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24 agosto

Rassegna 24 agosto

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«Il cambiamento dell'assetto societario è previsto per il 31 dicembre, per cui occorre mettere l'argomento all'ordine del giorno del prossimo consiglio>'

fiCanibioe «Rea, civuolechiarezza»Botta e risposta tra gli esponenti del movimento popolare e il segretario dell'Italia dei valori Patrizio Lo Pretedi chiara Giannini

ROSIGNANO - E' ormai unbotta e risposta quello tra ilmovimento popolare Il Cambioe il segretario dell'Italia deiValori Patrizio Lo Prete sullaquestione Rea - Enerambiente.Come si ricorderà Il Cambioaveva accusato Lo Prete di nonesser intervenuto e non averpreso posizione, anche in se-guito alla sua nomina di pre-sidente della Crom, sull'argo-mento. Lo Prete aveva repli-cato, ricordando che, semmai,proprio lui era intervenuto sullaquestione esprimendo pareriben precisi. Ora gli esponentidel Cambio rincarano la dose.«In merito alla replica del coor-dinatore provinciale dell'Italiadei Valori Lo Prete - si legge inuna nota del movimento po-litico - relative al suo nuovoincarico in Crom, il movimentopopolare Il Cambio ribadisceche non c'è stato alcun attaccoalla persona le cui qualità eserietà non sono in discussione,ma segnalare problemi politicilegati al modo di amministrarela res publica da parte del-l'amministrazione e della mag-gioranza consiliare. CarissimoLo Prete, intanto ribadiamo ericordiamo che nessuno devetoccare i posti lavoro di Rea, equesto lo abbiamo sempre so-stenuto come atto primario, neinostri interventi».Gli esponenti del Cambio pro-seguono: «Se abbiamo, attra-verso i giornali chiesto chia-rezza e fatto le nostre va-lutazioni, è anche perché ilsindaco, alle nostre interpel-lanze su Rea, ha sempre ri-sposto che Rea è una societàprivata e non era possibile, peril nostro consigliere professorFrancescalberto De Bari, co-noscere assetto societario, mo-dalità di gestione e di ag-giudicazione degli incarichi edegli appalti. Quindi - diconoancora - è vero il contrario ecioè che si soffre di un eccessodi opacità e non di un eccesso ditrasparenza. Ecco, proprio in

questa logica di una maggiortrasparenza, Il Cambio ritienenecessario che Lo Prete chia-risca la sua affermazione di"forti pressioni esterne" per lanomina del rappresentante diEnerambiente spa in Rea spa.Forti pressioni da parte di chi?Per cosa? Con quali fini? E,soprattutto, quali sono le ra-gioni politiche per le quali lamaggioranza non ha sapute ) ovoluto resistere a queste pres-sioni»?Per gli scriventi «Lo Prete af-ferma, infine, che occorre uncambiamento dell'assetto socie-tario. Raccogliamo questo in-vito. E' proprio per impostare subasi corrette il discorso sul-l'assetto societario futuro di Reache è necessario un supple-mento di chiarezza e di di-battito. Facciamo notare a LoPrete, che è persona attenta, edall'Italia dei valori tutta, ancheai suoi rappresentanti in con-siglio comunale, che il cam-biamento dell'assetto societariodi Rea dovrà essere conclusoentro il 31 dicembre prossimo,come previsto dalla Legge, ed èquindi necessario metterlo al-l'ordine del giorno del primoconsiglio comunale in quanto ilfuturo di Rea non può e nondeve essere deciso, come fattofinora e come sembra di nuovoabbia intenzione di fare l'assesindaco - Ghelardini - Gavioli:"nelle segreti stanze"».La questione, questo è certo,probabilmente sarà chiarita de-finitivamente sugli scranni delconsiglio comunale, dove i con-siglieri si daranno ancora bat-tagli sull'argomento.c.giannini @corrieredilivorno.it

! la discarica di Scapigliato : è gestita da Rea

! Patrizio Lo Prete

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LA NAZIONE Pagina 7 – Arezzo San Giovanni. Un’area studiata per sport, riposo e “percorsi vita” Parco urbano: parte lo sprint Arriva in consiglio il polmone verde al confine con Montevarchi di FILIPPO BONI PERCORSI VERDI, aree attrezzate alla corsa e alla ginnastica, intere zone dedicate al passeggio ed alla lettura. Non siamo a Central Park e neppure all’Hyde Park, ma nemmeno al Bois de Boulogne. Qui siamo nella città progettata dal gruppo di studi di Arnolfo di Cambio, ovvero Castel San Giovanni e ridimensionando i paragoni, dovremmo trovare un nome per il progetto sempre più vicino alla stesura che la giunta ha in serbo per l’area a sud, quella al confine con Montevarchi. A breve verrà sottoposto all’attenzione del consiglio comunale il progetto di urbanizzazione dell’area. Ed oltre alle case, l’organo collegiale di Viligiardi non vuole continuare ad edificare per arrivare lentamente ad unificare le due città, ma anzi proprio per creare una netta distinzione tra le due comunità con storie e tradizioni diverse, ha intenzione di realizzare una zona verde attrezzata di ampie dimensioni che distingua e valorizzi il fondovalle. A confermare le indiscrezioni che si sussugeuono da mesi è stato l’assessore all’urbanistica della giunta della città natale di Masaccio Marco Spadaccio. «IL PIANO attuativo – spiega – verrà sottoposto all’attenzione del consiglio a breve termine e sarà molto importante analizzarlo con attenzione. Abbiamo infatti già approvato dei piani che prevedono la realizzazione di un polmone verde nel nostro territorio comunale al confine con Montevarchi che manterrà una separazione di qualità con quest’ultimo, senza dare alla zona sud del comune l’aspetto di una periferia indistinta. Infatti l’area sarà attrezzata e dotata di attività fruibili da tutta la comunità come percorsi per correre, camminare, panchine. La città di San Giovanni si allargherà così verso sud ma non solo a livello di edifici, oltretutto purtroppo questo è anche un periodo delicato per l’edilizia. L’urbanistica comunale e la progettistica proprio in questi momenti deve essere ancor di più a servizio dei cittadini, infatti l’edilizia futura della zona sarà di maggiore qualità rispetto al passato, con utilizzo dell’energia fotovoltaica ed a risparmio idrico; insomma cercheremo di imporre più compatibilità con l’ambiente». Un progetto innovativo che punterà tutto sulla rivoluzione ambientale nell’edilizia ed a favore del verde. Ora sarà importante valutare quali saranno i progetti di Montevarchi per quell’area, quella a nord del comune. Valentini mesi fa lì ipotizzò la costruzione del nuovo stadio, contestatissima e poi messa da parte. Ancora c’è da lavorare dunque sull’altro versante, la speranza di tutti è che venga adottata una linea comune per un polmone solo. Verde però.

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IL TIRRENO Pagina 7 - Grosseto DIVERTIMENTO SICURO Kit antialcol e profilattici gratuiti: al Tartana si balla informati SCARLINO. I 1050 alcoltest usa e getta gratuiti sono già pronti e questa sera saranno distribuiti dalla Provincia di Grosseto nel corso della popolare notte del martedì alla discoteca Tartana del Puntone, tra Scarlino e Follonica. «È un evento simbolico, un esperimento che speriamo possa dare buoni frutti», commenta Tiziana Tenuzzo, assessore provinciale alle politiche giovanili». «Grazie alla preziosa collaborazione della Croce Rossa di Scarlino e del Tartana, parleremo ai giovani dei pericoli dell’alcol e promuoveremo un comportamento più responsabile: chi vorrà, potrà sottoporsi gratuitamente al test e potrà rendersi conto dell’effettiva quantità di alcol assunta». La Provincia di Grosseto prova in questo modo a mettre in campo un’azione concreta, in risposta alla necessità di viaggiare in sicurezza. Sulla stessa lunghezza d’onda di quanto già fatto con il progetto NightBus, la navetta che porta i giovani gratuitamente in discoteca. L’alcotest usa e getta indicherà chiaramente il livello di alcol, dando indicazioni chiare sul rischio che si corre nel mettersi al volante. «Far capire ai ragazzi l’importanza di essere consapevoli dei propri limiti vuol dire tenere al loro benessere, alla loro salute e alla loro vita», continua la Tenuzzo. «Il costo sociale che ogni notte si paga è troppo alto e la Provincia vuole essere in prima fila nel combattere questa battaglia». La serata sarà curata dalla Croce Rossa di Scarlino che allestirà un gazebo proprio all’ingresso della discoteca: «Faremo vedere le conseguenze reali per chi si mette al volante dopo aver bevuto - spiega Daniele Tosoni, responsabile della Cri di Scarlino -: un video proietterà crude immagini di incedenti stradali. Dall’una in poi, chi vorrà potrà sottoporsi all’alcoltest: a chi risulterà negativo regaleremo una maglietta e un altro etilometro, da tenere sempre con sé. Inoltre, i Pionieri Cri di Scarlino sensibilizzeranno i ragazzi sulle malattie sessualmente trasmissibili, distribuendo depliant informativi e profilattici».

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Concorrenza cinesee maltempo hannomandato in crisiil pomodoro toscano

wkw, I produttori toscani di pomo-dori stanno perdendo oltre 2milaeuro a ettaro . È questo il grido d'al-larme lanciato dagli assessori al-l'agricoltura delle province di Gros-seto , Siena, Arezzo , Pisa e Livornoverso la regione Toscana. Il proble-ma nasce sia per causa naturali: lepiogge d 'aprile e maggio hanno ri-tardato le coltivazioni producendoun calo del 30% nella raccolta. Siaper il mercato . Da una parte la con-correnza cinese (i pomodori madein China stanno conquistando an-che l'Italia) e dall'altra i prezzi im-posti dalle aziende di trasformazio-ne che rispetto al prezzo concorda-to (70 euro a tonnellata ) arrivanoa pagarne anche la metà . E così ilcombinato disposto "meno prodot-to-pagato meno" sta mettendo inginocchio i contadini toscani.«Questa situazione - spiega l'asses-sore allo sviluppo rurale della pro-vincia di Grosseto Enzo Rossi - staprovocando una perdita secca per iproduttori di oltre 2mila euro ad

Appello alla Re\,y, 1`oneLettera degli assessoridi Grosseto , Siena,Arezzo, Pisa e Livorno

ettaro. Considerando che il costodi produzione è di 5mila euro adettaro a fronte di 1.900 recuperatidalla vendita e 1.100 dal contribu-to accoppiato, per molti produttoridella costa toscana (Grosseto , Li-vorno, Pisa) e della Val di Chiana(Siena , Arezzo) è una perdita direddito di una entità tale da provo-care una profonda crisi economicae finanziaria». Da qui la richiestadi un incontro urgente con l'asses-sore regionale all'agricoltura Gian-ni Salvadori «per affrontare contutti i soggetti interessati - spiegaAnna Berti , assessore all'agricoltu-ra della provincia di Siena - i diver-si aspetti del problema ». Ancheperché questa crisi targata 2010 ri-schia di riflettere i suoi effetti nega-tivi anche al prossimo anno in unsettore di peso per l'agricoltura to-scana. Infatti ogni anno in Toscanasi raccolgono circa 200mila tonnel-late di pomodori . 150mila vengo-no lavorate in regione (a Albiniada Conserve Italia e venturina daItalian Food spa). Le restanti 50mi-la vanno fuori Toscana.!