Riace paese dell’Accoglienza

Riace è un piccolo paese della Locride, 1800 abitanti, in provincia di Reggio Calabria, suddiviso in due parti: una nuova –marina- e una parte a sette chilometri dalla costa, Riace superiore o borgo medievale. Riace, come molti Comuni della Calabria (ma anche di altre Regioni), ha vissuto via via lo spopolamento per la mancanza di lavoro. Fin dagli inizi del secolo scorso molti riacesi sono emigrati in Argentina, in Brasile e negli Stati Uniti. Successivamente negli anni Sessanta /Settanta con il richiamo dell’industria molti riacesi si sono trasferiti al Nord Italia per portare la loro forza lavoro. In Piemonte il paese di Santena (provincia di Torino), ha ospitato centinaia di immigrati calabresi, nello specifico riacesi, fino a determinare gli usi e costumi della cittadina contaminandone le tradizioni. A Santena si festeggiano anche i Santi Cosma e Damiano (dalla leggenda Santi venuti dal mare), patroni di Riace. Domenico Lucano, attuale sindaco di Riace, ha voluto invertire questa tendenza di spopolamento, prima attraverso l’associazione Città Futura (non a caso dedicata a don Giuseppe Puglisi, prete ucciso dalla ‘ndrangheta) e in seguito come amministratore. Insieme hanno dato vita ad una vera rinascita del paese attraverso l’accoglienza degli immigrati.

Ciò che da altri veniva vissuto come problema è stato trasformato in opportunità dalla lungimiranza degli operatori e amministratori di Riace. Il Comune di Riace è stato fra i primi ad aderire ai progetti voluti dal Ministero degli Interni quando ancora non si chiamava Sprar (Sistema protezione richiedenti asilo) ma Pna (Piano Nazionale Asilo), anno 2001. Entrambi i progetti sono stati progettati da Gianfranco Schiavone che è stato consulente per il Ministero, oltre che Presidente dell’ICS, Consorzio Italiano Solidarietà di Trieste, e membro dell’Asgi, Associazione Studi Giuridici Immigrazione E’ stato Schiavone a seguire il primo progetto a Riace. Il nuovo programma Sprar http://www.serviziocentrale.it era gestito dal Servizio centrale e ogni tre anni veniva pubblicato un bando per i Comuni. Erano poi i Comuni stessi a trovare associazioni o cooperative locali che potevano essere individuati come “enti attuatori” per tutto quello che comportava l’accompagnamento per i richiedenti asilo. Questo permetteva (come ha permesso al comune di Riace) di trovare una risorsa per la comunità attraverso posti di lavoro ai ragazzi e ragazze che difficilmente avrebbero trovato occupazione in una zona molto difficile.

Il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) è costituito dalla rete degli enti locali che – per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata – accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo. A livello territoriale gli enti locali, con il prezioso supporto delle realtà del terzo settore, garantiscono interventi di "accoglienza integrata" che superano la sola distribuzione di vitto e alloggio, prevedendo in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico. (fonte Asgi)

Il progetto del Comune di Riace ha potuto reggere bene l’impatto con il contesto perché gli immigrati hanno portato risorse e benessere economico per la popolazione locale.

Grazie alla loro presenza, a Riace superiore, non solo sono stati salvati servizi essenziali come la scuola, la farmacia, il presidio sanitario, la posta ecc. ma il piccolo borgo è completamente rinato ed ora può contare anche su quel turismo diffuso (case recuperate – case dell’accoglienza) e su un’ economia che in pochi anni ha trasformato il paese attraverso nuovi locali, botteghe, ecc…

Nelle nuove botteghe aperte che riprendono antichi mestieri lavorano fianco a fianco un immigrato e un riacese (anche con sostegno, borse di studio, ecc…)

Le case destinate all’abbandono (per lo spopolamento e l’emigrazione) sono state riaperte, ristrutturate e rese agibili. Una parte di queste case sono state destinate all’accoglienza immigrati e una parte sono state destinate al turismo.

Riace ha sempre ospitato piccoli gruppi famigliari di immigrati e anche questo è stato una volontà precisa del sindaco per non creare problemi fra la popolazione

Soltanto nel 2008, a seguito dell’Emergenza Nord Africa i numeri sono cresciuti fino a quasi trecento presenze, con molti ragazzi giovani e uomini, in quel periodo a lavorare c’erano ben 93 operatori.

A parte questo momento di “eccezionalità” si può dire che il progetto Accoglienza Riace conservi le caratteristiche dei primi anni, con numeri di

stranieri contenuti e facilmente gestibili. Ai nuovi arrivati tuttavia vanno aggiunte le persone che ormai sono integrate nel paese, sposate, che hanno trovato lavoro e che non fanno più parte del “progetto” ma sono diventate autonome.

L’esempio Riace ha poi contaminato altri Comuni vicini quali: Caulonia; Stignano, Benestare e Camini, Gioiosa Ionica.

Riace ora non è più conosciuto solo per i Bronzi (che non hanno comunque mai portato una ricaduta di nessun tipo al paese), ma è conosciuto come paese dell’accoglienza, come recita il cartello all’ingresso del paese.

Domenico Lucano, sindaco, ammette di aderire al “partito che non c’è” quello di Peppino Impastato. Per questa sua capacità di tenere insieme l’antico e il moderno è stato insignito di numerosi premi e riconoscimenti. Il regista Wim Wenders ( su commissione della Regione Calabria, con il governatore Agazio Loiero) ha girato il corto “Il Volo” proprio a Riace riconoscendo la straordinaria esperienza e l’ha voluto presentare in occasione del summit dei Premi Nobel per la pace organizzato nel Municipio Rosso di Berlino in occasione delle celebrazioni per il Ventennale della caduta del muro : "La vera utopia non e' la caduta del muro, ma quello che e' stato realizzato in alcuni paesi della Calabria,

Riace in testa. Il vero miracolo non è qui, ma in Calabria, dove per la prima volta ho davvero visto un mondo migliore. Ho visto un paese capace di risolvere, attraverso l’accoglienza, non tanto il problema dei rifugiati, ma il proprio problema: quello di continuare a esistere, di non morire a causa dello spopolamento e dell’immigrazione. E ho voluto raccontare questa storia in un film che ha come attori i veri protagonisti”. La giunta Loiero aveva individuato in quello che è stato chiamato: “progetto pilota e modello” la possibilità di esportare questa innovazione in tutta la Calabria, nei centri spopolati per farli rinascere. Il 15 marzo del 2010 era stata firmata una convenzione fra la Regione e i comuni calabresi “Sistema di accoglienza della Locride”. Un’iniziativa finalizzata a sostenere il processo di accoglienza, inserimento lavorativo, integrazione sociale e miglioramento delle opportunità di accesso ai servizi territoriali, dei cittadini migranti. Il protocollo avrebbe permmesso di promuovere la cooperazione con i Paesi di origine dei profughi e dei rifugiati ospiti nei centri con progetti idonei, oltre alla realizzazione del centro di competenza per l’accoglienza e l’integrazione. Prevista anche la partecipazione di giovani calabresi come volontari di competenza per l’accoglienza e l’integrazione. La convenzione è poi diventata una proposta di legge della Regione Calabria mai attuata.

(http://www.worldmayor.com/contest_2010/world-mayor-2010-results.html) Il 6 dicembre 2013 a Pistoia è stato consegnato a Domenico Lucano il Premio Antonino Caponnetto. Lucano è stato premiato per le politiche di accoglienza degli immigrati che promuove dal 2004. Il 20 dicembre 2013 a Riace è stato consegnato a Domenico Lucano il Premio Testimonial Umberto Zanotti Bianco (archeologo ambientalista) Il prestigioso riconoscimento che sarà consegnato al sindaco Domenico Lucano è stato conferito per la sua opera umanitaria a favore dell’integrazione e dell’accoglienza, in sintonia con l’eredità umana e spirituale di Umberto Zanotti Bianco (definito un monaco laico per la sua opera missionaria ed umanitaria a favore degli emarginati e dei perseguitati e lottando per il riconoscimento dei diritti degli oppressi e dei diseredati, come le comunità dell’Aspromonte dopo il disastroso terremoto del 28 dicembre del 1908, come ha raccontato in un suo famoso ed emblematico libro, “Tra la perduta gente”). Nel giugno 2014 Riace è stato presentato sul sito di Al Jazzera. http://www.aljazeera.com/video/europe/2014/06/migrants-breathe-life-into-ageing-italy-town-2014614182255716887.html A luglio del 2013 a Sant’Angelo a Triolo consegna del Premio Nausicaa Il Premio Accoglienza Nausicaa è un’idea del comitato Unpli (Unione Nazionale delle Pro Loco Italiane) di Catanzaro che, attraverso il simbolo della fanciulla Nausicaa, vuole valorizzare una delle caratteristiche che viene universalmente riconosciuta al popolo calabrese: l’ospitalità. Il 6 novembre 2015: il sindaco Domenico Lucano è stato premiato a Berna dalla Fondazione per la Libertà e i Diritti Umani. Il 29 marzo 2016: il Magazine Americano Fortune ha reso pubblica la classifica delle persone più influenti del mondo. Il sindaco di Riace, è

«Favorite», era ed è un modo per invitare lo sconosciuto a varcare la soglia di casa. In Calabria l’ospitalità è sempre stata sacra. “Non abbiamo fatto niente di speciale”, ripete spesso Domenico Lucano. La Rete dei Comuni Solidali fin da subito è stata a fianco del sindaco di Riace veicolando in ogni dove e con ogni mezzo il progetto “pilota” di accoglienza. La presenza continua di molti amministratori che sono andati negli anni a Riace per conoscere (mantenendo un rapporto continuativo tra comuni), ha garantito (per stessa ammissione del sindaco) una tutela su tutto il progetto e sulla sua persona difendendolo da ogni attacco ‘ndranghetista e malavitoso, attacchi che pure negli anni ci sono stati sotto forma di provocazioni e minacce. A Riace da qualche anno (2009) è stato fondato un festival il Riaceinfestival dedicato ai migranti e alla cultura locale, un’occasione per richiamare nel paese dell’accoglienza turisti interessati a questa esperienza importante. (www.riaceinfestival.it) La rivoluzione che Domenico Lucano è riuscito a fare nel suo piccolo paese ha una valenza enorme non solo per tutta la Calabria ma per tutta l’Italia, un esperimento da far conoscere e moltiplicare. Nel dicembre 2012 il ministro Fabrizio Barca aveva contattato con urgenza la Rete dei Comuni Solidali per avviare un importante progetto di riqualificazione dei borghi in via di spopolamento Iniziativa che si è poi arenata a seguito della caduta del governo. Nel 2009 a Terme Luigiane di Acquappesa consegna a Mimmo Lucano il Premio Nazionale di Ecologia "Luigiano d'Oro". Nel 2010 segnalato dal World Mayor Prize (2010) come uno dei 23 finalisti del premio per il miglior sindaco del mondo. Lucano è stato segnalato insieme a sindaci di comuni come Città del Messico e Mumbai. Nella classifica definitiva si è classificato al terzo posto.

stato inserito al quarantesimo posto della classifica dei 50 leader, per il suo impegno in favore degli immigrati e del loro inserimento sociale. 24 maggio 2016: il sindaco di Riace, Domenico Lucano, ha ricevuto a Roma il Premio speciale 'Pietro Nenni 2016', indetto dalla fondazione intitolata allo statista socialista. L'onorificenza è stata consegnata a Palazzo Madama nella sala Koch per “l’eccellenza amministrativa e la trasparenza nella pubblica amministrazione”. Sabato 8 ottobre 2016, ore 15,30, nella Sala del Consiglio Comunale di Fano, è stato assegnato Il Premio “Ho l’Africa nel cuore”. Cosenza ottobre 2016: Premio per la Cultura Mediterranea della Fondazione Carical: Sezione Premio Speciale della Fondazione Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania: ex-aequo al sindaco di Lampedusa e Linosa, Giusi Nicolini, e al sindaco di Riace, Domenico Lucano, per i loro meriti umanitari di accoglienza dei migranti. Il 12 Febbraio 2017 nella Semperoper di Dresda, Domenico Lucano ha ritirato il “Dresden preis” premio internazionale della Pace. Cosenza 27 ottobre 2017- Premio della solidarietà-: Abbiamo voluto in questo modo – sottolinea nella motivazione del premio assegnato a Domenico Lucano il Presidente dell'Associazione culturale Donnicese, Armando Filice - esprimere piena ammirazione e profonda stima nei confronti di una persona che ha dedicato larga parte della sua vita al servizio degli ultimi, trasformando un paese abbandonato in una comunità del tutto nuova, aperta e solidale. Riace è così diventata un modello di accoglienza e un messaggio di umanità. Riace significa oggi incontro di civiltà e la vera civiltà è quella di saper vivere insieme! Non esistono vite banali, tutte le vite sono uniche e la migrazione è fatta di vite umane. Ogni individuo ha diritto all’umanità e la dignità delle persone viene prima di ogni cosa.

Roma 13 settembre 2018 Premio "Riconoscimento alla memoria di Pio La Torre" organizzato da Avviso Pubblico, Cgil e Federazione nazionale della stampa italiana. Roma 13 settembre 2018: PREMIO “MARCO PANNELLA” CHE IL MOVIMENTO degli Africani attribuisce ogni anno ad una personalità che si è particolarmente distinta nella difesa e promozione dei diritti e della dignità e delle persone. Nel giugno 2017 a Riace Beppe Fiorello ha girato la fiction produzione Picomedia e Rai Uno.

Silvia Testa Coordinamento Nazionale Recosol

www.comunisolidali.org segreteria 0122 48934- 011 9724236

email coordinamento@comunisolidali.org sede presso il comune di Carmagnola

piazza Manzoni 10 –10022 Carmagnola (Torino)

IL MODELLO RIACE

SILVIA TESTA COORDINAMENTO NAZIONALE

RECOSOL GENOVA, 16-17 NOVEMBRE 2018

RIACE

1998…

WORLD MAYOR PRIZE (2010)

RIVISTA FORTUNE: Domenico Lucano tra i 50 uomini più influenti al mondo…(2016)

«La vera utopia non è la caduta d e l m u r o d i Berlino ma quello c h e è s t a t o r e a l i z z a t o i n alcuni paesi della Calabria, Riace in testa….»

Wim Wenders

LA RACCOLTA DEI RIFIUTI…

«SII IL CAMBIAMENTO CHE VUOI VEDERE

AVVENIRE NEL MONDO»

Gandhi

GRAZIE!