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SORVEGLIANZA SANITARIA SORVEGLIANZA SANITARIA SORVEGLIANZA SANITARIA Fabriziomaria Gobba Fabriziomaria Fabriziomaria Gobba Gobba Cattedra di Medicina del Lavoro Cattedra di Medicina del Lavoro Universit Universit à à di Modena e Reggio di Modena e Reggio Emilia Emilia Scientific Committee Radiation Scientific Committee Radiation and Work ICOH and Work ICOH Bolzano, 10 Bolzano, 10 - - 11 giugno 2010 11 giugno 2010

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SORVEGLIANZA SANITARIASORVEGLIANZA SANITARIASORVEGLIANZA SANITARIA

Fabriziomaria GobbaFabriziomaria Fabriziomaria GobbaGobba

Cattedra di Medicina del LavoroCattedra di Medicina del LavoroUniversitUniversit àà di Modena e Reggiodi Modena e Reggio EmiliaEmiliaScientific Committee Radiation Scientific Committee Radiation and Work ICOHand Work ICOH

Bolzano, 10Bolzano, 10 --11 giugno 201011 giugno 2010

CAMPI ELETTROMAGNETICICAMPI ELETTROMAGNETICI

Non oggetto di specifici riferimenti nel D.P.R. 303/ 56, nènei D. Lgs 277/91 e 626/94, al rischio da esposizion e professionale ai CEM viene dedicato un intero Capo, i l Capo IVCapo IV, del Testo Unico

NB:In realtà la esposizione lavorativa ai CEM era

oggetto di uno specifico D. Lgs, il 257/07, pubblicato

sulla G.U. dell’11 gennaio 2008 che, però, èsuperato dall’attuale

D. Lgs 81/08Quali frequenze sono comprese:

0 Hz - 300 GHz (campi statici -radiofrequenze) (art. 207)

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio Emilia

Bolzano, 10-11 giugno 2010

Quali rischi riguarda:

- riguarda i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori dovuti agli effetti nocivi a breve termine conosciuti nel corpo uma noderivanti dalla circolazione di correnti indotte , dall’ assorbimento di energia e da correnti di contatto , e da alcune tipologie di effetti indiretti quali l’interferenza elettromagnetica con dispositivi elettromedicali (artt. 207 e 209);

- particolare attenzione deve essere prestata a tutti gli effetti per i lavoratori particolarmente sensibili al rischio (art. 209)

Capo IV Capo IV –– CAMPI ELETTROMAGNETICICAMPI ELETTROMAGNETICI

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

EFFETTI DIRETTI A BREVE TERMINEEFFETTI DIRETTI A BREVE TERMINE(NB: derivano dalla esposizione a livelli sensibilm ente più elevati di quelli presenti nella

grandissima parte delle attività, nelle normali con dizioni di lavoro)

BASSE FREQUENZEBASSE FREQUENZE :: INDUZIONE DI CORRENTI ELETTRICHE

ALTE FREQUENZEALTE FREQUENZE :: ASSORBIMENTO DI ENERGIA (Eff. Termico)

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

EFFETTI DIRETTIEFFETTI DIRETTI

CORRENTI INDOTTE: CORRENTI INDOTTE: effetto prevalente fino a 100 kHz circa

SOGLIA: centinaia di kV/m, alcuni mT

EFFETTO:

oo PERCEZIONEPERCEZIONE (STIMOLAZIONE SENSORIALE)

oo CONTRAZIONE MUSCOLARECONTRAZIONE MUSCOLARE (ECCITAZIONE NEUROMUSCOLARE)

oo EFFETTI SULLA FUNZIONE CARDIACA (EFFETTI SULLA FUNZIONE CARDIACA ( FIBR.VENTR, FIBR.VENTR, ARR CARDIACO)ARR CARDIACO)

oo EFFETTI SUL SISTEMA NERVOSOEFFETTI SUL SISTEMA NERVOSO

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

ASSORBIMENTO DI ENERGIA:ASSORBIMENTO DI ENERGIA: EFFETTO TERMICOEFFETTO TERMICOPoco significativo sotto i 100 KHz

100 kHz-300 MHz: assorbimento significativo; arti-t esta>tronco

sopra 10 GHz: assorbimento principalmente superfici ale

AUMENTO DI TEMPERATURA (soglia convenzionale > 1AUMENTO DI TEMPERATURA (soglia convenzionale > 1 °°°°°°°°C circa):C circa):

OCCHIO:OCCHIO: opacizzazione cristallino

TESTICOLO:TESTICOLO: alterazioni spermatogenesi

SN:SN: variazione permeabilità membrana emato-encefalica; alterazioni comportamentali, altri

ALTRI:ALTRI: S. Immunitario, variazioni di parametri ematologici, ecc.

NB:NB: ALCUNI SOGGETTI POSSONO ESSERE PIÙ SUSCETTIBILI (ES. CARDIOPATICI)

EFFETTI DIRETTIEFFETTI DIRETTI

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

CORRENTI DI CONTATTOCORRENTI DI CONTATTOContatto diretto fisico tra persona e oggetti a diverso potenziale elettrico (in alcuni casi anche solo vicinanza)

Flusso di cariche elettriche (corrente di contatto)

FINO A C.A 100 KHZ: stimolazione nervosa, percezione, scossa, ustione,

contrazione muscolare, ecc.; NB: soglia più bassa tra 10 e 100 Hz;

SOPRA I 100 KHZ: effetto principale percezione, dolore.

EFFETTI INDIRETTIEFFETTI INDIRETTI

EFFETTI SU DISPOSITIVI ELETTROMEDICALIEFFETTI SU DISPOSITIVI ELETTROMEDICALI (pacemaker,

altri apparecchi medicali attivi impiantati) E ALTRI E ALTRI IMPIANTI O IMPIANTI O FRAMMENTI FERROMETALLICIFRAMMENTI FERROMETALLICI

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

QUALI

“LAVORATORI PARTICOLARMENTE

SENSIBILI AL RISCHIO”?

QUALI QUALI

““ LAVORATORI PARTICOLARMENTE LAVORATORI PARTICOLARMENTE

SENSIBILI AL RISCHIOSENSIBILI AL RISCHIO ”” ??

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

DIRETTIVA 2004/40/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO DIRETTIVA 2004/40/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 29 Aprile 2004E DEL CONSIGLIO del 29 Aprile 2004

sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai

rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettro magnetici) (18esima Direttiva particolare ai

sensi dell'Articolo 16, paragrafo 1, della Direttiv a 89/391/CEE)

Introduce i requisiti minimi per la protezione dei lav oratori dagli effetti accertati dei CEM sulla salute, inclusi dei limiti di esposizione e dei valori di azione

Il rispetto dei valori limite “garantisce che i lavo ratori esposti ai campi elettromagnetici sono protetti contro tutti gli effetti nocivi per la salute conosciuti” (Art. 2 b) .

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

Articolo 3. Valori limite di esposizione e valori d i azione

La Direttiva introduce i valori limite di esposizione necessari per proteggere i lavoratori dagli effetti accertati sulla s alute dei CEM

Tuttavia, il rispetto dei limiti di esposizione e de i valori di azione potrebbe non proteggere specifici gruppi di “lavoratori particolarmente sensibili al rischio”

La 2004/40/CE non fornisce limiti o valori di azione per questi lavoratori “con esigenze particolari”

DIRETTIVA 2004/40/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO DIRETTIVA 2004/40/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 29 Aprile 2004E DEL CONSIGLIO del 29 Aprile 2004

sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai

rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettro magnetici) (18esima Direttiva particolare ai

sensi dell'Articolo 16, paragrafo 1, della Direttiv a 89/391/CEE)

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

…………………………………………

(c) tutti gli effetti sulla salute e sulla sicurezza de i lavoratori particolarmente a rischio ;

(d) qualsiasi effetto indiretto , quale :(i) interferenza con attrezzature e dispositivi medici elettronici

(compresi stimolatori cardiaci e altri dispositivi impiantati);

…………………………………………

(f) per quanto possibile, informazioni adeguate raccolt e nel corso della sorveglianza sanitaria , comprese le informazioni pubblicate ;

Comma 5.A norma dell'articolo 6, paragrafo 3, della Diretti va 89/391/CEE, (Obblighi generali dei datori di lavoro), il datore di lavoro , in occasione della valutazione dei rischi, deve prestare particolare attenzione ai seguenti elementi:

Articolo 4. Determinazione dell'esposizione e valut azione dei rischi

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

1. Tenuto conto del progresso tecnico e della disponibilità di misure per controllare il rischio alla fonte, i rischi derivanti dall'esposizione ai campi elettromagnetici sono eliminati alla fonte o ridotti al minimo.

…………………………………………

5. A norma dell'articolo 15 della Direttiva 89/391/CEE, il datore di lavoro adatta le misure di cui al presente articolo al le esigenze dei lavoratori particolarmente a rischio.

Articolo 5. Disposizioni miranti ad eliminare o a r idurre i rischi

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

��non definiti nella Direttiva 2004/40/CE, né nel D.Lg s 81 !

attualmente manca una definizione esaustiva e condi visa dei lavoratori che possono essere considerati “particolarmente a rischio”

““ LAVORATORI PARTICOLARMENTE A RISCHIOLAVORATORI PARTICOLARMENTE A RISCHIO ””

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

LAVORATORI PARTICOLARMENTE A RISCHIO:LAVORATORI PARTICOLARMENTE A RISCHIO:

definizione basata sulla conoscenza dei meccanismidell'induzione di effetti dannosi per la salute

EFFETTI DIRETTI

• Al momento attuale, i meccanismi in grado di indurre g li effettiavversi considerati per la definizione delle misure di prevenzione sono la induzione magnetica e l’effetto magnetomeccanico per i campi statici, il flusso di ioni per le basse frequenze e la deposizione di energia, con conseguente aumento della temperatura, per le radiofrequenze (EMF-NET,2008, ICNIRP, 2009; R. Matthes, 2009)

• Tutti questi meccanismi possono indurre affetti acutiFabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

LAVORATORI PARTICOLARMENTE A RISCHIO :LAVORATORI PARTICOLARMENTE A RISCHIO :

definizione basata sulla conoscenza dei meccanismidell'induzione di effetti dannosi per la salute

EFFETTI INDIRETTIIl datore di lavoro deve prestare particolare attenzion e ad effetti indiretti come:

• interferenza con attrezzature e dispositivi medici atti vi (compresi stimolatori cardiaci e altri dispositivi impiantati)

• rischio propulsivo di oggetti ferromagnetici in campi magnetici statici con induzione magnetica superiore a 3 mT

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

MECCANISMI DI INDUZIONE DEGLI EFFETTI MECCANISMI DI INDUZIONE DEGLI EFFETTI MECCANISMI DI INDUZIONE DEGLI EFFETTI MECCANISMI DI INDUZIONE DEGLI EFFETTI MECCANISMI DI INDUZIONE DEGLI EFFETTI MECCANISMI DI INDUZIONE DEGLI EFFETTI MECCANISMI DI INDUZIONE DEGLI EFFETTI MECCANISMI DI INDUZIONE DEGLI EFFETTI

DANNOSI PER LA SALUTEDANNOSI PER LA SALUTEDANNOSI PER LA SALUTEDANNOSI PER LA SALUTEDANNOSI PER LA SALUTEDANNOSI PER LA SALUTEDANNOSI PER LA SALUTEDANNOSI PER LA SALUTE

EFFETTI DIRETTI

• alcuni risultati scientifici suggeriscono che circa 5 -10 ogni 100.000 persone sono particolarmente suscettibili all e aritmie da rientro (van Rongen et al, 2007; Matthes, UMEA 2009 ) o che i CEM potrebbero influenzare la suscettibilità alle convulsi oni negli animali (Sung et al, 2003; Jeong et al, 2005) ma in questo campo i dati disponibili sono insufficienti

• su gruppi di lavoratori non vi sono adeguati dati scie ntifici su specifiche condizioni fisiologiche o patologiche ch e inducono un aumento significativo nella suscettibilità del so ggetto agli effetti diretti

• Questi aspetti necessitano di approfondimento

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

MECCANISMI DI INDUZIONE DEGLI EFFETTI MECCANISMI DI INDUZIONE DEGLI EFFETTI MECCANISMI DI INDUZIONE DEGLI EFFETTI MECCANISMI DI INDUZIONE DEGLI EFFETTI MECCANISMI DI INDUZIONE DEGLI EFFETTI MECCANISMI DI INDUZIONE DEGLI EFFETTI MECCANISMI DI INDUZIONE DEGLI EFFETTI MECCANISMI DI INDUZIONE DEGLI EFFETTI

DANNOSI PER LA SALUTEDANNOSI PER LA SALUTEDANNOSI PER LA SALUTEDANNOSI PER LA SALUTEDANNOSI PER LA SALUTEDANNOSI PER LA SALUTEDANNOSI PER LA SALUTEDANNOSI PER LA SALUTE

EFFETTI INDIRETTI:

Interferenza: è un meccanismo accertato degli effetti avversi dovuti ai CEM; il rischio è legato alla poss ibile interferenza dei CEM con i dispositivi medici impia ntabili attivi , come i pacemakers

Anche altri meccanismi possono essere coinvolti nell'indurre effetti indiretti, ad es l'effetto termico o l'effetto magnetomeccanico (e.g. van Rongen et al, 2007) , possibili ad es. nel caso di impianti o frammenti ferromagnetici

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

Pacemaker cardiaci

Defibrillatori impiantabili

(ICD)Impianti/ausilii elettroniciImpianti/ausilii attivati magneticamenteSistemi di neurostimolazioneStimolatori spinaliStimolatori di crescita/ consolidamento osseoImpianti cocleari, otologici o altriPompe a infusione insulinica o di altre sostanzeAusilii impiantabili per infusione di farmaci

Qualsiasi tipo di protesi (oculari, peniene, etc...)Protesi valvolari cardiacheArti artificiali o protesi di artiStent, filtri o spirali metallicheShunt (spinali o intraventricolari)Port e/o cateteri di accesso vascolareCateteri di Swan-Ganz o di termodiluizioneCerotti medicati (Nicotina, Nitroglicerina)

Qualsiasi frammento o corpo estraneo metallicoImpianti di reti metallicheEspansori tissutali (es. mammari)Punti chirurgici metallici, clips, o suture metallicheProtesi articolari (anca, ginocchio, etc...)Chiodi, viti, placche (etc...) ossei/articolariDispositivi endouterini (spirale), diaframmi o pessariProtesi o placche parzialiTatuaggi o trucchi permanentiPiercing

Impianti, dispositivi o oggetti che possono essere pericolosi e/o interferire con i CEM (NB: non è una lista delle condizioni di maggi or

rischio) (da MRIsafety.com, modificato)

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

MECCANISMI DI INDUZIONE DEGLI EFFETTI MECCANISMI DI INDUZIONE DEGLI EFFETTI MECCANISMI DI INDUZIONE DEGLI EFFETTI MECCANISMI DI INDUZIONE DEGLI EFFETTI MECCANISMI DI INDUZIONE DEGLI EFFETTI MECCANISMI DI INDUZIONE DEGLI EFFETTI MECCANISMI DI INDUZIONE DEGLI EFFETTI MECCANISMI DI INDUZIONE DEGLI EFFETTI

DANNOSI PER LA SALUTEDANNOSI PER LA SALUTEDANNOSI PER LA SALUTEDANNOSI PER LA SALUTEDANNOSI PER LA SALUTEDANNOSI PER LA SALUTEDANNOSI PER LA SALUTEDANNOSI PER LA SALUTE

EFFETTI INDIRETTI:

Il rischio da possibile interferenza degli EMF con d ispositivi medicali come i pacemaker è ben noto

Tuttavia, altri dispositivi e, più in generale, qualu nque dispositivo medico impiantato, o frammento ferromagnetico, può co stituire un rischio

Vari meccanismi possono essere implicati: la interferenza può giocare un ruolo nel caso dei dispositivi attivi, ma anche altri, come l’effetto termico (Hocking, Umea 2009) o quello magnetomeccanico (van

Rongen et al, 2007, Matthes, UMEA 2009) , che possono essere interessati ad es. nel caso di impianti o frammenti metallici

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

Le soglie variano a seconda del tipo specifico di d ispositivo o di

frammento, dal tipo di campo, modalità e durata dell’ esposizione

etc...

L'adeguata protezione di questi lavoratori necessita una

valutazione su base individuale del dispositivo o i mpianto

specifico e dell'esposizione al CEM specifico

Per una gestione corretta potrebbe essere necessaria un a

collaborazione tra il medico competente ed altre figu re con

background scientifico differente (es. competenze di tipo fisico

e/o ingegneristiche)

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

Attualmente, le donne in gravidanza sono considerate “lavoratori particolarmente a rischio”

Né la Direttiva sui CEM, né il D.Lgs 81 forniscono specifici valori limite o valori di azione per le lavoratrici gravide

LAVORATORI PARTICOLARMENTE A RISCHIO:LAVORATORI PARTICOLARMENTE A RISCHIO:

LE DONNE IN GRAVIDANZALE DONNE IN GRAVIDANZA

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

Nel range delle ELF, le evidenze complessive riguardanti gli effetti sullo sviluppo e sulla riproduzione sono inad eguate(OMS, 2007), anche se viene riconosciuta la necessità di effettuare ulteriori ricerche sui campi elettrici indott i nelle donne gravide e nel feto, allo scopo di valutare se v i sia un potenziamento nell'induzione del campo elettrico dura nte la vita fetale (COST281; 2006)

Nel caso delle RF non è stato riconosciuto alcun fondato effetto dannoso sull'outcome riproduttivo (ICNIRP 2009), ma è considerato opportuno l'ulteriore sviluppo di modelli dosimetrici in bambini di diverse età e nelle donne g ravide(COST281 seminario sulle EMF, 2006);

NB: sotto i livelli termici!

LAVORATORI PARTICOLARMENTE A RISCHIO:LAVORATORI PARTICOLARMENTE A RISCHIO:

LE DONNE IN GRAVIDANZALE DONNE IN GRAVIDANZA

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

LETTERA DEL CAPO DELL'UNITA' DG EMPL/D/4 AL DIRETTORE TECNICO DEL CENELEC

Riferimento: Empl/D/4/TM/adg/D(2004)22661 –12.10.2004

“CEN, CENELEC ed ETSI devono tener conto dei valori

limite e dei valori di azione imposti dalla Diretti va

2004/40/CE. Questa direttiva non prevede specifici valori

limite o valori di azione per le lavoratrici gravid e. Pertanto,

l'unico limite occupazionale e gli unici valori di azione

vincolanti sono quelli imposti dalla Direttiva 2004 /40/CE

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

Riferimento: Empl/D/4/TM/adg/D(2004)22661 –12.10.2004

Naturalmente, secondo la Direttiva 92/85/CEE sull'in troduzione di

misure che favoriscono il miglioramento della sicurezza e della

salute sul lavoro delle lavoratrici gestanti e delle donne che hanno

recentemente partorito o che allattano (decima dirett iva particolare

ai sensi dell'Articolo 16, paragrafo 1 della Direttiva 89/391/CEE), il

datore di lavoro è obbligato a valutare dettagliatame nte ogni

specifico rischio di esposizione delle lavoratrici gravide, in

particolare l'esposizione alle radiazioni non ionizzan ti, allo scopo

di decidere quali misure dovrebbero essere prese, compreso il

ricollocamento della lavoratrice interessata o la conc essione di un

congedo (Articoli 4, 5 e 6 e Allegati I e II della Direttiv a 92/85/CEE).

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

•Pochi dati scientifici disponibili sulla suscettibi lità dei lavoratori minori ai CEM

•Esposizione cumulativa più lunga e possibilità di una maggiore suscettibilità del sistema nervoso?

•La Direttiva sui CEM non fornisce nè valori limite o va lori d'azione, nè altre indicazioni specifiche

•Può essere applicata la Direttiva 94/33/CE del 22 Giug no 1994 relativa alla protezione dei giovani sul lavoro, recepi ta in Italia nel 1996, in cui vengono specificamente citati i “lavori comportanti rischi elettrici di alta tensione ” (Allegato II)?

•Normative nei diversi paesi?

•Problema probabilmente limitato dal punto di vista p ratico: nella maggioranza delle attività ad alta esposizione vi son o pochi minorenni (se ve ne sono)

Lavoratori minoriLavoratori minori

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

QUALE

SORVEGLIANZA SANITARIA?

QUALE QUALE

SORVEGLIANZA SANITARIA?SORVEGLIANZA SANITARIA?

viene definita in funzione dei risultati della valut azione dei rischi!

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

Si dovranno prevedere esami biologici ed altri accertam enti sulla base della loro validità e rilevanza nel proteggere la s alute del lavoratore interessato, tenendo in dovuto conto la loro sensibilità, la loro specificità ed il loro valore predittivo. Gli OM L non dovranno basarsi su esami o accertamenti non affidabili o co n scarso valore predittivo in rapporto alle caratteristiche del lavoro svolto.

(Codice Etico ICOH, Art. 39, comma 1).

SORVEGLIANZA SANITARIASORVEGLIANZA SANITARIA

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

Art. 2, comma 2Art. 2, comma 2

““ Sorveglianza sanitariaSorveglianza sanitaria ”” :: insieme degli atti medici, finalizzati alla

tutela dello stato di salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione all'ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alle modalita' di svolgimento dell'attività lavorativa

D.LGS. 81/08, TITOLO I, CAPO I , ART. 2

SORVEGLIANZA SANITARIASORVEGLIANZA SANITARIA

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

SORVEGLIANZA SANITARIASORVEGLIANZA SANITARIA

Art. 41, comma 1.Art. 41, comma 1.

LA SORVEGLIANZA SANITARIA È EFFETTUATA DAL MEDICO CO MPETENTE:

NEI CASI PREVISTI DALLA NORMATIVA VIGENTE, NONCHÉ DA LLE INDICAZIONI FORNITE DALLA COMMISSIONE CONSULTIVA DI CUI ALL’ART . 6;

QUALORA IL LAVORATORE NE FACCIA RICHIESTA E LA STES SA SIA RITENUTA DAL

MEDICO COMPETENTE CORRELATA AI RISCHI LAVORATIVI.

D.LGS. 81/08, ART. 41, COMMA 1

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

SORVEGLIANZA SANITARIASORVEGLIANZA SANITARIA

Art. 185, comma 1Art. 185, comma 1

La sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti ag li agenti fisici viene

svolta secondo i principi generali di cui all'articolo 41, ed e' effettuata

dal medico competente nelle modalita' e nei casi previsti ai rispettivi

capi del presente titolo sulla base dei risultati della valutazione del

rischio …..

D.LGS. 81/08, TITOLO VIII, CAPO I , ART. 185

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

SORVEGLIANZA SANITARIASORVEGLIANZA SANITARIA

Il Capo IV del Titolo VIII:

- è mirato alla protezione dagli effetti nocivi a breve termine derivanti dalla circolazione di correnti indotte , dall’ assorbimento di energia e da correnti di contatto , oltre che da alcune tipologie di effetti indiretti quali l’interferenza elettromagnetica con dispositivi elettromedicali.

- particolare attenzione deve essere prestata a tutti gli effetti per i lavoratori particolarmente sensibili al rischio dei (art. 209)

- non riguarda la protezione da eventuali effetti a lungo termine, per i quali mancano dati scientifici adeguati che comprovino un nesso di causalità, né i rischi da contatto con i conduttori in tensione

D.LGS. 81/08, TITOLO VIII, CAPO IV, ART. 206

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

SORVEGLIANZA SANITARIASORVEGLIANZA SANITARIA

Art. 211, comma 1.Art. 211, comma 1.

La sorveglianza sanitaria viene effettuata periodic amente, di norma

una volta l'anno o con periodicita' inferiore decis a dal medico

competente con particolare riguardo ai lavoratori p articolarmente

sensibili al rischio di cui all'articolo 183, tenut o conto dei risultati

della valutazione dei rischi trasmessi dal datore d i lavoro

L'organo di vigilanza, con provvedimento motivato, puo' disporre

contenuti e periodicita' diversi da quelli forniti dal medico

competente

D.LGS. 81/08, TITOLO VIII, CAPO IV , ART. 211

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

SORVEGLIANZA SANITARIASORVEGLIANZA SANITARIA

Art. 211, comma 2Art. 211, comma 2

Fermo restando il rispetto di quanto stabilito dall 'articolo 182,

sono tempestivamente sottoposti a controllo medico i lavoratori

per i quali e' stata rilevata un'esposizione superi ore ai valori di

azione di cui all'articolo 208, comma 2, a meno che la valutazione

effettuata a norma dell'articolo 209, comma 2, dimo stri che i valori

limite di esposizione non sono superati e che posso no essere

esclusi rischi relativi alla sicurezza

D.LGS. 81/08, TITOLO VIII, CAPO IV , ART. 211

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

SORVEGLIANZA SANITARIASORVEGLIANZA SANITARIA

Non esistono , al momento attuale, indicazioni condivise a livello internazionale per

un efficace protocollo per la sorveglianza sanitaria dei lavoratori professionalmente

esposti ad EMF

In Italia indicazioni possono essere reperite nelle :

Linee Guida sulla sorveglianza sanitaria per l’esposizione a ra diazioni non ionizzanti,

a cura di M Bellia, A Giovanazzi, N L’Abbate, F Ott enga, A Stanga, ATTI XVIII

Congresso Nazionale AIRM. Riva del Garda, 2003

Linee Guida SIMLII per la sorveglianza sanitaria degli esposti a radiaz ioni non

ionizzanti, a cura di Ottenga F, Giovanazzi A, L’Ab bate N, Righi E, Terrana T, Trenta

G, Pavia, PIME, 2003

NB: necessario un aggiornamento!

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

Allo stato attuale delle conoscenze, non risultano esistere, per l’esposizione ad ELF o alle IF, indicatori (es. indicatori di effetto sp ecifico) che possano essere applicati per il controllo dei lavoratori esposti;

Su questa premessa, la SS ed il controllo medico de bbono comprendere un’accurata anamnesi e visita medica, ma al momento non si cons idera possibile indicare degli accertamenti specifici da effettuare su grupp i di lavoratori, a parte quanto riportato sotto;

La visita preventiva in particolare, ma anche le su ccessive visite periodiche debbono essere principalmente volte alla ricerca dell’esistenza di condizioni di maggiore suscettibilità

SORVEGLIANZA SANITARIASORVEGLIANZA SANITARIA

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

CONCLUSIONI (1)CONCLUSIONI (1)

� allo stato attuale delle conoscenze, non risultano esistere, per l’esposizione a CEM, indicatori specifici di effetto precoce, che possano essere applicati per il controllo dei lavoratori esposti

� non esistono, al momento attuale, indicazioni condi vise a livello internazionale per la sorveglianza sanitaria dei lavorato ri per un efficace protocollo professionalmente esposti ad EMF

� la visita preventiva in particolare, ma anche le succ essive visite periodiche debbono essere principalmente volte alla rice rca dell’esistenza di condizioni di maggiore suscettibil ità (lavoratori particolarmente a rischio)

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

CONCLUSIONI (1)CONCLUSIONI (1)

� Lavoratori particolarmente a rischio : anche se su alcune condizioni esiste una concordanza (es. portatori di pacemakers, epile ttici), manca una definizione complessiva condivisa delle condizioni di maggiore suscettibilità

� L'adeguata protezione di questi lavoratori necessit a una valutazione su base individuale, talvolta non semplice

� Lavoratrici gestanti: assenza di limiti specifici, scarsi dati scientific i; applicabilità della Direttiva 92/85/CEE sull'introduzione di misure per promuovono il miglioramento della sicurezza e della salute sul lavoro delle lavoratrici gestanti e delle donne che hanno recentemente partorito o che allattano ?

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

CONCLUSIONI (2a)CONCLUSIONI (2a)

Datore di lavoro: formalmente ruolo centrale nella valutazione dell'esposizione e del rischio, predisposizione delle misure per la eliminazione o riduzione del rischio CEM-correlato, gestione dei “gruppi particolarmente a rischio”

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

PERO’

ruolo cardine giocato dal medico del lavoro:

� le condizioni che predispongono a “necessitàparticolari” sono prevalentemente mediche

� la stessa valutazione del rischio deve tener conto delle “opportune informazioni ricavate dallasorveglianza sanitaria ” e, ad es, nel caso in cui venga individuato un danno alla salute derivante dall'esposizione a CEM, bisogna attuare una rivalutazione

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

CONCLUSIONI (2a)CONCLUSIONI (2a)

CONCLUSIONI (2b)CONCLUSIONI (2b)

� i dati scientifici e le indicazioni operative sono a ttualmente

deficitari, e non forniscono sufficiente supporto al medico del

lavoro per affrontare adeguatamente il problema della

sorveglianza sanitaria, della definizione dei gruppi con particolari

necessità, (lavoratori particolarmente a rischio), della loro

protezione

� La normativa prevede specifiche procedure (armonizzate a livello

Europeo) per la valutazione del rischio da CEM (vedi norme

CENELEC), ma poca (nulla?) attenzione alla “gestion e medica”

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010

CONCLUSIONI (2b)CONCLUSIONI (2b)

� C'è un'evidente, e urgente ,necessità di sviluppare un approccio

medico condiviso alla sorveglianza sanitaria, ed alla definizione

e gestione dei “lavoratori particolarmente suscettib ili” e delle

opportune misure di prevenzione

� E’ auspicabile la creazione di un gruppi di lavoro “ad hoc” ,

possibilmente formali, possibilmente internazionali ( evidenti

ragioni etiche), su questo tema

Fabriziomaria Gobba, Università di Modena e Reggio EmiliaBolzano, 10-11 giugno 2010