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 Radicati nella fede foglio di collegamento della chiesa di Vocogno e della cappella dell’Ospedale di Domodossola dove si celebra la messa tradizionale 3 Dobbiamo pregare San Giuseppe in questo mese a lui dedicato, pregarlo tanto: per noi, per tutta la Santa Chiesa, per l'opera che Dio le chiede nel mondo. Protector Sanctae Ecclesiae, è l'ultimo titolo di invocazione indirizzato a San Giuseppe nelle sue litanie, Protettore della Santa Chiesa . Sì, perché la Santa Chiesa va protetta da tutti i suoi nemici, che sono gli stessi nemici di No- stro Signore: nemici esterni e nemici interni. E forse, in questi tempi dif- ficilissimi, dobbiamo pre- gare San Giuseppe soprattutto perché la pro- tegga dai nemici interni, che sono certamente i più pericolosi. Lo scrivevamo il mese scorso e lo ribadiamo an- cora qui, il nemico in- terno più grande per la Chiesa è costituito da tutti coloro che ne reinter- pretano la dottrina e l'azione attraverso il falso dogma della modernità . Rileggono tutta la Rivela- zione, tutte le verità di fede, tutta l'azione pasto- rale e sacramentale, pie- gandole all'ideologia della modernità, che in fondo si riassume nel mettere al centro l'uomo al posto di Dio. L'uomo è al centro di questo cri- stianesimo ammodernato, l'uomo con le sue esigenze, col suo voler essere felice, col suo non sopportare più nessuna imposizione, nes- sun comando; un cristianesimo agnostico, dice- vamo già, che non sapendo quasi nulla di certo su Dio, si deve fermare sull'uomo e sul suo ben- vivere. Insomma, tutto il cristianesimo riletto alla luce dei diritti dell'uomo, riassumibili nel libertà, fraternità e uguaglianza della Rivoluzione fran- cese: ciò che è compati- bile con questi principi rivoluzionari viene salvato; ciò che della rivelazione cristiana non collima con questa magna carta della moder- nità, viene accantonato, censurato o maldestra- mente reinterpretato. Tutto questo sta provocando, da circa sessan- t'anni, la più drammatica crisi che il Cattolice- simo abbia mai conosciuto nella sua storia (pensiamo alle caotiche difficoltà del Sinodo sulla Famiglia, che non riesce a conciliare l'ob- bedienza a Dio con i di- ritti dell'uomo) e sta anche rendendo spa- ventosamente impo- tente il Cristianesimo occidentale di fronte alle altre religioni e so- prattutto di fronte al gra- vissimo problema dell'Islam in mezzo a noi. Cosa fa il cattolicesimo ammodernato di fronte all'Islam e alla violenza terroristica di matrice islamica? Chiede a quest'ultimo di accettare la moder- nità, chiede di mettere al centro la persona al posto di Dio, chiede cioè di accettare il trinomio della Rivoluzione, libertà-uguaglianza-fraternità. Il cattolicesimo modernamente reinterpretato ha la sfrontatezza di esporsi, giungendo a ricor- dare che la Chiesa Cattolica, dopo u n errato ri- fiuto di duecento anni, ha saputo accogliere la modernità rifondandosi e collocandosi così in una fase più matura della religione. La chiesa ammodernata chiede così ai mussulmani di sa- ANNO VIII MARZO 2015 N. Editoriale

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  • Radicati nella fedefoglio di collegamento della chiesa di Vocogno e della cappella dellOspedale di Domodossola dove si celebra la messa tradizionale 3

    Dobbiamo pregare SanGiuseppe in questo mesea lui dedicato, pregarlotanto: per noi, per tutta la Santa Chiesa, perl'opera che Dio le chiede nel mondo.Protector Sanctae Ecclesiae, l'ultimo titolo diinvocazione indirizzato a San Giuseppe nellesue litanie, Protettore della Santa Chiesa.

    S, perch la Santa Chiesa va protetta da tuttii suoi nemici, che sono gli stessi nemici di No-stro Signore: nemici esterni e nemici interni. Eforse, in questi tempi dif-ficilissimi, dobbiamo pre-gare San Giuseppesoprattutto perch la pro-tegga dai nemici interni,che sono certamente ipi pericolosi.

    Lo scrivevamo il mesescorso e lo ribadiamo an-cora qui, il nemico in-terno pi grande per laChiesa costituito datutti coloro che ne reinter-pretano la dottrina el'azione attraverso il falsodogma della modernit.Rileggono tutta la Rivela-zione, tutte le verit difede, tutta l'azione pasto-rale e sacramentale, pie-gandole all'ideologiadella modernit, che infondo si riassume nel mettere al centro l'uomoal posto di Dio. L'uomo al centro di questo cri-stianesimo ammodernato, l'uomo con le sueesigenze, col suo voler essere felice, col suonon sopportare pi nessuna imposizione, nes-sun comando; un cristianesimo agnostico, dice-vamo gi, che non sapendo quasi nulla di certosu Dio, si deve fermare sull'uomo e sul suo ben-vivere. Insomma, tutto il cristianesimo riletto allaluce dei diritti dell'uomo, riassumibili nel libert,

    fraternit e uguaglianzadella Rivoluzione fran-cese: ci che compati-

    bile con questi principi rivoluzionari vienesalvato; ci che della rivelazione cristiana noncollima con questa magna carta della moder-nit, viene accantonato, censurato o maldestra-mente reinterpretato.

    Tutto questo sta provocando, da circa sessan-t'anni, la pi drammatica crisi che il Cattolice-simo abbia mai conosciuto nella sua storia

    (pensiamo alle caotichedifficolt del Sinodosulla Famiglia, che nonriesce a conciliare l'ob-bedienza a Dio con i di-ritti dell'uomo) e staanche rendendo spa-ventosamente impo-tente il Cristianesimooccidentale di frontealle altre religioni e so-prattutto di fronte al gra-vissimo problemadell'Islam in mezzo anoi.

    Cosa fa il cattolicesimoammodernato di fronteall'Islam e alla violenzaterroristica di matriceislamica?Chiede a quest'ultimo

    di accettare la moder-nit, chiede di mettere al centro la persona alposto di Dio, chiede cio di accettare il trinomiodella Rivoluzione, libert-uguaglianza-fraternit.Il cattolicesimo modernamente reinterpretato hala sfrontatezza di esporsi, giungendo a ricor-dare che la Chiesa Cattolica, dopo un errato ri-fiuto di duecento anni, ha saputo accogliere lamodernit rifondandosi e collocandosi cos inuna fase pi matura della religione. La chiesaammodernata chiede cos ai mussulmani di sa-

    anno VIIImarzo 2015 n.

    Editoriale

  • pere fare gli stessi passi, per poter entrare nelconsesso della religione moderna, quella chemette al centro l'uomo.

    Cosa capiranno i veri credenti mussulmani diquesto invito? Capiranno che noi non crediamopi in Dio, che siamo diventati agnostici, che idogmi della religione massonica, che poggianosulla centralit dell'uomo, hanno scalzato pernoi i veri dogmi, quelli di Dio.

    Un disastro!

    Gli islamici si confermeranno nella loro ideache l'occidente cristiano immorale e da com-battere.

    Diverso sarebbestato l'approcciodella Tradizione,del Cattolicesimodi sempre, quelloautentico. Nonchiedere agli isla-mici di adattarsialla modernit,ma fare appelloalla loro ragioneper domandare diverificare la veritstorica intornoalle loro origini:verificate quale la vera Rivela-zione di Dio, quella di Cristo o di Maometto? Cisono le prove per essere certi che quella diCristo... verificate dove Dio ha parlato vera-mente. La Chiesa di sempre, senza illudersi dioperare impossibili conversioni di massa, hasempre fornito le prove della verit del Cristia-nesimo e della falsit dell'eresia di Maometto.La Chiesa ha sempre domandato una onestintellettuale, perch la ragione ce l'ha data Dio,nel verificare se Dio ha parlato a Maometto ose invece Maometto semplicemente un ere-tico che ha stravolto l'unica vera Rivelazione inGes Cristo.

    Non dunque l'invito di adeguare la propria reli-gione alla religione massonica, ma l'approcciodella sana apologetica, che riafferma l'unica ve-rit di Cristo, questo deve fare il cattolico con ilmussulmano.

    Facendo cosi, lo ripetiamo, la Chiesa non con-vertir gli islamici in massa, ma dimostrer aisuoi figli e al mondo intero di non essere agno-stica, di credere nella SS. Trinit e nell'unicoRedentore Nostro Signore Ges Cristo. E sefar cos, rafforzando la fede dei cristiani - chia-mati al martirio se necessario -, toccheranche il cuore di qualche anima mussulmanache con la grazia si convertir.

    Che tragico errore, invece, perdere il tempo neldomandare agli islamici che applichino la ra-gione non nel riconoscere il vero Dio di GesCristo, ma i diritti dell'uomo! come se lachiesa moderna dicesse ai mussulmani: sic-come non si pu verificare chi il vero Dio, ac-cordatevi con noi sull'accettazione delle libert

    moderne chesono l'unicacosa certa. Nonc' che dire,puro agnostici-smo!

    Carissimi, nonsar la religionedella massone-ria, quella delDio ignoto, asalvarci dallaviolenza terrori-stica e dall'inva-sione. Lareligione della

    massoneria ha distrutto dall'interno il cristiane-simo in occidente e l'ha reso privo di qualsiasiattrattiva, incapace di parlare alla mente e alcuore; ha ucciso la missione cristiana e ha datospazio a tutte le false religioni. La violenza diquesti tempi solo l'ultimo tragico frutto del-l'opera massonica.

    Non sar la religione massonica, ma il veroCattolicesimo, quello autentico, quello della Tra-dizione, che ci salver; e questa salvezza pas-ser ancora per il sangue dei martiri, di queicristiani che muoiono pregando Ges CristoSalvatore. Sar il Cattolicesimo pieno di Dio asalvarci. Il Cattolicesimo che usa la ragione,non per mettere al centro l'uomo ma per riaffer-mare la centralit di Dio.

    Solo la Tradizione ridoner dignit al Cattolice-

    Radicati nella fede pag. 2

  • Radicati nella fede pag. 3

    simo di fronte al mondo neo-pagano di oggi eanche di fronte all'Islam; gli ridar la sua dignit,liberandolo dalla servit allo spirito massonico.

    Protector Sanctae Ecclesiae ora pro nobis.

    S, San Giuseppe, prega per noi, per la Chiesad'Occidente, perch ritrovi la via della fede certae semplice, quella di sempre, la sola capace dimissione.

    Gli incontri di Dottrina Cattolica per il mese di marzo:

    venerd 13 e 27ore 20.30 Sala Parrocchiale

    - Vocogno -

    INCONTRI DI

    DOTTRINA CATTOLICA

    a VOCOGNOGioved 19 marzo 2015

    ore 20.30SANTA MESSA

    CANTATA

    Festa di San Giuseppe sposo della B. V. Maria

    GIORNATAdella

    TRADIZIONE

    QUINTADOMENICA 8 MARZO 2015

    ore 14.30 Accoglienza

    ore 15.00 Quale attitudine di fronte

    alla questione della Messa? Pre Calmel e M. Davies

    ore 17.30 S. Messa cantata

    Verbania, Chiostro Hotel

  • Radicati nella fede pag. 4

    Il capitolo XXIII che qui riportiamo chiude laseconda parte del libro sulla Santa Chiesadel Pre Emmanuel, quella dedicata al rap-porto tra la Chiesa e il mondo. Terminandoquesta sezione della sua opera, il Pre Em-manuel mette in evidenza quelli che sono idue poli opposti della storia: la Chiesa e lamassoneria. Quest'ultima l'antagonista irriconciliabile della Chiesa, nemica di ogni bene, e lalotta finale sar con essa e sar la fine dei tempi.Lo studio sapiente del Pre Emmanuel ci aiuta a vivere con intelligente vigilanza in questi tempidurissimi per la fede. Occorre sapere per guardarsi dal male.

    da La sainte glisedel Pre Emmanuel Andr

    Dottrina Cattolica

    Capitolo XXIII

    I DUECamPI

    Le societ segrete preparano alla Chiesa unasuprema prova, un supremo combattimento, unsupremo trionfo.

    Esse sono l'opera per eccellenza dello spiritodelle tenebre e del male. Sono l'antagonista ir-reconciliabile della Chiesa, regno di pace e diluce. Nemiche di ogni bene, cercano di realiz-zare il male allo stato puro; cos la loro ultima pa-rola il nichilismo.

    La Chiesa e la massoneria sono dunque i duepoli opposti: se ci si permette di improntare que-ste parole alla scienza, diremo che la Chiesa il polo positivo, e la massoneria il polo negativo.Tra essi fluttuano le societ, nelle quali a fiancodel male vi sono dei resti del bene: li abbiamoenumerati, sono il giudaismo, l'idolatria, il mao-mettismo, le eresie e gli scismi. Ora ecco il fe-nomeno che si produce. Queste societintermediarie si disgregano sotto l'azione oppo-sta dei due poli contrari: una parte dei loro ele-menti ritorna al bene completo e alla Chiesa; ilresto, terminando di corrompersi, passa allamassoneria, che la negazione assoluta.

    Quando la disgregazione sar consumata, nonresteranno pi al mondo che le due potenze: ci

    sar allora la lotta, lotta ad oltranza, lotta che ter-miner, grazie ad un intervento personale di No-stro Signore, con una vittoria della sua Chiesa.E sar la fine dei tempi.

    ***

    Ora, incontestabile che la separazione delmondo in due campi ben definiti si opera rapida-mente. Percorriamo, per convincercene, le di-verse societ religiose o piuttosto le falsereligioni.

    - Il giudaismo oggi in uno stato caratteri-stico. La scomparsa della politica cristiana gli halasciato prendere nel mondo una preponderanzaben degna di attirare l'attenzione degli animi seri.La politica cristiana, ispirandosi al dato dellafede, si comportava in rapporto al giudaismo,come Dio si comportava in rapporto a Caino. Daun lato lo escludeva dai diritti civili e politici, sa-pendo bene che il suo odio deicida non ha abdi-cato; e dall'altra, sapendo che dovr un giornoconvertirsi e compiere grandi cose per Dio e ilsuo Cristo, lo proteggeva e non permetteva chesi cercasse di annientarlo. I Giudei restavanodunque confinati nei loro ghetti, rendendo testi-monianza a loro modo al Salvatore che hannocrocifisso; ma n politicamente, n socialmente,potevano mischiarsi al popolo cristiano.

    Oggi tutto cambiato. La rivoluzione ha datoloro spazio nel grande giorno. Ha loro conferito

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    i diritti civili e politici. Da quel momento i Giudei,che l'attaccamento di Dio ha dotato di un geniosuperiore a quello degli altri popoli, hanno presofacilmente la superiorit sui cristiani degeneratie apostati. Si sono sparsi dappertutto; e in que-sto momento tengono il mondo legato ai loro fili,con l'alta finanza e con la direzione del giornali-smo che si sono accaparrata.

    Ora, non meno certo che tengano in mano ifili delle societ segrete. Vi , pare, una loggiamisteriosa, esclusivamente composta da Giudei,che il centro di tutte le ramificazioni tenebrosedella massoneria; ed l, come in un sinedriod'inferno, che matura il piano di guerra contro laChiesa, che si preparano i colpi che le sono in-ferti.

    E, mentre il giudaismo forma il nocciolo dell'an-ticristianesimo, si produce tra i Giudei una con-tro-corrente che porta delle conversioni in unaproporzione incredibile fino ai nostri giorni. Que-sti Giudei convertiti diventano ardenti proseliti; siricordano tra loro il venerabile Libermann di cuisi spera la beatificazione prossima, il padre Her-mann, i fratelli Ratisbonne e i fratelli Lmann.

    - Gli scismi e le eresie subiscono ugualmenteuna crisi, e volgono visibilmente al loro declinocome forme di societ religiose. Il razionalismoha toccato questi separati, e li ha messi in con-dizione di rientrare nella Chiesa o di perderecompletamente la fede. Il protestantesimo non pi che una catapecchia aperta a tutti i venti;scricchiola da tutte le parti; quelli che si crede-vano al sicuro si salvano alla belle meglio, emolti si rifugiano nella Chiesa come nella casacostruita sulla roccia. Ogni giorno si segnalanodelle conversioni numerose; ed cos chel'America e l'Inghilterra passano al cattolicesimoa vista d'occhio.

    C' da sottolineare, d'altronde, che la fine delleeresie meno impregnata di malizia che l'inizio.I figli degli eretici non ereditano necessariamentele negazioni dei loro padri, a almeno la loro re-pulsione ostinata per la verit. Sono cristiani, es-sendo battezzati; possono vivere lungo temponella fede e nella buona fede; per l'inclinazionedel loro battesimo, sono portati ad abbracciarela verit che viene loro presentata. Infine Diotiene questi popoli separati con dei legami se-greti, che in un dato momento li attirano allaChiesa. Diamo qualche esempio:

    La Chiesa anglicana ha sempre conservato,nella sua separazione da Roma, un cultoestremo per l'antichit e per la scienza ecclesia-stica. Bossuet sottolineava questo segno, e scri-veva nel libro VII delle sue Variations: Unanazione cos sapiente non rester tanto tempoin questo abbaglio. Il rispetto che essa conservaper i Padri, e le sue continue curiose ricerchesull'antichit la riporteranno alla dottrina dei primisecoli. Non posso credere ch'essa persista nel-l'astio che ha concepito contro la cattedra di Pie-tro dalla quale ha ricevuto il cristianesimo. Ciche prediceva Bossuet duecento anni fa si rea-lizza oggi. Si leggano le lettere del padre Faber,la Storia della mia conversione del Card. New-man, il Trattato dello Spirito Santo del Card.Manning, e ci si convincer che stato il loro ri-spettoso amore per l'antichit a ricondurre questigrandi uomini all'abbraccio della Chiesa vera,dove innumerevoli anime le hanno seguite.

    Per quanto riguarda la Chiesa greca, vi unaltro motivo di speranza. Questi poveri scismaticihanno per la Santa Vergine un amore che po-trebbe far arrossire molti cattolici; ed questoculto ardente che sar per essi la via della vita,il cammino del ritorno. In questo momento, deigrandi scuotimenti si producono nella Chiesaorientale; il riavvicinamento a Roma s'accentuadi pi in pi.

    Padre Libermann[1802-1852]

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    Quanto alla Chiesa russa, l'aurora ahim! non ancora per lei. E tuttavia il vasto impero dei tar-tari sottomesso, per il lavoro segreto del nichi-lismo, all'eventualit di una rivoluzione terribile,i cui termini potrebbero ben essere un ritornocollettivo al cattolicesimo. Si hanno dei dati cer-tissimi, dai quali Alessandro I morto cattolico;e sarebbe sufficiente la conversione dello zarper trascinare quella del popolo.

    Riassumendo, tutte le comunioni separate daRoma, minate dalla massoneria, attaccate fron-talmente dal razionalismo, non possono tenerea lungo sul terreno della separazione; occorre eoccorrer che i loro adepti che vogliono conser-vare la fede rientrino nell'imprendibile fortezzache la Chiesa Cattolica.

    - I maomettani non possono essere confusi coni cristiani dissidenti; racchiudono un fondo di an-ticristianesimo che li rende irriducibili e inconver-tibili. Tuttavia, quale sorprendente sintomo siproduce a Costantinopoli? Dei Turchi vengono apregare Nostra Signora di Lourdes dai benedet-tini di Fri-Kui e sono guariti; le nostre suore dicarit sono trattate con venerazione da questi in-fedeli; la processione del Corpus Domini attra-versa le strade solennemente. Evidentemente,il fanatismo turco ben crollato. E se i mussul-mani in massa resistono alla fede, non possiamosperare che almeno alcuni l'accetteranno?

    D'altronde il mondo mussulmano attraversa unperiodo critico. L'egemonia turca contestata.Vi sono dei sordi tentativi di rivolta che giunge-ranno a rendere l'autonomia ai paesi curvatisotto la dominazione del sultano. Allora che ac-cadr? Non si realizzer la predizione di Josephde Maistre che annuncia un Te Deum a SantaSofia prima della fine del secolo?

    - Resta l'idolatria. un fatto generalmente ri-marcato, che gli infedeli ricevono i nostri missio-nari con una benevolenza semplice e sincera;ma si trova tra di loro una setta che diventa ilcovo della resistenza al Vangelo. E questa setta una vera massoneria. I missionari l'hanno se-gnalata nei punti pi opposti del globo. Ascoltia-moli.

    In Cina, dice M. Pourias (Annales di novembre1882), questi massoni si chiamano Kiang-Fou;terrorizzano il paese con delle bande armate,

    commettono ogni sorta di eccessi possibili, esono i nemici dei missionari.

    Nel cuore dell'Africa, scrive il Padre Lutz (Anna-les di luglio 1883), si chiamano Simos. Diaspetto sornione e feroce, i denti limati a punta,sono tra loro legati da terribili giuramenti; fannosubire ai loro iniziati delle prove che sono rivol-tanti torture; hanno delle riunioni notturne, dovenon temono di mangiare carne umana, e en-trano in comunione col diavolo; il loro odio per imissionari istintivo e irriconciliabile.

    Il missionario aggiunge: Questa associazione la massoneria africana. Un lavoro da fare, peri missionari, sar quello di comparare le diversesociet segrete del mondo civilizzato e non civi-lizzato, di far emergere l'analogia impressio-nante che esiste tra esse, e di l provare ch'essehanno lo stesso fondatore e lo stesso capo. Sevi una differenza, non che nella forma. Il dia-volo, ad imitazione di Dio, si fa tutto a tutti, Dioper salvare le anime, lui per dannarle. In Europa,prende l'aria di un gentiluomo; in Africa, dovepu agire liberamente, si mostra qual , selvag-gio e brutale.

    Cos, avverato il fatto che l'idolatria posa lasua principale resistenza alla fede nell'arsenaledelle societ segrete. Esse sono dunque il ne-mico, il nemico capitale, e presto l'unico nemico.

    ***

    Stemma dei cavalieri Kadosh30 della Massoneriacontro il Papa e il Re

  • Per le Messe in settimana saranno possibili

    delle variazioni di orarioTel. don Alberto 349.2848054

    ORARI SANTE MESSE

    VocognoChiesa di Santa Caterina V.m.

    Domenica e Feste ore 10.30 Messa cantata

    ore 17.00 Messa letta

    Luned e Mercoled ore 17.30Marted e Gioved ore 7

    Venerd ore 17Sabato ore 8

    Per le Messe in settimana saranno possibili

    delle variazioni di orarioTel. don Stefano 348.2463990

    DomodossolaCappella dellospedale

    Domenica e Festeore 10.30 Messa cantata

    Luned - Mercoled e Venerd ore 17

    Marted - Gioved e Sabatoore 7

    Radicati nella fede pag. 7

    Questa in effetti la conclusione che emergeda questo sguardo sul mondo.

    Il giudaismo tiene le fila e organizza le ramifica-zioni della massoneria.

    Gli scismi e le eresie, con le loro parziali nega-zioni, sono superati dalla negazione totale che la parola d'ordine delle sette, e non possono pimantenere la loro attitudine ambigua tra la fedee la incredulit consumata.

    Il maomettismo minacciato di soccombere inun cataclisma.

    L'idolatria, impotente a resistere in pieno giornocontro le luci del Vangelo, si ritira nelle cavernedelle societ segrete.

    Tutti questi occupano il mondo intero, e costitui-scono una sorta di cattolicit del male oppostaalla cattolicit del bene.

    All'inverso delle eresie, degli scismi, del mao-mettismo stesso, il cui veleno perde ogni giornola sua forza, queste societ segrete non ces-sano di crescere in malizia come in audacia in-

    fernale: si avverte che si appropriano di tutta l'ini-quit del mondo, e preparano cos l'apparizionemostruosa di colui che San Paolo chiama l'uomodi peccato.

    www.radicatinellafede.blogspot.itwww.radicatinellafede.blogspot.it

    continua...

  • Radicati nella fede pag. 8

    SABAto SAnto4 aprile

    ore 20.30 SoLenne VegLiA

    PASQuALe

    PriMASAntA MeSSA

    Di PASQuA

    orari delle funzioni del triduo PasqualeneLLA ChieSA Di VoCogno

    secondo la forma tradizionale del rito romano

    SACRO TRIDUO PASQUALE

    gioVeD SAnto2 aprile

    ore 20.30S.MeSSA

    in CenA DoMini

    VoCognoDoMeniCA Di PASQuA

    5 aprile

    ore 10.30S.MeSSA CAntAtA

    VoCogno29 marzo

    ore 10.30BeneDizione DegLi uLiVi,

    ProCeSSione,SAntAMeSSA

    CAntAtA

    DoMoDoSSoLACappella Ospedale

    29 marzo

    ore 17.00SAntAMeSSA

    letta

    DoMoDoSSoLACappella Ospedale

    DoMeniCA Di PASQuA5 aprile

    ore 10.30S.MeSSA CAntAtA

    SANTA PASQUA

    DOMENICA DELLE PALME

    VenerD SAnto3 aprile

    ore 20.30LiturgiA

    DeLLA PASSione