16
.. O.& L ORli il Sele Il Diano .. ·' -'>'"'J>'" .. ... :....-.!..: . settimanale d'informazione del cilento, d.ella valle del calore, degli alburni, della valle del sete, del vallo di diano e del golfo di policastro Anno VI N.33 1,00 24 settembre 2004 evwp:et . .:. -a tclltore: LaK>re s.r.l . Legale: V1a :,_ UIOVanm, Villa llttono- Launno Kedaztonale: V1a u . Ual1 le1, 101 - lenuta vannulo - Lapacoo-1-'destum (Sa) - FUste Italiane- Spedmone 1n a. p. - 45% ·art 2 comma 20/b legge ffl2/96 - DKeztone Commerciale Bus1 ness Salerno - Abbonamento annuale 20,00 Capaccio, Roccadaspide e Agropoli si disputano le sedi dei presidi sanitari l istretto si è ristretto Enzo Sica: <<Sono pronto a cedere alcune strutture alla Valle del Calore>>. Antonio Domini: <<La Regione ha fatto bene>> · -· ·· -- ····· EBOLI La strana copp1a &:n'E N? A+ INt;RPACff '.lì Faenza a pagina 8 5 -{,:;· . ;'' "'.il:·; . . . -? r: . •;.: ì+ f/: __ _. ' 'f . •• )1. :(·' f: _ iii.. __ .. .. 2 .} . 1 ID. -r ,, i"· , . $'· • ' . ,,. . Roccheide di Oreste Mottola Roccadaspide, la recente manifestazione a difesa dell'ospedale. Per l'annunciata soppressione del distretto sanitario è ripartita la mobilitazione popolare. l numeri delle grotte 'tfancrecll i'·'·.: ' :a "Qualcuno dovrebbe spiegare a questa gente che con l'allargamento della Comuni- europea le regioni considerate arretrate sa- ranno altre. E a questo bisogna aggiungere che il federalismo avviato da Bossi produrrà un fo1te riduzione dei fondi per le regioni del sud. Questa micidiale congiunzione farà sen- tire i suoi effetti sulla qualità della vita nelle nostre zone gia a partire dai prossimi anni. La situazione sarà drammatica se non riuscì- remo a sfruttare bene le risorse disponibili da qui al 2006". Lo ha scritto Franco Arrninio nel suo bel viaggio dedicato ai paesi dell'Ir- pinia ed il concetto andrebbe ri -spiegato ai tanti che pensano che l'avvenire di Rocca- daspide possa venire dagli uffici pubblici, dalla sanità che non fa i conti col mercato ma fa appello ad una "sociali della marginali- là". O ad una modemizzazione senza svi- luppo che relega queste zone al consumo di merci prodotte altrove. *** Spigolature da diari di viaggio: "Posto tra due castelli a guardia di uno dei valloni su quali si affaccia, Roccadaspide riposa su uno sperone appena rallegrato dalla presenza del- l'ulivo. continua a pagina 6 Capaccio, occhi di vetro ma senza chiudere i nostri L'occhio di vetro delle telecamere colltrollerà e fornirà le prove per san- ziolzare "i cittadini" che "sversano" dentro e fuori dei cassonetti della spaz- zatura i rifiuti proibiti. E' un segnale forte che il sindaco di Capaccio - Paestum, Enzo Sica, ha de- ciso di mandare alla città. Speriamo che dia i suoi frutti! Mi permetto un consi- glio: faccia anche stampa- re e affiggere sui cassonet- ti stessi wz elenco dei rifiu- ti proibiti e con l'indica- zione chiara di come fare a smaltir/i. Dico questo perché sono convinto che pochi sanno cosa è lecito depositare nei cassonetti. Mi permetto anche di se- gnalare il malcostume che vige nella casa comunale di Capaccio- Paestum: si fuma senza ritegno! In questo caso non c'è bisogno di telecamere ma solo di aprire bene gli occhi o le narici. Sono in gioco, oltre alla salute dei dipendenti e dei cittadini che frequentano i locali della casa comunale, anche la stessa credibilità della strategia sanzionato- ria che l 'Amministrazione ha intenzione di mette re in atto per contenere "l'in- continenza" dei cittadini della città dei templi in tema di rifiuti. Occhi di vetro, dunque, ma senza chiudere i nostri! Bartolo Scandizzo LE STORIE EBOLI Il parco deJJ'ammore con la sicura •••••••••••••••••••••• CAPACCIO La nuova ambulanza diPeppe Raffaella Rosaria Ferrè a pagina 8 e 9

ristretto è Enzo Sica: '"'J>'"

  • Upload
    others

  • View
    4

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: ristretto è Enzo Sica: '"'J>'"

\~t~>-4-J\ ~~-M t.~-~( ~:....iL • .-.:~!'.;::...; IJ.j~·: .. ~~~- ~~, O.& L ORli il Sele Il Diano

.. ·'

-'>'"'J>'"

}~ .. ... :....-.!..:.

settimanale d'informazione del cilento, d.ella valle del calore, degli alburni, della valle del sete, del vallo di diano e del golfo di policastro Anno VI N.33 € 1,00 24 settembre 2004

~ur~~"PCnsnsr'!'ft~.srtWTt..,... evwp:et ~ IY~~"'&l::~llil- #J!:t""-'!JI.!tf',.~ SA8i8i.llt~I -~~"'*\"'Mt~~').l~~,; . .:.-a tclltore: LaK>re s.r.l . ~e<Je Legale: V1a :,_ UIOVanm, ~u- Villa llttono- Launno (~);~e Kedaztonale: V1a u . Ual1le1, 101 - lenuta vannulo - Lapacoo-1-'destum (Sa) - FUste Italiane- Spedmone 1n a. p. - 45% ·art 2 comma 20/b legge ffl2/96 -DKeztone Commerciale Bus1ness Salerno - Abbonamento annuale 20,00 €

Capaccio, Roccadaspide e Agropoli si disputano le sedi dei presidi sanitari

l istretto si è ristretto Enzo Sica: <<Sono pronto a cedere alcune strutture alla Valle

del Calore>>. Antonio Domini: <<La Regione ha fatto bene>> ~- · -··· -- ··· ·· EBOLI

La strana • copp1a

&:n'E N? A+ INt;RPACff'.lì Faenza a pagina 8

• R--~ 5 -{,:;· ·~~! ~ . ;'' "'.il:·; . • . -~ ~~r. . -~ -~ -? ~-~-

-~- • r: . •;.: 'i'': ~~ ì+ f/: ~.,...__. __ _ . ~- - ".~.l:.'

'\'~ -~~ ' 'f. • •• )1. :(·' f: _iii.. __ .. -~ .. 2 .}

. 1 ID. -r .~ ,, i"· -~--: , . $'· • • ' !\·~ . ,,. . .· '~.~· ~

CASTELC~V~T.A

Roccheide di Oreste Mottola Roccadaspide, la recente manifestazione a difesa dell'ospedale. Per l'annunciata soppressione del distretto sani tario è

ripartita la mobilitazione popolare.

l numeri delle grotte

'tfancreclli'·'·.: ' :a p~lfii''. ~ "Qualcuno dovrebbe spiegare a questa gente che con l'allargamento della Comuni­tà europea le regioni considerate arretrate sa­ranno altre. E a questo bisogna aggiungere che il federalismo avviato da Bossi produrrà un fo1te riduzione dei fondi per le regioni del sud. Questa micidiale congiunzione farà sen­tire i suoi effetti sulla qualità della vita nelle nostre zone gia a partire dai prossimi anni. La situazione sarà drammatica se non riuscì­remo a sfruttare bene le risorse disponibili da qui al 2006". Lo ha scritto Franco Arrninio nel suo bel viaggio dedicato ai paesi dell'Ir­pinia ed il concetto andrebbe ri -spiegato ai tanti che pensano che l'avvenire di Rocca­daspide possa venire dagli uffici pubblici, dalla sanità che non fa i conti col mercato ma fa appello ad una "sociali tà della marginali­là". O ad una modemizzazione senza svi­luppo che relega queste zone al consumo di merci prodotte altrove.

*** Spigolature da diari di viaggio: "Posto tra

due castelli a guardia di uno dei valloni su quali si affaccia, Roccadaspide riposa su uno sperone appena rallegrato dalla presenza del­l'ulivo.

continua a pagina 6

Capaccio, occhi di vetro sì ma senza chiudere i nostri

L'occhio di vetro delle telecamere colltrollerà e fornirà le prove per san­ziolzare "i cittadini" che "sversano" dentro e fuori dei cassonetti della spaz­zatura i rifiuti proibiti.

E' un segnale forte che il sindaco di Capaccio -Paestum, Enzo Sica, ha de­ciso di mandare alla città. Speriamo che dia i suoi frutti!

Mi permetto un consi­glio: faccia anche stampa­re e affiggere sui cassonet­ti stessi wz elenco dei rifiu­ti proibiti e con l'indica­zione chiara di come fare

a smaltir/i. Dico questo perché sono convinto che pochi sanno cosa è lecito depositare nei cassonetti.

Mi permetto anche di se­gnalare il malcostume che vige nella casa comunale di Capaccio- Paestum: si fuma senza ritegno!

In questo caso non c'è bisogno di telecamere ma solo di aprire bene gli occhi o le narici. Sono in gioco, oltre alla salute dei dipendenti e dei cittadini che frequentano i locali della casa comunale, anche la stessa credibilità della strategia sanzionato­ria che l 'Amministrazione ha intenzione di mette re in atto per contenere "l'in­continenza" dei cittadini della città dei templi in tema di rifiuti.

Occhi di vetro, dunque, ma senza chiudere i nostri!

Bartolo Scandizzo

LE STORIE EBOLI

Il parco deJJ'ammore con la sicura

•••••••••••••••••••••• CAPACCIO

La nuova ambulanza diPeppe Raffaella Rosaria Ferrè a pagina 8 e 9

Page 2: ristretto è Enzo Sica: '"'J>'"

2 l J ... ~ r ~ " • N.33 1 24 settembre 2004

I!'OPlNIONE di Enz~ Marandiiio

[orologio della stazione Le prime sta­

zioni ferroviarie già nell'ottocen­to erano proget­tate per essere non solo un luogo dove com­prare un bigliet­to o prendere un treno, ma anche dove mangiare e fare acquisti, un luogo d'incontro, inoltre dovevano garantire un buon collegamento con i centri cit­tadini. Una stazione rappresenta il primo luogo visto da chi arriva in un posto, dove avrà un'idea del grado d i civiltà di un paese. Sta­zione di Capaccio - Paestum, si scende dal treno e una stanzetta squallida accoglie il viaggiatore. Fortunato chi ha il parente o l'a­mico ad attenderlo, diversamente chi deve raggiungere Capaccio paese o un paese dell'entroterra dovrà spostarsi e attendere l'auto­bus, i cui orari difficilmente coin­cidono con quello dell'arrivo del treno. Più fortunato chi deve rag­giungere Roccadaspide, negli ulti­mi anni è stato organizzato un buon servizio di trasporto. Certo il turista che arriva nella piazzetta, quasi sempre ingombra di auto­mobili, troverà un bel cartello con una mappa con i numeri telefonici degli hotel e numeri utili, basta te­lefonare. Orari dei pullman? No. Pina Riente, nostra abbonata, è · una delle tante insegnanti che viene da Cosenza, ormai da diversi anni insegna a Capaccio paese, dove ha affittato una casa per fermarsi quando lavora fmo a sera, ma pre­ferisce scappare a casa quando può. "Le difficoltà sono tante. Ar­riviamo alle 7.20 e il pullman passa alle 8.15. Quando a volte giungia­mo alla stazione alle 12.30, in atte­sa del treno delle 14.10 abbiamo escogitato di salire sul primo treno regionale e scendiamo ad Agropo­li, dove c'è un ba r e un ambiente che rende più confortevole l'atte­sa". I treni collegano rapidamente Salerno o Napoli. Scuole e posti di lavoro sono raggiungibill senza lo stress di calarsi nel traffico. Ma pendolari e studenti conoscono bene le difficoltà, ultima in ordine di tempo la soppressione della bi­glietteria. Tante volte lo sguardo si ferma sull'edificio in abbandono che era usa to per le merci, è di una bellezza e di un fascino unico, e al_­lora la fantasia lo immagina re­staurato, diveimto una stazione in­vidia bile con bar, ristorante, nego­zletti con prodotti locali, spazi per la sosta di pulmini che collegano con i paesi dell'entroterra, punto d' incontro per persone che vanno e vengono, un sogno? Potrebbe es­sere la sal vezza per i paesi interni, da cui tutti fuggono. ·

Ancora interrogativi sul cambio di direttore al Parco Nazionale Le associazioni ammbientaliste: continuate a servirvi dell'esperienza di Nicoletti E' la vittoria di Pantaleo Palladino, co­

ordinatore di Alleanza Nazionale per il Ci­lento o della coalizione dei tanti che erano uniti dal minimo comune denominatore volto a "normalizzare" la gestione della più grande area naturale italiana metten­do nell'angolo Mimmo Nicoletti? E' la rivincita dei politici locali che vogliono avere più potere sul maxi programma di investimenti avviato dal Pit?. Intanto c'è da dire che il nuovo direttore designato tecnico è di pii m'ordine (vedi profilo nella stessa pagina). «Mi impegnerò al massi­mo per portare a termine tutte le iniziati­ve che sono state avviate dalla preceden­te gestione>>, è la promessa del professore Angelo De Vita. Lo ha dichiarato a " Il Mattino" e lo ha ribadito a Peppino De Vita.

I tempi tecnici per il suo insediamento non sono brevissimi: sarà il consiglio di­retti v o a ratificare la nomina e a stipulare il relativo contratto di lavoro. Intanto De Vita questi giorni sta facendo la spola tra Vallo della Lucania, dove risiede con la famiglia, e l'Università dell'Aquila dove regge come ordinario la cattedra di Mac­chine, afferente ai tre corsi di laurea in In­gegneria chimica, gestionale, per l' am­biente e il temtolio. Il docente, che ha in­tenzione di impegnarsi a tempo pieno alla gestione del Parco, sta predisponendo la sua collocazione in aspettativa presso l'a­teneo aquilano. Quanto a progetti futuri,

· il professore indica come priorità le ini­ziative già avviate dall'ente.

«C'è già un programma di attività ben avviato dalla precedente gestione. E, per quanto mi riguarda,- dichiara De Vita­ho intenzione di affrontare i vari problemi

A sinistra Simone Valiante con l'ex direttore del Parco Mimmo Nicoletti.

con il massimo impegno e portare a buon fine tutte le iniziative in itinere, dal Pit al Piano del Parco>>.

In attesa della conclusione dell'iter bu­rocratico necessalio alla formalizzazione del contratto, c'è già stato un incontro in­formale tra il direttore designato e il pre­sidente Giuseppe Tarano.

Una chiacchierata di un paio di ore, per fare il punto sulle principali questioni. «Stiamo predisponendo gli atti necessali alla stipula - dice Tarallo - Nei prossimi giorni farò un passaggio in giunta, per avere una prima discussione sulle modali­tà del contratto, ma sarà il consiglio diret­ti v o a definire gli indmzzi>>. C'è il massi­mo Iiserbo, invece, sul futuro dell'uscen­te Domenico Nicoletti, che è inserito pure

nell'elenco dei manager dell'Asl. Sembra che Nicoletti abbia ricevuto una proposta da un consorzio di operatori tulistici, ma potrebbe essere conteso anche a livello na­zionale.

Intanto, la federazione delle associazio­ni ambientaliste del Cilento ha espresso il <<rammalico e la preoccupazione per la so­stituzione dell'architetto Nicoletti nel ruolo del direttore del Parco>>.

<<Non dimentichiamo - aggiungono - il fondamentale contributo dato da Nicolet­ti per il reperimento nel luglio scorso di 133 milioni di euro con cui la Regione ha finanziato il pit parco nazionale>>. La fe­derazione propone che Nicoletti continui ad operare <<Sia pure con diverso ruolo>> all' interno del parco.

Il nuovo direttore del Parco raccontato da uno che lo conosce assai bene ...

Angelo De Vita, l'uomo e il professore Sianw cresciuti all'ombra

degli stessi ippocastc111i del Corso Garibaldi del piccolo paese. Moio della Civitella, tui 1111 tiro di schioppo da Vallo della Lucania. Chi scrive di wza die­cina d'anni piìt anziano. Lo ri­vedo Angelo, biondissimo e sem­pre lindo e pinto, a passeggio te­nuto per maJw dal padre, FraJr­cesco, ingegnere e politico di ri­lievo negli aJmi sessaJrta nelle fila della Democrazia CristiaJla degli Scarlalo e dei d'Arezzo. E' nalo Angelo De Vita il 22.02.1953. Sono passali taJrti decenni e quel baJnbino tacitur­no e col portamento signorile si è ajJemuuo come docetue presso l'Università dell 'Aquila, nella Facoltà d'Ingegneria.

Senza spocchia, sempre con quel caraltere serio e riservalo, e perciò stinUllo dalla getlle ed ac­claJMto dagli aJnici più intimi.

E' titolare, Professore Ordi­nario, della Cattedra di Mac­chine presso la Facoltà di Inge­gneria Civile tui indirizzo Am-

Peppino De Vita

bietrte e Territorio, ma tiene aJrche Corsi nella Facoltà d'In­gegneria Chimica e della F acol­tà d'Ingegneria tui indirizzo Ge­stionale, una delle più recenti braJrche dell'Ingegneria.

Le caratteristiche umane e di competenze scietrtijiche del pro­fessore Angelo De Vita lasciaJIO ben sperare per la terra che lo ha visto crescere e che, tutti, c011 passione ci portiaJno dentro. In modo più stmggente quando, per nwtivi di lavoro e di realizzazio-

ne. si è costretti a stame perio­dicaJnente lontaJii, come è acca­duto al prof De Vita e come ac­cade a taJili di noi. n ritomo al­l'aria nalia, quindicinale o men­sile, acquista 1111 sapore tutto particolare.

L'ho sentito, Angelo, per com­plimentarmi con lui del presti­gioso incarico e gli ho chiesto cosa potevo raccontare ai taJili lettori di UNICO del pensiero del nuovo Direttore del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di DiaJlO, mi ha detto che le linee del suo compOJ1aJnento dirigen­ziale saraJmo esaJlrientemente aJmunciale, in apposita confe­renza staJnpa, nella cerimonia dell'insediaJnento, con il pas­saggio delle consegne dall'al­tllale Direttore, l'architetto Ni­coletti al Direttore di recente no­mina. ministe riale.

Gli ho chiesto aJrche se 11011 gli tremavano 1111 poco i polsi per le graJtdi responsabilità che aJz­draJmo a gravare sulle sue spal­le nei prossimi aJmi. Mi ha ri-

sposto che era traJtquillo e che la vira ci riserva le prove cui, in qualche modo, ci ha prepaJ·aJo per affrontarle e superar/e di­gnirosaJnettte. Dio voglia, ha ag­giunto, aJrche con il massimo di ritomo in tennini di sviluppo per la gente del Cilento. che lo me­rita.

Poi gli ho chiesto aJIChe se avrà un'attenzione particolare per i diversi mondi, da quello professionale e culfllrale ed arti­stico a quello imprenditoriale, che il Cilento esprime. Mi ha ri­sposto che lo setzte come un do­vere morale dare voce e spazio alle diverse aJtime della società cilentaJia.

Noi, dall'alto della collina della Civitella, gridiaJI/0 ad An­gelo 1111 augurio sincero di buon lavoro e siamo convinti che il Prof Angelo De Vita saprà ono­rare quelle passeggiate che col papà FraJ1cesco faceva lungo il Corso di Moio della Civitella. Ad malora, Angelo.

Peppino De Vita

IU"CI&LOIUI il Scie , Il DIBIIII

Il ~ :· • Tel 0828.723722 Fax 0828.730594

e-mail: [email protected] uri: www.ilvalcatore.it

Direttore Responsabile Il Va/calore Il/ Diano

Bartolo Scandizzo

Direttore Responsabile Il Se/e Oreste Mottola

orestemottola@ilvalcalore .it

In Redazione

Paola Desiderio, Francesco Faenza, Romina Rosolia

Corrispondenti: Battipaglia: Emiliano Giubileo Eboli: Raffaella R. Ferrè Agropoli: Nicola Rossi Golfo Policastro: Salvatore Paradiso Campagna: Mario Onesti Roccadaspide: Francesca Pazzanese Castel San Lorenzo: Annavelia Salerno Capaccio-Paestum: Anna Vairo

Segreteria di Redazione

Gina Chiacchiaro

Editing

Vincenzo Cuoco ed Enza Marandino

Grafica ed lmpagtnazione

(ilore Stampa

Tipografia Letizia - Roccadaspide

ILVALCJALORB lsc:ntto nel RegiStro della Sldmpa periOdiCa

del Tnbunafe d1 Salerno 1/14.4. 1999 al n. /047

Il Diano lsattto nel RegiStro della Stampa perrod/Cd del

Tnbunale d1 Vallo della Luutnta al n. 109 del 171611003

il Sele lscr1tto nel Reg1stro della Stampa penod1ca del Tnbunafe

d1 Vallo della Luc;u11a al n. 101 del 1711111001

Responsabile Trattamento Dati

Bartolo Scandizzo

prema ma n bimbo 0-16

L'AQUiiONE ~ ~ PISCIMA ~o '»M·Mft :JM,I . .. , .... V l A G G l

sanitari • • 1nt1mo

MENoAf/dVE ~~ ? ~-ij

Via Italia, 61-123 CAPACCIO SCALO {SA) T el. 0828.728024 e-mail: [email protected]

CORSitll

mm@U@ N'IIJNNiA • PliNAIO ·SCOOIA liOOTO FDl€RALE-CORSI SUB.ICQUD (IIIITIILMW) lliniiiDii F'ednll-~ e AmblenU Rllc:aldiU ·Coni per Bambini e AduiU

1 3 settembre . da l dlllunedlllllllllllclllll1e,ooeUt21,31

per INFORMAZIONI ed ISCRIZIONI 2004 • 2005

Segreteria del Centro: Via Serra - Roccadaspide 0828.742066-335.8078950- 333.6410732

NOVITA' 2004·2005 Possibilità di liste nozze

per realizzare il sogno della tua vita

Via Italia 61 n . 182 - 84040 Capaccio Scalo (Sa) T el. 0828.730023 -Fax 0828.730047

e-mail: [email protected] www.iltuffatoreviaggi.it

Page 3: ristretto è Enzo Sica: '"'J>'"

r-.,!, :l!I:~.ml 24 settembre 2004 l N .33 l J ~ r ti " • 3

~incanto de "Le rose di Pesto" raccontate da Bacchelli Quando l'autore del "Mulino del Po" visitò i templi di Paestum

L'elzeviro irùzia con que­ste frasi:

«Vengono da Pesto accade di selllirsidire davanti ascolture, a fregi ed a colonne antiche, messi in opera Ìll edifici di Salemo o di Amalfi, specie da Roberto Guiscardo.

Vive il nome e la sventura di Pesto su tutta la costa ed oltre.

Dice la tradizione che la di­sperG:lione e la riscossa delle città d'intomo costrinsero final­mente ad evadere i saraceni, che debolezza e discordie avevano lascia/o insediare e fO!tificarsi ad Agropoli, sull'estremo meri­dionale della Piana di Pesto, dove termina il Golfo di Saler­no.»

Bacchelli ricorda la notte di San Giovanni dell'871, quando i saraceni attaccarono di sorpre­sa e saccheggiarono Pesto, "stremata da una vita di opulen­ze e di ricchezze, e, dicono le storie, dall 'implacabile e indo­mabile malaria".

Della città infelice restarono poche rovine: le mura esterne e una delle po1te, conosciuta come Porta delle Sirene. Cacciati dalla pianura, gli abitanti superstiti si rifugiarono sul colle Capaccio, stretti e tremanti intorno alloro vescovo. Ferita a morte, la citta­dina rimase in completo abban­dono.

«Sulle mura smantellate si esercitano, sinùli e diverse fra loro, la pazienza dello sterpame tenace, quella delle greggi nù­granti e quella del vento marino, che è la più fedele compagnia della solitudine di Pesto. Intor­no e fra le mura la città distrutta subisce l'aratro dei contadirù.»

Bacchelli descrive i luoghi. Nella pianura, dove zone aride si alternano ad altre paludose, domina la malaria che solo i "rudi" butteri non temono.

Per chi ani va, la vista dei tem­pli è un miracolo di bellezza che coglie di sorpresa: sembrano nati dal nulla.

«Lungo tutta la costa amalfi­tana ed oltre, in tnolte regioni del Mezzogiomo, si dicono le rose di Pesto per dir la cosa più olezz(JJzte e più colorita. Si vuoi che i naviganti le seiU(JJIO odo­rare fin in mare, e che si(JJIO t(JJlfO rosse da parer nere. Ep­pure, a Pesto, celebrata per le sue rose da Virgilio e da Ovidio e dagli altri poeti latini, rose né rosai non se ne vedono, neppur la minima apparenza. Fiorisco­no peraltro nella memoria e nella parlata del popolo, e vera­mente 11011 san morte. La sven­tura e le rose di Pesto vincono ugualmente l'oblio e la caduta del secoli.

l templi sotw tre: appartato

quello di Cerere, appaiati quel­li di Nettuno e l'altro più antico, cosiddetto Basilica. Il prùno ef­fetto, da qualunque parte s'ar­rivi, allo scoprir/i, è di incredu­lità. Tutto, dalla polvere della strada alle quattro casucce sul quadrivio e ai pochi, ampli pini marittimi dell'unica villa chiusa in questa stagione d'aria mali­gna, a petfino il camino spento d'una fabbrica di conserva di pomidoro caduta qui come nel nwndo della luna, tutto par più reale dei templi. [ ... ]

Salgo i gradini, entro fra le colonne. Il cielo fa da tetto, come se il tempio sfondato aves­se virtù di ripararsi col cielo e d'inquadrare anche il cielo. Ed è cosi propriametlte. n tempio è disegnato negli elementi, è/' om­belico della pianura. Un'anno­nia di terra, di mare e di cielo

esisteva sparsa e ignara su que­sta costa e il tempio l 'ha[ISsata e congiunta in se stesso. L'arte ha destata la natura dal suo sonno solare.

E' ancora manina, e il sole, che sorge dai nwnti e batte sulla facciata del tempio, tiene am­brata la faccia delle nwntagne. Ma dai gradini di ponente ecco il mare s'illumina infondo alla piana. Son poche miglia di bassa terra, quel che basta a dare spG:liO e linea e rilievo al mare limpido sulla costa umile e magnifica. Esso viene a fare nel­l'occhio del riguardante rm ideale piano e fondamento ai tempi i. Fra essi e il mare la terra sparisce, se non in quanto mette aria ed amronia colla distanza.»

Bacchelli, a Paestum, vede calare le ombre del crepuscolo e ode il gracchiare delle cornac­chie che con larghi giri volano tra le colonne.

Uno sguardo ancora, l'ultimo, mentre aspetta il treno, nella pic­cola stazione accanto alla Porta delle Sirene. La notte si impa­drorùsce gradatamente dei tem­pli, inghiottendoli con un man­tello scuro.

Un pacS:t~ltio gravido di me­morie e di emò~i. una gior­nata alla fine, il mar~ sufk) sfon­do e un treno: manca il ciuccio. Bacchelli vede un asinello e il quadro è perfetto.

Licinella, il baule di Nonna Tilla Le nonne f(JJmO capolino da dietro le

vetrine negli (JJI.goli, ammiccanti verso la nipote Angela che ha voluto chiama­re il suo negozio, "Il b(JJt/e di Nonna Ti/la". Sono le radici, i tempi della croc­chia in testa e dei vestiti lunghi, le mani arruolate che danzav(JJIO lievi attomo all'uncinetto o ad un ago da fil et. Il griSto del bello è stato sempre presente in casa Bu01wnato: arrivati a Licinella da Ca­stellammare di Stabia il 12 giugno scor­so, h(JJUIO pottato con/oro i Lari e i Pe­nati, mobili e suppellettili di varie gene­rG:lioni nella bella casa nel verde tra Ca­paccio e Roccadaspide, il mare laggiù ari­cordare la loro città di origine. A 65 anni h(JJmO deciso di C(JJnbiare vita, i genitori Carlo e Pina, con le figlie Anna e Angela, circa 30 (JJlfli.

A CastelJ(JJnmare avevano da sempre questo negozio di oggettistica con (JJl/lessa tipograjia. Alcuni macchinari sono arriva­ti sin qui, così è facile, per chi vuole ordi­nare le bomboniere, sceglie re (JJiche pat1e­cipG:lioni originalissime. Come quella di Angela e Freddo ]u(JJI, mauriziano - che st(JJI110 per sposarsi nella Basilica paleo­cristi(JJza - , zm foglio di paglia tessuta e l' inmzagine di un bus naif con t(JJlfa gente allegra atto ma-

Com'è lo stile dei Buononato che sono qui. né per "suicidarsi" ("ma come, un ne­gozio cosi a Licinella (JJIChe d'invemo?" detto dagli stessi "locali" wzpo' autolesio­nisti), né per spellare il cliente, né per rifi­lare cose dozzinali. Tutto è raffinato e ogni (JJlgolo parrebbe flutto della loro storia, con una predilezione per varie tipologie di Wl· geli e per porcell(JJle finissime. La lOC(JJldi­naparladi "oggeuistica, coordinati e com­plementi di arredo, regali, bomboniere, confetteria e cioccolateria"- basterebbe scrivere"cose belle", tra tende e pizii si­nuosi- Nei progetti c'è (JJlChe l'idea di far preparare nzamzellate e gelatine di frutta dei paesi vicini in cotrfezioniparticolari che rivalutino contenente e contenuto.

O, a maggio, presentare Wl bouchet di carciofi in una bella wifora in por­cell(JJza biwzca e blu. Jnsonmza questo "Baule di Nonna Ti/la" sprigiona wz'e­nergia positiva. Da una vita veniv(JJIO già qui i genitori (JJlche prima di cotzo­scersi e, dopo, le ragazze facev(JJIO patte (JJlche del gruppo Scout di Capaccio Scalo, ora sciolto.

Tutte le "strade", dunque, portav(JJlO qui, nel/oro piccolo Eden su cui h(JJmo scommesso forse (JJIChe per stimolare altri de/luogo ad ù1vestirvi. Mi ha ri­

cordato il "Batafobre" di Bari, un caffè, ogni angolo rm prodotto di una provincia pugliese, intitno e dolce come "Nonna Tilla". "Il luogo è bello, la storia eleg(JJrte, la gente genuina e già avev(JJno f(JJifi (JJnici" mi dice sorridendo Angela e senza le "pose" che spesso h(JJIIIO i proprietari di questo tipo di negozi. Né artisti, né (JJttiquari ma solo belle persone che scelgono di vive­re in Wl bel posto puntando sulla "qualità - prezzo contenuto". Mentre Carlo, il papà, un po' so m ione e 1m po' orgoglioso, collli­nua ad innaffiare l 'alberello di "licinia" che da tre mesi è rifiorito, ricord(JJzdo a ruui che Licinella prinza era piena di alberi di tal nome.

Dora C. Amato

SOCIALE

Giovane ricoverata e abbandonata

Altra settimana, altro istituto, le stesse dolorose storie. Anche all'I­stituto per minori " Ricciardi Bel­lelli" di Ponte Barizzo le storie che ascolto riguardano minori che troppo presto entrano nelle vita da adulti. Incontro suor Teresina Dima di buon ora, le giornate sono piene di impegni e i ragazzi devo­no essere seguiti nella loro quoti­dianità.

Mi presento e gli spiego il moti­vo per cui le faccio visita. La legge 149. Iniziamo la conversazione, ed è subito palese la confusione che regna, in merito alla legge che tra un anno circa cancellerà gli istitu­ti nel senso storico creando strut­ture " più leggere". Nel 2006 la storia della struttura verrà can­cellata.

Anche la volontà dei donatori, i baroni Ricciardi Bellelli, verrà convertita. La tenuta, donata nel 1968 e finalizzata ad offrire ospi­talità ai bisognosi del luogo, di­venterà una comunità di tipo edu­cativo familiare, come recita la di­rettiva regionale. Le suore Picco­le Operaie dei Sacri Cuori, guida­te dalla madre superiore, si stanno adoperando per rispondere alle direttive in maniera puntuale, ciò non cancella però le paure che questa radicale trasformazione comporta. Oggi i disagi minorili sono diversi da quelli del lontano '67 ma anche se per una minoran­za il rifiuto della società permane. Nell'istituto sono presenti sette bambini con la formula residen­ziale, per meglio intenderei, diur­na e notturna.

Tra questi c'è Anna (userò un nome di fantasia!). Anna vive presso l'istituto da ormai cinque anni, i genitori vivono al nord senza venirla più a trovare ormai da molto tempo. Anna vive ancora con le suore perché non trova una famiglia, è portatrice di handicap ed ha quasi diciotto anni, due ma­cigni cb~ pesano come una monta­gna.

Attraverso l'umiltà e la calma della madre si intravede la fer­mezza con cui queste sorelle, che per anni si sono donate a chi ne aveva bisogno, attueranno i rego­lamenti della legge 149; ma allo stesso tempo resta evidente U loro desiderio di non rinunciare all'o­pera di carità a che chiede ricove­ro. U colloquio con suor Teresina si conclude davanti ad un buon caffè, prima cbe la giornata fitta di doveri inizi.

Angelica Tafuri ~ ..

RISTORANTE PIZZERIA

"~~ ~~u~~~!G , cl\~\~ degli ALBURNI

è,.M~t ': ~ ~; ~·· f-gbi pm'Cim tutto J'mt,.D

·~ ;.~~ Proviaàak. 9 a 2000 m. daUc Grotte ' ~CASTELCIVITA (SA)- T d . 0828.975071

--EIJN~a..s.oJNJh

UltraSun s.r.l.

pannelli solar i ed accessori

Via Fonte, 4 ROCCADASPIDE (Sa) Tei./Fax 0828.943557/0828.943486

Cell 335.8498210 e-mail: [email protected]

•• ~.Jt..,.A.I'J:;v.·J.\\~., ... *.,. ~ P~t.J [)'l''ttl!e "'~"• -'~'Y'I-·· f....>~>·-r··

F.t"':.l'~~- 1~,.~.J,. ... ,..~t.J

~a;,h.c~@ di Sc1/4 Luigi

v~ M~gna GrH<ia. 239 - 154040 Ca~do Sulo ~) T el. e fax OB18,72Sl84- 0335.61314!)7

I Tommasini PARRUCCHIERI

fvoluzion-f~' N •

• Via Rettifilo Capaccio Scolo (Sa) Tel. 0828.728021

CANCELLERIA MODULISTICA ARTICOLI TECNICI

Il SUPERMERCATO DB. TERZIARIO AVNjlATO

CENTRO COPIE C .so Italia, 39 - Tel 0828.723253

CAPACCIO SCALO

litl&J~[flJ@[f(]5 LETTI ERI S.r.l.

Trasporto merci ~ per conw terzi~

Via Terzerie, 94 ROCCADASPIDE Tel. 0828.742699

CASEIFICIO CAPODIFIUME

".,., ... ~ . "':!4 .. ~' "ès E ~Ji*f.;fo.l!~l~ ~~ ...

AZENDA AGRICOlA BIOLOGICA "MAURO". y CCHltOliUO ( (;UI'IC!10 141 OAIIJCQf Ili l •.":'1Jj,,<li(l1, ''tf

V.o S P•n;nJ, 396 • Copoccio x {SA) t> OOU 725602

COSTRUZIONE OPIFICIINDUSTRIAU E IMPIANTI TECNOLOGICI CON IL SISTEMA CHIAVI IN MANO

.,,~

1 . ()Jlf~/(N\' {t/,/~. 0-/4-Àùtomobili

Sede legale: via Fonte, 296/A- ~50 Roccadaspide (SA)

Tel 0828 943372 - Fax 0828 943558 &.fnall: [email protected]

liì'f\\ ~(~T~l'llì' f\\ l[. l[ . .M.l. 'V)]. -..1 I l. IDI JL1) l . LI

di Pasquale Scovotto

Fonte di Roccadaspide Tel. 0828.943.151

E' lieta di invitarvi Sabato 18 e Domenica 19 Settembre a conoscere il nuovo modo di essere Lancia:

e /'V'\.~Jr1J . .,

Page 4: ristretto è Enzo Sica: '"'J>'"

4 l J ..._-, :: M • N .33 l 24 settembre 2004

CHE TEMPO FARA'

Breve episodio autunnale

Sullo scor­so numero di questa testa­ta annunciai che a partire da mercoledì 15 settembre s'intravede­va la possibi­lità di un cambiamen­to generale della circola­zione atmosferica; l ' anticiclone delle Azzorre si è messo da parte consentendo l'ingresso sul medi­terraneo di una moderata pertur­bazione Atlantica la quale ha avuto il merito di abbassare note­volmente le temperature spazzan­do così l' alto tasso di umidità pre­sente nei bassi strati ed inoltre ha prodotto precipitazioni che su al­cune regioni hanno assunto carat­tere di forte intensità. Non si trat­terà in ogni caso di un vero e pro­prio cambiamento del tempo in grado di risanare il notevole defi­cit pluviometrico che affligge l'a­gricoltura; infatti, sembrerebbe che dopo le piogge previste per le giornate di giovedì 16 e venerdì 17, a seguire l'alta pressione delle Azzorre andrà alla riconquista del Mediterraneo e dell'Italia; tutta­via non avremo una stabilità dif­fusa e nemmeno un cospicuo au­mento delle temperature le quali risulteranno in linea con la media stagionale.

Sabato 18: nuvolosità irregola­re sarà presente su gran parte della regione; nelle ore notturne possibili fenomeni temporaleschi lungo le coste e più segnatamente in mare aperto, mentre nel pome­riggio i rovesci potrebbero inte­ressare le zone interne. Venti fre­schi e di moderata intensità da nord-est; mare mosso, temperatu­re stazionarie ma al di sotto della nor ma.

Domenica 19: giornata più so­leggiata specie lungo le coste; nel pomeriggio non è escluso qualche temporale nelle zone a ridosso dei rilievi; ventilazione moderata dai quadranti nord-orientali, leggero aumento della temperatura, mare poco mosso.

Tendenza successiva: giornate caratterizzate da cielo poco nuvo­loso, temperature gradevoli in linea con la media del periodo, ventilazione debole da nord-est; tuttavia rimane molto probabile la formazione di cellule temporale­sche nell'entroterra specie nelle ore pomeridiane.

Giuseppe Stabile

Un palazzetto dello sport, o una struttura coperta per sagre, fiere e concerti?

AGROPOLI

l carabinieri pescano di notte

Due le proposte sul tavolo intorno al quale si sono riuniti i rappresen tanti dei comuni di Agropoli, Capaccio - Pae­stum, Albanella, Altavilla, Castel San Lorenzo, Giungano, Trentinara, Oglia­stro, Torchiara, Rutino, Laureana, Per­difumo, Prignano, Cicerale, Magliano e Monteforte per un confronto sulla scelta del sito dove costruire un centro sporti­vo con palazzetto ed altri impianti an­nessi. Antonio Domini, sindaco di Agro­poli , ha propone di costruirlo in locali­tà "Mattine" , mentre Enzo Si ca, sinda­co di Capaccio, indica l ' area che costeg­gia la litoranea Agropoli - Paestum. In ogni caso l'impianto sorgerà al confine dei due centri turistici più popolosi del Cilento per sfruttare al meglio le poten­zialità d'attrazione e di servizio che la struttura sarà in grado di offrire. Le ri­sorse verranno dali' Amministrazione Provinciale, rappresentata ali ' incontro dagli Ass. Franco Alfieri e Marco Peco­raio Scanio, e dalla Regione Campania. La costruzione dell'impianto sportivo è un passo significativo verso l'attivazio­ne di una collaborazione tra due realtà così vicine e, allo stesso tempo, separa­te da una barriera invisibile che ha im­pedito finora un 'integrazione che non può fare che bene ali' economia di Agro­poli e Capaccio- Paestum.

Ci permettiamo di segnalare, però, il fatto che a Capaccio- Paestum, come ad Agropoli, le scuole, soprattutto le ele­mentari e medie, sono quasi tutte sprov-

EROSTHANATOS '. ,::lt.l di li!lh~pp;.• n• l ort:lll•l ~~ Cn"IO!t-.illt! (Ì:.l: .• n:~:b

~no la Ilo• Gn·gnrlo (;iu"ppr Di l.nrrazu C oltubilr Gunngli•

f;iu scpp(· l\tonJ.u C,.rJnin~ Si~»

ll•l l'l al 21 .<ellcmbrr 2110~ or< 19,00- 22.00

P AESTUM Cf :'IITA MURARIA TORRE 27

Vcrni_<.,agc saha1o LI s<ttem hrr ore 21.00

~ l-::~~

(.(Jmll flt' dì CnpncciU

Mf.i ~ •~qua·m~ntc

Eboli, l'ingresso del Palasele

viste di palestre. La costruzione di un mega- impianto per lo "spettacolo sport" è certamente utile per consentire mani­festazioni che diano risposte alle esigen­ze del turismo, sta alla capacità degli ideatori fare scelte che consentano la fruizione di palestre e campi sportivi anche ai residenti. Gli esempi sbagliati non mancano: Il Palasele di Eboli è stato convertito a sede per fiere e concerti. Se è questo lo scopo, sarebbe meglio rea­liz~re un auditorium che consentirebbe una fruizione più consona alle. esigenze

di un tipo di pubblico certamente diver­so dai pochi tifosi che seguono le squa­dre di basket di Agropoli e Capaccio -Paestum.

Pescare di f rodo, son,olare srt alcu­ne elementari norme di navigazione, è una tentazione troppo grossa per al­cuni esponemi della marineria agro­palese. Alme110 questo dimosTra l' ope­razione messa a segno il13 seuembre 2004, dall'equipaggio della MoTove­deTta CC 252, dei Carabinieri. Il ser­vizio era finalizzato al controllo e vi­gilanza stilla sicurezza in mare della zona costiera. R. A., cinquantenne da Agropoli, pescatore, è stato denuncia­to dai Carabinieri per avere esercita­to la pesca entro le tre miglia dalla costa con la motobarca, sprovvisTo della casseua di pronto soccorso me­dico. E' stata poi la volta M. A., qua­rantatreenne da Agropoli, denunciato per avere omesso di segnalare, in tempo di n alte, la presenza dei sub che esercitavano la pesca subacquea di frodo. C. G., ventiduenne da Agropo­li, E. L , ventunenne della stessa città, sono stati so1presi entrambi per aver esercitato la pesca subacquea di f rodo, in tempo di noue. Tutti sono staTi de­feriti in staTo di libertà alla Procura della Repubblica di Vallo della ù tca­nia.

Sarebbe veramente un ulteriore af­fronto alla carenza di strutture sportive costruire un impianto per lo sport da de­stinare, per mancanza di utenti e di pub­blico, ad altre attività (sagre, concerti e fiere) per recuperare una parte delle spese che la comunità deve sostenere per tener! o in "piedi" .

Bartolo Scandizzo

Nel corso della stessa operazione sono staTe elevate contravvenzioni per infrazioni alle leggi sulla pesca per tm ammontare complessivo Euro 3.096,00 e sono state soaoposte a sequestro n° 3 aurezzature compleTe da su b.

Un rico rdo di Don Alfonso Anzivino, l'orso buono. Dal 1994 parroco di Ag ropo li

n scarpe grosse e cervello fino" Venerdì 2 settembre è

giunta la notizia che don Al­fonso Anzivino è tornato al Padre. La triste notizia ha la­sciato tutti attoniti e senza pa­role. Parrocchiani, amici e de­nigratori non hanno potuto fare a meno di pensare che un grande sacerdote non c 'era più. Insediatosi il 30 ottobre del 1994 nella parrocchia Sacro Cuore della Madonna del Carmine ad Agropoli, ha lavorato incessantemente per far crescere una comunità for­mata da una realtà sociale molto eterogenea. Nonostan­te le sue precarie condizioni di sa lute, dovute ad una ca­duta avvenuta diversi anni fa che gli aveva provocato pro­blemi a molti organi vitali, non si è mai risparmiato nel dare il suo sostegno alla co­munità.

Era sempre presente, sem­pre a disposizione. Si può dire che era l'uomo "dei dolori" perchè soffriva molto ma non lo faceva pesare a nessuno. Inquadrare la figura di don Alfonso non è facile, perchè era un uomo umile, semplice,

Don Alfonso Anzivino

puro di cuore, sensibilissimo, caritatevole, ma nascondeva tutto ciò dietro uno schermo che lo faceva apparire burbe­ro.

Un detto dice "scarpe gros­se e cervello fino", così era don Alfonso. Io lo chiamavo l'orso buono. E quando, per la prima volta, lo chiamai così, mi guardò dall' alto in basso. Ci conoscevamo appe­na.

Ma in seguito quella mia espressione spontanea l ' ho ripetuta spesso quando lui voleva apparire severo. La sua non era severità: voleva essere uno stimolo per chi af­fron tava i sacramenti in modo leggero, una prassi, un pensiero da togliersi. "La Pa­rola di Dio non può essere un luogo comune - diceva - i sa­cramenti sono una cosa seria e come tali vanno preparati e ricevuti". Non amava le ap­parenze, i fronzoli, andava all'essenziale, alla sostanza, ecco perché era un semplice. La sua sensibilità era profon­dissima perché qualsiasi si­tuazione dolorosa lo toccava profondamente. Non versava lacrime, ma piangeva con i l cuore. Faceva di tutto per sol­levare chi era in difficoltà sia materiale che spirituale. Si serviva anche di persone fi ­date per soccorrere chi era nel bisogno ed usava dire: "Però non lo dire che ti mando io". Ovviamente io non rispettavo la promessa fatta.

Quando capiva che una persona aveva bisogno di so-

stegno morale, faceva di tutt per farla avvicinare da qua! cuno che le potesse dare cot forto. "Vai - diceva - e pari; Tutti i luoghi sono buoni p( portare la parola del Signore· La sua carità era grande. ne solo in senso spiri tuale: la st automobile era piena di gen· ri di prima necessità perché ogni momento ci poteva ess re qualcuno che aveva bis gno. Oppure qualcun alt che, pur essendo nel bisogn aveva vergogna di andare chiedere. La sua casa e aperta a tutti, offriva asilc chiunque, anche se lo vede per la prima volta.

Egli era un razionale ma ceva amare il trascenden Era un concreto ma face amare la speranza. Era burbero ma faceva amare dolcezza. Da noi tutti ch t abbiamo conosciuto e ama grazie per tutto ciò che fatto per noi. Il ricordo di i tuoi insegnamenti, rester no per noi un tesoro i ne ma bile che custodiremo gt samente .

Elena Serre

BANCA DI CREDITO COOPERATIVO

"AL T01 C,I:LE·N!TO" LAU,RI NO Sportelli ATr

Bellosguard Massice/J

Roccaglorios Vallo della Lucan,

... dai forza ai tuoi progetti dove vivi e lavori Sede: Filiale: PIIIZZII A. Magllanl, 4 - 84057 Laurino (SA) VIa P. Sc11ndlzzo, 32 - 84070 Rofrano (SA) Tal. 0914.945011· Fax 0914.941544 Tal. a Fax 0974.952433-952511

OLTRE A TUTTI l TRADIZIONALI SERVIZI BANCARI TI OFFRIAMO: Mutui prima casa • Leasing • Finanziamenti per agricoltori Finanziamenti per artigiani c commercianti (convenzione con Camera di Commercio)

E se hai solo l'idea: Progetti c consulenza per l'accesso al credito agcvo (fondi nazionali ed europei)

Page 5: ristretto è Enzo Sica: '"'J>'"

OOJ.1. jj:H_tì) ~li f!.1 24 settembre 2004 1 N.33 l J ~ l l M l 5

Si potrà fare ancora meglio con l'atti~tà di ristoro e di gestione della Torre ìPra?!ottri

,Jfpid d: l

Cil~nto

Grotte: i bilanci sono sani, i visitatori aumentano, nessun mistero dietro l'incendio da Vincenzo Tancredi, presidente della s.r.l. "Grotte di Castelcivita" riceviamo e volentieri pubblichiamo

Con riferimento all'articolo pubbli ­cato alla pagina 5 del Vostro settima­nale n.31 del l 0/09/2004 dal titolo "La partita è tra Scaramella, Tedesco, For­ziati e Cantalupo" si tiene a precisare che quanto riportato in merito alla ge­stione delle Grotte di Castelcivita non corrisponde a verità e pertanto è dove­roso da parte di questa società richie­derne la smentita mediante i seguenti chiarimenti:

a) Procedendo con ordine, è da smen­tire, innanzitutto l'affermazione del "mancato decollo delle presenze turi­stiche alle Grotte" in quanto, contraria­mente da quanto il lettore è portato a pensare, il flusso turistico alle Grotte di Castelcivita, grazie all'impegno profu­so dalla società in una seppur modesta attività promozionale, sta registrando di anno in anno un incremento di presen­ze. Ciò lo si può facilmente rilevare se si tiene conto del numero di visita tori affluiti, negli ultimi otto anni , alle Grot­te di Cast elci vi t a riportati nella tabella seguente.

ANNO N• VISITATORI 1996 17.700 1997 20.100 1998 17.004 1999 12.950 2000 6.074 2001 16.472 2002 19.968 2003 20.435

Se si tiene presente che la società Grotte di Castelcivita s.r.l. ha iniziato la propria attivi tà di sezione nel Feb­braio del 2001 ci si renderà' faci lmen­te conto che, contrariamente alle prece­denti gestioni ed all'andamento regi­strato negli ultimi anni. sia a livello re­gionale che provinciale,l'afflusso di vi­sitatori si è di anno in anno incremen­tato.

Al 31 Agosto del corrente anno le presenze alle Grotte di Castelcivita am­montano a n° 17.083 visitatori di cui n° 16.975 paganti e n° 108 non paganti in quanto usufruitori del coupon gratuito pubblicato durante il mese di Agosto sul quotidiano "La Città". Tale dato, manco a farlo apposta, è identico a quello dello stesso periodo dell'anno precedente.

Se, sulla scorta di ciò, consideriamo, così come riportato sul Vostro stesso settimanale alla pagina n° 14 "intervi­sta a Luigi Schiavo, Presidente dell' As­sociazione Albergatori di Salerno ", che la flessione delle presenze turistiche ha toccato, nel Cilento, punte che sfiorano il30%, dobbiamo ritenerci più che sod­disfatti.

. li . '· ~J).•poG-as ~);i.~}.~;,t;_~~Ìiilt;!~~. ~ :!:}:/

~;~ ltJ

- E' da smentire, altresì, la successi­va affermazione "nonostante il mezzo miliardo di lire che un'atipica società mista (c'è solo capitale Pubblico) ha drenato dalle casse comunali" in quan­to la realtà dei fatti è del tutto diversa e può essere così sin tetizzata: Il Comune di Castelcivita nel costituire la Società Grotte di Castelcivita s.r. l. ha ritenuto. determinare un capitale sociale di lire 200.000.000, pari ad euro 103.291,38, interamente versato in data 12/12/2000 presso la Banca di Credito Cooperativo di Aquara.

Successivamente, il Comune ha prov­veduto a concedere, a favore della so­cietà, un contributo di euro 7.747,00 per l'anno 2002 ed un contributo di euro 7.384,03 per l'anno 2003.

Di contro, cosi come previsto dal­l ' art.5 della convenzione stipulata tra il Comune e la Società Grotte di Castel­civita s.r.l., quest'ultima ha trasferito a favore del Comune una somma di euro 35.831,43 per l'anno 2002 e di euro 35.750,34 per l 'anno 2003 pari al 30% degli introiti derivanti dalla gestione

delle Grotte di Castelcivita. Per l'anno corrente la suddetta percentuale è stata ridotta al 20%.

Pertanto, alla data del 31/12/2003 la situazione risulta essere la seguente:

- Capitale versato dal Comune per la costituzione della società = euro l 03.291,38 + Con tributi concessi dal Comune alla società per gli anni 2002 e 2003 = euro 15.131,03- Percentuale sugli introiti trasferita dalla società a fa­vore del Comune = euro 71.581,77 = Capitale residuo del Comune investito nella società al 31/12/2003 = euro 46.840,64

Se a tale data consideriamo che la so­cietà dispone di immobilizzazioni ma­teriali (arredamento, autovettura, mac­chine da ufficio, impianti, ecc.) che al netto delle quote di ammortamento am­montano ad euro 26.535,34 e se ipotiz­ziamo che per l' anno in corso, per la ge­stione delle grotte si realizzeranno pro­venti pari ad euro 115.000,00 (per l 'an­no 2003 tali proventi sono stati di euro 119. 167,80) dai quali deriverà un ulte­riore trasferimento a favore del Comu-

AFFLUSSO TIJRISTICO ALLE GRO'D"E DI CASTELCIVITA DURANTE IL PERIODO DJ GESTIONE DELLA SOCIET A'

''GROTTE DI CASTELCIVITA s.r.l."

L'angolo J • ·· del Dolee ,f· \ .. ,

.

' ... ~. . . .

AZIENDA SPECIALIZZATA per la dist ribuzione GPL(Propano)

In bombole e serbatoi

. ~ .. ~~.!11 .. --'~-~ti. ·. di ~ &wnini, ~-- -- .· -.~ •

Uova di Puqua

[! -~

Sfala. e Ulffcl: con sorpresa personalizzata

ne di euro 23.000,00 (20% di euro 115.000,00) ci si renderà conto che al 31/12/2004 il Comune di Castelcivita quale socio unico della società. oltre ad aver recuperato l'intero capitale inve­stito (i vi compreso i contributi conces­si alla società). avrà addirittura lucrato la somma di euro 2.694,70. "A conti fatti, quindi. la società non ha affatto drenato il mezzo miliardo di lire dalle casse comunali. ma. al contrario, a de­correre dall'esercizio 2005 , oltre ad aver restituito le somme investite sarà in grado di alimentare il fabbisogno fi­nanziario del socio unico specialmente se ali' attività di gestione delle Grotte e dell'area pie nic "Pietra Tonda" sarà af­fiancata, previa adeguata ristrutturazio­ne dei siti, l'attività di gestione del posto di ristoro adiacente alle grotte e della Torre Angioina.

E' da smentire, infine, in modo cate­gorico, perché particolarmente calun­niosa ed ingiuriosa, l'affermazione suc­cessiva, fatta n eli ' artico lo: "Tutte le carte relative a presenze ed incassi sono andate a fuoco .. ", con la quale si va ad insinuare che i responsabili della ge­stione (amministratori e dipenden te) avevano in teresse a far sparire tale car­teggio.

A tal proposito si chiarisce che i re­gistri andati distrutti dall'incendio sono quelli che la vigente normativa impone di tenere sul posto dove viene esercita­ta l'attività. Si tratta del registro dei cor­rispettivi, o ve vengono annotati gli in­cassi giornalieri, e del registro delle pre­senze giornaliere del personale dipen­dente e non, come fatto trape lare dal­l'articolo, delle presenze dei visitatori. Di entrambi i registri, fino a tutto il mese di giugno, esistono gli originali che, mensilmente, sono stati trasmessi . per la tenuta della contabilità, rispetti­vamente al consulente fiscale ed al con­sulente del lavoro. I registri andati bru­ciati contenevano le copie dei mesi pre­cedenti ed il solo originale -e copia rela­tive al mese di luglio.

Il Presidente (Rag. Vincenzo Tancredi)

Riceviamo e volentieri pubblichia­mo questa precisazione inviataci dalla "Grotte di Castelcivita s.r.l" e relativa ad 1m articolo che solo marginalmente, e sommariamente, toccava il tema della ge~tione del complesso speleologico. Noi regi­striamo con piace re la notizia delle presenze incrementate e la collet­tività castelcivitese sarà sicura­mente sollevata dalle cifre che di­mostrano le ottime pe1jormance economiche dei bilanci della so­cietà "Grotte". Sull'incendio: le notizie che abbiamo dato sono sl imprecise (questo ci era dato sape­re) ma non volevano certamente in­sinuare alcunchè.

~Sè)'~~~~o. YIO Carpine. 84069 RDcmlotpida {Sal-Tel .• fax 0828.9Q1 u

La qualità nei ricevimenti o·:=.i .-:.•_. -~-C~ ~-~~

~T·~ , ,Lr .o i HOT EL

ESPLANADE l'AESTUM

PAESTUM (SA) Tel. 0828·851043 _,...,

Rf~l-&fuo~~ROSOFFITII S.n.c.

Opere in Cartong esso Punto ven dita

materiale termico e acu stico

Via Serra, 8 Roccadaspide (SA} Te!. 0828.742182- Cell. 335.721866112/3 e-mail: [email protected]

DETERCART SUD IMPORT- EXPORT s.a.s.

Forniture per Enti, Alberghi, Ristoranti, Comunità e Campeggi

SELF SERVICE ALL'INGROSSO VIa Nazionale ·PONTE BARIZZO • CAPACCIO (SA)

Tel. 0828.871241- Fax 0828.870898 e-mail: [email protected] - url: www.detercartsud.it

8 Tradizione Qualità

Gusto

f~U~ Vla Feudo la Pila, 12 Capacclo-Paeatum (Sa) www.vtnlcuomo.com-Tele Fax 0828.?253?6

~

~ ... ~i ~~~· "Dici no aZZa solitudine"

~-~-~.~~w..-1. SI RICEVE PER APPU NTAM E N TO Via M . Graecia, 367 Capaccio Scalo te l. 0828.723659- Celi . 333.1216064

lì }lttilìo t ~ltarco •Di •Filìppo

I SI', n i S41n.~esi~eri. .••

1 YiA"i l{e: :JrA:H\t.4>

SUIU' ftArA. t. Vt.rA rlfl..ltÀ fff

Biglielten'a, Noleggio Autobus, Taxi. ~M'CM Tour Organizzati. PtJIIegrinaggi.

1 »'~ scelto del proprio YieggK> a domicilio ...

Vii M1gna Gr«/ .. 46 • UCUO C~pacclo Sc1/o (SA) Tol. 0121.723402 • 72402, • FIX 0821.8 f488B

Wob~ www.gnrtltovl•ggi.lt. •m•JI: info@gran•lovi•ggl.ll

; tlf.t\\ ALIMEN7".q C j G~ © ..&1P'\ - 6-:; lt,

~ di Cosimo Quaglia

Serra di Roccadaspide T el. 0828.742690

www.eurocarsas.com [email protected]

eurocar.trentinara@tiscali .it

TRENTINARA (SA) VI• Bisceglie, 17- MOSO ALBANELLA (SA)

Mlltlnela. - ao.,ao a. C.S.reo Tel. 08 28.H4511 - 0828.a8475 11 - dlpogaCtisc:~~ll.lt

Via Gerrei/i -Altavilla Silentina (SA) Te!. 0828.986674 Via Cancelli, 5- Tel. 0828.831494- Fax 0828.831914

Page 6: ristretto è Enzo Sica: '"'J>'"

6 11~., ~~ "· N .33 l 24 settembre 2004 [if! l{•I~I;t

STORIE ... di Omelia Trotta

Apice/la, un 'insegnante divenuta dirigente

La scuola è la sua grande pas­sione, gli stu­denti sono la sua più forte preoccupazio­ne: Filomena Apicella dirige da dieci anni l'Istituto Com­prensivo "G.C. Capaccio" di Campagna, 320 alunni fra materne, elementari e medie. Tanti intensi anni di ricer­ca e di dialogo con gli alunni hanno affinato in lei un'innata ca­pacità di ascolto. Nata a Serre nel 1949, Filomena Apicella inizia la sua carriera scolastica come inse­gnante elementare: "Con due mie amiche, nel 1973, feci domanda d'insegnamento a Milano, fummo le prime a lasciare Campagna, dopo di noi vennero tanti altri". Di nuovo al nord nel 1990 quando vince il concorso direttivo: "Nel settembre del 1990 fui chiamata in provincia di Torino e ci rimasi un anno".

Conosce la scuola dal punto di vista dell'insegnante e dal punto di vista del dirigente, cosa cam­bia? "L'insegnante ha la respon­sabilità della persona umana, della sua educazione, il dirigente ha una r esponsabilità più gestio­nale". Non cambia molto però il suo personalissimo rapporto con gli alunni: "Vado spesso In classe, chiedo se hanno capito, se hanno problemi, non sono una dirigente spauracchio". La presenza in clas­se del dirigente può essere vissuta dagli insegnati come un' ingeren­za, una sorta di sconfinamento: "Non è cosi, con gli insegnanti ho un buon rapporto, non faccio pe­sare la mia presenza, in altre sedi si valuta, reciprocamente, l'ope­rato di ognuno". Con l'ausilio di Insegnanti specialisti affronta il problema dell'integrazione degli alunni extracomunitari, ar abi, te­deschi e russi:"Con pochi fondi, cerchia mo di aiutare gli alunni stranieri ad inserirsi positivamen­te nella .oostra comunità". Un ri­cordo della maestra Apicella :"Al­l'inizio di ogni anno scolastico mi ponevo un unico obiettivo: stabi­lire un valido rappor{o con gli alunni.

Fio dal p r imo giorno li ascolta­vo a lungo, mi parlavano di loro, dèile loro f~mlglie, dei loro pro­blemi, dei loro dubbi, mi vedevano come una person~· che n avrebbe accompagnati, ci davamo, reci­proca'mente, quellci che ognuno poteva dare. Mi sono trovata sem­pre bene e·, a1

itcora oggi~' qualcuno si confida con me". Tornerebbe io cattedra la ·dirigente Apicella? •<io farei volentieri".

"' [fjl{/Jtr•JY-VII/.1? -

((Non toccate il nostro distretto>> Michele Gorga : «Pronti al ricorso al Tar contro le scelte della Regione»

"Se non faremo nulla, dopo il distretto verrà depotenziato anche l'ospedaie e per­ciò mi rivolgo non solo ai sindaci, ma a tutti noi: Svegliamoci", afferma Mario Cammarata. Il destino del distretto sani­tario ha acceso gli animi a Roccadaspide: la rassegnazione ha lasciato il posto alla rabbia e alla voglia di reagire.

Il tenace Giovanni Senincasa ha pro­mosso una sottoscrizione popolare per chiedere un incontro con il sindaco Giu­seppe Capuano che ha accettato, imme­diatamente, l'invito. Il dibattito ha tocca­to picchi roventi quando il primo cittadi­no ha illustrato le fonti ufficiali sul di­stretto, provenienti dai vertici aziendali , che si tingono di giallo. Tutto si concentra su tre documenti, stilati dal direttore ge­nerale dell'Asl Sa 3 Claudio Furcolo, che si contraddicono a vicenda.

Nel piano aziendale, redatto a maggio, Furcolo premeva per la permanenza del distretto a Roccadaspide e in un docu­mento stilato a giugno, aveva finanziato il progetto della struttura con sede nel me­desimo comune.

Nella delibera del 4 agosto, resa nota, soltanto adesso, il direttore ha accorpato Roccadaspide con Capaccio senza inter­pellare nessuno, nonostante una nota dei documento dica: "Fermo di convocare e riferire in merito al comitato dei sindaci". Pun to che Capuano intende ribadire: "Siamo stati da Furcolo i primi di agosto e non aveva detto nulla a riguardo.

Egli ha inteso effettuare l'accorpamen­to senza interpellare nessuno".

"Non ci hanno detto nulla", tuona un cittadino, "Perché sapevano che saremmo stati zitti". E il discorso scivola sulla scar­sa considerazione per l'intera Valle dei vertici aziendali e regionali per cui, l'as­sessore alla Sanità Franco Sabetta am-

Girolamo Auricchio

mette: "Il nostro territorio è politicamen­te debole".

L' incontro ba favorito la costituzione di un comitato cittadino spontaneo denomi­nato "9 Settembre", che ha organizzato un 'assemblea popolare il 12 settembre. Scopo dell'incontro quello di informare i cittadini e di adottare delle strategie in ac­cordo con tutti gli amministratori.

Oltre al sindaco Capuano e all 'avv. De Rosa, infatti, sono intervenuti i consiglie­ri della minoranza Girolamo Auricchio e Gabriele luliano che affermano: "Appog­giamo la maggioranza, come in preceden­za, sui fatti riguardanti l'ospedale e il di­stretto, ma chiediamo una reazione politi­ca più forte dal Comitato dei sindaci". Tutto il malessere parte da una direttiva regionale che vuole ridurre i distretti da 8 a 5, accorpando le strutture con meno di 60 000 abitanti. Il riassetto adottato da Furcolo prevede: Roccadaspide - Capac­cio, Vallo della Lucania, Agropoli, Polla­Sala Consilina e Sapri- Camerota. Solo il distretto Polla- Sala Consilina, però, rag­giunge tali numeri per cui, l'avv. Michele

Giuseppe Capua no

Gorga, uno dei relatori del comitato, ha presentato un documento che prevede il ricorso al T.A.R per revocare la delibera di Furcolo. "Nel documento, afferma Gorga, chiediamo il ritorno di Albanella nel no­stro distretto per raggiungere i numeri ne­cessari e l' accorpamento di Capaccio e Agropoli. Le zone disagiate hanno diritto di maggiore sostegno e, in questo, la legge regionale è dalla nostra parte, anche per­ché Roccadaspide era sede della vecchia Usi".

Il documento è stato ftrmato dai presenti e consegnato al primo cittadino che lo ha sottoposto alla Conferenza dei sindaci, ri­unitasi a porte chiuse, a Roccadaspide il 13 settembre. l sindaci hanno approvato parte del documento e hanno chiesto un incontro con il Presidente della Regione Antonio Sassolino perché: "Furcolo è solo una pedina, mentre tutto parte da Napoli e chiediamo di incontrare Sassolino", af­ferma Capuano. C'è chi auspica un'auto sospensione dei sindaci per dare più forza alla protesta.

Francesca Pazzanese

Domini: "Dalla Regione la migliore sceltan

La Regione ha deciso di ridurre i distretti sanila!i da otto a cinque. All'ipotesi di accor­pare i due distretti di Agropoli e Capaccio, creando una megastruttura sia per numero di abitantio che per territori coinvolti, è stata pre­feri ta quella di unire i tenitori di Capaccio con Roccadaspide e costituire autonomamente Agropoli e i numerosi comuni che ad essa fanno riferimento. "La nostra città - dice il sindaco Antonio Domini - per i servizi che offi·e è un punto di riferimento. In inverno, gli studenti, i pendolari e gli utenti dei suoi ser­vizi, nel periodo estivo i turisti. Ad Agropoli poi trovano sede le caserme delle forze del­l'ordine che operano su tutto il territorio cir­costante. L'apertura dell'ospedale, poi, ha po­tenziato ancora di più la sua offerta di servizi al tenitorio, favorita da buoni collegamenti sia per mare che per terra grazie ad un porto di grandi dimensioni ed alla stazione ferro­viarioa che le garantisce collegamenti quoti­diani con le maggiori località nazionali".

La posizione di Enzo Sica, sindaco di Capaccio

<<Condividiamo in pieno la scelta del­l' As!Sa3 che ha individuato Capaccio quale sede del distretto unificato. Il nostro è il co­mune più popoloso di tutta l'Asl, rifiutiamo categoricamente l'ipotesi di perdere la sede del distretto. Ci opporremo con forza nel caso in cui ci vedremo scippati di questo nostro diritto, promuoveremo una protesta dura per scongiurare questa ipotesi». Si ca puntualiz­za che questa posizione non vuole colpire Roccadaspide: «comprendo tutti i problemi logistici e siamo disponibili a venire incontro alle esigenze di questi comuni. Nel caso di un accorpamento, siamo pronti a ragionare anche per dei servizi decentralizzati per ga­rantire a tutti uguale assistenza sanitaria».

Lo sciopero delle ginestre. Ma il sindaco Giuseppe Capuano cosa fa? Rimane un civico o si sposta a destra?

Roccheide; Auricchio, Santa Sinforosa e De Rosa dalla prima

Di impianto medioevale. Nelle sue chiese l'arte barocca esplode in tutta la policroma ricchezza degli altari, davvero imponenti, espres­sione di un 'arte devozionale molto radicata. ( ... ) Roccadaspide è su una strada costellata di coltivazio­nidi tabacco, ulivi e vigneti. Più in alto i castagneti. Si procede ancora seguendo le indicazioni per Castel S. Lorenzo e Felitto ... ".

*** Cronache ufologiche: Nella

tarda sera del 22 giugno 1999 alle ore 22.00, in località Roccadaspi­de un gruppo di persone intente a chiaccherare all'esterno dell'edifi­cio in cui risiedono, osservano un grosso punto luminoso nel cielo ini­zialmente apparentemente immo­bile. Dopo alcuni minuti l'oggetto incomincia a muoversi lentamente verso est.

***

Sandro Chiacchiaro, un com-merciante dal tratto aristocratico, non ci sta al clima di pappa e ciccia e definisce quest'estate come: "Già !agente non ha soldi, a Rocca la si-tuazione è ancora più critica. Alle 8.30 già l'acqua non c'è più. Diffi-cile è poi parcheggiare in centro ... ".

*** Santa Sinforosa salvò Roccada-

spide da una distruttiva invasione di voracissime cavallette - così rac-conta la leggenda - ma ancora non riesce a capacitare gli abitanti del centro storico sul fatto che il nuovo paese ha orizzonti più larghi. "Così quest'anno - racconta un fedele - la festa è stata molto difficile da orga-nizzare e c'è stato un vero e proprio sciopero". Sciopero? Sì dei tappe-ti gialli di fiori di ginestra che ador-navano le strade e, nella parte vec-chia, non sono stati esposti le tradi-zionali coperte dai colori sgargian-ti alle finestre ed ai balconi.

***

"Parliamo, sì e come parliamo. sindaco - gentiluomo, che ancora sere costretti ad arrendersi ali' evi-Ma non ti abbiamo mai visto e non non ha deciso se e come ricandi- denza di una guerra che non con-seri vere il nostro nome", dicono i darsi nella prossima tornata. Se Ca- viene più continuare. Registriamo due che conoscono vita, morte e puano lascia è il via libera verso più il p un tu al e report dell'assessore alla miracoli della vita politica del paese larghe intese e magari permette cultura Tonino Miano sulle cose che è nato attorno al bel Castello l'avvio di una vera alternativa ge- fatte. E' stata appena lanciata l'ini-dove c'è ancora il fantasma esi può nerazionale con gruppi politica- ziativa del finanziamento a tasso visitare la stanza dove avvenivano mente più omogenei. In questo sce- zero per ritinteggiare le facciate di le torture. "Il clientelismo politico? nario AUJicchio e De Rosa sareb- case e palazzi che si affacciano sul Nel dopo Auricchio si è evoluto e bero "costretti" a trovare un'intesa corso Gaetano Giuliani. E' stato raffinato. Carte a posto ed imbrogli e fors'anche ad "accontentarsi" di avviato un "project financing" per in quantità. Con consulenze, studi, ruoli di maggiore rilievo. dare al paese le strutture cultusi un incarichi, convegni". Tutto conti- Dopo le incertezze iniziali, il sin- succedaneo della vecchia e sop-nua a ruotare ancora intorno all'e- daco Capuano ha cominciato a pressa Pretura. La Palestra la rea-terno dualismo tra Auricchio, san- prendere il giusto passo e lavora a lizza la comunità montana e per la guigno ex amministratore della sa- tempo pieno per realizzare la mag- zona industriale a Fonte si sta stu-nità locale, e De Rosa, l'attuale pre- gior parte dei punti programmatici. diando un consorzio con Albanella sidentedellacomunità montana. Si Tutti sono preoccupati dalla lunga per in vestire sulla zona di Valle è rafforzato Auricchio con il soste- rincorsa presa da Claudio Pignata- Centanni. gno che riceve da Mario Miano, ro, candidato di Alleanza N aziona- Ma Capuano che fa? Rimane un un'ente montano in ripresa dopo le le alle ultime provinciali, conforta- civico o si sposta a destra? Nel frat-tempeste passate corrobora De to da un un buon risultato e che po- tempo, aspettando che le cose del Rosa. Ma anche qui niente è im- trebbe provare a proporsi alla poi- paese si rimettano in movimento, i mutabile: in più d'uno si muove per trona di sindaco. Scalpita anche l'ex giovani più qualificati continuano disarcionarlo. In mezzo ai due con- Giovanni D'Angelo. Insomma De ad andarsene. tendenti c'è Giuseppe Capuano, il Rosa ed Auricchio potrebbero es- Oreste M ottola

>lo-4t- ~ "' ,{\0~ c;f;'l>

{fjlfJ;-,~r:IÙl-U./ ~'tn. .... ~~

-'7-o o <lf"'+o

Tutti per uno nnieo per tutti

Via Foce Sele - Laura di Paestum (Sa) - Tel. 0828.851448 Luciano 339.7251233 Pasquale 339.9212036

1,oo € per un ILVM:OALORB settimanale unico tutti i venerdt in edicola Il Di'iDfli il Valcalore, il Sele, il DiaTUJ .

1 S }

e una volta al mese i Piccoli l e e

~ 10,00€perricevere il settimanale unico

• asa tua per tutto il 2004 rsamento in c/c postale

n. 53071494 intestato a Calore srl

~ 1\ \...( ~· .;:,, \ ., . \,

Page 7: ristretto è Enzo Sica: '"'J>'"

r;J.!.laii~!_-rtl~_r1_1l:J•••;r~••·~··•r~..fl 24 settembre 2004 1 N.33 l J ..._"'4 Il M. 7

((Non vogliamo rifare la Dc. resempio? Ernesto Sica,, Il giovane capogruppo, Giulio Bettinelli, presenta la festa della Margherita

In attesa della più importante festa de La Margherita regiona­le la sezione di Bellizzi dei par­tito di Rutelli ha deciso di fare le cose alla grande, organizzando una festa cittadina che, pratica­mente, apre una nuova stagione per il fiorellino in provincia di Salerno. Promotore di quest'e­vento è il giovane capogruppo consiliare Giulio Bettinelli, che ad appena tre n t'anni si trova a gestire, grazie anche alla sua esperienza politica decennale, un partito nuovo affiancando il suo segretario sezionale, Pino Sal­violi, ma con uguale dignità.

Bettinelli qual'è il senso di questa festa?

"Vogliamo sottolineare due eventi importanti per il nostro partito in provincia ed un circo­scritto alla situazione cittadina. Mi riferisco all'elezione al Par­lamento Europeo di Alfonso An­dria, alla Presidenza della pro­vincia di Salerno del nostro se­gretario Angelo Villani ed al buon risultato ottenuto dal nostro partito nella lista civica presen­tatasi alle amministrative. Tre consiglieri eletti sono un buon inizio considerando anche che rappresentiamo il secondo grup­po consiliare per numero".

Possiamo dire che a Bellizzi non esiste un Ulivo visto che il Sindaco eletto ed il suo vice, Mimmo Volpe, pur apparte­nendo aiDS si sono presentati,

Giulio Bettinelli

vincendo, con una lista civica opposta alla vostra?

"Questa non è una visione cor­retta. L'Ulivo esiste e come. È rappresentato dalla lista civica che ha ottenuto 3100 voti e che era espressione de La Margheri­ta, di parte dei DS (componente deluchlana e contiana) e degli altri partiti che compongono l'U­livo nazionale. La corrente di Volpe rappresenta solo una parte fondamentalista dei Democratici di Sinistra. Voglio sottolineare un'altra cosa: non si può stare nel centro-sinistra alla provincia quando si governa e al di fuori di

esso in città solo per una ragione di conservazione del potere".

Cosa ne pensa della lista uni­taria?

"Va bene se rimane un ele­mento di sintesi programmatica tra i quattro parti ti ma non può rappresentare l'anticamera ad un partito unico. La Margherita esce da poco da un congresso costitu­tivo ed ha bisogno di rafforzar-si".

La Margherita, allora, è l'anticamera ad una nuova Democrazia Cristiana?

"No. Esistono nel nostro par­tito diverse-sensibilità e culture che vanno sempre più assem­blandosi.

Accanto all'anima popolare c'è quella ambientalista, quella rifonnista. Insomma non tornia­mo al passato".

A quale personaggio politi­co vi rifate?

"Riconosciamo due laders: in Campania De Mita, e la sua pre­senza alla festa ne è la dimostra­zione, e Villani in provincia".

E Alfonso Andria? "Ben venga un g!11ppo di per­

sonaggi che guidino con autore­volezza questo partito. Secondo noi, però, la leadership va fon­data sul programma più che sulla personalità di un uomo".

Con questa festa state otte­nendo grande visibilità. Non è che aspirate ad una sorta di ruolo guida nell'area del Sele?

"Vogliamo solo mettere a dis­posizione il nostro lavoro e le no­stre conoscenze politiche. Non siamo interessati alla politica degli incarichl e siamo concordi con l'idea di un coordinamento per aree territoriali. La nostra idea di politica è fatta di recupe­ro dell'interesse della gente e di proposte. Questa festa, infatti, rappresenta un'occasione per stare più vicini alla gente, alla base. Anche per questo siamo d'accordo con Rutelli per lepri­marie. In questa nostra strategia ci siamo ispirati all'idea di poli­tica vincente inaugurata dal Sin­daco di Pontecagnano Ernesto Si ca che consideriamo il vero re­ferente de La Margherita nell'a­rea Sele-Picentini".

L'apertura della festa avverrà alle ore 18,30 per poi proseguire, dopo un poco di cabaret, alle 19,30 con un dibattito dal tema "Il ruolo de La Margherita in provincia dopo le elezioni del 12/13 giugno" al quale interver­ranno Andrea Annunziata, Vito D'Agostino, Ettore Liguori, Ro­berto Manzione, Vincenzo Mar­razzo, Carmine Mastalia, Luigi Morena, Ernesto Sica e Simone V aliante. Domenica sarà la volta di Alfonso Andria, Tino Jannuz­zi, Antonio Valiante, Angelo Villani e Ciriaco De Mita a dis­cutere delle prospettive de La Margherita e della lista unitaria.

Emiliano Giubileo

''Il Castelluccio'': uno spreco storico L'estate che ci lasciamo alle

spalle è stata, per molti di noi, ricca di eventi culturali e turisti­ci. Sagre per la valorizzazione enogastronomica di un territo­rio, cortei stoiici e mercatini medioevali in paesini dimenti­cati da Dio, cattedrali romani­che in cima a località arroccate, adibite a "set" per rappresenta­zioni teatrali da offrire ai turi­sti ... Una ricchezza storica che sgorga da ogni sobborgo del no­stro meraviglioso Meridione d'Italia. E così, ritornando a casa, dobbiamo scontrarci, ine­vitabilmente, con lo scenario deprimente del "Castelluccio" di Battipaglia che ci saluta dall'alto mentre, in coda sull'autostrada Sa­Re, guadagniamo l'uscita per la città capo­fila della Piana. Volendo citare un comico di alcuni anni fa: "la domanda nasce spon­tanea!" E cioè: perché non si sta facendo niente per il recupero e il rilancio culturale del Castelluccio?

Lo so, è una domanda ingenua! E ne ag­giungo altre di domande ingenue: fmo a quando potrà resistere il fossato tra la pro­prietà privata e l'interesse di un governo lo­cale per la valorizzazione di un parco stori­co che porterebbe turismo e soldi? Non sa-

JW

rebbe arrivato il momento che i cittadini siri­prendessero ciò che appartiene alla tradizio­ne culturale della propria città?

In una città come Battipaglia in cui anche l'istituzione di un senso unico di marcia è diventato un fatto politico e demagogico, quale speranza può avere un ingenuo citta­dino ·come me che sogna di poter un giorno camminare con la cartina di un parco stori­co tra le mani?

Il Castelluccio è divenuto, ormai da de­cenni, il ricettacolo pericolante di spacci e incontri loschl; anche se qualche politico buontempone, tempo fa, decise di illumi­narlo con dei faretti, pensando così di poter mostrare orgogliosamente, ai turisti che transitavano sull'autostrada, il "fiore all'oc-

chlello" dell' archltettura storica battipagliese. Per dovere di cro­naca bisognerebbe mandare in onda, su di uno schermo gigan­te, anche un filmato che mostri la decadenza delle sale interne e i vari crolli; la vegetazione spon­tanea che spadroneggia e le in­curie ataviche di una classe po­litica palazzinara e fissata con la mozzarella di bufala!

La storia e la coscienza stori­ca di un popolo non sono meno

importanti del suo sviluppo industriale e agricolo. Da un recupero strutturale del Ca­stelluccio potrebbe scaturire una serie im­pensabile di iniziative culturali e turistiche, per non parlare della riesumazione di un rin­novato orgoglio storico cittadino.

L'identità di un popolo è qualcosa che va coltivata non solo con la promozione di opere mussoliniane, ma soprattutto con il re­cupero di ciò che siamo stati! Per non di­menticare da dove veniamo e per non esse­re costretti a leggere delle nostre origini solo sui libri ... ''Vedere la Storia": dovrebbe es­sere lo slogan con cui animare il recupero dei patrimonio archeologico battipagliese.

E' ora di dire basta alle singole iniziative frustrate di encomiabili studiosi che da sem-

• L'ILI.:US'FRE A TAVOLA

Angelo Di Gennaro

Angelo Di Gennaro è uno dei più fa­mosi attori co­mici napoleta­ni. L'ultimo suo successo è il film "Ladri di barzellet­te". Ha un fee­ling particola- · re con la città di Salerno, tanto da essere considerato salernitano d'adozione. Non c'è manifestazio­ne di rilievo a Salerno dove Ange­lo Di Gennaro non è presente con i suoi "sketch". Ultimamente è stato una delle attrazioni princi­pali alla settima edizione della ri­uscita "Festa della Pizza" che si è svolta a Pontecagnano dal 4 al 12 settembre. Ma, vediamo cosa ci racconta Angelo Di Gennaro del suo rapporto con la "tavola": " Mi considero non esigente ma un buongustaio. Da napoletano vera­ce, amo tutto quello che il mare offre, è.al pesce ai frutti di mare e ai crostacei. Adoro la cucina na­poletana, come la classica bracio­la, la "tracchiuleUa", il ragù e tutte le verdure tipiche parteno­pee quali possono essere i friariel­li, le zucchine, i carciofi ecc. Vado pazzo per le pizzette, crocchette, arancini e tutte le altre specialità della "nostra" rosticceria. Se po­tessi mangerei solo pasta, predili­go quella doppia, cioè, le penne, i rigatoni e i paccberi. I dolci pre­ferisco mangiarli a colazione. Il vino: mi piace quello rosso che bevo anche sul pesce, sono d'ac­cordo con quelli che dicono che con i prodotti del mare ci si pos­sono abbinare anche i vini rossi. Qui da voi ho scoperto il Cilento Aglianico di Rotolo, buonissimo, . devo vedere come farmelo ar,riva­re a casa". Veramente una perso­na molto simpatica e socievole. Una curiosità: fuma moltissimo, tanto che si vergogna di dire quante sigarette fuma al giorno!

Diodato Buonora

presi ritrovano a discutere sui propri libri di cose che andrebbero viste in prima persona! E' ora di dire basta alla cultura del "turismo da cartolina" per barattarlo con un turismo serio e organizzato, fatto di luoghl reali e funzionanti, di iniziative culturali capaci di soddisfare tutti gli aspetti dell'interazione territorio-turista. E' chiaro che il cittadino ingenuo pretende, senza conoscere le reali possibilità economiche di un Comune ... E te ne accorgi quando, in un Ufficio Tecnico del Comune, ti senti rispondere da un povero impiegato che non c'è nemmeno la pittura per le strisce gialle dei passi carrabili!

Non ci resta che affidare i nostri sogni alla lungimirante opera di qualche privato mul­timilionario capace di investire nella Storia!

Michele Nigro

Immobile uso abitazione di mq 101

sito a Roccadaspide in via Assunta n. 6

Immobile uso cantinola di mq 6 sito a Roccadaspide in via G. Garibaldi n. 32

il supermercato che sa cosa voglio PER INFORMAZIONI

ottica Amicchio ~ Lenti a contatto

lpovisione protesi oculari convenzionato S.S.N.

Albanella Tel. 0828.781082 Roccadaspide Tel. 0828.947233

~0c:1~o~o MINITRASPORTATORI

DA CANTIERE Via S.S. 18 km 89 Ponte Barizzo • Capacào (Sa)

T el. 0828.871013- Fax 0828.871123 [email protected] www.cormidi.com

c:---\ D1tt11

,.~.-r~~··~ ·.fti~i·; ~~~~-

favorito francesco

INTONACI INTIRNI I!D ISTIRNI

MURATURA l PITTURAZIONI

Via La Pila, 30 - Ponte Barizzo - Capaccio (Sa) Tel. 0828.723718- Celi. 347.38459711338.8113065

$~11" • .S!Q~ftQ . ~· ... • Ari.lutt u ,..,.t• •

._,..,,.., - IJtitiMe - c:.rC'.ef-1• ~-:DI-r • • • •

Vio F. GrogMftoc_ Louro Capaccio Scolo (So)e Tele Fax 0828.720038- 0828.721!91

•c·moil: [email protected]

acconcraTUR€ P€R uomo

~~~~.:.~11= ft ~

Corso Vin. Emanuele 84047 Capaccio Pacstum (SA) T cl. 0828 R5 1048- Ccii. 349 3645595

TAitGAEDI EGHE

STIHL® .lilen·Mai

shindaiwa Im Husgvarna ASSISTENZA E RICAMBI

Accessori e utensili per il giardinaggio

Via S.S. 18 Km 89.700 PONTE BARIZZO - CAPACCIO Tel. 0828871461

S.S. 18 Km 89 Ponte Barizzo - Capaccio (SA) AVV. MICHELA CONTI TEL. 349 5560339

Via SS.l8 km. 89 - Ponte Barizzo Capaccio (Sa) T el. e Fax 0828.870003

Page 8: ristretto è Enzo Sica: '"'J>'"

8 l J .._""4 l"' ~( M l N.33 1 24 settembre 2004 l :t :I•JIIl

$PUNTO ECONOMIA

Unitevi e fatevi sentire

Sul precedente numero di questo giornale, in questa rubrica, ho raccolto le lamentele delle imprese edli che la­vorano con gli Enti Pubblici in relazione ~ '

ai ritardi nell'emissione dei mandati di pagamento a fronte dei SAL. Il coro di consensi che ne è seguito da parte delle imprese mi ha fatto capire quanto effetti­vamente il problema fosse sentito. Mi ha colpito questa sensazione di impotenza mostrata dalle singole imprese di fronte ad un problema che non mi pare trascen­dentale. Un po' come Davide (l'impresa) di fronte a Golia (la burocrazia). Il pro­blema sarebbe facilmente riso! vibile se nella pubblica amministrazione ci fosse più sensibilità verso il mondo imprendi­toriale e la consapevolezza che l'impie­gato è li per svolgere un servizio (ben re­tribuito) e non per essere servito. E' pur vero che l'attuale classe politica, princi­palmente al Sud, è in larghissima mag­gioranza espressione di altre professioni non certo della classe imprenditoriale. E' difficile trovare un imprenditore in qual­che consiglio comunale, quasi impossi­bile trovare un sindaco imprenditore. Quasi che fossero agli antipodi, mentre è più giusto vedere onnai il Comune come un'azienda da far funzionare bene. Ma sappiamo tutti che per far funzionare bene un'azienda è più logico affidarsi ad un imprenditore che ad altri. Il Sud è pieno di contraddizioni: questa non è né la prima né l'ultima. Piuttosto giova suggeri­re in questo contesto come la classe degli iJn. prendi tori deve prendere piìl coscienza di sé. Gli imprenditori, piccoli o grandi che siano, se organizzati, se assemblati, se messi in rete, fanno sistema. In altre parole, se collaborano sono piìl ascolati. Inunaginate un'associa­zione di imprenditori con molti iscritti e con tanti servizi espletati per conto degli iscritti. Immaginate questa associazione utilmente inserita nel riferimento nazionale di catego­ria: Confartigianato, Confesercenti, ecc. Si andrebbero da subito a realizzare una serie di economie di scala, si avrebbe una mag­giore rete commerciale, si avrebbe una mag­giore crescita culturale dell' impresa. Non bi­sogna dimenticare che molte volte fare im­presa significa unicamente i~gnarsi nella fase manufatturiera del prodotto e quindi si trascura l'aspetto commerciale e quello della innovazione tecnologica e dellafonnazione. A ciò si può sopperire solo con un sistema "a rete": facendo gruppo, collaborando in

maniera sinergica. Questa non è teoria. E' pratica. Senza questo minimo di "aggrega­zione" tra le nostre imprese si perde ogni margine di competitività. Allora torniamo dove eravamo partiti. ImmagiJlille una sono­ra protesta, basta anche con un comun.icato ~a, da parte dell' associaziooe imprendi­tori della Piana del Sete che lamenta un pro­blema con la pubblica amministrazione (emissione mandati o altro) sicuramente si avrebbe una cassa di risonanza maggiore della singola e solitaria lamentela che regi­striamo adesso. Sicuramente il problema sì riSolverebbe. Qiversamente, oggi, il,proble­ma rimane annacquato dentro.una seppur lo­devole rubrica di questo giornale e tutto resta costcom'è. Questo non può, non. deve sod­disfarei.

Antonio Marino ,' Direttore della ~cc di Aquara l ...

Gerardo Rosania chiude il portone Coabitazione pericolosa tra dipendenti. La strana coppia: Damiano & Giovanni

Portone chiuso e nuova pianta organi­ca. Estate finita , anche in comune si torna a lavorare. Rientrati dalle Maldive, dalla Sardegna e da Campolongo, però, molti dipendenti non ritroveranno più scrivania e telefono di un tempo. Approdata al rush finale, la giunta Rosania ha cambiato look. Nuovi incarichi, nuova pianta organica. A tenere il timone è ancora lui, il diretto­re generale, Biagio D' Ambrosio. Accanto a l baffuto city manager, ora, ci sono tre capi area: Rosario La Corte e due donne, Maria Grazia Caputo e Caterina !orio. A loro disposizione, otto capisettore: Romeo Barbato, Annamaria Desiderio, Antonio Savi, Cosimo Grippa, Lorenzo Coiro, Maria Rosaria Cerullo, Giovanni Mosca­tiello e Loris Scognamiglio. Questi i pro­mossi. E gli altri? Duecento denti avvele­nati.

Chi è rimasto dov'era, voleva cambiare aria. Chi ha cambiato ufficio, ha già pre­sentato certificati medici con patologie an­cora ignote ai discepoli di Ippocrate. La scelta più discussa, premio Piana del Sele per l'originalità politica, è l'accoppiata Giovanni Tarantino-Damiano Bruno. Due persone più diverse, nemmeno in Cina le avrebbero scovate. Il primo, Tarantino, viene dalla provincia , dove faceva l'as­sessore.

Ma non è stato confermato. Svestiti i panni del politico, è tornato nell'agone municipale. Il secondo è Damiano Bruno. Gli hanno tolto l'ufficio manutenzione, dove coordinava tutto o quasi, compresa la campagna elettorale per Antonio C uomo, presidente mancato del centrodestra. Pec­cato mortale, l'abbraccio con Forza Italia. Rientrato dal mare, Rosania gli ha prepa-

Damiano Bruno

rato la sorpresa. E tra i tanti cambiamenti realizzati, ha unito nello stesso ufficio il diavolo e l'acqua santa. Il comunista Ta­rantino con il forzista Bruno. L'ex vigile urbano con l'ex direttore d'orchestra alla manutenzione. Confinati entrambi a San Francesco, sul vecchio municipio. A se­guire fatti e misfatti delle società compar­tecipate (Seta, Asis, Consorzio Farma­ceutico ... ) . Cambiata la pianta organica, in comune è esplosa la guerra degli scon­tenti.

Nervosismo alle stelle, congiure so­spette, sostituzioni avvelenate. Fuori dal comune, non è che le cose vadano meglio. La moda dei muri ha contagiato anche Eboli. Sharon lo ha costruito in Israele. Rosania in via Ripa, chiudendo il portone del comune. Cittadini smarriti . Il nuovo ingresso non è più in via Ripa. Girando l'isolato, attenti a non ruzzolare, appro­dando in piazza Tito Flavio Silvano, spun-

Giovanni Tarantino

ta l'ingresso. Piccolo, supervigilato, roba da cani da guardia e filo spinato. Triste spettacolo, in pieno centro, lungo via Ripa. Commercianti, pensionati e contri­buenti , contestano spaesati. Facce tristi , pollice verso, unanime scontento. Perché hanno chiuso il portone? "Motivi di ordi­ne pubblico", è la prima giustificazione. "No, no, stanno rifacendo la scala d'in­gresso", seconda versione. "Ma no, è per evitare che i dipendenti escano per il caffè e ritornino all'ora di cena", è la terza cau­sale. In attesa che il sindaco chiarisca l' ar­cano, niente si è capito. Cernite rompica­po. I pensionati si sentono orfani. Di quel portone ospitale, brutto ma simbolico. Tutti i giorni, aperto.

Dal lunedì al venerdì. A passarci da­vanti, ora, sembra di sfiorare l' obitorio. Qui è chiuso, passate da dietro. E' scritto su un foglio bianco, in burocratico italia­no. Dietro come? Per i disabili non è faci-

le. A sinistra ci sono le scale, con la fon­tana di Pastrana. A destra, c'è la discesa accanto ai vigili urbani. Insicurezza e bti­vidi, per gli sfortunati in carrozzella. Por­tone chiuso con moria di vacche. A batte­re i pugni sul tavolo sono i commercianti di via Ripa.

Affari d'oro, facevano. Con le casse vuote, sono rimasti . Bar meno affollati, negozi vuoti, commercio asfittico. Hanno i pomodori sotto il bancone, i negozian ti. Sono pronti a lanciarli, se passa Rosa­nia ... sarà tiro a bersaglio. "Riaplite quel portone", è l'appello categorico. Profes­sionisti in trappola. Avvocati, ingegneli e architetti, un tempo, entravano rapidi. anche con gli uffici chiusi al pubblico. In­ventavano una pratica, mostravano una cartella vuota, pur di passare. Complici tà facile. Ora?

E' diverso. Da piazza Tito Flavio Sil­vano si entra. Ed è peggio di una banca. Per salire in municipio? Bisogna attaccar­si al primo "tram" di passaggio, come gli scugnizzi a Napoli. I sindacati hanno pro­testato a bassa voce, quasi intimoliti. "In caso di terremoto o incendio? La 626 pre­vede che ... ", si, buonanotte. Il portone apre so lo il venerdì, quando il sindaco in­contra i cittadini.

Altre aperture? In caso di matrimoni laici, manifestazioni importanti, con dele­gazioni russe o ballerine cubane. Poi re­sterà sempre chiuso. Rosania non demor­de, ma in via Ripa non ci mette più piede . Pronta una raccolta di firme, una petizio­ne a Ciampi, un trattato per Bertinotti . Il portone, per ora, resta chiuso. In caso di terremoto? C'è la vasca di Pastrana.

Francesco Faenza

Eboli, il parco dell'ammore: ((Cara, hai messo la sicura7» Eboli, sabato sera, ore 22 e

IO, parcheggio del PalaSele. La scena è tipica, vista e rivista nella vita di tuTti i giorni, u1z dejavù adolescenziale riecheg­giato dalla tv: tm ragazzo, una ragazza e una centoventisette. Un piazzale semi nascosto, poco illuminato, sedili ree/ina­bili ed il gioco è fatto: quanti amori sono nati così, sotto i lampioni spenti dali' area spor­tiva ebolitana? Sotto il tettuc­cio in lamiera dell'utilitaria patema? Un tempo erano le viuzze del Centro Storico, stret­te e buie, ad accogliere gli in­n amo rat i.

E' stata poi la volta del ri­chiamo bucolico, con il "Cur­vane" dallo splendido panora­ma: stelle i;z alto e ragnatela bmlicante di luci della città in lontananza. Alcuni ricordano anche appostamenti strategici nella zona Grataglie. Ora, uf­ficiosamente, il posto del cuore degli ebolitani è il piazzale del­l' area Impianti Sportivi, di giomo meta di maratone ti e fa-

natici del footing variopinti come pappagalli tropicali, di notte spazio in cui la privacy conta più dei pudori. L'idea di base è che molti giovani non abbiano un posto in cui scam­biarsi questo tipo di affettuosi­tà: a casa ci sono i genitori, nonni, parenti e affini, gli hotel costano troppo e il tempo libe­ro a disposizione è molto poco. Un i ca, flebile risposta alla do­manda che tormenta le genera­zioni, "a far l'amore dove si va?", l'automobile. Con tutto il conto m o ben poco romantico di ammaccature, contorsioni­smi, freni a mano e indelebili

tracce di nume rini delle marce sulle ginocchia. E' questa l'in ­felice realtà del sabato sera per la maggior parte dei ra­gazzi e delle ragazze.

A meno che non si abbiano familiari comprensivi e dispo­nibili a lasciar la casa libera, a meno che non si possegga un 'altra dimora raggiungibile con motorini e simili, l 'angu­sto abitacolo automobilistico è l'unica alternativa all'andare in bianco: il più classico dei classici, che intaflto rimane, più per forza che per scelta, una delle alcove più f requenta­te dai giovani amanti della cit-

ttuiina della Piana del Se/e, a dispetto di finestrini appanna­ti, caldo simil-fomo a legna, lussazioni, escoriazioni e livi­di da botte contro volante, cambio, sportelli e ammenni­coli vari. D'altronde non solo gli ebolitani sono costretti alla promenade automobilistica, in cui, complici il buio e il silen­zio, appartarsi, coccolarsi, fare sesso.

Nel capoluogo campano, Na­poli, il Parco alla Rimembran­za è cosl famoso da meritarsi ben due citazioni (una dedica canora e una didascalia cine­matografica) e nel paese nata­le di Leonardo, Vinci, il "parco dell'amore" è stato addirittu­ra istituzionalizzato a misura di gente alla ricerca di privacy e intimità all'aria aperta, una sorta di zona franca per gli in ­namorati, regalata nella pri­mavera 2003 dal Sindaco Giancarlo Faenzi: "sono par­tito da 1111 doppio presupposto­si legge in una pagina web de­dicata all'argomento- primo:

certe cose le abbiamo fatte ltttti quando eravamo giovani. Se ­condo: dovevamo riordinare l'area del campo sportivo.

Siccome sono anni che quel posto viene utilizzato dagli in­namorati per trovare un po' di pace, ho solo pensato di unire le due cose."

Ma cosa dice la legge? Ab­bandonarsi ad effusion i in macchina, se si sceglie tm posto isolato e l'oscurità della sera, non e ' pitt' reato, ma il­lecito amministrativo.

Perché stupirsi, poi? Bene o male si sta al coperto, co1z lo stereo acceso e il sottofondo musicale assicurato.

Ci si può dividere addirittu­ra tra varie scuole di pensiero: stti sedili anteriori o posterio­ri? Le stelle brillano anche qui, su quest'improvvisato belvede­re sulla Salerno-Reggio Cala­bria. E, nell'aria, una nuvola rosa di sospiri, attesa e pro­messe.

Raffaella Rosaria Ferrè

Scegli la salute ................................ .. ~L AGROPOLI: EUROSPAR DE FEO

via Taveme carne di bufalo

allevatori bufalini associati loc. difesa, Ogliastro Cilento - Sa tel. 0974.844019 - 0974.844127 www.consorzioalba.com [email protected]

BATTIPAGLIA: CONAD Supennercato via Turoti (lato Municipio)

CAPACCIO SCALO: G F Supennercato

via S. D 'Acquisto

PAESTUM - CAPACCIO: CONAD Supennercato

via Borgonuovo

Page 9: ristretto è Enzo Sica: '"'J>'"

r~~-t(oJ:ll=t 24 settembre 2004 1 N.33 l J ...._ ... M• 9

Aldo Tommasini, una vita awenturosa etRvrurat _Partigiano, paracadutista, medico, cantante, docente universitario. Sempre in prima fila "Avevo vent'anni quando mi manda­

rono a tagliare i telefoni al comando te­desco. Era la mia prima azione parti­giana. La paura, che era tanta, la supe­rai anche per non fare brutta figura con la bella ragazza che mi accompagnava". Era agli ordini del nonno di Luca di Montezemolo nella Resistenza romana, nel primo dopoguerra il padre di W alter Veltroni gli suggerì il repertorio da ese­guire e li "raccomandò" in Rai quando il nostro era il solista del "Quartetto Az­zurro" e Marcello Mastroianni lo sosti­tuiva quando aveva la laringite . Poi è stato medico, docente universitario, car­diologo di fama, e prima ancora para­cadudista , partigiano e cantan te.

Tutto questo, e tante altre cose anco­ra, vanno messe sul conto di Aldo Tom­masini, 81 anni, discendente della fa­miglia di Nicola Tommasini, che nel 1799, si distinse nella zona per l'attivo sostegno al cardina le Ruffo e contro i

E' stato licenziato Walter Melchionda

Prima è anivato l 'infarto, che sta superando, poi il licenziamento. Ex assessore comunale, protagonista del rilancio del borgo semiab­bandonato di Castelluccio Cosentino, W alter Melchionda è un dipendente della,"Profi.lati Italia" di Buccino. Ha ecceduto di dieci gior­ni nei permessi per moti vi di salute.

Recentemente Melchionda ha avuto una parti cina in "Un posto al sole" dove im perso­na va un giornalista.

ViiiV ~caa1r ~()lel!l!i()

Aut() per Cerilll().nie

Il professore Aldo Tommasini.

giacobini. Con una madre medaglia d'oro della Resistenza, un fratello figu­ra importante nel movimento anarchico

degli anni Venti ed un altro, tenente dei carabinieri, fucilato alle Fosse Ardeati­ne. Uno zio, un altro Gaetano Tomma­sini , famoso tenore nell'Italia del ven­tennio lo divenne ancora di più per aver schiaffeggiato il potente podestà di Mi­lano.

Aldo Tommasini oggi è lontano dalle posizioni politiche del "capomassa" piagginese Nicola che, grazie ad un' i­niziativa dell'amministrazione comu­nale (assessore Vincenzo Marra) siamo venuti ad onorare in una serata cultura­le.

"Il senso dell'onore, il coraggio del­l'azione ed il disinteresse personale di Nicola sono valori che mi appartengono tutti, stanno nel mio dna", racconta Aldo, "il dottore", così come sono abi­tuati a chiamarlo a Piaggine. "Sono nato

Tizio, il sindaco di Ottati si è ristabilito dopo l'infarto

A sinistra Carmine Tizio, al matrimonio del cognato Roberto Ventre.

Carmine Tizio, medico, sindaco centrista del comu­ne di Ottati, fumava sessan­ta sigarette al giorno unite ad un 'intensa vita professiona­le e, da pochi mesi, anche politica ed amministrativa. Sono state settimane di ap­prensione per lui, ricoverato d'urgenza presso il reparto di cardiologia dell'ospedale San Leonardo.

Infarto: la diagnosi è stata immediata così come le cure somministrategli dai medici e il delicato intervento di an-

gioplastica al quale è stato sottoposto solo una settima­na fa. La preoccupazione per il suo stato di salute è stata alimentata anche dall'opera­zione chirurgica che per il sindaco si era resa necessa­ria solo dieci giorni prima: asportazione di calcoli alla colecisti.

Era ancora ricoverato in ospedale quando ha accusa­to i sintomi di un infarto. Il primo cittadino presenzierà già al prossimo consiglio co­munale, dopo la pausa esti-

va, è stato infatti convocato per il trenta settembre, avrà all'ordine del giorno la dis­cussione sugli equilibri di bi­lancio. Il neo sindaco di Ot­tati, cinquant'anni, vive e la­vora a Salerno come medico dentista ma dalla vittoria elettorale di giugno la sua presenza nel piccolo comu­ne degli Albumi è diventata assidua.

Tutta la popolazione si è stretta a lui in queste setti­mane, molti sono andati anche a trovar lo in ospedale.

~

a Napoli, a Chiaia, e qui si ferma il mio essere chiainaro. No, con il paese d'o­rigine paterna non mi sento di rivendi­care una continuità. Già mio padre l'a­veva lasciato per la carriera militare" . Tuttavia c'è l'orgoglio per le scelte con­trocorrente e per aver aver vissuto sem­pre intensamente e fatto tutto ciò che ri­teneva opportuno fare. Nella Resisten­za ci entrò con tutta la fami glia: la mamma, il padre, comandante dei re­parti della Cavalleria a Roma, al fratel­lo Romeo, giovane e brillan te tenente dei carabinieri, più volte protagonista di azioni di contrasto coi tedeschi, tor­turato a via Tasso e poi fucilato, a soli 25 anni fucilato il 24 marzo, diretta con­seguenza dei fatti di via Rasella, imba­stiti dai Gap romani. "Eppure abitava­mo nello stesso palazzo degli Amendo­la" .

Sì, perché Arnendola era uno dei capi dei partigiani comunisti. I Tommasini no, dapprima monarchici poi la mamma, Elena Masi, che sarà a lungo alla guida delle donne democristiane. "Ancora però non ho trovato chi abbia scritto qualcosa per ringraziare le due categorie che, rischiando la pelle, die­dero il maggiore contributo alla Resi­stenza come per salvare gli ebrei dalla deportazione: le "mignotte" e i ferro­vieri. Nessuno più di loro ha fatto tanto ... ".

Aldo Tommasini ora è impegnato nel salvaguardare il palazzo degli avi, quel­lo che s'affaccia su via Ahricola, sul­l'immagine più celebre del paese, il ponte sul fiume Calore.

Oreste Mottola

ASI

Peppe ha una nuova ambulanza

Giuseppe Donatiello, da tutti CO·

nosciuto come "Peppe a' mbulanza'' mostra orgoglioso Il nuovo mezzo di soccorso, lper tecnologico, firmato Mercedes, in dotazion~ all'Asl. ·

Carso (j. !Murat, 21 84078 o/allo Iella .Lucania. (Sa)

'li[ 0974.72155

Vendlto di Auto Usote PluriMorche

Via S.S.18, Km.90- Loc Ponto Barizzo Capaccio (Sa) Tet 0828 730069 ·Fax 0828 12n4o sito Internet www.matonteauto.com

Per questo spazio pubblicitario

rivolgiti a

@ore Tel. 0828.723722 ·Fax 0828.730594 e-mail: [email protected]

.-.. ......... S"NNIIJIO DI lllil"'"iiDft

arredamenti urti ,.,,.c di LUIGI URTI li C.

~ Località Serra - via Serra, 78

84069 Roccadaspide (SA) Tei/Fu: 0828.742041

:-7=r· .. d·f/.J 1./"-'lo'--> ·. ln l ceramiche • arredo bagno l i J

Nigro Francesco Via Magna Graecia, 190

Capaccio Scalo (Sa)

w~:J~i .. -~w~. HOBIU E FALEGNAMERIA

VUJ Nazionale 274 Fonte di Roccadaspide

Tel. 0828 943.029

....,Ail --.. iì. ' -;.._ Lavori per conto terzi

se"amentlsU e show room TaL 082a 143087 .... u: aluxOttsc:all.lt

TESSUTI D'ARREDAMENTO CENTRO SERVIZI TENDAGGI

SISTEMI 8edtt leQ&le: Yla VIU. Emanuele, 12

labonrtDrlo: via Coolne 8optSnO Roo-pldo (8A) TeUPu: oa:za M 1e !57- c.u: aaa 407 17 t5G

~ ~

Q'('tt,

~ '"':4 . ..,

~ ·4. Il/ .qll

EPSON .t -.r.L Il il. e . aest • -,ì , qt.,. o~

Sellor , ·~, .,.0

E Pun l'~ ~ •6'1.•4'//o ~- (_) ~

D (.\·V..:

di Sudano N. V. & C. snc.

Litfb~!l~

J.A SOLUZIONE HARDWARE E SOFTWARE PER LA TUA AZIENDA Via SS. 19, 31 . 84091 Battipaglia {SA) i T el e Fax 0828.303229 - 0828.30'3965 urt www.hardandsofthouse.com. e-mail: [email protected]

Page 10: ristretto è Enzo Sica: '"'J>'"

10 ·~~ ~~ "· .. IN FARMACIA '_. ·-:: .

Questa rubrica

L'evoluzio­ne dell'atten­zione dei cit­tadini nel senso di una maggiore e più accurata richiesta di informazioni sui temi della salute delle malattie, della preven- ' zione ha motivato questa mia ini­ziativa editoriale in collaborazione con Unico. Il farmacista deve agire come promotore della salute affiancandosi all'operato dei me­dici di famiglia. Il farmacista deve offrire la sua assistenza farma­ceutica individuando i bisogni far­maceutici del paziente e garanten­do non solo la dispensazione dei farmaci necessari ma tutti questi servizi che possono migliorare l'efficacia della terapia. Ecco quindi l'importanza di trasmette­re attraverso gli editoriali di que­sto giornale dei messaggi infor­mativi che evitino abitudini dis­tratte dell'uso del farmaci, al con­trario ne favoriscano un utilizzo consapevole. L'obiettivo è che il farmacista affiancando il, medico di famiglia diventi punto di riferi­mento per una corretta informa­zione sanitaria per i cittadini.

l

Dottor Alberto Di Muria [email protected]

LA LEGGE

Niente più rinvio militare per gli studenti italiani L'e m rata in

vigore della Legge 226 del 23108104 che de­creta La sospen­sione aticipata della Leva dal l gennaio 2005 ha portato buone notizie anche per i nati prece­dentelnente e tutt 'ora iscrirti all'università. Infatti la circolare 11° 0108667 del 919104 pre­vede che chi era tenuto a presentare domanda di rinvio del servizio di leva entro il 30 settembre, non dovranno presentare alcuna ulteriore istanza di ritardo, analogamente a quanto previ­sto per la sctulenza del 31 dicembre 2004. Anche chi a presentato istanza prima dell'entrata in vigore della cir·

l colare del 919/04 non saranno prese in considerazione.

Pasquale Doto

N.33 1 24 settembre 2004 IIII•Jr!l~•]

Marco Pecoraro Scanio, l'assessore con lo sport nel cuore

Majorettes in erba a San Rufo

Lo spirito da combattente nato, lo stesso con cui ha giocato per tanti anni ad alto li­vello, lo ha portato a scendere in politica. Marco Pecorara Scarno, assessore allo Sport alla Provincia di Salerno, propone le sue "tattiche" per innalzare il valore dell'attivi­tà sporti va nella nostra zona.

Assessore, il carattere che le ha per­messo di approdare nella giunta Villani è lo stesso con cui ba calcato i campi di cal­cio negli amli passati?

"È proprio così. Cerco di trasferire i va­lori che ho adottato in campo anche nella vita quotidiana,per cui mi impegnerò con la massima generosità per dare il giusto con­tributo allo sport nel!' intero territorio pro­vinciale" .

Cosa manca alla Provincia di Salerno per emergere con forza in ambito nazio­nale?

"Il divario con le potenze sportive italia­ne si è fatto particolrumente sentire nel corso delle Olimpiadi, in cui non abbiamo espres­so grandi talenti. Non dobbiamo confonde­re lo sport che porta alle medaglie con lo sport di base che conduce al benessere fisi­co. Noi vorremmo che l'ente provinciale fa­cesse sentire la propria voce su quest'ultimo punto.

Ma tutti gli enti provinciali devono ca­pire che lo sport va programmato in modo che le manifestazioni sportive siano anche occasione di incontro aggregativo. Le po­tenzialità del Centro Sportivo Meridionale sono evidenti ma troppo spesso ospita eventi che hanno poco a che vedere con lo sport".

Qual è il compito che l'Assessore Marco Pecoraro cerca di assumersi per il futuro del Centro Sportivo Meridionale?

Marco Pecorara Scanio

"Un impianto del genere deve avere in­nanzitutto peculiarità sportive ma in una zona così attiva è il luogo ideale per ospita­re altri eventi. La priorità va comunque con­cessa allo sport".

Questa settimana segnaliamo alla vo­stra attenzione una importante iniziativa che sta portando avanti da qualche mese la Pro Loco Sanrufese: si tratta del gruppo delle majorettes. Coinvolte una quaranti­na di ragazzine, divise tra tamburrine, twirling e pom pom, che con grande entu­siasmo e spirito di sacrificio hanno rac­colto questa sfida su cui pochi avevano avuto il coraggio di scommettere. L'ini­ziativa, unica nella provincia di Salerno, grazie al contributo di qualche magnanimo benefattore e con il patrocinio del comu­ne di San Rufo ha invece portato i suoi frutti . II debutto ufficiale in occasione della fiera Expo-Sud e poi un susseguirsi di appuntamenti in giro per il Vallo di Diano, ultimo quello della casa di cura San Vito di Sant'Arsenio, alla presenza delle autorità politiche, dove le ragazze, con il loro entusiasmo e la loro vitalità, hanno contagiato tutti ed alleviato per un giorno Carmine Marino

INFRASTRUTTURE --

Inaugurazione della strada provinciale Roccadaspide -Monteforte Cilento

Il 3 ottobre prossimo, alle 10.30, Angelo Villa­ni, presidente della Pro­vincia, taglierà il nastro della strada provinciale Roccadaspide - Monte­forte. Alla manifestazio­ne interverranno gli ex presidenti dell'ammini­strazione provinciclle Et-

tore Liguri (ora senato­re) e l'europarlamentare Alfonso Andricl. Entra~n­bi saranno accompagna­ti dall'attuale assessore provinciclle ai lavori pub­blici Franco Alfieri.

Il gruppo consiliare comunale di Insieme per Roccadaspide- La Mar-

gherita (Girolamo Auric­chio, Antonio De Rosa, Gabriele Iuliclno, Vin­cenzo Iuliano, Mario . MU:lno e Gaetano Taba­no) plaude all'iniziativa che è fondamentale per i collegamenti coi paesi ci­lentani e dell'Alto Calo­re.

la sofferenza dei malati. A guidare magi­stralmente le giovani promesse sanrufesi, e la loro mascotte, il piccolo Alessio Marmo di appena 3 anni , i maes t1i Ada Paolini e Angelo Giuliano. Quest'ultima ci traccia un bilancio degli ultimi mesi di attività.

"Abbiamo ottenuto risultati estrema­mente positivi con lusinghieri apprezza­menti del pubblico davanti ad uno spetta­colo nuovo per le nostre aree- racconta-. Questo successo premia il lavoro delle ra­gazze che con impegno hanno affrontato molte difficoltà artistiche."

Quanti mesi di preparazione sono stati necessari per ottenere i primi ri­sultati?

"Abbiamo iniziato la preparazione a fine maggio e in due mesi siamo riusciti a prepantre la prima uscita ufficiale."

Come ha risposto la popolazione di San Rufo all'iniziativa?

"In modo estremamente positivo e con grande calore tutte le esibizioni delle ma­jorettes".

Quali sono i programmi per il futu­ro?

"Quest' inverno prepareremo nuovi nu­meri ed affineremo le capacità artistiche delle ragazze. Inoltre stiamo realizzando un sito internet promozionale www.lema­jorettes.com, disponibile dal primo otto­bre, contatteremo associazioni, comuni e pro loco per il programma artistico del­l'estate 2005". Le ragazze sono avvisate: le attende un inverno di duro lavoro. Per informazioni ed iscrizioni contattare il numero 339 69958~6 oppure il 347 0301497.

Felice Marmo

Per usufruire delle iniziative c'è tempo fino al 30 ottobre SAN RUFO ' re. dia.

Borse di studio e agevolazioni scolastiche Il Comune di Sala Con­

silina offre la possibilità di fruire di fornitura gra­tuita, totale o parziale, dei libri di testo per l ' anno scolastico 2004/2005. L'i­niziati va è diretta agli alunni della scuola del­l' obbligo e delle superiori, appartenenti a famiglie meno abbienti. Possono accedere al beneficio i ge­nitori o gli altri soggetti che rappresentano il mi­nore o lo studente stesso, se maggiorenne, apparte­nenti a nuclei familiari, qualunque sia la loro com­posizione, il cui reddito, per l'anno 2003, non sia superiore ad un valore ISEE di 10.633,00euro.ll termine ultimo per la pre­sentazione delle richieste, compilate sull'apposita modulistica, è fissato per il 30 ottobre 2004.

La Giunta Regionale della Campania ha s tan-

Gaetano Ferrari

ziato a favore del Comu­ne di Sala Consilina la somma di 64.525,38euro destinata all'assegnazione di borse di s tudio del va­lore di € 130,00 ciascuna, relativamente all'anno scolastico 2003/2004.

Possono beneficiare delle borse di studio gli studenti frequentanti le

Scuole Sta tali e Paritarie Elementari, Medie e Supe­riori appartenenti a nuclei familiari la cui situazione reddi tua le per l'anno 2003 non sia superiore ad un valore Isee di € 10.633,00.

Le tipologie delle spese ammissibili sono quelle relative alla frequenza, al trasporto, alla mensa, ai sussidi e materiale didat­tico o s trumentale e alle spese sostenute per attivi­tà interne o esterne alla scuola poste in essere per il riconoscimento di cre­diti formativi.

La richiesta per la con­cessione della borsa di studio va compilata sul­l' apposito modello dari­tirarsi presso le segreterie scolastiche .

Le relative istanze de­vono essere presentate entro il 30 ottobre 2004.

re.dia.

n Prestiti defiberofi in 48 ore

,., Acconfi immediati

Presflto personale itt/ con cessione del

/'# quinto dello stipendio: un tuo diritto

r Tosso fisso e rata costante

!:• Rrmo singolo

Presflto personale &-/con delega

'-=' Senza motivare lo richiesto

·~ Con protesti. pignoromenti e altri prestifi in corso

Cinque milioni di euro per il Centro Sportivo Meridionale Iniziati Uavori di ristrutturazione della piscina

Iniziati gli interventi di adegua­mento e di completamento struttura­le del Centro Sportivo Meridionale di San Rufo. Ecometa Consorzio Bacino Sa 3, che ne è l'ente gestore, ha vara­to un progetto di potenziamento del­l'intero complesso sportivo che pre­vede un impegno complessivo di spesa di cinque milioni di euro dei quali un milione e mezzo riguardano i lavori già iniziati. I fondi fanno capo alla legge regionale 42179.

I lavori avviati riguardano il setto­re piscine all'interno del Palasport ed il campo sportivo. In quest'ultimo verrà realizzato l'impianto di illumi­nazione notturna con l'installazione di quattro torri farp utili anche per l'annessa pista di atletica.

Per quanto concerne le piscine i la­vori riguardano: la piscina (di dimen­sione 25xl6,65) a sette corsie nella quale saranno rifatti gli impianti tec­nologici (riscaldamento acqua, isola­mento termico, settore idrico ed elet­trico) mentre verranno adeguate le tribune e l'area pubblico con abbatti­mento di barriere architettoniche e ,,

messa in sicurezza degli impianti se­condo le vigenti normative;

la vasca tuffi per la quale è previsto un progetto di rimodulazione che ne consentirà la trasformazione in pisci­na (di dimensioni 10,20x10,70), desti­nata ad utenza scolastica e prescola­stica. I lavori, aggiudicati dalla ditta Igeca Spa di Napoli, termineranno entro il 2 gennaio 2006, entro 16 mesi dalla data di consegna.

Una volta terminati gli interventi il Centro Sportivo Meridionale di San Rufo disporrà dell'unica piscina co­perta di dimensione 25x16,65 esisten­te a Sud ·di Salerno. Il presidente di Ecometa, Enrico Zambrotti, sottoli­nea che si tratta di lavori rientranti nell'ambito di un articolato program­ma di rilancio della struttura sportiva che sarà interessata, nel prossimo triennio, ad altri importanti interven­ti. Come è noto, il Consorzio Bacino SA 3 ha competenza su un vasto ter­ritorio che comprende 45 comuni fa­centi parte del comprensori degli Al­burni, Alto e Medio Sele, Bussento, Tanagro e Vallo di Diano.

. PRE!IiTITALIA "t.~ (. La ,naillcin'ale.delypTùflftt.') ..

Super sicurezza in tutta ltali~

P di pagamento: · una tua sceHa TEGGIANO {SA) '' Garanzia contro a rischio vito

e impegno

l nostri super servizi sono uguali in tutte le 40 sedi. Sono prestiti sicuri e facili da oHenere. Consulenti super specialisti della "cessione quinto", "prestito personale delega" e "mutui" sono a tua disposizione. basta essere un lavoratore dipendente. Supererei pronti a soccorrerti in tutta Italia con prestiti deliberati in 48 ore e acconti immediati. Chiama subito il Numero Verde e scegli l'esperienza Prestitalia.

Via Provinciale, 177 Loc. Prato Perrillo Tel. 0975 73452 Fax 097 5 739900

&tf Mutui Prestltalla: ,!Q un tuo vantaggio

;,; Per acquistare un immobne e dare valore alla speso mensile

<' Per ristrutturare casa senza problemi.

Page 11: ristretto è Enzo Sica: '"'J>'"

1111 1] r!1~[1] 24 settembre 2004 1 N.33

Sapri commemora suor Leonia Teggiano i bimbi alla 11Festa dei Balocchi'' Il suo sostegno ai bambini brasiliani

Nel corso di una settimana di pre­ghiera e celebrazioni, la cittadina della Spigolatrice ha ricordato l 'opera di suor Leonia Milito, una saprese che ha fatto dell' aiuto ai bisognosi, agli ammalati ed ai bambini brasiliani la sola ragione d eli' esistenza.

Per la piccola suora saprese già nel 1998 è stato avviato in Brasile il pro­cesso di canonizzazione che ha chiuso la fase diocesana nell 'ottobre del 2003 e che ora dovrà superare il vaglio della Congregazione vaticana.

Nata a Sapri nel 1913, all'età di qua­rantacinque anni suor Leonia, insieme a monsignor Geraldo Fernades fondò la famiglia religiosa "Le missionarie di sant'Antonio Maria Claret", una con­gregazione di aiuto per i più deboli e diseredati.

Da quello spirito autenticamente mis­sionario e solidale nella brasiliana Lon­drina presso la sede generalizia delle Missionarie di Sant'Antonio Maria Cla­ret è nato l'Istituto claretiano dei laici missionari , un'opera che testimonia il carisma di mons. Geraldo Fernandes e di madre Leonia Milito.

Per una settimana la Sapri, cattolica e non, ha onorato la figura della umile missionaria con una serie di comme­morazioni che sono culminate domeni­ca dodici settembre con una solenne ce­lebrazione, mirabilmente preparata dalle suore brasiliane e celebrata dal ve­scovo della diocesi di Teggiano Polica­stro, Angelo Spinillo.

Presso la chiesa dell' Immacolata, dove suor Leonia ebbe a ricevere il sa­cramento del battesimo, il vescovo ha

VIGIIJ DEL FUOCO

Manca l'acqua Vigili del fuoco a cotto d'acqua. È ac­

caduto a Sala Consilina, domenica po­meriggio qu(JJ1do durante un incendio le autobotti sono state costrette a ser­virsi di altri luoghi di rifomimento nel centro cittadino, detennin(JJldo cosl ri­tardi nei soccorsi.

Il problema in realtà è (JJl/IOso: ad una certa ora del giomo la pressione dell'acqua dalla rete idrica conumale perde in censirà, determill(JJldo una por­tata noti sujJ"tciente.

l vigili da tempo h(JJmo chiesto al Conume un potenziamelllo del setvizio,

, ma per problemi di insufficienza idrica • , nel periodo estivo, l'acqua viene fomi-; ca meglio nel centro del paese. Per tale i motivo, in casi di emergenza, i pompie­~ risono costretti a setvirsi di altre sedi

come il campo sportivo o gli uffici del ! distretto sanitario dell'Asl Sa3. Dome-• nica pomeriggio, sia al C(JJnpo sportivo,

che al distretto sanitario si sarebbero Ì presentati gli stessi problemi legati alla

pressione, per cui i caschi rossi sembra abbiano chiesto aiuto addirittura ad un caseificio della zona per poter riempire le loro autobotti.

Suor Leonia Milito

scoperto una targa dedicata alla suora saprese e collocata proprio presso il fonte battesimale.

La serata è stata anche allietata da una rassegna di cori poli fonici: di fron­te ad un attento pubblico si sono esibi­ti il coro polifonico Bussentum ed il gruppo Kamaraton.

Ma, forse, il momento più toccante delle celebrazioni è stato rappresentato dalle interviste e dalle testimonianze di­rette che hanno tracciato il profilo umano e religioso della suora saprese scomparsa tragicamente all'età di ses­san tasette anni.

In particolare resteranno indelebili le testimonianze offerte dalla postulatrice che cura la causa di beatificazione, suor Teresa De Almeida, e dalla Superiora generale dell 'ordine claretano.

Salvatore Paradiso

Lettera a p erta

"Da tempo aspettavamo questa festa , ognuno di noi era pronto per esporre i propri giocattoli, poi final­mente la mattina del 3 set­tembre arrivò e ci sve­gliammo per dare inizio a questa tre giorni da favo­la". È così che inizia la let­tera delle piccole Chiara e Valentina, scritta in occa­sione della festa dei baloc­chi. Dal3 al 5 settembre la popolosa frazione di Teg­giano, Prato Perillo, è in­fatti diventata un piccolo grande regno interamente dedicato ai piccini. "Festa dei balocchi" è il nome del­l'iniziativa ideata alcuni anno fa dall'associazione culturale "Prometeo" con l'intento di dare più spazio ai bambini troppo spesso dimenticati dalle piccole realtà locali.

Anche quest'anno la manifestazione, con il pa­trocinio della Provincia di Salerno, del Comune di Teggiano e della Comuni­tà Montana V allo di Diano, è riuscita grandiosamente nel suo intento, creando entusiasmo tra i piccoli. Sono stati loro, infatti, i veri protagonisti della tre giorni.

Nella giornata di vener­dì si sono aperte le porte

del mercatino. Ragazzini e ragazzine hanno allestito diversi stand per vendere i loro giocattoli, ma soprat­tutto le loro invenzioni create appositamente per l'evento nei mesi prece­denti. Creatività e colori sono state le caratteristiche principali del "Mercatino di Pinocchio" che è poi proseguito la mattina di sa­bato sotto la supervisione di una giuria, creata appo­sitamente per la premia­zione, che ne ha valutato la creatività, la capacità di vendita e di inventare.

Per la serata del 4 set­tembre l'invito si è esteso anche agli adulti, scesi sulla strada per prendere parte a concerti e danze.

Sul palco si sono alternati balletti, musical e band rock esordienti, ma il mo­mento di maggiore coin­volgimento è arrivato con il giovane Di Mieri che ha incantato la platea grazie alla sua chitarra e ai suoi brani musicali, profondi e autobiografici.

La manifestazione si è conclusa con la premiazio­ne degli stand, tra l'entu­siasmo e l'attenzione dei genitori ai piccoli protago­nisti sono stati assegnati una serie di riconoscimen­ti , ma soprattutto è stata fatta loro la promessa di una nuova edizione della festa dei balocchi per il prossimo anno.

Tania Tamburro

Assegno di accompagnamento SAN MARTINO D'AGRI

D evito Russo non si trova

Riceviamo e volen­tieri pubblichiamo una presa di posizione su:

"Assegno sostituti­vo di Accompagnato­re Militare di grandi invalidi

(Legge 288/2002)"

"Lo scrivente Mas­simo Vita, Grande In­valido Vittima Civile ANMIC

fa rnire Wl accompa­gnatore e solo dopo sess(JJlfa giomi si può richiedere al Tesoro il relativo assegno. Per avere detto asse­gno è necessario che sia emesso 1111 decre­to attuativo che non si sa quando arrivi e se va bene i soldi si ri­cevono l'anno suc-

per cause di guerra, facendo seguito alla pro­testa per il ritardo con cui i ministeri competenti af­frontavano l'emissione del decreto attuativo rela­tivo all'anno in corso, (che per la cronaca è stato firmato solo qualche settimana fa' ma non an­cora pubblicato), con la presente si rivolge a quanti possono incide re su questa vicenda per sol­lecitare il Loro interesse affinché il parlamento ap­porti le opportune corre-

zioni alla legge in oggetto soprattutto in materia di copertura finanziaria.

Dal primo gennaio p. v. la leva militare è di fatto abolita ma noi invalidi dobbiamo continuare a svolgere procedure este­nU(JJlti per poter ricevere l 'assegno sostitutivo pre­visto dalla Legge 28812002.

In particolare si deve chiedere al dipartimento • per il servizio civile di Pa­lazzo Chigi se possono

cessivo. Si comprende bene che

questo stato di incertezza rende a Noi invalidi la vita difficile.

Propongo pertanto che insieme ci si mobiliti per mettere fine a questa pa­lese ingiustizia.

Invito tutti coloro che vogliano rendersi utili a tale batraglia a mettersi in contatto con lo scrivente per organizzare una stra­tegia eU/l piano di prote­ste efficaci".

Massimo Vita

Da giorni lo cercano a Polla, dove è stato visto l'ultima volta da un co­noscente, e negli altri comuni del Vallo di Diano.

Le foto di un uomo di trent'anni di San Martino d'Agri (in provincia di Potenza), Devito Russo, sono af­fiSSe ovunque. D giovane ha proble­mi psichici ed è sparito da una setti­mana circa da una casa di cura di Villa D ' Agri. I responsabili della struttura hanno prima cercato di rintracciarlo presso la famiglia e i conoscenti, anche perché l'uomo non ha obbligo di risiedere nella casa di cura.

Al momento della scomparsa .il trentenne indossava jeans e una ca­micia a quadri. È alto un metro e 60 e pesa 85 chili. Chi lo vedesse può chiamare presso la Casa Alloggio al numero 0975 69421.

I parenti sono molto preoccupati proprio perché ,da giorni non ri­escono ad avere SJie 9otizie. La spe­ranza è che aJi '-uo~o non sia acca­du!G niente che _né possa aver messo a repentaglio l'incolumità. ,.

o Cucioc:uvnllo

o Scamorza

o Docconcinì

ll~~ fi M• 11

lJttpPOsd cti Pu:liaie

~Ji(;,s, di Luigi Pizzuti

Via Pietrole N.7 - Capoccia Scolo (So) T el. 0828.720038 - Fax 0828.720491

Celi. 339.1609639

LINED Cob;nodoccio BOX

Giuseppe Mucciolo

c.da Plano d!!lla Macchia CASTEL SAN LORENZO (SA)

Te l. 0828.946806- Fax 0828.946977 www.lineabox.it e-mail: [email protected]

• - - --.. ,.1. CARPENTERIA METALLICA

PRODOTTI SIDERURGICI INSEGNE LUMINOSE

Via Fomilll - 84040 Capaccio Scalo (Sa) Tel. 0828.723702- Fax 0828.724954

U-\@)~[M)~Gill~~© COMMERCIO LUBRIFICANTI

ED ACCESSORI VARI

CERRELLI n. 98 (~0, Punto vendita ~@~@~

ALTAVILLA SILENTINA :?}J Tel. 0828.986546

ll.~tor~~te ·... . .. :J i,z,ze"ia

93wt­

ZONA ARCHEOLOGICA Via Magna Grecia- Paestum- T el. 0828. 811935

GARDEN AGRI. FER. di Quaglia Gianni

Giardinaggio - fBITamanta - lnfurbmistica Bullonarla- Utansllarla- Sapnalatica

Colori - Fai da tB ·Affmi Via Mazzini, 67/71 - Roccadas ·de {Sa)

T el. 0828.941907- Fax 0828.~1784 e-mail: gardenagrifet®libero.it

Azienda Agricola Monacelll

Produzione e commociali=zione di olio extra vergine di oliva biologico

Valle dell'Angelo (Sa)-Tel. e Fax 0974.942666 url: www.azlendamonacelll.lt

BARONE Via Garibaldi, 3 - RUTINO (SA)

Tel. e Fax 0974.830007

er di Lo Bosco Giuseppe

STABILIMENTO

IMBOTTIGLIAMENTO

GAS LIQUEFATTI

PER USO DOMESTICO

E INDUSTRIALE

o Mozzarelle • Arredo Bagno • Rifiniture d ' interni

SERVIZIO DI INSTALLAZIONE ED ASSISTENZA L'installazione dei serbatoi GPL viene effettuata, con scrupoloso rispetto della vigente normativa, da personale qualificato che garantisce oltre alla normale assistenza tecnica, i controlli periodici.

Contrada Fabbriche, 13- 84030 PADULA SCALO (SA) Tel. 0975 574203 -Fax 0975 574145

o Ricotte

www.lateggianina.it

LA TEGGIANINA s.a.s. Vial'anlanolWOJOT,'AAi•no (SA) Ttl: 0975 70{).1.l-7028l Fax: 0975 21100

f' ptasslficato - Categoria Caciocavallo

~~t(dl'~t(dl~

formaggi tipici della provincia di Salerno"

• Ceramiche - Pavimenti • Fai da te • Colori - Vernici • Bricolage

Sede: Via Mascero -Tel/Fax 0975.511137 -Atena Lucana Scalo (Sa)

Filiate: Via Kennedy -Tel/Fax 0973.603169 ·Sapri (Sa)

web: www.bricocer.com e-mail: [email protected]

Page 12: ristretto è Enzo Sica: '"'J>'"

12 .. ... ~ ( M l N.33 1 24 settembre 2004 ~~~1(•J:lT!1

VIAGGI IN AEREO E AUTOBUS S06GIORNI IN HOTB.s - CROCIERE

TURISMO E VACANZE

LINEA GIORNALIERA

SAPRI TEGGIANO SALA CONSILINA ATENA LUCANA POLLA EBOLI BATTIPAGLIA SALERNO POMPEI ASSISI PERUGIA URBINO PESARO RIMINI FORLI' BOLOGNA PADOVA MESTRE

MESTRE PADOVA BOLOGNA FORLI' RIMINI PESARO URBINO PERUGIA

·ASSISI POMPEI SALERNO BATTIPAGLIA EBOLI POLLA ATENA LUCANA SALA CONSILINA TEGGIANO SAPRI

PARTENZA

6.00 9.30 7.00 10.30 7.15 10.50 7.30 11.00 7.40 11.10 8.20 12.00 8.30 12.15 9.00 12.45 9.30 13.15

14.00 18.30 14.15 18.30 16.30 20.30 17.00 21.00 17.30 21.30 18.30 22.00 19.00 22.30 20.00 23.30 20.30 24.00

PARTENZA

8.15 8.30

10.00 10.30 11.30 12.00 13.00 15.00 14.00 19.30 20.00 20.15 20.30 21.00 21.10 21 ::zo 21.45 22.45

NUUVA LINII!A RAPIDA VIA AUTOSTRADA A1 FI-BO

per BOLOGNA- PADOVA- VENEZIA

TEGGIANO - LORETO ANDATA 7.00 7.15 7.25 7.35 7.55 8.05 8.45 9.30

10.05

TEGGIANO SALA CONSILINA ATENA LUCANA

POLLA CAMPAGNA

EBOLI BATTIPAGLIA

SALERNO POMPEI

22.05 21.50 21.40 21.30 21.10 21.00 20.20, 19.35 19.00

via TERNI-Foligno 15.35 ... MACERATA l 13.30 16.05 LORETO 13.00

RITORNO

ANDATA lunadi, marcoladi, vanardi RITORNOmartadi, giovadi, sabato

OTTATI - BARI ANDATA 6.00 6.05 6.10 6.25 6.45 7.00 7.10 7.45 9.15

10.30

OTTATI S.ANGELO FAS.

CORLETO SAN RUFO TEGGIANO

SALA CONSILINA ATENA LUCANA

POTENZA MATERA

BARI

18.45 18.35 18.25 18.05 17.45 17.30 17.20 16.50 15.40 14.30

RITORNO ---...

www.viaggiruocco.it [email protected]

DI

((Ora che ci campa il governo stiamo quieti e tranquilli)) Sacco, l'avvenire è nelle sorgenti del Sammaro e nel vecchio borgo medioevale Il paese. Sacco 600 metri sul mare,

abitanti 700, situato lungo le fa lde oc­cidentali del monte Motola. Non faci le da raggiungere, non tanto per i tornan­ti quanto per la mancanza di indicazio­ni, per cui occorre dirigersi verso Piag­gine, finalmente una freccia appena vi­sibile indica che siamo sulla strada giu­sta. Il centro storico è stato ricostruito, non è in stato di degrado, lampioncini in ferro battuto, intonaci in pietra. Da­vanti ai bar, come una volta per soli uo­mini, tavolini circondati da anziani che giocano a carte, sguardi diffidenti ci scrutano. Due donne sfuggono subito di fronte alla richiesta di scambiare qual­che parola. "Siete americani?" E' la prima domanda che ci rivolgono.

Gli anziani Paolo Venturiello, nato a Piaggine nel

1915, vive da piccolo a Sacco, tranne gli anni che lo hanno coinvolto nella se­conda guerra mondiale "E' un paese dove stiamo quieti , tranquilli, non ci sono delinquenti. Sono un contadino, ho lavora to la terra che ci dava da vivere. Ho tre figli, due in America a New York, uno vive a Sacco dove coltiva la terra, per quanto è possibile; perché il parco ci ha rovinato, con i cinghiali che distruggono le piantagioni. Le autorità devono eliminare i maiali. Eravamo in quattromila, oggi forse siamo meno di l 000 persone, la maggior parte è emi­grata in America.". Sarà merito del parco se il paese non è in stato di de­grado? "Le case e la chiesa di S. Nico­la, belli ssima, grazie all'interesse del parroco, don Carmine Troccoli, sono state restaurate dopo il terremoto

~:.. ..

d eli ' 80". Sfugge e dice di chiamarsi "Pierd lu nome" Lina D'Andria di 80 anni, ma poi suo malgrado esplode "Si vive meglio oggi, prima c'era tanta mi­seria. Sono nata e vissuta a Sacco, fin da piccola lavoravo nei campi. Si lavo­rava dalla mattina alla sera, a piedi scal­zi , alla giornata o nelle nostre terre, senza riposo. Oggi per fortuna ci campa il governo. Noi siamo "gente" povera. Di figli ne ho tre, uno in Germania, uno in Svizzera ed uno a Sacco lavora in campagna". Una porta aperta un cami­no acceso, un'altra vecchina si accinge a cucinare alimentando il fuoco con la legna appena raccolta.

l g"iovani e il futuro Davanti ad un portone due giovani,

una bambina e una donna Pina Sacco racconta di vivere a Salerno, è qui per i genitori, ora pensionati. Maria Rosaria Pascale è una bambina serena, il padre è bidello e la mamma casalinga, va alla scuola elementare dove sono solo in 14 in una pluriclasse. "Mi piace vivere qui, vorrei restarvi per sempre". Intanto i due giovani alla c.hetichella sono scom­parsi rientrando in casa. Ne fermo fi­nalmente uno in un 'automobile con un

e frequenta il tecnico Industriale a Sala. Il tempo lo trascorre a scuola e in giro, non pensa di restare per mancanza di la­voro, con lui Rosario Landi, di 32 anni, ha un negozio di generi alimentari che gli consente di tirare avanti. Non mi resta che fermare due ragazzine d i do­dici anni: Paola Monaco, papà fabbro e mamma casalinga "Ci piace viver qui, siamo tranquille, ci sono i giochi Bimed e il parco g iochi , freq uentiamo la scuo­la media a Piaggine". Similmente An­tonella Greco, papà medico, la mamma impiegata alla Bee di Roscigno ma ag­giunge "Sicuramente andrò via, perché non c'è lavoro e siamo in pochi".

Intanto abbiamo trovato un Cicerone, Attilio Corba nato nel 1945, operaio della Comunità montana, che ci fa rile­vare e racconta quanto di bello c'è in questo paese. Un'insegna " Il presepio" di un negozietto purtroppo chiuso: "E' un giovane che fa dei lavori ar tigianali eccezionali soprattutto presepi, vengo­no anche da Bari a fare acquisti". La splendida chiesa di S. Nicola, i portali in pietra, lo stemma di un antico mona­stero e ci guida verso una scoperta sen­sazionale "Il museo del legno" o me­glio, come si legge sulla targa, "Museo

A sinistra le nicchie che ospitano i santi nella mura restrostanti la chiesa. Sopra il centenario maestro Francesco Coccaro, ebanista e scultore del legno.

IZ s.r.l.

Sacco, a sinistra la chiesa madre di San Nicola

dell'arte artigiana originale e della sto­ria".

Il personaggio: E' Francesco Cocca­re, ebanista, scultore del legno ma anche della pietra, come si evidenzia già dallo stemma in pietra e dai due porto­ni in legno ricchi di bassorilievi . La fi­glia ammiratrice e fedele custode di un tale genio è Albina 7 1 anni, sarta, non sposata, le sorelle sono fu01i. "Ciò che esposto l 'ho creato io sottoscritto Ccc­caro Francesco. Ogni quadro tiene la sua storia. I quadti sono esseri umani mi parlano", così ha scritto l'autore. Le opere sono di una varietà indescrivibi­le cassapanche, un triclinio, mobili, cor­nici, quadri c he abbracciano temi più svariati, eppure l'autore ha frequentato solo le scuole elementari, religione, scene bibliche, scienze, arte, stotia, let­teratura.

Non mancano gli autoritratti in fasi diverse della vita ... Ma quel che sor­prende e riempie d'ammirazione è l ' ar­rivo dello scultore, Francesco, 102 anni: è uno splendido vecchio, dall'incedere ancora diritto, occhi cerulei vivi e lu­minosi, illustra a lcune sue opere, tra esse due macchine filatrici "Prima si fi­lava a mano, con queste basta pedala­re". "Ora faccio il vagabondo" aggiun­ge, perché ha lavorato fino a qualche anno fa. "Avevamo vaste proprietà -racconta la figlia- e lui sorvegliava i con tadini perché non si ubriacassero, inoltre avevamo circa 500 ulivi i racco­glitori prendevano una parte su· quattro, oggi avviene il contrario. Papà, oltre a sovrintendere a tutto, lavorava il legno. Fin dali 'età di dacici anni (aveva ini­ziato con uno scalpellino): ha fatto porte e balconi per gen te del posto in cambio di lavoro". Per ultimo visitiamo il labo­ratorio, anche qui mobili, porte interne scolpite. Un patrimonio davvero unico.

Per chi ama le escursioni è necessario aggiungere che da Sacco si può partire per raggiungere le sorgenti del Samma­ro, salire al borgo medioevale di Sacco vecchia, per il cui recupero sono previ­s ti tra i progetti del Pit 500 000,00 euro. Forse è qui il fu turo del paese e la possibilità di conciliare il Parco con i suoi abitanti.

Enza Marandino

Page 13: ristretto è Enzo Sica: '"'J>'"

llf! .. :le] ·~ :t LlJ l [tf!, 24 settembre 2004 1 N.33 l J .,._-.. n ~I M . 13

Una piazza per Tardio a Piaggine La nostra storia cancellata dalla toponomastica di piazze e strade

La riabilitazione del brigante partigiano borbonico Giuseppe Tardi o da parte del co­mune di Piaggine, che ha voluto dedicargli una piazza, è stata salutata con molta sod­disfazione dalle numerose organizzazioni meridionaliste e neoborboniche. Alcuni si ti internet hanno sottolineato come l'iniziati­va del sindaco Angelo Pipolo abbia reso giustizia ad una persona che, nel periodo travagliato della guerra civile successiva al­l'unificazione politica della penisola, fece una scelta di campo, poi ri velatasi perden­te, a difesa delle t.radi7Joni e della autonomia politica della "seconda valle dell 'Eden" (come Tardio definiva il Cilento) contro il "tiranno subalpino" VitOJio Emanuele Il. Tardio in effetti, anche alla luce del suo spessore culturale (era un avvocato) non va catalogato come un semplice brigante ma come un combattente per la libertà della sua terra. Ben venga, dunque, questo genere di revisionismo storico culturale applicato alla toponomastica dagli amministratori locali, segno di una rivalutazione della storia loca­le e della memoria che, spesso, viene sacri­ficata in nome della retorica patriottica a buon mercato. Questo avviene soprattutto in tema di Risorgimento. I nostri paesi a ab­bondano di vie e piazze intitolate a Gari­baldi, Mazzini, Vittorio Emanuele, spesso senza una ragione valida se n9n quella della carenza di conoscenza delle tradizioni pro­prie e della storia in genere. Così spesso, si esagera: passi per le strade in!itolate ai so­praindicati "eroi", ma giustificare l'esisten­za di strade intitolate a Nino B\x.io (ad Ac­ciaroli e Battipaglia, per esempio) ci sembra troppo. Costui , generale garibaldino, al gior­no d'oggi sarebbe considerato un crimina­le di guerra. Nel 1860 mise a feriç> e fuoco

L· EVENTO

l'intero abitato di Bronte, in Sicilia, truci­dando barbaramente chi gli capitava a tiro, uomini, donne e bambini, giusto per far ca­pire ai contadini che di ripartirsi le terre dei grandi proprietari non se ne parlava pro­prio ... Roba da pulizia etnica! Alcuni stori­ci lo considerano un sanguinario : sempre nel 1860, durante la traversata in nave da Palermo a Napoli, fracassò la testa di un suo sottoposto con il calcio del fucile perché non era stato lesto a spostarsi al suo passag­gio ... Oggi noi a questo personaggio dedi­chiamo le strade: è come se in Kuwait inti­tolassero qualche piazzetta a Saddam o come se a·Tel Avi v non mancasse qualche viuzza per Himmler ... Tanto per affondare il coltello nella piaga, ricordiamo che i ga­ribaldini riservarono lo stesso trattamento da SS al paese di Auletta, uccidendo, vio-

Il Cardinale Martino a Matinel/a per un battesimo d'eccezione

Matinella ha accolto con affetto il Cardinale Renato Martino che ha concelebrato con il parroco Don Carlo Ciocca e Don Antonio Mai­nenti la cerimonia del battesimo dell'ultimo nato della famiglia del notaio Pasqua.le Cammarano che non nascondeva l'euforia con cui ha accolto il nuovo arrivato.

Il piccolo Pasquale, chiamato come il nonno materno, potrà ap­prezzare solo a posteriori il fatto che per lui è venuto a Matinella il

Guarda

Presidente del Pontificio Consiglio giustizia e Pace della Chiesa di Cat­tolica.

Cosa diversa per i familiari e gli invitati che si sono stretti intorno ai genitori, Carolina e Alfredo Sania, e all'eminente prelato.

Padrino e madrina i due fratelli maggiori del piccolo Pasquale, Guido e Francesca, accarezzati a di­stanza dagli sguardi premurosi delle due nonne Flora Angrisani e Franca PapareUa.

anche tu Tg locale ore 7.30- 14.30 - 17.00 19.30 - 22.30 - 0.30

lentando e torturando. Cambiamo perso­naggio: a Ogliastro esiste una strada intito­lata a Massimo D'Azeglio, l'aristocratico patriota piemontese, che, a proposito del­l'unità fra settentrionali e meridionali disse: "la fusione con i napoletani mi fa paura come metterrni a letto con un malato di vaiolo"! Un vero antesignano dei vari Bossi, Borghezio & Company, complimenti! A Battipaglia, sempre nell'intento di glorifi­care l'epopea dei piemontesi "fratelli d ' Ita­lia" una strada ricorda la battaglia della Cer­naia, un evento bellico che nel 1855 vide coinvolti i bersaglieri (piemontesi), i fran­cesi e l'esercito russo ... ma che c'entra con Battipaglia? Per caso a Mondovì o a Do­modossola qualcuno ricorda i caduti napo­letani, cilentani, calabresi, pugliesi, dell'e­sercito borbonico? La stessa piazza princi-

A sinistra i capi della spedizione garibaldina e sopra l'awocato brigante Giuseppe Tardio.

pale di Altavilla è intitolata ad uno (re Um­berto l) che avallò l'uccisione di centinaia di operai in una piazza di Milano da parte dei soldati del generale Bava Beccaris, opera per la quale il generale ebbe una medaglia dal re. Umberto, come sappiamo, fu accop­pato dall'anarchico Bresci e noi oggi lo ri­cm·diamo un po' dappertutto ... In un ecces­so di servilismo sempre a Ogliastro, ma anche altrove (a Campora, per esempio) si . ricorda, chissà perché, la moglie del sud­detto Umberto, Margherita ... Forse perché ci richiama alla mente la pizza! Insomma, nelle "nostre" strade è stata fmora assente la "nostra" storia; per questo adesso ci go­diamo Tardio, poi chissà, altri sindaci di lar­ghe vedute ...

Marco Cappetta [email protected]

Festival Pizza di Atena Lucana Trofeo Mister Pizza 2004 a Padula

Si è concluso Martedì 7 Settembre nell'area del Bowling Atena in Atena Lucana Scalo il Fes tival­dellaPizza2004 con l' as­segnazione del Trofeo Mis terpizza2004 andato al vincitore della mani fe­stazione " La Locanda dei Trecento" di Padula (SA) tito lare Paolo D 'Elia e Sabrina. Il secondo pre­mio è andato alla Pizze­ria "Cocò" di Caggiano di Franco Cocozza e terzo premio alla Pizzeria "Europa 2000" di Cava de Tirreni. Prima ancora dell ' inizio delle premia­zioni il pubblico accorso numeroso è stato coin­volto in giochi di acroba­zie fatte dai pizzaioli della squadra acrobatica di "Ciccio Pizza" di Bat­tipaglia.

L ' organizzazione rin­grazia per i risultati lu ­singhieri ottenuti dalla

l vincitori

presenza del pubblico partecipante e con l'au­gurio che l'anno prossi­mo vi siano più pizzerie (quest'anno ne erano pre­sente 16 di del Vallo di Diano, del Salernitano e dell'Agro-Nocerino e

Avellino) vi diamo l'ap­puntamento alla prossima edizione Festi valdella­Pizza2005.

Assopromosud il presidente

M. Leuzzi

Bar- Ristorante "Il Cucciolo" s.a.s. Di Marsico Pasquale Via F. Gregorio · Laura 84040 Capaccio - Paestum (Sa) Tei~~6-C~~650'i'6

(ltr Dzmilicio

!~ ! li"~Dn GerZU'do ., (/;..-:-~or.~...,"~#\~

~ r," Di Carrozza Antonietta ....-?. Via Falagato, 77 Altavilla Silentina (SA) Tel. 0828 987156

-­DipoGas ...... ( .A,) .:.4. '

Azienda SpeclallzzaW per la Dlalr1buzlona GPl(Propeno) In Bombolo o Sorbatol -·-VIa .......... 17 • 14050 AUIAHULA (lA) ___ ......., .. _

'l'el. 08ZLH451111· 0828.N475e .... .....-.11.11

~. ~iNJt·~, i !f-i. 'JA\ • ts:.~"iJ), ~~ ~ ~~~~~vt~~~

di Tony Ci:lsloro ~

Centro EboUtano Distribuzione Articoli Religiosi

Forniture per ecclesiastici Arredi Sacri - Articoli Religiosi

Via IV Novembre, 1 O - 84025 Eboli celi. 338 3130319

4M\~~~© M©~n 11

~

9v~ clc.:.,.~ --~

infissi in legno ed allumm•o lrrleml ed esterni, bussole

mobili su misuro ~ arredamento e progettazione

grafica di interni

Voo ~~Ìuso,13 - Altovilla Sii antina ISo) ·Tal. 33?.'~'cioi!69

~ ~!«J.•·C:OIMGNI

~Lo sport sceglilo tu, al resto ci pensa -

La Bottega 0 dello Spo .. tivo

o SCI oCALCIO j

oPAUAVOLO ·: : o BASKET ~·

rl oNUOTO

:1t- o GINNASTICA o ATLETICA

.:.. _ aTENNIS

Via F . Turati, l 7 - EBOLI Tel. 0828.32503

Via lrace

84070 VILLAMMARE (Sa) Tel. 0973.365787

Pbx Fax 0973.366016 web: www.1 OStv.it

e-mail: 1 [email protected]

Page 14: ristretto è Enzo Sica: '"'J>'"

14 l J ~ ~ i{ M l N.33 1 24 settembre 2004 l~i i:{IJ'~[•]~I :t

Primo giorno di scuola per i dirigenti

CmAaMaAm~ Le novità della riforma Moratti applicate nelle differenti realtà didattiche

~~\ \\

MACCHINA OPERATRICE

SAI\A :z&/30

COMPRESSORE SCUOTIOUVE

S. Angelo a Fasanemlla Via Chiuse dell'Angelo, 5 Tel. Stab. 0828.961177

Fax 0828.961361 Cell. 333.3699544

" ... Mi rivolgo a tutti voi perché guar­diate con attenzione a questa importante fase di sviluppo del mondo della scuola e sento già di dovervi ringraziare per il tempo che dedicherete a partecipare con a tteggiamento propositivo a questo deci­sivo passo che riguarda il futuro dell'Ita­lia . .. . " Queste parole pronunciate dal mi­nistro Letizia Moratti ci introducono nel mondo della nuova scuola.

Ma ... del D. L.vo N° 59 del 19/2/04 cosa ne pensano i Dirigenti Scolastici? Come vivono l'applicazione della rifor­ma?

Certamente è legge dello Stato e come tale va applicata e ognuno di loro ha scel­to, in accordo col Collegio dei Docenti, la soluzione migliore per la propria scuola. E' sottinteso che in primis sono stati dap­pertutto salvaguardati gli interessi dell'a­lunno e poi si sta cercando di dar vita ad un'organizzazione che valorizzi il corpo docente senza troppo penalizzarlo.

Antonio Di Marco, dirigente del I Cir­colo Didattico di Capaccio, ha riscontrato, nell'assumere la dirigenza della nuova sede, una grande disponibilità da parte dei docenti . "La riforma avrà un impatto non del tutto indolore sia nelle famiglie che negli insegnanti, - afferma Di Marco -che, con i moduli, erano divenuti "specia­listi" dell' insegnamento. Riprendere sarà un po' difficoltoso". Continueranno, per il momento, con l'insegnante prevalente che diventerà "tutor" quando i suoi com­piti saranno meglio definiti dal Ministero.

Mattea Pelosi, dirigente dell'Istituto Comprensivo di Roccadaspide, dichiara che anche questa riforma ha i suoi aspetti positivi e negativi." Apprezzo il nuovo si­stema valutativo sia interno che esterno e il ruolo che la famiglia avrà se saprà esse­re propositi va. Ci sarà, con l'eliminazione dell'esame di quinta, una maggiore conti­nuità con la scuola Secondaria di I grado. L'introduzione dell'inglese e dell' infor­matica non sono una novità perché già presenti nella scuola . Negativi sono pur­troppo i tagli all'organico e le poche ri­sorse destinate all'attuazione della rifor­ma. Il Collegio Docenti ha arricchito il POF con numerosi laboratori".

Antonio Poto dirige l'Istituto Com­prensivo di Castelcivita e individua nelle novità introdotte dalla riforma, tutor e ge­stione del portfolio, le difficoltà che hanno dovuto affrontare i Collegi dei Docenti in questi giorni. "Credo che tra gli aspetti po­sitivi ci sia lo studio di almeno due lingue comunitarie nella scuola Secondaria di l grado, nonchè l'apprendimento dell'in­formatica nella scuola sia Primaria che Se­condaria di I grado".

Giuseppe Di Canto è al suo primo inca­rico di dirigente all'Istituto Comprensivo di Buonabitacolo e considera positiva la nuova legge perchè garantisce, nella scuo­la Primaria, più ore (1 8) di presenza del­l 'insegnante nella stessa classe. "Non si frammenta la continuità didattica dell 'a­lunno e si riesce a completare la lezione" - afferma Di Canto che fino allo scorso anno era insegnante di scuo la Elementa­re. La ritiene negativa per gli insegnanti perché a suo parere ci saranno discrimi-

Antonio Di Marco Mattea Pelosi Nicola Cavallo

LA SCHEDA ~ ..

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del D.Leg.vo 19/02/04 no 59 parte la riforma della scuola prevista dalla legge delega n°53 del 28103/03, meglio conosciuta come legge Moratti. Il decreto legislativo prevede alcune novità fondamentali: • l'anticipo delle iscrizioni, per quest'anno, alla scuola dell'infanzia per i

bambini che compiono i 3 anni entro il 28102/05 e alla scuola primaria per i bambini che compiono 6 anni entro il 28/02/05;

• la suddivisione della scuola primaria in 3 periodi didattici: classe prima, se-conda e terza, quarta e quinta;

• l'abolizione dell'esame della quinta dasse; • l'orario di funzionamento diversificato riferito all'anno scolastico; • i piani di studio personalizzati; • l'introduzione del portfolio delle competenze individuali per ciascun alun­

no che lo accompagnerà per tutto il percorso scolastico; • la funzione del Mor (dal latino tueri che significa proteggere) si articola

in rapporto con le famiglie, coordinamento delle attività didattiche ed educative, orientamento e scelte delle attività opzlonali, documentazione del percorso fonnativo.

nazioni. "Il Collegio Docenti ha delibera­to di nominare i tutor nelle prime tre clas­si della Primaria, riservandone l'accetta-

di tutti. Il Collegio ha deciso di inserire la figura del tutor nelle prime tre classi della Primaria e di essere flessibi li nelle ultime

zione a chiusura del contratto con l' Aran due, cercando di "danneggiare" il meno (Agenzia per la rappresentanza negozia le _ possibile gli alunni" . Per quanto riguarda delle pubbliche amministrazioni) e di la- la scuola Secondaria di I g rado, egli so­sciare l'organizzazione modulare nelle stiene che non c'è continuità con la scuo­quarte e quinte . Per la prima classe della la Primaria e poi la scuola di un piccolo Secondaria di I grado già lo scorso anno centro non può permettersi una variegata era l'insegnante di lettere ad essere tutor offerta di attività opzionali. con 18 ore e così è rimasto.

Il Dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo di Albanella, Sabato Moli­nali, definisce il suo istituto un'oasi felice per posizione geografica, connotazione socio- economico- culturale e per colo­ratura del paesaggio. Non si nascondono problemi e difficoltà che, con la collabo­razione di tutte le agenzie culturali che operano sul territorio, si cercherà di mi­gliorare.

Bernardo Peduto è il diligente dell'Isti­tuto Comprensivo di Castel San Lorenzo. "E' la figura del tutor che ha suscitato maggiori dubbi, problemi e discussioni sia per l'incertezza della norma, sia per i ti­mori di gerarchizzazione, sia per i motivi di carattere didattico e pedagogico. - af­ferma il capo d'istitu to- Per evitare tali rischi si è molto discusso e dopo aver va­lutato varie soluzioni come la divisione dei compiti e dei ruoli, oppure la divisio­ne degli alunni tra più docenti con funzio­ni tutoriali, alla fine si è deciso di nomi­nare un solo tutor per classe in base alla disponobilità, continuità educativa, anzia­nità di servizio e discrezionalità del Diii­gente. "Nella scuola di base è stato più lo spavento per l' introduzione di figure nuove che reali difficoltà incontrate nel­l'organizzazione. - dichiara Francesco Ca­ruso, dirigente del Circolo Didattico di Roccadaspide - La stessa insegnante che resti in classe per 18 ore può guidare me­glio gli alunni. Considero positivamente la figura del coordinatore per avere una visione unitaria della crescita del bambi­no" .... Una parola, gettata nella mente a caso, produce onde di superficie e di pro­fondità, provocando una serie infinita di reazioni a catena, coinvolgendo nella sua caduta suoni e immagini, analogie e ri­cordi, significati e sogni in un movimen­to che interessa l'esperienza e la memo­ria, la fantasia e l'inconscio e che è com­plicato dal fatto che la stessa mente non assiste passiva alla rappresentazione ma vi interviene continuamente, per accettare e respingere, collegare e censurare, co­struire e distruggere ... (Gianni Rodari).

Rosa/ba Marciano, Gina Chiacchiaro

Antonio Tommasino, da quest'anno a capo dell'Istituto Comprensivo di Stio, evidenzia incertezze: "erogazione di un 'a­deguata offerta formativa, nuovi modelli organizzativi, funzione del tutor, raccor­do tra le indicazioni nazionali e i tempi de­stinati all'insegnamento delle discipline, funzioni e contenuti del portfolio delle competenze, difficoltà nell'attuazione dei percorsi personalizzati. Nonostante ciò, -ribadisce il Dirigente - i docenti garanti­ranno un elevato impegno professionale, indipendentemente dalle opinioni perso­nali sull'efficacia della riforma".

Pisciotta, "Giochiamo a fare i Poeti"

"E' una riforma che parte con mille dif­ficoltà soprattutto per il gruppo docente che non è stato "formato" in maniera ade­guata. Poco è stato fatto, solo per elimi­nare dubbi e perplessità. -afferma Nicola Cavallo, dirigente dell ' Istituto Compren­sivo di Ottati - In una piccola scuola con pochi alunni e pochi docenti è difficile or­ganizzarsi facendo coincidere le esigenze

Nella serata del 29 agosto si è svolta in Pisciotta la premia­zione della V edizione del con­corso nazionale di poesia per ragazzi: "Giochiamo a fare i Poeti". Organizzato dall'As­sociazione Bambini Cerebro­lesi Campania, ba registrato numerose adesioni da quasi tutte le regioni d'Italia con circa 700 elaborati pervenuti. Emozionati, per essere saliti improvvisamente alla ribalta, i bambini hanno conquistato il pubblico con il loro ingenuo entusiasmo. Pregevoli , nei la­

vori premiati, l'originalità e l'efficacia espressi va Sono state tre le sezioni di concorso: Poesie in genere; Favole e

"'\!•"''

Fiabe; Filastrocche e giochi di parole. Vincitore con medaglia d'oro per la prima sezione Ga­briele Mura, bambino autisti­co sardo; per la seconda sezio­ne, Thomas Sanson, di Bassa­no del Grappa (Vicenza) an­ch'egli cerebroleso e non deambulante; per la terza se­zione Pasquale Mangia, ra­gazzo campano. Da sottoli­neare come, sia Gabriele che Thomas, banno potuto espri­mersi grazie al metodo della "Comunicazione Facilitata", conquistando la giuria compo­sta da docenti e poeti. Ospiti della serata, che banno conse­gnalo i premi ai vincitori, il se­natore Ettore Liguori, il presi-

dente del Coordinamento Re­gionale Handicappati C.-uupa­nia Giovanni Bembo e il sin­daco di Pisciotta Aniello Mau­tone. Il Presidente dell' Abc Campania, Aldo Tan1basco, ha espresso grande soddisfazione per il risultato ottenuto daGa­briele e Thomas, a testimo­nianza della validità di un pro­gramma neuroriabilitativo in­tensivo, messo a punto da uno staff medico e svolto tra le mum domestidle, con la tena­ce e perseverante detemlina­zione della famiglia cbe, anco­ra una volta, viene confenuata qualecardineinsostituibile nel progetto di vita del bambino.

Nicola Nicofetti

presentano lS t11 ~~ ~.}

,.,_,."""" ·§IJt,.~Jìe.

il comitato 11Promotore''

lp Pro Loco

.$-0_.ooe di All,,,.e//•

dal 23 al 26 Settembre PALESTRA COMUNALE MATINELLA di ALBANELLA. rlolleorel9,JO

-.... - - _ .. -- ... f'lvWow:ìr:o. c.,.,.,..·-...._

24-23 e flAI '

.Ce serale sarann11 atlielale dirrtta;~to~~~:··· . .1- L • ,. ,. f" à ' "" vUina mUSICa CIII 111 l ar U l . _ ~:7~; :.'

N A D'l'f~liY

Page 15: ristretto è Enzo Sica: '"'J>'"

IY!'-1 =l i i l~'~ r!, ~ r! 1 24 settembre 2004 l N.33 l J ~ 1 l M • 1 5

· ANNUNCI': .•

*'*"*·'· SAVOY BEACH HOTEL

PAESTUM Ricerca

Receptionist (rif. RQ, impiegato ammini­strativo (rif lA), aiuto chef (rif. AQ. espe­rienza in strutture di pari livello sarà consi­derata titolo preferenziale.

Si offre Retribuzione commisurata alla proprie ca­pacità, possibilità di crescita aziendale, for­mazione. Se vuoi essere protagonista con noi della crescita della nostra struttura invia il tuo curriculum al numero di fax 0828-720807 indicando il riferimento pre­scelto.

•••••••••••••••• Azienda operante nel settore della produ­zione di macchinari per l'edilizia è alla ri­cerca di personale da inserire nel proprio organico. Si richiede esperienza almeno triennale nel settore della saldatura o del­l'assemblaggio di parti meccaniche. Non saranno prese in considerazione le candi­dature senza alcuna esperienza nei settori indicati. Per fissare un incontro per un col­loquio chiamare lo 0828.943688

••••••••••••••••

(ij" . f flll \1 . ~ i' ~--b1- ttr~·/ . ' SERRAMENTI IN ALLUMINIO

Azienda specializzata nella produzione di persiane e antoni in alluminio, cerca ope­rai ed apprendisti da inserire nel nuovo stabilimento a Fonte di Roccadaspide. In­viare curriculum ad ALUX srl S.S.166, km 9+800 - 84050 Fonte (SA). Informazioni

tel. 0828 943087 fax 0828943097 e-mail: [email protected]

•••••••••••••••• V end esi attività commerciale, pizzeria arredata in stile '800 in zona cen­trale a Capaccio Scalo, con licenza. Prezzo interessante. Tel. 320.4745935

•••••••••••••••• OFFRO LAVORO

Se sei diplomato o laureato, dotato di en­tusiasmo e determinazione e vuoi diventa­re un professionista serio e stimato, entra a far parte della più grande rete di inter­mediazione immobiliare in franchising d'I­talia. 0828.723399 l 0828.723626

•••••••••••••••• AUTISTI

Azienda d i autotrasporti cerca autisti pa­tente "C" o superiore. No Perditempo. Si offre ottima retribuzione; Lavoro annua­le. Inquadramento assicurativo Per informazioni rivolgersi al numero 338!5651966.

•••••••••••••••• FALEGNAME

Falegname qualificato per porte e infissi, ed operai con almeno 2 anni di esperienza per lavoro inerente alla Falegnameria. Per informazioni contattare Tierno Mobili. Tei.0828 947530.

•••••••••••••••• CASOLARE

"Cerco piccolo casolare con giardino in zona montana nell'entroterra del Cilento lontano dalla costa e da centri abitati. Tel 338 9502128- email: [email protected]"

•••••••••••••••• CERCO LAVORO

Ragazzo 24enne agropolese cerca lavoro (anche part-time) da valutare in Agropoli e provincia. No perditempo. Massima se­rietà e buona esperienza lavorativa. Per contatti celi: 3494714423

Una lettera a cuore aperto da Pruno Per coltivare la Carusedda ci vuole chi lavora la terra, chi la fertilizza, chi la semina

Quando si parla della comu­nità di Pruno. si deve pensare a Zi Peppe, Zi Giuseppina, Diego, Manuele u' brigante, Cumpà Carmelo, Cumma Vi­cenza e così via. Queste perso­ne non sono tutti miei zii, zie, cugini o parenti nel senso let­terale della parola, ma è come se lo fossero. Ed è per questo ed altri motivi che a me piace­rebbe che tutta la loro sapienza non andasse dispersa Tutta la loro vita. che è poi la stessa di parecchi nostri nonni, non sia dimenticata senza lasciare segno. Ed è per questo che sono stato molto contento quando ho scoperto per caso (o forse no) che alcuni giovani, che si riunivano alla Bottega del Commercio equo e solida­le, stavano pensando alla na­scita di un gruppo di acquisto solidale. E sono rimasto anco­ra più entusiasta quando alle parole sono seguiti i fatti e che Enzo è venu to nella nostra V alle a vedere di persona come e dove nascevano gli alimenti che ani vano sulle vostre tavo­le in città. Enzo ha visto i campi di grano Carusedda. che è il nome di una vecchia "gra­nella" originaria di Pruno, so­pravvissuta alle manipolazioni genetiche ed ha conosciuto le persone che stanno faticosa­mente tentando di recuperarla e valorizzarla. La valorizza-

Due abit anti di Pruno di Valle dell'Angelo.

zione non s'intende da un mero punto di vista economico ma soprattutto culturale. Perché per colti v are la Carusedda ci vuole chi lavora la terra, chi la fertilizza, chi la semina, chi "zappulea la chiantuledda". chi "la acconza". chi "munna" il grano dalle infestanti. E questi "chi", sono ancora persone che vivono nella Valle. E qualcu­na di queste persone ha i figli giovani che forse non vorreb­bero fare gli emigranti. Dun­que, perché non dare una spe­ranza a questi giovani, cercan­do di stabilire un ponte tra la cultura rurale contadina e quel­la dei consumatori coscienti di città? In questo modo si perse­guirebbe l' obiettivo di ridare una dignità alle genti delle no­stre campagne, cercando di far uscire dalla subalternità la cui-

tura di cui sono depositarie, e allo stesso tempo si otterrebbe la mobilitazione del ruolo dei "consumatori cittadini". Di qui nasce il mio sincero invito a venire a Pruno, che è rivolto a tutti coloro che intendono quindi stabilire un rapporto di solidarietà e di conoscenza con questa valle del Cilento inter­no. Sarebbe inoltre auspicabi­le che la certificazione degli alimenti (noi non ci crediamo alla veridicità ed alla presunta autorevolezza dei vari marchi di certificazione) possa deriva­re dalla conoscenza diretta delle persone che tali alimenti producono con metodi di col­tivazione veramente naturali. Vorrei aggiungere che l'intera Valle sarà interessata ad un progetto pilota, adottato dal­l'Ente Parco, che prevede il

reinserimento dei "Ciucci" a Pruno, che diventerà nell'im­maginario collettivo, la Valle degli Asini. A questo proposi­to vorrei lanciare una campa­gna per l'adozione di ciucci che dovrebbero essere u tiliz­zati per: il trasporto someggia­to dei viaggiatOJi, per far as­saggiare il latte d 'asina agli ospiti della Valle, per i lavori della campagna per la produ­zione di ottimo letame da usare in agricoltura, per l'ono terapia (gli asini sono particolarmente sensibili nei confronti dei dis­abili), ed in ultima analisi i ciucci saranno anche liberi di passare gli ultimi anni della loro vita in modo dignitoso, dopo tanti momenti di lavoro al fianco dell'uomo.

Angelo Avagliano, Presidente L.O.S.A.P.

(Ludo-Labo Osservatorio Socio Ambientale di

Pruno)

Elenco Prodotti

Biscotti dolci, pane, focac­ce, biscotti di grOJIO, grOJIO (da mangiare o germinare), fari­na, fagioli secchi, crusca (per alimentazione o bag11etto ai bOJnbini), fagioli in boccacci, pappine di grano, formaggio di mucca, formaggio di peco­ra-capra, Caciocavallo.

ECONOMIA -- · · . di Gianpaolo Calzo/aro

l "Latticini Salernitani" de "la cascina" dei Pietrafesa

ATIICOII da Regalo -Bomboniere tJggelllsllca

Lampadari - ElellrOdome.rllct

Via Foce, 73- Sant'Arsenio (Sa) Tel. 0975.396232

Mon1ettft! d i o _]a colonna sonora

delle tue{Jiomate!

VIA NAZIONAlE- MoNTESANo SullA MARcellANA Td 09n.8b 1 HO • FAX 865905

www.MoNTERAdlo.ir

~urour·a ASSICURAZ IONI di Angelo Greco

Via L. Piea, 1 - Palazzo Ritorto - Polla (Sa) Tel. 0975.390019- Fax 0975.391056

ISC9FERs.r.l. Ferramenta - Termoidraulica Cartongesso - Colori Materiale Elettrico

Via Annia • Centro Commerciale "Belvedere" POLLA (SA) • T el. e Fax 0975 391432

lmage Photo • Paolo Garofalo

MM~ (J:OO~fY~

Viale Amendola, 100 - EBOIJ

Per questo spazio pubblicitario rivolgiti a

L'azienda "Latticini Salernita­ni" è forse meglio conosciuta con il nome "La cascina", marchio con cui commercializza il suo ampio assortimento di prodotti ottenuti con quello, che è definito l'oro bianco della piana del Sele. La sto­ria dell'impresa giunge, con il si­gnor Nicola Pietrafesa, alla terza generazione. Può vantare, quindi, una lunga esperienza alle spalle che ha consentito di congiungere tradizione ed innovazione, insieme al rispetto per il tenitorio cardini della filosofia aziendale. Il collo­quio, con due dirigenti dell'azien­

Chiediamo, allora, cosa voglia dire essere un 'impresa che opera nella piana del Sele. Ci Iispondono che la difficoltà plincipale è la man­canza di spirito associazionistico che impedisce di trovare una soluzione ai problemi comuni delle imprese. Inoltre penalizzante risulta essere la carenza d'infrastrutture logistiche.

@ore. ~ r .. ~.~l ~l

da Nicola Pietrafesa e Patrizia Ali berti, fa emergere con chiarezza la missione del­l'impresa: non il semplice profitto ma la produzione di benessere per la collettività. La signora Ali berti ci spiega in 'che modo è tradotta questa missione nell'attività quoti­diana. L'impresa punta alla qualità e utiliz­za unicamente latte di bufala, inoltre i pro­dotti non sono distribuiti presso i super­mercati ma in punti vendita specializzati. Grande attenzione viene data al fattore umano, uno dei punti di forza dell'impresa che mira ad una costante formazione del personale e lo rende partecipe della costru-

~·--{

l (~

~

zione di un prodotto di qualità. I prodotti giungono, inoltre, in due mercati: il giap­ponese e l'americano, che da sempre ap­prezzano i buoni prodotti della tavola ita­liana. La mozzarella, spedita per via aerea, giunge ancora fresca. Per garantire una maggiore qualità e certezza di consumo, l 'impresa ha scelto di servire unicamente l'alta ristorazione. Anche la mozzarella corre il rischio di essere imitata nei paesi esteri, ma i due dirigenti ci dicono che ri­escono a vincere le imitazioni attraverso l'informazione, educando i clienti ad ap­prezzare il gusto della mozzarella Dop.

Il signor Pietrafesa è anche fon­datore di Galaxia un'associazione d'imprenditori della filiera della Bu­fala, con il compito di animazione culturale del tenitorio e delle nuove generazioni alla riscoperta delle tra­dizioni agricole, artigianali e gastro­

nomiche della filiera del latte. Un'ultima curiosità ci spinge a chiedere

quale mozzarella sia più buona se quella della piana del Sele o l'aversana. "Le moz­zarelle hanno due sapori diversi e si sono adattate ai gusti dei consumatori plincipali. l napoletani prediligono un sapore più forte, mentre i salernitani preferiscono un sapore più delicato".

L' impresa è un esempio di com'è possi­bile realizzare l'unione tra etica e business e di come una strategia che privilegi scelte di lungo corso porti alla sopravvivenza, fme ultimo d'ogni impresa.

T el. 0828.723722 • Fax 0828.730594

e-mail: redazione@ilvalca lore.it

Corriere Espresso Nazionale a Internazionale

Trasferimento di denaro

MONEY TRANSFER NO PROBLEM

WESTERN UNI ON

MONEY TRANSFER

via A G. Rosselli, Eboli (Sa) Tel. 0828.369930

the fastest w a y to sand money world wide

RICHIEDILI NEI MIGLIORI NEGOZI DI TELEFONIA

DELLA TUA CITTA'

'-( ~

Accessori professionali per telefoni cellulari

INFO 347.6150850 FAX 0975.395943

www. easycell. it info@easycell. net

Page 16: ristretto è Enzo Sica: '"'J>'"

TM-&i ehia.Jli E'APERTO LO SPORTELLO

rnfiwfi®@fi WWIDU;® ~~©DJJ.t1çm

·~ '·. -''" -·~

BANCA SEDE: DI CREDITO COOPERATIVO DI AQUARA

• AQUARA via Garibaldi, 7 tel. 0828 96 27 55 ~· \.

FILIALI: UFFICI VARI: • CAPACCIO taL 0828 72 37 86 • FELITTO Banca/Assicurazione lei. 0828 94 53 66 • CASTEL SAN LORENZO tel. 0828 94 42 71 • CASTELCIVITA Servizio Tesoreria • ROCCADASPIDE tel. 0828 94 71 36 - 0828 94 11 46 • SANTA CECILIA via Della Bonifica te L 0828 60 00 33

TIPOG"RAFIA ~~fMYJWj

~ ~~

&~

'Z)eptta~

~~&HUd~ ~ t:(d ~ ~®o ®i!nlfunOOll '\]'\]~

1~~ ~~«~ lr~®lf~~~

""'""""""flfl~~-"" ~lJlì!JLIU: ~~ a O Cl a

****L SAVOY BEACH HOTEL

PAESTUM

Passione n1editerranea. t

Business & 'vVellncss Resort

via Poseidonia Paestum Salerno • tel. +39 0828 720 100- fax +39 0828 720 807 www.hotelsavoybeach.it

{(\

l (0~ J SUPERMERCATI DI QUALITA'

·' 4

l.,."" J .. •

tlP-~

Capaccio- Paestu m Via Magna Graecia, 727 Tel 0828.730102

Battipaglia

illuminotecnica 111 min ziorì e L~ "firme" più prestigiose p~r arredare con la Luce Strutture Alberghiere Attività Commerciali Studi Professionali Ambienti Privati

/

/l

Via F. Turati, 8/6

1/ /'

~

l Il) o o­.... N co .., .... o­o )(

c .... -o -o o .... N co .., ..... o­o

~ ,... o cn .......

l l