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la 1\I\edicina del Lavoro LETTERE IN l"lea LJ.v 2005: 96. 1: 37-38 REDAZIONE Ancora sulla sorveglianza sanitaria di lavoratori esposti a cancerogenl Ringraziamo il Proi. P~a per l'atte:J.zione dediCJ.taai no- StrOcontributo al àibattito in corso sulle pagine de La Me- dicina del Lavoro :J. proposito delle Linee Guida SIÌVILII sulla sorveglianza sanitaria dei lavoratori professionalmente esposti ad agenti c:mcerogeni. Siamo certi Òe il Proi. Pira conàivida con noi la convinzione che. come àimostrare dal nwnero e dallivelio dei contrii:mti pubblicati sull'argome:J.- to, la rubrica Lettere in Redazione de La Medicina del La- voro costituisca la sede più appropriata per una approfondi- ta e docwnentata discussione sugli argomenti sciencifi.ci e professionali tipici delia nostra disciplina, piuttosto che un affiettato ed imvrovvisato inte:vento in un contesto inadat- to alla necessaria riilessione. li nostro contributo, in senso secondo noi cosrruttivo, ha posto l'accento sul fatto G.1.e, a prescindere dalle enunciazioni formali, la mancanza di uno stretto collegamento tra controlio dei livelli di esvosizione attUali e sorveglianza sanitaria, di rJ.rro. trasiormi quest'ulti- ma in un'atTività di sCTeening (ci si passi il termine inglese, dare che ~ ormai adottare :mche nei dizionari di lingua Ita- liana). Ritenendolo scontato e puramente formale, abbiamo rraiasciato di esprimere nelie nostre note il dovuto ricono- scimento nei conironti dello sforzo di elaborazione compiu- to dal Gruppo di Lavoro SllvIlJ.l sui cancerogeni in am- biente di lavoro. Lo facciamo ora, seppure in ritardo. Acco- gliamo quindi positivamente l'annuncio del coordinatore del Gruppo di lavoro a proposito del prossimo riesame delle Linee Guida stesse. alla luce delle esperienze maturate in questi anni e, ci augur.amo, anche dei contributi pubblicati ... m questa nVlsta. Pierluigi Cocco Grazia Serra La denuncia di malattie causate dall' esposizione a rischi specifici durante il servizio militare l Caro Direttore. il riscontro di una pareiogia. sulla base di un'aCGlfata valu- tazione clinica e con il mpporto di adeguati esami srrwne:J.- ;:ali e di laboratorio. e l'esecuzione di una approfondita anam- nesi lavorativa permettono al medico del lavoro di stabilire l'esistenza o meno di un nesso di causalità tra la parelogia os- servata e l'attività lavorativa svolta dal soggetto in esame. L'i- dentificazione di ;:ale nesso. verificare con 1'ausilio dei nori criteri medico-legali (cronologico, mpografico, dell'adegua- tezza lesiva) comporta, soprattUtto per lo specialista in medi- cina del lavoro, differenti obblighi tra i quali la trasmissione della denuncia di malattia professionale alle autorità compe- tenti e la redazione del primo certificato di malattia profes- sionale per l'INAIL. Vi sono ?erò casi particolari, come da noi veritìcato nel corso dell'attività svolta nell'ambire dei Re- gistro Mesote1iomi della Lombardia (R.l\rlL), per i quali l'e- sposizione a risc:uo che ha Glusato la maiattia (nel nostro ca- so mesotelioma da esposizione ad asbesto) si ~ verificata nel corso dello svolgimento del servizio militare di leva o di car- riera. In quesri casi l'iter me:iico-legale prevede comunque la de:1Uncia di malattia ?roressionale alle autorità competenti C\utorità o Polizia Giudiziaria, Azienda Sanitaria Locale, Direzione Provinciale del Lavoro, INAIL) ai sensi dell'arr. 139 del DPR 1124/1965 e successive modiiicazioni ed inte- gr:lzionl. dell'art. 21 della L. 833/1978, dell'art. 10 del DL 38/2000, del DM 27.4.2004 ed in ottemperanza agii obblighi sanciti dagli art. 365 del CP e 334 dei CPP. Non va invece compilato il primo certificato medico per l'INAIL dal mo- me:lto che, per l'attività che ha determinato l'esposizione in causa. non ricorrono le condizioni che prevedono l'assicura- zione obbligatoria presso lTNAIL. La stesura del primo cer- tificato per l'INAIL risulta in questi casi quindi inutile, se non addirittura conuoproduceme. per il paziente o i fami-

Ancora sulla sorveglianza sanitaria di lavoratori esposti ... · Ancora sulla sorveglianza sanitaria di lavoratori esposti a cancerogenl Ringraziamo ilProi. P~a per l'atte:J.zione

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Page 1: Ancora sulla sorveglianza sanitaria di lavoratori esposti ... · Ancora sulla sorveglianza sanitaria di lavoratori esposti a cancerogenl Ringraziamo ilProi. P~a per l'atte:J.zione

la 1\I\edicina del Lavoro

LETTERE IN

l"lea LJ.v 2005: 96. 1: 37-38

REDAZIONE

Ancora sulla sorveglianza sanitaria di lavoratori espostia cancerogenl

Ringraziamo il Proi. P~a per l'atte:J.zione dediCJ.taai no­StrOcontributo al àibattito in corso sulle pagine de La Me­dicina del Lavoro :J. proposito delle Linee Guida SIÌVILIIsulla sorveglianza sanitaria dei lavoratori professionalmenteesposti ad agenti c:mcerogeni. Siamo certi Òe il Proi. Piraconàivida con noi la convinzione che. come àimostrare dal

nwnero e dallivelio dei contrii:mti pubblicati sull'argome:J.­to, la rubrica Lettere in Redazione de La Medicina del La­

voro costituisca la sede più appropriata per una approfondi­ta e docwnentata discussione sugli argomenti sciencifi.ci eprofessionali tipici delia nostra disciplina, piuttosto che unaffiettato ed imvrovvisato inte:vento in un contesto inadat­to alla necessaria riilessione. li nostro contributo, in senso

secondo noi cosrruttivo, ha posto l'accento sul fatto G.1.e,aprescindere dalle enunciazioni formali, la mancanza di unostretto collegamento tra controlio dei livelli di esvosizione

attUali e sorveglianza sanitaria, di rJ.rro. trasiormi quest'ulti­ma in un'atTività di sCTeening (ci si passi il termine inglese,dare che ~ ormai adottare :mche nei dizionari di lingua Ita­liana). Ritenendolo scontato e puramente formale, abbiamorraiasciato di esprimere nelie nostre note il dovuto ricono­scimento nei conironti dello sforzo di elaborazione compiu­to dal Gruppo di Lavoro SllvIlJ.l sui cancerogeni in am­biente di lavoro. Lo facciamo ora, seppure in ritardo. Acco­gliamo quindi positivamente l'annuncio del coordinatoredel Gruppo di lavoro a proposito del prossimo riesame delleLinee Guida stesse. alla luce delle esperienze maturate inquesti anni e, ci augur.amo, anche dei contributi pubblicati...m questa nVlsta.

Pierluigi CoccoGrazia Serra

La denuncia di malattie causate dall'esposizione a rischi specificidurante il servizio militare

l

Caro Direttore.

il riscontro di una pareiogia. sulla base di un'aCGlfata valu­tazione clinica e con il mpporto di adeguati esami srrwne:J.­;:alie di laboratorio. e l'esecuzione di una approfondita anam­nesi lavorativa permettono al medico del lavoro di stabilirel'esistenza o meno di un nesso di causalità tra la parelogia os­servata e l'attività lavorativa svolta dal soggetto in esame. L'i­dentificazione di ;:ale nesso. verificare con 1'ausilio dei nori

criteri medico-legali (cronologico, mpografico, dell'adegua­tezza lesiva) comporta, soprattUtto per lo specialista in medi­cina del lavoro, differenti obblighi tra i quali la trasmissionedella denuncia di malattia professionale alle autorità compe­tenti e la redazione del primo certificato di malattia profes­sionale per l'INAIL. Vi sono ?erò casi particolari, come danoi veritìcato nel corso dell'attività svolta nell'ambire dei Re­

gistro Mesote1iomi della Lombardia (R.l\rlL), per i quali l'e-

sposizione a risc:uo che ha Glusato la maiattia (nel nostro ca­so mesotelioma da esposizione ad asbesto) si ~ verificata nelcorso dello svolgimento del servizio militare di leva o di car­riera. In quesri casi l'iter me:iico-legale prevede comunque lade:1Uncia di malattia ?roressionale alle autorità competentiC\utorità o Polizia Giudiziaria, Azienda Sanitaria Locale,Direzione Provinciale del Lavoro, INAIL) ai sensi dell'arr.139 del DPR 1124/1965 e successive modiiicazioni ed inte­

gr:lzionl. dell'art. 21 della L. 833/1978, dell'art. 10 del DL38/2000, del DM 27.4.2004 ed in ottemperanza agii obblighi

sanciti dagli art. 365 del CP e 334 dei CPP. Non va invececompilato il primo certificato medico per l'INAIL dal mo­me:lto che, per l'attività che ha determinato l'esposizione incausa. non ricorrono le condizioni che prevedono l'assicura­zione obbligatoria presso lTNAIL. La stesura del primo cer­tificato per l'INAIL risulta in questi casi quindi inutile, senon addirittura conuoproduceme. per il paziente o i fami-

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gliari aventi àirirro, che in ~al modo rischierebbero di per­

dere tempo prezioso per l'inoltro della "Causa di Servizio"

ai l'vIinisteri della Difesa o ciell'Interno, a seconda del corpo

militare di appartenenza;, che i: invece la corretta procedura

da seguire e che prevecie precise scadenze.

Ad esempio nel caso di un soggerro che abbia svolto ilservizio milirare cii leva o di carriera in Marina Militare ed

abbia contrarro una malattia Droiessionale a causa di una

esposizione a rischio subita nel corso di ~ale periocio. 1'e:1te

competeme ;l cui inoltrare l'iS1:anza per il riconoscime:1to cii

malattia professionaie i: il Ministero della Difesa. La do­

manda deve riportare i dati anagrailci dei soggerro, i datiinere:1ti il servizio militare (es. numero di mat!'icola. data di

congedo, quai.iiìca), ia diagnosi di malarria e la data di in­

sorge:1za. l'ageme c:J.usale Òe si ririe:1e responsabile della

patologia ed una Dre'/e illus=zlone dell'attività svolta. Alla

domanda vanno allegati la documemazione clinica relariva

e la copia, se prese:1te, del foglio di congedo dal serviziomilirare.

Il termine di legge per la prese:1razione della domanda

di indennizzo per malama proiessionale per il personale ci­viie e milirare della Difesa i: e:1tro 6 mesi ciail.a data in cui

l'interessato ha avuto conosce:1za dell'infermità (art. 3 del

RD 15 aprile 1928, n. 1024; e art. 36 del DPR 3 maggio

1957, n. 686). I te.-mini per il ricorso in caso di giudizio av­

verso sono di 60 giorni in caso di ricorso al TAR (art. 21

della legge 6 dicemore 1971, n. 1034) e 120 giorni nel caso

di ricorso straordinario al Presideme della Repuoolica (art.

8 e seguenri del DPR 24 novemore 1971, n. 1199).

Dal 2000 ad oggi sono giunti all'osservazione del RlvlL

6 casi di mesotelioma maligno ciella pleura consegueme al­

l'esposizione ad amiamo suoita in corso di servizio militare.

La maggior parre di a.uesri pazie:1ri. per i a.uali non risuita­va alcuna altra attività lavorariva esponeme ad amiamo né

altre esposizioni amDiemali o ciomestiche, aveva svolto liservizio di le'/a (4 casi) o di c:uriera (2 casi) in Marina ::Vli­litare con mansioni di :Uochista. condurrore e manure:1tore

di caldaie, capo dei servizi elettrici, arriiiciere, c:mnoruere emarinaio semplice.

Vale la pena segnalare. pe, analogia. anche la receme os­

servazione di 2 casi di mesotelioma in lavoratori apparte­

nenti al Corpo dei Vi~li del Fuoco. Nessun caso di questa

patologia è riporrato in lerre,arura in a.uesta categoria seb­

bene il rischio di esposizione a c:mcerogeni in ambito occu­

pazionale, tra cui anche !'asoesto, sia noto in questi opera­

tori ormai da alcuni anni (l). L'arrenzione ve,so i vigili del

fuoco pe, il problema dell'esposizione a cancerogeni rurra-

1 Dipendono dal WIinistem dell1ntemo: Polizia di Stato.

Vigili del Fuoco e Guardia di Finanza: dipe:1dono cialwlini­stem della Difesa: Ese:ciro, Marina l'vliiirare. A.eronaunca .Mi­urare e Caraoinieri

via è stata recentemente riaccesa soprarrurro in seguito ai

fatti conseguemi l'attacco terroristico dell'Il settembre2001 al World Trade Center di New York. I ricercatori in­

tam hanno studiato e ancora seguono questi lavoratori, per

i quali si iponzza purtroppo, come per ia popolazione gene­

rale interessata dall'evento, un maggiore rischio di contrarre

mesoteliomi conseguente all'esposizione all'amiamo libera­

tosi dai grattacieli che ne comene'/ano una grande quantità-. ")\come COlDente ~_..

L'iter da seguire nel caso del riscontro cii malattia pro­

r-essionale in un Vigile del Fuoco pre'lecie, oltre alla consue­

ta segnalazione alle autorità compete:Hi con la denuncia di

malattia professionale. la compilazione ciella istanza per ilriconoscimemo della Causa di Servizio da inviare al Mini­

srero dell1nrerno. Il pazieme dovrà presentare domanda al

Comando Provinciale dei Vi~li del Fuoco che lo invirerà a

sorroporsi ad accerramenti presso l'Ospedale Nliiitare di ri­

ierimemo per la zona di reside= del soggetto. La valuta­zione enerruata dall'Ospedale Militare sarà inviata al Co­

mando Provinciale dei Vigili del Fuoco che, encro lO gior­

ni, pena la decorrenza dei te.-mini di legge, la sottoporrà al

l'I.lin.istero dell1nrerno da cui poi sarà formulato un parere

finale. Vi i: ovviamenre, anche in a.uesto caso, la possibilità

per il paziente o gli avenri dirittO, di ricorso all'istanza in

caso di giudizio avverso.

I casi sopra descrirri, sebbene non frequenri nella prati­

ca clinica quoridiana del medico del lavoro, valgono co­munaue a sottolineare l'imoortanza della conoscenza e- -

dell'arruazione delle corrette procedure medico-legali da

seguire al fine di evitare un inutile afflusso di prariche a

servizi non competenti, ma soprarrutto al fine di indirizza­

re il paziente ed i familiari alla richiesta di giusto ricono­

scimento di una parologia ad eziologia proiessionale, entro

i ;:ermini di legge.

Zuiejka Canri, Carolina Mensi, L. Riboldi,

G. Chiappino

Ce:mo Studi Effem Biologici Polveri Inalate (EPBI) ­

Registro Mesoteliomi Regione LomoardiaDioarrimento di Medicina del Lavoro - Clinica del

Lavoro "L. Devoto" - Università degli Studi di IvIilano

BIBLIOGRAFIA

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2. LANDRlGAN PJ, LJOY PJ, THURSTON G, et al: He:lÌth

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Ccme, Disaster. Environ Health Perspect 2004; 112:ì31-ì39