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21 Il MI semidiminuito della seconda misura non è altro che un SPs relativo alla regione del secondo grado. In parole povere, il II del II (II/II). Il SOL minore settima della sesta misura invece è un II del IV. Ecco un'altra sequenza: Coraggio: alla 2e e 3a misura abbiamo un bel II - V - I verso il IV grado, alla 4a e 5a misura un II - V - I verso il II grado, alla 6a e 7a misura un altro II - V - I verso il III grado, indi un normalissimo V/II. Notiamo anche una cosa: le cadenze verso le regioni minori (in questo caso II e III grado della tonalità) vengono trattate secondo il modello del modo minore armonico. Ok, panico. Attimo di riflessione. Questo è RE minore armonico: Abbiamo cadenzato verso la regione di RE come se si trattasse di una tonalità a se stante, utilizzando però gli accordi derivati dall'uso del modo minore armonico. L'" atterraggio" invece rimane l'accordo della regione, ovvero un normale D minore settima. Se invece avessimo voluto utilizzare il modello del modo minore melodico , gli accordi sarebbero stati questi : Il risultato è più ??!! o meno !!??, oppure !?!?, applicabile chiaramente a melodie diverse, ma dal punto di vista cadenzale è assolutamente la stessa cosa. Abbiamo semplicemente utilizzato un " modello cadenzale " differente, e se a questo punto state per gettarvi dal balcone, vi consiglio di rileggere (stavolta con cura) la lezione n. 2, dove si trattava in modo approfondito la questione dell' armonizzazione delle varie scale . Tuttavia, è chiaro che alcune soluzioni sono più comode e orecchiabili di altre, e di conseguenza vengono usate più di frequente. Del resto, una pizza margherita va bene sempre mentre una panna e funghi "va a giorni". Stessa cosa. Altro esempio: Qui abbiamo utilizzato una cadenza II - V - I verso il VI grado, poi una cadenza II - V - I verso il IV e indi una cadenza IV - V - I verso il II grado. Notate come il G minore settima cambi di significato a seconda del ruolo che gli si attribuisce.

Sottodominanti Secondarie Parte 2

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armonia sottodominanti secondarie

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Il MI semidiminuito della seconda misura non è altro che un SPs relativo alla regione del secondo grado. In parole povere, il II del II (II/II). Il SOL minore settima della sesta misura invece è un II del IV. Ecco un'altra sequenza:

Coraggio: alla 2e e 3a misura abbiamo un bel II - V - I verso il IV grado, alla 4a e 5a misura un II - V - I verso il II grado, alla 6a e 7a misura un altro II - V - I verso il III grado, indi un normalissimo V/II.

Notiamo anche una cosa: le cadenze verso le regioni minori (in questo caso II e III grado della tonalità) vengono trattate secondo il modello del modo minore armonico. Ok, panico. Attimo di riflessione. Questo è RE minore armonico:

Abbiamo cadenzato verso la regione di RE come se si trattasse di una tonalità a se stante, utilizzando però gli accordi derivati dall'uso del modo minore armonico. L'" atterraggio" invece rimane l'accordo della regione, ovvero un normale D minore settima.

Se invece avessimo voluto utilizzare il modello del modo minore melodico , gli accordi sarebbero stati questi :

Il risultato è più ??!! o meno !!??, oppure !?!?, applicabile chiaramente a melodie diverse, ma dal punto di vista cadenzale è assolutamente la stessa cosa. Abbiamo semplicemente utilizzato un " modello cadenzale" differente, e se a questo punto state per gettarvi dal balcone, vi consiglio di rileggere (stavolta con cura) la lezione n. 2, dove si trattava in modo approfondito la questione dell' armonizzazione delle varie scale .

Tuttavia, è chiaro che alcune soluzioni sono più comode e orecchiabili di altre, e di conseguenza vengono usate più di frequente. Del resto, una pizza margherita va bene sempre mentre una panna e funghi "va a giorni". Stessa cosa.

Altro esempio:

Qui abbiamo utilizzato una cadenza II - V - I verso il VI grado, poi una cadenza II - V - I verso il IV e indi una cadenza IV - V - I verso il II grado. Notate come il G minore settima cambi di significato a seconda del ruolo che gli si attribuisce.