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Comune di Varese Provincia di Varese PIANO DI SICUREZZA e COORDINAMENTO FASCICOLO dell’opera UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA Nuovo Impianto Sportivo Coperto in località Bizzozero (VA) via Monte Generoso Studio Tecnico Sicurezza Luoghi di Lavoro LOVATO Via Speroni 14, 21100 VARESE -0332-239973 0332-834694 e-mail: [email protected]

Provincia di Varese PIANO DI SICUREZZA e COORDINAMENTO ... · misure di protezione collettiva, assicurandone l’attuazione. Controlla preventivamente l’efficienza e l’idoneità

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Comune di Varese Provincia di Varese

PIANO DI SICUREZZA e COORDINAMENTO

FASCICOLO dell’opera

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA

Nuovo Impianto Sportivo Coperto in località Bizzozero (VA) via Monte Generoso

Studio Tecnico Sicurezza Luoghi di Lavoro LOVATO Via Speroni 14, 21100 VARESE -0332-239973 – 0332-834694

e-mail: [email protected]

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D.Lgs. 81 del 9 aprile 2008 Titolo IV – Cantieri temporanei o Mobili

Nuovo impianto sportivo coperto Varese, Aprile 2012

il committente

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA Prof. Renzo Dionigi

_________________________________

_________________________________

il responsabile unico del procedimento Arch. Roberta Nuzzo

_________________________________

_________________________________

il progettista architettonico Studio Tecnico Associato Redaelli

_________________________________

_________________________________

il direttore dei lavori ing. Lorenzo Redaelli

_________________________________

_________________________________

il coordinatore per la progettazione (CSP)

Ing.diplomé Fabrizio Lovato _________________________________

_________________________________

il coordinatore per l’esecuzione (CSE)

Ing.diplomé Fabrizio Lovato _________________________________

_________________________________

l’impresa affidataria*

_________________________________

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il responsabile di cantiere *

_________________________________

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impresa esecutrice*

_________________________________

_________________________________

il responsabile di cantiere*

_________________________________

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_________________________________

impresa *

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_________________________________

_________________________________

il responsabile di cantiere*

_________________________________

_________________________________

_________________________________

impresa *

_________________________________

_________________________________

_________________________________

il responsabile di cantiere*

_________________________________

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_________________________________

impresa *

_________________________________

_________________________________

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il responsabile di cantiere*

_________________________________

_________________________________

_________________________________

impresa *

_________________________________

_________________________________

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il responsabile di cantiere*

_________________________________

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lavoratore autonomo*

_________________________________

lavoratore autonomo*

_________________________________

lavoratore autonomo*

_________________________________

lavoratore autonomo*

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lavoratore autonomo*

_________________________________

lavoratore autonomo*

_________________________________

Integrazioni delle sezioni (*) a cura del CSE durante la fase esecutiva quando in possesso dei dati

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INDICE DEL PIANO

descrizione pagina

Capitolato della sicurezza 7

Relazione Tecnica ex art.100 21

Stima dei costi della sicurezza 38

Computo metrico analitico dei costi della sicurezza 39

Cronoprogramma dei lavori 45

Schede di valutazione dei rischi fasi lavorative 53

Schede di gestione apprestamenti, ecc. 115

Elaborati grafici e immagini 123

Procedura istruzioni per la redazione del POS 129

Procedure d’emergenza “indice” 137

Procedure di sicurezza “indice” 143

Provvedimenti per l’assorbimento personale rumore 154

Allegate schede elaborate del CPT di Torino 155

Fascicolo dell’opera 163

STATO DELLE REVISIONI PSC

REV. N°

DATA DESCRIZIONE DELLE MODIFICHE

00 04.04.2012

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CAPITOLATO DELLA SICUREZZA PREMESSA

Il presente Piano di Sicurezza e Coordinamento, come da comunicazione del RUP arch. Roberta Nuzzo con

protocollo n. 7071 del 02.05.2012, annulla e sostituisce quanto redatto dall’arch. Renato Sorrentini

prematuramente scomparso, e tiene conto delle recenti modifiche apportate al progetto esecutivo tese ad

accogliere le osservazioni della commissione paesaggistica del comune di Varese.

1.1. INTRODUZIONE Il presente documento contiene le misure generali e particolari riguardanti la sicurezza e salute dei lavoratori.

Le prescrizioni contenute nel presente documento non dovranno in alcun modo essere interpretate come

limitative per quanto attiene alla qualità delle opere provvisionali e degli impianti connessi alla esecuzione delle

opere e alle caratteristiche e tecnologie costruttive.

L’osservanza di tali prescrizioni non solleva l’Appaltatore dalla responsabilità di utilizzare apparecchiature e mezzi

adatti al servizio richiesto e conformi a norme e leggi in vigore al momento delle lavorazioni.

Tutte le scelte tecniche che hanno implicazioni sulla salute e sicurezza del personale durante le lavorazioni

dovranno essere presentate preliminarmente al Coordinatore per l’Esecuzione, per approvazione.

L’impresa che partecipa alla gara dovrà valutare attentamente i contenuti del presente piano e formulare la

propria offerta consapevole della successiva applicazione dei contenuti stessi, poiché tali contenuti saranno

clausole contrattuali a tutti gli effetti.

Qualora rilevi delle discordanze su alcuni punti del documento, su tali punti l’impresa dovrà concordare con il

coordinatore per l’esecuzione le scelte lavorative che si riterranno migliorative al fine della prevenzione.

1.2. RESPONSABILITA’

1.2.1. Appaltatore ed Impresa Affidataria

L’Appaltatore è il legale rappresentante dell’impresa affidataria incaricata dei lavori. È responsabile della nomina

del Direttore di cantiere e della vigilanza sul comportamento del medesimo.

L’Appaltatore è responsabile della piena applicazione e del rispetto di tutte le norme atte a garantire la sicurezza

e la salute dei lavoratori alle sue dipendenze.

L’impresa affidataria dovrà trasmettere al Committente, prima di affidare il subappalto, sia le referenze tecniche,

sia le informazioni comprovanti l’assolvimento di tutti gli obblighi previsti dalla normativa vigente in materia di

sicurezza e tutela della salute, ed in materia contributiva ed assicurativa da parte dell’impresa prescelta; il

Committente ricevute, le informazioni sull’impresa effettuerà tramite i suoi ausiliari tecnici una valutazione

complessiva e si riserverà di esprimere con apposita lettera l’accettazione, ovvero la richiesta di ulteriori

informazioni, oppure il rifiuto della stessa; in quest’ultimo caso il Committente fornirà all’impresa affidataria la

motivazioni di tale decisione.

L’impresa affidataria deve portare preliminarmente a conoscenza dei subappaltatori ogni modifica e/o

integrazione al Piano di Sicurezza e Coordinamento e al Fascicolo, informandoli dei rischi dovuti alle lavorazioni

ed alla sequenza temporale e spaziale delle stesse, e delle misure di prevenzione e protezione da adottare per

far fronte a tali rischi.

L’autorizzazione al subappalto non solleverà l’impresa affidataria dagli obblighi e dalle responsabilità contrattuali,

pertanto, risponderà direttamente e pienamente del coordinamento dei lavori dei subappaltatori, e dell’operato del

personale di quest’ultimi rimanendo il Committente completamente estraneo a tale rapporto.

L’Impresa affidataria deve osservare, nei confronti dei propri dipendenti, tutte le leggi, i regolamenti e gli accordi

riguardanti il trattamento economico e normativo, le assicurazioni sociali, la tutela e l’assistenza del personale

medesimo contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Pertanto, restano a carico dell’impresa

affidataria tutti i relativi oneri e le responsabilità civili e penali previste dalle leggi vigenti in materia.

L’impresa affidataria bisettimanalmente, dovrà effettuare un sopralluogo in cantiere di verifica delle condizioni di

sicurezza in cui operano i lavoratori, di tale attività dovrà essere redatto ed inviato al CSE un verbale. L’Impresa affidataria si assume l’obbligo dell’osservanza, da parte del proprio personale, e di quello delle

eventuali imprese subappaltatrici, di tutte le norme vigenti in materia di sicurezza e tutela della salute e

comunque richieste dalla natura dei lavori. L’impresa affidataria si assume anche l’onere di eseguire gli occorrenti

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sopralluoghi nelle zone di lavoro al fine di realizzare quanto commissionatogli nel pieno ed assoluto rispetto delle

vigenti norme di sicurezza e tutela della salute.

L’impresa affidataria dovrà effettuare una riunione di coordinamento con i propri subappaltatori (sia imprese che

lavoratori autonomi) bi settimanalmente, di tale attività dovrà essere redatto ed inviato al CSE un verbale.

L’Impresa affidataria si assume l’obbligo della piena e scrupolosa osservanza di quanto previsto nel Piano di

Sicurezza e Coordinamento, redatto dal Coordinatore della sicurezza per la progettazione dell’opera, e degli

eventuali adeguamenti ed aggiornamenti apportati dal Coordinatore della sicurezza per l’esecuzione dell’opera.

Le informazioni riferite ai rischi e alle misure di sicurezza da adottare durante l’esecuzione dei lavori, derivanti da

inevitabili interferenze tra gli stessi, saranno discussi in uno o più incontri, prima dell’inizio dei lavori stessi,

presieduti dal Coordinatore della sicurezza per l’esecuzione e con la partecipazione dei rappresentanti

dell’impresa affidataria e delle eventuali imprese subappaltatrici; i risultati delle riunioni saranno formalizzati in

verbali, la cui sottoscrizione costituirà accettazione espressa delle risultanze.

L’impresa affidataria si impegna a partecipare a tutte le riunioni periodiche convocate dal Coordinatore della

sicurezza per l’esecuzione, ogni qualvolta questi lo ritenga necessario sia alfine di prevenire potenziali pericoli

derivanti da interferenze tra le lavorazioni concretizzatisi successivamente che per valutare l’andamento della

sicurezza in cantiere; per ciascuna riunione verrà predisposto un apposito verbale che dovrà essere formalmente

sottoscritto dai partecipanti.

L’impresa affidataria può sempre presentare al Coordinatore della sicurezza per l’esecuzione, nel caso in cui

ritiene di poter meglio garantire la sicurezza nel cantiere in base alla propria esperienza, eventuali integrazioni al

Piano di Sicurezza e Coordinamento. Il Coordinatore della sicurezza per l’esecuzione si riserva di fornire, alle

proposte inoltrate, risposta scritta entro 5 giorni dall’avvenuto ricevimento, in caso contrario vale il “silenzio

diniego”. Nel caso in cui le integrazioni fossero accettate esse non potranno comportare modifiche o adeguamenti

ai prezzi pattuiti per l’esecuzione dell’opera.

Nell’esecuzione delle opere commissionate, l’impresa affidataria assicurerà l’utilizzo, per i propri dipendenti e per

il personale delle eventuali imprese subappaltatrici, dei dispositivi di protezione individuali previsti dalle norme per

la sicurezza e la tutela della salute dei lavoratori.

L’impresa affidataria si impegna a predisporre ogni provvedimento al fine di evitare ogni forma di inquinamento

ambientale in dipendenza dei lavori da eseguire e di smaltire i rifiuti derivanti dalle lavorazioni in cantiere secondo

quanto previsto dalle specifiche leggi in materia.

L’Impresa affidataria, avvalendosi dell’apposita procedura darà immediata comunicazione scritta per qualsiasi

infortunio in cui incorra il proprio personale e/o quello delle eventuali imprese subappaltatrici, o di terzi che

gravitano nell’area dei lavori, precisando circostanze e cause e provvederà a tenere il CSE e il Committente

informati degli sviluppi circa le condizioni degli infortunati, i relativi accertamenti e le indagini delle autorità

competenti.

La persona incaricata dal Committente di mantenere i rapporti in materia di sicurezza con il datore di lavoro e il

responsabile della sicurezza dell’impresa affidataria è il Coordinatore della sicurezza per l’esecuzione. L’Impresa

affidataria prima dell‘inizio dei lavori deve segnalare, al Committente ed al Coordinatore in esecuzione, il

nominativo della persona delegata alla sicurezza del cantiere e del suo eventuale sostituto.

L’impresa ha valutato il programma dei lavori, il Piano di Sicurezza e Coordinamento ed il Fascicolo, redatti dal

coordinatore della sicurezza per la progettazione.

I suddetti documenti, trasmessi o già a disposizione di tutte le imprese invitate a presentare offerta, sono accettati

come pienamente attuabili con la propria organizzazione, e congrui nei costi della sicurezza indicati, sono allegati

al contratto diventandone parte integrante.

L’impresa subappaltatrice bisettimanalmente, dovrà effettuare un sopralluogo in cantiere di verifica delle

condizioni di sicurezza in cui operano i lavoratori, di tale attività dovrà essere redatto ed inviato al CSE un

verbale.

1.2.2. Direttore di cantiere E’ la persona che da solo, o con l’aiuto di collaboratori, compie le attività tecnico amministrative e gestionali per

coordinare lo svolgimento delle attività tecniche nel cantiere, sia tra i dipendenti della propria azienda sia tra le

varie imprese incaricate di eseguire i lavori in subappalto; in base alle dimensioni o all’organizzazione

dell’impresa le funzioni del direttore tecnico possono anche essere svolte direttamente dal Datore di lavoro.

Il Direttore di Cantiere propone al coordinatore per l’esecuzione dei lavori misure atte ad adeguare il piano di

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coordinamento e sicurezza in caso di insufficienza delle misure predisposte o per necessità specifiche delle

proprie lavorazioni secondo quanto stabilito dall’art. 100 comma 5 del D. Lgs. 81/2008, a tale scopo organizza e

dirige tecnicamente i lavori scegliendo i macchinari, le attrezzature e gli operai per l’esecuzione dei lavori

medesimi.

Il Direttore di Cantiere è responsabile dell’attuazione delle misure di sicurezza previste dalle norme in vigore, dal

Piano di Sicurezza e Coordinamento, e dal/i Piano/i Operativo/i di Sicurezza (POS); è tenuto ad informare i propri

addetti, ed eventuali subappaltatori, dei rischi specifici del cantiere e del contenuto dei piani di sicurezza e

coordinamento.

Effettua agli Enti competenti le comunicazioni e denunce, e sottopone ad omologazione, collaudi e verifiche gli

impianti, macchinari e attrezzature previste dalle disposizioni di legge, e sorveglia che vengano eseguiti.

Segnala con congruo anticipo al CSE la futura presenza in cantiere di subappaltatori e lavoratori autonomi, e

vigila in merito al loro rispetto dei Piani di sicurezza, senza che detta attività possa causare ingerenza

nell’organizzazione del lavoro altrui.

Fornisce i dispositivi di protezione individuale ai lavoratori e ne verifica l’utilizzo, ove necessario predispone

misure di protezione collettiva, assicurandone l’attuazione.

Controlla preventivamente l’efficienza e l’idoneità delle apparecchiature e degli utensili, facendo eseguire la

manutenzione da personale esperto.

Verifica e provvede in modo che le segnalazioni del cantiere e le necessarie delimitazioni siano sempre in buona

efficienza.

Provvede alla eliminazione delle eventuali deficienze riscontrate negli apprestamenti di sicurezza e sospende il

lavoro qualora, a suo giudizio, in determinate condizioni la prosecuzione dello stesso si rilevasse pericolosa per

l’incolumità dei lavoratori addetti al cantiere o di terzi, dandone immediata comunicazione al coordinatore per

l’esecuzione ed al direttore dei lavori.

Si accerta che il personale posto sotto il suo controllo sia fisicamente idoneo alle mansioni cui è assegnato e che

le verifiche sanitarie periodiche siano regolarmente effettuate dal medico competente dell’impresa.

Si accerta della presenza in cantiere della documentazione relativa alle autorizzazioni rilasciate dagli enti preposti

all’esecuzione dei lavori su suolo pubblico unitamente ad eventuali concessioni edilizie, se previsti.

Assicura per tutta la durata dei lavori, la corretta tenuta e aggiornamento del registro di tutte le maestranze

presenti in cantiere.

In base all’avanzamento dei lavori, e in ogni caso almeno una volta al mese, aggiorna ed adegua il

cronoprogramma in base all’effettivo stato del cantiere, trasmettendone copia al coordinatore della sicurezza in

fase esecutiva.

1.2.3. Assistente del Direttore Cantiere

Verifica ed esige che i lavoratori non rimuovano, per usarlo in altri luoghi, materiale utilizzato per l’allestimento del

cantiere e delle altre opere provvisionali.

Fa applicare parapetti, sbarramenti o tavolati di protezione dove sono mancanti o manomessi.

Controlla la corretta esecuzione delle opere provvisionali (ponteggi fissi o mobili, ponti su cavalletti, passerelle,

ecc.).

Richiede al direttore di cantiere i dispositivi di protezione individuale e l’apprestamento delle misure di protezione

collettiva per il personale di propria competenza.

Verifica che le protezioni collettive previste siano presenti e mantenute in buona efficienza.

Redige ed aggiorna per tutta la durata dei lavori, il Registro delle maestranze presenti in cantiere.

Nel caso questa figura non fosse prevista nell’organico dell’impresa, i compiti previsti restano in carico al Direttore

di cantiere.

1.2.4. Committente

E’ il proprietario, o il legale rappresentante dell’Organizzazione o Amministrazione, per conto della quale viene

realizzata l’intera opera.

E’ responsabile dell’eventuale nomina del Responsabile dei Lavori.

Designa e verifica l’attività del coordinatore per la progettazione e del coordinatore per l’esecuzione dei lavori.

Il Committente si è attenuto, durante la fase di progettazione esecutiva dell’opera ai principi e dalle misure

generali di tutela indicate dall’art. 15 del D.Lgs. n. 81/2008 ed ha determinato, alfine di permettere la

pianificazione dell’esecuzione in condizioni di sicurezza dei lavori simultanei o successivi, la durata degli stessi.

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Trasmette all’ASL e al Dipartimento Provinciale del Lavoro competenti per territorio prima dell’inizio dei lavori,

notifica redatta ai sensi dell’art. 99 e dell’Allegato XIV del D.Lgs 81/2008.

Il Committente si impegna a rispondere a tutte le segnalazioni del CSE, entro giorni 5 dal ricevimento, in caso di

mancata risposta nei tempi previsti, vale il silenzio come esplicita autorizzazione all’invio della comunicazione agli

organi di vigilanza.

1.2.6. Coordinatore per la sicurezza nella progettazione (CSP)

Redige il piano di sicurezza e coordinamento ed il fascicolo, di cui all’art. 100 del D. Lgs 81/2008, nel rispetto dei

contenuti minimi previsti dall’allegato XV stesso decreto.

1.2.7. Coordinatore per la sicurezza dell’esecuzione (CSE)

Durante l’esecuzione dell’opera provvede, secondo l’art.92 del D.Lgs. 81/2008, a :

Verifica l’applicazione del piano di sicurezza ed effettua il suo eventuale adeguamento.

Verifica la conformità dei POS alla norma ed al PSC.

Organizza il coordinamento tra le imprese affidatarie operanti nel cantiere, e propone al committente la

sospensione dei lavori, l’allontanamento delle imprese o dei lavoratori autonomi dal cantiere o la

risoluzione del contratto, nel caso di inosservanze delle disposizioni degli articoli 94, 95, 96 del

D.Lgs.81/2008, o alle prescrizioni del PSC.

Organizza le attività di controllo e ne riscontra l’applicazione, relativamente ai rapporti tra le imprese

affidatarie e le imprese sub affidatarie e i lavoratori autonomi – nello specifico la corretta applicazione

dell’art.97 del decreto 81-08

Sospende in caso di pericolo grave ed immediato le singole lavorazioni, fino alla sua diretta verifica, che

avverrà entro 48 ore dalla comunicazione scritta dell’avvenuto adeguamento effettuato dall’impresa

interessata.

Per garantire quanto sopra, il coordinatore effettuerà specifici sopralluoghi in cantiere ad intervalli temporali dallo

stesso definiti, ottenendo di essere seguito durante tali accessi dall’incaricato dell’impresa affidataria.

Lo svolgimento di tali attività sarà documentato, a discrezione del CSE da foto o da verbali di sintesi su quanto

rilevato in cantiere, rendicontando contestualmente alle imprese affidatarie e al committente. A questo proposito

le parti, non considerano le immagini scattate dal CSE “incursioni abusive nella vita privata altrui”, e/o lesioni alla

riservatezza, si impegnano direttamente per quanto di loro competenza ad ottenere l’eventuale autorizzazione da

parte di tutti i soggetti che saranno presenti in cantiere, manlevando a tal proposito il CSE ed i suoi ausiliari, che

non ricevendo limitazioni specifiche per iscritto si considerano di fatto autorizzati.

Le parti danno atto che NESSUNA limitazione potrà mai essere opposta al CSE, ed ai suoi ausiliari, nell’esercizio

delle sue funzioni.

2. ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA IN CANTIERE

2.1.1. Responsabile della sicurezza dell’Affidatario

L’Affidatario, all’atto dell’accettazione del Contratto d’Appalto, dovrà individuare come espressamente previsto

dalle norme, il proprio “Responsabile della Sicurezza di Cantiere”, soggetto che può coincidere o con il Direttore

di cantiere o l’assistente di quest’ultimo, che lo assisterà nella sorveglianza del lavoro in ogni sua fase esecutiva

e si avvarrà, in base alla struttura dell’impresa, della collaborazione di preposti alla sicurezza, addetti a controllare

l’applicazione delle procedure di sicurezza.

La nomina del Responsabile della Sicurezza di Cantiere, con firma di accettazione dello stesso, dovrà essere

tenuta a disposizione per eventuali verifiche. Nel caso di assenza dall’attività lavorativa del Responsabile della

Sicurezza di Cantiere dovrà essere nominato un sostituto con analoga delega.

Il Responsabile della Sicurezza di Cantiere agirà per prevenire e segnalare agli addetti della propria impresa e ai

Responsabili della sicurezza dei Subappaltatori le eventuali mancanze sull’applicazione delle norme di igiene e

sicurezza contemplate dal PSC o nei POS, di questa attività dovranno essere redatti appositi verbali da

trasmettere al CSE settimanalmente.

Il Responsabile della Sicurezza di Cantiere dovrà essere reperibile 24 ore su 24 e sarà con il Direttore di cantiere

(ove diverso da questo) il referente del Coordinatore per l’Esecuzione dei lavori.

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Il Responsabile della Sicurezza di Cantiere dovrà vigilare affinché le condizioni di sicurezza, espresse nel PSC e

dettagliate nei POS, siano effettivamente eseguite sul cantiere, avvisando tempestivamente di ogni situazione

difforme il Coordinatore per l’Esecuzione.

Il Responsabile della Sicurezza di Cantiere dovrà approvare ogni documento riguardante la sicurezza prima che

questo sia sottoposto per approvazione al Coordinatore per l’Esecuzione.

Nel caso questa figura non fosse reperibile nell’organico dell’impresa, i compiti previsti restano in carico

all’appaltatore/datore di lavoro che, in caso di mancanza di adeguata competenza tecnica, ha l’obbligo di farsi

affiancare da validi consulenti tecnici esterni per l’assolvimento di tali obblighi.

Inserire i requisiti tecnici che deve avere questa figura e che il CSE potrà se il suo comportamento non è

conforme alle sue richieste chiedere ed ottenere l’immediata sostituzione senza che ciò modifichi in alcun modo i

rapporti contrattuali.

2.1.2. Responsabile della sicurezza dei subappaltatori

L’esecuzione di alcune lavorazioni, sia di carattere edile che tecnico impiantistico, potranno essere affidate a ditte

subappaltatrici, regolarmente autorizzate dal Committente, le quali sono pienamente responsabili di tutte le

operazioni concernenti il proprio lavoro. Ogni subappaltatore a cui sarà affidato dall’Appaltatore la realizzazione di

opere nominerà il proprio “Responsabile della Sicurezza” che avrà il compito di:

gestire gli impegni assunti dal subappaltatore per eseguire le lavorazioni in sicurezza, riconoscendo

all’Affidatario l’autorità di controllo superiore e di coordinamento, secondo lo schema operativo

predisposto;

responsabilizzare i collaboratori ed i preposti della propria ditta all’osservanza attenta e scrupolosa delle

norme di prevenzione e degli ordini impartiti in materia dalla Direzione di cantiere;

provvedere all’approvvigionamento dei materiali e delle attrezzature occorrenti per l’attuazione delle

misure di sicurezza previste dalle norme in vigore per quanto di propria competenza;

esigere che i propri dipendenti osservino le norme di sicurezza ed usino i dispositivi di protezione

individuali e collettivi messi a loro disposizione;

esigere e verificare che tutte le maestranze siano identificabili attraverso il tesserino di riconoscimento;

provvedere all’eliminazione delle eventuali deficienze riscontrate negli apprestamenti di sicurezza e

sospendere il lavoro, qualora in determinate condizioni, la prosecuzione dello stesso risultasse pericolosa

per l’incolumità dei lavoratori addetti al cantiere o di terzi;

proporre all’Affidatario eventuali integrazioni specifiche alle proprie lavorazioni da inserire nel piano di

sicurezza e coordinamento.

Trasmette all’affidatario,ed aggiorna in base alle indicazioni ricevute, il proprio POS.

Nel caso questa figura non fosse reperibile nell’organico dell’impresa, i compiti previsti restano in carico

all’appaltatore/datore di lavoro che, in caso di mancanza di adeguata competenza tecnica, ha l’obbligo di farsi

affiancare da validi consulenti tecnici esterni per l’assolvimento di tali obblighi.

2.2. Piano operativo di sicurezza (POS)

In base all’art.131 D.Lgs.163 del 12 aprile 2006 l’impresa appaltatrice entro 30 giorni dall’aggiudicazione ed in

ogni caso almeno 15 giorni prima dell’inizio dei lavori, dovrà consegnare al Coordinatore in esecuzione ed al

Committente il proprio Piano Operativo di sicurezza (POS), mentre tutte le imprese esecutrici sub-affidatarie lo

dovranno consegnare all’impresa affidataria per tempo, e questa lo trasmetterà al CSE almeno 15 giorni prima

dell’inizio dei relativi lavori.

Tutti i POS dovranno essere sviluppati così come indicato nell’apposita procedura allegata al presente piano di

sicurezza e coordinamento, nessun POS verrà preso in considerazione e quindi verificato dal CSE se non redatto

in conformità con la procedura di redazione del POS, oltre al documento cartaceo deve essere fornito un file

digitale.

Il POS dovrà essere un piano di dettaglio rispetto al Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC), e non potrà

derogare o limitare gli obblighi previsti in quest’ultimo. In particolare il POS dovrà contenere la descrizione delle

specifiche attrezzature di lavoro, dei mezzi, dei materiali da impiegare e delle misure di tutela da adottare per

evitare il verificarsi di infortuni e/o l’insorgere di patologie nei lavoratori impiegati in cantiere.

Il POS dovrà contenere le schede personali di tutti i Lavoratori Autonomi impiegati dall’impresa esecutrice nel

futuro cantiere (identificazione del soggetto, ed attività svolta dallo stesso in cantiere, dispositivi di protezione

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individuale forniti e formazione erogato). Il POS dovrà essere conforme, quanto a contenuti minimi, almeno alle

indicazioni previste dall’allegato XV, punto 3.2 del D.Lgs.81/2008.

2.3. Qualità della mano d’opera e del personale

La natura delle opere da realizzare e le tecnologie costruttive richieste, sono tali da richiedere l’impiego di

personale specializzato con esperienza maturata nel settore.

I responsabili della sorveglianza dei lavori dell’Affidatario e i loro assistenti dovranno essere elementi di provata

esperienza, comprovata dal loro curriculum professionale che sarà a disposizione, su richiesta del Coordinatore

per l’Esecuzione.

2.4. Informazione e formazione alla sicurezza

L’Affidatario, per il presente cantiere, dovrà prevedere ed attuare un programma di informazione e formazione

alla sicurezza per i propri addetti, delineato nei suoi contenuti principali nel presente documento.

2.4.1. Informazione alle maestranze

Le notizie sulla realtà del cantiere, sulle misure e le attività di prevenzione e protezione dovranno essere fornite ai

Lavoratori, ai vari livelli, dai vertici di cantiere dell’Affidatario e dei Subappaltatori, dagli assistenti e dai

capisquadra.

Le notizie riguarderanno principalmente: la natura dei lavori e le modalità di esecuzione, la gerarchia del cantiere,

l’ubicazione e la consistenza dei presidi medici, l’ubicazione delle attrezzature antincendio, l’ubicazione dei siti di

raduno e le vie di fuga, nonché i luoghi dove esiste il pericolo rumore e in genere tutti i possibili pericoli ipotizzabili

per le condizioni di emergenza nel cantiere.

L’Affidatario si dovrà avvalere di personale di provata esperienza e quindi ben informato sui rischi insiti nel proprio

lavoro, e con attitudini ben conosciute dai dirigenti e dai preposti del cantiere.

2.4.2. Formazione dei lavoratori alla sicurezza

La formazione sull’esecuzione in sicurezza delle lavorazioni dovrà essere preventivamente fornita al personale

con incontri formativi. Della formazione e informazione dei lavoratori alla Sicurezza, l’Affidatario ed i suoi

subappaltatori dovranno certificare l’avvenuto programma di formazione al Coordinatore in esecuzione e al

Committente secondo quanto previsto dalle vigenti norme e dal presente piano.

Particolare cura dovrà essere posta nell’illustrazione, con la realizzazione di specifici corsi di formazione, delle

norme che regolano i lavori di demolizione e smantellamento d’impianti o in condizioni disagevoli.

Inoltre dovranno essere illustrati, a titolo esemplificativo, i seguenti argomenti:

• rischi specifici delle lavorazioni;

• utilizzo dei dispositivi di protezione individuale;

• primo soccorso ed emergenze;

• approfondimenti di argomenti richiesti dal lavoratore.

Il Servizio di Prevenzione e Protezione dell’Appaltatore, all’inizio delle attività di cantiere, dovrà eseguire un

colloquio informativo al personale che andrà ad operare, con una esauriente illustrazione dei luoghi, delle attività

e dei rischi specifici; la base documentale di tale informativa è costituita da PSC e POS.

Di tale attività deve essere redatto specifico verbale controfirmato da tutti i partecipanti – una bozza di verbale è

allegato alla procedura di redazione del POS.

I lavoratori che non hanno compiuto il colloquio informativo non possono essere avviati alle attività di cantiere.

Il CSE è autorizzato, ora per allora, da tutti i Lavoratori Autonomi e da tutti i Datore di lavoro delle imprese

che opereranno in cantiere ad eseguire monitoraggi e verifiche dirette, attinenti la formazione e

informazione dei lavoratori impiegati in cantiere, ed a richiedere l’allontanamento dei soggetti inidonei

senza che ciò possa pregiudicare in alcun modo i rapporti contrattuali tra imprese, lavoratori autonomi, e

committente.

2.5. Protocollo degli accertamenti sanitari - disposizioni generali

Tutti i lavoratori addetti al cantiere dovranno essere sottoposti agli opportuni accertamenti sanitari, preventivi e

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periodici, previsti dal piano sanitario dell’impresa e dalle norme di legge, presso servizi medici specialisti in

medicina del lavoro come indicato dal D.Lgs. 81/2008.

Gli accertamenti di base, quando occorre, dovranno essere integrati dagli accertamenti più specifici, secondo la

mansione svolta dal lavoratore e ripetuti ad intervalli di tempo.

I lavoratori dovranno essere sottoposti alle vaccinazioni inerenti a possibili rischi specifici relativi alle proprie

lavorazioni o ambienti di lavoro (es. vaccinazione antitetanica).

I risultati delle visite mediche dovranno essere registrati su apposite schede e tenute a disposizione degli organi

preposti alla vigilanza. Solo gli addetti che presenteranno idoneità sanitaria valevole e in corso di validità

potranno accedere al cantiere.

A supporto degli obblighi in capo al medico competente di cui all’art. 104 c. 2 del D.Lgs. 81/2008 e smi, si richiede

la compilazione del modello seguente e la trasmissione dello stesso al Responsabile dei lavori.

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DICHIARAZIONE MEDICO COMPETENTE Data :

Committente :

Responsabile dei Lavori:

Ubicazione cantiere :

Settore intervento : Pubblico Privato

Tipologia intervento : Manutenzione Ristrutturazione Nuova Costruzione Demolizione

Categoria intervento : Civile Industriale Infrastrutturale

Il sottoscritto, ________________________________________________________________________________

in qualità di Medico Competente dell’impresa

Impresa:

Datore di Lavoro :

Data presunta inizio lavori: Data presunta fine lavori:

Numero di addetti impegnati in cantiere:

Durata dei lavori: Le attività dell’impresa nel cantiere in oggetto hanno durata minore maggiore a 200 giorni

in assolvimento agli obblighi previsti dall’art. 104 comma 2 D.Lgs. 81/2008 e smi (vedi nota),

DICHIARO

di aver preso visione del Piano di Sicurezza e Coordinamento redatto dal Coordinatore per la sicurezza e del Piano

Operativo di Sicurezza redatto dall’impresa per la quale svolgo la funzione di medico competente;

di non prevedere l’effettuazione di un sopralluogo in cantiere in quanto le attività lavorative dell’impresa per la quale svolgo

il compito di medico competente, non superano i 200 giorni;

considerando che le lavorazioni svolte dall’impresa, per la quale ricopro il ruolo di medico competente, hanno una durata

maggiore di 200 giorni, presumo di effettuare il sopralluogo il ______________________________

(indicare il periodo previsto, ed in caso di variazioni rammentarsi di comunicarle all’ufficio del coordinatore)

IN FEDE

Medico Competente ___________________ IN FEDE

Datore di Lavoro ___________________

NOTA: Art. 104 comma 2. Nei cantieri la cui durata presunta dei lavori è inferiore ai 200 giorni lavorativi, e ove sia prevista la sorveglianza sanitaria di cui

all’articolo 41, la visita del medico competente agli ambienti di lavoro in cantieri aventi caratteristiche analoghe a quelli già visitati dallo stesso medico competente e gestiti dalle stesse imprese, è sostituita o integrata, a giudizio del medico competente, con l'esame di piani di sicurezza relativi ai cantieri in cui svolgono la loro attività i lavoratori soggetti alla sua sorveglianza. Il medico competente visita almeno una volta all’anno l’ambiente di lavoro in cui svolgono la loro attività i lavoratori soggetti alla sua sorveglianza.

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2.5.1. Servizio di pronto soccorso

L’affidatario deve provvedere affinché tutto il personale proprio e quello dei suoi subappaltatori in caso di

soccorso ad un collega colto da malore o infortunatosi metta in atto, come minimo, la seguente procedura di

soccorso:

Rimanere calmi e riflessivi, esaminare rapidamente la situazione e agire di conseguenza, con

prontezza e decisione;

Non muovere l’infortunato, a meno che non sia necessario sottrarlo ad ulteriori pericoli; non prendere

iniziative che siano di competenza del medico o di personale qualificato (ad es. somministrare

medicinali, praticare cure particolari); non somministrare alcolici e, se l’infortunato è in stato di

incoscienza, alcun tipo di bevande;

Chiamare il coordinamento ambulanze al numero telefonico 112, fornendo precisi riferimenti per raggiungere il luogo dell’infortunio e dando indicazioni circa i sintomi del malessere o le conseguenze dell’infortunio;

Assistere l’infortunato sino all’arrivo dei soccorsi richiesti, sorvegliandolo e confortandolo con la propria presenza;

Recarsi al pronto soccorso dove è stato trasportato l’infortunato per fornire eventuali informazioni; Nel caso di malore o infortunio di lieve entità (nel caso si abbiano dubbi sulla gravità dell’accaduto),

chiamare il 112, con il consenso dell’infortunato, accompagnare quest’ultimo al pronto soccorso dell’ospedale più vicino;

Avvisare il proprio responsabile. Anche per gli infortuni meno gravi l’infortunato deve essere accompagnato, o fatto trasportare, immediatamente al più vicino posto di pronto soccorso. L’affidatario deve inoltre provvedere affinché presso il cantiere sia prontamente reperibile almeno una cassetta di medicazione da utilizzare per medicazioni di piccola entità, detta cassetta deve essere adeguatamente conservata in luogo noto a tutto il personale, ed il suo contenuto deve essere prontamente reintegrato dopo ogni utilizzo e periodicamente verificato. RIEPILOGO DELLE MODALITA’ ORGANIZZATIVE PER LA COOPERAZIONE E IL COORDINAMENTO TRA LE VARIE FIGURE PREPOSTE ALLA SICUREZZA IN CANTIERE:

L’impresa affidataria bisettimanalmente, dovrà effettuare un sopralluogo in cantiere di verifica delle condizioni di sicurezza in cui operano i lavoratori, di tale attività dovrà essere redatto ed inviato al CSE un verbale.

Le informazioni riferite ai rischi e alle misure di sicurezza da adottare durante l’esecuzione dei lavori, derivanti da inevitabili interferenze tra gli stessi, saranno discussi in uno o più incontri, prima dell’inizio dei lavori stessi, presieduti dal Coordinatore della sicurezza per l’esecuzione e con la partecipazione dei rappresentanti dell’impresa affidataria e delle eventuali imprese subappaltatrici; i risultati delle riunioni saranno formalizzati in verbali, la cui sottoscrizione costituirà accettazione espressa delle risultanze;

L’impresa affidataria dovrà effettuare una riunione di coordinamento con i propri subappaltatori (sia imprese che lavoratori autonomi) bi settimanalmente, di tale attività dovrà essere redatto ed inviato al CSE un verbale.

L’impresa affidataria si impegna a partecipare a tutte le riunioni periodiche convocate dal Coordinatore della sicurezza per l’esecuzione, ogni qualvolta questi lo ritenga necessario sia al fine di prevenire potenziali pericoli derivanti da interferenze tra le lavorazioni concretizzatisi successivamente che per valutare l’andamento della sicurezza in cantiere; per ciascuna riunione verrà predisposto un apposito verbale che dovrà essere formalmente sottoscritto dai partecipanti;

L’Impresa affidataria, avvalendosi dell’apposita procedura darà immediata comunicazione scritta per qualsiasi infortunio in cui incorra il proprio personale e/o quello delle eventuali imprese subappaltatrici, o di terzi che gravitano nell’area dei lavori;

L’impresa subappaltatrice bisettimanalmente, dovrà effettuare un sopralluogo in cantiere di verifica delle condizioni di sicurezza in cui operano i lavoratori, di tale attività dovrà essere redatto ed inviato al CSE un verbale.

Il Responsabile della Sicurezza di Cantiere agirà per prevenire e segnalare agli addetti della propria impresa e ai Responsabili della sicurezza dei Subappaltatori le eventuali mancanze sull’applicazione delle norme di igiene e sicurezza contemplate dal PSC o nei POS, di questa attività dovranno essere redatti appositi verbali da trasmettere al CSE settimanalmente;

Il CSE, a propria discrezione verificherà tramite sopralluoghi l’attuazione di quanto contenuto nel PSC e nelle riunioni di coordinamento con le imprese affidatarie. Al termine del sopralluogo verrà redatto un verbale che verrà trasmesso alle imprese affidatarie e al responsabile dei lavori.

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3. STIMA DEI COSTI PREVEDIBILI PER L’ESECUZIONE IN SICUREZZA DEI LAVORI Come riportato nella relazione del PSC e nei documenti contrattuali, il compenso derivante dalla esecuzione in sicurezza dei lavori è correttamente evidenziato come segue: C.D. costi già considerati direttamente nella stima dei lavori e C.S. costi specifici non considerati nella stima dei lavori, la cui somma determina i Costi della sicurezza da non assoggettare a ribasso d’asta. Essi comprendono in via generale l’evidenza di ogni onere di progettazione ed esecuzione, delle attrezzature, delle opere provvisionali, dei dispositivi di sicurezza, atti a garantire per tutta la durata delle lavorazioni il rispetto delle norme per la prevenzione infortuni e la tutela della salute dei lavoratori. L’Appaltatore, nel predisporre l’offerta economica, dovrà tenere adeguatamente conto di tutti gli oneri previsti dalle norme, e di quelli derivanti dalla applicazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento e del Piano Operativo di Sicurezza. I costi della sicurezza sono liquidati dal Direttore dei lavori, previo ottenimento del consenso scritto del CSE. ALLEGATO al presente Piano di sicurezza e coordinamento, e quindi documento di riferimento tra le parti è “Elenco prezzi delle misure di sicurezza del Committente” ex punto 4.1.3 dell’allegato XV del D.Lgs.81/2008. 4. MISURE GENERALI DI SICUREZZA IN RELAZIONE ALLA CONDUZIONE DEI LAVORI

4.1. INSTALLAZIONE DEL CANTIERE

4.1.1. Generalità aree di lavoro

L’appaltatore provvede all’installazione di strutture provvisionali per l’utilizzo del personale operante in loco. Per l’occupazione dell’area di cantiere su suolo pubblico, occorre preavvisare almeno 48 ore come previsto dal codice della strada, mediante la posa di segnaletica idonea ( divieto di sosta con rimozione forzata ) indicante la data e ora di inizio e fine lavori e gli estremi dell’ordinanza d’occupazione. L’area del cantiere dovrà essere opportunamente delimitata mediante l’ausilio di transennature o recinzioni, atti a proteggere dal rischio della presenza di terzi non autorizzati. Tali chiusure di cantiere dovranno essere sempre presenti ed in efficienza per tutta la durata dei lavori. All’interno dell’area di cantiere potrà accedere il solo personale preposto e nominato dal committente. Si raccomanda particolare attenzione al pericolo d’interferenza tra le lavorazione e l’Utenza delle strutture pubbliche limitrofe all’area in cui si andrà ad operare.

4.1.2. Viabilità I percorsi all’interno dei cantieri devono essere predisposti in modo tale da consentire un adeguato passaggio al personale autorizzato ai lavori. Durante le operazioni di trasporto, i mezzi meccanici utilizzati al di fuori dell’area di cantiere dovranno essere adeguatamente protetti e delimitati da opportuna segnaletica, transennatura o materiali di delimitazione adeguati in modo tale da consentire una movimentazione in sicurezza per tutto il raggio d’azione delle macchine. Le vie di circolazione all’interno del cantiere, devono essere tali da consentire il passaggio contemporaneo di persone e mezzi di trasporto. Tali passaggi dovranno garantire un ingombro minimo di almeno 70 cm da entrambi i lati dei mezzi operanti. Dovrà essere inoltre garantita la stabilità del mezzo a pieno carico ed una velocità all’interno dell’area che non oltrepassi i 15 km/h. All’interno dell’area di cantiere potranno accedere solo automezzi condotti da personale autorizzato.

4.1.3. Ricerca sottoservizi

Prima di effettuare scavi o demolizioni il direttore cantiere dovrà: • Visionare tutta la documentazione in suo possesso, le relative planimetrie e/o indicazioni fornitegli dagli enti

gestori dei sottoservizi presenti nel sottosuolo e interferenti con il cantiere. • Effettuare i necessari scavi di assaggio da eseguire a mano e comunque con particolare cautela con l’utilizzo

di strumenti idonei atti ad accertare la posizione dei sottoservizi. • In mancanza di sufficienti indicazioni riguardanti i sottoservizi, contattare ed eventualmente convocare gli enti

per una verifica sul cantiere interessato.

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4.2. SEGNALETICA DI SICUREZZA DEL CANTIERE

4.2.1. Generalità Opere Provvisionali, ponteggi, scavi, depositi materiali e mezzi d’opera dovranno essere opportunamente delimitati e segnalati secondo le disposizioni di norma. Sono comunque da osservare le prescrizioni minime descritte nel presente documento e nel PSC.

4.2.2. Segnaletica di cantiere All’ingresso del cantiere deve essere installato un cartello lavori contenente le indicazioni che verranno trasmesse dalla stazione appaltante, il cartello avrà dimensione minima di 100 x 200 cm. Inoltre dovranno essere installati ben visibili:

Divieto di accesso a persone e mezzi non autorizzati;

Segnali viabilistici (se prescritti dalla particolare attività es. allacciamenti in strada);

Obbligo di indossare i dispositivi di protezione individuali;

Altri segnali che devono eventualmente essere predisposti dal Coordinatore per l’esecuzione in sicurezza per situazioni di pericolo specifiche.

Sulla testata del cantiere dovrà essere esposta la notifica di inizio lavori inoltrata dal Committente all’ASL e al DPL territorialmente competenti.

Tutti i segnali devono essere regolamentari per colori simboli e forma geometrica, nonché in ottime condizioni di manutenzione secondo quanto prescritto dall’allegato XXV del D.Lgs. 81/2008, dal Nuovo Codice della Strada e relativo Regolamento di attuazione. La segnaletica e gli sbarramenti devono essere presenti e in buona efficienza sia durante l’orario di lavoro che durante le interruzioni delle attività. I segnali deformati, scoloriti, avariati o invisibili di notte, possono equivalere a mancanza di segnali con tutte le conseguenze inerenti alla sicurezza e alla responsabilità. 4.3. STOCCAGGIO MATERIALI Il Direttore di cantiere deve evitare che, nei passaggi in prossimità e dentro l’area di cantiere siano stoccati disordinatamente materiali che possano creare intralcio al passaggio delle persone o dei veicoli. I suddetti materiali dovranno essere protetti e opportunamente segnalati con cartelli per eventuali situazioni di pericolo. 4.4. LAVORI IN ELEVAZIONE Sono considerati lavori in elevazione tutti gli interventi eseguiti ad una quota superiore al piano di campagna. Nell’esecuzione delle opere provvisionali, relative ai lavori, si dovrà tenere conto dei rischi di caduta dall’alto di materiali e degli operatori e pertanto dovranno essere tenute in perfetta efficienza sino al cessare del loro utilizzo. E’ obbligatorio utilizzare, per lavori in altezza superiore a 2 m, esclusivamente ponteggi metallici del tipo autorizzato dal Ministero del Lavoro ed idonei alla tipologia dell’opera da eseguire. In alternativa è ammesso l’uso di scale per lavori fino a 6 m purché siano utilizzate per operazioni di ispezione di controllo e per lavori che non prevedano l’uso di attrezzature pesanti o da utilizzare con due mani, e che siano di breve durata L’allestimento del ponteggio, provvisto di “marchio” del fabbricante ed eseguito da personale specializzato così come indicato all’art.136 comma 6 e 7 D.Lgs. 81-08, sotto il controllo del Direttore di cantiere che ne verifica la rispondenza strutturale. Per tali attività si dovrà seguire scrupolosamente il PiMUS, e se il ponteggio deve essere progettato, copia di tale progetto comprendente, il calcolo eseguito secondo le istruzioni approvate nell’autorizzazione ministeriale e il disegno esecutivo dovranno essere integrati nel PiMUS stesso e custoditi in cantiere. Per estrema chiarezza si prescrive al CSE di considerare PERICOLO GRAVE ED IMMINENTE l’attività di montaggio, uso e smontaggio in assenza di PiMUS. Potranno essere utilizzati ponteggi a sbalzo esclusivamente nel caso in cui non possano essere realizzati ponteggi partenti da terra. Il Direttore di cantiere, qualora non si possano eseguire opere provvisionali, dovrà provvedere a predisporre tutte le misure necessarie per consentire all’operatore di raggiungere il luogo di lavoro e di operare in condizioni di sicurezza.

4.5. SMALTIMENTO DEI RIFIUTI Tutti i materiali non più utilizzati in cantiere classificati, secondo origine, come rifiuti speciali devono essere smaltiti nel rispetto delle prescrizioni vigenti a cura dell’impresa, a cui spetta l’onere di contattare le aziende specializzate ed autorizzate alla raccolta ad al trasporto dei rifiuti speciali, al fine di predisporne lo smaltimento. L’impresa dovrà consultare la scheda di sicurezza relativa al prodotto da smaltire al fine della identificazione della pericolosità.

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5. RIFERIMENTI INTEGRATIVI ALLE PRESCRIZIONI NORMATIVE

5.1. OBBLIGHI DEL COMMITTENTE E/O DEL RESPONSABILE DEI LAVORI - Attenersi sempre, anche se in contrasto con gli interessi personali, ai principi e alle misure generali di

tutela nella fase di progettazione dell’opera al momento delle scelte tecniche nell’esecuzione del progetto e nell’organizzazione delle operazioni di cantiere.

- rispondere a tutte le comunicazioni e/o segnalazione del CSE entro 5 giorni dal ricevimento.

5.2. OBBLIGHI DEL COORDINATORE PER L’ESECUZIONE DEI LAVORI - durante l’esecuzione dell’opera dovrà verificare, tramite azioni di verifica programmate, l’applicazione

delle disposizioni contenute nel piano di sicurezza e di coordinamento e nei piani operativi di sicurezza. - chiedere al committente e al responsabile dei lavori l’allontanamento di tutti quei lavoratori, o di quelle

imprese, o di quei lavoratori autonomi che con la loro attività contraria alle norme o ai piani di sicurezza hanno posto in essere comportamenti pericolosi e/o incidenti.

- attuare con la collaborazioni di tutti i soggetti coinvolti l’analisi dei comportamenti pericolosi, degli incidenti, degli infortuni. Il risultato di tali attività dovrà essere illustrato in apposite riunioni a TUTTO il personale presente in cantiere. I costi derivanti da tale attività, segnalati dal CSE al Direttore dei Lavori, saranno posti in carico dei soggetti che hanno attuato i comportamenti pericolosi, causato gli incidenti e/o infortuni – è espressamente autorizzata l’attività di rivalsa sul soggetto appaltatore sino ad arrivare anche al committente, con importo da trattenere direttamente sui compensi da corrispondere.

- la sospensione dei lavori per pericolo grave ed imminente sarà attuata ogni qualvolta si riscontreranno le violazioni indicate all’allegato I del D.Lgs. 81-08, se le inosservanze saranno reiterate il CSE dovrà proporre al committente e la responsabile dei lavori, la sospensione dei lavori, l’allontanamento delle imprese / lavoratori autonomi o la risoluzione del contratto.

- verificare gli avvenuti adeguamenti entro 48 ore dalla comunicazione scritta effettuata dalle imprese interessate.

5.3. NOTIFICA PRELIMINARE DEL CANTIERE Per descrivere l’opera sono sinteticamente indicate le informazioni utili per la compilazione della notifica preliminare: Indirizzo del cantiere: via Monte Generoso – 21100 Varese consegna dei lavori: data presunta inizio lavori: durata presunta dei lavori: 380 giorni numero presunto massimo di lavoratori in cantiere: 40 ammontare complessivo presunto dei lavori: Euro 2'377'884,82 + 54'000,00 € (oneri) stima uomini per giorni lavorativi* : 3835 uomini/giorno Il committente o il responsabile dei lavori dovrà trasmettere all’ASL e alla Direzione Provinciale del Lavoro territorialmente competente, prima dell’inizio dei lavori, Notifica Preliminare elaborata conformemente all’allegato XII del D.Lgs.81/08. Copia della notifica sarà trasmessa al CSE e affissa in maniera visibile presso il cantiere e custodita a disposizione dell’organo di vigilanza territorialmente competente. * - La stima degli uomini per giorni lavorativi è stata calcolata partendo dall’importo presunto dei lavori a base d’asta e l’ipotesi d’incidenza media della mano d’opera pari a circa il 40%, e il risultato diviso per il costo giornaliero di un operaio calcolato in 248,00 euro (8 ore per 31,00 euro/ora) ha determinato il risultato di 3835 giornate-uomo lavorative.

5.4. RIFERIMENTI NORMATIVI GENERALI

Come specificato nell’introduzione, le imprese e i lavoratori autonomi presenti in cantiere, per la parte che li riguarda direttamente, sono tenuti al rispetto sia dei contenuti del presente piano di sicurezza e coordinamento, sia delle normative vigenti inerenti la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro, in particolare il più volte citato D.Lgs. 81 del 9 aprile 2008 “attuazione dell’art.1 della Legge 3 agosto 2007 n.123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” pubblicato sul supplemento n.108/L alla G.U. n.101 del 30 aprile 2008 s.m.i.

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ATTENZIONE :

All’art.304 – Abrogazioni D.Lgs.81-2008 al comma 1 lettera d) è citato: è abrogata ogni altra disposizione legislativa e regolamentare nella materia disciplinata dal decreto legislativo medesimo INCOMPATIBILI con lo stesso.

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RELAZIONE TECNICA

Committente

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA

Sede: via Ravasi, 2 - 21100 Varese

Cod.fisc. 95039180120

p.iva: 02481820120

Prof. Renzo Dionigi in qualità di rettore pro tempore (DNG RNZ 40P11 F205D)

Responsabile unico del procedimento

Arch. Roberta Nuzzo

Sede: via Ravasi, 2 - 21100 Varese

Tel.: 0332 21 9601

Fax: 0332 21 9609

E-Mail: [email protected]

Coordinatore per la progettazione e l’esecuzione

Ing. Dipl. Fabrizio Lovato, Libero Professionista, in possesso dei requisiti necessari così come stabilito nel D.Lgs.81/08 dall’art.98 comma 1 lettera a), e comma 2.

Studio in Varese via Speroni,14

P.iva 01444780124

Cod.Fisc. LVT FRZ 62A22 I441T

Tel. 0332 239973

Fax 1782245377

cell. 348 2501050 (impianto dotato di segreteria)

e-mail: [email protected]

Oggetto del presente Piano di sicurezza e Coordinamento

La descrizione dei lavori e stata tratta dall’All. “A” Relazione tecnica descrittiva redatta dallo studio Associato Redaelli (progettista)

2) DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO

Il progetto allegato prevede la realizzazione di un fabbricato avente un corpo centrale più alto con manto di

copertura ad onda in lastre di alluminio colore verde dove è ubicato il nuovo campo da gioco e due corpi più bassi

a due piani aventi parte della copertura ad onda in lastre di alluminio e parte della copertura piana.

In uno dei corpi bassi sono ubicati a piano terreno gli spogliatoi ed i servizi per gli utenti mentre a piano primo gli

uffici segreteria e presidenza con annessa una sala riunioni ed un locale ricreativo.

Nell’altro blocco è previsto a piano terra una palestra di circa 150 mq con annessi gli spogliatoi ed i servizi ed a

piano primo la centrale termica ed il locale U.T.A.

a) Corpo centrale

Il corpo centrale avrà una copertura con struttura portante in legno lamellare a vista costituita da travi curve

sezione cm 18+18x h.192, travi secondarie sezione cm 20x h.48 poste in luce alle travi principali ed arcarecci

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curvi sezione cm 14x h.24. Sotto le travi in legno lamellare le altezze saranno variabili e più precisamente: in

prossimità del campo da gioco l’altezza massima sarà di metri 9,70, mentre, lungo le linee di out e le tribune

l’altezza minima sarà di metri 7,40 (in corrispondenza dell’imposta delle travi). Le altezze libere, in ottemperanza

alla normativa vigente, non saranno pertanto mai inferiori a 7,00metri.

In pianta il fabbricato avrà delle dimensioni nette interne pari a metri 26,40 x metri 34,11; tali misure permettono

la possibilità di avere un campo di gioco per il basket di lunghezza mt 28,10 e larghezza mt 15,10 (comprensive

delle linee di delimitazione) con possibilità di omologazione F.I.P.

In prossimità dell’ingresso del pubblico è inoltre prevista una zona con la possibilità di ubicare due tribune

telescopiche dimensionate per 98 posti a sedere ciascuna (196 posti in totale).

Per quanto concerne la correzione acustica si è prevista (a seguito di relazione e verifiche effettuate dallo studio

di acustica De Polzer srl e consegnate alla Committenza) la posa in opera di pannelli in resina melamminica

espansa sulla parte alta delle pareti di testata (a partire dalla quota 6.95) ed all’intradosso della copertura lignea.

b) Corpi laterali

Sui lati sud e nord del complesso il progetto prevede la realizzazione di due corpi di fabbrica a due piani,

all’interno dei quali sono situati tutti i servizi ed i locali accessori al campo principale, e più precisamente:

Corpo laterale lato sud:

A piano terreno trovano collocazione gli spazi ed i servizi destinati agli atleti e ai giudici di gara, oltre ad un

locale infermeria con i relativi servizi ed i servizi per il pubblico.

Il dimensionamento degli ambienti e dei servizi segue sia le direttive della normativa CONI per quanto concerne

l’impiantistica sportiva sia la normativa in materia di abbattimento delle barriere architettoniche.

Secondo le prescrizioni CONI la superficie dei locali spogliatoio dei giudici di gara deve essere considerata non

inferiore a mq 1,60 per utente, ed il locale infermeria deve avere superficie minima di 9,00 mq con lato minore

non inferiore a 2,50 mt ; in progetto lo spogliatoio dei giudici di gara è di mq 12,08 (fino a n.7 utenti) mentre il

locale infermeria ha dimensione di mq 10,20, con lato inferiore di metri 2,50.

Questi ambienti, a cui si accede dai corridoi che portano alle zone spogliatoi atleti, sono dotati di un bagno ad uso

esclusivo fornito di WC e doccia , di un antibagno dotato di lavabo e di un locale doccia.

Le caratteristiche sia dei locali che dei servizi rendono gli ambienti sopra descritti usufruibili anche da persone

con impedite capacità motorie.

Per quanto concerne il locale infermeria, la sua metratura e le sue dotazioni permettono anche il possibile ed

eventuale utilizzo da parte di arbitro di sesso differente da quello presente nello spogliatoio arbitri principale.

Gli ambienti adibiti a spogliatoi degli atleti sono due, uno di mq 32,11 e l’altro di mq 33,05, e sono dimensionat i

per un numero di diciotto/venti giocatori ciascuno.

Attraverso un antibagno (dove sono collocati i lavabo a canale) si accede da un lato al gruppo servizi (dotato di

n.2 wc ed un bagno a norma disabili) e dall’altro lato al gruppo docce.

Delle cinque docce (1 ogni 4 giocatori) una è del tipo a sedile ribaltabile con accessori conformi alla normativa

vigente in materia di eliminazione delle barriere architettoniche.

A questo piano si trovano anche i servizi igienici riservati ad eventuale pubblico, distinti per sesso e con la

presenza di un servizio a norma disabile.

A piano primo sono invece ubicati gli uffici amministrativi che comprendono la segreteria/amministrazione, un

ufficio dirigenziale, la sala riunioni, un gruppo servizi (di cui n.1 a norma disabile) ed un locale ricreativo.

I due piani sono collegati da un corpo scala ed ascensore avente quest’ultimo le caratteristiche minime per il

superamento delle barriere architettoniche

Corpo laterale lato nord:

A piano terreno è prevista la realizzazione di una palestra di circa 150 mq con annessi due blocchi spogliatoi

suddivisi per sesso ed i relativi servizi.

Ogni spogliatoio è dimensionato per 9/10 utenti.

A piano primo infine sono ubicati i locali tecnologici di servizio del complesso: una centrale termica di circa 50

mq ed un locale U.T.A. di circa 185 mq. L’accesso al piano avviene attraverso una scala in ferro esterna della

larghezza di cm 120.

Il presente PSC, specifico per l’intervento in oggetto è di concreta fattibilità, e i suoi contenuti sono il risultato di scelte progettuali ed organizzative.

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Importo presunto dei lavori Euro 2'377'884.82

Il cantiere, come da valutazione effettuata dal Committente è stato valutato ex art.90 del D.Lgs. 81/08, con le seguenti previsioni operative: Numero delle imprese previste: 15 Numero degli uomini-giorno (*) : 3835 Presenza di rischi particolari – all.XI: Sì, punto 1 * - La stima degli uomini per giorni lavorativi è stata calcolata partendo dall’importo presunto dei lavori a base d’asta e l’ipotesi d’incidenza media della mano d’opera pari a circa il 40%, e il risultato diviso per il costo giornaliero di un operaio calcolato in 248,00 euro ( 8 ore per 31,00 euro/ora ) ha determinato il risultato di 3835 giornate-uomo lavorative.

Indicazioni Generali.

In attuazione a quanto previsto dall’art.100 comma 2 del D.lgs.81/08, considerando il presente Piano di Sicurezza

e Coordinamento parte integrante al contratto d’appalto, le parti sottoscrivendolo, si danno atto che ogni e

qualsiasi variazione o modifica autorizzata dal CSE in corso d’opera equivarrà a modifica automatica del

documento allegato al contratto, accettandone espressamente ora per allora i contenuti, considerando

“documento ufficiale” quello in possesso al CSE che ha l’obbligo della sua integrazione e costantemente

aggiornamento.

Viene fatto carico all’impresa Affidataria, il pronto aggiornamento della copia del PSC di cantiere in base alle

prescrizioni, alle segnalazioni ed ai verbali di sopralluogo trasmessi a tutti i propri subappaltatori, facendo altresì

loro obbligo di comunicazione in caso d’ispezione degli Organi di Vigilanza che la copia aggiornata ed ufficiale, su

richiesta verrà esibita immediatamente a cura del CSE.

Tempo lavorazioni.

Allo stato attuale viene fatto riferimento esplicito al cronoprogramma allegato, il suo adeguamento, in materia di sicurezza è demandato al Coordinatore in Esecuzione quando in possesso dei programmi ed aggiornamenti esecutivi dettagliati e dei Piani operativi di sicurezza (POS) delle singole Imprese che parteciperanno all’esecuzione dell’opera . E’ fatto obbligo al CSE all’inizio dei lavori e prima dell’impianto di cantiere, la verifica di adeguatezza allo stato dei luoghi del presente PSC e l’organizzazione di una riunione con tutte le parti interessate (Committente, Imprese Esecutrici, ed eventualmente a discrezione del CSE con altri soggetti interessati alle problematiche relative alle lavorazioni). Il PSC potrà in base all’evoluzioni dei lavori, o in base a specifiche esigenze del committente, essere modificato; sarà compito del CSE dichiarare autonomamente se tali modifiche rientrano tra quanto concordato oppure essere considerate “varianti”; il giudizio del CSE è insindacabile per le parti. Si intende integralmente trascritto, nel presente piano di sicurezza, quanto contenuto nel Capitolato speciale d’appalto ove redatto. Indice delle lavorazioni :

1. Casserature in legno; 16. Montaggio baracche;

2. Casserature in metallo; 17. Montaggio gru;

3. Controsoffitti; 18. Montaggio recinzione;

4. Disarmo strutture in c.a.; 19. Murature e tramezze;

5. Esecuzione pilastri; 20. Pavimenti;

6. Esecuzione di tracce in muratura; 21. Posa infissi esterni;

7. Esecuzione massetti; 22. Posa infissi interni;

8. Esecuzione vespai; 23. Sbancamenti;

9. Fondazioni; 24. Scavi a sezione obbligata con mezzi meccanici;

10. Getto CLS mediante autobetoniera; 25. Scavi manuali; solai prefabbricati;

11. Impianto ascensore, 26. Smontaggio ponteggio;

12. Impianto di condizionamento; 27. Tinteggiature esterne;

13. Impinato di riscaldamento; 28. Tinteggiature interne;

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14. Impianto elettrico; 29. Viabilità e segnaletica di cantiere.

15. Impianto igienico sanitario; 30.

Prescrizione per il CSE, le fasi da monitorare in modo approfondito risultano essere: i punti 9; 11; 23; 26; prescrivendo quando necessario, una riunione di coordinamento in cui dovrà essere sviluppato congiuntamente tra i presenti un cronoprogramma di dettaglio. Va subito segnalato che l'attività che sarà realizzata è tale da poter essere programmata evitando interferenze tra le singole lavorazioni, e nel limite del possibile tra il cantiere e l’ambiente circostante. In base alla specifica organizzazione dell’impresa i lavori potranno anche essere svolti simultaneamente ma dovranno comunque essere realizzati in ambiti spaziali separati, tali da garantire la mancata sovrapposizione temporale e spaziale. Sarà pertanto cura dell'impresa aggiudicataria, in accordo con la direzione lavori e con il coordinatore per l'esecuzione, studiare le priorità di intervento ed effettuare le lavorazioni secondo quanto sopra ricordato. In ogni caso dovranno essere comunque adottate le seguenti attenzioni:

è vietato eseguire qualsiasi lavoro su o in vicinanza di parti in tensione pertanto prima di qualsiasi intervento sugli impianti elettrici, l'operatore deve assicurarsi che non vi sia tensione aprendo gli interruttori a monte e mettendo lucchetti o cartelli al fine di evitare l'intempestiva chiusura degli stessi da parte di altri; quindi prima di operare bisogna accertarsi, mediante analisi strumentale (ad esempio con il tester), l'avvenuta messa fuori tensione delle parti con possibilità di contatti diretti;

il personale estraneo alle attività dovrà essere informato sui pericoli derivanti dalle lavorazioni e dovrà essergli vietato l'avvicinamento durante gli stessi e a tal fine dovrà essere predisposta una viabilità pedonale delimitata con cavalletti o paletti e nastro colorato o catenella (bianco-rosso);

per le eventuali operazioni che presentano il rischio di proiezione di materiali (schegge o trucioli di legno o ferro, scintille, ecc.), durante l'uso di attrezzature quali sega circolare, trancia-piegaferri, cannello ossiacetilenico, saldatrice elettrica, ecc., gli addetti dovranno avvisare gli estranei alla lavorazione affinché si tengano a distanza di sicurezza, e delimitare la zona di lavoro con cavalletti e/o nastro colorato o catenella;

gli operatori che utilizzano apparecchi di sollevamento (grù su autocarro o argani in quota) ogni volta che procedono devono delimitare la zona sottostante ed avvisare tutti gli altri operatori presenti in cantiere che si sta effettuando una operazione che comporta rischi di caduta di materiale dall'alto e che conseguentemente bisogna tenersi a debita distanza e non oltrepassare le delimitazioni apprestate;

nelle eventuali lavorazioni in cui la compresenza di più operatori di diverse imprese dovesse risultare inevitabile, con rischi trasmissibili da una lavorazione all’altra, bisogna comunque garantire la presenza dei soli addetti alle singole lavorazioni e, a questi, richiedere l’uso dei DPI idonei per entrambe le tipologie lavorative;

Sarà comunque cura dell'impresa aggiudicataria segnalare al coordinatore per l’esecuzione la presenza di eventuali interferenze che dovessero presentarsi come residuali e necessarie in fase esecutiva, proponendo al coordinatore per l'esecuzione e concordando con esso le indispensabili misure preventive da adottare al riguardo.

Documentazione da presentare a cura delle Imprese esecutrici prima dell’inizio delle relative opere.

L’Impresa Affidataria, le Imprese Esecutrici e i Lavoratori Autonomi ai fini della verifica dell’idoneità tecnico professionale,devono fornire al Committente cui compete anche la generalità delle mansioni di Responsabile dei

lavori, ai sensi dell’art.90 comma 9 , D.lgs.81/2008, la seguente documentazione : IMPRESE

iscrizione alla camera di commercio, industria ed artigianato con oggetto sociale inerente alla tipologia dell’appalto

documento di valutazione dei rischi di cui all’articolo 16, comma 1, lettera b) o autocertificazione di cui all’articolo 28, comma 5, del decreto legislativo 81-2008

documento unico di regolarità contributiva per tutte le imprese ed i lavoratori autonomi in data non antecedente il mese dall’inizio dei lavori

dichiarazione di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdettivi di cui all’art. 14 del decreto legislativo 81-08

dichiarazione dell'organico medio annuo, distinto per qualifica, corredata dagli estremi delle denunce dei lavoratori effettuate all'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), all'Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro (INAIL) e alle casse edili

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documentazione attestante la verifica di congruenza tra il POS dell’impresa affidataria ed il POS dell’impresa subappaltatrice, o l’aggiornamento del proprio POS per l’inserimento di lavoratori autonomi

LAVORATORI AUTONOMI

iscrizione alla camera di commercio, industria ed artigianato con oggetto sociale inerente alla tipologia dell’appalto

specifica documentazione attestante la conformità alle disposizioni di cui al decreto legislativo 81-2008, di macchine, attrezzature e opere provvisionali

elenco dei dispositivi di protezione individuali in dotazione

attestati inerenti la propria formazione e la relativa idoneità sanitaria previsti dalle norme

documento unico di regolarità contributiva ATTENZIONE In caso di sub-appalto il datore di lavoro committente verifica l’idoneità tecnico-professionale dei subappaltatori con gli stessi criteri di cui ai punti precedenti e successivamente, ad esito positivo delle verifiche, chiede autorizzazione al committente allegando una propria dichiarazione Si prescrive la trasmissione al Coordinatore dell’esecuzione (CSE) almeno 15 gg. prima dell’inizio dei relativi lavori della seguente documentazione (sia in copia cartacea che digitale) :

il Piano operativo di sicurezza (POS) redatto in riferimento al cantiere in oggetto ai sensi dell’art.17 comma 1 lettera a), con contenuti conformi all’allegato XV D.Lgs. 81/08 ed alla procedura allegata al presente piano ;

le eventuali proposte integrative al presente piano di sicurezza e coordinamento (PSC) così come previsto all’art.100 comma 5 del D.lgs.81/08;

il programma esecutivo dettagliato (quale tempi d’esecuzione) riferito alle proprie lavorazioni e a quelle di imprese e lavoratori autonomi dalla stessa coordinati;

dichiarazione anonima degli infortuni incorsi alle proprie maestranze negli ultimi 36 mesi, in base allo schema: data – descrizione infortunio – esito in gg.; si raccomanda, per ragioni di privacy che lo schema non riporti nessun nominativo.

La mancata trasmissione di quanto sopra nel termine indicato, sarà considerata violazione alle prescrizioni del piano, e vale la presente nota quale segnalazione scritta all’impresa o al lavoratore autonomo ai sensi dell’art. 92 comma 1 lettera e), seguirà immediata segnalazione al Committente con la proposta di sospensione dell’inizio lavori, arrivando, se l’impresa non si adegua, sino alla proposizione di risoluzione contrattuale se affidataria o divieto d’accesso se subappaltatrice. Si precisa che il comma 5 dell’art.100 del D.lgs.81/08 consente all’impresa che si aggiudica i lavori di presentare al CSE proposte di integrazione al PSC, ove ritenga di poter meglio garantire la sicurezza nel cantiere sulla base della propria esperienza. In nessun caso tali integrazioni potranno essere in contrasto con i principi ed i criteri espressi nel presente documento, e saranno comunque soggette ad approvazione da parte del CSE entro un termine massimo di giorni 15 – non vale il silenzio assenso. Attenzione in nessun caso le eventuali integrazioni possono giustificare modifiche o adeguamento dei prezzi pattuiti , così come previsto dalla normativa vigente (art.100 comma 5 del D.Lgs. 81/08)

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Analisi della situazione ambientale

CONTESTO AMBIENTALE

L’area oggetto dell’intervento, si trova allo stato attuale, essa si presenta fisicamente pianeggiante, geologicamente e morfologicamente compatta, con presenza di essenze arboree, senza rilevanti vene d’acqua e libera da qualunque tipo di resto archeologico.

CARATERISTICHE DELL’AREA

Giacitura e pendenza: area pressoché pianeggiante

Pericolo di allagamenti: nell’area in cui si sviluppa il cantiere non sono presenti fiumi o altri elementi naturali che

possano generare il pericolo di allagamento

Propagazione di rumori molesti: la propagazione dei rumori deve essere ridotta al minimo, utilizzando

attrezzature adeguate e organizzando il cantiere in modo che i lavori più rumorosi, vengano eseguiti nelle ore

centrali della mattinata e del pomeriggio. Deve comunque essere ottemperato dalle Imprese quanto disposto

dalla normativa nazionale e regionale in materia.

Caratteristiche geomorfologiche dell’area d’intervento

Si rimanda ad apposita indagine

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RISCHI INTRINSECI ALL’AREA DI CANTIERE E PROVENIENTI DALL’AMBIENTE CIRCOSTANTE

Rischio di interferenza accidentale con le opere aeree o opere di sottosuolo

Dalle informazioni rilevate dalla committenza, dalla documentazione progettuale e da specifico sopralluogo non si

rileva la presenza di reti interrate o sottotraccia diverse da quelle già individuate nell’area interessata dai futuri

lavori.

Preventivamente all'apertura del cantiere l’impresa Assegnataria richiederà agli enti gestori, indicazioni di

eventuali linee interrate o sottotraccia nell'area di lavoro interessata.

Sarà poi data comunicazione alle varie imprese e agli operatori della presenza di tali linee e le stesse verranno

segnalate opportunamente attraverso picchetti, nastro colorato e cartelli monitori.

E' fatto obbligo, comunque, a tutti gli operatori di procedere con la massima cautela al fine di evitare contatti con

impianti non segnalati dall'ente stesso.

Ciascuna ditta presente in cantiere dovrà coordinarsi con il Committente ed il Coordinatore in fase di Esecuzione

(CSE) ogni qualvolta si trovi ad eseguire lavori come sopra riportato.

A quest'ultimo dovranno essere chieste tutte le indicazioni utili al proseguo dei lavori in sicurezza prima dell'inizio

degli stessi.

In ogni caso l’impresa esecutrice dovrà comunque procedere sempre con estrema cautela nelle operazioni,

mantenendo una costante attenzione alle operazioni da svolgere in prossimità delle linee e dovrà segnalare

tempestivamente alla D.L. e al CSE eventuali problemi che dovessero sorgere.

Rischi legati alla presenza di agenti inquinanti: rischi d’intossicazione per inalazione e/o per contatto

epidermico

Al fine di tutelare gli operatori che dovessero lavorare in presenza di sostanze che possono dare

sensibilizzazione, dovranno essere adottati adeguati dispositivi di protezione individuale

Rischi legati alla presenza di cantieri limitrofi

Al momento della stesura del presente è presente un cantiere limitrofo all’area di proprietà ma lo stesso risulta

lontano dall’area interessata dalla realizzazione della nuova palestra.

Rischi legati alla presenza di traffico

L'area di cantiere presenta sostanzialmente rischi derivanti dalla presenza di traffico, sia quanto riguarda il traffico

interno che quello in atto su via pubblica, pertanto si raccomanda che l’accesso e l’uscita dall’area di cantiere sia

sempre costantemente accompagnata da moviere a terra dotato di tutti i DPI previsti dal codice della strada

(indumenti ad alta visibilità e paletta regolamentare).

Si evidenzia inoltre come in prossimità della nuova strada di accesso al fondo sia presenti sia dall’ uno che

dall’altro lato della strada la fermata dell’autobus

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Inquinamento

Nelle aree in oggetto non sono state rilevate particolari forme di inquinamento ambientale né atmosferico né del terreno. I rilievi fonometrici direttamente riscontrati all’esterno dell’area di cantiere ha dato il seguente risultato medio : in presenza di normale traffico = 69,8- 70,2 dcB.

Strumento utilizzato : Fonometro Lutron SL-4001 matricola M 022843 Le imprese dovranno tenere conto di tali indicazioni, soprattutto nella scelta e per l’utilizzo dei mezzi operativi.

Condizioni climatiche

Considerato che le avverse condizioni climatiche hanno notevole influenza sia dal punto di vista infortunistico che

della salute dei lavoratori, si prevede di sospendere le lavorazioni in esterno, quando in presenza di pioggia,

neve, gelo, o vento forte.

Illuminazione

Per tutte le lavorazioni con insufficiente illuminazione naturale dovranno essere predisposti idonei dispositivi

d’illuminazione, con la possibilità di modulare l’intensità di luce prodotta direttamente dal posto di lavoro.

Dovrà essere predisposto in caso di necessità, a cura dell’impresa aggiudicataria, idoneo impianto

d’illuminazione.

E’ fatto obbligo alla stessa, il controllo, l’adeguamento e la manutenzione in perfetta efficienza dell’impianto,

inoltre dovrà predisporre schema ed istruzioni d’uso che distribuirà a quanti interessati al cantiere.

Impianto di cantiere

L’allestimento delle aree di cantiere dovrà essere effettuato nel rispetto della sicurezza del sito, degli impianti o

mezzi d’opera che verranno temporaneamente installati e/o impiegati, all’igiene dei posti di lavoro, devono essere

altresì previste, delimitazioni del cantiere temporaneo sia esternamente che internamente, vie di accesso o di

circolazione, se previste diverse dalle tavole tecniche allegate.

Il cantiere potrà naturalmente essere organizzato in base alle specifiche esigenze delle imprese esecutrici;

tuttavia in questa sede si reputa necessario fissare alcune misure preventive che dovranno essere rispettate dalle

stesse imprese esecutrici nella loro organizzazione di cantiere.

Nel rispetto di quanto accennato è necessario che il cantiere sia organizzato in modo da non intralciare le

eventuali attività svolte nella struttura durante la prima riunione di coordinamento sarà determinato lo spazio da

mettere a disposizione dell’impresa, si precisa comunque che visto l’esiguo spazio a disposizione i materiali da

impiegare saranno portati in cantiere appena prima del loro utilizzo.

E’ fatto divieto assoluto di accesso al cantiere ai non addetti al lavori.

Per non addetti ai lavori si identificano tutti i soggetti non impiegati nelle lavorazioni in corso, interpretando questa

indicazione nel modo più esteso possibile, il Responsabile di cantiere ove trasgredisse a questa prescrizione se

ne assumerebbe ogni e più ampia responsabilità, manlevando in tal modo la committenza ed il CSE.

Per maggiore chiarimento, lo scrivente impone di vietare l’accesso anche ai rappresentanti degli OO.VV., qualora

questi ultimi non fossero in possesso di idonei D.P.I. per le lavorazioni in corso.

Dovrà essere posta particolare cura nella delimitazione dei luoghi di lavoro, è obbligatorio evitare qualsiasi

interferenza tra le lavorazioni e le imprese impegnate.

Si rimanda la scelta di opportune delimitazioni ad apposito incontro di coordinamento non appena installato il

cantiere base.

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Modalità da seguire per la recinzione del cantiere, gli accessi, e le segnalazioni :

l’accesso carraio al cantiere è dalla via Monte Generoso.

Nel caso l’impresa aggiudicataria e/o le imprese esecutrici per loro esigenze tecnico operative dovessero

modificare tale situazione devono concordarne la modalità con il Committente ed il CSE.

Le aree di stoccaggio o deposito interne cantiere vanno debitamente recintate con rete plastificata o altra

recinzione a norma di legge; la recinzione dovrà essere comunque ben ancorata al terreno, con altezze legate

alle specifiche esigenze, comunque tali da impedire l’accesso agli estranei nei luoghi di lavoro.

Tutti gli ingressi e le uscite dall’area di cantiere con mezzi operativi deve avvenire con i mezzi stessi che

procedono a passo d’uomo.

Servizi igienico assistenziali :

Dovrà essere installato idoneo servizio igienico per le maestranze impiegate in cantiere.

Dovrà essere posto in uso nel cantiere un Box idoneo per essere usato quale locale da destinarsi a

ricovero/mensa ed ufficio di cantiere.

Viabilità principale del cantiere :

Date le caratteristiche dell’area di cantiere, la viabilità è limitata alle sole aree interessate dall’edificazione della

nuova palestra.

Si raccomanda particolare attenzione durante le fasi di manovra all’interno del cantiere ed in particolare durante

l’immissione dei veicoli in pubblica via.

Durante le operazioni di trasporto, i mezzi meccanici utilizzati al di fuori dell’area di cantiere dovranno essere

adeguatamente protetti e delimitati da opportuna segnaletica, transennatura o materiali di delimitazione adeguati

in modo tale da consentire una movimentazione in sicurezza per tutto il raggio d’azione delle macchine.

Dovrà essere inoltre garantita la stabilità del mezzo a pieno carico ed una velocità all’interno dell’area che non

oltrepassi mai i 15 km/h.

All’interno dell’area di cantiere potranno accedere solo automezzi condotti da personale autorizzato.

Ricerca sottoservizi:

Prima di effettuare gli interventi il direttore di cantiere dovrà:

• Visionare tutta la documentazione in suo possesso, le relative planimetrie e/o indicazioni fornitegli dagli enti

gestori dei sottoservizi presenti nel sottosuolo e interferenti con il cantiere.

• Effettuare i necessari assaggi da eseguire a mano e comunque con particolare cautela con l’utilizzo di

strumenti idonei atti ad accertare la posizione dei sottoservizi.

• In mancanza di sufficienti indicazioni riguardanti i sottoservizi, contattare ed eventualmente convocare gli enti

per una verifica sul cantiere.

Sottoservizi individuati:

Linee elettriche: da rilevare

Linee telefoniche: da rilevare

Rete d’acqua: da rilevare

Rete gas: si rilevano 4 sfiati in prossimità della via Monte Generoso.

Impianti di alimentazione e reti principali di elettricità, acqua, ed energia di qualunque tipo :

Per l’impianto elettrico di cantiere l’impresa aggiudicataria dovrà contattare gli appositi uffici degli enti erogatori e

predisporre gli impianti con certificazione di conformità di quanto posto in atto, posando dei propri armadi di

derivazione (quadro di cantiere), successivamente dovrà fornire idonee istruzioni per il corretto uso a tutte le

imprese esecutrici e ad i lavoratori autonomi.

Dovranno essere realizzati idonei impianti di adduzione dell'acqua potabile. Le tubazioni vanno segnalate o

protette contro gli urti provenienti dagli scavi accidentali e, se metalliche, collegate all'impianto di terra.

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Le acque reflue domestiche e meteoriche devono essere smaltite mediante modalità tali da evitare, prevenire e

ridurre l'inquinamento del suolo, delle falde e delle acque superficiali, nel rispetto delle prescrizioni vigenti in

materia.

Impianto di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche :

L’impresa aggiudicataria dovrà porre in atto idoneo impianto di messa a terra e di protezione contro le scariche

atmosferiche, realizzati a perfetta regola d’arte, compresi progetti, certificazioni e denuncie agli organi preposti,

successivamente dovrà fornire idonee istruzioni a tutte le imprese esecutrici e ad i lavoratori autonomi.

Segnaletica di sicurezza del cantiere:

Opere Provvisionali, depositi materiali e mezzi d’opera dovranno essere opportunamente delimitati e segnalati

secondo le disposizioni di norma.

Sono comunque da osservare le prescrizioni minime di seguito descritte:

All’ingresso del cantiere deve essere installato un cartello lavori contenente le indicazioni che verranno trasmesse

dalla stazione appaltante, il cartello avrà dimensione minima di 100 x 200 cm.

Inoltre dovranno essere installati ben visibili:

Divieto di accesso a persone e mezzi non autorizzati;

Segnali viabilistici;

Obbligo di indossare i dispositivi di protezione individuali;

Altri segnali che devono eventualmente essere predisposti per l’esecuzione in sicurezza per situazioni di

pericolo specifiche.

Sulla testata del cantiere dovrà essere esposta la notifica di inizio lavori inoltrata dal Committente all’ASL

e al DPL territorialmente competenti.

Tutti i segnali devono essere regolamentari per colori simboli e forma geometrica, nonché in ottime condizioni di

manutenzione secondo quanto prescritto dall’allegato XXV del D.Lgs.81/08, dal Nuovo Codice della Strada e

relativo Regolamento di attuazione.

I segnali deformati, scoloriti, avariati o invisibili di notte, possono equivalere a mancanza di segnali con tutte le

conseguenze inerenti alla sicurezza e alla responsabilità.

Misure generali di protezione:

Per l’applicazione di quanto disposto nel DLgs 81/08, è opportuno precisare che tra i lavori comportanti rischi

particolari per la sicurezza e la salute dei lavoratori di cui all’allegato XI dello stesso decreto sono stati individuati

soprattutto quelli relativi al punti 1 dell’elenco.

Punto 1: «Lavori che espongono i lavoratori a rischi di seppellimento o di sprofondamento a profondità superiore

a 1,50 m o a caduta dall’alto da altezza superiore a 2,00 m, se particolarmente aggravati dalla natura dell’attività

o dei procedimenti attuati, oppure dalle condizioni ambientali del posto di lavoro o dell’opera».

Pertanto – prima di iniziare i lavori – l’impresa dovrà presentare al coordinatore gli schemi dei transennamenti, dei

ponteggi e delle protezioni in quota che intende realizzare; tenendo conto che dovrà eseguire gli interventi così

come indicato nel progetto e nel presente piano.

Si rimanda all’obbligo dell’impresa di eseguire indagini e sondaggi a mano – prima di iniziare i lavori – per

individuare eventuali impedimenti o interferenze che possono condizionare le lavorazioni previste nel progetto e

costituire fonte di pericolo.

Le risultanze delle indagini e dei sondaggi saranno attentamente valutate dal direttore dei lavori e dal

coordinatore prima di autorizzare l’esecuzione dei lavori da parte dell’impresa.

Lavori in elevazione:

Nell’esecuzione delle opere provvisionali, relative ai lavori, si dovrà tenere conto dei rischi di caduta dall’alto di

materiali e degli operatori e pertanto dovranno essere tenute in perfetta efficienza sino al cessare del loro utilizzo.

Il Direttore di cantiere, qualora non si possano eseguire opere provvisionali, dovrà provvedere a predisporre tutte

le misure necessarie per consentire all’operatore di raggiungere il luogo di lavoro e di operare in condizioni di

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sicurezza.

Lavori di rimozione e smontaggio:

Il Direttore di cantiere, considerando il tipo di fabbricato, lo stato dei luoghi e della struttura, le relazioni tecniche e

i progetti, per evitare pericoli che possono coinvolgere persone, mezzi e servizi presenti, deve:

provvedere all’approntamento e allo sgombero dell’area di lavoro, predisponendo un adeguata

transennatura come previsto dalle norme;

garantire un agevole accesso/uscita al fabbricato, ed in caso ciò non fosse possibile in alcune fasi,

predisporre idonea informativa con congruo anticipo (almeno 3 gg.);

predisporre, in presenza di maltempo, tutti gli accorgimenti idonei ad evitare che si possano creare

infiltrazioni nei locali sottostanti o vicini, provvedendo a coperture provvisorie e prelevando le acque

meteoriche convogliandole al recapito finale;

evitare di far depositare materiali, operare con macchinari o veicoli pesanti nelle adiacenze del fabbricato;

in particolari situazioni di lavoro, se risultasse necessario, provvedere a sostenere adeguatamente le

strutture;

consentire il transito ai pedoni, ai veicoli in prossimità dell’edificio e dei passi carrai nonché garantire

l’accesso ai servizi di emergenza (uscite di sicurezza, idranti, ecc.);

E’ vietato eseguire lavori in prossimità di linee elettriche gestite da enti terzi, anche quelle con conduttori

inguainati, vedi rimando alle segnalazioni precedenti. Nel caso l’intervento fosse assolutamente necessario,

questo deve essere espressamente autorizzato dal CSE.

Il CSP prescrive che lungo tutto il perimetro al piede del ponteggio venga posizionata idonea delimitazione (ad

es. rete arancione) affinché i condomini non possano accedere alle parti del ponteggio. Inoltre tutti i giorni a fine

turno bisogna accertarsi che le scalette del ponteggio al piano terra siano state rimosse.

Stoccaggio materiali:

Il Direttore di cantiere deve evitare che, nei passaggi in prossimità e dentro l’area di cantiere siano stoccati

disordinatamente materiali che possano creare intralcio al passaggio delle persone o dei veicoli. I suddetti

materiali dovranno essere protetti e opportunamente segnalati con cartelli per eventuali situazioni di pericolo.

L’area individuata per lo stoccaggio dei materiali è evidenziata nel lay out di cantiere.

Smaltimento dei Rifiuti:

Tutti i materiali non più utilizzati in cantiere classificati, secondo origine, come rifiuti speciali devono essere

smaltiti nel rispetto delle prescrizioni vigenti a cura dell’impresa, a cui spetta l’onere di contattare le aziende

specializzate ed autorizzate alla raccolta ad al trasporto dei rifiuti speciali, al fine di predisporne lo smaltimento.

L’impresa dovrà consultare la scheda di sicurezza relativa al prodotto da smaltire al fine della identificazione della

pericolosità.

Disposizioni per dare attuazione a quanto previsto dall’art. 92 comma 1 lettera d) D.Lgs. 81/08 :

A tutte le riunioni di coordinamento dovranno partecipare obbligatoriamente tutti gli RLS (fatta eccezione per

l’RLST, in questo caso sarà dovere del datore di lavoro trasmettere copia del verbale relativo, dandone evidenza

al CSE), ed i Lavoratori autonomi delle imprese esecutrici presenti in cantiere.

Disposizioni per dare attuazione a quanto previsto dall’art.92 comma 1 lettera c) del D.lgs.81/08 :

Prima dell’ingresso di ogni nuova impresa esecutrice in cantiere, che dovrà essere comunicato con adeguato

anticipo (almeno 15 giorni) a cura del committente o dell’impresa affidataria al CSE, in base all’importanza

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dell’attività da eseguire il CSE alternativamente potrà organizzare una riunione di coordinamento tra la nuova

impresa e quelle già presenti, oppure trasmetterà a tutte le imprese operanti la copia aggiornata del “Registro

delle imprese esecutrici e Lavoratori autonomi operanti in cantiere”; di queste attività il CSE dovrà dare evidenza

attraverso o la redazione di appositi verbali, che dovranno essere controfirmati da tutti i presenti, o con la ricevuta

d’invio di fax o e-mail.

Indicazioni di carattere generale

Si prescrive quanto segue :

Il cantiere dovrà sempre essere tenuto pulito ed in ordine.

Coordinamento tra impresa, eventuali subappaltatori e lavoratori autonomi

L’impresa avrà il compito e la responsabilità di informare chiunque graviti nell’area del cantiere dell’obbligo di

contattare immediatamente il CSE, prendendo visione e rispettando i contenuti dei Piani di sicurezza (PSC e tutti

i POS) e delle eventuali successive integrazioni; con lo scopo preminente di tutelare la sicurezza dei luoghi di

lavoro da interferenze che potrebbero rivelarsi pericolose.

Se saranno autorizzati subappalti per lavorazioni particolari, le ditte dovranno accettare il presente Piano di

sicurezza (e le eventuali successive integrazioni), sottoscrivendolo prima dell’inizio dei lavori e, per quanto

riguarda le loro fasi di lavoro, esse dovranno integrarlo con un proprio Piano Operativo di Sicurezza che dovrà

essere di dettaglio e non potrà essere in contrasto con il presente PSC.

Per una migliore «Formazione ed informazione» di quanti, anche saltuariamente, saranno coinvolti nella vita del

cantiere, l’impresa esecutrice dovrà provvedere anche con la distribuzione di Opuscoli o cartelli specifici (se

necessario differenziati per categorie di lavoro), che contengano le informazioni necessarie sui rischi esistenti in

cantiere, con particolari riferimenti ai conseguenti obblighi e divieti da rispettare.

Questo ultimo paragrafo deve essere attuato anche in riferimento all’informazione da fornire a residenti e

negozianti che saranno via via interessati dall’intervento, e potrà avvenire anche a mezzo di affissione di

manifesti, per divulgare al massimo le procedure esecutive dei lavori e segnalare i potenziali pericoli e le regole

comportamentali per evitarli.

Il coordinatore in materia di sicurezza durante l’esecuzione dei lavori (in forza dell’art. 92, comma 1, del DLgs 81-

08), avendo l’obbligo di verificare l’applicazione delle disposizioni contenute nel Piano di sicurezza da parte delle

imprese e dei lavoratori autonomi, procederà nella sua attività avvalendosi anche di opportune riunioni di

coordinamento convocate preliminarmente e/o nel corso delle lavorazioni programmate, con la frequenza che lo

stesso CSE riterrà opportuno adottare.

La partecipazione a tali riunioni è obbligatoria, e l’assenza sarà considerata violazione delle prescrizioni di piano.

Si rammenta all’impresa che per l’inosservanza delle Norme vigenti in generale e per i contenuti del Piano di

sicurezza in particolare, lo stesso coordinatore potrà adottare i provvedimenti che riterrà più opportuni tra quelli

compresi nell’art.92 del D.Lgs. 81-08, e che pertanto ogni sua segnalazione equivarrà ad un “ORDINE DI

SERVIZIO” e pertanto non argomento di discussione.

In particolare, a mezzo di verbali di sopralluogo, il CSE comunicherà all’impresa aggiudicataria e esecutrici (che

saranno tenute a rispettare ed a far rispettare dai propri lavoratori autonomi):

- diffide al rispetto delle norme;

- richieste di allontanamento della ditta o del lavoratore recidivo;

- la sospensione delle fasi di lavoro interessate fino al ripristino delle condizioni di sicurezza;

- irrogazioni delle penali.

L’impresa esecutrice dovrà tener conto che anche i fornitori esterni ed i visitatori costituiscono potenziali pericoli

attivi e passivi, per cui sarà opportuno che ne disciplini le presenze in cantiere, considerando, tra l’altro, che è

statisticamente provato che i giorni in cui accadono più incidenti nei cantieri sono il lunedì ed il venerdì (avvio e

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33

chiusura della settimana lavorativa), mentre il giorno più «sicuro» è il mercoledì (quando si suppone che le

lavorazioni procedano a regime).

Attribuzioni delle responsabilità in materia di sicurezza

L’attribuzione delle responsabilità e dei compiti in materia di sicurezza è uno dei cardini fondamentali per

armonizzare la conduzione dei lavori nel cantiere e per la salvaguardia della sicurezza dei lavoratori.

Della stessa importanza è la divulgazione dei compiti e delle responsabilità di ogni componente l’organico del

cantiere; essa dovrà avvenire utilizzando – tra l’altro – le riunioni per la formazione ed informazione del

personale, una corretta cartellonistica e la distribuzione di opuscoli (se necessario anche differenziati per

categorie di lavoro) contenenti almeno:

– l’organigramma del cantiere;

– le competenze dei responsabili del cantiere e dei referenti per la sicurezza;

– le competenze e gli obblighi delle maestranze;

– l’informazione dei rischi esistenti in cantiere, con particolari riferimenti alle mansioni affidate ed alle fasi

lavorative in atto;

– le indicazioni di carattere generale, quali il divieto di iniziare o proseguire i lavori quando siano carenti le

misure di sicurezza e quando non siano rispettate le disposizioni operative delle varie fasi lavorative

programmate e le informazioni sui luoghi di lavoro al servizio del cantiere.

Le competenze e gli obblighi dei responsabili di cantiere con compiti relativi alla sicurezza verranno formalizzate

con specifiche deleghe personali prima dell’inizio dei lavori.

Si riportano comunque – a titolo di indirizzo, informativo e non esaustivo – i compiti più importanti delle seguenti

figure, non già specificate nel capitolato della sicurezza, che saranno presenti nel cantiere.

Capo Cantiere:

Presiederà all’esecuzione delle fasi lavorative nel cantiere vigilando affinché i lavori vengano eseguiti

correttamente e senza rischi particolari o non sufficientemente programmati.

Fornirà ai preposti le istruzioni necessarie per svolgere i lavori in sicurezza.

Disporrà affinché tutte le macchine e le attrezzature siano utilizzate correttamente e mantenute in efficienza.

Provvederà affinché sia costantemente aggiornata la segnaletica di sicurezza nel cantiere, in base all’evoluzione

dei lavori.

Dovrà essere prevista per questa figura una procedura di coordinamento tra i capi cantiere di tutte le imprese

esecutrici, e tra tutte le imprese affidatarie;

Si precisa che il capo cantiere dell’Impresa Affidataria edile, per quanto riguarda gli aspetti organizzativi della

logistica di cantiere e per le forniture, ha preminenza nei riguardi dei capi cantiere delle altre affidatarie.

Preposti (assistenti e capi squadra):

Presiederanno all’esecuzione di singole fasi lavorative in ottemperanza alle disposizioni del capo cantiere,

vigilando affinché i lavori vengano eseguiti dalle maestranze correttamente e senza iniziative personali che

possano modificare le disposizioni impartite per la sicurezza.

Maestranze:

Sono tenute all’osservanza di tutti gli obblighi e doveri posti a carico dei lavoratori dalle norme di legge e ad

attuare tutte le disposizioni ed istruzioni ricevute dal preposto incaricato, dal capo cantiere e dal Responsabile

della sicurezza.

Devono sempre utilizzare i dispositivi di protezione ricevuti in dotazione personale e quelli forniti di volta in volta

per lavori particolari.

Non devono rimuovere o modificare le protezioni ed i dispositivi di sicurezza, e segnalare al diretto superiore le

eventuali anomalie o insufficienze riscontrate.

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GETSIONE EMERGENZE:

Date le caratteristiche del cantiere, in caso di emergenza, le maestranze utilizzeranno come via di fuga le scale interne condominiali

PRONTO SOCCORSO

I luoghi di lavoro sono tutti accessibili a strade di collegamento con strutture di pronto soccorso ed ospedaliere.

Numero per le emergenze - 112

Evacuazione antincendio

Il pericolo d’incendio in cantiere è costituito quasi esclusivamente dalla modesta presenza di legname da

costruzione ed eventuali prodotti infiammabili – in quanto non sono previsti, ed assolutamente vietati i depositi di

carburanti e altro materiale infiammabile – per cui negli stessi punti strategici e di maggior frequentazione, si

dovranno collocare:

– estintori di tipo portatile e carrellati, caricati a polvere secca e CO2, tarati e controllati ogni 6 mesi;

– idonea segnaletica per indicare le vie di fuga e le attrezzature antincendio.

Anche se non previsti turni di lavoro notturno, occorre implemantare impianto di luci di emergenza per le aree

esterne del cantiere e in prossimità degli accessi, per le restanti aree è sufficiente l’impianto di luci per

sorveglianza notturna.

Il DLgs 626/94 impone al «datore di lavoro» di designare preventivamente i lavoratori incaricati di attuare le

misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori in caso di pericolo grave ed

immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza.

Telefono VIGILI del FUOCO - 112

Coordinamento in fase di esecuzione dei lavori

Spetta al coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione promuovere il coordinamento tra le varie imprese

presenti in cantiere al fine di ridurre significativamente il livello di rischio.

A tale scopo il coordinatore per l'esecuzione avrà un continuo colloquio con le imprese affidatarie presenti in

cantiere, anche e soprattutto attraverso la riunione per il coordinamento preliminare all'apertura del cantiere

stesso, i sopralluoghi in cantiere e le riunioni periodiche per il coordinamento.

Va debitamente precisato che il coordinatore per l'esecuzione non potrà e non dovrà assumere il ruolo del capo

cantiere, quest'ultimo infatti manterrà un ruolo principale nei confronti delle imprese subappaltatrici o lavoratori

autonomi nominati dall'impresa affidataria, richiedendo ed eseguendo incontri e verifiche per rispettare i contenuti

del piano e rispondere alle richieste del coordinatore per l'esecuzione.

Pertanto il coordinatore per l'esecuzione si rapporterà esclusivamente con l'impresa affidataria, e qualora lo

ritenga opportuno, per casi di forza maggiore, anche direttamente con le imprese subappaltatrici e i lavoratori

autonomi, altrimenti tale rapporto sarà tenuto e mediato dal capo cantiere dell'impresa affidataria.

Riunione preliminare all’inizio dei lavori

Preliminarmente all’inizio dei lavori il coordinatore per l'esecuzione convocherà il responsabile di cantiere e della

sicurezza dell'impresa aggiudicataria o affidataria e gli equivalenti responsabili delle ulteriori imprese che

lavoreranno in cantiere e già individuate.

In tale sede il coordinatore presenterà i contenuti essenziali del presente piano, mentre l'impresa appaltatrice

presenterà il programma lavori definitivo e il proprio Piano operativo di sicurezza.

Nel rispetto dell’autonomia organizzativa dell’impresa, il coordinatore per l'esecuzione verificherà quanto proposto

e indicherà le eventuali variazioni del programma o del POS. Al termine dell'incontro verrà compilato dal

coordinatore per l'esecuzione e sottoscritto dai partecipanti il verbale della riunione, copia del quale sarà

consegnata alle imprese presenti.

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Riunioni periodiche durante l’effettuazione dell’attività

Periodicamente durante l’esecuzione dei lavori saranno effettuate delle riunioni presiedute dal Coordinatore per la

sicurezza in fase di esecuzione a cui dovranno prendere parte obbligatoriamente il Direttore di cantiere, il Capo

Cantiere, e tutti i Responsabili delle lavorazioni e della sicurezza che il coordinatore riterrà opportuno coinvolgere.

Durante la riunione in relazione allo stato di avanzamento dei lavori si valuteranno i problemi inerenti la sicurezza

ed il coordinamento delle attività in corso di esecuzione e soprattutto di quelle che si dovranno approntare.

Al termine dell'incontro verrà compilato dal coordinatore per l'esecuzione e sottoscritto dai partecipanti il verbale

della riunione, copia del quale sarà consegnata ai presenti.

Sopralluoghi in cantiere

Durante l’esecuzione dei lavori, a sua discrezione, il coordinatore per l'esecuzione effettuerà dei sopralluoghi in

cantiere per verificare l’attuazione delle misure previste nel piano di sicurezza e coordinamento da parte delle

imprese presenti in cantiere. In tale sopralluogo sarà coinvolto, a discrezione del coordinatore, anche il capo

cantiere.

Qualora vengano riscontrate delle inadempienze ai contenuti del piano della sicurezza e/o alle norme di

prevenzione vale la pena ricordare quali sono i compiti principali del coordinatore; esso deve, a questo riguardo:

a) proporre al committente e al responsabile dei lavori, in caso di gravi inosservanze , la sospensione dei

lavori, l’allontanamento delle imprese o dei lavoratori autonomi dal cantiere o la risoluzione del contratto;

b) sospendere in caso di pericolo grave ed imminente le singole lavorazioni fino alla comunicazione scritta

degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate; le inosservanze che provocano pericolo grave ed

imminente sono ad insindacabile giudizio del coordinatore per l'esecuzione, e può decidere autonomamente la

sospensione.

Durante ogni sopralluogo il coordinatore per l'esecuzione potrà, a sua discrezione, segnalare verbalmente, o per

iscritto a mezzo di appositi verbali, all’impresa l’esigenza di regolarizzare una eventuale inadempienza.

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Planimetria di cantiere

BARACCA DI CANTIERE

WC CHIMICO

RECINZIONE DI CANTIERE

VIABILITA’ DI CANTIERE

PONTEGGIO

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Stima dei costi relativa agli apprestamenti e alle attrezzature atte a garantire il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni, e la tutela della salute dei lavoratori e la valutazione delle spese prevedibili per dare attuazione al piano. Ai sensi del D.Lgs.81-08, si riporta di seguito il riepilogo della stima dei costi relativa agli apprestamenti e alle attrezzature atte a garantire, per tutta la durata dei lavori, il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori, e la valutazione delle spese prevedibili per dare attuazione al piano. Nei costi della sicurezza (C.D.+C.S.) per dare attuazione al piano sono considerati: tutta la segnaletica di preavviso del cantiere da porre in opera così come sarà indicato dal CSE durante le fasi preliminari d’installazione del cantiere; le delimitazioni del cantiere da porre in opera sia esternamente che internamente, avendo cura che quest’ultime abbiano i necessari requisiti di resistenza meccanica; oneri per la realizzazione di accessi temporanei alle attività; gli oneri relativi all’attività d’aggiornamento del cronoprogramma; punti di ancoraggio in quota e quant’altro anche se qui non specificato ma previsto nel presente piano. RIASSUMENDO :

Importo delle opere contenute nel Computo Metrico € 2'377'884,82 Costi stimati : Costi già considerati nel computo metrico estimativo e/o stima dei lavori (C.D.)

C.D.= costi considerati direttamente nella stima dei lavori 0,00 Costi non contemplati nella stima dei lavori (C.S.) e desunti dal computo analitico dei costi della sicurezza

C.S.= costi specifici non considerati nella stima dei lavori € 54'000,00 Totale costi della sicurezza da non assoggettare al ribasso d’asta (CD+CS)

€ 54'000,00

Totale importo opere da assoggettare a ribasso d’asta € 2'377'884,82 TOTALE IMPEGNO DI SPESA

€ 2'431'884,82

Calcolo dell’incidenza percentuale dei costi della sicurezza

2,27 %

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Stima dei costi della sicurezza redatta ai sensi del punto 4 dell’allegato XV del D.Lgs.81/08 Computo metrico analitico

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Stima dei costi della sicurezza allegata al PSC

Computo metrico analitico dei costi della sicurezza

OPERAZIONI

COSTI DIRETTI

COSTI SPECIFICI N.

DESCRIZIONE

u.m. quantità costo

u. tempo

1 Recinzione del cantiere, o aree di stoccaggio interne alta cm 200, eseguita con tubi in metallo, basi di cemento e rete in plastica arancione (assimiliabile a chiusura con pannelli tipo tenax). Costo per il primo mese.

MQ. 630,0 3,41 1

2.148,30

1.01 Recinzione del cantiere base alta cm 200, eseguita con tubi in metallo, basi in cemento e rete in plastica arancione (assimilabile a chiusura con pannelli tipo tenax). Costo per ogni mese o frazione di mese successivo al primo.

MQ. 630,0 0,26 9

1.474,20

2 Accesso di cantiere ad uno o due battenti, realizzato con telaio in tubi da ponteggio controventati e chiusura con rete metallica elettrosaldata. Costo primo mese.

MQ. 12,0 3,87 1

46,44

2.01 Accesso di cantiere ad uno o due battenti, realizzato con telaio in tubi da ponteggio controventati e chiusura con rete metallica elettrosaldata. Costo per ogni mese successivo al primo.

MQ. 12,0 0,72 9

77,76

3 Formazione di rampa d'accesso all'area di cantiere adatta ad essere carrabile e costituita da scarifica e sistemazione di piani con compenso del materiale movimentato, eseguita con mezzi meccanici in terreno di qualsiasi natura e consistenza esclusa la sola roccia ed idonea a ricevere la successiva fondazione stradale eseguita a più strati con inerte di granulometria 30-70 mm, giudicato idoneo dalla D.L., stesa su piano di posa preventivamente livellato per uno spessore minimo compresso di 25 cm completa di finitura superficiale della fondazione stradale eseguita in strato unico di inerte con granulometria 0-30, per uno spessore minimo compresso di 5 cm. Nel prezzo s'intendono compresi e compensati gli oneri per la compattazione a strati non superiori a 15 cm, l'eventuale inumidimento, il costipamento, la sagomatura, la livellazione, lo sgombero a fine cantiere, la raccolta differenziata del materiale di risulta, il conferimento con trasporto in discarica autorizzata del materiale di risulta, l'indennità di discarica e quant'altro necessario, per tutta la durata del cantiere.

MQ. 360,0 8,15 -

2.934,00

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4 wc Chimico comprensivo di pulizia settimanale. Costo per ogni mese cad 1,0 220,00 10

2.200,00

5 Box di cantiere uso ufficio. Dimensioni orientative m 2,40x6,40x2,40. Compreso trasporto, montaggio e smontaggio e preparazione della base in cls armata di appoggio. Costo primo mese.

cad 1,0 361,36 1

361,36

5.01 Box di cantiere uso ufficio. Dimensioni orientative m 2,40x6,40x2,40. Costo per ogni mese o frazione di mese successivo al primo.

cad 1,0 105,36 9

948,24

6 Ponteggio esterno a telai prefabbricati compreso il trasporto, il montaggio e lo smontaggio. Costo primo mese.

MQ. 1.906,78 8,57 1

16.341,10

6.01 Ponteggio interno a telai prefabbricati compreso il trasporto, il montaggio e lo smontaggio. Costo primo mese.

MQ. 956,12 8,57 1

8.193,95

7 Ponteggio esterno a telai prefabbricati compreso il trasporto, il montaggio e lo smontaggio. Costo per ogni mese successivo al primo.

MQ. 1.906,78 0,88 3

5.033,90

7.01 Ponteggio interno a telai prefabbricati compreso il trasporto, il montaggio e lo smontaggio. Costo per ogni mese successivo al primo.

MQ. 956,12 0,88 3

2.524,16

8 Collegamento a terra di ponteggio per impianto di protezione contro le scariche atmosferiche (da effettuare ogni 25 metri di ponteggio con minimo due calate d'estremita) eseguito con conduttore isolato da 35 mmq e dispersore in acciaio zincato da m 2,00 infisso nel terreno. Per calata.

N. 10,0 40,00 -

400,00

9 Collegamento di interconnessione dell'impianto contro le scariche atmosferiche con l'impianto elettrico di terra eseguito tramite conduttore in rame isolato da 25 mmq.

N. 1,0 22,72 -

22,72

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10 Impianto di terra per cantiere medio (25 kW) - apparecchi utilizzatori ipotizzati: gru a torre, betoniera, sega circolare, puliscitavole, piegaferri, macchina per intonaco premiscelato e apparecchi portatili - con Idn=0,3A (Rt<83hom), costituito da conduttore di terra in rame isolato direttamente interrato da 16 mmq, e n. 2 picchetti di acciaio zincato da 2 metri; collegamento delle baracche e del ponteggio (se di resistenza di terra inferiore a 200 hom) con conduttore equipotenziale in rame isolato da 16 mmq.

a corpo

1,0 268,87 -

268,87

11 Trabatello mobile prefabbricato in tubolare di lega, con piani di lavoro, botola, scale di accesso al piano, protezioni e quant'altro previsto dalle vigenti normative. Compresi oneri di nolo,montaggio,smontaggio, ritiro a fine lavori. Altezza sino a m.12. Costo per il primo mese.

N. 4,0 274,96 1

1.099,84

11.01 Trabatello mobile prefabbricato in tubolare di lega, con piani di lavoro, botola, scale di accesso al piano, protezioni e quant'altro previsto dalle vigenti normative. Compresi oneri di nolo,montaggio,smontaggio, ritiro a fine lavori. Altezza sino a m.12. Costo per i mesi successivi al primo.

N. 4,0 74,96 5

1.499,20

12 Illuminazione di cantiere ottenuta tramite faro alogeno su cavalletto trasportabile da 1000 W IP65. Costo per tutta la durata dei lavori.

N. 5,0 64,00 -

320,00

13 Copertura per posti di lavoro fissi costituita da struttura in tubi e giunti e tavolato in lamiera grecata (minimo 10 mq). Costo per il primo mese.

MQ. 15,0 20,09 1

301,35

13.01 Copertura per posti di lavoro fissi costituita da struttura in tubi e giunti e tavolato in lamiera grecata (minimo 10 mq). Costo per ogni mese successivo.

MQ. 15,0 0,67 9

90,45

14 Cartello di pericolo (avvertimento) in alluminio rettangolare mm 500x700 posato a parete. Costo per un anno.

N. 12,0 0,93 1

11,16

15 Cartello di divieto in alluminio rettangolare mm 500x700 posato a parete. Costo per un anno.

N. 16,0 3,87 1

61,92

16 Segnale di salvataggio o soccorso in alluminio rettangolare mm 400x600 posato a parete. Costo per un anno.

N. 14,0 1,70 1

23,80

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17 Segnale di informazione in alluminio rettangolare mm 500x700 posato a parete (norme per il primo soccorso, norme generali sulla prevenzione infortuni, norme per gli impianti elettrici, sili e tramogge, ponti di servizio, apparecchi di sollevamento, norme d'uso della sega circolare, per la piegaferri e la tagliaferri, delle betoniere, norme per gli imbracatori e di movimentazione dei carichi, norme di sicurezza nei lavori con fiamma ossiacetilenica, in luoghi ristretti, entro tubazioni e canalizzazioni, di indicazione delle portate gru, delle funi e catene, ecc.). Costo per un anno.

N. 4,0 3,77 1

15,08

18 Segnale di avvertimento in lamiera rifrangente triangolare lato mm 900 su palo spostabile. Costo per un anno.

N. 6,0 31,25 1

187,50

19 Estintore portatile a polvere da kg 6 omologato, montato a parete con apposita staffa e corredato di cartello di segnalazione. Compresa la manutenzione periodica prevista per legge. Costo mensile per almeno sei mesi.

N. 4,0 5,60 10

224,00

20 Cassetta di pronto soccorso (verificare il contenuto indicato con le recenti normative): 1 flacone di sapone liquido, 1 flacone disinfettante 250cc., 1 pomata per scottature, 1 confezione da 8 bende garza assortite, 10 confezioni da 10 garze sterili 10x10cm., 1 flacone di pomata antistaminica, 1 paio di forbici, 5 sacchetti di cotone da 50 g., 5 garze sterili 18x40cm., 2 confezioni da 2 guanti in vinile, 2 flaconi di acqua ossigenata, 1 flacone di clorossidante elettrolitico, 1 pinzetta sterile da 13 cm., 1 pinzetta sterile da 9 cm., 2 rocchetti di cerotto 2,5cm.x5m., confezioni 20 cerotti 2x7cm., 2 lacci emostatici, 1 confezione di ghiaccio istantaneo, 5 sacchetti polietilene monouso, 1 termometro clinico, 4 teli triangolari 96x96x136 cm., 1 bisturi monouso sterile, 1 bacinella reniforme, 4 stecche per frattura, 1 confezione da n. 10 siringhe sterili da 5cc., 1 confezione da n. 10 siringhe sterili da 10 cc., 2 mascherine con visiera, 1 confezione di benda tubolare a rete, 1 coperta isotermica oro/argento, 1 apribocca, 1 cannula, 1 elenco del contenuto. Costo annuale

N. 2,0 75,78 1

151,56

21 Redazione del piano operativo per la sicurezza conforme a quanto indicato nella procedura inserita nel PSC.

N. 5,0 200,00 -

1.000,00

22 Progetto impianto di terra di cantiere. N. 1,0 206,58 -

206,58

23 Progetto impianto contro le scariche atmosferiche di cantiere. N. 1,0 129,11 -

129,11

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24 Rapporto di valutazione del rischio rumore con indagine fonometrica. N. 1,0 154,94 -

154,94

25 Fornitura e posa in opera sulle coperture in prossimità degli accessi di gancio di sicurezza e tratti di fune di trattenuta, tipologie a scelta del CSE.

a corpo

1,0 2400,00

2.400,00

26 Protezione sommità di ferri d'armatura con tappi in pvc colorato. N. 1.000,0 0,12 -

120,00

27 Casco di protezine HD con bordatura regolabile e fascia antisudore.

N. 6,0 0,67 10

40,20

28 Guanti d'uso generale (rischio meccanico ed elettrici) in cotone spalmati di nitrile, al paio.

N. 6,0 2,12 10

127,20

29 Scarpe di sicurezza con lamina antiforo e suola con tasselli a scolpitura antisdrucciolevole.

N. 6,0 4,60 10

276,00

30 Stivali di sicurezza antiscivolo e impermeabili per le fasi di getto, al paio. N. 4,0 0,98 4

15,68

31 Informazione dei lavoratori sui contenuti dei piani di sicurezza al fine della loro corretta applicazione.

Ore 28,0 30,60 -

856,80

32 Pulizia locali servizi per il personale. Costo mensile per baracca. N. 1,0 17,56 10

175,60

33 Incontri iniziale e periodici del responsabile di cantiere con il CSE per esame piano di sicurezza, modalità di passaggio tra i Lotti e indicazione di direttive per la sua attuazione.

Ore 40,0 37,00 -

1.480,00

Arrotondamenti 0,00 57,03

TOTALE COSTI DIRETTI 0,00

TOTALE COSTI SPECIFICI 54.000,00

Totale costi della sicurezza CD+CS € 54.000,00

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Cronoprogramma dei lavori redatto ai sensi del punto 2.3.1 dell’allegato XV del D.Lgs.81/08

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GETSIONE INTEFERENZE:

Voci 4 e 7: attività svolta dalla stessa impresa, pertanto non si evince necessità di coordinamento tra imprese;

Voci 7 e 8: l’interferenza non sussiste in quanto le attività sono consecutive, pertanto l’impresa B interverrà nell’area solo a seguito di ultimazione dei lavori dell’impresa A;

Voci 5 e 8: l’interferenza non sussiste in quanto le attività sono consecutive, pertanto l’impresa B interverrà nell’area solo a seguito di ultimazione dei lavori dell’impresa A;

Voci 6 e 8: le lavorazioni si svolgono in aree diverse del cantiere pertanto si evidenzia solo l’interferenza temporale ma non spaziale;

Voci 6 e 9: le lavorazioni possono essere svolte in aree diverse del cantiere inoltre le stesse sono propedeutiche e pertanto non si evidenzia interferenza se non temporale;

Voci 9 e 13: le lavorazioni possono essere svolte in aree distinte del cantiere inoltre le fasi lavorative sono propedeutiche e pertanto non si evidenzia interferenza se non temporale;

Voci 9 e 14: l’interferenza non sussiste in quanto le attività sono consecutive, pertanto l’impresa B interverrà nell’area solo a seguito di ultimazione dei lavori dell’impresa A;

Voci 14 e 15: le lavorazioni possono essere svolte in aree distinte del cantiere

Voci 10, 14, 15:le lavorazioni interessano arre diverse del fabbricato, pertanto si evidenza solo un’interferenza temporale

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Schede delle fasi lavorative, redatte ai sensi del 2.2.3 dell’allegato XV del D.Lgs.81/08

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VALUTAZIONE DEI RISCHI: CONSIDERAZIONI GENERALI La Valutazione del Rischio cui è esposto il lavoratore richiede come ultima analisi quella della situazione in cui gli addetti alle varie posizioni di lavoro vengono a trovarsi. La Valutazione del Rischio è:

correlata con le scelte fatte per le attrezzature, per le sostanze, per la sistemazione dei luoghi di lavoro;

finalizzata all’individuazione e all’attuazione di misure e provvedimenti da attuare. Pertanto la Valutazione dei Rischi è legata sia al tipo di fase lavorativa in cantiere sia a situazioni determinate da sistemi quali ambiente di lavoro, strutture ed impianti utilizzati, materiali e prodotti coinvolti nei processi. METOLOGIA E CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI

La metodologia adottata nella Valutazione dei Rischi ha tenuto conto del contenuto specifico del D. Lgs. 81/08. La valutazione dei rischi ha avuto ad oggetto l’individuazione di tutti i pericoli esistenti negli ambienti e nei luoghi in cui operano gli addetti al Cantiere. In particolare è stata valutata la Probabilità di ogni rischio analizzato (con gradualità: improbabile, possibile, probabile, molto probabile) e la sua Magnitudo (con gradualità: lieve, modesta, grave, gravissima).

Dalla combinazione dei due fattori si è ricavata la Entità del rischio (nel seguito denominato semplicemente RISCHIO), con gradualità:

M.BASSO BASSO MEDIO ALTO

Gli orientamenti considerati si sono basati sui seguenti aspetti:

Studio del Cantiere di lavoro (requisiti degli ambienti di lavoro, vie di accesso, sicurezza delle attrezzature, microclima, illuminazione, rumore, agenti fisici e nocivi);

Identificazione delle attività eseguite in Cantiere (per valutare i rischi derivanti dalle singole fasi);

Conoscenza delle modalità di esecuzione del lavoro (in modo da controllare il rispetto delle procedure e se queste comportano altri rischi, ivi compresi i rischi determinati da interferenze tra due o più lavorazioni singole);

Le osservazioni compiute vengono confrontate con criteri stabiliti al fine di garantire la sicurezza e la Salute in base a:

norme legali Nazionali ed Internazionali;

norme di buona tecnica;

norme ed orientamenti pubblicati. Principi gerarchici della prevenzione dei rischi: 1. eliminazione dei rischi; 2. sostituire ciò che è pericoloso con ciò che non è pericoloso o lo è meno; 3. combattere i rischi alla fonte; 4. applicare provvedimenti collettivi di protezione piuttosto che individuali; 5. adeguarsi al progresso tecnico ed ai cambiamenti nel campo dell’informazione; 6. cercare di garantire un miglioramento del livello di protezione.

1 MOLTO BASSO

2 BASSO

3 MEDIO

4 ALTO

Lie

ve

Mo

desta

Gra

ve

Gra

vis

sim

a

Magnitudo

1 2 3 4

Improbabile

Fre

qu

en

za

1 1 1 2 2

Possibile 2 1 2 3 3

Probabile 3 2 3 4 4

Molto Probabile 4 2 3 4 4

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CASSERATURE IN LEGNO

ATTIVITA’ CONTEMPLATA

Trattasi della preparazione, taglio e posa in opera di cassaforme per strutture di fondazione, quali plinti e travi rovesce, o in elevazione, quali pilastri, solai, solette, travi, scale, ecc. In particolare si prevede: - approvvigionamento e movimentazione tavole in legno - taglio tavole con sega manuale o con sega circolare elettrica - posa casserature - disarmo - accatastamento, pulizia e movimentazione delle casserature

ATTREZZATURE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti ATTREZZATURE :

ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE SEGA CIRCOLARE SEGA A DENTI FINI PULISCITAVOLE

SOSTANZE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti SOSTANZE :

POLVERI DI LEGNO

OPERE PROVVISIONALI UTILIZZATE Nello svolgimento dell’ attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti OPERE PROVVISIONALI :

PONTE SU CAVALLETTI

RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.

Descrizione del Pericolo Probabilità Magnitudo Rischio

Scivolamenti, cadute a livello Possibile Modesta BASSO 2

Punture, tagli e abrasioni Possibile Modesta BASSO 2

Urti, colpi, impatti e compressioni Possibile Modesta BASSO 2

Caduta dall'alto Possibile Grave MEDIO 3

Elettrocuzione Possibile Grave MEDIO 3

Rumore (Effettuare valutazione specifica) Probabile Modesta MEDIO 3

Caduta di materiale dall'alto Possibile Grave MEDIO 3

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI

Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella

relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure preventive:

GENERALE

Attenersi alle misure generali di prevenzione nei confronti dei singoli rischi sopra individuati Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante L'esecuzione delle operazioni di pulizia, di applicazione di disarmanti, ed operazioni similari, devono essere effettuate in zona appartata, da operatori forniti di idonei D.P.I. e nella zona interessata deve essere impedito l'accesso alle persone non addette alle operazioni stesse

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L'area destinata alla lavorazione e stoccaggio delle casserature deve essere opportunamente delimitata e segnalata in relazione al tipo di lavorazione ed alle modalità di movimentazione dei materiali Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti E' buona norma utilizzare rastrelliere che consentono di rimuovere un solo pannello senza dover procedere allo sbloccaggio degli altri che devono rimanere ancorati agli elementi di sostegno Disporre la sega in un luogo piano e fuori dal passaggio. Prima di usarla controllare l'integrità delle parti elettriche ed il funzionamento delle protezioni (interruttore di marcia/arresto con relais di minima corrente, interruttore differenziale). Controllare che cuffia e schermi di protezione del disco siano a posto, che il coltello divisore sia a non più di 3 mm dal disco. Se la cuffia non protegge a sufficienza dalle schegge, usare gli occhiali di protezione. Tenere pulita l'area attorno alla sega e vicino tenere un bidone per i pezzi di legno di risulta.

CADUTA DALL'ALTO

Nei lavori con rischio di caduta dall'alto, ove non sia possibile disporre di impalcati fissi, i lavoratori devono usare idonea imbragatura di sicurezza Nei lavori in altezza ed in assenza di idonee protezioni atte ad impedire la caduta dall'alto, utilizzare idonei sistemi anticaduta Utilizzare andatoie con parapetto e scale a mano regolari e vincolate Le aperture lasciate nei solai per scopi diversi devono essere protette al momento stesso del disarmo al fine di evitare la caduta di persone attraverso le medesime Deve essere vietato arrampicarsi lungo i casseri e sostare con i piedi sulle "cravatte" o su tavole disposte fra i tiranti, per eseguire le operazioni di getto Nei punti non protetti dai ponteggi esterni occorre approntare passerelle di circolazione e parapetti idonei. Le passerelle e i parapetti possono anche essere realizzati assieme con le casseforme (ad esempio: per le travi orizzontali) Le rampe scale devono essere protette con parapetti fin dalla fase di armatura, i parapetti devono essere poi rifatti subito dopo il disarmo e mantenuti fino alla posa in opera delle ringhiere

CADUTA DI MATERIALE DALL'ALTO

Deve essere impedito che tavole e pezzi di legno cadano sui posti di passaggio, mediante sbarramenti od altri opportuni accorgimenti La zona di disarmo deve essere convenientemente sbarrata al fine di evitare l'accesso ai non addetti alle operazioni Durante il disarmo va impedito che tavole e pezzi di legno cadano sui posti di passaggio, mediante sbarramenti od altri opportuni accorgimenti. E' vietato gettare elementi dall'alto indiscriminatamente. I posti di lavoro a carattere continuativo sottoposti al rischio di caduta di materiale dall'alto per la presenza di apparecchi di sollevamento od in prossimità dei ponteggi, devono essere protetti con solido impalcato sovrastante Il disarmo deve essere effettuato da operai esperti sotto la sorveglianza del preposto, dopo benestare del direttore dei lavori. Per tutti gli addetti alle operazioni di disarmo è sempre prescritto l'uso dell'elmetto

URTI, COLPI, IMPATTI E COMPRESSIONI

Lo stoccaggio degli elementi confezionati deve essere realizzato in modo tale da garantire la stabilità al ribaltamento, tenute presenti le eventuali azioni di agenti atmosferici o azioni esterne meccaniche. Le operazioni di aggancio, sollevamento e trasporto devono essere rese agevoli e sicure Le casserature in legno assemblate e stoccate a terra devono sempre essere posizionate in modo stabile e sicuro. La posizione coricata, pur essendo la più stabile, non garantisce contro le deformazioni, pertanto è quasi sempre necessario procedere allo stoccaggio verticale dei pannelli

PUNTURE, TAGLI ED ABRASIONI

Quando viene utilizzata la sega, mettere cuffie o tappi auricolari. Non distrarsi e non avvicinare mai le dita alla lama. Pulire il piano di lavoro. Sul pezzo da tagliare segnare il taglio da eseguire e verificare che la cuffia sia regolata sullo spessore del pezzo da tagliare. Avviata la sega, spingere il pezzo contro la lama con continuità, tenendo le mani distanti dalla lama stessa. Per avvicinare piccoli pezzi alla lama usare gli spingitoi o delle stecche di legno. Quando si taglia una tavola lunga e che sporge molto dal piano di lavoro, appoggiare l'estremità libera su un cavalletto. Finito di segare un pezzo, spegnere subito la sega. Particolare cura deve essere posta nella pulizia dopo il disarmo; le tavole devono essere pulite dai chiodi e le "mascelle" raccolte in appositi gabbioni

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SCIVOLAMENTI, CADUTE A LIVELLO

Durante le operazioni di disarmo, nessun operaio deve accedere nella zona ove tale disarmo è in corso; in tale zona di operazioni non si deve accedere fino a quando non sono terminate le operazioni di pulizia e riordino, al fine di evitare di inciampare nel materiale, di ferirsi con chiodi, etc

ELETTROCUZIONE

Verificare periodicamente l'integrità dei macchinari elettrici e relativi cavi RUMORE

Attuare gli interventi tecnici, organizzativi e procedurali concretamente attuabili al fine di ridurre al minimo i rischi derivanti dall'esposizione al rumore Le macchine per il taglio delle tavole sono notevolmente rumorose pertanto, devono esser opportunamente isolate dalle altre zone di lavoro, per evitare l'esposizione a rumore dei non addetti.Durante l'impiego gli addetti devono fare uso dei D.P.I. per la protezione dell'udito

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) I lavoratori addetti alla lavorazione devono utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” :

Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420) Elmetto (Conforme UNI EN 397) Cuffia o inserti antirumore (Se necessario da valutazione) Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344) Sistema anticaduta con imbracatura e cordico con dissipatore (Per lavori in altezza non protetti) Indumenti protettivi adeguati (Conforme UNI EN 342-343)

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CASSERATURE METALLICHE

ATTIVITA’ CONTEMPLATA

Il lavoro consiste nella realizzazione di casseri metallici per contenimento del cls. in fase di getto, fino al consolidamento, per eseguire poi il disarmo. In particolare, si prevede: - movimentazione pannelli metallici - posa pannelli - disarmo - accatastamento, pulizia e movimentazione delle casserature metalliche

ATTREZZATURE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti ATTREZZATURE :

ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE GRU GANCI, FUNI, IMBRACATURE

OPERE PROVVISIONALI UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti OPERE PROVVISIONALI :

PONTE SU CAVALLETTI

RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.

Descrizione del Pericolo Probabilità Magnitudo Rischio

Scivolamenti, cadute a livello Possibile Modesta BASSO 2

Punture, tagli e abrasioni Possibile Modesta BASSO 2

Caduta dall'alto Possibile Grave MEDIO 3

Rumore (Effettuare valutazione specifica) Probabile Modesta MEDIO 3

Urti, colpi, impatti e compressioni Probabile Modesta MEDIO 3

Caduta di materiale dall'alto Possibile Grave MEDIO 3

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI

Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella

relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure preventive:

GENERALE

L'esecuzione delle operazioni di pulizia, di applicazione di disarmanti, ed operazioni similari, devono essere effettuate in zona appartata, da operatori forniti di idonei D.P.I. e nella zona interessata deve essere impedito l'accesso alle persone non addette alle operazioni stesse Attenersi alle misure generali di prevenzione nei confronti dei singoli rischi sopra individuati L'area destinata alla lavorazione e stoccaggio delle casserature deve essere opportunamente delimitata e segnalata in relazione al tipo di lavorazione ed alle modalità di movimentazione dei materiali Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti Per la movimentazione meccanica dei casseri metallici, attenersi scrupolosamente alle relative procedure di sicurezza indicate nella scheda relativa all'utilizzo della Gru.

CADUTA DALL'ALTO

Deve essere vietato arrampicarsi lungo i casseri e sostare con i piedi sulle "cravatte" o su tavole disposte fra i tiranti, per eseguire le operazioni di getto Nei lavori in altezza ed in assenza di idonee protezioni atte ad impedire la caduta dall'alto, utilizzare idonei sistemi anticaduta

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Utilizzare andatoie con parapetto e scale a mano regolari e vincolate Le rampe scale devono essere protette con parapetti fin dalla fase di armatura, i parapetti devono essere poi rifatti subito dopo il disarmo e mantenuti fino alla posa in opera delle ringhiere Nei lavori con rischio di caduta dall'alto, ove non sia possibile disporre di impalcati fissi, i lavoratori devono usare idonea imbragatura di sicurezza Nei punti non protetti dai ponteggi esterni occorre approntare passerelle di circolazione e parapetti idonei. Le passerelle e i parapetti possono anche essere realizzati assieme con le casseforme (ad esempio: per le travi orizzontali) Le aperture lasciate nei solai per scopi diversi devono essere protette al momento stesso del disarmo al fine di evitare la caduta di persone attraverso le medesime

CADUTA DI MATERIALE DALL'ALTO

I posti di lavoro a carattere continuativo sottoposti al rischio di caduta di materiale dall'alto per la presenza di apparecchi di sollevamento od in prossimità dei ponteggi, devono essere protetti con solido impalcato sovrastante Il disarmo deve essere effettuato da operai esperti sotto la sorveglianza del preposto, dopo benestare del direttore dei lavori. Per tutti gli addetti alle operazioni di disarmo è sempre prescritto l'uso dell'elmetto La zona di disarmo deve essere convenientemente sbarrata al fine di evitare l'accesso ai non addetti alle operazioni

URTI, COLPI, IMPATTI E COMPRESSIONI

Lo stoccaggio degli elementi confezionati deve essere realizzato in modo tale da garantire la stabilità al ribaltamento, tenute presenti le eventuali azioni di agenti atmosferici o azioni esterne meccaniche. Le operazioni di aggancio, sollevamento e trasporto devono essere rese agevoli e sicure

SCIVOLAMENTI, CADUTE A LIVELLO

Durante le operazioni di disarmo, nessun operaio deve accedere nella zona ove tale disarmo è in corso; in tale zona di operazioni non si deve accedere fino a quando non sono terminate le operazioni di pulizia e riordino, al fine di evitare di inciampare nel materiale, di ferirsi con chiodi, etc

RUMORE

Attuare gli interventi tecnici, organizzativi e procedurali concretamente attuabili al fine di ridurre al minimo i rischi derivanti dall'esposizione al rumore

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) I lavoratori addetti alla lavorazione devono utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” :

Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420) Elmetto (Conforme UNI EN 397) Cuffia o inserti antirumore (Se necessario da valutazione) Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344) Sistema anticaduta con imbracatura e cordico con dissipatore (Per lavori in altezza non protetti) Indumenti protettivi adeguati (Conforme UNI EN 342-343)

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CONTROSOFFITTI

ATTIVITA’ CONTEMPLATA

La fase consiste nella realizzazione di controsoffittature mediante pannelli modulari di diversa natura messi in opera su profili metallici portanti.

ATTREZZATURE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti ATTREZZATURE :

ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE TRAPANO ELETTRICO SEGA CIRCOLARE CHIODATRICE PNEUMATICA

RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.

Descrizione del Pericolo Probabilità Magnitudo Rischio

Punture, tagli e abrasioni Possibile Modesta BASSO 2

Caduta dall'alto Possibile Grave MEDIO 3

Elettrocuzione Possibile Grave MEDIO 3

Rumore (Effettuare valutazione specifica) Probabile Modesta MEDIO 3

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI

Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella

relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure preventive:

GENERALE

Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante Attenersi alle misure generali di prevenzione nei confronti dei singoli rischi sopra individuati Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti

CADUTA DALL'ALTO

Verificare che le opere provvisionali ed impalcati siano allestiti ed utilizzati correttamente ELETTROCUZIONE

L'apparecchiatura elettrica deve essere verificata prima d'ogni fase di lavoro e la sua alimentazione deve avvenire da quadro elettrico a norma collegato a terra e munito dei dispositivi di protezione.

RUMORE

Attuare gli interventi tecnici, organizzativi e procedurali concretamente attuabili al fine di ridurre al minimo i rischi derivanti dall'esposizione al rumore

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) I lavoratori addetti alla lavorazione devono utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” :

Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420) Cuffia o inserti antirumore (Se necessario da valutazione) Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344) Sistema anticaduta con imbracatura e cordino con dissipatore (Per lavori in altezza non protetti) Tuta di lavoro

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DISARMO STRUTTURE CA

ATTIVITA’ CONTEMPLATA

Operazioni di disarmo delle armature provvisionali di sostegno delle strutture portanti e dei solai in cemento armato.

ATTREZZATURE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti ATTREZZATURE :

ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE

SOSTANZE UTILIZZATE Nello svolgimento dell’ attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti SOSTANZE :

ACIDI GRASSI IN NAFTA (DISARMANTI)

RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.

Descrizione del Pericolo Probabilità Magnitudo Rischio

Punture, tagli e abrasioni Possibile Modesta BASSO 2

Urti, colpi, impatti e compressioni Possibile Modesta BASSO 2

Caduta dall'alto Possibile Grave MEDIO 3

Rumore (Effettuare valutazione specifica) Probabile Modesta MEDIO 3

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI

Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella

relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure preventive:

GENERALE

Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante Attenersi alle misure generali di prevenzione nei confronti dei singoli rischi sopra individuati Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) I lavoratori addetti alla lavorazione devono utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” :

Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344)

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ESECUZIONE DI PILASTRI

ATTIVITA’ CONTEMPLATA

Esecuzione delle casserature, armatura e getto mediante autobetoniera dei pilastri in c.a..

ATTREZZATURE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti ATTREZZATURE :

ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE AUTOBETONIERA AUTOPOMPA PER GETTO

SOSTANZE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti SOSTANZE :

CEMENTO O MALTA CEMENTIZIA ADDITIVO PER MALTE

RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.

Descrizione del Pericolo Probabilità Magnitudo Rischio

Getti e schizzi Probabile Lieve BASSO 2

Scivolamenti, cadute a livello Possibile Modesta BASSO 2

Punture, tagli e abrasioni Possibile Modesta BASSO 2

Urti, colpi, impatti e compressioni Possibile Modesta BASSO 2

Caduta dall'alto Possibile Grave MEDIO 3

Elettrocuzione Possibile Grave MEDIO 3

Rumore (Effettuare valutazione specifica) Probabile Modesta MEDIO 3

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI

Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella

relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure preventive:

GENERALE

Prima di porre in opera le gabbie, pulire accuratamente il piano di appoggio e dare il disarmante ai casseri. Mettere i piedi sempre su zone stabili. Non camminare sulle pignatte: predisporre idonei percorsi con delle tavole. Se i ferri di ripresa dei pilastri devono restare a lungo esposti, proteggerli con un perimetro di tavole o con speciali tappi in gomma. In ogni caso segnalare e proteggere con delle tavole qualsiasi spezzone di ferro sporgente e che non sia ripiegato o non termini con un gancio. Quando vengono movimentati tondini e gabbie di ferro, stare con il busto eretto. Se occorre chinarsi, piegare le ginocchia. Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante Attenersi alle misure generali di prevenzione nei confronti dei singoli rischi sopra individuati Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti

CADUTA DALL'ALTO

Per le operazioni di getto dei pilastri è necessario utilizzare appositi trabattelli, provvisti di regolare parapetto e che offrano garanzie di stabilità Nel caso di opere in conglomerato cementizio, quando non si provveda alla costruzione da terra di una normale impalcatura, prima di iniziare l'erezione delle casseforme per il getto dei pilastri perimetrali, deve essere sistemato, in corrispondenza al piano raggiunto, un regolare ponte di sicurezza a sbalzo, il cui sottoponte può essere considerato il ponte a sbalzo del piano sottostante

CADUTA DI MATERIALE DALL'ALTO

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I pilastri, le travi o gli interi telai devono essere solidamente sostenuti o puntellati fino all'entrata in efficienza dei collegamenti definitivi alla parte di costruzione già montata e in condizioni stabili.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) I lavoratori addetti alla lavorazione devono utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” :

Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344) Indumenti protettivi adeguati (Conforme UNI EN 342-343)

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ESECUZIONE DI TRACCE IN MURATURA

ATTIVITA’ CONTEMPLATA

Trattasi della formazione di tracce in muratura di qualsiasi natura per l'alloggiamento di tubazioni in genere, compreso la chiusura al grezzo delle tracce stesse.

ATTREZZATURE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti ATTREZZATURE :

ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE UTENSILI ELETTRICI PORTATILI MARTELLO DEMOLITORE ELETTRICO MAZZA E SCALPELLO INTONACATRICE SCANALATORE SPAZZOLA D’ACCIAIO

SOSTANZE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti SOSTANZE :

POLVERI INERTI

OPERE PROVVISIONALI UTILIZZATE Nello svolgimento dell’ attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti OPERE PROVVISIONALI :

PONTE SU CAVALLETTI SCALA DOPPIA PONTEGGIO MOBILE

RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI

La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.

Descrizione del Pericolo Probabilità Magnitudo Rischio

Scivolamenti, cadute a livello Possibile Modesta BASSO 2

Punture, tagli e abrasioni Possibile Modesta BASSO 2

Inalazione di polveri e fibre Probabile Modesta MEDIO 3

Elettrocuzione Possibile Grave MEDIO 3

Proiezione di schegge Possibile Grave MEDIO 3

Rumore (Effettuare valutazione specifica) Probabile Modesta MEDIO 3

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI

Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella

relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure preventive:

GENERALE

Attenersi alle disposizioni del progetto esecutivo dell'impianto e non introdurre variazioni se non concordate con il direttore dei lavori Attenersi alle misure generali di prevenzione nei confronti dei singoli rischi sopra individuati Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti

SCIVOLAMENTI, CADUTE A LIVELLO

Per le tubazioni passate sulle solette, provvedere al ricoprimento con calcestruzzo in modo da proteggere le tubazioni stesse ed evitare inciampi indesiderati

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ELETTROCUZIONE

E' fatto divieto di di lavorare su quadri in tensione Per lavorare sui quadri elettrici occorre che il personale preposto sia qualificato ed abbia i requisiti necessari per poter svolgere questa mansione Nelle prese con fusibili possono essere stati sostituiti gli stessi con altri di amperaggio diverso, controllare che l'amperaggio del fusibile sia conforme ai dati di targa della presa Installare prese e spine adeguate al luogo ed alla posa rispettando il grado di protezione meccanica, controllare che gli involucri delle prese e delle spine non siano deteriorati, in tale caso provvedere alla sostituzione Non è consentito manomettere il blocco meccanico delle prese interbloccate L'installazione di spine e prese deve essere adeguata al tipo di posa ed al luogo (grado di protezione) I quadri elettrici devono essere disattivato a monte della fornitura; se ciò non è possibile, segregare i morsetti in entrata dell'interruttore generale Controllare sempre che il quadro non abbia una doppia linea di alimentazione o che all'interno del quadro siano state passate delle altre linee di alimentazione che possono essere in tensione Gli addetti ai lavori dovranno provvedere alla realizzazione di tutte le prove di laboratorio necessarie per dichiarare il quadro a norma ed idoneo all'installazione Realizzare i collegamenti delle prese in maniera conforme alle vigenti normative, in caso di alimentazione di una presa o di un gruppo prese controllare sempre l'esatto collegamento

INALAZIONE DI POLVERI E FIBRE

Per ridurre la polverosità irrorare con acqua durante l'esecuzione di tracce o fori

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) I lavoratori addetti alla lavorazione devono utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” :

Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420) Elmetto (Conforme UNI EN 397) Cuffia o inserti antirumore (Se necessario da valutazione) Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344) Occhiali protettivi (Conformi UNI EN 166) Mascherina antipolvere (Conforme UNI EN 149)

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ESECUZIONE DI MASSETTI

ATTIVITA’ CONTEMPLATA

Trattasi della realizzazione di massetti in calcestruzzo semplice o alleggerito per sottofondo di pavimenti, formazione di pendenze, ecc.

ATTREZZATURE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti ATTREZZATURE :

ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE COSTIPATORE

RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.

Descrizione del Pericolo Probabilità Magnitudo Rischio

Gas e vapori Improbabile Grave BASSO 2

Rumore (Effettuare valutazione specifica) Probabile Lieve BASSO 2

Scivolamenti, cadute a livello Possibile Modesta BASSO 2

Punture, tagli e abrasioni Possibile Modesta BASSO 2

Elettrocuzione Possibile Grave MEDIO 3

Investimento Possibile Grave MEDIO 3

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI

Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella

relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure preventive:

GENERALE

Impedire l'avvicinamento di persone non addette ai lavori Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante

ELETTROCUZIONE

E' consentito l'uso, in deroga al collegamento elettrico di terra, di utensili elettrici portatili purchè dotati di doppio isolamento certificato da istituto riconosciuto Accertarsi della assenza di linee elettriche interrate o altri impianti nell'area di lavoro Assicurarsi della predisposizione di un regolare impianto di terra ed installare un interruttore differenziale ad alta sensibilità

RUMORE

Attuare gli interventi tecnici, organizzativi e procedurali concretamente attuabili al fine di ridurre al minimo i rischi derivanti dall'esposizione al rumore

INVESTIMENTO

Durante lo scarico del misto dagli autocarri occorrerà assistere il conducente sia durante l'avvicinamento che durante lo scarico stesso, interrompendo le lavorazioni in atto

GAS E VAPORI

Aerare bene i locali di lavoro durante l'utilizzo del costipatore manuale a motore all'interno di edifici

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.)

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I lavoratori addetti alla lavorazione devono utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” :

Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420) Elmetto (Conforme UNI EN 397) Cuffia o inserti antirumore (Se necessario da valutazione) Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344) Mascherina antipolvere (Conforme UNI EN 149)

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ESECUZIONE VESPAI

ATTIVITA’ CONTEMPLATA

Trattasi della esecuzione di vespai di sottofondo areati o semplici. Si prevedono le seguenti fasi lavorative: - Preparazione del terreno di sottofondo con uno strato di livellamento ottenuto con un getto di calcestruzzo magro, preceduto eventualmente da uno strato di ghiaione ben rullato - Predisposizione di eventuali tubazioni impiantistiche - Successiva disposizione della rete elettrosaldata ed eventuali ferri aggiuntivi di armatura - Esecuzione del getto di calcestruzzo e vibratura - Pulizia e movimentazione dei residui

ATTREZZATURE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti ATTREZZATURE :

ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE AUTOBETONIERA COSTIPATORE AUTOCARRO CON CASSONE RIBALTABILE

RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.

Descrizione del Pericolo Probabilità Magnitudo Rischio

Inalazione di polveri e fibre Probabile Lieve BASSO 2

Investimento Improbabile Grave BASSO 2

Scivolamenti, cadute a livello Possibile Modesta BASSO 2

Elettrocuzione Possibile Grave MEDIO 3

Rumore (Effettuare valutazione specifica) Probabile Modesta MEDIO 3

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI

Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella

relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure preventive:

GENERALE

Impedire l’avvicinamento di persone non addette ai lavori Verificare l’uso costante dei D.P.I. da parte di tutto il personale operante Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante

ELETTROCUZIONE

E’ consentito l’uso, in deroga al collegamento elettrico di terra, di utensili elettrici portatili purchè dotati di doppio isolamento certificato da istituto riconosciuto Accertarsi della assenza di linee elettriche interrate o altri impianti nell’area di lavoro Assicurarsi della predisposizione di un regolare impianto di terra ed installare un interruttore differenziale ad alta sensibilità

RUMORE

Attuare gli interventi tecnici, organizzativi e procedurali concretamente attuabili al fine di ridurre al minimo i rischi derivanti dall'esposizione al rumore

INVESTIMENTO

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Durante lo scarico del ghiaione dagli autocarri occorrerà assistere il conducente sia durante l’avvicinamento che durante lo scarico stesso, interrompendo le lavorazioni in atto

GAS E VAPORI

Areare bene i locali di lavoro durante l’utilizzo di attrezzature a motore all’interno di edifici

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) I lavoratori addetti alla lavorazione devono utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” :

Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420) Elmetto (Conforme UNI EN 397) Cuffia o inserti antirumore (Se necessario da valutazione) Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344) Maschera pieno facciale (Conforme UNI EN 136)

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FONDAZIONI

ATTIVITA’ CONTEMPLATA

Esecuzione delle casserature al piano di fondazione, posa delle armature e getto, mediante autobetoniera, delle strutture di fondazione in conglomerato cementizio armato.

ATTREZZATURE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti ATTREZZATURE :

ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE AUTOBETONIERA

SOSTANZE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti SOSTANZE :

CEMENTO O MALTA CEMENTIZIA ADDITIVO PER MALTE

RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI

La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.

Descrizione del Pericolo Probabilità Magnitudo Rischio

Getti e schizzi Probabile Lieve BASSO 2

Allergeni Improbabile Grave BASSO 2

Vibrazioni (Effettuare valutazione specifica) Possibile Modesta BASSO 2

Scivolamenti, cadute a livello Possibile Modesta BASSO 2

Punture, tagli e abrasioni Possibile Modesta BASSO 2

Urti, colpi, impatti e compressioni Possibile Modesta BASSO 2

Caduta dall'alto Possibile Grave MEDIO 3

Inalazione di polveri e fibre Probabile Modesta MEDIO 3

Elettrocuzione Possibile Grave MEDIO 3

Investimento Possibile Grave MEDIO 3

Rumore (Effettuare valutazione specifica) Probabile Modesta MEDIO 3

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI

Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella

relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure preventive:

GENERALE

Fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi. Uno di questi è rappresentato dai ferri di ripresa del cemento armato emergenti dal piano di lavoro.Tutti i ferri di ripresa devono essere coperti con cappuccetti in gomma o con altro sistema idoneo, al fine di evitare gravi ferite al viso o al corpo in caso di urti o cadute accidentali Per gli attraversamenti degli scavi aperti utilizzare passerelle provviste da ambo i lati di normali parapetti Usare scale a mano legate e che superino di almeno m. 1 il piano superiore di arrivo per l'accesso al fondo scavo Verificare la scarpata di scavo prima di iniziare i lavori di fondazione in prossimità della medesima; pulire il bordo superiore dello scavo Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante Attenersi alle misure generali di prevenzione nei confronti dei singoli rischi sopra individuati Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti

URTI, COLPI, IMPATTI E COMPRESSIONI

Tenere lontano le persone non addette durante lo scarico e la movimentazione dei ferri PUNTURE, TAGLI ED ABRASIONI

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Utilizzare macchinari dotati di dispositivi di protezione delle parti in movimento

ELETTROCUZIONE

Verificare periodicamente l'integrità dei macchinari elettrici e relativi cavi

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) I lavoratori addetti alla lavorazione devono utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” :

Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420) Elmetto (Conforme UNI EN 397) Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344) Mascherina antipolvere (Conforme UNI EN 149)

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GETTO CLS MEDIANTE AUTOBETONIERA

ATTIVITA’ CONTEMPLATA

Trattasi del getto del calcestruzzo per le opere in c.a., eseguito mediante Autobetoniera e autopompa, compresa la assistenza al getto, la compattazione e la vibratura del calcestruzzo.

ATTREZZATURE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti ATTREZZATURE :

AUTOBETONIERA

OPERE PROVVISIONALI UTILIZZATE Nello svolgimento dell’ attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti OPERE PROVVISIONALI :

ANDATOIE E PASSERELLE

RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.

Descrizione del Pericolo Probabilità Magnitudo Rischio

Ribaltamento Improbabile Grave BASSO 2

Vibrazioni (Effettuare valutazione specifica) Possibile Modesta BASSO 2

Rumore (Effettuare valutazione specifica) Possibile Modesta BASSO 2

Punture, tagli e abrasioni Possibile Modesta BASSO 2

Urti, colpi, impatti e compressioni Possibile Modesta BASSO 2

Elettrocuzione Possibile Grave MEDIO 3

Investimento Possibile Grave MEDIO 3

Caduta di materiale dall'alto Possibile Grave MEDIO 3

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI

Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella

relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure preventive:

GENERALE

Tenersi a distanza di sicurezza durante le manovre di avvicinamento ed allontanamento della benna Attenersi alle istruzioni relative all'utilizzo dell'autobetoniera, riportate nella allegata scheda Assicurarsi, prima del getto, che i ferri di ripresa delle armature siano adeguatamente ricoperti mediante cappuccetti in gomma o altri sistemi atti ad evitare il contatto diretto con le parti sporgenti delle armature stesse Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante

CADUTA DI MATERIALE DALL'ALTO

Durante gli spostamenti e lo scarico tenere fermo il canale ELETTROCUZIONE

Prima del getto assicurarsi percorsi sicuri e stabili ed assicurarsi della protezione di tutte le aperture verso gli scavi o verso il vuoto con altezza maggiore di 2.00 m

RUMORE

Effettuare la valutazione del rischio rumore ai sensi dell'Art.190 del D.Lgs.81/08 ed adottare le conseguenti misure di prevenzione in funzione del livello di esposizione calcolato.

INVESTIMENTO

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Richiedere l'aiuto di personale a terra per eseguire le manovre in spazi ristretti o quando la visibilità è incompleta

RIBALTAMENTO

Assicurarsi, inoltre, della stabilità dei casseri di contenimento del getto e delle banchinature predisposte L'autobetoniera deve mantenere una distanza di sicurezza di almeno 2 metri dal ciglio di eventuali scavi e, in corrispondenza del ciglio dello scavo lungo il quale si posizionano le ruote dell'autobetoniera, dovrà essere posta una "battuta" invalicabile. Non far transitare o stazionare la betoniera in prossimità del bordo degli scavi o altre zone instabili

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) I lavoratori addetti alla lavorazione devono utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” :

Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420) Elmetto (Conforme UNI EN 397) Cuffia o inserti antirumore (Se necessario da valutazione) Stivali antinfortunistici (Conformi UNI EN 345-344)

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IMPIANTO ASCENSORE

ATTIVITA’ CONTEMPLATA

Trattasi del montaggio dell'impianto ascensore in vano predisposto, compreso opere accessorie e murarie. In particolare si prevede: Approvvigionamento e movimentazione materiali Opere murarie Montaggio guide, argano di trazione o pistone oleodinamico Montaggio centralina, quadro elettrico Montaggio cabina, porte di piano ed accessori

ATTREZZATURE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti ATTREZZATURE :

ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE UTENSILI ELETTRICI PORTATILI SALDATRICE ELETTRICA TRAPANO ELETTRICO

OPERE PROVVISIONALI UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti OPERE PROVVISIONALI :

PONTE SU CAVALLETTI ANDATOIE E PASSERELLE

RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI

La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.

Descrizione del Pericolo Probabilità Magnitudo Rischio

Rumore (Effettuare valutazione specifica) Possibile Modesta BASSO 2

Urti, colpi, impatti e compressioni Possibile Modesta BASSO 2

Elettrocuzione Possibile Grave MEDIO 3

Punture, tagli e abrasioni Probabile Modesta MEDIO 3

Caduta di materiale dall'alto Possibile Grave MEDIO 3

Caduta dall'alto Probabile Grave ALTO 4

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI

Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella

relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure preventive:

GENERALE

Attenersi alle schede relative all'utilizzo delle attrezzature e delle opere provvisionali utilizzate Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante Attenersi alle misure generali di prevenzione nei confronti dei singoli rischi sopra individuati Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti

CADUTA DALL'ALTO

Eseguire le impacature di servizio nel vano di corsa secondo le istruzioni specifiche della casa costruttrice dell'impianto ascensore

CADUTA DI MATERIALE DALL'ALTO

Gli utensili impiegati devono essere tenuti in apposite guaine o assicurati in modo da impedirne la caduta

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ELETTROCUZIONE

Utilizzare attrezzature dotate di idoneo isolamento elettrico Prima dell'utilizzo di attrezzature a funzionamento elettrico, accertarsi che l'impianto elettrico e di terra di cantiere sia conforme alle disposizioni di legge (vedi scheda installazione cantiere, sezione impianto elettrico di cantiere) Utilizzare utensili elettrici con marchio IMQ Non lavorare mai su parti in tensione

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) I lavoratori addetti alla lavorazione devono utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” :

Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420) Elmetto (Conforme UNI EN 397) Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344) Sistema anticaduta con imbracatura e cordico con dissipatore (Per lavori in altezza non protetti)

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IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO

ATTIVITA’ CONTEMPLATA

Il lavoro consiste nella realizzazione dell'impianto di condizionamento. In particolare si prevedono le seguenti attività: - Tracciamenti - Esecuzione di tracce e fori, preparazione e posa delle tubazioni degli impianti (in parte a pavimento ed in parte a soffitto) - Montaggio ventilconvettori - Movimentazione con autogru di pompa di calore e montaggio - Collaudo impianto.

ATTREZZATURE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti ATTREZZATURE :

ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE UTENSILI ELETTRICI PORTATILI MARTELLO DEMOLITORE ELETTRICO SALDATRICE OSSIACETILENICA GRU FILIERA ELETTRICA PORTATILE

OPERE PROVVISIONALI UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti OPERE PROVVISIONALI :

PONTE SU CAVALLETTI SCALA IN METALLO

RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI

La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.

Descrizione del Pericolo Probabilità Magnitudo Rischio

Movimentazione manuale dei carichi (Per movimentazione non sporadica effettuare valutazione specifica)

Probabile Lieve BASSO 2

Inalazione di polveri e fibre Probabile Lieve BASSO 2

Punture, tagli e abrasioni Possibile Modesta BASSO 2

Urti, colpi, impatti e compressioni Possibile Modesta BASSO 2

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI

Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella

relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure preventive:

GENERALE

Controllare frequentemente l'integrità delle opere provvisionali Sensibilizzare periodicamente il personale relativamente ai rischi specifici delle operazioni da eseguire Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante

INALAZIONE DI POLVERI E FIBRE

Per ridurre la polverosità irrorare con acqua durante la esecuzione dei fori MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

Per carichi pesanti e/o ingombranti la massa va movimentata con l'intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo

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Rispettare le istruzioni impartite per una esatta e corretta posizione da assumere nella movimentazione dei carichi Impartire tempestivamente agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti e/o ingombranti

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) I lavoratori addetti alla lavorazione devono utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” :

Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420) Elmetto (Conforme UNI EN 397) Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344) Occhiali protettivi (Conformi UNI EN 166) Mascherina antipolvere (Conforme UNI EN 149)

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IMPIANTO DI RISCALDAMENTO CENTRALIZZATO

ATTIVITA’ CONTEMPLATA

Il lavoro consiste nella realizzazione dell'impianto di riscaldamento di tipo centralizzato, compreso il montaggio della caldaia e degli elementi radianti di diverso tipo. In particolare: - Tracciamenti - Esecuzione di tracce e fori - Preparazione e posa delle tubazioni dell' impianto - Montaggio caldaia e corpi radianti - Collaudo impianto - Pulizia e rimozione residui

ATTREZZATURE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti ATTREZZATURE :

ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE UTENSILI ELETTRICI PORTATILI MARTELLO DEMOLITORE ELETTRICO SCANALATRICE PER MURI ED INTONACI SALDATRICE OSSIACETILENICA GRU

SOSTANZE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti SOSTANZE :

POLVERI INERTI CEMENTO O MALTA CEMENTIZIA

OPERE PROVVISIONALI UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti OPERE PROVVISIONALI :

PONTE SU CAVALLETTI SCALA IN METALLO

Nota: Per le attrezzature di lavoro, le sostanze, le opere provvisionali sopra indicate, si farà riferimento alle schede specifiche, riportanti i relativi rischi, misure di prevenzione e dispositivi di protezione da indossare.

RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.

Descrizione del Pericolo Probabilità Magnitudo Rischio

Caduta dall'alto Possibile Grave MEDIO 3

Movimentazione manuale dei carichi (Per movimentazione non sporadica effettuare valutazione specifica)

Possibile Grave MEDIO 3

Inalazione di polveri e fibre Possibile Grave MEDIO 3

Calore, fiamme, esplosione Possibile Grave MEDIO 3

Rumore (Effettuare valutazione specifica) Possibile Grave MEDIO 3

Punture, tagli e abrasioni Possibile Grave MEDIO 3

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI

Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella

relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure preventive:

GENERALE

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Per la movimentazione meccanica dei carichi , attenersi scrupolosamente alle procedure di sicurezza indicate nella scheda relativa all'utilizzo della Gru o degli altri apparecchi di sollevamento effettivamente utilizzati. Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante Attenersi alle misure generali di prevenzione nei confronti dei singoli rischi sopra individuati Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti

CADUTA DALL'ALTO

Verificare che le opere provvisionali ed impalcati siano allestiti ed utilizzati correttamente RUMORE

Attuare gli interventi tecnici, organizzativi e procedurali concretamente attuabili al fine di ridurre al minimo i rischi derivanti dall'esposizione al rumore

INALAZIONE DI POLVERI E FIBRE

Per ridurre la polverosità irrorare con acqua durante l'esecuzione di tracce o fori MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

Durante la movimentazione manuale di carichi pesanti ai lavoratori dovrà essere raccomandato di non effettuare movimento di torsione o inclinazione del tronco Sarà evitato il sollevamento di materiali troppo pesanti da parte di un singolo lavoratore. Per carichi pesanti e/o ingombranti la massa va movimentata con l'intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) I lavoratori addetti alla lavorazione devono utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” :

Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420) Elmetto (Conforme UNI EN 397) Cuffia o inserti antirumore (Se necessario da valutazione) Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344) Occhiali protettivi (Conformi UNI EN 166) Equipaggiamento completo per saldatori (Vedi dettaglio relativo alla scheda della saldatrice)

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IMPIANTO ELETTRICO INTERNO

ATTIVITA’ CONTEMPLATA

I lavori consistono nella esecuzione dell' impianto elettrico interno completo, da realizzare in tempi diversi, e comprendenti: - Ispezioni e tracciamenti - Esecuzione di tracce con scanalatrice elettrica - Esecuzione di tracce e/o fori con attrezzi manuali - Movimentazione e posa tubazioni di protezione - Posa cavi, interruttori, prese e corpi illuminanti - Cablaggio quadri elettrici, prove finali e collaudo impianto

ATTREZZATURE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti ATTREZZATURE :

UTENSILI ELETTRICI PORTATILI MARTELLO DEMOLITORE ELETTRICO MAZZA E SCALPELLO SCANALATRICE PER MURI ED INTONACI ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE

SOSTANZE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti SOSTANZE :

POLVERI INERTI

OPERE PROVVISIONALI UTILIZZATE Nello svolgimento dell’ attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti OPERE PROVVISIONALI :

PONTE SU CAVALLETTI SCALA DOPPIA

RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI

La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.

Descrizione del Pericolo Probabilità Magnitudo Rischio

Inalazione di polveri e fibre Probabile Modesta MEDIO 3

Punture, tagli e abrasioni Possibile Modesta BASSO 2

Scivolamenti, cadute a livello Possibile Modesta BASSO 2

Rumore (Effettuare valutazione specifica) Probabile Modesta MEDIO 3

Proiezione di schegge Possibile Grave MEDIO 3

Elettrocuzione Possibile Grave MEDIO 3

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI

Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella

relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure preventive:

GENERALE

Attenersi alle disposizioni del progetto esecutivo dell'impianto e non introdurre variazioni se non concordate con il direttore dei lavori Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti Attenersi alle misure generali di prevenzione nei confronti dei singoli rischi sopra individuati

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SCIVOLAMENTI, CADUTE A LIVELLO

Per le tubazioni passate sulle solette, provvedere al ricoprimento con calcestruzzo in modo da proteggere le tubazioni stesse ed evitare inciampi indesiderati

ELETTROCUZIONE

L'installazione di spine e prese deve essere adeguata al tipo di posa ed al luogo (grado di protezione) Per lavorare sui quadri elettrici occorre che il personale preposto sia qualificato ed abbia i requisiti necessari per poter svolgere questa mansione Realizzare i collegamenti delle prese in maniera conforme alle vigenti normative, in caso di alimentazione di una presa o di un gruppo prese controllare sempre l'esatto collegamento Nelle prese con fusibili possono essere stati sostituiti gli stessi con altri di amperaggio diverso, controllare che l'amperaggio del fusibile sia conforme ai dati di targa della presa E' fatto divieto di di lavorare su quadri in tensione Non è consentito manomettere il blocco meccanico delle prese interbloccate I quadri elettrici devono essere disattivato a monte della fornitura; se ciò non è possibile, segregare i morsetti in entrata dell'interruttore generale Controllare sempre che il quadro non abbia una doppia linea di alimentazione o che all'interno del quadro siano state passate delle altre linee di alimentazione che possono essere in tensione Gli addetti ai lavori dovranno provvedere alla realizzazione di tutte le prove di laboratorio necessarie per dichiarare il quadro a norma ed idoneo all'installazione Installare prese e spine adeguate al luogo ed alla posa rispettando il grado di protezione meccanica, controllare che gli involucri delle prese e delle spine non siano deteriorati, in tale caso provvedere alla sostituzione

INALAZIONE DI POLVERI E FIBRE

Per ridurre la polverosità irrorare con acqua durante l'esecuzione di tracce o fori

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) I lavoratori addetti alla lavorazione devono utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” :

Occhiali protettivi (Conformi UNI EN 166) Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344) Cuffia o inserti antirumore (Se necessario da valutazione) Elmetto (Conforme UNI EN 397) Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420) Mascherina antipolvere (Conforme UNI EN 149)

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IMPIANTO IGIENICO SANITARIO

ATTIVITA’ CONTEMPLATA

La attività consiste nella realizzazione di impianti igienico-sanitari per la alimentazione e lo scarico di apparecchi utilizzatori. In particolare si prevede: - Indagini ed individuazione percorsi - Esecuzione manuale di tracce e/o fori - Preparazione e posa delle tubazioni degli impianti - Posa cassette e tubazioni di scarico - Montaggio dei sanitari

ATTREZZATURE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti ATTREZZATURE :

ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE UTENSILI ELETTRICI PORTATILI MARTELLO DEMOLITORE ELETTRICO SCANALATRICE PER MURI ED INTONACI SALDATRICE OSSIACETILENICA

SOSTANZE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti SOSTANZE :

POLVERI INERTI

RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.

Descrizione del Pericolo Probabilità Magnitudo Rischio

Rumore (Effettuare valutazione specifica) Probabile Lieve BASSO 2

Proiezione di schegge Possibile Grave MEDIO 3

Calore, fiamme, esplosione Possibile Grave MEDIO 3

Inalazione di polveri e fibre Probabile Lieve BASSO 2

Movimentazione manuale dei carichi (Per movimentazione non sporadica effettuare valutazione specifica)

Probabile Lieve BASSO 2

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI

Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella

relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure preventive:

GENERALE

Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante Attenersi alle misure generali di prevenzione nei confronti dei singoli rischi sopra individuati Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti

INALAZIONE DI POLVERI E FIBRE

Per ridurre la polverosità irrorare con acqua durante l'esecuzione di tracce o fori MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

Rispettare le istruzioni impartite per una esatta e corretta posizione da assumere nella movimentazione dei carichi.

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La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto. Sarà evitato il sollevamento di materiali troppo pesanti da parte di un singolo lavoratore. Per carichi pesanti e/o ingombranti la massa va movimentata con l'intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

CALORE, FIAMME, ESPLOSIONE

In caso di utilizzo del cannello ossiacetilenico attenersi scrupolosamente alla scheda di sicurezza relativa allegata ed evitare interferenze con altre lavorazioni

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) I lavoratori addetti alla lavorazione devono utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” :

Equipaggiamento completo per saldatori (Vedi dettaglio relativo alla scheda della saldatrice) Mascherina antipolvere (Conforme UNI EN 149) Occhiali protettivi (Conformi UNI EN 166) Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344) Cuffia o inserti antirumore (Se necessario da valutazione) Elmetto (Conforme UNI EN 397) Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)

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MONTAGGIO BARACCHE

ATTIVITA’ CONTEMPLATA

Realizzazione di baraccamenti e box da destinare ad attività di cantiere, con unità modulari prefabbricate da poggiare su cordoli in calcestruzzo. Il lavoro consiste nella collocazione dei prefabbricati per la sistemazione dei servizi di cantiere. Fasi previste : Gli operatori provvederanno a pulire le zone dove andranno sistemate le costruzioni. Provvederanno alla sistemazione dei piani di appoggio delle strutture prefabbricate e costruiranno le pedane di legno da porre davanti alle porte d'ingresso. L'operatore autista, che trasporterà i prefabbricati, si avvicinerà alla zona in base alle indicazioni che verranno date da uno dei due operatori, all'uopo istruito. L'automezzo, dotato di gru a bordo, prima di scaricare i prefabbricati, verrà bloccato e sistemato in modo da non creare rischi riguardo al ribaltamento. Il carico in discesa sarà guidato dai due operatori per mezzo di cime e attraverso comandi verbali. Solo quando i prefabbricati saranno definitivamente sganciati dall'organo di sollevamento, l'operatore a terra darà il via libera al guidatore il quale sarà autorizzato a rimuovere i mezzi di stabilizzazione del camion e quindi muoversi. Gli operatori provvederanno, infine, ad eseguire gli ancoraggi del prefabbricato al suolo, se previsto dai grafici e dalle istruzioni per il montaggio.

ATTREZZATURE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti ATTREZZATURE :

ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE AUTOCARRO CON GRU

RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI

La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.

Descrizione del Pericolo Probabilità Magnitudo Rischio

Urti, colpi, impatti e compressioni Possibile Modesta BASSO 2

Punture, tagli e abrasioni Possibile Modesta BASSO 2

Scivolamenti, cadute a livello Possibile Modesta BASSO 2

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI

Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella

relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure preventive:

GENERALE

Dotare le baracche dei presidi di pronto soccorso e delle indicazioni dei primi soccorsi da prestare in caso di nfortunio Prevedere lo smaltimento dei rfiuti non assimilabili agli urbani attraverso operatori autorizzati, curando tutte le registrazioni come per legge. Curare gli allacciamenti dei servizi ai sistemi fognanti o ad una adeguata fossa settica prima del convogliamento alla depurazione Attenersi scrupolosamente alle istruzioni relative all'utilizzo dell'autogru o dell'autocarro con gru durante la movimentazione e la posa delle baracche. Nel montaggio delle baracche di cantiere attenersi scrupolosamente alle schede tecniche fornite dal costruttore del prefabbricato In caso di installazione delle baracche su terreno in pendio occorrerà avvalersi della sorveglianza di un tecnico competente Le baracche di cantiere devono presentare una struttura ed una stabilità adeguate al tipo di impiego. Installare le baracche di cantiere su terreno pianeggiante e stabile, lontano da avallamenti Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante Attenersi alle misure generali di prevenzione nei confronti dei singoli rischi sopra individuati Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti

SCIVOLAMENTI, CADUTE A LIVELLO

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In caso di realizzazione di gradini di accesso alle baracche di cantiere,è necessario realizzare un parapetto di idonea resistenza,H= 1.00 m,corrente intermedio e tavola fermapiede da 20 cm

CALORE, FIAMME, ESPLOSIONE

Dotare le installazioni di cantiere di estintori portatili a polvere

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) I lavoratori addetti alla lavorazione devono utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” :

Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344) Elmetto (Conforme UNI EN 397) Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)

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MONTAGGIO GRU

ATTIVITA’ CONTEMPLATA

Trattasi delle perazioni di montaggio della gru di cantiere. Gli operatori provvederanno a pulire dalla vegetazione l'area sulla quale sorgerà la gru. Provvederanno alla sistemazione delle tavole di contenimento, al posizionamento delle armature metalliche ed al getto di calcestruzzo per la realizzazione delle travi su cui poggeranno i binari. L'operatore autista, che trasporterà il macchinario, si avvicinerà all'area in base alle indicazioni che saranno date da uno degli operatori, all'uopo istruito. Gli automezzi (camion e autogrù), prima di scaricare i macchinari e le attrezzature, saranno bloccati e sistemati in modo da non creare rischi riguardo al ribaltamento. Gli oggetti saranno imbracati con idonei strumenti di contenimento e scaricati per mezzo dell'autogrù. Il carico in discesa sarà guidato dai due operatori per mezzo di cime e attraverso comandi verbali. Solo quando gli oggetti saranno definitivamente sganciati dall'autogrù l'operatore a terra darà il via libera ai guidatori degli automezzi i quale saranno autorizzati a rimuovere i mezzi di stabilizzazione e quindi muoversi. Il montaggio della gru sarà eseguita da tecnico specializzato al quale sarà demandata l'organizzazione di questa fase d'installazione del cantiere. Questa delicata operazione dovrà essere eseguita in sicurezza pertanto l'operatore sarà costantemente assistito dall'operatore dell'autogrù. Al termine saranno eseguiti i collaudi previsti e quant'altro descritto dai grafici e dalle istruzioni di montaggio della casa costruttrice o, in mancanza, il tecnico specializzato rilascerà dichiarazione di corretto montaggio del manufatto. La zona fissa sarà segnalata con cartelli indicanti l'obbligo dell'uso dei D.P.I. e messaggi relativi ad altri obblighi.

ATTREZZATURE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti ATTREZZATURE :

ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE BETONIERA

RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI

La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.

Descrizione del Pericolo Probabilità Magnitudo Rischio

Caduta di materiale dall'alto Possibile Grave MEDIO 3

Urti, colpi, impatti e compressioni Possibile Modesta BASSO 2

Punture, tagli e abrasioni Possibile Modesta BASSO 2

Scivolamenti, cadute a livello Possibile Modesta BASSO 2

Rumore (Effettuare valutazione specifica) Possibile Modesta BASSO 2

Ribaltamento Improbabile Grave BASSO 2

Elettrocuzione Possibile Grave MEDIO 3

Movimentazione manuale dei carichi (Per movimentazione non sporadica effettuare valutazione specifica)

Probabile Lieve BASSO 2

Caduta dall'alto Possibile Grave MEDIO 3

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI

Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella

relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure preventive:

GENERALE

Attenersi alle misure generali di prevenzione nei confronti dei singoli rischi sopra individuati Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante Durante il montaggio e/o smontaggio della gru utilizzare sempre i previsti dispositivi di protezione individuali. Il montaggio della gru dovrà essere eseguito da tecnico specializzato al quale sarà demandata l'organizzazione di questa fase d'installazione del cantiere. Questa delicata operazione dovrà essere eseguita in sicurezza pertanto l'operatore sarà costantemente assistito dall'operatore dell'autogrù. Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti

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Alla fine dell'intervento il personale che ha eseguito il montaggio dovrà rilasciare certificazione di idoneità (anche se non formalmente prevista) Interdire, mediante idonei sbarramenti della zona interessata al montaggio della gru, l'accesso alle persone non addette, alle quali deve essere fatto divieto di avvicinamento, sosta e transito. Stabilire l’esatta organizzazione dell’area in caso di presenza ed uso contemporaneo di più gru a torre al fine di evitare le possibili interferenze; quando ciò non sia possibile è obbligatorio predisporre l’inserimento di limitatori di corsa elettrici al raggio di rotazione delle singole gru. Tale scelta deve essere effettuata anche in caso di vicinanza ad altri cantieri in cui siano ubicate altre gru a torre. Per la scelta dell’ubicazione della gru occorre tenere presente che si deve evitare che la gru nella propria traslazione e nei movimenti del braccio possa trovare ostacolo nelle strutture edilizie e nei depositi di materiali o nelle impalcature. I sistemi di montaggio della gru utilizzati devono garantire in ogni istante la stabilità del complesso torre-accessori e la sicurezza degli addetti. Prima del montaggio, accertarsi che la gru sia omologata, verificata, certificata, corrispondente alla norma, montata conformemente alle leggi vigenti nonché secondo le indicazioni della ditta costruttrice. Controllare che essa sia dotata di verifica trimestrale delle funi e di libretto con le istruzioni per l'uso, la manovra e la manutenzione.

CADUTA DALL'ALTO

Durante il montaggio gli operatori dovranno utilizzare idonea cintura di sicurezza completa di bretelle e cosciali collegata ad un idoneo dispositivo di trattenuta che può essere realizzato con: - una fune di acciaio tesa fra due montanti su cui far scorrere il moschettone con dissipatore di energia a strappo - un dispositivo a recupero (frizione-centrifugo)

CADUTA DI MATERIALE DALL'ALTO

Durante il montaggio, utilizzare contenitori per utensili ed allontanare i lavoratori dalla base URTI, COLPI, IMPATTI E COMPRESSIONI

Durante il montaggio della gru consentire la presenza al solo personale addetto ai lavori di montaggio Contro il pericolo di rientro accidentale dei tronchi di torre durante il montaggio e lo smontaggio vanno tenuti in stato di funzionamento i relativi dispositivi.

ELETTROCUZIONE

Eseguire i collegamenti elettrici dopo avere fatto tutte le verifiche all'uopo indicate dal costruttore della gru Si dovrà evitare che la gru e le sue parti mobili, ivi compresi i carichi sospesi, possano avvicinarsi o addirittura venire a contatto con linee aeree di trasporto d’energia elettrica nel corso degli spostamenti in orizzontale e verticale.

RUMORE

Attuare gli interventi tecnici, organizzativi e procedurali concretamente attuabili al fine di ridurre al minimo i rischi derivanti dall'esposizione al rumore

RIBALTAMENTO

Durante l'installazione e/o lo smontaggio della gru occorre garantirne la stabilità con mezzi adeguati,tenendo conto dell'azione dei carichi e del vento L'operatore autista, che trasporterà il macchinario, si avvicinerà all'area in base alle indicazioni che saranno date da uno degli operatori, all'uopo istruito. Gli automezzi (camion e autogrù), prima di scaricare i macchinari e le attrezzature, saranno bloccati e sistemati in modo da non creare rischi riguardo al ribaltamento. Gli oggetti saranno imbracati con idonei strumenti di contenimento e scaricati per mezzo dell'autogrù. Il carico in discesa sarà guidato dai due operatori per mezzo di cime e attraverso comandi verbali. Solo quando gli oggetti saranno definitivamente sganciati dall'autogrù l'operatore a terra darà il via libera ai guidatori degli automezzi i quale saranno autorizzati a rimuovere i mezzi di stabilizzazione e quindi muoversi.

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Gli stabilizzatori della gru dovranno poggiare su traverse in legno di quercia, idonee a distribuire il peso di scarico della gru sul lastricato. Si dovrà verificare la presenza negativa di tombini o fogne peraltro presenti, tenendo conto del peso dinamico dell'apparecchio; Contro la possibilità di fuoriuscita delle ruote alle estremità del binario con conseguente ribaltamento della gru è obbligatoria l’installazione di respingenti ammortizzatori fissi, di altezza non inferiore ai 6/10 del diametro delle ruote.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) I lavoratori addetti alla lavorazione devono utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” :

Sistema anticaduta con imbracatura e cordico con dissipatore (Per lavori in altezza non protetti) Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344) Cuffia o inserti antirumore (Se necessario da valutazione) Elmetto (Conforme UNI EN 397) Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)

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MONTAGGIO RECINZIONE DI CANTIERE

ATTIVITA’ CONTEMPLATA

Si prevede la realizzazione della recinzione di cantiere con paletti di ferro o di legno e rete di plastica arancione. I paletti saranno infissi nel terreno per mezzo d'idonea mazza di ferro. Si prevede la installazione di idoneo cancello realizzato fuori opera, in legno o in ferro, idoneo a garantire la chiusura (mediante lucchetto) durante le ore di inattività ed il facile accesso ai non addetti. Si prevede, infine, la collocazione dei cartelli di segnalazione, avvertimento, ecc., in tutti i punti necessari. Fasi previste : Infissione paletti nel terreno e sistemazione rete di plastica; preparazione delle buche mediante scavo manuale con badile per porre in opera le colonne di sostegno delle ante dei cancelli e getto del calcestruzzo, previo ancoraggio, con elementi di legno delle colonne stesse. Collocazione su appositi supporti dei cartelli segnalatori con l'uso di chiodi, filo di ferro, ecc.

ATTREZZATURE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti ATTREZZATURE :

ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE AUTOCARRO PICCONE

RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.

Descrizione del Pericolo Probabilità Magnitudo Rischio

Urti, colpi, impatti e compressioni Possibile Modesta BASSO 2

Punture, tagli e abrasioni Probabile Modesta MEDIO 3

Scivolamenti, cadute a livello Possibile Modesta BASSO 2

Elettrocuzione Possibile Grave MEDIO 3

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI

Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella

relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure preventive:

GENERALE

Accertarsi che l'area di lavoro e di infissione dei paletti sia sgombra da sottoservizi di qualunque genere Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante Attenersi alle misure generali di prevenzione nei confronti dei singoli rischi sopra individuati Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti

ELETTROCUZIONE

Prima di eseguire i lavori, accertarsi dell'assenza di linee elettriche interrate. INVESTIMENTO

In presenza di automezzi in circolazione nell'area di cantiere o nelle immediate vicinanze, occorrerà provvedere alla installazione di idonea cartellonistica di sicurezza, indossare indumenti ad alta visibilità e, se del caso, predisporre una persona per la regolazione del traffico e le segnalazioni necessarie

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.)

I lavoratori addetti alla lavorazione devono utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” :

Occhiali protettivi (Conformi UNI EN 166) Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344) Elmetto (Conforme UNI EN 397) Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)

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MURATURE E TRAMEZZI

ATTIVITA’ CONTEMPLATA

La attività consiste nella realizzazione della muratura perimetrale e dei tramezzi divisori interni. In particolare si prevede: - valutazione ambientale - preparazione, delimitazione e sgombero area - tracciamenti - predisposizione letto d'appoggio - movimento macchine operatrici ed impianti di sollevamento - formazione ponteggi, piattaforme e piani di lavoro - protezione botole e asole - preparazione malte (vedi scheda specifica) - approvvigionamento e trasporto interno materiali - posa laterizi - stesura malte - pulizia e movimentazione dei residui

ATTREZZATURE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti ATTREZZATURE :

GRU MOLAZZA ELEVATORE A CAVALLETTO ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE

SOSTANZE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti SOSTANZE :

CEMENTO O MALTA CEMENTIZIA

OPERE PROVVISIONALI UTILIZZATE Nello svolgimento dell’ attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti OPERE PROVVISIONALI :

PONTE SU CAVALLETTI PONTEGGIO METALLICO

RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI

La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.

Descrizione del Pericolo Probabilità Magnitudo Rischio

Scivolamenti, cadute a livello Possibile Modesta BASSO 2

Urti, colpi, impatti e compressioni Possibile Modesta BASSO 2

Getti e schizzi Probabile Lieve BASSO 2

Allergeni Improbabile Grave BASSO 2

Movimentazione manuale dei carichi (Per movimentazione non sporadica effettuare valutazione specifica)

Probabile Lieve BASSO 2

Inalazione di polveri e fibre Possibile Modesta BASSO 2

Rumore (Effettuare valutazione specifica) Probabile Modesta MEDIO 3

Punture, tagli e abrasioni Probabile Modesta MEDIO 3

Caduta di materiale dall'alto Possibile Grave MEDIO 3

Caduta dall'alto Possibile Grave MEDIO 3

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI

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Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella

relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure preventive:

GENERALE

Non sovraccaricare i ponti di servizio per lo scarico dei materiali che non devono diventare dei depositi. Il materiale scaricato deve essere ritirato al più presto sui solai, comunque sempre prima di effettuare un nuovo scarico Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante

CADUTA DALL'ALTO

La costruzione dei ponti su cavalletti deve risultare sempre appropriata anche quando, per l'esecuzione di lavori di finitura, il loro utilizzo è limitato nel tempo (lavoro di breve durata). I tavoloni da m. 4 di lunghezza devono poggiare sempre su tre cavalletti e devono essere almeno in numero di 4, ben accostati fra loro, fissati ai cavalletti e con la parte a sbalzo non eccedente i cm 20 Per la realizzazione delle murature, non sono sufficienti i ponti al piano dei solai; è necessario costruire dei ponti intermedi (mezze pontate), poiché non è consentito utilizzare i ponti su cavalletti sui ponteggi esterni Verificare l'integrità degli impalcati e dei parapetti dei ponteggi prima di ogni inizio di attività sui medesimi. Per molte cause essi potrebbero essere stati danneggiati o manomessi (ad esempio durante il disarmo delle strutture, per eseguire la messa a piombo, etc.) Per l'accesso alle "mezze pontate", ai ponti su cavalletti, ai trabattelli, devono essere utilizzate regolari scale a mano e non quelle confezionate in cantiere. Le scale a mano devono avere altezza tale da superare di almeno m. 1 il piano di arrivo, essere provviste di dispositivi antisdrucciolevoli, essere legate o fissate in modo da non ribaltarsi e, quando sono disposte verso la parte esterna del ponteggio, devono essere provviste di protezione (parapetto) E' necessario ricordare che, anche se la durata dei lavori è limitata a pochi minuti, bisogna rispettare le regole di sicurezza ed in particolare: l'altezza del trabattello deve essere quella prevista dal fabbricante, senza l'impiego di sovrastrutture; le ruote devono essere bloccate; l'impalcato deve essere completo e fissato agli appoggi; i parapetti devono essere di altezza regolare (almeno m. 1), presenti sui quattro lati e completi di tavole fermapiede.

CADUTA DI MATERIALE DALL'ALTO

Evitare i depositi di laterizi sui ponteggi esterni; quelli consentiti, necessari per l'andamento del lavoro, non devono eccedere in altezza la tavola fermapiede

SCIVOLAMENTI, CADUTE A LIVELLO

Eseguire la pulizia dei posti di lavoro e di passaggio, accumulando il materiale di risulta per poterlo calare a terra convenientemente raccolto o imbragato I depositi momentanei devono consentire la agevole esecuzione delle manovre e dei movimenti necessari per lo svolgimento del lavoro

RUMORE

Attuare gli interventi tecnici, organizzativi e procedurali concretamente attuabili al fine di ridurre al minimo i rischi derivanti dall'esposizione al rumore

MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

Sarà evitato il sollevamento di materiali troppo pesanti da parte di un singolo lavoratore. Per carichi pesanti e/o ingombranti la massa va movimentata con l'intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) I lavoratori addetti alla lavorazione devono utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” :

Mascherina antipolvere (Conforme UNI EN 149) Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420) Elmetto (Conforme UNI EN 397) Cuffia o inserti antirumore (Se necessario da valutazione) Occhiali protettivi (Conformi UNI EN 166)

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PAVIMENTI

ATTIVITA’ CONTEMPLATA

Posa di pavimenti di diversa natura (pietra, grès, clinker, ceramici in genere) con letto di malta di cemento o con collante specifico. Si prevedono le seguenti attività: - approvvigionamento del materiale al piano di lavoro - realizzazione massetto a sottofondo - spolvero di cemento - taglio piastrelle - posa piastrelle - stuccatura giunti - pulizia e movimentazione dei residui

ATTREZZATURE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti ATTREZZATURE :

ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE BATTIPIASTRELLE TAGLIAPIASTRELLE MANUALE LIVELLATRICE AD ELICA TAGLIAPIASTRELLE ELETTRICA

SOSTANZE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti SOSTANZE :

CEMENTO O MALTA CEMENTIZIA COLLANTI

RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI

La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.

Descrizione del Pericolo Probabilità Magnitudo Rischio

Getti e schizzi Probabile Lieve BASSO 2

Allergeni Improbabile Grave BASSO 2

Movimentazione manuale dei carichi (Per movimentazione non sporadica effettuare valutazione specifica)

Probabile Lieve BASSO 2

Scivolamenti, cadute a livello Possibile Modesta BASSO 2

Punture, tagli e abrasioni Possibile Modesta BASSO 2

Urti, colpi, impatti e compressioni Possibile Modesta BASSO 2

Inalazione di polveri e fibre Probabile Modesta MEDIO 3

Elettrocuzione Possibile Grave MEDIO 3

Rumore (Effettuare valutazione specifica) Probabile Modesta MEDIO 3

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI

Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella

relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure preventive:

GENERALE

Utilizzare, oltre agli altri DPI previsti, idonee ginocchiere antisdrucciolo in caucciù ad allaccio rapido Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante Attenersi alle misure generali di prevenzione nei confronti dei singoli rischi sopra individuati Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti

PUNTURE, TAGLI ED ABRASIONI

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Utilizzare macchinari dotati di dispositivi di protezione delle parti in movimento ELETTROCUZIONE

Assicurarsi della predisposizione di un regolare impianto di terra e della installazione di un interruttore differenziale ad alta sensibilità Verificare periodicamente l'integrità dei macchinari elettrici e relativi cavi

RUMORE

Attuare gli interventi tecnici, organizzativi e procedurali concretamente attuabili al fine di ridurre al minimo i rischi derivanti dall'esposizione al rumore

ALLERGENI

Aerare bene i locali di lavoro Accertarsi della tossicità dei materiali e dei prodotti utilizzati ed attenersi alle istruzioni riportate nelle rispettive schede tecniche

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) I lavoratori addetti alla lavorazione devono utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” :

Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420) Elmetto (Conforme UNI EN 397) Cuffia o inserti antirumore (Se necessario da valutazione) Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344) Mascherina antipolvere (Conforme UNI EN 149) Ginocchiere

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POSA INFISSI ESTERNI

ATTIVITA’ CONTEMPLATA

Il lavoro consiste nel montaggio di infissi di diversa natura prodotti in stabilimento e trasportato in cantiere. In particolare si prevede: - Approvvigionamento e movimentazione materiali - Montaggio dei controtelai in legno in vano predisposto - Montaggio infissi ed accessori - Montaggio vetri

ATTREZZATURE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti ATTREZZATURE :

ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE UTENSILI ELETTRICI PORTATILI

OPERE PROVVISIONALI UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti OPERE PROVVISIONALI :

PONTE SU CAVALLETTI RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI

La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.

Descrizione del Pericolo Probabilità Magnitudo Rischio

Movimentazione manuale dei carichi (Per movimentazione non sporadica effettuare valutazione specifica)

Probabile Lieve BASSO 2

Scivolamenti, cadute a livello Possibile Modesta BASSO 2

Punture, tagli e abrasioni Possibile Modesta BASSO 2

Urti, colpi, impatti e compressioni Possibile Modesta BASSO 2

Caduta dall'alto Possibile Grave MEDIO 3

Caduta di materiale dall'alto Possibile Grave MEDIO 3

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI

Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella

relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure preventive:

GENERALE

Verificare periodicamente l'efficienza degli utensili e delle attrezzature utilizzate Sensibilizzare periodicamente il personale relativamente ai rischi specifici delle operazioni da eseguire Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante

CADUTA DALL'ALTO

Accertarsi che le opere provvisionali utilizzate siano eseguite a norma Nei lavori in altezza ed in assenza di idonee protezioni atte ad impedire la caduta dall'alto, utilizzare idonei sistemi anticaduta Prima della esecuzione di lavori in altezza, accertarsi che siano state predisposte tutte le protezioni per impedire cadute accidentali nel vuoto

CADUTA DI MATERIALE DALL'ALTO

Verificare periodicamente l'efficienza di funi e catene per il sollevamento del carico Verificare che l'imbracatura del carico sia effettuata correttamente

MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

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Sarà evitato il sollevamento di materiali troppo pesanti da parte di un singolo lavoratore. Per carichi pesanti e/o ingombranti la massa va movimentata con l'intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) I lavoratori addetti alla lavorazione devono utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” :

Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420) Elmetto (Conforme UNI EN 397) Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344) Occhiali protettivi (Conformi UNI EN 166) Sistema anticaduta con imbracatura e cordico con dissipatore (Per lavori in altezza non protetti)

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POSA INFISSI INTERNI

ATTIVITA’ CONTEMPLATA

Trattasi della movimentazione e montaggio di infissi interni di diversa natura. In particolare si prevede: - Approvvigionamento e movimentazione materiali - Montaggio dei controtelai in legno in vano predisposto - Montaggio bussole ed accessori

ATTREZZATURE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti ATTREZZATURE :

ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE UTENSILI ELETTRICI PORTATILI

RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.

Descrizione del Pericolo Probabilità Magnitudo Rischio

Movimentazione manuale dei carichi (Per movimentazione non sporadica effettuare valutazione specifica)

Probabile Lieve BASSO 2

Scivolamenti, cadute a livello Possibile Modesta BASSO 2

Punture, tagli e abrasioni Possibile Modesta BASSO 2

Urti, colpi, impatti e compressioni Possibile Modesta BASSO 2

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI

Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella

relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure preventive:

GENERALE

Attenersi alle istruzioni riportate nelle allegate schede di sicurezza delle attrezzature utilizzate Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti

MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

Movimentare carichi il cui peso complessivo non sia superiore ai limiti consentiti, oppure dividere il carico tra più addetti

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) I lavoratori addetti alla lavorazione devono utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” :

Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420) Elmetto (Conforme UNI EN 397) Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344)

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SBANCAMENTI

ATTIVITA’ CONTEMPLATA

Scavo, eseguito con l'ausilio di mezzi meccanici e/o parzialmente in modo manuale, fino a raggiungere la profondità di progetto. In particolare si prevedono le seguenti attività : - valutazione ambientale: vegetale, colturale, archeologico, urbano, geo morfologico - ispezioni e ricerca sottosuolo - preparazione, delimitazione e sgombero area - predisposizione paratie sostegno contro terra ed opere di carpenteria per la messa in opera - predisposizione, ancoraggio e posa di passerelle, parapetti e andatoie provvisorie - movimento macchine operatrici - deposito provvisorio materiali di scavo - interventi con attrezzi manuali per regolarizzazione superficie di scavo e pulizia Tutte le attività di scavo comportano la verifica preventiva, l'organizzazione e la sorveglianza dei lavori da parte di un responsabile.

ATTREZZATURE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti ATTREZZATURE :

AUTOCARRO ESCAVATORE

RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI

La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.

Descrizione del Pericolo Probabilità Magnitudo Rischio

Annegamento Improbabile Gravissima BASSO 2

Incidenti tra automezzi Improbabile Grave BASSO 2

Scivolamenti, cadute a livello Possibile Modesta BASSO 2

Urti, colpi, impatti e compressioni Possibile Modesta BASSO 2

Infezione da microorganismi Possibile Grave MEDIO 3

Seppellimento, sprofondamento Possibile Grave MEDIO 3

Caduta dall'alto Possibile Grave MEDIO 3

Inalazione di polveri e fibre Probabile Modesta MEDIO 3

Elettrocuzione Possibile Grave MEDIO 3

Investimento Possibile Grave MEDIO 3

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI

Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella

relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure preventive:

GENERALE

Nei lavori di escavazione con mezzi meccanici deve essere vietata la presenza degli operai nel campo di azione dell'escavatore e sul ciglio del fronte d'attacco (Art.118, comma 3 - D-Lgs.81/08) Durante i lavori su strada il cantiere, gli scavi, i mezzi e le macchine operatrici, nonché il loro raggio d'azione, vengono delimitati, soprattutto sul lato dove possono transitare i pedoni, con barriere, parapetti o altro tipo di recinzione. Durante i lavori di scavo dovrà essere vietata la sosta ed il passaggio dei non addetti ai lavori. (2087 - Codice Civile) Il posto di manovra dell'addetto all'escavatore, quando questo non sia munito di cabina metallica, deve essere protetto con solido riparo (Art. 118, comma 4, D.Lgs. 81/08) I percorsi per la movimentazione dei carichi e il dislocamento dei depositi, durante le operazioni di scavo e movimenti di terra, devono essere scelti in modo da evitare interferenze con zone in cui si trovano persone. Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante

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Attenersi alle misure generali di prevenzione nei confronti dei singoli rischi sopra individuati Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti

CADUTA DALL'ALTO

Lo scavo deve essere circondato da un parapetto normale o coperto con solide coperture. SEPPELLIMENTO, SPROFONDAMENTO

Nei lavori di splateamento o sbancamento eseguiti senza l'impiego di escavatori meccanici, le pareti delle fronti di attacco devono avere una inclinazione o un tracciato tali, in relazione alla natura del terreno, da impedire franamenti. Quando la parete del fronte di attacco supera l'altezza di m 1,50, è vietato il sistema di scavo manuale per scalzamento alla base e conseguente franamento della parete (Art. 118, comma 1, D.Lgs. 81/08) E' vietato costituire depositi di materiali presso il ciglio degli scavi. Qualora tali depositi siano necessari per le condizioni del lavoro, si deve provvedere alle necessarie puntellature (Art. 120 D.Lgs. 81/08) Quando per la particolare natura del terreno o per causa di piogge, di infiltrazione, di gelo o disgelo, o per altri motivi, siano da temere frane o scoscendimenti, deve essere provveduto all'armatura o al consolidamento del terreno (Art. 118, comma 2, D.Lgs. 81/08) Prima delle operazioni di scavo verrà verificata con la D.L. la consistenza e la stabilità del terreno, stabilendo così la tratta di scavo possibile in funzione di tali parametri. Le pareti dei fronti di attacco degli scavi devono essere tenute con una inclinazione o un tracciato tali, in relazione alla natura del terreno, da impedire franamenti. (Art.118 - D. Lgs. 81/08)

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) I lavoratori addetti alla lavorazione devono utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” :

Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420) Elmetto (Conforme UNI EN 397) Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344) Indumenti ad Alta Visibilità (Conforme UNI EN 471) Mascherina antipolvere (Conforme UNI EN 149) Cintura di sicurezza del mezzo (Indossare sempre prima della partenza)

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SCAVI A SEZIONE OBBLIGATA CON MEZZI MECCANICI H SUP. 1.50 m

ATTIVITA’ CONTEMPLATA

Trattasi della esecuzione, mediante idonei mezzi meccanici, di scavi a sezione obbligata in terreni di diversa natura, di profondità maggiore di m 1.50.

ATTREZZATURE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti ATTREZZATURE :

AUTOCARRO ESCAVATORE

RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI

La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.

Descrizione del Pericolo Probabilità Magnitudo Rischio

Annegamento Improbabile Gravissima BASSO 2

Infezione da microorganismi Improbabile Grave BASSO 2

Inalazione di polveri e fibre Probabile Lieve BASSO 2

Incidenti tra automezzi Improbabile Grave BASSO 2

Scivolamenti, cadute a livello Possibile Modesta BASSO 2

Urti, colpi, impatti e compressioni Possibile Modesta BASSO 2

Seppellimento, sprofondamento Possibile Grave MEDIO 3

Caduta dall'alto Possibile Grave MEDIO 3

Elettrocuzione Possibile Grave MEDIO 3

Gas e vapori Possibile Grave MEDIO 3

Investimento Possibile Grave MEDIO 3

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI

Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella

relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure preventive:

GENERALE

Durante i lavori di scavo dovrà essere vietata la sosta ed il passaggio dei non addetti ai lavori. (2087 - Codice Civile) Attenersi alle misure generali di prevenzione nei confronti dei singoli rischi sopra individuati Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante I percorsi per la movimentazione dei carichi e il dislocamento dei depositi, durante le operazioni di scavo e movimenti di terra, devono essere scelti in modo da evitare interferenze con zone in cui si trovano persone. Nei casi di presenza di gas negli scavi o quando se ne tema la presenza, i lavoratori devono essere abbinati nell'esecuzione dei lavori. Il posto di manovra dell'addetto all'escavatore, quando questo non sia munito di cabina metallica, deve essere protetto con solido riparo (Art. 118, comma 4, D.Lgs. 81/08) Quando si eseguono lavori entro pozzi, fogne, cunicoli, camini e fosse in genere, devono essere adottate idonee misure contro i pericoli derivanti dalla presenza di gas o vapori tossici, asfissianti, infiammabili o esplosivi, specie in rapporto alla natura geologica del terreno o alla vicinanza di fabbriche, depositi, raffinerie, stazioni di compressione e di decompressione, metanodotti e condutture di gas, che possono dar luogo ad infiltrazione di sostanze pericolose (Art. 121, comma 1, D.Lgs. 81/08) Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti

CADUTA DALL'ALTO

Lo scavo deve essere circondato da un parapetto normale o coperto con solide coperture. SEPPELLIMENTO, SPROFONDAMENTO

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Le pareti dei fronti di attacco degli scavi devono essere tenute con una inclinazione o un tracciato tali, in relazione alla natura del terreno, da impedire franamenti. (Art.118 - D. Lgs. 81/08) Prima delle operazioni di scavo verrà verificata con la D.L. la consistenza e la stabilità del terreno, stabilendo così la tratta di scavo possibile in funzione di tali parametri. E' vietato costituire depositi di materiali presso il ciglio degli scavi. Qualora tali depositi siano necessari per le condizioni del lavoro, si deve provvedere alle necessarie puntellature (Art. 120 D.Lgs. 81/08) Per lavori interni a scavi o trincee profonde attenersi alla specifica procedura di sicurezza denominata : LAVORI ALL'INTERNO DI SCAVI PROFONDI. Nessun lavoratore deve entrare all'interno di scavi instabili o comunque con profondità superiore a m 1.50 senza che siano stati effettuate le idonee protezioni consistenti in : - conformazione delle pareti con un angolo di sicurezza in funzione del tipo di terreno (le pareti non dovranno essere più ripide di 3 unità in orizzontale e 4 in verticale) - protezione delle pareti dello scavo mediante idonee armature di sostegno che, per scavi importanti, dovranno essere progettate da tecnico abilitato e garantire, comunque, la stabilità delle pareti di scavo. - sistema combinato tra i due precedenti Nello scavo di pozzi e di trincee profondi piu' di m 1,50, quando la consistenza del terreno non dia sufficiente garanzia di stabilita', anche in relazione alla pendenza delle pareti, si deve provvedere, man mano che procede lo scavo, alla applicazione delle necessarie armature di sostegno (Art. 119, comma 1, D.Lgs. 81/08) Le tavole di rivestimento delle pareti devono sporgere dai bordi degli scavi di almeno 30 centimetri (Art. 119, comma 2, D.Lgs. 81/08) Idonee armature e precauzioni devono essere adottate nelle sottomurazioni e quando in vicinanza dei relativi scavi vi siano fabbriche o manufatti le cui fondazioni possano essere scoperte o indebolite dagli scavi (Art. 119, comma 4, D.Lgs. 81/08) Quando per la particolare natura del terreno o per causa di piogge, di infiltrazione, di gelo o disgelo, o per altri motivi, siano da temere frane o scoscendimenti, deve essere provveduto all'armatura o al consolidamento del terreno (Art. 118, comma 2, D.Lgs. 81/08)

SOFFOCAMENTO, ASFISSIA

Quando sia accertata o sia da temere la presenza di gas tossici, asfissianti o la irrespirabilità dell'aria ambiente e non sia possibile assicurare una efficiente aerazione ed una completa bonifica, i lavoratori devono essere provvisti di idonei dispositivi di protezione individuale delle vie respiratore, ed essere muniti di idonei dispositivi di protezione individuale collegati ad un idoneo sistema di salvataggio, che deve essere tenuto all'esterno dal personale addetto alla sorveglianza. Questo deve mantenersi in continuo collegamento con gli operai all'interno ed essere in grado di sollevare prontamente all'esterno il lavoratore colpito dai gas (Art. 121, comma 2, D.Lgs. 81/08) Possono essere adoperate le maschere respiratorie, in luogo di autorespiratori, solo quando, accertate la natura e la concentrazione dei gas o vapori nocivi o asfissianti, esse offrano garanzia di sicurezza e sempre chè sia assicurata una efficace e continua aerazione (Art. 121, comma 3, D.Lgs. 81/08)

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) I lavoratori addetti alla lavorazione devono utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” :

Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420) Elmetto (Conforme UNI EN 397) Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344) Occhiali protettivi (Conformi UNI EN 166) Mascherina antipolvere (Conforme UNI EN 149) Autorespiratore (Conformi UNI EN 400-401)

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SCAVI MANUALI

ATTIVITA’ CONTEMPLATA

Trattasi della esecuzione di piccoli scavi, all'esterno o all'interno di edifici, eseguiti manualmente, in terreni di qualsiasi natura.

ATTREZZATURE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti ATTREZZATURE :

PICCONE MARTELLO DEMOLITORE ELETTRICO PALA

RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI

La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.

Descrizione del Pericolo Probabilità Magnitudo Rischio

Infezione da microorganismi Improbabile Grave BASSO 2

Scivolamenti, cadute a livello Possibile Modesta BASSO 2

Urti, colpi, impatti e compressioni Possibile Modesta BASSO 2

Seppellimento, sprofondamento Possibile Grave MEDIO 3

Caduta dall'alto Possibile Grave MEDIO 3

Inalazione di polveri e fibre Probabile Modesta MEDIO 3

Elettrocuzione Possibile Grave MEDIO 3

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI

Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella

relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure preventive:

GENERALE

Prima di accedere alla base della parete di scavo accertarsi del completamento dei lavori, armature comprese, quando previste. Durante i lavori di scavo dovrà essere vietata la sosta ed il passaggio dei non addetti ai lavori. (2087 - Codice Civile) I percorsi per la movimentazione dei carichi e il dislocamento dei depositi, durante le operazioni di scavo e movimenti di terra, devono essere scelti in modo da evitare interferenze con zone in cui si trovano persone. Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante Attenersi alle misure generali di prevenzione nei confronti dei singoli rischi sopra individuati Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti

CADUTA DALL'ALTO

Lo scavo deve essere circondato da un parapetto normale o coperto con solide coperture. SEPPELLIMENTO, SPROFONDAMENTO

Nei lavori di splateamento o sbancamento eseguiti senza l'impiego di escavatori meccanici, le pareti delle fronti di attacco devono avere una inclinazione o un tracciato tali, in relazione alla natura del terreno, da impedire franamenti. Quando la parete del fronte di attacco supera l'altezza di m 1,50, è vietato il sistema di scavo manuale per scalzamento alla base e conseguente franamento della parete (Art. 118, comma 1, D.Lgs. 81/08) Prima delle operazioni di scavo verrà verificata con la D.L. la consistenza e la stabilità del terreno, stabilendo così la tratta di scavo possibile in funzione di tali parametri.

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DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.)

I lavoratori addetti alla lavorazione devono utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” :

Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420) Elmetto (Conforme UNI EN 397) Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344) Mascherina antipolvere (Conforme UNI EN 149) Indumenti protettivi adeguati (Conforme UNI EN 342-343)

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SOLAI PREFABBRICATI

ATTIVITA’ CONTEMPLATA

Esecuzione del banchinaggio, della movimentazione e posizionamento dei travetti e dei blocchi e del posizionamento dell'armatura integrativa e di ripartizione dei solai misti in c.a. a travetti prefabbricati.

ATTREZZATURE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti ATTREZZATURE :

ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE AUTOCARRO GRU SEGA A DENTI FINI AUTOBETONIERA TRANCIA-PIEGAFERRI AUTOPOMPA PER GETTO PULISCITAVOLE

OPERE PROVVISIONALI UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti OPERE PROVVISIONALI :

PONTE SU CAVALLETTI SCALA IN METALLO PONTEGGIO METALLICO

RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI

La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.

Descrizione del Pericolo Probabilità Magnitudo Rischio

Microclima Probabile Lieve BASSO 2

Getti e schizzi Probabile Lieve BASSO 2

Movimentazione manuale dei carichi (Per movimentazione non sporadica effettuare valutazione specifica)

Probabile Lieve BASSO 2

Scivolamenti, cadute a livello Possibile Modesta BASSO 2

Punture, tagli e abrasioni Possibile Modesta BASSO 2

Urti, colpi, impatti e compressioni Possibile Modesta BASSO 2

Seppellimento, sprofondamento Possibile Grave MEDIO 3

Caduta dall'alto Possibile Grave MEDIO 3

Inalazione di polveri e fibre Probabile Modesta MEDIO 3

Elettrocuzione Possibile Grave MEDIO 3

Rumore (Effettuare valutazione specifica) Probabile Modesta MEDIO 3

Caduta di materiale dall'alto Possibile Grave MEDIO 3

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI

Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella

relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure preventive:

GENERALE

Durante il montaggio è necessario per prima cosa disporre, all'interasse indicato sugli elaborati ed in direzione normale a quella dei travetti, i sostegni rompitratta del solaio, opportunamente controventati e rigidi, dimensionati dal Progettista Generale delle strutture (Legge 5/11/71 n°1086 art.3/9). In seguito saranno orditi i travetti in modo da consentire la posa, in file parallele, di dei blocchi di latterizio evitando qualsiasi forzatura sugli stessi, garantendo anche la pedonabilità del solaio tramite appositi tavolami di ripartizione. Dopo la posa in opera delle armature delle parti strutturali, di ripartizione degli appoggi, l'impalcato deve essere convenientemente pulito e bagnato Attenersi alle misure generali di prevenzione nei confronti dei singoli rischi sopra individuati

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Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante Mettere sempre i guanti per manipolare i tondini di ferro, sia sciolti che legati in gabbie. Se occorre tagliare un tondino, collocare la trancia a mano su un piano solido, perfettamente orizzontale e fuori dai passaggi. Infilare il tondino a fondo tra i coltelli. Mentre si aziona la trancia stare a distanza dai coltelli e non consentire l'avvicinamento di altre persone. Disporre sempre la leva in modo da evitare che cada accidentalmente. Inchiodare la piastra della piegaferri su una superficie solida e stabile. Piegare il ferro dopo averlo tagliato della lunghezza voluta. Fare attenzione a non schiacciarsi le dita. Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti Durante le operazioni di movimentazione (sollevamento, trasporto e montaggio) deve essere garantita l'integrità dei travetti prefabbricati, evitando urti, strappi o altre cause di danneggiamento.

CADUTA DALL'ALTO

Le rampe scale devono essere protette con parapetti fin dalla fase di armatura, i parapetti devono essere poi rifatti subito dopo il disarmo e mantenuti fino alla posa in opera delle ringhiere Prima della esecuzione di lavori in altezza, accertarsi che siano state predisposte tutte le protezioni per impedire cadute accidentali nel vuoto Non appena completate le casseforme, prima delle operazioni di preparazione del solaio (posa forati dei solai, posa del ferro) e del getto, si deve provvedere a proteggere con regolari parapetti i margini aperti dei solai stessi, a meno che non siano già predisposti i ponteggi al piano Le aperture lasciate nei solai per scopi diversi devono essere protette al momento stesso del disarmo al fine di evitare la caduta di persone attraverso le medesime

CADUTA DI MATERIALE DALL'ALTO

Coloro che operano a terra o comunque ad un livello inferiore al piano di carpenteria sono esposti al rischio di caduta di materiale dall'alto. Pertanto devono fare sempre uso di casco per la protezione del capo Durante il disarmo va impedito che tavole e pezzi di legno cadano sui posti di passaggio, mediante sbarramenti od altri opportuni accorgimenti. E' vietato gettare elementi dall'alto indiscriminatamente. Dopo la maturazione del getto, l'asportazione dei puntelli e delle casseforme va effettuato gradatamente Attenersi alle procedure di sicurezza per la movimentazione dei carichi con mezzi meccanici ed in particolare per la movimentazione dei travetti prefabbricati ed evitare pericolose oscillazioni degli stessi. Il sollevamento degli elementi prefabbricati deve avvenire con cavi di acciaio o dispositivi a bilancia, provvisti di ganci di sicurezza, in grado di sopportare le sollecitazioni indotte dal peso dei manufatti, nel rispetto delle norme che regolano la sicurezza dei carichi sospesi e degli apparecchi di sollevamento. Durante il trasporto i manufatti prefabbricati devono essere posizionati in catasta e assicurati al mezzo con cavi idonei, nel rispetto delle norme che regolano la sicurezza dei trasporti e di quelle del codice stradale. Lo stoccaggio dei travetti è consentito disponendo gli stessi in cataste costituite da strati successivi poggianti su listelli di legno collocati sulla stessa verticale ed in corrispondenza del vertice delle staffe del traliccio. Il piano di posa delle cataste deve essere livellato e compattato.

SEPPELLIMENTO, SPROFONDAMENTO

Durante i getti di calcestruzzo e durante i disarmi, è indispensabile la presenza di un preposto con specifica competenza in materia al fine di valutare prontamente la presenza di eventuali sintomi di crolli o cedimenti repentini delle strutture e di disporre i conseguenti interventi di rinforzo delle armature provvisorie o l'evacuazione immediata delle zona pericolosa

URTI, COLPI, IMPATTI E COMPRESSIONI

Fare attenzione quando si transita nel raggio di manovra dei mezzi meccanici Tutti i ferri di ripresa devono essere coperti con cappuccetti in gomma o con altro sistema idoneo, al fine di evitare gravi ferite al viso o al corpo in caso di urti o cadute accidentali

PUNTURE, TAGLI ED ABRASIONI

Particolare cura deve essere posta nella pulizia dopo il disarmo; le tavole devono essere pulite dai chiodi e le "mascelle" raccolte in appositi gabbioni

SCIVOLAMENTI, CADUTE A LIVELLO

Fare attenzione negli spostamenti nel cantiere e tenere pulito e in ordine il luogo di lavoro

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Nel caso in cui occorra passare sui forati dei solai, si dovranno disporre almeno un paio di tavole affiancate RUMORE

Attuare gli interventi tecnici, organizzativi e procedurali concretamente attuabili al fine di ridurre al minimo i rischi derivanti dall'esposizione al rumore

POSTURA

Adottare una postura ergonomicamente corretta, evitare sforzi eccessivi, movimenti bruschi e ripetitivi

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) I lavoratori addetti alla lavorazione devono utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” :

Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420) Elmetto (Conforme UNI EN 397) Cuffia o inserti antirumore (Se necessario da valutazione) Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344) Occhiali protettivi (Conformi UNI EN 166) Mascherina antipolvere (Conforme UNI EN 149) Indumenti protettivi adeguati (Conforme UNI EN 342-343)

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SMONTAGGIO PONTEGGIO

ATTIVITA’ CONTEMPLATA

Trattasi dello smontaggio del ponteggio a fine lavori

ATTREZZATURE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti ATTREZZATURE :

ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE

RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.

Descrizione del Pericolo Probabilità Magnitudo Rischio

Movimentazione manuale dei carichi (Per movimentazione non sporadica effettuare valutazione specifica)

Probabile Lieve BASSO 2

Scivolamenti, cadute a livello Possibile Modesta BASSO 2

Punture, tagli e abrasioni Possibile Modesta BASSO 2

Urti, colpi, impatti e compressioni Possibile Modesta BASSO 2

Caduta dall'alto Possibile Grave MEDIO 3

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI

Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella

relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure preventive:

GENERALE

Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante Attenersi alle misure generali di prevenzione nei confronti dei singoli rischi sopra individuati Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti

CADUTA DALL'ALTO

Durante il montaggio e lo smontaggio del ponteggio occorrerà utilizzare le seguenti attrezzature: - cintura di sicurezza speciale comprendente, oltre l'imbracatura, un organo di trattenuta provvisto di freno a dissipazione d'energia - una guida rigida da applicare orizzontalmente ai montanti interni del ponteggio immediatamente al di sopra o al di sotto dei traversi di sostegno dell'impalcato - un organo d'ancoraggio scorrevole lungo la suddetta guida, provvisto di attacco per la cintura di sicurezza Tutti i componenti dell'attrezzatura considerata devono essere costruiti, in ogni particolare, a regola d'arte, utilizzando materiali idonei di caratteristiche accertate secondo le prescrizioni delle norme di buona tecnica, tenendo conto delle sollecitazioni dinamiche cui sono assoggettate in caso di intervento dell'attrezzatura. I singoli componenti dell'attrezzatura devono rispondere ai requisiti specifici di cui all'allegato tecnico al D.M. 22 maggio 1992. Il montaggio e lo smontaggio dei ponteggi metallici devono essere eseguiti da personale pratico ed idoneo, dotato di dispositivi personali di protezione, rispettando quanto indicato nell'autorizzazione ministeriale e sotto la diretta sorveglianza di un preposto ai lavori.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) I lavoratori addetti alla lavorazione devono utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” :

Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)

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Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344) Sistema anticaduta con imbracatura e cordico con dissipatore (Per lavori in altezza non protetti) Elmetto con sottogola (Conforme UNI EN 397)

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TINTEGGIATURE ESTERNE

ATTIVITA’ CONTEMPLATA

La fase di lavoro consiste nella tinteggiatura esterna di edifici in genere con prodotti di diversa natura, su intonaci già predisposti. Si prevede l'utilizzo di ponteggio metallico già predisposto nelle precedenti fasi di lavoro. In particolare si prevede: - approvvigionamento materiali al piano di lavoro - predisposizione opere provvisionali (se non già predisposte) - stuccatura e levigatura del sottofondo (se necessario) - applicazione di tinte date a mano o a spruzzo - pulizia e movimentazione dei residui

ATTREZZATURE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti ATTREZZATURE :

ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE

SOSTANZE UTILIZZATE Nello svolgimento dell’ attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti SOSTANZE :

VERNICI

OPERE PROVVISIONALI UTILIZZATE Nello svolgimento dell’ attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti OPERE PROVVISIONALI :

PONTEGGIO METALLICO

RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.

Descrizione del Pericolo Probabilità Magnitudo Rischio

Postura Possibile Modesta BASSO 2

Getti e schizzi Probabile Lieve BASSO 2

Allergeni Improbabile Grave BASSO 2

Caduta dall'alto Possibile Grave MEDIO 3

Proiezione di schegge Possibile Grave MEDIO 3

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI

Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella

relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure preventive:

GENERALE

Effettuare una sensibilizzazione periodicadell personale operante relativamente ai rischi specifici delle operazioni da eseguire Prima di eseguire operazione sull'impianto verificare che lo stesso non sia in pressione Per verniciature, anche parziali, di tipo a spruzzo, seguire scrupolosamente le prescrizioni del costruttore per l'installazione e la manutenzione e l'impiego dell'impianto della pistola a spruzzo e tenere sotto controllo la pressione di erogazione Impedire il transito sotto le zone in lavorazione mediante opportuni sbarramenti e segnalazioni E' vietato sovraccaricare gli impalchi dei ponteggi con materiale di costruzione Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante

CADUTA DALL'ALTO

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Per i lavori di finitura è ammessa la distanza massima di cm. 20 fa l'impalco del ponte ed il filo esterno del fabbricato E' vietato l'uso di ponti su cavalletti montati in aggiunta sugli impalcati del ponteggio esterno Utilizzare tavole con sbalzi laterali non superiori a cm.20 accostate fra loro e fissate ai cavalletti di appoggio Predisporre regolari tavolati e parapetti sul ponteggio esterno

GETTI E SCHIZZI

Lavorando al di sopra della testa è indispensabile l'uso degli occhiali o paraocchi trasparenti ALLERGENI

Sottoporre gli addetti a visita medica periodica in funzione delle sostanze utilizzate Osservare una scrupolosa pulizia della persona ed in particolare delle mani prima dei pasti

POSTURA

Eseguire il lavoro ad altezza non superiore a quella del petto; per altezze superiori si provveda a rialzare il ponte di servizio appena giunti a tale altezza

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) I lavoratori addetti alla lavorazione devono utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” :

Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420) Elmetto (Conforme UNI EN 397) Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344) Occhiali protettivi (Conformi UNI EN 166) Sistema anticaduta con imbracatura e cordico con dissipatore (Per lavori in altezza non protetti)

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TINTEGGIATURE INTERNE

ATTIVITA’ CONTEMPLATA

La attività consiste nella esecuzione delle pitturazioni di pareti, soffitti interni e simili con pittura lavabile o semilavabile. In particolare si prevede: - approvvigionamento materiali al piano di lavoro - predisposizione opere provvisionali (se non già predisposte) - stuccatura e levigatura del sottofondo (se necessario) - applicazione di tinte date a mano o a spruzzo - pulizia e movimentazione dei residui

ATTREZZATURE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti ATTREZZATURE :

ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE

SOSTANZE UTILIZZATE Nello svolgimento dell’ attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti SOSTANZE :

VERNICI

OPERE PROVVISIONALI UTILIZZATE Nello svolgimento dell’ attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti OPERE PROVVISIONALI :

PONTE SU CAVALLETTI SCALA DOPPIA

RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI

La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.

Descrizione del Pericolo Probabilità Magnitudo Rischio

Postura Possibile Modesta BASSO 2

Getti e schizzi Probabile Lieve BASSO 2

Caduta dall'alto Possibile Grave MEDIO 3

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI

Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella

relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure preventive:

GENERALE

Attenersi scrupolosamente alle istruzioni riportate nelle schede di sicurezza dei prodotti impiegati Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante Attenersi alle misure generali di prevenzione nei confronti dei singoli rischi sopra individuati Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti

GETTI E SCHIZZI

Lavorando al di sopra della testa è indispensabile l'uso degli occhiali o paraocchi trasparenti. ALLERGENI

Osservare una scrupolosa pulizia della persona ed in particolare delle mani prima dei pasti POSTURA

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Eseguire il lavoro ad altezza non superiore a quella del petto; per altezze superiori si provveda a rialzare il ponte di servizio appena giunti a tale altezza.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) I lavoratori addetti alla lavorazione devono utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” :

Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420) Elmetto (Conforme UNI EN 397) Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344) Occhiali protettivi (Conformi UNI EN 166)

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VIABILITA' E SEGNALETICA CANTIERE

ATTIVITA’ CONTEMPLATA

Allestimento delle vie di circolazione interne del cantiere e della segnaletica di sicurezza.

ATTREZZATURE UTILIZZATE

Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti ATTREZZATURE :

ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE

RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.

Descrizione del Pericolo Probabilità Magnitudo Rischio

Urti, colpi, impatti e compressioni Possibile Modesta BASSO 2

Punture, tagli e abrasioni Possibile Modesta BASSO 2

Investimento Possibile Grave MEDIO 3

Ribaltamento Improbabile Grave BASSO 2

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI

Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella

relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure preventive:

GENERALE

Le vie d'accesso ed i punti pericolosi non proteggibili dovranno essere segnalati ed illuminati opportunamente Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti La segnaletica di cantiere deve mettere in risalto le condizioni di rischio con i conseguenti obblighi e divieti e deve essere integrata con la segnaletica di sicurezza Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante Curare che in prossimità di scavi sia affisso il cartello "Attenzione scavi aperti" All'ingresso del cantiere installare i cartelli d'obbligo "usare l'elmetto", "indossare i guanti", "calzare le scarpe protettive". All'entrata di ogni area di lavoro affiggere un cartello "Vietato l'ingresso ai non addetti ai lavori" . Curare che ogni mezzo operativo disponga di un cartello "Vietato sostare o passare nel raggio d'azione della macchina" . Curare che tutti gli apparecchi di sollevamento dispongano di un cartello "Attenzione carichi sospesi". Attenersi alle misure generali di prevenzione nei confronti dei singoli rischi sopra individuati

CADUTA DALL'ALTO

Gli scavi aperti devono essere coperti o delimitati con parapetti e tavole fermapiede CADUTA DI MATERIALE DALL'ALTO

Nella zona sottostante la demolizione deve essere vietata la sosta ed il transito, delimitando la zona stessa con appositi sbarramenti (Art. 154, comma 1, D.Lgs. 81/08)

ELETTROCUZIONE

Vicino ad ogni quadro elettrico affiggere i cartelli "Pericolo alta tensione" e "Divieto spegnere l'incendio con acqua"

INVESTIMENTO

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Occorrerà segnalare la massima velocità dei mezzi di cantiere (max 40 Km/h) e, per i lavori da eseguirsi in presenza di traffico, occorrerà disporre cartelli con limite di velocità di 15 Km/h Tutte le tratte di cantiere comprese nelle sedi stradali andranno delimitate e protette con barriere idonee adeguatamente segnalate ed illuminate Tutti i veicoli di cantiere devono essere in perfetta efficienza (dispositivi di segnalazione acustica, luci e freni) Tutti i veicoli adibiti alla circolazione su strada devono essere in regola con i collaudi periodici Per il cantiere lungo linea osservare le prescrizioni dei cartelli apposti da FS, secondo le Istruzioni per la Protezione Cantieri: - segnali di reallentamento - tabelle F - tabelle S e S sbarrata - tabelle C e C sbarrata

RIBALTAMENTO

Le rampe di accesso al fondo degli scavi devono avere una carreggiata solida in riferimento ai mezzi di trasporto ed una pendenza adeguata. (Punto 1.1, Allegato XVIII - D.Lgs.81/08)

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) I lavoratori addetti alla lavorazione devono utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” :

Indumenti ad Alta Visibilità (Conforme UNI EN 471) Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344) Elmetto (Conforme UNI EN 397) Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)

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Schede di gestione delle misure di coordinamento relative all’uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi o servizi di protezione collettiva , redatte ai sensi del punto 2.3.4 e 2.3.5 dell’allegato XV del D.Lgs.81/08

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SCHEDA N° 1 – gestione punto 2.3.4 e 2.3.5 allegato XV D.Lgs.81-08

Fase progettuale

apprestamento

infrastruttura

attrezzatura

mezzo o servizio di

protezione collettiva

Descrizione: transennature, parapetti, andatoie e passerelle

Fase/i d’utilizzo: Tutte la fasi d’intervento

Misure di coordinamento: Montati dall’impresa aggiudicataria, contemporaneamente allo sviluppo dell’attività di cantiere in base alle necessità.

Fase esecutiva

Soggetti tenuti all’attivazione:

1.- Impresa Esecutrice L.A. : …

2.- Impresa Esecutrice L.A. : …

3.- Impresa Esecutrice L.A. : …

4.- Impresa Esecutrice L.A. : …

5.- Impresa Esecutrice L.A. : …

6.- Impresa Esecutrice L.A. : …

7.- Impresa Esecutrice L.A. : …

8.- Impresa Esecutrice L.A. : …

...- Impresa Esecutrice L.A. : …

Cronologia d’attuazione:

Modalità di verifica:

Data di aggiornamento: il CSE ……

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117

SCHEDA N° 2 - gestione punto 2.3.4 e 2.3.5 allegato XV D.Lgs.81-08

Fase progettuale

apprestamento

infrastruttura

attrezzatura

mezzo o servizio di

protezione collettiva

Descrizione: Segregazione di aree di lavoro sia interne che esterne

Fase/i d’utilizzo: Tutte le fasi d’intervento.

Misure di coordinamento: Installate dall’impresa che sta attuando le lavorazioni saranno tenute in essere sino al completamento dell’intervento, chi l’installa dovrà farsi carico anche del controllo in perfetta efficienza per tutta la durata dell’attività prevista.

Fase esecutiva

Soggetti tenuti all’attivazione:

1.- Impresa Esecutrice L.A. : …

2.- Impresa Esecutrice L.A. : …

3.- Impresa Esecutrice L.A. : …

4.- Impresa Esecutrice L.A. : …

5.- Impresa Esecutrice L.A. : …

6.- Impresa Esecutrice L.A. : …

7.- Impresa Esecutrice L.A. : …

8.- Impresa Esecutrice L.A. : …

...- Impresa Esecutrice L.A. : …

Cronologia d’attuazione:

Modalità di verifica:

Data di aggiornamento:

il CSE ……

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SCHEDA N° 3 - gestione punto 2.3.4 e 2.3.5 allegato XV D.Lgs.81-08

Fase progettuale

apprestamento

infrastruttura

attrezzatura

mezzo o servizio di

protezione collettiva

Descrizione: Impianto elettrico di cantiere, impianto di terra e contro le scariche atmosferiche.

Fase/i d’utilizzo: Tutte le fasi d’intervento.

Misure di coordinamento: Impianti realizzati a carico dell’impresa aggiudicataria, che dovrà farsi carico di redigere apposite istruzioni per l’uso dei subappaltatori.

Fase esecutiva

Soggetti tenuti all’attivazione:

1.- Impresa Esecutrice L.A. : …

2.- Impresa Esecutrice L.A. : …

3.- Impresa Esecutrice L.A. : …

4.- Impresa Esecutrice L.A. : …

5.- Impresa Esecutrice L.A. : …

6.- Impresa Esecutrice L.A. : …

7.- Impresa Esecutrice L.A. : …

8.- Impresa Esecutrice L.A. : …

...- Impresa Esecutrice L.A. : …

Cronologia d’attuazione:

Modalità di verifica:

Data di aggiornamento: il CSE ……

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SCHEDA N° 4 - gestione punto 2.3.4 e 2.3.5 allegato XV D.Lgs.81-08

Fase progettuale

apprestamento

infrastruttura

attrezzatura

mezzo o servizio di

protezione collettiva

Descrizione: Viabilità interna e percorsi pedonali.

Fase/i d’utilizzo: Tutte le fasi d’intervento.

Misure di coordinamento: Organizzate e normate a cura dell’impresa principale, che dovrà anche farsi carico del controllo d’efficienza in itinere.

Fase esecutiva

Soggetti tenuti all’attivazione:

1.- Impresa Esecutrice L.A. : …

2.- Impresa Esecutrice L.A. : …

3.- Impresa Esecutrice L.A. : …

4.- Impresa Esecutrice L.A. : …

5.- Impresa Esecutrice L.A. : …

6.- Impresa Esecutrice L.A. : …

7.- Impresa Esecutrice L.A. : …

8.- Impresa Esecutrice L.A. : …

...- Impresa Esecutrice L.A. : …

Cronologia d’attuazione:

Modalità di verifica:

Data di aggiornamento: il CSE ……

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SCHEDA N° 5 - gestione punto 2.3.4 e 2.3.5 allegato XV D.Lgs.81-08

Fase progettuale

apprestamento

infrastruttura

attrezzatura

mezzo o servizio di

protezione collettiva

Descrizione: Ponteggio di facciata

Fase/i d’utilizzo: esclusivamente le fasi di intervento sulle facciate o per la posa di alcuni serramenti

Misure di coordinamento: Montati dall’impresa aggiudicataria, dovranno restare in opera per tutta la durata dell’intervento. Si prescrive che venga formalizzato l’uso degli apprestamento tra l’impresa aggiudicataria e le subappaltatrici attraverso la redazione di un verbale di verifica e presa in consegna. All’inizio di ogni giornata lavorativa deve essere verificata l’efficienza delle protezioni poste in essere.

Fase esecutiva

Soggetti tenuti all’attivazione:

1.- Impresa Esecutrice L.A. : …

2.- Impresa Esecutrice L.A. : …

3.- Impresa Esecutrice L.A. : …

4.- Impresa Esecutrice L.A. : …

5.- Impresa Esecutrice L.A. : …

6.- Impresa Esecutrice L.A. : …

7.- Impresa Esecutrice L.A. : …

8.- Impresa Esecutrice L.A. : …

...- Impresa Esecutrice L.A. : …

Cronologia d’attuazione:

Modalità di verifica:

Data di aggiornamento

il CSE ……

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SCHEDA N° 6 - gestione punto 2.3.4 e 2.3.5 allegato XV D.Lgs.81-08

Fase progettuale

apprestamento

infrastruttura

attrezzatura

mezzo o servizio di

protezione collettiva

Descrizione: Gru di cantiere

Fase/i d’utilizzo: Tutte le fasi d’intervento.

Misure di coordinamento: Installata a cura dell’impresa aggiudicataria, che si farà anche carico di effettuare tutti i “tiri” anche per le ditte subappaltatrici.

Fase esecutiva

Soggetti tenuti all’attivazione:

1.- Impresa Esecutrice L.A. : …

2.- Impresa Esecutrice L.A. : …

3.- Impresa Esecutrice L.A. : …

4.- Impresa Esecutrice L.A. : …

5.- Impresa Esecutrice L.A. : …

6.- Impresa Esecutrice L.A. : …

7.- Impresa Esecutrice L.A. : …

8.- Impresa Esecutrice L.A. : …

...- Impresa Esecutrice L.A. : …

Cronologia d’attuazione:

Modalità di verifica:

Data di aggiornamento……

il CSE ……

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Elaborati Grafici, fotografici prescrittivi

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Figura 1: sfiati rete gas presenti nella futura area di cantiere

Figura 2: sfiati rete gas presenti nella futura area di cantiere

Figura 3: cantiere attiguo all'area di pertinenza

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Figura 4: fermata autobus esistente

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PROGETTO

PROSPETTO OVEST

PROSPETTO NORD

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PROSPETTO EST

PROSPETTO SUD

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PIANTA PIANO TERRA

PIANTA PIANO PRIMO

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PROCEDURA: ISTRUZIONI PER LA REDAZIONE DEL POS

Scopo Definire una procedura che permetta di redigere ed aggiornare il POS (piano operativo di sicurezza) da parte delle imprese esecutrici presenti in cantiere. Precisazione Nessun POS verrà preso in considerazione e quindi verificato dal CSE se non redatto in conformità con la presente procedura di redazione . Definizioni procedure: le modalità e le sequenze stabilite per eseguire un determinato lavoro od operazione; apprestamenti: le opere provvisionali necessarie ai fini della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori in cantiere; attrezzatura di lavoro: qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto destinato ad essere usato durante il lavoro; misure preventive e protettive: gli apprestamenti, le attrezzature, le infrastrutture, i mezzi e servizi di protezione collettiva, atti a prevenire il manifestarsi di situazioni di pericolo, a proteggere i lavoratori da rischio di infortunio ed a tutelare la loro salute; prescrizioni operative: le indicazioni particolari di carattere temporale, comportamentale, organizzativo, tecnico e procedurale, da rispettare durante le fasi critiche del processo di costruzione, in relazione alla complessità dell'opera da realizzare; cronoprogramma dei lavori: programma dei lavori in cui sono indicate, in base alla complessità dell'opera, le lavorazioni, le fasi e le sottofasi di lavoro, la loro sequenza temporale e la loro durata; PSC: il piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'articolo 100 del D.Lgs.81-08; PSS: il piano di sicurezza sostitutivo del piano di sicurezza e di coordinamento, di cui all'articolo 131, comma 2, lettera b) del D.Lgs. 163/2006 e successive modifiche; POS: il piano operativo di sicurezza di cui all'articolo 89, lettera h, del D.Lgs.81-08 e all'articolo 131, comma 2, lettera c), del D.Lgs. 163/2006 e successive modifiche; costi della sicurezza: i costi indicati all'articolo 100 del D.Lgs.81-08, nonché gli oneri indicati all'articolo 131 del D.Lgs. 163/2006 e successive modifiche Procedura Il POS è redatto a cura di ciascun datore di lavoro delle imprese esecutrici, in riferimento al singolo cantiere interessato, ai sensi dell'articolo 17 comma 1, lettera a), i cui contenuti minimi sono riportati nell’allegato XV del D.Lgs.81-08. Con riferimento al presente cantiere il POS contiene almeno i seguenti elementi: 1 - ANAGRAFICA IMPRESA ESECUTRICE Dovranno essere riportati i seguenti dati:

Ragione Sociale

Indirizzo – Cap – Località

Tel – fax – e-mail

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Documentazione attestante il possesso dei requisiti tecnico-professionali

Dichiarazione relativa all’organico medio annuo ed al contratto collettivo applicato 2 – EVIDENZA DEGLI ADEMPIMENTI RELATIVI ALLA SICUREZZA Scheda identificativa dei soggetti che parteciperanno a vario titolo alle attività di cantiere, dalla quale risultino le loro generalità complete, la mansione, e la firma per presa visione:

Datore di lavoro

RSPP

Medico competente

Direttore Tecnico

Capo cantiere

Addetti alla gestione delle emergenze del cantiere - primo soccorso, lotta antincendio ed evacuazione (esclusivamente quelli che saranno presenti nel cantiere in oggetto)

RLS aziendale oppure RLS territoriale

Preposti – capi squadra

Lavoratori Dichiarazione del medico competente dalla quale risulti:

Programma sanitario L’idoneità dei lavoratori dell’impresa in merito alle mansioni svolte (solo per quelli che saranno impiegati nel cantiere) Presa visione del PSC Valutazione in merito ad eventuali sostanze che verranno utilizzate dall’impresa

3 - UBICAZIONI DEL CANTIERE Dovranno essere riportati i seguenti dati:

Indirizzo – Cap – Località

Tel. – Fax – e-mail

4 - NATURA DEI LAVORI DA ESEGUIRE Descrizione dei lavori che saranno eseguiti direttamente dall’impresa esecutrice, con specifica indicazione delle attività e/o lavorazioni per le quali si richiederà l’autorizzazione a subappalti e/o lavoratori autonomi (da aggiornare in corso d’opera). 5 - CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI L’impresa esecutrice, redige o aggiorna dettagliandolo, e lo trasmette una volta al mese al CSE, il cronoprogramma lavori allegato al PSC, al fine di determinare la durata delle singole lavorazioni, l’eventuale interferenza tra le fasi e la relativa successione secondo l’organizzazione dell’impresa. 6 - INTEGRAZIONI E/O DETTAGLIO AI CONTENUTI DEL PSC Il dettaglio operativo e/o eventuali integrazioni ai contenuti del PSC, per meglio garantire la sicurezza, dovranno essere riferite alla realtà del cantiere nel rispetto dei punti sottoelencati:

modalità da seguire per la recinzione del cantiere, gli accessi e le segnalazioni;

protezioni o misure di sicurezza contro i possibili rischi provenienti dall’ambiente esterno;

servizi igienico-assistenziali;

protezioni o misure di sicurezza connesse alla presenza nell'area del cantiere di linee aeree e condutture sotterranee;

viabilità principale di cantiere;

impianti di alimentazione e reti principali di elettricità, acqua, gas ed energia di qualsiasi tipo;

impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche;

misure generali di protezione contro il rischio di seppellimento da adottare negli scavi;

misure generali da adottare contro il rischio di annegamento;

misure generali di protezione da adottare contro il rischio di caduta dall'alto;

misure per assicurare la salubrità dell'aria nei lavori in galleria;

misure per assicurare la stabilità delle pareti e della volta nei lavori in galleria;

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misure generali di sicurezza da adottare nel caso di estese demolizioni o manutenzioni, ove le modalità tecniche di attuazione siano definite in fase di progetto;

misure di sicurezza contro i possibili rischi di incendio o esplosione connessi con lavorazioni e materiali pericolosi utilizzati in cantiere;

disposizioni per dare attuazione a quanto previsto dall'articolo 102 del D.Lgs.81-08;

disposizioni per dare attuazione a quanto previsto dall'articolo 92, comma 1, lettera c ) del D.Lgs.81-08;

misure generali di protezione da adottare contro gli sbalzi eccessivi di temperatura;

disposizione per l’attuazione del coordinamento dei direttori tecnici e dei capi cantiere, indicando al CSE un unico referente prediligendo le figure dell’impresa aggiudicataria;

sviluppo di specifiche richieste contenute nel PSC; In relazione all’ubicazione del cantiere ed al numero dei lavoratori presenti andranno specificati i presidi sanitari e di pronto soccorso indicando inoltre i numeri di telefono di pubblica utilità. Indicare le macchine e le attrezzature che verranno utilizzate in cantiere riportando le procedure per il loro utilizzo in sicurezza. Le macchine descritte, dovranno essere unicamente quelle che saranno utilizzate nel cantiere, e le schede di sicurezza dovranno essere specifiche vedi esempio a seguire: Es. Autocarro Fiat 100, targato VG 903 HT, ultima manutenzione eseguita a Km.50.000 il 30.02.2000, indicazioni di sicurezza al suo utilizzo ecc. , inoltre personale addestrato ed autorizzato al suo utilizzo.....

7 - ELENCO DEI DPI Indicare, in relazione alle mansioni svolte, i DPI messi a disposizione dei lavoratori, le istruzioni fornite per il loro uso, e le indicazioni principali sulle modalità per il loro utilizzo. Deve essere fornita una scheda per ogni lavoratore, tale scheda dovrà essere controfirmata dal lavoratore stesso ed aggiornata almeno semestralmente. 8 – FORMAZIONE DEI LAVORATORI Indicare, in relazione alle mansioni svolte, la formazione erogata dei lavoratori impiegati in cantiere , Deve essere fornita una scheda riepilogativa per ogni lavoratore. Le evidenze della formazione devono essere oggettive, non considerando valide “certificazioni” omni-comprensive del Datore di Lavoro. Si considerano evidenze oggetti gli attestati di partecipazione rilasciati da enti esterni oppure dei verbali di formazione, anche interni, ma controfirmati dal lavoratore. 9 – SUBAPPALTO E COORDINAMENTO TRA IMPRESE E/O LAVORATORI AUTONOMI Il datore di lavoro, in caso di affidamento dei lavori in subappalto ad impresa esecutrici o a lavoratori autonomi nell’ambito del ciclo produttivo del cantiere: a) verifica, con le modalità previste dall’allegato XVII del D.Lgs.81-08, l’idoneità tecnico professionale delle imprese esecutrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori da affidare in appalto o mediante contratto d’opera o di somministrazione. b) fornisce agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nel cantiere in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività, con la trasmissione del PSC se presente, e del POS Il datore di lavoro dell’impresa affidataria promuove la cooperazione all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto, ed il coordinamento degli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione dell’opera complessiva, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze. Tale documento integrato nel POS, ed allegato al contratto di appalto o di opera, deve specificatamente indicare i costi relativi alla sicurezza del lavoro con particolare riferimento a quelli propri. Nell’ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, il personale occupato dall’impresa appaltatrice, o subappaltatrice, o lavoratore autonomo deve essere munito, ed esporre in evidenza, apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro. 10 - DOCUMENTAZIONE DI CANTIERE Elenco della documentazione da tenere in cantiere, da aggiornarsi in corso d’opera a cura dell’impresa, attraverso comunicazioni scritte al CSE (A titolo esemplificativo, non esaustivo, si indica la documentazione che deve essere tenuta in cantiere a disposizione del CSE e degli organi di vigilanza)

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Libretti degli apparecchi di sollevamento di portata superiore ai 200 kg completi dei verbali di verifica periodica.

Copia della comunicazione all’ISPESL dell’omologazione di sicurezza degli apparecchi di sollevamento.

Copia della dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico di cantiere redatta da ditta installatrice abilitata.

Copia della verifica dell’impianto di messa a terra, effettuata prima della messa in esercizio da ditta abilitata, in cui siano riportati i valori di resistenza a terra.

Copia della denuncia vidimata dall’ISPLES dell’impianto di messa a terra - mod. B entro 30 giorni dalla data d’inizio dei lavori.

Copia della denuncia vidimata dall’ISPLES dell’impianto di protezione contro le scariche atmosferiche - mod. A entro 30 giorni dalla data d’inizio dei lavori (ove previsto).

Copia dell’autorizzazione ministeriale all’uso del ponteggio e copia della relazione tecnica del fabbricante.

Progetto e disegno esecutivo del ponteggio (alto più di 20 m - non realizzato nell’ambito dello schema - tipo) firmato da un ingegnere o architetto abilitato.

Disegno esecutivo del ponteggio (nei casi non previsti nel punto precedente) firmato dal responsabile di cantiere.

Copia del programma dei lavori delle eventuali importanti ed estese demolizioni.

Piano antinfortunistico per il montaggio degli elementi prefabbricati in C.A. e C.A.P.

Copia registro degli infortuni dell’impresa. Copia del Piano Operativo di Sicurezza

Copia della lettera di nomina del coordinatore in fase di esecuzione dell’opera e suo recapito.

Copia del piano di emergenza ed evacuazione.

Lettera di nomina del/i lavoratore/i indicato/i per la gestione dell’emergenza e pronto soccorso.

Copia della relazione sulla valutazione del rumore.

11 - UTILIZZO PRODOTTI CHIMICI E/O PERICOLOSI Elenco delle sostanze e preparati pericolosi utilizzati in cantiere con le relative schede di sicurezza, indicando le procedure e le informazioni per i lavoratori in merito all’uso di tali prodotti. 12 - STOCCAGGIO MATERIALI E/O RIFIUTI Identificare le aree di cantiere individuate per lo stoccaggio di:

materiali attrezzature rifiuti (indicandone le modalità di evacuazione e l’eventuale documentazione di riferimento)

12 - VALUTAZIONE RISCHIO RUMORE Estratto dei valori (livello di esposizione medio) assegnati ai gruppi omogenei dei lavoratori, individuati nel documento di valutazione del Rischio Rumore redatto ai sensi delle normative vigenti. 13 - GESTIONE EMERGENZE DI PRIMO SOCCORSO Dovrà essere redatto a cura dell’impresa affidataria apposito piano di primo soccorso contente i seguenti argomenti ed allegati. Argomenti: • Definizione del gruppo di appartenenza del cantiere dal punto di vista infortunistico. • Designazione del coordinatore degli addetti al primo soccorso. • Designazione degli addetti al primo soccorso. • Procedure impartite a tutti i lavoratori. • Procedure impartite agli addetti al primo soccorso • Individuazione dei presidi minimi. • Elenco dei dispositivi di protezione individuale e delle attrezzature messe a disposizione per l’effettuazione

degli interventi di emergenza sanitaria e loro ubicazione. • Procedure di custodia e controllo dei presidi e delle attrezzature di primo soccorso. • Gestione della cartellonistica e della segnaletica di pronto soccorso. • Indicazione aree di sosta e percorsi ambulanze. • Procedure di comportamento per gli incaricati di primo soccorso al termine dell’intervento.

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Allegati (tutta questa documentazione è allegata al Piano di primo soccorso in apposita cartella ed aggiornata a cura degli addetti al primo soccorso): • Manuale aziendale di primo soccorso. • Schede di sicurezza delle sostanze in uso suddivise per imprese e/o per mansioni. • Mappa del quadro elettrico sul quale intervenire per togliere la tensione elettrica degli impianti. • Mappa del cantiere in cui sono riportate le aree dove è possibile trovare i presidi sanitari e le attrezzature di

primo soccorso. • Rubrica telefonica • Elenco delle persone che hanno patologie particolari (diabete,epilessia..) da custodire in busta chiusa

14 - REVISIONE POS Il POS dovrà essere aggiornato in seguito a:

eventuali variazioni del PSC eventuali variazioni di attività lavorative e/o procedure già predisposte dall’impresa eventuali richieste specifiche del CSE eventuali prescrizioni impartite dal CSE attraverso i verbali di sopralluogo e/o di coordinamento

15 - VERIFICA DEL POS Il CSE provvederà alla verifica del Pos così come prescritto dall’art.92 comma 1 lettera b) del D.Lgs.81-08, allo scopo si precisa che, ad evidenza di quanto sopra verrà invita all’impresa, apposita comunicazione (sia in termini negativi, che di approvazione, o per le eventuali dovute integrazioni). Prima dell’inizio dei rispettivi lavori ciascuna impresa esecutrice trasmette il proprio POS all’impresa affidataria, la quale, previa verifica di congruenza rispetto al proprio, lo trasmette al CSE. L’impresa potrà iniziare le proprie lavorazioni, solo dopo la comunicazione di verifica positiva del POS, rammentando che le verifiche sono effettuate tempestivamente e comunque non oltre 15 giorni dall’avvenuta ricezione.

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ALLEGATO B)

DICHIARAZIONE ORGANICO MEDIO, DENUNCE INPS, INAIL, CE

DICHIARAZIONE dell’ORGANICO MEDIO ANNUO (riferito all’anno precedente al rilascio ex art.90, D.Lgs. 81-08)

Appaltatore: ………………………………………………………………………………………………

Sede: ……………………………………………………………………………………………..……...

Tel. ………………………. Fax…………………………… e-mail ………………………………..….

Documento compilato da: ………………………………………………………………………………

Recapito tel. Diretto ……………………………………………….........

Appalto: ……………………………………………………………………………..…………………...

Località: ………………………………………………………………………………..………………...

Durata presunta dei lavori: dal ………………………..……… al …………………………………...

Importo presunto dei lavori: …………………………………………………………..……………….

Numero addetti

azienda fino a 15 addetti azienda oltre 15 addetti

Quadri …………………..

Dirigenti …………………

Impiegati ………………..

Operai ………………….. qualificati …………….. specializzati …………... comuni ……………….

Organico

Organico medio annuo …………………….

(riferito all’anno precedente al rilascio della dichiarazione)

Organico medio previsto

Per il cantiere in oggetto …………………….

Contratto collettivo nazionale applicato

C.C.N.L. applicato EDILIZIA INDUSTRIA EDILIZIA COOPERATIVE

EDILIZIA PICC. INDUSTRIA EDILIZIA ARTIGIANI

ALTRO ……………………………………………………………

Luogo e data

…………………………. li, ……………………

L’Appaltatore

………………………………………………….

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DATI RELATIVI ALL’INTERO ORGANICO DELL’IMPRESA (riferito all’anno precedente al rilascio della dichiarazione)

POSIZIONE INPS

n. addetti

(media addetti) Anno

TIPO DI DENUNCIA

(Es. F24, altro)

Versamento

Cumulativo

dell’anno

POSIZIONE INAIL

n. addetti

(media addetti) Anno

TIPO DI DENUNCIA

(Es. Autoliquidazione, altro)

Versamento

Cumulativo

dell’anno

POSIZIONI CASSA EDILE

n. addetti

(media addetti) Anno

TIPO DI DENUNCIA

(Es. mensile, altro) n. posizione provincia

Versamento

Cumulativo

dell’anno

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ALLEGATO C) Anagrafica di cantiere – SCHEDA N°……… aggiornata al

Identificazione cantiere Committente Resp. Dei lavori Indirizzo

Tip. Intervento

Impresa affidataria subappaltatrice – di: Ragione sociale Indirizzo/sede Legale Iscrizione CCIAA N. Provincia

Tel./Fax e-mail Descrizione attività

Datore di lavoro Cognome Nome

Tel. Fax. Cell. e-mail

Direttore tecnico Cognome Nome

Tel. Fax. Cell. e-mail

Capo Cantiere Cognome Nome

Tel. Fax. Cell. e-mail

Rappresentante Lavoratori per la Sicurezza (RLS) Cognome Nome

Tel. Fax. Cell. e-mail

Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) Cognome Nome

Tel. Fax. Cell. e-mail

Medico Aziendale (MA) Cognome Nome

Tel. Fax. Cell. e-mail

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PROCEDURE DI EMERGENZA

INDICE

Introduzione Generale

Norme Fondamentali da Rispettare all’interno del cantiere Distribuzione

Piani di Emergenza

Composizione Squadra di Pronto Intervento Per tutto il personale presente in cantiere Persone da Contattare Telefonicamente

Norme di Pronto Soccorso Trasporto Infortunati in Ospedale Trasporto malati Uso dei medicinali presenti nella cassetta di sicurezza

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INTRODUZIONE GENERALE Il documento in oggetto raccoglie tutte le Norme e Disposizioni di Sicurezza per fronteggiare eventuali emergenze all’interno del Cantiere . Vengono quindi fornite le istruzioni per assicurare che tutto il personale abbia una conoscenza della Sicurezza e la capacita di individuare e combattere potenziali pericoli. Copie del documento sono distribuite ai Datori di lavoro di tutte le imprese esecutrici, ed ai lavoratori autonomi con le stesse modalità di distribuzione del PSC. Organizzazione del Documento. Nel Documento vengono raccolte le procedure e disposizioni interne vigenti nel cantiere . Ha lo scopo di servire da guida a tutti coloro che, operando nell’ambito del cantiere, hanno bisogno di utilizzare delle norme coordinate per le operazioni di emergenza e per avere un riferimento costante sulle disposizioni dal Committente e per lui dal CSE (coordinatore in esecuzione),che vi si trovano raggruppate ed aggiornate.

Ogni possessore del Documento può proporre di aggiungere, modificare le Procedure. L’accettazione e l’emissione di quanto proposto, avverrà con l’approvazione da parte del CSE, che è anche responsabile della sua corretta tenuta NORME FONDAMENTALI DA RISPETTARE ALL’INTERNO DEL CANTIERE. Premessa Le norme di seguito elencate, non rappresentano la totalità delle regole che si devono rispettare all’interno della realtà lavorativa. La loro applicazione non esclude l’uso del buon senso e delle principali regole e pratiche standard di sicurezza. Norme · E’ severamente proibito fumare nelle aree in cui è affisso il relativo cartello di divieto. · E’ vietato l’accesso agli autoveicoli che non siano in specifica relazione con le lavorazioni in corso. La velocità

massima consentita e di 10 Km/h. · E’ vietato ostruire e/o bloccare l’uscita e i percorsi interni con materiali, automezzi, ecc. · E’ vietato eseguire qualsiasi lavoro se non si e in regola con le norme contenute nel PSC e nel POS · E’ fatto divieto a tutto il personale di introdurre in cantiere, bevande alcoliche e di portare all’esterno materiali

ed attrezzature presenti in sito, salvo particolari necessita opportunamente autorizzate. · Tutti i lavoratori dovranno usare con cura i dispositivi di sicurezza e gli indumenti di protezione messi a loro

disposizione. · E’ fatto divieto a tutto il personale di compiere di propria iniziativa operazioni, manovre e lavori che non siano

di loro competenza e che possano causare danni alla propria ed altrui incolumità. · Non rimuovere o modificare i dispositivi di sicurezza e di protezione senza autorizzazione. · Tutto il personale presente in cantiere deve conservare la sua area di lavoro pulita ed ordinata, considerando

tale pratica come parte integrante del proprio lavoro. · I lavoratori, ove richiesto, dovranno indossare sul lavoro l’abbigliamento fornito dall’Impresa di appartenenza. · E’ vietato l’uso di sciarpe, cravatte o vestiti che per la loro forma possono costituire un pericolo per la persona. Il presente lavoro ha il preciso scopo di raccogliere tutte le informazioni tecniche e di comportamento, affinché si possano garantire pienamente gli interessi dell'Attività del Cantiere. Le disposizioni raccolte nelle Procedure, devono essere applicate da tutto il personale con scrupolosa diligenza. DISTRIBUZIONE Le Procedure di Emergenza, vengono emesse e distribuite con le stesse modalità previste per il Piano di Sicurezza Coordinamento. Ciascun possessore delle Procedure avrà la responsabilità di informare il proprio personale dipendente avendo cura di accertare che quanto riportato sia stato compreso. Le variazioni potranno essere sempre suggerite, secondo le modalità previste dalle procedure di Sicurezza. Per ogni informazione, o in caso di qualsiasi dubbio, contattare immediatamente il proprio responsabile diretto, o

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in sua assenza il CSE. Le Procedure di Sicurezza ed Emergenza saranno riviste ed eventualmente aggiornate ad ogni inserimento in cantiere di nuova impresa esecutrice. PIANI DI EMERGENZA È operante all'interno del Cantiere un’organizzazione per la prevenzione e protezione dai rischi, facente capo : <<...........................................................................................................................>> <<...........................................................................................................................>> <<...........................................................................................................................>> (impresa esecutrice, o gruppo d’imprese) Questa si articola sulle seguenti responsabilità affidate al Responsabile di Sicurezza del Cantiere : Sig. <<.....................................................................................................................>> Definizione delle Procedure a cui il personale dovrà attenersi e delle tecniche da impiegare negli interventi

(impiego dei diversi mezzi di protezione collettiva e personale, procedure di segnalazione ecc.); Addestramento ed aggiornamento del personale ed eventuale squadra di pronto intervento; Organizzazione e realizzazione di esercitazioni pratiche del personale attraverso le quali mantenere sotto

controllo il grado di efficienza del personale tutto; Organizzazione e partecipazione a prove simulate per valutare la conoscenza e la corretta messa in atto

delle procedure da parte del personale. Definizione e realizzazione in collaborazione con il CSE, di un programma di controlli, che assicurino la

massima e continua efficienza dei mezzi di protezione collettiva ed individuale. COMPOSIZIONE DELLA SQUADRA DI PRONTO INTERVENTO La Squadra di pronto intervento è composta dai seguenti membri (inserire nome e cognome): Capo Squadra <<...............................................................................................>> Addetto <<.........................................................................................................>> Addetto <<.........................................................................................................>> Addetto <<.........................................................................................................>> 1. Alla chiamata di emergenza, tutto il personale della squadra di emergenza deve automaticamente, lasciare il

proprio posto di lavoro, in qualunque zona si trovi, in modo da raggiungere rapidamente ed ordinatamente il luogo di raccolta previsto.

2. Il personale deve rimanere nella propria zona d’intervento, e verificare che le strade non siano ingombrate per non intralciare l'eventuale movimento dei mezzi di soccorso o l'uscita dei mezzi in fase di carico/scarico merci.

Nel ufficio e nella baracca di cantiere sono affissi i nominativi con i relativi numeri telefonici delle persone che debbono essere avvertite dello stato di emergenza. Il compito di avvertire tutti i responsabili spetta al capo squadra di pronto intervento se presente o, in caso di sua assenza da un addetto. PER TUTTO IL PERSONALE PRESENTE IN CANTIERE In caso di emergenza ciascun responsabile o chi per esso, dovrà fare in modo che tutto il personale e/o eventuali visitatori, possano allontanarsi in tutta sicurezza dal luogo dell'emergenza. Tutti dovranno seguire con scrupolosa attenzione le indicazione che saranno loro impartire. Gli autisti che si trovano all'interno del cantiere, dovranno sospendere tutte le loro attività e qualsiasi operazione di carico e scarico e dovranno portarsi alla guida del loro mezzo in attesa di istruzioni. Dovranno essere pronti a spostare gli automezzi e seguire tutte le indicazioni che saranno fornite evitando di ingombrare le strade e di

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ostacolare la libera circolazione dei mezzi di soccorso. Personale non interessato all'emergenza Tutto il personale, non direttamente interessato alle operazioni di emergenza, o soccorso, dovrà ordinatamente confluire nei punti di raccolta segnalati a seconda delle disposizioni date dai responsabili dell’emergenza. Tutto il personale resterà a disposizione dei propri responsabili i quali comunicheranno loro la fine dell'emergenza. PERSONE DA CONTATTARE TELEFONICAMENTE IN CASO DI INCENDIO E/O EMERGENZA

1. <<........................................................................................................................>>

2. <<........................................................................................................................>>

3. <<........................................................................................................................>> NORME DI PRONTO SOCCORSO TRASPORTO INFORTUNATI IN OSPEDALE A-PICCOLI TRAUMI A1- Ferite da taglio A2-Contusioni A3-Slogature / piccole fratture A4-Schegge o altre offese all’occhio B-GRANDI TRAUMI B1- Lesioni al Capo

B1.1 Con perdita di coscienza B1.2 Senza perdita di coscienza

B2- Lesioni alla colonna vertebrale B3- Fratture arti B4- Emorragie C-SOSTANZE CHIMICHE C1 - Pelle

C1.1 - sostanze irritanti C1.2 - sostanze causticanti

C2 - Occhi C2.1 - sostanze irritanti C2.2 - sostanze causticanti

C3 - Inalazione D- ELETTROFOLGORAZIONI Arresto cardiaco e respiratorio L’attività di pronto soccorso è iniziata dalla persona designata ed opportunamente formata ed addestrata; questa in ogni caso dovrà attenersi alle indicazioni presenti in questo manuale senza prendere ulteriori iniziative: Prima di iniziare qualsiasi attività di Pronto Soccorso è necessario mettere in sicurezza l’infortunato utilizzando le procedure di disalimentazione delle macchine o, se possibile, accompagnando la persona fuori dall’area. L’infortunato, quando non è cosciente o il trauma è intenso, NON DEVE ESSERE SPOSTATO se non dopo l’intervento della persona formata che indicherà il modo per trasportarlo e il luogo da raggiungere. Nel caso di pericolo grave (ad es incendio ecc.) si DEVE allontanare l’infortunato. Nel caso di Piccoli Traumi, dopo aver : 1- verificato le modalità dell’infortunio e la sua potenziale lesività 2- verificato il tipo di lesione riportata e l’eventuale coinvolgimento di altre parti del corpo

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3- praticato il primo soccorso 4- verificata la non compromissione del respiro e della attività cardiaca 5- verificata la presenza di coscienza nell’infortunato (orientamento temporale e spaziale) sarà possibile

accompagnarlo al pronto soccorso più vicino Nel caso di Grandi Traumi: 1- verificare le condizioni esposte per i Piccoli Traumi 2- se vi è coscienza potrà essere accompagnato al pronto soccorso più vicino Nel caso non fosse possibile accertare quanto sopra esposto o le condizioni dell’infortunato appaiono gravi, si interverrà stabilizzando i parametri vitali ed attuando la procedura: Chiamare il Pronto Soccorso dell’Ospedale più vicino oppure utilizzare il 118. I numeri di telefono da utilizzare sono ubicati / esposti in ufficio o nella baracca di cantiere : i n° telefoni utili in emergenza. Sono presenti cassette di pronto soccorso attrezzate secondo quanto previsto dalla vigente normativa; il personale che utilizza i presidi DEVE comunicare la necessità del loro ripristino. All’interno della cassetta di pronto soccorso vi è il manuale consultabile per gli interventi. A-PICCOLI TRAUMI Per piccoli traumi si intendono tutti gli infortuni che non hanno un grado di lesività così alto da mettere in pericolo la vita o da compromettere in modo serio la funzionalità di un organo Questo non vuol dire che possono essere trascurati Anche i piccoli traumi attivano la procedura; questa è necessaria perché cerca di determinare le cause che hanno portato all’infortunio. Interventi indicativi: A1- Ferite da taglio - tamponare l’emorragia A2-Contusioni - A3-Slogature / piccole fratture - bloccare l’arto o articolazione A4-Schegge o altre offese all’occhio se possibile togliere il materiale grossolano NON ASPORTARE OGGETTI PENETRANTI B-GRANDI TRAUMI Per questi il trauma è di intensità tale da compromettere le funzioni vitali; Pertanto è necessario stabilizzare l’infortunato. Interventi indicativi: B1- Lesioni al Capo (come nel protocollo) B1.1 Con perdita di coscienza B1.2 Senza perdita di coscienza B2- Lesioni alla colonna vertebrale (come nel protocollo) NON DEVE ESSERE SPOSTATO B3- Fratture arti bloccare l’arto o articolazione B4- Emorragie tamponare l’emorragia C-SOSTANZE CHIMICHE Interventi indicativi C1 - Pelle C1.1 - sostanze irritanti - togliere gli abiti e lavare C1.2 - sostanze causticanti - togliere gli abiti, lavare e neutralizzare C2 - Occhi C2.1 - sostanze irritanti - lavare con il lavaocchi C2.2 - sostanze causticanti -lavare e neutralizzare con il lavaocchi C3 - Inalazione - allontanare l’infortunato e assistere la respirazione D- ELETTROFOLGORAZIONI Interventi indicativi Arresto cardiaco e respiratorio - assistere la respirazione e massaggio cardiaco TRASPORTO MALATI Chiunque durante il normale orario di lavoro accusi un malore o disturbo non attinente con le normali attività e che non gli consenta di continuare il proprio lavoro, dovrà immediatamente contattare il proprio Responsabile diretto se presente.

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Il Responsabile presente al momento provvederà a far accompagnare il malato all’Ospedale più vicino utilizzando le modalità di trasporto, Es: ambulanza, auto della società, altri mezzi, ecc. che riterrà al momento più opportuna. Il medico dell’Ospedale definirà se la persona visitata deve essere ricoverata o può riprendere il lavoro o deve rientrare al proprio domicilio. Se presente il Medico Competente, la visita sarà da lui eseguita. USO DI MEDICINALI PRESENTI NELLA CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO Scopo Scopo della presente procedura è quello di definire le azioni da compiere nel caso in cui occorra usufruire di medicinali o altri presidi che si trovano nella cassetta di Pronto Soccorso. Procedura La disponibilità di medicinali nelle cassette di Pronto Soccorso viene aggiornata con frequenza bisettimanale a cura del responsabile incaricato. Chiunque attinga ai contenuti della cassetta deve: segnalare la carenza di medicinali al fine di incrementare le scorte qualora il consumo sia superiore a quello previsto. È opportuno ricordare che qualsiasi evento incidentale che comporti infortunio o semplice medicazione deve essere sempre comunicato al diretto superiore.

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PROCEDURE DI SICUREZZA

INDICE Procedure amministrative

Indagine e Notifica Infortuni ed Incidenti Gestione delle schede di sicurezza dei prodotti utilizzati Gestione delle azioni audit Rapporto di condizione pericolosa

Procedure operative

Norme di sicurezza per la guida di veicoli industriali all’interno del cantiere Gestione dei rifiuti e loro movimentazione Uso generale delle attrezzature elettriche

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INDAGINE E NOTIFICA DEGLI INFORTUNI Scopo Avere una procedura capita e accettata con cui condurre una indagine immediata e completa su tutti gli infortuni sul lavoro. Comprendere le cause di un infortunio così che infortuni simili possano essere prevenuti attraverso revisioni di impianto, migliore controllo e/o addestramento del personale. Sviluppare una serie di interventi per assicurare che le misure correttive siano completate. Pubblicizzare il particolare pericolo fra i lavoratori e richiamare l’attenzione sulla prevenzione degli infortuni in generale. Procedura Al verificarsi di un infortunio di qualsiasi gravità il diretto responsabile della persona coinvolta dovrà compilare il modulo Rapporto di Incidente (All.Mod.004) immediatamente e comunque entro le 24 ore inviandolo a: Committente e/o Responsabile dei lavori, al Coordinatore per l’esecuzione, ed al Direttore dei Lavori Il Diretto Responsabile ed il Coordinatore per l’esecuzione, iniziano una formale indagine entro le 24 ore dall’infortunio (questo vale anche per i mancati incidenti che hanno il potenziale di determinare un infortunio grave). Ogni condizione pericolosa o atto pericoloso che risulti dall’incidente deve essere riportato in modo specifico. Ogni azione immediata dovrà essere annotata. Devono essere presentati i suggerimenti per evitare il ripetersi di situazioni analoghe. Il modulo va completato in tutte le sezioni entro 48 ore dall’incidente. Le azioni correttive scaturite dall’indagine dell’incidente devono essere inviate entro 5 gg dall’incidente con la definizione delle responsabilità ed i tempi di realizzazione. Le copie saranno inviate a:

Committente e/o Responsabile dei lavori

Diretto responsabile

Direttore dei Lavori

INDAGINE E NOTIFICA DEGLI INCIDENTI Scopo Avere una procedura capita ed accettata per:

indagare e notificare gli incidenti

identificare le cause

definire le azioni da prendere per evitare il ripetersi di casi simili (revisioni di impianto, addestramento, miglior controllo, migliori procedure)

pubblicizzare i risultati dell’indagine dell’incidente Tutti gli incidenti che ricadono in una delle seguenti voci devono essere riportati sul modulo Rapporto di Incidente (All.Mod.004) 1. Infortunio, di qualsiasi grado di gravità 2. Incendio e/o principio d’incendio 3. Danno alla proprietà 4. Perdita di materiale 5. Perdita di produzione 6. Mancato incidente (incidente che potrebbe aver causato, sotto diverse circostanza, una delle suindicate

situazioni). Procedura Il Rapporto deve essere iniziato, appena possibile, dalla persona coinvolta più da vicino nell’incidente. Chi dà inizio al Rapporto ed il suo diretto superiore dovranno tentare di determinare la causa e fornire tutti i dati relativi: Ogni condizione pericolosa o atto pericoloso che risulti dall’incidente deve essere riportato in modo specifico.

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Ogni azione immediata dovrà essere annotata. Devono essere presentati i suggerimenti per evitare il ripetersi di situazioni analoghe. Il modulo va consegnato al diretto responsabile, il quale completa la sezione di sua competenza, entro 24 ore dall’incidente. Il Responsabile controfirma il modulo per approvazione, manda una copia (possibilmente entro le 24 ore) al Coordinatore dell’esecuzione. Il Responsabile dell’area in cui l’incidente è accaduto, in stretta collaborazione con il Coordinatore dell’esecuzione, completa il modulo entro 3 giorni dall’incidente definendo le responsabilità ed i tempi di realizzazione delle misure correttive. Quando il rapporto è completato, il Coordinatore dell’esecuzione, ne invia copia a :

Committente e/o Responsabile dei lavori

Direttore dei lavori

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SCHEDA INDAGINE PER INCIDENTE/INFORTUNIO IN CANTIERE DATA ___________

Committente : UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA

Ubicazione Cantiere : VIA MONTE GENEROSO

Coord. in Esecuzione FABRIZIO LOVATO

Impresa della quale è dipendente

l’infortunato o alla quale è avvenuto

il mancato incidente/infortunio:

affidataria subappaltatrice di:

Nominativo Datore di Lavoro :

Nominativo Preposto:

Nominativo Infortunato:

Mansione:

Si è trattato di INFORTUNIO a

lavoratore:

SI

NO

Si è trattato di MANCATO

INCIDENTE/INFORTUNIO

SI

NO

Descrizione dell’accaduto:

Note del CSE:

Ci sono testimoni dell’accaduto:

SI Sig.____________________________________________________________________

Impresa _______________________________________________________________

Dichiarazioni ____________________________________________________________

_______________________________________________________________________

_______________________________________________________________________

NO

Note del CSE:

Sono stati identificati possibili

riferimenti alle norme di sicurezza?

SI quali: __________________________________________________________________

_______________________________________________________________________

________________________________________________________________________

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________________________________________________________________________

NO

Note del CSE:

Sono stati identificati possibili

riferimenti al psc ed al pos ?

SI quali: __________________________________________________________________

_______________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

NO

Note del CSE:

Procedure immediate poste in atto:

L’infortunato è stato trasportato in

ospedale?

SI

NO perché _________________________________________________________________

________________________________________________________________________

Indicazioni riportate nel referto del PS: ________________________________________________

prognosi in giorni PS: __________________ giorni TOT infortunio: ________________________

data chiusura infortunio: ___________________________________________________________

Si ritiene opportuno allegare foto del sopralluogo dopo l’incidente?

SI allegare le immagini

NO

Documenti allegati: SI quali: _______________________________

_______________________________

NO

intervista del CSE all’infortunato

prima della ripresa della sua attività

in cantiere:

FIRME PER ACCETTAZIONE

PREPOSTO DELL’IMPRESA

LAVORATORI TESTIMONI

DELL’ACCADUTO

LAVORATORE

INFORTUNATO UFFICIO SICUREZZA

COORDINATORE PER

L’ESECUZIONE

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GESTIONE SCHEDE DI SICUREZZA DEI PRODOTTI UTILIZZATI Scopo Definire una procedura che permetta di gestire e mantenere aggiornato l’archivio delle schede di sicurezza dei prodotti e preparati utilizzati nel Cantiere. Procedura 1. Le schede di sicurezza (SDS) sono richieste per qualsiasi prodotto o preparato utilizzato e/o acquistato. 2. La scheda deve essere disponibile prima che il prodotto venga ricevuto o utilizzato. 3. Le schede di sicurezza devono pervenire al Coordinatore dell’esecuzione che provvederà alla loro diffusione. 4. I vari Responsabili delle lavorazioni, dovranno far pervenire al Coordinatore dell’esecuzione l’elenco dei

prodotti da utilizzare corredati delle schede di sicurezza. 5. I Responsabili delle lavorazioni sono responsabili e dell’aggiornamento delle schede di sicurezza 6. Tutto il personale dovrà essere adeguatamente formato ed informato sui contenuti delle schede di sicurezza GESTIONE DELLE AZIONI DI AUDIT Scopo Scopo della presente procedura è quello di gestire le azioni di audit che si svolgono periodicamente presso il Cantiere . Procedura Le azioni di audit vengono pianificate/organizzate dal Coordinatore dell’esecuzione ed effettuate in collaborazione con i Responsabili delle lavorazioni. Tali incontri hanno l’obiettivo di instaurare un sistema di verifica finalizzato al miglioramento delle postazioni e delle condizioni di lavoro nonché al mantenimento degli obiettivi raggiunti. In tale ottica, le visite riguardano specifici argomenti, quali:

rispetto della normativa vigente

rispetto ed applicazione delle procedure emesse

controllo delle principali pratiche d’obbligo (certificazioni)

impianti ed attrezzature antincendio e di sicurezza

impianti elettrici

macchine ed apparecchiature

modalità operative

ambienti di lavoro Al termine di ciascuna visita di audit viene redatto e consegnato al Responsabile della lavorazione un Verbale di sopralluogo con un Piano di azione nel caso in cui dovessero essere riscontrate delle anomalie. Il Responsabile della lavorazione, dopo aver preso visione del verbale di ispezione e del piano correttivo, decide quali sono le azioni da effettuare/porre in essere e le inserisce nel relativo piano operativo di sicurezza, previa consultazione, se del caso, del RLS, del RSPP, dei Dirigenti e dei Preposti. RAPPORTO DI CONDIZIONE PERICOLOSA Scopo Scopo della presente procedura è quello di gestire i rapporti di condizioni pericolose che possono svilupparsi presso il Cantiere . Procedura Una condizione pericolosa è qualsiasi condizione meccanica o fisica che, se lasciata senza correzione, può determinare un incidente. La maggior parte delle condizioni pericolose è normalmente osservata prima che l’incidente si verifichi. Il modulo Rapporto di Condizione Pericolosa (All. Mod.001) è disponibile per tutto il personale presente in cantiere per riportare:

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Condizioni pericolose scoperte durante il proprio regolare lavoro Ogni suggerimento per migliorare l’efficienza operativa del lavoro, ecc. Ogni suggerimento per eliminare i pericoli dalle macchine, dalle apparecchiature, dai metodi e dall’area di lavoro. Istruzioni - Per il Soggetto che inizia il Rapporto compilare il modulo in dettaglio firmare il rapporto dare il modulo compilato al proprio diretto superiore, e/o al CSE Istruzioni - Per il diretto superiore a cui il Rapporto perviene, se non trasmesso direttamente al CSE completare il rapporto aggiungendo le informazioni sulle azioni da farsi, assicurarsi dell’esecuzione entro 5 giorni dal ricevimento ed inviare il rapporto al CSE, al RSPP, e al RLS , ed in copia, alla persona che lo ha originato. Il CSE dovrà mantenere l’indice dei rapporti con le date di esecuzione dei lavori; tale indice sarà riportato nella riunione periodica di sicurezza e coordinamento.

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M001

RAPPORTO DI CONDIZIONE PERICOLOSA

Nome di chi accerta la condizione pericolosa ____________________________ Data _________________

Servizio _______________________________________________________________________________

Descrizione condizione ___________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________

Gravità incidente critico serio minore

Possibili cause mancanza di conoscenza carenza di procedure improprio uso di attrezzi carenza nell’esecuzione procedure inadeguate attrezzi difettosi errore operativo

Possibili conseguenze infortunio danni al vestiario mancato incidente incendio danni alla proprietà esplosione perdita di produzione rilascio di sostanze perdita di materiale

Azioni intraprese ________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________

Suggerimenti atti a prevenire le conseguenze del pericolo ________________________________________

______________________________________________________________________________________

Soggetto che accerta la condizione pericolosa ____________________________Data_________________

Visto Responsabile di settore _________________________________________Data__________________

Visto CSE (per ricevuta) _____________________________________________Data__________________

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NORME DI SICUREZZA PER LA GUIDA DI VEICOLI INDUSTRIALI ALL’INTERNO DEL CANTIERE Scopo La procedura ha lo scopo di assicurare la massima sicurezza delle persone e dei materiali trasportati e di stabilire gli indirizzi per mantenere un effettivo programma di sicurezza per la guida dei veicoli industriali. Questa procedura si applica a tutti gli veicoli industriali (carrelli elevatori a forche - escavatori, ruspe, autobetoniere, autocarri. ecc.) di proprietà delle imprese esecutrici che operano all’interno cantiere. Standard Generali

1. E vietato l’ingresso dei veicoli industriali all’interno delle aree di cantiere senza l’autorizzazione del

responsabile preposto. 2. Tutti i veicoli devono essere equipaggiati di luce lampeggiante gialla, estintore e ove previsto di adeguata

suoneria durante la retromarcia e protezione per la testa per il guidatore. 3. Tutti i veicoli devono rispondere ai requisiti di sicurezza, devono essere sottoposti alle verifiche parziali o totali

richieste dai libretti di manutenzione. 4. La guida dei veicoli è permessa al personale in possesso di regolare documento di guida e dopo adeguato

addestramento. 5. Il guidatore è responsabile del mezzo per tutto il tempo di utilizzo. Una persona inesperta della guida potrebbe

provocare gravi incidenti. Al personale, opportunamente addestrato, verrà rilasciato un’attestazione che lo abilita alla guida o all’utilizzo dei mezzi specifici.

6. Durante la guida è fatto obbligo di rispettare le procedure del Manuale di Sicurezza, le norme del Nuovo Codice stradale e tutte le altre indicazioni specifiche relative a ciascun tipo di veicolo riportate sul libretto del fornitore.

7. I veicoli devono essere parcheggiati in modo da non essere di ostacolo al traffico. E vietato parcheggiare in prossimità di idranti, attrezzature per antincendio, uscite di emergenza, pulsanti di allarme, ecc.

8. In caso di emergenza i veicoli vanno parcheggiati sul lato destro dalla carreggiata, con il motore spento e le chiavi inserite.

9. E vietato il trasporto di persone in numero superiore a quanto prescritto sul libretto di circolazione o documento equivalente.

Addestramento 1. L’addestramento è richiesto per tutte le macchine o attrezzature operative.

· Il programma di addestramento include: · visita medica presso il Medico Aziendale · istruzione teorica e pratica · operazioni in campo con i mezzi specifici · test finale per l’abilitazione

2. La certificazione dell’operatore avverrà mediante il rilascio dell’attestato o patentino di abilitazione alla guida o all’uso dei mezzi.

3. L’addestramento impartito deve essere regolarmente documentato.

Regole generali per l’uso dei macchinari e delle attrezzature · Mantenere sempre la corretta posizione di guida · Tenere le braccia e le gambe al loro posto · Non mettere mai le mani ed i piedi fra le guida del dispositivo di sollevamento · Non sporgere le gambe fuori dalla sagoma dei mezzi; ne potrebbero derivare infortuni gravi. · Assicurarsi che le protezioni del posto di manovra siano installate e controllarne l’integrità · Verificare, ad inizio turno, lo stato dell’attrezzatura seguendo l’apposita lista dei Controlli Preliminari. · Non utilizzare mai l’elevatore per sollevare persone. · Mantenere le distanze di Sicurezza da altri automezzi che precedono. Evitare brusche manovre quali

partenze, arresto o sterzate. · Rispettare tutte le prescrizioni relative al carico, sollevamento e movimentazione dei materiali. · Segnalare acusticamente la propria presenza ove la visibilità è scarsa o dove esiste la presenza di personale. · Prestare sempre la massima attenzione al proprio lavoro. Occorre essere sempre accorti, prudenti e

consapevoli della propria responsabilità. Una distrazione può causare gravi conseguenze per il personale e per le proprietà.

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GESTIONE DEI RIFIUTI E LORO MOVIMENTAZIONE Premessa La gestione dei rifiuti tecnico/amministrativa e normativa nel cantiere è affidata ad ogni singola impresa esecutrice. La presente procedura viene emessa per regolamentare la gestione dei rifiuti e residui di lavorazione in ottemperanza a tutte le normative di legge vigenti. Il Committente si prefigge con le sue politiche ambientali il rispetto continuo dell’ambiente di lavoro interno ed esterno. Tali obiettivi si raggiungono e si mantengono attraverso i seguenti criteri : · raggiungimento, conservazione e miglioramento di uno stato di pulizia e ordine all'interno del Cantiere. Ciò

rappresenta un fattore positivo per la praticità nello svolgimento delle mansioni e per la qualità dell'ambiente di lavoro.

· sviluppo all'interno del Cantiere di un sistema di raccolta differenziata dei rifiuti al fine di migliorare l'efficienza delle successive fasi di raccolta, recupero, riutilizzo, riciclaggio e smaltimento.

· attuazione di sistemi che limitano la produzione dei rifiuti.

Stoccaggio dei rifiuti Da parte di ogni impresa affidataria dovrà essere organizzata la modalità per il deposito dei rifiuti prima del loro conferimento a ditte di smaltimento e/o di recupero. L’area di stoccaggio così determinata è l’unico posto dove possono essere depositati i rifiuti all’interno del cantiere. Tale area deve essere costantemente mantenuta pulita e in ordine. Tutti i contenitori (cassoni, fusti, sacchi, scatole, etc.) devono essere in buono stato. La rottura di un contenitore e la conseguente fuoriuscita del rifiuto può essere causa di inquinamento del suolo, del sottosuolo, dell’atmosfera. Tutti i fusti utilizzati per i rifiuti devono essere posizionati su europallets in legno in buono stato. Non miscelare mai rifiuti diversi.

Per i rifiuti liquidi non riempire mai al massimo della loro capacità i contenitori evitando così possibili sversamenti e difficoltà operative per le attività di movimentazione dei rifiuti. Nelle aree di stoccaggio è vietato fumare, e/o utilizzare fiamme libere ed è obbligatorio rispettare tutte le prescrizioni imposte dalla segnaletica e dalle procedure di sicurezza previste, è vietato abbandonare bidoni e/o contenitori fuori dall’area di deposito. Smaltimento dei rifiuti L’operazione di smaltimento è coordinata ed organizzata da ogni singolo responsabile. Al momento del ritiro il responsabile dei registri deve verificare sempre l’identità della ditta, del mezzo, le tipologie e le quantità dei rifiuti ritirati. Deve inoltre verificare che i rifiuti consegnati siano confezionati ed etichettati secondo quanto riportato nelle relative schede rifiuti. I ritiri dei rifiuti possono essere effettuati solo dalle ditte autorizzate sulla base della normativa vigente. E’ assolutamente vietato conferire rifiuti a ditte non autorizzate. Tutti i rifiuti in uscita devono essere accompagnati dal formulario di identificazione compilato in ogni sua parte e, per i soli rifiuti pericolosi, dalla dichiarazione accompagnatoria con relative istruzioni di pronto intervento. Copia dei formulari devono essere conservati ordinatamente dal responsabile dei Registri. Il responsabile deve verificare che entro 3 mesi dalla data di ciascun smaltimento riceva dal trasportatore il formulario timbrato e firmato dall’impianto di destino. USO GENERALE ATTREZZATURE ELETTRICHE Procedura · Tutte le attrezzature elettriche utilizzate durante il lavoro devono essere specifiche per il loro uso. · Tutte le installazioni elettriche devono essere conformi alle norme CEI - CENELEC. · Tutte le attrezzature e gli utensili elettrici devono essere forniti di collegamento a terra e doppio isolamento. · Gli attrezzi elettrici danneggiati o difettosi devono essere messi fuori servizio e consegnati in manutenzione

per le dovute riparazioni. · È vietato riparare, senza preventiva autorizzazione, utensili o attrezzature elettriche. · L’illuminazione temporanea usata in luoghi umidi o bagnati deve essere effettuata con un voltaggio massimo

di 24 volt. · I cavi in tensione nelle scatole di congiunzione, i pannelli degli interruttori automatici e simili devono essere

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sempre coperti e muniti di etichette e segnali adeguati. · Le aree a rischio devono essere munite di barricate , cartelli e segnali di avvertimento. · Il personale ha l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione individuale previsti per lo specifico lavoro. · E vietato eseguire lavori su circuiti in tensione. · I lavori elettrici di inserzione e disinserzione di utenze devono essere eseguiti in accordo con specifiche

procedure di sicurezza.

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PROVVEDIMENTI PER L’ASSORBIMENTO PERSONALE DI RUMORE

SCHEDE PER GRUPPI OMOGENEI

Nelle pagine che seguono sono riportate le schede riferite alle mansioni per gruppi omogenei, con l’indicazione delle attività svolte, la valutazione dei rischi principali con gli indici di attenzione, la valutazione del livello personale di assorbimento settimanale di rumore e i dispositivi di protezione individuale relativi alle attività individuate. Considerando che il D.lgs.81-08 prevede che l’esposizione al rumore possa essere calcolata in fase preventiva facendo riferimento ai tempi di esposizione standard individuati da studi e misurazioni di riconosciuta validità, con tali schede si intende fornire i dati necessari per indicare con verosimiglianza le fasce nelle quali collocare i lavoratori e, quindi, poter ottemperare agli adempimenti legislativi previsti. Dato che, nel caso delle lavorazioni edili, i compiti possono sensibilmente variare da una giornata lavorativa all'altra, si è fatto riferimento al valore di esposizione settimanale, relativa alla settimana di presumibile maggiore esposizione nello specifico cantiere Qualsiasi mutamento significativo delle mansioni o l’introduzione di nuove macchine richiede, naturalmente, una nuova e specifica analisi fonometrica. Nelle schede non sono invece indicati gli accertamenti sanitari per le varie mansioni, perché tale aspetto riguarda esclusivamente il medico competente la scheda è stata compilata, o integrata, con i dati forniti dal CPT di Torino pubblicati nel1997.

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Fascicolo dell’opera predisposto ai sensi dell’art.91 comma 1 lett. b) del D.Lgs.81/08, e conforme all’allegato XVI.

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FASCICOLO DELL’OPERA Modalità per la descrizione dell'opera e l’individuazione dei soggetti interessati 1. Per la realizzazione di questa parte di fascicolo è utilizzata come riferimento la successiva scheda I, che è sottoscritta dal coordinatore per la progettazione o dal coordinatore per l’esecuzione responsabile della compilazione.

Scheda I Descrizione sintetica dell'opera ed

individuazione dei soggetti interessati

Descrizione sintetica dell'opera

Il progetto llegato prevede la realizzazione di un fabbricato avente un corpo centrale più alto con manto di

copertura ad onda in lastre di alluminio colore verde dove è ubicato il nuovo campo da gioco e due corpi

più bassi a due piani aventi parte della copertura ad onda in lastre di alluminio e parte della copertura

piana.

In uno dei corpi bassi sono ubicati a piano terreno gli spogliatoi ed i servizi per gli utenti mentre a piano

primo gli uffici segreteria e presidenza con annessa una sala riunioni ed un locale ricreativo.

Nell’altro blocco è previsto a piano terra una palestra di circa 150 mq con annessi gli spogliatoi ed i servizi

ed a piano primo la centrale termica ed il locale U.T.A.

a) Corpo centrale

Il corpo centrale avrà una copertura con struttura portante in legno lamellare a vista costituita da travi

curve sezione cm 18+18x h.192, travi secondarie sezione cm 20x h.48 poste in luce alle travi principali ed

arcarecci curvi sezione cm 14x h.24. Sotto le travi in legno lamellare le altezze saranno variabili e più

precisamente: in prossimità del campo da gioco l’altezza massima sarà di metri 9,70, mentre, lungo le

linee di out e le tribune l’altezza minima sarà di metri 7,40 (in corrispondenza dell’imposta delle travi). Le

altezze libere, in ottemperanza alla normativa vigente, non saranno pertanto mai inferiori a 7,00metri.

In pianta il fabbricato avrà delle dimensioni nette interne pari a metri 26,40 x metri 34,11; tali misure

permettono la possibilità di avere un campo di gioco per il basket di lunghezza mt 28,10 e larghezza mt

15,10 (comprensive delle linee di delimitazione) con possibilità di omologazione F.I.P.

In prossimità dell’ingresso del pubblico è inoltre prevista una zona con la possibilità di ubicare due tribune

telescopiche dimensionate per 98 posti a sedere ciascuna (196 posti in totale).

Per quanto concerne la correzione acustica si è prevista (a seguito di relazione e verifiche effettuate dallo

studio di acustica De Polzer srl e consegnate alla Committenza) la posa in opera di pannelli in resina

melamminica espansa sulla parte alta delle pareti di testata (a partire dalla quota 6.95) ed all’intradosso

della copertura lignea.

b) Corpi laterali

Sui lati sud e nord del complesso il progetto prevede la realizzazione di due corpi di fabbrica a due piani,

all’interno dei quali sono situati tutti i servizi ed i locali accessori al campo principale, e più precisamente:

Corpo laterale lato sud:

A piano terreno trovano collocazione gli spazi ed i servizi destinati agli atleti e ai giudici di gara, oltre ad

un locale infermeria con i relativi servizi ed i servizi per il pubblico.

Il dimensionamento degli ambienti e dei servizi segue sia le direttive della normativa CONI per quanto

concerne l’impiantistica sportiva sia la normativa in materia di abbattimento delle barriere architettoniche.

Secondo le prescrizioni CONI la superficie dei locali spogliatoio dei giudici di gara deve essere

considerata non inferiore a mq 1,60 per utente, ed il locale infermeria deve avere superficie minima di 9,00

mq con lato minore non inferiore a 2,50 mt ; in progetto lo spogliatoio dei giudici di gara è di mq 12,08 (fino

a n.7 utenti) mentre il locale infermeria ha dimensione di mq 10,20, con lato inferiore di metri 2,50.

Questi ambienti, a cui si accede dai corridoi che portano alle zone spogliatoi atleti, sono dotati di un bagno

ad uso esclusivo fornito di WC e doccia , di un antibagno dotato di lavabo e di un locale doccia.

Le caratteristiche sia dei locali che dei servizi rendono gli ambienti sopra descritti usufruibili anche da

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persone con impedite capacità motorie.

Per quanto concerne il locale infermeria, la sua metratura e le sue dotazioni permettono anche il possibile

ed eventuale utilizzo da parte di arbitro di sesso differente da quello presente nello spogliatoio arbitri

principale.

Gli ambienti adibiti a spogliatoi degli atleti sono due, uno di mq 32,11 e l’altro di mq 33,05, e sono

dimensionati per un numero di diciotto/venti giocatori ciascuno.

Attraverso un antibagno (dove sono collocati i lavabo a canale) si accede da un lato al gruppo servizi

(dotato di n.2 wc ed un bagno a norma disabili) e dall’altro lato al gruppo docce.

Delle cinque docce (1 ogni 4 giocatori) una è del tipo a sedile ribaltabile con accessori conformi alla

normativa vigente in materia di eliminazione delle barriere architettoniche.

A questo piano si trovano anche i servizi igienici riservati ad eventuale pubblico, distinti per sesso e con la

presenza di un servizio a norma disabile.

A piano primo sono invece ubicati gli uffici amministrativi che comprendono la

segreteria/amministrazione, un ufficio dirigenziale, la sala riunioni, un gruppo servizi (di cui n.1 a norma

disabile) ed un locale ricreativo.

I due piani sono collegati da un corpo scala ed ascensore avente quest’ultimo le caratteristiche minime

per il superamento delle barriere architettoniche

Corpo laterale lato nord:

A piano terreno è prevista la realizzazione di una palestra di circa 150 mq con annessi due blocchi

spogliatoi suddivisi per sesso ed i relativi servizi.

Ogni spogliatoio è dimensionato per 9/10 utenti.

A piano primo infine sono ubicati i locali tecnologici di servizio del complesso: una centrale termica di

circa 50 mq ed un locale U.T.A. di circa 185 mq. L’accesso al piano avviene attraverso una scala in ferro

esterna della larghezza di cm 120.

Durata effettiva dei lavori

Inizio lavori Fine lavori

Indirizzo del cantiere

Via

Località VARESE Città VARESE Provincia VA

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Soggetti interessati

Committente

Indirizzo: via tel.

Responsabile dei lavori

Indirizzo: Tel.

Progettista Architettonico

Indirizzo: tel.

Progettista strutturista

Indirizzo: tel.

Progettista impianti

Indirizzo: tel.

Altro progettista (specificare)

Indirizzo: tel.

Coordinatore per la progettazione

Indirizzo: tel.

Coordinatore per l’esecuzione dei lavori Fabrizio Lovato

Indirizzo: Via Speroni,14 - VARESE tel. 0332 239973

Impresa appaltatrice

Legale rappresentante

Indirizzo: tel.

Lavori appaltati

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Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell’opera ed ausiliarie

Tipologia dei lavori CODICE SCHEDA

Tipo di intervento Rischi individuati

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro

Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione dell’opera Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro

Sicurezza dei luoghi di lavoro

Impianti di alimentazione e di scarico

Approvvigionamento e movimentazione materiali e attrezzature

Igiene sul lavoro

Interferenze e protezione terzi

Tavole allegate

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Scheda II-2 Adeguamento delle misure preventive e protettive in dotazione dell’opera ed ausiliarie

Tipologia dei lavori CODICE SCHEDA

Tipo di intervento Rischi individuati

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro

Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione dell’opera Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro

Sicurezza dei luoghi di lavoro

Impianti di alimentazione e di scarico

Approvvigionamento e movimentazione materiali e attrezzature

Igiene sul lavoro

Interferenze e protezione terzi

Tavole allegate

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Scheda II-3

Informazioni sulle misure preventive e protettive in dotazione dell’opera necessarie per pianificarne la

realizzazione in condizioni di sicurezza e modalità di utilizzo e di controllo dell'efficienza delle stesse

CODICE SCHEDA

Misure preventive e protettive in

dotazione dell’opera previste

Informazioni necessarie per pianificarne la

realizzazione in sicurezza

Modalità di utilizzo in condizioni di

sicurezza

Verifiche e controlli

da effettuare

Periodicità Interventi di manutenzione Da effettuare

Periodicità

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Scheda III-1 Elenco e collocazione degli elaborati tecnici relativi all'opera nel proprio contesto

Elaborati tecnici per i lavori di Codice scheda

Elenco degli elaborati tecnici relativi all’opera nel proprio

contesto

Nominativo e recapito dei soggetti che hanno predisposto gli elaborati tecnici

Data del documento

Collocazione degli elaborati tecnici

Note

Nominativo: indirizzo: telefono:

Nominativo: indirizzo: telefono:

Nominativo: indirizzo: telefono:

Nominativo: indirizzo: telefono:

Nominativo: indirizzo: telefono:

Nominativo: indirizzo: telefono:

Nominativo: indirizzo: telefono:

Nominativo: indirizzo: telefono:

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Scheda III-2 Elenco e collocazione degli elaborati tecnici relativi alla struttura architettonica e statica dell'opera

Elaborati tecnici per i lavori di Codice scheda

Elenco degli elaborati tecnici relativi alla struttura architettonica

e statica dell’opera

Nominativo e recapito dei soggetti che hanno predisposto gli elaborati tecnici

Data del documento

Collocazione degli elaborati tecnici

Note

Nominativo: indirizzo: telefono:

Nominativo: indirizzo: telefono:

Nominativo: indirizzo: telefono:

Nominativo: indirizzo: telefono:

Nominativo: indirizzo: telefono:

Nominativo: indirizzo: telefono:

Nominativo: indirizzo: telefono:

Nominativo: indirizzo: telefono:

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Scheda III-3 Elenco e collocazione degli elaborati tecnici relativi agli impianti dell'opera

Elaborati tecnici per i lavori di Codice scheda

Elenco degli elaborati tecnici relativi agli impianti dell’opera

Nominativo e recapito dei soggetti che hanno predisposto gli elaborati tecnici

Data del documento

Collocazione degli elaborati tecnici

Note

Nominativo: indirizzo: telefono:

Nominativo: indirizzo: telefono:

Nominativo: indirizzo: telefono:

Nominativo: indirizzo: telefono:

Nominativo: indirizzo: telefono:

Nominativo: indirizzo: telefono:

Nominativo: indirizzo: telefono:

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