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Diario di bordo relativo al percorso “Dalla frutta al seme” Classe 1°C Oltrera (Istituto Comprensivo Gandhi) Progettualità Prodotti attesi Condizioni di lavoro Realizzazione Imprevisti Riflessioni 1)Dall’uva al vino Osservazione della ciocca dell’uva nel suo insieme; distinzione delle varie parti. Osservare con gli occhi il singolo acino (colore, forma grandezza); “osservare” con il tatto (liscio, ruvido, morbido, duro, freddo,caldo); “osservare” con il gusto (dolce, amaro, aspro,….) Tagliare il chicco ed osservare il suo interno(polpa) Scoprire il seme, descriverlo. La vendemmia: conversazione su eventuali esperienze personali Visione di filmati sulla vendemmia Vendemmiare in classe La cura del mosto Creare l’abitudine ad osservare con tutti i sensi Arricchire il patrimonio linguistico personale Individuare procedure per la realizzazione di un prodotto finito (in questo caso il vino) Lavoro a piccolo gruppo nelle fasi di osservazione Lavoro a coppie durante la spremitura Attività a classe intera per la fruizione dei video Osservazione ad occhio nudo e, in seguito, con la lente di ingrandimento Individuazione delle parti che formano il frutto (buccia, polpa, seme) Conversazioni e condivisione delle scoperte Realizzazione di disegni Documentazione fotografica per ripercorrere a posteriori il percorso effettuato Conversazioni sulle eventuali esperienze di vendemmia Visione di filmati e cartoni animati (“Barbapapa”) in cui si evidenziano le varie fasi della vendemmia La vendemmia in classe : separazione dal raspo, pigiatura, filtratura…) Nessun bambino ha vissuto direttamente l’esperienza della vendemmia Importanza dell’osservazione per l’arricchimento del vocabolario L’attività ha coinvolto ed interessato molto i ragazzi ; L’uso della lente di ingrandimento si è rivelata efficace ed entusiasmante: i bambini hanno evidenziato durante le conversazioni che con la lente “…si vedono dentro anche dei filini che senza la lente non si vedono” 2) “Il sacchetto della frutta” Far comprendere Attività individuale Fase n°1: I bambini sono Credo che le difficoltà

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Diario di bordo relativo al percorso “Dalla frutta al seme”

Classe 1°C Oltrera (Istituto Comprensivo Gandhi)

Progettualità Prodotti attesi

Condizioni di lavoro

Realizzazione Imprevisti

Riflessioni

1)Dall’uva al vino

Osservazione della ciocca

dell’uva nel suo insieme;

distinzione delle varie parti.

Osservare con gli occhi il

singolo acino (colore,

forma grandezza);

“osservare” con il tatto

(liscio, ruvido, morbido,

duro, freddo,caldo);

“osservare” con il gusto

(dolce, amaro, aspro,….)

Tagliare il chicco ed

osservare il suo

interno(polpa)

Scoprire il seme,

descriverlo.

La vendemmia:

conversazione su eventuali

esperienze personali

Visione di filmati sulla

vendemmia

Vendemmiare in classe

La cura del mosto

Creare l’abitudine ad

osservare con tutti i

sensi

Arricchire il

patrimonio

linguistico personale

Individuare

procedure per la

realizzazione di un

prodotto finito (in

questo caso il vino)

Lavoro a piccolo

gruppo nelle fasi di

osservazione

Lavoro a coppie

durante la spremitura

Attività a classe

intera per la fruizione

dei video

Osservazione ad occhio nudo e, in

seguito, con la lente di

ingrandimento

Individuazione delle parti che

formano il frutto (buccia, polpa,

seme)

Conversazioni e condivisione delle

scoperte

Realizzazione di disegni

Documentazione fotografica per

ripercorrere a posteriori il percorso

effettuato

Conversazioni sulle eventuali

esperienze di vendemmia

Visione di filmati e cartoni animati

(“Barbapapa”) in cui si evidenziano

le varie fasi della vendemmia

La vendemmia in

classe : separazione dal raspo,

pigiatura, filtratura…)

Nessun bambino

ha vissuto

direttamente

l’esperienza della

vendemmia

Importanza

dell’osservazione per

l’arricchimento del

vocabolario

L’attività ha coinvolto

ed interessato molto i

ragazzi ;

L’uso della lente di

ingrandimento si è

rivelata efficace ed

entusiasmante: i

bambini hanno

evidenziato durante le

conversazioni che con

la lente “…si vedono

dentro anche dei filini

che senza la lente non

si vedono”

2) “Il sacchetto della

frutta”

Far comprendere

Attività individuale

Fase n°1:

I bambini sono

Credo che le difficoltà

In un sacchetto non

trasparente sono stati messi:

mela, pera, arancia, limone,

banana, kiwi, castagna,

pigna, caco, un frutto finto.

I bambini senza guardare

devono indovinare cosa c’è

dentro il sacchetto, usando

come unico strumento il

tatto. Ogni bambino dice

sottovoce all’insegnante

cosa ha riconosciuto

l’importanza del tatto

per la conoscenza del

mondo;

Arricchire il

patrimonio

linguistico;

Soffermare

l’attenzione dei

bambini

sull’importanza di

effettuare confronti

(uguaglianze e

differenze) tra le

cose che toccano

(meno grande

di….più liscio

di…..ruvido

come…..)

Conversazioni

collettive

Facciamo il gioco “INDOVINA

COSA…”

Fase n°2:

Discussione sui risultati

Fase n°3:

verbalizzazione scritta e disegno

dell’attività

Fase n°3:

individuazione di un percorso

successivo per “diventare più bravi”

rimasti molto

sconcertati. Hanno

trovato difficoltà

sia a “indovinare il

frutto ”(che non

era comunque la

finalità del gioco) ,

sia a stabilire

confronti tra i

frutti sentiti,

attribuire qualità,

ecc…).

incontrate dai ragazzi

siano dovute al numero

eccessivo dei frutti

messi nel sacchetto.

Ho inoltre sottovalutato

il problema “lessico”.

Credo che “il non saper

attribuire un nome”

incida sulle sicurezze

del bambino.

Con i ragazzi si è

deciso di approfondire

la conoscenza dei

singoli frutti

3) “Conosciamoli meglio”

A rotazione ogni gruppo di

alunni osserva un frutto (gli

stessi del sacchetto) con la

raccomandazione di

guardarlo con tutti i sensi:

vista. tatto, olfatto, gusto

Si cerca di arricchire la

terminologia (nomi dei

frutti e qualità individuate)

Creare l’abitudine ad

osservare con tutti i

sensi

Arricchire il

patrimonio

linguistico personale

Lavoro a piccolo

gruppo nelle fasi di

osservazione.

Individuale nel

momento della

esposizione orale.

Osservare con la vista (di quante

cose ci accorgiamo con gli occhi?)

Verbalizzare quanto si è osservato

(forma, dimensione, colore,

posizione nello spazio…)

Osservare con il tatto (di quante

cose ci accorgiamo con le mani?);

verbalizzare usando terminologie

appropriate (liscio, ruvido, duro,

molle, asciutto, bagnato, freddo,

caldo, tiepido)

Toccare in vari modi: accarezzare,

stringere, toccare con il palmo della

Il lavoro si è rivelato

utile per risolvere

almeno in parte i

problemi riscontrati

nella fase precedente.

mano, con il dorso, con la punta

delle dita, con la pelle di altre parti

del corpo

Osservare con il gusto(di quante

cose ci accorgiamo con la bocca?);

verbalizzare usando terminologie

appropriate (dolce, amaro, aspro,,,).

Cosa si sente sulla punta della

lingua? E ai lati delle guance?

Osservare con l’olfatto(di quante

cose ci accorgiamo con il naso?)

(odora di….)

Osservare con l’udito (quante cose

ci dicono gli orecchi?) (se sta fermo

non fa rumore, se lo prendo….se lo

rotolo….se lo schiaccio…se lo

mordo….)

Effettuare confronti tra due frutti: “è

più grande di…è meno morbido di--

-più dolce di…è tondo come….è

ruvido come….

Quali sensazioni ci sono piaciute di

più? Quali di meno?

4) Il fagiolo salterino Creare l’abitudine ad

osservare con tutti i

sensi

Lavoro di gruppo Vedi sopra Una bambina ha

portato a scuola un

“Fagiolo salterino”

che ha destato

molta curiosità ed

interesse.

E stato effettuato il

percorso sensoriale

precedente partendo da

un input imprevisto

5) Giochi ad occhi bendati

Comprendere che i

Attività individuale

Fase 1: indovino con la pelle (tatto)

Con gli occhi bendati i

bambini provano ad

indovinare che frutto è

usando solo il tatto, poi il

gusto ed infine l’olfatto.

5b) giochi ad occhi bendati

per cogliere altri aspetti

della realtà : luce e

movimento

-

sensi ci danno

informazioni

differenti;

comprendere che si

può “vedere” un

frutto anche senza

l’uso della vista;

Comprendere che

alcuni sensi ci danno

informazioni più

certe, altri un poco

meno

I sensi ci aiutano a

muoverci ed a

rapportarci con il

mondo esterno

durante il gioco,

Collettiva durante la

stesura delle

considerazioni finali

(bambini ad occhi bendati, un

compagno gli pone in mano un

frutto scelto tra 5/6

(precedentemente visti da tutti)

Fase 2:indovino con la bocca

(gusto) ( vedi sopra)

Fase 3: indovino con il naso

Fase 4: Confronto dei risultati

(Con quale senso è stato più facile?

Con quale senso abbiamo avuto più

difficoltà?...)

Gioco della luce spenta-luce accesa

(indovinare con occhi bendati)

Gioco del “chi si muove”: un

bambino con occhi bendati deve

indovinare il movimento (verso e

direzione) effettuato da un

compagno nell’aula

E’ stato possibile

effettuare confronti e

mettere a fuoco “quale

senso ci aiuta di più..”

(almeno in quella

circostanza)

6) I frutti come

contenitori di semi Osservare nei frutti aperti la

loro struttura interna, le

regolarità di struttura, le

parti comuni (pelle, polpa,

semi)

Scoprire i semi all’interno

dei frutti

Osservarli e descriverli con

i sensi (forma, colore,

grandezza)

Osservare la posizione e la

numerosità

Classificare i frutti in base

Cogliere uguaglianze

e differenze

Comprendere la

funzione del seme

Attività a piccolo

gruppo

-tagliare il frutto prima

orizzontalmente, poi verticalmente

ed osservare l’interno

Osservare il differente aspetto che

assume il “contenitore” di semi (se

lo taglio orizzontalmente vedo una

stella ed i semini sono lì dentro….se

lo taglio verticalmente vedo una

riga più gonfia al centro ed i semini

stanno lì dentro…)

Confrontare la posizione dei semi

nei diversi frutti (dentro la stella

nella mela e nella pera, sparsi

dappertutto nel limone, intorno ad

Tempi molto

lunghi rispetto al

monte-ore

disponibile

La scoperta della stella

li ha affascinati

particolarmente;

Efficace l’espediente

del taglio verticale ed

orizzontale

alla posizione dei semi , al

numero, alla grandezza, al

colore .

un nucleo biancastro nel Kiwi…)

Contarli: possiamo sempre? In

quale frutto li posso contare bene?

In quale non riesco a contarli?

Confrontare i semi tra di loro

(questo è più grande di quello;

questo è più tondo ecc…)

7) Solo i frutti (quelli che

chiamiamo

tali)contengono semi? Portare a scuola peperoni,

pomodori, cetrioli ecc… e

chiedere ai bambini se si

aspettano di trovarvi dentro

i semi

Comprendere che

sono frutti tutte

quelle “cose” che

contengono semi

Lavoro a piccolo

gruppo ed

individuale

Attività di brainstorming

Apertura del “frutto”

Confronto con le previsioni iniziali

Colore, forma, grandezza ,

posizione, numerosità dei semi

osservati.

Rappresentazione grafica

Per i bambini solo il

pomodoro contiene

semi (esperienze

personali); sono rimasti

molto meravigliati

quando si sono trovati

semi anche nei

peperoni e nel cetriolo)

8) La semina Esperienze di semina con

diversi semi : bietola,

cicoria, pisello, zucca,

zucchino, fagiolo, mais,

girasole, cecio…

Riflettere sulla

germinazione dei

semi e sulle

condizioni favorevoli

e sfavorevoli (terra,

acqua , luce)

Lavoro a coppie ed

individuale

Osservazione dei diversi semi

Classificazione in base a criteri

diversi (forma, colore, grandezza)

Seriazioni (dal più piccolo al più

grande e viceversa)

A coppie .i bambini seminano in un

piccolo vaso realizzato con bottiglie

di plastica trasparente un seme

scelto tra tanti

A turno nei giorni successivi si

occupano di annacquare i vasini

Ogni due o tre giorni si procede con

l’osservazione dei cambiamenti

avvenuti

Interessanti alcune

osservazioni dei

bambini durante la

semina :

Alberto: “ ma come fa

un girasole a stare lì

dentro?”

Sofia: il cecio ed il

fagiolo si mangiano,

altri no”

Le osservazioni dei

bambini hanno fatto

nascere l’idea di

travasare le piantine

nate in un vero orto

(giardino della scuola)

per farle “stare

meglio”

9) Il seme dentro. Osservare che il

Tagliare il fagiolo ed

osservare il suo interno

seme è ricoperto

dalla buccia , che al

suo interno vi è un

embrione e uno o

due cotiledoni.

Osservare la forma

dell’embrione (è una

minuscola piantina),

individuare la

radichetta,il

fusticino, la

piumetta.

Comprendere che

quando mettiamo il

seme nel terreno

umido l’embrione

germoglia , la

radichetta si sviluppa

e le foglioline si

aprono.

Lavoro a coppie

Osservazione dei semi sezionati

Disegno

Foto

Stesura delle scoperte fatte

Confronto tra ciò che si vede dentro

il seme e le piccole piantine nate nei

vasini.

10) Percorso “dal seme al

pane”

Prendere

consapevolezza del

rapporto tra natura e

bisogni fondamentali

dell’uomo

(nutrizione)

Visita all’azienda

agricola di Coltano.

Intervento

dell’esperto

In classe:

documentazione

dell’esperienza (foto,

disegni, vignette).

Osservazione di vari semi (orzo,

mais, grano…); descrizione dei

macchinari agricoli utilizzati

nell’azienda; racconto, da parte

dell’esperta,del processo di

trasformazione “dal seme al pane”

Preparazione del pane da parte dei

bambini.

Cottura ed assaggio

La brutta stagione

non ha consentito

l’esplorazione

ambientale con la

visita ai campi di

grano e

l’osservazione

degli alberi da

frutto.

11) Osservazione della

crescita delle piante

L’osservazione come

strumento

“scientifico”

In classe, a gruppi o

individualmente,

viene seguito

l’andamento della

crescita delle piante

Osservazione ad intervalli regolari;

documentazione fotografica.

Non è stato possibile ,

per il momento,

procedere al travaso

delle piantine in un

vero pezzo di terra

12) Progetto “Scrivere un Nel mese di ottobre ho aderito alla L’attività ha offerto

libro con la natura” proposta didattica della Cooperativa

“Il progetto” ritenendola in sintonia

con il percorso di educazione

scientifica. Si sono effettuati tre

incontri: nel primo i bambini a

coppie hanno realizzato un disegno

su grandi cartoni utilizzando

materiali della natura: foglie, terra,

sabbia, fiori, ramoscelli, ….nel

secondo, partendo dallo spunto

creativo dato dal disegno, ogni

alunno ha inventato un pezzo di

storia. Tutti insieme, il titolo. Nel

terzo incontro è stata scritta la storia

“in bella”, hanno realizzato la

copertina e la pagina degli autori.Il

Librone è stato rilegato con il

cordino

molti spunti

interdisciplinari :

educazione ambientale,

scienze, lingua, ed.

artistica…Durante il

primo incontro i

bambini sono rimasti

molto colpiti dal fatto

che “si può disegnare

anche senza i colori

veri”

13) Le parti della pianta Forma e funzioni

delle parti della

pianta

Brainstorming

Lavoro di gruppo

Togliere delicatamente una delle

piantine dal terriccio ed osservarla :

cosa vediamo? Individuare le varie

parti: radici, gambo, foglie…

Fare ipotesi sulle loro funzioni

(secondo me le radici servono a…)

Osservare un albero e individuare

somiglianze e differenze con la

piantina precedentemente

analizzata.

Disegno dal vero

Cosa si vede fuori e cosa c’è sotto

(radici)

Classificare gli alberi in base al

colore dei propri fiori

Osservare la diversa forma delle

foglie

Portare un campione di foglie a

scuola per realizzare classificazioni

secondo vari criteri

Realizzazione di cartelloni

14) Concettualizzazione

finale

Attività individuale

ed a piccolo gruppo

Documentazione (scrittura ,

disegno, foto):

forma e funzione delle varie parti

dell’albero

il processo di germinazione,

il ruolo degli insetti e del vento

il ruolo dei colori e delle forme

(*)

ANNOTAZIONI

1)Riguardo alle riflessioni sul punto n° 2, resto convinta (consapevole del disaccordo di Silvia Carovita) che non sia positivo dare troppe variabili

quando lavoriamo con bambini di questa età.

2) Ho avuto per tutto il percorso grosse difficoltà di documentazione, trovandomi quasi sempre sola nella classe (eccezionalmente ho avuto la

presenza di una tirocinante); riconosco che la documentazione sia un elemento importante, ma è impossibile realizzarla in presenza del grande

gruppo.

3) Ho fatto le fotocopie dei quaderni degli alunni, perché penso che, in parte, possano essere considerate documentazioni del percorso; mancano

molte discussioni ed interventi “a caldo” degli studenti.

4) Malgrado alcune perplessità iniziali, sono rimasta soddisfatta del percorso realizzato , anche perché ho riscontrato interesse e partecipazione da

parte dei ragazzi , entusiasti delle scoperte che via via andavano facendo.

5)I punti 13 e 14 sono ancora da realizzare: penso di concretizzare parzialmente il punto 13, che svilupperò in modo sistematico a partire dal

prossimo anno scolastico.

Insegnante

Ragoni Liliana

LA SEGUENTE DOCUMENTAZIONE SI RIFERISCE AD ALCUNI PUNTI DEL DIARIO DI BORDO ED E’ STATA RICAVATA DAI

QUADERNI DEGLI ALUNNI

PUNTO N° 1

PUNTO N° 3

PUNTO N° 4

PUNTO N° 5

PUNTO N° 6

PUNTO N°7

PUNTO N° 8

PUNTO N° 9

COLTANO : DAL GRANO AL PANE

PUNTO N° 11

PUNTO N°12