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ISTITUTO DI ISTRUZIONE “LA ROSA BIANCA” CAVALESE-PREDAZZO LICEO DELLE SCIENZE UMANE/SOCIALI CLASSI III- IV-V ANNO SCOLASTICO 2012/13 1 SCHEDA “PROGETTI” – SEDE DI CAVALESE PROGETTO DI TIROCINIO E STAGE PER IL TRIENNIO DEL LICEO DELLE SCIENZE UMANE/SOCIALI 1. Considerazioni introduttive Il profilo formativo dell'indirizzo liceo delle scienze sociali, così come recepito e descritto dal Progetto di Istituto, è incentrato “sulla conoscenza della pluralità delle culture, delle strutture e delle stratificazioni sociali, delle articolazioni normative ed economiche, dell’insieme delle dinamiche formative e della dimensione psicologica propria dei comportamenti individuali e collettivi”. Un'istanza formativa così concepita non può prescindere da attività che consentano agli studenti accessi diretti alle strutture che operano nell'ambito variegato del sociale, permettendo altresì di integrare ed elaborare conoscenze e acquisizioni teoriche per comporle in un sistema coerente e in un più ampio orizzonte di senso. In questo quadro, l'attività di tirocinio e stage è da intendersi quale ineliminabile momento del percorso formativo proprio dell'indirizzo delle scienze sociali, determinante anche per una più compiuta conoscenza individuale di attitudini, interessi e risorse personali e dunque utile complemento per l'orientamento universitario o la scelta professionale futura. In questa ottica, la stessa proposta formativa formulata tradizionalmente per le classi dell'indirizzo delle scienze sociali è stata mutuata, dopo un' attenta discussione e relativa approvazione dai competenti organi scolastici( consiglio di indirizzo, collegio docenti),anche per l' indirizzo delle Scienze umane, che non prevede obbligatoriamente un progetto di tirocinio e stage. Tuttavia vista la bontà delle ricadute culturali ed esperienziali di detto progetto, si è all'unanimità deciso di inserire nelle proposte formative dell'indirizzo delle scienze Umane,tale progetto. Le uniche differenze, sono da individuare nel monte ore proposto (50 ore, anziché 100 e nella valutazione: assegnazione del credito scolastico anziché del voto in pagella) . L'attività si articola in tre fasi, articolate secondo criteri di gradualità e coerenza con il percorso curricolare. Nell'elaborazione della proposta si è avuto cura di fare in modo che i vari interventi non comportassero il rischio di sovrapposizioni e reciproche elisioni, ma si configurassero piuttosto come esperienze e saperi tra loro integrati. In conseguenza, le finalità educative sotto riportate sono da intendersi come trasversali all'intero percorso; si distinguono invece gli obiettivi didattici, che sono propriamente legati alla specificità di attività e interventi. 2. Finalità educative Le finalità in parola possono essere espresse in sintesi nel modo che segue. Promuovere una conoscenza via via più articolata e precisa dei soggetti e delle strutture operanti nell'ambito del sociale. Favorire la presa di coscienza, per esperienza diretta, della corresponsabilità sociale nella

SCHEDA “PROGETTI” – SEDE DI CAVALESE · Progetto di Istituto, è incentrato “sulla conoscenza della pluralità delle culture, ... Riva del Garda 27.10.2012. 2 h Presentazione

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LICEO DELLE SCIENZE UMANE/SOCIALI

CLASSI III- IV-V

ANNO SCOLASTICO 2012/13

1

SCHEDA “PROGETTI” – SEDE DI CAVALESE

PROGETTO DI TIROCINIO E STAGE PER IL TRIENNIO DEL LICEO DELLE SCIENZE

UMANE/SOCIALI

1. Considerazioni introduttive

Il profilo formativo dell'indirizzo liceo delle scienze sociali, così come recepito e descritto dal

Progetto di Istituto, è incentrato “sulla conoscenza della pluralità delle culture, delle strutture e

delle stratificazioni sociali, delle articolazioni normative ed economiche, dell’insieme delle

dinamiche formative e della dimensione psicologica propria dei comportamenti individuali e

collettivi”. Un'istanza formativa così concepita non può prescindere da attività che consentano agli

studenti accessi diretti alle strutture che operano nell'ambito variegato del sociale, permettendo

altresì di integrare ed elaborare conoscenze e acquisizioni teoriche per comporle in un sistema

coerente e in un più ampio orizzonte di senso.

In questo quadro, l'attività di tirocinio e stage è da intendersi quale ineliminabile momento del

percorso formativo proprio dell'indirizzo delle scienze sociali, determinante anche per una più

compiuta conoscenza individuale di attitudini, interessi e risorse personali e dunque utile

complemento per l'orientamento universitario o la scelta professionale futura. In questa ottica, la

stessa proposta formativa formulata tradizionalmente per le classi dell'indirizzo delle scienze

sociali è stata mutuata, dopo un' attenta discussione e relativa approvazione dai competenti organi

scolastici( consiglio di indirizzo, collegio docenti),anche per l' indirizzo delle Scienze umane, che

non prevede obbligatoriamente un progetto di tirocinio e stage. Tuttavia vista la bontà delle ricadute

culturali ed esperienziali di detto progetto, si è all'unanimità deciso di inserire nelle proposte

formative dell'indirizzo delle scienze Umane,tale progetto. Le uniche differenze, sono da

individuare nel monte ore proposto (50 ore, anziché 100 e nella valutazione: assegnazione del

credito scolastico anziché del voto in pagella) .

L'attività si articola in tre fasi, articolate secondo criteri di gradualità e coerenza con il percorso

curricolare. Nell'elaborazione della proposta si è avuto cura di fare in modo che i vari interventi non

comportassero il rischio di sovrapposizioni e reciproche elisioni, ma si configurassero piuttosto

come esperienze e saperi tra loro integrati. In conseguenza, le finalità educative sotto riportate sono

da intendersi come trasversali all'intero percorso; si distinguono invece gli obiettivi didattici, che

sono propriamente legati alla specificità di attività e interventi.

2. Finalità educative

Le finalità in parola possono essere espresse in sintesi nel modo che segue.

Promuovere una conoscenza via via più articolata e precisa dei soggetti e delle strutture

operanti nell'ambito del sociale.

Favorire la presa di coscienza, per esperienza diretta, della corresponsabilità sociale nella

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crescita delle comunità.

Educare alla costruzione di un pensiero condiviso, teso a favorire la crescita armonica del

singolo e delle comunità.

Favorire la conoscenza di contesti sociali ed educativi diversi dai consueti, nei quali sia

possibile fare esperienza dell'“altro da sé” istituendo opportuni confronti e sviluppando

riflessioni costruttive e coerenti.

Valorizzare potenzialità e attitudini individuali in riferimento a letture, valutazioni,

soluzioni di problemi in situazioni specifiche.

Comprendere la reciprocità formativa degli enti operanti in un territorio, identificando di

volta in volta, in rapporto ai bisogni reali, i soggetti e le modalità di intervento idonee utili a

elaborare risposte.

Istituire relazioni costruttive tra le esperienze maturate, le conoscenze acquisite, le

attitudini personali allo scopo di definire proposte ed approcci operativi utili a comprendere

e risolvere situazioni problematiche.

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CLASSI 3CSU/3FSU

LE SCIENZE SOCIALI (ed UMANE) E I SERVIZI ALLA PERSONA

1. Modalità organizzative

Il progetto di tirocinio e stage per il triennio del Liceo delle Scienze Umane prevede

l’approfondimento di tematiche di indirizzo per cinquanta ore da suddividersi in 25 di teoria e 25 di

stage presso strutture partners. Le ore sono da considerarsi in aggiunta alla normale attività

didattico-disciplinare.

2. Attività

SCIENZE SOCIALI, BISOGNI E SERVIZI ALLA PERSONA IN FIEMME E FASSA

25 ore di teoria:

7 h Partecipazione ad “Educa”, incontro nazionale sull'Educazione: Rovereto 29.09.2012.

6 h Partecipazione al “Festival della Famiglia”, incontro nazionale sul tema delle Politiche

Familiari: Riva del Garda 27.10.2012.

2 h Presentazione politiche sociali e familiari in Provincia di TRENTO partendo da una lettura

dei bisogni sociali del territorio: Dott. Michele Malfer, Assessore Politiche Sociali Comune

di Cavalese.

10 h Presentazioni servizi che ospiteranno gli studenti nello Stage sul Territorio:

esperti delle realtà operative: Coop. Progetto ’92: Marco Mazza; Centri ANFFAS: Gianni

Rizzi; Coop. OLTRE: Fabio Vicenzi; Ass. ne SPORTABILI ONLUS: Dott.ssa Emanuela

Fellin; Case di riposo di Tesero e Predazzo: Dott. Luca Nicolelli e Dott. Fabrizio

Demartin.

3. Collegamenti

Il percorso formativo in toto si inserisce nel contesto proposto da CSV di Trento sul tema dei servizi

alla persona, il mondo del volontariato e la scuola; segue breve scheda riassuntiva.

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PROGRAMMA FORMATIVO SCUOLA E VOLONTARIATO GIOVANILE

INCONTRI IN CLASSE

1. Il volontariato come dono, gratuità e partecipazione (luci e ombre del volontariato,

motivazioni, esperienze di gruppo e personali, significato di dono e ricaduta del

volontariato sulla società e sul volontariato stesso).

2. Alle radici del volontariato tra gratuità e professionalizzazione (società tribali, verso

le società moderne: basso medioevo, dal medioevo alla modernità, welfare state del XX

secolo, il nuovo volontariato: gli anni settanta - gli anni ottanta, specializzazione e

professionalizzazione.

3. Dal welfare state al welfare community.

4. L’ordinamento giuridico (legge quadro nazionale 266/1991).

5. Dialogo con le associazioni (incontro con i volontari che operano nelle associazioni).

6. Incontro sul tema “Persone in situazione di disabilità”.

7. Incontro sul tema “I giovani in situazione di disagio”.

8. Particolari argomenti potranno essere affrontati con esperti di settore (solidarietà

internazionale, la cooperazione, la finanza etica, il volontariato e la sanità, …).

25 ore di STAGE/VOLONTARIATO “MOTIVATO”

25 h Stage pratico nelle strutture sopra indicate. Lo stage verrà svolto in accordo fra gli studenti

ed i tutor delle varie realtà convenzionate in orario pomeridiano. Verrà rilasciato alla scuola

apposita documentazione che certificherà le effettive ore svolte dagli studenti i quali saranno

tenuti a presentare al coordinatore tutta la documentazione rilasciata in aggiunta ad una

relazione consuntiva sull' esperienza di Stage/Volontariato “motivato”.

4. Obiettivi didattici

Conoscere con buona precisione il concetto di “politiche sociali e familiare”; in riferimento

ad esse, conoscere la situazione specifica della Provincia di Trento e delle Valli di Fiemme e

Fassa.

Saper individuare l'ambito di competenza degli assessorati alle politiche sociali, i loro

obiettivi e i loro compiti.

Conoscere ambiti di intervento, finalità, compiti, struttura, orientamenti, metodi del Servizio

Sociale e saperne cogliere il ruolo.

Conoscere la natura, le finalità, gli orientamenti, le modalità di intervento del privato sociale

presente sul territorio.

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Comprendere l'importanza della costituzione di gruppi di lavoro rappresentativi di tutti i

soggetti interessati alla crescita sociale (scuola, servizi sociali e sanitari, privato sociale) ai

fini di garantire continuità delle azioni e memoria di percorso.

Saper individuare e condividere alcune prassi utili ad affrontare le situazioni problematiche

che si presentano e formalizzare alcune linee d’azione tramite accordi operativi.

Saper ricondurre proficuamente i contenuti teorici all'esperienza diretta maturata nelle

strutture ospitanti.

Saper affrontare in maniera adeguata le situazioni che si presentano nel corso l'esperienza

sul campo.

Saper individuare i soggetti preposti alla risoluzione di problemi contingenti che si

presentino durante le attività pratiche.

Saper comporre ed elaborare esperienze e conoscenze in un discorso dotato di senso.

5. Tempi di attuazione

Le varie attività saranno distribuite uniformemente nel corso nel corso dell'intero anno scolastico, in

rapporto alla progettazione disciplinare e ai vincoli imposti dall'intervento degli esperti.

6. Costi previsti e finanziamenti

Tutti gli interventi degli esperti sono a titolo gratuito. Le uniche spese previste riguardano il

noleggio del pullman per gli spostamenti previsti.

7. Modalità di verifica dei risultati, documentazione e valutazione del percorso

Le verifiche dei risultati, in riferimento al raggiungimento degli obiettivi sopra elencati, potranno

prevedere:

colloqui

osservazione condivisa dai diversi soggetti sull'attività svolta dagli studenti individualmente

o in collaborazione con altri;

relazioni individuali a tema redatte dagli studenti.

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Per la valutazione delle relazioni prodotte dagli studenti si allega una griglia di valutazione allo

scopo predisposta.

La valutazione sulla validità e la tenuta del percorso coinvolgerà tutti i soggetti interessati; potrà

essere effettuata in itinere, allo scopo di rilevare eventuali problemi o apportare correttivi e in fase

finale.

Gli esiti della valutazione troveranno esplicazione in una relazione finale dei docenti facenti parte

del gruppo di lavoro, che ripercorrerà l'esperienza allo scopo di identificare punti di forza e punti di

debolezza dell'attività formativa.

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AREA DI PROGETTO DOCENTE PREPOSTO ALLA CORREZIONE_____________________________________________ VOCI E GRIGLIA UTILI ALLA VALUTAZIONE DELLE RELAZIONI PRODOTTE DAGLI STUDENTI

Lo studente ha saputo

Riferire i contenuti dell'intervento 1. Usare il lessico specifico 2. Comporre i contenuti in una sintesi 3. Istituire relazioni tra le conoscenze acquisite nel corso dell'intervento/dell'attività e conoscenze pregresse 4. Elaborare le conoscenze/esperienze inserendole in un più ampio contesto, apportando anche considerazioni e valutazioni personali

STUDENTE CLASSE INTERVENTO PERIODO

CONTENUTI OGGETTIVI E ESAUSTIVI

2 OGGETTIVI MA PARZIALI

1,5 SOGGETTIVI/PARZIALI 1 FRAMMENTARI 0,5 PUNTEGGIO TOTALE

VALUTAZIONE

USO DEL LESSICO SPECIFICO

PROPRIO E VARIO 2 PROPRIO MA ESSENZIALE

1,5 IMPROPRIO 1 CARENTE 0,5

FORMA ESPOSTITVA CHIARA, ORGANICA E COERENTE

2 SUFFICIENTEMENTE CHIARA E ORGANICA

1,5 POCO ORGANICA E COERENTE

1 DISORGANICA E INCOERENTE

0,5

RELAZIONI TRA CONOSCENZE ACQUISITE IN SITUAZIONE E CONOSCENZE PREGRESSE

PRESENTI E MOTIVATE

2 PRESENTI MA POCO MOTIVATE

1,5 ESILI 1 ASSENTI 0,5

VALUTAZIONI PERSONALI

CIRCOSTANZIATE E COERENTI

2 CIRCOSTANZIATE MA POCO MOTIVATE

1,5 POCO CIRCOSTANZIATE E POCO MOTIVATE

1 ASSENTI 0,5

CONSEGNA □ PUNTUALE □ NON PUNTUALE

EVENTUALI NOTE In caso di punteggio totale pari a 2,5 la valutazione corrisponderà a 4.

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CLASSE 4CSS

LA RELAZIONE EDUCATIVA CON I BAMBINI

1. Modalità organizzative

Il progetto di tirocinio e stage per il triennio del Liceo delle Scienze Sociali prevede

l’approfondimento di tematiche di indirizzo per cento ore da suddividersi in 40 di teoria e 60 di

stage presso strutture partners. Le ore sono da considerarsi in aggiunta alla normale attività didattico

- disciplinare.

2. Attività

40 ore di TEORIA

8h Partecipazione al quinto incontro nazionale sull’educazione: “EDUCA” Rovereto 27

settembre 2012.

2h Restituzione attraverso Relazione scritta individuale per ogni studente.

6h Partecipazione al primo Festival nazionale della Famiglia Riva del Garda 27 ottobre 2012.

4h Restituzione attraverso Relazione scritta individuale per ogni studente.

20h Incontri sul tema “La psicologia del bambino nella prima infanzia” così articolate:

Martedì 06 novembre 2012 dalle ore 14.00 alle 16.00 – A cura Dott. V. Carletti

Martedì 13 novembre 2012 dalle ore 14.00 alle 16.00 – A cura Dott. V. Carletti

Martedì 20 novembre 2012 dalle ore 14.00 alle 16.00 – A cura Dott. V. Carletti

Martedì 27 novembre 2012 dalle ore 14.00 alle 16.00 – A cura Dott. V. Carletti

Martedì 04 dicembre 2012 dalle ore 14.00 alle 16.00 – A cura Dott. V. Carletti

Martedì 11 dicembre 2012 dalle ore 14.00 alle 16.00 – A cura Dott. V. Carletti

Martedì 08 gennaio 2013 dalle ore 14.00 alle 16.00 – A cura Dott. V. Carletti

Martedì 22 gennaio 2013 dalle ore 14.00 alle 16.00 – A cura Dott. V. Carletti

Mercoledì 30 gennaio 2013 al mattino - A cura Dott.ssa T. Ceol

Data da definire nella settimana dal 18 al 22 febbraio – A cura insegnanti scuole materne.

Modalità didattiche: sarà privilegiata la partecipazione attiva e i lavori di gruppo.

Testo di riferimento: “Diario di un bambino” di Daniel Stern

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Lo stage si svolgerà presso le scuole dell'infanzia delle valli di Fiemme e Fassa della Federazione

provinciale scuole materne, dal 25 febbraio al 02 marzo 2013.

60 ore di STAGE

35h (presso le Scuole Materne delle valli di Fiemme e Fassa).

15h Presentazione della tipologia del servizio della metodologia e delle varie modalità operative

tipiche del servizio.

5h Presentazione giornata tipo, programmazione settimanale e giornaliera a cura delle maestre.

5h Restituzione attraverso Relazione scritta individuale per ogni studente.

3. Obiettivi didattici

Conoscere, nelle sue linee generali, come ci si rapporta in atteggiamento educante con i

bambini della scuola dell’ infanzia

Saper cogliere la specificità e la peculiarità dell'espressione creativa dei bambini e

collocarle nell'orizzonte teorico dei processi cognitivi che sono propri delle varie età.

Saper ricondurre proficuamente i contenuti teorici all'esperienza diretta maturata nelle

scuole dell'infanzia.

Saper concorrere, tramite comportamenti adeguati e assunzione di responsabilità, alla

formazione di una “comunità educante”.

Saper affrontare in maniera adeguata le situazioni che si presentano nel corso l'esperienza

sul campo.

Saper comprendere il processo di attaccamento: la capacità di costruire relazioni.

Saper cogliere l’ importanza della dimensione del gioco dove i bambini sono una spanna più

grandi.

Saper cogliere il “far finta di...” e la risorsa dell'immaginazione, negli atteggiamenti dei

bambini.

Saper riflette e saper cogliere il bambino dentro di se: cenni di analisi transazionale.

4. Tempi di attuazione

Le varie attività saranno distribuite uniformemente nel corso nel corso dell'intero anno scolastico, in rapporto alla

progettazione disciplinare e ai vincoli imposti dall'intervento degli esperti.

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5. Costi previsti e finanziamenti

Tutti gli interventi degli esperti sono a titolo gratuito. Le uniche spese previste riguardano il

noleggio del pullman per gli spostamenti previsti a Rovereto e a Riva del Garda.

6. Modalità di verifica dei risultati, documentazione e valutazione del percorso

Le verifiche dei risultati, in riferimento al raggiungimento degli obiettivi sopra elencati, potranno

prevedere:

colloqui;

osservazione condivisa dai diversi soggetti sull'attività svolta dagli studenti, individualmente

o in collaborazione con altri;

relazioni individuali a tema redatte dagli studenti.

La valutazione sulla validità e la tenuta del percorso coinvolgerà tutti i soggetti interessati, e potrà

essere effettuata in itinere, allo scopo di rilevare eventuali problemi o apportare correttivi, e in fase

finale.

Gli esiti della valutazione troveranno esplicazione in una relazione finale, che ripercorrerà

l'esperienza allo scopo di identificare punti di forza e punti di debolezza dell'attività formativa.

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AREA DI PROGETTO DOCENTE PREPOSTO ALLA CORREZIONE_____________________________________________ VOCI E GRIGLIA UTILI ALLA VALUTAZIONE DELLE RELAZIONI PRODOTTE DAGLI STUDENTI

Lo studente ha saputo

Riferire i contenuti dell'intervento 1. Usare il lessico specifico 2. Comporre i contenuti in una sintesi 3. Istituire relazioni tra le conoscenze acquisite nel corso dell'intervento/dell'attività e conoscenze pregresse 4. Elaborare le conoscenze/esperienze inserendole in un più ampio contesto, apportando anche considerazioni e valutazioni personali

STUDENTE CLASSE INTERVENTO PERIODO

CONTENUTI OGGETTIVI E ESAUSTIVI

2 OGGETTIVI MA PARZIALI

1,5 SOGGETTIVI/PARZIALI 1 FRAMMENTARI 0,5 PUNTEGGIO TOTALE

VALUTAZIONE

USO DEL LESSICO SPECIFICO

PROPRIO E VARIO 2 PROPRIO MA ESSENZIALE

1,5 IMPROPRIO 1 CARENTE 0,5

FORMA ESPOSTITVA CHIARA, ORGANICA E COERENTE

2 SUFFICIENTEMENTE CHIARA E ORGANICA

1,5 POCO ORGANICA E COERENTE

1 DISORGANICA E INCOERENTE

0,5

RELAZIONI TRA CONOSCENZE ACQUISITE IN SITUAZIONE E CONOSCENZE PREGRESSE

PRESENTI E MOTIVATE

2 PRESENTI MA POCO MOTIVATE

1,5 ESILI 1 ASSENTI 0,5

VALUTAZIONI PERSONALI

CIRCOSTANZIATE E COERENTI

2 CIRCOSTANZIATE MA POCO MOTIVATE

1,5 POCO CIRCOSTANZIATE E POCO MOTIVATE

1 ASSENTI 0,5

CONSEGNA □ PUNTUALE □ NON PUNTUALE

EVENTUALI NOTE In caso di punteggio totale pari a 2,5 la valutazione corrisponderà a 4

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CLASSE 5CSS

F.I.S.Nordic World Ski Championships 2013

FRA SPORT, TURISMO, FAMIGLIA ED INCLUSIONE SOCIALE.

Il progetto della classe quinta vuole essere una naturale conclusione dei percorsi educativi didattici

sul tema dei servizi alla persona avviati nel corso del triennio. Tuttavia per il corrente anno

scolastico, per la classe quinta si è ideato e progettato un percorso formativo particolare e specifico,

che pur ricalcando le linee dei percorsi proposti negli scorsi anni scolastici alle classe quinte,si

differenzia e si arricchisce nel corrente anno scolastico Il percorso formativo con relativo stage

finale infatti è stato inserito nel grande evento che è rappresentato per la Valle di Fiemme dai

Campionati di Sci Nordico 2013, che ovviamente non rappresenta solo un grandissimo evento

sportivo ed economico per il territorio, ma un grande evento di socialità, di socializzazione e di

coesione sociale. Dentro questo grande contenitore si approfondiranno due progetti di matrice

sociale: “Fiemme accessibile” e “Distretto Famiglia della valle di Fiemme”.A conclusione dell’

intero percorso teorico,la classe sarà divisa in due sottogruppi e le studentesse svolgeranno il

proprio stage quali volontarie del comitato Mondiali nell’ area “accessibilità” e nell’ area “Family”.

1. Modalità organizzative

Il progetto di tirocinio e stage per il triennio del Liceo delle Scienze Sociali prevede

l’approfondimento di tematiche di indirizzo per cento ore da suddividersi in 40h di teoria e 60h di

stage presso strutture partners. Le ore sono da considerarsi in aggiunta alla normale attività didattico

- disciplinare.

2. Attività

In occasione della manifestazione F.I.S.Nordic World Ski Championships che si terrà in Val di

Fiemme dal 20 febbraio al 3 marzo 2013 il Comitato Organizzatore ha deciso di intraprendere un

progetto volto a garantire l’accessibilità dell’evento. In accordo con il nostro Istituto,al contempo si

intende realizzare delle attività di formazione/informazione sul tema della disabilità al fine di

sensibilizzare i diversi stakehloder del territorio, con particolare riferimento ai giovani e informare

circa il progetto Fiemme Accessibile ed i marchi Open, con particolare riferimento a quello Open

Event.

Le possibili esigenze e richieste del disabile e modalità adeguate di intervento ed aiuto (con

distinzione a seconda della disabilità)

Partecipazione attiva all’interno della società civile e durante i Mondiali si propone inoltre che

parte degli studenti della Classe quinta dell’indirizzo Sociale svolgano attività di stage presso il

Comitato Mondiali come volontari dell’area accessibilità e dell’area family.

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40 ore di teoria:

7h Partecipazione ad “Educa”, incontro nazionale sull'Educazione: Rovereto 29.09.2012.

7h Partecipazione al “Festival della Famiglia”, incontro nazionale sul tema delle Politiche

Familiari: Riva del Garda 27.10.2012.

2h Presentazione della manifestazione F.I.S.Nordic World Ski Championships che si terrà in Val

di Fiemme dal 20 febbraio al 3 marzo 2013. A cura di: Comitato Organizzatore. Periodo:

ottobre 2012.

2h Presentazione del progetto Fiemme Accessibile ed i marchi Open, con particolare

riferimento a quello Open Event. Esperto: Dott.Matteo Bonazza, referente Marchio Open

Event. Data:19 ottobre 2012.

2h Restituzione attraverso Relazione scritta individuale per ogni studente

- Introduzione al mondo della disabilità

- Il diritto all’accessibilità

- Modalità di approccio al disabile

A cura di: Graziella Anesi, Presidente Cooperativa Handy Crea. Periodo: novembre 2012.

2h Restituzione attraverso Relazione scritta individuale per ogni studente.

2h Le differenze all’interno del mondo della disabilità

Le possibili esigenze e richieste del disabile e modalità adeguate di intervento ed aiuto (con

distinzione a seconda della disabilità)

A cura di: Graziella Anesi, Presidente Cooperativa Handy Crea. Periodo: novembre 2012.

2h Restituzione attraverso Relazione scritta individuale per ogni studente.

4h Presentazione del progetto “Distretto Famiglia della Valle di Fiemme”

Esperto: Dott. Michele Malfer, coordinatore Distretto Famiglia della valle di Fiemme.

Periodo novembre 2012.

2h Restituzione attraverso Relazione scritta individuale per ogni studente.

3h La Valle di Fiemme: territorio amico della famiglia. Libro Bianco sulle Politiche familiari e

per la natalità. Presentazione accordo volontario d’ area per lo sviluppo del Distretto

famiglia in Valle di Fiemme

A cura di: Agenzia Provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili.

Periodo: novembre 2012.

2h Restituzione attraverso Relazione scritta individuale per ogni studente.

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ANNO SCOLASTICO 2012/13

14

3h Visita agli stadi di Fondo di Lago di Tesero, del salto di Predazzo e area premiazioni di

Cavalese,con attenzione particolare alle aree sbarrierate ed accessibili ed alle aree family,

dove le studentesse svolgeranno il loro stage. A cura di: Dott. Michele Malfer, coordinatore

Distretto Famiglia della valle di Fiemme. Periodo: novembre 2012.

60 ore di STAGE

Periodo 25 febbraio – 02 marzo 2012

Docente Tutor individuato all’interno del Consiglio di classe: prof. Michele Malfer.

60h Lo stage avrà luogo presso lo stadio di Fondo di Lago di Tesero, del Salto di Predazzo e

l’area premiazioni di Cavalese,in modo particolare presso le specifiche aree sbarrierate ed

accessibili per turisti diversamente abili e presso le specifiche aree family.

3. Obiettivi didattici

Conoscere il progetto “Fiemme, Vallewiva”.

Conoscere la portata della manifestazione F.I.S.Nordic World Ski Championships che si

terrà in Val di Fiemme dal 20 febbraio al 03 marzo 2013.

Riconoscere tutte le componenti che concorrono all’organizzazione dell’ evento.

Saper riconoscere i numeri,gli aspetti economici, turistici e sociali dell’ evento.

Saper riconoscere le possibili esigenze e richieste del disabile e modalità adeguate di

intervento ed aiuto (con distinzione a seconda della disabilità).

Conoscere il progetto Fiemme Accessibile ed i marchi Open, con particolare riferimento a

quello Open Event.

Saper riconoscere le modalità di approccio al disabile.

Conoscere il Distretto Famiglia della Valle di Fiemme.

Riconoscere l’importanza di dedicare alcuni servizi mirati al bambino ed alla mamma in un

luogo pensato ed ideato sul modello della Baby Little Home.

Saper ricondurre proficuamente i contenuti teorici all'esperienza diretta maturata nelle

strutture ospitanti.

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Saper affrontare in maniera adeguata le situazioni che si presentano nel corso l'esperienza

sul campo.

Partecipare attivamente al progetto:”Volontari?..........Volentieri” e sentirsi parte attiva di un

una manifestazione che appartiene ad un territorio.

4. Tempi di attuazione

Le varie attività saranno distribuite uniformemente nel corso nel corso dell'intero anno scolastico, in

rapporto alla progettazione disciplinare e ai vincoli imposti dall'intervento degli esperti.

5. Costi previsti e finanziamenti

Tutti gli interventi degli esperti sono a titolo gratuito. Le uniche spese previste riguardano il

noleggio del pullman per gli spostamenti previsti a Rovereto e Riva del Garda.

6. Modalità di verifica dei risultati, documentazione e valutazione del percorso

Le verifiche dei risultati, in riferimento al raggiungimento degli obiettivi sopra elencati, potranno

prevedere:

Colloqui;

osservazione condivisa dai diversi soggetti sull'attività svolta dagli studenti, individualmente

o in collaborazione con altri;

relazioni individuali a tema redatte dagli studenti.

La valutazione sulla validità e la tenuta del percorso coinvolgerà tutti i soggetti interessati, e potrà

essere effettuata in itinere, allo scopo di rilevare eventuali problemi o apportare correttivi, e in fase

finale.

Gli esiti della valutazione troveranno esplicazione in una relazione finale, che ripercorrerà

l'esperienza allo scopo di identificare punti di forza e punti di debolezza dell'attività formativa.

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AREA DI PROGETTO DOCENTE PREPOSTO ALLA CORREZIONE_____________________________________________ VOCI E GRIGLIA UTILI ALLA VALUTAZIONE DELLE RELAZIONI PRODOTTE DAGLI STUDENTI

Lo studente ha saputo

Riferire i contenuti dell'intervento 1. Usare il lessico specifico 2. Comporre i contenuti in una sintesi 3. Istituire relazioni tra le conoscenze acquisite nel corso dell'intervento/dell'attività e conoscenze pregresse 4. Elaborare le conoscenze/esperienze inserendole in un più ampio contesto, apportando anche considerazioni e valutazioni personali

STUDENTE CLASSE INTERVENTO PERIODO

CONTENUTI OGGETTIVI E ESAUSTIVI

2 OGGETTIVI MA PARZIALI

1,5 SOGGETTIVI/PARZIALI 1 FRAMMENTARI 0,5 PUNTEGGIO TOTALE

VALUTAZIONE

USO DEL LESSICO SPECIFICO

PROPRIO E VARIO 2 PROPRIO MA ESSENZIALE

1,5 IMPROPRIO 1 CARENTE 0,5

FORMA ESPOSTITVA CHIARA, ORGANICA E COERENTE

2 SUFFICIENTEMENTE CHIARA E ORGANICA

1,5 POCO ORGANICA E COERENTE

1 DISORGANICA E INCOERENTE

0,5

RELAZIONI TRA CONOSCENZE ACQUISITE IN SITUAZIONE E CONOSCENZE PREGRESSE

PRESENTI E MOTIVATE

2 PRESENTI MA POCO MOTIVATE

1,5 ESILI 1 ASSENTI 0,5

VALUTAZIONI PERSONALI

CIRCOSTANZIATE E COERENTI

2 CIRCOSTANZIATE MA POCO MOTIVATE

1,5 POCO CIRCOSTANZIATE E POCO MOTIVATE

1 ASSENTI 0,5

CONSEGNA □ PUNTUALE □ NON PUNTUALE

EVENTUALI NOTE In caso di punteggio totale pari a 2,5 la valutazione corrisponderà a 4.

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Documento relativo alla proposta formativa di indirizzo del triennio delle scienze umane/ scienze sociali anno scolastico 2012/2013.

Pagine documento: 16.

Il Coordinatore di indirizzo

Prof. Michele Malfer

Cavalese 31 ottobre 2012.