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POR FESR BASILICATA 2007-2013 Relazione sullo stato di avanzamento al 31 marzo 2015 e sulla proposta di riprogrammazione PO FESR Basilicata 2007/2013 – Aprile 2015 Regione Basilicata Ufficio Autorità di Gestione dei Programmi Operativi FESR Dipartimento Programmazione e Finanze Via Vincenzo Verrastro, 4 – 85100 Potenza 1

Riprogrammazione Po Fesr Basilicata

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POR FESR BASILICATA 2007-2013

Relazione sullo stato di avanzamento al 31 marzo 2015 e sulla proposta di

riprogrammazione

! PO FESR Basilicata 2007/2013 – Aprile 2015

Regione Basilicata Ufficio Autorità di Gestione dei Programmi Operativi FESR

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INDICE

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1. Finalità ed obiettivi del documento

La presente relazione ha la finalità di illustrare al Consiglio regionale la proposta di revisione del POR FESR 2007-2013 alla luce della comunicazione annunciata all’Assemblea da parte del Presidente della Giunta.

E’ opportuno evidenziare che essa è fornita in anticipo rispetto alle naturali scadenze; infatti, l’articolo 6 della Legge regionale n. 31/2009 prevede, al comma 2, che la Giunta regionale entro il 31 maggio di ciascun anno presenta al Consiglio Regionale, in vista della sessione comunitaria, una relazione nella quale siano esposti, tra l’altro: “lo stato di avanzamento alla data del 31 dicembre dell’anno precedente lo svolgimento della sessione comunitaria, dei singoli programmi cofinanziati da risorse comunitarie in corso di attuazione a livello regionale nonché l’indicazione delle iniziative che la Giunta regionale intende intraprendere nell’attivazione di risorse comunitarie e nell’implementazione delle relative azioni programmatiche”. Ciò al fine di consentire al Consiglio regionale di convocare la sessione comunitaria entro il 30 giugno per poter “verificare lo stato di avanzamento dei programmi cofinanziati da risorse comunitarie attivati a livello regionale” (comma 1, lett. c, dell’art. 6 della L.R. n. 31/2009).

Al fine di poter cogliere al meglio le motivazioni della riprogrammazione del POR FESR, nel documento si è ritenuto di dover illustrare dapprima lo stato di attuazione finanziaria del programma operativo e dei singoli Assi, evidenziando per ciascun Asse:

- i principali risultati raggiunti nell’ambito di ciascun Asse a livello di obiettivo specifico; - le principali criticità emerse nel corso dell’attuazione dell’Asse; - la proposta di revisione del POR FESR; - il quadro di riferimento socio-economico relativo agli ambiti programmatici degli assi

interessati da un incremento della dotazione finanziaria.

La proposta di revisione del POR FESR 2007-2013, da sottoporre all’approvazione del Comitato di Sorveglianza, è stata approvata dalla Giunta regionale con la DGR n. 420/2015.

Il Programma Operativo FESR Basilicata 2007-2013 (di seguito POR FESR) è stato approvato con decisione della Commissione europea del dicembre 2007. Ha subito tre revisioni, approvate con decisione della Commissione rispettivamente a marzo 2010, a dicembre 2011 ed a dicembre 2012. Il POR FESR è solo uno dei tre programmi comunitari della programmazione 2007-2013, insieme al POR FSE 2007-2013 ed al PSR FEASR 2007-2013. L’ultima versione del POR FESR è quella allegata alla DGR n. 1792/2012 (versione n. 4). Il POR FESR si compone di otto assi prioritari (vedi di seguito) ed ha una dotazione finanziaria complessiva di 752,186 milioni di euro. Per maggiori informazioni: www.porbasilicata.it

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2. Stato di attuazione finanziaria del POR FESR al 31.03.2015 Sulla base dei dati ufficiali certificati al 31 marzo 2015 sul POR FESR Basilicata 2007-2013, le spese ed i pagamenti ammissibili sostenuti e rendicontati dai beneficiari ammontano a circa 551 milioni di euro, pari al 73,3% della dotazione complessiva del programma (circa 752 milioni di euro).

Nella tabella 1 è riportato il dettaglio dello stato di attuazione per singoli Assi.

Tabella 1 – Progetti e spesa rendicontata del PO FESR Basilicata 2007-2013 al 31.03.2015

Fonte: Elaborazione Ufficio Autorità di Gestione PO FESR Basilicata 2007/2013 su dati sistema informativo SIMIP

L’avanzamento del programma è stato assicurato grazie all’attivazione di 267 procedure attuative (avvisi, bandi, Accordi di Programma), nell’ambito delle quali alla data del 31.03.2015 sono state selezionate e rendicontate 1.855 progetti.

Grazie alle misure di accelerazione poste in essere dall’Autorità di Gestione, insieme alle Direzioni

AssiDotazione

attuale (euro)

Numero operazioni

rendicontate

Spese certificate alla

CE (euro)

Performance

(pagamenti / dotazione)

(%)

I Accessibilità 87.948.267,00 19 92.516.640,69 105,2%

II Società della conoscenza 157.148.226,00 89 72.248.499,87 46,0%

III Competitività produttiva 119.974.682,00 369 93.386.235,08 77,8%

IV Valorizzazione dei beni culturali e naturali 102.770.000,00 502 92.936.397,92 90,4%

V Sistemi urbani 32.459.384,00 62 4.059.554,99 12,5%

VI Inclusione sociale 71.128.976,00 486 61.391.024,92 86,3%

VII Energia e sviluppo sostenibile 146.371.177,00 179 108.666.924,08 74,2%

VIII Governance assistenza tecnica 34.385.660,00 149 25.822.348,05 75,1%

TOTALE 752.186.372,00 1.855 551.027.625,60 73,3%

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generali ed agli Uffici dei Responsabili delle Linee di intervento, nell’ultimo anno (tra aprile 2014 e marzo 2015) il programma operativo ha fatto registrare un notevole avanzamento nell’attuazione passando da 445,625 milioni di euro di pagamenti al 30 aprile 2014 (pari al 59,24% della dotazione) a 551,027 milioni di euro al 31 marzo 2015 (pari al 73,3%), ossia un incremento di 1

circa 105,4 milioni di euro di spesa rendicontata (+ 24%).

Tale incremento si è registrato nonostante il vincolo del patto di stabilità interno che ha interessato nel 2015 sia la Regione Basilicata che gli Enti Locali beneficiari (Province e Comuni). E’ opportuno rammentare, infatti, che ai fini del patto di stabilità interno non incide la sola quota comunitaria del POR; mentre incidono la quota nazionale e quella regionale.

E’ opportuno rilevare altresì che al 31.12.2014 la spesa certificata sul POR FESR 2007-2013 ha consentito di raggiungere il target di spesa previsto in base alla regola comunitaria dell’N+2 scongiurando così il disimpegno automatico delle risorse.

3. Finalità della proposta di riprogrammazione La proposta di riprogrammazione è stata approvata con DGR n. 420 del 31.3.3015 al fine di sottoporla all’approvazione del Comitato di Sorveglianza.

E’ opportuno precisare che il 2015 è l’ultimo esercizio per l’attuazione del programma, in quanto le operazioni devono essere concluse ed i pagamenti devono essere effettuati dai beneficiari entro la data ultima del 31.12.2015. La Regione Basilicata dovrà inviare alla Commissione europea i tre documenti finali entro il 30 marzo 2017: Rapporto finale di esecuzione; domanda di pagamento a saldo; rapporto di audit.

La principale finalità della proposta di rimodulazione finanziaria è quella di «mettere in sicurezza» il Programma operativo ed assicurare il pieno utilizzo del risorse entro la data ultima di ammissibilità delle spese del 31.12.2015 spostando risorse dai 3 Assi con maggiore ritardo agli altri Assi che hanno ad oggi realizzato una migliore performance realizzativa.

Ove si renda necessario, la Regione Basilicata potrà presentare alla Commissione europea una ulteriore ed ultima proposta di rimodulazione del Programma entro e non oltre il 30 settembre 2015. A riguardo, è rilevante considerare che alla chiusura del periodo di programmazione è possibile sfruttare la cosiddetta flessibilità del 10% tra assi, in base alla quale è possibile rendicontare su alcuni assi che mostrano maggiore “tiraggio” spese superiori alla dotazione, fino ad un massimo del 10% in più, compensando tale overspending con una minore spesa su altri assi.

La riprogrammazione proposta prevede spostamenti di risorse tra Assi, che ammontano a complessivi 67,6 meuro. E’ opportuno precisare che la maggior parte delle proposte di

Si tratta dello stato di avanzamento illustrato nel corso della sessione comunitaria del Consiglio regionale di maggio 1

2014.

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variazione del piano finanziario si rendono necessarie per allineare la dotazione finanziaria degli Assi con l’importo delle operazioni già finanziate nell’ambito dello stesso. Solo in via subordinata la revisione proposta comporta l’attivazione di nuovi provvedimenti di selezione e/o ammissione a finanziamento delle operazioni.

Le modifiche proposte al piano finanziario del PO FESR 2007-2013, oltre a motivazioni di carattere amministrativo e tecnico, hanno anche un fondamento nella lettura dei fabbisogni e delle priorità più urgenti del quadro socio economico lucano. Sintetizzando, le modifiche prevedono (cfr. Tabella 2):

a) un incremento molto sostanzioso dell’Asse I Accessibilità (+29,8%) e dell’Asse Inclusione Sociale (21,7%);

b) un incremento meno sostanzioso degli Assi IV (Beni culturali e naturali) e VII Energia e sviluppo sostenibile;

c) un decremento molto forte dell’Asse V (Città) e degli Assi II (Società della conoscenza) e III (Competitività produttiva).

Tabella 2 – Proposta di riprogrammazione approvata con DGR n. 420 del 31/03/2015

Fonte: Elaborazione Ufficio Autorità di Gestione PO FESR Basilicata 2007/2013

Nel paragrafo successivo sono illustrate le finalità delle revisioni per singolo Asse dopo aver

ASSI

Dotazione 2007-2013 Decisione

dicembre 2012 (Attuale)

Nuova Dotazione 2007-2013 (Proposta)

Variazione

(+/-) (%)

A C D=C-A E=D/A

I Accessibilità 87.948.267,00 114.168.377,60 26.220.110,60 29,8%

II Società della conoscenza

157.148.227,00

125.314.346,47 - 31.833.880,53 -20,3%

III Competitività produttiva 119.974.682,00

96.036.701,22 - 23.937.980,78 -20,0%

IV Valorizzazione dei beni culturali e naturali

102.770.000,00

114.135.063,85 11.365.063,85 11,1%

V Sistemi urbani 32.459.384,00

20.606.626,98 - 11.852.757,02 -36,5%

VI Inclusione sociale 71.128.976,00

86.580.504,83 15.451.528,83 21,7%

VII Energia e sviluppo sostenibile

146.371.177,00 160.959.092,05 14.587.915,05 10,0%

VIII Governance e assistenza tecnica

34.385.660,00

34.385.660,00 - -

Totale 752.186.373,00 752.186.373,00 -

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illustrato lo stato di attuazione dell’asse, i principali risultati e le principali criticità registrate nel corso dell’attuazione.

4. Attuazione e proposta di revisione per singolo asse 4.2. Asse I - Accessibilità

ANALISI DEI PROGRESSI E DEI RISULTATI RAGGIUNTI

L’Asse I persegue l’obiettivo generale di “assicurare ai cittadini ed alle imprese residenti standard elevati di accessibilità e di qualità dei servizi per la mobilità di persone e merci attraverso il potenziamento delle reti di trasporto e dei sistemi logistici”. L’Asse si declina in tre obiettivi strategici di seguito illustrati.

1. Rafforzamento della connettività della viabilità interna di livello regionale e provinciale alle reti TEN

L’obiettivo specifico mira al completamento ed adeguamento di due itinerari di collegamento viario infraregionale verso la rete stradale TEN - prendendo a riferimento i corridoi tirrenico, adriatico e jonico - attraverso la realizzazione di cinque interventi infrastrutturali nell’ambito di due itinerari (direttrici strategiche).

Nell’ambito del “corridoio adriatico-jonico” sono stati finanziati tre progetti attuati dalla Provincia di Matera finalizzati all’adeguamento della SS 175 (innesto ex SS 380 – SS 106 Ionica), inclusa la realizzazione dei relativi svincoli e complanari e lo spostamento di condotte irrigue nel tratto compreso tra il bivio di Bernalda e la SS 106 Jonica. L’opera stradale, già conclusa e percorribile, ha una lunghezza di 21,4 Km. La strada, compresa nell’asse prioritario Bradanico, rappresenta un tratto dell’itinerario interregionale Bradanico-Salentino che si sviluppa sull’A16 (innesto di Candela) fino al Salento. Infatti una volta arrivati al casello di Candela in provincia di Foggia, si può percorrere la “Bradanica” fino a Matera e da Matera attraverso la SS 175 si arriva sullo Ionio, collegando l’Adriatico e lo Ionio per mezzo della Basilicata.

Un altro intervento realizzato è il collegamento tra la SSV 658 Candela/Potenza e la SS 655 Bradanica, I° tronco, 3° lotto (dallo svincolo di Ripacandida allo svincolo di Ginestra). Si tratta di un progetto avviato solo a novembre 2013 a causa di un ricorso contro l’aggiudicazione dell’appalto che prevede una lunghezza di 1,4 Km con una galleria naturale e due viadotti già realizzati. Tale progetto - insieme a quelli finanziati con risorse FSC (ex FAS) sul tracciato dell’Oraziana – hanno come obiettivo anche la realizzazione di un collegamento trasversale in grado di connettere funzionalmente due assi viari strategici per lo sviluppo dell’intera Regione e, precisamente, la Candela – Melfi – Potenza con la SS. Bradanica in direzione per Matera e

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Taranto, consentendo la rottura dell’isolamento dell’area del venosino.

2. Potenziamento e miglioramento della rete e dei servizi di trasporto su ferro L’obiettivo ha puntato al rafforzamento dell’offerta trasportistica ferroviaria regionale, attraverso interventi di potenziamento della rete e di qualificazione dei servizi relativi alla mobilità delle persone, lungo l’asse Potenza-Matera-Bari in modo da accrescere l’accessibilità alle polarità urbane e produttive extraregionali, mediante tre interventi di adeguamento infrastrutturale e due interventi per l’acquisto di materiale rotabile attuati da Ferrovie Appulo Lucane:

• Lavori di rinnovo binario sulla tratta Venusio – Matera Sud della linea FAL Bari – Matera i cui lavori sono in fase di completamento;

• I lavori di rinnovo del binario sulla tratta Genzano- Oppido della rete FAL i cui lavori sono quasi completati e sono stati rallentati dal nubifragio dell’agosto 2013;

• I lavori di efficientamento ed adeguamento funzionale della linea FAL Gravina-Avigliano Lucania - nella tratta Cancellara – Pietragalla – San Nicola avviati a settembre 2013;

• L’acquisto di due treni a tre casse entrati in esercizio nei primi mesi del 2014; • L’acquisto di tre nuovi treni disposta a luglio 2014 ed entrati in esercizio ad aprile 2015.

3. Potenziamento della mobilità regionale passeggeri L’obiettivo ha puntato sulla realizzazione di otto aree di interscambio per il raccordo intermodale dei trasporti su gomma tali da migliorare l’offerta trasportistica regionale, riducendo il ricorso al trasporto privato e migliorando notevolmente lo standard di servizi ai cittadini /utenti. Si tratta di 8 aree di interscambio, realizzate in parte da FAL ed in parte dalla Provincia di Potenza, e di seguito localizzati: nella zona industriale di San Nicola di Mefi; nell’area industriale del Comune di Rapone (SS 401 “Ofantina”); lungo la SP ex 381 del Passo delle Crocelle; al bivio di Acerenza-Cancellara-Oppido (ex Pian di Cerro); nella stazione di Acerenza; allo scalo FAL di Marsico Nuovo sulla SS 598; lungo la SP 11 “Montemurro” (ex SS 598-bivio Montemurro) ed al bivio Francavilla-Sinnica sulla SS 633. Tali interventi stanno facendo registrare tuttora dei ritardi nella realizzazione rispetto alle previsioni iniziali.

PRINCIPALI CRITICITA’ Le principali criticità in fase di attuazione sono emerse nell’ambito dell’obiettivo “Qualificazione delle strutture e dei servizi logistici regionali” che rimarrà del tutto inattuato in quanto, a seguito delle procedure negoziali avviate dalla Regione Basilicata con le Province di Matera e Potenza e con i Consorzi industriali delle due Province: - il progetto del Consorzio di Matera non ha acquisito entro i termini necessari le necessarie

valutazioni ambientali; - l’operazione selezionata del Consorzio Industriale di Potenza relativa alla “Realizzazione

di un’area intermodale per lo scambio di merci nell’agglomerato industriale di Tito Scalo” si PO FESR Basilicata 2007/2013 – Aprile 2015

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sarebbe conclusa oltre i termini di ammissibilità e rendicontazione della spese (31 dicembre 2015) per la necessità di realizzare un intervento di messa in sicurezza propedeutico alla realizzazione dell’area intermodale.

RIPROGRAMMAZIONE

Si prevede di incrementare la dotazione dell’Asse di 26,220 milioni di euro (da 87,948 a 114,168 milioni di euro). Si prevede quindi di ripristinare la dotazione inziale dell’Asse I che inizialmente ammontava a circa 115 milioni di euro e che a seguito della revisione del POR di dicembre 2012 era stata ridotta per poter trovare le risorse utili alla realizzazione del “Grande progetto Agenda Digitale” non realizzato (vedi Asse II).

La proposta di riprogrammazione intende dare “copertura finanziaria” con risorse FESR all’overbooking maturato nell’ambito del succitato obiettivo 1, relativo a due progetti attuati dalla Provincia di Potenza nell’ambito del più vasto tracciato della “Oraziana”: • il collegamento tra la SSV Candela-Potenza e la SS 655 Bradanica il 4° lotto 1°stralcio (da

svincolo Ginestra a Venosa Sud): un tracciato della lunghezza di 3,446 km. Tale progetto, inizialmente finanziato con fondi FAS, con la D.G.R. n. 815/2013 è stato oggetto di riprogrammazione e messo a rendicontazione del FESR (circa 13,9 milioni di euro);

• il succitato progetto di collegamento tra la SSV 658 Candela/Potenza e la SS 655 Bradanica, I° tronco, 3° lotto (dallo svincolo di Ripacandida allo svincolo di Ginestra) che è in parte finanziato da fondi FAS e che verrebbe spostato interamente su fondi FESR (12,6 milioni di euro).

A valere sul succitato obiettivo 2, si sta valutando la possibilità di acquistare un nuovo treno da utilizzare sulla tratta ferroviaria nazionale Potenza-Melfi-Foggia al fine di migliorare la qualità del servizio e rafforzare uno degli obiettivi del programma, ovvero la mobilità sostenibile dei passeggeri.

QUADRO SOCIO-ECONOMICO DI RIFERIMENTO Il potenziamento finanziario dell’Asse I - che contribuisce al completamento della Oraziana - è giustificato con il modesto indice di accessibilità dei sistemi locali del lavoro del Vulture, sui quali insiste l’Oraziana, che dovrebbe collegare in modo migliore Venosa e Ginestra con Rionero e quindi con la Basentana e la Potenza-Melfi, in modo da migliorare l’accessibilità di quell’area della regione al capoluogo ed all’asse autostradale tirrenico. In effetti, la cartina dell’indice di accessibilità dei sistemi locali del lavoro elaborata dall’Isfort mostra chiaramente la bassa accessibilità dell’area nord e nord est della regione, che oscilla fra una valore di 54 e di 57-58, inferiore alla media nazionale (59,5). E l’ampliamento dell’accessibilità viaria dovrebbe esaltare il potenziale alto indice di turisticità che un luogo di rilevanza culturale e storica come Venosa può avere.

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Indice di accessibilità logistica dei sistemi locali del lavoro (Isfort)

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4.3. Asse II – Società della Conoscenza

ANALISI DEI PROGRESSI E DEI RISULTATI RAGGIUNTI

L’Asse II persegue l’obiettivo generale di “fare della Basilicata una società incentrata sulla ‘economia della conoscenza’ attraverso il potenziamento della ricerca, la diffusione delle innovazioni e lo sviluppo delle reti ICT”. Tutte le azioni selezionate a valere sull’asse concorrono al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda rinnovata di Lisbona.

L’Asse di articola nei seguenti due obiettivi specifici:

1. Sostegno alla domanda di innovazione delle imprese finalizzata all’innalzamento della competitività del sistema produttivo regionale attraverso il rafforzamento delle reti di cooperazione tra imprese e organismi di ricerca

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Sono stati finanziati diversi progetti, di seguito si da conto dei più significativi: • E’ in corso di completamento la realizzazione dell’edificio del Campus sul Manufacturing

e del Centro ricerche presso l’Area industriale di Melfi, nonché l’allestimento dei relativi laboratori specialistici.

• Il progetto Castelgauss, in corso di attuazione, mira alla realizzazione di un centro di livello europeo nel settore della sicurezza dello spazio “Space Guard” localizzato nel Comune di Castelgrande e prevede la realizzazione di una stazione di osservazione di oggetti orbitanti potenzialmente pericolosi (detriti spaziali). Il progetto - che può comportare ricadute di interesse industriale, in termini di sviluppi tecnologici, sui metodi, sulle tecnologie e sui mezzi di osservazione di oggetti nello spazio - sarà operativo nel corso del 2014 allorquando sarà installato il telescopio da parte della scuola di ingegneria Aerospaziale dell’Università di Roma.

• Attraverso l’Accordo tra la Regione Basilicata ed il Consorzio per l'area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste – AREA (ente pubblico di ricerca) è stata finanziata l’operazione “Basilicata Innovazione” grazie alla quale sono stati attivati alcuni progetti finalizzati per lo più a supportare le imprese nel processo di promozione della cultura dell’innovazione e di facilitazione dei processi di trasferimento tecnologico. Con i progetti Innovation Network , SISTER e Servizio Brevetti si è consolidata l’attività dei sette Centri di Competenza specializzati per offrire competenze e soluzioni per l’innovazione di prodotto, di processo e gestionale.

• Nell’ambito dell’ operazione “Basilicata Innovazione”, è stato emanato anche un avviso pubblico per la concessione di voucher per l’innovazione, cosiddetti “Premi Innovazione” al fine di consentire alle PMI lucane l’accesso a servizi personalizzati di supporto all’innovazione (circa 30 imprese ammissibili).

• Il progetto Biogreen Start finalizzato alla strutturazione ed avvio del Polo delle biotecnologie verdi della Basilicata (previsto nella strategia regionale per la ricerca e l’innovazione) per lo sviluppo di prodotti e processi biotecnologici e l’erogazione di servizi innovativi, per la competitività delle imprese agroalimentari ed agroindustriali.

• Il progetto N.I.B.S. (networking and internationalization of Basilicata Space Technologies) finalizzato alla messa in rete del sistema delle imprese, dell’Università e degli enti di ricerca operanti nel settore delle tecnologie spaziali con gli analoghi sistemi utilizzati nel resto d’Europa, in modo da favorire l’implementazione su scala internazionale della citata strategia regionale per la ricerca e l’innovazione. In tale progetto, grande importanza riveste l’identificazione dei potenziali end users con particolare attenzione ai paesi emergenti del bacino del Mediterraneo.

• A valere sul Bando a sportello per il sostegno allo start up e allo spin off delle imprese in settori innovativi sono stati finanziati 6 progetti di start up operanti nell’ambito dell’ICT.

2. Diffusione delle nuove tecnologie e dei servizi avanzati connessi all’impiego dell’ICT, PO FESR Basilicata 2007/2013 – Aprile 2015

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rafforzando i processi di modernizzazione della P.A. e di innovazione delle PMI Nell’ambito dell’obiettivo specifico sono stati attivati gli interventi previsti dall’Agenda Digitale in ambiti quali: Infrastrutture e sicurezza, Identità digitali, Dati Pubblici e Condivisione, Competenze Digitali, Amministrazione Digitale e Comunità Intelligenti. In particolare si elencano le seguenti operazioni: • Nell’ambito del “Bando Pubblico per lo sviluppo della rete a Banda Larga nelle aree a

fallimento di mercato finalizzato al superamento del digital divide” (cofinanziato sia da fondi FESR che FEASR) è stato selezionato un operatore di telecomunicazione (Fastweb SpA) per completare l’infrastrutturazione della banda larga e garantire un traffico di rete di almeno 2 Mbps alla residua popolazione che, risiedendo in territori caratterizzati da particolari condizioni orografiche, non è stata raggiunta dalla ADSL.

• E’ stata indetta la gara per il potenziamento e la messa in sicurezza del Data Center regionale per ospitare applicazioni e servizi cloud per le Pubbliche Amministrazioni, quali tra gli altri: Anagrafe, Tributi, Catasto, Protocollo, Albo pretorio, Gestione del Personale, Pagamenti della PA, Sito web. L’operazione consente la messa in sicurezza e l’attivazione dei servizi di disaster recovery e continuità operativa per assicurare la protezione dei dati di valore strategico e la relativa gestione, nonché la realizzazione di un’infrastruttura per la gestione virtualizzata dei sistemi applicativi comunali e l'erogazione dei servizi in modalità cloud computing. Contestualmente ha preso avvio una sperimentazione, su 30 comuni, per la definizione degli studi fattibilità tecnica ex art.50 bis del Codice Amministrazione Digitale per la Continuità Operativa dei dati delle Pubbliche Amministrazioni.

• E’ stato avviato il sistema di Posta Elettronica Certificata. La Regione Basilicata è iscritta nell’elenco dei Gestori di PEC del DigitPA per rilasciare una casella di PEC a tutti i cittadini che fanno richiesta. L’operazione prevede la distribuzione di 25.000 token (di cui 23841 token distribuiti nei primi tre anni).

• E’ stato implementato il nuovo Portale dei Servizi della Regione Basilicata che integra in sé tutti i Servizi dell’Ente Regione realizzando nuovi strumenti e metodi di comunicazione 2.0. Nell’ambito del Portale sono stati resi disponibili nuovi servizi per la trasparenza amministrativa che tramite il sistema open data consentono di visualizzare, ad esempio, i pagamenti della PA nei confronti dei beneficiari pubblici e privati.

• Il progetto “Conservazione sostitutiva” prevede la dematerializzazione e conservazione, con conseguente eliminazione del cartaceo, dei dati clinici ed amministrativi della Regione Basilicata e del Servizio Sanitario Regionale.

• E’ stato attivato il servizio Pagamenti on-line, una piattaforma che consente già il pagamento sul circuito CartaSI (sistema CPay) e sul circuito Poste Italiane e che, attualmente, consente di effettuare il pagamento dei ticket sanitari relativi alle prestazioni prenotate attraverso il Centro Unificato di Prenotazione (CUP).

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• Gli interventi per la copertura con reti wireless riguardano un’area di 5.000 Kmq nel senso che la metà del territorio lucano risulta coperto da reti wireless nell’ambito della P.A.

• Sono stati finanziati interventi di rafforzamento della RUPAR (circa 20); • E’ stato sottoscritto ad agosto 2014 un Accordo tra la Regione Basilicata ed il Ministero

per lo Sviluppo Economico al fine di realizzare l’operazione riguardante “Interventi per la diffusione della Banda Ultra Larga nella regione Basilicata” che prevede la realizzazione dell’infrastruttura passiva abilitante l’offerta di servizi a banda ultra larga ad una velocità di connessione di almeno 30Mbps sul territorio regionale. Il primo “lotto funzionale”, a valere sul POR FESR 2007-2013, interessa 25 comuni e 3 aree industriali/produttive;

• E’ stata finanziata l’operazione “Agenda Digitale nelle Scuole della Basilicata” ad ottobre 2014, per un importo pari a circa 1,7 milioni di euro

PRINCIPALI CRITICITA’ Ad agosto 2012, a seguito dell’approvazione del Piano di azione e coesione (PAC), la Regione Basilicata è stata indotta a modificare il POR FESR 2007-2013 per spostare risorse sull’Asse II. La Regione Basilicata ha individuato il Ministero dello Sviluppo Economico come organismo intermedio delegando l’attuazione del “grande progetto” “Agenda digitale” (circa 54 milioni di euro di contributo pubblico) finalizzato all’implementazione sul territorio regionale della Banda Ultra Larga. Non è stato possibile attuare il Grande progetto in quanto il Bando di gara gestito dal Ministero per il tramite della società Infratel SpA è andato deserto. La Giunta regionale ha istituito una Task Force regionale con il compito di rimodulare l’operazione. A luglio 2014 è stato ammesso a finanziamento il nuovo progetto che interesserà 64 Comuni e 4 aree industriali, suddiviso in 2 lotti (come descritto di seguito)-

RIPROGRAMMAZIONE

Si prevede di ridurre la dotazione dell’Asse di 31,834 milioni di euro. La mancata attuazione del Grande Progetto “Agenda digitale” è stata in parte compensata dalla successiva rimodulazione dei fondi resisi disponibili a valere sull’obiettivo 2, attraverso l’ammissione al finanziamento a luglio 2014 (DGR n. 943/2014) dell’operazione per la diffusione della Banda Ultra Larga nella Regione Basilicata suddivisa in due lotti funzionali: - un primo lotto funzionale per un importo di circa 13,5 Meuro a valere sul POR FESR

Basilicata 2007-2013 che interessa 25 comuni e 3 aree industriali; - un secondo lotto funzionali per l’importo di circa 9,2 meuro a valere sulla programmazione

FESR 2014-2020 a favore di 39 comuni ed 1 area industriale.

Le risorse dell’Asse sono in parte riallocate a valere sui due succitati obiettivi: - Obiettivo 1, assicurando la continuazione dell’operazione “Basilicata Innovazione” anche

nell’ultimo semestre del 2015 (circa 1,5 milioni di euro); - Obiettivo 2, attraverso una serie di azioni poste in essere e/o in corso di attivazione, quali:

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✓ l’assicurazione della continuità dei servizi di carattere informativo e professionale offerti dal Centro Servizi Regione Basilicata fino al 31/12/2015, per un importo pari a circa 9,7 milioni di euro, disposta a marzo 2015 nelle more dell’espletamento del Bando di gara approvato dalla Giunta regionale;

✓ il potenziamento della Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione Regionale (RUPAR-CTR) per accrescere l’interoperabilità e la cooperazione tra tutte le PA locali della Basilicata e gli enti e i soggetti che con essa interagiscono (circa 4,1 milioni di euro);

✓ l’ammissione a finanziamento di operazioni individuate dalla Task Force "Agenda Digitale"; nonché di operazioni per la diffusione del sistema di e-government regionale (circa 5 milioni di euro).

La riduzione della dotazione dell’Asse II è “ineludibile” per la difficoltà di poter selezionare ed attuare ulteriori interventi in grado di completarsi entro la data ultima di ammissibilità della spesa. La condizione di tale comparto appare certamente problematica ma non drammatica. Infatti, il grado di utilizzo di Internet delle famiglie passa dal 35,3% del 2005 al 54% del 2014. La diffusione della banda larga fra le imprese passa dal 32,6% del 2004 al 91,2% del 2014. Tali progressi sono molto importanti, e potranno essere ulteriormente migliorati, pervenendo a valori di eccellenza anche nazionali, mediante l’importante sforzo finanziario che verrà fatto, sulla banda ultra larga e sulla diffusione di servizi on line per i cittadini, dal ciclo di programmazione 2014-2020.

4.4. Asse III – Competitività Produttiva

ANALISI DEI PROGRESSI E DEI RISULTATI RAGGIUNTI L’Asse III persegue l’obiettivo generale di “accrescere il tasso di competitività sui mercati nazionali ed internazionali del sistema produttivo della Basilicata a livello sia settoriale che territoriale”. L’Asse si articola nei seguenti quattro obiettivi specifici:

1. Completamento degli interventi di infrastrutturazione delle aree per insediamenti produttivi

Nell’ambito dell’obiettivo specifico sono stati attivati i seguenti interventi: • Grazie alle procedure negoziali avviate con gli Enti Locali ed i Consorzi industriali, si è

puntato al completamento infrastrutturale delle aree artigianali e delle aree industriali. Gli interventi hanno interessato 44 aree artigianali localizzate nel territorio di 39 Comuni; 9 interventi nelle aree industriali gestite dal Consorzio industriale ASI della Provincia di Matera (Val Basento – Ferrandina; Val Basento - Pisticci scalo; Jesce – Matera; La Martella – Matera); 16 interventi nelle aree industriali gestite dal Consorzio industriale ASI della Provincia di Potenza (San Nicola di Melfi, Alta Val d'Agri, Tito, San Nicola di Melfi e Vitalba, Baragiano, Balvano, Isca Pantanelle, Senise). Gli interventi in atto presentano un valore di circa 30 milioni di euro.

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• E’ stato avviato e concluso l’intervento denominato “Infrastruttura telematica a larga banda (in fibra ottica e wireless)”, realizzato nelle aree industriali di Jesce e La Martella e l’area PAIP del Comune di Matera per le imprese del Distretto Industriale del Mobile Imbottito di Matera.

2. Promozione di un sistema ‘mirato’ di incentivazioni alle imprese ed alle attività economiche

Nell’ambito dell’obiettivo specifico sono stati attivati bandi a favore delle PMI lucane i cui investimenti sono per lo più in corso di realizzazione: • La procedura valutativa a sportello per il sostegno all'innovazione della PMI (c.d. Bando

"click day") approvato con DGR n. 1904/2009 e ss.mm.ii. si poneva l’obiettivo di favorire l’accrescimento dimensionale delle PMI lucane mediante lo stanziamento di 50 milioni di euro (di cui 32 milioni di euro di fondi FESR e 18 milioni di euro di fondi del Programma Val d’Agri e del Programma Senisese). Il Bando, al netto delle rinunce e delle revoche, ha fatto registrare all’interno dell’Asse un “tiraggio” pari a poco più di 28,5 milioni di euro.

• La “procedura valutativa a sportello per sostegno e innovazione PMI” (c.d. Bando PMI Innovazione) approvato con DGR n. 2183/2010, è finalizzata a sostenere i “processi innovativi delle micro, piccole e medie imprese della Basilicata”. Il bando ha stanziato 10,2 milioni di euro ed ha comportato la selezione di 73 PMI beneficiarie a fronte di 289 domande pervenute.

• La “Procedura valutativa a sportello per il sostegno allo start up e allo spin off di imprese in settori innovativi” (DGR n. 1044/2011) ha messo complessivamente a disposizione dei neo e aspiranti imprenditori più di 5 milioni di euro di cui il 29% riservato a start up di impresa nel settore ICT ed il 13% a favore di spin off accademici o industriali. Delle 126 domande di finanziamento presentate per una richiesta totale di oltre 26 milioni di euro, ne sono state ammesse a finanziamento 20. L’avviso era finalizzato a favorire il rafforzamento della competitività e dell’innovazione del sistema produttivo regionale attraverso il sostegno all’avvio (start up) e allo sviluppo di nuove imprese ad alto contenuto di conoscenza nell’ambito di settori innovativi ritenuti strategici per la Basilicata (energia, mobilità sostenibile, agrobiotecnologie, osservazione della terra, ICT, materiali e nuove tecnologie di produzione) e per la valorizzazione economica di idee innovative proposte da operatori privati qualificati provenienti dal sistema della ricerca o dal mondo della produzione.

• L’avviso “Aiuti agli investimenti in ricerca e sviluppo per le PMI della Basilicata” (DGR n. 834/2013) per una dotazione complessiva di 3 milioni di euro ha l’obiettivo di favorire l’accrescimento del contenuto innovativo delle attività produttive, lo sviluppo di produzioni che contribuiscano all’ampliamento delle opportunità di occupazione qualificata, nonché favorire la collaborazione fra mondo delle imprese e organismi di ricerca. In aggiunta alle 17 domande finanziate, è stato autorizzato lo scorrimento per un valore di 2,350 milioni di

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euro.

3. Potenziamento delle capacità di internazionalizzazione delle imprese e dei sistemi produttivi locali ed attrazione degli investimenti dall’Italia e dall’estero

Nell’ambito dell’obiettivo specifico sono state attivate le seguenti azioni a favore del sistema imprenditoriale lucano: • Con il forte coinvolgimento del partenariato economico e sociale si è proceduto alla

emanazione dell’Avviso pubblico "Sostegno all'internazionalizzazione delle PMI Lucane" (D.G.R. n. 209/2013 e ss.mm.ii.) avente una dotazione di 2,8 milioni di euro. Il bando ha l’obiettivo di favorire la partecipazione in forma aggregata delle micro e delle PMI rappresentative dei principali comparti e settori regionali nei mercati esteri, attraverso imprese in forma aggregata e/o accordi di cooperazione commerciale e tecnologica, stimolando l’avvio di progetti finalizzati all’apertura di nuovi mercati o al consolidamento di mercati già serviti. Sono stati candidati 30 progetti di internazionalizzazione che prevedono il coinvolgimento di circa 300 imprese.

• A decorrere dal 2010 sono state sostenute le azioni e le attività dello “Sportello regionale per internazionalizzazione delle imprese” (SPRINT).

4. Accesso al credito ed ingegneria finanziaria L’obiettivo specifico sostiene gli strumenti di ingegneria finanziaria attivati con il programma operativo: • Il fondo di garanzia FESR per le PMI a favore degli investimenti è stato istituito a

dicembre 2009 (DGR n. 2124/2009 e ss.mm.ii.) ed è gestito da Sviluppo Basilicata S.p.A.. La dotazione del fondo dagli iniziali 35 milioni di euro è stato ridotto agli attuali 29 milioni. Al 31.12.2014 sono state concesse garanzia per circa 4,1 milioni di euro. Nel corso del 2015, con una modifica all’Accordo di Finanziamento tra Sviluppo Basilicata e la Regione Basilicata, è stata prevista la possibilità di concedere garanzia anche su portafogli di finanziamenti, sotto forma di tranched cover (interventi in operazione di cartolarizzazione sintetica): tale possibilità richiede la individuazione di intermediari finanziari mediante uno specifico Avviso.

• Attraverso un Avviso Pubblico (DGR n. 211/2013) sono stati selezionati sei Consorzi Fidi operativi in Basilicata ai quali sono state concesse le risorse (3 milioni di euro) per integrare i rispettivi fondi rischi al fine di sostenere l’accesso al credito delle PMI aderenti a tali Consorzi mediante l’erogazione di garanzie alle imprese. A maggio 2014, a seguito dell’ulteriore definanziamento del fondo di garanzia FESR sono stati integrati ulteriormente i fondi rischi dei Consorzi FIDI per ulteriori 3 milioni di euro (DGR n. 552 del 13 maggio 2014).

PRINCIPALI CRITICITA’

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Nonostante il notevole interesse rilevato a valere su tutti bandi di incentivazione, con un volume di richieste sistematicamente superiore alle disponibilità finanziarie stanziate, in fase di chiusura a valere su alcuni dei bandi attivati si registrano elevate e impreviste economie dovute a revoche o rinunce legate alla prolungata situazione di crisi economica e finanziaria che le imprese beneficiarie sono state costrette ad affrontare, con relativa difficoltà di accesso al credito e conseguente incapacità da parte delle stesse di sostenere la copertura della quota di cofinanziamento privata prevista dai bandi per realizzare gli investimenti oggetto di finanziamento . Problemi particolari continuano a riscontrarsi nel rapporto sistema bancario – imprese, in quanto la forte crisi nella erogazione del credito che caratterizza questa fase economica, ha fortemente limitato la possibilità degli operatori economici di approvvigionarsi di capitale di debito, con conseguente difficoltà di accesso agli incentivi previsti dai bandi e rallentamenti nell’attuazione dei programmi di investimento. A questo scopo le modifiche apportate al regolamento del Fondo di Garanzia hanno superato le criticità inizialmente emerse, senza risolverle in maniera definitiva, rendendo necessaria una ulteriore riduzione dello strumento di ingegneria finanziaria.

RIPROGRAMMAZIONE

Si prevede di ridurre la dotazione dell’Asse di 23,938 milioni di euro. La proposta di revisione tiene conto sostanzialmente delle economie generatesi su alcuni bandi di aiuti alle imprese attivati e dell’attuale operatività del Fondo di Garanzia, che indice ad un’ulteriore riduzione del fondo da 29 a circa 10 milioni di euro. La rimodulazione finanziaria dell’Asse è assicurata altresì all’interno dello stesso asse mediante l’ammissione a finanziamento di operazioni a valere sull’obiettivo 1, per la realizzazione di altri interventi infrastrutturali nelle aree gestite dai Consorzi industriali ASI delle Province di Potenza e Matera, grazie al finanziamento di operazioni già selezionate ma non finanziate per mancanza di risorse finanziarie; nonché grazie agli scorrimenti a valere sull’obiettivo 2 su alcuni bandi, in particolare lo scorrimento di recente autorizzato (aprile 2015) del Bando di aiuti agli investimenti in ricerca e sviluppo per 2,350 milioni di euro.

QUADRO SOCIO-ECONOMICO DI RIFERIMENTO La riduzione sull’Asse III è motivata dal grave credit crunch, che riduce l’operatività di strumenti come il fondo regionale di garanzia, che non basta per sbloccare una grave condizione strutturale di riduzione del credito bancario alle imprese, e che rimane dunque in parte inoperoso, e dell’impossibilità di alcune imprese di completare i programmi di investimento attivati a valere su regimi di aiuto erogati dalla III.2 e dalla III.4, per via dell’indisponibilità di credito bancario. Infatti, come effetto della crisi, il mercato del credito è stato caratterizzato da un andamento restrittivo. Il credito bancario ha continuato infatti a ridursi per tutte le categorie di clientela, anche se la variazione negativa fra settembre del 2012 e del 2013, per famiglie e piccole imprese, è stata più lieve di quella registrata nel corrispondente periodo del 2011/2012, ma di converso è stata notevolmente più grave per il

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comparto delle medie e grandi imprese. Nell’insieme, i prestiti “vivi” (al netto delle sofferenze) alle imprese si riducono, in un anno, del 7,3%, in accelerazione rispetto alla riduzione di circa il 5,4% registrata assumendo a riferimento settembre 2012. Secondo l’indagine della Banca d’Italia sui responsabili degli istituti di credito lucani, uno dei motivi della riduzione del credito alle imprese risiede nella bassa domanda, legata ad un ciclo economico recessivo, che peraltro non accenna a migliorare nemmeno per i mesi a venire. Infatti, al primo semestre 2013, la domanda di credito nel settore delle costruzioni rimane ancora in riduzione, mentre in quello manifatturiero è stagnante. Solo nei servizi si riscontra una timida ripresa della domanda di credito. Accanto alla debole domanda di credito, vi è anche il problema del rischio di credito: la qualità creditizia, infatti, peggiora. Le sofferenze segnalate dagli istituti bancari lucani crescono nuovamente ad un tasso superiore al 7% nei primi nove mesi del 2013, dopo il rallentamento del 2012, e a settembre 2013 arrivano ad assorbire il 16,6% dell’ammontare totale degli impieghi. Conseguentemente al peggioramento del rischio di credito, le banche sono costrette ad operare in condizioni sempre più prudenziali, sottraendo liquidità netta al circuito economico. Il rapporto fra impieghi e depositi, infatti, passa dal 75,7% di settembre 2012 al più modesto 70,8% a settembre 2013, con una evidente sottrazione di liquidità circolante nel sistema economico locale, e quindi con effetti recessivi sull’economia regionale. A livello nazionale, ed a differenza della Basilicata, infatti, tale rapporto è, seppur anch’esso in riduzione, ancora pari al 146,7%, e quindi c’è ancora una quantità di liquidità immessa nel circuito economico superiore a quella che è stata prelevata sotto forma di raccolta. D’altra parte, il crescente rischio di credito si riflette anche in un alto costo del denaro preso a prestito, poiché il tasso di interesse riflette anche una valutazione del rischio. Il tasso di interesse effettivo pagato dalle imprese lucane per finanziamenti a revoca è infatti dell’8,52%, con uno spread negativo pari a 169 punti-base rispetto alla media nazionale.

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Variazione degli impieghi bancari ad alcune categorie di clientela residente in Basilicata Variazioni percentuali

! Fonte: Banca d’Italia (*) denominate “famiglie produttrici” dalla Banca d’Italia

Tasso di variazione delle sofferenze bancarie in Basilicata Variazioni percentuali

!

Fonte: Banca d’Italia

-­‐7,0

-­‐5,3

-­‐3,5

-­‐1,8

0,0

Famiglie Piccole  imprese  (*) Medio-­‐grandi  imprese

-­‐1,3566

-­‐6,324

-­‐3,3651 -­‐3,5503

-­‐1,2762

-­‐3,2826

se=.2013/se=.2012se=.2012/se=.2011

0,0

17,5

35,0

52,5

70,0

7,9867

61,0169

4,21057,0707

sett.2013/sett.2012 sett.2012/sett.2011 sett.2011/sett.2010sett.2010/sett.2009

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Tasso effettivo di interesse attivo per operazioni di finanziamento per cassa con rischio a scadenza, settembre 2013

!

Fonte: Banca d’Italia

Il basso livello di domanda di prestiti da parte delle imprese, associato ad un sistema imprenditoriale composto essenzialmente da piccole e piccolissime unità produttive, fa sì che il “taglio” medio dei prestiti concessi alle imprese lucane, pari a meno di 61.000 euro ad impresa, sia meno della metà di quello che viene, mediamente, erogato alle imprese italiane. Evidentemente, un livello così basso di prestito ad impresa si traduce in investimenti di piccole dimensioni, essenzialmente orientati verso la sostituzione di macchinari ed attrezzature obsoleti, e che non hanno la massa critica per generare un rilancio della competitività aziendale. Gli investimenti in innovazione, tecnologica ed organizzativa, ed in qualità totale, che sono quelli che consentono ad un sistema produttivo di “fare il salto” competitivo, richiedono, infatti, una massa critica minima di risorse.

Valore medio dei prestiti erogati alle imprese per impresa non finanziaria, anno 2013 Valori in euro

!

0

2,5

5

7,5

10

Basilicata Mezzogiorno Italia

6,83

9,058,52

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Fonte: Banca d’Italia

Nelle condizioni in cui si trova il mercato del credito, e con prospettive di mercato poco incoraggianti, la propensione agli investimenti delle imprese lucane, in quattro settori portanti come il manifatturiero, l’industria delle costruzioni, i servizi Ict ed il turismo, è chiaramente su un trend discendente, fra 2006/2007 e 2013, un calo della propensione ad investire che assume una intensità particolare per l’industria delle costruzioni, alle prese con una crisi settoriale piuttosto grave, ma anche i servizi avanzati di Ict, che sembrano aver perso, progressivamente, lo smalto dei primi anni Duemila.

Andamento della propensione ad investire delle imprese lucane per settore Imprese che hanno deciso di investire, valori percentuali

!

Fonte: OBI/SRM

Anche per il 2014, la Banca d’Italia evidenzia che Il credito bancario erogato in regione si è nuovamente ridotto, sebbene in misura inferiore rispetto allo scorso dicembre. L’attenuazione della caduta è stata diffusa tra i principali settori, più marcata per le famiglie consumatrici. L’andamento del credito alle imprese ha riflesso dinamiche della domanda e dell’offerta differenziate tra comparti produttivi. Si è accentuata la contrazione dei finanziamenti alle imprese manifatturiere che ha risentito del calo della domanda e, soprattutto, dell’irrigidimento delle condizioni di offerta. L’andamento della qualità del credito è rimasto stabile per le famiglie mentre per le imprese il tasso di ingresso in sofferenza è ancora aumentato in tutti i settori, salvo che nel comparto dei servizi: per il complesso delle imprese esso si è portato al 5,7 per cento.

0

17,5

35

52,5

70

2006/2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013  (*)

Manifa=uriero CostruzioniIct Turismo

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4.5. Asse IV – Valorizzazione dei Beni Culturali e Naturali

ANALISI DEI PROGRESSI E DEI RISULTATI RAGGIUNTI L’Asse IV persegue l’obiettivo generale di “accrescere, in una prospettiva di sviluppo turistico sostenibile, l’attrattività della Basilicata trasformando in vantaggio competitivo la variegata ricchezza dell’insieme delle risorse culturali e naturali e della biodiversità presenti sul territorio regionale”. Tale obiettivo generale mira a mobilitare, attraverso un approccio integrato e fortemente connotato sotto il profilo tematico e territoriale, il complesso e diffuso patrimonio naturalistico, storico-culturale e della biodiversità presente in Basilicata al fine di accrescere in maniera sostenibile la competitività nazionale ed internazionale delle destinazioni turistiche regionali e di favorire il processo di ‘destagionalizzazione’ dei flussi turistici attraverso il miglioramento e la diversificazione dell’offerta ricettiva ed il sostegno all’orientamento al mercato dei pacchetti turistici locali.

L’Asse si articola nei seguenti due obiettivi specifici:

1. Valorizzare l’insieme delle risorse culturali e naturali al fine di strutturare pacchetti integrati di offerta turistica in grado di diversificare le destinazioni turistiche regionali ed accrescere la loro competitività sui mercati nazionali ed esteri.

Una grossa parte dell’obiettivo specifico IV.1 è stata perseguita attraverso i Pacchetti Integrati di Offerta Turistica (PIOT) ormai in piena fase attuativa. I PIOT sono i progetti strategici che mettono insieme gli attori pubblici e i diversi soggetti del mondo imprenditoriale per condividere le linee di sviluppo e di messa in rete delle diverse risorse culturali, naturali e paesaggistiche di uno stesso territorio; nonché per valorizzare i beni culturali e naturali della Basilicata al fine di strutturare una migliore e più competitiva offerta turistica sui mercati nazionali ed esteri. Per questo motivo con i PIOT si sono formati partenariati fra attori pubblici e soggetti privati in grado di favorire lo sviluppo di forme imprenditoriali innovative e la commercializzazione di prodotti turistici in linea con il Piano Turistico Regionale. Tale modello, seppure complesso nella sua attuazione, ha consentito al Sistema Turistico regionale di compiere un deciso passo in avanti verso la sua affermazione. Sono stati avviati tutti i PIOT del territorio regionale che sono attualmente ad un differente livello di attuazione. I PIOT formatisi (DGR 1094/2010) a seguito della stipula di Accordi di Programma sono 11 (PIOT “Antica Lucania”; PIOT “Appennino Lucano Val d’Agri-Lagonegrese”; PIOT “Area Nord”; PIOT “Basilicata NaturaCultura”; PIOT “Feudi Federiciani – Terre di Aristeo”; PIOT “Maratea Terramare”; PIOT “Matera”; PIOT “Metapontino”; PIOT “Montagne di Emozioni”; PIOT “Monti della Basilicata”; PIOT “Pollino”). I PIOT sono volti al finanziamento di interventi complementari e di supporto al miglioramento dei sistemi turistici locali mediante tre tipologie di azioni (aiuti alle imprese e agli investimenti privati; interventi pubblici infrastrutturali; azioni di comunicazione e di marketing turistico):

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• La parte più rilevante delle azioni avviate riguarda interventi infrastrutturali che vedono la realizzazione di attività di recupero e valorizzazione di beni culturali, sentieri naturalistici e aree urbane ai fini turistici. Si tratta di circa 123 operazioni selezionate con fondi FESR oggetto di attuazione al 31 marzo 2015 cui si aggiungono ulteriori operazioni finanziate dal FAS secondo le medesime finalità ed incluse nell’ambito dei PIOT.

• Altra parte di rilievo riguarda la ”Promozione e qualificazione delle imprese operanti all’interno della filiera turistica”, per la quale sono stati emanati 11 Bandi di aiuto ed incentivi alle imprese: un bando per ciascuna area PIOT. Sono stati candidati da parte di imprese del settore turistico 296 progetti di investimento, per una richiesta di contributo complessiva pari a circa 59 milioni di euro. I progetti istruiti rientranti nella dotazione finanziaria ammontavano a 163, per un importo finanziabile pari a circa 34 milioni di euro. Al tempo stesso a marzo 2015 si registrano notevoli “economie”, a fronte di revoche o rinunce; infatti risultano attuabili e/o in corso progetti per circa 24,8 milioni di euro.

• Altra parte rilevante riguarda il “Potenziamento e specializzazione delle azioni di promozione turistica”, attraverso cui sono state realizzate azioni di comunicazione, marketing e per la partecipazione a fiere ed eventi di rilevanza nazionale ed internazionale strettamente collegati al settore turistico, e per la realizzazione di “grandi eventi” di valorizzazione dei siti naturali ed occasioni culturali in grado da fungere da attrattori turistici direttamente collegati alla promozione dei PIOT.

• A marzo 2015 è stata attivata una procedura negoziata che ha consentito di selezionare ed ammettere a finanziamento ulteriori 43 operazioni (circa 5 milioni di euro) nell’ambito dell’Accordi di Programma dei “Pacchetti integrati di Offerta Turistica” (PIOT) in grado di consolidare l’offerta turistica delle risorse naturali e culturali lucane.

2. Promuovere la Rete Ecologica della Basilicata attraverso la tutela e la conservazione del sistema delle aree protette e della biodiversità valorizzandone la dimensione sociale ed economica.

Gli interventi relativi alla Promozione della Rete Ecologica della Basilicata sono vari. • Si è registrato il completo avvio del Programma strategico 2010-2013 denominato EPOS

“Educazione e Promozione della Sostenibilità Ambientale” in attuazione del “Nuovo Quadro programmatico Stato-Regioni e Provincie autonome per l’educazione all’ambiente e alla sostenibilità”. Nell’ambito del “Bando EPOS” sono state cofinanziate dieci iniziative oggi in piena fase di attuazione, che hanno previsto lo sviluppo di azioni immateriali volte a promuovere servizi di educazione nel settore della promozione e della valorizzazione della rete ecologica della Basilicata. I beneficiari sono stati individuati nelle strutture di partenariato formate dai Centri di Educazione Ambientale per la Sostenibilità (CEAS) e dagli Osservatori Ambientali per la Sostenibilità (OAS), per i quali la Regione Basilicata e per il tramite del Dipartimento Ambiente ha previsto l’accreditamento per lo svolgimento

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delle attività concernenti la promozione dello sviluppo sostenibile.

• Sempre nell’ambito del Programma EPOS sono state promosse altri tre progetti mirati ad iniziative di comunicazione, conoscenza ed informazione sul patrimonio della Biodiversità: il Bando “I Come Infanzia” rivolto agli istituti scolastici pubblici della Basilicata; il progetto “Sustainable Communication - la comunicazione per la sostenibilità” ed il progetto “Bando OAS 2012” finalizzato a promuovere progetti di informazione e comunicazione tramite gli Osservatori Ambientali per la Sostenibilità;

• Sul tema tutela del territorio e sviluppo economico è stato inoltre promosso il “Progetto Biodiversità, realizzato dall’Area Programma Lagonegrese Pollino, finalizzato ad accrescere la fruibilità delle risorse naturali nel Parco attraverso l’esecuzione di interventi volti ad incrementare l’accessibilità alle risorse nonché la loro valorizzazione ai fini turistici. Gli interventi previsti dal progetto sono stati realizzati nei comuni dell’Area Programma Lagonegrese Pollino ricadenti nel Parco Nazionale e, nel dettaglio, sono state manutenute tutte le superfici a verde attrezzato e a verde decorativo, sono stati ripristinati punti d’acqua quali fontane ed abbeveratoi e soprattutto è stata ripristinata la funzionalità dei sentieri e dei percorsi natura. I lavori previsti hanno incrementato la fruizione turistico-ricreativa dei siti interessati rispondendo pienamente alla «mission» del progetto e mobilitando risorse per un investimento complessivo di 4,5 milioni di euro.

• Si è conclusa con successo nel corso dell’anno la realizzazione del progetto “Naturarte – Alla scoperta dei parchi di Basilicata”. Il progetto, avviato nel 2012, prevedeva la promozione di eventi culturali integrati ed itineranti per il miglioramento della fruibilità delle aree protette con particolare riferimento al Parco Nazionale del Pollino, ed ai due parchi regionali di Gallipoli Cognato e della Murgia Materana.

• Sono in fase di attuazione 15 iniziative concernenti la Promozione di Iniziative di Certificazione Ambientale. I Bandi si configurano come un sistema di aiuto diretto ad Enti Locali, Enti Parco e PMI del settore turistico ed artigianale, e sono stati finalizzati all’acquisizione di servizi qualificati per l’ottenimento delle certificazioni ambientali e territoriali con particolare riferimento all’adesione al regolamento comunitario EMAS, all’ottenimento della certificazione ISO 14001, S.A. 8000, OHSAS 18001 ed all’ottenimento del marchio comunitario di qualità ecologica al servizio di ricettività turistica Ecolabel.

• Infine, è in piena fase di attuazione il progetto ENERPARK proposto dal parco Gallipoli Cognato e delle Piccole Dolomiti Lucane che affronta il problema della produzione di energia alternativa proveniente da superfici forestali organizzate secondo i meccanismi della gestione forestale sostenibile;

PRINCIPALI CRITICITA’ La scelta di attivare l’obiettivo specifico IV.1 attraverso i PIOT ha determinato un rallentamento

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delle fasi di selezione e attivazione degli interventi a carattere infrastrutturale, criticità ad oggi superata. Sul fronte della promozione dei regimi di aiuto, si è registrano un ritardo attuativo a causa della complessità della procedura di selezione rispetto ad un territorio che ha, nella ridotta propensione agli investimenti e, soprattutto, per la difficoltà di accesso al credito una risposta più lenta e condizionata. Sono state registrate oggettive difficoltà delle imprese a garantire la quota privata di cofinanziamento richiesta dagli avvisi pubblici per la realizzazione del piano di investimento ammesso a finanziamento, a causa della prolungata situazione di crisi economica; nonché una difficoltà ad ottenere (entro i termini previsti) la delibera bancaria di concessione dell’indebitamento prevista dall’avviso.

RIPROGRAMMAZIONE Si prevede di incrementare la dotazione dell’Asse di 11,365 milioni di euro. Le operazioni che si intende selezionare nell’ambito dell’Asse trovano in parte copertura finanziaria nelle succitate economie, dovute a revoche o rinunce sui Bandi di aiuti a favore delle imprese turistiche in ambito PIOT; nonché nelle risorse aggiuntive allocate sull’Asse. Nel complesso si intende assicurare:

- L’ammissione a finanziamento di ulteriori operazioni infrastrutturali, già valutate e ritenute ammissibili nell’ambito della succitata procedura negoziata PIOT attivata a marzo 2015, ma non finanziate per mancanza di risorse, in grado di consolidare ulteriormente l’offerta turistica delle risorse naturali e culturali lucane (circa 5,4 milioni di euro). Si tratta di operazioni immediatamente cantierabili (progetti definitivi o esecutivi) che, nella maggior parte dei casi, si prefiggono di completare e rendere fruibili attrattori, luoghi o manufatti di pregio architettonico o di rendere maggiormente fruibili alcune aree di rilevanza turistica.

- la realizzazione di azioni di comunicazione e marketing turistico necessarie a sostenere e ad evitare il calo degli arrivi e delle presenze in Basilicata in coerenza con i “Pacchetti integrati di Offerta Turistica”, in particolare: il finanziamento del Piano Marketing APT per l’annualità 2015 (0,6 milioni di euro); la copertura finanziaria degli Eventi Estivi realizzati nel 2014 (3,8 milioni di euro); il cofinanziamento a valere sul FESR delle iniziative previste per EXPO 2015 (circa 1 milioni di euro);

- la copertura finanziaria a valere sul POR FESR a due operazioni infrastrutturali di rilevanza turistica inizialmente con fondi FAS che, con la D.G.R. n. 815/2013, sono state tato oggetto di riprogrammazione e poste a rendicontazione del FESR (circa 2,4 milioni di euro).

QUADRO SOCIO-ECONOMICO DI RIFERIMENTO La variazione della dotazione dell’Asse IV è stata, dal canto suo, giustificata dalla necessità di accompagnare la crescita dei flussi turistici, e soprattutto di alimentare l’incremento di quelli degli stranieri, che mediamente esprimono una permanenza media (e quindi una capacità di spesa) più alta rispetto agli italiani. L’analisi conduce a dire che il turismo è un settore, che cresce: i flussi di arrivi e presenze sono infatti in crescita, nonostante la crisi, i primi del 7,9%, i secondi del 3,1% fra 2010 e 2013 (scontando periodo di vacanza mediamente più bassi, in

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ragione di minori disponibilità di spesa, come conseguenza della crisi). Tuttavia, nonostante un turismo internazionale è in crescita particolarmente rapida (+32,5% gli arrivi, +11% le presenze) a testimonianza di un territorio sempre più attrattivo sui mercati mondiali, il mercato turistico regionale è ancora dominato dagli italiani, ed occorre quindi operare per aumentare maggioramente la componente straniera.

Andamento dei flussi turistici in ingresso in Basilicata per nazionalità Valori in migliaia, anni 2010-2013

Fonte: Apt Basilicata

Peraltro, tale crescente turismo mostra, oltre al tradizionale pacchetto balneare, un interesse spiccato per la cultura (le presenze riferite alle città d’arte, Matera ma anche, ad esempio, Melfi o Lagopesole, sono infatti la seconda più importante categoria) e per un turismo ambientale e rurale (la montagna e la collina, sospinte da risorse come il Pollino o gli altri parchi naturali regionali, rappresentano la terza più importante categoria di destinazione delle presenze turistiche in Basilicata). Da ciò, deriva l’esigenza di valorizzare maggiormente cultura ed ambiente tramite l’aumento di risorse sull’Asse IV.

  Italiani Stranieri Totale

  Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

2010 440,5 1734,9 53,3 155,2 493,8 1890,1

2011 453,6 1809,2 58,0 154,3 511,6 1963,5

2012 457,3 1733,7 60,6 148,1 517,9 1881,8

2013 462,1 1776,9 70,6 172,2 532,7 1949,1

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Presenze turistiche in Basilicata per tipo di località, anno 2013 Valori percentuali

!

Fonte: Apt Basilicata

4.6. Asse V – Sistemi Urbani

ANALISI DEI PROGRESSI E DEI RISULTATI RAGGIUNTI L’Asse V persegue l’obiettivo generale di valorizzare il ruolo di “motori dello sviluppo” regionale proprio delle città attraverso il potenziamento delle reti urbane innovative, la diffusione dei servizi avanzati di qualità e l’innalzamento degli standard di vivibilità per i residenti. Gli ambiti di intervento formulati nell’Asse V prioritario “Sistemi urbani” sono aggregati attorno a due obiettivi specifici, l’uno riguardante la Città di Potenza e l’altro afferente la Città di Matera. Nell’ambito dell’ obiettivo specifico V.1. – “Rafforzamento delle funzioni di connettività fra reti e di erogazione di servizi della città di Potenza” si prevede la realizzazione dell’intervento “Servizio Ferroviario Metropolitano Hinterland Potentino”, attuato da FAL, che si prefigge di migliorare la mobilità urbana e migliorare i tempi di attraversamento della città mediante la realizzazione di tre sottopassi e del terminal del Gallitello. Nell’ambito dell’obiettivo specifico V.2- “Valorizzazione della città di Matera come ‘grande attrattore’ turistico-culturale” sono stati realizzati quattro interventi riqualificando le infrastrutture sociali, socio-educative e per il tempo libero; un progetto di mobilità urbana sostenibile e due per il turismo. Nell’ambito dei due obiettivi specifici, ossia sia per la città di Matera che di Potenza, sono stati attivati anche dei regimi di aiuti autorizzando gli scorrimenti di graduatorie di bandi regionali e selezionando le imprese localizzate nei territori delle due città capoluogo per incentivare:

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• lo sviluppo e l’innovazione delle PMI; • gli investimenti in settori e comparti innovativi per attrarre investitori da fuori regione; • il sostegno allo start up ed allo spin off di imprese in settori innovativi; • lo sviluppo e la qualificazione della filiera turistica di Matera.

In parallelo è stato emanato un bando specifico per incentivare gli investimenti in ricerca e sviluppo per le PMI con sede operativa nella città di Potenza.

PRINCIPALI CRITICITA’ L’Asse V “Sistemi Urbani” sconta i ritardi derivanti dalla fase di pianificazione e selezione degli interventi da ammettere a finanziamento. A giugno 2012 si è avuta la prima riduzione dell’Asse decidendo di ridurre gli importi stanziati sugli Accordi di Programma PISUS delle città di Potenza e Matera da 73,930 a 32 milioni di euro. La maggior parte degli interventi con particolari sono stati rifinanziati con il Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) a seguito della delibera CIPE di agosto 2012. Gli scorrimenti dei Bandi di aiuto alle PMI non hanno fatto registrare il “tiraggio” sperato a seguito della rinuncia al finanziamento di numerose imprese. Inoltre, la Regione Basilicata non ha attivato il Bando per il potenziamento e qualificazione degli operatori dell’economica sociale e del terzo settore, a causa del vincolo stringente previsto dal Programma di dover limitare la partecipazione alle sole imprese sociali definite dal Decreto Legislativo n. 155 del 2006.

RIPROGRAMMAZIONE La proposta di riprogrammazione prevede una riduzione dell’Asse di 11,853 milioni di euro, soprattutto per le seguenti motivazioni:

- da un lato, la riscontrata impossibilità da parte delle FAL di completare entro il 31/12/2015 (termine di ammissibilità della spesa) l’intero progetto “Servizio Ferroviario Metropolitano Hinterland Potentino” (costo di 9,850 milioni di euro) per la realizzazione del terminal Gallitello e di 3 sottopassi. A fronte dei recenti incontri tra gli Uffici regionali, il Comune di Potenza e FAL si stima di completare una parte funzionale del progeto per un valore di 5 milioni di euro. E’ stato ipotizzato il completamento dell’operazione sul POR FESR 2014-2020;

- dall’altro, la mancata attivazione della linea V.1.3.C dedicata agli aiuti alle imprese sociali ubicate a Potenza e Matera (2 milioni di euro);

- in ultimo, il mancato assorbimento per revoche/rinunce delle risorse stanziate a favore delle PMI ubicate nei comuni di Potenza e Matera nell’ambito dei Bandi di aiuti attivati.

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4.7. Asse VI – Inclusione Sociale

ANALISI DEI PROGRESSI E DEI RISULTATI RAGGIUNTI L’Asse VI ha quale obiettivo generale la promozione della “società inclusiva” attraverso il sostegno alla coesione economica sociale e territoriale nonché attraverso il potenziamento dell‘accessibilità e della qualità dei servizi pubblici e collettivi. Tale finalità è stata perseguita mediante un’articolazione in due obiettivi specifici, l’obiettivo specifico VI.1 – “Potenziamento e qualificazione della rete regionale dei servizi volti alla promozione dell’inclusione sociale” e VI.2 – “Rafforzamento, diversificazione ed innovazione dei modelli di impresa per la organizzazione dei modelli di impresa per la organizzazione e gestione dei servizi sociali”. L’Asse VI è stato attivato a partire dal 2009 (DGR n. 744/2009) mediante Piani di Offerta Integrata di Servizi (P.O.I.S.): strumenti integrati di investimento a scala comprensoriale alla cui realizzazione partecipano le province di Potenza e Matera, tutte le aziende sanitarie regionali e 129 comuni della Basilicata. I P.O.I.S. mirano al potenziamento dei servizi alla persona e alla comunità in stretta aderenza al modello di ‘welfare’ regionale introdotto con la Legge Regionale n. 4/2007 (Rete regionale integrata dei servizi di cittadinanza sociale) e in linea con la visione inclusiva europea. Nell’ambito della programmazione 2007/2013, infatti, per la prima volta le politiche europee di coesione hanno assunto il tema dell’inclusione sociale tra i fattori decisivi dello sviluppo regionale, ritenendo che il miglioramento delle condizioni di vita e l’accessibilità ai servizi concorrano fortemente a determinare l’attrattività e la competitività dei territori e a perseguire il benessere dei cittadini. I POIS ripartiscono il territorio regionale in sette aree territoriali (due in Provincia di Matera e cinque in quella di Potenza): “Alto Basento”; “Bradanica”; “Lagonegrese Pollino”; “Marmo Platano Melandro”; “Metapontino”; “Val d’Agri”; “Vulture Alto Bradano”. A seguito della sottoscrizione nel 2010 dei sette Accordi di Programma ciascuna area ha individuato delle Amministrazioni capofila P.O.I.S. L’avanzamento procedurale maturato è evidentemente inseribile in un fisiologico e progressivo iter attuativo delle opere pubbliche, si registrano: 213 interventi di edilizia scolastica, 109 operazioni di realizzazione di infrastrutture per servizi socio-sanitari, 108 interventi che si riferiscono a servizi socio-assistenziali e socio-educativi e 56 relativi a centri ad uso plurimo a servizio della comunità . I P.O.I.S. hanno costituito un modello di riferimento per l’azione di programmazione delle politiche regionali a proiezione locale, ad esempio nelle politiche di contrasto alla povertà (Programma Co.P.E.S.), come attestato dalla L.R. n. 33/2010 che all’art. 25 definiva gli ambiti P.O.I.S. quali contesti di riferimento per la riforma degli ambiti sociali di zona per la conduzione dei servizi territoriali di welfare e l’utilizzo delle risorse nazionali per le politiche sociali in conformità alla L.R. n. 4/2007. La ripartizione in aree P.O.I.S. è inoltre compatibile con quanto indicato dal “Piano regionale integrato della salute e dei servizi alla persona e alla comunità

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2012-2015” in materia di territorializzazione di riferimento per le politiche alla persona. Sul piano del valore aggiunto derivante della messa in opera delle operazioni ricadenti nell’obiettivo “Potenziamento e qualificazione della rete regionale dei servizi volti alla promozione dell’inclusione sociale”, si conferma:

• un impulso robusto allo sviluppo dei servizi per la prima infanzia (n. 22 interventi rivolti al potenziamento dei servizi per la fascia 0-3 anni) cui progressivamente corrisponderà, al conseguimento della funzionalità delle operazioni, un significativo incremento dei posti disponibili presso gli asili nido e dunque un rilevante incremento del soddisfacimento della domanda territoriale in merito;

• un favorevole connubio del potenziamento del patrimonio edilizio scolastico con l’applicazione di tecnologie per l’utilizzo delle risorse energetiche rinnovabili. Tale circostanza imputabile in larga parte ad una scelta programmatica della Provincia di Potenza, punta, sul piano concreto, a consentire una maggiore sostenibilità economica dei costi di gestione dei plessi scolastici interessati;

• la presenza di 53 operazioni finalizzate alla creazione di centri plurifunzionali, destinati a funzioni sociali e culturali. Tali interventi, posti in esecuzione in comuni spesso di ridottissime dimensioni, garantendo una sommatoria di servizi all’interno di un unico contenitore fisico in un’ottica di sostenibilità dei costi, possono essere considerati quali “presidi territoriali” funzionali al mantenimento di servizi di comunità importanti per la qualità di vita dei residenti in aree interne.

PRINCIPALI CRITICITA’ Una forte criticità è rappresentata dalla difficoltà di alcune aree POIS di assicurare, mediante gli Enti capofila, un adeguato ruolo di raccordo tra i Comuni beneficiari e gli Uffici regionali, anche alla luce dell’abrogazione delle Comunità Montane e della mancanza di personale a supporto delle strutture degli Enti capofila/Uffici comuni. Un’altra criticità è stata rappresentata dalla mancata attivazione dell’obiettivo specifico VI.2 – “Rafforzamento, diversificazione ed innovazione dei modelli di impresa per la organizzazione dei modelli di impresa per la organizzazione e gestione dei servizi sociali”.

RIPROGRAMMAZIONE

Si prevede di incrementare la dotazione dell’Asse di 15,452 milioni di euro (da 71,129 a 86,581 milioni di euro). Si prevede, quindi, di ripristinare in parte la dotazione dell’Asse VI che inizialmente ammontava a circa 97,8 milioni di euro e che a seguito della revisione del POR di dicembre 2012 era stata ridotta per poter trovare le risorse utili alla realizzazione del “Grande progetto Agenda digitale” non realizzato. L’incremento proposto della dotazione dell’asse è finalizzato a:

- dare copertura finanziaria a progetti selezionati ed attuati in overbooking nell’ambito dei POIS (in quanto nella riprogrammazione del 2012 si era proceduto alla riduzione della dotazione dell’asse);

- il finanziamento di nuovi progetti cantierabili delle Aziende Sanitarie locali di Potenza e PO FESR Basilicata 2007/2013 – Aprile 2015

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Matera (circa 3 milioni di euro); - la selezione di progetti di solo completamento in ambito socio-assistenziale attuati dai

Comuni, in corso di realizzazione attraverso una procedura negoziata attivata a marzo 2015.

QUADRO SOCIO-ECONOMICO DI RIFERIMENTO L’incremento a valere sull’Asse Inclusione Sociale è legato alla difficile condizione sociale della Basilicata, provata da anni di crisi, per cui l’impatto della crisi si riversa sulle famiglie, come attesta un valore medio di reddito pro-capite pari al 78% di quello nazionale. Solo il 9,4% della popolazione, nel 2010, si concentra nel quintile più alto di reddito, mentre il 42% si addensa nel quintile di reddito più basso. Nel 2010, l’indice del Gini è più alto, oltre che della media italiana e di quella dell’area-euro, anche delle altre regioni del Sud. La distribuzione sperequata, su un reddito medio basso, si traduce in ampie fasce di povertà. La popolazione lucana in condizioni di severa deprivazione materiale cresce soprattutto a partire dal 2011, quando supera la media del Sud, rispetto alla quale, tradizionalmente, mostrava una condizione migliore, arrivando, nel 2013, al 21,6%.

Reddito disponibile pro capite (N.I. Italia=100) (Anno 2012, valori percentuali)

�  

Fonte: Istat

Distribuzione della popolazione per quintile di reddito e regione del Mezzogiorno (valori percentuali, anno 2010)

0

25

50

75

100

Basilicata Mezzogiorno Italia

100

7478

Regione primo Secondo terzo quarto quinto

Abruzzo 22,1 26,2 21,8 20,4 9,4

Molise 29,1 32 20,8 9,3 8,8

Campania 41,1 24,2 15,3 11,7 7,7

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Fonte: Istat

Indice di deprivazione materiale severa (valori percentuali, anni 2007-2013)

Fonte: Eurostat

Una parte di tale condizione di disagio sociale può essere affrontata anche mitigando una certa carenza di alcuni servizi. La domanda inevasa è più rilevante sul versante socio-sanitario (l’indice di saturazione dei posti letto supera il 90% per la salute mentale, le dipendenze e la disabilità). Cresce inoltre il fabbisogno per le persone extracomunitarie. Ma anche sul piano socio-assistenziale, sul versante delle strutture residenziali socio-assistenziali al 31.12.2011 risultano operanti sul territorio lucano n°131 unità di offerta residenziale secondo un rapporto di analisi sviluppato dal Sistema Informativo Sociale della Regione Basilicata (feb.2013) così ripartite: il 38,2% ha come target di utenza prevalente gli anziani, il 25,9% i minori, ed il 23,7% soggetti con problemi di salute mentale, mentre la quota residuale è coperta da unità di offerta che si rivolgono a disabili, a soggetti con dipendenze, a cittadini immigrati o a più tipologie di utenti. La stragrande maggioranza delle strutture è a titolarità privata (75,5% del totale), mentre il pubblico risulta titolare di 31 unità di offerta, delle quali 30 sono in carico alle ASL e 1 ad un Comune. La domanda inevasa è significativa soprattutto sul versante degli anziani. Di conseguenza, l’Asse è stato potenziato proprio per dare risposte socio assistenziali e socio sanitarie.

4.8. Asse VII – Energia e Sviluppo Sostenibile

ANALISI DEI PROGRESSI E DEI RISULTATI RAGGIUNTI L’Asse VII persegue l’obiettivo di “promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso la valorizzazione delle risorse energetiche ed il miglioramento degli standard dei servizi ambientali anche a tutela della salute e della sicurezza dei cittadini e delle imprese”. Tale

Puglia 31,1 26,3 18,6 13,6 10,4

Basilicata 42,0 24,1 17,3 7,2 9,4

Calabria 39,4 25,3 15,6 11,7 8,1

Sicilia 46,6 21,7 13,7 11,2 6,8

Sardegna 24,8 24 22,2 17,6 11,4

Sud 35,8 25,4 17,2 12,9 8,8

  2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

Basilicata 6,3 11,5 9,4 9,2 24,6 25,1 21,6

Sud 11,8 13,0 9,9 11,1 18,9 23,2 20,9

Italia 6,8 7,5 7,0 6,9 11,2 14,5 12,4

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obiettivo è volto a coniugare le molteplici dimensioni assunte dalle politiche di sviluppo sostenibile che, attraverso il perseguimento della qualità ambientale e dell’uso sostenibile ed efficiente delle risorse naturali, favoriscono lo sviluppo di filiere produttive attività di ricerca ed innovazione che concorrono ad aumentare la competitività ed attrattività territoriale. L’Asse si articola in quattro obiettivi specifici. 1. Migliorare l'equilibrio del bilancio energetico regionale attraverso il risparmio e

l'efficienza in campo energetico, il ricorso alle fonti rinnovabili e l'attivazione delle filiere produttive

L’obiettivo specifico è stato attivato attraverso: • l’emanazione del “Bando per la concessione di agevolazioni per la progettazione e

realizzazione di interventi per il contenimento dei consumi energetici degli edifici pubblici e degli impianti di illuminazione pubblica”, con una dotazione finanziaria pari a 7,875 milioni di euro, destinato alle Amministrazioni provinciali, comunali e alle Aziende Territoriali per l’Edilizia Residenziale Pubblica della Basilicata. A fronte di 110 proposte progettuali su edifici pubblici candidati da parte dei Comuni, per un fabbisogno finanziario complessivo di circa 21 milioni di euro, sono stati ammessi a finanziamento inizialmente 50 progetti.

• Nell’ambito di un accordo di programma tra la Regione Basilicata, la Società Energetica Lucana e le Aziende Sanitarie Locali è stato avviato un programma, con una dotazione di 2 milioni di euro per la realizzazione di pensiline fotovoltaiche e allocate sui parcheggi pubblici dell’Ospedale S. Carlo di Potenza e presso il Poliambulatorio di Sant’Arcangelo che hanno consentito di ridurre la “bolletta energetica” dei due edifici interessati.

2. Garantire la gestione sostenibile delle risorse idriche attraverso la razionalizzazione dei suoi diversi usi e standard di servizi uniformi sul territorio

L’Autorità d’Ambito, con il supporto di Acquedotto Lucano, ha approvato il “Piano Triennale degli Investimenti”, che comprende nel complesso 72 interventi prioritari; in particolare sono stati avviati: • 48 interventi finalizzati al completamento ed all’adeguamento delle infrastrutture di

adduzione collettamento e depurazione;

• due progetti inerenti lavori di rifacimento impianti, con la immissione di misuratori nella zona Nord-ovest dell'abitato nel Comune di Episcopia e la realizzazione di un sistema idrico e fognario nel Comune di Tito. Tali progetti prevedono azioni mirate al risparmio idrico, alla bonifica ed al riutilizzo delle acque reflue al fine di migliorare gli interventi strutturali necessari a garantire l’accesso da parte di tutti i cittadini e delle imprese ai servizi idrici e fognari.

Le operazioni attuate da Acquedotto Lucano SpA hanno fato rilevare economie, per lo più da ribassi d’asta, per 6,7 milioni di euro che sono oggetto di riprogrammazione all’interno dello stesso Asse. E’ stato avviato un “progetto per la georeferenziazione dei principali impianti, reti ed apparecchiature delle aree irrigue nel Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto e per

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l’implementazione di un sistema pilota avanzato di telecontrollo”. Il progetto è attuato in convenzione con la società in house “Acqua S.p.A” per un importo pari ad euro 1,242 milioni di euro.

3. Ottimizzazione del servizio di gestione del ciclo integrato dei rifiuti e recupero delle aree contaminate anche a tutela della salute umana

E’ stato avviato il processo di adeguamento del Piano Regionale dei Rifiuti alle disposizioni del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii.. E’ in fase di attuazione l’accordo quadro approvato tra Ministero dell’Ambiente (MATTM) - Regione Basilicata – CONAI, per l’attuazione del Piano di Gestione dei Rifiuti della Regione Basilicata. La Deliberazione di Giunta Regionale n. 40/2012 ha disposto il supporto tecnico da parte del CONAI per: promuovere la raccolta differenziata proveniente da rifiuti di imballaggio; supportare la regione nell’individuazione delle più adeguate modalità di raccolta, in relazione alle caratteristiche specifiche delle diverse realtà territoriali lucane nonché proporre analisi e studi per lo sviluppo di sistemi di ricupero di materia al fine di promuovere il mercato del riciclo. Sono stati finanziati 4 progetti per l’implementazione della raccolta differenziata riguardanti il territorio del Comune di Bernalda , il territorio della ex Comunità Montana 2

dell’Alto Bradano, l’area del Vulture-Melfese ed il territorio della ex Comunità Montana Basso Sinni. Gli interventi prevedono nello specifico una modalità di raccolta intercompensoriale organizzata. E' stata avviata la realizzazione dei sistemi integrati di trattamento intermedio dei rifiuti, attraverso la quale si punterà a implementare ed adeguare la dotazione impiantistica a supporto della frazione differenziate dei rifiuti urbani. In particolare per quanto riguarda l’Impianto di compostaggio di Venosa (area nord – capacità di trattamento prevista 18.000 t/anno), è stato affidato l’appalto per la progettazione e la realizzazione dell’impianto. Il progetto definitivo ha ottenuto dai competenti uffici regionali il rilascio delle autorizzazioni ambientali. Per l’impianto di compostaggio di Sant’Arcangelo (area centro - capacità di trattamento prevista 13.000 t/anno), la Provincia di Potenza ha aggiudicato la gara per l’incarico di progettazione e realizzazione.

4. Garantire omogenee condizioni di sicurezza dei cittadini e dei beni sul territorio attraverso azioni di tutela e salvaguardia ed il rafforzamento del sistema della conoscenza

Nell’ambito dell’obiettivo specifico si registra l’adeguamento del Piano stralcio relativo alla “Difesa del Rischio Idrogeologico” che contiene gli aggiornamenti del rischio frane e idraulico per i Comuni della Basilicata. Un’ottima performance riguarda la “Sistemazione ed il Ripristino della funzionalità dei reticoli idraulici e dei relativi ambiti fluviali” e la cui attuazione trova spazio nel Progetto denominato “Vie Blu”. Tale progetto prevede la realizzazione di lavori di

Nella seconda metà del 2014 si è proceduto a rimodulare l’operazione comprensoriale avente quale capofila Comune 2

di Bernalda per consentirne il completamento seppure mediante la definizione di uno stralcio funzionale.PO FESR Basilicata 2007/2013 – Aprile 2015

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ripristino della funzionalità idraulica dei corsi d’acqua iscritti alle acque pubbliche e che sono stati monitorati dal Piano Stralcio per la Difesa dal Rischio Idrogeologico (PAI). L’attuazione del progetto ha portato a compimento tutti gli interventi previsti nelle aree individuate dal PAI contribuendo enormemente al contrasto ed alla prevenzione di fenomeni di erosione e di dissesto idrogeologico ed alla regolarizzazione del deflusso delle acque sui reticoli fluviali oggetto di intervento. Si è avviato in convenzione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche, il progetto “Monitoraggio e mitigazione del rischio idrogeochimico finalizzato alla corretta gestione delle risorse ambientali nel Parco Nazionale del Pollino (Basilicata)”. Per quel che riguarda la “Protezione e Consolidamento dei centri abitati, dei versanti, salvaguardia ambientale, ripristino delle condizioni di stabilità dei terreni, rinaturalizzazione dei siti degradati, lotta all’erosione degli argini e delle coste” sono stati avviati tutti i 33 progetti previsti dall’Accordo di Programma finalizzato alla programmazione e al finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico” stipulato in data 14.12.2010 tra il Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare - M.A.T.T.M. e la Regione Basilicata”.

PRINCIPALI CRITICITA’ Si registra un notevole il ritardo nella realizzazione dei sistemi impiantistici di trattamento intermedio dei rifiuti, attraverso il quale si sarebbe dovuto puntare per implementare ed adeguare la dotazione impiantistica a supporto della frazione differenziate dei rifiuti urbani, e che allo stato attuale non riusciranno a concludersi entro i termini previsti per l’ammissibilità della spesa del FESR 2007/2013. In particolare, non si realizzeranno nei tempi previsti il progetto della Provincia di Potenza sull’impianto sito nel territorio di Sant’Arcangelo (3,61 milioni di euro); né il progetto gestito dalla Provincia di Matera sull’impianto sito nel territorio di Colobraro (2,34 milioni di euro). E’ a rischio anche il completamento entro il 31.12.2015 del progetto della provincia di Potenza sull’impianto di Venosa (5,22 milioni di euro).

RIPROGRAMMAZIONE Si prevede di incrementare l’asse di 14,588 milioni di euro (da 146,371 a 160,959 milioni di euro). Si rammenta che la dotazione inziale dell’Asse I (prima della revisione di dicembre 2012) era di 185,5 milioni di euro e che la stessa era stata ridotta per poter trovare le risorse utili alla realizzazione del “Grande progetto Agenda Digitale” non realizzato (vedi Asse II).

L’azione di riprogrammazione nell’ambito dell’Asse VII è determinata, da un lato, dalle economie registrate (es. 6,7 milioni di euro sui progetti attuati da acquedotto lucano e 7,56 milioni di euro dai progetti in materia di rifiuti che sicuramente non si completeranno entro i termini); dall’altro dalle risorse aggiuntive allocate sull’Asse. Nell’ambito dell’asse VII si intende assicurare: - lo scorrimento della graduatoria del Bando per la realizzazione di interventi per il

contenimento dei consumi energetici degli edifici pubblici e degli impianti di illuminazione pubblica a favore dei Comuni (circa 5,7 milioni di euro);

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- la selezione in ambito idrico di un progetto di telecontrollo e telerilevamento delle risorse nel settore idrico e acquedottistico (circa 1,3 meuro);

- l’ammissione a finanziamento di interventi cantierabili relativi alla difesa del suolo e alla prevenzione del rischio idrogeologico (circa 12 meuro);

E’ oggetto di valutazione la possibilità di cofinanziare con risorse FESR il Progetto “Vie Blu” dell’annualità 2015.

QUADRO SOCIO-ECONOMICO DI RIFERIMENTO L’aumento della dotazione dell’Asse Energia e Sviluppo Sostenibile è motivato dal fatto che il patrimonio edilizio pubblico regionale, a causa della vetustà dei fabbricati ed anche della vulnerabilità sismica cui è esposta la Basilicata, necessita di interventi sistematici di efficientamento energetico e degli impianti e delle strutture: in particolare, i consumi della PA lucana attualmente si stimano pari a circa 185,7 GWh/anno di energia elettrica e circa 250 GWh/anno di fabbisogno termico (fonte “Centrale di Committenza” – Società Energetica Lucana Spa), ossia pari a circa 435,7 GWh/anno totali. Con 3 Gwh di consumo elettrico per unità di lavoro della pubblica amministrazione nel 2011, in crescita dai 3,3 del 2010, la Basilicata ha infatti un profilo di inefficienza energetica della sua amministrazione pubblica superiore al dato meridionale medio (3,2 gwh per unità di lavoro pubblica). E ciò comporta maggiori costi per la PA, inquinamento dell’aria, consumo di risorse energetiche. Nello specifico, particolarmente critico è il consumo elettrico degli impianti di illuminazione pubblica dei Comuni lucani, oggetto specifico del “bando per la concessione di agevolazioni per la progettazione e realizzazione di interventi di contenimento dei consumi energetici e degli impianti di illuminazione pubblica” che giustifica una parte dell’incremento della dotazione dell’Asse. Infatti, con 49,6 Gwh/km2 di consumo rispetto alla superficie territoriale comunale nel 2012, gli impianti di illuminazione pubblici lucani sono inefficienti rispetto alla media nazionale (30,3 gwh/km2) e meridionale (40,3 gwh/km2). Il dato è di fonte Terna. D’altra parte, l’aumento dell’Asse si giustifica anche su interventi di difesa del suolo, a loro volta collegati alla problematica condizione idrogeologica della Basilicata, anche alla luce degli eventi alluvionali che hanno colpito più volte il territorio della Regione, creando importanti smottamenti e frane, a partire dall’autunno 2013.D’altro canto, il territorio regionale è soggetto a rilevanti rischi idrogeologici e sismici, che lo rendono estremamente fragile e che richiedono un’importante opera di prevenzione, manutenzione, programmazione (cfr. cartine sottoriportate).

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