Upload
domenico-bevilacqua
View
215
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
8/7/2019 Questioni di soglia: sistemi elettorali e comportamento strategico degli attori partitici
1/30
1
Questioni di soglia:
sistemi elettorali e comportamento strategico degli attori partitici
Paolo Feltrin e Davide Fabrizio
Sommario
Introduzione
1. Le soglie esplicite (o legali)
2. Le soglie implicite (o effettive)
2.1. Soglie implicite a livello di singola circoscrizione
2.2. Soglie implicite a livello nazionale, grado di disproporzionalit e numero effettivo di partiti
3. Le soglie di sbarramento implicite al Senato
4. Il sistema elettorale regionale (regioni a statuto ordinario)
4.1. La soglia esplicita prevista dalla legge elettorale regionale
4.2. Le soglie implicite nel sistema elettorale regionale4.3.La terza soglia implicita: lultimo resto
Conclusioni
Bibliografia
Introduzione
Nei sistemi elettorali le variabili pi importanti, con maggiore influenza sullesito pi o meno
proporzionale del risultato elettorale, sono lampiezza della circoscrizione e le soglie di
sbarramento. La soglia di sbarramento pu essere definita come la minima percentuale di voti che
una lista deve raggiungere per partecipare alla distribuzione dei seggi. Pi la soglia elevata pidifficile risulta la conquista di seggi da parte dei partiti minori, con conseguente diminuzione del
numero di liste che ottengono la rappresentanza nelle assemblee elettive.
Le soglie di sbarramento possono essere esplicite o implicite. Le prime sono stabilite dalla legge
elettorale (come lo sbarramento al 4% in Italia alla Camera per lassegnazione dei 155 seggi
proporzionali): le liste che non raggiungono la percentuale di voti stabilita non partecipano alla
ripartizione dei seggi proporzionali. Anche in assenza di una soglia esplicita, comunque, possiamo
ricavare attraverso altre informazioni (ad esempio lampiezza della circoscrizione, la formula
elettorale adottata, il numero di partiti in competizione) quale sia la percentuale minima di voti che
un partito deve raggiungere, in una data circoscrizione, per ottenere un seggio. E questa la soglia
implicita di un sistema elettorale, che pu essere calcolata ad esempio per il modello elettorale del
Senato italiano, che assegna 83 seggi nella quota proporzionale.
Il valore approssimativo della soglia implicita, che come si detto influenzato dallampiezza
della circoscrizione, dal numero di partiti e dalla formula elettorale, pu essere determinato
attraverso degli indici, dei quali esistono varie proposte elaborate da altrettanti studiosi (tra tutti
Taagepera-Shugart, 1989 e Lijphart, 1994). Mutare il valore della soglia implicita (ad esempio
adottando circoscrizioni pi piccole) significa influire in maniera decisiva sul grado di
proporzionalit dellesito elettorale e sul numero di partiti che otterranno seggi nelle assemblee,
nonch sulle strategie degli attori partitici.
1. Le soglie esplicite (o legali)
8/7/2019 Questioni di soglia: sistemi elettorali e comportamento strategico degli attori partitici
2/30
2
La soglia esplicita quella percentuale di voti (2, 3, 5% ecc.) che un partito deve superare per
partecipare alla distribuzione dei seggi (e che solitamente gli permette di conquistare uno o pi
seggi). Insieme alla formula elettorale ed allampiezza circoscrizionale diventa un elemento
fondamentale nel meccanismo di trasformazione dei voti in seggi. E soprattutto riesce ad
influenzare in modo pi o meno determinante il grado di proporzionalit (calcolato in questo caso
utilizzando il Least-Squares Index di Gallagher1
) ed il numero di partiti che ottengono larappresentanza.
Nella tabella 1 possiamo vedere un esempio di un ipotetico collegio elettorale, con ampiezza
circoscrizionale M=31 e formula elettorale dHondt: vi sono 5 partiti in competizione, che
ottengono rispettivamente il 41, 38, 10, 8, 3% dei consensi. Se in questo collegio elettorale non
viene applicata nessuna soglia di sbarramento, tutti e cinque i partiti otterranno almeno un seggio ed
il risultato sar perfettamente proporzionale (LSq=1,4). Se invece stabilito uno sbarramento al
5%, il partito con il 3% dei voti viene eliminato (non partecipa cio alla ripartizione dei seggi) e la
disproporzionalit tende a salire (LSq=3,8). Man mano che aumentiamo la soglia, sempre pi partiti
tenderanno ad essere esclusi, ed il grado di disproporzionalit salir. Addirittura con una soglia del
40% tutti i partiti tranne il pi forte (41%) verrebbero esclusi.
Tab. 1:Effetti di diverse soglie di sbarramento esplicite sulla distribuzione dei seggi, sullindice di disproporzionalit(LSq) e sul numero di partiti (p) in una circoscrizione con M = 31
Soglia di LSq Partiti
sbarramento 41% 38% 10% 8% 3% (p)
Seggi ai partiti (M = 31)
No 13 12 3 2 1 1,4 5
5% 14 12 3 2 0 3,8 4
10% 15 13 3 0 0 8,5 3
15% 16 15 0 0 0 14,0 2
40% 31 0 0 0 0 50,5 1
Le soglie esplicite possono agire a livello di circoscrizione locale (livello inferiore) o a livello
nazionale (superiore). Questa scelta del legislatore tra i due livelli pu essere determinante per
alcune formazioni politiche: un partito fortemente concentrato in una determinata area territoriale
(ad esempio in una zona con presenza di una forte minoranza linguistica) pu agevolmente superare
uno sbarramento del 5% a livello di circoscrizione locale (inferiore), ma non pu raggiungere il 5%
se questo calcolato a livello nazionale (livello superiore), non ottenendo in questo caso alcunseggio.
1IlLeast-Squares Index, elaborato da Michael Gallagher (1991), misura la corrispondenza tra la percentuale di voti
ottenuti e percentuale di seggi conquistati dai partiti e si calcola utilizzando la seguente formula:
( ) =2
2
1ii svLSq
dove iv indica la percentuale di voti di un partito is la percentuale di seggi conquistati. Se la corrispondenza tra
percentuale di voti e di seggi aumenta, contemporaneamente diminuisce il valore della disproporzionalit.
8/7/2019 Questioni di soglia: sistemi elettorali e comportamento strategico degli attori partitici
3/30
3
Tra i paesi che utilizzano soglie esplicite al livello inferiore ricordiamo la Svezia (12%), il
Giappone (2%, nella parte proporzionale), e la Spagna (3%). Proprio la Spagna presenta una
situazione particolare: per poter accedere alla ripartizione dei seggi infatti i partiti devono ottenere
nelle circoscrizioni locali almeno il 3% dei voti. Ma gli stessi collegi, avendo ampiezze
circoscrizionali basse (la media 6,7) fanno s che siano necessarie percentuali molto pi alte del
3% per ottenere un seggio. La clausola di sbarramento scatta quindi solo nelle due circoscrizioni pi
grandi, Barcellona e Madrid.
La maggior parte dei sistemi elettorali dei vari Stati adotta invece le soglie di sbarramento a livello
nazionale: tra queste la pi conosciuta la Sperrklausel tedesca al 5%, oltre ad altri paesi quali
lAustria (4%), Israele (1,5%), Norvegia (4%), Svezia (4%), Polonia (5%), Danimarca (2%), Nuova
Zelanda (5%), Italia (4% nella parte proporzionale), Turchia (10%) e molti altri.
La soglia non sempre definita con una percentuale di voto, ma pu riferirsi anche ad una certa
quantit di voti o a voti intesi come una frazione di un quoziente o a un certo numero di seggi vinti
al primo livello (quando c recupero dei resti). Le soglie esplicite sono infine efficaci quando
operano in circoscrizioni nazionali o di grande ampiezza (come nel caso tedesco); soglie del 3 o 5%
in collegi con bassa ampiezza circoscrizionale non operano neppure, in quanto la soglia (implicita oeffettiva) da raggiungere per conquistare un seggio molto pi alta.
Possono essere per aggirate facilmente quando i piccoli partiti formano cartelli elettorali con
lunico scopo di superare lo sbarramento. Emblematico il caso italiano: a pochi mesi dalle elezioni
sono nate nuove formazioni (la Margherita, il Biancofiore ed il Girasole), assemblati di piccoli
partiti che da soli non sarebbero stati in grado di raggiungere il 4% a livello nazionale. Per loro la
scelta stata dunque obbligata (per garantirsi dei seggi proporzionali): formare dei cartelli elettorali
temporanei per superare lostacolo della clausola di sbarramento esplicita, per poi eventualmente
dividersi nuovamente dopo le elezioni, conservando inalterata la propria identit. E questo un
comportamento strategico da parte degli attori politici, necessario per garantire la sopravvivenza
delle microformazioni politiche. In questo caso per il risultato non certo stato quello sperato:nelle recenti elezioni politiche solo la Margherita ha superato lo sbarramento, mentre il Girasole ed
il Biancofiore sono rimasti ben al di sotto della soglia del 4%, non ottenendo alcun seggio
proporzionale.
2. Le soglie implicite (o effettive)
Abbiamo appena visto come alcuni sistemi elettorali prevedano la presenza di soglie esplicite (o
legali) che ci permettono di avere unidea chiara della percentuale di voti che un partito deve
raggiungere per poter aspirare ad un seggio parlamentare. Il prossimo passo quello di andare a
scoprire se sia possibile fare la stessa cosa anche senza la presenza di una soglia esplicita: vogliamocio determinare in questi casi la percentuale di voti che permette ad un partito, mediamente, di
ottenere la rappresentanza parlamentare, utilizzando altre informazioni disponibili (lampiezza
circoscrizionale, la formula elettorale ed il numero di partiti): questoperazione appunto la ricerca
di una soglia implicita in un dato sistema elettorale.
Lobiettivo trovare un indice operativo che utilizzi altri aspetti del sistema elettorale (M, formula
elettorale, ecc.) e consenta di convertirli in una equivalente soglia esplicita (teorica) che indichi con
un certo grado di precisione la percentuale di voti necessaria per ottenere un seggio. La prima parte
dellanalisi riguarder la singola circoscrizione per poi estendersi a livello di sistemi elettorali
nazionali.
2.1. Soglie implicite a livello di singola circoscrizione
8/7/2019 Questioni di soglia: sistemi elettorali e comportamento strategico degli attori partitici
4/30
4
Se in una data circoscrizione di ampiezza circoscrizionale M si confrontano p partiti, possibile
prevedere con un buon grado di precisione quanti voti sono necessari ad un partito per conquistare il
suo primo seggio.
Lo studio delle soglie implicite iniziato con Rokkan, che ha elaborato per primo il concetto di
soglia di rappresentanza (threshold of representation), definita come la minima percentuale di votinecessaria ad un partito per vincere il suo primo seggio in una circoscrizione, nelle condizioni pi
favorevoli. I valori della soglia di rappresentanza dipendono dalle regole di allocazione dei seggi.
Per la formula dHondtla soglia di rappresentanza (o di inclusione) :
1
%100)(
+=
pMrapS
(M lampiezza circoscrizionale e p il numero di partiti in competizione). Se M=6 e p=5, allora la
soglia di rappresentanza sar uguale a S(rap) = 100%/(6+51) = 10%. Questo significa che nelle
condizioni pi favorevoli un partito potr vincere il suo primo seggio con il 10% dei voti. La
situazione illustrata nella tabella 2: il partito E, con 10.001 voti, pari al 10%, conquista il suo
primo seggio: in nessun caso possibile vincere un seggio con una percentuale inferiore alla soglia
di rappresentanza.
Tab.2:Distribuzione seggi che permette al partito E di ottenere un seggio con la minima quota di voti possibile
Seggi attribuiti usando i divisori d'Hondt1, 2, 3, 4, ...
Partito Voti Totale seggi
(v) v/1 v/2 v/3
A 29.999 29.999 1 15.000 5 10.000 2
B 20.000 20.000 2 10.000 6.667 1
C 20.000 20.000 3 10.000 6.667 1
D 20.000 20.000 4 10.000 6.667 1
E 10.001 10.001 6 5.001 3.334 1
Totale 100.000 6
Tab.3:Distribuzione seggi che non permette al partito E di ottenere alcun seggio (massima quota di voti possibile)
Seggi attribuiti usando i divisori d'Hondt1, 2, 3, 4, ...
Partito Voti Totale seggi
(v) v/1 v/2 v/3
A 28.573 28.573 1 14.287 3 9.524 2
B 28.573 28.573 2 14.287 4 9.524 2
8/7/2019 Questioni di soglia: sistemi elettorali e comportamento strategico degli attori partitici
5/30
5
C 14.285 14.285 5 7.143 4.762 1
D 14.285 14.285 6 7.143 4.762 1
E 14.284 14.284 7 7.142 4.761 0
Totale 100.000 6
Il lavoro di Rokkan stato successivamente approfondito e completato da Rae, Loosemore edHanby che hanno introdotto la soglia di esclusione (threshold of exclusion), definita come la
massima percentuale di voti che un partito pu ottenere senza riuscire a conquistare un seggio in
una circoscrizione nelle circostanze meno favorevoli. Per la formula dHondtla soglia di esclusione
:
1
%100)(
+=
MescS
Se M = 6 la soglia di esclusione sar uguale a S(esc) = 100%/(6+1) = 14,3%. Questo significa che
nelle condizioni pi sfavorevoli un partito potr non ottenere nessun seggio con il 14,3% dei voti.Ma superando questa soglia il seggio assicurato. La situazione limite visibile nella tabella 3: il
partito E, con 14.284 voti, pari al 14,3%, non ottiene alcun seggio.
Rae, Loosemore ed Hanby hanno poi calcolato gli indici della soglia di rappresentanza e della
soglia di esclusione anche per le formule elettorali del quoziente naturale (Hare) e Saint Lagu. I
risultati della ricerca sono indicati nella tabella 4.
Tab.4: Soglie di rappresentanza e di esclusione per tre formule elettorali (Rae, 1971, 193)
Soglia di rappresentanza Soglia di esclusione
S(rap) S(esc)
d'Hondt1
%100
+pM
1
%100
+M
Saint Lagu22
%100
+ pM
M2
%100
Quoziente naturale (Hare)Mp
%100
M2
%100
Come vediamo, a parit di M e p, la soglia di rappresentanza e di esclusione pi bassa si avr con
la formula del quoziente naturale, seguita dal Saint Lagu e dal dHondt. Per un partito di
dimensioni ridotte sar quindi pi facile ottenere un seggio con la formulaHare.
Tab.5:Distribuzione seggi con formula del divisore Saint Lagu che smentisce lipotetica soglia di esclusione di Rae,Loosemore ed Hanby
Seggi attribuiti usando i divisori Saint Lagu1, 3, 5, 7, ...
Partito Voti Totale seggi(v) v/1 v/3 v/5
8/7/2019 Questioni di soglia: sistemi elettorali e comportamento strategico degli attori partitici
6/30
6
A 33.334 33.334 1 11.111 3 6.667 2
B 33.334 33.334 2 11.111 4 6.667 2
C 11.111 11.111 5 3.704 2.222 1
D 11.111 11.111 6 3.704 2.222 1
E 11.110 11.110 7 3.703 2.222 0
Totale 100.000 6
In realt queste formule presentano alcuni errori, pi precisamente nellindice della soglia di
esclusione per le formule del quoziente e Saint Lagu. Se M = 6, infatti, la soglia di esclusione per
queste due formule S(esc) = 100/(26) = 8,3%.
Quindi superato questo valore il seggio parlamentare per un partito dovrebbe essere assicurato.
Invece (tabella 5) vediamo che una particolare distribuzione di voti pu far s che anche un partito
con 11.110 voti (11,1%) rimanga senza seggio, con un valore che dunque ben al di l di quello
ipotizzato dalla soglia di esclusione di Rae, Loosemore ed Hanby (la stessa situazione si verifica
anche con la formula del quoziente).
Questi errori sono stati successivamente corretti da Lijphart e Gibberd, che ragionano in termini di
soglia minima e soglia massima, cio gli estremi di un intervallo di valori che possono
permettere lassegnazione del primo seggio ad un partito: la soglia implicita o effettiva ha quindi un
valore interno allintervallo tra la soglia di rappresentanza e la soglia di esclusione. Nella tabella 6
sono evidenziati gli indici della soglia di rappresentanza (minima) e di esclusione (massima)
secondo Lijphart e Gibberd. I due studiosi non inseriscono la soglia di rappresentanza e di
esclusione per la formula elettoraleplurality (M = 1) che sono uguali a:
pMprapS
%100%100
)( == %502
%100
1
%100
)( ==+= MescS
La soglia implicita, che permette ad un partito di vincere il suo primo seggio in una data
circoscrizione, non mai dunque una percentuale specifica (come nel caso delle soglie esplicite),
ma una serie di possibilit comprese tra la soglia di rappresentanza (superata la quale diventa
possibile vincere un seggio) e la soglia di esclusione (superata la quale diventa sicura la vittoria del
seggio).
Per le formule Hare, Hagenbach-Bischoffe Imperiali i rispettivi quozienti rappresentano la soglia
di esclusione: se un partito raggiunge il quoziente otterr un seggio. La soglia implicita comunque
quasi sempre inferiore al quoziente, dato che i seggi residui vengono assegnati con il metodo deiresti pi alti (e questo permette ad alcune formazioni di conquistare un seggio con una frazione del
quoziente).
Se vogliamo arrivare ad un indice preciso della soglia implicita dobbiamo per forza fare delle
approssimazioni: Taagepera e Shugart suggeriscono di utilizzare come soglia implicita il valore che
sta a met strada tra la soglia di rappresentanza e quella di esclusione. Il valore della soglia effettiva
per ciascuna formula elettorale in una circoscrizione di ampiezza M e numero di partiti p uguale a:
S(impl) =2
)()( escSrapS +
8/7/2019 Questioni di soglia: sistemi elettorali e comportamento strategico degli attori partitici
7/30
7
Nel caso della formula del quoziente naturale (Hare), la formula per il calcolo della soglia implicita
sar:
)(implS =2
)()( escSrapS +=
MMp
p
Mp
%50)1%(50%50=
+
In collegi elettorali di ampiezza M e formula del quoziente naturale ad un partito basta dunque, inmedia, la met del quoziente (che pari a 100%/M) per ottenere un seggio. Utilizzando i dati della
tabella 6 possiamo ottenere lindice della soglia implicita anche per le altre formule elettorali.
Tab. 6:Soglie di rappresentanza e di esclusione per Lijphart e Gibberd
Soglia di rappresentanza Soglia di esclusioneS(rap) S(esc)
Formule del divisore
d'Hondt1
%100++ pM
1
%100+M
Saint Lagu
22
%100
+ pM
22
%100
+ pM
Saint Lagu(modificato)
8.24.12
%100
+ pM
22
%100
+ pM
danese
33
%100
+ pM
323
%100
+ pM
Formule del quoziente
naturale (Hare)Mp
%100
Mp
p )1%(100
Hagenbach-Bischoff(Droop) pM )1(
%200
+
1
%100
+M
Imperiali
pM )2(
%300
+
2
%100
+M
Bisogna ricordare che lindice della soglia implicita non pu mai evidenziare il valore preciso (in
percentuale) che permette ad un partito di ottenere il primo seggio (in quanto le distribuzioni dei
voti possono essere infinite), ma sar solamente una stima, in questo caso data dalla media
aritmetica tra valore della soglia di rappresentanza e quella di esclusione. Minore la distanza tra le
due soglie e maggiore la probabilit che la stima della soglia implicita dia valori pi vicini a quelli
reali.
Verifichiamo allora, utilizzando un ipotetico collegio di ampiezza M=6, 5 partiti ed una
distribuzione di voti 38%, 24%, 17%, 13% ed 8%, gli indici delle soglie implicite per ogni formula
elettorale, analizzando il loro grado di scostamento dal valore reale (la vera soglia implicita) che
permette ad un partito di ottenere il suo primo seggio. Il valore reale dato dalla percentuale che
8/7/2019 Questioni di soglia: sistemi elettorali e comportamento strategico degli attori partitici
8/30
8
permette ad un partito di conquistare lultimo seggio a disposizione in un dato collegio, e che indico
con S(reale).
In questi casi lindice della soglia implicita per ogni formula fornisce dei risultati molto vicini al
dato reale, in quanto lo scostamento (differenza tra indice di soglia implicita e soglia reale, indicato
con ) nella maggior parte dei casi minimo (0,3 < < 1,0). Lo scostamento maggiore solo per
la formula del quoziente Imperiali (= 2,5) e per la formula plurality (= 6,0). Nel caso delmaggioritario naturale che lo scarto sia pi elevato: lampiezza circoscrizionale M pari a 1
(collegi uninominali), e quindi lintervallo tra la soglia di rappresentanza e di esclusione molto
ampio (30%). Con questo procedimento siamo arrivati ad indici matematici che ci permettono di
prevedere in anticipo (conoscendo lampiezza M ed il numero di partiti p), e con un certo grado di
precisione, quale percentuale di voti un partito necessiti per ottenere la minima rappresentanza.
Tab. 7: Valore dellindice di soglia implicita in una data distribuzione di voti (M = 6, e p = 5) e scostamento dalla
soglia reale ( lultimo resto)
Formule elettorali S(rap) S(esc) S(impl) S(reale)
Quoziente naturale (Hare) 3,3 13,3 8,3 8,0 0,3
Hagenbach-Bischoff 5,7 14,3 10,0 9,7 0,3
Imperiali 7,5 12,5 10,0 12,5 -2,5
d'Hondt 10,0 14,3 12,1 12,7 -0,5
Saint Lague 6,7 11,1 8,9 8,0 0,9
Imperiali(divisore) 13,3 16,7 15,0 16,0 -1,0
plurality(M = 1) 20,0 50,0 35,0 41,0 -6,0
Graf. 1: Ampiezza circoscrizionale (M) e soglia implicita (Simpl) con formule Hare e d'Hondt
La soglia implicita o effettiva dipende da:
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Ampiezza circoscrizionale (M)
Sogliaimplicita(Simpl)
Hare
d'Hondt
8/7/2019 Questioni di soglia: sistemi elettorali e comportamento strategico degli attori partitici
9/30
9
1) lampiezza della circoscrizione (M): al crescere dellampiezza circoscrizionale la soglia
implicita tende a diminuire (in modo curvilineare). Pi seggi si assegnano in una circoscrizione
e maggiori saranno le opportunit per un piccolo partito di ottenerne almeno uno. Il grafico 1
mostra proprio linfluenza di M sulla soglia implicita per le formule del quoziente naturale
(Hare) e dHondt;
2) la formula elettorale: maggiore la proporzionalit della formula elettorale e pi bassa lasoglia implicita. Come si vede dalla tabella 7, la formula elettorale pi proporzionale (Hare) ha
(a parit di M e p) la soglia implicita pi bassa (S(impl) = 8,3%), mentre la formula meno
proporzionale (divisoreImperiali) presenta la soglia pi alta (S(impl) = 15,0%);
3) il numero di partiti in competizione (p): al crescere di p cala il valore della soglia implicita. Pi
partiti ci sono in competizione e meno voti percentuali sono necessari ad un partito x per
ottenere un seggio. Il numero di partiti (p) in alcuni casi pu provocare dei problemi: se un
partito ottenesse lo 0% dei voti, dovrebbe essere conteggiato lo stesso pur senza alterare nella
realt la distribuzione dei seggi, ma modificando il valore dellindice della soglia implicita
(abbassandolo);
2.2. Soglie implicite a livello nazionale, grado di disproporzionalit e numero effettivo di partiti
Come abbiamo visto a livello di singola circoscrizione possibile, utilizzando le due variabili M e
p, determinare un indice della soglia implicita per ogni formula elettorale, superata la quale il
partito ottiene mediamente un seggio. Il passo successivo quello di trovare un analogo indice che
faccia capire intuitivamente quanto sia difficile ottenere la rappresentanza a livello nazionale
utilizzando un dato sistema elettorale. Anche a livello nazionale, cio, vogliamo sapere quale
percentuale di voti deve superare mediamente un partito per poter ambire ad alcuni seggi:
lobiettivo un indice che, prendendo in considerazione alcuni aspetti del sistema elettorale, li
converta in una equivalente soglia esplicita (teorica).
Oltre al problema di determinare la posizione esatta della soglia implicita nella scala di valori che
va dalla soglia minima (di rappresentanza) alla soglia massima (di esclusione), che abbiamo risolto
con lutilizzo della media aritmetica delle due condizioni limite, si aggiungono altre difficolt.
Innanzitutto lampiezza della circoscrizione (M) varia da collegio a collegio, come daltronde il
numero di partiti (p). Inoltre lindice deve andar bene per tutte le formule elettorali, e non solo per
alcune. Per ci che riguarda lampiezza della circoscrizione a livello nazionale la miglior soluzione
quella di adottare lampiezza circoscrizionale media, che solitamente corrisponde al rapporto tra
numero totale di seggi (di un parlamento) S e numero totale di circoscrizioni C:
CSeffM =)(
Il numero di partiti invece (p) meglio supporlo identico allampiezza circoscrizionale media (p =
M(eff)), in modo da eliminare la variabile partitica (il numero dei partiti daltronde cresce
allaumento dellampiezza della circoscrizione). Il problema della formula elettorale si pu invece
risolvere adottando ununica soglia di rappresentanza e di esclusione, cos da poter determinare un
unico indice della soglia implicita. Seguendo questi presupposti, Taagepera e Shugart hanno
elaborato un indice valido per tutti i sistemi elettorali:
)(
%50
effMS impl=
8/7/2019 Questioni di soglia: sistemi elettorali e comportamento strategico degli attori partitici
10/30
10
Ad esempio se lampiezza circoscrizionale media M(eff) = 3, allora la soglia implicita sar S(impl)
= 50/3 = 16,7%. Lijphart ha successivamente approfondito il tema, cercando di correggere alcune
impostazioni di Taagepera e Shugart, arrivando a determinare un nuovo indice:
)(2
%50
)1)((
%50)(
effMeffMimplS +
+=
dove il primo termine indica la soglia di rappresentanza ed il secondo la soglia di esclusione (divisi
per due). E interessante notare come i due indici non funzionino se consideriamo le formule
maggioritarie, dove )(effM = 1: in entrambi i casi la soglia implicita S(impl)= 50%, che in realt
la soglia di esclusione (o massima). Lijphart allora suggerisce un nuovo indice :
)1)((
%75)(
+=
effMimplS
esso d risultati analoghi al precedente per M(eff) > 1 e S(impl) = 75/2 = 37,5% per i sistemi
elettorali uninominali (M(eff) = 1). Lijphart comunque assegna ai sistemi maggioritari uninominaliuna soglia implicita convenzionale del 35%. E difficile valutare quale alternativa tra le due sia la
migliore, in quanto per i sistemi elettorali nazionali, che operano in pi circoscrizioni, non possiamo
confrontare lindice della soglia implicita con la soglia reale con la quale si assegna lultimo seggio
disponibile (perch si pu fare solo a livello di singola circoscrizione). E gli unici sistemi elettorali
nazionali che operano in ununica grande circoscrizione nazionale (Israele e Olanda) presentano
comunque gi delle soglie esplicite di sbarramento (rispettivamente all1,5% e 0,67%).
Per quello che riguarda i sistemi elettorali nazionali possiamo dire che i valori di soglie implicite
che si ricavano sono solamente delle stime, a differenza delle soglie esplicite che forniscono una
percentuale precisa che un partito deve raggiungere per ottenere la rappresentanza. Infatti se un
partito non raggiunge la soglia implicita non significa affatto che non otterr alcun seggio (comeavviene nel caso di soglie esplicite), ma piuttosto che otterr una forte sottorappresentazione. Inoltre
i partiti fortemente concentrati in una determinata area territoriale potranno ottenere anche una
sovrarappresentazione (rispetto ai loro voti) in termini di seggi pur senza raggiungere il valore della
soglia implicita.
Nella tabella 8 sono stati analizzati i casi di 24 sistemi elettorali nazionali (tenendo in
considerazione le ultime riforme e gli ultimi risultati elettorali) ed evidenziando per ognuno la
formula elettorale, la soglia esplicita di sbarramento (S(espl)) se presente, la soglia implicita
(S(impl)) calcolata con lindice di Lijphart, il numero effettivo di partiti, sia in termini di voti che di
seggi (N(v) e N(s))2 ed infine lindice di disproporzionalit di Gallagher (LSq). Per i sistemi
elettorali con sbarramento esplicito (ad esempio la Germania) stato riportato il valore della soglia
(5%) nella colonna delle soglie implicite (il 5% infatti la soglia effettiva che permette di ottenere
la rappresentanza), a meno che lindice di Lijphart non fornisse un valore pi alto rispetto alla
2Lindice del numero effettivo di partiti, elaborato da Laakso e Taagepera (1979), fornisce un valore intuitivo del
numero di partiti in un dato sistema politico, tenendo conto dei rispettivi pesi relativi percentuali. Si calcola utilizzando
la seguente formula:
=
2
1
ipN
dove ip corrisponde alla frazione di voto conseguita da ciascun partito. Lindice N deriva direttamente dallindice di
frazionalizzazione (F) di Rae: N=1/(1-F).
8/7/2019 Questioni di soglia: sistemi elettorali e comportamento strategico degli attori partitici
11/30
11
soglia legale ( il caso gi menzionato della Spagna, dove lo sbarramento posto al 3%, mentre la
soglia implicita reale molto pi alta, pari al 10,5% dei voti).
Per i paesi che adottano formule miste (in parte proporzionale ed in parte maggioritaria) le cose si
fanno pi complicate, perch pu essere determinata una soglia implicita nella parte proporzionale,
nella parte maggioritaria e nellinsieme totale. Ad esempio la Russia ha una soglia implicita del 5%
nella parte proporzionale, del 35% (per convenzione) nella parte maggioritaria, e del 25,1% sultotale (calcolato utilizzando lampiezza circoscrizionale media totale, pari a 1,99. Diventa quindi
S(impl) = 75/(1,99+1) = 25,1%). Lo stesso problema vale per il calcolo del numero effettivo di
partiti e per lindice di disproporzionalit LSq. Nel caso dei sistemi misti sono stati calcolati i vari
indici considerando i modelli nella loro globalit (la soglia implicita per la Russia e quindi 25,1%).
Tab. 8:Formula elettorale, numero totale di seggi, numero di circoscrizioni, ampiezza circoscrizionale media, sogliaesplicita, soglia implicita e numero effettivo di partiti (voti e seggi) per 24 differenti sistemi elettorali.
Stato formula elettorale S(espl) S(impl)75/(M+1)
N(v) N(s) LSq
Francia Majority-Plurality 35 7,0 3,7 18,6
Gran Bretagna Plurality 35 3,1 2,1 16,0
Canada Plurality 35 4,1 3,0 13,3
Australia Voto alternativo 35 3,5 2,5 11,3
India Plurality 35 3,8 2,4 11,0
Usa Plurality 35 2,2 2,0 3,1
Irlanda STV 14,6 3,9 3,0 7,5
Spagna d'Hondt 3 (L) 10,5 3,1 2,5 6,1
Costa Rica Hare 8,2 3,4 2,4 7,8
Portogallo d'Hondt 6,4 3,2 2,6 5,1
Finlandia d'Hondt 5,4 5,9 5,2 3,9
Polonia d'Hondt 5 5 4,6 3,0 10,6
Germania Hare 5 5 3,8 3,3 4,1Nuova Zelanda Hare 5 5 3,9 3,4 3,2
8/7/2019 Questioni di soglia: sistemi elettorali e comportamento strategico degli attori partitici
12/30
12
Austria Hare 4 4 3,8 3,4 3,5
Norvegia Saint Lague(modific.) 4 4 5,1 4,4 3,5
Svezia Saint Lague(modific.) 4 4,5 4,3 1,0
Danimarca Hare 2 4,7 4,7 0,3
Israele d'Hondt 1,5 1,5 10,4 8,9 3,2
Olanda d'Hondt 0,67 0,67 5,1 4,8 1,1
Giappone Plurality 16,7 35
d'Hondt 4 4
Misto 28,7 3,8 2,9 10,8
Russia Plurality 35
Hare 5 5
Misto 25,1 5,9 5,7 6,8
Ungheria Plurality 15 35
Hare 5 5
Misto 23,6 4,6 3,4 8,5
Italia Plurality 35 2,5 2,0 11,0
Hare 4 4 6,3 3,9 11,3
Misto 5,1 7,1
La soglia implicita dipende sostanzialmente dallampiezza media delle circoscrizioni M(eff): al
crescere di M(eff) diminuisce il valore della soglia implicita, cio la percentuale di voti che
mediamente permette ad un partito di ottenere la rappresentanza parlamentare. Quindi ci
aspettiamo, con soglie implicite basse (e quindi con ampiezze circoscrizionali alte), che il grado di
disproporzionalit (misurato dal Least-Squares Index) risulti molto basso e viceversa. Lo stesso
discorso vale per il rapporto tra soglia implicita S(impl) e numero effettivo di partiti: con soglie
implicite basse ci aspettiamo un maggior numero effettivo di partiti e viceversa.
I risultati delle ricerche sino ad ora svolte (soprattutto ad opera di Lijphart, 1994, e di Powell jr.-
Vanberg, 2000) confermano le previsioni, come appare evidente dalla tabella 9:
Tab.9:Effetti della soglia implicita sullindice di disproporzionalit (LSq) e sul numero effettivo di partiti in 69 sistemielettorali (Lijphart, 1994, 99)
S(impl) LSq N(v) N(s)
0,1 a 3,3 2,29 4,07 3,74
4,0 a 5,9 3,68 4,56 3,99
8,0 a 11,7 5,74 3,99 3,31
12,9 a 18,8 7,24 3,28 2,71
35 12,44 3,30 2,34
Al crescere della soglia implicita aumenta la disproporzionalit (LSq), diminuendo allo stesso
tempo il numero effettivo di partiti (sia in termini di voti che di seggi). Lo stesso risultato si ottiene
anche dalla tabella 8, relativa alle ultime elezioni in 24 paesi diversi (6 adottano formule
maggioritarie, 14 formule proporzionali e 4 formule miste): i paesi con il pi alto livello di
disproporzionalit sono mediamente quelli con le soglie implicite pi alte (con circoscrizioni
uninominali), e viceversa.
8/7/2019 Questioni di soglia: sistemi elettorali e comportamento strategico degli attori partitici
13/30
13
Il caso pi anomalo sembra essere quello degli Stati Uniti, dove la soglia implicita molto alta, dato
lutilizzo della formula plurality (S(impl) = 35%), mentre lindice di Gallagher fornisce un valore
molto basso (LSq = 3,1). La spiegazione molto semplice: leffetto riduttivo del maggioritario
secco sul numero di partiti negli Usa avviene gi in partenza, grazie al voto strategico degli elettori,
e questo fa s che il potenziale di distorsione voti-seggi venga ridotto notevolmente (il numero
effettivo di partiti in termini di voti infatti gi bassissimo, pari a 2,2).
In alcuni casi, quindi, la disproporzionalit pu essere molto pi bassa di quanto ci aspetteremmo
(Taagepera e Shugart chiamano questo fenomeno legge della conservazione della deviazione dalla
proporzionalit). Non bisogna poi dimenticare che lindice di disproporzionalit calcolato a
livello nazionale, mentre solitamente i partiti ottengono voti e seggi a livello di circoscrizione locale
(tranne lOlanda ed Israele, che hanno ununica circoscrizione per tutto il paese).
Queste suddivisioni rendono possibili che le sovra e sotto-rappresentazioni per i singoli partiti si
annullino nelle varie circoscrizioni. La disproporzionalit che ne risulta dipender dal modo in cui i
voti ed i seggi sono distribuiti nelle circoscrizioni elettorali.
Se ad esempio abbiamo in un paese due circoscrizioni (di uguali dimensioni), ed in tutte e due il
partito A sconfigge il partito B 51 a 49 (%), il partito A avr il 51% dei voti nazionali ed il 100%dei seggi. Lindice di disproporzionalit (LSq) sar uguale a 49. Se invece A avesse ottenuto solo il
49% dei voti nella prima circoscrizione, allora a livello nazionale A e B avrebbero il 50% dei voti
ed un seggio a testa. Lindice di disproporzionalit in questultimo caso misurerebbe 0. La
grandissima differenza nel risultato dellindice conseguente ad uno spostamento del voto
nazionale di un solo punto percentuale, ed creata da un cambiamento nel modo in cui la sovra e
sotto-rappresentazione si annullano o meno man mano che aggreghiamo il risultato sino al livello
nazionale.
In una singola circoscrizione (con M = 1), infatti, la disproporzionalit pu variare da 0 (quando
non esiste opposizione) a 100 (quando un partito vince con percentuali prossime allo 0%). Il
risultato pi probabile sar intorno a 50 (dal momento che con il sistema plurality the winner takesall). Per quando aggreghiamo il risultato a livello nazionale lindice di disproporzionalit indicher
valori pi bassi, perch si verificher un effetto di cancellazione, in base al quale alcune sconfitte
di partiti in certi collegi saranno annullate da vittorie in altri, facendo diminuire la
disproporzionalit complessiva (LSq = 50 a livello aggregato solo quando lo stesso partito vince in
tutte le circoscrizioni di un soffio rispetto al secondo arrivato). Questo effetto di cancellazione
ancora una volta tipico degli Stati Uniti, e contribuisce in maniera decisiva a spiegare il cos basso
indice di disproporzionalit registrato.
Passando infine alla relazione tra soglia implicita e numero effettivo di partiti, vediamo che
effettivamente al crescere della soglia implicita diminuisce il numero effettivo di partiti (vedi anchela tabella 8). Le differenze sono comunque pi sfumate: anche sistemi elettorali che adottano
formule proporzionali, ma con soglie implicite alte (e quindi ampiezze circoscrizionali basse),
riescono ad ottenere importanti effetti riduttivi nel numero di partiti ( il caso della Spagna, dove
N(v)= 3,1 e N(s)= 2,5, e del Portogallo, dove N(v)= 3,2 e N(s)= 2,6). Allopposto, non tutti i sistemi
con le soglie pi alte (35%) riescono ad ottenere effetti riduttivi della frammentazione partitica, tra
tutti lItalia.
Unultimo approfondimento riguarda proprio il caso italiano, di difficile decifrazione. Il sistema
elettorale misto, con una soglia del 35% nella parte maggioritaria (che per vale a livello di
coalizione, e non di singoli partiti) che assegna il 75% dei seggi. Ci significa che una coalizione al
di sotto del 35% dei voti risulter fortemente sottorappresentata (a meno che non sia concentrata inuna parte del territorio, come la Lega Nord nelle elezioni politiche del 1996). Ma il 35%
8/7/2019 Questioni di soglia: sistemi elettorali e comportamento strategico degli attori partitici
14/30
14
sicuramente per il modello italiano un valore comunque troppo basso. Nelle recenti elezioni del 13
maggio lUlivo alla Camera, con il 43,8% dei consensi, risultato comunque fortemente
sottorappresentato, riuscendo a conquistare solamente il 39,4% dei seggi maggioritari (189 su 475).
Per essere sovrarappresentati (ed ottenere la maggioranza assoluta dei seggi maggioritari) quindi
necessario conquistare almeno il 45% dei consensi.
Nella parte proporzionale invece la soglia esplicita (e quindi implicita) pari al 4%. Calcolare lasoglia implicita globale in realt fuorviante, perch le competizioni maggioritaria e proporzionale
vedono confrontarsi attori diversi (da una parte la coalizione e dallaltra le liste partitiche).
Qual allora la soglia implicita per il modello italiano? In astratto impossibile determinarlo.
Anche un partito con bassissimi consensi globali potrebbe ottenere dei collegi sicuri entrando a far
parte di una coalizione forte. Alcuni collegi sarebbero cos assicurati. E questo il caso del Girasole
e del Biancofiore, che pur avendo ottenuto un risultato molto deludente nellarena proporzionale,
con rispettivamente il 2,2 ed il 3,2% dei voti validi, sono entrati in Parlamento alla Camera grazie
allalleanza con lUlivo e la Casa delle Libert, ottenendo oltretutto una percentuale di seggi
maggioritari ben superiore alleffettiva forza elettorale (3,8% per il Girasole e l8,4% per il
Biancofiore).
Lo stesso problema sorge nel calcolo del numero effettivo di partiti e dellindice di
disproporzionalit: come si possono ricavare? Per quello che riguarda il numero effettivo di partiti,
stato calcolato sia nella parte maggioritaria (diventa in realt il numero effettivo di coalizioni) che
nella parte proporzionale. Inoltre stato ricavato il numero effettivo di partiti in termini di seggi in
base alla consistenza dei vari gruppi parlamentari (N s = 6,6), cio in base alla distribuzione totale
dei 630 seggi della Camera tra i partiti. Anche per lindice di disproporzionalit stata utilizzata la
distribuzione di voti e di seggi tra le coalizioni nella parte maggioritaria e tra i partiti nella parte
proporzionale. E stato infine calcolato un indice di disproporzionalit globale, ultilizzando la
distribuzione di voto proporzionale e la distribuzione dei seggi totali (630) tra i partiti. Leconsiderazioni che si possono ricavare sono le seguenti:
1) il meccanismo elettorale ha funzionato bene alla Camera innanzitutto nei collegi uninominali.
Nel maggioritario, infatti, la Casa delle Libert ha ottenuto con il 45,4% il 59,4% dei seggi.
Questo forte effetto distorsivo (LSq=11,0) ha contribuito in maniera determinante alla
formazione di una solida maggioranza, sovrarappresentando la coalizione vincente. Il numero
effettivo di partiti (sarebbe meglio dire di coalizioni) inoltre sceso, nel passaggio dalla fase
elettorale a quella parlamentare, da N(v)=2,5 a N(s)=2,0. Il Mattarellum nella parte
maggioritaria ha dunque assolto in pieno il suo compito: produrre un chiaro vincitore ed una
maggioranza di seggi per uno dei due schieramenti. Lobiezione principale che viene spesso
mossa al sistema elettorale italiano quella di portare alla composizione di coalizionieterogenee: questo vero, ma non si pu addebitare la colpa al meccanismo elettorale. Sono
infatti i partiti a scegliere le alleanze, in unottica strategica tendente alla sopravvivenza. Il
maggioritario in Italia pu garantire solamente la formazione di una maggioranza, senza
garanzie sulleffettiva composizione della stessa (omogeneit o eterogeneit);
2) la riduzione della frammentazione partitica (non solamente coalizionale) si avuta in maniera
piena nella quota proporzionale, dove solamente 5 liste hanno superato il 4% (Forza Italia, Ds,
Margherita, An ed Rc). Questa volta la soglia esplicita di sbarramento si rivelata una barriera
insormontabile per molti partiti (tutti i terzi poli e la Lega Nord) e addirittura per i cartelli
elettorali del Biancofiore (Ccd e Cdu) e del Girasole (Verdi e Sdi), nati appunto con lobiettivo
di superare il 4% per poter accedere alla ripartizione dei 155 seggi proporzionali. La riduzionedella frammentazione da N(v)=6,3 a N(v)=3,9 dunque unicamente da attribuire alla soglia
8/7/2019 Questioni di soglia: sistemi elettorali e comportamento strategico degli attori partitici
15/30
15
elettorale. Leffetto distorsivo che ne risultato stato altissimo (LSq=11,3), superiore
addirittura alla disproporzionalit osservata nel maggioritario. A questo valore molto alto hanno
contribuito soprattutto la Lista Di Pietro e la Lega Nord, pur sfiorando il quorum, non hanno
ottenuto alcun seggio proporzionale. Lutilizzo delle liste civetta ha inoltre consentito al
centro-destra di conseguire ben 86 seggi su 155, pari al 55,5% dei seggi proporzionali (pur
senza lapporto in termini di seggi del Biancofiore, Lega Nord e Nuovo Psi).
3) se consideriamo infine la ripartizione dei 630 seggi della Camera tra i partiti delle due coalizioni
vediamo che il risultato porta ad un numero effettivo di partiti in termini di seggi pi alto: infatti
N(s)=5,1, che comunque inferiore rispetto al 1996, quando N(s)=6,6. Lo stesso discorso vale
per la distorsione globale, che tende a diminuire, con lindice di disproporzionalit LSq=7,1 (un
valore comunque significativo). Questo esito dovuto allefficace opera di spartizione dei
collegi uninominali tra i partiti delle due coalizioni, la cosiddetta proporzionalizzazione del
maggioritario. Alcuni piccoli partiti si sono infatti garantiti la sopravvivenza (ed un peso
superiore a quello effettivo uscito dalle urne nel proporzionale) con alcuni collegi sicuri
assicurati loro in cambio dellappoggio alla coalizione. Altre componenti, quali la Margherita,
sono uscite ridimensionate rispetto al peso proporzionale, passando dal 14,5% dei voti al 12,7%
dei seggi. Lalta distorsione comunque dovuta in misura principale ai Ds, che dal 16,6% deivoti hanno ottenuto il 22,3% dei seggi. Ma questa situazione di elevata frammentazione,
ripetiamo, non causata in s dal meccanismo elettorale, che da questo punto di vista
impotente. Il merito del Mattarellum invece quello di aver prodotto una chiara maggioranza, a
prescindere dalla sua composizione. Poche altre formule elettorali avrebbero garantito questi
esiti.
3. Le soglie di sbarramento implicite al Senato
Anche al Senato il 25% dei seggi (83) ripartito con metodo proporzionale (formula del divisore
dHondt), in circoscrizioni regionali. In questo caso, non essendovi soglie esplicite per la
partecipazione alla ripartizione dei seggi, possiamo calcolare la soglia implicita, che mediamentepermette in ogni regione la conquista di un seggio proporzionale. Essa dipender principalmente
dallampiezza della circoscrizione regionale (M, il numero di seggi assegnati ad ogni regione:
allaumentare del numero di seggi diminuisce lo sbarramento implicito) e dal numero di partiti in
competizione (allaumento del numero di partiti corrisponde una diminuzione della soglia
implicita). Ma si inserisce unulteriore variabile, costituita dallentit dello scorporo. Infatti i voti
ottenuti dalle coalizioni vincenti in ogni collegio maggioritario non possono essere utilizzati per la
ripartizione dei seggi proporzionali. Maggiore la quantit di voti che vengono sottratti alle
coalizioni vincenti e meno voti saranno necessari per conquistare un seggio proporzionale. Questo
discorso vale in modo particolare per le terze forze (al di fuori del centro-destra e del centro-
sinistra), che possono utilizzare la cifra elettorale regionale piena, dal momento che non risultanovincitrici in alcun collegio uninominale. Per il centro-destra ed il centro-sinistra, invece, la soglia da
superare si pu alzare considerevolmente, a seconda della quantit di voti scorporati. Allaumento
del numero di vittorie nei collegi uninominali, infatti, cresce per una coalizione la quota di voti
sottratti per il riparto proporzionale in ogni regione, con conseguente innalzamento dello
sbarramento implicito.
Ragioneremo in questa parte facendo esclusivo riferimento alle terze forze, per le quali poteva
essere previsto con un forte grado di precisione il margine di voti da raggiungere per poter ambire
ad un seggio senatoriale. La soglia di rappresentanza, che permette ad un terzo polo di conquistare
nella migliore delle ipotesi un seggio in una data regione, infatti uguale, per il modello elettorale
del Senato, a:
8/7/2019 Questioni di soglia: sistemi elettorali e comportamento strategico degli attori partitici
16/30
16
1
)%100()(
+
=
pM
ScrapS
dove Sc indica la percentuale di voti non utilizzabili per il riparto proporzionale (scorporati) in ogni
regione, M lampiezza circoscrizionale e p il numero medio di candidati. La soglia di esclusione,
superata la quale il seggio assicurato, invece uguale a:
1
)%100()(
+
=
M
ScescS
La soglia implicita o effettiva, ancora una volta, posta a met strada tra i due indici estremi:
2
)()()(
escSrapSimplS
+=
Nella tabella 13 sono indicate, per ciascuna delle 18 regioni italiane con recupero proporzionale
(sono escluse la Valle dAosta ed il Molise, che attribuiscono rispettivamente 1 e 2 seggimaggioritari), lampiezza della circoscrizione regionale, la soglia di rappresentanza, di esclusione
ed implicita, oltre al numero medio di candidati presenti nei collegi della regione (per ricavare il
numero di partiti p) ed alla percentuale di voti non utilizzabili per lo scorporo totale vigente al
Senato. Queste variabili sono tutte riscontrabili in un momento antecedente alle elezioni, tranne
lentit dello scorporo, che pu comunque essere stimato con precisione utilizzando ad esempio i
risultati di elezioni precedenti o sondaggi pre-voto.
Lindice della soglia implicita, data lentit simile dello scorporo (variabile dal 42,3% al 55,5% dei
voti validi) in ogni regione, dipende quasi esclusivamente dallampiezza della circoscrizione M.
Allaumentare di M la soglia implicita diminuisce in maniera curvilineare.
Tab.13: Ampiezza circoscrizionale, numero medio di candidati, entit dello scorporo e soglie implicite in ciascuna
regione italiana (dati Politiche 2001)
Regione Seggiproporzionali
Numeromedio
candidati
% votiscorporati
S(rap) S(esc) S(impl)
Piemonte 6 8,3 44,9 4,1 7,9 6,0
Lombardia 12 12,5 44,9 2,3 4,2 3,3
Trentino 1 5,8 55,5 7,6 22,3 15,0
Veneto 6 8,6 45,0 4,0 7,9 6,0
Friuli 2 6,0 46,7 7,6 17,8 12,7
Liguria 3 6,0 50,5 6,2 12,4 9,3
Emilia 6 6,0 52,6 4,3 6,8 5,5
Toscana 5 6,2 52,2 4,7 8,0 6,3
Umbria 2 6,0 47,3 7,5 17,6 12,5
Marche 2 7,2 47,4 6,4 17,5 12,0
Lazio 7 8,7 45,8 3,7 6,8 5,2
Abruzzi 2 7,0 45,1 6,9 18,3 12,6
Campania 8 8,0 43,8 3,7 6,2 5,0
Puglia 6 8,3 44,4 4,2 7,9 6,1
Basilicata 2 7,2 42,3 7,0 19,2 13,1
Calabria 3 8,0 42,5 5,7 14,4 10,1Sicilia 7 8,0 49,3 3,6 6,3 5,0
8/7/2019 Questioni di soglia: sistemi elettorali e comportamento strategico degli attori partitici
17/30
17
Sardegna 3 7,0 46,0 6,0 13,5 9,7
Ma verifichiamo ora se questi valori teorici forniti dallindice della soglia implicita sono stati
confermati dal dato empirico del 13 maggio: confrontiamo cio il valore della soglia implicita
ottenuta con lindice di Taagepera e Shugart (integrata dallentit dello scorporo) con il dato reale,
la percentuale di voti (sui voti validi totali) che ha permesso ad un partito (o coalizione) di ottenerelultimo seggio a disposizione nella quota proporzionale di ogni regione.
Lo scarto percentuale tra lindice teorico della soglia implicita e la soglia reale (ultimo resto) in
tutte le regioni minimo, confermando la validit dellindice, tranne nei casi (Trentino-Alto Adige,
Friuli ed Umbria, evidenziati in corsivo) in cui lampiezza circoscrizionale molto bassa (M = 1 o
2). Infatti lindice della soglia implicita ci dice solamente quale la percentuale di voti che permette
ad un partito di ottenere il primo seggio. In Trentino, ad esempio, sarebbe bastato il 15% dei voti
validi (utilizzabili per il riparto proporzionale) per conquistare un seggio. In realt il partito che ha
conquistato il seggio ha utilizzato il 25,7% dei voti validi (ma ne sarebbero bastati il 15%). Quando
lampiezza circoscrizionale molto bassa (1, 2, 3 seggi) dunque pi probabile che la percentuale
dellultimo resto si avvicini maggiormente alla soglia di esclusione, magari superandola, rispettoallindice della soglia implicita.
Come si pu notare lo sbarramento implicito del Senato sensibilmente superiore al 4% stabilito
per la Camera dei Deputati. Solo la Lombardia presenta un valore pi basso (3,2%) Questo dovuto
a tre fattori principali:
1) lalto numero di seggi da ripartire con la quota proporzionale (ben 12);
2) la percentuale di voti sottratti alla coalizione di centro-destra nella parte proporzionale
(grazie al meccanismo dello scorporo totale vigente al Senato);
3) lalto numero di candidati presentatisi in ogni collegio: la media infatti superiore ai 12
candidati per collegio.
Tab.14: confronto tra indice teorico della soglia implicita e ultimo resto in ogni regione
RegioneSeggiproporzionali
S(rap) S(esc) S(impl)ultimoresto(v.a.)
voti validiUltimo
resto (%)S(impl)-
Ult.resto
Piemonte 6 4,1 7,9 6,0 146.306 2.670.375 5,5 0,5
Lombardia 12 2,3 4,2 3,3 181.087 5.716.052 3,2 0,1
Trentino 1 7,6 22,3 15,0 141.571 550.654 25,7 -10,8
Veneto 6 4,0 7,9 6,0 147.871 2.823.550 5,2 0,7
Friuli 2 7,6 17,8 12,7 139.122 742.954 18,7 -6,0
Liguria 3 6,2 12,4 9,3 123.908 1.039.998 11,9 -2,6
Emilia 6 4,3 6,8 5,5 151.782 2.711.042 5,6 -0,1
Toscana 5 4,7 8,0 6,3 149.361 2.303.277 6,5 -0,2
Umbria 2 7,5 17,6 12,5 103.399 527.242 19,6 -7,1
Marche 2 6,4 17,5 12,0 122.563 907.560 13,5 -1,5
Lazio 7 3,7 6,8 5,2 168.753 3.107.962 5,4 -0,2
Abruzzi 2 6,9 18,3 12,6 122.805 752.990 16,3 -3,7
Campania 8 3,7 6,2 5,0 164.257 2.855.265 5,8 -0,8
Puglia 6 4,2 7,9 6,1 129.884 2.164.319 6,0 0,1
Basilicata 2 7,0 19,2 13,1 53.044 314.356 16,9 -3,7
Calabria 3 5,7 14,4 10,1 86.955 950.571 9,1 0,9Sicilia 7 3,6 6,3 5,0 127.511 2.523.437 5,1 -0,1
8/7/2019 Questioni di soglia: sistemi elettorali e comportamento strategico degli attori partitici
18/30
18
Sardegna 3 6,0 13,5 9,7 110.460 915.727 12,1 -2,3
E tra laltro confermato il comportamento strategico dei partiti, in quanto, in presenza di soglie
basse (Lombardia, Veneto, Piemonte, Lazio), tende ad essere molto alto il numero di candidati che
si presentano in ogni collegio, cercando il recupero proporzionale. Dove invece lo sbarramento
implicito diventa proibitivo (Basilicata, Trentino ed Umbria) diminuisce il numero di candidati, ameno che non si inseriscano elementi localistici (candidati del luogo, mancanza di spazio per partiti
alternativi alla tradizione). La concentrazione in determinate regioni e la presenza di un candidato in
ciascun collegio della regione stessa ha permesso anche a terze forze quali Rifondazione
Comunista, Democrazia Europea, Lista Di Pietro e Alleanza Lombarda di ottenere 8 seggi
proporzionali (alla Camera invece solo Rc ha superato la soglia del 4%). Al Senato quindi anche
formazioni con pochi consensi a livello nazionale ma concentrate in ristrette aree territoriali
possono ambire alla conquista di seggi proporzionali.
4. Il sistema elettorale regionale (regioni a statuto ordinario)
4.1.La soglia esplicita prevista dalla legge elettorale regionale
La riforma elettorale regionale, operata con la legge 43 del 1995, ha introdotto (oltre al meccanismo
maggioritario di attribuzione del 20% dei seggi) una soglia legale di sbarramento, che i partiti
devono superare per poter accedere alla ripartizione dei seggi proporzionali. Lart. 7 infatti
stabilisce che non sono ammesse allassegnazione dei seggi le liste provinciali il cui gruppo abbia
ottenuto, nellintera regione, meno del 3 per cento dei voti validi, a meno che sia collegato a una
lista regionale che ha superato la percentuale del 5 per cento. Per poter partecipare alla ripartizione
dei seggi proporzionali i partiti devono superare almeno uno di questi due sbarramenti.
Appare subito chiaro come questo sistema faccia s che anche i piccoli partiti, pur non raggiungendo
la prima soglia del 3% dei voti validi, riescano a partecipare alla distribuzione dei seggi (e spesso adottenerne alcuni) grazie al collegamento con una lista regionale capace di superare la soglia del 5%.
E questa la situazione che si verificata per le piccole formazioni del centro-sinistra (Verdi, SDI,
Comunisti Italiani, Rinnovamento Italiano, PRI) e del centro-destra (CCD, CDU, Socialisti,
Democratici Cristiani), che pur non avendo raggiunto il 3% erano collegate ad una lista regionale
(rispettivamente delle coalizioni di centro-sinistra e centro-destra) in grado ovviamente di superare
il 5% (e sono riuscite a conquistare dei seggi grazie alla soglia implicita molto bassa). Senza la
partecipazione alle coalizioni questi partiti sarebbero rimasti esclusi dalla ripartizione dei seggi.
Tab.10:Funzionamento delle soglie di sbarramento (regionali 2000)
Regione N. liste con N. liste con N. liste che hannovoti > 3% voti < 3% ottenuto seggi
Piemonte 8 11 13
Lombardia 6 8 10
Veneto 6 10 11
Liguria 6 12 12
Emilia Romagna 6 13 11
Toscana 6 12 11
Umbria 9 4 9
Marche 8 8 11
Lazio 8 12 12
8/7/2019 Questioni di soglia: sistemi elettorali e comportamento strategico degli attori partitici
19/30
19
Abruzzo 9 9 13
Molise 10 7 11
Campania 10 10 15
Puglia 8 12 13
Basilicata 11 6 12
Calabria 10 11 15
Lo sbarramento colpisce quindi solo le formazioni senza potenziale di coalizione, cio quei partiti
che decidono di non apparentarsi a livello regionale con una lista forte (in questo caso con il centro-
sinistra o il centro-destra), e che non raggiungendo nessuna delle due soglie vengono
automaticamente esclusi. Nelle recenti elezioni regionali questa situazione stata evidente
soprattutto per la Lista Pannella-Bonino, che ha pagato molto cara la scelta di non entrare nella
coalizione di centro-destra, rimanendo esclusa dallallocazione dei seggi in 13 regioni su 15 (solo in
Piemonte e Lombardia ha superato almeno una delle due clausole di sbarramento). Un accordo
elettorale con il centro-destra le avrebbe permesso di ottenere dei seggi nella maggioranza delle
regioni italiane. Lo sbarramento ha funzionato bene soprattutto in Veneto, dove 3 partiti (Lista
Pannella-Bonino, Veneti dEuropa e Fronte Marco Polo) sono stati esclusi con percentuali di voto
(rispettivamente 2,4%, 2,4% e 1,2% dei voti validi) che in caso di apparentamento ad una delle liste
regionali pi forti (centro-destra o centro-sinistra) avrebbe loro permesso di vincere almeno un
seggio (basti pensare che i Comunisti Italiani in Veneto, coalizzati con il centro-sinistra, hanno
conquistato un seggio con appena l1,0% dei voti validi).
Comunque queste clausole di sbarramento sembrano molto inefficaci nellobiettivo di riduzione
della frammentazione del quadro politico, come possiamo notare nella tabella . La prima colonna
indica il numero di partiti (liste provinciali) che in ogni regione hanno superato la soglia del 3% dei
voti validi e che partecipano automaticamente alla assegnazione dei seggi proporzionali.
La seconda colonna si riferisce invece al numero di partiti che non hanno superato lo sbarramento
del 3% (non tutti per vengono esclusi, come abbiamo spiegato). Sommando i valori della prima e
della seconda colonna otteniamo il numero totale di liste provinciali che si sono presentate in ogni
regione. Il loro numero evidentemente molto alto, e varia da 14 a 21 (lampiezza circoscrizionale
media molto alta in ogni regione non crea nessun effetto frenante nei leader politici, che presentano
le loro liste anche se queste sono in grado di conquistare pochi voti). La terza colonna infine indica
il numero di partiti che in ogni regione hanno vinto almeno un seggio: anche in questo caso il
numero molto elevato, variando da 9 a 15. La differenza tra i valori della terza e della prima
colonna ci fornisce il numero di partiti in ogni regione che, pur non raggiungendo il 3% dei voti
validi, sono riusciti ad ottenere seggi grazie al collegamento alla lista regionale che ha superato il
5%.
Come appare evidente dalla tabella la clausola di sbarramento in questione non riesce a ridurre la
frammentazione, ma anzi tende ad incentivarla e a premiarla, in quanto per i partiti appartenenti alle
coalizioni di centro-sinistra o centro-destra la soglia implicita da superare per ottenere la
rappresentanza molto pi bassa del 3% (tranne in Umbria). Lo sbarramento colpisce solo i partiti
che decidono di correre da soli anche nelle liste regionali e che non raggiungono il 3% (nelle
regionali 2000 ad esempio tutte le formazioni locali non hanno ottenuto alcuna rappresentanza).
8/7/2019 Questioni di soglia: sistemi elettorali e comportamento strategico degli attori partitici
20/30
20
Graf.2: Numero effettivo di partiti (in termini di seggi) nelle elezioni regionali 1995 e 2000
Bisogna inoltre sottolineare come la frammentazione del quadro politico sia molto cresciuta nel
2000 rispetto alle regionali del 1995. In tutte le regioni italiane aumentato il numero di partiti che
hanno ottenuto dei seggi rispetto alle elezioni del 1995: in Calabria la frammentazione del quadro
politico quasi raddoppiata, passando da 8 a 15 i partiti che hanno ottenuto la rappresentanza nel
consiglio regionale.
Un altro indice che ci permette di capire quanto alta sia la frammentazione politica oggi il
numero effettivo di partiti di Taagepera e Shugart, che pu essere facilmente calcolato utilizzando
la formula:
=2
/1 ipN
dove p(i) indica la percentuale di voti o di seggi che ogni partito riuscito a conquistare. Nel
grafico 2 appare chiaro come il numero effettivo dei partiti (in termini di seggi) sia aumentato con
le ultime elezioni regionali.
In alcune regioni del nord (Piemonte, Lombardia, Veneto) per ad un pi alto numero di partiti che
ottengono seggi nel 2000 non corrisponde un pi alto numero effettivo di partiti in termini di seggi,
in quanto, nei risultati del 2000, una maggior percentuale di seggi concentrata nelle mani dei
partiti con pi consensi (soprattutto verso Forza Italia), e questo contribuisce in maniera
determinante ad abbassare il valore dellindice di Taagepera e Shugart.
Lintroduzione di questa clausola di sbarramento, pi che una semplificazione del sistema politico
regionale, ha solamente contribuito ad una riduzione della divaricazione delle forze politiche,
riunendole o nella coalizione di centro-destra o di centro-sinistra, ed eliminando alla radice ogni
tentativo di formazione di un terzo polo.
5,3
4,4
5,2 5,1
4,23,9
5,1
5,75,9
7,4
8,2
9,1
5,9
9,3
10,0
5,6
5,2
5,9
4,8
3,33,5
3,8
4,6 4,6
5,5
6,6 6,6
5,6
6,7
6,0
0,0
2,0
4,0
6,0
8,0
10,0
12,0
Piemonte
Lombardia
Veneto
Liguria
EmiliaRomagna
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
2000 1995
8/7/2019 Questioni di soglia: sistemi elettorali e comportamento strategico degli attori partitici
21/30
21
Per la sopravvivenza dei piccoli partiti lunica soluzione risulta lapparentamento a livello
regionale, anche se ci potrebbe indurre ad accordi puramente elettorali che potrebbero dissolversi
nel corso della legislatura (anche se le nuove modifiche costituzionali, approfondite nel capitolo
precedente, dovrebbero scongiurare questa ipotesi).
Nella tabella 11 sono state effettuate alcune simulazioni matematiche dei risultati della
distribuzione seggi in Veneto (con lutilizzo della distribuzione dei voti delle regionali 2000),modificando le regole delle soglie esplicite: in un caso stata eliminata qualsiasi soglia esplicita
(tutti i partiti partecipano alla ripartizione dei seggi, come evidente dalla colonna Nessuno
sbarramento) mentre nellaltro la soglia esplicita stata posta al 3% per tutte le liste partecipanti (a
prescindere dal collegamento ad una lista regionale che superi il 5% dei voti). Nellultimo caso
prima sono state individuate le liste ammesse al riparto seggi (quelle che superavano il 3% dei voti
validi) e successivamente ho calcolato i diversi quozienti elettorali provinciali, prendendo a base il
totale dei voti delle liste ammesse al riparto e non il totale dei voti conseguiti da tutte le liste (come
avviene per il sistema attuale).
I risultati sono evidenti: se alla distribuzione dei voti non fosse stato applicato nessuno sbarramento
Forza Italia ed i Comunisti Italiani avrebbero perso un seggio che sarebbe andato rispettivamentealla Lista Pannella-Bonino e ai Veneti dEuropa (innalzando il numero di partiti ottenenti seggi da
11 a 12).La frammentazione del quadro politico sarebbe aumentata (il numero effettivo di partiti
sarebbe salito da 5,2 a 5,6), diminuendo invece il grado di disproporzionalit tra risultato elettorale
e distribuzione seggi (LSq da 4,65 a 2,75). Se invece la soglia di sbarramento fosse stata applicata
indifferentemente a tutti i partiti solamente 6 liste avrebbero ottenuto seggi (Lega Nord, An, Forza
Italia, CDU, Ds e Lista Cacciari) con un numero effettivo di partiti molto pi basso (N s = 4,2) e
grado di disproporzionalit molto pi alto (LSq = 8,40).
Tab.11: Ipotesi di ripartizione seggi con diverse soglie esplicite
% Sistema Nessuno 3%
voti attuale sbarramento per tutti
Lega Nord 12,0 6 6 7
An 9,8 5 5 5
Forza Italia 30,4 17 16 19
CDU 4,5 2 2 2
CCD 2,3 1 1 *
Liberal Sgarbi 0,5 0 0 *
Soc.-Socialdem.-Altri 0,7 0 0 *
Un.Dem.Veneti 0,1 0 0 *
DS 12,3 6 6 7
Lista Cacciari 13,7 7 7 8
Verdi 2,3 1 1 *
SDI-PRI 1,2 1 1 *
Comunisti Italiani 1,0 1 0 *
Rifondazione Comunista 3,0 1 1 *
Lista Pannella-Bonino 2,4 * 1 *
Fronte Marco Polo 1,2 * 0 *
Veneti d'Europa 2,4 * 1 *
Totale 100,0 48 48 48
8/7/2019 Questioni di soglia: sistemi elettorali e comportamento strategico degli attori partitici
22/30
22
LSq 4,65 2,75 8,40
* La lista non partecipa alla ripartizione dei seggi
Le simulazioni matematiche dei risultati di distribuzione seggi hanno comunque un valore solo
teorico, in quanto la modificazione della soglia di sbarramento potrebbe indurre cambiamenti nelle
strategie partitiche, nonch cambiamenti nelle risposte degli elettori: se la soglia di sbarramento al
10%, probabile che molti partiti si coalizzino con lunico obiettivo di superare la soglia. Se infattiil sistema elettorale regionale venisse modificato e la soglia passasse al 3% per qualsiasi formazione
partitica (senza la clausola di salvaguardia del collegamento alla lista regionale), probabilmente la
frammentazione non diminuirebbe, perch i piccoli partiti del centro-destra e del centro-sinistra
formerebbero dei cartelli elettorali gi a livello provinciale con lunico scopo di superare il 3%, per
poi risepararsi il giorno successivo alle elezioni. Molto difficilmente quindi il problema della
frammentazione del quadro politico pu essere risolta con la semplice manipolazione della soglia
esplicita di sbarramento.
4.2.Le soglie implicite nel sistema elettorale regionale
Se per i partiti che decidono di non coalizzarsi a livello regionale (con uno schieramento che superi
il 5% dei voti validi) abbiamo visto che la soglia da superare per partecipare alla allocazione seggi
ed ottenere la rappresentanza effettivamente il 3% dei voti validi in regione, il problema rimane
insoluto per la maggioranza dei partiti (apparentati con il centro-sinistra o il centro-destra): quale
soglia devono questi raggiungere per vincere almeno un seggio?
Siamo entrati nel campo delle soglie implicite, in quanto la barriera al raggiungimento della
rappresentanza non stabilita dalla legge elettorale (la soglia esplicita o legale), ma dipende da altri
fattori, tra i quali i pi importanti sono sicuramente lampiezza circoscrizionale media, il formato
partitico (costituito dal numero di partiti presenti alle elezioni e le loro relative percentuali di voto) e
la formula elettorale adottata. Per essere pi precisi nel meccanismo elettorale regionale possiamoriscontrare ben tre soglie implicite, e basta superare una di queste per conquistare almeno un seggio.
La prima soglia presente a livello provinciale (la ripartizione dei seggi inizia a questo livello):
costituita dal quoziente provinciale ( un quoziente Hagenbach-Bischoff, o del correttore +1),
raggiunto il quale un partito ottiene un seggio.
La seconda soglia data invece dal quoziente regionale ( un quoziente naturale, o Hare), calcolato
rapportando il totale dei voti residui con i seggi rimanenti (non assegnati a livello provinciale).
Superando questo ostacolo un partito ottiene un seggio.
C infine una terza soglia implicita, lultima possibilit per le piccole formazioni politiche diraggiungere il proprio obiettivo: costituita dallultimo resto che permette laggiudicazione
dellultimo seggio disponibile (per la quota proporzionale) nel consiglio regionale. E la minima
porzione di voti che permette la conquista di un seggio consiliare. E il confine implicito tra la
rappresentanza e la non rappresentanza. Chi al di sopra del limite avr un seggio, mentre chi al
di sotto risulter definitivamente escluso. I partiti, in particolare, competono autonomamente solo
quando sono in grado di superare tale sbarramento. In caso contrario, diventa necessaria la ricerca
di unalleanza con altre formazioni.
4.3. La terza soglia implicita: lultimo resto
I seggi regionali proporzionali non assegnati con il quoziente provinciale e quello regionale sonoripartiti, a livello regionale, con il metodo dei pi alti resti (lart.15 della legge 108 del 1968
8/7/2019 Questioni di soglia: sistemi elettorali e comportamento strategico degli attori partitici
23/30
23
stabilisce infatti che i seggi che rimangono ancora da attribuire sono rispettivamente assegnati ai
gruppi per i quali queste ultime divisioni hanno dato maggiori resti e, in caso di parit di resti, a
quei gruppi che abbiano avuto maggiori voti residuati. A parit anche di questi ultimi si procede a
sorteggio).
Questo meccanismo premia maggiormente le piccole formazioni politiche, in quanto la graduatoria
finale dei resti assegna un seggio per ogni partito (se rimangono 10 seggi da allocare, neusufruiranno 10 partiti: anche liste con porzioni di voto minime in alcuni casi potranno ottenere un
mandato); questo correttivo permette (specie nelle regioni con ampiezza circoscrizionale media
alta) lapprodo ad esiti quasi puramente proporzionali (una quasi esatta equivalenza tra la
distribuzione dei voti e la distribuzione dei seggi).
La soglia implicita il valore percentuale che corrisponde allultimo resto che permette di
conquistare lultimo seggio disponibile nel consiglio regionale. E la minima quota di voti che
permette laggiudicazione dellultimo seggio nella parte proporzionale. E questa la vera soglia
implicita o effettiva per la maggior parte dei partiti che hanno partecipato alle elezioni regionali
dello scorso 16 aprile (per quelle liste che, pur non avendo superato lo sbarramento del 3%, hanno
partecipato alla ripartizione dei seggi regionali grazie al collegamento ad una lista regionale che hasuperato il 5%).
La soglia implicita la linea di confine (al pari di una soglia esplicita o legale) tra la rappresentanza
e la non rappresentanza: al di sotto di questa quota nessun partito potr riuscire ad ottenere un
seggio, mentre al di sopra di essa la rappresentanza assicurata. La soglia implicita reale non mai
un valore fisso (come nel caso di una soglia esplicita), ma varia da elezione ad elezione, in base
soprattutto al numero di partiti che partecipano alla competizione elettorale (rimanendo invariate la
formula elettorale e lampiezza circoscrizionale media).
Tab.12:Regionali 2000: seggi assegnati con i maggiori resti e soglia implicita
Regioni Seggi con i Voti per M(eff) III soglia
maggiori resti l'ultimo resto implicita (empirica)
Piemonte 9 26.563 48 1,30
Lombardia 6 47.604 64 1,05
Veneto 5 22.433 48 0,98
Liguria 7 16.542 32 1,87
Emilia Romagna 7 42.021 40 1,75
Toscana 6 34.733 40 1,77
Umbria 5 15.735 24 3,27
Marche 7 15.958 32 1,97Lazio 8 31.808 48 1,17
Abruzzo 8 12.021 32 1,63
Molise 8 5.053 24 2,54
Campania 8 31.034 48 1,09
Puglia 11 26.569 48 1,30
Basilicata 7 7.448 24 2,13
Calabria 10 15.495 32 1,46
Totale 112 584 1,69
8/7/2019 Questioni di soglia: sistemi elettorali e comportamento strategico degli attori partitici
24/30
24
Per le elezioni del 2000 nella tabella 12 sono indicati i valori della soglia implicita che hanno
permesso laggiudicazione dellultimo seggio (bisogna sottolineare che lultimo seggio non viene
sempre assegnato ad un piccolo partito, ma pu andare anche ai partiti pi forti). Anche in questo
caso non deve trarre in inganno il numero di seggi assegnati con i maggiori resti: se aumenta infatti
il loro numero non detto che si abbassi il valore della soglia implicita (infatti il Veneto, con la
soglia effettiva pi bassa, ha assegnato solo 5 seggi con il metodo dei maggiori resti).
La correlazione pi evidente , ancora una volta, quella tra ampiezza circoscrizionale media, che
corrisponde al numero totale di seggi, e il valore della terza soglia implicita: quando M(eff) pi
alto, il valore della soglia implicita molto basso (come ad esempio in Lombardia ed in Veneto),
mentre quando M(eff) basso la soglia implicita pi alta (come nei casi delle tre regioni con 24
seggi, cio Umbria, Molise e Basilicata). Se in Veneto lultimo seggio stato assegnato con appena
lo 0,98% dei voti validi (ne hanno beneficiato i Comunisti Italiani), in Umbria servito il 3,27% dei
voti (valore addirittura superiore a quello della soglia esplicita posta al 3%). Questi valori (vedi il
grafico 2) sono in linea con quelli registrati nelle elezioni regionali del 1995.
Il valore della soglia implicita, che quindi la soglia effettiva che ha permesso laggiudicazione
dellultimo seggio disponibile in ogni regione, dipende da:
1) lampiezza circoscrizionale media M(eff), che nel caso del modello elettorale regionale
corrisponde al numero totale di seggi assegnati con la quota proporzionale in ogni regione. La
relazione molto intuitiva: al crescere dellampiezza circoscrizionale media la soglia implicita
tende a diminuire in maniera curvilineare. Ma questo elemento, che comunque il fattore
decisivo, non basta, altrimenti non potremmo spiegare le situazioni di alcune regioni, che pur
avendo ampiezze circoscrizionali medie minori, hanno soglie implicite anchesse pi basse
(vedi ad esempio i casi del Veneto e della Lombardia, oppure quelli di Calabria e Toscana);
2) il numero di partiti p che partecipa alla competizione elettorale: a parit di ampiezza
circoscrizionale media, infatti, allaumentare del numero di partiti assistiamo ad unadiminuzione della soglia implicita (anche se non sempre cos rilevante);
3) la formula elettorale adottata sia a livello provinciale che regionale. A livello provinciale
determinante lutilizzo di una formula del quoziente al posto di unaltra: maggiore il grado di
disproporzionalit della formula elettorale adottata e maggiore sar il valore della soglia
implicita (a parit di ampiezza circoscrizionale media e distribuzione di voti). Se fosse stata
utilizzata una formula del quoziente naturale nel modello elettorale regionale (al posto del
correttore +1), la soglia implicita in ogni regione sarebbe stata pi bassa. Con ladozione, al
contrario, di una formula del quoziente Imperiali, la soglia si sarebbe alzata (infatti la formula
Imperiali meno proporzionale). La spiegazione di questo fenomeno molto semplice: laformula Imperiali, ad esempio, abbassa i quozienti provinciali rispetto alle altre formule
(avendo al denominatore il correttore +2), permettendo laggiudicazione di un maggior numero
di seggi al primo livello: ma questo far s che vi sia un minor numero di seggi assegnati a
livello regionale, e contemporaneamente un valore pi alto della terza soglia implicita,
sfavorendo i piccoli partiti che pi difficilmente otterranno la rappresentanza. Lo stesso discorso
vale a livello regionale, dove potrebbero essere adottate anche formule del divisore, anche se
linfluenza della formula elettorale leggermente minore (la regola sempre la stessa: maggiore
il grado di disproporzionalit della formula adottata e maggiore il valore della soglia implicita
reale).
4) il rapporto tra numero totale di seggi e numero di province in ogni regione (M(med)). Se leprovince hanno cio ampiezze circoscrizionali basse, pi facile che a livello provinciale
8/7/2019 Questioni di soglia: sistemi elettorali e comportamento strategico degli attori partitici
25/30
25
vengano assegnati meno seggi, che confluiscono a livello regionale dove avviene il forte
riequilibrio in senso proporzionale. In questo caso la soglia implicita (reale) sar pi bassa.
Facciamo un esempio: nella regione A vi sono 30 seggi totali e 10 province (M(med)= 30/10 =
3), mentre nella regione B vi sono sempre 30 seggi, ma solo 2 province (M(med)= 30/2 = 15). A
parit di distribuzione di voti totali e formula elettorale, la regione A avr presumibilmente una
soglia implicita pi bassa, in quanto assegner un maggior numero di seggi nel livello regionale
(avendo M(med) pi basso), che determinante per lesito proporzionale del risultato. Alcuneverifiche empiriche confermano questa ipotesi: possiamo ad esempio vedere quale sarebbe stato
il valore della soglia implicita se tutti i seggi in alcune regioni fossero stati assegnati a livello
regionale. In Lombardia ad esempio, la soglia implicita sarebbe calata nelle regionali 2000
dall1,05% allo 0,54%, mentre in Umbria dal 3,27% al 2,43% (il calo, anche se in certi casi pi
lieve, si registra in tutte le regioni italiane). Possiamo quindi concludere che pi basso il
rapporto tra numero di seggi totali e numero di province, e pi facile che la soglia implicita
reale si abbassi. Andrebbe poi comunque considerata la distribuzione dei seggi tra le province.
Se in una regione si assegnano ad esempio 30 seggi in 2 province, vi saranno presumibilmente
effetti diversi se le province sono di eguale ampiezza circoscrizionale (per entrambe M = 15) o
sono di ampiezze diverse (ad esempio per una M = 29 e per laltra M = 1). Si pu allora
utilizzare un indice che misuri lo scostamento dalla media (ad esempio , standard deviation).Per i due esempi sopra riportati la soglia implicita reale sar probabilmente pi bassa nel primo
caso, in quanto un maggior numero di seggi saranno allocati nel collegio unico regionale (nel
secondo esempio, invece, M = 29 in una provincia e questo permette lassegnazione di quasi
tutti i seggi al primo livello).
5) i risultati in termini percentuali delle altre formazioni partitiche: se i voti ai partiti tendono ad
essere divisi equamente (come nel caso di 5 partiti con percentuali prossime al 20% ciascuno) la
soglia implicita tende ad essere pi bassa rispetto ad una distribuzione con voti maggiormente
concentrati nelle mani di uno o due partiti. Ad esempio la Calabria nelle regionali 2000 ha
registrato una soglia implicita pari all1,46% dei voti, molto pi bassa di quelle di Toscana ed
Emilia (1,75 e 1,77%), che pur presentano un valore di M(eff) maggiore (40 contro 32). Laspiegazione di questo fenomeno riscontrabile proprio nel diverso formato politico calabrese,
caratterizzato da un pi alto numero di partiti e da una pi alta dispersione dei voti tra queste
formazioni politiche (con un maggior numero di seggi assegnati a livello regionale. In Calabria
nel 2000 ben 24 seggi su 32 sono stati allocati nel collegio unico regionale): questi due
elementi, combinati fra loro, portano ad una soglia effettiva pi bassa rispetto alle due regioni
rosse (che presentano invece meno partiti in competizione e voti maggiormente concentrati sulle
forze maggiori).
Graf. 3: Valore della soglia implicita (ultimo resto) nelle regionali 2000 e 1995
8/7/2019 Questioni di soglia: sistemi elettorali e comportamento strategico degli attori partitici
26/30
26
Per quello che riguarda invece la relazione tra grado di disproporzionalit del risultato elettorale e
soglia implicita (nella parte proporzionale della formula elettorale), questa non appare molto
evidente, in quanto in ogni regione la soglia molto bassa (varia infatti dall1 al 3 per cento dei
voti) e permette in ogni caso una distribuzione dei seggi fortemente proporzionale. La correlazione
tra le due variabili evidente solamente quando si considerino anche sistemi elettorali con soglie
implicite pi alte (e quindi con ampiezze circoscrizionali medie pi basse).
Lo stesso si pu dire per la relazione tra soglia implicita e numero effettivo di partiti: la soglia
effettiva in ogni caso talmente bassa che da una parte permette a gran parte dei partiti di ottenere
la rappresentanza e dallaltra non crea nessun effetto manipolativo sullelettore. Una piccola
influenza invece esercitata sui leader di piccoli partiti, che in alcuni casi hanno formato piccoli
cartelli elettorali per superare questo modesto sbarramento( il caso dei piccoli partiti del centro-
sinistra, che in alcune regioni si sono coalizzati gi a livello provinciale per il timore di non
superare lo sbarramento). Non bisogna poi dimenticare che il formato partitico regionale in Italia
lo specchio del formato partitico nazionale (le elezioni regionali si sono poi svolte nello stesso
giorno in tutte e 15 le regioni italiane a statuto ordinario, diventando una sorta di consultazione
politica).
Conclusioni
Lobiettivo di ogni partito, grande o piccolo che sia, quello di massimizzare il proprio risultato
elettorale: questo significa conquistare il maggior numero di seggi possibile. A sua volta ogni
sistema elettorale fornisce degli incentivi allaggregazione o allautonomia dei partiti. Un sistema
elettorale proporzionale che operi in una circoscrizione unica nazionale, senza alcun tipo di
sbarramento, permette anche ai partiti pi piccoli di competere autonomamente e di ottenere almeno
un seggio (se ci sono 100 seggi da ripartire, ad esempio, con la formula Hare pu bastare lo 0,5%
dei voti per ottenere un seggio).
3,27
2,542,13
1,97
1,87
1,63
1,46
1,75
1,77
1,30
1,17
1,09
1,30
0,98
1,05
2,73
2,96
2,59
2,00
1,99
1,58
1,85
1,72
1,41
1,49
1,17
1,14
1,04
1,26
0,89
Umbria
Molise
Basilicata
Marche
Liguria
Abruzzo
Calabria
Emilia Romagna
Toscana
Puglia
Lazio
Campania
Piemonte
Veneto
Lombardia
2000 1995
8/7/2019 Questioni di soglia: sistemi elettorali e comportamento strategico degli attori partitici
27/30
27
Se il meccanismo elettorale diventa maggiormente selettivo, attraverso lintroduzione di soglie di
sbarramento esplicite (come il 4% alla Camera) o linnalzamento della soglia implicita (mediante
labbassamento dellampiezza circoscrizionale), la situazione per le piccole formazioni vede due
sole possibili vie duscita: la scomparsa o lalleanza con altre liste. Si vengono cos a formare dei
cartelli elettorali, assemblati di partitini con lunico deliberato scopo di superare lo sbarramento
(esplicito o implicito): il cartello deve quindi essere tanto ampio da permettere almeno la conquista
dellultimo seggio disponibile (quello cio che pu essere ottenuto con il minor numero di voti). Equesta la logica che ha portato alla nascita della Margherita, Biancofiore e Girasole: lesigenza di
raggiungere e superare lo scoglio del 4%, che permette a questi cartelli di avere alcuni seggi anche
nella quota proporzionale (se ogni componente di un cartello si presentasse invece autonomamente,
con certezza non raggiungerebbe la soglia).
Infine veniamo al meccanismo elettorale pi selettivo, il sistema maggioritario (in collegi
uninominali, dove M, lampiezza circoscrizionale, pari a 1). Qui la vittoria si gioca in ciascun
collegio uninominale, dove la soglia implicita (che permette mediamente ad un partito di ottenere
un seggio) molto alta (varia solitamente dal 35 al 50% dei voti). Dato che in Italia il partito pi
grande raggiunge al massimo il 29% dei consensi, diventa necessaria per superare la soglia
lalleanza tra varie formazioni partitiche. Le coalizioni che nascono devono essere in grado diconquistare la maggior quota di voti in ogni collegio, ed essere competitivi in tutto il territorio
nazionale. E siccome in ogni collegio per vincere o perdere basta un solo voto di scarto, si cerca di
inserire allinterno dellalleanza qualsiasi piccolo partitino che con i suoi pochi voti pu essere per
determinante. Le microformazioni sono cos in grado di entrare in Parlamento con una
rappresentanza superiore alla loro effettiva forza elettorale, grazie ad accordi per loro vantaggiosi
(possiedono infatti un forte potere di ricatto) nella spartizione delle candidature nei collegi
uninominali.
In ogni caso i partiti riescono ad adattarsi a diverse condizioni, e a comportarsi in maniera
strategica, in modo da raggiungere lo sbarramento che permette la conquista del primo seggio: pi
piccola lampiezza della circoscrizione (e maggiore la soglia di sbarramento) e maggiore lincentivo, specie per piccole liste, di allearsi per massimizzare insieme il risultato elettorale. Una
volta raggiunto lobiettivo, i cartelli elettorali si sfaldano nelle tante piccole formazioni politiche
che li componevano. Qualunque legge elettorale risulta dunque impotente in Italia nellobiettivo
della riduzione della frammentazione partitica, di fronte ad un comportamento strategico degli attori
partitici, capaci di adattarsi a qualunque normativa elettorale, e al conseguente premio fornito dal
voto degli elettori.
Il tanto criticato Mattarellum comunque ha permesso, in questa tornata elettorale, la formazione di
una solida maggioranza, sia alla Camera che al Senato (anche se una maggioranza di coalizione).
Una volta tanto invece i calcoli dei partiti si sono rivelati errati nella quota proporzionale: solo 5liste hanno infatti superato il 4%, distribuendosi tutti i 155 seggi proporzionali. Cocenti delusioni
sono arrivate per alcuni cartelli, quali il Biancofiore (Ccd e Cdu) ed il Girasole (Verdi e Sdi) e i
terzi poli, quali lItalia dei Valori e Democrazia Europea. In questo caso proprio la quota
proporzionale ha permesso unincisiva riduzione della frammentazione partitica (il numero effettivo
di partiti N(s)= 3,9)
Tab.13: Strategie partitiche in relazione al tipo di elezione e alla conseguente soglia elettorale
Elezioni M(eff)Soglia di
sbarramentoStrategia piccolopartito (0-4%)
Strategia partitomedio (>4%)
Europee 89 0,6% Autonomo Autonomo
8/7/2019 Questioni di soglia: sistemi elettorali e comportamento strategico degli attori partitici
28/30
28
R