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Sporche storie di Rock’n’Roll. Una compilation disegni di Marco della Gatta Olga Campofreda

Sporche storie di Rock'n'Roll. Una compilation di Olga Campofreda

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il caso e il vento edizioni - estratto

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Sporche storie di Rock’n’Roll.

Una compilation

disegnidi Marco della Gatta

Olga Campofreda

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Collana “I Corti” - Narrativa

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Sporche storie di Rock’n’Roll. Una compilationCollana “I Corti” - Narrativa© 2009 IL CASO E IL VENTO E.R.A. di Sandra Giulianiwww.ilcasoeilvento.it

Editing: Emanuela GrilloDisegni: Marco della GattaCopertina e progetto grafico: Gianna Petrucci

ISBN 978-88-96306-00-0

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Prefazione

Una donna, giovane. Molto giovane. Una donna che scrive. Una musica, che ascoltavano i giovani di ieri. L’ascoltano, ancora, i giovani di oggi. Una musica che racchiude storie.Non solo storie di accordi, sono personaggi i protagonisti delle canzoni e sono personaggi gli autori delle musiche, le voci dei cantanti. Anche la musica, dunque, è un un libro da leggere, e rileggere. Più volte.L’ascolto è paziente, la scrittura quieta. La giovane donna che ascolta e che scrive sa che a volte le anime si sfiorano, sa che accade, ma sa anche che la contingenza dell’istante, quel qui e ora della condivisione, non dura. Passerà. Passa. Scrivere è il medesimo gesto con cui un musicista compone la sua partitura: righi e note, segni come code di rondini sul filo. Basta un colpo di vento, improvviso, e volano via. E non tornano.

Non è facile comporre. Non è facile accordare la scrittura alla musica. Ma Olga ha un orecchio assoluto che le consente di ripetere note e voci a memoria senza una stonatura; s’intona al timbro, lo ripete, si fa cassa di risonanza. Anche laddove inventa, diresti che ha “sentito” giusto, che quell’accordo pesava proprio nel modo in cui lo racconta.

Un azzardo proporre questa intesa, che sembra a volte troppo intima, diaristica e quindi non esponibile. Eppure leggendo, pagina dopo pagina, viene voglia di cantare. Oh non un canto a voce spiegata come si fa quando si segue la voce del cantante dal vivo ai concerti, ma una voce sommessa, come quando a quei concerti tutti alzano l’accendino e ondeggiano

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e le voci non gridano, si compongono, insieme, sottili, a fare marea e poi risacca e poi silenzio.

Chi leggerà queste pagine scoprirà che mentre legge canta. Una voce interna. La stessa che emerge dal silenzio di ogni lettura quando un passo, una frase, un’immagine ci colpiscono davvero e la nostra voce interna risuona, decisa, solida, nella nostra testa.La musica infinita della lettura.

Dice Olga di sé: “sono nata il sette febbraio millenovecentottantasette: sette è il numero che mi accompagna da sempre”, nella simbologia degli Arcani maggiori 7 è il carro del trionfo, la via del successo che si disegna davanti all’interrogante se sarà capace di guidare le forze opposte ma necessarie della propria anima: il cavallo bianco e il cavallo nero.A voi decidere quale dei due sia il canto (la musica) e quale la scrittura. Quale forza prevalga sull’altra o se, come io credo, l’equilibrio sia raggiunto e il cammino della scrittura e della lettura proceda, dunque, scorrevole fino all’ultima nota, accompagnato dai segni e disegni di Marco della Gatta: una grafica d’eccezione, ironica e malinconica, come questi racconti.

Sandra Giuliani

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Sporche storie di Rock’n’Roll.

Una compilation

disegnidi Marco della Gatta

Olga Campofreda

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TRACK 1Anarchy in the UK Sex Pistols

Appuntamento alla Fine del Mondo 13

TRACK 2Jugband Blues Syd Barrett

Jugband Blues 23

TRACK 3What a wonderful world Joey Ramone

Ballad 33

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TRACK 4White riot The Clash

Un racconto punk #1 41

TRACK 5Venus in furs The Velvet Underground & Nico

Interferenze 45

TRACK 6Revolution 9 The Beatles

1966 55

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TRACK 7Prague Milk White

Un racconto punk #2 69

TRACK 8Fake Plastic Trees Radiohead

Dialogo di Thom Yorke e una rosa 73

TRACK 9Plastic People Mother of invention

Immagina Praga 81

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Sound CheckLa questione poetica (una cover da Harold Norse)

È un locale piccolo, buio, di un buio vellutato.Vi si accede in silenzio, percorrendo il reticolato di strade che si diramano da Times Square.Lo si trova perdendosi.Ci si trova, perdendosi.Si attraversa il buio, il volto nel fumo. Pochi tavolini rotondi alla base del palco.

Lui è lì seduto, che suona la chitarra svegliando le corde,una a una.Le pizzica piano come si fa con le guance delle bambine.

Non la guarda mai, ma mentre suona immagina di percorrere con le dita le linee del suo profilo.

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Del profilo di lei che osserva. Di lei che è entrata in silenzio nel piccolo locale, il volto nel fumoe si è seduta.Si è persa e si è trovata.Lo ha trovato.

Il giovane le fa la corte e stende la sua disperazione su quella di lei,e aderiscono insieme, combaciano senza scarto.Coincide anche la musica, coincide anche il piacere.I loro io interiori sono una chitarraarpeggiata nel caldo arido sole della speranza.Mentre intorno una folla brutale fa a pezzi la vitae la stracciacome le pagine di un vecchio libro.

Questa è la questione poetica.

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stampato il mese di giugno 2009 Tipografia:

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Mi chiamo Olga Campofreda. Sono nata il sette febbraio millenovecentottantasette: sette è il numero che mi accompagna da sempre. Le elementari le ho fatte dalle suore, e lì ho iniziato a elaborare le prime storie, per lo più riguardanti fantasmi di suore che infestavano i corridoi bui. Dal sito Booksbrothers il mio racconto “Stonehenge” arriva sul periodico di cultura L’Avanti (2007). La mia passione per il rock and roll mi porta a collaborare con Freak out, un free press di musica. Il 14 Dicembre 2008 esce, per la casa editrice milanese Arpanet, il mio primo racconto: “Dove sei, Charlie? - una storia di poesia e rock and roll”, e il 14 Febbraio il racconto lungo “Tracks”, per l’antologia “Eros & Amore”, sempre a cura di Arpanet. Con la casa editrice napoletana, Albus Edizioni, ho pubblicato il racconto “Ascetismi e Cocacola” nella raccolta “Scooter…con le ali ai piedi” a cura di Elena Grande.

€ 12,00

ISBN 978-88-96306-00-0

9 788896 306000 >