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1 Psicologia generale Fabrizia Mantovani Corsi Speciali abilitanti SILSIS Scienze Umane COSCIENZA Fare clic per modificare lo stile del • Fare clic per modificare gli stili del testo dello schema • Secondo livello • Quarto livello • Quinto livello 2 UNIMIB Come possiamo definire la coscienza? Coscienza = consapevolezza degli stimoli esterni e interni da parte del soggetto Parliamo di processi (più che di stati) di coscienza (in riferimento alla continuità e al costante cambiamento di queste attività psichiche) James propone il concetto di coscienza come flusso (stream) La coscienza ha caratteristiche di unitarietà e di coesione ma base nervosa distribuita, non unitaria (tuttora no teoria soddisfacente)

Psicologia Generale - Coscienza

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Psicologia generale

Fabrizia Mantovani

Corsi Speciali abilitanti SILSIS

Scienze Umane

COSCIENZA

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UNIMIB

Come possiamo definire la coscienza?

Coscienza = consapevolezza degli stimoli esterni e interni da partedel soggetto

Parliamo di processi (più che di stati) di coscienza (in riferimento allacontinuità e al costante cambiamento di queste attività psichiche)

James propone il concetto di coscienza come flusso (stream)

La coscienza ha caratteristiche di unitarietà e di coesionema base nervosa distribuita, non unitaria (tuttora no teoriasoddisfacente)

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UNIMIB

Le funzioni della coscienza: a che cosa serve?

1. Consapevolezza percettiva ecognitiva (funzione di comparatore)

2. Controllo (funzione d rilevatore degli errori)

3. Autocoscienza (auto-riflessione)

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UNIMIB

1. Consapevolezza percettiva e cognitiva

Capacità di regolare la risposta agli stimoliprovenienti dall’ambiente

• Possiamo distinguere anche fracoscienza e stati di incoscienza

• E’ importante analizzare la funzione di“comparatore” della coscienza (confrontofra due o più stimoli)

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UNIMIB

2. La funzione di controllo

Controllo = capacità della coscienza di controllaree monitorare i processi cognitivi ed emotivi (pianificaz)

• Coscienza come sistema rilevatore degli errori(previsione e ctrl rispondenza; es. bici, procedureautomatizzate)

• Funzione anticipatrice della coscienza (rispetto a eventifuturi)

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UNIMIB

3. La funzione di auto-coscienza

• Autocoscienza = avere coscienza della coscienza(autoriflessione o metacoscienza) (non solo sappiamo un po’ dicose, ma sappiamo anche di saperle)

– Osservazione del processo ricorsivo (senza fine) dellacoscienza:

– i vari livelli della coscienza (imp: sviluppo psicologico delbambino; costruzione dell’identità personale; processi dicomunicazione attraverso teorie della mente (riflessione))

– Che rapporto esiste fra l’autocoscienza e la teoria della mente?– la coscienza come centro gravitazionale del sé

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STATI DI COSCIENZA

-Interazione con l’ambiente circostante-Capacità di risposta-Consapevolezza

-Capacità cognitive-Autoconsapevolezza

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UNIMIB

STATI ALTERATI DI COSCIENZA

Considerando come stato di coscienza di base laveglia attiva (vigilanza, reattività, consapevolezza)possiamo considerare i seguenti stati alterati:

•Sonno

•Ipnosi

•Meditazione

•Stupore, Coma…

•Stati indotti da farmaci, alcol, droghe…•Stati psicologici alterati (dissociazioni)

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Conscio e inconscio

Non tutte le attività psichiche sono consapevoli

• La coscienza ha base nei processi inconsci (metaforadell’iceberg di Freud)

• I contenuti della coscienza costituiscono l’esito funzionaledei processi nervosi elaborati in maniera inconscia --> siamoconsapevoli dei risultati

• inconscio cognitivo e inconscio emotivo

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UNIMIB

Processamento automatico e processamentocontrollato delle attività psichiche

Quali sono le caratteristiche del processamento automatico?• rapido e fluido• non richiede risorse attentive• è inconsapevole e difficile da modificare• Diversi processi contemporaneamente

E quelle del processamento controllato?• è lento• richede molte risorse attentive• è consapevole e non consente di fare altro nello stesso tempo• Controllo diretto e continuo

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FacileDifficileCambiamento

Modo di operare

Consapevolezza

Processo seriale o parallelo

Impegno

Attenzione

Controllo intenzionale

Risorse cognitive

Caratteristiche

FrammentatoOlistico

AltaLimitata

SerialeParallelo

ElevatoModesto

RichiestaNon richiesta (può essereattivata)

TotaleParziale

DipendenteIndipendente

Processamento controllatoProcessamento automatico

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UNIMIB

4 fasi per l’apprendimento…1. Inconsciamente inconsapevole (ignoro che esiste

qualcosa da imparare)

2. Consciamente inconsapevole (scopro di nonsapere; è la fase della “confusione” che precede l’iniziodi una nuova consapevolezza)

3. Consciamente consapevole (mantengol’attenzione sull’esecuzione di ciò che sto imparando)

4. Inconsciamente consapevole (attraverso lapratica “imparo” a collegare intere sequenze dicomportamenti che possono essere trattatisimultaneamente a livello inconscio, fino al punto in cuiciò che si è imparato diviene del tutto naturale)

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UNIMIB

• Questi due tipi di processamento delle informazioni sonoindipendenti

• Nessun processo è totalmente automatico

• La coscienza ha una funzione centrale (rappresentazionecompleta del mondo e delle intenzioni, modulazione delle attività delsoggetto)

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Scienze Umane

ATTENZIONE

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L’ATTENZIONE

Come possiamo definire l'attenzione?

• Attenzione = capacità di dirigere le risorsepsichiche a disposizione del soggetto in undeterminato momento su determinati aspettidella realtà

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UNIMIB

L’ATTENZIONE SPAZIALE

Attenzione spaziale = capacità immediata del soggettodi selezionare un determinato stimolo nello spazioattraverso alcuni movimenti degli occhi e del capo

• La visione periferica

All’interno di questo processo distinzione tra:• L' orientamento volontario e l'orientamento

automatico

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UNIMIB

Caratteristiche dell’orientamento volontario:

• attenzione consapevole e controllata;• attenzione fissa

Caratteristiche dell’orientamento automatico (es. suono olampeggio all’improvviso) :

• non può essere interrotto;• l'oggetto dell'attenzione può essere qualcosa di imprevisto o improvviso– non soggetto a interferenza da parte di altro compito (compito secondario)

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UNIMIB

Il fuoco dell’attenzione

Il soggetto pone a fuoco, di volta in volta, un determinato oggetto o stimolonell’ambiente spaziale e temporale

Fuoco come fascio di luce, fuoco di una lente , ci consente di concentrare le risorse attentive su uno specifico stimolo (oggetto, evento,

ecc.) dell’ambiente

Proprietà Dimensioni variabili (concentrato o disperso)

Relazione inversa con efficienza di elaborazione delle informazioni

Si muove nello spazio a velocità costante e continuamente

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UNIMIB

LE RISORSE ATTENTIVE

• Risorse limitate, come possiamo gestirle?• Quali sono limiti e caratteristiche delle risorse attentive?

Interferenza da doppio compito

– Fenomeno dell’interferenza strutturale (sono interessati i medesimimeccanismi e le medesime strutture psichiche-->competizione)

– Fenomeno dell’interferenza da risorse(operazioni mentali impegnative, quota residua ridotta; distinzione fracompito primario e compito secondario: relazione inversa)

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FUOCO ATTENTIVO VARIABILE

• Importanza della concentrazione• Relazione inversa fuoco e efficacia elaborazione informazioni

MA

• Esempio: i migliori atleti sanno gestire le energie nervose e attentive espostare continuamente l’attenzione da focalizzata a periferica

• Continua oscillazione dal livello di dettaglio alla visione di insieme(importante!)

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UNIMIB

LA CURVA ATTENTIVA

• Cala “vertiginosamente” dopo 45 minuti

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ATTENZIONE E MEMORIA (1)• Osservate quanto è raffigurato nella figura per 10 secondi

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DOMANDE

• Quali sono le lettere stampate dentro i quadrati?• I bordi dei quadrati sono tutti uguali?• Se si ritiene che siano diversi, in che cosa differiscono?• Si riesce a ricordare i bordi del quadrato per ciascuna lettera?

• Se questo secondo compito è difficile, provate a ripetere l’esperimento con “soggettiingenui” considerando solo 3 quadrati

• C’è comunque la difficoltà a ricordare il bordo?• Perché?• Perché alcuni particolari non sono stati notati? E se sono stati notati perché non sono stati

ricordati?

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UNIMIB

RISPOSTE

• Attenzione osservatore cade prevalentemente all’interno delle cornici, poichéqueste hanno un ruolo di sfondo

• Cornici sono quindi analizzate in modo superficiale e quindi ricordate in modovago

• Ricordo può essere presente immediatamente dopo ma svanisce subito dopo

• Come ipotesi, visto che abbiamo detto al soggetto di osservare attentamente lafigura, egli ha capito di dover osservare le lettere e quindi ha trascurato diosservare i quadrati

• Questa superficialità non ha permesso al ricordo dei quadrati di riaffiorare

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UNIMIB

ATTENZIONE E MEMORIA (2)• Si guardino attentamente questi quadrati per tutto il tempo che si vuole, sapendo che poi

saranno fatte delle domande “tranello”

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UNIMIB

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DOMANDE

• Ci sono delle lettere uguali?• Ci sono delle consonanti?• Le cornici entro cui sono scritte le consonanti sono uguali?• E quelle delle vocali?• Quali lettere hanno i bordi inclinati a destra e quali a sinistra?• Le cornici sono irregolari oppure no?

Se si è riusciti a rispondere solo in parte a queste domande, si elenchino con precisione i particolaridella configurazione che sono sfuggiti e poi si cerchi di capire perché non “si è fatto caso” aquei particolari che pure, nel momento in cui si esaminava la figura, erano ben presenti. C’èstata una specie di filtraggio? Mentre si guardavano le lettere alfabetiche “venivano oscurati”i bordi dei quadrati in modo da non poterli vedere?

• Esempio utile anche per miglioramento delle proprie capacità attentive e di concentrazione(portare a coscienza le condizioni ottimali e disturbanti)

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UNIMIB

RISPOSTE: perchè secondo voi?

Serie 1• Le variazioni in questo disegno riguardano non solo il grigio della cornice ma

anche la superficie interna e la regolarità della cornice stessa• Chi ha già eseguito l’esercizio precedente sa che la cornice è un elemento

importante per rispondere alle domande e quindi dirigerà l’attenzione su di essa.• Non avvertirà l’esigenza di esaminare altro perché non si aspetta domande

diverse dalle precedenti• Invece i quesiti che si trova ad affrontare sono molti e riferiti a particolari

inaspettati• Sono quesiti che si riferiscono a singoli particolari ma anche a relazioni, a

proprietà di insieme (es. relazione tra colore della cornice e tipo di letterastampata)

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N.B.

• Le “consegne” che forniamo, le indicazioni che diamo comeformatori possono orientare l’attenzione a cogliere un aspettopiuttosto che un’altro

• --> importanza di saper dirigere l’attenzione verso le “figure”segnalando e indicando le priorità (risorse limitate)

• Questo è fondamentale per la memorizzazione

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LA CURVA ATTENTIVA

• Cala “vertiginosamente” dopo 45 minuti

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ATTENZIONE E AULA

• Curva dell’attenzione

• Come catturarla

• L’importanza di prestare attenzione all’aula (perché l’attenzione non ha curvafissa tipo cronometro, dipende da un’interazione fra molte variabili, fra cuil’interesse, la rilevanza degli argomenti, lo stile del docente, ecc.)

• FLESSIBILITA’ E ADATTAMENTO

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UNIMIB

L’ATTENZIONE SELETTIVA

♦ N.B. attenzione non riguarda solo la posizione, ma tutte leproprietà degli oggetti e degli eventi (colore, forma, dimensione,suoni, rumori, ecc.)

♦ Processamento preattentivo (singole caratteristiche-inparallelo-segmentazione)eprocessamento attentivo (combinazione-seriale)

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UNIMIB

L’ATTENZIONE SELETTIVA: COMPETENZE CONNESSE

1. Integrazione = capacità di mettere in relazione diversi aspetti ecaratteristiche dello stimolo (situazione) in funzione della suacomplessità

2. Filtraggio = capacità di ignorare le informazioni non rilevanti perselezionare soltanto quelle richieste e pertinenti; varia in rapporto apresenza e numero dei distrattori, nonché alla loro distanza dal target

3. Ricerca = capacità di individuare un oggetto presente nel campo visivo(EX.: amico alla stazione)

4. Effetto facilitazione (priming) = meccanismo di regolazione inbase al quale l’elaborazione precedente delle informazioni influenzal’elaborazione delle informazioni successive. Priming positivo (el.prec.facilita prestaz successiva e si mantiene la stessa strategia attentiva) epriming negativo (peggiora e necessita cambiamento) (EX. consegnesecondo esercizio)

5. Enumerazione visiva = capacità di precisare il numero delleimmagini target all’interno di una serie spaziale in maniera automatica(quando il numero dei target è inferiore a 5) o attraverso un’operazionedi “conteggio” (quando il numero dei target è inferiore a 5)

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UNIMIB

L’ENUMERAZIONE

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L’ENUMERAZIONE

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UNIMIB

L’ENUMERAZIONE

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UNIMIB

L’ENUMERAZIONE

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UNIMIB

In che modo il sistema attentivo riesce a distinguere in maniera selettival’informazione rilevante da quella irrilevante?

Quando interviene il filtro? In quale momento?

Prestiamo attenzione ai principali “effetti attentivi”:

– effetto Simon (posizione nello spazio)– effetto Stroop (significato della parola-automatismo, in lingua straniera non

succede)– effetto Navon (congruenza/incongruenza dei livelli locale e globale)

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UNIMIB

EFFETTO SIMON

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UNIMIB

GIALLO

BIANCOGIALLOVERDE

ROSSOBLUBIANCO

VERDEROSSO

Effetto Stroop

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GIALLO

BIANCOGIALLOVERDE

ROSSOBLUBIANCO

VERDEROSSO

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UNIMIB

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UNIMIB

Che cosa ci dicono questi esperimenti?

• L’attenzione procede a elaborare lo stimolo in maniera completa(tratta tutte le caratteristiche anche quelle fuori dal fuoco e nonrilevanti)

• Il filtro dell’attenzione selettiva interviene tardi, al momento diselezionarela risposta (ipotesi della selezione tardiva)

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UNIMIB

Il sonno e i sogniIl sonno e i sogni

•Come possiamo definire il sonno?

•Sonno = stato dell’organismo con una ridottareattivitàagli stimoli ambientali e con una riduzione del livellodi coscienza

•Fenomeno spontaneo, periodico, limitato neltempo

•Conseguenza: si ha l’alternanza sonno-veglia

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UNIMIB

Gli stadi del sonno

•Il sonno non è uno stato omogeneo di coscienza•Per studiare le fasi del sonno sono impiegate diversetecniche

Possiamo distinguere sei livelli di attività cerebrale

– la veglia attiva (onde beta)– la veglia rilassata (onde alfa)– lo stadio 1 (onde theta)– lo stadio 2 (fusi del sonno e complessi K)– lo stadio 3 (onde lente e ampie)– lo stadio 4 (onde molto lente; sonno profondo e specificifenomenicome sonnanbulismo, enuresi, incubi notturni)

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UNIMIB

•L’organismo, arrivato allo stadio 4, ritorna allostadio 1: si ha in questo un ciclo del sonno. In unanotte ci sono 4-6 cicli di sonno, che durano inmedia 90 minuti

•Si distingue fra sonno REM (Rapid EyeMovements = movimenti rapidi dei bulbi oculari) esonno NREM (Non REM)

lAlternanza fra sonno REM e sonno NREM

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UNIMIB

•Confronto fra il sonno REM e il sonno NREM

•Sonno REM chiamato anche sonno paradosso osonno D (onde cerebrali desincronizzate)

ØI processi del sonno REM:• rapidi movimenti oculari• aumento dell’attività cerebrale, simile a quella della veglia

attiva(per questo si chiama “sonno paradosso”)

•perdita del tono della muscolatura• il cervello è isolato dalle connessioni sensoriali e motorie• cervello attivo in un corpo paralizzato•nell’80% dei casi si ha attività onirica (sogni emotivamente

vividi)

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UNIMIB

•Sonno NREM chiamato anche sonno ortodossoo sonno S (onde sincronizzate)

•I processi del sonno NREM:–rallentamento dei ritmi cardiaco e respiratorio–assenza di movimenti oculari–rilassamento dei muscoli–attività cerebrale lenta e ridotta in un corpo rilassato–nel 25% dei casi si ha attività onirica (sogni simili a

pensieri normali)

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UNIMIB

•I gufi e le allodole

•Il sonno non è uguale per tutti

•In media la durata del sonno nell’uomo è 7,5 oreper notte

•Possiamo distinguere fra:– brevi dormitori (meno di 6,5 ore per notte)– lunghi dormitori (oltre 8,5 ore per notte)

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UNIMIB

La psicologia dei soggetti mattutini (“allodole”):–precoce addormentamento serale e precoce risveglio

mattutino–rapidità nel raggiungere un’efficienza mentale ottimale–caratteristica dell’attività e della socialità

La psicologia dei soggetti serotini (“gufi”):–addormentamento a tarda ora e risveglio a mattino

avanzato–lentezza nel raggiungere un livello ottimale di efficienza

mentale–maggiore socievolezza nella seconda metà giornata

•Si distingue fra sonno:– polifasico (tipico del neonato e del bambino piccolo)– monofasico (caratteristico dell’adulto)– bifasico (presenza della siesta presso certe popolazioni)

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UNIMIB

•“Perché si dorme?”

•Diverse teorie cercano di spiegare la funzione e laragione del sonno

•Teoria ristorativa del sonno:• recupero delle risorse fisiche• rilassamento del cervello• riparazione dei danni subiti durante la veglia

•Teoria circadiana del sonno:• comparsa del sonno durante l’evoluzione della specie umana• funzione di riparo del sonno dai pericoli esterni• protezione della vulnerabilità della specie

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UNIMIB

•La privazione del sonno

•Distinzione fra privazione totale e privazioneparziale del sonno

•Caso della privazione totale del sonno:–il Guiness dei primati è la signora Weston con 449 ore di

veglia continua (= 18 giorni e 17 ore)

–Effetti della privazione totale del sonno:–non determina particolari alterazioni fisiologiche–non produce un declino delle funzioni cognitive complesse–compromissione delle attività mentali semplici e ripetitive

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UNIMIB

¨Comparsa dei microsonni (durata = pochi secondi),molto pericolosi per l’assenza di risposta agli stimoliambientali (per esempio, sono la causa di numerosiincidenti)

lDopo la privazione totale il recupero è inferiore a 1/3 delsonno perdutollIn particolare si ha un recupero totale dello stadio 4(sonno SWS) e un recupero della metà del sonno REM

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UNIMIB

•Caso della privazione parziale del sonno:

–in questo caso si osserva un incremento nell’efficienza delsonno

–rimane intatta la quantità degli stadi 3 e 4; si riducono glistadi 1 e 2, nonché il sonno REM

–non si registrano variazioni significative nell’efficienzacognitivadei soggetti deprivati

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UNIMIB

•Caso della privazione selettiva del sonnoREM:

• recupero spontaneo di questo tipo di sonno(fenomeno di compensazione)

• indipendenza fra sonno REM e sonno SWS

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UNIMIB

•La spiegazione dei sogni

•Esistono diverse spiegazioni dei sogni

•Teoria psicoanalitica dei sogni:– il sogno come “via regia dell’inconscio”– sogno come chiave per la comprensione dei problemipsicologicidel soggetto

Mancano dati empirici validi e convincenti per sostenerequesta teoria

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•Teoria rielaborativa dei sogni:– il sogno come organizzatore delle attività diurne della

veglia– funzione di ordine per la memoria

•Teoria dell’attivazione-sintesi:– i sogni sono generati dai circuiti nervosi del tronco

dell’encefalo– i sogni sono casuali

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UNIMIB

•Il fenomeno dei sogni lucidi

ØLogica bizzarra dei sogni:– connessioni illogiche e imprevedibili, nessunrispetto delle condizioni spazio-temporali

•Fenomeno dei sogni lucidi:– consapevolezza onirica di stare sognando

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•I ritmi circadiani

•Ogni soggetto ha i suoi ritmi nell’esecuzione dellevarie attività e nella gestione del tempo

·La cronobiologia è lo studio scientifico di questiritmi biologici e psicologici

–i ritmi circadiani (dal latino “circa diem”) che riguardano lagiornata-tipo di un soggetto

–i ritmi ultradiani (con cicli superiori al giorno) e infradiani(con cicli inferiori al giorno)

–gli Zeitgebers, cioè gli agenti sincronizzatori ambientali

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•I ritmi circadiani nella condizione di “freerunning”

•Costruzione di una situazione nella quale si elimina ogniriferimento ambientale: la condizione di “free running”(il tempo “scorre libero” in maniera costante, senzaalcun riferimento all’esterno)

•Analisi dell’esito della condizione di “free running”: inessa i soggetti continuano a mantenere i loro ritmicircadiani; si osserva però l’allungamento di un’ora algiorno (= giorno di 25 ore, anziché di 24)

•Analisi del fenomeno della lentezza degli oscillatoriinterni, dovuto all’orologio biologico interno che va piùlentamente quando non è regolato dai fattori ambientali

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•Oltre alla lentezza, i marcatori cronologici internisono caratterizzati da inaccuratezza

•Il ritmo sonno-veglia è associato al ritmo dellatemperatura corporea

•Nella condizione di “free running” si ha unadissociazione fra questi due ritmi: fenomeno delladesincronizzazione interna

lPresenza dell’orologio circadiano, che hacomponenti genetiche

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•I ritmi circadiani e la cultura diappartenenza

•I ritmi circadiani, oltre che dagli orologi interni,sono influenzati anche dai sincronizzatoriambientali e socioculturali

•Distinzione fra culture veloci e culture lente

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Le culture veloci (alta industrializzazione,benessere economico, condizioni climatichefredde, tendenza all’individualismo e al successoelevata densità della popolazione)

•Esse sono caratterizzate da:–forte orientamento al futuro–presenza di obiettivi distali–fenomeno della monocronia (= fare una cosa sola per

volta)–concezione del “tempo = denaro”–accelerazione dei ritmi–senso di ansia e di smarrimento

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•Le culture lente (bassa industrializzazione,povertà, condizioni climatiche calde, tendenzaalla collettività e all’armonia, bassa densitàdella popolazione)

•Esse sono caratterizzate da:–forte orientamento al presente–presenza di obiettivi prossimali–fenomeno della policronia (= fare diverse cose nello

stesso tempo)–rallentamento dei ritmi

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Esiste uno specifico ritmo personale comepossibile fonte per lo sfasamento e perl’incomprensione fra i soggetti

•Ritmo personale come sintesi degli orologibiologici (oscillatori interni) e degli orologiculturali (sincronizzatori esterni)

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UNIMIB

L'ipnosi

•Definizione

•Ipnosi = processo attraverso cui un operatorenella funzione di ipnotizzatore suggerisceall’ipnotizzato significativi cambiamenti nelleproprie condizioni di coscienza (sensazioni,percezioni, pensieri o comportamenti)

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UNIMIB

•L’induzione ipnotica

qAnalisi del modo in cui avviene ilprocesso ipnotico:

–presenza di un contesto ipnotico–l’ipnotizzato è in uno stato di rilassamento–l’ipnotizzatore invia una serie di suggestioni–segue la suggestione postipnotica (= non

ricordare la medesima ipnosi)

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UNIMIB

qLe diverse strategie per ipnotizzare:

–in passato si faceva riferimento a strategieautoritarie (strategia imperativa o direttiva)

–oggi si fa ricorso a tecniche più fini e piùsottili, basate sul linguaggio

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UNIMIB

•Gli esiti dell’ipnosi:–allucinazioni positive e negative–reazioni ideomotore–regressione di età–inibizione del dolore

•Per amnesia postipnotica si intende l’obliodelle suggestioni dell’ipnotizzatore e di quantoè successo durante l’ipnosi

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La suscettibilità ipnotica

•Non tutti i soggetti sono ipnotizzabili e fra isoggetti ipnotizzabili vi sono notevolidifferenze

•Modalità di misurazione dell’ipnotizzabilitàdel soggetto (= scala di suscettibilità ipnoticadi Stanford)

•Meno del 10% della popolazione non èipnotizzabile e il 15% è altamenteipnotizzabile

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UNIMIB

•La personalità dei soggetti più ipnotizzabili

¨Sono caratterizzati da:• dissociazione (= vivere una situazione in manieradistaccata)• immaginazione (= reverie, sogni a occhi aperti)• disposizione al contesto ipnotico

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•L’analgesia ipnotica

•L’analgesia ipnotica = insensibilità al doloresotto condizione ipnotica) e la sua verificaattraverso il test pressorio del freddo

•Questo processo è dovuto alle modificazionidell’attività nervosa della corteccia cerebrale

•Le tecniche di autoipnosi

lQuesti concetti vengono estesi allapsiconeuroimmunologia(= studio delle connessioni fra psiche, sistemanervoso e sistema immunitario)

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UNIMIB

•La meditazione

•Come possiamo definire la meditazione?

•Meditazione = stato modificato della coscienzaattraverso l’esecuzione ripetitiva e sequenziale dialcuni esercizi mentali

• La meditazione come metodo di rilassamento che crea unsenso piacevole di benessere psicofisico e che generaun’espansione della coscienza

–La meditazione è una tecnica impiegata in tutto il mondoe presso tutte le religioni

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UNIMIB

Distinguiamo:

–meditazione di apertura (= non pensare a niente)–meditazione di concentrazione (= focalizzare tutte le risorse su

un unico oggetto)–meditazione trascendentale (= attenzione sulla ripetizione

mentale di un suono speciale – mantra – o sulla respirazione)

•La meditazione trascendentale si è dimostrata efficace per:

• combattere lo stress negativo (distress) e gli stati di ansiacronica;• aumentare le capacità di memoria e l’efficienza mentaledel soggetto, nonché il livello di autostima;• favorire il raggiungimento delle massime potenzialitàfisiche nelle attività sportive, attraverso un grado ottimaledi concentrazione e la visualizzazione di movimenti.