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La Comunità Montana Valle Cannobina, promotrice dell’e- sperienza, amministra su un territorio di 11984 ettari cinque comuni interamente classificati come montani, di cui uno rivierasco, Cannobio, e gli altri più propriamente valligiani. Cannobio, sul Lago Maggiore, è il comune più vasto e popolato; qui sono localizzati, per la gran parte i servizi e le strutture e ciò determina un rapporto di dipendenza tra i centri della valle ed il capoluogo. La popolazione attiva, soprattutto a Cannobio, è impegnata nel settore del turismo, dei servizi e del- l’edilizia, mentre nei paesi della valle il fenomeno del frontalierato è tra i più evidenti e significativi nella società e nell’economia cannobina poiché la maggior parte della popolazione attiva lavora nel cantone Svizzero del Ticino. Il territorio cannobino, se considerato dal punto di vista morfologico, orografico, economico e sociale, è sicuramente ascrivibile alle zone mon- tane marginali. La sua fisionomia naturale è for- temente caratterizzata dalla prevalente presen- za del bosco; le aree agricole hanno subito una progressiva e costante riduzione. Le problematiche in atto sono per molti versi tipiche delle aree montane marginali: è eviden- te il fenomeno dello spopolamento, dell’invec- chiamento della popolazione, dell’abbandono delle tradizionali pratiche agricole e forestali. Ma è un territorio che dispone di un ingente patrimonio naturale, storico e culturale, valoriz- zato da oltre 250 chilometri di sentieri alpini ed escursionistici di alta suggestione. Le risorse natu- rali ed i valori legati alla cultura ed alle tradizioni sono il suo capitale più prezioso. La pianificazio- ne e la programmazione degli interventi devono pertanto essere effettuate in un’ottica di “soste- nibilità”, per non intaccare questo capitale di valori di cui la Valle oggi dispone. COMUNITA’ MONTANA VALLE CANNOBINA - I-28825 Cavaglio Spoccia PROGETTO PER LA DIFFUSIONE DELLA COLTIVAZIONE DELLE PIANTE OFFICINALI L’esperienza di coltivazione di piante officinali è nata e si è sviluppata in Valle Cannobina nella provincia piemontese del Verbano Cusio Ossola. Il Verbano Cusio Ossola è un territorio a spiccata vocazione turistica: i suoi laghi e le sue montagne, infatti, esercitano da sempre una forte attrazione nei confronti del turismo italiano ed estero. Comune Superficie Popolazione (ha) al 31.10.2004 Cannobio 5120 5107 Cavaglio Spoccia 1814 273 Cursolo Orasso 2102 115 Falmenta 1621 201 Gurro 1327 288 Totale Comunità Montana 11984 5904 Distribuzione delle superfici per classe colturale 12000 10000 8000 6000 4000 2000 0 sup. in ettari classi colturali Aree urbane Territori agricoli Boschi puri di latifoglie Boschi puri di conifere Aree a vegetazione arbustiva o erbacea Aree a vegetazione rada o assente Boschi misti di latifoglie Boschi misti di conifere e latifoglie TOTALE

PROGETTO PER LA DIFFUSIONE DELLA COLTIVAZIONE DELLE PIANTE ... · officinali in cucina, etnofarmacobotanica, qualità delle erbe, la medicina tradizionale e le erbe officinali Visite

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La Comunità Montana Valle Cannobina, promotrice dell’e-sperienza, amministra su un territorio di 11984 ettari cinquecomuni interamente classificati come montani, di cui unorivierasco, Cannobio, e gli altri più propriamente valligiani.Cannobio, sul Lago Maggiore, è il comune più vasto epopolato; qui sono localizzati, per la gran parte i servizi ele strutture e ciò determina un rapporto di dipendenza trai centri della valle ed il capoluogo.

La popolazione attiva, soprattutto a Cannobio, èimpegnata nel settore del turismo, dei servizi e del-l’edilizia, mentre nei paesi della valle il fenomenodel frontalierato è tra i più evidenti e significativinella società e nell’economia cannobina poichéla maggior parte della popolazione attiva lavoranel cantone Svizzero del Ticino.

Il territorio cannobino, se considerato dal puntodi vista morfologico, orografico, economico esociale, è sicuramente ascrivibile alle zone mon-tane marginali. La sua fisionomia naturale è for-temente caratterizzata dalla prevalente presen-za del bosco; le aree agricole hanno subito unaprogressiva e costante riduzione.Le problematiche in atto sono per molti versitipiche delle aree montane marginali: è eviden-te il fenomeno dello spopolamento, dell’invec-chiamento della popolazione, dell’abbandonodelle tradizionali pratiche agricole e forestali.Ma è un territorio che dispone di un ingentepatrimonio naturale, storico e culturale, valoriz-zato da oltre 250 chilometri di sentieri alpini edescursionistici di alta suggestione. Le risorse natu-rali ed i valori legati alla cultura ed alle tradizionisono il suo capitale più prezioso. La pianificazio-ne e la programmazione degli interventi devonopertanto essere effettuate in un’ottica di “soste-nibilità”, per non intaccare questo capitale divalori di cui la Valle oggi dispone.

COMUNITA’ MONTANA VALLE CANNOBINA - I-28825 Cavaglio Spoccia

PROGETTO PER LA DIFFUSIONEDELLA COLTIVAZIONEDELLE PIANTE OFFICINALIL’esperienza di coltivazione di piante officinali è nata e si èsviluppata in Valle Cannobina nella provincia piemontese delVerbano Cusio Ossola. Il Verbano Cusio Ossola è un territorio aspiccata vocazione turistica: i suoi laghi e le sue montagne,infatti, esercitano da sempre una forte attrazione nei confrontidel turismo italiano ed estero.

Comune Superficie Popolazione(ha) al 31.10.2004

Cannobio 5120 5107Cavaglio Spoccia 1814 273Cursolo Orasso 2102 115Falmenta 1621 201Gurro 1327 288

Totale Comunità Montana 11984 5904

Distribuzione delle superficiper classe colturale

12000

10000

8000

6000

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classi colturali

Aree urbane

Territori agricoli

Boschi puri di latifoglie

Boschi puri di conifere

Aree a vegetazionearbustiva o erbaceaAree a vegetazione radao assenteBoschi misti di latifoglie

Boschi misti di coniferee latifoglieTOTALE

IL PROGETTO

Il progetto di sperimentazione e di diffusione delle piante officinali nasce nella stagione 1997-1998come esperienza di collaborazione transfrontaliera tra la Comunità Montana Valle Cannobina edil Comune di Olivone nel Cantone del Ticino, per favorire il graduale inserimento di un’attività agri-cola in grado di creare fonti accessorie di reddito e di produrre, attraverso il recupero di terreniabbandonati, importanti effetti paesaggistici. La coltivazione di specie officinali, pur non facendoparte dell’agricoltura tradizionale della valle Cannobina, fu positivamente considerata perchéparticolarmente adatta al territorio montano e realizzabile senza l’uso di prodotti inquinanti, con-ciliabile quindi con obiettivi di cura e di valorizzazione ambientale.L’espansione di questo tipo di coltura si ritenne inoltre potesse contribuire al mantenimento dellearee aperte, ricche di valori naturalistici, paesaggistici e culturali.

EVOLUZIONE

1997-1998 Avvio dei primi campi sperimentali in Valle Cannobina e coinvolgimento dell’interesse locale

1999-2000 Estensione del progetto nel territorio della Provincia del Verbano Cusio OssolaRealizzazione di una ricerca di mercato (Fondi europei Interreg II)

2001-2002 Acquisto dell’ essiccatoio Nascita dell’Associazione di produttori “Erba Böna del VCO”Produzione della “Tisana della Valle Cannobina”

2003-2005 Sviluppo del progetto “Fitopolo della Regio Insubrica” (Fondi Europei Interreg IIIA)

• 1997-1998

L’allestimento e la cura del primocampo sperimentale, contempora-neamente a quanto avveniva nelCantone Ticino, sono stati seguiti dalSettore piante officinali del Centro diricerche agronomiche del Cantonesvizzero del Vallese, che ha permessola scelta di una gamma di specie par-ticolarmente adatte alle caratteristi-che pedo-climatiche del territorio can-nobino.L’evoluzione operativa è stata coordi-nata dal Centro di Ricerche per la pro-duzione vegetale di Cadenazzo inCanton Ticino; questa collaborazione ha consentito alla Comunità Montana di modulare l’espe-rienza sul proprio territorio, coinvolgendo l’interesse locale attraverso momenti di informazione, didivulgazione e di collaborazione con i primi produttori.I campi, in origine prati e orti abbandonati, erano posti a quota variabile tra i 250 e i 1000 m s.l.m.con una superficie minima di 100 mq. I primi produttori coinvolti, nella gran parte pensionati e ama-tori senza particolare esperienza agricola, coltivavano su terreni di loro proprietà Arnica montana,Urtica dioica, Melissa officinalis, Mentha piperita e citrata, Lippia citriodora, Verbena officinalis,Echinacea purpurea, Achillea millefolium, Salvia officinalis.L’essiccazione avveniva “naturalmente” ed era quindi condizionata dall’andamento climaticodel periodo. Nonostante ciò i risultati delle analisi qualitative, svolte in Svizzera, risultarono buoni.

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• 1999-2000

I buoni risultati dei primi anni hanno permesso di iniziare una nuova programmazione e di codifi-care nel Piano di sviluppo socio-economico come preciso obiettivo operativo la promozione dellacoltivazione delle piante officinali.L’impegno gestionale della Comunità Montana si stava traducendo nell’obiettivo finale di propor-re un modello di attività agricola sostenibile ed in linea con i suoi programmi di valorizzazioneambientale, che l’iniziativa privata avrebbe poi dovuto concretizzare.

Il relativo programma di azione per ilsuperamento della delicata fase di pas-saggio tra un tipo di produzione esclusi-vamente amatoriale ad una per finianche economici, si è basato su

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Indispensabili servizi di assistenza commercialeper la ricerca della migliore collocazione del prodotto; grazie ai fondi europei Interreg II,è stata affidata al Dipartimento di Economia Agraria dell’Università di Torino un’indagi-ne conoscitiva sul mercato delle piante officinali con particolare riferimento alle speciecoltivate in Valle Cannobina, dalla quale sono scaturiti elementi divenuti oggetto di pre-cise valutazioni:• la presenza sul territorio di un significante flusso turistico;• l’interesse delle farmacie e delle erboristerie verso prodotti derivati da metodi di col-

tivazione senza l’uso di prodotti di sintesi;• la scelta di commercializzare attraverso la vendita diretta ed agli esercizi al dettaglio

senza trascurare, a necessaria maturazione della produzione, anche altre forme.

Espansione sovra-territoriale del progetto attraverso opportune azioni dicoinvolgimento per sviluppareun’esperienza ritenuta trasferi-bile in un territorio provincialericco di risorse dove le coltureofficinali e le loro produzioniavrebbero potuto completarel’ “offerta” ambientale e turisti-ca del territorio.

Approntamento di adeguati servizi di assistenza tecnica e formativa attivati con fondi della ComunitàMontana individuati dal Piano disviluppo socio-economico.

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Entrata sul mercato locale della TISANA VALLE CANNOBINAprimo successo produttivo. A base di Lippia citriodora,Salvia officinalis, Mentha citrata e piperita e Melissa offici-nalis la” tisana Valle Cannobina” può essere consideratail simbolo identificativo e promozionale del progetto.

Nascita dell’Associazionedei produttori di piante

officinali “ERBA BÖNA DEL VCO”momento fondamentale di crescita,

sostenuto operativamente ed economi-camente dalla Comunità Montana

Articolo 1- Statuto dell’Associazione– E’ costituita con sede in Lunecco presso la sede della Comunità MontanaValle Cannobina l’associazione denominata Erba Böna del VCO più avan-ti chiamata per brevità “associazione”; l’associazione, democratica esenza fini di lucro, è regolata dal presente statuto nonché dalle norme delcodice civile che regolamentano la materia.• L’associazione ha come obbiettivo principale l’incentivazione della dif-

fusione di piante officinali in alternativa alle coltivazioni tradizionali perun’agricoltura sostenibile; in particolare l'associazione ha come campiprioritari di intervento:

• l'assistenza del coltivatore nelle varie fasi di impianto, di accrescimento,di raccolta, di commercializzazione del prodotto

• l'attuazione dei programmi di aggiornamento mediante corsi di formazione• stabilisce gli standards di produzione e le norme qualitative in rispetto del regolamento per la produzione biolo-

gica CEE 2092/91• la promozione della partecipazione a manifestazioni nazionali ed internazionali • rappresentare i produttori nei confronti di organi della pubblica amministrazione e degli enti pubblici , nonché nei

confronti di organismi privati• la realizzazione e la gestione di impianti collettivi di stoccaggio , di lavorazione e di trasformazione• promuovere programmi di ricerca e sperimentazione agraria • rappresentare i produttori nelle contrattazioni collettive, assistere gli stessi nella destinazione dei prodotti • riscuote premi, incentivi ,integrazioni di prezzo disposti a favore dei propri associati

• 2001-2002

In relazione all’aumento dei produttori e delle superficiecoltivata , sono state definite ed attuate ulteriori e decisi-ve azioni di perfezionamento del progetto

• 2001-2002

In relazione all’aumento dei produttori e delle superficiecoltivata , sono state definite ed attuate ulteriori e decisi-ve azioni di perfezionamento del progetto

• 2001-2002

In relazione all’aumento dei produttori e delle superficiecoltivata , sono state definite ed attuate ulteriori e decisi-ve azioni di perfezionamento del progetto

• 2003-2005

Attuazione del progetto “Fitopolo della Regio Insubrica”, finanziato dai fondi europei Interreg IIIA,Italia-Svizzera.La Comunità Montana Valle Cannobina è ente capofila di parte italiana e ne cura l’attuazione sututto il territorio provinciale.L’associazione dei produttori, principale beneficiaria di questa azioni, collabora strettamente conla Comunità Montana. SPER

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Creazione di una strutturaper l’essiccazioneritenuta indispensabile per qualificare il proces-so di prima trasformazione del prodotto. La macchina essiccatrice, acquistata da unaditta svizzera del Canton Lucerna, è stata col-

locata a PonteSpoccia, in ValleCannobina, in lo-cali affittati dallaComunità Monta-na e messi a di-sposizione di tutti iproduttori.

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Obiettivi

“Attraverso la sensibilizzazionedegli abitanti delle zone di monta-gna e di tutte le persone interessa-te alla coltivazione di erbe aroma-tiche e medicinali montane tipichedell’area sudalpina e con la crea-zione di un’ampia rete collabora-tiva fra le strutture presenti nelCanton Ticino e nella ProvinciaVerbano Cusio Ossola si vuole con-tribuire al consolidamento e allosviluppo dell’agricoltura di monta-gna e a una riqualifica del territoriotramite la diffusione di nuovi con-cetti quali la produzione biologica”

Azioni

• Acquisto macchinari

• Corsi di formazione

• Campi dimostrativi

• Assistenza tecnica

• Analisi

• Didattica

• Qualificazione e divulgazione

Partners• Istituto Alpino di Fitofarmacologia di Olivone• Cooperativa per le Piante Officinali

e i Fitoprodotti Ticinesi• Comunità Montana Valle Vigezzo• Consorzio per la Formazione Professionale

delle Attività di Montagna Formont• Facoltà di Farmacia - Università di Torino • Istituto Comprensivo " Innocenzo IX“

di Baceno per agrotecnici

Collaborazioni• Istituto Professionale per l’Industria

e l’Artigianato G.G.Galletti di Domodossola• Istituto Tecnico Industriale L. Cobianchi

di Verbania

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Acquisto attrezzatureacquisizione dei necessari mezzi tecnici per una prima fase di trasformazione delle produ-zioni agricole :

• un essiccatoio installato a Verampio di Crodo a favore dell’attività dei produttori delleValli Ossolane

• 2 bilance elettroniche (una in Cannobina, una a Verampio)

• un molino per la macinazione del prodotto secco

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Corsi di formazione e di informazione sulle coltivazioni e sul corretto uso delle piante aromatiche e medicinali Organizzazione, in collaborazione con il Formont di Druogno, di 3 esperienze formative(corso introduttivo, di approfondimento e di perfezionamento) con lezioni in aula ed eser-citazioni pratiche presso campi coltivati, per qualificare la professionalità dei produttori.

Argomenti trattati: botanica, tecniche di coltivazione-raccolta - essiccazione, difesa biologica, normativafiscale, fitocosmetica, fitoterapia, gestione biologica del-l’azienda, marketing e gestione aziendale, uso delle erbeofficinali in cucina, etnofarmacobotanica, qualità delleerbe, la medicina tradizionale e le erbe officinali

Visite di istruzione: 2 visite informative presso aziende spe-cializzate del settore e istituti di ricerca sulle piante offici-nali in Trentino e in Alto Adige

Allievi: 30 partecipanti fra soci di “Erba Böna”, agricolto-ri, tecnici del settore.

Qualificazione Contributo all’acquisizione del marchio “biologico” da parte dei produttoridell’associazione Erba Böna. La certificazione biologica delle coltivazionie dei loro derivati corrisponderà alla richiesta di un mercato che, comequello delle erbe officinali, richiede sempre più prodotti di alta qualità.

DivulgazioneOrganizzazione e gestione di incontri seminariali aperti alpubblico per divulgare gli aspetti agronomici, tradizionali eculturali della coltivazione e dell’uso delle piante officinali.

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Campi dimostrativiRealizzazione di percorsi tematici con campi dimostrativi per far cono-scere le fasi di coltivazione, raccolta e lavorazione delle piante officina-li e per approfondire la conoscenza sul loro utilizzo.Sono stati allestiti 2 campi con diverse specie aromatiche e medicinali:uno in Valle Cannobina gestito in collaborazione con l’associazione ErbaBöna ed uno presso l’istituto Innocenzo IX di Baceno, sezione di Crodo,gestito dagli studenti nell'area già destinata alle coltivazioni.

Assistenza tecnicaMonitoraggio e miglioramento delle coltivazioni attraverso un ser-vizio di assistenza tecnico-agronomica garantito a tutti i coltivato-ri nel corso dell’intera stagione di produzione e di prima trasforma-zione del prodotto.

AnalisiEffettuazione presso laboratori specializzati di tutte le analisi previste dallavigente normativa sui prodotti alimentari, indispensabili per la commer-cializzazione dei prodotti.Le analisi qualitative e quantitative sono state commissionate ad unLaboratorio di Verbania, all’Istituto Alpino di Fitofarmacologia di Olivone,allla Facoltà di Farmacia dell’Università di Torino ed all’Istituto G.G.Galletti di Domodossola.

DidatticaInteressamento e successivo coinvolgimento degli Istituti tecnici indu-striali G.G. Galletti di Domodossola e L.Cobianchi di Verbania che inspecifici progetti didattici legati agli aspetti analitici delle coltivazioni edelle produzioni, hanno partecipato e contribuito nel progetto.

essiccatoi

L’impegno finanziario e operativo che la Comunità MontanaValle Cannobina ha fin qui sviluppato dovrà ora essereriscontrato dalla professionalità tecnica ed imprenditorialedei produttori.Gli amministratori ed i tecnici che tanto hanno voluto e cre-duto in questo progetto ringraziano tutti coloro i quali hannocondiviso il loro impegno.

Cavaglio Spoccia, dicembre 2005

Specie coltivate Totale mq

Melissa officinalis 945Mentha piperita 745Mentha citrata 935Salvia officinalis 835Lippia citriodora 621Thimus vulgaris 589Rosmarinus officinalis 205Origanum vulgare 155Genepì 885Althea officinalis 185Matricaria camomilla 340Hypericum perforatum 160Malva verticillata 150Totale 6750

Testi a cura di Ufficio Agricoltura Foreste Ambiente - Comunità Montana Valle CannobinaFoto: Ufficio Agricoltura Foreste Ambiente, Comunità Montana Valle Cannobina - Associazione Erba Böna - Valeria Tantardini

Grafica e stampa: MPS Domodossola - 032447783