24
SONO ANDATI AVANTI SONO ANDATI AVANTI REDONA Alfredo Chiesa Classe 1938 RONCOLA Gianfranco Rota Classe 1935 ROSCIANO Luigi Cattaneo Classe 1945 ROSSINO Giovanni Ravasio Classe 1933 SAN PAOLO D’ARGON Mario Sonzogni Classe 1925 PRESOLANA Lucio Canova Classe 1923 SAN PELLEGRINO Pietro Baroni Classe 1915 SARNICO Giacomo Bonomelli Classe 1920 SEDRINA Alessandro Scotti Classe 1913 SELVA DI ZANDOBBIO Lorenzo Marchesi Classe 1925 SELVA DI ZANDOBBIO Angelo Zenoni Classe 1919 SERINA Abele Carrara Classe 1922 SERINA Pietro Carrara Classe 1913 SOLZA Arnaldo Boschini Classe 1939 SOLZA Luigi Riva Classe 1930 SOMENDENNA Angelo Muttoni Classe 1919 SEMONTE Giulio Coter Classe 1932 SERIATE Giacomo Barbieri Classe 1924 SOVERE Daniele Carrara Classe 1944 SOVERE Geremia Cattaneo Classe 1937 SOVERE Battista Caronini Classe 1936 SUISIO Tobia Previtali Classe 1931 TAVERNOLA Giovan Battista Bettoni Classe 1925 TAVERNOLA Pietro Foresti Classe 1951 TAVERNOLA Giovanni Pedrocchi Classe 1947 TORRE BOLDONE Celestino Brugnetti Classe 1927 TRESCORE Tobia Poloni Classe 1913 TREVIOLO Arturo Maffeis Classe 1935 TREVIOLO Costante Serughetti Classe 1942 UBIALE/ CLANEZZO Luciano Capelli Classe 1944 VERCURAGO Carlo Valsecchi Classe 1923 VERTOVA/COLZATE Giuseppe Franchina Classe 1927 VILLA D’OGNA Giuseppe Mainetti Classe 1935 VILLA D’OGNA Alessandro Pezzoli Classe 1938 VILMINORE Riccardo Duci Classe 1979 TAVERNOLA Angelo Fenaroli Classe 1940

SONO ANDATI AVANTISONO ANDATI AVANTIxoomer.virgilio.it/r_bezzi/pdf/Scarpone_Dic2005_2.pdf · 2008-08-30 · l’Alpino per la S. Messa celebrata dal parroco don Franco Lanfranchi

  • Upload
    others

  • View
    5

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: SONO ANDATI AVANTISONO ANDATI AVANTIxoomer.virgilio.it/r_bezzi/pdf/Scarpone_Dic2005_2.pdf · 2008-08-30 · l’Alpino per la S. Messa celebrata dal parroco don Franco Lanfranchi

SONO ANDATI AVANTISONO ANDATI AVANTI

REDONA

Alfredo ChiesaClasse 1938

RONCOLA

Gianfranco RotaClasse 1935

ROSCIANO

Luigi CattaneoClasse 1945

ROSSINO

Giovanni RavasioClasse 1933

SAN PAOLO D’ARGON

Mario Sonzogni Classe 1925

PRESOLANA

Lucio CanovaClasse 1923

SAN PELLEGRINO

Pietro BaroniClasse 1915

SARNICO

Giacomo BonomelliClasse 1920

SEDRINA

Alessandro Scotti Classe 1913

SELVADI ZANDOBBIO

Lorenzo Marchesi Classe 1925

SELVADI ZANDOBBIO

Angelo ZenoniClasse 1919

SERINA

Abele Carrara Classe 1922

SERINA

Pietro Carrara Classe 1913

SOLZA

Arnaldo Boschini Classe 1939

SOLZA

Luigi RivaClasse 1930

SOMENDENNA

Angelo MuttoniClasse 1919

SEMONTE

Giulio Coter Classe 1932

SERIATE

Giacomo BarbieriClasse 1924

SOVERE

Daniele CarraraClasse 1944

SOVERE

Geremia CattaneoClasse 1937

SOVERE

Battista CaroniniClasse 1936

SUISIO

Tobia PrevitaliClasse 1931

TAVERNOLA

Giovan Battista BettoniClasse 1925

TAVERNOLA

Pietro ForestiClasse 1951

TAVERNOLA

Giovanni PedrocchiClasse 1947

TORRE BOLDONE

Celestino BrugnettiClasse 1927

TRESCORE

Tobia PoloniClasse 1913

TREVIOLO

Arturo MaffeisClasse 1935

TREVIOLO

Costante SerughettiClasse 1942

UBIALE/ CLANEZZO

Luciano CapelliClasse 1944

VERCURAGO

Carlo Valsecchi Classe 1923

VERTOVA/COLZATE

Giuseppe Franchina Classe 1927

VILLA D’OGNA

Giuseppe MainettiClasse 1935

VILLA D’OGNA

Alessandro PezzoliClasse 1938

VILMINORE

Riccardo DuciClasse 1979

TAVERNOLA

Angelo FenaroliClasse 1940

Page 2: SONO ANDATI AVANTISONO ANDATI AVANTIxoomer.virgilio.it/r_bezzi/pdf/Scarpone_Dic2005_2.pdf · 2008-08-30 · l’Alpino per la S. Messa celebrata dal parroco don Franco Lanfranchi

26

VITA DELLA SEZIONE

Aldo Biava - CeneIn punta di piedi, senza darefastidio a nessuno, il 15 ottobreAldo Biava è andato avanti.Aveva 73 anni, dei quali trentatrascorsi quale capogruppo diCene. Ha saputo farsi apprez-zare per l’attaccamento ai va-lori dell’alpinità; tenacia, co-raggio e grande generosità nongli sono certo mancate.Si è pure distinto per l’impe-gno sociale e la disponibilità verso i più deboli.Durante il suo mandato sono stati realizzati ilMonumento agli Alpini, un magnifico Crocifisso peril cimitero, la ristrutturazione della Croce sul MontePizzo che sovrasta Cene, la benedizione del nuovogagliardetto. Venne nominato Cavaliere dellaRepubblica nel 1982, come riconoscimento impor-tante per il lavoro svolto. Soldato di leva, classe 1932,arruolato nel ’54, prestò servizio nel Btg. Edolo del 5°Alpini a Merano.Gli Alpini di Cene vogliono ricordare le sue qualitàper farne tesoro nel tempo, ringraziandolo per lapreziosa attività a favore del gruppo e della comu-nità.

Adolfo Scola - CarennoGli Alpini del gruppo diCarenno, piangono la scom-parsa di Adolfo Scola. classe1924, da tutti conosciuto come“Dolfo”. Già capogruppo dal1989 al 1992, fu tra i promotoridel Sacrario del Monte Tesoro,imponente costruzione realiz-zata a 1400 metri di quota e de-dicata ai Caduti per la Patria. Il gruppo, memore degli annidi duro lavoro sotto la sua gui-da, durante l’edificazione del Sacrario, proseguiràcon la stessa tenacia, seguendo il sentiero di idealied alpinità che “Dolfo” ha tracciato, ricordandoloper sempre.

Dario Carenini

Valerio Rinaldi - ZognoIl 16 settembre scorso, all’età di69 anni, ci ha lasciato ValerioRinaldi, da sempre socio delGruppo, per vent’anni consi-gliere, ricoprendo negli ultiminove anni la carica di viceca-pogruppo. La sua collabora-zione è stata preziosa nell’or-ganizzazione e nella realizza-zione di ogni iniziativa. Con lasua disponibilità costante e ge-nerosa, con entusiasmo contagioso è sempre statopronto a dare una mano, a svolgere anche i lavoripiù umili per la buona riuscita di ogni opera.I familiari, gli amici, gli alpini hanno conosciuto eapprezzato la bontà del suo cuore, il piacere dellasua compagnia e il valore della sua amicizia. Perquesto non lo dimenticheremo mai, ma lo sentire-mo sempre vicino con tanta riconoscenza e tanto af-fetto. Luigi Garofano

Luigi Meloni – SovereUn’intera vita dedicata al vo-lontariato, scandita dalle notemusicali: è così che gli alpini diSovere, del coro Ana, della co-rale San Vincenzo di CereteBasso, della banda dell’orato-rio, dell’Avis Aido, i familiariricordano Luigi Meloni, classe1927, l’operaio dell’Ilva diLovere, che, alla sera, smettevala tuta blu per impugnare labacchetta da maestro con cui dirigeva i suoi cantori.Il “maestro Luigi” così era conosciuto a Sovere, neipaesi vicini ed in tutti quei luoghi in cui portava isuoi “ragazzi” ad esibirsi. Quegli stessi “ragazzi”che l’avevano seguito in 31 anni di direzione, nel-l’agosto scorso l’hanno accompagnato all’ultima di-mora, con la gola stretta dal groppo che li ha co-stretti ad interpretare solo con un sussurro le canzonia lui più care.Nel testamento spirituale, indirizzato ai coristi Anadi Sovere, in occasione del 40° di fondazione del so-dalizio, aveva rivolto un plauso e un grazie parti-colare “per il loro prodigarsi all’istruzione, perchéessere parte attiva è un impegno che migliora, edu-ca ed eleva i sentimenti più nobili e sublimi di unapersona”. Questo gli alpini ed i coristi di Sovere nonlo dimenticheranno mai. Grazie, maestro Luigi!

Ricordiamoli

ZOGNO

Andrea Pesenti Classe 1931

ZOGNO

Franco PesentiClasse 1947

ZOGNO

Francesco Sonzogni (Pio)Classe 1919

Page 3: SONO ANDATI AVANTISONO ANDATI AVANTIxoomer.virgilio.it/r_bezzi/pdf/Scarpone_Dic2005_2.pdf · 2008-08-30 · l’Alpino per la S. Messa celebrata dal parroco don Franco Lanfranchi

27

VITA DELLA SEZIONE

Nuova sede sezionaleGruppi:BERGAMO – CITTA’ ALTA € 100,00GAZZANIGA “ 500,00BERGAMO – CAMPAGNOLA“ 250,00ENTRATICO “ 2.000,00PETOSINO “ 1.000,00BOSSICO “ 1.000,00SPIRANO “ 1.000,00AZZANO SAN PAOLO “ 3.000,00CASAZZA “ 300,00ALBANO S. ALESSANDRO “ 2.500,00Alpino Merici Vitalino – Gruppo di Gazzaniga “ 60,00F.E. “ 300,00Avanzo manifestazione a Malles (Aldeni) “ 50,00

Casa Alpini di EndineGruppo di CARVICO € 300,00Gruppo di SPIRANO “ 500,00Pellegrini Andrea – Amico degli Alpini delGruppo di CAPIZZONE “ 400,00Alpini Turani Virginio e Ghezzi Battista del Gruppo di VALBREMBO (sistemazione fontana) “ 90,00

Centro Tumori – MilanoGruppi:CALCINATE € 4.010,00RONCOLA in memoria dell’alpino Rota Gianfranco “ 100,00

Donare vuol dire amare

A voi la pennaUna segnalazione mancata

S. Pellegrino Terme, 30 agosto 2005Sicuramente non voglio toglier nessun merito agliAlpini per le onorificenze citate nel nostro periodicoScarpone Orobico dell’agosto 2005, tanti meno allaprestigiosa distinzione onorifica di Commendatore alMerito al Carissimo amico ed eroico Franco Pini contanti meriti che il sottoscritto non possiede.Ma voglio precisare che con il Commendator Pini,la stessa Onorificenza e stessa data l’ha ricevuta an-che il sottoscritto Art. Alpino classe 1935 per 18 me-si, orgogliosissimo di esserlo stato. Inoltre per ben20 anni ausiliario delle Forze Armate volontario delCorpo Militare della Croce Rossa con il grado di Serg.Maggiore con varie missioni italiane ed estere.Grazie e doverosi ossequi.

Ruggeri Giancarlo

Complimenti e felicitazioni caro commendatore. Scusi senon è stato citato tra gli alpini ai quali il Prefetto ha con-segnato le onorificenze il giorno della Festa della Re-pubblica, ma ciò non è certo da imputarsi a dimentican-za, negligenza o altro della redazione. Come è ovvio ilnostro periodico pubblica solo i nomi degli alpini insi-gniti da onorificenze, segnalati dai gruppi oppure che sipossano desumere dalla “rassegna stampa”, meticolosa-mente curata da un nostro redattore. Purtroppo dal suogruppo non è giunta alcuna segnalazione e dal suo cur-riculum, pubblicato su un quotidiano provinciale, risul-tano tanti meriti e la militanza a tante associazioni be-nefiche, ma della sua appartenenza all’ANA nessun ac-

cenno. Non possiamo neppure ogni volta scartabellare i24.000 iscritti alla nostra sezione. Grazie della segnala-zione e della fotografia che volentieri pubblichiamo.

Onore al cappello alpinoBagnatica, 5 ottobre 2005Le invio i miei quattro versi “Onore al cappello al-pino”, un piccolo, modesto tentativo per ricordareil nostro cappello alpino, ma soprattutto per ono-rare gli alpini che lo hanno portato con fierezza fi-no alla morte. Guardo il mio cappello alpino / e mi commuovo elo ringrazio, / lui è unico e strano da vedersi. – Luiper me, per noi alpini / è una bandiera / e l’Italiadegli alpini / e del cappello dev’essere fiera . – Io tipenso glorioso cappello alpino / posto su tombesconosciute / in terre lontane / a vegliar quei sacricorpi / che in patria non torneranno mai. – Gli alpininel tempo / han fatto gloriosa storia; / il capelloalpino / è l’imperitura memoria.Giuseppe TestaEd ecco ricordato il nostro cappello.

LETTERE AL DIRETTORE

Page 4: SONO ANDATI AVANTISONO ANDATI AVANTIxoomer.virgilio.it/r_bezzi/pdf/Scarpone_Dic2005_2.pdf · 2008-08-30 · l’Alpino per la S. Messa celebrata dal parroco don Franco Lanfranchi

28

CRONACA DAI GRUPPI

Adrara San Martino

Tutti sul PasubioSi prova sempre grande commozione salendo

sul Monte Pasubio, montagna sacra alla Patria edestremo baluardo nella Grande Guerra, special-mente se si tratta del 1° pellegrinaggio nazionalesu questa cima.

A tale appuntamento non ha voluto mancare ilgruppo Alpini e Protezione Civile di Adrara SanMartino che domenica 4 settembre è salito sin las-

sù per parteciparea questa importan-te ricorrenza.

Nell’occasione:«Abbiamo avutola grande oppor-tunità di incontra-re e conoscere dipersona il presi-dente nazionaleCorrado Perona -questo il commen-to del capogrup-

po Gianpietro Vavassori - e, grazie all’amiciziadel nostro consigliere nazionale Giorgio Sonzo-gni, abbiamo pure scattato delle bellissime fotoche custodiremo gelosamente a ricordo di que-sta splendida giornata.»

Albano S. Alessandro

Ben tre ricorrenze in una

Per il gruppo Alpini di Albano S.A. il 25 Set-tembre 2005 è stata una giornata che ben difficil-mente si potrà dimenticare e diversi sono i motivi.Innanzitutto si sono celebrate ben 3 ricorrenze cheriempiono di orgoglio tutti gli alpini del gruppo:45° anno di fondazione, 20° della locale Protezionecivile, 18° anniversario del gemellaggio con il grup-po di Sinigo (Merano).

La festa è riuscita nel migliore dei modi grazieall’intervento di moltissime personalità, alla pre-senza di ben 88 gagliardetti e i vessilli di Bergamoe Bolzano, alle fanfare di Scanzorosciate e TrescoreBalneario e alla folta partecipazione del pubblicoche ha fatto da stupenda cornice a tutta la sfilatache, iniziata dalla piazza del Comune, si è snodataper le vie del paese deponendo corone di alloro alMonumento dei Bersaglieri, dei Caduti, dell’Alpi-no e dell’Avis-Aido, per concludersi al piazzale del-l’Alpino per la S. Messa celebrata dal parroco donFranco Lanfranchi. Alla stupenda riuscita della ma-nifestazione ha certamente contribuito una bellis-sima giornata di sole, ma soprattutto una certosina

organizzazione cheancora una volta hadato dimostrazione diassoluta efficienza.

E’ impossibile elen-care tutte le autoritàpresenti, tra queste ilpresidente sezionaleSarti con i vice Arnol-di e Nespoli, il consi-gliere Granelli, il capo zona Antonio Bombardieri,il professor Mario Traini, il rappresentante dellaP.C. Manzoni, il vice sindaco di Albano FrancescoEpis con il gonfalone, il sindaco di Torre de’ Rove-ri Roberto Marchesi, il presidente della ProvinciaValerio Bettoni, il comandante dei Carabinieri diSeriate Giuseppe Regina, il comandante della Po-lizia Intercomunale dei Colli Ezio Fiocchi, il vicecomandante del 3° Rgt. Aquila di Orio ten. col. Ros-selli, il gen. Giuseppe Mariano ex comandante del-la Brigata Orobica, il gen. Ivo Zeri, il capogruppo e27 soci del Gruppo di Sinigo, alpini di Malnate (Va)e di Solbiate (Co), rappresentanti delle associazio-ni d’arma e Avis-Aido locali. Speaker della mani-festazione Francesco Brighenti.

La cerimonia si è conclusa con il pranzo pressola sede locale e alla fine della giornata, tornando acasa, è rimasta in tutti la sensazione che oltre alleopportune e doverose cerimonie, si rafforza ognivolta di più il senso di amicizia, solidarietà e con-cordia che l’attaccamento alle nostre tradizioni ciaiuta a mantenere.

Alta Val Brembana

Al Passo S. Marco 1500 alpini

E’ stato un incontro festoso quello svoltosi alpasso S. Marco tra gli alpini della Valle Brembana ela Valtellina. Sono arrivate lassù almeno 1.500 pen-ne nere. E con gli alpini i loro familiari, amici edescursionisti. In totale almeno 2.000 persone. Tuttiinsieme a fare festa ordinatamente, nonostantel’affollamento, tant’è che il passo è rimasto semprelibero per il traffico stradale tranne per i 20 minu-ti o poco più della Messa celebrata da don SergioCarrara.

Rapidamente la cronaca delle festa gestita daicapigruppo Luigi Baschenis di Averara e Aldo DelNero di Albaredo, e nel ruolo di coordinatore espeaker Claudio Bianchi di Piazzatorre. La folla hacominciato ad ammassarsi al passo fin dalle 8. Po-co dopo le 10 ha conquistato il valico l’ex presi-dente della sezione Enzo Crepaldi, “bocia” novan-tatreenne, reduce di Russia, salutato da una calo-rosissima ovazione.

Alle 10,30 Baschenis ha dato il “taca banda” per

Page 5: SONO ANDATI AVANTISONO ANDATI AVANTIxoomer.virgilio.it/r_bezzi/pdf/Scarpone_Dic2005_2.pdf · 2008-08-30 · l’Alpino per la S. Messa celebrata dal parroco don Franco Lanfranchi

29

CRONACA DAI GRUPPI

il “trentatrè” aimusicanti di SantaBrigida. Banda cheha dato il via aicortei: cinque le se-zioni rappresenta-te con il vessillo, eprecisamente Ber-gamo, Sondrio,Como, Savona eConegliano e al-meno 130 gagliar-detti di gruppo.

Hanno fatto seguito i discorsi di ricordo dei Ca-duti. Hanno preso la parola Luigi Baschenis, Pa-trizio Del Nero, Ezio Nespoli vicepresidente dellasezione, Enzo Crepaldi, il presidente della Provin-cia Valerio Bettoni, il vicepresidente nazionale AnaGiorgio Sonzogni. Presenti sul palco anche il con-sigliere nazionale Ana Cesare Lavizzari, Ettore Lea-li della sezione Ana Sondrio, e altri rappresentantidi gruppi e sezioni Ana.

Sergio Tiraboschi

Alzano Lombardo

Dalla Russia con amoreQuando si dice Russia, per noi alpini si rievo-

cano sempre ricordi tragici, di sofferenze inuma-ne. Questa volta non è cosi, perché abbiamo avutola gradita sorpresa di conoscere una persona, checon gli alpini ha avuto a che fare in occasione del-l’inaugurazione dell’asilo di Rossosch, avvenutanel 1993. Questa signora, ritratta con alcuni alpinidi Alzano Lombardo, si chiama Elena, e ci ha rac-contato dei memorabili giorni passati in mezzo aiseicento alpini volontari. Ricorda ancora con gran-de affetto la cordialità, l’allegria ed i canti che glialpini portarono in quel paese. Il nostro incontro èavvenuto in occasione di un viaggio organizzatodalla parrocchia di Alzano, nell’ambito di un pel-legrinaggio nella Russia cristiana alla fine del set-tembre scorso.

Elena, ci ha pure raccontato di un episodio av-venuto durante l’occupazione italiana in un paesinovicino a Nikolajewka. I suoi abitanti non avevanopiù cibo, ma un reparto di alpini, accampatosi inquel luogo, divise il poco che aveva con loro.

Una signora del nostro gruppo, che seguiva conattenzione quanto diceva Elena, a sua volta ha nar-rato di suo padre che, assieme al fratello, entrambialpini dell’Edolo, aveva vissuto i drammatici gior-ni della ritirata. Egli superò il freddo implacabilegrazie ad un giubbotto di pelle di pecora, che unasignora gli aveva donato dicendogli che era di suofiglio morto in combattimento. Quel giubbotto loconservò come una reliquia fino al giorno della suamorte. Il fratello, affetto da polmonite, rifugiatosi inun’isba, fu curato da un’anziana signora russa conmiele e latte, e dopo alcuni giorni poté raggiunge-re quello che rimaneva del suo reparto.

Al termine dei loro racconti le due signore si so-no abbracciate. Noi abbiamo visto in quel gesto ilgrazie di reciproci atti di carità cristiana, d’amoreverso il prossimo, principi radicati nelle umili po-polazioni di religione cristiana ortodossa e cattoli-ca, nonostante scelte politiche avventurose e av-ventate li avesse portate a militare in campi avversi.

Il nostro parroco Don Alberto, il giorno dopoha ricordato, durante la S. Messa, tutti i nostri alpinie soldati caduti in terra di Russia, cosi ci siamo sen-titi ancora più vicini ai nostri morti, il cui dovereli portò a morire lontani dalla loro Patria.

Marchesi Pierfranco

Calcinate

Sagra Alpina beneficaAnche quest’anno, dal 16 al 24 luglio, il Gruppo

Alpini di Calcinate ha organizzato la Sagra Alpinaa scopo benefico, proponendo momenti d’incontroe di aggregazione finalizzati a raccogliere fondi chesono poi stati devoluti in solidarietà.

Sono state serate che hanno visto momenti diallegria con gare di briscola, serate danzanti; di so-lidarietà con una serata per i ragazzi della Bielo-russia; di aggregazione con il pranzo assieme agliAlpini del paese. Gli alpini calcinatesi non hanno di-menticato proprio nessuno.

Il momento culminante è stata la giornata di do-menica 24 che ha visto impegnati oltre 180 fantini inuna gara di equitazione valida per il 2° Concorso Ip-pico Nazionale di salto ad ostacoli, formula C, se-guita con grande interesse da un numeroso pub-blico. Erano presenti le Autorità locali quali: il par-

Page 6: SONO ANDATI AVANTISONO ANDATI AVANTIxoomer.virgilio.it/r_bezzi/pdf/Scarpone_Dic2005_2.pdf · 2008-08-30 · l’Alpino per la S. Messa celebrata dal parroco don Franco Lanfranchi

30

CRONACA DAI GRUPPI

roco don Giuseppe Colombo, il capogruppo G. Lui-gi Pezzoli con i suoi collaboratori, il consigliere se-zionale G. Battista Colombi ed il capogruppo diCalolziocorte Carlo Viganò. A questi è stata conse-gnata la sostanziosa somma di € 4.010,00 a favoredel Centro Tumori di Milano, poiché il Gruppo ANAdi Calolziocorte da 20 anni è promotore nel fornireattrezzature per le cure e la ricerca di tale istituto.

Carenno

20° del sacrario di Monte Tesoro

Nella splendida cornice del Monte Tesoro, gliAlpini di Carenno hanno celebrato, domenica 3 lu-glio, il 20° anniversario del Sacrario qui edificato,raggiungendo così un ideale ed importante tra-guardo per il Gruppo, impegnato da ben vent’an-ni nella gestione della struttura e prima ancora nel-la costruzione.

Tra le au-torità presen-ti, i sindaci diCarennoAlessandroTironi e diTorre de’ Bu-si Igor Bru-mana; alcunireduci delGruppo alpi-ni di Caren-no; i consi-glieri sezio-nali Speran-

dio Aldeni, Giancarlo Quarteroni e Gianfranco Ro-ta che scortavano il vessillo sezionale; il coordina-tore di zona della Valle Imagna Fermo Mager; i rap-presentanti del nucleo di Protezione civile di Ca-renno, nonchè moltissimi alpini e simpatizzantidelle Valli S.Martino e Imagna saliti in vetta perpartecipare alla manifestazione.

Dopo un breve corteo, dalla vicina piazzolad’atterraggio elicotteri verso la chiesetta del Sacra-rio, si effettuava l’alzabandiera e la deposizionedi una corona alla lapide che ricorda i Caduti per laPatria. Era quindi la volta di alcuni interventi. Toc-cante è stato quello del reduce Mario Rota, che havissuto in prima persona le difficoltà durante le fa-si di costruzione del Sacrario, testimoniandone imotivi ed i valori che avevano spinto gli alpini acostruire un’opera tanto ardita.

Il consigliere Gianfranco Rota, al termine dellasua allocuzione, donava al capogruppo Natale Car-sana il Crest della Sezione, riconoscendo così l’im-pegno e la costanza degli alpini di Carenno nelportare avanti le attività del gruppo. La madrinadella cerimonia sig.ra Giannina, consorte del com-

pianto capogruppo Luigi Mazzoleni scopriva unalapide a ricordo dei vent’anni del Sacrario, a cui fa-ceva seguito la S. Messa officiata da Don BattistaManzoni e da Padre Giovanni Benaglia, due sa-cerdoti molto affezionati al Sacrario del M.Tesoro evicini al Gruppo alpini.

Il rancio concludeva in letizia la splendida gior-nata alpina. Le Penne Nere di Carenno alla sera di-scendevano dal Monte Tesoro con il cappello in te-sta e la felicità nel cuore per la buona riuscita dellamanifestazione e con la consapevolezza di aver rag-giunto una tappa importante, un nuovo punto dipartenza per proseguire sul sentiero della vita al-pina. Nei momenti di difficoltà sarà sufficiente al-zare lo sguardo lassù, sulla cima, dove il nostro Sa-crario ci guarda e ci dice avanti…sempre.

Dario Carenini

Carobbio degli Angeli

50° Fondazione del Gruppo

In data 12 giugno 2005 il gruppo Alpini di Ca-robbio degli Angeli , guidato da Santo Rota, ha fe-steggiato il 50° di fondazione.

Alla manifestazione in rappresentanza della se-zione vi erano i vicepresidenti Arnoldi, Nespoli e

Riceputi, il Presidente Onorario Enzo Crepaldi, igenerali Carrara e Zeri, nonché i consiglieri Giup-poni e Quarteroni; al Vessillo Sezionale faceva alaun nutrito gruppo di gagliardetti.

Il corteo, partito dalla sede municipale, allietatodalle festose note della banda, ha percorso le vieimbandierate del paese raggiungendo il monu-mento ai Caduti e quello dell’Alpino per la depo-sizione di corone d’alloro .

Numerosa la rappresentanza di alpini accorsidai paesi bergamaschi per non mancare alla ceri-monia del mezzo secolo di vita del gruppo ; la ce-lebrazione della S.Messa officiata dall’alpino DonManuel Beghini, precedeva i discorsi ufficiali delleautorità tenutisi presso il campo sportivo. Il rancioalpino all’insegna dell’allegria concludeva in bel-lezza la giornata.

Page 7: SONO ANDATI AVANTISONO ANDATI AVANTIxoomer.virgilio.it/r_bezzi/pdf/Scarpone_Dic2005_2.pdf · 2008-08-30 · l’Alpino per la S. Messa celebrata dal parroco don Franco Lanfranchi

31

CRONACA DAI GRUPPI

Cenate Sotto

Ad Alpignano con i reduci

Domenica 18 settembre, dieci Alpini con il ca-pogruppo Antonio Spreafico, hanno accompagna-to il socio Giovanni Parigi, classe ’21 del batta-glione Edolo e reduce di Nikolaiewka, ad Alpi-gnano (Torino), invitato da quel Gruppo ANA inoccasione del 75° di fondazione e dell’inaugura-zione del Monumento al Btg. Edolo. Infatti, dal-l’ottobre ’41 al luglio ’42, Alpignano ospitò nellacaserma Damiano Chiesa gli uomini dell’ Edolo (5°Rgt. Alpini, divisione Tridentina).

Accolti festosamente dagli alpini locali, al no-stro Giovanni viene assegnato un cartellino con lascritta “Reduce” ed invitato a salire su un pulmino,dove altri reduci attendono di iniziare la sfilata, traquesti un famoso bergamasco, già presidente na-zionale ANA, il dott. Leonardo Caprioli, anch’eglidel battaglione Edolo, e reduce di Russia.

L’atmosfera è carica di commozione: quanti ri-cordi! Saluti, richiami. Giovanni non trattiene le la-crime, che gli scorrono copiose lungo le guance. Ilmezzo si avvia, seguito dal lungo corteo che sfilasotto una pioggia battente. Ma gli alpini sembra-no non accorgersene: marciano tra un mare di ves-silli, con passo cadenzato, allietato dalle note dellefanfare, mentre il pensiero vola lontano verso quel-le sterminate distese di neve gelata, che hanno ac-colto l’ultimo anelito dei compagni Caduti. Si ce-lebra la S. Messa al campo, nell’omelia si elogia il sa-crificio di quanti diedero la vita per la Patria. L’i-naugurazione del Monumento al Battaglione Edo-lo e i discorsi ufficiali chiudono la cerimonia.

Il rancio alpino, sotto la tensostruttura allestitadal Gruppo di Alpignano, ha unito tutti in una sa-na allegria. Durante il pranzo, vi è stato uno scam-bio di doni fra il nostro gruppo e quello di Alpi-gnano: rispettivamente un bozzetto del Monumentoall’Alpino ed una targa ricordo al Reduce.

Antonio Spreafico

Cisano Bergamasco

Tre quarti di secolo in sordina

Senza tanti fronzoli, il gruppo Alpini di Cisano,guidato da Giancarlo Sangalli, ha festeggiato do-menica 24 luglio i tre quarti di secolo di vita. Labaita dell’Uccellera e la chiesetta a forma di cap-pello alpino, posta nei pressi, sono stati gli scenaridella manifestazione. Dopo l’alzabandiera, la S.Messa è stata officiata dal cappellano del gruppoPadre Andrea Butta. Il Coro Val San Martino ha

sottolineato la funzione con canti appropriati ed iquindici gagliardetti presenti hanno fatto degnacornice alla cerimonia.

A questa semplice ma significativa manifesta-zione, erano convenuti i vicepresidenti Marinonie Riceputi, con il consigliere sezionale Aldeni; vierano inoltre vari capigruppo, alpini, amici e cono-scenti che hanno voluto, in questa occasione, esse-re vicini agli alpini di Cisano.

Al termine del servizio religioso, ci si ritrovavatutti in allegra compagnia per il rancio allestito al-l’aperto sotto gli alberi dell’Uccellera. Il Coro ValSan Martino non ha mancato di allietare i com-mensali con canti del proprio repertorio, rimarcan-do ancor di più la familiare atmosfera che ha per-meato la giornata.

Pietro Vitali, già sindaco di Cisano e capogrup-po onorario, seguito da Riceputi e Marinoni, hannotenuto brevi allocuzioni sottolineando in vari modiil perchè di questa giornata e ringraziato quanti sison dati da fare per la cerimonia.

Il gruppo di Cisano, come tanti altri gruppi, inquesti 75 anni è stato capace, con varie iniziative, diinserirsi pienamente nel tessuto sociale della co-munità e l’attaccamento della popolazione ai suoi al-pini, si è chiaramente visto in questa occasione. E’stata una giornata ricca di significati, senza strom-bazzamenti ed orpelli inutili, dove la concordia el’allegria sono stati i veri protagonisti.

Nello stesso mese un lutto ha colpito il Gruppo.A 78 anni, è morto Mons. Giovan Battista Roncalli,proprio alla vigilia del 50° di sacerdozio; era stato or-dinato il 9 luglio 1955 a Venezia dallo zio PatriarcaCard. Angelo Giuseppe Roncalli.

Mons. G. Battista, come amico, era iscritto algruppo dal 1981, da quando era stato nominato par-roco di S. Gregorio, piccola parrocchia collinare delComune di Cisano. Gli alpini di Cisano, ricorde-ranno Mons. Roncalli con affetto, stima e gratitu-dine, sia per la sua presenza come celebrante nellevarie ricorrenze che come commensale durante gliincontri conviviali, dove, pur restìo a prendere laparola, non mancava di ricordare momenti singolaridella vita del suo veneratissimo zio.

Raffaele Vitali

Dalmine

Un 70° insolitoGli Alpini di Dalmine hanno celebrato il 70° del

gruppo fondato nel lontano 1935; settant’anni tra-scorsi all’insegna della solidarietà e di interventiumanitari. Le penne nere dalminesi hanno prestatola loro opera durante le principali emergenze chehanno interessato il nostro paese negli ultimi

Page 8: SONO ANDATI AVANTISONO ANDATI AVANTIxoomer.virgilio.it/r_bezzi/pdf/Scarpone_Dic2005_2.pdf · 2008-08-30 · l’Alpino per la S. Messa celebrata dal parroco don Franco Lanfranchi

32

CRONACA DAI GRUPPI

trent’anni, (terremoto del Friuli, alluvioni in Val-tellina e ad Alessandria); ma non hanno dimenti-cato, consapevoli che la solidarietà non conosceconfini, i propri fratelli oltre confine, soccorrendo iterremotati armeni e concorrendo alla realizzazio-ne dell’asilo a Rossosch in Russia.

Non è mancato neppure un occhio di riguardo alproprio ambito comunale, che si è concretizzato,dopo ben 5 anni e 12.000 ore di lavoro, nella co-struzione del Centro polifunzionale di Dalmine per

l’assistenza allepersone disabili.Impegno che con-tinua ancora oggicon l’organizza-zione di giornatedi svago per i ra-gazzi portatori dihandicap.

Il gruppo ha deciso di festeggiare in un modoinsolito questa importante ricorrenza. Il 9 agosto,una delegazione guidata dal capogruppo Dome-nico Giupponi, si è recata sulle colline cuneesi, percollocare un cippo nel cimitero di Guerra del San-tuario della Madonna degli Alpini in località Cer-vasca, a perenne ricordo di tutti soci che sono “an-dati avanti”. Il 18 settembre, ricorrenza di S. Mau-rizio, patrono degli alpini, tutto il gruppo è ritor-nato a Cervasca per celebrarvi la S. Messa e bene-dire il cippo, cogliendo l’occasione per trascorrereuna piacevole giornata in allegria.

Gandino e Clusone

Campana del terzo millennio

Partecipazione e calore hanno caratterizzato il12° Incontro Intervallare, tenutosi domenica 25 set-tembre alla capanna Ilaria. Nell’occasione è statainaugurata la campana del terzo millennio, un sim-bolo voluto e realizzato dai Gruppi alpini e Cai diGandino e Clusone.

Alla manifestazione l’ANA era rappresentatadal generale Elio Carrara e dal vicepresidente se-zionale Ezio Nespoli, scortati dal vessillo, portatodal coordinatore di zona Colombi, e circondati danumerosi gagliardetti; il CAI dalla vicepresidentesezionale Chiara Carissoni e da diverse sottosezionidell’Alta e Bassa Valle; per le istituzioni sono inter-venuti il sindaco di Gandino, il vicesindaco di Clu-sone, il presidente della Comunità Montana ValleSeriana Mignani, il vicepresidente della ComunitàMontana Valle Seriana Superiore Moioli, ed altri pri-mi cittadini dei comuni della Valgandino e dell’Al-tipiano di Clusone. Presenti inoltre rappresentantidei Carabinieri, della Finanza, del Corpo Forestale,dei Vigili del Fuoco e della Croce Rossa.

Dopo il taglio del nastro da parte del sindaco diGandino e del vicesindaco di Clusone, l’arch. Leo-nardo Motta ed i rappresentanti dei gruppi pre-senti hanno commentato l’evento. La S. Messa, con-celebrata da mons. Alessandro Recanati, don Gia-como Panfilo, don Emilio Zanoli, è stata magi-stralmente accompagnata dalle voci del coro Idi-ca. La celebrazione si è poi chiusa con le preghieredella montagna e dell’alpino e lo scambio di donitra i gruppi presenti.

La banda cittadina Legrenzi di Clusone, che giàaveva aperta la manifestazione, si è esibita in unafantasia di musiche che hanno accompagnato i par-tecipanti nella loro discesa verso il tendone allesti-to nella piana della Montagnina. La giornata si èconclusa in allegria e con l’arrivederci al 13° In-contro Intervallare che si terrà domenica 24 set-tembre 2006. Angelo Moro

Gandino

Al lavoro… per un po’ di riposo

All’inizio dell’estate il gruppo alpini di Gandi-no ha portato a termine un piccolo ma significativointervento in località Groaro, dove è stato comple-tato l’allestimento di alcune panche all’imboccodella strada di Val d’Agro, nelle vicinanze dell’at-tiguo fontanì. I volontari sono stati guidati dal ve-cio Antonio Servalli (Cioce). Gli alpini non si smen-tiscono mai, lavorano anche … per il riposo.

Gandosso

Tanti auguri a CrepaldiIl Gruppo di Gandosso, unitamente agli alpini di

altri Gruppi del Basso Sebino e della Valle Calepio,ha avuto l’onore di festeggiare il 13 luglio u.s. il 93°compleanno del Ten. Col. Enzo Crepaldi, ex Presi-dente Sezionale. La festa è stata allietata dalla Fan-fara alpina di Trescore Balneario.

Page 9: SONO ANDATI AVANTISONO ANDATI AVANTIxoomer.virgilio.it/r_bezzi/pdf/Scarpone_Dic2005_2.pdf · 2008-08-30 · l’Alpino per la S. Messa celebrata dal parroco don Franco Lanfranchi

33

CRONACA DAI GRUPPI

Gorle

“Ferie”in ArmeniaAnche quest’anno, come avviene

da 17 anni, dal 31 agosto al 6 ottobre,il capogruppo di Gorle, con un grup-po di volontari al seguito, ha rag-giunto Spitak per mettersi al serviziodelle suore di Madre Teresa di Cal-cutta che gestiscono un orfanotrofioper bambini disabili. « Un trentina intutto gli ospiti, assistiti da sei religio-se, che seppure in difficoltà sono sem-pre serene, sorridenti e piene di af-fetto», racconta Piero Merelli.

Il gruppo di Gorle asseconda l’i-niziativa raccogliendo fondi, ma so-prattutto tirandosi su le maniche.

Quest’anno l’opera svolta per la manutenzione ditutto il complesso edilizio è stata più redditizia delsolito, perché Piero Merelli ha potuto contare sulgrande lavoro svolto da due alpini gorlesi, Rober-to Curnis e Sergio Valota.

Ogni componente del gruppo, come sempre, hadato il massimo: Roberta riordinava le dispense epreparava i pasti; Silvio, elettricista, all’occorren-za faceva l’idraulico; Alessandro, si adattava in ognicosa; i medici Francesco e Sandro si sono dimo-strati capaci e umani nel curare.

Otto persone stupende che hanno fatto le “fe-rie”, mettendosi al servizio degli “ultimi”.

Gorno

Un monumento per i 75 anni

Grande festa domenica 25 settembre a Gornoper i 75 anni del locale Gruppo Alpini fondato nellontano 1930. La manifestazione è stata precedutada un applaudito concerto vocale de “la Cumpa-gnia di Cansù” di Rovetta, tenutosi sabato serapresso la Sala della Comunità dell’Oratorio.

Per solennizzare la ricorrenza è stato inaugura-to un monumento agli alpini che compendia la vi-ta del Corpo. L’opera è composta da tre lastronitriangolari di granito di colori diversi, a simboleg-giare le montagne tinte del tricolore, e l’epopea de-gli alpini: il verde delle valli da dove sono partiti, ilbianco dei ghiacciai e della steppa russa dove han-no combattuto, il rosso del sangue versato. Sopra viè incisa la scritta “Dür per dürà”, che è una dellecaratteristiche dei montanari; il motto dell’Edolo,dove hanno prestato servizio la maggioranza de-gli alpini delle nostre vallate; ed un incitamentoper il futuro, come ha sottolineato il capogruppo:“Per portare avanti l’associazione dopo l’abolizio-

ne della leva sarà dura, ma dureremo!”. A fianco una lastra in acciaio con un gruppo di

alpini in controluce, opera realizzata dalle officineCarobbio su disegno di Sergio Castelletti. In altouna vedetta della Prima Guerra, a simboleggiare i“veci” che hanno fondato l’associazione alpini etracciato la via da seguire; in basso tre giovani alpiniche discutono sul futuro dell’associazione. Nella par-te inferiore, intagliata nella lastra di ferro, la frasedell’Inno nazionale: “L’ITALIA CHIAMÒ”. Sta a si-gnificare che gli alpini furono e sono sempre prontia compiere il proprio dovere, come soldati e comecittadini, al servizio della Patria e del prossimo.

Nell’occasione si è tenuto anche il 1° Radunointergruppo della zona 16, che comprende i Grup-pi Gorno, Oneta, Chignolo, Ponte Nossa, Parre ePremolo. Presenti una quarantina di gagliardettialpini; le rappresentanze con labari dei bersaglieri,del Nastro Azzurro, dei combattenti reduci; i vessillidell’AVIS, AIDO, ADMO e CAI Val del Riso; i gon-faloni dei comuni di Gorno, Oneta e Parre. Nume-rose anche le autorità tra cui il presidente seziona-le Antonio Sarti, accompagnato dal vicepresidenteDemetrio Marinoni e dai consiglieri sezionali Fer-rari, Giupponi, Gotti, Macalli, Schiavi, Tiraboschie Zucchelli; i sindaci di Gorno, Calegari; di Oneta,Dallagrassa; di Parre, Ferrari; il comandante dellastazione carabinieri di Ponte Nossa.

La cerimonia, egregiamente condotta dal coor-dinatore di zona Eugenio Epis, ha avuto inizio conil ricevimento presso il campo sportivo dei conve-nuti. Si è quindi formato il corteo, accompagnatodalle note della fanfare alpina della Ramera, cheha raggiunto il piazzale delle scuole dove ha avu-to luogo l’inaugurazione del monumento. Il tagliodel nastro è toccato al capogruppo Pierluigi Gue-rinoni, affiancato dal presidente Sarti e dal sindacoCalegari; mentre il parroco don Vincenzo Valle haimpartito la benedizione. Spettacolare lo scopri-mento dell’opera con grappoli di palloncini tricoloriche hanno alzato verso il cielo il grande striscionetricolore che lo copriva. Toccante “l’appello” deinominativi degli alpini Caduti e defunti iscritti suuna pergamena suggellata del basamento del mo-numento. Di seguito hanno tenuto i discorsi di cir-costanza il sindaco di Gorno Calegari , il capo-gruppo Guerinoni e il presidente sezionale Sarti.

Il corteo è poi proseguito verso il monumentoai Caduti, dove è stata deposta una corona. Infineè seguita la S. Messa nella chiesa parrocchiale, offi-ciata da don Vincenzo e padre Gerardo, a suffragiodi tutti gli alpini defunti. Tutti i partecipanti sonopoi tornati all’oratorio, dove, dopo gli onori al ves-sillo sezionale, si è tenuto il consueto rancio alpino.

Page 10: SONO ANDATI AVANTISONO ANDATI AVANTIxoomer.virgilio.it/r_bezzi/pdf/Scarpone_Dic2005_2.pdf · 2008-08-30 · l’Alpino per la S. Messa celebrata dal parroco don Franco Lanfranchi

34

CRONACA DAI GRUPPI

Grassobbio

Il grazie di un “Bocia”È da poco passato il 25 Giugno 2005 ed è anco-

ra vivo il ricordo di una giornata fantastica. Si è ce-lebrato il 25° anniversario di fondazione del Grup-po Alpini di Grassobbio, guidato dal nostro “ve-cio” Mario Belotti.

Già dalle prime ore del mattino tutto il gruppoera impegnato ad ultimare i preparativi per acco-gliere la folta rappresentanza degli alpini, prove-nienti da tutta provincia. Il ritrovo era stato fissatonella nuova piazza Aldo Moro.

Da” bocia” è stata la mia prima manifestazio-ne, dopo l’anno del militare, e nell’indossare nuo-vamente il cappello alpino ho riprovato una gran-de emozione, ricordandomi i bellissimi momentitrascorsi con in miei amici.

Ore 10.00 partenza del corteo con a capo la ban-da. La sfilata è proseguita per le vie principali delpaese e dalla mia posizione potevo solo intravederele tantissime persone accorse alla manifestazione.Un simile evento è raro vederlo a Grassobbio , e ilcalore della gente accorsa non si è fatto attendere.

Prima di giungere al Monumento all’Alpino, si-to in un luogo a noi tanto caro, abbiamo reso ono-re ai nostri Caduti:” Grazie di cuore per quello checi avete donato “. La Santa Messa si è celebrata sot-to un sole battente, ma ormai la fatica di una mat-tina così intensa era già dimenticata. Per tutti il ri-trovo successivo è stato sotto il grande tendone al-lestito per l’occasione dal Gruppo presso il Boc-ciodromo. Che il pranzo sia servito !!

I ringraziamenti di una giornata indimenticabi-le sono doverosi. Un grazie a tutti gli alpini dei va-ri gruppi che hanno partecipato; ai cittadini di Gras-sobbio accorsi numerosi alla manifestazione; ai no-stri parroci che durante la celebrazione hanno vo-luto ricordare quanto sia grande l’impegno offer-to dall’alpino; ed infine un particolare ringrazia-mento per il nostro caro capo Mario, che con il suospirito e la sua tenacia è riuscito a creare un grup-po davvero eccezionale.

Grignano

Mezzo secolo di alpinitàCon l’esibizione del coro alpino”Monte Alto”

di Rogno e la premiazione dei ragazzi della scuolaprimaria, vincitori del concorso: “L’Alpino, uomo disolidarietà”, si è dato inizio il 2 luglio alle manife-

stazioni per il 50° di fondazione del gruppo. Ecco iragazzi premiati: Elia Bonetalli, Alice Paganelli, Da-nilo Caldirola, Melissa Decè e Alessandro Medici.

La cerimonia ufficiale, tenutasi domenica 10 lu-glio, ha visto la sfilata aperta da cinquanta ragazzicon tricolore e la partecipazione di 55 gagliardetti,(tra questi spiccavano, appartenenti ad altre Se-zioni, quelli di Castellanza, Crema e Valstagna);mentre la parte musicale era affidata alla Banda diBrembate Sopra ed alla Fanfara di Scanzorosciate.

Al capogruppo Angelo Carminati che faceva glionori di casa, si affiancava un folto gruppo di au-torità civili e militari: il sindaco sig.ra Gabriella Pla-ti, con vicesindaco ed assessori, rappresentanti deiCarabinieri e della Polizia locale; per la Sezione vierano i vicepresidenti Arnoldi e Riceputi, il dott.Losapio responsabile dell’Ospedale da campo, iconsiglieri Aldeni, Ferrari, Giupponi e Granelli, ilcoordinatore di zona Monzani.

Il corteo, dopo aver fatto tappa al monumentoai Caduti per l’alzabandiera, raggiungeva la par-rocchiale per la S. Messa concelebrata dal parrocodon R. Plebani e dal padre missionario Natale Pa-ganelli. Durante la funzione, è stato benedetto il nuo-vo gagliardetto, madrina la sig.ra Piera Carminati, edè stata data lettura della pergamena che il Santo Pa-dre ha inviato al gruppo per la circostanza.

Dopo la celebrazione, ci si recava nuovamente almonumento per la deposizione di una corona aiCaduti, a cui seguivano brevi allocuzioni e la con-segna agli ospiti di “crest” appositamente creatiper la ricorrenza. L’ora del rancio vedeva in frater-na compagnia alpini, autorità e cittadini. Infine ungrazie a quanti, in diverso modo, hanno contribui-to alla buona riuscita della manifestazione, con l’au-spicio di una sempre costante e proficua attivitàassociativa.

Romolo Pagnoncelli

Page 11: SONO ANDATI AVANTISONO ANDATI AVANTIxoomer.virgilio.it/r_bezzi/pdf/Scarpone_Dic2005_2.pdf · 2008-08-30 · l’Alpino per la S. Messa celebrata dal parroco don Franco Lanfranchi

35

CRONACA DAI GRUPPI

Lovere

I tiratori si fanno onoreLa squadra di tiro a segno del gruppo Alpini di

Lovere, partecipa sin dalla prima edizione al Trofeo“Btg. Tirano” di carabina Standard, che si svolgenell’omonima città, ottenendo sempre buoni piaz-zamenti e vincendo il Trofeo nel 1996.

Da qualche anno quest’appuntamento è statoinserito nel calendario delle attività di gruppo enon solo per l’aspetto sportivo; infatti molti soci esimpatizzanti seguono gli atleti, cogliendo così l’oc-casione per fare una gita e chiudere la giornata inuna trattoria tipica.

Così facendo è aumentato il numero di Soci cheprovano e molte volte partecipano al campionatosezionale, agli allenamenti ed alla gara di gruppocon carabina ad aria compressa, presso il Poligonodi Breno (BS).

Il 2 e 3 Luglio, la 9° edizione del Trofeo “Btg. Ti-rano” è stata vinta dal gruppo di Grosio (So), se-condo posto per Lovere che ha preceduto Sondrio.A livello individuale il socio Germano Crisanti siè classificato al 3° posto a seguire gli altri soci: Bru-no Rota (5°), Giorgio Gotti (8°), Giulio Guizzetti(13°), Antonino Clerici (14°), Girolamo Cadei (16°)e Matteo Scalia (18°).

Giorgio Gotti

Media Valle Seriana

Il bosco e l’ambienteUna mostra di disegni delle quarte elementari

dei diciotto comuni della Comunità Montana Val-le Seriana di Albino, presso la biblioteca di Vertova,ha concluso un anno dedicato a conoscere il boscoe l’ambiente. Durante l’anno scolastico i ragazzihanno composto disegni e poesie ispirati alle “le-zioni” impartite dall’alpino Gimmi Zilioli e alleescursioni sul campo.

Alla manifestazione conclusiva erano presenti650 alunni, accompagnati dai propri insegnanti, aiquali nell’occasione è stato spiegato il significatodella bandiera, essendo il 2005 l’anno del Tricolore.Presenti anche molte autorità, tra cui il presidentedella Comunità Montana Morlotti, l’assessore al-l’ambiente Luca Gritti, il maresciallo della foresta-le Gotti, il presidente ANA sezionale Sarti e, ov-viamente, il coordinatore di zona Zilioli. Al termi-ne ad ogni classe è stata consegnata una targa a ri-cordo della festa dell’albero.

Mozzanica

Fiocco verdeFiocco azzurro … anzi ver-

de in casa degli alpini della“Bassa”, infatti, con l’elezionedel capogruppo Boffelli e delconsiglio direttivo, è nato uffi-cialmente il Gruppo alpini diMozzanica, il 258° della sezio-ne di Bergamo.

Nella serata del 1° luglioscorso, nella sala consiliare delcomune, alla presenza del vice-presidente Riceputi, del consi-gliere Granelli e del coordina-tore di zona Rappi, sono statieletti gli organi statutari delnuovo Gruppo. Ha fatto glionori di casa il sindaco Alloniche, unitamente all’assessoreVanenti, è stato parte attiva per la costituzione delGruppo ed ha nesso ha disposizione ampi localiper dare una sede adeguata agli alpini mozzani-chesi che con tanto entusiasmo e numerosi hannoaderito all’ANA.

«Siete partiti alla grande!» con queste parole ilpresidente sezionale Sarti ha esordito durante ilsuo intervento all’annuale incontro con la zona 23che si è tenuto proprio nella fiammante sede delnuovo Gruppo. Il gagliardetto, offerto dagli altriGruppi della “Bassa Bergamasca” in occasione del2° Raduno zonale a Romano di Lombardia, è statobenedetto durante la S. Messa celebrata nella par-rocchiale nella giornata commemorativa del “IVNovembre”.

Nella speranza che presto gli altri comuni an-cora privi di un Gruppo alpini seguano l’esempiodi Mozzanica, auguriamo agli alpini mozzaniche-si buon lavoro!

Enrico Rappi

Palazzago

Un parco pubblico Domenica 30 ottobre, in località Beita di Palaz-

zago è stato inaugurato un ampio parco pubblico,intitolato agli alpini, alla presenza di numerose au-torità civili locali, regionali e nazionali; del vice-presidente sezionale Umberto Riceputi, del consi-gliere Sperandio Aldeni e del coordinatore Gian-carlo Sangalli.

Quest’opera, voluta e sostenuta dall’ammini-strazione comunale, ha visto impegnati gli alpiniper oltre un anno. Dopo la benedizione di rito hapreso la parola il sindaco di Palazzago FerruccioBonacina, elogiando gli alpini per quello che han-

Page 12: SONO ANDATI AVANTISONO ANDATI AVANTIxoomer.virgilio.it/r_bezzi/pdf/Scarpone_Dic2005_2.pdf · 2008-08-30 · l’Alpino per la S. Messa celebrata dal parroco don Franco Lanfranchi

36

CRONACA DAI GRUPPI

no fatto per la realizzazione del parco e per il co-stante impegno che dedicano a favore della comu-nità. E’ poi intervenuto Umberto Riceputi, qualecapogruppo, auspicando la piena collaborazionecon le istituzioni e una fruizione rispettosa da par-te delle persone che frequenteranno il parco.

Il programma è proseguito con il corteo fino alSantuario della Salette dove si è celebrata la S. Mes-sa. La manifestazione si è poi conclusa nel vicinooratorio con un incontro conviviale.

Ponte San Pietro

75 Gruppi per 75 anniErano 75, tanti quanti gli anni di vita compiuti

dal gruppo alpini di Ponte San Pietro. Questo il nu-mero dei gagliardetti che domenica mattina, 9 ot-tobre, ha partecipato alla cerimonia di inaugura-

zione del cippo ai “Caduti Alpini” a Ponte San Pie-tro, in occasione del 75° del gruppo.

I festeggiamenti sono iniziati la sera di sabato, 8ottobre, presso il Cinema S. Pietro ove si sono esi-biti i cori “Ana” di Sovere e “Monte Alto” di Ro-gno. Durante una pausa è stato presentato il libro“Cantavamo Rosamunda” di Leonardo Caprioli ela pubblicazione “Lettere dal Fronte”, edito dalgruppo locale, che riporta la corrispondenza delcapitano Alberto Villa, Medaglia d’Argento al ValorMilitare, con alcuni familiari e commilitoni. Nellaserata l’on.le Giuliana Reduzzi ha consegnato il di-stintivo di cavaliere al capogruppo Antonio No-dari, mentre ad alcune autorità presenti è stato fat-to omaggio di riproduzione in ceramica della “Ma-donna del Golico”.

Domenica la manifestazione, iniziata con l’am-massamento presso le scuole medie, è proseguitacon la sfilata allietata dalle note della Banda di Pon-te S.Pietro e della Fanfara alpina della Ramera.Giunti al Famedio si è proceduto ad onorare i Ca-duti e all’inaugurazione del Cippo, realizzato dal-l’alpino Franco Sala, e alla sua benedizione da par-te di don Giovanni Martinelli. Nell’occasione è sta-to pure benedetto il nuovo gagliardetto, madrina

la Sig.ra Augusta Agazzi, volendo in questo modosuggellare i tre quarti di secolo di vita del gruppo,attualmente guidato dal neo cavaliere Antonio No-dari.

Con il presidente Antonio Sarti, vi erano il sin-daco Leonida Pozzi, il presidente della ProvinciaValerio Bettoni, l’On. Giuliana Reduzzi, oltre ai ga-gliardetti ed ai vessilli di varie associazioni d’ar-ma. Prendendo la parola, il Sindaco Pozzi ha evi-denziato la tenacia, attraverso i decenni, con cui glialpini del gruppo hanno praticato solidali princi-pi di convinta e discreta disponibilità verso chi ènel bisogno. Il volume “Lettere dal fronte”, rea-lizzato dal gruppo, ha dato modo al PresidenteSarti di sottolineare l’importanza del ricordo, alfine di non perdere di vista la memoria storica dilontani eventi.

La sfilata è poi proseguita fino alla parrocchia-le, dove il prevosto mons. Piergiorgio Pozzi ha ce-lebrato la S. Messa, accompagnata dal coro dei ra-gazzi dell’oratorio e dal coro di Briolo. La manife-stazione ha dato modo a due artiglieri di monta-gna, Gianluigi Bresciani e Sergio Viganò, di incon-trarsi per la prima volta dal lontano 1967, quandosi erano congedati dal Gruppo Bergamo in quel diSilandro.

S. Aldeni

Ponteranica

75° di fondazioneGli alpini del gruppo di Ponteranica hanno fe-

steggiato il prestigioso traguardo dei 75 anni.I festeggiamenti sono iniziati sabato sera 9 lu-

glio con un’applauditissima esibizione del coro“Penne Nere” di Almè, diretto dal Maestro R. Mi-cheletti nella struttura del centro sportivo.

Domenica 10 luglio i convenuti si sono ritrova-ti nel piazzale del centro sportivo, qui si è formatoil corteo che ha poi raggiunto la Chiesa Parrocchiale

dove il parroco Don Mario Zanchi ha celebrato la S.Messa, accompagnata dal coro “S. Giuseppe” diAzzonica. Tra le autorità presenti il VicepresidenteMarinoni, i consiglieri Bombardieri e Tiraboschi e il

Page 13: SONO ANDATI AVANTISONO ANDATI AVANTIxoomer.virgilio.it/r_bezzi/pdf/Scarpone_Dic2005_2.pdf · 2008-08-30 · l’Alpino per la S. Messa celebrata dal parroco don Franco Lanfranchi

37

CRONACA DAI GRUPPI

sindaco di Ponteranica, Dott. Alessandro Pagano.Alla manifestazione erano presenti il vessillo se-zionale di Bergamo e diversi gagliardetti.

Al termine della celebrazione religiosa in suf-fragio dei caduti e defunti del gruppo, il corteo si èricomposto e, accompagnato dalla fanfara della Ra-mera, diretta dal Maestro P. Brignoli, ha proseguitofino al piazzale Nikolajewka; qui l’artigliere CattaneoGiacomo della 32ª batteria del gruppo Bergamo, ul-timo reduce del gruppo che partecipò all’epica bat-taglia di Nikolajewka ha riscoperto la lapide com-memorativa di intitolazione della piazza stessa, frale note struggenti del silenzio, in sottofondo.

La lapide è stata benedetta da Don Mario, sonopoi succeduti i discorsi delle autorità presenti, inparticolare un attore della compagnia “Erbamil”ha letto alcune pagine toccanti del “Sergente nellaneve” di Mario Rigoni Stern.

Il capogruppo Marco Piccinelli al termine del-la giornata ha ringraziato sentitamente tutti i con-venuti e le persone che hanno permesso il buonsuccesso della manifestazione.

Romano di Lombardia

Grande raduno della bassa

Un velo copre la campagna intorno a Romano diLombardia. Il respiro della fertile terra si condensaa pochi metri dal suolo. Durante l’estate ha respi-rato a pieni polmoni ed ha dato a piene mani edora il fiato si fa corto, è ormai giunta l’ora del me-ritato riposo. Il tempo di dare gli ultimi frutti, poi siabbandonerà al sonno. Si risveglierà, più vigorosache mai, a primavera.

Ma se la campagna sonnecchia, le strade sonopiù che mai animate da baldi uomini con una lun-ga penna nera sul cappello. Le vie sono tutte untripudio di tricolori. Nella mattinata di domenica 16ottobre stanno giungendo a Romano di Lombar-dia alpini da tutta la provincia. Scendono dalle val-li, ma soprattutto vengono dai paesi della bassa,poiché è in questi paesi che è più che mai vivo esentito il senso d’appartenenza alla grande fami-glia degli alpini. E poi è il raduno della loro zona enon vogliono certo essere secondi a nessuno.

Gli alpini di Romano si sono rimboccate le ma-niche, come è loro abitudine, per preparare al me-glio il 2° raduno alpino della zona. Il ricevimentodegli ospiti ha luogo presso l’oratorio dei Cappuc-cini. Il vicepresidente sezionale Nespoli è accom-pagnato dai consiglieri Giupponi, Ferrari, Granel-li, Bombardieri; dagli ex presidenti Crepaldi e Ca-robbio; dal gen Carrara; dal prof. Traini che ha le-gami affettivi con la terra di Romano. Oltre natu-ralmente il coordinatore di zona Rappi, che ha di-retto la manifestazione. Fanno loro da cornice ilvessillo sezionale e una settantina di gagliardetti.

Tra le autorità civili vi sono il presidente dellaProvincia Bettoni; i sindaci di Romano di Lombar-dia, Tognoli; di Martinengo, Pavoncelli; di Pume-nengo, Cecchi; di Mozzanica, Alloni; di Fara Oli-vana, Nespoli; di Isso, Boglieri; di Calcio, Pagliari-ni; di Covo, Redondi. Numerose anche le associa-zioni sociali e d’arma presenti con i loro labari ebandiere.

Una fiumana di alpini fa da seguito quindi aivessilli, gagliardetti, gonfaloni, labari e bandiere,durante la sfilata accompagnata dalle note dellefanfare di Trescore Balneario e Trescore Cremasco.Dopo la posa di una corona d’alloro al monumen-to ai Caduti, prendono la parola il capogruppo Vol-pe, il presidente della Provincia Bettoni, il sindacoTognoli, il vicepresidente Nespoli, l’ex presidenteCarobbio, che evidenziano la benefica opera svol-ta dagli alpini nella comunità di Romano. Nell’oc-casione viene donato il Crest dell’IFMS al Gruppolocale, mentre il coordinatore di zona Rappi con-segna il gagliardetto a Boffelli, capogruppo del-l’ultimo nato, il Gruppo di Mozzanica, il 258° del-la Sezione. Veramente singolare e significativo ilfatto che i Gruppi della zona abbiano deciso di of-frire il gagliardetto al nuovo nato.

Il corteo riprende la sfilata per raggiungere lachiesa di S. Defendino, dove l’arciprete Mons. Tar-cisio Tironi con rara sensibilità riceve gli alpini e,prima della S. Messa celebrata da padre Gerardo,porge il suo cordiale saluto e illustra le opere che sitrovano in questa settecentesca chiesa, un verogioiello d’arte.

Fa seguito il rancio presso un capannone messoa disposizione della signora Elena Cavagnari, ve-dova del capitano Bracchi, che, più che una ma-drina, è una mamma per tutti gli alpini di Romano.Li segue e li aiuta in ogni iniziativa con affetto e diquesto gli alpini del Gruppo le sono molto grati.

Lüf

Page 14: SONO ANDATI AVANTISONO ANDATI AVANTIxoomer.virgilio.it/r_bezzi/pdf/Scarpone_Dic2005_2.pdf · 2008-08-30 · l’Alpino per la S. Messa celebrata dal parroco don Franco Lanfranchi

38

CRONACA DAI GRUPPI

S. Paolo d’Argon

Una tappa importanteIl 17 e il 18 settembre, il gruppo Alpini di San

Paolo d’Argon ha festeggiato il suo ventennale. Unmodesto traguardo, se lo si confronta agli 85 annidella Sezione di Bergamo, ma è pur sempre unatappa importante. Quindi un gruppo giovane conl’entusiasmo dei vent’anni e con la volontà di cre-scere e fare di più, come è nelle intenzioni del nuo-vo capogruppo Giacomo Zambelli che, sostenutodall’inossidabile Angelo Loda (primo capogruppoalla fondazione) e dal consiglio, ha dato nuovo im-pulso all’attività delle penne nere.

Sabato 17, il Coro Valcavallina ha intrattenutoAlpini e cittadini con un concerto svoltosi all’Au-ditorium, con certo che ha avuto un grande suc-cesso di pubblico, tra questo anche il sindaco.

Il vivo della manifestazione è stato domenicacon l’ammassamento in piazza Cortesi, dove è sta-

to offerto un rinfresco a tutti gli intervenuti. Se-guendo le indicazioni del “cerimoniere” Brighenti,si è mossa la sfilata, preceduta dalla banda di SanPaolo, che ha percorso le vie del paese fino al mo-numento ai Caduti.

Vista la minaccia di pioggia, che è caduta anchedurante la sfilata, dopo la deposizione della coro-na, la cerimonia è proseguita in chiesa con la S.Messa e con la benedizione del nuovo gagliardet-to, madrina la sig.ra Alessandra Zambelli. Al ter-mine vi sono stati i discorsi ufficiali con il salutodel capogruppo e gli interventi del sindaco, delvicepresidente sezionale Antonio Arnoldi, delcoordinatore della Valcavallina, Remo Facchinet-ti e di altre autorità.

Infine il pranzo, offerto dal gruppo a tutti gliospiti, nella splendida Sala del Sole, dove il capo-gruppo Zambelli ha voluto ricordare con una targail precedente capogruppo Battista Manenti ed hapremiato con una medaglia, che mai fu più meri-tata, l’onnipresente Angelo Loda. È seguita la di-stribuzione di targhe ricordo ai consiglieri e a quan-ti hanno contribuito con il loro lavoro a sostenere ilgruppo alpini.

È stata una bella festa, un’occasione per ricordaree per ribadire l’intenzione di fare sempre meglio.

Luciano Molino

San Pellegrino Terme

Un 75° alla grandeUn po’ lasciva, distesa sulle rive del Brembo,

pur con qualche ruga dovuta agli anni e alle not-tate passate al Casinò, è ancora piacente. Mentre sirosola al sole autunnale pensa ai bei tempi liberty eun po’ libertini, quando tanti signori venivano adivertirsi con la scusa di “passare le acque”. An-che se ha l’aria di nobile decaduta, non ha perso ilsuo fascino.

Stiamo parlando della cittadina di San Pellegri-no Terme, dove gli alpini, attratti da tale fascino,sono accorsi numerosi nella giornata di domeni-ca 30 ottobre, per i festeggiamenti del 75° del Grup-po locale.

Numeri da record: 128 gagliardetti, 15 vessillisezionali, 3 ex presidenti sezionali (Crepaldi, Ca-robbio, Decio), 2 vescovi (Bonicelli e Foresti), un expresidente nazionale (Parazzini), il direttore de“L’Alpino” Di Dato, alcuni consiglieri nazionali, ilpresidente sezionale Sarti con i quattro vice e il con-siglio quasi al completo, il coordinatore di zonaGotti, il presidente della Provincia Bettoni con ilconsigliere Milesi, il consigliere regionale Macco-ni, il sindaco con la giunta al completo, tre fanfare(Rogno, Scanzo e S. Pellegrino), bandiere e labaridi numerose associazioni. Alla fine abbiamo persoil conto.

Alcuni sostengono che ciò non sia stato deter-minato dal fascino della località, ma dalla “poten-za” del capogruppo, nonché vicepresidente nazio-nale, Giorgio Sonzogni che va a 1000 megawatt.Bella forza, lavora all’Enel!

Al di fuori dello scherzo, gli alpini di San Pel-legrino hanno fatto le cose veramente alla grande.I festeggiamenti sono iniziati nella serata di ve-nerdì, presso il teatro del Casinò, con la rappre-sentazione “Talianscki Karasciò” (Italiani … bravagente), libero adattamento teatrale dagli scritti diGiulio Bedeschi, Mario Rigoni Stern e Silvio Ber-toldi, interpretati dalla compagnia “La corte deifolli”. Nella giornata di sabato sono seguiti gli ono-ri ai Caduti, presso i vari monumenti presenti sulterritorio comunale, e la celebrazione della S. Mes-

Page 15: SONO ANDATI AVANTISONO ANDATI AVANTIxoomer.virgilio.it/r_bezzi/pdf/Scarpone_Dic2005_2.pdf · 2008-08-30 · l’Alpino per la S. Messa celebrata dal parroco don Franco Lanfranchi

39

CRONACA DAI GRUPPI

sa di suffragio di tutti gli alpini defunti. Alla sera,presso il Casinò, si è tenuta la 2ª adunata dei cori-sti congedati della Brigata Alpina Tridentina.

Alla domenica si è svolta la sfilata per le vie cit-tadine pavesate da tanti tricolori. Raggiunto il Tem-pio dei Caduti, hanno avuto luogo i discorsi com-memorativi del 75° del Gruppo, presentati dallospeaker ufficiale Francesco Brighenti. Il sindacoVittorio Milesi ha rivolto un caloroso grazie agli al-pini, abituati a dare e fare, sempre presenti quandola solidarietà chiama; il colonnello Ruffo ha porta-to il saluto del Comando delle Truppe Alpine; ilpresidente sezionale Sarti ha sottolineato i valoriche vivificano l’opera degli alpini; Giorgio Sonzo-gni, capogruppo e vicepresidente nazionale, ha por-tato il saluto del presidente Perona ed ha rimarca-to la dedizione degli alfieri e l’importanza dei Grup-pi, spina dorsale dell’ANA. Dopo i discorsi delleautorità il gruppo di Soazza ha consegnato una tar-ga agli amici di San Pellegrino “a ricordo dell’a-micizia che lega le due comunità”, come ha spie-gato il capogruppo novarese.

Infine la S. Messa concelebrata da più sacerdo-ti, tra cui mons. Bruno Foresti, vescovo emerito diBrescia; mons. Gaetano Bonicelli, arcivescovo eme-rito di Siena; mons. Pala, prevosto di S. Gimignia-no. Durante l’omelia mons. Bonicelli ha ricordatol’opera degli alpini bergamaschi svolta a favoredella diocesi di Siena. Al termine è seguito il con-sueto rancio alpino, a suggello di festeggiamentiorganizzati e riusciti al meglio.

Lüf

Somendenna

Coro di Val San Martino:GRAZIE!

Anche quest’anno, gli Alpini di Somendennanel ricordo del loro 15° di fondazione, ci hanno vo-luto far rivivere momenti indimenticabili con il con-certo del coro Val San Martino di Cisano Berga-masco. Ormai giunto alla quarta edizione il con-certo viene svolto per tradizione nella stagione esti-va con grande soddisfazione da parte delle Pennenere di Somendenna e dei numerosi spettatori cheaccorrono all’appuntamento canoro.

Il 30 luglio 2005 nella maestosa chiesa parroc-chiale di Somendenna (che in quel periodo festeg-gia il patrono S.Giacomo apostolo) il bravo coro ci-sanese ha saputo dare ottima prova di sé, riscon-trando il consenso dell’intero pubblico. Il coro èmolto conosciuto e famoso all’estero. È stato unostupendo concerto, indimenticabile a sentir diredai presenti; indimenticabile proprio perché oltrealla loro bravura e capacità, il programma della se-rata è stato vario e ben scelto, in grado di accon-tentare un po’ tutti.

L’antologia proposta ha voluto onorare comesempre, il canto strettamente alpino, che come permagia è riuscito a trasformare l’atmosfera in tempiremoti, periodi passati, quando gli Alpini marcia-vano con i muli e mangiavano dalla gavetta; poicanti della vita quotidiana, del lavoro, quando nonvi erano le strade di comunicazione, quando si do-veva andare a prendere il vecchio trenino che cor-reva su e giù per la Valle Brembana. Proprio uncanto della serata lo ha voluto ricordare, con i suoisbuffi e lo stridere dei suoi freni. Non hanno potu-to mancare i canti religiosi ed inoltre qualche branopopolare che ci ha fatto sentire forti e orgogliosi diappartenere alla nostra invidiata terra bergamasca.

Dopo il concerto, la serata è proseguita all’e-sterno in allegria con un piacevole rinfresco offer-to dagli alpini, durante il quale il coro Val San Mar-tino ci ha rallegrato con altri bei canti della nostratradizione bergamasca.

Mirko Brozzoni

Sotto il Monte

Alpini per la libertàTra le varie attività promosse dal gruppo alpini,

quest’anno, è stata promossa la mostra “Alpini perla libertà” con la collaborazione del Centro Studi

Page 16: SONO ANDATI AVANTISONO ANDATI AVANTIxoomer.virgilio.it/r_bezzi/pdf/Scarpone_Dic2005_2.pdf · 2008-08-30 · l’Alpino per la S. Messa celebrata dal parroco don Franco Lanfranchi

40

CRONACA DAI GRUPPI

ANA di Milano e con la scuola media “ Padre Tu-roldo” di Sotto il Monte, allestita nella chiesetta-ossario sul Colle di San Giovanni con documentie fotografie.

Sono stati ricordati e messi in opportuno rilievol’impegno degli alpini con il Corpo Italiano di Li-berazione (Battaglie di Montelungo e Monte Mar-rone) e con il Corpo Volontari della Libertà .

Sono state inoltre ricordate le medaglie d’orodella resistenza Teresio Olivelli (Servo di Dio e pros-simo Beato), sottotenente della 31ª Batteria delGruppo Bergamo, ed il Capitano Vittorio Gaspari-ni, nativo di Ambivere, fucilato a Milano in Piaz-zale Loreto il 10 agosto 1944.

In una sezione della mostra, dedicata all “Olo-causto” ed ai campi di concentramento, sono statiesposti disegni e ricerche degli alunni delle classiterze della locale scuola media, coordinati in modoeccellente dalla professoressa Anna Pappalardo.

A conclusione della manifestazione, il noto Co-ro Alpino Monte Alto di Rogno, ha allietato i pre-senti con significativi canti della montagna e dellamemoria ed alcuni alunni hanno recitato brani ine-renti la Resistenza, tra i quali la poesia “25 aprile2005” di Sabrina Lucetti. La preghiera del Ribelle diTeresio Olivelli, “ Signore facci liberi”, ha conclusola rievocazione.

Il Gruppo di Sotto il Monte ha voluto così dareil suo modesto contributo al fine di “ non dimenti-care”, soprattutto per le nuove generazioni, ed haraccolto favorevoli commenti da parte dei visita-tori, fra i quali, graditi ospiti, il presidente sezio-nale Antonio Sarti ed il sindaco di Sotto il MonteEugenio Bolognini.

Battista Roda

Tagliuno

Presenze alpineNumerose le presenze durante l’anno degli al-

pini di Tagliuno nelle varie manifestazioni e ini-ziative svoltisi in paese. Tra queste la festa della“Madonna delle Vigne” con una solenne proces-sione per le vie del paese in una splendida giorna-ta, dove gli alpini si sono impegnati a portare l’ar-

tistica statua sulle loro robuste e sicure spalle. Neigiorni precedenti parecchi soci del gruppo avevanocollaborato alla posa, sulla collina che sovrasta ilpaese, di un grande dipinto raffigurante Maria.

Il gruppo ha anche organizzato la tradizionale“Festa degli Alberi”, che ha coinvolto le scolare-sche del comune. Quest’anno la manifestazionenon si è potuta svolgere al “Parco Alpino”, a causadelle condizioni atmosferiche avverse; ma sono sta-te comunque messe a dimora tre piante di ulivonel cortile delle scuole elementari di Tagliuno allapresenza degli insegnanti e degli alunni. Oltre alnostro capogruppo, hanno preso la parola il sin-daco e il parroco che hanno richiamato il significa-to della cerimonia: rispetto per l’ambiente, cultu-ra della legalità e del senso civico, impegno per lapace e l’accoglienza. Alla fine a tutti è stato offertouno “spuntino”, molto gradito.

Ora il Gruppo è impegnato a coinvolgere l’am-ministrazione comunale e le scuole in varie ini-ziative e manifestazioni per celebrare, il prossimo7 gennaio, la “Festa del Tricolore”, ricordando chela prima bandiera tricolore è stata quella adottatadal Consiglio della Repubblica Cispadana il 7 gen-naio 1797.

Trescore Balneario

75° bagnato,gruppo fortunato

Nonostante la pioggia battente, è stata davve-ro una festa emozionante, quella di domenica 2 ot-tobre che ha visto gli alpini sfilare per le vie delpaese, per ricordare il 75° anniversario della fon-dazione del gruppo.

Un fatto di cui gli alpini di Trescore vanno giu-stamente orgogliosi e nell’occasione hanno volutoconsegnare una targa ricordo a tutti i soci ultra set-tantacinquenni: Giovanni Agnelli (ex capogruppo),Giuseppe Bellini, Giuseppe Brignoli, Giancarlo Ghi-lardi, Francesco Marchesi, Giuseppe Martinelli, To-bia Poloni (alla memoria, deceduto alcuni giorniprima della cerimonia), Gianni Tallarini e don Car-lo Ruggeri (classe 1914! - che può essere definito lamemoria storica del gruppo, alpino e figlio di unalpino Caduto in guerra).

A testimonianza che gli alpini, nonostante la finedella leva obbligatoria, continuano la loro opera al-l’interno delle comunità in cui vivono, hanno volu-to in questa giornata coinvolgere le scolaresche delterritorio. Sono stati infatti gli scolari a chiudere ilcorteo con le 75 bandiere in ricordo degli anni delGruppo. E’ stato un momento toccante vedere i ra-gazzi sfilare orgogliosi e fieri di tanto onore; in se-guito ad ognuno è stato regalato il Tricolore, conla promessa di gestirlo gelosamente per il valore chequesto rappresenta per tutti noi.

La sfilata era preceduta dalla nostra Banda Al-

Page 17: SONO ANDATI AVANTISONO ANDATI AVANTIxoomer.virgilio.it/r_bezzi/pdf/Scarpone_Dic2005_2.pdf · 2008-08-30 · l’Alpino per la S. Messa celebrata dal parroco don Franco Lanfranchi

41

CRONACA DAI GRUPPI

pina, fondata nel 1977, e fiore all’occhiello del Grup-po, magistralmente guidata dal presidente Ales-sandro Savoldi e diretta dal maestro Silvano Bru-setti, premiato nell’occasione per i 20 anni della suaprestigiosa direzione.

Oltre al vessillo sezionale e ben novanta ga-gliardetti, vi erano il presidente sezionale AntonioSarti, il presidente della Provincia geom. Bettoni enumerose autorità civili e militari. La S. Messa èstata celebrata dal cappellano del gruppo, il vete-rano don Carlo Ruggeri.

Nella serata di sabato 1° ottobre si era svolto nelteatro dell’Oratorio, un concerto tenuto dal Coro“Congedati Brigata Orobica” e dalla Banda Alpinadel gruppo, alla presenza di un numeroso pubbli-co, ottenendo uno caloroso successo. Nei vari in-tervalli, lo speaker ufficiale della sezione, FrancescoBrighenti, procedeva alla lettura di brani signifi-cativi, tratti dal libro “Cantavamo Rosamunda” diNardo Caprioli, presente al concerto.

Un particolare ringraziamento a tutti gli alpiniintervenuti, ed a tutti i collaboratori che hanno con-tribuito alla realizzazione di questo evento con unenorme sforzo personale; è stata comunque una fa-tica che ne è valsa la pena, visto il successo otte-nuto e le congratulazioni ricevute anche da partedella popolazione. Arrivederci all’ 80°!

Giuseppe Belotti

Urgnano

Restaurata la chiesetta di S. Pietro

Con la cerimonia di sabato 25 giugno, si sonoufficialmente conclusi gli interventi di restauro del-la chiesetta di S. Pietro, ad Urgnano. La chiesetta,posta ai lati della statale Cremasca e distante dalpaese circa un chilometro, venne edificata nell’an-no 1636 a ricordo dei morti per la peste, che nel1630 aveva decimato la popolazione locale.

Costruita dove erano stati sepolti i corpi degliappestati, era sempre stata oggetto di culto e di at-tenzione da parte della popolazione, prova ne sonogli affreschi effettuati in più periodi nei secoli suc-

cessivi, ma ormai alquanto bisognosi di interventidi restauro e salvaguardia.

Durante tali interventi, effettuati da un alpinodel gruppo, diplomato ed esperto restauratore, so-no stati recuperati gli affreschi originali dell’absi-de e della parte frontale, raffiguranti la gloria di S.Pietro e scene della pestilenza; mentre ai lati vi so-no affreschi datati 1732 e raffiguranti Santi ed exvoto con scene locali. Dopo anni di abbandono, ilgruppo alpini, senza chiedere nulla a nessuno, si èaccollato l’onere del restauro e completando il tut-to con un piazzale esterno in pietra. Lavori tutti ef-fettuati nell’arco di tre anni e, come al solito, neltempo libero fra una manifestazione ed altri in-terventi di volontariato.

Senza tante cerimonie, proprio per rimarcare laprecedente indifferenza di chi doveva intervenire,ma alla presenza di tutto il gruppo, sabato 25 giu-gno, è stata celebrata la Messa inaugurale nella ri-correnza di S.Pietro e Paolo; ha chiuso in bellezza lagiornata un rinfresco al quale hanno partecipatosino a sera inoltrata circa trecento persone, allieta-te anche dalla partecipazione spontanea della ban-da del paese.

Il gruppo, che l’anno scorso ha festeggiato il set-tantesimo di fondazione, con questi interventi etante altre iniziative , sta riscontrando una mag-giore partecipazione di giovani e simpatizzanti,tanto da far ben sperare per il futuro della vita dellocale gruppo alpini.

Remo Poloni

Valle Calepio e Basso Sebino

Manutenzione del parcoGli Alpini delle Zone Valle Calepio e Basso Se-

bino, guidati dal coordinatore Angelo Monieri, han-no provveduto la scorsa estate ad eseguire lavoridi manutenzione del parco parrocchiale di TorreMaina di Maranello (Mo). In tale località risiede ilcappellano, recentemente promosso Tenente Co-lonnello, Mons. Pierino Sacella, nativo di Sarnico,che svolge il suo ministero pesso l’Accademia Mi-litare di Modena.

I lavori effettuati dagli Alpini hanno, natural-mente, ricevuto il plauso di tutta la popolazione.

Valserina e Curno

Al santuario del PerelloI gruppi alpini della Valserina e di Curno, si so-

no ritrovati domenica 4 settembre, per festeggiareil loro 25° pellegrinaggio al Santuario del Perellodi Algua. Il gruppo di Curno, iniziò questo Pelle-grinaggio un quarto di secolo fa con l’allora capo-gruppo Giuseppe Favro, al quale sono succeduti

Page 18: SONO ANDATI AVANTISONO ANDATI AVANTIxoomer.virgilio.it/r_bezzi/pdf/Scarpone_Dic2005_2.pdf · 2008-08-30 · l’Alpino per la S. Messa celebrata dal parroco don Franco Lanfranchi

42

CRONACA DAI GRUPPI

Aldo Cerea, Emilio Finassi ed ultimamente Giaco-mo Gherardi, che si sono sempre impegnati perrealizzare questo appuntamento annuale, meri-tando così al gruppo una pergamena con meda-glia, a ricordo di questa iniziativa.

Il corteo, partito dalla “Passata” di MiragoloS.Marco, era aperto dalla banda di Serina che pre-cedeva 24 gagliardetti, a cui facevano seguito: ilsindaco di Algua sig. Cimarra, il past president cav.Gianni Carobbio, i consiglieri sezionali Enrico Ti-raboschi e Giancarlo Quarteroni, i coordinatori del-le zone 8 e 25, unitamente a Giovanni Cortinovise Giacomo Gherardi. Un nutrito gruppo di alpini enumerosi fedeli, che da sempre dimostrano l’at-taccamento per questo Pellegrinaggio, chiudeva-no la sfilata.

Sul piazzale antistante il Santuario, è stata con-celebrata la S. Messa dal rettore don Pierangelo Re-dondi, don Vittorio Muttoni e padre Giorgio Pere-go; il Coro degli Alpini in congedo della BrigataTridentina ha intervallato con appropriati canti lafunzione religiosa. Nell’omelia don Pierangelo ha ri-cordato che, quando il gruppo di Curno iniziò que-sto pellegrinaggio, non avrebbe certo immaginatoche durasse così a lungo e che si trasformasse inun forte momento di aggregazione e preghiera; fa-cendo poi riferimento alla Madonna del Perello,l’ha indicata come esempio da seguire.

L’alpino Sergio Fezzoli di Oltre il Colle, “conparole in dialetto”, ha poi voluto ricordare il 50° disacerdozio di don Antonio Epis, i suoi nove annitrascorsi al Santuario, non solo come cappellano,ma anche come grande ideatore e realizzatore ditante opere.

Nel suo stringato intervento, l’ex Presidente se-zionale Gianni Carobbio, ha voluto ringraziare quan-ti si sono prodigati per la buona riuscita di questoincontro e rivolgendosi agli Alpini ha ribadito: “Lozaino che stiamo portando, contiene laboriosità e fa-tica, ma anche qualche momento di gioia come quel-lo che stiamo vivendo oggi, e se ogni tanto ce lo ri-corderemo, anche il nostro futuro cammino sarà me-no faticoso” ed ha concluso con il ricordo di coloroche hanno partecipato in questi 25 anni e che sonopurtroppo “andati avanti”.

I presenti si sono poi dato appuntamento per ilprossimo anno.

Isidoro Persico

Valtesse – Valverde

Un monumento per nondimenticare

Non manca certo il lavoro agli Alpini di Valtes-se-Valverde. Situato nel territorio della 4° Circo-scrizione del Comune di Bergamo, con la qualecollabora da anni, il gruppo guidato da Romeo Pan-seri e con sede in una cella del Lazzaretto, ha re-

centemente concluso la manutenzione straordina-ria del Monumento ai Caduti del popoloso quar-tiere cittadino.

Rifatti gli impianti elettrici ed idraulici, restau-rata la statua in bronzo e sistemato l’attiguo giar-dino, il gruppo ha voluto, con quest’opera, sensi-bilizzare la popolazione nel ricordo di coloro cheper adempiere al loro dovere donarono se stessi.

Tra le varie attività il gruppo ha visitato anche il“Museo degli Alpini”, sito a Gabiano di Canta-venna nel Monferrato, dove si trova una notevolecollezione di reperti storici dell’epopea degli alpi-ni, raccolti da un privato.

Vertova – Colzate

Il Rifugio Monte CavleraVertova, Monte Cavlera, 1150 metri di quota.

Uno dei tanti monti della nostra bergamasca, unposto ameno, prati e boschi, qualche cascina, un ri-fugio. Un posto come tanti direte. È vero un postocome tanti, solo che il rifugio è degli alpini.

Fino al 1991 gli alpini di Vertova e Colzate ave-vano come punto di ritrovo in Cavlera una cascina,che poi per vari motivi dovettero lasciare. Nacquecosì l’idea di dirottare gli sforzi in una strutturanuova che avesse i requisiti minimi per poter tra-scorrere qualche piacevole domenica estiva sulmonte caro a tutti. Una semplice stanza con i servizinecessari. Poi si sa come sono gli alpini: mettiamoil camino, facciamo il bar, non vuoi separare le cu-cine dal soggiorno?... forse è meglio aggiungere lacantina e poi….. facciamo una cameretta-inferme-ria, aggiungiamo la stanza per il custode e…

Page 19: SONO ANDATI AVANTISONO ANDATI AVANTIxoomer.virgilio.it/r_bezzi/pdf/Scarpone_Dic2005_2.pdf · 2008-08-30 · l’Alpino per la S. Messa celebrata dal parroco don Franco Lanfranchi

43

CRONACA DAI GRUPPI

Si è proseguito con la camerata fino ad avereuna struttura che pochi avrebbero creduto possi-bile fosse realizzata. Per la verità qualcosa non èstato fatto, la ghiacciaia. L’alpino che l’aveva pro-posto, di quando in quando ce lo rammenta anco-ra, chissà che prima o dopo…..

Allora cosa c’è di straordinario in tutto ciò?Niente vi dico, è normale che gli alpini non rie-scono a stare fermi e quelli di Vertova e Colzate in-vece di costruire una bella sede in paese hanno co-struito un bel rifugio in montagna.

Sì bello, è bello! A scanso di equivoci lo lasciamogiudicare a voi dalla fotografia o meglio di personase venite a trovarci. Comunque lo scrivo perché ce lodicono in tanti e ultimamente ce lo ha detto anche ilpresidente Sarti che, con alcuni consiglieri della se-zione, è venuto in Cavlera a fare visita al nostro grup-po ed ai gruppi della zona 14 di Semonte, Fiorano alSerio, Gazzaniga e Cene che per l’occasione eranorappresentati dai loro capigruppo.

C.M.

Villa d’Alme’

A 75 anni una nuova casaIl tempo inclemente non è riuscito a rovinare

la riuscitissima manifestazione per celebrare il 75°del Gruppo, l’inaugurazione della nuova sede e ilraduno della zona 5, tenutasi domenica 18 settem-bre. Già la sera di sabato un grandissimo successohanno ottenuto i cori: Idica di Clusone, Monte Al-to di Rogno e Penne Nere di Almé, brillantementepresentati dal nostro Francesco Brighenti.

Al mattino seguente, con partenza dalla piazzaS. Barbara, una lunghissima sfilata, mai vista a Villad’Almé, ha percorso tutto il paese addobbato con600 bandiere, che hanno fatto da degno scenario atutta la manifestazione. Oltre 80 i gagliardetti, rap-presentanze e vessilli da Savona, Verona, Zone diBrescia, Craviana di Malé in val di Sole, nonché au-torità nostre, civili e militari, Protezione Civile, coroPenne Nere di Almé, fanfara di Prezzate e banda diVilla d’Almé, striscioni, alpini e popolazione con 75bandiere. Sosta al monumento dei Caduti con de-posizione della corona d’alloro e omaggio floreale

al monumento all’Alpino, di cui ricorre il 25° anni-versario della realizzazione e poi su, verso Brunti-no percorrendo tutta la via degli Alpini.

Che spettacolo di cappelli alpini, gagliardetti,luccichio di strumenti delle fanfare, striscioni, ves-silli e l’arancione delle tute dei volontari di prote-zione civile con le loro attrezzature e mezzi. Da-vanti a tanta bellezza più nessuno badava alla piog-gia che continuava imperterrita a cadere.

Raggiunto il Parco del colle di Bruntino, S. Mes-sa al campo celebrata da Don Bernardino Vitali econcelebrata dai reverendi Parroci di Villa d’Almée di Bruntino. A seguire discorsi e scambi di doni.Ha fatto gli onori di casa il capogruppo Angelo Bo-nesi, che ha voluto innanzitutto ringraziare i suoialpini per l’immenso sforzo fatto per realizzare lanuova sede e poi a tutte le autorità presenti. E cen’erano: dal sindaco Maurizio Mazzocchi, al presi-dente della provincia Valerio Bettoni, i Sindaci ospi-ti, il maresciallo dei Carabinieri Milo, gli Ispettoridella Forestale Carrara e Del Fabbro e le nostre au-torità, dal presidente Sarti, ai vice Nespoli e Mari-noni, ai consiglieri Rota, Taramelli, Gotti, Quartero-ni, alla protezione civile con Marchesi e Locatelli.

Commovente il taglio del nastro, fatto dal ve-cio Giuseppe Locatelli, la benedizione e l’inaugu-razione della nuova sede. In quel momento il pen-siero degli astanti è andato al precedente capo-gruppo Rolando Turani, Tito per gli amici; alle mol-teplici iniziative del Gruppo che lo hanno visto ca-pace e appassionato protagonista. Tra queste la rea-lizzazione del monumento all’Alpino, la praticaper avere tutte le autorizzazione e l’inizio ai lavoridella nuova sede; ciò fino a quando la salute l’hasorretto.

Vi è stata di seguito la visita alla sede dove alprimo piano si trovano una cucina, una sala che,insieme alla veranda esterna, può ospitare un’ot-tantina di persone; quindi i bagni e gli uffici. Il pia-no terra per ora è adibito a magazzino.

Ha fatto piacere la nutrita partecipazione allamanifestazione di tante donne, mogli, figlie e mam-me dei soci e molti amici degli alpini la cui prezio-sa collaborazione, tanto aiuta a tener viva la nostraAssociazione nelle sue opere a favore della comu-nità. Impeccabile la regia del nostro capozona Vir-ginio Turani.

r. c.

Page 20: SONO ANDATI AVANTISONO ANDATI AVANTIxoomer.virgilio.it/r_bezzi/pdf/Scarpone_Dic2005_2.pdf · 2008-08-30 · l’Alpino per la S. Messa celebrata dal parroco don Franco Lanfranchi

44

SPORT

Gli alpini, quelli veri, quelli tosti, sono unarazza speciale. Non c’è traguardo che aloro sia impossibile. Uno di questi è si-

curamente Battista Marchesi, classe 1942, che hasvolto il servizio militare nel Tirano in quel diMalles. Atleta polivalente ha primeggiato per anninelle gare di corsa in montagna, nello sci da fondoe nello sci alpinismo, vincendo tra l’altro, in que-sta disciplina, un campionato nazionale ANA a

Corno delle Scale con il compagno di squadraSonzogni. Inoltre per ventitre anni è stato suo il re-cord di percorrenza del sentiero delle Orobie.

Elencare le sue imprese sportive, le sue affer-mazioni è impossibile. Ma Battista Marchesi è unoche non si accontenta. Una ne pensa e cento ne in-venta per mettersi alla prova. Così un giorno hapensato di raggiungere Capo Nord, il vertice geo-grafico dell’Europa, che non è proprio fuori casa,trovandosi a 71° 10’ 20” di latitudine Nord nell’isoladi Mageröy (Norvegia) su un promontorio alto 307m.s.m.. E da Sedrina, paese dell’alpino Marchesi,sono 4.068 chilometri di distanza e circa 43.000 me-tri di dislivello, essendo tutto un su e giù. E que-sto tutto a piedi.

Dopo una meticolosa preparazione atletica, èpartito da Sedrina l’8 maggio scorso, accompagnatosolamente da un camper guidato dall’amico

Gianbattista Belloni di Dalmine. Dopo aver attra-versato l’Italia, la Svizzera, il Liechtenstein, l’Austria,la Germania, la Danimarca, la Svezia, la Finlandiae la Norvegia, dopo 59 giorni - due settimane d’an-ticipo rispetto al previsto, alla media di 68 chilome-tri al giorno - ha raggiunto Capo Nord.

Una brutta caduta in Germania stava però percompromettere l’impresa. Ma pur con alcune co-stole incrinate, il nostro alpino ha continuato stoi-camente la sua corsa solitaria. Il suo riferimentomedico, non avendo nessuna figura sanitaria al se-guito né alcun massaggiatore, è stato per tutto ilpercorso la dottoressa Elena De Santis, che venivacontattata telefonicamente in caso di necessità.

Oltre l’aspetto fisico, per un’impresa del genereoccorre una grande resistenza psicologica, cheMarchesi cercava di tenere alta con mille accorgi-menti, non ultimo quello di dialogare con la pro-pria ombra che, come ha scritto nel suo diario, “èuna cara amica che certe volte sta di fianco e miprotegge dal traffico, certe volte mi sta davanti emi segnala la strada. Altre volte è dietro e mi spin-ge: qualche volta le parlo e sembra che mi ascolti”.

Nell’intervista rilasciataci nella sua bella casa,ci confida che negli ultimi due giorni stava andan-do in crisi, ma ha ripreso slancio quando ha sapu-to che i suoi due figli Filippo e Roberto, ambedue al-pini e atleti di razza, lo aspettavano a Capo Norddove erano giunti con un volo aereo con altri pa-renti e amici. A ricordare il momento dell’arrivo la

Una grande impresa sportiva

Un alpino al Capo NordUna corsa di oltre 4.000 Km. compiuta da Gianbattista Marchesi

Page 21: SONO ANDATI AVANTISONO ANDATI AVANTIxoomer.virgilio.it/r_bezzi/pdf/Scarpone_Dic2005_2.pdf · 2008-08-30 · l’Alpino per la S. Messa celebrata dal parroco don Franco Lanfranchi

Si è disputato a Tradate , lo scorso 5 giugno, il 32° Trofeo “ Dorligo Albisetti “ gara di tiro con carabina.La Sezione di Bergamo si è ben comportata, conquistando il 2° posto dietro la Sezione di Como, ga-reggiando con Piazzalunga Bruno, Rocca Renato e Locatelli Alessandro.Al terzo posto, dopo le due grandi Sezioni, con pieno merito, si è classificato il piccolo Gruppo diZambla, forte dei suoi tiratori scelti Tiraboschi Italo, Balzi Mauro e Quistini Luca. Tanto di cappel-lo a questi bravi alpini dalla mira quasi infallibile.

32°Trofeo Albisetti

Zambla si fa onore

45

SPORT

voce gli si incrina e gli occhi si fanno lucidi: “E’statoqualcosa di formidabile. Tutto il paese in piazza,tutta la gente ad accogliermi. E’ stato molto bello.”

Poi ricorda i paesaggi stupendi del Nord, le ren-ne che correvano a fianco della strada, l’incontrocon il giramondo tedesco che lo ha abbracciato, loha aiutato, con il quale si è inteso senza conoscernela lingua. Poi i festeggiamenti all’ambasciata sve-

dese e il cordiale incontro con il presidente dellaSezione ANA Nordica. Sensazioni ed emozioni cheBattista Marchesi, alpino umile e schivo, conser-verà per sempre nel suo cuore. Cuore d’alpino, cuo-re grande, come grande è stata la sua nuova im-presa sportiva e umana. Alla prossima! E si, per-ché qualcosa gli frulla già per la testa.

Lüf

Santorso (VI),11 settembre 2005Una cronoscalata in piena regola con un di-

slivello di 1100 metri per la 1° e 2° categoria e me-tri 700 circa per la 3° e 4°; con la prima parte sustrada asfaltata (nell’attraversamento del paese)poi, su strada sterrata e nella parte finale un ripidosentiero prettamente alpino. I concorrenti: 320 inrappresentanza di 29 Sezioni.

Vittoria e titolo al bellunese Marco Gaiardoche, come a Mezzoldo nel giugno scorso, si è pre-sentato solo al traguardo lasciando ai nostri purbravi Mauro Lanfranchi e Danilo Bosio le due po-sizioni inferiori del podio. Purtroppo, in questo pe-riodo non c’è nulla da fare contro questo fenomeno;non per niente è campione italiano assoluto (FI-DAL), campione europeo e tra una settimana an-drà in Nuova Zelanda come atleta di punta dellanazionale italiana per la coppa del mondo.

Dobbiamo però sottolineare anche l’ottimaprova di altri atleti bergamaschi nella prima cate-goria: 7° posto Dallara Michele – 9° posto CavagnaIsidoro – 10° posto Toninelli Antonio (il più giova-

ne concorrente) che ha tentato di tenere il ritmo delvincitore fino a metà gara, poi però ha dovuto ce-dere alla superiorità del bellunese.

Nella seconda categoria ha vinto con pie-no merito il “nostro” Luciano Bosio, atleta tantobravo, quanto modesto.

Nella terza categoria, altro bellunese sulgradino più alto del podio, quel Dino Tadello che,tornato alle gare dopo diversi anni d’assenza, hadimostrato ancora una volta tutta la sua classe. Al2° posto ancora un bellunese che non molla mai:Ivo Adric, fondista azzurro ed amico-rivale diMaurilio De Zolt. Al 3° posto si è piazzato l’inossi-dabile Alfredo Pasini, quinto Bonifacio Bergamellie sesto Enrico Bigoni.

Un applauso ed un ringraziamento anche atutti gli altri atleti bergamaschi che ci hanno per-messo di vincere il Trofeo “Ugo Merlini”.

Classifica per Sezioni: 1ª A.N.A. Bergamo – 2ªA.N.A. Valtellinese – 3ª A.N.A. Vicenza

Dino Perolari

34° Campionato nazionale individuale di corsa in montagna

La Sezione di Bergamo al primo postoMauro Lanfranchi e Danilo Bosio sul podio

Page 22: SONO ANDATI AVANTISONO ANDATI AVANTIxoomer.virgilio.it/r_bezzi/pdf/Scarpone_Dic2005_2.pdf · 2008-08-30 · l’Alpino per la S. Messa celebrata dal parroco don Franco Lanfranchi

Dal lontano 1977, anno in cui si svolse la prima edi-zione di questa spettacolare e durissima gara, vin-ta dalla coppia: Alfredo Pasini (salita) e GiovanniGuerini (discesa), i nostri portacolori hanno sem-pre tagliato per primi il traguardo.Non abbiamo partecipato alla 7° edizione (1997)per motivi che non stiamo a puntualizzare e forseè stato meglio così anche perché sull’albo d’orocompariva sempre … Bergamo … Bergamo …Tornando alla gara del 2 ottobre scorso, avevamoiscritto tre squadre e, nonostante la presenza di for-mazioni del Centro Sportivo Esercito diCourmayeur, delle Sezioni di Trento, Verona,Vicenza ecc., il podio è stato tutto bergamasco.Oramai a Catania c’è una tradizione da rispettare edi nostri giovani anche in questa occasione hannofatto il loro dovere.

Ottimo comportamento dei “veci” del Tiro a segno in quel di Lucca. Nella carabina libera a terra un ot-timo piazzamento di Bruno Piazzalunga, 3° ad un punto dal primo con 292 punti su 300; 8° Rocca e 11°Armoir. Questi sono i piazzamenti dei componenti la squadra della nostra Sezione, che ha guadagnato laquarta posizione in classifica, dopo Brescia, Feltre e Treviso.

Nella categoria Master si sono classificati : 11° Locatelli, 14° Tiraboschi, 19° Maj. Per la pistola stan-dard, tre sono stati gli atleti Open: 8° Frigerio, 18° Nava, 27° Chiesa. Mentre nella classifica Master si so-no avuti: 2° Ubiali, 7° Rossi, 9° Manzoni, 10° Carera.

La squadra della Sezione composta da Ubiali, Frigerio e Rossi, si è classificata terza dopo Vicenza eVerona e nella combinata CLT+PS, ha guadagnato il secondo posto dietro a Verona che ha portato aLucca molti più partecipanti.

Ricordiamo che il 29 e 30 aprile 2006, si svolgerà il 33° Campionato sezionale di tiro a segno di cara-bina ed il 22° Campionato Sezionale di pistola, presso il poligono di Ponte S. Pietro.

Pietro Armoir

Veder arrivare a quota 3.250 m. (ai bordi del crate-re), uno dopo l’altro, tre bergamaschi e veder par-tire i loro compagni a tutta birra, giù per i canaloniricoperti di lava, fino al Rifugio Sapienza è un’oc-casione unica.Ancora una volta, GRAZIE RAGAZZI!Ordine d’arrivo:1ª A.N.A. Bergamo: Mauro Lanfranchi (salita),Andrea Lazzarini (discesa)2ª A.N.A. Bergamo: Danilo Bosio (salita), IsidoroCavagna (discesa)3ª A.N.A. Bergamo: Luciano Bosio (salita), EnricoBigoni (discesa)4ª Centro Sportivo Esercito Courmayeur5ª A.N.A. TrentoSeguono altre 26 squadre.

D.P.

9° Traversata dell’Etna

Bergamo ha fatto trisLa tradizione continua

36° Campionate Nazionale ANA di tiro a segno

Bergamo seconda nella combinata

46

SPORT

Page 23: SONO ANDATI AVANTISONO ANDATI AVANTIxoomer.virgilio.it/r_bezzi/pdf/Scarpone_Dic2005_2.pdf · 2008-08-30 · l’Alpino per la S. Messa celebrata dal parroco don Franco Lanfranchi

N O T I Z I E I N B R E V E

1° TROFEO MOUNTAIN – BIKE – A.N.A.Sezione di Monza

Con partenza ed arrivo nei pressi della Villa Reale, si è svolta, in data 04/09/05 la gara, liberaa tutti gli appassionati di questa disciplina, con una classifica a parte per i soci A.N.A.

Ottima la prestazione dei nostri rappresentanti, soprattutto grazie alla vittoria nella categoria“elit” (soci A.N.A.) del clusonese Stefano Bonadei. Da segnalare anche il 3° posto nella terza ca-tegoria di Terzi Anselmo (A.N.A. Casazza).

Congratulazioni.D.P.

SPORT

47

PROSSIMI APPUNTAMENTI 200628.01 BRESCIA 63° ANNIV. NIKOLAJEWKA29.01 GANDOSSO COMMEMORAZIONE NIKOLAJEWKA12.02 ISOLACCIA (SO) 71° CAMP. NAZ. SCI DI FONDO19.02 BERGAMO – Casa del Giovane ASSEMBLEA SEZIONALE26.02 VANZONE S. CARLO 29° CAMP. NAZ. SCI ALPINISMO1–2.04 IMPERIA CONVEGNO STAMPA ALPINA2.04 VALLECAMONICA 40° CAMP. NAZ. SLALOM GIGANTE23.04 BERGAMO GIORNATA DELLA SOLIDARIETA’22-23.04 LOVERE 80° FONDAZIONE – 5° RADUNO ZONA 2130.04 CASSINONE DI SERIATE INAUG. NUOVO GRUPPO6.05 GEMONA 30° ANNIV. TERREMOTO FRIULI7.05 SEZ. VARESE 35° CAMP.NAZ.CORSA IN MONT.INDIV.12-14.05 ASIAGO 79ª ADUNATA NAZIONALE28.05 MILANO ASSEMBLEA NAZIONALE DELEGATI4.06 FINO DEL MONTE 13° INCONTRO ZONA 1711.06 SEZ. VALDOBBIADENE 30° CAMP.NAZ. CORSA IN MONT.STAFF.25.06 RIFUGIO CONTRIN PELLEGRINAGGIO NAZIONALE25.06 PALADINA 80° FONDAZIONE25.06 MONTELLO 20° FONDAZIONE25.06 PALOSCO 30° FONDAZIONE

Il Gruppo Alpini di Lacchiarella in collaborazione con la Sezione ANA di Milano bandisce il concor-so letterario di poesia e narrativa con tema:

ALPINI: il sentiero dell’anima e l’impegno umanitario.Il concorso è aperto a tutti gli autori di lingua italiana:SEZIONE POESIA: i concorrenti possono partecipare con un massimo si 5 poesie che non superino i36 versi;SEZIONE NARRATIVA: i concorrenti possono presentare da 1 a 3 racconti, con un massimo di 3 foglidattiloscritti a 35 righe cadauno.Ogni concorrente dovrà inviare il proprio elaborato in due copie, una sola con nome, cognome, indi-rizzo e firma dell’autore.Ogni concorrente partecipa con un contributo di € 5,00 per ogni elaborato. Gli elaborati non sarannorestituiti. L’organizzazione si riserva i diritti per la pubblicazione delle opere presentate al concorso.Tutti i lavori devono pervenire entro il 28 febbraio 2006, indirizzati a: Associazione Nazionale Alpini- Casella Postale 27 - via G.B. Vico, 2 - 20084 Lacchiarella (Milano).La cerimonia di premiazione si terrà a Lacchiarella domenica 18 giugno 2006.Per ulteriori informazioni rivolgersi al Gruppo ANA di Lacchiarella.

Page 24: SONO ANDATI AVANTISONO ANDATI AVANTIxoomer.virgilio.it/r_bezzi/pdf/Scarpone_Dic2005_2.pdf · 2008-08-30 · l’Alpino per la S. Messa celebrata dal parroco don Franco Lanfranchi

48