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1 SOMMARIO 1. PREMESSE …………………………………………………………………………………………… 2 2. STATO DEI LUOGHI - TIPOLOGIE INTERVENTI PREVISTI ………………………………… 3 3. CARATTERISTICHE DEL BACINO …………………………………………………… 9 4. FATTIBILITA' DELL' INTERVENTO …………………………………………………………… 11 5. CRONOPROGRAMMA ………………………………………………… ……………… 12 6. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE…………………………… ……………………………… 12 BIBLIOGRAFIA ………………………………………………………………………………………… 13

SOMMARIO 1. PREMESSE - servizi.provincia.cs.itservizi.provincia.cs.it/provincia/albo2010.nsf... · 3 degli interventi pianificati, sulla scorta delle priorità indicate nel Master

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SOMMARIO

1. PREMESSE …………………………………………………………………………………………… 2

2. STATO DEI LUOGHI - TIPOLOGIE INTERVENTI PREVISTI ………………………………… 3

3. CARATTERISTICHE DEL BACINO …………………………………………………… 9

4. FATTIBILITA' DELL' INTERVENTO …………………………………………………………… 11

5. CRONOPROGRAMMA ………………………………………………… ……………… 12

6. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE…………………………… ……………………………… 12

BIBLIOGRAFIA ………………………………………………………………………………………… 13

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PREMESSE

Gli eventi alluvionali che hanno interessato la Calabria nel periodo novembre 2008 –

gennaio 2009, com’è noto hanno provocato ingenti danni e dissesti su gran parte del territorio

regionale.

In conseguenza di ciò sono state emesse due ordinanze di Protezione Civile (n°3734/09 e

n°3741/09) ed in particolare, con l’OPCM n°3741 del 18 febbraio 2009 viene stabilita la necessità

di redigere un piano generale d’interventi per la difesa del suolo, per la cui redazione il

Commissario Delegato per l’emergenza del territorio della regione Calabria (nella persona del

Presidente pro-tempore della Regione), ha istituito un Comitato di Indirizzo Regionale (COMIR), il

quale ha definito le linee di indirizzo per la redazione del piano ed un Gruppo di Lavoro per la

Difesa del Suolo (GLADIS) incaricato di predisporre una bozza di piano d’interventi anche con

l’ausilio delle documentazioni fornite dai Comitati di Indirizzo Provinciali (COMIP).

Con Ordinanza del Commissario Delegato n°5/3741/2009 del 21/02/2010 è stato

approvato il “Piano Generale di Fase 1” che comprende l'intervento denominato "Interventi

integrati di ripristino dell’officiosità idraulica del fiume Trionto ed affluenti" che la presente

relazione illustra.

Il suddetto intervento dell’importo di € 600.000,00 è stato finanziato con risorse

“liberate” POR Calabria 2000-2006, appartiene alla tipologia “Fi”, categoria “C” ossia comprende

l’esecuzione di interventi puntuali di sistemazione fluviale finalizzati alla difesa dalle inondazioni

ed al ripristino dell’officiosità idraulica in contesti particolarmente problematici che richiedono la

preventiva redazione di un Master Plan.

Più in particolare, con riferimento alle linee di intervento/azione 3.2.1.2 (Azioni per la

rimozione di criticità lungo i corsi d’acqua) del Piano Generale, la “realizzazione degli interventi

prevede il ripristino e il riefficientamento delle opere idrauliche esistenti e delle sezioni di deflusso

attraverso la realizzazione di opere di sistemazione, il taglio di piante arbustive, lo sradicamento di

ceppaie.”

In aggiunta alle problematiche verificatesi a seguito degli eventi del novembre 2008 –

gennaio 2009, sul tratto di valle del fiume Trionto si sono avuti ulteriori danni in particolare nel

tratto terminale con danneggiamento e/o distruzione di tratti d’argine.

1. STATO DEI LUOGHI - TIPOLOGIE INTERVENTI PREVISTI

In ottemperanza a quanto previsto nel Piano Generale degli Interventi per la Difesa del

Suolo in Calabria, è stato redatto il Master Plan relativo al fiume Trionto, che comprende gli

interventi puntuali, segnalati e/o o dei quali si è a conoscenza.

Gli interventi del Master Plan sono stimati in oltre € 7.000.000,00 (di cui € 5.500.000,00

per lavori). Disponendo del finanziamento di € 600.000,00 è possibile realizzare solo una parte

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degli interventi pianificati, sulla scorta delle priorità indicate nel Master Plan. In armonia con le

finalità del Piano Generale di fase 1 i lavori previsti nel presente progetto sono finalizzati al

ripristino dell'officiosità idraulica di alcuni tratti ed al ripristino di alcune opere esistenti.

Si sottolinea che una più compiuta risoluzione delle problematiche di dissesto rilevate

potrà avvenire con l'attuazione degli altri interventi ipotizzati.

Gli interventi previsti nel presente progetto sono finalizzati alla manutenzione ordinaria

e straordinaria e rientrano fra gli interventi di cui alla lettera d comma 2 Art. 21 delle Norme

Tecniche d’Attuazione del PAI.

Di seguito si riportano in sintesi gli interventi di progetto, distinti per tratti.

2.1 TRATTO A VALLE DEL PONTE AD ARCHI SULLA SS 106

- Comune di Rossano – Loc. Pantano Martucci – Zona foce.

Foto 2.1 – Tratto in prossimità della foce inquadrato dalla destra idrografica.

Nel tratto a valle del ponte sulla SS 106 l'alveo del Trionto si presenta lineare con un'ampiezza

quasi costante di circa 200 m.

In prossimità della foce, il tratto terminale dell’argine in terra, in destra idrografica, è stato distrutto

(Foto 2.1) e vi sono danni al paramento interno in materassi metallici tipo “reno”, con invasione del

fiume nelle proprietà private.

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L’area è stata oggetto di inondazione a causa delle piene del periodo novembre 2008-gennaio 2009.

La situazione si è ripetuta ed aggravata lo scorso periodo autunno-invernale. Il tratto in questione è

classificato come area a rischio R4 nel PAI.

Non disponendo di risorse sufficienti alla realizzazione di argini e repellenti così come ipotizzati e

stimati nel Master Plan, nel presente progetto l’intervento previsto consiste nello scotico

superficiale del tratto terminale per 340 m a partire dalla foce con la rimozione degli accumuli che

si sono formati fino ad uno spessore di 70 cm ed asportazione della vegetazione e delle ceppaie

presenti nell’alveo. Nel tratto di circa 310 m ove l’argine è stato distrutto, al momento verrà

previsto il ripristino dell’argine destro con un rilevato dell’altezza di circa 2 m, costituito dal

materiale esistente in alveo derivante dalle operazioni di scotico, in attesa di poter realizzare un

intervento più definitivo.

Si precisa che tutto il materiale lapideo che sarà rimosso per le operazioni di scotico sarà riutilizzato

per la riprofilatura degli argini limitrofi, mentre il materiale legnoso sarà smaltito in apposita

discarica autorizzata. Le suddette lavorazioni dovranno essere eseguite nel periodo di magra del

fiume e le zone che saranno oggetto delle operazioni necessarie in fase esecutiva quali piste di

accesso e piccole deviazioni del fiume, saranno ripristinate allo stato originario subito dopo

l’esecuzione dei lavori.

- Comune di Rossano – Loc. Foresta

Foto 2.2 – Tratti di argine con paramento danneggiato inquadrati dalla sponda opposta.

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Foto 2.3 – Soglia danneggiata da ripristinare.

Risulta danneggiato in alcuni punti il paramento interno dell’argine sinistro, in calcestruzzo (Foto

2.2). Danni anche ad una soglia in calcestruzzo sita poco più a monte del tratto dell'argine sx

danneggiato (Foto 2.3).

L’intervento da effettuare consiste nella demolizione e ricostruzione del paramento danneggiato,

con scotico superficiale dell’alveo con l’eliminazione degli accumuli che si sono formati aventi

altezza fino a 70 cm ed estirpazione delle ceppaie per circa 180 m a valle della soglia in

calcestruzzo della quale è previsto il ripristino alle condizioni originarie. La soglia sarà ricostruita

mediante uno strato di calcestruzzo dell’altezza media di 40 cm ed una larghezza di 110 cm, in

modo da ripristinare l’altezza originaria. Per eseguire le operazioni di posa del calcestruzzo sarà

necessario deviare il corso del fiume per il tempo necessario alla stagionatura dello stesso. Ultimati

i lavori saranno ripristinate le condizioni originarie del sito. Il materiale lapideo che sarà rimosso

per le operazioni di scotico sarà riutilizzato per la riprofilatura degli argini limitrofi, mentre il

materiale di risulta che scaturirà dalle operazioni di demolizione del paramento danneggiato sarà

smaltito in apposita discarica autorizzata.

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2.2 TRATTO A MONTE DEL PONTE AD ARCHI SULLA SS 106

- Comune di Rossano – Loc. Marinetto – zona canile municipale.

In corrispondenza del ponte ad archi, l'alveo del Trionto subisce una forte strozzatura passando, in

circa 400 m, da un'ampiezza di 500-600 m a poco più di 100 m.

L’argine sinistro in prossimità del canile municipale, esistente immediatamente nord, è stato rotto

per circa 70 m dagli eventi di piena degli ultimi 2 inverni. Il tratto è stato oggetto di un pronto

intervento da parte del Comune di Rossano consistito nel versamento di scogli a protezione.

Foto 2.4 – Sponda sinistra in corrispondenza del canile municipale dopo il pronto intervento- zona canile.

Un primo intervento inserito nel presente progetto consiste nella costruzione di piccoli repellenti in

gabbioni (pennelli) a protezione della sponda sinistra, finalizzati ad allontanare da quest'ultima la

corrente.

Saranno realizzati n. 3 pennelli ad interasse di ml 30,00.

I pennelli saranno realizzati con gabbioni di ml 2,00x1,00x1,00 sovrapposti su quattro livelli e

parzialmente inglobati nell’argine sinistro, assemblati in modo tale da formare un pennello delle

dimensioni alla base di ml 8,00 x 6,00.

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Nel Master Plan sono previsti altri interventi in questo tratto che è opportuno realizzare entro

congruo termine.

- Comune di Crosia – Loc. Sorrento

In questo tratto del Trionto, da circa 1 km a circa 4 km a monte del ponte ad archi, l'alveo presenta

notevole ampiezza. Si registra l'erosione della sponda destra in due tratti distinti ove sono esistenti

un caseggiato, una condotta d’irrigazione ed uno stabilimento per la lavorazione degli inerti.

L’argine nel tratto più a monte, è rotto in più punti ed è stato già ricostruito in materiale lapideo.

L’intervento in progetto, consiste nella risagomatura e centralizzazione della savanella attiva per un

tratto della lunghezza di circa 325 m e larghezza media di circa 80 ml. Il materiale che sarà rimosso

per la risagomatura sarà utilizzato per ricaricare l’argine destro.

In accogliendo delle indicazioni dell’Autorità di Bacino del 12 luglio 2010, e conformemente ai

rilievi mossi dalla Stessa nella persona dell’ing. Romano, che evidenziava la mancanza di rilievi nel

Master Plan della condotta idrica presente nell’alveo del fiume, rappresentante un rischio alluvione

per il centro abitato di Crosia, si è proceduto ad una modifica del progetto preliminare.

A seguito dei risultati ottenuti dalla verifica idraulica in questo tratto e compatibilmente con le

somme a disposizione, è stato ritenuto opportuno modificare quanto previsto nel progetto

preliminare, sostituendo l’intervento di costruzione di quattro repellenti in gabbioni con un

intervenento di risagomatura dell’alveo e centralizzazione della savanella attiva, in modo da

ripristinare le condizioni ottimali di deflusso delle acque. Tale intervento ridurrà il potere erosivo

del fiume sugli argini ed avrà un’efficacia maggiore rispetto ad un intervento puntuale dei repellenti

precedentemente previsti. Si ritiene pertanto doveroso segnalare la necessità di provvedere ad

assumere decisioni circa la eliminazione ovvero della messa in esercizio della condotta, poiché

l’attuale stato di abbandono in cui la stessa versa, è causa di rischi sia ambientali che idrologici.

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Foto 2.5 – Sponda destra in loc. Sorrento di Crosia .

2.3 TRATTO A VALLE DEL PONTE SULLA SP 531

- Comune di Caloveto – zona campo pozzi.

In corrispondenza del ponte sulla S.P. 531 per Cropalati, l'alveo del Trionto subisce una forte

strozzatura passando da un'ampiezza di oltre 700 m in corrispondenza della confluenza con il

torrente Laurenzana a poco più di 120 m nel tratto prossimo al ponte (posto circa 1,6 km a valle).

Nel tratto poco a valle del ponte, si sono avuti danni alla recinzione della piattaforma “campo pozzi”

esistente in destra idrografica, con lo scalzamento di repellenti in blocchi di ciclopici di calcestruzzo

esistenti a monte della struttura.

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Foto 2.6 – Zona campo pozzi da risagomare.

Foto 2.7 – Danni a recinzione e scalzamento per erosione al piede di blocchi di cls in sponda destra (punto 2).

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L'intervento previsto consiste nello scotico superficiale ed eliminazione degli accumuli, del tratto di

circa 190 a valle del ponte con ricarica del materiale di risulta sulla sponda destra. In questo tratto

sarà opportuno eseguire, in tempi brevi, una serie di interventi di ripristino degli argini.

2. CARATTERISTICHE DEL BACINO

Il bacino del fiume Trionto, dopo quello del Crati, è il maggiore per superficie dei bacini

dei corsi d'acqua che sfociano nello ionio cosentino.

Il bacino imbrifero si estende su circa 290 kmq e confina a nord con i bacini idrografici

dei torrenti Coserie, Cino, Colognati e Coriglianeto, ad est con i bacini dei torrenti Fiumarella,

Arso e del fiume Nicà e a sud con i bacini idrografici dei fiumi Crati e Neto.

Il Trionto nasce nei pressi della contrada Difesa sul Trionto, a confine tra i comuni di

Acri e Longobucco a quota 1641 m s.l.m.; la lunghezza dell’asta principale è di circa 46 km. I

comuni ricadenti nel bacino sono Acri, Bocchigliero, Longobucco, Pietrapaola, Calopezzati,

Cropalati, Caloveto, Crosia e Rossano.

Tabella 3.1 – Caratteristiche morfometriche del bacino (da “Atlante Cartecologico della Regione Calabria” –

ARPACAL, 2002)

Area (km2) Perim (km) Hmax (m) Hmed (m) H0 (m) L asta (km) Horton Pend (%)288,82 128,95 1641 804,63 0 46,48 7 36,12

Il fiume lungo il suo corso riceve l’apporto di numerosi affluenti di piccole dimensioni. Le

principali aste vengono riportate nella sottostante tabella 3.2. Nella tabella 3.3 sono invece riportate

le principali caratteristiche dei sottobacini del Trionto. Tabella 3.2 – Elenco aste idrografiche (da “Atlante Cartecologico della Regione Calabria” – ARPACAL, 2002)

Nome asta Nome asta Nome astaFiume Trionto Fosso della Spineta Fosso dell'AnitraVallone Freddo Fosso della Spina Torrente la Manna

Vallone Macrocioli Fosso Belvedere Torrente OrtianoRagasacco Fossi Ronzi Fosso Vinnimata

Torrente Laurenzana Acqua della Spina Fosso CannarellaVarco della posta Vallone di Scalille Torrente DunoVallone Calanita Fosso Catarchilla Fosso La MutaVallone di Ardilli Vallone di Basilico Fosso Cerasello

Fosso della Colomba Vallone Fornelli Tabella 3.3 – Caratteristiche sottobacini (da “Atlante Cartecologico della Regione Calabria” – ARPACAL, 2002)

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SOTTOBACINO Area (km2) Perim (km) Hmax (m) Hmed (m) Hmin (m)Trionto dalle orgini fino conlfluenza con Ortiano (escluso) 85,61 59,84 1641 1099,1 308Torrente Ortiano 56,14 35,65 1586 994,1 331Trionto da confl. con l'Ortiano a quella con il Laurenzana 12,35 17,61 915 406,6 149Torrente Laurenzana 105,01 55,97 1042 729,9 135Trionto dalla confluenza con il Laurenzana alla foce 29,31 33,8 407 133,8 1

Il bacino del Trionto si presenta ampio nella parte montana, per poi subire un brusco

restringimento nella parte di valle fino allo sbocco a mare. Nel tratto di valle l'alveo del corso

d'acqua presenta ampiezza notevole (anche superiore a 700 m), similmente alle fiumare dell'alto

ionio cosentino.

Nelle tabelle 3.4 e 3.5 si riportano rispettivamente la curva ipsografica e la classificazione

del reticolo idrografico secondo Horton.

Tabella 3.4 – CURVA IPSOGRAFICA (da “Atlante Cartecologico della Regione Calabria” – ARPACAL, 2002)

Area (km2) Quota (m)0 16500,21 16001,87 15504,07 15007,22 145010,81 140015,2 135022,85 130030,93 125044,42 120057,1 115075,45 110096,59 1050110,51 1000124,37 950137,15 900148,55 850162,15 800173,97 750

185,1 700194,41 650202,92 600211,65 550219,57 500227,38 450235,51 400242,52 350248,84 300255,9 250

261,95 200

CURVA IPSOGRAFICA

0

200

400

600

800

1000

1200

1400

1600

1800

0 50 100 150 200 250 300 350

Area (kmq)

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Tabella 3.5 – Parametri HORTON (da “Atlante Cartecologico della Regione Calabria” – ARPACAL, 2002)

Ordine N° aste Lung. Totale (km)1 3503 794,012 815 280,143 178 153,624 42 68,415 6 31,76 2 45,417 1 13,56

La natura geologica del bacino è scarsamente rocciosa, con prevalenza di affioramenti granitici in

formazioni filladiche.

I fenomeni erosivi sono molto diffusi, a causa della pendenza del territorio molto accentuata. Nella

parte valliva il fondo alveo è costituito da sabbia e ghiaia con ciottoli ed elementi litici di maggiori

dimensioni. L'alveo si presenta sovralluvionato nel tratto di valle.

Nel bacino sono presenti n°5 stazioni pluviometriche: Staggi (1204 m slm), Difesella (980 m slm),

Bocchigliero (870 m slm), Longobucco (770 m slm) e Cropalati (367 m slm) ed una stazione

idrometrica (località Difesa) che sottende un bacino di 32 kmq.

Le precipitazioni variano in funzione della quota e della stagione (74% nel periodo autunnale ed

invernale, 21% nella stagione primaverile e 5% nella stagione estiva).

3. FATTIBILITA' DELL’INTERVENTO

La parte valliva del fiume Trionto, dalla foce, fino a poco più di un km a monte della

confluenza con il torrente Laurenzana, rientra tra le Zone di Protezione Speciale (ZPS) della rete

"Natura 2000".

Per quanto sopra, come indicato nello studio di prefattibilità ambientale, il progetto

dovrà essere sottoposto a valutazione di incidenza secondo quanto previsto dal relativo

Regolamento regionale approvato con deliberazione della G.R. n°749 del 4 novembre 2009

pubblicato sul B.U.R. 1/12/2009, previa redazione dello studio d'incidenza.

Sulla scorta degli elementi in possesso, vista la tipologia degli interventi e la loro

ubicazione, non emergono impatti negativi diretti o indotti sull'ecosistema.

Gli interventi di difesa idrogeologica, quale è quello in questione, fanno parte delle

tipologie per le quali è possibile procedere alla redazione della relazione paesaggistica semplificata

di cui al D.P.C.M. 12 dicembre 2005.

Pertanto il presente progetto definitivo è stato corredato di apposita relazione

paesaggistica secondo le indicazioni di cui all’accordo tra la Regione Calabria e la Direzione

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Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria del Ministero per i Beni e le Attività

Culturali, sottoscritto il 25 luglio 2007 ai sensi dell’art.3 DPCM 12 dicembre 2005 (pubblicato sul

BUR Calabria del 22 agosto 2007) ed eventuali s.m.i.

Al fine di verificare l’evoluzione dei luoghi a seguito dell’intervento, è opportuno un

monitoraggio dei tratti oggetto d'intervento al fine di verificare gli effetti delle opere realizzate

anche a mezzo di rilievi topografici delle sezioni. Il piano di manutenzione dell’intervento, sulla

scorta delle indicazioni del monitoraggio porta alla rimozione di ostacoli in alveo ed eventuali

accorgimenti tecnici migliorativi che dovessero risultare necessari.

4. CRONOPROGRAMMA DELLE FASI ATTUATIVE

Il Dipartimento n°9 della Regione Calabria ha redatto un disciplinare di finanziamento

che prevede la seguente tempistica (art.3):

• approvazione del progetto definitivo da parte dell'Ente Attuatore entro il 31.07.2010;

• approvazione del progetto esecutivo da parte dell'Ente Attuatore, previa acquisizione sul

progetto definitivo di tutte le autorizzazioni e i pareri prescritti;

• aggiudicazione provvisoria dei lavori alla ditta esecutrice entro il 31.12.2010;

• ultimazione e collaudo dei lavori entro e non oltre il 31.12.2013.

In relazione a quanto sopra è stato redatto apposito cronoprogramma che viene allegato

alla presente relazione.

5. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

La realizzazione dell’intervento comporta una spesa complessiva di € 600.000,00 di cui

€ 420.000,00 per lavori a base d'asta come risulta dall'allegato quadro economico. I prezzi applicati

per il calcolo sommario della spesa sono contenuti nel prezziario regionale 2009.

Nel presente progetto, viste le risorse a disposizione e le finalità del piano generale di

prima fase, si è potuto inserire solo alcuni interventi puntuali, i quali, pur mitigando localmente il

rischio idraulico, non possono dare esaustiva risoluzione alle problematiche emerse per il bacino del

Trionto.

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BIBLIOGRAFIA

- "Piano Generale di fase 1" - COMIR 2009

-“Atlante Cartecologico della Regione Calabria” - ARPACAL 2002

- "Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale" Provincia di Cosenza

- “Sistemazione dei corsi d’acqua” Da Deppo, Datei, Salandin