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70 anni di ricerche del CNR Istituto
per lo Studio degli Ecosistemi di Verbania Pallanza
70 anni di ricerche del CNR Istituto
per lo Studio degli Ecosistemi di Verbania Pallanza
Rosario MoselloRosario MoselloDirettore C.N.R. ISEDirettore C.N.R. ISE
Qualità delle acque del Lago Maggiore - Studi e prospettiveQualità delle acque del Lago Maggiore - Studi e prospettiveVerbania, 14 marzo 2009Verbania, 14 marzo 2009
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1938: l1938: l’’Istituto Italiano di IdrobiologiaIstituto Italiano di Idrobiologia
""Dott.Dott. Marco de Marchi" ha inizio come fondazioneMarco de Marchi" ha inizio come fondazione
3
Nel 1977 lNel 1977 l’’Istituto viene incorporato alIstituto viene incorporato al
Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
Nel 2002, Nel 2002, con la con la riorganizzazioneriorganizzazione del CNR ldel CNR l’’Istituto Istituto Italiano di IdrobiologiaItaliano di Idrobiologia èè diventato diventato Istituto per lo Istituto per lo studio degli Ecosistemistudio degli Ecosistemi, incorporando altri istituti. , incorporando altri istituti. Il Dipartimento di Idrobiologia ed Ecologia delle Il Dipartimento di Idrobiologia ed Ecologia delle Acque Interne Acque Interne èè oggi attiva nello storico edificio gioggi attiva nello storico edificio giààsede dellsede dell’’Istituto Italiano di Idrobiologia "Istituto Italiano di Idrobiologia "Dott.Dott. Marco Marco de Marchi".de Marchi".
4
L’Istituto per lo Studio degli Ecosistemi
Pisa Firenze
Sassari
Verbania Pallanza
L’Istituto per lo Studio degli Ecosistemi
Nel 2001 l’Istituto Italiano di Idrobiologia si univa ad altri istituti del CNR a formare l’Istituto per lo Studio degli Ecosistemi, allargando le sue competenze agli ecosistemi terrestri, al controllo degli organismi dannosi e all’ecologia applicata ai sistemi agro-forestali. Questo nella continuitàdelle attività di studio sugli ecosistemi acquatici, con particolare riferimento alla idrologia e ai laghi del VCO.
La rivistaMemorie dell’Istituto Italiano di Idrobiologiasi trasforma inJournal of Limnology, rivista internazionale alla quale è stato recentemente riconosciuto un elevato impact factor.
5
Climatologia e idrologia meteorologia, misura di portate
Limnologia fisica correnti, temperature, mescolamento
Biologia microbiologia, fitoplancton,produzione primaria, zooplancton, pesci, organismi bentonici,macrofite acquatiche
Paleolimnologia evoluzione dei laghi
Biblioteca circa 7000 libri e 800 riviste in abbonamento o scambio
Idrochimica metodologie analitiche, eutrofizzazione, acidificazione
Principali attivitPrincipali attivitàà di ricercadi ricerca
Principali relazioni trofiche tra gli organismi che compongono la catena alimentare di un lago. (Da “Conoscere un lago, 1984”).
ALGHE
ZOOPLANCTON
PESCILARVE D’INSETTO
NUTRIENTI INORGANICI
6
Collaborazioni nazionali ed internazionali
Ministero Ambiente deposizioni atmosferiche, ICP Waters
Ministero Politiche Agricole e Forestali
deposizioni atmosferiche in siti forestali, ICP Forests
Unione Europea acidificazione laghi alpini, paleoclima
Centro Comune Ricerca della UE, Ispra
metodologie analitiche
Commissione Italo- Elvetica eutrofizzazione Lago Maggiore
Prog. Strategico EvK2-CNR laghi Himalayani
Prog. Nazionale Ricerche laghi Antartide
0
10
20
30
40
50
1977
1979
1981
1983
1985
1987
1989
1991
1993
1995
1997
1999
2001
2003
2005
2007
Tempo indeterminato
Precari
Evoluzione del numero e inquadramento dei dipendenti del CNR ISE, sede di Verbania Pallanza, dal 1978 al 2008
7
Lago diMergozzo
Lago M
aggioreMonteRosa
Lago d’Orta
Lago di Varese
Lago di Lugano
Lago Maggiore
Lago Maggiore
Orta
Lugano
Varese
ALCUNE NOTE SUL BACINO IMBRIFERO ALCUNE NOTE SUL BACINO IMBRIFERO
• Reticolo idrografico ben sviluppato (32 laghi naturali ed artificiali, 14 tributari studiati)• Clima mite (azione termoregolatrice del lago e riparo dalla catena alpina), ma umido con abbondanti precipitazioni atmosferiche (1700 mm/a)
• Litologia complessa (rocce cristalline e carbonatiche)• Poco più del 50% del bacino è in territorio svizzero, mentre l’80% del lago è in Italia• 670.000 residenti + 30.000 A.E. turistici; circa 200.000 residenti rivieraschi
San Giovanni
San Bernardino
Fondotoce
Toce
8
Questa provoca uno sviluppo accelerato degli organismi vegetali e una eccessiva produzione di sostanza organica. Nel demolire tutta questa sostanza organica, i batteri arrivano a consumare tutto l'ossigeno disponibile, alterando così le caratteristiche del corpo d’acqua.
L’EUTROFIZZAZIONE
Le sostanze organiche o inorganiche eutrofizzanti sono quelle che apportano fosforo (P) e azoto (N) alle acque e in questo modo le “fertilizzano” in maniera eccessiva.
Dilavamento delle rocce e dei suoli
Liquami domestici
Agricoltura
Attività zootecniche
Attività industriali
eccessivi apporti di P dal bacino imbrifero derivanti da:
riduzione degli apporti sino a livelli il più possibile prossimi a quelli naturali;depurazione degli scarichi con eliminazione del P
CAUSA:
RIMEDIO:
9
Fisici
Chimici
Biologici
Sull’uso delleacque
Effetti dell’eutrofizzazione• Diminuzione della trasparenza• Cambiamenti di colorte (presenze episodiche di particolari specie fitoplanctoniche)
• Aumento delle concentrazioni di nutrienti algali, soprattutto P• Sovrassaturazione di ossigeno nella zona fotica, accompagnata da pH elevati• Deficit di ossigeno e/o anossia nella zona profonda, con comparsa di NH3, H2S, CH4 e rilascio di P dai sedimenti
• Aumento della biomassa totale delle alghe unicellulari• Variazioni di composizione delle comunità biologiche• Riduzione della diversità interspecifica• Calo delle specia ittiche più pregiate (salmonidi) e aumento di quelle pocopregiate (ciprinidi)
• Ridotta possibilità di utilizzo del lago come risorsa ricreazionale e turistica• Aumento del pescato (specie poco pregiate)• Nei casi più gravi, morie di pesci per anossia• Gravi problemi di potabilizzazione per odori e sapori difficilmente eliminabili, elevata carica batterica, formazione di composti tossici a seguito della clorazione
Quantificazione dell’eutrofizzazione
Concentrazione di fosforo totale (µg P l-1)
<10 oligotrofia
10-20 mesotrofia
>20 eutrofia
10
Fosforo disciolto (µg P L-1)
0
10
20
30
40
50
1950 1960 1970 1980 1990 2000 2010
P reattivo
P totale
Limite meso-eutrofia
Limite oligo-mesotrofia
0
100
200
300
400
500
600
'78'79'80'81'82'83'84'85'86'87'88'89'90'91'92'93'94'95'96'97'98'99'00'01'02'03'04'05
acque tributarie
fascia rivierasca
t P a-1
LAGO MAGGIORELAGO MAGGIOREApporti di fosforo totaleApporti di fosforo totale
11
Fosforo totaleal mescolamento primaverile
0
25
50
75
100
125
150
175
200
1960 1970 1980 1990 2000 2010
µg P
L-1
Lugano 0-286 m Lugano 0-100 mComo IseoGarda Maggiore
Limite oligo-mesotrofia
Fioritura di Microcystis flos-aquae nel Lago di Lugano (26/10/2006)
Fioritura di Microcystisaeruginosa nel Lago di Iseo (12/10/2006) Fioriture di cianobatteri nei laghi
profondi sudalpini nel corso degli ultimi 30 anni
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AnabaenaAnabaena lemmermanniilemmermannii
PlanktothrixPlanktothrix rubescensrubescens
MicrocystisMicrocystis aeruginosaaeruginosa
AphanizomenonAphanizomenon flosflos--aquaeaquae
(Lug
ano)
(L
ugan
o)
SITUA
ZION
E AL 2004
Maggiore
(1999)(1980-85)Lugano
anni ‘80Como
19981997Iseo
(1990-1992)1990Garda
Aphanizomenon
flos-aquae
Microcystisaeruginosa/flo
s-aquae
Planktothrixrubescens/ag.
Anabaenalemmermannii
Salmaso, 2005. Fioriture di cianobatteri nei laghi profondi dell’Italia settentrionale. Istituto Superiore di Sanità, Rapporti ISTISAN 05/29: 30-48.
2005-2008Maggiore
(1999)(2006)(1980-85)Lugano
anni ‘802006Como
200619981997Iseo
(1990-1992)1990Garda
Aphanizomenonflos-aquae
Microcystisaeruginosa/flos
-aquae
Planktothrixrubescens/ag.
Anabaenalemmermannii
SITUA
ZION
E AL 2008
13
Ghiffa
Concentrazioni di DDT e derivati nelle acque del Lago Maggiore
Contaminazione in agone
14
Contaminazione in coregone bondella
Le piogge acide
15
La deposizione di inquinanti acidi ha effetti su:
Salute umana Foreste
Colture agricole Acque
Materiali
Patrimonio artistico
Lontani da disturbi antropici diretti (scarichi inquinanti, industrie, agricoltura)
Ricevono inquinanti immessi in atmosfera dalle attività umane, trasportati e ridepositati dalle precipitazioni atmosferiche
rendono i laghi alpini particolarmente sensibili agli inquinanti e alle variazioni climatiche
• Condizioni climatiche estreme• Caratteristiche dei bacini imbriferi• Caratteristiche idrologiche
I laghi alpini come indicatori ambientali
I laghi alpini possono costituire degli “indicatori” degli effetti delle variazioni climatiche e della deposizione di inquinanti atmosferici
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Sedimenti
Apporto di composti tossici (metalli pesanti, composti organici di sintesi)
Misure eseguite nell’ambito di progetti dell’Unione Europea (MOLAR, EMERGE), hanno evidenziato concentrazioni di composti organoclorurati e idrocarburi policromatici caratteristiche di aree a moderato grado di contaminazione. Questo inatteso risultato ha dato luogo ad un approfondimento distudi, che considera intere famiglie di inquinanti organici, inclusi i policlorobifenili (PCBs) ed i derivati del DDT
Sono in corso anche studi su metalli presenti nelle acque, nei sedimenti e nei pesci (Cd, Pb, Co, Zn, Cr, Ni, Mn, V, As), tentando di distinguere la parte di origine naturale da quella derivante dalle attività umane, trasportata con le masse d’aria
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140
100
100
40
T. Lagna
T. Ple
sina
S. GiulioORTA
PETTEN ASCO
CR ABBIA
OME GNA
ScaricoBemberg
Punto di massima profondità (m 143)
BU CCIONE
N
Depuratore
T. P
esco
ne
T. N
igug
lia
T. Fiumetta
T. Ac
qualba
T. Pellino
Lago dLago d’’Orta e bacino imbriferoOrta e bacino imbrifero
Tempo teorico di rinnovo ...Tempo reale di rinnovo …...
Area del bacino imbrifero …Altitudine media (s.l.m.) …..Altitudine massima (s.l.m.) .
8,5 a20-25 a
115,7 km2
652 m 1643 m
Area lago ……………………. 18 km2
143 m71 m4,81 m3 s-1
Profondità media ……….….. Portata emissario ……….….
1,29 km3Volume ……………………….290 m
Profondità massima ……….Livello medio …………….….
Principali caratteristiche morfometriche ed idrologiche
Area bacino / Area lago …... 6,4
SITUAZIONE ANTERIORE AL 1926SITUAZIONE ANTERIORE AL 1926--19271927
CHIMISMOCHIMISMO Politecnico Zurigo e Analisi Politecnico Zurigo e Analisi paleolimnologichepaleolimnologichepH = 7,1 scarso contenuto di soluti pH = 7,1 scarso contenuto di soluti bassa alcalinitbassa alcalinitàà acque oligotrofeacque oligotrofe
FITOPLANCTONFITOPLANCTON
Parecchie decine di specie pelagiche ben strutturate con normali successioni stagionali
ZOOPLANCTONZOOPLANCTONPopolamento ricco, Popolamento ricco, ben diversificato ben diversificato ((≈≈ 2525--30 gruppi)30 gruppi)
18
Il filo Bemberg Il filo Bemberg CuproCupro è un filo multibava sottilissimo prodotto dalla lavorazione chimica della cellulosa
ImpieghiImpieghi• Fodere dei vestiti dei più importanti marchi mondiali• Abbigliamento esterno di abiti di moda• Tessuti per arredamento• Capi d’abbigliamento per intimo, bagno, sportivo
∼ 2000 t N a-1
∼ 80 t Cu a-1
19
LAGO DLAGO D’’ORTAORTA(1926 (1926 -- 1982)1982)
0
20
40
60
80
100
120
1920 1930 1940 1950 1960 1970 1980 1990
rame
µg Cu l-1
LAGO DLAGO D’’ORTAORTA(1926 (1926 -- 1982)1982)
0,0
1,0
2,0
3,0
4,0
5,0
6,0
1920 1930 1940 1950 1960 1970 1980 19903,0
4,0
5,0
6,0
7,0
8,0
9,0 ammonio pH
mg N l-1 pH
20
Nel 1982 il carico di ammonio viene ridotto da 2500 a 30 t N a-1, mentre gli apporti di rame scendono da 8-9 t a-1 a 300 kg a-1.
Composizione92% CaCO3
6% MgCO3
2% silice e altre impurità (marne e argille assenti)
ProvenienzaCava di calcare di LeccoPolveri residue derivanti dal lavaggio dei macchinari di frantumazione e macinazione
Granulometria50% ≤ 18 µm
Umidità15 - 21%
21
Lunghezza …….. 28 mLarghezza utile .. 6 mPortata netta ….. 150 t
22
LAGO DLAGO D’’ORTAORTA
0,0
1,0
2,0
3,0
4,0
5,0
6,0
1920 1930 1940 1950 1960 1970 1980 1990 2000 20103,0
4,0
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6,0
7,0
8,0
9,0 ammonio pH
mg N l-1 pH
LAGO DLAGO D’’ORTAORTA
0
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40
60
80
100
120
140
1950 1960 1970 1980 1990 2000 2010
Rame Alluminio Zinco
µg l-1
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vaironescardola
barbobottatricescazzonecoregone
agonetrota
salmerinocarpatinca
persico realepersico trota
cavedanoalborella
luccioanguilla
1926
scardolatrota
barbobottatrice?salmerino?
carpatinca
persico solepersico realepersico trota
cavedanoalborella
luccioanguilla
2007
alborellaluccio
anguilla
1945
persico trotacavedanoalborella
luccioanguilla
1985
scardolatrota
salmerinocarpatinca
persico solepersico reale
cavedanoalborella
luccioanguilla
1993
LIMING
persico solePESCI
Diaphanosoma brachyurumBosmina longirostris
Eubosmina sp.Ceriodaphnia pulchella
Daphnia longispinaDaphnia longispina-galeata
Daphnia galeataPolyphemus pediculus
Cyclops abyssorumAcanthocyclops viridis
DiaptomideKeratella quadrataKeratella cochlearisKellicotia longispina
Lecane lunaTrichocerca sp.
Gastropus styliferAscomorpha ecaudis
Synchaeta gr. stylata-pectinataSynchaeta gr. tremula-oblongaPolyarthra vulgaris-dolichoptera
Asplanchna priodontaFilinia longiseta
Conochilus unicornisCollotheca mutabilisNotholca acuminataPloesoma truncatumPloesoma hudsoni
2006-2007
Diaphanosoma brachyurumBosmina longirostris
Daphnia obtusaDaphnia longispina
Chydorus sphaericusAlona rectangula
Cyclops abyssorumMegacyclops viridis
Brachionus calyciflorusKeratella quadrataKeratella cochlearisKellicotia longispinaNotholca squamulaNotholca foliaceaAnuraeopsis fissaTrichortia pocillumLepadella ovalis
Squatinella muticaLecane flexilisLecane luna
Lecane gr. lunarisTrichocerca capucinaTrichocerca cylindricaAscomorpha saltans
Synchaeta sp.Polyarthra vulgaris-dolichoptera
Asplanchna priodontaHexarthra fennica
Collotheca sp.Habrotrocha sp.
1995
Bosmina longirostrisDaphnia obtusa
Chydorus sphaericusCyclops abyssorum
Brachionus calyciflorusBrachionus urceolarisAsplanchna brightwellii
Hexarthra fennica
1985
Cyclops abyssorumBrachionus calyciflorus
Hexarthra fennica
1970
Cyclops abyssorumBrachionus calyciflorus
Hexarthra fennica
1975
Cyclops abyssorumBrachionus calyciflorusAsplanchna brightwellii
Hexarthra fennica
1980
Diaphanosoma brachyurumBosmina longirostris
Ceriodaphnia pulchellaDaphnia obtusa
Daphnia longispinaChydorus sphaericus
Alona rectangulaBythotrephes longimanus
Cyclops abyssorumBrachionus calyciflorusBrachionus urceolaris
Keratella quadrataKeratella cochlearisAnuraeopsis fissaTrichortia tetractisLepadella ovalis
Squatinella muticaLecane luna
Lecane flexilisTrichocerca capucina
Asplanchna brightwelliiHexarthra fennica
1990
Diaphanosoma brachyurumBosmina longirostris
Ceriodaphnia laticaudataDaphnia longispina
Chydorus sphaericusAlona rectangulaLeptodora kindti
Polyphemus pediculusCyclops abyssorum
Acanthocyclops viridisBrachionus urceolaris
Keratella quadrataKeratella cochlearisKellicotia longispina
Lepadella ovalisLecane luna
Lecane gr. lunarisTrichocerca sp.
Gastropus styliferAscomorpha sp.
Brachionus calyciflorusSynchaeta sp.
Polyarthra vulgaris-dolichopteraAsplanchna priodonta
Filinia longisetaHexarthra fennica
Conochilus unicornisRotaria sp.
Collotheca mutabilis
2000-2001
La comunità zooplanctonica è ben strutturata e diversificata, ma in continua evoluzione.
ZOOPLANCTON
Ceriodaphniasp.
Cyclops sp.
LIMING
24
www.iii.to.cnr.it
www.ise.cnr.it
25
ZÜté|x ÑxÜ ÄËtààxÇé|ÉÇx