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La TB è stata presente sin dall’antichità ma i nostri più recenti ricordi
risalgono al XIX secolo…. letteratura e opere teatrali….
Tubercolosi = Mal sottile = Tisi, da Phtisis, cioè “consunzione”… poiché
sembrava consumare le persone dal dentro, con fuoriuscita di sangue dalla bocca,
febbre, pallore e lungo deperimento.
La Boheme La Traviata
La TB colpì Anton Cechov, Fryderyc Chopin, Franz Kafka...
Alexandre Dumas
“La signora delle camelie”
Thomas Mann
“La montagna incantata”
Il ritorno del "Mal Sottile"
La tubercolosi, nelle sue varie forme (polmonari ed extra-
polmonari), è causata da un gruppo di micobatteri
collettivamente denominati Mycobacterium tuberculosis
complex.
Ha prevalente localizzazione polmonare ma può colpire anche
altri organi (reni, linfonodi, apparato scheletrico, meningi,
cute, intestino, genitali): TB EXTRAPOLMONARE
La Tubercolosi è una malattia infettiva con interessamento
sistemico.
MALATTIA ATTUALE!!!
Fattori connessi con il riemergere della TB
•Concomitanza con la pandemia HIV (sinergismo tra M. tuberculosis e virus HIV)
•Aumento del flusso migratorio da Paesi ad elevata endemia e aumento degli spostamenti della popolazione
•Incremento di gruppi e categorie a rischio (HIV+, condizioni socio-economiche scadenti, tossicodipendenze, immunodeficienze, immunosoppressione…)
•Emergenza di ceppi resistenti ai farmaci
•Rallentamento delle attività di sorveglianza
Tubercolosi:
EMERGENZA SANITARIA DI PRIMARIO INTERESSE!
L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima in circa un terzo
della popolazione mondiale (2-3 miliardi persone) il numero di
persone infettate ogni anno da Mycobacterium tuberculosis.
Malgrado il tasso di infezione elevato, solamente il 5-10% dei casi
sviluppa la malattia (più frequente in malati di HIV)
La TB resta la seconda malattia infettiva più letale al mondo
dopo HIV/AIDS.
• 10.4 milioni di nuovi casi nel mondo (56% uomini , 34%
donne, 10% bambini)
• L’11% dei nuovi casi riguardano persone che vivono con HIV
• Il 60% dei nuovi casi si sono verificati in 6 regioni: India,
Indonesia, China, Nigeria, Pakistan and South Africa.
• In 2015: 480 000 nuovi casi di of TB multi-resistente (MDR-
TB) +100 000 persone con TB rifampicina-resistente TB (RR-
TB)
• 1.4 milioni di morti per TB + 0.4 milioni di morti per la
malattia tubercolare tra i malati di HIV.
• Sebbene il numero delle morti per TB sia diminuita del 22%
dal 2000 al 2015, la TB rimane una delle prime dieci cause di
morte al mondo!
EPIDEMIOLOGIA TB- REPORT 2016 WHO
EPIDEMIOLOGIA: regione europea dell’OMS
• Incidenza di 37 casi per 100 mila abitanti, che rappresentano il 3,6% del totale registrato nel mondo.
• Il numero assoluto di casi incidenti è diminuito del 16% rispetto al 2010
• Nel 2014, sono stati rilevati 16.708 dei 20.000 casi stimati di co-infezione TB-Hiv(stima basata su una prevalenza stimata di infezioni Hiv tra nuovi casi di TB pari a 5,9%).
• Per quanto riguarda la TB multi-resistente, nel 2014, sono stati rilevati 33.009 (45,2%) dei 73.000 casi stimati. La prevalenza di casi multiresistenti è stata pari al 18,4% tra i nuovi casi di TB polmonare e 46,2% tra i casi precedentemente trattati.
• il numero stimato di decessi correlati alla tubercolosi (in persone Hiv-negative) è stato di 33 mila, che corrisponde a un tasso di 3,7 per 100.000 abitanti.
L’83% dei casi incidenti nei paesi Alta priorità: Armenia, Azerbaijan, Bielorussia,
Bulgaria, Estonia, Georgia, Kazakhistan, Kirghizistan, Lettonia, Lituania,
Moldova, Romania, Russia, Tajikistan, Turchia, Turkmenistan, Ucraina e
Uzbekistan.
Firenze…
Nel 1939 viene inaugurato il Sanatorio Banti a
Pratolino (il primo sanatorio italiano!) luogo che,
per la salubrità dell'aria, la ricchezza di boschi e
la lontananza dalla città sembra la sede ideale per
la cura della tubercolosi; Successivamente alla
fine della guerra e congiuntamente alla notevole
riduzione della patologia tubercolare, l'edificio
è trasformato in attrezzatura ospedaliera,
funzione che continua a svolgere sino al 1989.
L’attuale situazione epidemiologica della tubercolosi in Italia è caratterizzata da una bassa incidenza nella popolazione generale, dalla concentrazione della maggior parte dei casi in alcuni gruppi a rischio e in alcune classi di età e dall’emergere di ceppi tubercolari multiresistenti.
Anni 1950/1980: riduzione della frequenza di TB nella
popolazione italiana: RALLENTAMENTO SORVEGLIANZA
Anni 1980/2000: frequenza stabile
ITALIA: bassa endemia
Casi di tubercolosi in Italia - anni 1955-2015
• Meno di 10 casi di malattia ogni 100.000 abitanti
• L’incidenza calcolata sulle notifiche nazionali scende da 7,5 casi per 100.000 abitanti nel
2011 a 6,2 casi per 100.000 ab. nel 2015.
Dal 1999 al 2006, i casi di TBC registrati in “cittadini non italiani” hanno
rappresentato, nel complesso, il 32% del totale dei casi notificati nel nostro
Paese. Nel periodo esaminato si è verificato un costante aumento di tale
proporzione (dal 22% del 1999 al 44% del 2005), soprattutto nelle classi di
età giovani e adulte. Si evidenzia che il maggior numero di casi si verifica
nelle classi di età intermedie, con picco nella classe 25‐34 anni, peraltro la
più rappresentata fra i cittadini non italiani presenti nel Paese.
Piano d’azione regione europea: obiettivi per il 2020
• ridurre del 35% i decessi per TB
• ridurre l’incidenza della TB del 25%
• Raggiungere un tasso di successo del trattamento del 75% tra la coorte di casi di TB multi-resistenti (MDR-TB)
ATTIVITÀ NAZIONALI:
• potenziare il sistema di segnalazione della tubercolosi
• migliorare l’accesso dei pazienti ai servizi sanitari
• rafforzare la diagnosi di laboratorio rapida, anche al fine di dare inizio rapidamente alla terapia, e all’attuazione delle opportune misure di controllo sui possibili contatti.
1882
Robert Koch
identifica l’eziologia della tubercolosi
Mycobacterium tuberculosis
o
Bacillo di Koch
Ordine ACTINOMYCETAE
Famiglia MYCOBACTERIACEAE
Genere MYCOBACTERIUM
Mycobacterium tuberculosis complex
Il 99.9% del loro genoma è mantenuto in tutti i
ceppi (progenitore ancestrale).
Le regioni variabili del genoma determinano la
diversa virulenza e patogenicità nell’ospite.
Micobatteri patogeni per l’uomo:
M. hominisSvariati ceppi più o
meno virulenti
(Tuberculosis,
Africanum…)
M. bovis
(TB intestinale)
M. atipici
(opportunisti, non
tubercolari)
M. Tuberculosis Complex
M. leprae
(lebbra)
CARATTERISTICHE
Batterio (parete cellulare ricca di lipidi!)
Aerobio obbligato (richiede ossigeno nell’ambiente)
Bastoncello (2-3 μm lunghezza; 0.2-0.5 μm diametro)
Lento tempo di generazione (15-20 ore)
Parassita intracellulare facoltativo (M. atipici)
Mycobacterium tuberculosis
•Resistente a:
- Calore secco, Temperatura fino a 65°C
–Essiccamento
–Freddo (vitale diversi giorni a +4°C e
mesi a -75°C
–Alcuni comuni disinfettanti: alcol, acidi
•Sensibile a
–Calore umido (autoclave 120° muore
in pochi minuti) e T>65°C
–Luce solare/ UV
I micobatteri nelle secrezioni
essiccate, nella lettiera e nelle acque reflue, rimangono
infettivi per lungo tempo
ALTA CONCENTRAZIONE LIPIDICA
(Acido micolico, il più lungo in natura)
Guscio impermeabile che lo protegge da:
ACIDI e COMPOSTI ALCALINI
ALCOL
COMUNI COLORANTI
ATTACCO DEL LISOZIMA e OSSIDANTI
LISI OSMOTICA DA PARTE DEL COMPLEMENTO
RESISTENZA AD ANTIBIOTICI COMUNI
VARIABILI
RELATIVE AL
BATTERIO
VARIABILI
RELATIVE
ALL’OSPITE
VIRULENZASTATO DEL
SISTEMA
IMMUNITARIOCARICA
INFETTANTE
M O DA L I T À D I I N F E Z I O N E
•CONTAGIO INTERUMANO PER VIA AEREA O CONTATTO MATERIALI INFETTI
•SORGENTE INFEZIONE: ESPETTORATO DI PAZIENTI (TB POLMONARE), URINE (TB RENALE), LATTE (TB BOVINA)
•VIE DI INFEZIONE: AEROGENA (DROPLET NUCLEI), DIGESTIVA (INGESTIONE ALIMENTI CONTAMINATI), RARAMENTE CUTANEA E TRANSPLACENTARE
ALTRE VIE DI PENETRAZIONE:
VIA ENTEROGENA:
Per ingestione di latticini da animali con TB bovina
VIA CUTANEA:
Attraverso soluzioni in continuo con la cute
VIA FARINGEA:
Attraverso lesioni del cavo orale
VIA AEROGENA:
Goccioline (droplet nuclei) emesse da soggetto infetto
•Infettività della persona affetta
•Contesto ambientale nel quale si verifica
l’esposizione
•Durata dell’esposizione
•Virulenza del ceppo
Inibisce la fusione del
fagosoma al lisosoma
mediante
alcalinizzazione
dell’ambiente
Neutralizza sostanze
battericide prodotte
dai fagociti
RESISTENZA ALL’UCCISIONE
INTRAFAGOCITARIA
TRASMISSIONE AEROGENA:
L’uomo si infetta attraverso l’inalazione di batteri vivi e virulenti contenuti
in goccioline di saliva (droplet nuclei) emessi attraverso tosse, starnuto,
canto o fonazione, da soggetti affetti da tubercolosi polmonare
contagiosa.
Il bacillo raggiunge l’alveolo: sede primaria dell’infezione ove si attiva la
risposta immunitaria.
INFEZIONE
GUARIGIONE
PROGRESSIONE ALLA PATOLOGIA
Eliminazione
del patogenoIncapacità di eliminare il patogeno
Immunità normale,
bassa carica infettante e virulenza.
Immunità scarsa o eccessiva.
Immunità normale con alta carica
infettante e virulenza.
TB primaria con
controllo dell’infezione
(latenza)
Immunità normale
TB miliare, disseminata
(disseminazione ematica o
linfatica): ESITI INFAUSTI
IN BIMBI, ADOLESCENTI,
ANZIANI
Immunità scarsa o grave
deficit
TB aperta con estese
lesioni caseose e drenaggio
del materiale infetto nei
bronchi: polmonite
caseosa
Immunità eccessiva
Si ritiene che su 100.000 soggetti infettati dal M.T. e non trattati, si sviluppi la malattia dal 5 all'8% dei casi (a seconda che si tratti di Paesi industrializzati o di Paesi in via di sviluppo)
NELLA MAGGIORANZA DEI CASI IL SISTEMA
IMMUNITARIO DELL’OSPITE RIESCE A MONTARE UNA
RISPOSTA SPECIFICA IN GRADO DI ELIMINARE O
CONTENERE IL BACILLO DI KOCH.
Attivazione dei macrofagi alveolari e cellule
dendritiche (RISPOSTA NATURALE).
Distruzione dei bacilli per fagocitosi e produzione di sostanze
battericide; presentazione degli antigeni del batterio (MHC II)
Migrazione delle DC verso i linfonodi: priming dei linfociti T
Attivazione della risposta cellulo-mediata (qualche giorno): i
linfociti T helper specifici migrano nel sito di infezione potenziando
la funzione macrofagica (IFN-γ) e la conseguente eliminazione o
controllo proliferativo del bacillo.
PRIMO CONTATTO CON IL BACILLO
Memoria
RISPOSTA CELLULO-MEDIATA
Linfociti T CD4+ (MHC II; Ag proteici esogeni):
-popolazione Th 1 (secrezione di citochine IFN-γ e TNF-α che stimolano la fagocitosi e la formazione-mantenimento del granuloma; FUNZIONE PROTETTIVA)
Linfociti T CD8+ citotossici (MHC I; Ag proteici citosolici)
Linfociti T γδ (CD1; Ag lipidici)
È praticamente assente la risposta anticorpale
Può accadere (nel 95% dei soggetti infettati) che
non tutti i bacilli fagocitati dai macrofagi
alveolari vengano distrutti:
I micobatteri più virulenti evadono i processi di killing intracellulare:
o neutralizzazione sostanze battericide
o alcalinizzazione del pH del fagosoma
o inibizione delle citochine proinfiammatorie
Stato del sistema immunitario dell’ospite:
o suscettibilità genetica (etnie più o meno predisposte per fenomeni di
selezione. Es: africani / caucasici)
o immunodeficienza
Crescita proliferativa dei bacilli nei macrofagi alveolari
immaturi.
Attivazione della risposta cellulo-mediata (6-8 settimane)
Soggetto PPD-positivo
Flogosi: focolaio polmonare e linfoghiandolare.
FORMAZIONE DEL
GRANULOMA
GRANULOMA TUBERCOLARE:
Nucleo caseoso (necrosi caseosa formata da macrofagi uccisi)
Il bacillo è CONFINATO in uno stato di
“ibernazione”: sopravvive ma non
prolifera poiché la struttura tubercolare è
chiusa, con bassa tensione di ossigeno!
Cellule giganti multinucleate di Langhans
Vallo connettivale: fibroblasti, linfociti T
CD4 e T CD8, neutrofili, DC
Cellule epitelioidi con strette giunzioni
GRANULOMA
PROTEZIONE IMMUNOPATOLOGIA
CONTIENE IL
PATOGENODANNO TISSUTALE
Il mantenimento del granuloma e, dunque, della fase di
latenza, è basato su un equilibrio instabile
fra ospite e patogeno.
RISPOSTA IMMUNITARIA -fase di latenza-
TB LATENTE
Resta tale per
tutta la vita del
paziente.
Asintomatico,
PPD-positivo
RIATTIVAZIONE
Endogena o esogena (anche diversi anni
dopo il primo contagio).
TB POSTPRIMARIA
Se non trattata porta a morte, circa
dopo due anni, nel 50% dei casi.
Un’appropriata terapia porta
quasi sempre a risoluzione.
RIATTIVAZIONE ENDOGENA
DEI BACILLI (80%)
NUOVA INFEZIONE ESOGENA AD ALTA CARICA
BATTERICA (20%)
ABBASSAMENTO
DELLE DIFESE
DELL’OSPITE
Immunosoppressione
Patologie immunodeprimenti
Gravidanza
Scarsa igiene
Malnutrizione
SOGGETTI CHE HANNO GIÀ CONTATTATO IL BACILLO
EVASIONE
I bacilli che evadono dal granuloma ritrovano la giusta
tensione di ossigeno per crescere e moltiplicarsi
Scarsa carica
batterica:
Fenomeni
essudativi ad
andamento
benigno
Elevata carica
batterica:
Gravi
sintomatologie
TB aperta TB miliare
L’infezione tubercolare (polmonare o extrapolmonare)
si manifesta con il
COMPLESSO PRIMARIO:
FOCOLAIO VISCERALE (sito di infezione)
LINFANGITE (flogosi nei linfatici che drenano il
distretto)
LINFONODITE SATELLITE (flogosi nei linfonodi satellite)
Complesso primario quasi asintomatico:
Poca febbre o malessere se è alta la carica batterica
Scomparsa, entro qualche mese, del quadro flogistico.
Positività alla cutireattività entro 4-6 settimane
RX con calcificazioni al polmone
Nei bambini è maggiore la componente linfagitica e
adenopatica, con tumefazioni linfonodali che possono dare
compressione bronchiale.
TB primaria:
TB postprimaria:
Esordio subdolo: astenia, malessere generale, sudorazione
notturna, affaticamento, dimagrimento, pallore.
Febbre 37.5°-38° persistente, serale, per settimane
Sintomi propri della localizzazione polmonare: Tosse e dispnea,
dolore toracico.
Emoftoe (causato da lesione dei piccoli vasi) o emottisi (lesioni dei
grandi vasi con pericolo di emorragia fatale)
…. Stessi sintomi del tumore al polmone…
Complicazioni:
Soggetto con deficit immunitario (bambini < 4 anni, anziani,
immunodepressi…) : l’infezione non è controllata e si ha
disseminazione.
Evoluzione a TB miliare disseminata con sintomi della setticemia,
compromissione polmonare e degli altri organi sede d’infezione
secondaria.
Soggetto con eccessiva risposta immune o con elevata carica
infettante:
Grandi fenomeni essudativi polmonari: pleurite e polmonite
caseosa (febbre alta, tosse, dimagrimento) con esito sfavorevole
(caverne con compromissione della funzionalità polmonare ed
evoluzione a TB aperta – individuo infetto).
Eritema nodoso: noduli sottocutanei arrossati e dolenti dovuti a
complessi immuni circolanti.
Ricovero ospedaliero indicato in caso di:
•malattia estesa, miliare, meningite
•condizioni cliniche molto compromesse
•paziente immunocompromesso
•caso aperto quando non sia possibile un sicuro isolamento domiciliare (contumacia in stanza a pressione negativa o stanza singola e adozione isolamento respiratorio)
•presenza o sospetto di poliresistenze
REPARTO MALATTIE INFETTIVE
Assistenza ambulatoriale
•le strutture di riferimento collaborando con il medico curante assicurano la
scelta della terapia e una stretta sorveglianza del paziente fino al termine del
trattamento
•occorre attuare strategie efficaci per ottenere un elevato livello di adesione (il
25% delle persone in trattamento non lo completa)
CONTROLLO
DELLA
MALATTIA IN
AMBIENTE
SANITARIO
I pazienti sono considerati infetti se:
•Tossiscono
•Effettuano prove che inducono la
tosse o producono aerosol
o
•Eliminano bacilli
E
•Non sono in trattamento
•Hanno appena iniziato la terapia,
o
•Non rispondono bene alla terapia
Quali precauzioni devono adottare gli operatori sanitari?
Al fine di ridurre il potenziale rischio per gli operatori devono essere impiegati dei dispositivi di protezione individuale quali mascherine e guanti. Il materiale biologico contaminato deve essere smaltito come rifiuto speciale.
Come deve essere trattata la stanza di degenza alla dimissione di un paziente affetto da TBC?
E’ necessaria un’accurata e meticolosa pulizia consistente nella disinfezione e aerazione della stanza per almeno 12 ore.
In presenza di un paziente affetto da TBC aperta va predisposto l’isolamento.
Il paziente deve essere invitato a coprirsi la bocca con un tessuto mentre tossisce o starnutisce.
AUSCULTAZIONE (scarse informazioni)
RADIOGRAFIA (Addensamenti nodulari di
natura da approfondire)
ESAMI DI LABORATORIO:
Non si rilevano alterazioni ematochimiche caratteristiche.
ESAME MICROSCOPICO: carica batterica presente.
ESAME COLTURALE: Isolamento e crescita del bacillo da campioni
del paziente (colonia “a cavolfiore”)
ANALISI BIOMOLECOLARI: conferme su base genetica.
INTRADERMOREAZIONE TUBERCOLINICA
(Tine test, Mantoux)
QUANTIFERON
INTRADERMOREAZIONE
TUBERCOLINICA
Iniezione intradermica di PPD (Purified Protein Derivative),
estratto batterico.
24-72 ore comparsa della positività: formazione del nodulo
Diametro < 5 mm: soggetto PPD negativo
Diametro > 5 mm: soggetto PPD positivo; Sistema immunitario già
sensibilizzato al bacillo. Approfondimenti diagnostici.
TINE TEST
Problematica: FALSI NEGATIVI!!!
4 punte metalliche imbibite di PPD.
Utilizzato per screening di massa.
MANTOUX
Cosa significa la positività del test tubercolinico?
La positività indica che il soggetto ha contratto l’infezione tubercolare.
Il bacillo tubercolare si trova nell’organismo. Il soggetto è in fase di latenza e non vi é la TB aperta.
Il medico può prescrivere un RX torace; se la radiografia énormale, può essere indicato un trattamento antibiotico preventivo
PROVE BATTERIOLOGICHE
Laboratorio di micobatteriologia clinica:
ESAME MICROSCOPICO
ESAME COLTURALE
DIAGNOSTICA MOLECOLARE
Ricerca e isolamento dei micobatteri
Loro identificazione a livello di specie
Determinazione della sensibilità del ceppo isolato ai chemioterapici
Esso è pertanto in grado di identificare Mycobacterium tuberculosis
complex.
ESAME MICROSCOPICO: Strisci di campioni (escreato, aspirato gastrico, broncoaspirato,
urine, sangue, liquor, feci) precedentemente decontaminati (eliminazione di altri microrganismi
con acidi-alcol) vengono colorati (Colorazione di Ziehl-Neelsen - carbolfucsina a caldo-) per la
ricerca dei bacilli alcool – acido resistenti.
ESAME COLTURALE: l’isolamento in coltura di Mycobacterium tuberculosis complex. Per
accorciare al massimo i tempi di isolamento ed al fine di ottenere una più rapida identificazione,
viene attualmente raccomandata la combinazione di un terreno solido e di un terreno liquido.
Quest’ultimo ha rivoluzionato i tempi di coltura consentendo di ridurli da 3-6 settimane a 7-14
giorni. Nonostante ciò, i terreni all’uovo come il Löwenstein-Jensen vanno comunque impiegati
poiché consentono la crescita di alcuni ceppi di Mycobacterium tuberculosis complex e di alcune
specie non tubercolari che non riescono a svilupparsi negli altri terreni.
IDENTIFICAZIONE: Una volta isolato in coltura e previa
verifica microscopica della alcool-acido resistenza, il microrganismo
può essere identificato il ceppo di Mycobacterium tuberculosis
complex utilizzando: PCR e NAP test (prova di inibizione selettiva
utilizzabile delle specie appartenenti al Mycobacterium tuberculosis
complex) o Sonde DNA (kit per l’identificazione di alcune delle più
comuni specie micobatteriche), etc..
ANTIBIOGRAMMA: per valutazione terapia
Colorazione Ziehl-Nielsen(batteri acido resistenti)
Step 1:
•versare la fucsina fenicata (fucsina
basica in acqua, alcool e fenolo)
Step 2:
•fare evaporare il colorante alla
fiamma per 5 min
• lavare con acqua
Colorazione Ziehl-Nielsen(batteri acido resistenti)
Step 3:
• Decolorare (2 min, circa) con
alcool-acido fino alla scomparsa
del colorante
• Lavare con acqua
Step 4:
• Contrastare con blu di metilene
per 1-2 min
•Lavare con acqua
Colorazione Ziehl-Nielsenosservazione al microscopio
• Gli organismi acido-resistenti (AFB) appaiono colorati in rosso• Gli organismi non acido-resistenti risulteranno colorati in blu
Poiché i micobatteri vengono distinti in:
1) bacilli a crescita continua
2) bacilli a crescita intermittente
3) bacilli endocellulari (fagocitati dai macrofagi) a metabolismo rallentato ("persistent")
4) bacilli metabolicamente inattivi ("dormiant")
un farmaco "ideale" dovrebbe essere:
a) battericida sui germi in fase di replicazione continua;
b) attivo sui micobatteri in fase di metabolismo rallentato (azione sterilizzante);
c) attivo in sede intracellulare (a pH acido);
d) capace di prevenire l'insorgenza di resistenza;
e) attivo in somministrazione intermittente.
CHEMIO
Su queste basi è stata formulata una classificazione dei farmaci antitubercolari; quelli che sono caratterizzati in maniera più completa da queste proprietà sono stati chiamati di prima linea
Isoniazide: H (5 mg/Kg)
Rifampicina: R (600 mg)
Pirazinamide: Z (1.5 – 2.5 g/Kg in base al peso corporeo)
Etambutolo: E (15 – 25 mg/Kg)
Streptomicina: S (15 mg/Kg)
Quelli che possiedono parzialmente le caratteristiche ideali sono stati definite di seconda linea (PAS, Kanamicina, Amikacina, Capreomicina, Etionamide, Cicloserina, Terizidone e Tioacetazone).
Infine vi sono farmaci di recente introduzione, indicati in situazioni particolari, fra i quali vanno ricordati i derivati rifaminici (Rifabutina e Rifapentina), i numerosi fluorochinoloni, i betalattamici più acido clavulanico, i nuovi macrolidi (Roxitromicina, Claritromicina, Azitromicina).
ASSOCIAZIONI FARMACOLOGICHE di 3-4-5 farmaci,
variamente alternate in rapporto ai quadri clinici ed alla fase
evolutiva della malattia tubercolare.
L'associazione ha due finalità
-eliminazione di sottopopolazioni batteriche in varia fase di attività
metabolica ed a diversa localizzazione;
- prevenire la formazione di sottopopolazioni di mutanti resistenti,
con l'obiettivo ultimo di realizzare la sterilizzazione e la
stabilizzazione delle lesioni tubercolari.
Si evita la monoterapia per il rischio di selezione di germi
spontaneamente resistenti al farmaco usato.
TRATTAMENTO URGENTE: Nuovi casi in TB aperta e casi gravi
Terapia di attacco: HRZE oppure HRZS (2 mesi)
Terapia di mantenimento: HR (4 mesi) oppure HE (6 mesi)
TRATTAMENTO per recidiva o interruzione terapia
Terapia di attacco: HRZES (2 mesi) oppure HRZE (1 mese)
Terapia di mantenimento: HRE (5 mesi)
Si é guariti dalla TBC quando almeno 3 esami colturali per la
ricerca del BK sull’espettorato risultano negativi.
La chemioterapia contro la Tubercolosi
deve essere effettuata correttamente !
DOSE SOMMINISTRAZIONE TEMPO
REGIME DI RICOVERO OSPEDALIERO
AMBULATORI SPECIALISTICI
CONTINUO MONITORAGGIO SANITARIO follow-up (DOT)
ANALISI DI CONTROLLO
MINIMO
6 MESI !
SOGGETTI CON DETERMINATE CARATTERISTICHE SOCIALI:
Test Mantoux con
nodulo > 5 mm:
Soggetti HIV+
Soggetti con RX che
indica TB pregressa
Soggetti vicini a
malati in fase aperta
Test Mantoux con nodulo > 10 mm:
Soggetti immigrati da Paesi endemici
Soggetti immunodeficienti per altre patologie
Lavoratori sanitari
Bambini di età minore dei 4 anni
Tossicodipendenti
Soggetti con cuticonversione
Monoterapia:
Isoniazide 300 mg/giorno (6-9 mesi)
Rifampicina 600 mg/giorno (4 mesi)
SOGGETTI PPD POSITIVI, ASINTOMATICI:
Multi-drug resistent
1994‐2006:
in pazienti mai trattati in precedenza con farmaci antitubercolari,
l’incidenza di tubercolosi farmacoresistente è generalmente bassa
(monoresistenza a Isoniazide 3,5%, a Rifampicina 0,8%, resistenza
combinata a Isoniazide e Rifampicina‐MDR 1,5%)
nei pazienti già trattati si arriva, rispettivamente a 5,4%, 3,4% e
30% (tenendo presente però che si tratta di un numero molto
limitato di pazienti).
Resistenza combinata a Isoniazide e Rifampicina
Terapie sostitutive (fluorochinoloni…)
TERAPIA DEI
MALATI PER
EVITARE
ULTERIORE
TRASMISSIONE
VACCINAZIONE
PREVENZIONE
DEI GRUPPI A
RISCHIO
CHEMIOPROFILASSI
SORVEGLIANZA
EPIDEMIOLOGICA
DISPOSIZIONI PER RIDURRE IL RISCHIO DI INFEZIONE
Strategie prioritarie:
•Identificazione rapida e trattamento delle persone malate
•Identificazione dei contatti e offerta di terapia
•Test per le persone ad alto rischio di TB (anche operatori
sanitari)
•Protezione individuale in aree ad elevato rischio
•Interventi tecnici per prevenire la diffusione e ridurre la
concentrazione di particelle
Chemioterapia preventiva antitubercolare
assunzione di farmaci antimicobatterici per un
periodo definito, per prevenire , nei soggetti nei
quali sia già avvenuto il viraggio tubercolinico, la
progressione da infezione a malattia tubercolare.
Chemioprofilassi
tentativi farmacologici atti ad impedire l'infezione
tubercolare in soggetti a rischio di contagio.
BACILLO DI CALMETTE-GUERIN (1908)
Vaccino vivo attenuato
Ceppo di M. bovis attenuato con passaggi su
patata biliata e glicerinata
Somministrazione intradermica
DPR 465 7.11.2001
neonati fino a 5 anni, con test tubercolinico negativo, conviventi o a stretto
contatto con soggetti in TB contagiosa.
Personale sanitario, studenti di medicina, allievi infermieri e chiunque, con
test tubercolinico negativo, operi in ambienti sanitari a rischio di esposizione a
ceppi MDR o chiunque operi in ambienti ad alto rischio e non possa, in caso di
cuticonversione, essere sottoposto a terapia per controindicazioni cliniche.
Legge n° 1088 del 14.12.1970
Dal 5° al 15° anno di età: figli di tubercolotici o coabitanti in nuclei familiari
di malati o ex malati di TB, figli del personale sanitario presso ospedali
sanatoriali, soggetti che vivono in zone depresse ad alta morbosità tubercolare.
Studenti di medicina all’iscrizione
Militari all’arruolamento
Addetti a strutture ospedaliere
Un buon vaccino deve essere sicuro ed efficace
CONTROINDICATO IN:
SOGGETTI HIV+
SOGGETTI IMMUNOCOMPROMESSI e IMMUNODEFICIENTI
SOGGETTI IMMUNOSOPPRESSI
GRAVIDANZA
COMPLICAZIONI frequenti in bambini sotto l’anno di età
SCARSA SICUREZZA
L’efficacia del BCG varia da un individuo all’altro
Protettivo nei bambini contro le forme severe di TB
(meningea e miliare 46-99%) rispetto alle forme meno
aggressive come la TB polmonare (0-80%)
L’efficacia della vaccinazione infantile diminuisce nell’arco di
10-15 anni e, nell’adulto, risulta pressoché impotente ad
impedire la riattivazione di TB latente o come prevenzione.
Il vaccino BCG induce cutireattività al test PPD:
interferenza con la diagnosi in caso di infezione
da M. tuberculosis!
Più sicuri,
più efficaci!
BCG
RICOMBINANTI
(reintroduzione di
geni, codificanti
proteine
immunogene, persi
nei passaggi di
attenuazione)
BCG30
BCG:ΔUreC-Hly