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PIANO OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2014/2015 DIREZIONE DIDATTICA 5° CIRCOLO Sandro Pertini SASSARI “Io credo che i bambini nel mondo debbano essere liberi di crescere e diventare adulti in salute, pace, dignità. L’educazione è l’arma più potente che può cambiare il mondo.” Nelson Mandela

Sandro Pertini SASSARI · 2015-03-12 · La Scuola “Sandro Pertini” pone al centro dell’interesse educativo il bambino, soggetto di diritti inalienabili, in quanto persona

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PIANO OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2014/2015

DIREZIONE DIDATTICA 5° CIRCOLO Sandro Pertini

SASSARI

“Io credo che i bambini nel mondo debbano essere liberi di crescere

e diventare adulti in salute, pace, dignità.

L’educazione è l’arma più potente che può cambiare il mondo.”

Nelson Mandela

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INDICE

DATI GENERALI DEL CIRCOLO 2

PREMESSA 3

COSTRUIRE L’IDENTITÀ DELLA SCUOLA 4

CONTESTO SOCIALE-CULTURALE DEL TERRITORIO 6

PRINCIPI PEDAGOGICI E FINALITÀ 8

SCELTE FORMATIVE 10

LA PROGRAMMAZIONE DELL’INTERVENTO FORMATIVO 12

IL CURRICOLO DELL’AUTONOMIA 13

CONTINUITÀ DEI PROCESSI EDUCATIVI 13

PROMUOVERE L’ACCOGLIENZA 15

UNA SCUOLA INCLUSIVA E GLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI 15

INSERIMENTO DEGLI ALUNNI STRANIERI 17

ATTIVITA’ ALTERNATIVE ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA 18

UTILIZZO DELLA CONTEMPORANEA DEI DOCENTI 18

RETI DI SCUOLA E COLLABORAZIONE CON IL TERRITORIO 18

AREA DELLA PROGETTUALITÀ 2014-2015 20

SINTESI DEI PROGETTI 21

ORGANIZZAZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA 28

ORGANIZZAZIONE SCUOLA PRIMARIA 30

AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE 32

VALUTAZIONE, AUTOVALUTAZIONE, MONITORAGGIO E VERIFICA 33

INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE 34

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PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA

Circolo DidatticoDIREZIONE DIDATTICA 5° CIRCOLO “SANDRO PERTINI”

Indirizzo VIA GORIZIA N° 26

Città Prov. Cap.

Telefono Fax E-mail

Codice Istituto

DAT

1. I nostri alunni e la nostra scuola

Sezioni scuola dell’infanzia numero complessivo

Alunni/Alunne numero complessivo

Classi di scuola primaria numero complessivo

Alunni/Alunne numero complessivo

2. Il personale della scuola

Docenti scuola dell’infanzia

Docenti scuola primaria

Amministrativi

Collaboratori Scolastici

2

SASSARI 0 7 1 0 0

079292142 – 0793660115 079292142

0 0 5 0 0 6

DATI GENERALI SUL CIRCOLO

9

210

599

29

22

69

5

15

[email protected]

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PREMESSA

Piano Offerta Formativa (D.P.R. 8.3.1999 n. 275 Schema di regolamento in materia di autonomiadelle istituzioni scolastiche).

Definizione "… è il documento fondamentale costitutivodell'identità culturale e progettuale delle isti-tuzioni scolastiche…"

Contenuto "… esplicita la progettazione curricolare, extra-curricolare, educativa ed organizzativa …"

Soggetti che lo elaborano COLLEGIO DEI DOCENTI"… sulla base degli indirizzi generali per le attivitàdella scuola e delle scelte generali di gestione e diamministrazione definiti dal CONSIGLIO DICIRCOLO..."

Partecipazione all'elaborazione "… tenuto conto delle proposte e dei pareriformulati dagli organismi e dalle associazionianche di fatto dei genitori e, per le scuolesecondarie superiori, degli studenti ..."

Destinatari "… è reso pubblico e consegnato agli alunni e allefamiglie all'atto dell'iscrizione" e a tutti coloro chene facessero richiesta

Valutazione "… le istituzioni scolastiche … individuano … i cri-teri per la valutazione periodica dei risultati con-seguiti … rispetto agli obiettivi prefissati."

Il Piano dell'Offerta Formativa è uno strumento:

funzionale col quale si costruiscono le fondamenta dell'identità scolastica, così come è adessoe come si proietta nel futuro;

comunicativo che concorre a descrivere la cultura professionale nella quale si identificano glioperatori e gli utenti della scuola;

un'operazione di scelta, che ha il compito di far emergere quanto è implicito offrendo chiavi dilettura per la progettazione futura, rinsaldando l'adesione attorno ai valori e alle azioniintraprese e da intraprendere.

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COSTRUIRE L'IDENTITA' DELLA SCUOLA

Un criterio fondamentale per la costruzione di una nuova scuola e di una nuova didattica, vaindividuato nel rapporto tra qualità delle relazioni interpersonali e qualità dell'apprendimento edello sviluppo.

Un ambiente scolastico si caratterizza sempre come struttura organizzata che consente al bambinodi sentire la scuola come contesto in cui è possibile costruire il proprio pensiero e le proprie azionie strutturare il proprio linguaggio sulla base di costanti relazioni con persone e cose, ed essereartefice principale e consapevole del suo stesso sviluppo.

In questo scenario si inserisce l’organizzazione per laboratori che si basa sul principio pedagogico“si impara a fare facendo”, configura la strutturazione dello spazio come il luogo deputato a farmaturare i saperi e privilegia l’interazione sociale fra alunni, alunni ed insegnanti, alunni famiglie eterritorio.

Il Laboratorio, dunque, va inteso come spazio di socializzazione e di acculturazione comunitaria,come comunità di apprendimento, come comunità di discenti o di persone che collaborano,condividendo conoscenze, regole, comportamenti, valori.

In questa prospettiva, dando continuità ad alcune recenti esperienze attuate dalla nostra scuola,anche nell’Anno Scolastico 2014/15 i bambini della Scuola Primaria e della Scuola dell’Infanziaavranno modo di familiarizzare con alcuni Laboratori.

La nostra organizzazione scolastica si caratterizza come:

processo continuo di cambiamento;

coinvolgimento attivo di tutti i soggetti;

relazione dinamica con la realtà ed il territorio;

ampliamento degli spazi di espressione soggettiva e di realizzazione professionale;

unitarietà del processo formativo inteso come passaggio consapevole e coerente, dalla scuoladei progetti al progetto della scuola.

Tale Piano, in cui si formalizzano le scelte dell'Autonomia, ai fini anche di un loro riconoscimentoformale e sostanziale all'esterno, e si fissano i processi di miglioramento dell'Offerta formativa edella pratica didattica, rappresenta lo strumento attraverso il quale la nostra scuola:

esplicita le proprie scelte sui terreni dell'Offerta formativa e dell'organizzazione negli spazilasciati all'autonoma iniziativa delle comunità scolastiche;

scopre la propria specificità e identità rispetto alle altre scuole dello stesso ordine;

si responsabilizza rispetto ai propri punti di debolezza, si consolida rispetto ai punti di forza permigliorarsi;

si proietta nel futuro secondo linee di sviluppo e ricerca derivate dalla capacità di interrogare,interpretare i bisogni e le attese della società per la quale viene organizzato il servizio.

Da anni la nostra scuola è impegnata nello sviluppo e nell'attuazione di progetti diversificati che cihanno consentito di consolidare le relazioni con altri soggetti esterni alla scuola e di risponderemeglio alle aspettative inespresse dell'ambiente.

La scuola in questo modo si è posta in un atteggiamento anticipatore; essa è così divenuta uncentro propulsore di iniziative e stimoli culturali.

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L'attivazione dei progetti e le diverse proposte hanno come elemento unificante o sfondointegratore la Solidarietà, la Pace e la Famiglia intesi come ricerca di unitarietà e promozione diun’interazione formativa con le famiglie e il territorio.

La relazione con le famiglie costituisce il modo con cui la scuola può adempiere al compito di fareeducazione preventiva, tende a permeare l'intera offerta formativa in quanto incide sul "clima"culturale, sulle dimensioni relazionali, organizzative e operative, in uno stato d'equilibrio dinamicotra individuo e contesto ambientale.

Compito specifico della scuola resta quello del sapere, inteso come conoscenza della realtà e deimodi per trasformarla, come coscienza dei valori della vita, come capacità di compiere scelteconsapevoli e responsabili, nel riconoscimento dei diritti, relativi alle istanze educative.

Il progetto integra e qualifica l'offerta formativa sottolineando aspetti significativi del curricolo,privilegiando la qualità rispetto alla quantità, indicando concetti e temi portanti, riconducendo adunità la formazione cognitiva, l'educazione socio-affettiva e corporea.

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CONTESTO SOCIALE - CULTURALE – ECONOMICO DEL TERRITORIO

Le Famiglie

La maggior parte della popolazione scolastica iscritta nelle scuole del Circolo proviene da una zonamolto vasta che comprende prevalentemente i quartieri di Luna e Sole e Cappuccini. Un’altraparte considerevole di utenti giunge anche da diverse zone della città, della periferia, dei paesilimitrofi.

Situazione socio-economica e culturale.

Il ceto sociale delle famiglie, è caratterizzato da un buon livello culturale, pur essendo presentialcune situazioni di disagio.

Una delle categorie rappresentate è quella impiegatizia; significativa è anche la presenza dellalibera professione.

Sono presenti alcune situazioni di famiglie monoreddito e altre di disagio non esclusivamente dinatura economica.

Le famiglie partecipano in modo attivo, vigile e consapevole alla vita scolastica; prestanoattenzione a tutte le iniziative promosse dalla nostra scuola, assumono in particolare atteggiamentidi coinvolgimento attivo e di solidarietà in risposta a tematiche di forte pregnanza sociale edemotiva.

Manifestano, inoltre, interesse e attenzione ai processi di apprendimento, al saper fare e al saperessere.

In questi ultimi anni, è aumentata la presenza di alunni extracomunitari che ha favorito dinamichedi interazione e di interscambio socio-culturale.

Le famiglie rivolgono, infine, la loro attenzione anche ad agenzie educative – culturali – sportivepresenti nel territorio che ritengono capaci di interagire ed integrare l’offerta formativa dellascuola.

La nostra scuola, ad integrazione dei dati in suo possesso, relativi all'analisi socio-ambientale delterritorio nel quale opera, intende avviare una serie di contatti con l’Ente Locale e le varie Agenziepresenti sul territorio per:

una più attenta comprensione e valutazione del contesto socio-culturale;

una verifica dei cambiamenti in atto;

una più efficace interazione scuola - territorio.

Da un'indagine condotta sul quartiere al fine di evidenziare la presenza o meno di strutturedisponibili e fruibili dai ragazzi in orario extrascolastico, è emerso quanto segue:

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STRUTTURE SPORTIVE Scuola Primaria 5° Circolo: Palestra coperta

Scuola Primaria Via Savoia: Palestra coperta

Scuola Secondaria di primo grado “G. Biasi”: Palestra coperta e strutture sportive esterne

Istituto Magistrale Palestra coperta;

Scuola professionale per il Commercio Palestra coperta;

Scuola Secondaria di primo grado n. 12: Palestra coperta;

Scuola Primaria 10° circolo Strutture esterne polivalenti;

Convitto Canopoleno Palestra coperta, Piscina e strutture esterne;

Rifugio Gesù Bambino Campi polivalenti all’aperto

ALTRE STRUTTURE SPORTIVE Piscine

Palazzetto dello Sport

Bowling (Palestre – Campo da basket)

Le Querce (Piscine - Campi all'aperto e strutture esterne)

CENTRI DI AGGREGAZIONE Chiesa di Cappuccini Attività sociali;

Chiesa di Mater Ecclesiae Attività sociali (strutture di accoglienza - Oratorio)

L’Istituto religioso Rifugio Gesù Bambino", i cui compiti originali di ricovero per bambine affidateall'assistenza pubblica si sono gradualmente ampliati, fino a comprendere alcune situazioni di"Casa-Famiglia", di accoglienza e di semiconvitto.

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PRINCIPI PEDAGOGICI E FINALITA'

La nostra comunità scolastica ha come fonte di ispirazione gli articoli 3, 33, 34 della CostituzioneItaliana che enunciano i seguenti principi fondamentali :

La Scuola "Sandro Pertini" intende assumere i seguenti principi pedagogici:

valorizzare la diversità come contributo al processo di realizzazione di ciascuno;

accogliere le esperienze, i vissuti, le competenze, i disagi dei bambini per costruire l'azioneeducativa in modo significativo;

sollecitare le capacità, gli interessi, gli atteggiamenti attraverso gli apprendimenti disciplinarifinalizzati alla formazione e alla educazione della personalità del bambino;

sviluppare, nel processo di apprendimento, le dimensioni fondamentali: sfera affettiva-sociale-cognitiva;

coinvolgere attivamente il bambino nel percorso di formazione, costruendo ambienti diapprendimento cooperativi e motivanti;

migliorare la struttura organizzativa e didattica come fattore importante per garantire laqualità scolastica;

fare della valutazione uno strumento di formazione ed orientamento educativo;

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UGUAGLIANZA

IMPARZIALITA'REGOLARITA'

ACCOGLIENZAINTEGRAZIONE

DIRITTO DI SCELTAOBBLIGO SCOLASTICO

PARTECIPAZIONEEFFICIENZA

TRASPARENZA

LIBERTA'D'INSEGNAMENTO E DI

AGGIORNAMENTO

Sesso, razza, etnia …

Obiettività, equità, regolarità

Genitori e alunni. Rispetto. Classi iniziali, handicap, stranieri …

Priorità: residenza, domicilio, lavoroLotta alla dispersione

Scuola e Famiglia, protagoniste eresponsabili.Favorire l'uso dei locali eattrezzature

Impegno per il PersonaleCompiti dell'Amministrazione

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affermare il diritto del docente alla formazione continua come elemento determinante diqualità della scuola;

intendere la collegialità come valore costitutivo della vita della scuola;

considerare il rapporto di interazione formativa con le famiglie e con il territorio una risorsa;

Anche per questo la nostra scuola si propone di costruire intese e di realizzare rapporti e sinergieche possano arricchire l'offerta formativa e renderla più vicina alla realtà infantile.

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SCELTE FORMATIVE

La Scuola “Sandro Pertini” pone al centro dell’interesse educativo il bambino, soggetto di dirittiinalienabili, in quanto persona.

La scuola, istituzione democratica, educa alla democrazia, integrando l’azione formativa dellafamiglia, quale “sede primaria dell’educazione del fanciullo” e quella della “più vasta comunitàsociale”.

Pertanto il fine della nostra scuola sarà quello di promuovere e sviluppare la capacità presentenella società odierna di comprendere, condividere, aiutare e cooperare con gli altri, favorendola condivisione di valori quali reciprocità, fratellanza, impegno costruttivo, spirito di pace esentimento dell’unità del genere umano.

L’educazione alla convivenza civile democratica, rappresenta il principio unificante degli obiettiviformativi in cui esso è articolato e dei contenuti culturali che ne contrassegnano l’orientamentoe le scelte.

Sui seguenti principi:

il senso degli altri;

la conquista dell’autonomia personale;

la formazione alla responsabilità.

si struttura l’intero progetto culturale ed educativo.

Tale processo viene consolidato da percorsi di arricchimento dell’Offerta Formativa che, nelcorrente anno scolastico, si esplicano in un progetto ad ampio respiro, comprendente azionidirette con le famiglie, con gli alunni, con il coinvolgimento delle forze sociali e l’apertura alterritorio, per la realizzazione di momenti di solidarietà attiva.

Rapporti Scuola-Famiglia

Caratteristica del nostro Circolo è l’attenzione alla presenza dei genitori in molte attivitàscolastiche, riconoscendo alla famiglia il ruolo primario di luogo formativo, a fianco del quale sicolloca la scuola.

I genitori sono così presenti non solo nei momenti istituzionali ma collaborano operativamentenei momenti caratterizzanti la nostra scuola, in particolare, il Natale e la Festa della Pace.

I genitori sono invitati a far parte inoltre di alcuni gruppi di lavoro con le insegnanti cherappresentano momenti significativi di incontro e confronto.

La famiglia, in questo modo partecipa al processo educativo condividendone responsabilità eimpegni nel rispetto reciproco di competenze e ruoli.

Motivazione e successo formativo

Per il raggiungimento del successo formativo, la scuola, nel definire le priorità di intervento inambito educativo e didattico, assume il modello motivazionale forte del rapporto tra il sapere ela conoscenza. Tutto il percorso educativo didattico verrà continuamente monitorato per fare inmodo che il diritto ad apprendere venga garantito a tutti gli alunni.

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OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO

Valorizzare il patrimonio di conoscenze, di valori e di comportamenti degli alunni, nellaconsapevolezza di tutte le dimensioni personali

sviluppare la capacità di organizzazione delle conoscenze pregresse in un ordine formaledesunto dalle discipline di studio e dal sapere scientifico

favorire il confronto interpersonale orientato verso la cura e il miglioramento di sé e dellarealtà, assumendo la diversità delle persone e delle culture come ricchezza

Incoraggiare un atteggiamento di autonomia responsabile in funzione di una vera“solidarietà attiva”

partecipare alla vita democratica, attraverso l'interazione con la famiglia e la comunità sociale

formare un atteggiamento di reciproca comprensione sia dal punto di vista etnico sociale cheda quello del credo religioso

creare, all'interno della struttura scolastica, un vero "ambiente educativo di apprendimento",attraverso la realizzazione di un clima sociale positivo nella vita quotidiana della scuola

La costruzione sociale dei saperi che si realizza a scuola avviene attraverso la rielaborazione diesperienze dirette ed indirette, mediate dai linguaggi più o meno formali della scuola stessa chene permettono il passaggio alle prime formalizzazioni scientifiche.

Pertanto l’attenzione viene focalizzata sugli alunni/e portatori di cultura, stili, differenze, unicità,che nel rapporto di interazione con gli altri, attivano la capacità di discutere, argomentare,passando dall’identità personale a quella sociale affinché le competenze non siano mai chiuse,definite e definitive, ma strutture che rispondono sia al processo evolutivo di crescita sia allesituazioni di continuo cambiamento e di complessità del mondo.

Vogliamo gettare un seme in un terreno che progressivamente si arricchisce di “nuovecompetenze” di creatività, capacità di argomentare, capacità di progettare, di pensiero critico(pensare il nuovo, l’imprevisto, pensarsi diversi, decentrarsi), di identità, autonomia e autostima,tutti strumenti di costruzione di un “cittadino del mondo”.

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LA PROGRAMMAZIONE DELL'INTERVENTO FORMATIVO

La programmazione dell'intervento educativo deve tenere conto in primo luogo delle esigenzeformative degli alunni che nella Scuola dell’Infanzia riguardano principalmente i seguenti bisogni:

rafforzamento dell'identità personale (corporea, intellettuale, psicodinamica) ed altrui, comericonoscimento di culture e valori nel rispetto delle differenze;

conquista della propria autonomia intesa come capacità di orientarsi e di compiere scelteautonome in contesti diversi;

sviluppo e consolidamento delle abilità sensoriali, percettive, motorie, sociali, linguistiche eintellettive;

potenziamento della capacità di riorganizzazione dell’esperienza, di esplorazione ericostruzione della realtà e dell’ambiente circostante;

sviluppo di coerenza cognitiva nell’operare, ricerca di gusto estetico e conferimento di senso.

nella Scuola Primaria fanno riferimento alla necessità di:

promuovere l’acquisizione di linguaggi diversificati come strumento di comprensione dellarealtà;

sviluppare la capacità di integrazione delle conoscenze (sapere) con le esperienze (fare eagire);

favorire le condizioni per il pieno sviluppo della persona umana;

superare forme di egocentrismo in funzione della convivenza sociale e dell’impegnocompetente e responsabile;

valorizzare l’identità nel rispetto delle diverse potenzialità personali;

sviluppare rapporti e relazioni interpersonali adeguati.

Fermo restando il principio della libertà metodologica e didattica, il Collegio dei Docenti individuaannualmente alcuni grandi obiettivi formativi attorno ai quali predisporre e costruire laProgrammazione stessa, come la Solidarietà, il Rispetto delle Culture, la Pace tra i Popoli …Tutta la comunità scolastica concorre concretamente alla costruzione di un progetto annualefinalizzato all'organizzazione della "Festa della Solidarietà e della Pace", da realizzare con lacollaborazione dei genitori, attraverso una serie di manifestazioni incentrate sull'obiettivoformativo prescelto.

Altri appuntamenti importanti:

Giornata della Lettura: con lo scopo di sensibilizzare e diffondere nuovo interesse verso il libroe la lettura.

Giornata delle Scienze: gli alunni saranno coinvolti nell’allestimento di laboratori, doveattraverso semplici esperimenti, tendenti a suscitare curiosità, domande e problemi,assumeranno consapevolezza delle loro idee e competenze, confrontandole con quelle deicoetanei, per osservare in modo scientifico la realtà.

Giornata dello sport: a conclusione dei progetti sportivi si organizzano tornei di baseball,handball, basket e atletica leggera.

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IL CURRICOLO DELL'AUTONOMIA

Per dare valenza al Progetto Formativo, nel rispetto del Regolamento dell’Autonomia Scolastica, lanostra scuola si orienta verso la produzione di un curricolo flessibile elaborato sulla base delleIndicazioni Nazionali, costituito dalle discipline di base e da progetti di arricchimento dell’offertaformativa, inseriti nel curricolo in forma organica ed unitaria; che tenga conto delle istanze deiprotagonisti del processo formativo, delle famiglie e del territorio; costruito e pianificato, nellevarie fasi della programmazione, attuazione, valutazione e nei differenti tempi di effettuazione esviluppo.

CONTINUITA' DEI PROCESSI EDUCATIVI

La continuità del processo educativo è condizione essenziale per assicurare agli alunni il positivoconseguimento delle finalità dell'istruzione obbligatoria. Il Collegio dei Docenti definisce le forme ele modalità atte a concretizzare i momenti di raccordo pedagogico, curricolare ed organizzativo.

Il confronto tra gli insegnanti dei diversi ordini di scuola è punto di partenza per realizzare unareale collaborazione che traduca nell’operatività quanto previsto dalla normativa.

Le forme e le modalità del raccordo si riferiscono in particolare a:

Comunicazioni sugli alunni;

Collaborazione tra gli insegnanti per la stesura dei curricoli degli anni iniziali e terminali;

Formazione delle classi iniziali;

Sistema di valutazione degli alunni;

Utilizzo dei servizi di competenza degli Enti territoriali.

Gruppo Continuità

Il Collegio dei Docenti ha già individuato negli insegnanti della Scuola dell’Infanzia che seguonoalunni di 5 anni e negli insegnanti delle quinte classi, il nucleo costitutivo del Gruppo Continuità,che dovrà affiancare i docenti della Scuola Secondaria di primo grado, con l'obiettivo di:

Predisporre curricoli degli anni iniziali e terminali;

Unificare l'utilizzo dei servizi di competenza degli Enti territoriali;

Individuare forme di aggiornamento e di sperimentazione comuni ai tre ordini di scuola;

Procedere alla formazione delle classi iniziali;

Per quanto riguarda la formazione delle prime classi della Scuola Primaria, una proceduraormai consolidata prevede una serie di incontri ai primi di settembre, tra gli insegnanti dellaScuola dell’Infanzia e i docenti delle prime classi, con l'obiettivo di formare i gruppi-classe inmaniera omogenea;

Gli insegnanti delle quinte classi auspicano una partecipazione alle prime riunioni dei Consiglidi classe della Scuola Secondaria di primo grado per favorire una migliore conoscenza deglialunni da parte dei nuovi docenti;

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Relativamente alla collaborazione con la Scuola dell’Infanzia, oltre che nella fase di formazionedelle classi e di stesura del curricolo, sono previsti incontri comuni.

E’ in atto un Progetto Continuità che vede impegnati i docenti dei diversi ordini di scuola nellarealizzazione di percorsi educativo-didattici comuni.

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PROMUOVERE L'ACCOGLIENZA

La nostra scuola promuove l'accoglienza per:

favorire il graduale inserimento dei bambini da un punto di vista socio-psico-affettivo;

prevenire eventuali situazioni di disagio;

creare uno stato di benessere psico-fisico-relazionale;

dare ascolto ai bisogni perché il bambino stia bene a scuola.

UNA SCUOLA INCLUSIVA E GLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

La nostra Istituzione scolastica, in questi anni, ha orientato sempre di più le proprie azioni inun’ottica inclusiva, non solo attraverso l’accettazione ed accoglienza delle differenze, cercando dirispondere adeguatamente a tutte le diversità individuali, ma valorizzando le differenze individualidi ognuno e facilitando la partecipazione sociale e l’apprendimento di tutti.

Diventa sempre più forte, infatti, l’esigenza di un modello pedagogico capace di leggere ericonoscere le difficoltà che ciascun alunno incontra nel suo percorso evolutivo-apprenditivo, di unmodello capace di prendersi cura di ognuno, di riconoscere le diversità e di “fare differenze” insenso positivo.

Una scuola-comunità professionale deve saper leggere e riconoscere i bisogni dei suoi alunni, devepossedere aggiornate e solide competenze di tipo pedagogico, psicologico, metodologico-didattico,organizzativo e relazionale, deve poter disporre di strumenti e risorse concreti da utilizzare nellaprogettazione e nella realizzazione di interventi che garantiscano il successo formativo di ognuno.

Le nuove Direttive Ministeriali stimolano la scuola a fare un ulteriore passo avanti verso unamaggiore inclusività. Tutto ciò richiede la revisione del modello di integrazione e del modo di “farescuola”, richiede la presa in carico delle diversità da parte dell’intera comunità professionalescolastica, attraverso un progetto inclusivo che riconosca e promuova il valore di ognuna di esse,faccia leva sulla comunità di apprendimento, sulla ricerca e sulla sperimentazione metodologicodidattica e organizzativa, sullo sviluppo professionale e sulla disseminazione di pratiche efficaci,crei alleanze educative con l’esterno, attraendo risorse e coinvolgendo attori diversi.

La prospettiva inclusiva ha come riferimento l’insieme delle abilità differenti attraverso le quali glialunni si propongono ai loro insegnanti, innescando così richieste legittime di cambiamento neiconfronti dell’organizzazione, della didattica e delle relazioni.In questa prospettiva, non ci si rivolge a un sostegno specifico, circoscritto alle condizionideficitarie, ma a forme di insegnamento e di organizzazione che comprendano già in essa tutti isostegni e gli aiuti necessari per rispondere alle differenti richieste poste dagli alunni.

L’utilizzo di questo particolare punto di vista, permette di far emergere la specificità dell’inclusione,spostando l’attenzione dal bisogno speciale, alle barriere alla partecipazione e all’apprendimento,dalla caratterizzazione deficitaria, alla strutturazione del contesto e ai modi personali di ciascuno diporsi nelle esperienze di apprendimento e socio-relazionali.

In quest’ottica, la nostra scuola ha cercato di acquisire sempre maggiore consapevolezzasull’organizzazione scolastica e di identificare gli strumenti più efficaci, le prassi migliori, lecollaborazioni più utili e gli attori significativi per costruire una “buona” qualità dell’integrazione

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scolastica, quale dimensione complessiva che deve attivare e mettere in sinergia tutte le risorsedisponibili.

Proprio nei confronti degli alunni in difficoltà, la scuola dell’autonomia sollecita, infatti, un utilizzopiù razionale delle risorse umane e materiali comunque presenti nel contesto.

La C.M. n. 8 del 6 marzo 2013, che illustra le indicazioni operative per l’attuazione della DirettivaMinisteriale del 27 dicembre 2012, indica tra le azioni strategiche per realizzare una politicadell’inclusione nelle singole scuole, l’elaborazione di una proposta di Piano Annuale perl’Inclusività (PAI), riferito a tutti gli alunni con BES.

Il PAI è lo strumento per una progettazione della propria offerta formativa in senso inclusivo, è losfondo e il fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nelrealizzare gli obiettivi comuni, le linee guida per un concreto impegno programmatico perl’inclusione, basato su una attenta lettura del grado di inclusività della scuola (punti di forza e puntidi criticità) e su obiettivi di miglioramento, da perseguire nel senso della trasversalità delle prassi diinclusione negli ambiti dell’insegnamento curricolare, della gestione delle classi,dell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie.

Fra gli aspetti presi in esame nel documento elaborato dalla nostra Istituzione scolastica, rientra ilservizio di sostegno agli alunni con disabilità, che viene predisposto con grande impegno ad iniziaredal momento in cui arriva nella scuola un bambino disabile.

Ancor prima dell’inizio dell’attività didattica, il GLHI analizza le certificazioni e/o le diagnosifunzionali, esamina la situazione delle risorse professionali assegnate alla scuola, valuta leproblematiche relative a ciascun alunno con disabilità in riferimento alla necessità o meno diassistenza alla persona ed accerta se viene seguito dai servizi socio assistenziali del Comune.

In seguito formula proposte al Dirigente in ordine all’inserimento nelle classi, se di nuovaiscrizione, alle ore di sostegno da attribuire ed a tutte le esigenze che dovessero emergere già inprima istanza. Definisce inoltre le modalità di passaggio e di accoglienza degli alunni disabili edelabora progetti per la continuità fra ordini di scuola, promuovendo un fattivo processo diintegrazione, attraverso un continuo raccordo tra scuola, famiglia, specialisti ed altri operatori delterritorio.

Tutto il team pedagogico collabora alla predisposizione del PEI, quale documento interistituzionaleper costruire il progetto di intervento globale, dove trovano coordinamento le diverse dimensioni eche viene sottoposto a verifiche periodiche.

Il GLHI, in particolar modo, studia come migliorare le condizioni di integrazione degli alunni condisabilità, relativamente anche alle strutture ed ai servizi.

Realizza e diffonde un processo di collaborazione multidirezionale, atto a sviluppare all’internodelle classi e della scuola, una comunità che accoglie, integra e sostiene tutti gli alunni.Individua strumenti e sussidi utili in relazione alle varie tipologie di disabilità e studia l’applicazionedelle nuove tecnologie nei programmi didattici e riabilitativi.

Attua forme di collaborazione attiva con i servizi socio assistenziali del Comune e si impegnaaffinché vengano fornite, quando necessarie, le figure di supporto.Per la realizzazione degli obiettivi sopra elencati, il gruppo di lavoro approfondisce il percorso dicostruzione del PEI ed elabora strumenti di osservazione delle abilità degli alunni nelle diverse areedi sviluppo ed apprendimento, al fine di un’attenta valutazione iniziale, in fase intermedia e finale.

Lo scambio di esperienze e l’ottimizzazione delle stesse, riveste notevole importanzanell’impostazione della prassi didattica, affinché la scuola sia in grado di affrontare le

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problematiche degli alunni in difficoltà.

La collaborazione fra insegnanti di sostegno, insegnanti di classe ed eventualmente altri operatori,avviene in un clima di reciprocità, con un continuo scambio di informazioni e suggerimenti, infunzione del tipo di problema da affrontare.

Un altro aspetto fondamentale del processo di integrazione è il coordinamento tra scuola efamiglia, che riveste un’importanza determinante per la qualità dell’educazione.

Il coinvolgimento diretto dei genitori nelle attività interne alla scuola su base sempre più ampia,rappresenta il modo per mantenere una buona partecipazione e uno scambio costruttivo diinformazioni, quale riferimento preciso e utile per una programmazione dell’educazione di ognialunno.

La nostra scuola, in un’ottica di continuità e di approfondimento dell’esperienza maturata in questianni nell’ambito dei Progetti “I Care” e “Dall’ICF al Progetto di vita”, intende rafforzare il lavoro direte con le altre Istituzioni scolastiche coinvolte, per condividere uno spazio di riflessione edapprofondimento in una prospettiva inclusiva e di miglioramento continuo.

In questa direzione, il GLHI, ha individuato tra gli obiettivi prioritari di incremento dell’inclusività,l’utilizzo di strumenti di analisi sistemica quali Index per l’inclusione e Quadis.

L’indice per l’inclusione ha la funzione di accompagnare il processo di autoanalisi dell’Istituzionescolastica con l’obiettivo di ridurre gli ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione degli alunni,monitorando la propria adeguatezza rispetto al modello inclusivo stesso.

Il GLHI lavorerà in stretta sinergia con il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) e con il Gruppo dilavoro sui BES, al fine di predisporre tutte le azioni necessarie per migliorare ed implementare illivello di inclusività.

Il GLI è composto da tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola, al fine diformare un nucleo operativo per l’inclusività, costituito da una serie di figure professionali disistema, che sappiano relazionarsi dentro e fuori la scuola e che siano un punto di riferimentoprivilegiato e di interfaccia con i servizi territoriali.

Il Gruppo di lavoro sui BES, coordinato dalla specifica Funzione Strumentale, avrà il compito dioccuparsi degli alunni che hanno difficoltà di funzionamento educativo e apprenditivo, a partire daun’osservazione sistematica ed individuazione degli alunni che necessitano di unapersonalizzazione della didattica, in modo da elaborare un Piano Didattico Personalizzato, cheespliciti oltre agli strumenti compensativi e alle misure dispensative, previste dalla L. 170/2010,anche le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.

INSERIMENTO ALUNNI STRANIERI

La presenza nella scuola di alunni di etnie e religioni diverse rappresenta un contributo importantealla conoscenza reciproca e alla pace fra i popoli. La scuola si impegna a favorire la frequenzascolastica degli alunni stranieri anche mediante apposite iniziative di accoglienza.

La nostra scuola sceglie infatti di adottare la promozione del dialogo e del confronto fra culture pertutti gli alunni e a tutti i livelli: insegnamento, curricoli, didattica, relazioni, vita della classe, in unanuova visione di cittadinanza adatta al pluralismo attuale.

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ATTIVITA’ ALTERNATIVE ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA

Gli alunni che non usufruiscono dell’insegnamento della religione cattolica, partecipano ad attivitàdidattiche sulla base di un progetto educativo predisposto dal team docenti.

UTILIZZO DELLA CONTEMPORANEA DEI DOCENTI

Per la realizzazione degli obiettivi e delle attività previste dal presente piano, si rende necessaria lapresenza contemporanea, in alcuni momenti, di entrambi i docenti.

Tale modalità permette di conseguire i seguenti obiettivi:

individualizzazione degli interventi;

recupero/rinforzo per gli alunni con particolari difficoltà di apprendimento;

strategie didattiche flessibili ed efficaci per interventi in piccolo gruppo;

attività di laboratorio e di ricerca;

attività alternative per gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religionecattolica;

sostituzione dei docenti assenti per brevi periodi ai sensi delle vigenti disposizioni in materia disupplenze.

RETI DI SCUOLA E COLLABORAZIONE CON IL TERRITORIO

Per raggiungere gli obiettivi previsti dal Piano dell'Offerta Formativa l'istituzione scolastica puòstipulare accordi, intese e convenzioni con altre scuole del territorio.

Tali accordi sono finalizzati in particolar modo a:

promuovere un pieno utilizzo delle risorse umane a disposizione di ogni istituzione scolastica;

promuovere scambi e incontri fra le scolaresche;

realizzare progetti didattici comuni;

Gli accordi possono prevedere forme integrate di partecipazione finanziaria alle spese inerenti larealizzazione dei progetti.

L’istituzione scolastica può inoltre stipulare accordi, intese e convenzioni con le Università e con iCentri di formazione professionale riconosciuti, allo scopo di promuovere attività di ricercadidattica e iniziative congiunte di formazione e di tirocinio.

I rapporti fra l'Istituzione Scolastica e gli Enti Locali territoriali sono improntati alla massimacollaborazione allo scopo di: promuovere un impiego efficace ed integrato delle risorse umane che gli EE.LL. mettono a

disposizione delle scuole (personale per assistenza ai soggetti con handicap, ecc…)

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realizzare un impiego efficace ed integrato delle risorse finanziarie che gli EE.LL. mettono a disposizione delle scuole

promuovere un uso integrato delle strutture scolastiche anche al di fuori degli orari di lezione per attività sportive e culturali di interesse generale.

L’Amministrazione Comunale e il sistema delle scuole cittadine primarie e secondarie di 1° grado,hanno sottoscritto l’accordo di programma “Patto per la scuola”, finalizzato alla concertazione edal coordinamento delle azioni e degli interventi di politica scolastica promossi dall’Amministrazionecomunale per favorire la positiva integrazione con le politiche territoriali sociali e sanitarie.

Il Patto costituisce la sede più opportuna per rilevare puntualmente le necessità del sistemascolastico e per programmarne gli interventi nel modo più efficace.

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AREA DELLA PROGETTUALITA’ 2014 - 2015

Progetti Scuola dell’Infanzia

lingua Inglese “Ready steady go” (Bambini di 5 anni della sezione B di Viale Trieste); “Educare con le favole”, (per insegnanti e genitori);

Progetti Scuola Primaria:

progetto L. 482 sulle lingue minoritarie: “Su mundu est tundu e chie non ischit navigare falat afundu;

progetto musicale “Coroliamo insieme” (classi quarte) progetto “Piccoli maghi” (5a F) progetto sull’ambiente in collaborazione con C.E.A.S. Lago Baratz (2a E-F, Via Savoia) 5°F Via

Gorizia ) progetto di alfabetizzazione di italiano lingua 2

Progetti per l’integrazione

“Dal modello ICF dell’OMS alla progettazione nella scuola” – “Dall’ICF al progetto di vita” –Miur. In rete con l’Istituto Comprensivo di Osilo e 2° Circolo di Sassari. Legge 440/97.

Progetti comuni

progetto Intercultura “S’arbore Galanu” (seconda annualità); progetto “Festa della Pace”; progetto Continuità; progetto Genitori (integrato all’azione di prevenzione e contrasto della dispersione scolastica); progetti Sportivi in orario scolastico Baseball, Handball, Basket, Atletica Leggera; progetto per iniziative didattiche di prevenzione e di contrasto della dispersione scolastica ai

sensi del D.M. 7 febbraio 2014 e del DDG 7 febbraio 2014 (in rete con l’Istituto Comprensivo diOsilo);

Progetto “sull’emotività” (da individuare le classi con problematiche di disabilità). Laboratori legati al progetto di prevenzione e d contrasto alla dispersione scolastica ai sensi del

D.M. 7 febbraio 2014 e del DDG 7 febbraio 2014 (in rete con l’Istituto Comprensivo di Osilo);

Formazione

Costruzione di un curricolo verticale sulla base delle indicazioni in rete con ’IstitutoComprensivo di Osilo e Sorso.

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SINTESI DEI PROGETTI

Scuola dell’Infanzia

Progetto di Lingua Inglese

Il progetto di lingua inglese è rivolto ai bambini di cinque anni della sezione B della scuoladell’infanzia di viale Trieste. Si prefigge l’obiettivo principale di far avvicinare i bambini allalingua straniera in modo sereno e gioioso apprendendo i rudimenti fonetici e grammaticali.

In quest’anno scolastico la metodologia adottata sarà sempre, con opportune modifiche, il“Total Phisycal Response”, che coinvolge il corpo intero e i sensi. Storie mimate edrammatizzate aiuteranno i bambini ad apprendere una terminologia vicina alla loro realtà.

Progetto “Educare con le favole” Massimo Fancellu, papà formatore, intende aiutare docenti e genitori a scoprire e utilizzarefiabe, aneddoti, racconti e favole per trasmettere in modo semplice messaggi complessi. Lestorie permettono di insegnare qualcosa che per un bambino sarebbe difficile capire solo con idiscorsi razionali.

Scuola primaria

Progetto L.482/99 “Su mundu est tundu e chie non ischit navigare falat a fundu”

Il progetto, in rete con l’Istituto Comprensivo di Osilo e l’Istituto Comprensivo di Sorso, èfinalizzato alla promozione e alla valorizzazione della lingua e della cultura della RegioneSardegna, sotto il profilo letterario, artistico e musicale, presupposti necessari per lacomprensione del nostro passato storico, la maturazione della propria identità personale e lariappropriazione delle radici culturali di appartenenza.

Le tre istituzioni scolastiche, che già in passato hanno dato rilevanza, con progetti specifici, agliaspetti culturali e linguistici della realtà locale e della Sardegna, in un’ottica di continuità,intendono privilegiare un percorso formativo finalizzato alla conoscenza, recupero evalorizzazione delle risorse presenti nel territorio in ambito linguistico, storico-antropologico esonoro e musicale.

I bambini saranno guidati alla conoscenza e al recupero del patrimonio fiabesco della nostraterra attraverso un laboratorio per la valorizzazione della parola parlata, che vedrà coinvoltiattivamente genitori e nonni, con lo scopo di avviare gli alunni a raccontare e mimare semplicifiabe della tradizione popolare sarda, per poi passare al gioco teatrale che sarà di stimolo allacreatività, al confronto, alla socializzazione.

Saranno inoltre oggetto d’indagine, il patrimonio etnico-musicale della Sardegna e le antichetradizioni popolari che rievocano e ripropongono suoni, ritmi, gestualità, armonie, ricche distraordinari significati.

Attraverso la ricerca storiografica gli alunni potranno, inoltre, scoprire luoghi e tradizionisignificative del territorio di appartenenza, per comprendere il legame tra passato e presente.

Si darà particolare rilevanza al prodotto finale del progetto, che prevede la realizzazione di uncd multimediale in forma di ipertesto, relativo alle tematiche affrontate e di e book illustratisulla storia e sulle tradizioni popolari oggetto di indagine, con registrazione audio su conte,

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filastrocche e ninne nanne della tradizione locale, accompagnate da ritmi e/o musichepopolari.

Progetti sportivi “Baseball, Handball, Basket, Atletica Leggera”

Le società Yellow Team, ASD Sassari 1976, Centro Polisportivo “Francesca Di Nardo”, DinamoBasket 2000 attraverso i propri Comitati Territoriali, affiancano la scuola nella diffusione dellacultura motoria e sportiva, tale servizio è offerto in modo gratuito.

Il progetto comprende attività ludico-motoria per l’apprendimento del gioco-sport per i ibambini delle classi quarte, quinte e alcune terze e seconde e due sezioni della scuoladell’infanzia.

L’attività viene pianificata e sviluppata in tutto l’arco dell’anno scolastico con l’ausilio diconsulenti esperti, che, in orario curricolare, affiancano gli insegnanti.

Progetto “Coroliamo insieme”

Laboratorio musicale che intende promuovere la creatività ed il benessere del

bambino.Il processo interattivo viene preso in considerazione come percorso di crescita, nelquale il prodotto finale non sarà considerato per il suo valore estetico, ma in quantogeneratore di cambiamento.Si cercherà di sviluppare attraverso la musica il pensiero divergente e la flessibilità,cambiare pensiero, punto di vista, infatti si rivela utile per evitare, mitigare o cambiareemozioni negative come rabbia, colpa, ansia, depressione, vergogna e altro.Durante il laboratorio vengono svolte diverse attività:• viene curato l’aspetto vocale, con un minimo di lavoro sull’impostazione della voce, irudimenti del cantare in coro all’unisono,a due ed a tre voci;• viene curato l’aspetto ritmico attraverso la ricerca costante di una “pulsazione comune”.• viene lasciato uno spazio alla tradizione popolare con l’apprendimento di canto edanze del repertorio italiano;

Progetto Piccoli Maghi

Il Progetto “I piccoli Maghi” è un’iniziativa promossa dalla Scuola d’Arte la Volpe Bianca edall’Assessorato alle Politiche Educative e Giovanili del Comune di Sassari, rivolta ai bambinidella scuola primaria. Il Progetto si avvale della collaborazione di esperti di micromagia espettacolarità che da anni lavorano in campo internazionale. L’obiettivo dei laboratori proposti,si configura come uno spazio di creatività e un significativo strumento di crescitadell’autostima personale. La funzione dei laboratori ha una valenza pedagogica, in quantol’insegnamento della disciplina proposta, aiuta gli alunni ad acquisire un maggior livello diconsapevolezza, li rende più autonomi e precisi nell’eseguire compiti legati alla manualità ealla manipolazione di oggetti.

Progetto di alfabetizzazione di italiano lingua 2

Il progetto ha come obiettivo principale l’apprendimento della lingua italiana da parte da partedei bambini stranieri, presente nella classi della scuola primaria. Lo stesso nasce dal bisogno di promuovere il dialogo e la convivenza costruttiva tra soggettiappartenenti a culture diverse e costituisce la risposta educativa alle esigenze delle societàmulticulturali.

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Attraverso l’apprendimento della lingua italiana si promuove:. l’integrazione dei bambini stranieri nel paese che li ospita;. la comunicazione attraverso una lingua diversa dalla propria;. la conoscenza e comprensione di altre culture e di altri popoli.. lo sviluppo intellettivo, offrendo al bambino un altro strumento di organizzazione delle

conoscenze.

Progetti per l’integrazione

Progetto per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità ex legge 440/97 “Dall’ICF alProgetto di Vita” in rete con il 2° Circolo Didattico “San Giuseppe” di Sassari e l’IstitutoComprensivo di Osilo.

Il Progetto, in un’ottica di continuità con i contenuti affrontati e le azioni formativeprecedentemente realizzate nell’ambito del Progetto di sperimentazione ICF “Dal modello ICFdell’OMS alla progettazione nella scuola”, finanziato dal MIUR, risponde alla necessità dipredisporre strumenti aggiornati e condivisi per la costruzione di un “Progetto di vita”, orientato adelaborare buone prassi di integrazione e inclusione scolastica dei minori con disabilità, condottocon modalità di lavoro multi e interdisciplinari.

Il contenuto del lavoro di ricerca-azione riguarderà l’approfondimento del modello ICF, inteso comeglobalità’ dei fattori coinvolti nell’inclusione, per una sua applicazione nei processi diriorganizzazione della scuola, nell’impostazione delle relazioni con la disabilità e nell’attivazionedegli interventi da realizzare.

Obiettivi del progetto: formare il personale scolastico alla filosofia di fondo del modello ICF sensibilizzare la comunità scolastica allargata (Scuola , Famiglia, servizi Sanitari e Socio

assistenziali) alle nuove prospettive offerte dall'ICF innovare le azioni orientate all'integrazione scolastica confrontare i punti di vista dei vari soggetti /Enti coinvolti creare e sperimentare modelli applicativi a supporto delle persone modificare e implementare i punti di vista delle persone e delle istituzioni per favorire la

crescita della Persona arricchire con le varie esperienze i partecipanti. condividere le azioni e disseminare i risultati all'esterno del gruppo di lavoro.

Il Progetto, articolato in diverse fasi, mira alla costruzione di un modello condiviso di PEI e allastesura di un accordo di programma territoriale, che preveda l’utilizzo dell’ICF quale strumento diclassificazione dei bisogni educativi speciali.

In particolare, si vuole sperimentare la possibilità di utilizzare il modello ICF, quale modello diclassificazione bio-psico-sociale, attento all’interazione fra le capacità di funzionamento di unapersona e il contesto sociale, culturale e personale in cui essa vive, per tentare di risolvere ilproblema dell’interfacciabilità e della trasmissibilità delle conoscenze e delle informazioni traoperatori educativi, sociosanitari e familiari.

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Progetti Comuni

Progetto “Continuità”

L’importanza di strutturare percorsi formativi che possano garantire agli alunni un itereducativo maggiormente organico e completo è al centro del Progetto Continuità diquest’anno.

La continuità del processo educativo è condizione essenziale per assicurare agli alunni ilpositivo conseguimento delle finalità dell’istruzione obbligatoria. Pertanto il progettoconsisterà in una serie di attività e di esperienze che coinvolgeranno insegnanti e alunni in unpercorso teso ad un “avvicinamento” al nuovo ordine di scuola.

La scuola primaria e la scuola dell’infanzia, supportate dal progetto, promuoveranno lacontinuità con i due ordini di scuola che rispettivamente la precedono e la seguono e ciò inaccordo anche con i docenti della Scuola Secondaria di Primo Grado.

Inoltre per attivare azioni positive la continuità verrà promossa all’interno di un itinerariocurricolare e/o laboratoriale organico e condiviso. A tal proposito, per conoscere l’ambientedella futura scuola primaria o secondaria, sono previste visite, scambi di materiali prodotti.

Si intende avviare una riflessione più attenta, sui criteri di valutazione tra i docenti della scuolaprimaria e secondaria di primo grado al fine di renderli più uniformi e condivisi.

Progetto Intercultura “S’arbore Galanu”

Si è costituito nel Circolo il Gruppo Intercultura che, accanto alla cura dell’accoglienza enell’inserimento nei vari gruppi classe di alunni non autoctoni o neo-autoctoni, si attiva incollaborazione col GLI, per monitorare presenze ed esiti scolastici degli alunni stranieri nellanostra scuola, raccogliendo gli eventuali bisogni formativi degli stessi alunni o del personalescolastico, promuove iniziative interculturali in occasione del Natale, della Giornata dellalettura e della Festa della Pace, gestisce ed aggiorna uno scaffale interculturale all’interno dellaBiblioteca Scolastica, cura i rapporti con Enti ed Istituzioni per garantire maggiori opportunitàd’intervento.

Il progetto “S’arbore Galanu” nasce riprendendo l’esperienza del precedente lavoro didattico“Su zardinu Galanu” svoltosi lo scorso anno scolastico e incentrato sul tema della migrazione econoscenza e solidarietà con le diverse culture. Questo nuovo progetto si lega all’ambito“Nutrire il pianeta, energia per la vita” che l’Esposizione Universale EXPO 2015 di Milanoproporrà e avrà come tematiche, declinate soprattutto alla realtà sarda:. storia dell’uomo, storie di cibo;. abbondanza e privazione: il paradosso del contemporaneo;. il futuro del cibo: scienze e tecnologie per la sicurezza e la qualità . cibo sostenibile = mondo equo. il gusto è conoscenza.Gli alunni saranno condotti attraverso una serie di incontri e laboratori creativi a rafforzareun’apertura mentale ed emotiva nei confronti delle illimitate interazioni e integrazioni che lanatura opera e che l’uomo può imitare per salvaguardare e incrementare nei suoi ambientisociali.

Progetto “Genitori”

Il progetto, giunto al suo undicesimo anno di attuazione e inserito quest’anno nel progetto più

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ampio sulla prevenzione della dispersione scolastica, vuole continuare ad offrire ai genitoril’opportunità di partecipare attivamente al cammino di crescita dei bambini. Grazie al percorsogià attuato, è stato possibile rilevare i bisogni formativi e le modalità operative. Uno degliobiettivi iniziali del progetto era proprio quello di responsabilizzare i genitori perché sifacessero promotori di iniziative di formazione rivolte agli altri genitori. Il progetto, quindi, èavviato ad essere una presenza costante nelle attività del Circolo con modifiche suggerite dalleesperienze fatte di anno in anno che cercano di andare incontro e invitare alla formazione unnumero sempre più numeroso di persone. La custodia gratuita dei bambini durante losvolgimento degli incontri è la risposta della scuola a quei genitori che non hanno nessuno cuiaffidarli per poter partecipare.

Progetto “Festa della Pace”

Con l’obiettivo di promuovere un atteggiamento di autonomia responsabile in funzione di unavera solidarietà attiva, tutta la comunità scolastica concorre concretamente alla costruzione diun progetto annuale finalizzato all'organizzazione della “Festa della Solidarietà e della Pace",da realizzare con la collaborazione dei genitori, attraverso una serie di manifestazioni.

Progetto “Adotta un albero”

La finalità del progetto “Adotta un albero“ è quella di rendere i bambini curiosi e attiviriguardo a ciò che appare davanti ai loro occhi, attraverso l’osservazione diretta della realtà.Nel corso delle varie escursioni, sotto la guida di esperti, i bambini verranno aiutati:

a scoprire la bellezza della natura e rispettarla; cogliere dati, riepilogare, sintetizzare, classificare e trarre delle conclusioni; imparare a condividere un’esperienza nel rispetto di alcune regole.

Il progetto verrà completato con la realizzazione di elaborati creativi e foto relativeall’esperienza vissuta che verranno esposti alla mostra finale, partecipando alla premiazione.

Progetto per iniziative didattiche di prevenzione e di contrasto della dispersione scolastica aisensi del D.M. 7 febbraio 2014 e del DDG 7 febbraio 2014 (in rete con l’Istituto Comprensivodi Osilo)

Il Progetto intende attivare nuove azioni di intervento che vedano la scuola protagonista di unpercorso inteso come laboratorio socio-educativo per riqualificare l’offerta formativa, favorire ilsuccesso scolastico e contrastare il fenomeno dell’abbandono e della dispersione scolastica.

Gli interventi previsti saranno articolati in azioni:

Azione 1: DocentiL’azione prevede l’attivazione di laboratori, in alternanza formazione-supervisione didattica, al finedi fornire ai docenti gli strumenti per affrontare le problematiche relative all’apprendimento eall’insuccesso scolastico attraverso un approccio metacognitivo e la sperimentazione di unpercorso di ricerca azione.

Azione 2: AllieviIl modulo organizzativo sarà articolato in laboratori didattici per piccoli gruppi di alunni, condottidai docenti formati nel laboratorio formativo, finalizzati a supportare gli alunni con BisogniEducativi Speciali nei processi metacognitivi e di problem solving e laboratori extacurricolari inorario pomeridiano, aperti alla partecipazione di tutti gli allievi, condotti da formatori esperti erealizzati in sinergia con gli operatori della scuola. Questi rappresentano: Nel corso delle varie escursioni, sotto la guida di esperti, i bambini verranno aiutati:

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un’occasione per sperimentare nuove forme di comunicazione corporea, musicale, artistica,attraverso una metodologia sul fare e creare insieme;

una modalità più motivante e divertente per imparare a relazionarsi con gli altri.

Azione 3: Genitori e docenti insieme. l’azione intende sviluppare la corresponsabilità educativa scuola-famiglia e promuovere efficaci

esperienze di apprendimento, attraverso un Laboratorio sulla mediazione educativa secondo iprincipi del Metodo Feuerstein e della metacognizione.

L’approccio assunto dall’équipe educativa e scelto quale sfondo integratore di tutto il progetto èquello preventivo-promozionale, che mira a:. analizzare ed individuare i fattori ambientali e le risorse personali in grado di produrre agio al

singolo, al gruppo, alla collettività;. programmare ed attuare interventi finalizzati ad incrementare i fattori di protezione e a

potenziarli in vista del benessere integrale.

Tutti gli interventi educativi attuati saranno perciò finalizzati a promuovere l’acquisizione dei fattoriprotettivi fondamentali, per supportare i destinatari a fronteggiare i propri compiti di sviluppo.Le scelte metodologiche, coerentemente con l’approccio scelto e con il Piano dell’OffertaFormativa, saranno orientate a sviluppare in modo sempre più consapevole una scuola inclusiva,basata sulla corresponsabilità educativa diffusa, sulla ricerca di strategie didattiche condivise e dimetodologie innovative, che considerino le discipline come strumenti per promuovere percorsidiversificati, finalizzati al raggiungimento delle competenze, soprattutto trasversali.

Progetto Misure di Accompagnamento 2014/2015 – Indicazioni Nazionali par il Curricolo dellaScuola dell’Infanzia e del primo Ciclo di istruzione. (In rete con il 2° Circolo Didattico “SanGiuseppe” Sassari - Istituto Comprensivo Sorso - Istituto Comprensivo Osilo)

Le scuole coinvolte nella rete hanno aderito alla proposta del MIUR di sperimentare nell’ambito dialcune classi, le Nuove Indicazioni Nazionali, in quanto consapevoli della necessità di:

Delineare un curricolo all’interno del quale le competenze sono declinate assumendo comesfondo le competenze chiave Europee presenti nel profilo dello studente.

Realizzare un curricolo verticale come percorso formativo coerente e unitario dalla scuoladell’infanzia a quella secondaria.

Favorire la continuità e valorizzare la “discontinuità utile” attraverso la scelta di contenuti,linguaggi e metodologie rapportate ai ritmi, agli stili di apprendimento e all’età degli allievi

Promuovere una didattica della problematizzazione capace di coniugare aspetti cognitivi esocio-affettivi per sviluppare una cittadinanza attiva.

Individuare saperi essenziali irrinunciabili che ogni studente deve possedere, capaci disviluppare contemporaneamente conoscenze durature, competenze trasversali ecomportamenti adeguati sul piano educativo.

Realizzare un ambiente di apprendimento che stimoli la partecipazione e il coinvolgimentodegli alunni e che favorisca la collaborazione reciproca e lo scambio interattivo tra di essi.

Consolidare le capacità comunicative - relazionali, nonché quelle logiche e critiche facendomaturare negli alunni una progressiva conoscenza di sé e della realtà circostante.

Progettare percorsi disciplinari in verticale sulle classi ponte introducendo elementi diactive learning: cooperative learning, peer-to-peer learning, con particolare attenzione alladocumentazione realizzata dagli studenti.

Introdurre l'uso di nuovi strumenti tecnologici di facile uso e a forte impatto inclusivo.26

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Attuare momenti di formazione e di confronto riguardo la valutazione e l’aspetto dellacertificazione delle competenze rispettando i criteri di coerenza e trasparenza nell’ambitodi questi delicati compiti.

Il progetto prevede una prima fase di formazione docenti (Laboratorio di ricerca-azione),finalizzata allo studio e approfondimento degli aspetti più significativi delle Indicazioni Nazionali eall’analisi dei fattori di qualità per la costruzione di un curricolo verticale innovativo.La seconda fase, sarà dedicata alle attività laboratoriali disciplinari, attraverso la progettazione diUnità di Apprendimento, in continuità sia verticale che orizzontale. La conduzione dei laboratorisarà curata dai docenti interni che hanno maturato competenze specifiche in relazione alleattività proposte, in stretta collaborazione con gli esperti/formatori.

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ORGANIZZAZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA

L’offerta formativa per l’anno scolastico 2013/14 conferma l’organizzazione scolastica checaratterizza da più anni la nostra scuola.

Via Gorizia

Analisi degli spazi sala giochi;

sala mensa;

n. 7 aule;

aula laboratorio;

il giardino: fonte di osservazione e luogo di giochisimbolici;

la palestra: luogo di “grandi”, di espansione emisurazione di grandi spazi;

biblioteca;

aula sostegno

aula polivalente con LIM;

Struttura oraria tempo normale: 40 ore settimanali con servizio mensa(ore 8.00 -16.00) dal lunedì al venerdì;

tempo ridotto: 25 ore settimanali senza il servizio mensa(ore 8.00 – 13.00) dal lunedì al venerdì;

Laboratori animazione alla lettura ;

attività di manipolazione;

Alunni n. 140 (tempo normale);

n. 24 (tempo ridotto);

Docenti n. 13 insegnanti di sezione;

n. 2 insegnanti di sostegno;

n. 1 insegnante per la Religione Cattolica;

Servizi forniti dall’Ente Locale e/oda altri Enti

mensa;

medicina scolastica;

U.I.S.P. - Attività ludico sportive in orario pre e post scolastico;

assistenza specialistica alunni disabili.

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Viale Trieste

Analisi degli spazi sala giochi (spazio polivalente);

n. 2 aule;

cortile;

Struttura oraria tempo normale: 40 ore settimanali con servizio mensaore 8.00 -16.00 dal lunedì al venerdì

Laboratori inglese (alunni 4/5 anni)

animazione alla lettura

Alunni n. 37;

Docenti n. 4 insegnanti di sezione;

n. 1 insegnante per la Religione Cattolica;

Servizi forniti dall’Ente Locale e/oda altri Enti

mensa; medicina scolastica; assistenza specialistica alunni disabili; U.I.S.P. - Attività ludico sportive nella mattinata del

sabato.

ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’

Gran parte delle attività proposte ai bambini avrà la “forma” del gioco, la forma più naturale ediretta per dare loro modo di ampliare le proprie conoscenze ed avviarli verso simbolismielementari e processi di percezione e distinzione della realtà sempre più articolati.

VISITE DIDATTICHE

La nostra scuola intende, inoltre, dare a tutti i bambini l’opportunità di effettuare percorsi discoperta e conoscenza della natura e della realtà esterna attraverso una serie di visite didatticheguidate. Per quanto concerne l’organizzazione di tali uscite riteniamo indispensabile lacompresenza delle insegnanti di sezione e la preventiva autorizzazione da parte delle famiglie. Così come prevediamo la compresenza, con orario ridotto, in occasione delle seguenti ricorrenze:Natale, Carnevale, Festa della Pace, Giornata della Lettura e Giornata delle Scienze.

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ORGANIZZAZIONE SCUOLA PRIMARIA

L’offerta formativa per l’anno scolastico 2013/14, prevede la seguente organizzazione scolastica:

Via GoriziaAnalisi degli spazi n. 25 aule dotate di LIM

n. 1 Aula Progetto “E-Inclusion” n. 1 Spazio Polivalente alunni disabili biblioteca spazio mensa palestra ufficio direzione e segreteria archivio androni

Struttura oraria* Classi prime, seconde, terze, quarte, quinte: ore 8.30 – 13.30 dal lunedì al sabato (1^ settimana) ore 8,30–13,30 dal lunedì al venerdì (2^ settimana)Classi a tempo pieno: ore 8.30 – 16.30 dal lunedì al venerdì

Alunni n. 142 (Tempo pieno) n. 354 (Tempo normale)

Docenti n. 37 scuola comune, n. 2 Lingua Straniera, n. 15Sostegno, n. 4 Religione;

Servizi forniti dall’Ente Locale e/oda altri Enti

Assistenza specialistica alunni disabili Medicina scolastica U.I.S.P. Attività ludico sportive in orario pre e post

scolastico

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Via SavoiaAnalisi degli spazi n. 5 aule

n. 1 aula sostegno Sala mensa Palestra Laboratorio multimediale Laboratorio Polivalente Spazio esterno piastrellato e recintato - giardino; Il plesso è organizzato secondo la struttura del Tempo

Pieno: ore 08.30-16.30 dal lunedì al venerdì.Alunni n. 120Docenti n. 11, n. 1 L. straniera, n. 1 Sostegno, n. 2 Religione

Servizi forniti dall’Ente Locale e/oda altri Enti

Mensa Medicina scolastica Assistenza specialistica alunni disabili

* L’articolazione oraria tiene conto:

del tempo necessario per lo sviluppo di tutte le discipline del curricolo; della equilibrata distribuzione delle discipline e delle esperienze laboratoriali; della continuità fra le esperienze di apprendimento; del rispetto del “tempo psicologico” degli alunni, evitando affaticamento, dispersione o

disorientamento; della interazione formativa fra docenti responsabili di ambiti diversi; della flessibilità in relazione alla progettualità scolastica, alle attività di arricchimento

dell’offerta formativa, alla sperimentazione di diverse modalità organizzativo - didattiche.

Sono previste visite guidate e viaggi di istruzione da attuarsi previa autorizzazione dei genitori.

Per quanto concerne l’organizzazione di tali uscite riteniamo indispensabile la compresenza delleinsegnanti di classe. Così come prevediamo la compresenza nelle classi a tempo pieno e lariduzione d’orario, in occasione delle seguenti ricorrenze: Natale, Carnevale, Festa della Pace,Giornata della Lettura, Giornata delle Scienze.

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AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE

L’aggiornamento professionale è un importante elemento di qualità del servizio scolastico; esso èfinalizzato a fornire ai docenti strumenti culturali e scientifici per sostenere la sperimentazione el’innovazione didattica e a tutto il personale maggiori capacità relazionali e più ampi margini diautonomia operativa anche in relazione alla diffusione delle tecnologie dell’informazione e dellacomunicazione.

Il Collegio intende operare un’attenta analisi delle istanze formative in relazione ai diversi aspettimetodologici – disciplinari e/o ad altre tematiche.

L'aggiornamento e la formazione sono parte integrante di tutta la progettazione della scuola nellaquale una quota imprtante delle risrse è sempre destinata ad una ricaduta sul personale docente esull'innovazione delle pratiche didattiche

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VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

La valutazione accompagna i processi di insegnamento/apprendimento ed è parte integrante dellaprogrammazione, non solo come controllo degli apprendimenti ma anche come verificadell’intervento didattico.

Che cosa Come Organi dellaValutazione

Strumenti

Partecipazione

Autonomia

Abilità

Competenze

Positiva in progress

Promozionale

Colloqui

Verifichebimestrali

Verifichequadrimestrali

Verifiche scritte eorali

Osservazionisistematiche

AUTOVALUTAZIONE, MONITORAGGIO E VERIFICA PREVISTI

La Nostra Istituzione Scolastica, all’interno di un processo di riqualificazione culturale, teso aricostruire il rapporto di fiducia tra gli erogatori di pubblici servizi e i cittadini, promuovel’informazione agli utenti e mette in atto procedure per la raccolta di elementi utili alla valutazionedella qualità del servizio, soprattutto mediante questionari rivolti sia al personale interno sia aigenitori.

L’attività valutativa nasce proprio dall’esigenza di migliorare i processi formativi e di misurare quelloche si è appreso; serve inoltre ad orientare per il futuro i comportamenti del sistema scuola, perfar crescere la sua capacità di capire e di pensare.

Da quest'anno scolastico la nostra scuola è interessata dalle attività di autovalutazione promossedall'Invalsi per la produzione del RAV (rapporto di autovalutazione).

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INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE

L'organizzazione che il Circolo si è data richiede il ricorso ad adeguati strumenti di informazioneesterna e di comunicazione interna.

Da un lato è necessario costruire una fitta rete di comunicazione interna all'Istituzione Scolasticaper far in modo che tutti gli operatori siano pienamente consapevoli del progetto comune e locondividano.

Dall’altro è opportuno affinare strumenti di comunicazione con l'esterno per descriverecorrettamente caratteristiche e modalità di funzionamento del servizio che viene offerto eproposto dalla scuola.

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CONSIGLIO DI CIRCOLOPresidenteCARA Elisa

DIRIGENTE SCOLASTICOSTRINNA Gianfranco

UFFICIO DIRIGENTEOrario al Pubblico:

(Lun. - Ven.) 13:00-14:00

COLLAB. VICARIOPIRAS Maria

RESPONSABILI DI PLESSOScuola primaria:

Via SavoiaDERIU Anna GraziaScuola dell’infanzia:

Via Gorizia:LACONI Giuseppina

Viale Trieste:MANCA Maria Adelaide

DIRIGENTE AMM.TIVOPAZZOLA Maria Vittoria

UFFICI AMMINISTRATIVIOrario al Pubblico:

(Lun. - Sab.)08:30-09:30

11:30-13:30 (Martedì)

15:30-17:00

COLLABORATORISCOLASTICI

COLLEGIO DOCENTI

CONSIGLI DIINTERCLASSE

AREE FUNZIONI STRUMENTALIGestione POF

(CORDEDDA Patrizia)Bisogni Educativi Speciali

(SCANU Grazia)Curricolo e valutazione

(SABA Piera)Continuità

(ARRU Angela)

RESPONSABILE SICUREZZALAVORATORI

DI BATTISTA Gianfranco

ORGANIGRAMMA DEL CIRCOLO

GRUPPI DI LAVORO

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GLH operativo(tecnico e allargato)

Gruppo B.E.S.

Gruppo P.O.F. Gruppo ContinuitàGruppo Curricolo e

Valutazione

Gruppo InterculturaGruppo

Progetto GenitoriGruppo Sito internet

Coordinamento Vicaria Maria Piras

Coordinamento F.S. Grazia Scanu

Coordinamento F.S. Piera Saba

Coordinamento F.S. Patrizia Cordedda

Coordinamento F.S. Angela Arru

Staff

GLI