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In Questo Numero: Quando il trucco non basta più... Le armi della seduzione: Il seno Essere e Sentirsi Belle Chirurgia e Psicologia... la biostimolazione dermica Il Seno come lo vuoi Tu... SEI • Numero 0 - copia omaggio

SEI - BELLEZZA E SALUTE

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Il Corriere Femminile dell'Estetica

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Page 1: SEI - BELLEZZA E SALUTE

NUMERO 0 - 1

In Questo Numero:

Quando il trucconon basta più...

Le armi dellaseduzione: Il seno

Essere e Sentirsi Belle Chirurgia e Psicologia...

la biostimolazione dermica

Il Seno come lo vuoi Tu...

SEI • Numero 0 - copia omaggio

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2 - 20102 Giugno 2008

Venus Salut isS

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Questa rivista è frutto di una collabora-zione intensa di due realtà nazionali a cavallo tra la lombardia e il Veneto. Per anni abbiamo collaborato nel settore della comunicazione me-dica condividendo esperienze con alcune azien-de internazionali come Fresenius Kabi, B.Braun, Sifra, Medika ed altre ancora. Ancora una vol-ta desideriamo ribadire la vocazione sul vivere sano e bene. Attraverso la chiarezza dei contenuti e l’eleganza formale contribuisce ad accrescere la consapevolezza di un’accurata informazione scientifica volta ad ampliare la conoscenza di un elite di appassionati professionisti. Oggi assi-stiamo ad una vera e propria rivoluzione dell’in-formazione. Sempre più mensili, settimanali e quo-tidiani, sono interamente dedicati al settore, of-frono infatti, servizi mirati a diffondere temi che riguardano il benessere e la salute.Per questo ci proponiamo come un puntuale diario che scopre, racconta e percorre le strade dell’approfondimento e della riflessione, come attenta guida che informa e dispensa consigli.Informazione per tutti dunque, ma diffusa dalla autorevole voce dei “ grandi saggi “ della cultura scientifica.

P. Adilardi

Coll. Ag. Stampa

Sind. Aut. Stampa Italiana

Editoriale

L’idea della Rivista

In questo Numero:

·Pag 3 - Quando il trucco non basta più...

·Pag 5 - Giovani e Belle con la liposuzione...

:Pag 6 - Le armi della seduzione: Il seno

·Pag 7 - Mai più seni stanchi...

.Pag 9 - Il Botulino: il rimedio sicuro

·Pag 10 - Essere e Sentirsi Belle Chirurgia e Psicologia...

·Pag 12 - Senza trucco e senza inganno arriva la biostimolazione dermica

·Pag 13 - Domus Salutis

·Pag 14 - Radiofrequenza pulsata nel dolore lombare...

Numero 0 - Trimestrale di Informazio-ne a carattere Scientifico In attesa di Registrazione presso il Tribunale di Ve-rona.

Pubblicazione ScientificaRedazione:Comitato E DIR.SCIENTIFICACoord. Scientifico Dr.Filippo A.TrineiGtaph. Concept Dr. GianLuca Zanardi Fotografo Alberto Ruzzene Ingram Pubblishing UK Dir.Uff.Stampa: dr.S.Roveggiae-mailRedazione: [email protected]

Concessionaria per la PubblicitàDesart e Associati - Via Marco Biagi,9Peschiera del Garda Tel. 045.6401175www.desartland.com [email protected]

ESSERE BELLA? Tutti lo siamo, ognuno a modo

suo. Sei bella quando ti alzi al mattino con i capelli

disordinati, quando hai perso un intera notte a pen-

sare ai tuoi problemi: quando corri per non perdere il

treno quando sudi come una disperata in palestra per

cercare di togliere quei maledetti cuscinetti che non se

ne vogliono andare; quando arrivi a casa la sera tardi

sfinita e trovi ad aspettarti la tua famiglia e la tua se-

conda giornata di lavoro.

Sei bella per natura, per il semplice fatto di essere

una donna... a volte però la natura ha bisogno di un

piccolo aiuto, magari per cancellare quella piccola ruga

che non ti appartiene, per ritrovare quello che il tempo

ti ha tolto mentre eri impegnata a vivere, ad essere

Donna... ad essere Mamma. Tutto nasce da te Donna,

la creatività è femmina, sono le donne che cambiano il

mondo con il loro lavoro a volte silenzioso.

SEI nasce proprio per aiutarti... vogliamo farti cono-

scere, in modo chiaro e semplice, tutto ciò di cui hai

bisogno per migliorare la tua immagine: le ultime no-

vità nel campo della medicina e chirurgia estetica, dei

trattamenti cosmetici ed estetici della riabilitazione.

SEI sarà per te un alleato fedele attento e sicuro. SEI

bella, senza dubbio: ma con noi lo sarai ancora di più.

P. AdilardiColl. Ag. StampaSind. Autonomo Stampa Italiana

SEI in Salute e Bellezza

·Pag 3 - Quando il trucco non basta più...

·Pag 5 - Giovani e Belle con la liposuzione...

•Pag 6 - Le armi della seduzione: Il seno

·Pag 7 - Mai più seni stanchi...

.Pag 9 - Il Botulino: il rimedio sicuro

·Pag 10 - Essere e Sentirsi Belle Chirurgia e Psicologia...

·Pag 12 - Senza trucco e senza inganno arriva la biostimolazione dermica

·Pag 13 - Il Seno come lo vuoi Tu...

Numero 0 - Trimestrale di Informazione a carattere Scientifico In attesa di Registra-zione presso il Tribunale di Verona.Pubblicazione Scientifica

Redazione:Dr. C. RomeoComitato E DIR.SCIENTIFICACoord. Scientifico Dr.Filippo A.TrineiGraph. Concept Dr. GianLuca ZanardiRedattrice Federica Masiero Fotografo Alberto Ruzzene Ingram Pubblishing UK Dir.Uff.Stampa: dr.S.Roveggiae-mailRedazione: [email protected]

Concessionaria per la PubblicitàDesart e Associati - Via Marco Biagi,9Peschiera del Garda Tel. 045.6401175www.desartland.com [email protected]

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NUMERO 0 - 3Numero 0 3

Quando il trucco non basta più... Ecco i fillers o riempitivi

I fillers o riempitivi sono costituiti da materiali di origine diversa che vengono iniettati con aghi sottilissimi nel derma superficiale o profondo per ridurre rughe e solchi del viso, per aumentare il volume dei tessuti molli (labbra, zigomi, cicatrici depresse, ecc) o per meglio delineare i contorni del viso. Esistono fillers riassorbibili costituiti da sostanze biocompatibili soggette a graduale riassorbimen-to e che vanno ripetuti a distanza di tempo per-ché ne venga mantenuto l’effetto; fillers cosid-detti semi-permanenti, il cui impianto nei tessuti ha una durata più prolungata e fillers di tipo per-manente che hanno la peculiarità di non venire riassorbiti dall’organismo.Le differenze fra le varie sostanze sono determi-nate da alcuni parametri quali la durata dell’effet-to, la biocompatibilità, la dolorabilità, la necessità o meno di test preliminari di allergenicità, il co-sto.

Il precursore degli odierni fillers è stato, alla fine degli anni ‘60, il silicone iniettabile sotto forma di olio che spesso dava reazioni infiammatorie di tipo cronico, fibrosi notevoli e migrazione dal sito di impianto. Il suo utilizzo attualmente è vietato dalla legge.Generalmente, a parte casi particolari, è oppor-tuno ricorrere all’utilizzo di impianti riassorbibili a base di acido jaluronico, una sostanza naturale, componente dei nostri stessi tessuti. Le formu-lazioni attualmente in vendita sono di sintesi e non di origine animale. La possibilità di reazioni allergiche alla sostanza è assolutamente remota, tanto che non è previsto alcun test di sensibilità prima di procedere al trattamento.

Pur essendo un materiale riassorbibile, la sua du-rata è abbastanza soddisfacente (6 - 8 mesi); il risultato è molto naturale e la scomparsa della sostanza graduale. Il costo è contenuto.Questo prodotto offre una sicurezza pressochè assoluta ed una notevole manegevolezza e mo-dulabilità dei risultati.

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Quando il trucco non basta più... Ecco i fillers o riempitivi

I fillers o riempitivi sono costituiti da materiali di origine diversa che vengono iniettati con aghi sottilissimi nel derma superficiale o profondo per ridurre rughe e solchi del viso, per aumentare il volume dei tessuti molli (labbra, zigomi, cicatrici depresse, ecc) o per meglio delineare i contorni del viso. Esistono fillers riassorbibili costituiti da sostanze biocompatibili soggette a graduale riassorbimen-to e che vanno ripetuti a distanza di tempo per-ché ne venga mantenuto l’effetto; fillers cosid-detti semi-permanenti, il cui impianto nei tessuti ha una durata più prolungata e fillers di tipo per-manente che hanno la peculiarità di non venire riassorbiti dall’organismo.Le differenze fra le varie sostanze sono determi-nate da alcuni parametri quali la durata dell’effet-to, la biocompatibilità, la dolorabilità, la necessità o meno di test preliminari di allergenicità, il co-sto.

Il precursore degli odierni fillers è stato, alla fine degli anni ‘60, il silicone iniettabile sotto forma di olio che spesso dava reazioni infiammatorie di tipo cronico, fibrosi notevoli e migrazione dal sito di impianto. Il suo utilizzo attualmente è vietato dalla legge.Generalmente, a parte casi particolari, è oppor-tuno ricorrere all’utilizzo di impianti riassorbibili a base di acido jaluronico, una sostanza naturale, componente dei nostri stessi tessuti. Le formu-lazioni attualmente in vendita sono di sintesi e non di origine animale. La possibilità di reazioni allergiche alla sostanza è assolutamente remota, tanto che non è previsto alcun test di sensibilità prima di procedere al trattamento.

Pur essendo un materiale riassorbibile, la sua du-rata è abbastanza soddisfacente (6 - 8 mesi); il risultato è molto naturale e la scomparsa della sostanza graduale. Il costo è contenuto.Questo prodotto offre una sicurezza pressochè assoluta ed una notevole manegevolezza e mo-dulabilità dei risultati.

I fillers o riempitivi sono costituiti da materiali di origine

diversa che vengono iniettati con aghi sottilissimi nel

derma superficiale o profondo per ridurre rughe e

solchi del viso, per aumentare il volume dei tessuti

molli (labbra, zigomi, cicatrici depresse, ecc) o per

meglio delineare i contorni del viso.

Esistono fillers riassorbibili costituiti da sostanze

biocompatibili soggette a graduale riassorbimento

e che vanno ripetuti a distanza di tempo perché

ne venga mantenuto l’effetto; fillers cosiddetti

semi-permanenti, il cui impianto nei tessuti ha una

durata più prolungata e fillers di tipo permanente

che hanno la peculiarità di non venire riassorbiti

dall’organismo.

Le differenze fra le varie sostanze sono determinate

da alcuni parametri quali la durata dell’effetto,

la biocompatibilità, la dolorabilità, la necessità o meno

di test preliminari di allergenicità, il costo.

Il precursore degli odierni fillers è stato, alla fine degli

anni ‘60, il silicone iniettabile sotto forma di olio che

spesso dava reazioni infiammatorie di tipo cronico,

fibrosi notevoli e migrazione dal sito di impianto. Il

suo utilizzo attualmente è vietato dalla legge.

Generalmente, a parte casi particolari, è opportuno

ricorrere all’utilizzo di impianti riassorbibili a base di

acido jaluronico, una sostanza naturale, componente

dei nostri stessi tessuti. Le formulazioni

attualmente in vendita sono di sintesi e non di origine

animale. La possibilità di reazioni allergiche alla

sostanza è assolutamente remota, tanto che non è

previsto alcun test di sensibilità prima di procedere

al trattamento.

Pur essendo un materiale riassorbibile, la sua durata

è abbastanza soddisfacente (6 - 8 mesi); il risultato

è molto naturale e la scomparsa della sostanza

graduale. Il costo è contenuto.

Questo prodotto offre una sicurezza pressochè assoluta

ed una notevole manegevolezza e modulabilità

dei risultati.

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4 - 2010

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SEI in Salute e Bellezza

4 Giugno 2008

Venus Salut is

PREPARAZIONENon è richiesta alcuna preparazione specifica prima del trattamento, se non presentarsi all’appuntamento senza trucco o struccarsi prima delle infiltrazioni. La cute viene accuratamente detersa; per eliminare la sensazione di fastidio dovuta all’iniezione viene applicata localmente una crema anestetica un’ora prima dell’impianto o, in alcuni casi e soprattutto per gli interventi più invasivi (ad es. impianti solidi), si provvede all’anestesia locale per infiltrazione. E’ importante sottolineare che qualsiasi lesione cutanea come eczemi, herpes labiale, eritemi o altro rende altamente sconsigliabile l’impianto del filler, che verrà effettuato una volta risolta la patologia loca-le.

IL TRATTAMENTOLa seduta è di breve durata, prevede poche microinie-zioni di prodotto nelle aree da trattare, si esegue am-bulatorialmente. Il trattamento è ben tollerato e non è doloroso. A distanza di una settimana dalla prima sedu-ta si valuteranno i risultati e si deciderà l’opportunità di eventuali piccoli ritocchi al fine di raggiungere il risultato ottimale prefissato.

Post-TrattamentoGli impianti di acido ialuronico possono causare un lie-ve arrossamento che si risolve nel giro di poche ore e un modesto gonfiore che sarà evidente immediatamente dopo il trattamento e sparirà gradualmente in 2-3 giorni. Rara ma non impossibile la formazione di qualche picco-lo livido (dovuto a rottura di un piccolo capillare durante l’iniezione).

E’ possibile riprendere subito le proprie attività facendo attenzione, per i primi due o tre giorni, a non sottoporsi a sbalzi di temperatura eccessivi e a non esporsi al sole o a lampade solari, inoltre è consigliabile non sfregare o massaggiare l’area trattata per le 24 ore successive e non applicare nessun tipo di trucco per almeno 4 ore.Info: [email protected] Tel. 0442615654

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SEI in Salute e Bellezza

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A chi rivolgersi: • Bolzano: 0471 442700• Trento: 0461 916000• Verona: 0442 602688

Portali aziendali: • www.chirurgiaplasticabolzano.it• www.adilardi.it• www.domussalutis.com• www.chirurgiafemminile.ite-mail: [email protected]

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PREPARAZIONE PRE-OPERATORIA

Si consiglia di non assumere anticoagulanti o medica-menti che li contengano per due settimane prima dell’in-tervento e due settimane dopo. Questo farmaco può causare sanguinamento ed aumentare il rischio di com-plicanze. Si consiglia di eliminare il fumo per almeno due settimane prima dell’intervento. Alcuni studi hanno dimostrato che l’incidenza delle complicanze è 10 volte superiore nei pazienti fumatori che non in quelli che non fumano. Se il fumo viene eliminato per 10 giorni o più prima dell’operazione l’incidenza delle complicanze è pari a quella dei non fumatori. Si consiglia alle pazienti in trattamento con contraccettivi orali di interrompere l’as-sunzione di tali farmaci un mese prima dell’intervento.

L’INTERVENTO

La liposuzione viene effettuata in sala operatoria e può essere eseguita in anestesia generale, in anestesia spi-nale e in anestesia epidurale. Quando viene eseguita in anestesia spinale o epidurale la paziente mantiene lo sta-to di coscienza risultando insensibili le regioni del bacino e degli arti inferiori. L’intervento consiste nella rimozione del tessuto adiposo in eccesso mediante l’azione di una cannula collegata ad un apparecchio aspirante previa in-filtrazione di una soluzione salina con vasocostrittore. La cannula viene introdotta nel grasso attraverso una piccola incisione praticata in prossimità dell’area da cor-reggere; quindi viene spinta fino a raggiungere la zona interessata. Qui, con opportuni movimenti della stessa cannula, il grasso in eccesso viene frantumato e contem-poraneamente aspirato. Durante tali manovre insieme alla frantumazione del grasso, si verifica anche la rot-tura di un certo numero di vasi sanguigni che, prima di chiudersi sotto l’azione compressiva di una guaina elasti-ca che viene indossata alla fine dell’intervento, lasciano diffondere nei tessuti circostanti una certa quantità di sangue che da ragione delle ecchimosi che possono veri-ficarsi dopo l’intervento. Queste si riassorbono nel giro di

GIOVANI E BELLE CON LA LIPOSUZIONELa liposuzione è un intervento chirurgico che consente di rimuovere, senza causare apprezzabili cicatrici cutanee, gli eccessi di tessuto adiposo localizzati in alcune aree del corpo. I maggiori benefici si traggo-no quando l’adipe da eliminare è situato nella regione trocanterica (parte alta delle cosce), nella regione addominale (quando è costituito da un modesto accumulo nella parte sottombelicale), nella faccia interna del ginocchio, nella regione sottomentoniera. L’attività fisica dovrà subire delle limitazioni per almeno due settimane. Se il lavoro del paziente fosse tale da richiedere un’attività fisica impegnativa sarà neces-sario un periodo di convalescenza più lungo.

La liposuzione è un intervento chirurgico che consente di rimuovere, senza causare apprezzabili cicatrici cutanee, gli eccessi di tessuto adiposo localizzati in alcune aree del corpo. I maggiori benefici si traggono quando l’adipe da eliminare è situato nella regione trocanterica (parte alta delle cosce), nella regione addominale (quando è costituito da un modesto accumulo nella parte sottombelicale), nella faccia interna del ginocchio, nella regione sottomentoniera. L’attività fisica dovrà subire delle limitazioni per almeno due settimane. Se il lavoro della paziente fosse tale da richiedere un’attività fisica impegnativa sarà necessario un periodo di convalescenza più lungo.

Si consiglia di non assumere anticoagulanti o medicamenti che li contengano per due settimane prima dell’interven-to e due settimane dopo. Questo farmaco può causare sanguinamento ed aumentare il rischio di complicanze. Si consiglia di eliminare il fumo per almeno due settima-ne prima dell’intervento, alcuni studi hanno dimostrato che l’incidenza delle complicanze è 10 volte superiore nei pazienti fumatori che non in quelli che non fumano. Se il fumo viene eliminato per 10 giorni o più prima dell’ope-razione l’incidenza delle complicanze è pari a quella dei non fumatori. Si consiglia alle pazienti in trattamento con contraccettivi orali di interrompere l’assunzionedi tali farmaci un mese prima dell’intervento.

La liposuzione viene effettuata in sala operatoria e può essere eseguita in anestesia generale, in anestesia spi-nale e in anestesia epidurale. Quando viene eseguita in anestesia spinale o epidurale la paziente mantiene lo sta-to di coscienza risultando insensibili le regioni del bacino e degli arti inferiori. L’intervento consiste nella rimozione del tessuto adiposo in eccesso mediante l’azione di una cannula collegata ad un apparecchio aspirante previa in-filtrazione di una soluzione salina con vasocostrittore.La cannula viene introdotta nel grasso attraverso una piccola incisione praticata in prossimità dell’area da cor-reggere; quindi viene spinta fino a raggiungere la zona interessata, qui, con opportuni movimenti della stessa cannula, il grasso in eccesso viene frantumato e contem-poraneamente aspirato. Durante tali manovre insieme alla frantumazione del grasso, si verifica anche la rottura di un certo numero di vasi sanguigni che, prima di chiu-dersi sotto l’azione compressiva di una guaina elasticache viene indossata alla fine dell’intervento, lasciano dif-fondere nei tessuti circostanti una certa quantità di san-gue che da ragione delle ecchimosi che possono verifi-carsi dopo l’intervento. Queste si riassorbono nel giro di

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Venus Salut is

6 Giugno 2008

Venus Salut is

15 giorni circa. Come già detto, alla fine dell’intervento, alla paziente viene fatta indossare una guaina elastica che dovrà essere indossata per almeno un mese.

TRATTAMENTOPOST-OPERATORIOLa paziente osserverà riposo a letto il giorno dell’inter-vento; il giorno successivo si potrà invece alzarsi e, salvo complicazioni, essere dimessa. Si dovrà inoltre indos-sare in maniera continuativa una guaina compressiva per circa un mese. Dopo circa 20 giorni dall’intervento, la paziente stessa provvederà ad effettuare massaggi sull’area operata al fine di eliminare eventuali lievi irre-golarità dell’area trattata, che potrebbero formarsi man mano che il processo cicatriziale procede. RIPRESA DELL’ATTIVITA FISICALa paziente potrà riprendere le normali attività una settimana dopo l’intervento, tenendo presente che per circa 10 giorni avrà dolore alla pressione sulle aree operate. Le attività sportive potranno essere riprese dopo 4 settimane.Info: [email protected] Tel. 0442615654

D.Sempre più donne si rivolgono alla chirurgia estetica, alla liposuzione e a tanti altri interventi, quali i più fre-quenti dottore?

R.Scollature belle e seno sodo è sicuramente l’arma di seduzione per le donne del millenium.

D.Perchè rifarsi il seno?R.Il seno da sempre è stato un elemento molto impor-tante per il fascino femminile e quindi un seno pieno e sostenuto garantisce sicurezza, fascino e bellezza.

D.Ma quali le dimensioni reali di un seno?R.La coppa di Champagne appare ancora oggi irrestibile, tuttavia un seno molto piccolo può creare complessi. Sin dai tempi antichi il seno è stato il simbolo della femmini-lità; spesso le donne con i seni piccoli si sentono inferiori o meno desiderabili delle loro “sorelle” più dotate.Negli ultimi anni la mastoplastica additiva è diventata uno degli interventi più richiesti dato che oggi con nuove metodiche di intervento tutto questo possibile, a patto che anche un intervento di chirurgia estetica debba es-sere vissuto come un qualunque altro intervento chirur-

gico.D.Cosa vuol dire Dottor Adilardi?R.Che deve essere effettuato in ospedale, o casa di cura privata, con degli esami pre-operatori, la valutazione dell’anestesistarianimatore, con il conforto di esami pre-operatori, la valutazione dell’anestesia rianimatore, con il confronto di esami diagnostici come l’ecografia e/o la R.M.N. che escludono malattie a carico del seno, oltre ad un attenta e minuziosa visita pre-operatoria.

D.E che tipo di protesi si usano?R.Le uniche accettate dal nostro ministero della Salute sono quelle in Gel di silicone oppure riempite di soluzione idrosalina.

D.Chi si sottopone all’intervento?R.Donne dai 20 ai 60 anni con un seno troppo piccolo o svuotato, a seguito di gravidanze o donne che desidera-no sul piano psicologico affermare la propria femminilità o altre che lo fanno per esigenza di scena. Dopo l’inter-vento gli effetti psicologici sono positivi, la valorizzazione della propria femminilità porta la paziente ad una mag-giore sicurezza e fiducia in se stessa.

Le Armi della Seduzione: IL SENOEliminare la cellulite, cancellare le rughe, rimodellare il seno... tutto ciò ci rende belle, ma con precauzione: intervistiamo il Dott. Pasquale Adilardi responsabile dell’Unità operativa di Chirur-gia Plastica della Clinica Domus Salutis. Siamo andati dal Dr. Adilardi a porre qualche domanda su questo argomento cosi tanto di moda. a cura di GianLuca Zanardi

Con la consulenza del: Dr. P. Adilardi Chirurgo Plastico 0442. 602688

SEI in Salute e Bellezza

Info: [email protected] • Tel 0471.442700

Eliminare la cellulite, cancellare le rughe, rimodellare il seno... tutto ciò ci rende belle, ma con precauzio-

ne: intervistiamo il Dott. Pasquale Adilardi chirurgoplastico della Casa di Cura Bonvicini.

Siamo andati dal Dr. Adilardi a porre qualche domanda su questo argomento cosi tanto di moda.

a cura di GianLuca Zanardi

D.Sempre più donne si rivolgono alla chirurgia estetica, alla lipo-suzione e a tanti altri interventi, quali i più frequenti dottore?R.Scollature belle e seno sodo sono sicuramente l’arma di sedu-zione per tutte le donne del duemila.

D.Perchè rifarsi il seno?R.Il seno da sempre è stato un elemento molto importante per il fascino femminile e quindi un seno pieno e sostenuto garantisce sicurezza, fascino e bellezza.

D.Ma quali le dimensioni reali di un seno?R.La coppa di Champagne appare ancora oggi irrestibile, tutta-via un seno molto piccolo può creare complessi. Sin dai tempi antichi il seno è stato il simbolo della femminilità; spesso le don-ne con i seni piccoli si sentono inferiori o meno desiderabili delle loro “sorelle” più dotate.Negli ultimi anni la mastoplastica additiva è diventata uno degli interventi più richiesti dato che oggi con nuove metodiche di in-tervento tutto questo possibile, a patto che anche un intervento di chirurgia estetica debba essere vissuto come un qualunque altro intervento chirurgico.

D.Cosa vuol dire Dottor Adilardi?R.Che l’intervento deve essere effettuato in ospedale, o casa di cura privata, con degli esami pre-operatori, la valutazione dell’anestesistarianimatore, con il conforto di esami pre-operato-ri, come l’ecografia e/o la R.M.N. che escludono malattie a carico del seno, oltre ad un attenta e minuziosa visita pre-operatoria.

D.E che tipo di protesi si usano?R.Le uniche accettate dal nostro ministero della Salute sono quelle in Gel di silicone oppure riempite di soluzione idrosalina.

D.Chi si sottopone all’intervento?R.Donne dai 20 ai 60 anni con un seno troppo piccolo o svuotato a seguito di gravidanze, o donne che desiderano, sul piano psi-cologico, affermare la propria femminilità o altre che lo fanno per esigenza di scena. Dopo l’intervento gli effetti psicologici sono positivi, la valorizzazione della propria femminilità porta la pa-ziente ad una maggiore sicurezza e fiducia in se stessa.

La paziente potrà riprendere le normali attività una set-timana dopo l’intervento, tenendo presente che per circa 10 giorni avrà dolore alla pressione sulle aree operate. Le attività sportive potranno essere riprese dopo 4 set-timane.

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L’INTERVENTO

L’anestesia potra’ variare a secondo dei desideri della singola paziente e il giudizio del chirurgo. L’operazione è effettuata in anestesia generale con la paziente comple-tamente addormentato. L’intervento: misure e disegni, che sono una parte es-senziale dell’operazione, sono eseguiti prima che la pa-ziente venga addormentata, in posizione eretta o seduta. Rappresentano una guida per le incisioni durante l’inter-vento quando la paziente e in posizione supina. L’operazione consiste nella rimozione di parte della cute della mammella, uno spostamento verso l’alto dell’areola con il capezzolo e rimodellamento dei rimanenti tessuti in una configurazione piu’ alta ottenendo cosi una mag-giore consistenza del seno. Se e’ necessario a questo punto si possono inserire delle protesi. Le incisioni sono suturate con fili molto sottili. Le cicatrici lasciate da que-sto intervento divengono meno evidenti con il tempo ma sono permanenti. Secondo le necessita’ del rimodella-mento e la tecnica impiegata si puo’ avere solo una ci-catrice periareolare oppure in associazione una cicatrice verticale o, se necessario, anche una cicatrice nel solco sottomammario; di quest’ultima puo’ essere prevista ap-prossimativamente la lunghezza in fase preoperatoria. Non vi sono cicatrici al di sopra dell’areola nel quadrante superiore della mammella.

PREPARZIONE PRE-OPERATORIA E’ consigliabile: evitare di assumere anticoagulanti o farmaci che li contengano per 2 settimane prima e 2 settimane dopo l’intervento. Si consiglia alle pazienti in trattamento con contraccettivi orali di interrompere l’as-sunzione di tali farmaci un mese prima dell’intervento.

MAI PIÙ SENI STANCHI...La mastopessia e un intervento predisposto per il rimodellamento e la risospensione della mammella senza riduzione o aumento di volume. L’operazione prevede una risistemazione del tessuto mammario con spostamento dell’areola in una posizione piu’ alta con un aumento della consistenza della mammella e mediante una riduzione del tessuto cutaneo. La mastopessia soltanto non comporta un aumento di dimensione delle mammelle; qualora fosse richiesto un aumento di volume l’intervento potra’ essere combinato con l’inserimento di protesi mammarie. Quantunque non sia nota quanto la mastoplastica additiva o riduttiva, la mastopessia e’ un intervento richiesto molto frequentemente. L’intervento viene eseguito presso una clinica e il ritorno a casa e’ prevedibile il giorno dopo. Il lavoro e le attivita’ sociali dovrebbero essere ridotte per almeno 1 settimane dopo l’intervento. Se il lavoro della paziente fosse tale da richiedere attivita’ fisica quale sollevamenti, spinte, etc., sara’ neces-sario un periodo di convalescenza piu’ lungo.

La MastopessiaLa mastopessia e un intervento predisposto per il rimodellamento e la risospensione della mammella senza riduzione o aumento di volume. L’operazione prevede una risistemazione del tessuto mammario con spostamento dell’areola in una posizione piu’ alta con un aumento della consistenza della mammella e mediante una riduzione del tessuto cutaneo. La mastopessia soltanto non comporta un aumento di dimensione delle mammelle; qualora fosse richiesto un aumento di volume l’intervento potra’ essere combinato con l’inserimento di protesi mammarie. Quantunque non sia nota quanto la mastoplastica additiva o riduttiva, la mastopessia e’ un intervento richiesto molto frequentemente. L’intervento viene eseguito presso una clinica e il ritorno a casa e’ prevedibile il giorno dopo. Il lavoro e le attivita’ sociali dovrebbero essere ridotte per almeno 1 settimana dopo l’intervento. Se il lavoro della paziente fosse tale da richiedere attivita’ fisica, quale sollevamenti, spinte, etc., sara’ neces-sario un periodo di convalescenza piu’ lungo.

L’anestesia potra’ variare a secondo dei desideri della sin-gola paziente e il giudizio del chirurgo. L’operazione è effettuata in anestesia generale con la paziente comple-tamente addormentata.L’intervento: misure e disegni, che sono una parte es-senziale dell’operazione, sono eseguiti prima che la pa-ziente venga addormentata, in posizione eretta o seduta. Rappresentano una guida per le incisioni durante l’inter-vento quando la paziente e in posizione supina. L’operazione consiste nella rimozione di parte della cute della mammella, uno spostamento verso l’alto dell’areola con il capezzolo e rimodellamento dei rimanenti tessuti in una configurazione piu’ alta ottenendo cosi una maggiore consistenza del seno. Se e’ necessario a questo punto si possono inserire delle protesi. Le incisioni sono suturate con fili molto sottili. Le cicatrici lasciate da questo inter-vento divengono meno evidenti con il tempo ma sono permanenti. Secondo le necessita’ del rimodellamento e la tecnica impiegata si puo’ avere solo una cicatrice pe-riareolare oppure in associazione una cicatrice verticale o, se necessario, anche una cicatrice nel solco sottomam-mario; di quest’ultima puo’ essere prevista approssimati-vamente la lunghezza in fase preoperatoria. Non vi sono cicatrici al di sopra dell’areola nel quadrante superiore della mammella.

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8 - 20108 Giugno 2008

Venus Salut is

TRATTAMENTO POST-OPERATORIO La prima medicazione verra’ rimossa dal medico dopo tre giorni. E’ consigliabile riposare quanto piu’ possibile nella 1” settimana per incrementare gradualmente l’atti-vita’ nella seconda e terza settimana dopo l’intervento. E’ consigliabile nelle due settimane successive all’operazio-ne non sollevare le braccia sulla testa, evitare qualsiasi sforzo fisico e dormire in posizione prona. Docce, bagni e shampoo sono consentiti dopo la rimozione delle medi-cazioni, generalmente dopo due settimane. Il reggiseno deve essere indossato notte e giorno per 3 mesi e tolto soltanto per l’igene quotidiana.

POSSIBILI COMPLICANZELe complicanze sono rare e generalmente correggibili senza effetti sfavorevoli sul risultato finale dell’operazio-

ne. Infezioni. Queste si verificano molto raramente e ge-neralmente rispondono bene a trattamento antibiotico. Perdita di sensibilita’ del capezzolo. Questa generalmente è temporanea ed è previsto che la sensibilita’ si riacquisti quasi completamente con il tempo. In rare occasioni essa puo’ essere permanente. Occasionalmente puo’ essere necessario una revisione di qualche cicatrice al fine di ottenere un risultato estetico ottimale. La revisione e’ un intervento minore e puo’ essere eseguito in anestesia locale, ambulatoriamente, dopo sei mesi almeno.

RIPRESA DELL’ ATTIVITA’ FISICAPotranno essere riprese le attivita’ sportive dopo 3 setti-mane per quanto concerne lo jogging, danza, joga, men-tre per gli sport piu’ intensi (sci, tennis, calcio, basket, vela, nuoto, pesca subacquea) sara’ preferibile attendere per lo meno 6 settimane.•

COSA ASPETTARSI DALL’ INTERVENTODolore. Il dolore e raramente forte; molto piu’ comunemente e presente un senso di fastidio ma comunque vengono sempre prescritti analgesici da assumere durante il periodo di ospedalizzazione ed a casa. Gonfiore. E sempre presente dopo l’intervento e si riduce gradualmente fino a scomparire completamente in 3’-4’ giornata. Un modico grado di edema potrebbe persistere per qualche setti-mana o qualche mese. Una medicazione di sostegno e praticata al momento dell’intervento e viene rimossa 48 ore dopo l’operazione per essere sostituita da una reggiseno confortevole del tipo utiliz-zato per attivita’ sportiva e che dovra’ essere indossato notte e giorno per 3 mesi. Un reggiseno del tipo necessario puo’ essere fornito dallo studio quando verranno rimosse le medicazioni. Le suture vengono rimosse in 5’-12’ giornata.

Per saperne di più: [email protected] - Tel: 0442.615654 - www.domussalutis.com

SEI in Salute e Bellezza

8 Giugno 2008

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TRATTAMENTO POST-OPERATORIO La prima medicazione verra’ rimossa dal medico dopo tre giorni. E’ consigliabile riposare quanto piu’ possibile nella 1” settimana per incrementare gradualmente l’atti-vita’ nella seconda e terza settimana dopo l’intervento. E’ consigliabile nelle due settimane successive all’operazio-ne non sollevare le braccia sulla testa, evitare qualsiasi sforzo fisico e dormire in posizione prona. Docce, bagni e shampoo sono consentiti dopo la rimozione delle medi-cazioni, generalmente dopo due settimane. Il reggiseno deve essere indossato notte e giorno per 3 mesi e tolto soltanto per l’igene quotidiana.

POSSIBILI COMPLICANZELe complicanze sono rare e generalmente correggibili senza effetti sfavorevoli sul risultato finale dell’operazio-

ne. Infezioni. Queste si verificano molto raramente e ge-neralmente rispondono bene a trattamento antibiotico. Perdita di sensibilita’ del capezzolo. Questa generalmente è temporanea ed è previsto che la sensibilita’ si riacquisti quasi completamente con il tempo. In rare occasioni essa puo’ essere permanente. Occasionalmente puo’ essere necessario una revisione di qualche cicatrice al fine di ottenere un risultato estetico ottimale. La revisione e’ un intervento minore e puo’ essere eseguito in anestesia locale, ambulatoriamente, dopo sei mesi almeno.

RIPRESA DELL’ ATTIVITA’ FISICAPotranno essere riprese le attivita’ sportive dopo 3 setti-mane per quanto concerne lo jogging, danza, joga, men-tre per gli sport piu’ intensi (sci, tennis, calcio, basket, vela, nuoto, pesca subacquea) sara’ preferibile attendere per lo meno 6 settimane.•

COSA ASPETTARSI DALL’ INTERVENTODolore. Il dolore e raramente forte; molto piu’ comunemente e presente un senso di fastidio ma comunque vengono sempre prescritti analgesici da assumere durante il periodo di ospedalizzazione ed a casa. Gonfiore. E sempre presente dopo l’intervento e si riduce gradualmente fino a scomparire completamente in 3’-4’ giornata. Un modico grado di edema potrebbe persistere per qualche setti-mana o qualche mese. Una medicazione di sostegno e praticata al momento dell’intervento e viene rimossa 48 ore dopo l’operazione per essere sostituita da una reggiseno confortevole del tipo utiliz-zato per attivita’ sportiva e che dovra’ essere indossato notte e giorno per 3 mesi. Un reggiseno del tipo necessario puo’ essere fornito dallo studio quando verranno rimosse le medicazioni. Le suture vengono rimosse in 5’-12’ giornata.

Per saperne di più: [email protected] - Tel: 0442.615654 - www.domussalutis.com

TRATTAMENTOPOST-OPERATORIOLa prima medicazione verra’ rimossa dal medico dopo tre giorni. È consigliabile riposare quanto piu’ possibile nella 1° settimana per incrementare gradualmente l’atti-vità nella seconda e terza settimana dopo l’intervento. È consigliabile nelle due settimane successive all’operazio-ne non sollevare le braccia sulla testa, evitare qualsiasi sforzo fisico e dormire in posizione prona. Docce, bagni e shampoo sono consentiti dopo la rimozione delle medi-cazioni, generalmente dopo due settimane. Il reggiseno deve essere indossato notte e giorno per 3 mesi e tolto soltanto per l’igene quotidiana.

POSSIBILI COMPLICANZELe complicanze sono rare e generalmente correggibili senza effetti sfavorevoli sul risultato finale dell’operazio-

ne. Infezioni. Queste si verificano molto raramente e ge-neralmente rispondono bene al trattamento antibiotico. Perdita di sensibilita’ del capezzolo. Questa generalmente è temporanea ed è previsto che la sensibilita’ si riacqui-sti quasi completamente con il tempo; in rare occasioni essa puo’ essere permanente. Occasionalmente puo’ es-sere necessario una revisione di qualche cicatrice al fine di ottenere un risultato estetico ottimale. La revisione e’ un intervento minore e puo’ essere eseguito in anestesia locale, ambulatoriamente, dopo sei mesi almeno.

RIPRESA DELL’ ATTIVITA’ FISICAPotranno essere riprese le attività sportive dopo 3 setti-mane per quanto concerne lo jogging, danza, joga, men-tre per gli sport più intensi (sci, tennis, calcio, basket, vela, nuoto, pesca subacquea) sarà preferibile attendere per lo meno 6 settimane.

Dolore. Il dolore è raramente forte; molto più comu-nemente è presente un senso di fastidio ma comunque vengono sempre prescritti analgesici da assumere du-rante il periodo di ospedalizzazione ed a casa. Gon-fiore. È sempre presente dopo l’intervento e si riduce gradualmente fino a scomparire completamente in 3-4 giornate. Un modico grado di edema potrebbe persi-stere per qualche settimana o qualche mese. Una me-

dicazione di sostegno è praticata al momento dell’in-tervento e viene rimossa 48 ore dopo l’operazione per essere sostituita da una reggiseno confortevole del tipo utilizzato per attività sportiva e che dovrà essere in-dossato notte e giorno per 3 mesi. Un reggiseno del tipo necessario può essere fornito dallo studio quando verranno rimosse le medicazioni.Le suture vengono rimosse in giornata in 5’-12’ (min).

COSA ASPETTARSI DALL’ INTERVENTO

Per saperne di più

[email protected]

Tel. 0471 442 700

Page 9: SEI - BELLEZZA E SALUTE

NUMERO 0 - 9Numero 0 9

IL RIMEDIO SICURO PER IL TRATTAMENTO DELLE RUGHE?IL BOTULINOCaro dottore,sono una donna di quarantacinque anni e le rughe sul mio volto sono ogni anno più evidenti in particolare intorno agli occhi e alla bocca . Utilizzo da anni una crema antirughe anche nel tentativo di contrastare gli effetti del fumo che so danneggiare anche la pelle .I risultati sono però deludenti ed ho pensato , pertanto, di rivolgermi alla chirurgia estetica. Mi incuriosisce l’utilizzo del botulino per eliminare le rughe del volto. E’ vero che è una sostanza pericolosa con la quale si rischia di intossicarsi ? Quali alternative esistono ? Francesca, Trento

Gentile Francesca,

le rughe da lei descritte sono le cosiddette rughe di espressività ed è normale che, se non trattate o prevenu-te, si approfondino col passare degli anni. A ciò si aggiun-gono anche gli effetti negativi di alimentazione, radiazio-ni solari, fumo, inquinamento e predisposizione genetica, diversa da soggetto a soggetto. L’uso di prodotti cosmeti-ci specifici come creme o esfolianti possono sicuramente aiutare a prevenire l’invecchiamento cutaneo fornendo alla cute un aspetto più levigato e luminoso anche se da soli non sono sufficienti a ridurre lo spessore delle rughe qualora queste siano già formate.Da quanto descritto ritengo che il suo stato attuale pos-sa beneficiare in modo molto soddisfacente dal ricorso a tecniche di medicina estetica e antinvecchiamento senza il ricorso al bisturi che nel suo caso mi sembra un po’ prematuro. Si utilizzano prodotti che vengono iniettati subito al di sotto della superficie cutanea nelle zone da trattare mediante siringhe collegate a minuscoli aghi.I prodotti più utilizzati sono il botulino e l’acido ialuro-nico. Entrambi sono prodotti sicuri, testati da molti anni e che determinano una efficace correzione delle rughe senza rischi per la salute. I trattamenti vanno ripetuti mediamente ogni sei mesi e,nel caso in cui si decida di interromperli, si tornerà esattamente come prima, in un

anno circa, senza esiti di nessun tipo. L’acido ialuronico (sostanza naturale presente nel nostro organismo) fa parte della famiglia dei “Filler”o riempitivi particolarmente indicato per il trattamento delle rughe periorali e per i solchi naso-labiali. Il botulino, invece, agisce sul muscolo ( la cui contrazione è la causa della ruga) che messo in condizione di contrarsi di meno eser-citerà una notevole azione preventiva sull’insorgenza di nuove rughe e determinerà una distensione della cute sovrastante . Il botulino è particolarmente indicato per il trattamento delle rughe perioculari, frontali e glabel-lari (rughe verticali posizionate al centro della fronte tra le sopracciglia). Il botulino, infine, viene utilizzato dagli anni Ottanta in varie branche della medicina senza gravi conseguenze per la salute dei pazienti a dosaggi note-volmente superiori a quelli utilizzati in medicina estetica basti pensare che la dose di botulino pericolosa per la salute è circa sessanta volte superiore rispetto a quella che viene impiegata, ad esempio, per trattare le rughe frontali e perioculari. Esiste, quindi, un ampio margine di sicurezza nell’utilizzo di tale sostanza, margine che non esiste in tanti farmaci da banco, acquistabili in farmacia, per cui già quadruplicando la dose consigliata potremmo andare incontro a gravi conseguenze per la salute.

www.filippotrinei.it

RISPONDE IL DOTT. FILIPPO AUGUSTO TRINEI,

CHIRURGIA PLASTICA E RICOSTRUTTIVA,

SPEC. IN CHIRURGIA GENERALE

Caro dottore,sono una donna di quarantacinque anni e le rughe sul mio volto sono ogni anno più evidenti in particolare intorno agli occhi e alla bocca. Utilizzo da anni una crema antirughe anche nel tentativo di contrastare gli effetti del fumo che so danneggiare la pelle. I ri-sultati sono però deludenti ed ho pensato, pertanto, di rivolgermi alla chirurgia estetica. Mi incuriosisce l’utilizzo del botulino per eli-minare le rughe del volto. È vero che è una sostanza pericolosa con la quale si rischia di intossicarsi? Quali alternative esistono?Francesca, Trento

Gentile Francesca,

le rughe da lei descritte sono le cosiddette rughe di espressività ed è normale che, se non trattate o prevenute, si approfondino col passare degli anni. A ciò si aggiungono anche gli effetti ne-gativi di alimentazione, radiazioni solari, fumo, inquinamento e predisposizione genetica, diversa da soggetto a soggetto. L’uso di prodotti cosmetici specifici come creme o esfolianti possono sicuramente aiutare a prevenire l’invecchiamento cutaneo for-nendo alla cute un aspetto più levigato e luminoso anche se da soli non sono sufficienti a ridurre lo spessore delle rughe qualora queste siano già formate.Da quanto descritto ritengo che il suo stato attuale possa be-neficiare in modo molto soddisfacente dal ricorso a tecniche di medicina estetica e antinvecchiamento senza il ricorso al bisturi che nel suo caso mi sembra un po’ prematuro. Si utilizzano prodotti che vengono iniettati subito al di sotto della superficie cutanea nelle zone da trattare mediante siringhe collegate a minuscoli aghi.I prodotti più utilizzati sono il botulino e l’acido ialuronico. En-trambi sono prodotti sicuri, testati da molti anni e che deter-minano una efficace correzione delle rughe senza rischi per la salute. I trattamenti vanno ripetuti mediamente ogni sei mesi e, nel caso in cui si decida di interromperli, si tornerà esattamente

come prima, in un anno circa, senza esiti di nessun tipo.L’acido ialuronico (sostanza naturale presente nel nostro orga-nismo) fa parte della famiglia dei “Filler”o riempitivi particolar-mente indicato per il trattamento delle rughe periorali e per i solchi naso-labiali. Il botulino, invece, agisce sul muscolo (la cui contrazione è la causa della ruga) che messo in condizione di contrarsi di meno eserciterà una notevole azione preventiva sull’insorgenza di nuove rughe e determinerà una distensione della cute sovrastante. Il botulino è particolarmente indicato per il trattamento delle rughe perioculari, frontali e glabellari (rughe verticali posizionate al centro della fronte tra le soprac-ciglia). Il botulino, infine, viene utilizzato dagli anni Ottanta in varie branche della medicina senza gravi conseguenze per la salute dei pazienti a dosaggi notevolmente superiori a quelli utilizzati in medicina estetica basti pensare che la dose di bo-tulino pericolosa per la salute è circa sessanta volte superiore rispetto a quella che viene impiegata, ad esempio, per trattare le rughe frontali e perioculari. Esiste, quindi, un ampio margine di sicurezza nell’utilizzo di tale sostanza, margine che non esiste in tanti farmaci da banco, acquistabili in farmacia, per cui già quadruplicando la dose consigliata potremmo andare incontro a gravi conseguenze per la salute.

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10 - 201010 Giugno 2008

Venus Salut is

10 Giugno 2008

Venus Salut is

…essere e sentirsi “ nuovi”, diversi… così come si è sem-pre desiderato essere, è questo che molte persone chie-dono da un intervento di chirurgia estetica.

Ma proviamo a chiederci cosa davvero ci aspettiamo dalla chirurgia estetica, quali sono i cambiamenti che sogniamo. Sono solo estetici o rappresentano un rapido sistema per eliminare un problema più ampio? E’ forse la ricerca di una sua soluzione che ci spinge alla ricerca del miglioramento fisico? Forse sì . Ma può un cambiamento estetico risolvere un problema inconscio o di natura esi-stenziale?Si , perché possono essere due aspetti dello stesso pro-blema.Vedersi liberi da ciò che non accettiamo di noi è senza dubbio determinante ma anche una corretta valutazione di noi stessi può influire nella relazione con gli altri.Intervenire si sul problema sentito, ma non solo chirur-gicamente. Ciò che si vuole ottenere con l’intervento, va considerato e valutato insieme al chirurgo plastico in sede di visita, ma le motivazioni, i desideri, verranno pensati, ripensati e considerati, con la consulenza di uno psicologo. Il paziente verrà quindi accompagnato e supportato psi-cologicamente, nel suo eventuale percorso verso l’inter-

vento chirurgico, ma se questo non potrà essere effet-tuato o non sarà considerato realmente necessario, potrà essere aiutato a rivalutare le motivazioni e a cercare al-tre soluzioni che lo portino a rivedere sotto una nuova luce il suo problema.…essere e sentirsi “ nuovi”, diversi… così come si è sem-

pre desiderato essere, è questo che molte persone chie-dono da un intervento di chirurgia estetica.Info: [email protected] Tel. 0442615654

ESSERE E... SENTIRSI BELLE

...con la Chirurgia estetica e la Psicologia

SEI in Salute e Bellezza

ESSERE E... SENTIRSI BELLE

…essere e sentirsi “nuovi”, diversi… così come si è sempre desiderato essere, è questo che molte persone chiedono da un intervento di chirurgia estetica.

Ma proviamo a chiederci cosa davvero ci aspettiamo dalla chirurgia estetica, quali sono i cambiamenti che sogniamo. Sono solo estetici o rappresentano un rapido sistema per eliminare un problema più ampio? È forse la ricerca di una sua soluzione che ci spinge alla ricerca del miglioramento fisico? Forse sì. Ma può un cambiamento estetico risolvere un problema inconscio o di natura esistenziale?

Si, perché possono essere due aspetti dello stesso proble-ma.Vedersi liberi da ciò che non accettiamo di noi è senza dub-bio determinante ma anche una corretta valutazione di noi stessi può influire nella relazione con gli altri.Intervenire si sul problema sentito, ma non solo chirurgica-mente. Ciò che si vuole ottenere con l’intervento, va considerato e valutato insieme al chirurgo plastico in sede di visita, ma le motivazioni, i desideri, verranno pensati, ripensati e consi-derati, con la consulenza di uno psicologo.

Il paziente verrà quindi accompagnato e supportato psico-logicamente, nel suo eventuale percorso verso l’intervento chirurgico, ma se questo non potrà essere effettuato o non sarà considerato realmente necessario, potrà essere aiutato a rivalutare le motivazioni e a cercare altre soluzioni che lo

portino a rivedere sotto una nuova luce il suo pro-blema.

…essere e sentirsi “ nuovi”, diversi… così come si è sempre desiderato essere, è questo che molte perso-ne chiedono da un intervento di chirurgia estetica.

Info: [email protected] • Tel 0471.442700

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NUMERO 0 - 11Numero 0 11Numero 0 11

Gli aspetti psicologici cheintervengono nella scelta di un intervento di chirurgia estetica.

Il ricorso sempre più frequente alla chirurgia estetica è legato alla costante ricerca di perfezione, dell’armonia tra corpo e mente che un piccolo intervento può tampo-nare, ma quali aspetti più profondi entrano in gioco?Sempre più frequentemente assistiamo al ricorso alla chirurgia estetica, non solo da parte delle persone del-lo spettacolo ma anche da persone comuni che sempli-cemente desiderano apparire più belle. Le ragioni che spingono una persona a sottoporsi ad un intervento chirurgico sono sicuramente molteplici, non è possibile identificare un elemento cardine nell’indirizzare questa decisione, senza dubbio gioca un ruolo di tutto rispetto una motivazione dettata esclusivamente da esigenze fi-siologiche, accanto all’esigenza di tipo puramente esteti-co. Gli aspetti psicologici della chirurgia plastica-estetica giocano un ruolo di primissimo piano e di grande impor-tanza, perché a scatenare una richiesta così particolare e decisiva entrano in gioco complessi meccanismi sia con-sci che inconsci, legati strettamente alla proiezione che ciascuno effettua sulla propria immagine corporea. Avviene di sovente che al cambiamento dell’aspetto este-riore può corrispondere una rielaborazione della propria immagine, così come l’individuo la vive dall’interno, e questa rielaborazione può avere una propria ricaduta sugli aspetti inerenti le relazioni interpersonali e sociali.

Un Decoltéda far invidia...

Sono molte le persone che desiderano essere più belle sia perché l’immagine è il mezzo di comunicazione più rapido e diretto tra le persone sia in quanto la bellezza, in una società come la nostra, si accomuna spesso al successo. Non si può negare che tra corpo e mente ci sia un collegamento e che dall’equilibrio di questo dipenda anche la nostra felicità, il fatto che ci sia un rapporto così stretto tra corpo e mente ci impone di ricercare il loro equilibrio ogni volta che viene a mancare. La disarmonia tra la forma idealizzata del corpo e quella reale, finisce con il determinare gravi problemi psicologici e rende dif-ficile la vita di relazione. Prima di giungere alla scelta di modificare una parte del proprio corpo, l’individuo elabora tutta una serie di alter-native possibili per modellare, attraverso modalità meno invasive e drastiche, da parte del proprio fisico non coe-rente con le proprie aspettative; ma quando si oltrepassa un certo livello, quando anche gli accorgimenti non ac-contentano più le proprie esigenze, si giunge alla deci-

sione di intervenire chirurgicamente. Il giovamento che la paziente può trarre dall’intervento di chirurgia estetica spesso non si ferma al mero aspetto fisico, per quanto molto importante, ma si espande anche all’aspetto psi-cologico, donando maggior sicurezza in se stessi e nei confronti del mondo esterno e nei rapporti con gli altri, agire più profondamente sulla percezione dell’Io corpo-reo e trasmettere all’esterno questa nuova elaborazione sotto forma di maggiore autostima e di maggiore dispo-nibilità ad interagire con il mondo circostante. È tuttavia vero che un modellamento estetico non può ri-solvere profondi problemi della personalità, ecco perché sarebbe sempre utile intervenire prima della decisione e chiedersi quale è la motivazione che spinge ad una ri-chiesta così impegnativa, dal momento che nemmeno un intervento chirurgico è in grado di ridare la serenità a chi l’ha persa o ancor meno a chi non l’ha mai provata.

Il ricorso sempre più frequente alla chirurgia estetica è legato alla costante ricerca di perfezione, dell’armonia tra corpo e mente che un piccolo intervento può tampo-nare, ma quali aspetti più profondi entrano in gioco?Sempre più frequentemente assistiamo al ricorso alla chirurgia estetica, non solo da parte delle persone dellospettacolo ma anche da persone comuni che sempli-cemente desiderano apparire più belle. Le ragioni che spingono una persona a sottoporsi ad un intervento chirurgico sono sicuramente molteplici, non è possibile identificare un elemento cardine nell’indirizzare questa decisione, senza dubbio gioca un ruolo di tutto rispet-to una motivazione dettata esclusivamente da esigen-ze fisiologiche, accanto all’esigenza di tipo puramente estetico.Gli aspetti psicologici della chirurgia plastica-estetica giocano un ruolo di primissimo piano e di grande impor-tanza, perché a scatenare una richiesta così particolare e decisiva entrano in gioco complessi meccanismi sia consci che inconsci, legati strettamente alla proiezione che ciascuno effettua sulla propria immagine corporea.Avviene di sovente che al cambiamento dell’aspetto esteriore può corrispondere una rielaborazione della propria immagine, così come l’individuo la vive dall’in-terno, e questa rielaborazione può avere una propria ri-caduta sugli aspetti inerenti le relazioni interpersonali e sociali.

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12 - 201012 Giugno 2008

Venus Salut is

La biostimolazione dermica del viso, del collo e

del decolté è una tecnica atta a migliorare, attraverso

l’iniezione locale di farmaci antiossidanti, la compattezza

e il turgore della pelle.

Dopo l’esecuzione dell’esame clinico e del check up cu-

taneo, può nascere l’esigenza di integrare dall’esterno

sostanze antiaging che normalmente nelle donne dopo i

35 anni iniziano a diminuire, cercando così di arginare la

produzione di radicali liberi che la pelle produce in segui-

to alle varie sollecitazioni prodotte dagli agenti esterni

(temperature, esposizioni solari, fumo, farmaci ecc.).

La tecnica di biostimolazione dermica si esegue con un

piccolo ago attraverso molteplici iniezioni in punti cuta-

nei stabiliti in modo da creare depositi di farmaci antios-

sidanti che vengono a diffondersi naturalmente attraver-

so la rete linfatica.

Si realizza così l’apporto locale di antiossidanti che van-

no a contrastare i danni evolutivi dell’invecchiamento

della pelle;la biostimolazione dermica risulta compatibi-

le con l’infiltrazione cutanea dei fillers nella correzione

delle rughe, con i laser a luce pulsata e con interventi

chirurgici di lifting del volto andando a produrre una si-

nergia di azione nella compattezza e nel miglioramento

del turgore cutaneo. Il protocollo della biostimolazione

dermica prevede iniziali 5 - 6 sedute con frequenza mo-

nosettimanale, per poi passare a 15 giorni ed infine ad

un mantenimento mensile nel tempo.

Info:[email protected] Tel. 0442615654

SENZA TRUCCO E... SENZA INGANNOEcco la Biostimolazione Dermica

SEI in Salute e Bellezza

La biostimolazione dermica del viso, del collo e del decolté è

una tecnica atta a migliorare, attraverso l’iniezione locale di

farmaci antiossidanti, la compattezza e il turgore della pelle.

Dopo l’esecuzione dell’esame clinico e del check up cutaneo,

può nascere l’esigenza di integrare dall’esterno sostanze

antiaging che normalmente nelle donne dopo i 35 anni

iniziano a diminuire, cercando così di arginare la produzione

di radicali liberi che la pelle produce in seguito alle varie

sollecitazioni prodotte dagli agenti esterni (temperature,

esposizioni solari, fumo, farmaci ecc.).

La tecnica di biostimolazione dermica si esegue con un piccolo

ago attraverso molteplici iniezioni in punti cutanei stabiliti in

modo da creare depositi di farmaci antiossidanti che vengono

a diffondersi naturalmente attraverso la rete linfatica.

Si realizza così l’apporto locale di antiossidanti che vanno a

contrastare i danni evolutivi dell’invecchiamento della pelle;

la biostimolazione dermica risulta compatibi compatibile con

l’infiltrazione cutanea dei fillers nella correzione delle rughe,

con i laser a luce pulsata e con interventi chirurgici di lifting

del volto andando a produrre una sinergia di azione nella

compattezza e nel miglioramento del turgore cutaneo. Il

protocollo della biostimolazione dermica prevede iniziali 5 - 6

sedute con frequenza monosettimanale, per poi passare a 15

giorni ed infine ad un mantenimento mensile nel tempo.

Info: [email protected] • Tel 0471.442700

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NUMERO 0 - 13

Siamo andati ad intervistare il Dr P.Adilardi Chirurgo Plastico della Casa di Cura Bonvicini di Bol-zano, chiedendogli di parlare sulla più antica arma di seduzione: il SENO.

LA SCELTA DELLE PROTESI PER UN EFFETTO NA-TURALESe sogni di aumentare la grandezza del tuo seno ma ti terrorizza l’idea di diventare come Pamela Ander-son, abbiamo una buona notizia per te... è finita l’era dei seni tipo palloni gonfiati. Negli ultimi tempi, la chirurgia per l’aumento del seno ha subito numerosi cambiamenti grazie alla comparsa di nuovi modelli di protesi, che garantiscono risultati naturali adattandosi millimetricamente alle misure di qualsiasi donna. Con l’aiuto del chirurgo puoi cambiare il seno come vuoi, ottenendo il risultato finale che hai sempre sognato, e senza che nessuno se ne accorga!

I 4 PUNTI CARDINALIQuando parliamo di mastoplastica additiva e di pro-tesi, parliamo sempre anche di grandezza, larghezza, altezza e proiezione della protesi.Questi “4 punti cardinali” degli impianti mammari consistono esattamente in:Grandezza: è il volume totale della protesi ed è espres-so in grammi o centimetri cubici.Può oscillare tra i 125g della più piccola fino ai 775g della più grande.Larghezza: si misura in centimetri e riflette la larghez-za della protesi longitudinalmente.La grande varietà di larghezze a disposizione fa sì che queste protesi si adattino perfettamente al torace di ogni donna.La più stretta misura 9,5 cm, mentre la più larga arriva a 15,5 cm.Altezza:si misura centimetri e riflette la lunghez-

za della protesi longitudinalmente. Quanto più largo è il torace di una donna, tanto più alto dovrà esse-re l’impianto scelto. Esistono di tre altezze diverse (bassa,media,alta), ma ognuna di esse comprende diverse misure che oscillano tra gli 8,6 cm delle pro-tesi più basse ai 13,5 cm di quelle più alte.Proiezione o profilo: anch’esso si misura in centime-tri e riflette di quanto la protesi sporge dal torace quando si sta di profilo. Esistono 4 proiezioni diverse (bassa,media,alta,extra) e ognuna comprende misure che vanno dai 2,9 cm della più bassa fino ai 7,1 cm della più alta.

LA GRANDEZZA E’ IMPORTANTEIl dubbio più grande che sorge quando si decide di sottoporsi all’intervento riguarda la grandezza da sce-gliere. Il timore di esagerare con la taglia e attirare quindi troppo l’attenzione fa sì che molte volte il ri-sultato finale non sia completamente soddisfacente. La maggior parte delle pazienti chiede una proiezione discreta, anche se, secondo la mia esperienza perso-nale, durante il controllo dopo qualche mese, quasi tutte si chiedono se fosse stato possibile “aumentarlo” un pò di più. Il problema è il timore di vedersi impian-tate quelle protesi enormi che a volte si vedono in TV e che non sono in armonia con la fisionomia corpo-rea. E’ così tanta la paura di avere troppo seno che la maggior parte delle pazienti insiste nell’aumentarlo di poco e alla fine si rischia di non avere la taglia desi-derata.L’importante è non lasciarsi prendere dalla moda o dal desiderio del partner, è la donna che stà per cambiare una parte importante del proprio corpo, quindi deve essere la paziente a prendere la decisione finale. Se si fa riferimento a donne famose bisogna concentrarsi

IL SENO COME LO VUOI TU...

Sanità a Bolzano di Federica Masiero

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SEI in Salute e Bellezza

su quelle che hanno un’altezza e un fisico simile al proprio, per potersi fare un’idea di come sarà il risul-tato, anche se il risultato non dipende solo dal fisi-co. E se ci sono ancora dei dubbi, il chirurgo sarà in grado sicuramente di chiarirli. “E’ importante parlare con la paziente” – dice il dottor Adilardi – per poter capire quali sono le aspettative e i dubbi, per aiutare a apire quale possa essere la “protesi giusta” faccio vedere alcune foto del “prima” e del “dopo” di altre mie pazienti con una costituzione fisica simile. Si può anche fare una simulazione, lasciando che la paziente si “provi” diverse protesi con un reggiseno, in modo tale che si faccia un’idea approssimativa di come sarà dopo l’intervento”.Una volta scelta la più adatta, c’è ancora un’ultima possibilità in sala operatoria. “Durante l’intervento prima di impiantare, inserire la protesi definitiva usia-mo delle protesi di prova.Infatti, di solito noi chirurghi portiamo in sala operatoria diversi misure di protesi e scegliamo quello che, con la protesi di prova, si adat-ta di più alla grandezza desiderata e alla paziente ”, spiega il dottore.

IL TRUCCO DEL RISOSe non hai ancora trovato il coraggio di andare dal chirurgo, ti proponiamo di seguito un trucco casalingo per trovare la misura di seno più giusta per te,quella che sognavi da sempre. Per poterlo fare, hai bisogno solo di un reggiseno sportivo, di un paio di calze gam-baletto e di un pacco di riso.1) Metti il reggiseno e riempi ogni calza con un pò di riso.2) Metti le calze dentro al reggiseno,distribuendo in maniera uniforme il riempimento.3) Guardati allo specchio per vedere il risultato, met-tendoti di fronte e di profilo.Una volta trovato il riempimento giusto, vorrai sapere a che grandezza di protesi corrisponde la quantità di riso che hai usato. Bene, puoi moltiplicare la quantità di riso usata per 1,2 per sapere a quanti centimetri cubici di silicone equivale. Nel caso in cui la protesi debba essere collocata dietro il muscolo, ti consiglia-mo di sceglierne una più grande del 15%, dato che il formato finale risulta più piccolo quando viene collo-cata in questa posizione. Ad ogni modo, tieni a mente che questa è solo una prova per orientarsi, il trucco del riso non è una scienza esatta e il risultato finale non sarà di certo uguale.

PRENDERE LE MISUREPer scegliere le protesi che meglio si adattano al tora-ce, il chirurgo considera una serie di parametri che lo aiutano ad ottenere il risultato più naturale possibile:1) Circonferenza torace:si misura la circonferenza to-racica appena sotto ai seni.2) Circonferenza spalle:si misura la larghezza delle spalle.3) Circonferenza bacino: si misura la circonferenza dei fianchi.

4) Base mammelle:si misura la base di impianto della mammella5) Altezza delle mammelle: si misura la distanza tra il giugulo sternale (l’osso che si trova sotto al collo) ed il capezzolo e tra il capezzolo ed il solco sottomam-mario.

Per scegliere una maggiore o minore proiezione, occorre prendere in considerazione:1) La grandezza della ghiandola mammaria. E’ impor-tante che il seno naturale possa coprire l’impianto. Se la protesi è troppo grande, potrebbero vedersi i bordi.2) La quantità e la qualità della pelle. La pelle non deve essere troppo tesa perchè questo potrebbe pre-giudicare il processo di cicatrizzazione. E se la pelle è flaccida, è sconsigliato l’uso di una protesi troppo grande in modo da evitare che il seno si afflosci con il passare del tempo, in questi casi è preferibile associa-re una mastopessi.3) La statura e il peso. Un seno grande non si adatta allo stesso modo ad una donna alta e ad una bassa o con i fianchi larghi in confronto con i fianchi stretti.4) I desideri della paziente. Sono la cosa più impor-tante, sempre che le sue aspettative siano realistiche e non pretenda di forzare le leggi della proporzione nè i limiti del proprio corpo. Come spiega il dottor Adilar-di: “una protesi troppo grande dà sempre problemi”.

7 BUONI MOTIVI PER SCEGLIERE LE PROTESI

1) Non più seni bombati. Esistono modelli di protesi diversificati che hanno caratteristiche tali da permet-tere di ottenere un risultato finale molto naturale.2) Fatte su misura. Puoi scegliere tra un’infinita va-rietà di misure che si adatteranno perfettamente al tuo fisico. Proprio per questo, di solito i contorni della protesi risultano invisibili.3) Riempimento anti grinze. Il gel coesivo di silicone III (la consistenza più dura) garantisce che la prote-si mantenga sempre la sua forma, sia che tu stia in piedi,sdraiata o piegata.4) Stop alle “fuoriuscite”. Ormai le protesi offrono una grande sicurezza per il loro rivestimento in si-

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licone, formato da vari strati, e per il gel co-esivo che,grazie alla consistenza gommosa, non fuoriesce dalla protesi anche in caso di eventuale rottura.5) Rivestimento ruvido. Le protesi hanno un rivestimento testurizzato per evitare che la protesi si muova all’interno del-la “tasca” allestita dal chirurgo: e c’è un ulteriore vantaggio: una drastica diminuzione di contratture capsulari (indurimento della protesi); l’inci-denza è infatti ridotta all’1%.6) Collocazione della protesi. Il chi-rurgo in base a dei criteri ben pre-cisi basati sulle caratteristiche della paziente decide se inserire la protesi sotto la ghiandola o sotto il muscolo questo per ottenere il miglio risultato finale, naturale e duraturo.7) Effetto correttore. Esistono protesi ideali nel caso in cui siano presenti di-fetti o malformazioni toraciche, o in caso di asimmetrie importanti tra le due mam-melle, dato che è possibile usare protesi di-verse per correggere il difetto. F. Masiero

Info: [email protected] Tel 0471.442700

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PREPARAZIONE PRE-OPERATORIA

Si consiglia di non assumere anticoagulanti o medica-menti che li contengano per due settimane prima dell’in-tervento e due settimane dopo. Questo farmaco può causare sanguinamento ed aumentare il rischio di com-plicanze. Si consiglia di eliminare il fumo per almeno due settimane prima dell’intervento. Alcuni studi hanno dimostrato che l’incidenza delle complicanze è 10 volte superiore nei pazienti fumatori che non in quelli che non fumano. Se il fumo viene eliminato per 10 giorni o più prima dell’operazione l’incidenza delle complicanze è pari a quella dei non fumatori. Si consiglia alle pazienti in trattamento con contraccettivi orali di interrompere l’as-sunzione di tali farmaci un mese prima dell’intervento.

L’INTERVENTO

La liposuzione viene effettuata in sala operatoria e può essere eseguita in anestesia generale, in anestesia spi-nale e in anestesia epidurale. Quando viene eseguita in anestesia spinale o epidurale la paziente mantiene lo sta-to di coscienza risultando insensibili le regioni del bacino e degli arti inferiori. L’intervento consiste nella rimozione del tessuto adiposo in eccesso mediante l’azione di una cannula collegata ad un apparecchio aspirante previa in-filtrazione di una soluzione salina con vasocostrittore. La cannula viene introdotta nel grasso attraverso una piccola incisione praticata in prossimità dell’area da cor-reggere; quindi viene spinta fino a raggiungere la zona interessata. Qui, con opportuni movimenti della stessa cannula, il grasso in eccesso viene frantumato e contem-poraneamente aspirato. Durante tali manovre insieme alla frantumazione del grasso, si verifica anche la rot-tura di un certo numero di vasi sanguigni che, prima di chiudersi sotto l’azione compressiva di una guaina elasti-ca che viene indossata alla fine dell’intervento, lasciano diffondere nei tessuti circostanti una certa quantità di sangue che da ragione delle ecchimosi che possono veri-ficarsi dopo l’intervento. Queste si riassorbono nel giro di

GIOVANI E BELLE CON LA LIPOSUZIONELa liposuzione è un intervento chirurgico che consente di rimuovere, senza causare apprezzabili cicatrici cutanee, gli eccessi di tessuto adiposo localizzati in alcune aree del corpo. I maggiori benefici si traggo-no quando l’adipe da eliminare è situato nella regione trocanterica (parte alta delle cosce), nella regione addominale (quando è costituito da un modesto accumulo nella parte sottombelicale), nella faccia interna del ginocchio, nella regione sottomentoniera. L’attività fisica dovrà subire delle limitazioni per almeno due settimane. Se il lavoro del paziente fosse tale da richiedere un’attività fisica impegnativa sarà neces-sario un periodo di convalescenza più lungo.

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