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1 ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO PARITARIO “FARINA” SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PIANO TRIENNALE DELLOFFERTA FORMATIVA 2015 - 2018 ISTITUTO “FARINA” Via IV Novembre, 34 – 36100 VICENZA Tel. 0444/513561 – Fax 0444/303277 E-mail: [email protected] Sito internet: http://www.istitutofarinavicenza.it/

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO P 2015 2018 2015-18... · SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ... lunno e/o delle famiglie, per un'azione di prevenzione e di educazione alla salute;

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ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO PARITARIO “FARINA”

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PIANO TRIENNALE DELL ’OFFERTA FORMATIVA

2015 - 2018

ISTITUTO “FARINA”

Via IV Novembre, 34 – 36100 VICENZA

Tel. 0444/513561 – Fax 0444/303277

E-mail: [email protected]

Sito internet: http://www.istitutofarinavicenza.it/

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INDICE PREMESSA PAG. 4 PARTE PRIMA: L'AMBIENTE PAG. 5 1. Presentazione della scuola e cenni storici 2. Scelte educative e Valori fondamentali 3. Star bene a scuola 4. Accoglienza e integrazione scolastica (DSA e BES) 5. Le priorità per il miglioramento e il potenziamento PARTE SECONDA: L'OFFERTA FORMATIVA E I PROGETTI PAG. 15 1. Obiettivi educativi:

1a) Obiettivi formativi 1b) Capacità da favorire

2. Attività educative e didattiche 2.1. Progetto Accoglienza 2.2. Progetto Orientamento 2.3. Educazione all’ambiente 2.4. Educazione alla salute 2.5. Educazione alla affettività 2.6. Educazione alle arti espressive 2.7. Potenziamento lingue straniere 2.8. Laboratorio di francese 2.9. Corso di latino 2.10 Progetto SPORT 2.11 Progetto Prossimità 2.12 Griglie di Valutazione delle conoscenze e del comportamento 2.13 Attività di recupero e sostegno 2.14 Uscite e viaggi di istruzione

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3. Contenuti, Metodologie e Verifica delle attività 4. Criteri Generali per la Rilevazione degli Apprendimenti 5. Documenti di valutazione 6. Orari 7. Attività extracurriculari

7. 1 Doposcuola 7. 2 Scuola di Musica 7. 3 Laboratorio di Informatica

PARTE TERZA: LE RISORSE PAG. 35 1. Organizzazione delle Risorse

a) le Risorse umane 2. Formazione delle classi e assegnazione dei docenti 3. Formazione dei Docenti 4. Formazione dei Genitori 5. I Rapporti Scuola Famiglia

b) Risorse materiali: laboratori e strumenti 6. Rapporti con il Territorio e collegamenti con altre scuole 7. Esame di Stato a conclusione del primo ciclo di istruzione 8. Certificazione delle competenze

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PREMESSA Secondo quanto previsto dalla Legge. 107/2015 - art. 1, comma 2 e comma 12 l'Istituzione scolastica effettua la programmazione triennale dell'of-ferta formativa per il potenziamento dei saperi e delle competenze delle studentesse e degli studenti e per l'apertura della comunità sco-lastica al territorio con il coinvolgimento delle Istituzioni e delle Re-altà locali. - Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo

all’Istituto omnicomprensivo “Farina” di Vicenza – paritario”, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107.

- Il piano è stato elaborato dal Collegio dei docenti del 02.09. 2015 sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigen-te scolastico con proprio atto di indirizzo.

- Il piano è stato approvato dal Consiglio d’istituto nella se-

duta del 21.03.2016.

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PARTE PRIMA: L'AMBIENTE

1. PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA E CENNI STORICI

La Scuola Secondaria di Primo Grado Farina è una scuola pubblica non Statale ispirata ai valori cristiani, in dialogo con altre culture e con la realtà socio-culturale ed ecclesiale del territorio. La Scuola, paritaria in base al Prot. 74/Dg. del 16.11.2001, è situata a Vicenza in Via IV Novembre, n. 34. È la stessa sede scelta dal Fon-datore San Giovanni Antonio Farina nel lontano 1836. Essa è dunque la "Scuola Madre", inserita nel complesso della Casa Madre della Famiglia Religiosa che la gestisce, il che favorisce la memoria storica di essa, la conoscenza dell’eredità educativo-pedagogica del suo Fondatore e il senso di appartenenza. L’Istituto Scolastico “Farina” inizia nel 1831 per opera di G. A. Fa-rina, con la “Scuola di Carità”, ed è gestito dalla Congregazione reli-giosa delle Suore Maestre di S. Dorotea figlie dei Sacri Cuori. La Scuola accoglie chiunque ne faccia richiesta, nei limiti delle sue possibilità strutturali e delle risorse interne; chiede il rispetto dei principi ispiratori e la libera adesione alle finalità formativo-educative. L'Istituto “FARINA” di Vicenza si articola nei diversi livelli d'istru-zione primaria e secondaria comprendendo: scuola dell’infanzia, scuola primaria di Primo Grado, scuola secondaria di Primo e Secon-do Grado. Ogni segmento gode del relativo Decreto Ministeriale di riconoscimento della parità. 1.1 CENNI STORICI 1827 Don Antonio Farina1 legge in modo lungimirante la realtà che riguar-dava la gioventù femminile; le fanciulle delle famiglie povere, ab-

1 S. Giovanni Antonio Farina, sacerdote vicentino, Vescovo di Treviso e successivamente di Vicenza e fondatore delle Suore Maestre di S. Dorotea – Figlie dei Sacri Cuori. Nasce nel 1803

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bandonate a se stesse, senza istruzione o educazione, sono persone a rischio che possono diventare delle disadattate sociali2. Ordinato sa-cerdote nel 1827, il giovane cappellano della parrocchia di S. Pietro in Vicenza, riconosce nell’educazione scolastica, che comprende pure una certa formazione professionale, il mezzo più efficace di promo-zione umana e sociale della donna, per un onesto e decoroso inseri-mento sociale3. 1831 Il Farina accetta il compito di riorganizzare la Scuola di Carità già presente nella parrocchia e inizia così la prima scuola per bambine povere in Vicenza. 1834 Ottiene l’approvazione da parte del governo d’Austria il 24 gennaio e, in seguito a molte richieste delle famiglie, accoglie pure fanciulle di ceto sociale più elevato, perché ricevano anch’esse istruzione ed educazione; così egli ha la possibilità di aiutare le alunne più povere. 1836 Mosso da zelo apostolico, ma anche sollecitato da difficoltà incontra-te nella gestione della scuola, egli comprende la necessità di ricorrere a persone consacrate dalle quali esige una dedizione completa e a tempo pieno: fonda la Congregazione delle Suore Maestre di S. Do-rotea – Figlie dei Sacri Cuori. 1840 Sensibile di fronte ad ogni situazione di sofferenza, egli non tralascia, nella sua opera educativa, i soggetti portatori di handicap. Si prende

a Gambellara; nel 1827 è consacrato sacerdote con incarico di cappellano nella parrocchia di S. Pietro in città e di insegnamento in Seminario; nel 1836 dà inizio alla Congregazione suddetta; 1851 è consacrato Vescovo di Treviso e nel 1861 passa alla sede vescovile di Vicenza, muore il 4 marzo 1888. Viene proclamato Santo da Papa Francesco il 23 novembre 2014 2 Albarosa Ines Bassani, L’intelligenza della Carità, Vicenza, 1999, pag. 27 3 Albarosa Ines Bassani, L’intelligenza della Carità, Vicenza, 1999, pag. 28

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cura particolare delle bambine sorde ed amplia così la sua opera di educazione e assistenza in loro favore, ricercando il metodo migliore e superando i sistemi allora in uso. 1842 Con la diffusione dell’opera dell’Aporti4 in favore dei bambini, le suore iniziano la loro attività negli asili d’infanzia. 1845 Una Risoluzione Imperiale permette all’Istituto di svolgere al suo interno gli esami di abilitazione al magistero elementare, che signifi-ca riconoscere i titoli rilasciati dalla scuola. 1869 L’annessione del Veneto al Regno d’Italia e la conseguente entrata in vigore della legge Casati 1859 annullano la suddetta Risoluzione Im-periale. Le allieve dovranno sostenere gli esami in una scuola magi-strale pubblica e le maestre, che già insegnano, dovranno fornirsi di regolare abilitazione presso le scuole statali. 1923 Inizia l’Istituto Magistrale Farina, che è legalmente riconosciuto il 12.04.1940 con D.M. n°250. Lo stesso decreto riconosce anche la Scuola Media, secondo l’ordinamento scolastico del tempo. 1996-1997 La Scuola Media inserisce nel curricolo di studio il bilinguismo, che prevede lo studio di una seconda lingua straniera accostando all’inglese, già attivo, il francese. 2000 L’Istituto “Farina” è riconosciuto paritario.

4 Ferrante Aporti 1791-1858; iniziatore delle scuole dell’infanzia denominate “Asilo infantile”, la sua opera inizia a Cremona nel 1828.

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2001 La Scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria, la Scuola Media “Fari-na” sono riconosciute paritarie 2. SCELTE EDUCATIVE E VALORI FONDAMENTALI

La Scuola, in quanto luogo di vita, di relazione e di educazione, è chiamata a dare una risposta pedagogica, valoriale e contenutisti-ca, qualitativamente adeguata alla formazione integrale dell’uomo e del cittadino. La nostra scuola, nel suo compito educativo, persegue un progetto culturale che si ispira ai valori evangelici ed è finalizzato all'educa-zione integrale della persona (Cfr. PEI dell'Istituto ). La Scuola Secondaria di Primo Grado “FARINA” considera valori imprescindibili nel rapporto educativo: - La centralità dell’alunno; - L’attenzione paziente ai suoi processi di crescita; - Le relazioni sociali vissute come rapporto interpersonale; - L’accoglienza e la promozione dei valori culturali per

un’educazione integrale dei ragazzi; - Lo sviluppo di una personalità ispirata ai valori cristiani; - La collaborazione genitori-insegnanti sui medesimi obiettivi da

perseguire, per favorire la crescita globale dei ragazzi; 3. STARE BENE A SCUOLA

La Scuola Secondaria di Primo Grado si propone di creare un am-biente accogliente e sereno per facilitare «lo stare bene dell’alunno» anche attraverso:

• il «Progetto accoglienza» concretizzato in diverse tappe, se-condo criteri e forme studiati in sede di Collegio docenti

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ed attivati in collaborazione con gli alunni della scuola stessa;

• l'informazione e la consulenza per situazioni di disagio dell'a-lunno e/o delle famiglie, per un'azione di prevenzione e di educazione alla salute;

• l’inserimento degli studenti diversamente abili: la Scuola ri-sponde alle necessità dei singoli casi, avvalendosi di organi-smi competenti presenti nel territorio e di consulenze ade-guate;

• l’adozione delle Regole anti-bullismo promosse dalla Provin-cia di Vicenza nell'ambito del progetto "Carta della Sicurez-za: un mezzo per contrastare il fenomeno del bullismo a scuola": 1) “Non ci faremo coinvolgere in atti di bullismo”. 2) “Aiuteremo gli studenti che ne sono vittime”. 3) “Includeremo i compagni che sono isolati”. 4) “Se verremo a conoscenza di un episodio di bullismo in-formeremo tempestivamente un adulto a scuola e a casa”.

• il percorso di studio assistito pomeridiano: per rendere più ef-ficace possibile l’intervento si propone una scelta diversifi-cata di intervento secondo le seguenti modalità:

1. studio guidato, solo per la classe di 1 media, accompagnati da personale competente che aiuta i ragazzi nello svolgimento dei compiti e nello studio;

2. studio autonomo e assistito da personale competente in un’aula comune per i ragazzi di 2 e 3 Media;

3. studio personalizzato (rapporto uno a uno), per chi necessita di un intervento specifico, supportato da personale competen-te, in accordo con la scuola.

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4. ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE SCOLASTICA

DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI , CON DSA E BES

La nostra scuola garantisce la parità dei diritti e dei doveri a tutti gli studenti e dedica particolare attenzione ai ragazzi diversamente abili. Da alcuni anni è attivo il gruppo GLI (Gruppo di lavoro per l’inclusione) che si impegna ad elaborare un PAI (Piano annuale di inclusione) Per mettere gli alunni diversamente abili in condizione di partecipare alle attività e alla vita della scuola viene elaborato per ognuno di loro un P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato): documento a validità annuale che per ogni area di intervento stabilita dal P.D.P. definisce specifici obiettivi, oltre che tempi e modalità per la loro attuazione. Per adeguare il P.E.I alle effettive esigenze dell’alunno diversamente abile, ogni anno scolastico viene analizzata collegialmente la diagno-si funzionale e vengono esaminati tutti i dati e le informazioni utili al caso. Il P.E.I. è condiviso da tutti i docenti della classe, dalla famiglia e dall’ULSS o da altre strutture di competenza. Costanti sono i rap-porti con la famiglia e gli specialisti di riferimento. Diritto allo studio e all’integrazione scolastica degli alunni con DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) La legge 8 ottobre 2010, n. 170, riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalcu-lia come Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), assegnando al sistema nazionale di istruzione il compito di individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché alunni e studenti con DSA possano raggiungere il successo formativo. Tali disturbi devono essere attestati da una diagnosi rilasciata dall’ULSS di competenza territoriale o da altre strutture accreditate dal Servizio Sanitario Nazionale. In conformità alla Legge 170/2010, i Consigli delle classi in cui sono presenti alunni con diagnosi di DSA redigono annualmente un Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.): si tratta di

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un documento che deve contenere l’indicazione degli strumenti com-pensativi e delle misure dispensative adottati nelle diverse discipline, nonché le modalità di verifica e di valutazione che si intendono ap-plicare, se diverse da quelle consuete. Diritto allo studio e all’integrazione scolastica degli alunni con BES (Bisogni Educativi Speciali) La nostra scuola garantisce un impegno concreto per l'inclusione degli alunni con BES in ottemperanza alla Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 "Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica" e alle relative indicazioni operative del 6 marzo 2013 (C.M. n°8)

5. LE PRIORITÀ PER IL MIGLIORAMENTO E IL PO-TENZIAMENTO

La scuola si propone un potenziamento che consenta la piena realiz-zazione del curricolo della scuola, la valorizzazione delle potenzialità e degli stili di apprendimento nonché della comunità professionale scolastica con lo sviluppo del metodo cooperativo, nel rispetto della libertà di insegnamento, la collaborazione e la progettazione, l'intera-zione con le famiglie e il territorio perseguiti mediante le forme di flessibilità dell'autonomia didattica e organizzativa previste dal rego-lamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275. In base alla legge 13/07/2015, n.107, l’Istituto ha elaborato il Piano di Miglioramento triennale. Esso si concentra soprattutto sulle priorità descritte nella parte con-clusiva del RAV (Rapporto di Autovalutazione), in cui già erano in-dicati alcuni obiettivi da perseguire per il miglioramento. I due punti critici su cui si è deciso di lavorare sono i risultati scola-stici e i risultati nelle prove standardizzate in particolare. Il testo completo del Piano di Miglioramento è allegato al presente PTOF.

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Esiti de-gli stu-denti

Priorità n. 1 Traguardi Risultati

primo anno

Risultati secondo anno

Risultati terzo anno

Risultati scolastici

In base alla classe fre-quentata gli alunni do-vranno rag-giungere gli obiettivi educativi e culturali necessari per la frequenza della classe successiva

Gli alunni dovranno possedere motiva-zioni chia-re che diano significato allo studio e un metodo di studio personale

Acquisi-zione di un metodo di studio che con-senta agli studenti di tenersi al passo con la pro-gramma-zione di-dattica

Migliora-mento di profitto degli alun-ni nelle discipline dove deno-tavano dif-ficoltà

Riduzione degli alun-ni non ammessi all’anno successivo

Priorità n. 2

Agli alunni si garantirà un percorso che si farà tanto più personaliz-zato quanto più si evi-denzierà una situa-zione che esige un

Gli alunni potranno riconosce-re di poter contare su un Colle-gio docen-ti impe-gnato a rimuo-vere gli ostacoli

Riduzione del nume-ro di in-sufficien-ze ripor-tante nel primo quadrime-stre

Per ciascun alunno che avesse ri-portato insuffi-cienze l’anno pre-cedente, riduzione del numero delle stesse nel nuovo

Potenzia-mento del-le compe-tenze degli alunni nel-le aree di-sciplinari

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accompa-gnamento

che si frappon-gono al successo scolastico

anno.

Esiti de-gli stu-denti

Priorità n. 3 Traguardi Risultati

primo anno

Risultati secondo anno

Risultati terzo anno

Risultati nelle prove standar-dizzate nazionali

Gli studenti dovranno affrontare gli Esami di Stato, com-presa la prova IN-VALSI, come op-portunità per risolve-re situazio-ni/problemi avvalendosi delle com-petenze acquisite

Nel corso dell'anno gli alunni si esercite-ranno su prove de-gli anni pre-cedenti per mette-re a frutto le proprie compe-tenze e crescere in autonomia

Miglio-ramento delle compe-tenze mi-surate dalle veri-fiche, at-traverso l’adozione di una didattica finalizzata

Dimostra-zione del raggiungi-mento ef-fettivo di competen-ze attraver-so l’affidamento ai ra-gazzi di compiti reali e la loro realiz-zazione

Migliora-mento dei risultati

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Priorità n. 4

Attivare, da parte dei docenti, un sistema di valuta-zione che preveda il migliora-mento con-tinuo dell'i-struzione e della for-mazione degli stu-denti

Riflettere sul livello di compe-tenze rag-giunto e pianificare interventi per l'ac-quisizione dei livelli essenziali di compe-tenze

Attuare esperi-menti di pratiche valutative motivanti

Raggiun-gimento di un sistema di valuta-zione uni-forme per ciascun diparti-mento

Raggiun-gimento di un sistema di valuta-zione uni-forme che tenga con-to delle competen-ze raggiun-te

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PARTE SECONDA:

L'OFFERTA FORMATIVA ED I PROGETTI

1. OBIETTIVI EDUCATIVI:

Per rendere più specifica la programmazione educativa e didattica è importante tener conto:

a) della situazione reale, storica e sociale in cui vivono i no-stri alunni;

b) degli obiettivi formativi a cui mirare; c) delle capacità da favorire.

1 a) Obiettivi formativi A partire dalla realtà di ciascuno, la scuola concorre alla formazione globale dell’alunno nella sua unità psicofisica e spirituale, affiancan-dosi alla famiglia per sostenerla nell’azione educativa, interagendo con le altre agenzie formative presenti nel territorio. A tale scopo intende perseguire i seguenti obiettivi: • la consapevolezza di sé, delle proprie idee e possibilità; • la progressiva conquista di autonomia nel giudizio critico, nelle

scelte, nell’assunzione di impegni; • la percezione della scuola come luogo di crescita e di arricchi-

mento personale; • il rispetto delle cose, dell’ambiente e delle persone; • la capacità di ascolto, di relazione, di dialogo con gli altri; • la capacità di dare significato alla vita, attraverso lo sviluppo

complessivo della persona, secondo lo spirito del Vangelo; • trattazione di contenuti essenziali che maturino entusiasmo per la

scuola, diano spazio ai nuclei tematici fondamentali e alimentino una sana curiosità culturale.

1 b) Capacità da favorire

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Per aiutare gli alunni a raggiungere gli obiettivi sopraindicati è bene aiutarli a sviluppare le seguenti capacità: a) sul piano educativo: • conoscenza di sé; • autocontrollo ed autostima; • autostima; • ordine e autonomia; • collaborazione e confronto; b) sul piano cognitivo, trasversali a tutte le discipline: • a comprendere il valore sotteso alle regole; • a comprendere messaggi di natura diversa e saperli rielaborare

con chiarezza e correttezza di linguaggio; • ad avviare al pensiero logico-deduttivo. • a prevenire il disagio e recuperare lo svantaggio; Inoltre è bene aiutare gli alunni a raggiungere la consapevolezza della Convivenza Civile, intesa come assunzione dei propri diritti e dei propri doveri, come conoscenza delle regole comportamentali a scuo-la, per la strada e negli spazi pubblici e dei codici e dei regolamenti stabiliti. A tal fine viene promosso l’inserimento ed il potenziamento, all’interno del programma di Storia, del modulo di Cittadinanza e Costituzione.

2. ATTIVITÀ EDUCATIVE E DIDATTICHE Iniziative e progetti si articolano nel triennio e sono deliberati sia all'inizio dell'anno scolastico che in itinere secondo i bisogni espressi da ogni singolo gruppo classe. Si propongono di seguito i progetti che hanno rilevanza in rapporto all'attività didattica ed educativa. • Educazione alle arti espressive • Progetto Sport • Attività di recupero e sostegno

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• Uscite e Viaggi di istruzione

2. 1. PROGETTO ACCOGLIENZA Classe Prima e Terza Finalità generali � Predisporre le condizioni favorevoli per un passaggio non traumatico dalla scuola primaria e scuola secondaria di 1° grado; � Realizzare la continuità tra scuola secondaria di 1° grado e scuola secondaria di 2° grado. Obiettivi � Far conoscere e rendere familiari strutture e servizi dell'istitu-to; � Favorire la socializzazione tra gli alunni dell'Istituto; � Prendere atto del metodo di studio degli alunni, discutere con loro sul loro metodo di lavoro e avviarli al miglioramento delle loro prestazioni; � Allentare la tensione emotiva e rimuovere il disorientamento iniziale. Attività � Intervento preliminare del Dirigente scolastico; � Incontro con i docenti delle discipline; � Presentazione piano di lavoro per ogni materia; � Visita alla struttura scolastica (uffici di Presidenza - uffici di Segreteria - laboratori...); � Incontro con classi intermedie; � Lettura del Regolamento; � Valorizzazione del lavoro estivo. 2. 2. PROGETTO ORIENTAMENTO Classe Terza

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Un impegno particolare si profonde nell’adottare iniziative e strategie valide per un serio orientamento, al fine di favorire negli alunni una maggiore consapevolezza delle loro attitudini e potenzialità, in vista della – non sempre facile – scelta della Scuola Superiore. La Scuola Secondaria di primo grado, infatti, è di per se stessa orien-tativa, in quanto aiuta il ragazzo a conoscersi, portandolo a ponderare le possibili scelte future in base alle attitudini che possiede. Le modalità di svolgimento di tale progetto prevedono:

• Riflessione, studio e dialoghi in classe sulle problematiche adolescenziali e giovanili, sulle varie professioni e approfon-dimento del sistema di istruzione liceale e professionale (Schede predisposte sull’orientamento, letture, momenti di confronto assembleari ed individuali).

• Mini Stages, in orario scolastico, in uno dei percorsi liceali della Scuola Superiore “Farina”, in base alle aspirazioni dei ragazzi, alle loro attitudini e ai loro interessi.

• Test Orientativo attitudinale. • Comunicazione scritta della proposta di Orientamento deli-

neata dal Consiglio di classe. Essa terrà in considerazione, ol-tre che i dati emersi dal Test attitudinale, anche il curricolo scolastico triennale.

• Comunicazione scritta alle famiglie del calendario delle “Scuole aperte” della città e della Provincia e degli incontri-riflessione organizzati dall’Orienta Insieme per i genitori (qualora permangano dubbi sulla scelta della Scuola è possi-bile un colloquio personale con degli esperti presso gli spor-telli dell’orientamento offerti del territorio);

2. 3. PROGETTO: EDUCAZIONE ALL’AMBIENTE Classe Prima e Seconda Obiettivi formativi � Acquisire capacità di osservazione dell'ambiente che ci circon-da;

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� Acquisire la capacità di documentare le osservazioni utilizzan-do gli strumenti assegnati; � Saper lavorare in gruppo. Obiettivi specifici � Conoscere le principali caratteristiche di alcuni ambienti natu-rali tipici e in particolare del nostro territorio, il bosco e la radura; � Riconoscere i segni dell'intervento dell'uomo negli ambienti. � Conoscere e comprendere il concetto di ecosistema e di biodi-versità; � Conoscere le varie forme di inquinamento; � Imparare a rispettare e salvaguardare l'ambiente anche attra-verso l'educazione al riciclo. Il progetto è avvalorato da una serie di uscite didattiche (Lago di Fimon, Valletta del silenzio, ecc.) e da incontri con esperti in mate-riale ambientale.

2. 4. PROGETTO: EDUCAZIONE ALLA SALUTE Obiettivi � Rendere consapevoli della propria salute fisica e mentale; � Far comprendere l'importanza delle norme igieniche e della prevenzione di malattie trasmissibili; � Favorire una migliore conoscenza di sé, del proprio corpo, del-le sue funzioni, in modo che si acquisisca la consapevolezza dell'importanza di un corretto equilibrio fisico e psichico; � Rendere consapevoli i ragazzi delle conseguenze dei propri comportamenti in relazione agli altri e nei diversi ambienti sociali e guidarli ad uno stile di vita responsabile e rispettoso.

2. 5. PROGETTO: EDUCAZIONE ALL’ AFFETTIVITA’ Classi Seconda e Terza

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Obiettivi � far crescere negli alunni un’attenzione per lo sviluppo persona-le e sociale proprio e altrui; � promuovere un buon rapporto con se stessi e con gli altri. L’educazione all’affettività non può essere limitata ad interventi spo-radici e non va trattata solo in maniera medico/scientifica, perciò tutti gli aspetti inerenti la crescita e lo sviluppo psico-fisico degli alunni vengono approfonditi attraverso una didattica attenta ai bisogni della classe e in linea con gli orientamenti cristiani. La nostra Scuola è attenta ad apportare insegnamenti che rispettano la natura umana e la natura della famiglia. Letture proposte, dibattiti e confronti pongono a tema l’educazione dei sentimenti e delle relazio-ni affettive, per portare gli alunni a sviluppare la capacità di ascolto dei propri bisogni e di espressione dei propri affetti, per avere un buon rapporto con se stessi nel rispetto degli altri. Questo percorso, gestito direttamente dai docenti, può essere arricchi-to con interventi di specialisti esterni, invitati dal Consiglio di Classe, riguardo a tematiche specifiche di cui si avverte la necessità di un approfondimento. 2.6. PROGETTO: EDUCAZIONE ALLE ARTI ESPRES-SIVE I progetti relativi hanno lo scopo di introdurre nella scuola una cultu-ra teatrale, musicale ed espressiva in genere, viva e partecipe. Attività: � educazione alla manualità; � educazione alle arti espressive: laboratori di poesia, musica e teatro; � laboratorio musicale: esecuzioni corali e strumentali, recupero della memoria storico-musicale, partecipazione a concorsi proposti dal Territorio e a lezioni-concerto offerti dal Settore Servizi Educa-tivi del Comune di Vicenza;

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� Importante dal punto di vista didattico-formativo è la realizza-zione dei Recital musicali natalizi che coinvolgono i ragazzi come cantanti e ballerini e, in terza media, anche come attori del Musical. � Cineforum di classe o di interclasse 2.7. POTENZIAMENTO PER LA LINGUA STRANIERA Insegnanti madrelingua inglese Obiettivi � motivare allo studio della lingua straniera attraverso l’esperienza diretta dell’uso della stessa; � utilizzare le conoscenze acquisite per comunicare in un conte-sto reale, superando l’iniziale inibizione; � conoscere e confrontare gli aspetti della civiltà, della cultura e dello stile di vita dei paesi di cui si studia la lingua; � migliorare la competenza comunicativa del parlare ed ascolta-re, con attenzione anche a pronuncia ed intonazione; � ampliare la conoscenza del lessico. Con modalità e tempi diversi per le classi, durante alcune ore currico-lari gli alunni hanno l’opportunità di dialogare con insegnanti madre-lingua inglese. Si utilizza solo la lingua inglese e si riproducono si-tuazioni dialogiche verosimili (presentarsi, prenotare un viaggio, or-dinare in un bar, ecc.). 2. 8. LABORATORIO DI FRANCESE Classe Terza: 1 ora settimanale per un quadrimestre Obiettivi � potenziamento delle strutture e del lessico tramite lezioni di geo-grafia in francese. � potenziamento e rinforzo con strategie alternative di quanto fatto durante le due ore curricolari settimanali. preparazione per sostenere l’esame DELF Scolaire niveau A2

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2. 9. CORSO DI LATINO Classe Terza: 1 ora settimanale per un quadrimestre Obiettivi � conoscere la permanenza della lingua e cultura latina nelle lin-gue e culture moderne, attraverso confronti interlinguistici e la lettura di semplici testi latini del genere "favola". � conoscere la pronuncia e le regole dell'accento. � conoscere i generi grammaticali. � conoscere il significato e la funzione sintattica dei casi latini. � conoscere la morfologia nominale della 1° e della 2° declina-zione. � introduzione alla morfologia verbale delle quattro � indicativo presente e imperfetto del verbo "sum". Agli alunni di terza Media l’Istituto offre la possibilità di partecipare ad un corso propedeutico alla lingua latina che si tiene in una delle di Italiano, durante il secondo quadrimestre. 2. 10. PROGETTO SPORT Nel CAMPO SPORTIVO si predispongono iniziative che rappresen-tano per i ragazzi momenti importanti di attività formativa e intendo-no promuovere non solo l’interesse agonistico, ma anche l’adesione ai valori più veri e sani dello sport. � Corse Campestri, al Parco Querini; � Gara sportiva ‘Vicenza che corre’; � Giornata sulla neve a Folgaria � Gare di atletica leggera (Fase d’Istituto); � Gare di atletica tra scuole cattoliche � Torneo di Tennis tavolo; � Torneo giochi di squadra fra Scuole cattoliche della città di Vicenza.

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2. 11. PROGETTO PROSSIMITÀ I Care: mi interessa, mi sta a cuore … È l’espressione che Don Lo-renzo Milani ha lasciato ai suoi ragazzi come sintesi di quello stile con cui affrontare la vita, con tutte le sue sfide e problematicità, la ricchezza di stimoli e risorse che è stata l’esperienza stessa della scuola di Barbiana. È lo stesso stile che Giovanni Antonio Farina ha proposto e propone, ieri come oggi, per la scuola, come spazio privi-legiato in cui l’Illuminare la mente attraverso lo studio, l’approfondimento non solo strettamente disciplinare, ma con un o-rizzonte ampliato sulle diverse dimensioni dell’uomo e della realtà, è indirizzato a formare il cuore di donne e uomini che stanno crescen-do. L’Istituto omnicomprensivo a partire dalla sua vocazione di scuola cattolica e di scuola Farina vive la missione educativa attraverso la formazione della persona nella sua totalità e integrità, avendo partico-larmente a cuore l’educazione ai valori cristiani e sociali. La cura della dimensione valoriale della persona si realizza attraverso la testimonianza e soprattutto la sperimentazione degli stessi valori. Il Progetto “I care” vuole essere l’espressione di questo stile educati-vo in cui i valori portanti sono quelli dell’attenzione all’altro nei suoi bisogni, della prossimità come dono di sé all’altro, della condivisione e della corresponsabilità del Bene comune, dell’impegno civile, nella forma del volontariato. Tale formazione si realizza nell’arco dell’intero ciclo scolastico, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di II grado, secondo un criterio di gradualità e di rispetto dei tempi di crescita. Obiettivi della scuola secondaria di 1° grado:

• aiutare i ragazzi ad accorgersi degli altri • aiutare i ragazzi a farsi vicini ai loro compagni per accoglierli

nella loro diversità. Attività:

• animazione casa di risposo suore anziane (Infermeria): Mese di Febbraio – 2 ore – (classe 1 Media)

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• Visita conoscenza del Presidio Riabilitativo Villa Maria di Vigardolo: Mese di Aprile – 2 ore (classi 2 m A e 2 m B)

• Incontro testimonianza con gli amici del Farina sull’India e l’America latina: Mese di Marzo – 2 ore – (classi 3 m A e 3 m B)

• Raccolta vestiti usati in collaborazione con l’Associazione Humana

• Giornate formative: Educazione dei sentimenti: “I valori e la conoscenza di sé” (Prima Media):

Mese di Aprile – 5 ore “Le relazioni interpersonali” (Seconda Media)

Mese di Maggio – 5 ore “Emozioniamoci: sentimenti, emozioni e comportamenti” (Terza Media) Mese di Aprile – 5 ore

2.12. DESCRITTORI DI VALUTAZIONE VOTO GIUDIZIO DESCRITTORI

VOTO 1 – 2

PROFITTO NULLO

L’alunno non si applica e non par-tecipa al dialogo educativo. Non conosce gli elementi essenziali del-la disciplina e svolge molto saltua-riamente i compiti a casa.

VOTO 3

SCARSO

L’alunno si applica con disconti-nuità: la conoscenza dei contenuti è gravemente lacunosa e frammenta-ria. Usa con molta approssimazio-ne la lingua italiana e non conosce i linguaggi specifici delle discipli-ne.

VOTO 4

INSUFFICIENTE

Partecipa al dialogo educativo con un impegno superficiale ed è di-sorganizzato nel lavoro. Conosce in modo lacunoso gli elementi es-

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senziali della disciplina e usa in modo scorretto la lingua italiana.

VOTO 5

NON SUFFICIEN-TE

L’alunno non è sempre organizzato nel lavoro in classe e a casa. Ha una conoscenza superficiale dei contenuti esposti in modo insicuro e con limitata capacità di analisi.

VOTO 6

SUFFICIENTE

L’alunno conosce gli elementi es-senziali delle discipline. Partecipa anche se non attivamente all’attività didattica in classe. Ha una sufficiente padronanza della lingua italiana e dei linguaggi tec-nici.

VOTO 7

DISCRETO

Si impegna in modo quasi costante e partecipa abbastanza attivamente. Conosce gli elementi essenziali delle discipline e i concetti che li organizzano. Usa in modo adegua-to la lingua.

VOTO 8

BUONO

Partecipa e si impegna in modo costante ed è organizzato nel pro-prio lavoro. Ha buona conoscenza delle discipline. Soprattutto quando è guidato sa analizzare e operare relazioni tra i diversi elementi delle discipline. L’espressione linguisti-ca appropriata.

VOTO 9

DISTINTO

Partecipa in modo attivo e vivace, dimostrando interesse ed impegno elevati. È ben organizzato nel lavo-ro e possiede conoscenze sicure e ben organizzate. Sa esprimersi in modo organico.

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VOTO 10

OTTIMO

È lodevole per l’impegno e la par-tecipazione. Organizza il proprio lavoro in modo autonomo. Ha co-noscenze approfondite ed è in gra-do di operare collegamenti all’interno della disciplina e tra le diverse discipline anche grazie ad approfondimenti personali.

DESCRITTORI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

10

• frequenza assidua e puntualità costante • rispetto degli altri e dell’istituzione scolastica • scrupoloso rispetto del regolamento scolastico • ruolo propositivo all’interno della classe

9

• regolare frequenza e puntualità • rispetto delle norme disciplinari d’istituto • equilibrio nei rapporti interpersonali • ruolo positivo e collaborazione nel gruppo

classe

8

• frequenza abbastanza regolare e puntualità • osservanza non sempre regolare delle norme re-

lative alla vita scolastica • occasionale disturbo del regolare svolgimento

delle lezioni • partecipazione non molto collaborativa al fun-

zionamento della classe

7

• frequenza abbastanza regolare e puntualità • rapporti non sempre sereni con gli altri • disturbo dell’attività didattica

27

• funzione passiva all’interno della classe

6

• assenze e ritardi frequenti • rapporti problematici con gli altri • frequente disturbo dell’attività didattica • funzione negativa all’interno della classe

5

• assenze frequenti e “calcolate” e ritardi quoti-diani

• comportamento scorretto nel rapporto con inse-gnanti e compagni

• completo disinteresse per le attività didattiche • assiduo disturbo delle lezioni e funzione negati-

va nel gruppo classe • episodi di mancata applicazione del regolamen-

to scolastico (es.: falsificazione della firma dei genitori … )

2.13. ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO

Oltre ad un regolare ripasso che l'insegnante prevede alla conclusione di ogni unità di apprendimento, durante il corso dell'anno si organiz-zano lezioni pomeridiane di rinforzo per i ragazzi più deboli in alcu-ne discipline. In casi di effettiva difficoltà di apprendimento, la famiglia concorda con la scuola un recupero individualizzato; in questo caso la scuola offre la disponibilità dell'ambiente. 2.14. USCITE E VIAGGI DI ISTRUZIONE Essi rientrano nella progettualità della scuola come momenti formati-vi sia sul piano culturale che relazionale e hanno come obiettivo la conoscenza del territorio e di altre realtà.

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Le uscite si realizzano nella mattinata, nell'ambito di una o più disci-pline in luoghi significativi della città e della provincia, perché la conoscenza teorica sia supportata dall'esperienza diretta. Infatti Vi-cenza è luogo storico, dal periodo romanico al paleocristiano, dal glorioso secolo palladiano fino alla resistenza antifascista. Esse sono comunicate alle famiglie di volta in volta, ma il consenso dei genitori è richiesto d'ufficio all'atto dell'iscrizione alla prima clas-se. Secondo l'opportunità la scuola organizza inoltre la "gita scolastica" di classe, fuori della provincia di Vicenza, sempre coerente con qual-che aspetto culturale disciplinare. Di questa si chiede l'autorizzazione specifica alla famiglia. Secondo il Regolamento, trattandosi comunque di attività curricolare, la partecipazione è obbligatoria, salvo motivi particolari. Ogni "gita" è predisposta secondo un progetto, che illustri finalità ed obiettivi, nonché modalità operative. In terza media è previsto un gemellaggio con una Scuola di Annecy (Francia), che prevede l’accoglienza degli studenti francesi qui nella nostra Scuola e un viaggio di istruzione di tre – quattro giorni ad An-necy, città gemellata con Vicenza. 3. CONTENUTI, METODOLOGIE E VERIFICA DELLE AT-TIVITÀ I contenuti e le metodologie rientrano nella pianificazione annuale di ogni insegnante e sono relativi alle Indicazioni vigenti della Scuola Secondaria di Primo Grado. Pur nella ricerca e attivazione di strategie metodologiche diversifica-te, per suscitare la motivazione allo studio degli alunni, alcuni stili di insegnamento sono consolidati dall’esperienza. Essi sono: lezione frontale, lavoro di gruppo, apprendimento coope-rativo, discussioni, confronto, avvio all’autovalutazione.

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Ogni progetto è finalizzato alla motivazione allo studio e all'acquisi-zione del gusto della cultura attraverso modalità diverse: di appro-fondimento, di approccio operativo, di esperienza, e al successo sco-lastico, secondo il percorso formativo dell'alunno. L'esito delle varie attività viene verificato nella sua bontà o nelle sue carenze attraverso:

• questionari strutturati e relazioni scritte; • colloqui individuali e di gruppo; • la valutazione in sede di Collegio Docenti e di Consiglio d'I-

stituto; • la risonanza extrascolastica, se si tratta di concorsi o di pro-

getti collegati col territorio. 4. CRITERI GENERALI PER LA RILEVAZIONE DEGLI AP-PRENDIMENTI

Al fine di consentire una valutazione quadrimestrale oggettiva, gli insegnanti si avvalgono dei seguenti strumenti di osservazione: • prove orali, di ascolto, di comprensione e di esposizione; • questionari; • prove scritte, grafiche e pratiche; • griglie che permettano l’osservazione sistematica delle abilità,

delle competenze e del livello di autonomia raggiunto da ogni singolo alunno;

• momenti di confronto e scambio con i genitori degli alunni.

Nella valutazione bimestrale, quadrimestrale e finale, attraverso la raccolta sistematica e continuativa di informazioni, l’insegnante tiene in considerazione i seguenti elementi: • il livello di partenza e il processo di apprendimento, tenendo con-

to dell’età e del lavoro nell’intero periodo scolastico; • l’impegno, la partecipazione e la continuità applicativa nel lavo-

ro;

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• la capacità di organizzare il lavoro in modo autonomo relativa-mente agli obiettivi formativo - didattici;

• i risultati delle prove scritte, grafiche e orali svolte in classe e a casa;

• il progressivo raggiungimento degli obiettivi di ogni disciplina; • le competenze e capacità conseguite; • il processo di crescita e maturazione globale dei ragazzi. 5. DOCUMENTI DI VALUTAZIONE

Le verifiche scritte vengono normalmente consegnate alla famiglia, come anche i risultati delle prove, orali e pratiche dell’alunno, in mo-do da garantire una comunicazione costante ai genitori delle verifiche degli apprendimenti. Le stesse valutazioni sono riportate nel registro online. Altri mezzi di comunicazione della valutazione, adottati dalla scuola, sono le schede bimestrali, che si consegnano: • a fine novembre, relativamente al periodo settembre – ottobre –

novembre; • ad aprile, relativamente al periodo febbraio – marzo.

Tali schede riportano una griglia di indicatori per quanto riguarda: • l’ambito comportamentale (rapporti con compagni ed educatori,

partecipazione) • l’ambito cognitivo (interesse e impegno, metodo di studio, ap-

prendimento qualitativo e quantitativo) • inoltre ogni docente indica un voto espresso, in decimi, sui pro-

cessi di apprendimento della sua disciplina.

Nel quadrimestre vengono consegnate le Schede Personali, in cui sono indicati i voti delle materie e un profilo che il Consiglio di Clas-se stila in maniera descrittiva, tenendo conto dei criteri presi in con-siderazione nella stessa scheda bimestrale.

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6. ORARI Tenendo conto delle esigenze delle famiglie, la scuola articola le atti-vità scolastiche su cinque giorni di lezioni antimeridiane settimanali. L’orario giornaliero è suddiviso in sei unità di lezione di 55 minuti, in modo da raggiungere il monte ore di 30 ore settimanali curricolari, lasciando spazio alle aggiuntive opzionali pomeridiane. Gli alunni che usufruiscono di attività pomeridiane libere, determina-te all'inizio di ogni anno scolastico secondo la richiesta, quali studio assistito, strumento musicale, Laboratorio di Informatica, prolungano il tempo scolastico fino al pomeriggio. L’orario giornaliero, su cinque giorni settimanali, risulta così artico-lato: - ore 7.45 – 13.30: attività scolastiche obbligatorie, con intervallo

dalle 10.30 alle 10.45 e dalle 12,35 alle 12,40; - ore 13.30 – 14.30: servizio mensa e ricreazione; - ore 14.30 – 16.30: studio assistito e/o guidato e/o attività integrative

DISCIPLINE E QUADRO ORARIO

Discipline h. sett. h.annue

Italiano 6 200 Storia 2 68 Geografia 2 68 Matematica 4 136 Scienze 2 68 Tecnologia 2 68 Inglese 3 102 II lingua comunitaria 2 68 Arte e immagine 2 68 Musica 2 68 Scienze motorie e sportive 2 68 Religione 1 34

Totale 30 1016

32

7. ATTIVITA’ EXTRACURRICOLARI . 7. 1 DOPOSCUOLA Un obiettivo fondamentale da conseguire è la capacità, da parte dei ragazzi, di gestire in modo autonomo le attività di studio ed esecu-zione dei compiti. Il momento del lavoro personale è uno spazio fon-damentale nella giornata che deve essere garantito e fatto proprio come passaggio consapevole di crescita degli alunni. Il servizio di doposcuola, guidato da alcuni insegnanti, risponde a questa esigenza e, contemporaneamente, a quelle delle famiglie per la gestione pome-ridiana del tempo. I ragazzi sono messi nelle condizioni di: • eseguire compiti e lezioni assegnate; • acquisire una capacità di lavoro personale autonomo; • imparare un metodo di studio; • essere accompagnati e aiutati a individuare e superare le difficoltà; • usare positivamente il tempo libero (nel tempo dopo pranzo). 7. 2 SCUOLA DI MUSICA Le attività musicali proposte dall’Istituto hanno la finalità di pro-muovere la partecipazione attiva degli alunni all’esperienza della mu-sica nel suo aspetto di espressione e comunicazione. Essi sono innan-zi tutto un momento educativo. La partecipazione alle diverse attività: • avvicina l’alunno allo studio dello strumento; • stimola la capacità di concentrazione; • rafforza la consapevolezza di se stesso e nelle proprie capacità • contribuisce alla maturazione espressiva e comunicativa degli alun-ni; • educa all’uso di uno dei mezzi essenziali della comunicazione, quello sonoro; • contribuisce all’affinamento del gusto estetico.

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I corsi strumentali attivati dall’Istituto rappresentano un’opportunità per gli alunni per iniziare lo studio di uno strumento musicale, scelto fra quelli proposti (chitarra, batteria, flauto dolce, clarinetto, piano-forte e tastiera) 7. 3 LABORATORIO DI INFORMATICA Si privilegia l’utilizzo delle nuove tecnologie nell’ottica interdiscipli-nare per portare, nel corso del triennio, alle conoscenze base degli applicativi del pacchetto Office e di altri programmi didattici.

• Micromondi –Logo: conoscenze del linguaggio di pro-grammazione Logo per: usare strumenti di grafica - impor-tare e modificare forme - usare i comandi per animare forme - apprendere il concetto di procedura – saper scrivere e inter-pretare semplici procedure per costruire figure geometriche semplici e complesse. Realizzazione di una cartolina animata

• Word editor : saper scrivere - modificare – formattare impa-ginare testi; saper inserire oggetti - saper creare e modificare tabelle. Realizzazione di un calendario con immagini

• Power Point: conoscere e saper usare le opzioni di base per creare e gestire presentazioni; saper usare le tecniche avanza-te per applicare effetti alle diapositive. Realizzazione di pre-sentazioni su tematiche a scelta dello studente

• Excel: funzioni generali; formattazione e creazione grafici. • Navigazione in rete : uso dei motori di ricerca per testi e

immagini Inoltre si organizzano diverse iniziative di carattere socio-religioso. Ad alcune di esse partecipano attivamente anche le famiglie: � S. Messa di apertura dell'anno scolastico con la Scuola primaria e

secondaria, seguita dalla castagnata; � Incontri di preghiera e di riflessione all’inizio dell’anno e nei

momenti liturgici più significativi; � Recital musicali di Natale; che coinvolgono i ragazzi come can-

tanti e ballerini e, in terza media, anche come attori;

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� Raccolte di denaro e/o di cibo a favore di altre scuole del nostro Istituto religioso e/o in collaborazione con altri Enti, in particola-re con il Banco di Solidarietà di Vicenza;

� Giornate missionarie; � Saggio di Musica e Festa di fine anno; � Campo scuola estivo in Alto Adige: esperienza molto positiva e

significativa in cui si continua il cammino formativo proposto durante l’anno scolastico.

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PARTE TERZA 1. ORGANIZZAZIONE DELLE RISORSE

La struttura organizzativa dell’Istituto vede figure e organismi fun-zionali all’efficienza del servizio e al conseguimento degli obiettivi educativi:

• Rappresentante dell’Ente Gestore • Direzione: Preside

Coordinatrice di Plesso Coordinatori di classe

• Servizi di: Segreteria Didattica Segreteria Amministrativa Portineria, Centralino, Fotocopie Mensa e Doposcuola

• Organi Collegiali: Collegio dei Docenti Consiglio d’Istituto Consiglio di Classe Comitato Genitori

Nell’organizzazione del lavoro si pone particolare attenzione: • capacità collaborative e di corresponsabilità • dialogo aperto e costruttivo • attenzione ai bisogni del territorio e alle richieste degli uten-

ti: genitori e studenti. L'Istituto considera come prioritarie: a) Le Risorse umane: i componenti della "comunità educante", vale

a dire Alunni - Docenti - Genitori - Personale di collaborazione; b) Le Risorse materiali: gli ambienti e gli strumenti della Scuola

stessa.

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A) LE RISORSE UMANE � Gli Alunni sono "risorsa in quanto ragione d'essere della scuola": essi sono sollecitati ad essere protagonisti della loro cre-scita, ad assumere responsabilità nelle varie attività, ad essere propositivi nelle iniziative.

� I Docenti sono "risorsa qualità", in base alla loro qualifica, abilitazione e professionalità, che esprimono nelle attività didatti-che ed extracurricolari;

• essi sono responsabili dell'attività didattica relativa alla propria disciplina;

• sono corresponsabili dei Progetti deliberati in sede di Organi Col-legiali, cui partecipano;

• sostengono e promuovono progetti e iniziative al fine di rendere più significativo l'ambiente scuola, sia per i Genitori che per gli alunni.

• In particolare si evidenziano le competenze e funzioni del coor-dinatore di classe

Il coordinatore di classe è: � il punto di riferimento per i problemi che sorgono all’interno

della classe e per le azioni da mettere in atto. � facilitatore di rapporti fra i ragazzi. � facilitatore di rapporti fra i docenti e i genitori.

in rapporto agli alunni: � si informa sulle situazioni a rischio e/o di disagio. � comunica le eventuali decisioni prese in Consiglio di classe. � controlla che gli alunni informino i genitori su comunicazioni

scuola/famiglia. � si impegna, chiedendo collaborazione, di organizzare le visite

guidate e i viaggi di istruzione per la classe. � Presenta e legge il Regolamento d’Istituto, all’inizio

dell’anno. � Si impegna, mensilmente, a cambiare di posto gli alunni per

facilitare uno scambio con tutti.

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in rapporto ai genitori: � tiene rapporti con i rappresentanti dei genitori della classe e

ne chiede e promuove il contributo. � tiene i contatti con le famiglie e informa genitori ed alunni

sulla valutazione complessiva nonché su eventuali problemi disciplinari.

� informa e convoca i genitori degli alunni in difficoltà.

in rapporto al consiglio di classe: � relaziona in merito all’andamento generale della classe. � cura la verbalizzazione delle sedute. � organizza, promuove e coordina momenti di confronto e di

raccordo tra i colleghi della classe in ordine alla programma-zione didattica.

� verifica il corretto svolgimento di quanto concordato in sede di programmazione della classe.

� prepara le bozza dei giudizi globali e/o del materiale necessa-rio per le operazioni di scrutinio.

� redige, in accordo con il C.d.C., per la classe terza, il docu-mento di presentazione agli esami.

� I Genitori sono "risorsa collaborativa", in quanto primi re-sponsabili dell'educazione; la loro partecipazione attiva è necessa-ria per conseguire gli obiettivi formativi e didattici che l'Istituto si propone.

Essi: • partecipano, in quanto eletti, ai Consigli di classe, ad eccezione

di quelli convocati per la valutazione; • partecipano, in quanto eletti, al Consiglio d'Istituto, secondo il

Regolamento degli Organi Collegiali d'Istituto; • costituiscono il Comitato Genitori , che ha una funzione di col-

laborazione attiva nella scuola

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� Il Personale di collaborazione - Segreteria - Portineria - Puli-zie - Mensa Assistenza - contribuisce al funzionamento efficiente e all'efficacia educativa della scuola; inoltre concorre a favorire un clima accogliente e sereno, in cui ciascuno si senta in casa propria e insieme responsabile dell'altro.

2. FORMAZIONE DELLE CLASSI E ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI Per la formazione delle classi i criteri generali sono stabiliti dalla Di-rezione dell’Istituto. Sono accettate le iscrizioni, dopo un colloquio con la famiglia e lo studente. Gli inserimenti di alunni provenienti da altre scuole sono valutati dal Preside e dal Consiglio di classe in base al “Protocollo operativo” elaborato da una commissione di docenti referenti delle Scuole della Città di Vicenza, in rete (cfr. Progetto “Orienta Insie-me”). Le classi sono miste e formate da un numero non superiore a 30 a-lunni. Spetta al Dirigente scolastico elaborare un piano organico di inse-gnamento. La docenza delle varie discipline è assegnata agli Inse-gnanti forniti dei titoli necessari, nel rispetto dei contratti AGIDAE vigenti, secondo i criteri della professionalità, della continuità educa-tivo-didattica ed eventuali necessità dell'Istituto. 3. FORMAZIONE DEI DOCENTI I Docenti, tutti forniti dei titoli richiesti dalla legislazione scolastica, partecipano regolarmente ad incontri e corsi di aggiornamento per affinare la loro professionalità e affrontare con competenza le esigen-ze di innovazione della scuola. Le attività proposte sono le seguenti:

• partecipazione ai corsi e progetti specifici promossi dall’Ufficio Scolastico Territoriale;

• confronto per aree disciplinari per mantenere viva la collegia-lità;

• incontri sulle Riforme Scolastiche;

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• corso annuale di formazione e di aggiornamento didattico or-ganizzato dalla scuola o da altre Istituzioni;

• incontri di formazione al carisma educativo proprio della no-stra scuola e sui principi pedagogici di San Giovanni Antonio Farina.

Per favorire ulteriormente l'aggiornamento dei docenti la scuola met-te a disposizione, in ambiente adeguato, riviste specializzate, pubbli-cazioni e sussidi vari, oltre al libero accesso alla biblioteca, alla vide-oteca e ad Internet. 4. FORMAZIONE DEI GENITORI I Genitori dell'Istituto FARINA si riconoscono nei principi statuta-ri dell'AgeSC (Associazione Genitori Scuola cattolica) e aderisco-no alla Associazione, che sostiene a livello politico il riconoscimen-to della scuola pubblica non statale e collabora con la scuola in varie attività. Anche per i Genitori sono previsti incontri di socializzazione, colla-borazione e formazione al loro compito formativo, non facile soprat-tutto nel contesto sociale attuale. D'altra parte, il compito educativo della scuola non può avere esito positivo se non trova riscontro in famiglia, almeno a livello di princi-pio e di condivisione di alcuni valori umani e cristiani fondamentali. Per questo motivo, la scuola, in stretta collaborazione con l'AGeSC realizza: • incontri formativi relativi all'educazione alla salute e alla preven-

zione, alle problematiche della vita famigliare, a tematiche di eti-ca;

• partecipazione a manifestazioni pubbliche in cui sia significativa la presenza dei genitori AGeSC, sia a livello provinciale, sia re-gionale o nazionale;

• altri incontri ricreativi e di socializzazione.

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5. RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA La priorità della famiglia nell’educazione, espressa nel Progetto Edu-cativo, impone che le relazioni tra docenti e genitori siano essenziali occasioni di confronto sull’ipotesi educativa della scuola e di ricerca di strategie e modalità di intervento comuni, consapevoli che solo una condivisa linea educativa degli adulti consente ai ragazzi di camminare. In tal senso raccogliamo e facciamo nostro l’invito a tra-sformare in collaborazione il rapporto scuola - famiglia al fine di rendere realmente formativo e personalizzato l’intervento didattico. Gli incontri docenti – genitori perseguono i seguenti obiettivi: • sostenere ogni ragazzo nel suo processo di crescita attraverso l’esperienza scolastica; • aiutarsi a rilevare le capacità / desideri / difficoltà dell’alunno con uno sguardo accogliente e valorizzante; • definire e condividere indicazioni metodologiche chiare ed operati-ve e verificare periodicamente il percorso fatto; • confrontarsi sull’esperienza dell’essere educatori. Per le comunicazioni scuola-famiglia viene utilizzato il registro onli-ne e un libretto personale in cui vengono riportate giustificazioni e segnalazioni dei singoli docenti riguardo al comportamento tenuto nelle attività scolastiche, l’impegno, la cura del materiale, ecc. Diversi gli strumenti e le occasioni attraverso i quali si verificano andamento e situazione degli alunni: • Colloqui individuali nell’ora di ricevimento settimanale di ogni do-cente, per tutto l’anno scolastico. Avvengono su richiesta online dei genitori o su sollecitazione di un docente / più docenti • Consigli di classe (tre nel corso dell’anno) sulla situazione della classe e la programmazione. In occasione del primo incontro i genito-ri eleggono i loro rappresentanti, che terranno più direttamente i con-tatti con il Consiglio di classe dei docenti, secondo quanto previsto dalla normativa sugli Organi Collegiali. Concorrono alla costruzione di un positivo rapporto con le famiglie anche le diverse attività organizzate in vari momenti dell’anno:

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• Festa di inizio d’anno scolastico • Open Day • Festa fine anno scolastico • Incontri organizzati dalla scuola o dal Comitato Genitori su temi relativi all’educazione • Attività dell’AGESC (Associazione Genitori Scuole Cattoliche)

BORSE DI STUDIO Il comitato genitori si impegna ad erogare ogni anno una borsa di studio (del valore di circa 250 €) ad un alunno meritevole della Scuola Secondaria di primo grado. I criteri per l’assegnazione sono:

1) Curriculum scolastico buono; 2) Ruolo positivo e propositivo all’interno della classe.

Ogni consiglio di classe indica i nominativi di due ragazzi e, tra tutti i segnalati, il Collegio Docenti, seleziona il vincitore. Il Comitato genitori consegna a tutti i ragazzi segnalati un attestato di merito durante una semplice cerimonia, ad inizio anno scolastico. I RAPPRESENTANTI DI CLASSE DEI GENITORI I Rappresentanti dei genitori al Consiglio di classe vengono eletti, o riconfermati, una volta l’anno. Le elezioni vengono indette dal Diri-gente Scolastico entro il 31 ottobre. Una volta eletti, i rappresentanti restano in carica fino alle elezioni successive (quindi anche all'inizio dell'anno scolastico seguente), a meno di non aver perso i requisiti di eleggibilità (nel qual caso restano in carica solo fino al 31 agosto). Hanno il DIRITTO di: - farsi portavoce di problemi, iniziative, proposte, necessità della propria classe presso il Consiglio di cui fanno parte, presso il Consi-glio di Istituto e presso il Comitato Genitori; - informare i genitori, mediante diffusione di relazioni, note, avvisi o altre modalità, previa richiesta di autorizzazione al Dirigente Scola-stico, circa gli sviluppi d'iniziative avviate o proposte dalla Direzio-ne, dal corpo docente, dal Consiglio di Istituto, dal Comitato Genito-ri;

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- convocare, su richiesta dei genitori, o qualora lo ritenessero oppor-tuno, l’assemblea di classe dei genitori. (Data e orario di svolgimento devono essere concordati con la Presidenza) NON hanno il diritto di: - occuparsi di casi singoli; - trattare argomenti di esclusiva competenza degli altri Organi Colle-giali della scuola (per esempio quelli inerenti la didattica ed il meto-do di insegnamento). Hanno il DOVERE di: - conoscere il Regolamento di Istituto; - mantenere il dialogo con tutti i genitori della classe; - fare da tramite tra i genitori che rappresentano e l'istituzione scola stica; - tenersi aggiornati riguardo la vita della scuola; - presenziare ad alcune riunioni del Consiglio di classe e a quelle del Comitato Genitori (di cui fanno parte di diritto); - informare i genitori che rappresentano sulle iniziative che li riguard ano e sulla vita della scuola; - farsi portavoce delle istanze presentate dai genitori; NON sono tenuti a: - farsi promotore di collette (se non su richiesta esplicita della Presi- denza); - gestire un fondo cassa della classe; B) Risorse Materiali: laboratori e strumenti L'edificio è ampio e spazioso; le aule e gli ambienti vari sono lumi-nosi e confortevoli, dotati delle attrezzature necessarie ed utili alle diverse attività scolastiche. Le classi sono tutte dotate di LIM, di registro elettronico attra-verso un PC collegato con la segreteria didattica.

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Esso costituisce indispensabile strumento di comunicazione con la direzione, dei docenti con gli alunni, della scuola con le fa-miglie In particolare si segnalano alcuni laboratori, ampi, luminosi e con-fortevoli, dotati di attrezzature tecnologiche e relativi alle se-guenti aree: scientifica, letteraria, artistica-espressiva e lingui-stica:

• Aula delle Attività artistiche per l’educazione all’espressività e all’immagine;

• Aula di Musica per l’educazione all’ascolto musicale, al suono e al canto;

• Laboratorio di Informatica per offrire la possibilità di avvia-re e affinare le competenze tecniche degli allievi. Il Labora-torio è collegato ad INTERNET;

• Sala da gioco, ampia adiacente alla sala mensa e dotata di calcetti;

• Cortile esterno con impianto di pallavolo e pallacanestro;. • Biblioteca fornita di nuovi libri di letteratura per ragazzi e li-

bri di Narrativa classica; per prestiti, consultazione di libri e laboratori di ricerca per singoli e gruppi classe.

Si segnalano anche alcuni ambienti della Scuola secondaria di secon-do grado, usufruibili anche dagli alunni della scuola Secondaria di Primo Grado, secondo la necessità o per affrontare la realizzazione di alcuni progetti:

• Laboratorio linguistico (Audio-Attivo-Comparativo) per l’apprendimento delle lingue straniere, ma adatto anche ad un corretto apprendimento della lingua italiana, attraverso attività adeguate;

• Palestra interna ed esterna (scoperta) per le attività curricola-ri ed extracurricolari;

• Videoteca per integrare ed esemplificare gli insegnamenti delle varie discipline;

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• Aula Magna per Assemblee d'Istituto, conferenze, colloqui con i genitori ed attività didattiche varie;

• Ambulatorio medico per visite mediche e pronto soccorso; Il supporto dell’attività didattica è costituito da attrezzature e mate-riali adeguati; oltre a quelli già citati: fotocopiatrice – televisore – videoregistratori e lettori Dvd – audioregistratori – strumentario mu-sicale – attrezzi ginnici – carte geografiche – mappamondi. 6. RAPPORTI CON IL TERRITORIO E COLLEGAMENTI CON LE ALTRE SCUOLE

L’Istituto promuove il dialogo con le strutture presenti nel territo-rio , collaborando per la realizzazione dei progetti sopra elencati e di altri che lungo l'anno vengono proposti dall'Assessorato all'Istruzio-ne, dal CSA, da altri Enti culturali. Essi sono selezionati e realizzati secondo il ritmo di crescita della classe e la coerenza con i programmi delle varie discipline. La Scuola favorisce inoltre la partecipazione degli alunni alle mani-festazioni culturali offerte dalla città, nel rispetto della programma-zione curricolare del Consiglio di classe. Considera parte integrante dell'offerta formativa la partecipazione a concorsi proposti da struttu-re educative del territorio, come momento significativo di esperienza e orientamento. La nostra Scuola fa parte dell' "Orienta insieme", che è una rete di scuole vicentine che si occupa di orientamento scolastico. L'attività dell' "Orienta insieme" e le iniziative per l'orientamento, a cui sono invitati gli alunni e i loro genitori, si possono trovare nel sito della rete, www.orientainsieme.it Per l'adempimento dell'obbligo scolastico oltre la scuola Secondaria di Primo Grado, secondo la legislazione vigente, l'Istituto Scolastico FARINA offre la continuità formativa nella scuola Secondaria di Se-condo Grado col Liceo Linguistico, Scientifico (e Scientifico sporti-vo) e delle Scienze Umane.

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7. ESAME DI STATO A CONCLUSIONE DEL PRIMO CI-CLO DI ISTRUZIONE

Lo svolgimento degli esami di Stato a conclusione del primo ciclo di istruzione è regolato da apposita legislazione (C.M. n. 48 del 31 maggio 2012). In particolare si ricorda che all'esito dell'esame di Sta-to concorrono il giudizio di idoneità (ossia il voto di ammissione all'esame, ottenuto dalla media aritmetica dei voti nelle diverse mate-rie o gruppi di materie e nel comportamento, a condizione che non vi siano valutazioni inferiori a sei decimi), gli esiti delle prove scritte (prove di italiano, matematica, inglese, francese, prova nazionale In-valsi) e la prova orale. Il voto finale “è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità, arro-tondata all'unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5”. 8. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Al termine del percorso della Scuola secondaria di primo grado viene rilasciata per ciascun alunno la certificazione delle competenze ac-quisite. Tale documento, redatto sulla base dei traguardi fissati a li-vello nazionale, ha lo scopo di attestare le competenze raggiunte dal-lo studente così da favorire una comunicazione più dettagliata tra i diversi livelli di Scuola. La certificazione di ogni competenza è l'esito di una costante osservazione, documentazione e verifica attuata da tutti i docenti nelle proprie ore di lezione; questa perciò non corri-sponde necessariamente alla valutazione delle singole materie ripor-tata sulla scheda di valutazione che comprende anche aspetti di cre-scita complessiva degli alunni. Rivisto il 27 ottobre 2017