppo di lavoro dei docenti interessati, supportati da un tecnico, approfondimento delle osservazioni attraverso l’applicazione griglie di analisi delle dinamiche comunicative e la discussione dei suoi esiti.

E. Sulla base di quanto emerso nella analisi/ discussione delle osservazioni e con il confronto nel gruppo di lavoro supportato da un tecnico, messa a punto di strategie mirate per la gestione delle dinamiche sociali rilevate.

F. Verifica dell’efficacia delle strategie di gestione individuate, attraverso: la loro messa in atto; l’osservazione scritta della loro messa in atto e dei loro effetti; lo studio delle osservazioni secondo le stesse modalità indicate al punto B.

Università Pavia, Facoltà Lettere e Filosofia, Dipartimento di Filosofia, Anna Bondioli e Donatella Savio. OBIETTIVO 8. SUPPORTO AI DOCENTI: presentazione e promozione di TECNICHE EFFICACI DI INSEGNAMENTO TENENDO CONTO DELLE NUOVE TENDENZE DEL WEB E DELLE POTENZIALITÀ DELLA COMUNICAZIONE DIGITALE con proposte operative progettate insieme ai docenti, supporto, monitoraggio, verifica, valutazione e riprogettazione. Per il raggiungimento di tale obiettivo si proporrà una modalità collaborativa di lavoro con i docenti, attraverso i passi seguenti.

A. Introduzione alle nuove tendenze del web e comunicazione digitale, ai servizi di condivisione e partecipazione del nuovo web e alle profonde implicazioni che essi hanno avuto sia nella didattica, sia nella gestione dei progetti.

B. I più importanti servizi saranno direttamente utilizzati dai docenti per la creazione di una comunità virtuale in cui condividere idee, informazioni e applicazioni multimediali realizzate durante il progetto. Questo andrà pensato come parte da realizzare nel sito della scuola progettato e realizzato nell’a.s. 2011/2012, attivo da fine agosto 2011 con oltre n.19.000 visite (conteggio al mese di febbraio 2012): si auspica di poter implementare il sito internet per renderlo più dinamico e dunque con un passaggio da web 1.0 a web 2.0. Anche per realizzare questo modulo, come quelli precedenti

e successivi che non dipendono solo dalla Scuola, ma che richiedono competenze qualificate esterne

occorrerà poter recuperare finanziamenti e disporre delle necessarie risorse economiche per la

stipula dei contratti di prestazione d’opera. Ogni modifica sarà poi registrata in una cronologia che permette in caso di necessità di riportare il testo alla versione precedente; lo scopo è quello di condividere, scambiare, immagazzinare e ottimizzare la conoscenza in modo collaborativo. Si deciderà insieme se più funzionale un wiki o un blog, come software collaborativo da utilizzare.

C. La bibliografia e sitografia di riferimento sarà fornita e discussa durante il corso del progetto e indicata sul wiki o blog.

D. Contributo nella impostazione e gestione delle modalità di produzione e circolazione della documentazione.

Università Pavia, Lidia Falomo.







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OBIETTIVO trasversale alle varie fasi di sviluppo del progetto PROMUOVERE INNOVAZIONE, SVILUPPO E RICERCA. RACCOGLIERE DATI, ANALIZZARLI, INTERPRETARLI, RESTITUIRLI PER PRODURRE UTILI ED EFFICACI CAMBIAMENTI/MIGLIORAMENTI. L’elaborazione statistica dei dati raccolti con gli strumenti utilizzati in ogni fase di sviluppo del progetto, secondo un approccio integrato quantitativo e qualitativo consentirà una più adeguata analisi dei dati, interpretazione e restituzione. Si prevede l’acquisizione e l’utilizzo di software di analisi statistica e la committenza di apporti qualificati per l’analisi statistica e la reportistica, anche in vista della pubblicazione degli esiti finali. Promuovere forme di autovalutazione d’istituto e autovalutazione professionale con strumenti finalizzati a consentire di individuare poi, una volta elaborati statisticamente i dati anche con software specifico e apporti specialistici, opportuna reportistica in grado di offrire la possibilità di rilevare eventuali criticità e progettare percorsi di miglioramento dei processi formativi. Il laboratorio di statistica multivariata dell’Ateneo Pavese potrà dare un apporto qualificato e significativo per il raggiungimento degli obiettivi connessi alle azioni seguenti.

A. Elaborazione dei dati raccolti con il questionario somministrato ai docenti e agli alunni. B. Analisi dei dati -analisi statistica dei dati e loro visualizzazione tramite grafici facilmente

interpretabili secondo un approccio integrato quantitativo e qualitativo. Elaborazione dei dati raccolti con il questionario somministrato ai docenti e agli alunni.

C. Elaborazione dei dati raccolti con il questionario di autovalutazione professionale VIP.Doc. FACILE (docenti), finalizzato ad individuare i punti di forza e di criticità e sulla scorta di questi progettare percorsi di miglioramento.

D. Visualizzazione dei risultati collegiali tramite grafici facilmente interpretabili secondo un approccio integrato quantitativo e qualitativo (quelli individuali sono invece oggetto di restituzioni riservate).

E. Elaborazione dei dati raccolti con questionari di valutazione del percorso da parte delle varie componenti.

F. Sostegno nella fase della documentazione dell’andamento del progetto nell’ambito della comunicazione interna –documentazione POF- e della comunicazione esterna –visibilità dell’IC Milano Spiga nel territorio e comunicazione efficace con le famiglie e gli studenti, anche sul sito internet della scuola.

G. Sostegno nella fase della documentazione del progetto in occasione di eventuali convegni e pubblicazioni.

Università Pavia, Mario Grassi.

La realizzazione e lo sviluppo del progetto







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IL PROGETTO SI REALIZZA A 3 LIVELLI:

•SCUOLA

•CLASSE

•SINGOLO INDIVIDUO

Responsabilità: pratica esercizio diritti e assunzione responsabilità

Pedagogia inclusiva, apprezzamento diversitàGaranzia di apprendimento: fiducia, rispettoCura del clima delle relazioni Buoni rapporti tra allievi, allievi-docenti, allievi personale scolastico

Stretta connessione tra: SaluteApprendimento

Sviluppo

La scuola promuove benessere fisico, psichico e sociale







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LIVELLO ISTITUTO il progetto prevede i seguenti momenti:

Iniziative di monitoraggio e prevenzione dei fenomeni di bullismo.La nostra scuola, nell’intento di rendere sempre più efficace l’intervento educativo, incoerenza con le finalità espresse nel P.O.F., quali la promozione del benessere dibambini ed adolescenti, la valorizzazione della persona, la promozione della culturadella legalità, si propone di realizzare iniziative di prevenzione e contrasto agli episodidi bullismo che si sono verificati non solo nella nostra scuola, ma che caratterizzanoormai la realtà sociale in cui i bambini e gli adolescenti crescono.La circolare del Ministero della Pubblica Istruzione del 5 febbraio 2007, infatti, ricordache: Il comportamento del bullo è un tipo di azione continuativa e persistente chemira deliberatamente a fare del male o danneggiare qualcuno. La modalità diretta simanifesta in prepotenza fisiche e/o verbali. La forma indiretta di prevaricazioneriguarda una serie di dicerie sul conto della vittima, l’esclusione dal gruppo dei pari,l’isolamento e altre modalità definite di cyberbulling inteso quest’ultimocome particolare tipo di aggressività intenzionale agita attraverso formeelettroniche.

LIVELLO ISTITUTO il progetto prevede i seguenti momenti:

Ne consegue che promuovere interventi educativi e formativi adeguati ai diversicontesti, (scuola primaria e secondaria), alla domanda delle famiglie, e allecaratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, contribuisce a rendere più efficace laproposta educativa della scuola e ad assicurare il successo formativo degli alunni.Il punto di partenza per progettare qualsiasi tipo di intervento, è quello di monitorarela situazione per adeguare la progettazione ai bisogni reali.A tal fine sono state predisposte delle schede di rilevazione anonime, che verrannosomministrate ai bambini e agli adolescenti iscritti nel nostro Istituto dagli insegnantidell’area linguistica per la Scuola Primaria e dai Coordinatori per la Scuola Secondariae che verranno restituite ai docenti referenti (Giovanetti per la Scuola Primaria, Starzper la Scuola Secondaria).I risultati del sondaggio saranno esplicitati sinteticamente in Collegio docenti, piùanaliticamente in una riunione coi coordinatori, per individuare la reale portata delfenomeno ed i bisogni emersi.Personale esperto sul tema della Questura realizzerà interventi mirati e su supportomultimediale in classe concordandoli con i docenti.







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LIVELLO CLASSE il progetto prevede:

• Somministrazione di un questionario anonimo agli alunni (ovviamente con possibilità di indicare il proprio nominativo) per valutare come viene percepito il fenomeno del bullismo.

• Attività mirate da svolgersi nelle singole classi

• Verifica di efficacia del lavoro svolto mediante raccolta di impressioni e riflessioni espresse dai bambini/ragazzi dell’Istituto

• Interventi specialistici mirati da parte di esperti (della Questura, della fondazione Benedetta D’Intino, oltre che degli input derivanti dai soggetti del Comitato Scientifico).

Attività per la scuola primaria (classi prime, seconde e terze)

1) Rituali d’inizio

• Esercizi di espressione delle emozioni che danno la possibilità di valorizzare alcuni momenti positivi

e per il conduttore possono essere l’occasione per osservare come i bambini si scelgono tra loro e

per cambiare i posti che spesso sono sempre uguali: cambiare posto favorisce l’acquisizione di un

altro punto di vista.

• Stesura di un diario in cui gli alunni raccontano un conflitto che li ha coinvolti e come lo hanno

risolto. Si tratta di un’attività che tende a rendere autonomi i bambini nella gestione dei piccoli

conflitti e diventa una registrazione delle risorse che hanno messo in atto.

2) Giochi di conoscenza e di relazione

• Giochi vari per conoscersi meglio, per lavorare sui temi del dare e del ricevere, per esercitarsi

nell’espressione di sentimenti positivi (ad es. complimentarsi, ringraziare, ecc)







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3) Giochi ed attività sulle emozioni

• Giochi vari per esercitarsi a riconoscere le emozioni, a chiamarle con il loro nome al posto di un

generico “sono emozionato” e per favorire la conoscenza reciproca; giochi per permettere ad ognuno

di esprimere e mimare le emozioni in modo personale e, nello stesso tempo, il gioco stesso può

svolgere una funzione di modeling per chi ha maggiori difficoltà nell’espressione delle emozioni.

4) Rituali di fine

• Proposta di attività coinvolgenti che permettano di scaricare tensioni residue portando ad una

situazione di maggiore tranquillità buonumore.

Attività per le classi quarte e quinte della scuola primaria e per la scuola secondaria di primo grado

1) Game over: un film per affrontare a scuola il problema del bullismo (Film di Valeri Finessi, realizzato

dall’Istituto Sperimentale “Rinascita-A. Livi” di Milano, con il Patrocinio della Regione Lombardia, ASL

città di Milano - Dipartimento ASSI, Servizio Famiglia, Infanzia, Età Evolutiva)

• La visione del film sarà seguita da una serie di attività supportate da schede di analisi che hanno lo

scopo di fornire un supporto sia agli insegnanti sia agli alunni; le schede sono pensate per una fascia

d’età compresa tra la quarta classe della scuola primaria e la terza classe della scuola secondaria di

primo grado.

• Alfabetizzazione socio-affettiva

• Attività guidate per sviluppare la conoscenza di sé, per imparare a stare meglio con se stessi e con gli

altri attraverso una maggiore consapevolezza delle proprie emozioni e dei meccanismi che le

regolano.







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LIVELLO INDIVIDUO il progetto prevede:

A partire dall’anno scolastico 2011-12:

• Eventuale presenza di un esperto con funzione di counselorall’interno dell’Istituto

• Attivazione di un numero telefonico attraverso il quale ragazzi e genitori potranno stabilire relazioni d’aiuto e ricevere linee guida sui comportamenti da seguire in caso di soprusi e prevaricazioni.

• Attivazione di percorsi personalizzati nelle situazioni a rischio o compromesse.

IL PERCORSO \ PROCESSO � Focalizzare l’attenzione sulle forme di bullismo � Favorire l’agio scolastico, riducendo i fenomeni di bullismo all’interno dell’istituto � Realizzare migliori relazioni tra bambini e ragazzi all’interno dell’istituto � Sviluppare metodologie didattiche innovative all’interno dell’istituto, attraverso la presentazione e

promozione di tecniche efficaci di insegnamento, gestione della classe � Contrastare l’abbandono scolastico

TAPPE DEL PERCORSO E METODOLOGIA DI LAVORO

Per l’area individuata sono significative le seguenti tappe: • rilevazione dei bisogni, • individuazione finalità e obiettivi, • selezione obiettivi prioritari, • definizione delle azioni, • reperimento di risorse, • individuazione degli indicatori di qualità, • autovalutazione e valutazione del percorso e dei risultati, • tesaurizzazione dei risultati, scrittura delle buone pratiche per ricaduta in termini di efficacia

nell’organizzazione (IC Milano Spiga, in particolare nel Collegio Docenti congiunto –Scuola primaria e Scuola secondaria di primo grado, in una logica di alleanza tra segmenti formativi) e per trasferibilità delle esperienze positive,

• rendicontazione sociale e diffusione dei risultati.







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MODALITÀ ORGANIZZATIVE DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO Il progetto, rivolto a tutti gli alunni della Scuola primaria e Secondaria di primo grado dell’I.C.S. Milano Spiga, è stato avviato nell’a.s. 2010/2011, sarà sviluppato e ampliato nell’a.s. 2011/2012 e proseguirà, consolidandosi, nei successivi. Nel corso dell’attuazione si svolgeranno alcune azioni, concordate con lo staff, struttura efficace e funzionale alla gestione condivisa della politica scolastica dell’I.C. Milano Spiga e volta a garantire l’attuazione e rendicontazione del Piano dell’Offerta Formativa (POF). Di seguito si riporta lo schema dello staff. Staff = A

A

DIRIGENTE SCOLASTICO: Armida Sabbatini DOCENTE COLLABORATRICE (vicaria): Irene Locatelli DOCENTI REFERENTI DI PLESSO Plesso primaria Spiga Monica Giovanetti

Plesso primaria Bastioni di Porta Nuova Sonia Rosella

Mogavero Ciapparelli

Plesso secondaria I Santo Spirito Maria Teruzzi

Plesso secondaria I Solferino Anna Maria Stefano

De Luca Valle

Staff allargato = A + B FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

B

Funzione strumentale Integrazione disabili e bisogni speciali Giuliano Guidone Area 2 e 3 Funzione strumentale Intercultura Silvia Pizzocaro Area 2 e 3 Funzione strumentale Continuità Accoglienza Orientamento Anna Maria Saggin Area 2 e 3 Funzione strumentale Valutazione Anna Maria De Luca Area 2 e 3 Funzione strumentale Coordinamento Sperimentazioni Scientifiche

Diana Pietro

Nasini Reina

Area 2 e 3

REFERENTI COMMISSIONI / GRUPPI DI LAVORO

C

Le commissioni costituite mettono in circolo “nuove” competenze professionali con tre immediati obiettivi: - diffusione della leadership e aumento deleghe di responsabilità, - crescita del gruppo Docenti, protagonista di scelte condivise,

- partecipazione democratica diffusa e attiva del personale alla costruzione, attuazione, monitoraggio, valutazione e - sviluppo del POF, della messa a sistema delle buone pratiche già esistenti e di messa in atto di pratiche innovative

D

PRESIDENTI DI INTERCLASSE SCUOLE PRIMARIE Classe Plesso Spiga Plesso Bastioni di Porta Nuova 1^ Giovanna Zapparoli Susanna De Benedetti 2^ Monica Giovanetti Maria Felicia De Martino 3^ Rosa Fonti Patrizia Lambertenghi 4^ Manuela Leoni Rosella Ciapparelli 5^ Rosanna Bruno Silvia Damiani

E

COORDINATORI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Plesso Santo Spirito Plesso Solferino 1^ A Anna Maria Saggin

1^ B Ilaria Starz

1^ D Giuseppina Conti 1^ E Pietro Reina 1^ F Iride Ceruti 1^ C Irene Locatelli

2^ A Iolanda Belperio 2^ B Diana Nasini

2^ D Marina Burba 2^ E Anna Maria De Luca 2^ F Flora Macoratti 2^ G Lucia Burgo

3^ A Maria Teruzzi 3^ B Annamaria Trebo

3^ D Fabrizio Spaggiari 3^ E Francesca Carmicino 3^ F Gemma Ronchetti 3^ G Irene Locatelli







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Lo staff è una indispensabile risorsa per una promozione e gestione condivisa dei processi qualificanti la realizzazione del POF. Ciò anche in ragione della opportunità di costruire insieme una complessità di azioni volte a meglio qualificare ciascun segmento formativo dei processi e a instaurare una rete di contatti con l’esterno per consentire la piena realizzazione delle tappe individuate. Sarà pertanto necessario seguire con cura anche la fase di diffusione e tesaurizzazione dei risultati, al fine di costituire una struttura efficace per la ripetitività e trasferibilità delle esperienze e la messa a sistema delle buone pratiche esistenti o innovate e promosse. RISORSE Umane - cfr. Comitato scientifico

- Docenti - Esperti appartenenti ai vari profili e ai vari soggetti partecipanti - IC Milano Spiga

Finanziarie - Fondi attribuiti per l’attivazione delle referenze di STAFF - Fondi attribuiti per l’attivazione delle Funzioni Strumentali al POF sulle aree 2 e 3 - Fondo dell’istituzione scolastica per il riconoscimento delle ore di partecipazione agli

incontri di Commissione - Fondi che si riusciranno a reperire da varie fonti (MIUR, partecipazione a bandi,

erogazioni liberali, ecc.) Strutturali - Sito internet della scuola Milano Spiga www.icsmilanospiga.it - http://www.benedettadintino.it INDICATORI DI QUALITÀ Indicatori quantitativi

- Numero di docenti coinvolti nella progettualità nelle classi - Numero di contatti con il sito internet di scuola - Numero di partecipanti ai percorsi formativi

Indicatori qualitativi

- Organizzazione di eventuali iniziative culturali rivolte al territorio - Implementazione del processo di conoscenza e documentazione delle esperienze in atto

tra i vari soggetti delle partnership attivate, - Documentazione delle esperienze scolastiche dell’IC Milano Spiga - Documentazione del progetto nell’ambito della comunicazione interna –documentazione

POF- e della comunicazione esterna e in occasione di eventuali convegni e pubblicazioni.

AUTOVALUTAZIONE 1. - livello di partecipazione ai lavori di gruppo 2. - effettiva realizzazione del percorso progettato 3. - utilità, soddisfazione ed efficacia rilevata dai fruitori 4. - individuazione di punti di forza e di criticità tramite uno strumento di autovalutazione

(d’istituto e professionale) e sulla scorta delle risultanze progettazione di percorsi di miglioramento







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VALUTAZIONE DEL PERCORSO 1. - questionario interno all’istituzione scolastica 2. - questionari di rilevazione soddisfazione corsi formativi realizzati 3. - questionari di valutazione del percorso da parte delle varie componenti 4. - elaborazione statistica dei dati raccolti con gli strumenti utilizzati in ogni fase di

sviluppo del progetto, secondo un approccio integrato quantitativo e qualitativo. Prevista l’acquisizione e l’utilizzo di software di analisi statistica e la committenza di apporti qualificati per l’analisi statistica e la reportistica, anche in vista della pubblicazione degli esiti finali

5. - analisi dei dati, interpretazione e restituzione 6. - individuazione di punti di forza e di criticità e sulla scorta di questi progettazioni

percorsi di miglioramento

PROFILO DI COMPETENZE PROFESSIONALI NECESSARIO ALLA REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI PREVISTI

Le competenze professionali necessarie alla realizzazione delle attività previste sono le seguenti: COMPETENZE GENERALI Saper mantenere contatti e collegamenti tra docenti che operano nella stessa area. Saper assumere informazioni sulla realtà territoriale. Avere capacità di coordinamento tra realtà interne ed esterne alla scuola. Saper rilevare i bisogni rispetto alle varie aree di intervento. COMPETENZE SPECIFICHE Saper individuare gli elementi di continuità tra i diversi ordini di scuola. Saper formulare proposte di intervento in risposta ai bisogni evidenziati. Saper cogliere i bisogni impliciti nei casi di disagio anche latente. Saper rielaborare il materiale prodotto per la creazione di database. Saper restituire e documentare i risultati anche in vista della realizzazione della fase di documentazione del progetto nell’ambito della comunicazione interna –documentazione POF- e della comunicazione esterna, oltre che in occasione di eventuali convegni e pubblicazioni. Saper leggere i dati raccolti, analizzarli e documentarli tramite grafici, interpretazioni e report, oltre che brevi schede illustrative da poter utilizzare sia per la comunicazione interna –documentazione POF- sia per la comunicazione esterna –visibilità dell’IC Milano Spiga nel territorio e comunicazione efficace con le famiglie e gli studenti. Saper cogliere le esigenze di formazione. Saper stabilire contatti tra l’organizzazione scolastica e le varie agenzie di formazione. Saper attivare forme di supervisione casistica MODALITÀ ORGANIZZATIVE

FORME DI COORDINAMENTO Verranno attuate forme di collegamento tra: A) Dirigente scolastico e istituzioni: Università degli Studi di Pavia, Centro Benedetta d’Intino, Questura Milano, UONPIA Milano, ASL Milano, Regione, Comune, Provincia, USRLombardia, UST B) Staff e staff + A C) Staff allargato D) Componenti Staff e Commissione/commissioni di scuola In caso di utilità vi saranno incontri tra le componenti interessate indicate nei sopracitati punti







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MODALITÀ DI CIRCOLAZIONE DELLE INFORMAZIONI E DELLE COMUNICAZIONI Le informazioni potranno essere diffuse attraverso i seguenti canali: - pubblicazione del progetto e delle esperienze effettuate all’interno delle singole aree tematiche, sul sito internet delle scuole - uso della posta elettronica - assemblaggio del materiale prodotto sia in formato digitale per la pubblicazione sul sito internet della scuola e sul giornale d’istituto, sia in formato cartaceo per l’uso individualizzato - eventuale raccolta dei materiali didattico-formativi prodotti da docenti e\o alunni per eventuali partecipazioni a concorsi e utile per l’allestimento di mostre didattiche all’interno delle scuole - incontri collegiali periodici (tra le componenti indicati nei punti A,B,C,D,E per la definizione dell’avanzamento del progetto in caso ritenuto opportuno o necessario - cura della fase di documentazione del progetto nell’ambito della comunicazione interna –documentazione POF- e, in caso di reperimento di adeguate risorse, realizzazione di comunicazione esterna in occasione di eventuali convegni e pubblicazioni. INIZIATIVE PER LA CONDIVISIONE E LA PARTECIPAZIONE COLLEGIALE Verranno realizzati incontri tra le componenti per elaborare le linee di sviluppo e assumere le decisioni finali. Sarà coinvolto il Collegio docenti per le decisioni di competenza e per la diffusione del percorso. Attivati Giunta esecutiva e Consiglio d’Istituto secondo quanto previsto. RAPPORTI CON L’ESTERNO E COLLABORAZIONI Il progetto, nella sua prospettiva di sviluppo, potrà prevedere forme di collaborazione con vari profili professionali, istituzioni e soggetti. Si individueranno di volta in volta le forme più opportune di collaborazione con i seguenti autorevoli soggetti/istituzioni: * Università degli Studi di Pavia -Facoltà Lettere e Filosofia, Dipartimento di Filosofia Pedagogia generale e sperimentale; Facoltà di Scienze MM. FF. NN. -Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, Dipartimento di Matematica; Facoltà di Scienze MM. FF. NN , Dipartimento di Fisica e Corso di Laurea Interfacoltà in Comunicazione Interculturale e Multimediale (CIM); Facoltà Medicina Dipartimento Epidemiologia e Statistica Medica (laboratorio di Statistica multivariata)- * Università degli Studi di Milano (dipartimenti di Matematica e di Fisica); * * Centro psicoterapia psicoanalitica esperta in età evolutiva, Benedetta d’Intino (onlus); * Direzione Uonpia Milano – Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza; * ASL Milano e Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico; * Questura di Milano Commissariato Milano-Garibaldi e Milano-Centro; • USR Lombardia • Ufficio Scolastico territoriale di Milano • Enti Locali • Regione, Provincia, Comune: assessorati competenti * Milano Civica Scuola di Musica; * vari gruppi, associazioni o singoli operatori di animazione teatrale e avviamento alla pratica sportiva -ProPatria Milano-. Verranno di volta in volta stabilite le più efficaci modalità organizzative.

• • Enti Formativi qualificati, Cooperative, • Privato sociale







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STUDIO DI FATTIBILITÀ Si è già realizzato uno studio di fattibilità sperimentando la modalità di progettazione partecipata e dunque integrata tra i vari soggetti partner e costituenti il comitato scientifico del progetto. Si ritiene davvero efficace la progettazione partecipata messa in atto che si avvarrà sia durante la realizzazione, sia durante la fase di monitoraggio verifica e valutazione dell’integrazione degli apporti di tutti i soggetti partner. Anche la fase di documentazione e diffusione dei risultati si condurrà con tale modalità partecipativa. Comitato scientifico

ICS Milano - Spiga

(Istituto

Comprensivo

Statale)

Centro

Benedetta

D’Intino

Onlus

Università degli Studi di Pavia

UONPIA Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza appartenente all'Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico

Questura

Commissariato

Milano-

Garibaldi*

e

Commissariato

Milano Centro**

A) Facoltà Lettere e Filosofia,

Dipartimento di Filosofia Pedagogia

generale e sperimentale

B) Facoltà di Scienze MM. FF. NN. -

Scienze Matematiche, Fisiche e

Naturali, Dipartimento di Matematica.

C) Facoltà di Scienze MM. FF. NN ,

Dipartimento di Fisica e Corso di

Laurea Interfacoltà in Comunicazione

Interculturale e Multimediale (CIM)

D) Facoltà Medicina Dipartimento

Epidemiologia e Statistica Medica

(laboratorio di Statistica multivariata)

Dirigente

scolastico:

Armida Sabbatini

Presidente:

Cristina

Mondadori

Docenti universitari e ricercatori

Ateneo Pavese

Direttore: Alberto Ottolini

Primo Dirigente* Raffaele Cavallo

Docenti referenti:

Monica Giovanetti

Ilaria Starz

Rosella Ciapparelli

Maria Teruzzi

Gabriella Conti

Psicoterapeuta

esperta in età

evolutiva

Sara Micotti

A) Anna Bondioli

A) Donatella Savio

B) Angela Pesci

C) Lidia Falomo

D) Mario Grassi

Assistente

Erminia Cerasa

Commissario**:

Andrea Valentino

ASL Milano

Direttore Servizio medicina

preventiva nelle comunità

Dipartimento di prevenzione:

Anna Silvestri

Medico di medicina

preventiva nelle comunità

Distretto 1 ASL Milano:

Mariagrazia Moioli

Psicologhe - Università







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Lo STAFF Nome Cognome

Firma Dirigente scolastico Armida Sabbatini Docente collaboratrice Irene Locatelli Docenti referenti di plesso e docenti referenti progetto Ilaria Starz Plesso primaria Spiga Monica Giovanetti

Plesso primaria Bastioni di Porta Nuova Rosella Ciapparelli Sonia Mogavero

Plesso secondaria I Santo Spirito Maria Teruzzi

Plesso secondaria I Solferino Anna Maria De Luca Stefano Valle

Il dirigente scolastico dr.ssa Armida Sabbatini

REPERIMENTO RISORSE Ci si avvarrà di tutte le possibili forme vigenti di reperimento delle risorse finanziarie e strutturali necessarie per la realizzazione del maxi-progetto. Per i costi si rinvia alla: “Scheda costi progetto TIPOLOGIA Numero Modalità

(1) Costo IVA inclusa (costo unitario)

Costo Totale Lordo

Carta per fotocopie Fabriano A4 80g/m2 (10 risme) 10 acquisto € 34,58 € 345,80 Carta per fotocopie Fabriano A3 80g/m2 (1 risma) 80 acquisto € 7,65 € 612,00 Registratori quattro anelli 35 acquisto € 2,58 € 90,30 Buste trasparenti con perforazione 22x30 50pz 8 acquisto € 1,99 € 15,92 Pc e monitor (cfr. specifiche base sotto riportate) 4 acquisto € 900 € 3.600,00 Notebook acer exstensa 5635 (cfr. specifiche base sotto riportate) 36 acquisto € 750 € 27.000,00 Consegna, installazione, configurazione (per macchina) 4 acquisto € 30 (per macchina) € 120,00 Estensione geranzia (36 mesi onsite) 4 acquisto € 80 (per macchina) € 320,00 Videoproiettore lim 4 acquisto € 1600 € 6.400,00 Toner 8 acquisto € 90 € 720,00 Software analisi statistica 1 acquisto € 2000 € 2.000 Pacchetto ore elaborazione statistica dati alunni e reportistica € 2500 € 2.500 Pacchetto ore elaborazione statistica dati docenti e reportistica € 2500 € 2.500 Pacchetto ore formazione e supervisione analisi casi per il raggiungimento dei macro obiettivi del progetto

€ 10.330,00 € 10.330,00

TOTALE € 56.554,02

(1) Indicare se trattasi di acquisto/noleggio/leasing.

SCHEDA MADRE MB ASROCK H55M-LE SKT1156 H55 VGA MATX CPU CPU INTEL CORE I3-540 3.06GHZ DMI 2.5GT/S SKT1156 4MB HARD DISK HDD WD 500GB 7200RPM SATA II 16MB CAVIAR BLUE CABINET CASE STARTUP MINI ATX 500W TASTIERA E MOUSE TASTIERA LOGITECH DELUXE 250 PS2 BLACK OEM + TASTIERA MULTIMEDIALE

+ MOUSE LOGITECH RX250 OPTICAL USB+PS2 BLACK OEM MASTERIZZATORE MASTERIZZATORE DVD LG INTERNO 22X SATA BULK BLACK SCHEDA AUDIO INTEGRATA RAM DDR3 KINGSTON 4GB 1333MHZ NON-ECC CL9 CARD READER CARD READER INTERNO 3,5"USB2. SOFTWARE MICROSOFT WINDOWS 7 PROFESSIONAL 64BIT SP1 OEM ITA SCHEDA VIDEO SVGA ASUS EN8400GT/DI512 SCHEDA RETE INTEGRATA SOFTWARE MICROSOFT WINDOWS 7 PROFESSIONAL 64BIT SP1 OEM ITA MONITOR LCD 20” CARATTERISTICHE: MONITOR ASUS LCD 20" WIDE 5MS 16:9 1600X900 1000:1 DSUB 90LM75101500001C







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NOTEBOOK ACER EXSTENSA 5635 CARATTERISTICHE: Tecnologia: Core 2 Duo Velocità di clock: 2,100 GHz RAM Installata: 2 GB Dimensione Totale Supporti: 250 GB Dimensioni: 15,600 " S.O.: Windows 7 Versione S.O.: Professional (anche, Aspire 5750g, con processore i5 e tutto il resto della configurazione in linea con la potenza dell' Hyper Core) o comunque altro notebook con caratteristiche tecniche non inferiori. Alle spese indicate si aggiungono ulteriori voci, non quantificate in questa scheda finanziaria, che si declinano come meglio di seguito specificato: - spese personale che saranno a carico dell’IC Milano Spiga nell’ambito del FIS (fondo istituzione scolastica) - spese di gestione (escluse le spese per interventi strutturali, di ammortamento, mutui e manutenzione straordinaria) che prevedono assistenza specialistica informatica, manutenzione ordinaria. Il Direttore S.G.A. Il Dirigente Scolastico dr. Antonio Balotta dr.ssa Armida Sabbatini

Documents

stop al bullo 19.2 - Il Sito dell' ICS Milano Spiga · ICS “Milano-Spiga ” MIIC8BD00X Via Santo Spirito 21 - 20121 MILANO Tel: 02 8844 6233 Fax: 02 76005180 ... L’impegno dell’IC