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Sesto Rapporto sulla Società dell'Informazione nella ...repository.regione.veneto.it/netsirv/CRC-rapporti/veneto2011.pdfy Parte IV - Focus: approfondimenti su alcuni temi legati all’innovazione

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Il ruolo della Regione nel quadro di una società in continua evoluzione e di un progresso tecnologico sempre più rapido e consistente è quello di definire da un lato il contesto normativo che regoli e coordini questo scenario e dall’altro di porsi come attore attivo che per primo si impegna in progetti ed iniziative di innovazione a favore dello sviluppo del territorio.

Questo Rapporto dimostra come la Regione abbia saputo svolgere egregiamente entrambi i ruoli, da un lato con iniziative “quadro” attraverso i progetti finanziati con le risorse comunitarie dei fondi strutturali ed i Protocolli d’Intesa istituzionali ma anche iniziative più concrete ed operative come i recenti bandi sul Cloud Computing, orientato a stimolare l’offerta innovativa da parte delle PMI locali e sul progetto denominato P3@ rivolto ai cittadini, per incentivare l’utilizzo delle nuove tecnologie e tramite queste l’accesso ai servizi che la Pubblica Amministrazione offre, e dall’altro con i risultati conseguiti dalle azioni progettuali volte a diminuire il digital divide infrastrutturale e culturale e che hanno permesso ad esempio di portare al 96% la percentuale di popolazione raggiunta dalla banda larga.

E’ importante sottolineare che tutti questi risultati sono stati conseguiti anche grazie ad una fattiva collaborazione con il territorio e i suoi attori.

Questo dev’essere di stimolo ad una rinnovata azione per il futuro che veda la società civile e la Pubblica Amministrazione affiancate e sinergiche nello sviluppo del Veneto

Marino Zorzato

Vice Presidente e Assessore al Territorio, alla Cultura, agli Affari Generali

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La Regione del Veneto da anni è impegnata attivamente nello sviluppo dei temi della Società dell’Informazione in quanto l’innovazione della Pubblica amministrazione è alla base della crescita del territorio nel suo complesso e quindi dei cittadini e delle imprese.

Questo Rapporto Regionale sulla Società dell’Informazione consente di offrire un quadro complessivo su che cosa è stato fatto, quali sono le azioni in corso e quali i nuovi possibili sviluppi futuri. Analizzando i risultati fin qui conseguiti, si evince come la Regione del Veneto continui ad investire in progetti d'innovazione per sostenere le opportunità di ripresa e sviluppo sul territorio, in particolare focalizzandosi su interventi infrastrutturali (sviluppo delle reti per la connettività e per i servizi a banda larga per cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione), sulla diffusione di servizi innovativi a favore di cittadini e imprese e sull’efficienza interna dell'Amministrazione regionale con progetti di miglioramento organizzativo.

Comunque sia, per quanto in questi anni l’Amministrazione regionale è riuscita a concretizzare molti progetti e a conseguire importanti risultati non solo nell’ambito dell’e-government e della Società dell’Informazione, ma anche nello sviluppo delle infrastrutture con gli interventi per la diffusione della banda larga, ritengo che il lavoro non sia concluso, ma, al contrario, prosegua l’impegno per migliorare quanto realizzato, consolidare i servizi ed estenderli a tutto il territorio, proseguendo nelle azioni per il superamento del digital divide.

Sergio Trevisanato

Segretario Regionale per l'Istruzione e il Lavoro e la Programmazione

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Introduzione

Il Rapporto sulla Società dell’Informazione nella Regione del Veneto 2011, giunto alla sua sesta edizione, realizzato dal CRC Veneto in collaborazione con la Direzione Sistemi Informativi e Venice International University, si pone l’obiettivo di fotografare lo stato d’avanzamento della Società dell’Informazione sul territorio regionale e di evidenziare gli sviluppi conseguiti durante gli ultimi anni.

Il presente rapporto è strutturato in quattro parti:

Parte I – Le Policy e gli attori della Società dell’Informazione: illustra le policy e i documenti di indirizzo strategico emanati dalla Regione del Veneto, analizzando al contempo i principali attori dell’innovazione per l’e-government e la Società dell’Informazione;

Parte II - Avanzamento progettualità e risultati: mostra lo stato d’avanzamento dei principali progetti emersi sul territorio regionale e fornisce un quadro complessivo sui nuovi progetti che la Regione intende portare avanti;

Parte III - La Società dell’Informazione a livello regionale: analizza i dati relativi alla diffusione dell’ICT nelle famiglie, nelle imprese e nella PA provenienti dall’ISTAT, dal Réseau della Società dell’Informazione, e Réseau sulla banda larga;

Parte IV - Focus: approfondimenti su alcuni temi legati all’innovazione della Pubblica Amministrazione nel territorio regionale del Veneto (banda larga, Web 2.0, interoperabilità e cooperazione applicativa).

Il Rapporto sulla Società dell’Informazione nella Regione del Veneto 2011 è stato redatto da Lorenzo Amadei, Andrea Calvo e Miriam Tedeschi, con la collaborazione della Direzione Sistemi Informativi.

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Indice

PARTE I – LE POLICY E GLI ATTORI DELLA SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE ............................................................................. 1

1 Il quadro di riferimento dell’e-government nel Veneto ......................3

1.1 Le Linee Guida progettuali per lo sviluppo della Società dell’Informazione del Veneto 2007-2010............................................ 6

1.1.1 Asse I - Servizi istituzionali............................................................................8 1.1.2 Asse II - Servizi alla Persona ..........................................................................8 1.1.3 Asse III - Ambiente e territorio.......................................................................9 1.1.4 Asse IV - Economia......................................................................................10

1.2 Programma Operativo Regionale "Competitività Regionale e Occupazione" - parte FESR................................................................ 10

1.3 Legge sul pluralismo informatico ...................................................... 16 1.4 Piano Operativo 2008 ....................................................................... 17

2 Gli attori dell’innovazione per l’e-government e la Società dell’Informazione ............................................................................19

2.1 L’Amministrazione regionale............................................................. 19 2.2 Le Province ....................................................................................... 23 2.3 I Comuni capoluogo.......................................................................... 25

PARTE II - AVANZAMENTO PROGETTUALITÀ E RISULTATI................... 29

3 L’avanzamento della progettualità in regione Veneto ......................31

3.1 Riuso Veneto ESCAPE ........................................................................ 33 3.2 P3@Veneti......................................................................................... 34 3.3 EG4G ................................................................................................ 37 3.4 CReSCI (Centro Regionale dei Servizi di Cooperazione ed

Interoperabilità) ................................................................................ 37 3.5 MyPortal, multimedialità e multicanalità ............................................ 39 3.6 Creazione di piani d’azione e promozione / creazione di reti di servizi

tra e per le PMI.................................................................................. 41 3.7 OverNetwork..................................................................................... 42 3.8 Dematerializzazione – DO.GE. ........................................................... 43 3.9 Gestione del patrimonio: Patrimonio Web.......................................... 44

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4 I risultati della progettualità dell’APQ e degli integrativi.................. 45

5 Net-SIRV: il modello di governance e di community network .......... 53

PARTE III - LA SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE A LIVELLO REGIONALE: ICT NELLE FAMIGLIE, IMPRESE E PA LOCALI..........................................57

6 L’ICT e l’e-government per le famiglie, imprese e PAL .................... 59

6.1 Famiglie e individui ........................................................................... 62 6.2 Imprese............................................................................................. 72 6.3 PA locale ........................................................................................... 75

6.3.1 Organizzazione e risorse umane ..................................................................75 6.3.2 Formazione ICT ...........................................................................................78 6.3.3 Dotazioni tecnologiche e connettività...........................................................79 6.3.4 I servizi on line ............................................................................................88

7 Il Réseau sulla Società dell’Informazione nel Veneto ....................... 95

7.1 Le infrastrutture e gli strumenti informatici degli Enti Locali.............. 97 7.2 Livello di informatizzazione delle procedure ................................... 103 7.3 Dotazioni Internet e tipologia di servizi offerti tramite Internet ....... 105

8 Il Réseau sulla banda larga............................................................ 109

8.1 Il grado di copertura “percepito”...................................................... 111 8.2 Le tecnologie per la connettività...................................................... 112 8.3 Presenza di operatori di TLC ........................................................... 113

PARTE IV – FOCUS...............................................................................115

9 La diffusione della Banda larga nella Regione Veneto .................... 117

9.1 Fonti ............................................................................................... 117 9.2 La banda larga a livello europeo e nazionale ................................... 118 9.3 La banda larga: i dati nazionali........................................................ 125 9.4 La banda larga a livello regionale: i dati del Centro di Competenza

regionale sulla banda larga ............................................................. 131

10 La Pubblica Amministrazione e il Web 2.0..................................... 135

10.1 La metodologia ............................................................................... 135 10.2 Web 2.0 e PA................................................................................... 137 10.3 Web 2.0 e PA in Italia e nel Veneto .................................................. 140 10.4 Gli Enti Locali veneti su Facebook.................................................... 142 10.5 Gli Enti Locali veneti su YouTube..................................................... 148

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10.6 Gli Enti Locali veneti su Twitter ....................................................... 149 10.7 Considerazioni conclusive............................................................... 149

11 Interoperabilità e Cooperazione Applicativa ..................................151

11.1 Dispiegamento dell’infrastruttura di cooperazione regionale........... 153

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Parte I. Le policy e gli attori della Società dell’Informazione

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PARTE I – LE POLICY E GLI ATTORI DELLA SOCIETA’

DELL’INFORMAZIONE

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6° Rapporto sulla Società dell’Informazione nella Regione del Veneto

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Parte I. Le policy e gli attori della Società dell’Informazione

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1 I l quadro di r i fer imento del l ’e-government nel Veneto

Lo sviluppo dell’e-government veneto degli ultimi anni è stato guidato dall’attuazione delle “Linee Guida Progettuali per lo Sviluppo della Società dell’Informazione del Veneto1” che si pongono l’obbiettivo di diffondere l’uso degli strumenti ICT non solo come semplice strumento informatico ma anche come strumento di partecipazione civile, di supporto alla ricerca e all’innovazione, con l’obiettivo di migliorare i rapporti tra le imprese e la Pubblica Amministrazione, di ridurre il gap tra le piccole e le grandi Amministrazioni, di sostenere la mobilità e la logistica, di promuovere il patrimonio storico, ambientale ed artistico della Regione, di favorire l'inclusione delle aree marginali e delle categorie svantaggiate, ecc..

Parallelamente le attività promosse dalle Linee Guida sono state riprese nel 2007 all’interno del Programma Operativo Regionale "Competitività Regionale e Occupazione" - parte FESR (2007-2013), in cui la Regione del Veneto delinea le proprie strategie per favorire la competitività regionale e l’occupazione intervenendo nei settori relativi a:

innovazione ed economia della conoscenza; energia; ambiente e valorizzazione del territorio; accesso ai servizi di trasporto e di telecomunicazioni di interesse economico

generale; cooperazione interregionale e transregionale.

Sempre in tema di e-government e Società dell’Informazione, il 14 novembre 2008 la Giunta regionale ha approvato la Legge Regionale n. 19/20082 in tema di pluralismo informatico, diffusione del riuso e adozione di formati per documenti digitali aperti e standard nella Società dell'Informazione del Veneto con l’obiettivo di favorire la partecipazione alla vita democratica e la fruibilità dei servizi pubblici da parte dei cittadini e delle imprese, di abbattere le barriere tecnologiche che ostacolano la diffusione della conoscenza e l'innovazione tecnologica, e di contenere e razionalizzare la spesa pubblica.

1 http://www.regione.veneto.it/NR/rdonlyres/62754F1E-6349-475C-A72B-1EE515922025/0/Lineeguida_omissis_ver07_2.zip 2 http://bur.regione.veneto.it/BurvServices/Pubblica/DettaglioLegge.aspx?id=210989

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6° Rapporto sulla Società dell’Informazione nella Regione del Veneto

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Accanto a queste policy, vi sono state da un lato una serie di politiche attuative rivolte soprattutto allo sviluppo delle infrastrutture:

l’Accordo di Programma Quadro per la Società dell’Informazione nella Regione del Veneto e i successivi atti integrativi (per il dettaglio si veda il capitolo 4);

il Piano Operativo 2008 che, seguendo in una logica di continuità la programmazione derivante dal Piano Operativo per il 2007, descrive in modo puntuale gli interventi promossi da Regione del Veneto, Direzione Sistemi Informativi, per la diffusione della banda larga sul territorio;

dall’altro due documenti a carattere per lo più organizzativo e di concertazione con il territorio:

la DGR 3274 del 2 dicembre 20083 “Sviluppo e potenziamento dei servizi infrastrutturali telematici della Regione del Veneto” con cui la Giunta Regionale del Veneto ha approvato il progetto che prevede la realizzazione sul territorio regionale di una infrastruttura di rete denominata "OVER network" (Open Veneto Regional network), autorizzando lo sviluppo e l'estensione della rete regionale su tutto il territorio al fine di realizzare una comunità in grado di rappresentare il sistema veneto in modo uniforme e unitario nei confronti della Pubblica Amministrazione Centrale e delle altre Amministrazioni regionali;

la DGR n. 2750 del 22 settembre 20094 “Linee guida per l'attuazione delle politiche regionali per l'interoperabilità e la cooperazione applicativa” con cui la Giunta Regionale del Veneto ha approvato le Linee guida per l'attuazione delle politiche regionali per l'interoperabilità e la cooperazione applicativa ed ha deliberato l’attivazione di un Centro di competenza regionale sull'interoperabilità e la cooperazione applicativa (CReSCI) all'interno della Direzione Sistemi Informativi - Unità Complessa per l'e-government, che ha il compito di promuovere il coinvolgimento e la partecipazione dei diversi Enti aderenti al sistema di cooperazione regionale, al fine di far emergere e portare a sistema istanze, fabbisogni e opportunità provenienti dal territorio.

Tabella 1 - Le policy sull’e-government e la Società dell’Informazione in Veneto Titolo policy Estremi di

approvazione Obiettivi

Linee Guida progettuali per lo sviluppo della Società

DGR n. 2569 del 7 agosto 2007 BUR n. 82 del 18/09/2007

Obiettivi specifici: la diffusione delle ICT, il supporto a ricerca e innovazione, il miglioramento dei rapporti tra imprese e PA, la riduzione del gap tra piccole e grandi

3 http://bur.regione.veneto.it/BurvServices/Pubblica/DettaglioDgr.aspx?id=210798 4 http://bur.regione.veneto.it/BurvServices/pubblica/DettaglioDgr.aspx?id=218692

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Parte I. Le policy e gli attori della Società dell’Informazione

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Titolo policy Estremi di approvazione

Obiettivi

dell'Informazione del Veneto 2007 - 2010

Amministrazioni, il sostegno a mobilità e logistica, la promozione del patrimonio storico, ambientale ed artistico della Regione, l'inclusione delle aree marginali e delle categorie svantaggiate

Programma Operativo Regionale – Regione del Veneto FESR 2007-2013

DGR n. 425 del 27/02/2007 Decisione CE n. C(2007) 4247 del 07/09/2007

Obiettivi specifici: favorire la competitività regionale e l’occupazione

Legge Regionale n. 19/2008

LR 19/2008 del 14 novembre 2008

Obiettivi specifici: pluralismo informatico, diffusione del riuso e adozione di formati per documenti digitali aperti e standard nella società dell'informazione del Veneto

Piano Operativo 2008 - Definizione degli interventi per la diffusione della banda larga nel Veneto

DGR n. 1635 del 17 giugno 2008 BUR n. 61 del 25/07/2008

Obiettivi specifici: interventi per la diffusione della banda larga sul territorio regionale

Sviluppo e potenziamento dei servizi infrastrutturali telematici della Regione del Veneto

DGR n. 3274 del 2 dicembre 2008

Obiettivi specifici: realizzazione della infrastruttura di rete "OVER network" per l’estensione della rete regionale a tutto il territorio veneto

Linee guida per l'attuazione delle politiche regionali per l'interoperabilità e la cooperazione applicativa

DGR n. 2750 del 22 settembre 2009

Obiettivi specifici: attivazione di un Centro di competenza regionale sull'interoperabilità e la cooperazione applicativa (CReSCI) all'interno della Direzione Sistemi Informativi

Fonte: elaborazioni su informazioni tratte dal sito web istituzionale Regione del Veneto

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6° Rapporto sulla Società dell’Informazione nella Regione del Veneto

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1.1 Le Linee Guida progettuali per lo sviluppo della Società dell’Informazione del Veneto 2007-2010

L’evoluzione del Piano di Sviluppo Informatico e Telematico del Veneto (approvato con DGR n. 56 del 18 gennaio 2002) e del Piano di Sviluppo della Società dell’Informazione (DGR n. 2386 del 9 agosto 2002) è stata tracciata attraverso le linee guida progettuali per lo sviluppo della Società dell'Informazione del Veneto 2007 – 2010, promosse dalla Direzione Sistemi Informativi della Regione del Veneto ed approvate con delibera di Giunta Regionale n. 2569 del 7 agosto 2007.

I principi che ne hanno guidato la stesura possono essere riassunti in tre punti:

razionalizzazione della spesa corrente; diverso approccio gestionale delle attività, non più solo tecnico-amministrativo

dei progetti, ma aperto a forme evolute di governance; volontà di promuovere e sostenere l'innovazione dell'ICT veneta.

Le “sfide” che il documento ha inteso affrontare sono sia tecnologiche, quali lo sviluppo delle connessioni in banda larga, la diffusione e gestione dell’e-government attraverso dinamiche di riuso, che economiche (azioni sulla spesa corrente in ICT, rilancio del settore ICT locale).

Le Linee Guida sono articolate in quattro macro-aree che corrispondono agli assi prioritari di sviluppo:

Asse I – Servizi istituzionali: in questo primo asse, il tema è la valorizzazione dei servizi e delle soluzioni di e-government già realizzate, per giungere ad una loro maggiore diffusione e utilizzo sul territorio attraverso interventi ed investimenti sul capitale umano e sui processi organizzativi. L’obiettivo dichiarato è quello di un ammodernamento e una semplificazione dei rapporti tra Pubbliche Amministrazioni e tra cittadino e Amministrazione pubblica.

Asse II - Servizi alla persona: le iniziative previste riguardano la produzione di servizi innovativi alla persona, partendo dalle esperienze già realizzate nel settore sanitario, del sociale, del mondo della formazione e del lavoro, lavorando alle reti di coordinamento tra i soggetti pubblici e privati per una gestione partecipata e condivisa del comparto.

Asse III - Ambiente e territorio: questo asse punta anzitutto a potenziare l’infrastruttura telematica della Regione (in primo luogo gli interventi per l’estensione della banda larga all’intero territorio regionale) e a valorizzare le infrastrutture fisiche (strade, ferrovie, porti, ecc.) del territorio regionale, attuali

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Parte I. Le policy e gli attori della Società dell’Informazione

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e future, attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie di rete nel settore della mobilità e dei trasporti. Oltre alle tematiche a carattere infrastrutturale, questo asse di intervento affronta altri temi relativi alla gestione territoriale, come l’informazione catastale e la gestione delle emergenze (con l’ammodernamento della centrale operativa e lo sviluppo di un portale regionale della protezione civile), e all’ambiente, come la promozione del patrimonio informativo ambientale e il sostegno al processo di razionalizzazione tecnologica del sistema informativo.

Asse IV – Economia: questo asse si focalizza sui temi della net-economy e punta a sviluppare le condizioni e potenziare il supporto ai processi di innovazione delle imprese e degli altri attori del sistema economico, in linea con i mutati scenari competitivi, completando ed ampliando l’infrastruttura telematica regionale nell’ambito di specifiche aree (ricerca, lavoro, turismo).

Ciascun asse è poi articolato in una serie di misure di intervento che specificano le azioni previste. La tabella seguente riepiloga i quattro assi in cui si sviluppa il documento, con le relative misure di dettaglio.

Tabella 2: Linee guida progettuali per lo sviluppo della Società dell'Informazione del Veneto 2007 – 2010 Asse Misure

Asse I – Servizi istituzionali

Misura 1.1 E-government; Misura 1.2 Relazioni Internazionali; Misura 1.3 Servizi per il governo; Misura 1.4 Innovazione e diffusione delle soluzioni di e-government; Misura 1.5 Servizi per la razionalizzazione economico/finanziaria della PA; Misura 1.6 Potenziamento degli strumenti di programmazione e controllo della regione.

Asse II - Servizi alla persona

Misura 2.1 Interventi nell'Area Tecnologica/Strumentale e Infrastrutturale di rete; Misura 2.2 Interventi a favore della diffusione di strumenti applicativi per la produzione di servizi alla persona attraverso il riuso; Misura 2.3 Interventi per la razionalizzazione dei servizi e della spesa ICT rivolta al comparto socio-sanitario; Misura 2.4 Interventi per l'orientamento e la formazione professionale permanente; Misura 2.5 Sviluppo e sostegno all'innovazione per Net-welfare e Sanità on line; Misura 2.6 Educare alla Società dell'Informazione.

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6° Rapporto sulla Società dell’Informazione nella Regione del Veneto

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Asse Misure

Asse III – Ambiente e territorio

Misura 3.1 Completare le infrastrutture telematiche del Veneto; Misura 3.2 Nuove tecnologie per la mobilità e i trasporti; Misura 3.3 Riuso dei Sistemi informativi territoriali; Misura 3.4 Protezione civile; Misura 3.5 Strumenti e soluzioni tecnologiche a supporto del Piano; Misura 3.6 Ambiente.

Asse IV – Economia

Misura 4.1 Sostenere la competitività dell'Industria veneta attraverso l'ICT; Misura 4.2 Sostenere la competitività del Turismo veneto attraverso l'ICT; Misura 4.3 Contenuti digitali per la valorizzazione dei beni culturali del Veneto.

Fonte: Linee Guida progettuali per lo sviluppo della Società dell’Informazione del Veneto 2007-2010

1.1.1 Asse I - Servizi istituzionali

In questo primo asse, il tema è la valorizzazione dei servizi e delle soluzioni di e-government già realizzate, per giungere ad una loro maggiore diffusione e utilizzo sul territorio attraverso interventi ed investimenti sul capitale umano e sui processi organizzativi. L’obiettivo dichiarato è quello di un ammodernamento e una semplificazione dei rapporti tra Pubbliche Amministrazioni e tra cittadino e Amministrazione pubblica.

Nel dettaglio delle singole azioni che compongono quest’asse e che cercano di coprire e supportare i principali settori inerenti le politiche per la gestione e l'organizzazione, troviamo interventi in tema di riuso per valorizzare le esperienze già maturate negli anni scorsi e creare un sistema di interoperabilità fra gli Enti locali, un’attenzione esplicita sia ai cittadini veneti residenti in regione che alle comunità di emigrati veneti sparse nel mondo (ad esempio si propone la creazione di un Portale dei Cittadini e delle Comunità Venete nel Mondo), la volontà di potenziare e migliorare gli strumenti a supporto delle attività interne all’Amministrazione regionale di programmazione, controllo e monitoraggio.

1.1.2 Asse II - Servizi alla Persona

In questo asse, le iniziative previste riguardano la produzione di servizi innovativi alla persona, partendo dalle esperienze già realizzate nel settore sanitario, del sociale, del mondo della formazione e del lavoro, lavorando alle reti di coordinamento tra i soggetti pubblici e privati per una gestione partecipata e condivisa del comparto. Già a partire dal precedente Piano sulla Società

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Parte I. Le policy e gli attori della Società dell’Informazione

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dell’Informazione, l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione finalizzato al miglioramento e alla generazione dei servizi innovativi alla persona ha costituito uno dei fattori chiave. Quella volontà viene ora ribadita e declinata in una forte attenzione al sociale e al mondo sanitario, supportando l’attuazione del Piano Sanitario Regionale attraverso la diffusione dei servizi on line alla persona, con il coinvolgimento del Sistema Sanitario Territoriale, degli EE.LL. e dei CST, delle realtà del volontariato e delle istituzioni del mondo sociale.

L’altro importante tema attorno al quale ruotano le azioni di quest’asse è la formazione, vista sotto due aspetti principali: da un lato vengono previsti interventi in ambito e-learning e di supporto tecnologico alle attività di orientamento e formazione permanente; dall’altro si presentano iniziative di educazione alla Società dell’Informazione, con l’obiettivo di diffondere le conoscenze sulle potenzialità offerte dalle nuove tecnologie, continuare lo sforzo rivolto all’alfabetizzazione informatica di base (per migliorare anzitutto il livello medio di competenza nell’uso degli strumenti informatici), e infine porre in essere iniziative a supporto della diffusione tecnologica nelle famiglie.

1.1.3 Asse III - Ambiente e territorio

L’asse “Ambiente e Territorio” punta anzitutto a potenziare l’infrastruttura telematica della Regione (in primo luogo gli interventi per l’estensione della banda larga all’intero territorio regionale) e a valorizzare le infrastrutture fisiche (strade, ferrovie, porti, ecc.) del territorio regionale, attuali e future, attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie di rete nel settore della mobilità e dei trasporti.

Il tema delle nuove tecnologie come leva di valorizzazione degli investimenti infrastrutturali è di recente interesse: sistemi d’infomobilità, sistemi integrati per la logistica, modalità innovative di accesso e fruizione per la mobilità, rappresentano oggi sfide importanti in questo campo.

Oltre alle tematiche a carattere infrastrutturale, questo asse di intervento affronta altri temi relativi alla gestione territoriale, come l’informazione catastale e la gestione delle emergenze (con l’ammodernamento della centrale operativa e lo sviluppo di un portale regionale della protezione civile).

Infine, l’ultima misura è dedicata a tematiche prettamente ambientali, e ha tra i suoi obiettivi il sostegno al rinnovo ed al potenziamento delle soluzioni e degli strumenti gestionali, la promozione del patrimonio informativo ambientale e il sostegno al processo di razionalizzazione tecnologica del sistema informativo.

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6° Rapporto sulla Società dell’Informazione nella Regione del Veneto

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1.1.4 Asse IV - Economia

L’asse “Economia” delle Linee Guida si focalizza sui temi della net-economy e punta a sviluppare le condizioni e potenziare il supporto ai processi di innovazione delle imprese e degli altri attori del sistema economico, in linea con i mutati scenari competitivi, completando ed ampliando l’infrastruttura telematica regionale nell’ambito di specifiche aree (ricerca, lavoro, turismo).

Il successo a livello internazionale del sistema economico veneto e il ruolo occupato dal Veneto in Italia in termini di numero di imprese e di occupazione costituiscono i punti di partenza delle azioni previste in questo asse.

Troviamo quindi, tra gli altri, interventi volti a stimolare e diffondere soluzioni di utility computing d’impresa, a supportare la logistica internazionalizzata, a promuovere nuove soluzioni tecnologiche per le imprese di servizi, a favorire la creazione di strumenti e servizi innovativi per la promozione turistica e culturale del territorio, e infine misure orientate allo sviluppo di strumenti e soluzioni in grado di valorizzare i beni culturali presenti sul territorio consentendone una maggiore conoscenza e fruizione da parte dei visitatori.

1.2 Programma Operativo Regionale "Competitività Regionale e Occupazione" - parte FESR

Nel Programma Operativo Regionale "Competitività Regionale e Occupazione" - parte FESR (2007-2013)5, approvato dalla Commissione Europea con decisione CE (2007) 4247 del 07 settembre 2007, la Regione del Veneto delinea le proprie strategie per favorire la competitività regionale e l’occupazione intervenendo nei settori relativi a:

innovazione ed economia della conoscenza; energia; ambiente e valorizzazione del territorio; accesso ai servizi di trasporto e di telecomunicazioni di interesse economico

generale; cooperazione interregionale e transregionale.

Per far fronte all’obiettivo generale, il POR è stato articolato in sei differenti assi, ciascuno con il proprio specifico obiettivo:

5 http://www.regione.veneto.it/Economia/Programmi+Comunitari/

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Parte I. Le policy e gli attori della Società dell’Informazione

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Asse 1 - Innovazione ed economia della conoscenza: mira alla diffusione e alla promozione di processi di innovazione e ricerca per qualificare il sistema produttivo regionale, incoraggiando le produzioni ad alto valore aggiunto in grado di competere anche sui mercati internazionali; per raggiungere questi obiettivi, tramite le differenti linee di intervento di cui l’asse si compone, si intende: o potenziare le attività di innovazione, ricerca e sviluppo; o creare nuovi prodotti e strumenti finanziari per il rafforzamento del sistema

produttivo; o favorire la nascita di nuove imprese.

Asse 2 – Energia: l’asse è orientato al miglioramento dell’efficienza energetica nell’ottica di migliorare la sostenibilità ambientale dei processi produttivi e lo sviluppo della diversificazione delle fonti energetiche, contribuendo alla riduzione delle emissioni atmosferiche inquinanti e climalteranti; gli obiettivi sono pertanto quelli di: o ridurre il consumo energetico e aumentare la produzione energetica da fonte

rinnovabile; o contenere l’inquinamento delle attività produttive.

Asse 3 - Ambiente e valorizzazione del territorio: l’asse ruota attorno al tema della tutela e della valorizzazione dell’ambiente prevedendo interventi di bonifica e ripristino ambientale di siti inquinati, di difesa del suolo, di prevenzione del rischio naturale (difesa del suolo, erosione costiera), di valorizzazione sostenibile delle risorse naturali (Rete Natura 2000) e culturali intese come attrattori per una crescita compatibile con le esigenze ambientali; l’obiettivo complessivo è pertanto quello di: o risparmiare e recuperare il suolo; o migliorare le risorse ambientali; o valorizzare a fini economici il patrimonio naturale e culturale.

Asse 4 - Accesso ai servizi di trasporto e di telecomunicazioni di interesse economico generale: questo asse è finalizzato al raggiungimento di una mobilità sostenibile e al miglioramento dell’accessibilità alle vie di comunicazione, in una logica di integrazione e complementarietà con gli interventi previsti a livello comunitario e nazionale; promuove per questo il potenziamento delle infrastrutture di telecomunicazione nelle aree non ancora coperte, al fine di eliminare progressivamente il digital divide; tali obiettivi verranno perseguiti tramite: o la diffusione della banda larga; o l’aumento dei servizi e delle applicazioni telematiche;

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o il miglioramento dell’intermodalità e della logistica; o la promozione della mobilità in ambiti urbani.

Asse 5 - Azioni di cooperazione: l’asse si pone l’obiettivo di rafforzare il ruolo internazionale della regione, superando l’attuale logica territoriale, anche tramite la costituzione di rapporti di partnership tra le regioni al fine di trarre vantaggio dalla condivisione di buone pratiche e dai reciproci rapporti di scambio in termini di pari opportunità; tale obiettivo verrà perseguito attraverso: o l’aumento della competitività e dell’integrazione di alcuni settori/comparti

dell’economia veneta attraverso il potenziamento di forme (nuove ed esistenti) di cooperazione interregionale;

o l’aumento della collaborazione, della condivisione e della cooperazione tra gli Enti Locali delle regioni contermini al fine di armonizzare le aspettative di sviluppo e di eliminare i fenomeni di disgregazione sociale.

Asse 6 - Assistenza tecnica: quest’asse è finalizzato al miglioramento dei processi di programmazione e a garantire un’attuazione più efficace ed efficiente delle azioni previste nel POR, tramite l’attuazione di sistemi di programmazione, gestione, sorveglianza, valutazione e verifica del programma.

Nella tabella seguente vengono riepilogati gli assi con le relative linee di intervento e azioni.

Tabella 3: Assi e linee d'intervento del POR Asse Linee di intervento Azioni

Asse 1 - Innovazione ed economia della conoscenza

1.1 Ricerca, Sviluppo e Innovazione

1.1.1 Supporto ad attività di ricerca, processi e reti di innovazione e alla creazione di imprese in settori ad elevato contenuto tecnologico 1.1.2 Contributi a favore dei processi di trasferimento tecnologico e allo sviluppo di strutture di ricerca interne alle imprese1.1.3 Contributi per l’utilizzo da parte delle imprese di strutture qualificate per l’attività di ricerca 1.1.4 Diffusione dei servizi di consulenza esterna a sostegno delle PMI finalizzati al processo evolutivo aziendale e alla continuità di impresa

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Parte I. Le policy e gli attori della Società dell’Informazione

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Asse Linee di intervento Azioni 1.2 Ingegneria finanziaria 1.2.1 Sistema delle garanzie per

investimenti nell’innovazione e per l’imprenditorialità 1.2.2 Partecipazioni minoritarie e temporanee al Capitale di rischio di imprese innovative 1.2.3 Costituzione di un fondo di rotazione per il finanziamento agevolato degli investimenti innovativi delle PMI

1.3 Politiche di sostegno alla promozione e allo sviluppo dell’imprenditorialità

1.3.1 Aiuti agli investimenti delle nuove PMI a prevalente partecipazione femminile 1.3.2 Aiuti agli investimenti delle nuove PMI giovanili 1.3.3 Interventi nell’ambito dell’artigianato artistico e tradizionale 1.3.4 Interventi innovativi di conservazione e valorizzazione del patrimonio naturale

Asse 2 - Energia

2.1 Produzione di energia da fonti rinnovabili ed efficienza energetica

2.1.1 Incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili 2.1.2 Interventi di riqualificazione energetica dei sistemi urbani: teleriscaldamento e miglioramento energetico di edifici pubblici 2.1.3 Fondo di Rotazione per investimenti finalizzati al contenimento dei consumi energetici

3.1 Stimolo agli investimenti per il recupero dell’ambiente e sviluppo di piani e misure per prevenire e gestire rischi naturali e tecnologici

3.1.1 Bonifica e ripristino ambientale di siti inquinati, ivi compresi i siti industriali abbandonati 3.1.2 Salvaguardia ambientale, difesa del suolo, controllo dell’emergenza e del rischio tecnologico

Asse 3 - Ambiente e valorizzazione del territorio 3.2 Valorizzazione e

promozione del patrimonio culturale e naturale

3.2.1 Interventi a favore dell’innovazione e dell’economia della conoscenza nel settore della cultura 3.2.2 Interventi di valorizzazione del patrimonio culturale 3.2.3 Attività innovative di promozione del patrimonio naturale

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Asse Linee di intervento Azioni 4.1 Interventi di sviluppo e offerta di servizi e applicazioni per le PMI e gli Enti locali

4.1.1 Creazione di piani d’azione e promozione/creazione di reti di servizi tra/per le PMI 4.1.2 Collegamento delle zone del territorio regionale non ancora raggiunte dalla banda larga, creazione di punti di accesso pubblici e rinnovo delle reti wireless per i servizi di pubblica utilità 4.1.3 Interventi di aiuto alle PMI per l’accesso ai servizi telematici

4.2 Potenziamento delle reti di trasporto mediante il miglioramento degli snodi e piattaforme logistiche intermodali

4.2.1 Snodi e piattaforme logistiche modali intermodali 4.2.2 Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale (SFMR)

Asse 4 - Accesso ai servizi di trasporto e di telecomunicazioni di interesse economico generale

4.3 Promozione della mobilità pulita e sostenibile, in particolare nelle zone urbane

4.3.1 Realizzazione di piste ciclabili in aree di pregio ambientale e in ambito urbano

5.1 Cooperazione interregionale

5.1.1 Cooperazione interregionale Asse 5 - Azioni di cooperazione 5.2 Cooperazione

transregionale 5.2.1 Cooperazione transregionale

Asse 6 - Assistenza tecnica

6.1 Assistenza tecnica 6.1.1 Programmazione, gestione, attuazione, monitoraggio e controllo 6.1.2 Segreteria Tecnica del Comitato di Sorveglianza e del Tavolo di Partenariato 6.1.3 Valutazione 6.1.4 Studi e ricerche 6.1.5 Informazione e pubblicità

Fonte: Programma Operativo Regionale – Regione del Veneto FESR 2007-2013

Le tematiche dell’e-government e della Società dell’Informazione ricadono sull’Asse 4, in particolare sulla Linea d’intervento 4.1 “Interventi di sviluppo e offerta di servizi e applicazioni per le PMI e gli Enti Locali”.

Le azioni previste sono tese ad aumentare l’efficienza e la competitività delle PMI del Veneto in funzione sia di una sempre più efficace proiezione sul mercato internazionale, che di una loro maggiore efficienza nei molteplici e talvolta complessi rapporti esterni nell’ambito dell’attività di Ricerca e Sviluppo. La linea d’intervento si svilupperà attraverso tre differenti azioni:

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Parte I. Le policy e gli attori della Società dell’Informazione

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Azione 4.1.1: Creazione di piani d’azione e promozione/creazione di reti di servizi tra/per le PMI, orientata a creare e favorire la diffusione di reti di servizi per le PMI, aumentando l’accesso ai servizi e alle infrastrutture di telecomunicazione, la loro adozione ed un utilizzo efficace anche negli scambi tra PMI e tra queste e la Pubblica Amministrazione. Le tipologie di interventi finanziate riguarderanno: o la promozione e la creazione di network di PMI; o la realizzazione di infrastrutture di servizio in grado di stimolare

aggregazioni tra PMI, anche a livello distrettuale; o lo sviluppo e l’offerta di servizi e applicazioni telematiche dedicate alle PMI.

Azione 4.1.2: Collegamento delle zone del territorio regionale non ancora raggiunte dalla banda larga, creazione di punti di accesso pubblici e rinnovo delle reti wireless per i servizi di pubblica utilità, volta al completamento e al potenziamento dell’attuale infrastruttura telematica del territorio regionale con il fine da un lato di rendere la banda larga un servizio universale favorendo l’inclusione di Enti Locali e PMI, dall’altro di sostenere la competitività del sistema produttivo veneto garantendo l’accesso e l’utilizzo di un’infrastruttura indispensabile per lo sviluppo di impresa. Con questa azione la Regione intende, da un lato, proseguire nell’attuazione degli interventi previsti dalle “Linee guida per lo sviluppo della banda larga in Veneto”, e rinnovare le reti wireless per i servizi di pubblica utilità della Regione del Veneto (118, antincendio boschivi, protezione civile, ecc.), dall’altro, realizzare dei progetti per la creazione di punti di accesso pubblici a Internet connessi in modalità a banda larga presso strutture o aree degli Enti Locali di pubblico accesso (ad. esempio biblioteche, emeroteche, ludoteche, sale di quartiere, parchi, ecc.), al fine di diffondere l’utilizzo e la cultura di Internet.

Azione 4.1.3: Interventi di aiuto alle PMI per l’accesso ai servizi telematici, orientata a promuovere l’accesso, l’adozione e l’utilizzo delle telecomunicazioni da parte delle PMI, favorendo al contempo l’alfabetizzazione informatica. L’azione prevede infatti il finanziamento, a favore di PMI, loro associazioni di categoria, consorzi e cooperative, società miste, di interventi per: o l’accesso e la creazione di network di/per PMI; o lo sviluppo e l’offerta di applicazioni telematiche e di servizi in banda larga

dedicati alle PMI; o l’accesso alle reti in modalità banda larga da parte delle PMI; o la dotazione di attrezzature da parte delle PMI per l’utilizzo di servizi in

banda larga;

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o la formazione degli addetti delle PMI, loro associazioni di categoria, consorzi e cooperative, società miste.

1.3 Legge sul pluralismo informatico

La Legge Regionale n. 19/2008 in tema di pluralismo informatico, riuso e formati digitali standard e aperti è stata approvata il 14 novembre 2008.

L’articolo 1 della Legge ne enuncia le finalità: favorire la partecipazione alla vita democratica e la fruibilità dei servizi pubblici da parte dei cittadini e delle imprese, l'abbattimento delle barriere tecnologiche che ostacolano la diffusione della conoscenza e l'innovazione tecnologica, nonché il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica. A fronte di questi obiettivi, vengono indicate tre linee di azione principali:

promozione dello sviluppo locale della Società dell'Informazione e realizzazione di un sistema regionale integrato e interoperabile, mediante la diffusione delle tecnologie per l'informazione e la comunicazione, secondo criteri di efficacia, efficienza, congruità e ottimizzazione dell'impiego delle risorse nel settore delle ICT;

sostegno al pluralismo informatico attraverso l'impiego e la diffusione di formati aperti;

uso di software libero, nel rispetto del principio costituzionale di buon andamento e del principio di economicità dell’attività amministrativa.

Dopo l’articolo 2, che definisce i destinatari della legge (Regione del Veneto ed Enti pubblici e privati sui quali la medesima esercita poteri di indirizzo e controllo), l’articolo 3 è dedicato al pluralismo informatico e ai formati aperti. In particolare, al fine di garantire libertà di accesso all'informazione pubblica, la Regione del Veneto promuove e incentiva l'uso di formati digitali aperti e non proprietari per la documentazione elettronica e per le basi di dati, e si afferma l’impiego almeno di un formato di dati di tipo aperto, in conformità anche con quanto previsto dal Codice dell’Amministrazione Digitale nelle operazioni di memorizzazione e pubblicazione dei propri documenti.

L’articolo 4 contiene indicazioni per gli archivi elettronici dei soggetti destinatari della legge, prevedendone la strutturazione secondo criteri di interoperabilità mediante protocolli aperti, in modo da permettere ai soggetti autorizzati l’accesso ai dati in essi contenuti.

L’articolo 5 prevede l’obbligo di effettuare valutazioni comparative considerando anche le soluzioni a codice sorgente aperto o a licenza libera, in occasione

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dell’acquisizione di programmi informatici, motivando il loro mancato utilizzo. Si prevede anche che la Regione, nella produzione e gestione di servizi di interoperabilità e di applicativi, si impegni a realizzare e a cedere in riuso programmi software basati su codice sorgente aperto e sull'utilizzo di protocolli e formati standard ed aperti.

Nell’articolo 6 si prevede che la Giunta regionale adotti con cadenza triennale apposite linee guida per lo sviluppo della Società dell’Informazione, definendo le modalità e le iniziative tecniche, finanziarie e organizzative necessarie per il conseguimento delle finalità della presente legge.

L’articolo 7 prevede infine un programma di ricerca specifico per lo sviluppo di programmi da rilasciare sotto licenza di software libero.

Chiudono due articoli con norme transitorie e finanziare.

1.4 Piano Operativo 2008

Il Piano Operativo 20086, approvato con DGR n. 1635 del 17 giugno 2008, proseguendo l’attività intrapresa con il Piano Operativo per il 2007, contiene gli interventi infrastrutturali previsti dalla Regione del Veneto per la diffusione della banda larga nel territorio, con l’obiettivo di ridurre il digital divide regionale.

Gli interventi sono stati infatti realizzati con l’intento di garantire l’infrastruttura e la disponibilità di servizi ad alta velocità nei territori in cui la copertura di servizi a banda larga non raggiunge almeno il 90% della popolazione.

Gli interventi prevedono due modalità di attuazione:

finanziamento di progetti condivisi con le Istituzioni locali per lo sviluppo e il potenziamento di reti telematiche territoriali;

finanziamento di opere realizzate da operatori privati compatibilmente con la definizione di Aiuto di Stato ai sensi dell’art. 87, paragrafo 3, lettera C del Trattato CE (State Aid n. 307/2004), e conformemente alle modalità di intervento sul territorio regionale approvate dalla Commissione Europea con l’Aiuto di Stato N442/2007.

Nella tabella seguente vengono riportati gli interventi fino ad oggi realizzati, alcuni dei quali rientrano negli interventi descritti nel II° e nel III° Atto Integrativo all’APQ sulla Società dell’Informazione (si veda il capitolo 4 - I risultati della progettualità dell’APQ e degli integrativi). 6 Documento redatto a cura del “Centro di Competenza sulla banda larga”, organo interno di Regione del Veneto – Direzione Sistemi Informativi, istituito con il III° Atto Integrativo all’Accordo di Programma Quadro, siglato il 30 novembre 2007 tra Regione del Veneto, Ministero dello Sviluppo Economico e CNIPA.

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Tabella 4: Interventi promossi da Regione Veneto per lo sviluppo della banda larga

Provincia Progetto Anno Stato d’avanzamento

Belluno Banda larga nel Veneto (erogazione di servizi di connettività nella provincia di Belluno)

2008 Concluso

Belluno Dorsale in fibra ottica Veneto-Trentino Progettazione esecutiva

Belluno Banda larga nel Veneto (erogazione di servizi di connettività nella provincia di Belluno)

2009 In corso

Padova Banda larga nel Veneto (erogazione di servizi di connettività nella provincia di Padova -Bassa Padovana- )

2008 Concluso

Treviso Rete a Banda larga della Pedemontana del Grappa e dell’Asolano

2006 Concluso

Verona LessiniaNET 2006 Concluso Verona Estensione Lessinia-Net 2009 In corso

Vicenza Diffusione dei servizi in banda larga nelle aree della provincia di Vicenza

2009 Concluso

Vicenza Realizzazione di una infrastruttura per la diffusione dei servizi a banda larga

2009 In corso

Fonte: Centro di Competenza sulla banda larga

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Parte I. Le policy e gli attori della Società dell’Informazione

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2 Gli attori del l ’ innovazione per l ’e-government e la Società del l ’ Informazione

In questo capitolo, in linea con le precedenti edizioni del Rapporto, si presentano i principali attori, a livello regionale, provinciale e di Comuni capoluogo, coinvolti nella definizione e gestione delle politiche di innovazione per l’e-government e la SI, mettendo in evidenza anche le relazioni e le dinamiche di collaborazione tra di essi.

In generale, sono stati identificati gli attori con responsabilità/delega politica specifica su questi temi, le strutture interne agli Enti con funzione gestionale e operativa sulle ICT, ed eventuali organismi interni di indirizzo e coordinamento inter-settoriale (per le Amministrazioni più grandi).

2.1 L’Amministrazione regionale

La tabella seguente evidenzia gli assessorati (Assessorato al Territorio, alla Cultura e agli Affari Generali, Assessorato al Bilancio e agli Enti Locali, Assessorato alla Sanità, Assessorato all’Economia e Sviluppo, Ricerca e Innovazione) ed i relativi assessori che hanno competenza politica sui temi dell’e-government e della Società dell’Informazione, a cui fanno direttamente capo le Direzioni Sistemi Informativi, Sistema Statistico Regionale, Enti Locali, persone giuridiche e controllo atti, Programmi comunitari, Controlli e Governo SSR.

Tabella 5: Gli attori sulla SI a livello regionale Competenza politica Vice Presidente e Assessore al Territorio, alla Cultura, agli Affari Generali Marino Zorzato Competenze: pianificazione territoriale e urbanistica, beni ambientali, culturali, e tutela del paesaggio, cultura, spettacolo e sport, programmazione (FAS), risorse umane, affari generali, legali, contenzioso e demanio e patrimonio, sistema informatico ed e-government, oltre alle funzioni vicarie in caso di assenza o impedimento del Presidente. Assessore al Bilancio e agli Enti Locali Roberto Ciambetti Competenze: bilancio e controllo finanziario, finanze e tributi, rapporti con il credito, partecipazioni societarie, cooperazione transfrontaliera e transnazionale, Programmi FESR e rapporti Enti Locali. Assessore alla Sanità

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Luca Coletto Competenze: programmazione sanitaria, tutela della salute, programmazione edilizia a finalità collettive, igiene pubblica, attuazione art. 20, legge n. 67/1988 (fin. ospedaliere), servizi veterinari (per gli aspetti sanitari). Assessore all'Economia e Sviluppo, Ricerca e Innovazione Marialuisa Coppola Competenze: artigianato, commercio, piccole e medie imprese, industria - fiere e mercati, distretti, ricerca e innovazione, imprenditoria giovanile e femminile, diritti umani e politiche di genere.

Competenza gestionale interna Segreteria regionale per l'Istruzione e il Lavoro e la Programmazione Sergio Trevisanato Competenze: programmazione, statistica, formazione, lavoro, informatica, istruzione. Direzione Sistemi Informativi Dirigente responsabile: Elvio Tasso Competenze e attività: o gestione, manutenzione e sviluppo del sistema informatico regionale; o produzione, manutenzione e aggiornamento del software; o gestione delle reti telematiche; o architetture Internet e Intranet; o architetture di eLearning; o assistenza alle strutture regionali in campo informatico; o predisposizione degli standard di sicurezza; o privacy. Direzione Sistema Statistico Regionale Dirigente responsabile: Maria Teresa Coronella Competenze e attività: o adempimento dei compiti derivanti dall'appartenenza al SISTAN quale Ufficio di Statistica

Regionale (attribuzioni previste dal Programma Statistico Nazionale, gestione dei rapporti con ISTAT, Stato e Regioni);

o acquisizione, elaborazione e diffusione dei dati d'interesse regionale a supporto dell'attività di governo dell'Ente;

o attuazione della L.R. n.8/2002 istitutiva del SISTAR, la quale, oltre a fissare nel dettaglio le funzioni istituzionali della struttura di statistica della Regione, delinea compiutamente l'assetto ed il funzionamento di un sistema statistico a rete su base regionale;

o realizzazione del Programma Statistico Regionale (PSR), strumento fondamentale per indirizzare i lavori dei diversi operatori del SISTAR, che individuerà le priorità delle azioni alla luce dei bisogni informativi degli Enti;

o collaborazione a progetti specifici connessi alle attività istituzionali delle altre strutture regionali;

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o partecipazione ad attività di associazioni interregionali, nazionali ed internazionali (CISIS, SIS, IBC);

o predisposizione di studi e analisi in funzione della realizzazione di strumenti ed iniziative di programmazione delle politiche regionali.

Segreteria regionale per il Bilancio Mauro Trapani Competenze e attività: o sviluppo economico e rurale; o attività ispettiva e partecipazioni societarie; o attività produttive; o bilancio e risorse finanziarie; o bonifica e territorio rurale; o caccia e pesca; o Enti Locali; o persone giuridiche e controllo atti; o fitosanitaria; o foreste ed economia montana; o produzioni animali e vegetali; o programmi comunitari; o ragioneria e Tributi. Direzione Enti Locali, persone giuridiche e controllo atti Dirigente responsabile: Maurizio Gasparin Competenze e attività: o in ambito e-government e Società dell’Informazione si occupa di fornire un supporto

tecnico ed operativo nei rapporti con le Autonomie locali e di Sportello Unico delle imprese.

Direzione Programmi Comunitari Dirigente responsabile: Carlo Terrabujo Competenze e attività: o coordinamento della gestione dei fondi comunitari; o coordinamento e attuazione dell'assistenza tecnica Obiettivo 2; o programmi comunitari Leader e Interreg. Segreteria Regionale per la Sanità Domenico Mantoan Competenze e attività: o sanità; o sociale. Direzione Controlli e Governo SSR Dirigente responsabile: Francesco Dotta Competenze e attività:

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o gestione dei flussi informatici; o gestione programmazione e controllo finanziario delle ASL; o programmazione e finanziamento investimenti; o trasferimenti patrimoniali; o accreditamento strutture socio-sanitarie. Fonte: Siti web istituzionali degli Enti

Per quanto riguarda invece gli attori con competenza di supporto e concertazione, la Regione del Veneto già dal 2002 ha attivato una struttura dedicata con competenze specifiche sull’e-government e la Società dell’Informazione, l’Unità Complessa per l’e-government, facente capo alla Direzione Sistemi Informativi, e dal 1999 il Tavolo di partenariato per la concertazione con gli Enti Locali sui fondi strutturali.

Tabella 6: Gli attori regionali con competenza di supporto e concertazione Supporto interno Direzione Sistemi Informativi - Unità Complessa E-Government e società dell'informazione Anno di istituzione: 2002 Dirigente: Andrea Boer La struttura è organizzata in cinque aree: o P.O. Rapporti con il Territorio: funge da punto di contatto per gli EE.LL. e si occupa della

gestione dei “réseaux” e dell’erogazione dei servizi regionali previsti dalla LR 54/88 (distribuzione del software regionale e assistenza agli Enti Locali);

o P.O. Progettazione e Tecnologie: funge da interfaccia sia verso l’area tecnologica interna che verso l’esterno per i sottosistemi informativi che erogano servizi al territorio; coordina le iniziative per l’individuazione degli standard tecnologici per l’e-government; sovraintende alla piattaforma regionale di interoperabilità e cooperazione e ai relativi servizi erogati;

o P.O. Sviluppo piani e programmi della Società dell’Informazione: nell'ambito della Società dell’Informazione segue lo sviluppo di linee guida e modelli di project management per i programmi e gli interventi; realizza progetti legati alla sperimentazione di tecnologie innovative; sviluppa linee guida e modelli per la diffusione e la sostenibilità dei servizi;

o Ufficio Supporto Iniziative Territoriali: gestisce i servizi legati all’accesso alle banche dati, PEC e Firma Digitale.

Competenze e attività: azioni e compiti volti all’attuazione del Piano di Sviluppo della Società Veneta dell’Informazione. Direzione Sistemi Informativi - Unità Complessa tecnologie, reti e banda larga Anno di istituzione: 2011 Dirigente: Roberto Zanardo All’interno dell’Unità Complessa è presente la P.O. Gestione e monitoraggio progetti Nazionali ed Europei e mercato elettronico che coordina le azioni e i progetti previsti in ambito europeo e nazionale in cui l’Unita Complessa è coinvolta e coordina inoltre le attività e le iniziative del Centro di Competenza sulla banda larga.

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Parte I. Le policy e gli attori della Società dell’Informazione

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Competenze e attività: azioni e compiti volti all’attuazione del Piano di Sviluppo della Società Veneta dell’Informazione. Concertazione con Enti Locali Tavolo di partenariato per i fondi strutturali Anno di istituzione: 1999 Coordinatore: Direzione Programmi Comunitari Composizione: Regione, Parti sociali e Autonomie funzionali (es. ANCI Veneto, URPV, UNCEM Veneto, sindacati, associazioni imprenditori, cooperazione, Unioncamere, commissione pari opportunità, ecc.). Competenze e attività: esprime il proprio parere su tutti i documenti regionali di programmazione comunitaria e sulle loro eventuali proposte di modifica, nonché su specifiche fasi della gestione e attuazione dei programmi stessi. Banda larga Centro di Competenza sulla banda larga Anno di istituzione: 2007 (III atto integrativo APQ) E’ parte dell’Unità Complessa e-Government e Società dell'Informazione della Direzione Sistemi Informativi della Regione del Veneto. Il Centro nasce con l'obiettivo di consolidare un gruppo di professionalità tecniche e amministrative a supporto della Regione del Veneto nella diffusione della banda larga su tutto il territorio regionale. Competenze e attività: il Centro si occupa di realizzare i rapporti regionali sulla diffusione del servizio a banda larga; di monitorare le progettualità regionali attuate sul territorio; di presidiare le attività di promozione e informazione al territorio. Interoperabilità e cooperazione applicativa Centro di competenza regionale sull’interoperabilità e la cooperazione applicativa Anno di istituzione: 2009 E’ parte dell’Unità Complessa e-Government e Società dell'Informazione della Direzione Sistemi Informativi della Regione del Veneto. Competenze e attività: il centro ha il compito di attuare le politiche regionali in tema di interoperabilità e cooperazione applicativa, e di concretare gli aspetti organizzativi e di governance del sistema. Fonte: Siti web istituzionali degli Enti

2.2 Le Province

A livello provinciale, il tema della Società dell’Informazione fa riferimento, come si può vedere dalla tabella sottostante, in gran parte agli Assessorati (e in un caso alla Vicepresidenza) con competenza sull’informatica; in un solo caso la competenza è della Direzione Generale.

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Tabella 7: Gli attori sulla SI a livello provinciale

Province Competenza politica Struttura gestionale interna

Belluno Vicepresidenza con delega su Bilancio e servizi finanziari, Politiche del sociale, Innovazione, Attuazione della legge n. 191 del 2009 art. 2 comma 117

Servizio Sistemi Informativi (sotto Direzione generale - Segreteria Generale)

Vicepresidente: Michele Carbogno

Segretario generale / direttore generale: Daniela Giacomin Referente servizio: Alberto Buzzati

Padova Assessorato a Bilancio e programmazione, Personale, Informatica e CED

Settore Sistemi Informativi - Statistica

Assessore: Fabio Conte Dirigente: Roberto Lago

Rovigo Assessorato a Bilancio, Sistema informativo, Mobilità e Trasporti

Sistema Informativo Aziendale

Assessore: Giorgio Grassia

Dirigente - Direttore Generale: Maria Votta Gravina

Treviso Assessorato a SITI, Centro Elaborazione Dati, Agricoltura, Forestazione

Settore Sistemi Informatici

Assessore: Marco Prosdocimo Dirigente: Piero Bernardi

Venezia

Assessorato alla Pubblica istruzione, Pianificazione scolastica, spazi scolastici, Formazione scolastica, Personale, Sviluppo delle Risorse Umane, Formazione e Aggiornamento, Sistema informatico, URP e Decentramento, Autoparco e Servizi ausiliari di terraferma, Protocollo e Archivio - Assicurazioni

Settore Informatica

Assessore: Claudio Tessari Dirigente: Franca Sallustio

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Parte I. Le policy e gli attori della Società dell’Informazione

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Province Competenza politica Struttura gestionale interna

Vicenza Assessorato a innovazione, politiche giovanili, servizi legali, sistemi informatici, organizzazione logistica, sportelli decentrati

Organizzazione Risorse Umane ed Innovazione

Assessore: Andrea Pellizzari Dirigente: Maria Elisabetta Bolisani

Verona

Settore direzione generale - U.O. Autonoma Informatica

Responsabile: Simone Pozzani, Paolo Dominioni

Fonte: Siti web istituzionali degli Enti

2.3 I Comuni capoluogo

Nei sette Comuni capoluogo di provincia della regione, in un solo caso (Treviso) c’è l’esplicito riferimento all’e-government nelle competenze di un assessorato; in un altro caso (Padova) la competenza è divisa tra il vicesindaco (con delega alle politiche dell'innovazione) e un assessorato (con delega ai servizi informatici); in generale, comunque, la competenza rimanda agli assessorati con delega all’informatica, laddove presente.

Tabella 8: Gli attori sulla SI a livello dei Comuni capoluogo

Comune Competenza politica Struttura gestionale interna

Società /Agenzie partecipate

Belluno

Assessorato a Politiche per la famiglia e per i giovani, Dipendenze, Volontariato, No profit, Asilo nido, Servizi informatici

Assessore: Marco Da Rin Zanco

Padova

Vice Sindaco con delega a urbanistica, mobilità, città metropolitana, comunicazione e politiche dell'innovazione Assessorato a sport, impianti sportivi,

Settore Servizi Informatici e Telematici

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Comune Competenza politica Struttura gestionale interna

Società /Agenzie partecipate

manifestazioni sportive, tributi, polo catastale, servizi informatici e telematici

Vice Sindaco: Ivo Rossi Assessore: Umberto Zampieri

Capo settore: Alberto Corò

Rovigo

Assessorato a Politiche per lo sviluppo economico ed il lavoro, Società partecipate, Sistemi informativi, Politiche finanziarie e Tributi

Settore Ambiente e Sviluppo sostenibile, Trasporti e Mobilità, Servizi Pubblici Locali, Sistemi Informativi

ASM Rovigo S.p.a.

Assessore: Angelo Milan

Treviso

Assessorato a Politiche economiche, finanziarie e patrimoniali, compresa la promozione di finanziamenti e contributi europei/statali/regionali, politiche per l’organizzazione e relativa logistica, per l’e-government e l’e-procurement, appalti e contratti

Settore Risorse Umane e Servizi Informatici

Assessore: Fulvio Zugno Dirigente: Flavio Elia

Venezia

Assessorato a Ambiente e città sostenibile (parchi, verde e beni comuni), Politiche giovanili e Centro pace, Informatizzazione e cittadinanza digitale

Settore Sistemi informativi Venis S.p.A

Assessore: Gianfranco Bettin

Vicenza

Assessorato allo sviluppo economico e produttivo, alle politiche del lavoro, ai rapporti con le associazioni e categorie economiche, alla tutela dei diritti dei consumatori, alla organizzazione interna ed al personale e ai servizi informativi

Settore Sistemi informatici, telematici, SIT: Ecografico - Sistema informativo territoriale

AIM VI S.p.A

Assessore: Tommaso Ruggeri Direttore: Marcello Missagia

Verona Coordinamento intersettoriale Informatica e-Government

AGSM Verona S.p.A

Dirigente: Federico

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Parte I. Le policy e gli attori della Società dell’Informazione

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Comune Competenza politica Struttura gestionale interna

Società /Agenzie partecipate

Brenzoni Fonte: Siti web istituzionali degli Enti

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Parte II – Avanzamento progettualità e risultati

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PARTE II - AVANZAMENTO PROGETTUALITÀ E RISULTATI

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Parte II – Avanzamento progettualità e risultati

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3 L’avanzamento del la progettual i tà in regione Veneto

La Direzione Sistemi Informativi della Regione del Veneto continua a investire in progetti d'innovazione per avviare opportunità di ripresa e sviluppo sul territorio. In particolare, gli obiettivi a medio-lungo termine sono:

creare valore per i cittadini; abilitare l'innovazione per le imprese; migliorare l'organizzazione della Pubblica Amministrazione regionale e locale.

I progetti che in tal senso la Regione sta portando avanti, possono essere schematicamente raggruppati in tre aree tematiche:

infrastrutture di rete: sviluppo delle reti per la connettività e per i servizi a banda larga per cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione;

diffusione di servizi innovativi: informatizzazione di cittadini e imprese, sfruttando le opportunità offerte dalla rete;

efficienza interna dell'Amministrazione regionale: progetti di miglioramento organizzativo.

Segue il dettaglio dei progetti, suddivisi sulla base della macroaree sanità, rapporto cittadino PA, rapporto impresa PA, reti e servizi infrastrutturali.

Tabella 9: I principali progetti in corso Macroarea Progetto / Intervento Descrzione Sanità Riuso Veneto ESCAPE Dematerializzazione dei documenti sanitari a

validità legale delle Aziende Sanitarie della Regione Veneto, in primis i referti dei dipartimenti diagnostici, gestendo digitalmente l’intero ciclo dei referti informatici.

Rapporto cittadino PA

P3@Veneti Realizzazione di Centri di pubblico accesso ad Internet ed ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione, con l’obiettivo di ridurre il digital divide dei cittadini e delle famiglie. In particolare questi centri dovranno garantire nuove opportunità di accesso ad Internet mediante servizi gratuiti ed iniziative di assistenza ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione e di acculturazione

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Macroarea Progetto / Intervento Descrzione informatica (inclusione informatica).

Rapporto cittadino PA

EG4G Diffusione del portale di servizi al cittadino realizzato dalla Regione del Veneto (MyPortal).

Rapporto cittadino PA

MyPortal, multimedialità e multicanalità

Sistema di infrastrutture e applicazioni a disposizione degli Enti Locali che abilitano: la gestione di contenuti regionali multimediali, la distribuzione multicanale di contenuti di prossimità, la gestione del ciclo di vita delle notizie regionali, il digital video broadcasting (digitale terrestre), la registrazione video.

Rapporto Imprese PA

Creazione di piani d’azione e promozione / creazione di reti di servizi tra e per le PMI

L’iniziativa è rivolta a sostenere il passaggio degli operatori dell’offerta (software house) del mondo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione verso il nuovo paradigma tecnologico dell’utility computing e/o a promuovere l’aggregazione di piccole e piccolissime imprese con l’obiettivo di sviluppare servizi in modalità utility computing sulla base dell’individuazione di bisogni comuni.

Reti e servizi infrastrutturali

OverNetwork Diffusione di una infrastruttura di rete in grado di interconnettere tutti gli Enti della regione con lo scopo di facilitare l’interoperabilità e lo scambio di informazioni tra gli stessi e, di riflesso, tra questi ed il cittadino.

Reti e servizi infrastrutturali

CReSCI (Centro Regionale dei Servizi di Cooperazione ed Interoperabilità)

Diffusione sul territorio di servizi infrastrutturali, applicativi e di supporto all’interoperabilità ed alla cooperazione applicativa realizzati nell’ambito del progetto SIRV-Interop.

Efficienza PA Dematerializzazione – DO.GE.

Realizzazione di un sistema di gestione documentale che presidia l’intero processo dei flussi documentali interni ed esterni, dalla produzione all’aggregazione, dalla circolazione all’archiviazione e conservazione.

Efficienza PA Gestione del patrimonio: Patrimonio Web

Soluzione gestionale per la valorizzazione del proprio patrimonio che consente una mappatura completa ed aggiornata dei beni

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Parte II – Avanzamento progettualità e risultati

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Macroarea Progetto / Intervento Descrzione immobili di proprietà e/o utilizzati dalla Regione e un’innovativa inventariazione e tracciatura dei beni mobili in dotazione agli uffici ed alle sedi dell’Amministrazione.

Fonte: elaborazioni CRC Veneto su dati Regione del Veneto

3.1 Riuso Veneto ESCAPE

Il progetto Riuso Veneto-ESCAPE, cofinanziato nell’ambito del quarto integrativo all’Accordo di Programma Quadro per la Società dell’Informazione (si veda il capitolo 4), consiste nell’applicazione di riuso nelle aziende sanitarie ed ospedaliere del Veneto della soluzione ESCAPE: Electronic Signature in Care Activities for Paper Elimination. L’obiettivo principale è quello di realizzare un approccio strutturato per la gestione informatica del documento sanitario, secondo modalità standard condivise a livello regionale, caratterizzate da principi di interoperabilità semantica ed informatica a beneficio del cittadino presso le strutture sanitarie venete.

Tale obiettivo verrà perseguito attraverso la dematerializzazione della grande mole di documenti sanitari a validità legale delle Aziende Sanitarie della Regione Veneto, in primis i referti dei dipartimenti diagnostici, gestendone digitalmente l’intero ciclo di vita - dalla firma, alla certificazione, all’archiviazione, alla distribuzione, all’estrazione ed alla conservazione dei referti informatici -, lasciando inalterata la loro validità legale.

Ad oggi infatti si stima che siano oltre 7 milioni/anno i referti gestiti su supporto cartaceo con grande impegno del personale delle Amministrazioni e di disagio per i cittadini; l’attivazione della gestione informatica dei referti porterà alle Amministrazioni ed ai cittadini molteplici vantaggi, quali ad esempio:

la riduzione degli spostamenti; la molteplicità di sportelli di distribuzione; la possibilità di ritirare/consultare il referto in ogni momento della giornata e in

qualsiasi giorno della settimana.

L'ambito di applicazione del progetto è rivolto alla gestione sia dei referti “interni” ai reparti, sia dei referti “esterni” verso i cittadini, grazie alla distribuzione tramite Internet direttamente a casa, ma anche presso i medici di medicina generale, le farmacie e i distretti territoriali.

Il progetto, coordinato dalla Regione del Veneto, prevede il coinvolgimento di 15 ULSS del territorio:

ULSS di Feltre

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ULSS di Bassano del Grappa ULSS Ovest Vicentino ULSS Alto Vicentino ULSS di Vicenza ULSS di Asolo ULSS di San Donà ULSS di Mirano ULSS di Cittadella ULSS di Este ULSS di Rovigo ULSS di Adria ULSS di Verona ULSS di Legnago ULSS di Bussolengo ULSS di Chioggia ULSS Treviso.

3.2 P3@Veneti

P3@ (Punti di Accesso-Assistenza-Acculturazione) è un'iniziativa che la Regione del Veneto – Direzione Sistemi Informativi – U.C. e-Government e Società dell’Informazione ha attivato per la riduzione del digital divide sul territorio regionale. Si tratta della creazione dei punti di accesso pubblico, definiti P3@, finanziati dalla Regione del Veneto fino a un massimo di € 9.000,00 tramite l’azione 4.1.2 del POR parte FESR (si veda il paragrafo 1.2).

Nella figura seguente vengono schematicamente rappresentati i tre punti chiave attorno a cui ruota tutto il progetto: Accesso, Assistenza ed Acculturazione.

Figura 1: Il modello delle 3A

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Parte II – Avanzamento progettualità e risultati

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L'autorizzazione alla realizzazione dei centri pubblici di accesso, l'approvazione dell’Avviso pubblico e la copertura finanziaria sono state date dal D.G.R. n. 595 del 9 Marzo 2010: il termine massimo per la presentazione delle domande da parte dei Comuni - destinatari dell'Avviso - è stato il 16 luglio 2010.

Da diverse considerazioni emerse nel corso di analisi su esperienze dei punti pubblici di accesso, i soggetti beneficiari dell’iniziativa più opportuni sono infatti risultati essere gli Enti Locali ed in particolare i Comuni, che possono giocare il ruolo di attivatori a livello locale della creazione di uno o più centri nelle rispettive aree di competenza. Il numero dei centri da attivare e il numero di postazioni per singolo centro potranno essere definiti sulla base della dimensione (popolazione) del Comune ospitante. Dato che questi centri richiedono una continuità nell’offerta di servizi e una presenza costante di personale addestrato per la gestione, gli Enti potranno ricorrere a soggetti associazionistici locali che avrebbero il compito di garantire l’offerta dei servizi ed assicurare l’apertura dei centri, a partire da indicazioni e direttive uniformi previste a livello regionale.

In generale, ogni P3@ Veneto dovrà essere in grado di offrire ai cittadini tre categorie di servizi:

Servizi connessi all’Accesso, ovvero servizi che consentano ai fruitori del P3@ Veneto di poter disporre di una postazione individuale per accedere alla strumentazione informatica (postazioni multimediali) e connettersi ad Internet a banda larga presso la sede del centro;

Servizi di Assistenza. Si tratta di servizi finalizzati ad aiutare attraverso apposito personale del centro (tutoraggio) i cittadini privi o con limitate conoscenze di natura informatica sia rispetto all’utilizzo della postazione e della connessione ad Internet, sia in relazione ai servizi digitali (e-government) disponibili a livello locale, regionale e nazionale;

Servizi di Acculturazione. Sono servizi rivolti alla riduzione del divario digitale dei cittadini e soprattutto di particolare categorie (come per esempio gli anziani) che sono privi di alfabetizzazione informatica o che vogliono aumentare la propria conoscenza in materia di Società dell’Informazione.

Nello specifico ogni P3@ Veneto dovrà essere in grado di offrire i seguenti servizi (l’elenco dettagliato inserito tra parentesi viene proposto con esclusive finalità esemplificative):

Utilizzo dei PC (utilizzo di pacchetti di automazione d’ufficio, attività di stampa, utilizzo di programmi di grafica, audio-video, scanner);

Accesso ad Internet (navigazione WWW, utilizzo della posta elettronica/webmail);

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Attività di orientamento e assistenza tecnica e informativa (tutorship per affiancare i cittadini nell’utilizzo di Internet e delle strumentazioni informatiche, ecc.);

Accesso assistito ai servizi digitali erogati dalle Amministrazioni pubbliche e verifica “qualità” dei servizi (attività di accompagnamento e affiancamento personalizzata verso i cittadini per conoscere ed utilizzare i servizi di e-government, raccolta delle informazioni tramite questionari o altre forme di raccolta dati inerenti la qualità dei servizi utilizzati, ecc.);

Acculturazione (alfabetizzazione informatica) (organizzazione di sessioni in presenza rivolte ai cittadini per la diffusione di nozioni e conoscenze di primo livello sugli aspetti dell’alfabetizzazione informatica, per esempio: Internet, le tecnologie informatiche, servizi e-government, eventi di approfondimento incentrati su tematiche di interesse dei cittadini, ecc.).

I centri di pubblico accesso saranno aperti a tutti i cittadini e, al fine di favorire l’inclusione nella Società dell’Informazione, si dovrà incentivare l’accesso a specifiche categorie di cittadini-utenti (es. anziani, diversamente abili), al fine di offrire servizi in grado di aumentare le conoscenze e competenze dei cittadini in merito all’accesso e all’utilizzo della rete e di alfabetizzazione informatica.

Al momento attuale, la Regione del Veneto ha valutato positivamente i progetti provenienti da 161 Amministrazioni comunali, distribuite in maniera abbastanza uniforme sul territorio.

Il grafico seguente illustra la distribuzione dei Comuni che hanno risposto all’avviso.

Figura 2 - Distribuzione dei P3@

Fonte: elaborazioni CRC Veneto su dati Centro di Competenza sulla Banda Larga

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Parte II – Avanzamento progettualità e risultati

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3.3 EG4G

Il progetto EG4G, cofinanziato nell’ambito del quarto integrativo all’Accordo di Programma Quadro per la Società dell’Informazione (si veda il capitolo xx) si rivolge alle ALI/CST e alle Comunità Montane con l’obiettivo di diffondere le soluzioni sviluppate nell’ambito del progetti MyPortal, Sisco Istatel e Webgis orientate al miglioramento del rapporto cittadino/Amministrazione e ad una più efficace governance territoriale. Il progetto prosegue infatti l’azione iniziata con il primo APQ e tende ad ampliare e consolidare il sistema veneto territoriale. Lo stesso obiettivo, anche se in un contesto un po’ diverso, è ampiamente condiviso anche dalla Regione Friuli-Venezia Giulia.

Con questa nuova azione la Regione del Veneto si pone l’obiettivo di ampliare in modo significativo il proprio intervento sugli Enti medio/piccoli raggiungendo una percentuale che supera il 50% dei Comuni.

Le soluzioni che verranno messe a disposizione dal progetto sono:

MyPortal, portale di servizi al cittadino realizzato dalla Regione del Veneto. Sisco Istatel, sistema di comunicazione dei dati consuntivi dell'anagrafe

comunale all’ISTAT tramite Istatel, realizzato dalla Regione Autonoma Friuli- Venezia Giulia.

WebGis, sistema di integrazione tra i dati di anagrafe e i dati geografici territoriale dei Comuni.

Il progetto, coordinato dalla Regione del Veneto e compartecipato dalla Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, prevede la diffusione delle soluzioni presso diversi CST e Comunità Montane del territorio veneto e friulano:

Centro Servizi Territoriali del Polesine Consorzio dei Comuni del Bacino Imbrifero Montano del Piave Centro Servizi Territoriale “Berico” Comunità Montana del Torre, Natisone e Collio Associazione Intercomunale Città Mandamento (ASTER).

3.4 CReSCI (Centro Regionale dei Servizi di Cooperazione ed Interoperabilità)

Tramite CReSCI l’Amministrazione sta diffondendo sul territorio i servizi infrastrutturali, applicativi e di supporto all’interoperabilità ed alla cooperazione applicativa realizzati nell’ambito del progetto SIRV-Interop. I servizi infrastrutturali, in particolare, fanno riferimento alla piattaforma per l’interoperabilità che

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6° Rapporto sulla Società dell’Informazione nella Regione del Veneto

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l’Amministrazione regionale ha messo a disposizione degli Enti Locali, e che si configura come una soluzione informatica e telematica, costituita da elementi hardware e software, residente sui sistemi regionali, in grado di supportare le attività collegate all’erogazione e fruizione dei servizi di interoperabilità e cooperazione applicativa. Nei confronti degli Enti aderenti, la Regione del Veneto si fa carico di una serie di servizi, relativi sia alla configurazione, gestione, manutenzione ed evoluzione dei sistemi centralizzati, sia all’installazione, adeguamento ed evoluzione delle componenti “infrastrutturali” (non applicative) della piattaforma, oltre ad una serie di servizi di formazione e assistenza.

Oltre alla realizzazione di una infrastruttura di cooperazione, l’impegno dell’Amministrazione regionale è rivolto anche allo sviluppo ed erogazione di un primo set di servizi di cooperazione applicativa, quali ad esempio la cartella del cittadino, le interrogazioni e le visure anagrafiche, il certificato di assistenza al parto (CEDAP), la gestione delle Pratiche Edilizie, la sperimentazione del circuito tra Regione del Veneto e Avepa (Agenzia Veneta per i Pagamenti in Agricoltura) per la condivisione di dati sui soggetti operanti nel settore agricolo, ecc..

Pur non avendo ancora formalizzato un piano di dispiegamento delle porte di dominio sul territorio, va comunque sottolineato come in questi anni vi abbiano aderito un numero crescente di Enti Locali veneti (Comuni, Comunità Montane e Province), così come vi hanno aderito anche altri Enti e strutture, quali Inps, Avepa, Arpav, Camere di Commercio, Prefetture, CST, Ulss/Asl e Aziende Ospedaliere.

Di particolare interesse nell’abito della diffusione delle banche dati è sicuramente il servizio CReSCI Dati Camerali che, sfruttando le porte di dominio sviluppate dal progetto SIRV-Interop, consente di accedere alla banca dati Parix delle Camere di Commercio direttamente dall’interfaccia degli applicativi utilizzati dal singolo Ente, permettendo pertanto la verifica automatica di dati ed informazioni su un'impresa, in relazione a pratiche e procedimenti gestiti dall'Ente stesso.

Un ulteriore vantaggio del servizio in interoperabilità è quello di poter interrogare la banca dati non solo in maniera puntuale ma anche avere la restituzione di elenchi di imprese che rispondono a determinate caratteristiche, necessari ad esempio per bonifiche "massive" dei data base degli Enti (ad esempio le banche dati sui tributi) con dati aggiornati sulle imprese.

Alcune possibili aree di applicazione del servizio CReSCI dati camerali possono essere ad esempio: liquidazioni e controlli su tributi locali, autorizzazioni e controlli in materia commercio, autorizzazioni, concessioni e controlli in materia edilizia, controlli di polizia locale, autorizzazioni e controlli in materia ambiente,

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Parte II – Avanzamento progettualità e risultati

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autorizzazioni e controlli in materia sicurezza sui luoghi di lavoro, gare e appalti (verifica dati forniti), ecc..

Il fatto di utilizzare il servizio sfruttando l’interoperabilità e la cooperazione applicativa porta diversi vantaggi sia in termini di velocità di risposta, sia in termini di correttezza delle informazioni gestite, sia in termini di efficienza e di riduzione dei costi. Si ha infatti una riduzione di tempi e costi di evasione delle pratiche, un aumento della produttività ed una riduzione dei tempi di acquisizione di dati ed informazioni, una riduzione di inconvenienti e errori dovuti al differimento/mancata/non corretta disponibilità di dati.

Il servizio così strutturato attualmente è in fase di sperimentazione nel Comune di Venezia, nella Provincia di Padova, presso due Enti regionali (ARPA veneto, Veneto lavoro) e presso la rete regionale degli SPISAL (Servizio di Prevenzione Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro).

3.5 MyPortal, multimedialità e multicanalità

MyPortal è un portale multi ente, multi organizzazione e multi gerarchia che dà la possibilità agli Enti Locali delle Regione del Veneto di avere a disposizione un sistema per la creazione di un proprio portale istituzionale attraverso cui i cittadini possono fruire di informazioni e servizi, nonché interagire con l’Ente Locale stesso.

Il portale è logicamente strutturato in quattro aree con funzionalità diverse:

Organizzazione: è la parte istituzionale, contenente le informazioni messe a disposizione dall’Ente e i servizi erogati (appalti, concorsi, delibere, albo dei beneficiari, avvisi, ecc.).

Comunità: accentra le community di vario genere presenti nel contesto territoriale al quale l’utente può richiedere l’adesione.

Identità: è il luogo messo a disposizione dell’utente registrato nel quale inserire vari strumenti tra quelli previsti dal sistema (notizie, eventi, appalti, concorsi, albo pretorio, ecc.) sia provenienti dal proprio Ente che da altri, in modo da poter personalizzare al massimo la modalità di fruizione delle informazioni provenienti dal territorio aderente a MyPortal.

Lavoro: in questa sezione sono presenti i servizi di interazione tra il cittadino e l’Ente, tra cui, ad esempio, il Filo Diretto, dove l’utente registrato può dialogare direttamente con il proprio Ente, mantenendo traccia dell’interazione, il Fascicolo del Contribuente, dove l’utente registrato può interrogare la propria posizione ICI, verificare le denunce effettuate, accedere all’elenco dei pagamenti effettuati e l’Autocertificazione, dove è possibile produrre in autonomia autocertificati compilati con i propri dati e pronti alla stampa.

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6° Rapporto sulla Società dell’Informazione nella Regione del Veneto

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Il portale territoriale dell’Ente può essere poi “esteso” attraverso uno o più strumenti sviluppati sempre dalla Regione del Veneto nell’ambito dei cluster di portali, come ad esempio:

myIntranet: orientata alla condivisione tra i dipendenti della PA; myExtranet: orientata alla condivisione tra i territori delle modalità di sviluppo

della Società dell’Informazione; Pay@Web: portale di pagamenti elettronici on line; Veneto Notizie: portale per la realizzazione del giornale di notizie multimediali

on line delle PA.

Il progetto è attualmente utilizzato da 121 Enti attivi e 33 in fase di riuso, distribuiti su 5 province. Al momento attuale è in fase di sviluppo la versione 3 che sfrutta la componente opensource Liferay Alfresco e il cui rilascio è previsto nel corso del 2011.

Nell’ambito delle tecnologie multimediali sono poi stati sviluppati ulteriori componenti integrati in MyPortal, utili a supportare gli Enti territoriali nell’utilizzo della multimedialità in modo da facilitare l’erogazione di servizi nei confronti dei cittadini e delle imprese:

Veneto Library: un sistema di raccolta, gestione, ricerca e distribuzione web di contenuti multimediali: audio, video, immagini e contenuti testuali in formato PDF, con l’ausilio di CDN interne ed esterne.

Mediateca: è la versione della Veneto Library orientata a creare un archivio pubblico e on line dei contenuti multimediali.

LiveTV: sistema di acquisizione, pubblicazione e archiviazione di flussi audio-video, fruibili in modalità diretta e differita.

Conferencing: strumento per la creazione e la gestione di conferenze virtuali.

Nell’area della multicanalità, invece, sono stati realizzati progetti, prodotti e servizi tecnologici per la distribuzione multicanale dei contenuti e dei servizi erogati dalla Pubblica Amministrazione. Anche in questo caso le soluzioni sono state progettate per fornire una stretta integrazione con MyPortal. Le applicazioni disponibili sono:

Veneto Channel: un sistema di pubblicazione, gestione e distribuzione di contenuti multimediali di tipo audio-video sul territorio. Tali contenuti potranno essere visualizzati su appositi dispositivi televisivi in grado di riprodurli (Televisori, Totem, Notebook, ecc.).

Veneto Channel Touch: è la versione touch screen del prodotto Veneto Channel, che permette di integrare il modello di distribuzione dei contenuti multimediali

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Parte II – Avanzamento progettualità e risultati

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con l’affiancamento di applicazioni interattive e informative a servizio del cittadino (Bacheca Elettronica, Albo Pretorio, Notiziari, ecc.).

CiTV DDT: nato da un progetto di ricerca, è il sistema di distribuzione informativo del portale MyPortal sul canale Digitale Terrestre.

3.6 Creazione di piani d’azione e promozione / creazione di reti di servizi tra e per le PMI

In attuazione dell’Azione 4.1.1 “Creazione di piani d’azione e promozione/creazione di reti di servizi tra/per le PMI” del POR 2007-2013, la Regione del Veneto sta lavorando alla realizzazione di azioni che favoriscano lo sviluppo di servizi informatici innovativi per il mondo della piccola e media impresa veneta, puntando su soluzioni di “cloud computing”. Il cloud computing (insieme di tecnologie informatiche che permettono l'utilizzo di risorse hardware e/o software distribuite in remoto) consiste nell'utilizzo di servizi informatici in remoto, grazie alla connessione a banda larga, senza necessità di acquistare hardware e software e pagando solo il reale utilizzo del servizio (pagamento a consumo) sul modello dell'erogazione dei servizi di acqua, luce e gas.

Il numero degli operatori italiani del settore Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione che hanno iniziato a proporre queste soluzioni è ancora limitato, in particolare in Veneto, soprattutto per la scarsa disponibilità di risorse da investire per sostenere il passaggio al nuovo paradigma del cloud computing, che richiede di dover intervenire sulle applicazioni per farle evolvere in modalità a servizio.

Per questo motivo, i provvedimenti che intende adottare la Regione del Veneto puntano a sostenere le imprese venete del software e dei servizi informatici che vogliano adeguare la loro offerta al nuovo modello del cloud computing al fine di:

permettere alle software house venete di mantenere e aumentare la loro competitività rispetto all'evoluzione del mercato;

sviluppare servizi in modalità cloud computing specifici per le esigenze gestionali delle piccole e micro imprese venete che difficilmente potrebbero essere soddisfatte dagli operatori internazionali del software;

favorire l'innalzamento della dotazione e della qualità informatica complessiva delle piccole e microimprese venete in quanto il cloud computing prevede un costo del servizio basato sul reale utilizzo.

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6° Rapporto sulla Società dell’Informazione nella Regione del Veneto

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3.7 OverNetwork

Con il progetto denominato “OVER network” (Open Veneto Regional network) la Regione del Veneto ha realizzato una infrastruttura di rete scalabile, flessibile nella gestione e con livelli di servizio garantiti in grado di interconnettere potenzialmente tutti gli Enti della regione con lo scopo di facilitare l’interoperabilità e lo scambio di informazioni tra gli stessi e, di riflesso, tra questi ed il cittadino.

Il progetto, in sintonia con le linee guida del Sistema Pubblico di Connettività (SPC), ha quindi realizzato l’infrastruttura di rete che sta alla base della Community Network regionale del Veneto e che, essendo connessa al SPC, consente agli aderenti di presentarsi in modo uniforme ed omogeneo alle Amministrazioni centrali e locali (come definito nelle regole tecniche del SPC approvate con DPCM 1 aprile 2008). Tale infrastruttura utilizza le potenzialità di Internet e si basa su collegamenti criptati sfruttando la tecnologia delle VPN (Virtual Private Network) e la presenza nel territorio regionale di un NAP (Neutral Access Point) al cui sviluppo ha partecipato anche la Regione del Veneto. Nel NAP, che costituisce un luogo fisico neutrale ove convergono gli operatori Internet per lo scambio di traffico, è presente anche la Regione del Veneto con la propria infrastruttura di rete, che risulta quindi essere collegata direttamente a quelle dei principali operatori Internet nazionali e locali presenti al NAP. Ciò consente di poter richiedere agli operatori Internet, tramite un processo di accreditamento che prevede anche il monitoraggio continuo e la verifica delle performance delle connessioni, livelli di servizio che rendono l’infrastruttura stabile ed affidabile.

Lo sviluppo di OVER network potrà ripercuotersi favorevolmente nell’ambito dell’esercizio dell’attività degli Enti pubblici, che potranno usufruire di una alternativa tecnologica al tradizionale collegamento punto-punto e beneficiare di un risparmio economico: con un’unica connessione ad Internet infatti potranno utilizzare applicazioni condivise e scambiare informazioni con la Pubblica Amministrazione Locale e Centrale mediante la trasmissione di dati e lo scambio di telefonate VoIP.

L’elenco dei servizi fruibili tramite OVER Network è in continuo aggiornamento ed include quelli offerti dalla Pubblica Amministrazione Centrale, dalla Regione del Veneto, dalle Provincie e dagli stessi Enti aderenti. Alcuni, tra i principali servizi, sono:

SIMOT: Sistema Informativo Motorizzazione Civile. Territorio web: accesso web alle applicazioni dell’Agenzia del Territorio. Visure ACI: Gestione P.R.A. iscrizioni e variazioni veicoli.

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SILL: Sistema Informativo gestione back office dei Centri per l’Impiego del Veneto.

Ad oggi tramite l’infrastruttura realizzata da OVER Network sono connessi nel territorio regionale: più di 100 Comuni, le sette Province, le 21 Aziende Sanitarie, le agenzie regionali, 2 parchi naturali ed il polo museale veneziano.

3.8 Dematerializzazione – DO.GE.

Il Progetto DO.GE. è uno dei progetti inclusi nel protocollo d’intesa sottoscritto in data 17 dicembre 2008 tra l’Amministrazione regionale ed il Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, con l’obiettivo di realizzare servizi informatici innovativi finalizzati a supportare la complessa attività di cittadini ed imprese e a semplificare i rapporti tra questi e la Pubblica Amministrazione, risparmiando tempo e carta. Il progetto, a partire dai risultati delle esperienze condotte dalla Regione del Veneto, punta infatti alla “dematerializzazione” dei documenti, dei processi e dei procedimenti amministrativi della Pubblica Amministrazione tramite la realizzazione di un sistema di gestione documentale che segua l’intero ciclo di vita del documento.

Il sistema documentale DO.GE. presenta uno sviluppo flessibile e modulabile, che ne consente il riuso anche in altre Pubbliche Amministrazioni del territorio. Il modello su cui viene realizzato il sistema documentale può essere identificato su più livelli e, pertanto, è riportabile su scala territoriale:

Generale: come modello di regole (titolari, massimari, regolamenti, ecc.) per la gestione dell’archivio corrente e storico.

Organizzativo: come strumento di gestione regolamentare per l’individuazione degli attori del sistema flussi documentali.

Tecnologico: l’architettura modulare permette la condivisione delle funzionalità previste dagli applicativi gestionali.

Il progetto ha portato alla realizzazione di una serie di servizi che seguono l’intero ciclo di vita del documento e che possono essere fruiti in modalità web service a supporto degli applicativi gestionali:

per la gestione degli utenti, per l’autenticazione e i diritti di accesso ai documenti;

per la definizione della struttura organizzativa dell’Ente, per servizi di firma digitale, PEC e conservazione a norma dei documenti

informatici.

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I prossimi passi previsti dal progetto saranno ora quelli di un perfezionamento e ampliamento del sistema con nuovi moduli e funzionalità, nonché la sua diffusione su larga scala, puntando molto sugli aspetti di formazione ed affiancamento, organizzazione, definizione dei workflow, definizione delle tipologie documentali e dei metadati.

3.9 Gestione del patrimonio: Patrimonio Web

Il progetto Patrimonio Web consiste nella realizzazione di uno strumento web-oriented per il censimento informatico dei beni mobili e immobili utilizzati dalla Regione del Veneto all’interno di una banca dati unica, collegata a più software gestionali specifici. La piattaforma realizzata consente di sviluppare in 3D i beni immobili, geolocalizzarli su una piattaforma GIS ed interfacciarli, attraverso la tecnologia RFID, al “patrimonio mobiliare” regionale.

Lo strumento offre le seguenti funzionalità:

costruzione dei modelli CAD in tre dimensioni di tutte le Sedi Istituzionali della Regione;

costruzione dei distributivi interni con numerazione dei singoli locali e applicazione dei TAG RFID in prossimità dei rispettivi ingressi ai locali;

applicazione dei TAG adesivi sui beni mobili posizionati nei vari locali, contenenti i dati tecnici del bene e della stanza in cui sono stati destinati;

tutte le operazioni di inventariazione, trasferimento, dismissione e controllo vengono effettuate in loco utilizzando un palmare munito di antenna e connesso al server attraverso la rete Web;

collocazione automatica dei beni mobili all’interno dei locali nella visualizzazione in tre dimensioni.

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4 I r isultat i del la progettual i tà del l ’APQ e degl i integrat iv i

Un ruolo molto importante nella progettualità della Regione spetta all’Accordo di Programma Quadro in materia di e-government e Società dell’Informazione (APQ) che la Regione del Veneto ha siglato in data 28 settembre 2004 con il Ministero dell’economia e delle finanze ed il Ministro per l’innovazione e le tecnologie e cofinanziato dai fondi previsti dalla delibera CIPE n. 17/2003 - quota allegato 2, dai Fondi UMTS (DPCM 14/02/2002) e da Risorse regionali.

Il primo risultato tangibile ed evidente dell’attuazione di questo APQ è stata la realizzazione del Centro Sviluppo Servizi Territoriali del Veneto (CSST) presso la nuova sede della Direzione Sistemi Informativi della Regione del Veneto a Marghera, ovvero di una struttura (tecnologica ed organizzativa) il cui compito è quello di garantire la diffusione dei servizi innovativi su tutto il territorio regionale, con particolare attenzione alle zone Obiettivo 2, al fine di eliminare il digital divide tra le piccole realtà locali e il resto delle Istituzioni, e realizzare un efficace sistema per la diffusione e il riuso delle soluzioni di e-government.

Si tratta in realtà del risultato complessivo di una serie di sottointerventi che, schematicamente, possono essere raggruppati in 5 differenti tipologie:

Potenziamento del Net-SIRV (Sistema Informativo Regionale del Veneto), al fine di fornire servizi di tipo infrastrutturale ed applicativo per un ampio numero di EE.LL., realizzato tramite i sottointerventi Infrastruttura (WP1), Sicurezza (WP2) e Servizi di rete (WP3).

Estensione dei servizi applicativi, alcuni dei quali proposti nel 1° Avviso di e-government, ad una più ampia base d’utenza, con l’aggiunta di nuove funzionalità, realizzata tramite i sottointerventi Interoperabilità e cooperazione applicativa (WP4), NetGIS (WP5), Servizi rivolti agli EE.LL. nell’ambito della LR 54/88 (WP6), Banche dati (WP7), Sportello Imprese (WP8), My Portal: il portale per gli EE.LL. in modalità ASP (WP11) e Sistema Informativo per l’Agricoltura (WP12).

Realizzazione di nuovi servizi, tesi al riuso di soluzioni già presenti presso la Regione, tramite i sottointerventi Réseaux di Governo (WP10), Agorà del Riuso (WP9), MyPortal (WP11), Banche dati (WP7) e Cartografia regionale (WP5).

Realizzazione di strumenti organizzativi e gestionali per l’amministrazione di servizi di CRS (Carta Regionale dei Servizi), CA (Certification Authority), e-

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mailing certificato e comunicazione ibrida, realizzati tramite il sottointervento CRS, firma digitale, posta certificata (WP13).

Definizione di una serie di interventi progettuali a livello interregionale per l’interoperabilità e la cooperazione applicativa (ICAR).

Successivamente alla stipula dell’APQ, la Regione del Veneto ha proposto quattro differenti atti integrativi nell’ottica di diminuire il digital divide realizzando infrastrutture in grado di favorire lo sviluppo della banda larga nel Veneto, con l’obiettivo di diffondere ed erogare servizi innovativi non solo alle PA, ma anche a cittadini ed imprese.

Con il primo atto integrativo, firmato in data 27 luglio 2005, la Giunta Regionale ha approvato il primo programma dell’intervento “Infrastrutture a supporto degli operatori per la diffusione dell’accesso alla larga banda nel Veneto”, finanziato con le risorse destinate dalle delibere CIPE 19/04 e 20/04 del 27/07/2005. Questa iniziativa, rivolta alle zone obiettivo 2 del territorio regionale in cui la banda larga non è disponibile, ha previsto tre differenti interventi:

La banda larga nel Veneto: il progetto ha favorito la creazione di una rete integrata delle tecnologie e dei servizi di base per la comunicazione in banda larga (cavo, wireless, satellite), in grado di rispondere alle esigenze di sviluppo e di delocalizzazione dei servizi pubblici e dei sistemi dell’economia e della società veneta, con la realizzazione di un primo rapporto sulla banda larga del Veneto che è diventato un documento di programmazione per lo sviluppo coordinato delle infrastrutture di comunicazione, in linea anche con quanto previsto dal Sistema Pubblico di Connettività (SPC).

La rete a banda larga della Pedemontana del Grappa e dell’Asolano: il progetto ha realizzato una rete a banda larga in fibra ottica sul territorio della Comunità Montana del Grappa e dell’Asolano, composta da una dorsale in fibra ottica di circa 35 chilometri, che interconnette i Comuni appartenenti alla Comunità Montana che ricadono nell’Obiettivo 2 e nella categoria dei phasing out. L’obiettivo principale è stato pertanto quello di “dotare il territorio di reti e servizi di carattere metropolitano, oggi necessari per reggere le sfide della competizione economica e garantire adeguati standard di vivibilità del territorio”.

Il Sistema Informativo Territoriale della Comunità Montana della Lessinia: il progetto ha realizzato un Sistema Informativo Territoriale che raccoglie ed elabora un sottoinsieme di informazioni eterogenee, contenute nei sistemi informativi dei vari Enti di governo locale, in un unico sistema informativo interconnesso, predisposto e modellato per l’erogazione di servizi agli utenti

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della Comunità Montana: cittadini, imprese ed Enti locali stessi. Il progetto costituisce un sostanziale progresso nella realizzazione di una infrastruttura comune per la connettività e la cooperazione applicativa attraverso anche la realizzazione di una rete a banda larga.

Il secondo atto integrativo, sottoscritto il 15 dicembre 2006 e finanziato con le risorse destinate dalla delibera CIPE 35/05, ha previsto l’estensione della banda larga con il “modello scozzese” in alcune aree a “fallimento di mercato” della provincia di Vicenza.

Il terzo atto integrativo, sottoscritto il 29 dicembre 2007 e finanziato con le risorse destinate dalla delibera CIPE 3/06, prevedeva:

ampliamenti infrastrutturali in banda larga con il “modello scozzese” in alcune aree a “fallimento di mercato” nelle province di Verona e Belluno, nella bassa padovana, nel Veneto orientale e presso la Comunità Montana Alto Astico e Posina;

la costituzione di un Centro di Competenza sulla banda larga.

A ottobre 2009, il terzo atto integrativo è stato rimodulato (D.G.R. 3175 del 27 ottobre 2009), a seguito delle seguenti considerazioni:

i dati raccolti tramite il Centro di Competenza sulla banda larga relativi agli operatori di TLC hanno evidenziato la presenza degli stessi sui territori oggetto degli interventi regionali con livelli di copertura del servizio che non consentono di rispettare le condizioni poste dalla Commissione Europea per attuare il modello scozzese;

a partire dal mese di dicembre 2008 è stato avviato un confronto con il Ministero dello Sviluppo Economico – Area Comunicazioni, per definire un’azione comune finalizzata all’infrastrutturazione del territorio regionale, che ha portato alla stesura di un Accordo di programma (approvato dalla Giunta Regionale nella seduta del 4 agosto 2009) volto ad interventi di infrastrutturazione con il fine di ridurre il digital divide nel Veneto;

con DGR n. 4014 del 30/12/2008 è stato approvato il Piano operativo annuale degli interventi finanziabili con l’Intesa tra Regione del Veneto e Provincia Autonoma di Trento per le annualità 2008 e 2009 (L.R. 26 ottobre 2007, n. 31). Con tale piano la Giunta regionale ha approvato “la realizzazione di una rete per la banda larga mediante chiusura della dorsale di distribuzione est della rete in fibra ottica della Provincia Autonoma di Trento attraverso il collegamento dei comuni confinanti in provincia di Belluno e Vicenza”.

A seguito di tali considerazioni, si è pertanto deciso di eliminare i già previsti interventi di estensione della banda larga nel territorio del Veneto Orientale, della

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provincia di Verona (stralcio aree fallimento di mercato) e della Bassa Padovana, realizzando invece i seguenti due progetti:

“Potenziamento delle infrastrutture per la diffusione del servizio di connettività a banda larga sul territorio della Regione del Veneto” di cui all’Accordo di Programma tra Ministero dello Sviluppo Economico e Regione del Veneto (backhauling).

“La realizzazione di una rete per la banda larga mediante chiusura della dorsale di distribuzione est della rete in fibra ottica della Provincia Autonoma di Trento attraverso il collegamento dei comuni confinanti in provincia di Belluno e Vicenza” nell’ambito dell’Intesa tra la Regione del Veneto e la Provincia Autonoma di Trento.

Infine con il quarto atto integrativo, sottoscritto il 27 ottobre 2009, finanziato dai Fondi UMTS (DPCM 14/02/2002), da risorse della Regione del Veneto, della Regione Friuli-Venezia Giulia, degli Enti locali e delle ULSS, si prevede la realizzazione di due interventi finalizzati al riuso di soluzioni di e-government di proprietà della Pubblica Amministrazione:

EG4G (si veda il paragrafo 3.3) che si pone come obiettivi l’aggiornamento del sistema dei servizi ai cittadini e alle imprese su alcune significative porzioni di territorio e la messa a punto in alcune realtà del sistema di governance integrata del territorio tramite il riuso delle soluzioni MyPortal (portale di servizi al cittadino realizzato dalla Regione del Veneto), Sisco Istatel (sistema di comunicazione dei dati consuntivi dell’anagrafe comunale all’ISTAT tramite Istatel realizzato dalla Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia) e Webgis (sistema di integrazione tra i dati di anagrafe e i dati geografici territoriale dei comuni).

Riuso Veneto ESCAPE (si veda il paragrafo 3.1) che si pone l’obiettivo di dematerializzare la grande mole di documenti sanitari a validità legale delle Aziende Sanitarie della Regione Veneto, in primis i referti dei dipartimenti diagnostici, gestendo digitalmente l’intero ciclo di firma-certificazione-archiviazione-distribuzione-estrazione-conservazione dei referti informatici tramite il riuso della soluzione ESCAPE.

Il progetto EG4G prevede la partecipazione di: Regione del Veneto (coordinatore), Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, Centro Servizi Territoriale del Polesine, Consorzio dei Comuni del Bacino Imbrifero Montano del Piave, Centro Servizi Territoriale “Berico”, Comunità Montana del Torre, Natisone e Collio, Associazione Intercomunale Città Mandamento (ASTER).

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Il progetto RIUSO Veneto-ESCAPE prevede invece la partecipazione di: Regione Veneto, ULSS di Feltre, ULSS di Bassano del Grappa, ULSS Ovest Vicentino, ULSS Alto Vicentino, ULSS di Vicenza, ULSS di Asolo, ULSS di San Donà, ULSS di Mirano, ULSS di Cittadella, ULSS di Este, ULSS di Rovigo, ULSS di Adria, ULSS di Verona, ULSS di Legnago, ULSS di Bussolengo, ULSS di Chioggia, ULSS Treviso.

La tabella successiva riepiloga il numero di interventi previsti per ciascun atto integrativo, una breve descrizione e l’importo relativo.

Tabella 10: Riepilogo Interventi APQ ed integrativi Acronimo progetto

Descrizione Numero interventi

Importo del progetto

APQ in materia di e-government e Società dell'Informazione

Progetto per la realizzazione del Centro Sviluppo Servizi Territoriali del Veneto. Estensione del portale ‘MyPortal’ alle Comunità montane del bellunese

17 8.005.850,00

Società dell'Informazione – I Atto integrativo

Sviluppo della banda larga nel Veneto. Rete a banda larga della Pedemontana del Grappa e dell’Asolano. Sistema informativo territoriale della Lessinia. Sviluppo della banda larga nella provincia di Belluno e nella Bassa Padovana

3 4.946.568,00

Società dell'Informazione – II Atto integrativo

Estensione della banda larga nella provincia di Vicenza

1 1.290.000,00

Società dell'Informazione – III Atto integrativo

Ampliamenti infrastrutturali in banda larga nelle province di Belluno e presso la Comunità Montana Alto Astico e Posina. Costituzione di un Centro di Competenza sulla banda larga

3 2.000.000,00

Società dell'Informazione – rimodulazione III Atto integrativo

La realizzazione di una rete per la banda larga mediante chiusura della dorsale di distribuzione est della rete in fibra ottica della Provincia Autonoma di Trento attraverso il collegamento dei comuni confinanti in provincia di Belluno e Vicenza

2 32.829.603,69

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Infrastrutture pubbliche di backhauling

Società dell'Informazione – IV Atto integrativo

Riuso delle soluzione MyPortal, Sisco Istatel, Webgis, ESCAPE

2 5.599.806,00

TOTALE COMPLESSIVO 28 54.671.827,69Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati Regione del Veneto

Nella tabella seguente vengono invece riportati gli interventi attuati all’interno dei primi tre atti integrativi sul tema della banda larga.

Tabella 11: Interventi realizzati in tema di banda larga Nome Progetto

Descrizione Anno Fase attuale

Provincia Comuni Interessati

Rete a banda larga della Pedemontana del Grappa e dell’Asolano

Realizzazione di una rete in fibra ottica

2006 Concluso Treviso Asolo, Borso del Grappa, Castelcucco, Cavaso del Tomba, Crespano del Grappa, Fonte, Monfumo, Paderno del Grappa, Possagno, San Zenone degli Ezzelini

LessiniaNET Sviluppo di un Sistema Informativo Territoriale centralizzato per gli Enti Locali della Comunità Montana della Lessinia

2006 Concluso Verona Badia Calavena, Bosco Chiesanuova, Dolcè, Erbezzo, Fumane, Roverè Veronese, S. Mauro di Saline, S. Anna d’Alfaedo, Selva di Progno, Velo Veronese, Vestenanova

Banda larga nel Veneto (erogazione di servizi di connettività nella provincia di Belluno)

Realizzazione di infrastrutture di telecomunicazione e erogazione del servizio di connettività a banda larga

2008 Concluso Belluno Cesiomaggiore, Tambre, Pieve d'Alpago, Sospirolo, Gosaldo, Falcade

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Banda larga nel Veneto (erogazione di servizi di connettività nella provincia di Padova -Bassa Padovana- )

Realizzazione di infrastrutture di telecomunicazione e erogazione del servizio di connettività a banda larga

2008 Concluso Padova Anguillara, Boara Pisani, Megliadino San Vitale, Piacenza d'Adige, Santa Margherita d'Adige, Sant'Urbano, Villa Estense, Granze, Ponso, S. Elena, Vescovana

Estensione Lessinia-Net

Sviluppo di un Sistema Informativo Territoriale centralizzato per gli Enti Locali della Comunità Montana del Baldo

2009 In corso Verona Brentino Belluno, Ferrara di Monte Baldo e San Zeno di Montagna

Diffusione dei servizi in banda larga nelle aree della provincia di Vicenza

Realizzazione di un’infrastruttura di rete ed erogazione del servizio di connettività a banda larga

2009 Concluso Vicenza Grancona, San Germano dei Berici, San Pietro Mussolino, Crespadoro, Altissimo, Lusiana, Lugo, Calvene, Conco, Foza, Enego, Gallio

Realizzazione di una infrastruttura per la diffusione dei servizi a banda larga

2009 In corso Comunità Montana Astico e Posina (Vicenza)

Arsiero, Cogollo del Cengio, Laghi, Lastebasse, Pedemonte, Posina, Tonezza del Cimone, Valdastico e Velo d’Astico

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Dorsale in fibra ottica Veneto-Trentino

Completamento est dell’infrastruttura in fibra ottica della provincia autonoma di Trento attraverso il collegamento con i comuni di confine in provincia di Belluno e Vicenza

Progettazione esecutiva

Belluno e Vicenza

Arsiè, Feltre, Fonzaso, Lamon, Sovramonte in provincia di Belluno e Cismon del Grappa in provincia di Vicenza

Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati Centro di Competenza sulla banda larga

Analizzando gli interventi attuati in particolare con i tre integrativi dell’APQ, appare subito evidente che negli ultimi anni la Regione del Veneto sta investendo molte risorse sulle politiche relative alla banda larga e al superamento del digital divide. L’obiettivo specifico che si vuole infatti raggiungere con questi interventi è la diffusione dell’accesso alla banda larga nelle aree al momento non coperte da tale servizio, in modo da consentire a tutti i soggetti interessati di accedere ai servizi da essa supportati.

Il coinvolgimento di Regione del Veneto va visto in termini di “governance”: i ruoli operativi sono lasciati agli operatori e alle aziende, mentre la Regione promuove, coordina e controlla la diffusione della banda larga e dei servizi applicativi da essa supportati, da un lato assicurando un costante monitoraggio della situazione e, dall’altro, attuando una serie di interventi, finalizzati a favorire l’uso di servizi attraverso lo strumento della banda larga.

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5 Net-SIRV: i l model lo di governance e di community network

Come si evince anche dai capitoli precedenti, molti sono stati i passi compiuti dalla Regione del Veneto in un’ottica di integrazione del territorio, di diffusione dei servizi di e-government, di interoperabilità e cooperazione applicativa.

Figura 3 - Principali tappe dell'e-government nella Regione del Veneto

L’orientamento che ora l’Amministrazione regionale vuole dare è quello di un passaggio da una modalità in cui il singolo Ente eroga i propri servizi di e-government ad una vera e propria cooperazione tra Enti nell’erogazione dei servizi. In questo modo si vuole:

valorizzare, condividere e diffondere le eccellenze su tutto il territorio regionale;

condividere i risultati dei progetti di interoperabilità e cooperazione applicativa in ambito regionale e nazionale (SPC, ICAR, CSST, OverNetwork, CReSCI, ecc.);

creare un tavolo di confronto, di coordinamento e di dialogo continuo tra gli EE.LL. per l’innovazione del territorio.

Il minimo comun denominatore di tutte queste azioni sarà la Community Network regionale (Net-SIRV) i cui obiettivi sono quelli di:

creare un sistema di servizi standard e di modelli di scambio che permetta a tutti gli Enti Locali del territorio regionale di lavorare insieme per lo sviluppo della Società dell’Informazione e dei processi di innovazione;

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creare un modello interistituzionale concepito e realizzato affinché tutti gli Enti possano disporre degli stessi strumenti e opportunità per sfruttare i vantaggi e le potenzialità che si accompagnano allo sviluppo della Società dell’Informazione e al dispiegamento dei processi di e-government;

valorizzare e diffondere le eccellenze e le specifiche vocazioni maturate nei singoli territori.

Dal punto di vista infrastrutturale ed applicativo, la Community Network può essere scomposta in tre componenti interconnesse fra di loro:

servizi di connettività: servizi di tipo infrastrutturale che consentono una connettività sicura ed una apertura verso l’SPC grazie alla presenza della rete realizzata da OverNetwork e di un centro tecnico operativo di supporto alla sottoscrizione del protocollo SPC, all’utilizzo di tecnologie per la creazione di VPN, alla distribuzione e all’utilizzo della PEC e della firma digitale;

servizi applicativi: servizi erogati dal CSST regionale in modalità ASP, quali ad esempio My Portal, SUAPED, Reseaux di Governo, Agorà del Riuso, AP-Web, Ascot Web, Ven.ed, accesso a banche dati (Telemaco, Sole 24 ore);

servizi infrastrutturali di interoperabilità e applicativi composti: servizi in cooperazione applicativa garantiti dalla presenza dell’infrastruttura realizzata con il progetto SIRV-Interop e dalla presenza del circuito CReSCI per la diffusione di servizi interoperabili (es. CReSCI Dati Camerali, Pubblicazione Pratiche Concessioni Edilizie, ecc.).

Nell’immagine seguente è rappresentato lo schema logico-concettuale della Community Network Net-SIRV.

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Figura 4 - Schema logico-concettuale della Community Network

Ora la Regione si sta muovendo per coinvolgere all’interno della Community Network gli EE.LL. del territorio: infatti, affinché la Community Network funzioni, è necessario che tutti gli Enti Locali diano il loro fattivo contributo, condividendo esperienze sull’implementazione dei servizi, mettendo a disposizione servizi già sviluppati e dando accesso ai servizi in cooperazione applicativa. La Community infatti non dovrà essere solo tecnologia, ma soprattutto organizzazione, processi e dialogo con il territorio. A questo fine, la Regione sta organizzando la costituzione - con gli attori locali dell’innovazione - di 5 gruppi di lavoro, facendo una prima ipotesi dei contenuti da affrontare nei prossimi mesi: connettività e servizi di base (servizi in SPC), servizi applicativi (servizi di portale), portali territoriali e multimedialità (gestione dei contenuti e distribuzione multicanale), interoperabilità e servizi applicativi composti (INA-SAIA, catasto), governance della Community Network (policy e regole di adesione, accordi di servizio).

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6° Rapporto sulla Società dell’Informazione nella Regione del Veneto

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Parte III – La società dell’informazione a livello regionale

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PARTE III - LA SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE A LIVELLO

REGIONALE: ICT NELLE FAMIGLIE, IMPRESE E PA

LOCALI

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6° Rapporto sulla Società dell’Informazione nella Regione del Veneto

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Parte III – La società dell’informazione a livello regionale

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6 L’ ICT e l ’e-government per le famigl ie, imprese e PAL7

Obiettivo di questo capitolo è fornire informazioni quantitative di contesto sullo sviluppo della Società dell’Informazione nella regione Veneto, in particolare in merito alla diffusione delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT) tra le famiglie, le imprese e la PAL.

Per quanto riguarda le famiglie, l’analisi fa uso dei dati ISTAT relativi all’indagine multiscopo “Aspetti della vita quotidiana”, svolta nel febbraio 20108. Il campione, a livello regionale, comprende circa 1.129 famiglie per un totale di 2.739 individui, mentre, a livello nazionale, sono state coinvolte 19.720 famiglie e 47.603 individui9. I dati qui riportati fanno riferimento, in particolare, al modulo sull’utilizzo delle ICT, che riguarda sia la disponibilità presso le famiglie delle nuove tecnologie, sia il loro utilizzo da parte dei singoli.

Per quanto riguarda le imprese, vengono presentate le elaborazioni fornite dall’ISTAT nell’indagine “Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione nelle imprese”10. I dati sull’uso dell’ICT si riferiscono all'arco temporale 2002-2008, con diffusione dei dati a giugno 2009. Per il dettaglio sul campione utilizzato si invita a fare riferimento direttamente alla nota metodologica che accompagna le tavole sul sito indicato in nota.

Per quanto riguarda la PA, vengono analizzati i dati ISTAT relativi alla rilevazione su “Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle amministrazioni locali” (Regioni e Province autonome, Province, Comuni e Comunità montane)11. Le informazioni sono riferite per la maggior parte a settembre 2009, mentre alcuni dati di particolare complessità sono dell'anno 2008. I dati raccolti riguardano l’utilizzo delle ICT nelle PA, la loro dotazione tecnologica, la connettività, il sito Web e l’offerta di servizi ai cittadini. Per completare il quadro, soprattutto a livello regionale, vengono anche presentati alcuni grafici e tabelle prese dal Rapporto e-

7 Le osservazioni e le analisi riportate in questo capitolo non hanno pretese di esattezza statistica e/o scientifica, ma costituiscono solo analisi empiriche riportate a scopo illustrativo ed esemplificativo. 8 http://www.istat.it/salastampa/comunicati/in_calendario/nuovetec/20101223_00/ 9 La rilevazione ISTAT del febbraio 2007 utilizzata nel "5o Rapporto sull'innovazione nella regione Veneto" utilizzava un campione, a livello regionale, di circa 1.139 famiglie per un totale di 2.855 persone, mentre, a livello nazionale, un campione di 23.421 famiglie e 58.730 individui. 10 http://www.istat.it/dati/dataset/20090622_00/ 11 http://www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20101103_00/

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6° Rapporto sulla Società dell’Informazione nella Regione del Veneto

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gov Italia 201012, curato da DigitPA e dal Dipartimento per la Digitalizzazione della PA e l'Innovazione Tecnologica (PCM), con il supporto di Between S.p.a., finito di stampare il 17 dicembre 2010.

Un confronto diretto con gli altri stati europei viene fatto utilizzando i dati Eurostat: le statistiche utilizzate nella presente analisi si riferiscono all’anno 2009 o 2010.13 Quando viene riportato il dato sulla media europea ci si riferisce sempre ai 27 stati membri.

Prima di entrare nel dettaglio dei dati, si ritiene opportuno presentare una tabella che riassume l’articolazione dimensionale dei Comuni delle regioni italiane (Tabella 12: Comuni per regione e classe di popolazione) e il dettaglio del Veneto (Figura 5 - Comuni veneti per classi di popolazione), che evidenzia, nella ripartizione in classi di abitanti, la prevalenza in Veneto dei piccoli Comuni.

Tabella 12: Comuni per regione e classe di popolazione Regione > 20mila 5-20mila < 5000 Valle D'Aosta 1,4% 0,0% 98,6%Pr. Aut. Trento 0,9% 4,5% 94,6%Molise 2,2% 6,6% 91,2%Piemonte 2,4% 8,3% 89,3%Pr. Aut. Bolzano 1,7% 11,2% 87,1%Sardegna 3,7% 12,5% 83,8%Abruzzo 4,3% 12,8% 83,0%Calabria 2,7% 17,6% 79,7%Liguria 4,3% 17,9% 77,9%Lombardia 3,9% 21,5% 74,6%Basilicata 1,5% 24,4% 74,0%Friuli Venezia Giulia 2,3% 23,7% 74,0%Marche 6,1% 21,1% 72,8%Lazio 9,3% 22,2% 68,5%Umbria 9,8% 21,7% 68,5%Campania 11,1% 27,6% 61,3%Veneto 5,0% 38,4% 56,6%Sicilia 14,4% 34,6% 51,0%Toscana 12,2% 38,7% 49,1%Emilia Romagna 9,1% 42,5% 48,4%Puglia 19,4% 46,9% 33,7%

12 http://www.digitpa.gov.it/sites/default/files/RappCommPerm_RAPPORTO_E-GOV_ITALIA_MASTER_19dic2010_STAMPA_web.pdf 13 A livello europeo, si fa riferimento in particolare al database Eurostat consultabile all’indirizzo web http://ec.europa.eu/eurostat.

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Parte III – La società dell’informazione a livello regionale

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Italia 5,8% 22,1% 72,0%Fonte: ISTAT, Censimento 2001

Figura 5 - Comuni veneti per classi di popolazione

Comuni Veneti per classi di popolazione

5

24

77

146

115

175

39

-20406080

100120140160180200

>60,000 60,000-20,000

20,000-10,000

10,000-5,000

5,000-3,000

3,000-1,000

< 1,000

Numero di Comuni

Fonte: ISTAT, Censimento 2001

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6.1 Famiglie e individui

Figura 6 - Famiglie per beni tecnologici posseduti, regione, ripartizione geografica e tipo di comune

62,30

55,07

4,53

48,50

60,61

54,33

5,30

46,62

57,63

52,39

6,10

43,37

0

10

20

30

40

50

60

70

Personal computer Accesso a Internet Connessione a banda stretta Connessione a banda larga

Fam

iglie

%

Veneto Nord-est Italia

Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati ISTAT, "Aspetti della vita quotidiana", Anno 2010

Il grafico mostra la percentuale di famiglie che dispongono di PC, connessione ad Internet, connessione ad Internet in banda stretta (modem) e in banda larga. In generale, si nota che il Veneto presenta una percentuale di famiglie che possiedono un PC pari al 62,3%, dato di poco superiore all’analogo valore riferito all’intero Nord-est, mentre di 5 punti superiore alla media italiana. Si noti che lo stesso dato rilevato nel 2007 riportava un valore del 51,8%, più di dieci punti inferiore rispetto a quello attuale.

Le stesse considerazioni possono essere fatte per la presenza di collegamento a Internet: infatti, la percentuale del 55,07% del Veneto è sostanzialmente in linea con la media del Nord-est ed è superiore di circa il 3 per cento rispetto alla media nazionale. Anche in questo caso, si noti che nel 2007 le famiglie con accesso a Internet si attestavano sul 43,2%: la crescita in tre anni è stata dunque del 12% circa. La media europea della percentuale delle famiglie che hanno accesso a Internet a casa nel 2010 si attesta sul 61%.

Il grafico seguente riporta il dettaglio regionale relativamente all’accesso a Internet.

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Figura 7 - Famiglie per accesso a Internet, per regione (valori in percentuale)

50,79 49,12

57,7255,34 54,95 55,71 55,07 54,07

47,75

53,42 53,63 52,35 53,5158,15

54,12

44,0948,33

44,14 44,2146,81

44,18

56,53

0

10

20

30

40

50

60

70

Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati ISTAT, "Aspetti della vita quotidiana", Anno 2010

Quanto alla banda larga, la diffusione nelle famiglie (48,5%) risulta superiore sia alla media nazionale (43,37%) che al dato relativo al Nord-est (46,62%): la percentuale è più che raddoppiata rispetto al 2007, quando la connessione a banda larga era diffusa nel 22,3% delle famiglie - e la percentuale risultava inferiore, anche se di poco, sia alla media nazionale che del Nord-est -. Questo incremento della diffusione della banda larga in Veneto è principalmente dovuto ai continui sforzi fatti dall’Amministrazione regionale che ha dato avvio e continua a promuovere e finanziare interventi ad hoc per la realizzazione di reti pubbliche in fibra ottica (si veda il capitolo 4 - I risultati della progettualità dell’APQ e degli integrativi).

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Figura 8 - Copertura a banda larga rete fissa e mobile. Dati regionali 06/2010

Fonte: Rapporto e-gov Italia 2010, pag. 265

Molto lavoro è tuttavia ancora da fare: infatti, la media europea delle famiglie che hanno una connessione in banda larga si attesta nel 2010 sul 61%, in banda stretta sul 7%; la media italiana di penetrazione della banda larga è del 19,8% contro la media europea del 23,9%.

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Parte III – La società dell’informazione a livello regionale

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Figura 9 - [grafico di sinistra] Famiglie con almeno un componente tra i 16 e i 64 anni che possiedono un accesso ad Internet da casa. Anni 2009 e 2010 (per 100 famiglie con almeno un componente tra i 16 e i 64 anni); [grafico di destra] Famiglie con almeno un componente tra i 16 e i 64 anni che possiedono un accesso ad Internet da casa a banda larga. Anni 2009 e 2010 (a) (per 100 famiglie con almeno un componente tra i 16 e i 64 anni)

Fonte: ISTAT, "Cittadini e nuove tecnologie", pag. 8, Anno 201014

Si riporta di seguito – per confronto, e a titolo illustrativo - anche un grafico pubblicato nel rapporto di Between-Epitiro sulla qualità della banda larga15. Le

14 http://www.istat.it/salastampa/comunicati/in_calendario/nuovetec/20101223_00/testointegrale20101223.pdf 15 Between e Epitiro hanno lanciato l'iniziativa Italian Broadband Quality Index, che analizza e monitora la banda larga in Italia (http://www.bandometro.com/feedback-e-risultati/al-via-l%E2%80%99italian-broadband-quality-index.html).

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rilevazioni, relative a gennaio 2010, sono effettuate grazie al software isposure16 e analizzano la banda larga da un altro punto di vista, la velocità del download17:

Figura 10 – Download per regioni

Fonte: Qualità della banda larga - Rapporto Between Epitiro: anteprima risultati (http://www.bandometro.com/download_regioni.JPG), Aprile 2010

Sulla base delle analisi condotte sono state classificate le regioni italiane in 4 fasce:

FASCIA A (sopra la media): Lazio, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Trentino-Alto Adige;

FASCIA B (in linea con la media): Abruzzo, Campania, Liguria, Sicilia, Toscana; FASCIA C (sotto la media): Basilicata, Calabria, Marche, Puglia, Veneto; FASCIA D (valori critici): Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Molise, Umbria,

Valle d’Aosta.

Si riporta anche – sempre per confronto, e a titolo esemplificativo - una tabella sulla penetrazione degli accessi in banda larga, pubblicata da Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) nella Relazione annuale 2009:

16 http://www.isposure.com/about.htm 17http://www.bandometro.com/feedback-e-risultati/qualita-della-banda-larga-%E2%80%93-rapporto-between-epitiro-anteprima-risultati3.html

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Figura 11 - Penetrazione degli accessi a banda larga per regione

Fonte: Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni), "Relazione annuale sull'attività svolta e sui programmi di lavoro", 200918

Anche i dati del grafico e della tabella sopra riportati dimostrano come altri sforzi sono necessari da parte dell'Amministrazione regionale per superare il digital divide sul territorio veneto, ed essere competitivi a livello non solo nazionale, ma anche europeo. Obiettivo attuale dell’intervento della Regione è infatti di portare almeno al 96% dei veneti connettività in banda larga tra i 7 e i 20 Mega/bit entro il 2014 - mentre per la restante popolazione verrà garantita una connettività non inferiore ai 2 Mbit utilizzando tecnologie wireless -.

Tuttavia, come mostra il seguente grafico, non solo interventi di tipo infrastrutturale sono necessari:

Figura 12 - Famiglie che non possiedono accesso a Internet per motivo e regione

0

10

20

30

40

50

60

Famiglie

 %

Accede a Internet da altro luogo I contenuti di Internet sono pericolosi Internet non è utile, non è interessante

Alto costo degli strumenti necessari per connettersi Alto costo del collegamento Mancanza di capacità

Disabilità f isica Motivi di privacy, sicurezza Altro Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati ISTAT, "Aspetti della vita quotidiana", Anno 2010

In tutte le regioni, compreso il Veneto, sono dunque due le principali ragioni di mancato accesso a Internet, e non sono tanto di alto costo del collegamento, ma si 18 http://www.agcom.it/Default.aspx?message=visualizzadocument&DocID=3239

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tratta soprattutto di ragioni "culturali": infatti, la maggior parte delle famiglie intervistate ritiene che Internet non sia utile/interessante, oppure dichiara di non essere in grado di utilizzarlo. E proprio al fine di superare queste barriere, evidentemente non di natura tecnologica, L'Amministrazione regionale sta attuando interventi specifici che vanno nella direzione dell'informazione, della formazione e della sensibilizzazione del cittadino (a questo proposito si veda il paragrafo 3.2 sul progetto P3@).

Il grafico seguente mostra invece la percentuale di individui (di sei anni e più) che usano Internet regolarmente e quelli che dichiarano di non aver mai usato Internet. Anche in questo caso i dati si riferiscono al 2010:

Figura 13 - Persone di 3 anni e più che usano Internet e che non lo usano negli ultimi 12 mesi

50,6

46,5

51,3

46,0

48,948,5

43

44

45

46

47

48

49

50

51

52

Usano Internet Non usano Internet

Indi

vidu

i %

Veneto Nord-est Italia

Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati ISTAT, "Aspetti della vita quotidiana", Anno 2010

Analizzando la situazione del Veneto, emerge come circa il 50% delle persone faccia uso di Internet - percentuale che ritroviamo, seppur con un punto percentuale in più, anche a livello di Nord-est, e che risulta superiore di circa 2 punti alla media italiana -. Specularmente, la percentuale di persone che non ha mai usato Internet

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nella nostra regione risulta inferiore di un 2% rispetto al valore nazionale (46,5% contro il 48,5%) e invece in linea con il valore riferito al Nord-est. Anche in questo caso rileviamo che dal 2007 al 2010 vi è stata una crescita nell'uso di Internet che si attesta in Veneto sul 10%, a livello nazionale sul 12%. Relativamente al dato europeo, anche se non si può fare un confronto diretto tra le percentuali perché i dati ISTAT ed Eurostat in questo caso utilizzano parametri leggermente differenti, è comunque interessante riportare alcuni dati (sempre con riferimento all'anno 2010):

la media europea di individui che non hanno mai usato Internet è del 26% (il valore ISTAT si riferisce invece più in generale a individui che non usano Internet, senza specificare il fatto che non l'abbiano mai usato);

la media europea di individui di età compresa tra i 16 e i 74 anni (il valore ISTAT invece si riferisce a individui di 3 anni e più) che hanno usato Internet almeno una volta alla settimana nei tre mesi precedenti la rilevazione è del 65%. La stessa media riferita ad individui che accedono a Internet almeno una volta al giorno è del 53%.

Figura 14 - Persone di 14 anni e più che hanno usato Internet da 3 mesi a un anno fa per relazionarsi con i Servizi pubblici e/o la Pubblica Amministrazione

9,6

7,7

4,2

9,1

7,0

3,7

9,3

7,3

3,6

0

2

4

6

8

10

12

Ottenere informazioni dai siti web della Pubblica

Amministrazione

Scaricare moduli della Pubblica Amministrazione

Spedire moduli compilati della Pubblica

Amministrazione

Indi

vidu

i %

Veneto

Nord-est

Italia

Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati ISTAT, "Aspetti della vita quotidiana", Anno 2010

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Figura 15 - Persone di 14 anni e più che hanno usato Internet negli ultimi 3 mesi per relazionarsi con i Servizi pubblici e/o la Pubblica Amministrazione

28,3

19,3

9,1

29,3

19,5

8,6

28,5

20,2

9,8

0

5

10

15

20

25

30

35

Ottenere informazioni dai siti web della Pubblica

Amministrazione

Scaricare moduli della Pubblica Amministrazione

Spedire moduli compilati della Pubblica

Amministrazione

Indi

vidu

i %

Veneto

Nord-est

Italia

Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati ISTAT, "Aspetti della vita quotidiana", Anno 2010

I due grafici sopra riportati mostrano la percentuale di individui che hanno usato Internet da 3 mesi a un anno fa e negli ultimi 3 mesi e che si sono collegati ai siti web della Pubblica Amministrazione per ottenere informazioni, scaricare modulistica o spedire moduli compilati, completando quindi la transazione on line. Anche in questo caso i dati si riferiscono al 2010. In generale, si nota che i dati a livello nazionale e regionale sono abbastanza in linea. Si nota altresì una netta crescita nell'utilizzo di Internet per relazionarsi con la Pubblica Amministrazione negli ultimi 3 mesi, anche se il dato è in forte calo rispetto al 2007: infatti, riferendosi alla ricerca di informazioni, la percentuale in 3 anni è scesa circa del 10% sia in Veneto, che nel Nord-est, che in Italia, e di circa 6 punti percentuale se si guarda il dato relativo al download dei moduli. Resta invece più o meno invariata la percentuale che riguarda la spedizione dei moduli.

Molto alte sono invece le percentuali di utilizzo di Internet per attività "altre" dal relazionarsi con la Pubblica Amministrazione, come mostra il seguente grafico:

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Figura 16 - Persone di 6 anni e più che hanno usato Internet negli ultimi 3 mesi per tipo di attività di comunicazione svolta, regione (per 100 persone di 6 anni e più della stessa zona che hanno usato Internet negli ultimi 3 mesi)19

Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati ISTAT, "Aspetti della vita quotidiana", Anno 2010

19 Possibili più risposte

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6.2 Imprese

I grafici di seguito riportati rappresentano l’andamento delle percentuali (dal 2004 al 2008) di imprese venete che dispongono di personal computer - e lo utilizzano con o senza connessione a Internet - e sito web.

Figura 17 - Imprese venete per adozione di PC

Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati ISTAT, Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione delle imprese, 2004-2008

Figura 18 - Imprese venete per utilizzo di PC

Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati ISTAT, Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione delle imprese, 2004-2008

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Figura 19 - Imprese venete per utilizzo di PC connesso a Internet

Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati ISTAT, Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione delle imprese, 2004-2008

Figura 20 - Imprese venete che hanno un sito web

Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati ISTAT, Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione delle imprese, 2004-2008

Si noti che secondo questa rilevazione il sito web, al 2008, è posseduto da poco più della metà delle imprese – e l'incremento dal 2005 al 2008 risulta essere minimo (mentre si rileva un aumento di circa 8 punti percentuale tra il 2004 e il 2005) -. Anche il PC connesso a Internet viene utilizzato (almeno una volta alla settimana) solo dal 26,76% degli addetti. E questo a prescindere dalla tipologia di connessione in quanto, come illustrato dal seguente grafico, la banda larga risulta essere presente presso l'80% circa delle imprese:

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Figura 21 - Imprese venete per tipologia di connessione a Internet

Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati ISTAT, Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione delle imprese, 2004-2008

Il grafico mostra anche l’incremento della diffusione della banda larga: si parte da un 47,83% nel 2004 per arrivare nel 2008 a un 80,27% (il valore è dunque quasi raddoppiato) – questi dati possono essere una conseguenza delle azioni ad hoc intraprese da Regione del Veneto in questi anni con gli integrativi APQ (cfr. capitolo 4) -.

Diffusione decisamente inferiore hanno invece strumenti di comunicazione quali intranet ed extranet, rispetto a Internet, come mostra il grafico seguente.

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Figura 22 - Imprese venete per uso delle tecnologie

Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati ISTAT, Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione delle imprese, 2004-2008

Si noti che dal 2007 al 2008 si ha un decremento dell'uso sia della Intranet che della Extranet, mentre l'uso di Internet risulta sempre in lieve aumento.

6.3 PA locale

Il presente paragrafo offre un quadro aggiornato al 2009 dello stato di diffusione delle ICT tra i Comuni veneti, con riferimento ai risultati della rilevazione sperimentale su “Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle pubbliche amministrazioni locali”, condotta dall’ISTAT.

6.3.1 Organizzazione e risorse umane

Se si analizza il posizionamento delle regioni italiane in funzione della percentuale di Comuni che hanno istituito uffici o servizi di informatica, si può notare come il 22,9% dei Comuni veneti abbia un ufficio o un servizio “informatica” indipendente (la percentuale è cresciuta di più di due punti rispetto al 2007):

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6° Rapporto sulla Società dell’Informazione nella Regione del Veneto

76

Figura 23- Comuni con servizi/uffici di informatica autonomi per regione (percentuale di Comuni)

6,6

4,4

14,7

6,2

6,8

22,9

14,1

14,8

25,1

36,9

23,8

11,0

18,0

11,5

10,9

16,5

15,0

13,8

10,0

30,0

10,8

0 5 10 15 20 25 30 35 40

Piemonte

Valle d'Aosta

Lombardia

Pr. Aut. di Bolzano

Pr. Aut.di Trento

Veneto

Friuli-Venezia Giulia

Liguria

Emilia-Romagna

Toscana

Umbria

Marche

Lazio

Abruzzo

Molise

Campania

Puglia

Basilicata

Calabria

Sicilia

Sardegna

Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati ISTAT, "Rilevazione sulle tecnologie dell'informazione e della comunicazione nelle pubbliche amministrazioni locali", Anno 2009

E’necessario comunque osservare come in Veneto i Comuni sotto i 10.000 abitanti siano circa l’82% del totale: è dunque più difficile che ci possano essere uffici (o servizi) autonomi dedicati all’informatica in Comuni di dimensioni piccole.

Riportiamo di seguito anche il grafico sulla percentuale dei dipendenti ICT per Comune:

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Parte III – La società dell’informazione a livello regionale

77

Figura 24- Comuni con dipendenti ICT per regione (percentuale di dipendenti)

Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati ISTAT, "Rilevazione sulle tecnologie dell'informazione e della comunicazione nelle pubbliche amministrazioni locali", Anno 2009

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6° Rapporto sulla Società dell’Informazione nella Regione del Veneto

78

6.3.2 Formazione ICT

Un ulteriore ambito di indagine è quello della formazione ICT.

Figura 25- Comuni che nel corso dell'anno precedente hanno organizzato attività formative ICT per regione (percentuale di Comuni)

11,9

5,3

17,3

24,7

12,3

23,9

27,0

11,0

28,0

29,1

23,6

10,5

14,8

12,2

5,8

17,3

23,7

16,0

9,1

21,7

14,2

0 5 10 15 20 25 30 35

Piemonte

Valle d'Aosta

Lombardia

Pr. Aut. di Bolzano

Pr. Aut.di Trento

Veneto

Friuli-Venezia Giulia

Liguria

Emilia-Romagna

Toscana

Umbria

Marche

Lazio

Abruzzo

Molise

Campania

Puglia

Basilicata

Calabria

Sicilia

Sardegna

Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati ISTAT, "Rilevazione sulle tecnologie dell'informazione e della comunicazione nelle pubbliche amministrazioni locali", Anno 2009

Si tenga conto che questo grafico non tiene in considerazione attività formative erogate da altri Enti (quali potrebbero essere Provincia e Regione), ma solo di quelle direttamente organizzate dai Comuni.

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Parte III – La società dell’informazione a livello regionale

79

Figura 26- Dipendenti che hanno seguito corsi di formazione ICT per regione (percentuale di dipendenti)

7,0

1,4

8,3

12,9

12,2

14,0

11,9

8,5

11,5

7,7

9,3

7,1

5,1

6,2

1,5

3,1

8,6

2,4

3,0

7,1

6,5

0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0 14,0 16,0

Piemonte

Valle d'Aosta

Lombardia

Pr. Aut. di Bolzano

Pr. Aut.di Trento

Veneto

Friuli-Venezia Giulia

Liguria

Emilia-Romagna

Toscana

Umbria

Marche

Lazio

Abruzzo

Molise

Campania

Puglia

Basilicata

Calabria

Sicilia

Sardegna

Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati ISTAT, "Rilevazione sulle tecnologie dell'informazione e della comunicazione nelle pubbliche amministrazioni locali", Anno 2009

In Veneto, nel 2009, il 23,9% (circa mezzo punto percentuale in meno rispetto al 2007) dei Comuni ha organizzato attività formative sui temi ICT, e il 14% (1 punto e mezzo percentuale in più rispetto al 2007) dei dipendenti ha partecipato a corsi di formazione su questi temi. Rispetto ai valori medi nazionali (rispettivamente 17,0% e 7,7%, con una riduzione di 2,5 (circa) punti percentuale rispetto al 2007), il Veneto presenta un valore superiore sia nel primo caso che nel secondo. Nel secondo la percentuale risulta anche essere la più alta rispetto a tutte le altre regioni d'Italia: questo potrebbe essere un segnale della risposta positiva dei dipendenti degli Enti Locali alle azioni specifiche - che l'Amministrazione regionale sta portando avanti da alcuni anni - di informazione e sensibilizzazione del territorio sulle tematiche relative alle nuove tecnologie.

6.3.3 Dotazioni tecnologiche e connettività

Il grafico seguente illustra le principali dotazione tecnologiche utilizzate da Comuni nelle varie regioni, ogni 100 dipendenti. In particolare, le percentuali evidenziate nel

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6° Rapporto sulla Società dell’Informazione nella Regione del Veneto

80

grafico sono relative al numero di PC per dipendente: come si vede, il Veneto ha il secondo valore più alto dopo la Sardegna.

Figura 27- Comuni per principali dotazioni tecnologiche utilizzate per regione (percentuale di Comuni)

88,793,8 92,2

83,389,3

103,9

90,083,3

94,8 92,899,5

87,1

68,9

89,5

99,0

59,6

85,5 84,1

75,3 75,2

111,5

0

20

40

60

80

100

120

Mainf rame Server Lettori di smart card Strumentazioni GIS Strumentazioni CAD GPS palmare Personal computer per 100 dipendenti Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati ISTAT, "Rilevazione sulle tecnologie dell'informazione e della comunicazione nelle pubbliche amministrazioni locali", Anno 2009

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Parte III – La società dell’informazione a livello regionale

81

Figura 28- Comuni con reti locali e personal computer connessi in LAN per regione (percentuale di Comuni)

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

PiemonteValle d'Aosta

Lombardia

Pr. Aut. di BolzanoPr. Aut.di Trento

Veneto

Friuli-Venezia GiuliaLiguria

Emilia-Romagna

ToscanaUmbria

Marche

LazioAbruzzo

Molise

CampaniaPuglia

Basilicata

CalabriaSicilia

Sardegna

Comuni con Reti locali -LAN di cui con Reti locali wireless (a) PC connessi in rete locale (b)

(a) In percentuale sul totale delle Amministrazioni con reti locali

(b) In percentuale sul totale dei personal computer presenti nelle Amministrazioni con reti locali

Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati ISTAT, "Rilevazione sulle tecnologie dell'informazione e della comunicazione nelle pubbliche amministrazioni locali", Anno 2009

Il Veneto ha dunque il 100% dei Comuni con reti locali, di cui con reti locali wireless il 32,2%, e il 93,9% di PC connessi in rete locale. In tutti e tre i casi i valori risultano essere superiori rispetto alla media nazionale, che si attesta rispettivamente sul 95,5%, 31,3% e 91,2%. Segue il grafico che illustra quanti sono i Comuni con collegamento a Internet - con il dettaglio della percentuale delle connessioni in banda larga - e il relativo numero di dipendenti:

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Figura 29- Comuni con collegamento ad Internet e dipendenti con accesso ad Internet per regione (percentuale di Comuni)

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

Piemonte

Valle d'Aosta

Lombardia

Pr. Aut. di Bolzano

Pr. Aut.di Trento

Veneto

Friuli-Venezia Giulia

Liguria

Emilia-Romagna

Toscana

Umbria

Marche

Lazio

Abruzzo

Molise

Campania

Puglia

Basilicata

Calabria

Sicilia

Sardegna

Comuni con Internet di cui con connessione in banda larga (a) Dipendenti con accesso ad Internet (b)

(a) In percentuale sul totale di Comuni con Internet

(b) In percentuale sul totale dei dipendenti dei Comuni con Internet

Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati ISTAT, "Rilevazione sulle tecnologie dell'informazione e della comunicazione nelle pubbliche amministrazioni locali", Anno 2009

In base al grafico sopra riportato, il Veneto risulta avere il 100% dei Comuni con una connessione ad Internet, di cui il 77,9% in banda larga, e l'83,3% dei dipendenti connessi a Internet. La media nazionale è in tutti e tre i casi più bassa: si ha infatti rispettivamente il 99,9%, il 74,7% e il 71,3%. Anche in questo caso – come già detto - bisogna rilevare gli sforzi compiuti in questi anni dalla Regione del Veneto per ampliare la diffusione della banda larga sul territorio (cfr. capitolo 4). Ancora poco diffusa è invece la tecnologia VoIP, che, appoggiandosi su risorse di rete già esistenti, consentirebbe una notevole riduzione dei costi di telefonia:

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Parte III – La società dell’informazione a livello regionale

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Figura 30- Comuni che utilizzano la tecnologia VoIP, per regione (percentuale di Comuni con connessione ad Internet)

Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati ISTAT, "Rilevazione sulle tecnologie dell'informazione e della comunicazione nelle pubbliche amministrazioni locali", Anno 2009

Ormai diffuso è invece il sito web istituzionale, come risulta evidente dal grafico seguente:

Figura 31 - Comuni con sito web istituzionale, per regione (percentuale di Comuni)

Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati ISTAT, "Rilevazione sulle tecnologie dell'informazione e della comunicazione nelle pubbliche amministrazioni locali", Anno 2009

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84

La maggior parte dei Comuni veneti (97,4%) è dunque dotata di sito web istituzionale, superando la media nazionale (del 91,2%) di circa 6 punti percentuale. Si noti che la percentuale regionale è aumentata dal 2007 - quando era del 91,1% - di più del 6%.

Anche la posta elettronica sembra ormai essere uniformemente diffusa sul territorio, come mostra il grafico seguente: il 100% dei Comuni veneti dichiara infatti di esserne dotato. Meno diffusa è invece la posta elettronica certificata – anche se il dato del Veneto (78,4%) risulta essere nettamente superiore rispetto alla media nazionale (che si attesta sul 62,6%), e comunque tra i più elevati -. Peraltro, se già nel 2007 tutti i Comuni veneti erano dotati di posta elettronica normale, solo il 44,7% aveva la posta certificata: in tre anni vi è dunque stato un aumento di più del 30%.

Figura 32- Comuni con sistemi di posta elettronica (di cui con posta elettronica certificata) per regione (percentuale di Comuni)

99,5 100,0 99,4 100,0 99,5 99,2 99,2 99,1 100,0 100,0 98,9 99,6 96,7 97,3 97,1 98,6 99,594,3 95,0

83,4

97,7

67,1

26,3

73,0

100,0

37,1

78,4

50,153,7

91,1

73,9 76,6

47,542,3

30,8

42,2

65,069,8

25,8

48,645,7

62,2

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

Comuni con posta elettronica di cui con posta elettronica certif icata (a)

(a) In percentuale sul totale delle amministrazioni locali con posta elettronica.

Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati ISTAT, "Rilevazione sulle tecnologie dell'informazione e della comunicazione nelle pubbliche amministrazioni locali", Anno 2009

Segue un grafico che mostra nel dettaglio la distribuzione della PEC sul territorio regionale.

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Parte III – La società dell’informazione a livello regionale

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Figura 33 - PEC nei Comuni veneti (presenza/numero – Comuni)20

Fonte: Rapporto e-gov Italia 2010, pag. 260

Come la posta elettronica certificata, anche la firma digitale non è capillarmente diffusa, anche se certamente gli ultimi interventi normativi hanno dato una spinta significativa alla sua diffusione presso le Amministrazioni comunali.

20 IPA sta per Indice delle Pubbliche Amministrazioni (http://www.indicepa.gov.it/).

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Figura 34 - Comuni dotati del Certificato di firma digitale, per regione (percentuale di Comuni)

Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati ISTAT, "Rilevazione sulle tecnologie dell'informazione e della comunicazione nelle pubbliche amministrazioni locali", Anno 2009

La nostra regione supera comunque la media nazionale (del 56,6%) di più di 22 punti percentuale.

Ancora poco diffuso risulta essere invece l’e-procurement, nonostante il dato del Veneto – con il 28,3% (si noti che nel 2007 la percentuale era del 18,4%) di Comuni che lo hanno utilizzato come modalità per effettuare acquisti – risulti comunque superiore alla media italiana (del 22%).

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Figura 35 - Comuni che nel corso del 2008 hanno effettuato acquisti in modalità e-procurement, per regione (percentuale di Comuni)

Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati ISTAT, "Rilevazione sulle tecnologie dell'informazione e della comunicazione nelle pubbliche amministrazioni locali", Anno 2009

Anche le Amministrazioni comunali che consentono a cittadini e imprese di effettuare pagamenti on line sono ancora poche. Il dato del Veneto si attesta sul 19% (nel 2007 il dato era del 14,5%), mentre la media nazionale sul 13,2%:

Figura 36 - Comuni che consentono a cittadini e imprese di effettuare pagamenti on line, per regione (percentuale di Comuni)

Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati ISTAT, "Rilevazione sulle tecnologie dell'informazione e della comunicazione nelle pubbliche amministrazioni locali", Anno 2009

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Come è evidente dal grafico seguente, elaborato su dati del Réseau della Società dell’Informazione (cfr. par. 7), nei Comuni veneti le procedure amministrative sono per la maggior parte quasi completamente informatizzate – a differenza delle procedure tecniche che (ad eccezione di quelle relative alle pratiche edilizie) sono ancora per lo più svolte in modo non automatizzato -.

Figura 37- Procedure informatizzate nei Comuni veneti

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0

80,0

90,0

100,0

Procedure Area Amministrativa Procedure Area Tecnica

Procedure informatizzate

Procedure non informatizzate

Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati Réseau della Società dell’Informazione

6.3.4 I servizi on line

A livello di servizi interattivi, la tabella seguente mostra come in linea generale la maggior parte dei servizi on line offerti dai Comuni veneti - ma l'osservazione è estendibile anche a livello nazionale - sia ancora ferma ai primi due livelli di interattività (ovvero all'acquisizione delle informazioni e al download della modulistica). Ancora molto basse sono le percentuali relative all'interattività a due vie (ovvero all'inoltro della modulistica) e alla transattività (ovvero all'avvio e conclusione per via telematica dell'intero iter):

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Parte III – La società dell’informazione a livello regionale

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Figura 38 - Comuni con sito web istituzionale per livelli di interattività dei servizi offerti on line

Fonte: Rapporto e-gov Italia 2010, pag. 29

Tuttavia, in base all'indice proposto nella seguente tabella, si vede come in realtà, rispetto al territorio nazionale, i servizi on line offerti dai Comuni veneti abbiano un indice di interattività superiore alla media - nelle aree tematiche relative ad ambiente e territorio, anagrafe e stato civile, assistenza e sostegno sociale, catasto, servizi alle imprese, tributi locali -.

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6° Rapporto sulla Società dell’Informazione nella Regione del Veneto

90

Figura 39 - Comuni che offrono servizi on line sul sito. Indice medio di interattività per area tematica e per regione (% Comuni)21

Fonte: Rapporto e-gov Italia 2010, pag. 30

Anche per quanto riguarda i servizi alle imprese - e vediamo in particolare i servizi SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) e DIA (Dichiarazione Inizio Attività) - l'offerta on line è caratterizzata principalmente per la possibilità di visualizzare informazioni ed effettuare il download della modulistica:

21 L'indice è calcolato sulla base di un indicatore complesso di interattività, che tiene conto delle diverse aree tematiche in cui vengono offerti i servizi on line.

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Parte III – La società dell’informazione a livello regionale

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Figura 40 - Disponibilità on line servizi "SUAP" e "DIA" (% Comuni con sito web)

Fonte: Rapporto e-gov Italia 2010, pag. 129

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Figura 41 - Servizi alle imprese in Veneto. Sportello Unico Attività Produttive on line nei Comuni capoluogo (presenza e livello di interattività del SUAP – capoluoghi di provincia)

Fonte: Rapporto e-gov Italia 2010, pag. 263

A titolo riassuntivo si riporta infine una sinossi, tratta dal Rapporto e-gov Italia 2010, in cui vengono presentati e "quantificati" diversi servizi di e-government nella nostra regione:

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Parte III – La società dell’informazione a livello regionale

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Figura 42 - L'e-gov in pillole nella regione Veneto22

Fonte: Rapporto e-gov Italia 2010, pag. 259

22 Per LIM si intende "Lavagna Interattiva Multimediale".

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Parte III – La società dell’informazione a livello regionale

95

7 I l Réseau sul la Società del l ’ Informazione nel Veneto

Il Réseau sulla Società dell’Informazione nel Veneto è una iniziativa avviata nel 2002 da una collaborazione tra il CRC Veneto e la Direzione Sistemi Informativi della Regione del Veneto. Si tratta di una rilevazione on line che coinvolge tutti i Comuni del territorio regionale e, a partire da dicembre 2008, anche le Amministrazioni provinciali e le Comunità Montane per un complessivo di 607 Enti.

Gli ambiti di indagine attualmente sono cinque:

Informazioni generali dell'Ente Dotazione di infrastrutture e di strumenti informatici da parte dell’Ente Utilizzo di procedure informatizzate Dotazioni Internet e tipologia di servizi offerti tramite Internet Esigenze formative espresse dall’Ente.

Accanto a questi cinque macro-temi, per i soli Enti che utilizzano i prodotti distribuiti dalla Regione del Veneto tramite la Legge Regionale 54/88, sono stati attivati due questionari specifici su due pacchetti applicativi specifici, AP-WEB e GeoMedia RVE, per valutarne il reale livello di utilizzo da parte degli Enti e conoscere la valutazione degli utilizzatori finali.

Gli Enti Locali accedono al Réseau tramite una pagina Internet della Regione e, dopo essersi autenticati mediante una login, compilano periodicamente i questionari mantenendo aggiornati nel tempo i dati.

A gennaio 2011 il 93% degli Enti Locali (96% se riferito alle sole Amministrazioni comunali) ha aderito all’iniziativa ed ha risposto o sta rispondendo ai questionari.

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6° Rapporto sulla Società dell’Informazione nella Regione del Veneto

96

Figura 43: Stato di compilazione dei questionari del Réseau

89%

7%

4%

Compilato

In compilazione

Non compilato

Fonte: Elaborazioni su dati Réseau della Società dell’Informazione

Se andiamo ad analizzare la situazione a livello provinciale, si può notare che la tendenza è abbastanza uniforme in tutte le province con dei picchi nelle province di Vicenza e Treviso, dove i Comuni che hanno compilato i questionari risultano rispettivamente il 96% ed il 95% sul totale. I valori più bassi si registrano invece nelle province di Rovigo e Belluno, dove hanno risposto il 90% degli Enti.

Figura 44: Stato di compilazione dei questionari del Réseau per provincia

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

Provincia diBelluno

Provincia diPadova

Provincia diRovigo

Provincia diTreviso

Provincia diVenezia

Provincia diVicenza

Provincia diVerona

Non compilato

In compilazione

Compilato

Fonte: Elaborazioni su dati Réseau della Società dell’Informazione

Come detto in precedenza, gli EntiLlocali hanno la possibilità di aggiornare in qualsiasi momento i dati inseriti. Il grafico in Figura 45 ci fornisce un’idea sul grado

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Parte III – La società dell’informazione a livello regionale

97

di aggiornamento dei dati; come si può vedere, quasi oltre il 52% dei dati raccolti risalgono al 2010-2011 e, di questi, poco più del 25% sono stati inseriti tra il secondo semestre del 2010 e gennaio del 2011.

Figura 45: Aggiornamento dei dati rilevati

1,8

0,2

1,6

3,4

1,14,2

1,81,11,63,4 4,9

8,5

9,0

4,9

26,8

15,5

10,2

0,0

5,0

10,0

15,0

20,0

25,0

30,0

35,0

40,0

45,0

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

2° Semestre

1° Semestre

Fonte: Elaborazioni su dati Réseau della Società dell’Informazione. Analisi al 31 gennaio 2011.

Da questa analisi risulta che poco meno del 20% dei dati possano considerarsi “da verificare” in quanto relativi agli anni dal 2003 al 2007.

7.1 Le infrastrutture e gli strumenti informatici degli Enti Locali

Nella scheda relativa alle strutture e agli strumenti informatici vengono raccolti i dati sul parco macchine del singolo Ente (personal computer e server), sulla diffusione dei diversi sistemi operativi e sulle modalità di protezione dei dati attuate all’interno dell’Ente.

Come si può notare dalla Figura 46, il 96% dei computer presenti all’interno degli EE.LL. del Veneto sono di ultima o di ultimissima generazione, segno di una particolare attenzione da parte dei responsabili dei Sistemi Informatici ad un corretto turnover degli strumenti di produttività individuale, al fine di mantenere il parco macchine sempre molto efficiente.

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6° Rapporto sulla Società dell’Informazione nella Regione del Veneto

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Figura 46: Dotazione personal computer

Pentium II o equivalente 3%

Pentium I o inferiore 1%Pentium Dual Core o

equivalente 6%

Pentium III e IV o equivalente 90%

Pentium I o inferiore

Pentium II o equivalente

Pentium III e IV o equivalente

Pentium Dual Core o equivalente

Fonte: Elaborazioni su dati Réseau della Società dell’Informazione

Solo il 4% complessivo del parco macchine risulta essere piuttosto datato, ma spesso questi PC vengono utilizzati per far funzionare alcune applicazioni che nei nuovi sistemi operativi non funzionerebbero.

Questo dato è rafforzato maggiormente dalla comparazione con quanto rilevato nel precedente Rapporto sulla Società dell’Informazione nella Regione del Veneto relativo al 2008, dove i personal computer di ultima generazione risultavano essere il 90%.

Analizzando la situazione a livello provinciale, si può notare come la distribuzione delle differenti classi di PC resti pressoché comparabile in tutte le province, con le punte di Treviso e Venezia dove i personal computer di ultima generazione risultano essere tra il 98 e il 99%.

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Parte III – La società dell’informazione a livello regionale

99

Figura 47: Dotazione personal computer a livello provinciale

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0

80,0

90,0

100,0

Belluno Padova Rovigo Treviso Venezia Vicenza Verona

Pentium Dual Core o equivalente

Pentium III e IV o equivalente

Pentium II o equivalente

Pentium I o inferiore

Fonte: Elaborazioni su dati Réseau della Società dell’Informazione

Per quanto riguarda la situazione dei sistemi operativi, si può notare come la tendenza sia la stessa delle analisi effettuate negli anni passati, dove i software Microsoft rappresentano la quasi totalità (99%) dei sistemi operativi installati sui personal computer. Stentano ancora a “prendere piede” sistemi operativi Open Source (anche se si nota un leggerissimo aumento), mentre cominciano a fare la loro comparsa alcuni sistemi Apple - Mac.

Figura 48: Sistemi operativi client

Window s99%

LINUX0,6%

UNIX0,1%

MAC0,4%

Window s

UNIX

LINUX

MAC

Fonte: Elaborazioni su dati Réseau della Società dell’Informazione

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6° Rapporto sulla Società dell’Informazione nella Regione del Veneto

100

All’interno della famiglia Microsoft, i sistemi più diffusi tendono ad essere Windows XP (74,1%) e Windows 2000 (18,8%), mentre cominciano a scomparire sistemi più vecchi (Windows 3.11 con lo 0,1%) o non più mantenuti dalla Microsoft (Windows NT con lo 0,4%).

Figura 49: Utilizzo delle differenti versioni di Windows

Window s XP74,1%

Window s 200018,8%

Window s NT0,4%

Window s 9x5,1%

Window s 3.x0,1%

Window s Vista / Seven1,5%

Fonte: Elaborazioni su dati Réseau della Società dell’Informazione

La situazione appare leggermente diversa se invece si analizzano i sistemi operativi installati sui server: Windows (principalmente con le versioni 2000, 2003 e superiori) continua a detenere la maggioranza (65,4%), ma i sistemi Open Source si guadagnano una considerevole fetta di mercato (ad esempio Linux risulta essere installato nel 30,2% dei server delle PA).

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Parte III – La società dell’informazione a livello regionale

101

Figura 50: Sistemi operativi server

Linux30,2%

Unix3,7%

Altro1,4%

Windows64,7%

Fonte: Elaborazioni su dati Réseau della Società dell’Informazione

Anche a livello di sicurezza e di gestione del dato si nota una particolare attenzione da parte dei Comuni ad una gestione centralizzata dei sistemi di backup (Figura 51). Analizzando la situazione a livello regionale, risulta che l’89% dei Comuni dichiara di effettuare le operazioni di backup in maniera centralizzata, il 6% demanda il compito al singolo operatore, mentre solo nel 5% dei casi risulta non esserci un interessamento al problema dei salvataggi.

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6° Rapporto sulla Società dell’Informazione nella Regione del Veneto

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Figura 51: Modalità di gestione del backup dei dati

Differenti modalità di gestione del backup dei dati

89%

6%5%

Dal singolo utenteIn maniera centralizzataNon viene effettuato

Fonte: Elaborazioni su dati Réseau della Società dell’Informazione

A livello provinciale, la situazione rimane pressoché in linea con la media regionale, con eccellenze dei Comuni delle province di Treviso e di Vicenza, dove i backup effettuati in maniera centralizzata sono rispettivamente il 98% ed il 95%.

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Parte III – La società dell’informazione a livello regionale

103

Figura 52: Modalità di gestione del backup dei dati (dettaglio provinciale)

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

Provinc

ia di

Bellun

o

Provinc

ia di

Padov

a

Provinc

ia di

Rovigo

Provinc

ia di

Treviso

Provinc

ia di

Venez

ia

Provinc

ia di

Vicenz

a

Provinc

ia di

Verona

Totale

Region

ale

Non viene effettuato

In maniera centralizzata

Dal singolo utente

Fonte: Elaborazioni su dati Réseau della Società dell’Informazione

7.2 Livello di informatizzazione delle procedure

Il secondo ambito d’indagine riguarda la diffusione di applicazioni informatiche per la gestione delle differenti procedure, sia in ambito amministrativo che tecnico. Per ciascuna viene richiesto di indicare il prodotto utilizzato e la tipologia di architettura (Stand Alone, Client/Server, WEB).

Per quanto riguarda l’area amministrativa sono state analizzate le seguenti procedure:

Anagrafe Stato Civile Contabilità Finanziaria Contabilità Economico Patrimoniale Personale - Gestione Economica Tributi ICI Segreteria Protocollo

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6° Rapporto sulla Società dell’Informazione nella Regione del Veneto

104

Atti Deliberativi Economato Gare d'appalto.

Ad oggi le procedure maggiormente informatizzate sono quelle legate all’anagrafe (98,2%), alla contabilità finanziaria (98,0%), allo Stato Civile (96,9%) e al protocollo (94,9%). La procedura che risulta meno informatizzata è invece quella relativa alle Gare d’appalto dove solo il 6,6 % degli Enti Locali dichiara di ricorrere allo strumento informatico.

Figura 53: Procedure Informatizzate – Area Amministrativa

0102030405060708090

100

Anagra

fe

Stato Civil

e

Contab

ilità Fina

nziar

ia

Contab

ilità Eco

nomico

Patrim

oniale

Person

ale - G

estio

ne E

conom

ica

Tributi IC

I

Segret

eria

Protoc

ollo

Atti Deli

berat

ivi

Econo

mato

Gare d'

appa

lto

Non informatizzate

Informatizzate

Fonte: Elaborazioni su dati Réseau della Società dell’Informazione

Nell’area tecnica, il Réseau prende invece in considerazione le seguenti procedure:

Licenze Commerciali Pratiche Edilizie Opere Pubbliche Software GIS Gestione Cimiteri Sportello Unico Polizia Municipale Biblioteca Patrimonio immobiliare.

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Parte III – La società dell’informazione a livello regionale

105

Analizzando i dati raccolti, si evidenzia come nell’area tecnica le percentuali di procedure informatizzate non sono così elevate come nel caso dell’area amministrativa. Ad eccezione delle procedure per la gestione delle pratiche edilizie, dove oltre l’86% delle Amministrazioni utilizza una applicazione informatica, tutte le altre procedure si attestano per lo più intorno a valori tra il 30 e il 40%.

Fanalini di coda risultano le procedure per la gestione dello sportello unico e del patrimonio immobiliare, che risultano informatizzate solo nel 14-16% dei Comuni.

E’ da notare come l’alta percentuale di informatizzazione delle pratiche edilizie può sicuramente essere spiegata dal fatto che la Regione del Veneto distribuisce gratuitamente su tutto il territorio regionale il software GPE (Gestione Pratiche Edilizie) sulla base della L.R. 54/88.

Figura 54: Procedure Informatizzate – Area Tecnica

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

Licen

ze C

ommerci

ali

Pratich

e Edil

izie

Opere

Pubbli

che

Software

GIS

Gestio

ne C

imite

ri

Sporte

llo U

nico

Polizia

Mun

icipale

Bibliot

eca

Patrim

onio

immob

iliare

Non informatizzate

Informatizzate

Fonte: Elaborazioni su dati Réseau della Società dell’Informazione

7.3 Dotazioni Internet e tipologia di servizi offerti tramite Internet

La scheda sulle dotazioni Internet rileva la presenza di un sito Internet del Comune e la tipologia di servizi offerti a cittadini ed imprese tramite il web.

La situazione a livello regionale è in generale positiva, considerando che l’84% dei Comuni dichiara di possedere un proprio sito Internet. Analizzando la situazione a

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livello provinciale, si può notare che i Comuni più “virtuosi” sono quelli delle province di Treviso e Venezia, dove rispettivamente il 100% e il 98% dei Comuni dichiara di possedere un sito Internet. Fanalini di coda risultano essere i Comuni delle province di Rovigo (83,7%) e Verona (80,2%).

Figura 55: Presenza di un sito Internet

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Bellun

o

Padov

a

Rovigo

Treviso

Venez

ia

Vicenza

Verona

Non possiede un sito internet

Possiede un sito internet

Fonte: Elaborazioni su dati Réseau della Società dell’Informazione

Se analizziamo la situazione rispetto alla rilevazione del 2008, è possibile notare come ci sia stato un aumento di qualche punto percentuale su tutte le province; spicca fra tutte la provincia di Belluno che è passata da una copertura dell’81% al 89%, uno dei primi territori in cui è stato applicato il progetto MyPortal.

Il grafico seguente mostra invece la tipologia di siti dei Comuni nelle differenti province, raggruppati in tre macro categorie:

Tipologia A: sito di tipo solamente “informativo”; Tipologia B: sito che presenta la possibilità di scaricare e compilare la

modulistica, che è comunque da consegnare fisicamente all’ufficio competente; Tipologia C: sito con “servizi interattivi o transattivi”, che consentono all’utente

di attivare e concludere una pratica direttamente on line.

Dall’analisi dei dati, risulta evidente come la maggior parte dei siti offra solo servizi informativi o lo scarico della modulistica; pochi sono ancora i siti che offrono una

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Parte III – La società dell’informazione a livello regionale

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vera interattività al cittadino o all’impresa (con percentuali che variano dal 41,4% della provincia di Belluno al 15,8% della provincia di Venezia).

Figura 56: Tipologia di siti Internet

37,9

20,7

41,4

23,0

52,9

24,1

39,5

31,6

28,9

15,4

53,8

30,8

25,6

46,2

28,2

30,0

48,2

21,8

26,3

57,9

15,8

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0

80,0

90,0

100,0

Belluno Padova Rovigo Treviso Venezia Vicenza Verona

Tipologia A Tipologia B Tipologia C

Fonte: Elaborazioni su dati Réseau della Società dell’Informazione

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Parte III – La società dell’informazione a livello regionale

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8 I l Réseau sul la banda larga

I dati rilevati finora dal Centro di Competenza per la banda larga derivano da interviste e questionari rivolti direttamente agli operatori di telecomunicazioni che operano sul territorio regionale. In molti casi però ci si è accorti di una discrepanza tra ciò che gli operatori dichiaravano e quanto veniva percepito dagli utenti sul territorio. Per avere quindi anche la visione degli utenti finali, è stato deciso, già a partire dalla seconda metà del 2008, di attivare un Réseau sulla banda larga che coinvolgesse tutti i sindaci dei Comuni del Veneto.

L’architettura e la logica utilizzata è quella già sperimentata con successo con il Réseau della Società dell’Informazione: gli utenti si collegano ad una pagina del portale regionale e, dopo essersi autenticati tramite login, rispondono ad una serie di domande sulla presenza e la diffusione della banda larga sul loro territorio.

Figura 57: Réseau sulla banda larga

Fonte: Portale del Centro di Competenza sulla banda larga

Una volta effettuata la login, gli EE.LL. accedono alla pagina per la rilevazione dei dati sulla copertura della banda larga, il cui obiettivo è quello di raccogliere informazioni sulla diffusione della banda larga sul territorio comunale.

Sono state previste 5 domande:

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6° Rapporto sulla Società dell’Informazione nella Regione del Veneto

110

Allo stato attuale, quale grado di copertura in banda larga le risulta abbiano le diverse frazioni del suo comune?

Complessivamente pertanto, considerando l'intero territorio comunale, quale percentuale di popolazione le risulta coperta da connettività in banda larga?

Quali sono gli operatori che forniscono connessioni in banda larga sul territorio del suo comune?

Le risulta che nel suo comune qualche operatore abbia steso fibra ottica? Quali iniziative a livello locale le risultano essere proposte ultimamente e da

quali attori in tema di banda larga?

A fine gennaio 2011 i Comuni che hanno risposto al questionario sono stati 319, che corrispondono a circa il 55% delle Amministrazioni comunali presenti sul territorio; si tratta pertanto di un numero non ancora significativo per poter avere un quadro complessivo della situazione sul territorio regionale, ma comunque sufficiente per avere delle indicazioni di massima.

Il grafico seguente mostra la distribuzione per provincia dei Comuni che hanno risposto al questionario.

Figura 58 - Percentuale di risposta al Réseau sulla Banda Larga

Provincia di Venezia8%

Provincia di Vicenza18%

Provincia di Verona18%

Provincia di Treviso17%

Provincia di Rovigo9%

Provincia di Belluno15%

Provincia di Padova15%

Fonte: Elaborazioni su dati Réseau sulla Banda Larga

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Parte III – La società dell’informazione a livello regionale

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8.1 Il grado di copertura “percepito”

Come detto in precedenza, il primo ambito di indagine del Réseau sulla Banda Larga riguarda il grado di copertura dichiarato dai singoli Comuni.

Dalla Figura 59 si può notare che solo il 34% dei Comuni dichiara che la maggior parte della popolazione è coperta da connettività in banda larga (percentuale maggiore del 75%), il 33% dichiara di avere una scarsa copertura (percentuale tra l’1% e il 50%), mentre addirittura l’11% dichiara di non avere alcuna copertura.

Figura 59: Percentuale di copertura della popolazione – Dato comunale

11%

18%

15%22%

26%

8%

0%

1-25%

26-50%

51-75%

76-99%

100%

Fonte: elaborazioni su dati Réseau sulla banda larga

Se analizziamo la situazione a livello delle singole frazioni comunali (oltre 1.100 frazioni analizzate), il 18% risulta non coperto da alcuna connettività in banda larga, mentre il 44% presenta una discreta o completa copertura.

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6° Rapporto sulla Società dell’Informazione nella Regione del Veneto

112

Figura 60: Grado di copertura delle singole frazioni

18%

24%

17%

23%

18%

Nessuna

Scarsa

Sufficiente

Discreta

Completa

Fonte: elaborazioni su dati Réseau sulla banda larga

8.2 Le tecnologie per la connettività

Il secondo ambito di indagine è quello che riguarda le tecnologie per la connettività, dove i comuni avevano la possibilità di indicare la tecnologia che offre maggiori possibilità di connessione in banda larga sul proprio territorio. Il grafico seguente illustra i dati raccolti.

Figura 61: Tecnologie utilizzate

69%6%

25%

xDSL

Fibra ottica

Wireless

Fonte: Elaborazioni su dati Réseau sulla banda larga

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Parte III – La società dell’informazione a livello regionale

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E’ interessante notare come il 69% dei Comuni dichiara di essere coperto da tecnologia xDSL, il 6% da fibra ottica, ed addirittura il 25% dichiara che la principale tecnologia che assicura connettività in banda larga sul proprio territorio è il wireless.

8.3 Presenza di operatori di TLC

L’immagine successiva analizza i principali operatori di TLC presenti sul territorio; come era facile aspettarsi l’operatore più presente è Telecom Italia (26%), seguito da dagli altri operatori presenti anche a livello nazionale: Infostrada (13%), Fastweb (12%), Tele 2 (11%), Tiscali (9%).

Interessante notare la forte presenza di alcuni operatori locali, come ad esempio Asco TLC che raggiunge il 6% fornendo servizi localizzati nella sola area del trevigiano.

Figura 62: Principali operatori presenti sul territorio

0%

5%

10%

15%

20%

25%

30%

Arub

a

Asco

TLC

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h Te

leco

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BT It

alia

Col

t.net

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Fast

web

Info

stra

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TLC

SkyL

ogic

Tele

com

Ital

ia

Tele

2

Tele

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Tele

rete

Tisc

ali

Triv

enet

Fonte: Elaborazioni su dati Réseau sulla banda larga

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6° Rapporto sulla Società dell’Informazione nella Regione del Veneto

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Parte IV - Focus

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PARTE IV – FOCUS

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Parte IV - Focus

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9 La diffusione del la Banda larga nel la Regione Veneto

In questo capitolo si intende fare il punto della situazione sulla diffusione della banda larga in regione Veneto, dopo avere presentato i dati relativi sia all'Europa che all'Italia. Il capitolo non ha pretese di esaustività: per tutti gli approfondimenti si rimanda infatti al Rapporto sulla diffusione della banda larga nel Veneto 2011 (non ancora disponibile al momento della stesura del presente focus).

9.1 Fonti

Il capitolo utilizza e rielabora le seguenti fonti:

i grafici di confronto sulla tipologia di connessione utilizzata, il livello di accesso a Internet, ecc. di individui e famiglie in Italia e in Europa sono rielaborazioni di dati presenti nelle banche dati Eurostat23 sulla Società dell'Informazione (in particolare: "Information Society Structural Indicators" e "Computers and the Internet in households");

per quanto riguarda i dati nazionali sulla connessione in banda larga o banda stretta presso le famiglie, la tipologia di connessione utilizzata, ecc. l’analisi fa uso dei dati ISTAT relativi all’indagine multiscopo “Aspetti della vita quotidiana”, svolta nel febbraio 201024. I dati qui riportati fanno riferimento al modulo sull’utilizzo delle ICT, che riguarda la disponibilità presso le famiglie delle nuove tecnologie;

alcuni dati specifici sul digital divide a livello nazionale e regionale sono tratti sia dal Rapporto e-gov Italia 201025, curato da DigitPA e dal Dipartimento per la Digitalizzazione della PA e l'Innovazione Tecnologica (PCM), con il supporto di Between S.p.a., finito di stampare il 17 dicembre 2010, sia dalla Relazione annuale sull'attività svolta e sui programmi di lavoro26 di Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni), relativa all'anno 2010;

le elaborazioni dei dati di dettaglio regionale sono del Centro di Competenza regionale sulla banda larga e verranno ulteriormente approfonditi nel Rapporto

23 http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page/portal/information_society/data/main_tables 24 http://www.istat.it/salastampa/comunicati/in_calendario/nuovetec/20101223_00/ 25 http://www.digitpa.gov.it/sites/default/files/RappCommPerm_RAPPORTO_E-GOV_ITALIA_MASTER_19dic2010_STAMPA_web.pdf 26 http://www.agcom.it/Default.aspx?message=viewrelazioneannuale&idRelazione=19

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6° Rapporto sulla Società dell’Informazione nella Regione del Veneto

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sulla diffusione della banda larga nel Veneto 2011. Sempre in questo rapporto, oltre all'analisi sulla copertura, verranno anche presentati dati più qualitativi su banda larga e densità di imprese e cittadini e percezione del servizio da parte delle Amministrazioni locali.

Per quanto riguarda inoltre la connettività di imprese e PA, e altri grafici relativi alle famiglie e agli individui, si rimanda ai dati presentati nel capitolo 6 "L'ICT e l'e-government per le famiglie, imprese e PAL". Anche per il dettaglio della progettualità regionale in tema di banda larga si faccia riferimento al capitolo 4 "I risultati della progettualità dell’APQ e degli integrativi".

Si noti infine che le osservazioni e le analisi riportate in questo capitolo non hanno pretese di esattezza statistica e/o scientifica, ma costituiscono solo analisi empiriche riportate a solo scopo illustrativo ed esemplificativo.

9.2 La banda larga a livello europeo e nazionale

In questo paragrafo vengono presentati alcuni dati di confronto - presi dai data base Eurostat - sulla penetrazione della banda larga, il livello di accesso a Internet e la tipologia di connessione a Internet in Italia e in Europa (su 27, 25 e 15 stati membri). Tutti i dati sono aggiornati a febbraio 2011.

La percentuale di penetrazione della banda larga, illustrata nel grafico seguente, descrive il numero di connessioni dedicate ad alta velocità per 100 abitanti. Questo indicatore mostra quanto profondamente l'accesso a Internet in banda larga sia diffuso negli stati membri a livello generale, senza entrare nello specifico di particolari gruppi di utenti. Le linee in banda larga sono quelle con una capacità uguale o maggiore dei 144 Kbit/s. Sono coperte e considerate diverse tecnologie: ADSL, modem via cavo così come altri tipi di linee di accesso.

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Parte IV - Focus

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Figura 63 - La penetrazione della banda larga (numero di linee di accesso in banda larga per 100 abitanti)

Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati Eurostat (aggiornati al 16/02/2011)

Come si vede, la percentuale di penetrazione della banda larga in Italia, sebbene sia costantemente in crescita, risulta inferiore rispetto alla media dei paesi dell'Unione Europea: ad esempio nel 2009 l'Italia si attesta sui 19,8 punti percentuale, contro la media di 23,9 dei 27 stati membri.

Il grafico seguente mostra la percentuale di famiglie che hanno accesso a Internet da casa. La popolazione considerata va dai 16 ai 74 anni.

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Figura 64 - Livello di accesso a Internet (percentuale di famiglie che hanno accesso a Internet a casa)

Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati Eurostat (aggiornati al 16/02/2011)

Anche in questo caso, i valori relativi al livello di accesso a Internet in Italia risultano inferiori - seppur in continua crescita a partire dal 2003 - rispetto alla media europea: ad esempio nel 2010 l'Italia si attesta sui 59 punti percentuale, contro la media di 70 dei 27 stati membri. Si rileva tuttavia che in un anno - dal 2009 al 2010 - vi è stata una crescita in Italia del 6%.

Nella prossima figura viene illustrata la media di tutti gli individui di età compresa tra i 16 e i 74 anni che accedono a Internet, in media, almeno una volta alla settimana, entro gli ultimi tre mesi precedenti la rilevazione. Sono incluse tutte le aree geografiche e tutti i metodi di accesso (senza distinzione tra accesso in banda larga o meno).

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Parte IV - Focus

121

Figura 65 - Individui che usano regolarmente Internet (% di individui di età compresa tra i 16 e i 74 anni)

Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati Eurostat (aggiornati al 23/02/2011)

Anche questo terzo grafico conferma le precedenti rilevazioni: l'Italia continua a mostrare nel tempo un aumento costante dell'uso di Internet (prescindendo dalla tipologia di connessione), ma ancora inferiore alla media europea. Sempre facendo riferimento al 2010, se l'Italia conta il 48% degli individui che usano regolarmente Internet, la media sui 27 stati membri è del 68% (circa 20 punti percentuale in più).

I prossimi due grafici usano gli stessi criteri del precedente, ma dettagliano la percentuale di individui che vivono, rispettivamente, in una famiglia con accesso in banda larga e in una famiglia con semplice accesso a Internet non in banda larga:

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Figura 66 - Individui che usano regolarmente Internet, per tipologia di connessione; Individui che vivono in una famiglia con accesso in banda larga (% di individui di età compresa tra i 16 e i 74 anni)

Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati Eurostat (aggiornati al 23/02/2011)

Figura 67 - Individui che usano regolarmente Internet, per tipologia di connessione; Individui che vivono in una famiglia con accesso a Internet ma non in banda larga (% di individui di età compresa tra i 16 e i 74 anni)

Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati Eurostat (aggiornati al 23/02/2011)

Si noti come, in realtà, sebbene senza dubbio diminuisca la percentuale degli individui che usano Internet regolarmente nel caso in cui non vi sia un accesso in banda larga (nella media dei 27 stati membri si passa dall'84 al 73%; in Italia si

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passa dal 68 al 55%), tuttavia le percentuali di individui che usano Internet sono piuttosto alte e in continua crescita, sia in Europa che in Italia, dal 2007 in poi.

L'accesso a Internet delle famiglie è misurato da Eurostat come percentuale delle famiglie che si possono connettere a Internet attraverso una connessione in banda larga, una dial-up oppure una ISDN (alcune famiglie potrebbero utilizzare più di un tipo di connessione). Anche in questo caso, la rilevazione copra tutte le famiglie che hanno almeno un membro in età compresa tra i 16 e i 74 anni.

Figura 68 - Famiglie che hanno accesso a Internet per tipologia di connessione: banda larga (come percentuale di tutte le famiglie)

Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati Eurostat (aggiornati al 23/02/2011)

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Figura 69 - Famiglie che hanno accesso a Internet per tipologia di connessione: modem o ISDN (come percentuale di tutte le famiglie)

Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati Eurostat (aggiornati al 23/02/2011)

Se nel caso delle famiglie con accesso in banda larga la crescita risulta costante sia in Italia che in Europa (seppur con uno scarto tra la prima e la media sui 27 membri della seconda del 12%), altrettanto costante, e senza differenze di rilievo tra Italia e Europa, è la diminuzione delle connessione dial-up e ISDN - anche se si osserva che in Italia tale diminuzione si arresta al 7 % dal 2009 -.

Dato l'incremento, registrato negli ultimi anni, dell'utilizzo della telefonia mobile per collegarsi a Internet, si riporta infine un grafico illustrativo di tale tendenza (il campione è sempre relativo a individui di età compresa tra i 16 e i 74 anni che hanno usato Internet negli ultimi 3 mesi).

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Figura 70 - Individui che usano un telefono cellulare per collegarsi a Internet via UMTS (3G) (percentuale di individui)

Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati Eurostat (aggiornati al 16/02/2011)

Si noti che, se nel 2009 Italia e media europea si attestavano circa sui medesimi valori (4%), nel 2010 la crescita in Italia è stata lineare ma più lenta: si attesta infatti sui 5 punti percentuale contro i 7 dell'Unione Europea (27 stati membri).

In generale, le differenze rilevabili tra Italia ed Europa in termini di banda larga sono tuttavia dovute soprattutto a forti disomogeneità a livello territoriale: "se nelle città il quadro generale appare in linea con quanto si registra in media negli altri Paesi europei, forti sono gli elementi di disomogeneità presenti nelle aree scarsamente abitate [...]. L'8,4% della popolazione italiana è in digital divide, contro il 13% del 2009, considerando sia il servizio a banda larga fissa, sia mobile. Si rileva però che in alcune aree del Paese il divario digitale è particolarmente allarmante, come nel caso del Molise (dove il digital divide sfiora il 35%), della Basilicata (oltre il 20%), del Veneto e dell'Umbria (17%). Le situazioni disagiate sono tuttavia ancora più localizzate: tra le province maggiormente sfavorite vi sono anche Rieti, Asti, Udine ed Alessandria, con digital divide superiori al 25% della popolazione" (dal Rapporto e-gov Italia 2010, pag. 10).

9.3 La banda larga: i dati nazionali

Nel capitolo 6 "L'ICT e l'e-government per le famiglie, imprese e PAL" - a cui si rimanda per maggiori dettagli e grafici - si è già detto come la diffusione della banda larga nelle famiglie venete (48,5%) risulti superiore sia alla media nazionale (43,37%) che al dato relativo al Nord-est (46,62%): la percentuale è peraltro più che raddoppiata rispetto al 2007, quando la connessione a banda larga era diffusa nel

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22,3% delle famiglie - e la percentuale risultava inferiore, anche se di poco, sia alla media nazionale che del Nord-est -. Questo incremento della diffusione della banda larga in Veneto è principalmente dovuto ai continui sforzi fatti dall’Amministrazione regionale che ha dato avvio e continua a promuovere e finanziare interventi ad hoc per la realizzazione di reti pubbliche in fibra ottica.

Figura 71 - Famiglie per beni tecnologici posseduti, per regione (per 100 famiglie della stessa zona)

Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati ISTAT, "Aspetti della vita quotidiana", Anno 2010

Il dato è confermato anche dal grafico seguente, che mostra la percentuale di famiglie che hanno accesso a Internet per tipologia di connessione: in Veneto, come del resto anche in tutte le altre regioni d'Italia, la più diffusa è la DSL (ADSL, SHDSL, ecc.). Relativamente a questa, il Veneto si attesta sui 65,8 punti percentuale, superando la media italiana (del 62,9%) di quasi 3 punti.

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Figura 72 - Famiglie che possiedono accesso a Internet per tipologia di connessione con cui accedono, per regione (per 100 famiglie della stessa zona)

Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati ISTAT, "Aspetti della vita quotidiana", Anno 2010

Anche la penetrazione degli accessi dalla rete fissa tra le famiglie è, anche se di poco, superiore al valore medio nazionale:

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Figura 73 - Diffusione degli accessi alla rete fissa (marzo 2010, in % delle famiglie)

Fonte: Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni), "Relazione annuale sull'attività svolta e sui programmi di lavoro", 2010, pag. 58

Nel paragrafo precedente si è tuttavia già accennato al fatto che "la copertura del servizio di connettività alla rete Internet a larga banda in Italia non risulta uniforme: nelle aree metropolitane tale servizio può essere disponibile con velocità di connessione da rete fissa sino a 20 Mbit/s [...], mentre nelle aree rurali cosiddette a fallimento di mercato tali prestazioni calano notevolmente poiché portare la connettività a banda larga appare troppo oneroso per gli operatori che non riscontrano ritorni sugli investimenti a breve termine" (dal Rapporto e-gov Italia 2010, pag. 191). La seguente tabella sembra confermare tale interpretazione:

Figura 74 - Diffusione degli accessi a larga banda (marzo 2010, in % delle famiglie)

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Fonte: Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni), "Relazione annuale sull'attività svolta e sui programmi di lavoro", 2010, pag. 60

Entrando più nello specifico, di seguito si riportano i dati del digital divide "lordo"27 solo da rete fissa e quello complessivo, da rete fissa e mobile (in percentuale sulla popolazione residente). Relativamente al digital divide "lordo" solo da rete fissa, esso è diviso nelle sue 3 componenti: percentuale di popolazione senza ADSL, con ADSL "lite" (ovvero con velocità non superiore ai 2 Mbit/s) e "linea lunga" (ovvero solo teoricamente coperta da banda larga, a causa della distanza fisica dalla centrale). Come è evidente dalla tabella, e proprio a causa della numerosità delle aree montane e rurali (e scarsamente abitate), il Veneto ha ancora diverse zone in digital divide - e particolarmente alta è la percentuale di popolazione senza ADSL -:

Figura 75 - Digital divide "lordo" da rete fissa (% popolazione residente)

Fonte: Ministero dello Sviluppo economico, Dipartimento per le Comunicazioni (giugno 2010) e Rapporto e-gov Italia 2010, pag. 191

27 Per "lordo" si intende comprensivo di tutte le motivazioni legate all'equipaggiamento di centrale.

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La tabella seguente mostra invece la percentuale di popolazione in digital divide "lordo" sia da rete fissa che mobile (ovvero con accesso radio in WiMax, UMTS e HSDPA) - che permette di ridurre in parte le percentuali di digital divide nelle zone non raggiunte da rete fissa -:

Figura 76 - Digital divide "lordo" complessivo da rete fissa e mobile (% popolazione residente)

Fonte: Ministero dello Sviluppo economico, Dipartimento per le Comunicazioni (giugno 2010) e Rapporto e-gov Italia 2010, pag. 193

Come si nota, la rete mobile consente effettivamente di ridurre almeno in parte il digital divide: in particolare, rispetto alla tabella precedente, in Veneto la percentuale di famiglie in digital divide scende a circa il 12%.

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Figura 77 - Digital divide "lordo" complessivo da rete fissa e mobile (rappresentazione provinciale, 103 province)

Fonte: Ministero dello Sviluppo economico, Dipartimento per le Comunicazioni (giugno 2010) e Rapporto e-gov Italia 2010, pag. 194

9.4 La banda larga a livello regionale: i dati del Centro di Competenza regionale sulla banda larga28

Si riportano di seguito altri dati di dettaglio sul servizio di connettività in banda larga in Veneto, elaborati dal Centro di Competenza regionale sulla banda larga e che saranno inseriti nel Rapporto sulla diffusione della banda larga nel Veneto 2011 - da cui anche è presa l'analisi dei dati sotto presentata -. Prima di iniziare è tuttavia necessario fare una premessa. Si noteranno infatti degli evidenti scostamenti tra tali elaborazioni e quelle finora presentate: ciò è dovuto al fatto che le prime - derivate da basi di dati interne alla Regione del Veneto - considerano i dati di copertura espressi dagli operatori che operano sul territorio regionale, sia su rete fissa (xDSL),

28 Questo e il prossimo paragrafo sono tratti dal Rapporto sulla diffusione della banda larga nel Veneto 2011.

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sia wireless (Hiperlan, WiMax, Wi-Fi); di questi dati, si tiene poi in considerazione per ciascun Comune il dato di copertura più elevato (operatore massimo) indipendentemente dalla tecnologia di accesso offerta. I dati regionali rilevano dunque i servizi offerti da tutti gli operatori - anche minori - che, in aree dove la copertura è parziale oppure sono scarsamente abitate, possono incrementare il dato complessivo relativo alla copertura di banda.

Questo premesso, i dati rielaborati dal Centro di Competenza regionale sulla banda larga secondo tale metodologia di rilevazione regionale mostrano che al 2010, su un totale di oltre 4,9 milioni di residenti, circa il 96% è raggiunto dal servizio di banda larga, mentre il rimanente 4% si trova in condizioni di digital divide. Si noti che nel 2008 la popolazione coperta dal servizio si attestava su circa i 92 punti percentuale: vi è stato dunque un incremento del 4% circa.

Tabella 13 – Diffusione della Banda Larga in Veneto, 2008 - 2010 Popolazione raggiunta dal servizio Popolazione in digital divide Anno di

rilevazione Numero di

residenti In % sutotale

residenti

Var. %su 2008

Numero diresidenti

In % su totale

residenti

Var. %su 2008

2008 4.549.131 92,40% - 374.171 7,60% -

2009 4.679.599 95,05% 2,9% 243.703 4,95% -35%

2010 4.727.712 96,03% 3,9% 195.590 3,97% -48%

Fonte: elaborazione Centro di Competenza regionale sulla banda larga su dati Regione del Veneto

Analizzando la copertura per cluster, si può vedere che i Comuni con copertura totale sono 397 (pari al 68,3%), mentre quelli ancora non raggiunti da nessun servizio sono 9 (pari all'1,5%). Nella fascia intermedia si trovano 175 Comuni, così suddivisi: 20 (3,4%) con copertura dall'1 al 30%; 26 (4,5%) con copertura dal 31 al 50%; 17 (2,9%) con copertura dal 51 al 70%; 49 (8,4%) con copertura dal 71 al 90%; e infine 63 (10,8%) con copertura dal 91 al 99%:

Tabella 14 - Cluster di copertura: popolazione coperta, in digital divide e numero di Comuni, valori assoluti e percentuali, 2010

Cluster di copertura Popolazione

coperta % Popolazione in digital divide % Numero di Comuni %

0% 0 0,0% 8.567 0,2% 9 1,5%1%-30% 9.162 0,2% 49.743 1,0% 20 3,4%31%-50% 30.686 0,6% 32.518 0,7% 26 4,5%51%-70% 53.216 1,1% 27.388 0,6% 17 2,9%71%-90% 263.649 5,4% 47.147 1,0% 49 8,4%91%-99% 650.948 13,2% 30.228 0,6% 63 10,8%100% 3.720.050 75,6% 0 0,0% 397 68,3%

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Totale 4.727.712 96,0% 195.590 4,0% 581 100,0%Totale popolazione 4.923.302 100,0% 4.923.302 100,0% Fonte: elaborazione Centro di Competenza regionale sulla banda larga su dati Regione del Veneto

Prendendo invece in considerazione la copertura di servizi con connettività superiore a 2 Mbps, la popolazione residente raggiunta dalla banda larga si attesta comunque sul 94% dei residenti - si noti che di questi più del 90% ha una velocità di connessione superiore ai 4 Mbps -:

Tabella 15 – Velocità del servizi banda larga: popolazione coperta e numero di Comuni, in valori assoluti e percentuali, 2010

Velocità Popolazione coperta % Numero di Comuni % < 2Mbps 92.513 1,9% 51 8,8%2 - 4 Mbps 165.615 3,4% 47 8,1%4 - 8 Mbps 1.999.458 40,6% 345 59,4%12 - 20 Mbps 2.470.127 50,2% 138 23,8%Totale complessivo 4.727.712 96,0% 581 100,0%Totale popolazione 4.923.302 100,0% Fonte: elaborazione Centro di Competenza regionale sulla banda larga su dati Regione del Veneto

Analizzando la velocità della connessione da un altro punto di vista, ovvero per dimensione dei Comuni, si nota che i Comuni con meno di 10.000 abitanti che possiedono una velocità di connessione superiore ai 2 Mbps sono 401; nessun Comune tra i 10.001 e i 50.000 abitanti (per un totale di 122) risulta essere sotto la soglia minima di connettività (ovvero sotto i 2 Mbps); i 7 Comuni con popolazione superiore ai 50.001 abitanti hanno connettività compresa tra i 12 e i 20 Mbps:

Tabella 16: Velocità dei servizi banda larga e dimensione dei Comuni: numero di Comuni, 2010

Velocità < 5.000 5.001 - 10.000 10.001 - 50.000 > 50.001 Totale complessivo< 2Mbps 48 3 512 - 4 Mbps 29 17 1 4712 - 20 Mbps 46 24 61 7 1384 - 8 Mbps 189 96 60 345Totale complessivo 312 140 122 7 581Fonte: elaborazione Centro di Competenza regionale sulla banda larga su dati Regione del Veneto

Per quanto riguarda infine le tecnologie per la diffusione della banda larga - e questa considerazione conferma quanto già detto nel paragrafo precedente -, se è vero che la xDSL è ancora la più diffusa, è altresì vero che le connessioni wireless si stanno diffondendo in quanto consentono di ampliare ulteriormente il raggio dei residenti raggiunti dalla banda larga, specialmente in aree che non sono ancora state raggiunte dalla rete fissa:

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Tabella 17 – Servizi su tecnologia xDSL: popolazione coperta e numero di Comuni per cluster di copertura, valori assoluti e percentuali, 2010

Cluster di copertura Popolazione coperta % Numero di Comuni %

1%-30% 17.534 0,4% 43 8,1% 31%-50% 17.703 0,4% 12 2,3% 51%-70% 84.293 1,9% 20 3,8% 71%-90% 261.397 5,8% 36 6,8% 91%-99% 636.934 14,2% 52 9,8% 100% 3.481.055 77,4% 370 69,4% Totale complessivo 4.498.916 100,0% 533 100,0% TOTALE 4.923.302 91,4% Fonte: elaborazione Centro di Competenza regionale sulla banda larga su dati Regione del Veneto

Tabella 18 – Servizi su tecnologie wireless: popolazione coperta e numero di Comuni per cluster di copertura, valori assoluti e percentuali, 2010

Cluster di copertura Popolazione coperta % Numero di Comuni %

1%-30% 84.728 3,6% 46 12,2% 31%-50% 594.470 25,0% 130 34,6% 51%-70% 152.287 6,4% 26 6,9% 71%-90% 388.106 16,3% 58 15,4% 91%-99% 291.627 12,3% 31 8,2% 100% 868.309 36,5% 85 22,6% Totale complessivo 2.379.528 100,0% 376 100,0% TOTALE 4.923.302 48,3% Fonte: elaborazione Centro di Competenza regionale sulla banda larga su dati Regione del Veneto

Si noti che se la popolazione con copertura totale da rete fissa si attesta sul 77,4%, quella coperta da connessioni wireless supera il 36%, per un totale di 85 Comuni e 868.309 residenti raggiunti.

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Parte IV - Focus

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10 La Pubbl ica Amministrazione e i l Web 2.0

Nel presente focus si intende fare il punto della situazione sull'utilizzo del web 2.0 in generale, e in particolare di alcuni strumenti quali Facebook, YouTube e Twitter da parte delle Amministrazioni provinciali e comunali venete. Il capitolo è suddiviso come segue: all'inizio viene presentata la metodologia utilizzata per la rilevazione dei dati; successivamente si propone una definizione e breve descrizione del web 2.0 nella PA anche a livello nazionale; infine si entra nel merito della situazione a livello regionale.

10.1 La metodologia

I dati presentati in questo focus sono il risultato di un'indagine desk del CRC Veneto. Nello specifico, come già accennato, è stata analizzata la presenza delle Amministrazioni provinciali e comunali venete su tre importanti e diffuse piattaforme web 2.0: Facebook, YouTube, Twitter. Sono state scelte queste piattaforme, rispetto ad altre, in quanto non solo ad oggi sono le più conosciute e utilizzate dai cittadini, ma anche quelle su cui la PA sta cominciando a essere presente attivamente e a fare le prime sperimentazioni di comunicazione interattiva e multimediale.

Scelte le piattaforme, su ognuna è stata anzitutto verificata la presenza dei 581 Comuni e delle 7 Province del Veneto. La rilevazione dei dati è stata effettuata nelle seguenti date:

Tabella 19: Date in cui è stata effettuata la rilevazione Piattaforma web 2.0 Data di rilevazione Facebook 31/01/2011 YouTube 08/02/2011 Twitter 10/02/2011

Obiettivo, come detto, è stato anzitutto di verificare la presenza delle Amministrazioni locali del Veneto (Comuni e Province) nei tre ambienti, affiancando però anche dei parametri qualitativi per cercare di valutarne l’utilizzo anche in termini di frequenza di aggiornamento dei contenuti oltre che di iscritti al canale.

Su YouTube e Twitter è stata rilevata una percentuale molto bassa di Amministrazioni attive (rispettivamente 6 e 9 Comuni); diverso è il caso di Facebook, su cui invece ci si è soprattutto concentrati in quanto il campione è

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risultato essere numericamente più significativo. Nello specifico, oltre alla semplice presenza, per ogni pagina di profilo29 su Facebook sono stati analizzati diversi fattori, quali:

la tipologia del profilo: istituzionale o non istituzionale. Questa scelta è stata fatta in quanto, come si dirà meglio nel corso dell'esposizione, si è rilevata la presenza di numerosi profili non istituzionali;

il numero di "fan" (ovvero di iscritti / “mi piace”) della pagina (istituzionale o meno);

l'aggiornamento della pagina; la frequenza di aggiornamento della pagina; l'interattività della pagina.

I criteri utilizzati per l'analisi di alcuni dei fattori sopra indicati sono i seguenti:

nell'analisi non sempre è risultato chiaro se il profilo dell'Amministrazione fosse o meno istituzionale, ossia “ufficiale” dell’Ente. In questo caso, si è proceduto come segue: sono stati considerati siti istituzionali quelli che riportavano in modo chiaro nel riquadro “informazioni” della pagina il riferimento al sito web del Comune e l'indirizzo e-mail istituzionale; sono state considerate pagine non istituzionali tutte le altre – anche se con la caratteristica di pubblicare informazioni e notizie relative all'Amministrazione -. Non sono stati censiti e considerati i siti di: Informagiovani, biblioteche, proloco, consulte, partiti politici, altri servizi relativi ai Comuni. Non sono state altresì prese in considerazione le pagine in cui vi è solo il titolo 'Comune di...' oppure 'Provincia di...' senza nessun ulteriore dettaglio (ad esempio con wall e/o pagina di info/contatti vuote, oppure le pagine create in automatico da Facebook con informazioni attinte da Wikipedia);

relativamente alla frequenza di aggiornamento delle pagine, si sono scorsi i post dell'ultimo anno (quindi da gennaio 2010 circa al 31/01/2011). La frequenza è stata classificata in base alle seguenti categorie (la suddivisione è assolutamente empirica e non ha pretese statistiche): tutti i giorni; una volta ogni due giorni; una volta alla settimana; una volta ogni due settimane; una

29 Nota bene: in questo focus con “profilo” si fa riferimento alla presenza dell’Amministrazione locale, sia che si tratti di profili personali che di pagine istituzionali/aziendali. Infatti, le Amministrazioni che per prime hanno deciso di costruirsi una propria presenza in Facebook hanno necessariamente aperto un profilo personale (come fossero cioè appunto delle persone) visto che Facebook inizialmente non prevedeva le pagine “aziendali” o “istituzionali”. A oggi alcune Amministrazioni risultano pertanto presenti nel social network come fossero persone, altre invece come organizzazioni/istituzioni. Poiché, per i fini di questo focus, la differenza tra le due modalità di presenza è irrilevante, è stato deciso di considerarle insieme e designarle con il termine “profilo”.

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volta al mese; una volta ogni due mesi; una volta ogni tre mesi. Se l'ultimo post risaliva a più di tre mesi fa, la pagina è stata classificata come non aggiornata;

si è considerata interattiva una pagina in cui risultassero presenti uno o più contenuti pubblicati dagli utenti (anche solo come commenti alle news inserite dall'owner del profilo);

alcune PA hanno deciso di non rendere pubbliche le loro pagine (ovvero, di renderle visibili solo agli iscritti). In questi casi non era possibile rilevare alcuni dati come il numero di iscritti e/o la bacheca - dati che quindi non risultano nei grafici di sintesi finali presentati -: ove si rende necessario, la mancanza del dato è segnalata con la dicitura "non pubblico".

Per quanto riguarda invece YouTube e Twitter, sono stati presi in considerazione nel primo caso gli iscritti al canale e la visualizzazione totale dei video, nel secondo la frequenza di aggiornamento e i followers. Anche per YouTube e Twitter vale la considerazione metodologica fatta a proposito di Facebook: sono stati considerati solo canali e account istituzionali e chiaramente identificati dal nome 'Comune di …' e 'Provincia di …', non sono stati invece considerati canali denominati URP, Assessorati, ecc.

Si sottolinea infine che il quadro proposto non intende avere pretese di esaustività o di analisi statistica, ma intende solo fare il punto della situazione relativamente alla diffusione delle "tecnologie social" nella PA veneta.

10.2 Web 2.0 e PA30

“Web 2.0” è un termine usato per la prima volta da Tim O'Reilly e Dale Dougherty nel 2004, e si riferisce ai “servizi Internet di seconda generazione quali siti di social networking, wiki, strumenti di comunicazione e folksonomy che enfatizzano la collaborazione e la condivisione tra utenti”31. Per capire come la PA può efficacemente utilizzare tali strumenti e servizi, è utile anzitutto analizzare le esigenze più comuni che portano un cittadino/un'impresa a entrare in contatto con la PA e a consultarne il sito web istituzionale.

ISTAT ha pubblicato, a dicembre 2010, un'indagine su "Cittadini e nuove tecnologie" (relativa all'anno 2010), nella quale, tra gli altri dati, vengono forniti quelli di utilizzo del web per entrare in contatto con la PA, e così li commenta: "Il 37,8% delle persone di 14 anni e più che hanno usato Internet negli ultimi 12 mesi ha navigato sul web per ottenere informazioni dalla Pubblica Amministrazione, il 27,5% per scaricare

30 Questo paragrafo è un estratto da Amadei, L., Tedeschi, M. (2011). Web 2.0 e PA. In Dieci lezioni per capire e attuare l'e-government, a cura di Luca De Pietro, Marsilio, Venezia (non ancora uscito) 31 Foiaia, L.G. (2007). Web 2.0. Hoepli, Milano

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moduli da siti della PA e il 13,4% per spedire moduli compilati della PA"32. Quindi ciò che è sempre stato richiesto dai cittadini - tipicamente off line agli sportelli -, ovvero l'informazione e il contatto con la PA per l'erogazione di un servizio o, più in generale, per richieste di diverso genere (reclami, aiuto, etc.), ha trovato nel web un nuovo canale di erogazione.

Di fronte a questa situazione, un primo modo nel quale la PA può utilizzare i paradigmi del web 2.0 nel rapporto con i cittadini sta nella “revisione” dei propri siti web e dei relativi contenuti, ovvero nel modo in cui vengono veicolate le informazioni: struttura semplice e intuitiva del sito; contenuti semplici e facilmente fruibili; grafica non di ostacolo alla navigazione; supporti al cittadino nella ricerca dell'informazione (ad esempio tag cloud, funzioni di autocompletamento, ecc.). Anche per i servizi on line, i principi del web 2.0 richiedono semplicità ed essenzialità nella fruizione (ad es. il processo di erogazione deve essere chiaro in ogni passaggio); velocità del download dei moduli o della transazione; implementazione di un sistema di feed-back dell'utente sull'efficacia ed efficienza del servizio.

Naturalmente va tenuta in considerazione anche la dimensione dell’Ente: più grande è l'Amministrazione e - di conseguenza – presumibilmente più numerosi i contenuti e i servizi forniti on line, maggiore attenzione dovrà essere data alla fruibilità ed effettiva disponibilità degli stessi. Viceversa, un piccolo Comune di 3.000 abitanti non avrà tanti contenuti da gestire, e sarà anche più probabile che il cittadino si rechi direttamente allo sportello senza utilizzare (o nemmeno cercare) il canale on line.

Oltre a informazioni e servizi, il cittadino va sul sito della PA per cercare un contatto: può trattarsi di cercare un indirizzo e-mail per comunicazioni relative a informazioni e/o a servizi, oppure una richiesta di aiuto, una segnalazione di disservizio, ecc. Questo terzo macro-ambito (dopo informazioni e servizi) dell’interazione PA-cittadino ha una sua consistenza e dimensione, che potrebbe essere definita - nel senso più ampio del termine - "sociale", termine che è di immediata e semplice associazione al “mondo” web 2.0. Entrando dunque nel merito della comunicazione e dell’interazione con i cittadini, si riportano alcune considerazioni generali sull’utilizzo dei social network da parte della PA:

sono sempre più numerosi i cittadini che sono iscritti e frequentano abitualmente uno o più social network. Da un lato, quindi, diventa naturale anche per l’Istituzione essere presente in quegli spazi per “trovare” e “incontrare” i propri cittadini e con loro interagire; dall’altro tende a diventare

32 ISTAT, "Cittadini e nuove tecnologie", pag. 17, Anno 2010

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sempre più necessario esserci, perché sono gli stessi cittadini che si “aspettano” di trovare il proprio Ente Locale nei social network;

comunicare nei social network ha le sue regole, che sono diverse dalla classica comunicazione istituzionale cui la Pubblica Amministrazione è invece abituata: è necessario trovare il giusto stile più diretto e informale (senza che si perda il ruolo istituzionale) e studiare gli interventi in modo tale che vi sia un equilibrio tra contenuti più "leggeri", informazioni/news e interazione;

è controproducente aprire una pagina su Facebook o qualsiasi altro social network e non presidiarla. Ad esempio, bisogna rispondere in tempi relativamente brevi a domande/critiche/osservazioni, è importante prevedere un aggiornamento costante del canale, ecc.: diversamente si rischia l’effetto boomerang di risultare, agli occhi dei cittadini/utenti dei social network, “incapaci” di utilizzare questi strumenti;

sebbene per loro natura i social network siano sinonimo di interazione e coinvolgimento, questo non significa per forza che fin dall’inizio un’Istituzione debba lanciarsi in un’azione di coinvolgimento totale dei propri cittadini e di e-participation: spesso si rivela una strategia corretta affrontare il mondo del web 2.0 “per gradi”. In una specie di percorso “informare -> ascoltare -> coinvolgere” che guidi l’azione dell’Amministrazione, all’inizio si potrebbe decidere di usare il canale social per informare e comunicare le notizie, le attività, le iniziative dell’Ente. Il passo successivo (ascoltare) si avrà quando i cittadini inizieranno, di loro iniziativa, a interagire con i post (o contenuti) dell’Amministrazione, commentando, rilanciando, chiedendo informazioni e chiarimenti. Il terzo momento (interagire) corrisponde invece ad un più completo utilizzo del web 2.0 e si ha quando è l’Amministrazione ad agire attivamente, iniziare le discussioni, porre domande, chiedere opinioni, suggerimenti e indicazioni ai propri interlocutori. Questo richiede un impegno, sia comunicativo che politico, molto più rilevante, e la disponibilità concreta a recepire quanto arriva dagli utenti;

può risultare controproducente per una Pubblica Amministrazione decidere di essere assente dai social network: il rischio è che i cittadini si organizzino autonomamente, discutano in spazi web che rimangono ignoti all’Ente, e nei quali dunque quest'ultimo non ha modo di spiegare, comunicare, dare indicazioni e risposte;

infine bisogna ricordare che web 2.0 non è sinonimo di social network, e questo termine a sua volta non comprende solo Facebook: di social network ce ne sono altri (MySpace, Netlog, etc.), e soprattutto nel web 2.0 vanno considerati anche servizi come Flickr e Youtube che consentono la condivisione di materiali, creati anche dagli utenti/cittadini. Anche questo tipo di strumenti può rivelarsi di

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grande utilità per la Pubblica Amministrazione e va adeguatamente presidiato e inquadrato nel contesto generale di comunicazione e interazione con il cittadino.

10.3 Web 2.0 e PA in Italia e nel Veneto

Si è già accennato al fatto che la presenza di utenti sui social network sia decisamente aumentata negli ultimi anni, come è rilevato anche da ISTAT nell'ultima indagine su "Cittadini e nuove tecnologie":

Figura 78 - Persone di 6 anni e più che hanno utilizzato Internet negli ultimi 3 mesi per attività svolta. Anni 2009 e 2010 (per 100 persone di 6 anni e più che hanno utilizzato Internet negli ultimi 3 mesi)

Fonte: ISTAT, "Cittadini e nuove tecnologie", pag. 14, Anno 2010

Si noti in particolare come nel grafico l'utilizzo dei social network si ponga subito dopo attività da anni largamente diffuse e consolidate come spedire o ricevere e-mail oppure cercare informazioni in rete: nel 2010 infatti, per 100 persone di 6 anni e più che hanno utilizzato Internet negli ultimi 3 mesi, il 45% ha utilizzato un sito di social networking. Molto alte sono anche le percentuali di uso della rete per inserire

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messaggi in chat, blog, newsgroup o forum (36,7%) oppure per caricare testi immagini, fotografie, ecc. su siti web per condividerli (36,4%).

Figura 79 - Persone di 6 anni e più che hanno usato Internet negli ultimi 3 mesi per tipo di attività svolta in Veneto, nel Nord-est e in Italia - Anno 2010 (per 100 persone di 6 anni e più della stessa zona che hanno usato Internet negli ultimi 3 mesi)

Fonte: elaborazione CRC Veneto su dati ISTAT, "Aspetti della vita quotidiana", Anno 2010

I dettagli regionali delle percentuali di utilizzo di Internet per tipo di attività svolta sono in tutti i casi abbastanza allineati con i dati nazionali (non si osservano cioè differenze di rilievo): ad esempio, il dato del Veneto relativo al caricamento di testi, immagini, fotografie, ecc. su siti web (37,3%) non si discosta molto da quello nazionale già citato (36,4%). Se da un lato ISTAT conferma l'analisi rilevando che "non emergono differenze territoriali rilevanti nell’uso di Internet per comunicare", dall'altro, entrando più nello specifico delle attività di comunicazione svolte su Internet, sottolinea che fanno eccezione "l’inserimento di messaggi in chat, blog, newsgroup o forum di discussione on line e [...] l’uso di siti di social networking che risultano maggiormente diffusi nel Sud rispetto al resto del Paese. In particolare nel Sud il 52% degli utenti di Internet ha usato siti di social networking rispetto al 39,1% degli utenti residenti nel Nord-est. Nel Sud il 42% degli utenti ha usato Internet per inserire messaggi in chat, blog, newsgroup o forum rispetto al 32,7% del Nord-ovest" (ISTAT, "Cittadini e nuove tecnologie", pag. 17, Anno 2010).

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Figura 80 - Persone di 6 anni e più che hanno usato Internet negli ultimi 3 mesi per tipo di attività di comunicazione svolta in Veneto, nel Nord-est e in Italia - Anno 2010 (per 100 persone di 6 anni e più della stessa zona che hanno usato Internet negli ultimi

Entrando nel merito delle statistiche relative al territorio veneto, si rileva che le percentuali di utilizzo degli strumenti e delle piattaforme di condivisione e collaborazione in rete in generale, e dei social network in particolare, sono alte: in particolare l'utilizzo di questi ultimi si attesta sul 41,2% - percentuale che, se più bassa della media nazionale, risulta invece essere più alta rispetto alla media del Nord-est di più di 2 punti -. A fronte di questa consistente presenza del cittadino sui canali interattivi, anche la PA - e da qui in poi il riferimento sarà alla PA veneta - si sta attrezzando per essere presente e sperimentare gli strumenti web 2.0.

10.4 Gli Enti Locali veneti su Facebook

Tale presenza, sulla base dell'analisi desk effettuata dal CRC Veneto secondo le modalità descritte nella metodologia, si attesta, per quanto riguarda il canale Facebook e le Amministrazioni comunali, circa sugli 8 punti percentuale (52 profili istituzionali su un totale di 581 Comuni). Si è altresì rilevato che a volte, ove manca un profilo istituzionale del Comune, è il cittadino a "farsi carico" di aprire una pagina in cui tipicamente vengono pubblicati gli eventi del Comune, si parla di politica, ci si

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lamenta di disservizi, ecc. Si sottolinea che nel corso dell'analisi è risultato spesso difficile distinguere queste pagine "amatoriali" da quelle istituzionali, in quanto i creatori fanno spesso uso, come logo, dello stemma del Comune e nel riquadro informazioni pubblicano la descrizione "ufficiale" del Comune stesso (senza peraltro specificare che si tratta di un profilo non istituzionale). In ogni caso, la percentuale delle pagine amatoriali (circa 9 punti percentuale) risulta essere, anche se di poco, superiore a quella delle pagine istituzionali. Si tenga conto peraltro che la percentuale delle pagine non istituzionali potrebbe essere molto più alta in quanto, nell'indagine, non si è tenuto conto delle pagine di pro loco, consulte giovanili, liste civiche, partiti - in particolare questi ultimi, insieme alle liste civiche, sono molto diffusi, segno che Facebook è ampiamente utilizzato per fare propaganda politica -, oppure ancora gruppi specifici che si lamentano di qualche disservizio.

Seguono alcuni grafici illustrativi che rielaborano i dati raccolti con l'analisi desk, relativa, come detto, alla presenza delle Amministrazioni locali venete in Facebook:

Figura 81 - Numero di Comuni veneti presenti su Facebook per tipologia di profilo

Fonte: analisi desk CRC Veneto

I Comuni veneti presenti su Facebook sono quindi 109, su un totale di 581, e di questi 52 con profilo istituzionale e 57 invece attraverso pagine non istituzionali.

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Figura 82 - Numero di Comuni veneti presenti su Facebook suddivisi per provincia

Fonte: analisi desk CRC Veneto

Figura 83 - Numero di Comuni veneti presenti su Facebook per tipologia di profilo suddivisi per provincia

Fonte: analisi desk CRC Veneto

Come mostra il grafico seguente, il range di percentuale di presenza su Facebook per provincia varia da un minimo di 12% (provincia di Rovigo) a un massimo di 22% (provincia di Vicenza):

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Figura 84 - Percentuale di Comuni veneti presenti su Facebook suddivisi per provincia

Fonte: analisi desk CRC Veneto

Figura 85 - Totale di "fan" dei Comuni veneti presenti su Facebook per tipologia di profilo

Fonte: analisi desk CRC Veneto

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Figura 86 - Totale di "fan" dei Comuni veneti presenti su Facebook per tipologia di profilo e suddivisi per provincia

Fonte: analisi desk CRC Veneto

Tabella 20: Aggiornamento e interattività dei profili dei Comuni veneti su Facebook, per provincia Istituzionale Non istituzionale

Province

Comuni presenti su Facebook Profilo Aggiornato Interattivo

Non pubblico Profilo Aggiornato Interattivo

Non pubblico

Belluno 9 4 1 2 1 5 3 4 1 Padova 19 9 5 4 0 10 6 8 1 Rovigo 6 2 1 1 1 4 2 3 1 Treviso 18 9 4 2 2 9 4 9 0 Venezia 9 6 6 3 0 3 1 3 0 Verona 21 7 4 5 0 14 10 13 0 Vicenza 27 15 8 8 3 12 2 6 2 TOT 109 52 29 25 7 57 28 46 5 Fonte: analisi desk CRC Veneto

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Figura 87 - Aggiornamento e interattività dei profili dei Comuni veneti su Facebook

Fonte: analisi desk CRC Veneto

Figura 88 - Frequenza di aggiornamento dei profili dei Comuni veneti su Facebook, per tipologia di profilo

Fonte: analisi desk CRC Veneto

Si noti come, anche in caso di profilo istituzionale, spesso la pagina non sia aggiornata - e nemmeno moderata -, con il risultato che gli ultimi post sono soprattutto di spam.

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Tabella 21: Presenza su Facebook delle Amministrazioni provinciali

Provincia

Presenza su Facebook (sì/no)

Profilo istituzionale (sì/no)

Profilo aggiornato (sì/no)

Periodicità di aggiornamento Membri

Interazione (sì/no)

Verona no / / / / / Vicenza sì sì sì tutti i giorni 4999 sì Venezia no / / / / / Rovigo no / / / / /

Padova sì sì sì una volta ogni due mesi 42 no

Treviso no / / / / /

Belluno sì sì sì Una volta al mese 126 no

Fonte: analisi desk CRC Veneto

10.5 Gli Enti Locali veneti su YouTube

Sulla piattaforma di condivisione video più conosciuta della rete Internet, sono presenti solamente 11 Enti Locali del Veneto: 6 Amministrazioni comunali e 5 provinciali.

La tabella seguente riepiloga i dati principali:

Tabella 22: Presenza su YouTube delle Amministrazioni comunali e provinciali Ente

Iscritti al canale YouTube

Visualizzazioni totali video

Comune di Belluno 8 302 Comune di Albignasego (PD) 10 1729 Comune di Vittorio Veneto (TV) 13 6160 Comune di Portogruaro (VE) 23 26401 Comune di Venezia 42 149876 Comune di Tiene (VI) 2 232 Provincia di Belluno 11 1413 Provincia di Padova 10 17366 Provincia di Treviso 62 57400 Provincia di Venezia 31 17010 Provincia di Vicenza 39 12837 Fonte: analisi desk CRC Veneto

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Come si può vedere, nel caso dei Comuni, a fianco di grandi Amministrazioni come Belluno e Venezia, c’è anche il caso del Comune di Albignasego.

10.6 Gli Enti Locali veneti su Twitter

Anche su Twitter sono poche le Amministrazioni locali venete presenti. In particolare, come risulta anche dalla tabella seguente, sono solamente 3 su 7 le Province, e 9 su 581 i Comuni. Spiccano per frequenza di utilizzo tra questi ultimi il Comune di Venezia e il Comune di Povegliano (TV).

Tabella 23: Presenza su Twitter delle Amministrazioni comunali e provinciali Ente

Frequenza di aggiornamento

Followers

Comune di Albignasego (PD) saltuario 157 Comune di Padova saltuario 508 Comune di Povegliano (TV) quasi quotidiano 194 Comune di San Fior (TV) saltuario 11 Comune di Jesolo (VE) saltuario 65 Comune di Musile di Piave (VE) saltuario 114 Comune di Venezia quotidiano 992 Comune di Bassano del Grappa (VI)

minima 82

Comune di Montegaldella (VI) saltuario 28 Provincia di Belluno saltuario 312 Provincia di Treviso quotidiano 547 Provincia di Vicenza quotidiano 437 Fonte: analisi desk CRC Veneto

10.7 Considerazioni conclusive

In generale la presenza degli Enti Locali veneti nei social network è ancora molto limitata, soprattutto se riferita a Twitter e YouTube. Già più elevati invece i numeri relativi a Facebook, il che conferma indirettamente la notorietà raggiunta da quest’ultimo ambiente.

Quanto alla qualità della presenza, espressa come detto in termini di frequenza di pubblicazione/aggiornamento e in termini di utenti iscritti alla pagina/canale, ci sono casi di Enti molto attivi, che si distinguono per aggiornamenti postati anche più volte al giorno o per numero di video inseriti in rete, e invece Amministrazioni che si limitano ad aggiornamenti molto più saltuari, quando non danno addirittura

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l’impressione di non seguire più attivamente gli spazi social. Non si tratta peraltro di una distinzione che riflette la dimensione dell’Ente (ossia non è detto che gli Enti più attivi siano i più grandi e viceversa): ad esempio il Comune di Albignasego è presente sia su Twitter che su YouTube. Caso di eccellenza nel panorama veneto rimane il Comune di Venezia, che risulta molto attivo in tutte e tre le piattaforme considerate: tale comportamento è anche “premiato” dal numero di utenti iscritti e followers: 3387 in Facebook, 992 followers in Twitter e 42 iscritti al canale YouTube.

Anche per quanto riguarda le Amministrazioni provinciali, la situazione è variegata, con alcune di esse presenti nei tre ambienti presi in esame, altre completamente assenti e altre ancora attive solo in alcuni degli ambienti analizzati.

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11 Interoperabi l i tà e Cooperazione Appl icat iva

La Regione del Veneto è attiva da diversi anni sulle tematiche dell'interoperabilità e della cooperazione applicativa come dimostrano la nascita del Centro Sviluppo Servizi al Territorio (CSST), gli interventi a favore della diffusione della banda larga sul territorio regionale, la realizzazione sul territorio regionale di una infrastruttura di rete denominata "OVER network" (Open Veneto Regional network), lo sviluppo e la messa a regime di una piattaforma per l'interoperabilità nell'ambito del Progetto SIRV-Interop, lo sviluppo di progettualità condivise con altre Regioni (Progetto ICAR) e la costituzione, all’interno dell’Unità Complessa per l’e-government e la Società dell’Informazione della Direzione Sistemi Informativi, del Centro di Competenza sulla banda larga e del Centro Regionale Servizi di Cooperazione e interoperabilità (CReSCI).

Tutta la progettualità regionale e le esperienze maturate in tema di interoperabilità e cooperazione applicativa prendono il via da due progetti regionali: il progetto SIRV-Interop avviato nel 2003 in risposta al primo bando nazionale sull’e-government del Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie per la realizzazione di una piattaforma per la cooperazione applicativa ed il progetto OVER Network, avviato sempre nel 2003 con delibera della Giunta regionale n. 3986 del 19 dicembre 2003, per la creazione di un sistema regionale per la connettività di base.

Con il progetto SIRV-Interop, l’Amministrazione regionale ha realizzato una piattaforma infrastrutturale standardizzata, in grado di supportare le esigenze di cooperazione applicativa rispondendo agli standard a livello nazionale, in grado di connettere tra loro i diversi domini degli Enti Locali, in modo sicuro e controllato, inserendosi come soggetto promotore e mediatore non intrusivo del sistema di cooperazione ed interoperabilità verso il territorio (ogni Ente ha mantenuto infatti la propria autonomia a livello di sistemi informativi, in particolare di applicativi utilizzati).

Dal punto di vista architetturale, infatti, la piattaforma SIRV-Interop è composta di due componenti logiche, separate ma comunicanti, che permettono una bassa “invasività” presso l’Ente:

una componente locale del sistema, presso l’Ente aderente, per l’attivazione della comunicazione;

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una componente centrale del sistema, presso la Regione, di gestione del sistema e della comunicazione stessa.

Con SIRV-Interop l’Amministrazione regionale ha pertanto voluto, nell’ambito delle attività di informatizzazione degli Enti Locali, svolgere un ruolo di:

guida e coordinamento a vantaggio di processi di innovazione tecnologica, organizzativa e metodologica della Pubblica Amministrazione Locale;

supporto e sostegno con azioni concrete all’ammodernamento delle Pubbliche Amministrazioni Locali.

Con il progetto OVER Network la Regione del Veneto manifesta invece la volontà di contribuire allo sviluppo del territorio regionale realizzando una infrastruttura che faciliti lo scambio di informazioni tra Enti pubblici e, di riflesso, tra questi con gli utenti. Tramite questo progetto si è andati quindi a realizzare:

un Neutral Access Point (NAP), denominato Veneto Service Internet Exchange (VS-IX), che costituisce un luogo fisico neutrale dove convergono, secondo regole certe e nel rispetto di determinati livelli standardizzati di servizio, tutti gli operatori Internet che ne fanno richiesta;

un’infrastruttura di connessione aperta fra gli Enti Locali veneti che, utilizzando le potenzialità di Internet ed in sintonia con le linee guida del SPC, risulti essere scalabile, flessibile nella gestione e ad alta affidabilità.

OVER Network quindi, poggiandosi sull’infrastruttura del VS-IX, funge da collettore per il traffico generato dalle Amministrazioni locali. La qualità e sicurezza del servizio, elementi di fondamentale importanza, vengono garantiti attraverso un processo di accreditamento degli operatori Internet, attestati al VS-IX e che aderiscono al progetto - il che comporta il monitoraggio continuo e la verifica delle performance delle connessioni -.

A partire da questi due progetti e grazie anche alla realizzazione del CSST (Centro Sviluppo Servizi al Territorio), sono stati poi realizzati una serie di progetti per l’erogazione di servizi in interoperabilità e cooperazione applicativa, riepilogati nella tabella seguente.

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Tabella 24: Progetti che utilizzano l’infrastruttura di cooperazione applicativa Nome progetto

Ambito di riferimento

Tipologia di intervento Costo

IESS Sanità Definizione e costruire del “Fascicolo Sanitario personale dell’utente”

€ 5.843.480

MyPortal Anagrafe,Tributi e Fiscalità, Dematerializzazione, Protocollo Informatico

Sviluppo di servizi interoperabili € 1.465.000

SIRV-Interop Anagrafe Sviluppo di servizi interoperabili € 1.374.000 SUAPED Imprese Sportello Unico per le Attività

Produttive e l’Edilizia € 373.338

Terregov Sanità, Sociale

Sviluppo di servizi interoperabili € 10.511.302

Fonte: Elaborazioni CRC Veneto su dati Regione del Veneto

I servizi realizzati tramite questi progetti vengono ora mantenuti attivi unicamente con il finanziamento della Regione del Veneto.

11.1 Dispiegamento dell’infrastruttura di cooperazione regionale

Il dispiegamento dell’infrastruttura abilitante per la realizzazione di servizi in interoperabilità e cooperazione applicativa viene portato avanti dalla Regione su due differenti fronti: da un lato con la diffusione della rete creata da OVER Network, dall’altro con la distribuzione delle porte di dominio e l’attivazione dei servizi di cooperazione applicativa con il progetto CReSCI.

Infatti, da un lato il progetto OVER Network ha consentito di realizzare una infrastruttura di connessione aperta fra gli Enti regionali, scalabile, flessibile nella gestione e ad alta affidabilità, sfruttando le potenzialità di Internet e allineandosi con le linee guida del SPC. Attraverso questa infrastruttura gli Enti pubblici possono, con un unico collegamento al NAP (Neutral Access Point) del Nord-Est messo a disposizione dalla Regione del Veneto, avvalersi di applicazioni condivise, scambiarsi informazioni mediante la trasmissione dei dati e le telefonate VoIP e connettersi al SPC.

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Tabella 25: Enti connessi in SPC tramite OVER Network Tipologia Descrizione Nr. Comuni Padova, Saccolongo, Asolo, Quinto di Treviso, Cornuda,

San Biagio di Callalta, San Fior, Oderzo, Motta di Livenza, Feltre, Belluno, Bassano, Vicenza, Verona, Lusia

15

Province Padova, Verona, Vicenza, Rovigo, Treviso, Venezia, Belluno

7

ASL e Aziende Ospedaliere Tutte le ULSS e Aziende Ospedaliere 23Biblioteche Biblioteca regionale “Settembrini” 1Parchi e riserve naturali Parco regionale Delta del Po e Parco regionale dei colli

euganei 2

Centri per l'impiego Sono connessi tutti i centri per l'impiego tramite le province

25

Agenzie AVEPA, ARPAV, Veneto Lavoro, CREV 4Altro Polizia postale di Mestre, Informatica Trentina, Polo

museale veneziano, Vigili del fuoco di Mestre 4

Totale 81Fonte: elaborazioni CRC Veneto su dati Regione del Veneto

Dall’altro, con il progetto CReSCI, la Regione sta diffondendo sul territorio i servizi infrastrutturali, applicativi e di supporto, realizzati nell’ambito del progetto SIRV-Interop, necessari a garantire la realizzazione di soluzioni interoperabili.

Pur non avendo ancora formalizzato un piano di dispiegamento delle porte di dominio sul territorio, va comunque sottolineato come in questi anni vi abbiano aderito un numero crescente di Enti Locali veneti (Comuni, Comunità Montane e Province), così come vi hanno aderito anche altri Enti e strutture, quali Inps, Avepa, Arpav, Camere di Commercio, Prefetture, CST, Ulss/Asl e Aziende Ospedaliere. Nella tabelle seguente vengono riepilogati gli enti aderenti al circuito CReSCI.

Tabella 26: Dispiegamento porte di dominio33 Tipologia Descrizione Nr. Comuni Adria, Agordo, Arzignano, Asolo, Bassano, Caorle, Carre,

Chiampo, Cogollo del Cengio, Dueville, Eraclea, Feltre, Fregona, Malo, Marano, Mira, Montebelluna, Montecchio Precalcino, Padova, Piove di Sacco, Portogruaro, Rosolina, Spinea, Thiene, Treviso, Valdobbiadene, Venezia, Verona, Vicenza, Villaverla, Volpago del Montello

31

33 La porta di dominio che la Regione del Veneto sta distribuendo sul territorio regionale, pur non essendo la soluzione adottata da ICAR, è stata qualificata dal CNIPA a giugno 2009 ed è in linea con le specifiche previste dal progetto ICAR.

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Province Provincia di Padova 1ASL e aziende ospedaliere Tutte le ULSS e due aziende ospedaliere (Padova e Verona) 21Agenzie Regionali Veneto Lavoro 1CST e Consorzi CST Belluno, CST Verona (in questi enti è stata installata

una porta multi-ente che fornisce servizi a tutti i comuni aderenti).

2

Altro Prefettura di Venezia 1Totale 57Fonte: elaborazioni CRC Veneto su dati Regione del Veneto