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Progetto di restauro conservativo dei manufatti architettonici di Ninfa – Piano di manutenzione

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Responsabile Unico del Procedimento Arch. Armandina Antobenedetto Progettazione Arch. Elisabetta Ricci Coordinatore della sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione Arch. Pasquale Loffarelli Indagine geognostica e rapporto geologico-tecnico

Geologo dott. Massimo Amodio, Latina

Consulenza scientifica e supervisione del progetto

Prof. ssa Arch. Daniela Esposito, membro del Consiglio della Fondazione R. Caetani, Direttore della Scuola di specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio di Roma

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Progetto di restauro conservativo dei manufatti architettonici di Ninfa – Piano di manutenzione

2

Normativa rispettata.

Il seguente "Piano di Manutenzione", riguardante le strutture, è stato redatto in conformità alla normativa vigente in materia e riportata di seguito:

1. D.Lgs 163/2006, "Codice dei contratti", e s.m.i, e relativo "Regolamento Attuativo".

2. D.M. 17/01/2018, "Norme Tecniche per le Costruzioni".

Unità tecnologiche ed elementi.

01 - Strutture di elevazione:

01.01 - Pilastri in legno

01.02 - Travi in legno

01.03 – Pareti in muratura

02 - Strutture orizzontali:

02.01 - Solai in legno

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Progetto di restauro conservativo dei manufatti architettonici di Ninfa – Piano di manutenzione

3

Sommario

Manuale d'uso .................................................................................................................................... 4

Strutture di elevazione ................................................................................................................... 5

01 - Pilastri in legno .................................................................................................................... 5

02 - Travi in legno ....................................................................................................................... 5

03 – Pareti in muratura .............................................................................................................. 5

Strutture orizzontali ....................................................................................................................... 6

04 - Solai in legno ....................................................................................................................... 6

Manuale di manutenzione ................................................................................................................. 7

Strutture di elevazione ................................................................................................................... 8

01 - Pilastri in legno .................................................................................................................... 8

02 - Travi in legno ..................................................................................................................... 11

03 – Pareti in muratura ............................................................................................................ 13

Strutture orizzontali ..................................................................................................................... 18

04 - Solai in legno ..................................................................................................................... 18

Programma di manutenzione ........................................................................................................... 22

Sottoprogramma delle prestazioni ............................................................................................... 23

Sottoprogramma dei controlli ...................................................................................................... 24

Sottoprogramma degli interventi ................................................................................................. 27

Il piano di manutenzione è il documento complementare al progetto esecutivo che prevede, pianifica e programma, tenendo conto degli elaborati progettuali esecutivi effettivamente realizzati, l'attività di manutenzione dell'intervento al fine di mantenerne nel tempo la funzionalità, le caratteristiche di qualità, l'efficienza ed il valore economico. Esso è composto dal manuale d'uso, dal manuale di manutenzione e dal programma di manutenzione. Riferimenti normativi: Regolamento di attuazione (DPR 554/99) art.40, legge quadro in materia di lavori pubblici (L.N. 109/94), Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14 Gennaio 2008 e Circolare Esplicativa n° 617, 2 Febbraio 2009).

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Progetto di restauro conservativo dei manufatti architettonici di Ninfa – Piano di manutenzione

4

Comune di CISTERNA DI LATINA

Provincia di LATINA

Oggetto:

Data:

Manuale d'uso

Restauro conservativo dei manufatti architettonici del Giardino di Ninfa

Committente: Fondazione Roffredo Cateani ONLUS

Luglio 2019

Il Progettista

(Architetto Elisabetta Ricci)

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Manuale d'uso

Strutture di elevazione

01 - Pilastri in legno

Descrizione: Elementi strutturali in legno massiccio o lamellare ad asse verticale, formati da un volume parallelepipedo generato dall’estrusione lungo la verticale di una sezione avente generalmente forma rettangolare. Il materiale è conforme alle norme armonizzate della serie UNI EN 14081 (per il legno massiccio), UNI EN 14080 (per il legno lamellare). Hanno la funzione di sostenere sia i carichi verticali che orizzontali, statici e dinamici.

Collocazione: Vedasi le tavole architettoniche e/o strutturali relative al progetto.

Modalità d'uso corretto: Non compromettere l'integrità delle strutture. Controllo periodico del grado di usura delle parti in vista. Riscontro di eventuali anomalie. Resistenza ai carichi di progetto.

Rappresentazione grafica: Vedi disegno esecutivi allegati.

Prestazioni: Tali elementi strutturali devono sviluppare resistenza e stabilità nei confronti delle sollecitazioni come previsti dal progetto e contrastare l’insorgenza di eventuali deformazioni e cedimenti. Le caratteristiche dei materiali non devono essere inferiori a quanto stabilito nel progetto strutturale.

02 - Travi in legno

Descrizione: Elementi strutturali orizzontali o inclinati, in legno massiccio o lamellare, formati da un volume parallelepipedo generato dall’estrusione di una sezione avente generalmente forma rettangolare. Il materiale è conforme alle norme armonizzate della serie UNI EN 14081 (per il legno massiccio), UNI EN 14080 (per il legno lamellare). Hanno la funzione di sostenere sia i carichi verticali che orizzontali, statici e dinamici.

Collocazione: Vedasi le tavole architettoniche e/o strutturali relative al progetto.

Modalità d'uso corretto: Non compromettere l'integrità delle strutture. Controllo periodico del grado di usura delle parti in vista. Riscontro di eventuali anomalie. Resistenza ai carichi di progetto.

Rappresentazione grafica: Vedi disegno esecutivi allegati.

Prestazioni: Tali elementi strutturali devono sviluppare resistenza e stabilità nei confronti delle sollecitazioni come previsti dal progetto e contrastare l’insorgenza di eventuali deformazioni e cedimenti. Le caratteristiche dei materiali non devono essere inferiori a quanto stabilito nel progetto strutturale.

03 – Pareti in muratura

Descrizione: Elemento strutturale realizzato in muratura composta in blocchi di mattoni o blocchi disposti in ricorsi successivi, collegati tra loro con strati orizzontali di malta.

Collocazione: Vedasi le tavole architettoniche e/o strutturali relative al progetto.

Modalità d'uso corretto: Non compromettere l'integrità delle strutture dei ruderi. Controllo periodico del grado di conservazione delle parti in vista. Riscontro di eventuali anomalie.

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Rappresentazione grafica: Vedi disegno esecutivi allegati.

Prestazioni: Tali elementi strutturali devono mantenere resistenza e stabilità nei confronti delle sollecitazioni come previsti dal progetto e contrastare l’insorgenza di eventuali deformazioni e cedimenti. Inoltre devono garantire la tenuta agli agenti atmosferici esterni.

Strutture orizzontali

04 - Solai in legno

Descrizione: Elementi strutturali orizzontali o inclinati, in legno massiccio o lamellare, formati da un numero variabile di travi avente sezione generalmente di forma rettangolare. Il materiale è conforme alle norme armonizzate della serie UNI EN 14081 (per il legno massiccio), UNI EN 14080 (per il legno lamellare). Hanno la funzione di sostenere i carichi verticali.

Collocazione: Vedasi le tavole architettoniche e/o strutturali relative al progetto.

Modalità d'uso corretto: Non compromettere l'integrità delle strutture. Controllo periodico del grado di usura delle parti in vista. Riscontro di eventuali anomalie. Resistenza ai carichi di progetto.

Rappresentazione grafica: Vedi disegno esecutivi allegati.

Prestazioni: Tali elementi strutturali devono sviluppare resistenza e stabilità nei confronti delle sollecitazioni come previsti dal progetto e contrastare l’insorgenza di eventuali deformazioni e cedimenti. Le caratteristiche dei materiali non devono essere inferiori a quanto stabilito nel progetto strutturale.

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7

Comune di CISTERNA DI LATINA

Provincia di LATINA

Oggetto:

Data:

Manuale di manutenzione

Restauro conservativo dei manufatti architettonici del Giardino di Ninfa

Committente: Fondazione Roffredo Cateani ONLUS

Luglio 2019

Il Progettista

(Architetto Elisabetta Ricci)

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Manuale di manutenzione

Strutture di elevazione

01 - Pilastri in legno

Livello minimo delle prestazioni

Le strutture di elevazione dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni (carichi, forze sismiche, ecc.). Le strutture di elevazione, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali devono assicurare stabilità e resistenza. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.

Anomalie riscontrabili

Azzurratura

Colorazione del legno in seguito ad eccessi di umidità scavo o rigetto degli strati di pittura.

Decolorazione

Alterazione cromatica della superficie.

Deformazione

Variazione geometriche e morfologiche dei profili e degli elementi strutturali in stato di parziale degrado o totalmente affidabili sul piano statico.

Deposito superficiale

Accumulo di pulviscolo atmosferico o di altri materiali estranei, di spessore variabile, poco coerente e poco aderente alla superficie del rivestimento.

Disgregazione

Decoesione caratterizzata da distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche.

Distacco

Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricati dalla loro sede.

Fessurazioni

Degradazione che si manifesta con la formazione di soluzioni di continuità del materiale e che può implicare lo spostamento reciproco delle parti.

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Infracidamento

Degradazione che si manifesta con la formazione di masse scure polverulente dovuta ad umidità e alla scarsa ventilazione.

Macchie e graffiti

Imbrattamento della superficie con sostanze macchianti in grado di aderire e penetrare nel materiale.

Muffa

Si tratta di un fungo che tende a crescere sul legno in condizioni di messa in opera recente.

Penetrazione di umidità

Comparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua.

Perdita di materiale

Mancanza di parti e di piccoli elementi in seguito ad eventi traumatici.

Polverizzazione

Decoesione che si manifesta con la caduta spontanea dei materiali sotto forma di polvere o granuli.

Rigonfiamento

Variazione della sagoma che interessa l’intero spessore del materiale e che si manifesta soprattutto in elementi lastriformi. Ben riconoscibile essendo dato dal tipico andamento “a bolla” combinato all’azione della gravità.

Controlli

Controlli Periodicità Risorse Esecutore

07 Controllo periodico delle parti in vista

finalizzato alla ricerca di anomalie (fenomeni di disgregazioni, scaglionature, fessurazioni,

distacchi, ecc.).

Ogni anno Non necessarie Personale specializzato

08 Verifica generale degli elementi di

connessione bullonate e saldate,

Ogni anno Non necessarie Personale specializzato

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10

riserraggio di bulloni e caviglie

03 Effettuare verifiche e controlli approfonditi

particolarmente in corrispondenza di manifestazioni a calamità naturali (sisma, nubifragi,

ecc.).

Quando necessario Possibile necessita di strumentazione

tecnica relativa a indagini non distruttive.

Personale specializzato

Interventi

Interventi Periodicità Risorse Esecutore

08 Ritinteggiature delle parti previa

rimozione delle parti deteriorate mediante

preparazione del fondo. Le modalità di

ritinteggiatura, i prodotti.

Quando necessario Attrezzature variabili in funzione delle

superfici e dei materiali costituenti.

Personale specializzato

09 Sostituzione degli elementi degradati con altri analoghi.

Sostituzione e verifica dei relativi

ancoraggi.

Quando necessario Attrezzature variabili in funzione delle

superfici e dei materiali costituenti.

Personale specializzato

10 Ripristino e/o sostituzione degli

elementi di connessione e

verifica del corretto serraggio degli stessi e sostituzioni di quelli

mancanti.

Quando necessario Variabili in funzione dell’intervento.

Personale specializzato

04 Interventi di riparazione delle

strutture variabili a secondo del tipo di anomalia rilevata,

eseguiti dopo un'accurata diagnosi

delle cause del difetto accertato.

Quando necessario Variabili in funzione dell’intervento.

Personale specializzato

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02 - Travi in legno

Livello minimo delle prestazioni

Le strutture di elevazione dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni (carichi, forze sismiche, ecc.). Le strutture di elevazione, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali devono assicurare stabilità e resistenza. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.

Anomalie riscontrabili

Azzurratura

Colorazione del legno in seguito ad eccessi di umidità scavo o rigetto degli strati di pittura.

Decolorazione

Alterazione cromatica della superficie.

Deformazione

Variazione geometriche e morfologiche dei profili e degli elementi strutturali in stato di parziale degrado o totalmente affidabili sul piano statico.

Deposito superficiale

Accumulo di pulviscolo atmosferico o di altri materiali estranei, di spessore variabile, poco coerente e poco aderente alla superficie del rivestimento.

Disgregazione

Decoesione caratterizzata da distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche.

Distacco

Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricati dalla loro sede.

Fessurazioni

Degradazione che si manifesta con la formazione di soluzioni di continuità del materiale e che può implicare lo spostamento reciproco delle parti.

Infracidamento

Degradazione che si manifesta con la formazione di masse scure polverulente dovuta ad umidità e alla scarsa ventilazione.

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Macchie e graffiti

Imbrattamento della superficie con sostanze macchianti in grado di aderire e penetrare nel materiale.

Muffa

Si tratta di un fungo che tende a crescere sul legno in condizioni di messa in opera recente.

Penetrazione di umidità

Comparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua.

Perdita di materiale

Mancanza di parti e di piccoli elementi in seguito ad eventi traumatici.

Polverizzazione

Decoesione che si manifesta con la caduta spontanea dei materiali sotto forma di polvere o granuli.

Rigonfiamento

Variazione della sagoma che interessa l’intero spessore del materiale e che si manifesta soprattutto in elementi lastriformi. Ben riconoscibile essendo dato dal tipico andamento “a bolla” combinato all’azione della gravità.

Controlli

codice Controlli Periodicità Risorse Esecutore

07 Controllo periodico delle parti in vista

finalizzato alla ricerca di anomalie (fenomeni di disgregazioni, scaglionature, fessurazioni,

distacchi, ecc.).

Ogni anno Non necessarie Personale specializzato

08 Verifica generale degli elementi di

connessione bullonate e saldate, riserraggio di bulloni

e caviglie

Ogni anno Non necessarie Personale specializzato

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03 Effettuare verifiche e controlli approfonditi

particolarmente in corrispondenza di manifestazioni a calamità naturali (sisma, nubifragi,

ecc.).

Quando necessario Possibile necessita di strumentazione

tecnica relativa a indagini non distruttive.

Personale specializzato

Interventi

codice Interventi Periodicità Risorse Esecutore

08 Ritinteggiature delle parti previa

rimozione delle parti deteriorate mediante

preparazione del fondo. Le modalità di

ritinteggiatura, i prodotti.

Quando necessario Attrezzature variabili in funzione delle

superfici e dei materiali costituenti.

Personale specializzato

09 Sostituzione degli elementi degradati con altri analoghi.

Sostituzione e verifica dei relativi

ancoraggi.

Quando necessario Attrezzature variabili in funzione delle

superfici e dei materiali costituenti.

Personale specializzato

10 Ripristino e/o sostituzione degli

elementi di connessione e

verifica del corretto serraggio degli stessi e sostituzioni di quelli

mancanti.

Quando necessario Variabili in funzione dell’intervento.

Personale specializzato

04 Interventi di riparazione delle

strutture variabili a secondo del tipo di anomalia rilevata,

eseguiti dopo un'accurata diagnosi

delle cause del difetto accertato.

Quando necessario Variabili in funzione dell’intervento.

Personale specializzato

03 – Pareti in muratura

Livello minimo delle prestazioni

Le strutture di elevazione dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni (carichi, forze

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Progetto di restauro conservativo dei manufatti architettonici di Ninfa – Piano di manutenzione

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sismiche, ecc.). Le strutture di elevazione, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali devono assicurare stabilità e resistenza. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.

Anomalie riscontrabili

Cedimenti

Dissesti dovuti a cedimenti di natura e causa diverse, talvolta con manifestazioni dell'abbassamento del piano di imposta della fondazione, anche differenziali.

Fessurazioni

Degradazione che si manifesta con la formazione di soluzioni di continuità del materiale e che può implicare lo spostamento reciproco delle parti.

Lesioni

Si manifestano con l'interruzione del tessuto murario. Le caratteristiche e l'andamento ne caratterizzano l'importanza e il tipo.

Non perpendicolarità dell’edificio

Non perpendicolarità dell'edificio a causa di dissesti o eventi di natura diversa.

Umidità

Presenza di umidità dovuta a risalita capillare, spesso accompagnata da efflorescenza

Alveolizzazione

Degradazione che si manifesta con la formazione di cavità di forme e dimensioni variabili. Gli alveoli sono spesso interconnessi e hanno distribuzione non uniforme. Nel caso particolare in cui il fenomeno si sviluppa essenzialmente in profondità con andamento a diverticoli si può usare il termine alveolizzazione a cariatura.

Bolle d'aria

Alterazione della superficie del calcestruzzo caratterizzata dalla presenza di fori di grandezza e distribuzione irregolare, generati dalla formazione di bolle d'aria al momento del getto.

Cavillature superficiali

Sottile trama di fessure sulla superficie del calcestruzzo.

Crosta

Deposito superficiale di spessore variabile, duro e fragile, generalmente di colore nero.

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Decolorazione

Alterazione cromatica della superficie.

Disgregazione

Decoesione caratterizzata da distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche.

Distacco

Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricati dalla loro sede.

Efflorescenze

Formazione di sostanze, generalmente di colore biancastro e di aspetto cristallino o polverulento o filamentoso, sulla superficie del manufatto. Nel caso di efflorescenze saline, la cristallizzazione può talvolta avvenire all'interno del materiale provocando spesso il distacco delle parti più superficiali: il fenomeno prende allora il nome di criptoefflorescenza o subefflorescenza.

Erosione superficiale

Asportazione di materiale dalla superficie dovuta a processi di natura diversa. Quando sono note le cause di degrado, possono essere utilizzati anche termini come erosione per abrasione o erosione per corrasione (cause meccaniche), erosione per corrosione (cause chimiche e biologiche), erosione per usura cause antropiche.

Esfoliazione

Degradazione che si manifesta con distacco, spesso seguito da caduta, di uno o più strati superficiali subparalleli fra loro, generalmente causata dagli effetti del gelo.

Esposizione dei ferri di armatura

Distacchi di parte di calcestruzzo (copriferro) e relativa esposizione dei ferri di armatura a fenomeni di corrosione per l'azione degli agenti atmosferici.

Fessurazioni

Presenza di rotture singole, ramificate, ortogonale o parallele all'armatura che possono interessare l'intero spessore del manufatto.

Mancanza

Caduta e perdita di parti del materiale del manufatto.

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Patina biologica

Strato sottile, morbido e omogeneo, aderente alla superficie e di evidente natura biologica, di colore variabile, per lo più verde. La patina biologica è costituita prevalentemente da microrganismi cui possono aderire polvere, terriccio.

Penetrazione di umidità

Comparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua.

Polverizzazione

Decoesione che si manifesta con la caduta spontanea dei materiali sotto forma di polvere o granuli.

Presenza di vegetazione

Presenza di vegetazione caratterizzata dalla formazione di licheni, muschi e piante lungo le superficie.

Rigonfiamento

Variazione della sagoma che interessa l’intero spessore del materiale e che si manifesta soprattutto in elementi lastriformi. Ben riconoscibile essendo dato dal tipico andamento “a bolla” combinato all’azione della gravità.

Scheggiature

Distacco di piccole parti di materiale lungo i bordi e gli spigoli degli elementi in calcestruzzo.

Deposito superficiale

Accumulo di pulviscolo atmosferico o di altri materiali estranei, di spessore variabile, poco coerente e poco aderente alla superficie del rivestimento.

Macchie e graffiti

Imbrattamento della superficie con sostanze macchianti in grado di aderire e penetrare nel materiale.

Azzurratura

Colorazione del legno in seguito ad eccessi di umidità scavo o rigetto degli strati di pittura.

Infracidamento

Degradazione che si manifesta con la formazione di masse scure polverulente dovuta ad umidità e alla scarsa ventilazione.

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Muffa

Si tratta di un fungo che tende a crescere sul legno in condizioni di messa in opera recente.

Perdita di materiale

Mancanza di parti e di piccoli elementi in seguito ad eventi traumatici.

Pitting

Degradazione puntiforme che si manifesta attraverso la formazione di fori ciechi, numerosi e ravvicinati. I fori hanno forma tendenzialmente cilindrica con diametro massimo di pochi millimetri.

Avvallamenti o pendenze anomale dei pavimenti

Le pavimentazioni presentano zone con avvallamenti e pendenze anomale che ne pregiudicano la planarità. Nei casi più gravi sono indicatori di dissesti statici e di probabile collasso strutturale.

Deformazione

Variazione geometriche e morfologiche dei profili e degli elementi strutturali in stato di parziale degrado o totalmente affidabili sul piano statico.

Controlli

codice Controlli Periodicità Risorse Esecutore

02 Controllo visivo dell'opera di

presenza di lesioni o di cedimenti.

Ogni anno Non necessarie Personale specializzato

03 Effettuare verifiche e controlli

approfonditi particolarmente in corrispondenza di manifestazioni a calamità naturali (sisma, nubifragi,

ecc.).

Quando necessario Possibile necessita di strumentazione tecnica relativa a

indagini non distruttive.

Personale specializzato

Interventi

codice Interventi Periodicità Risorse Esecutore

11 Reintegro dei corsi di malta con

materiali idonei all'impiego.

Quando necessario Variabili in funzione

dell’intervento.

Personale specializzato

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12 Pulizia delle parti a vista mediante

spazzolatura degli elementi.

10 anni Variabili in funzione

dell’intervento.

Personale specializzato

04 Interventi di riparazione delle

strutture variabili a secondo del tipo di anomalia rilevata,

eseguiti dopo un'accurata

diagnosi delle cause del difetto

accertato.

Quando necessario Variabili in funzione

dell’intervento.

Personale specializzato

Strutture orizzontali

04 - Solai in legno

Livello minimo delle prestazioni

Le strutture di elevazione dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni (carichi, forze sismiche, ecc.). Le strutture di elevazione, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali devono assicurare stabilità e resistenza. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.

Anomalie riscontrabili

Fessurazioni

Degradazione che si manifesta con la formazione di soluzioni di continuità del materiale e che può implicare lo spostamento reciproco delle parti.

Decolorazione

Alterazione cromatica della superficie.

Disgregazione

Decoesione caratterizzata da distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche.

Distacco

Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricati dalla loro sede.

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Progetto di restauro conservativo dei manufatti architettonici di Ninfa – Piano di manutenzione

19

Penetrazione di umidità

Comparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua.

Polverizzazione

Decoesione che si manifesta con la caduta spontanea dei materiali sotto forma di polvere o granuli.

Rigonfiamento

Variazione della sagoma che interessa l’intero spessore del materiale e che si manifesta soprattutto in elementi lastriformi. Ben riconoscibile essendo dato dal tipico andamento “a bolla” combinato all’azione della gravità.

Deposito superficiale

Accumulo di pulviscolo atmosferico o di altri materiali estranei, di spessore variabile, poco coerente e poco aderente alla superficie del rivestimento.

Macchie e graffiti

Imbrattamento della superficie con sostanze macchianti in grado di aderire e penetrare nel materiale.

Azzurratura

Colorazione del legno in seguito ad eccessi di umidità scavo o rigetto degli strati di pittura.

Infracidamento

Degradazione che si manifesta con la formazione di masse scure polverulente dovuta ad umidità e alla scarsa ventilazione.

Muffa

Si tratta di un fungo che tende a crescere sul legno in condizioni di messa in opera recente.

Perdita di materiale

Mancanza di parti e di piccoli elementi in seguito ad eventi traumatici.

Avvallamenti o pendenze anomale dei pavimenti

Le pavimentazioni presentano zone con avvallamenti e pendenze anomale che ne pregiudicano la planarità. Nei casi più gravi sono indicatori di dissesti statici e di probabile collasso strutturale.

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20

Deformazione

Variazione geometriche e morfologiche dei profili e degli elementi strutturali in stato di parziale degrado o totalmente affidabili sul piano statico.

Controlli

codice Controlli Periodicità Risorse Esecutore

03 Effettuare verifiche e controlli

approfonditi particolarmente in corrispondenza di manifestazioni a calamità naturali (sisma, nubifragi,

ecc.).

Quando necessario Possibile necessita di strumentazione tecnica relativa a

indagini non distruttive.

Personale specializzato

07 Controllo periodico delle parti in vista

finalizzato alla ricerca di anomalie

(fenomeni di disgregazioni, scaglionature, fessurazioni,

distacchi, ecc.).

Ogni anno Non necessarie Personale specializzato

08 Verifica generale degli elementi di

connessione bullonate e saldate,

riserraggio di bulloni e caviglie

Ogni anno Non necessarie Personale specializzato

Interventi

codice Interventi Periodicità Risorse Esecutore

04 Interventi di riparazione delle

strutture variabili a secondo del tipo di anomalia rilevata,

eseguiti dopo un'accurata

diagnosi delle cause del difetto

accertato.

Quando necessario Variabili in funzione

dell’intervento.

Personale specializzato

08 Ritinteggiature delle parti previa rimozione delle

Quando necessario Attrezzature variabili in funzione delle superfici e dei

Personale specializzato

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21

parti deteriorate mediante

preparazione del fondo. Le modalità di ritinteggiatura, i

prodotti.

materiali costituenti.

09 Sostituzione degli elementi degradati con altri analoghi.

Sostituzione e verifica dei relativi

ancoraggi.

Quando necessario Attrezzature variabili in funzione delle superfici e dei

materiali costituenti.

Personale specializzato

10 Ripristino e/o sostituzione degli

elementi di connessione e

verifica del corretto serraggio degli

stessi e sostituzioni di quelli mancanti.

Quando necessario Variabili in funzione

dell’intervento.

Personale specializzato

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22

Comune di CISTERNA DI LATINA

Provincia di LATINA

Oggetto:

Data:

Programma di manutenzione

Restauro conservativo dei manufatti architettonici del Giardino di Ninfa

Committente: Fondazione Roffredo Cateani ONLUS

Luglio 2019

Il Progettista

(Architetto Elisabetta Ricci)

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23

Sottoprogramma delle prestazioni

01.01 - Pilastri in legno

Livello minimo prestazioni Vita nominale

Le strutture di elevazione dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di

deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni (carichi, forze

sismiche, ecc.). Le strutture di elevazione, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali

devono assicurare stabilità e resistenza. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di

normative vigenti in materia.

50 anni

01.02 - Travi in legno

Livello minimo prestazioni Vita nominale

Le strutture di elevazione dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di

deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni (carichi, forze

sismiche, ecc.). Le strutture di elevazione, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali

devono assicurare stabilità e resistenza. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di

normative vigenti in materia.

50 anni

01.03 - Pareti in muratura

Livello minimo prestazioni Vita nominale

Le strutture di elevazione dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di

deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni (carichi, forze

sismiche, ecc.). Le strutture di elevazione, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali

devono assicurare stabilità e resistenza. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di

normative vigenti in materia.

50 anni

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02.01 - Solai in legno

Livello minimo prestazioni Vita nominale

Le strutture di elevazione dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di

deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni (carichi, forze

sismiche, ecc.). Le strutture di elevazione, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali

devono assicurare stabilità e resistenza. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di

normative vigenti in materia.

50 anni

Sottoprogramma dei controlli

01.01 - Pilastri in legno

codice Controlli Periodicità Risorse Esecutore

00 Controllo periodico delle parti in vista

della struttura lignea della copertura

finalizzato alla ricerca di forme di

attacco xilofago causato da Termiti.*

Ogni anno Possibile necessita di strumentazione tecnica relativa a

indagini non distruttive.

Personale specializzato

07 Controllo periodico delle parti in vista

finalizzato alla ricerca di anomalie

(fenomeni di disgregazioni, scaglionature, fessurazioni,

distacchi, ecc.).

Ogni anno Non necessarie Personale specializzato

08 Verifica generale degli elementi di

connessione bullonate e saldate,

riserraggio di bulloni e caviglie

Ogni anno Non necessarie Personale specializzato

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03 Effettuare verifiche e controlli

approfonditi particolarmente in corrispondenza di manifestazioni a calamità naturali (sisma, nubifragi,

ecc.).

Quando necessario Possibile necessita di strumentazione tecnica relativa a

indagini non distruttive.

Personale specializzato

01.02 - Travi in legno

codice Controlli Periodicità Risorse Esecutore

00 Controllo periodico delle parti in vista

della struttura lignea della copertura

finalizzato alla ricerca di forme di

attacco xilofago causato da Termiti.*

Ogni anno Possibile necessita di strumentazione tecnica relativa a

indagini non distruttive.

Personale specializzato

07 Controllo periodico delle parti in vista

finalizzato alla ricerca di anomalie

(fenomeni di disgregazioni, scaglionature, fessurazioni,

distacchi, ecc.).

Ogni anno Non necessarie Personale specializzato

08 Verifica generale degli elementi di

connessione bullonate e saldate,

riserraggio di bulloni e caviglie

Ogni anno Non necessarie Personale specializzato

03 Effettuare verifiche e controlli

approfonditi particolarmente in corrispondenza di manifestazioni a calamità naturali (sisma, nubifragi,

ecc.).

Quando necessario Possibile necessita di strumentazione tecnica relativa a

indagini non distruttive.

Personale specializzato

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01.03 - Pareti in muratura

codice Controlli Periodicità Risorse Esecutore

02 Controllo visivo dell'opera di

presenza di lesioni o di cedimenti.

Ogni anno Non necessarie Personale specializzato

03 Effettuare verifiche e controlli

approfonditi particolarmente in corrispondenza di manifestazioni a calamità naturali (sisma, nubifragi,

ecc.).

Quando necessario Possibile necessita di strumentazione tecnica relativa a

indagini non distruttive.

Personale specializzato

02.01 - Solai in legno

codice Controlli Periodicità Risorse Esecutore

00 Controllo periodico delle parti in vista

della struttura lignea della copertura

finalizzato alla ricerca di forme di

attacco xilofago causato da Termiti.*

Ogni anno Possibile necessita di strumentazione tecnica relativa a

indagini non distruttive.

Personale specializzato

03 Effettuare verifiche e controlli

approfonditi particolarmente in corrispondenza di manifestazioni a calamità naturali (sisma, nubifragi,

ecc.).

Quando necessario Possibile necessita di strumentazione tecnica relativa a

indagini non distruttive.

Personale specializzato

07 Controllo periodico delle parti in vista

finalizzato alla ricerca di anomalie

(fenomeni di disgregazioni, fessurazioni,

distacchi, ecc.).

Ogni anno Non necessarie Personale specializzato

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08 Verifica generale degli elementi di

connessione bullonate e saldate,

riserraggio di bulloni e caviglie

Ogni anno Non necessarie Personale specializzato

Sottoprogramma degli interventi

01.01 - Pilastri in legno

codice Interventi Periodicità Risorse Esecutore

00 Interventi di bonifica dell’area e

disinfestazione delle strutture

variabili a secondo del tipo di

anomalia rilevata, eseguiti dopo un'accurata

diagnosi delle cause del difetto

accertato.*

Ogni anno Variabili in funzione

dell’intervento.

Personale specializzato

08 Ritinteggiature delle parti previa rimozione delle

parti deteriorate mediante

preparazione del fondo. Le modalità di ritinteggiatura, i

prodotti.

Quando necessario Attrezzature variabili in funzione delle superfici e dei

materiali costituenti.

Personale specializzato

09 Sostituzione degli elementi degradati con altri analoghi.

Sostituzione e verifica dei relativi

ancoraggi.

Quando necessario Attrezzature variabili in funzione delle superfici e dei

materiali costituenti.

Personale specializzato

10 Ripristino e/o sostituzione degli

elementi di connessione e

verifica del corretto serraggio degli

Quando necessario Variabili in funzione

dell’intervento.

Personale specializzato

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stessi e sostituzioni di quelli mancanti.

04 Interventi di riparazione delle

strutture variabili a secondo del tipo di anomalia rilevata,

eseguiti dopo un'accurata

diagnosi delle cause del difetto

accertato.

Quando necessario Variabili in funzione

dell’intervento.

Personale specializzato

01.02 - Travi in legno

codice Interventi Periodicità Risorse Esecutore

00 Interventi di bonifica dell’area e

disinfestazione delle strutture

variabili a secondo del tipo di

anomalia rilevata, eseguiti dopo un'accurata

diagnosi delle cause del difetto

accertato.*

Ogni anno Variabili in funzione

dell’intervento.

Personale specializzato

08 Ritinteggiature delle parti previa rimozione delle

parti deteriorate mediante

preparazione del fondo. Le modalità di ritinteggiatura, i

prodotti.

Quando necessario Attrezzature variabili in funzione delle superfici e dei

materiali costituenti.

Personale specializzato

09 Sostituzione degli elementi degradati con altri analoghi.

Sostituzione e verifica dei relativi

ancoraggi.

Quando necessario Attrezzature variabili in funzione delle superfici e dei

materiali costituenti.

Personale specializzato

10 Ripristino e/o sostituzione degli

elementi di

Quando necessario Variabili in funzione

dell’intervento.

Personale specializzato

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Progetto di restauro conservativo dei manufatti architettonici di Ninfa – Piano di manutenzione

29

connessione e verifica del corretto

serraggio degli stessi e sostituzioni di quelli mancanti.

04 Interventi di riparazione delle

strutture variabili a secondo del tipo di anomalia rilevata,

eseguiti dopo un'accurata

diagnosi delle cause del difetto

accertato.

Quando necessario Variabili in funzione

dell’intervento.

Personale specializzato

01.03 - Pareti in muratura

codice Interventi Periodicità Risorse Esecutore

11 Reintegro dei corsi di malta con

materiali idonei all'impiego e

listellatura degli stessi se

necessario.

Quando necessario Variabili in funzione

dell’intervento.

Personale specializzato

12 Pulizia delle parti a vista mediante

spazzolatura degli elementi.

10 anni Variabili in funzione

dell’intervento.

Personale specializzato

04 Interventi di riparazione delle

strutture variabili a secondo del tipo di anomalia rilevata,

eseguiti dopo un'accurata

diagnosi delle cause del difetto

accertato.

Quando necessario Variabili in funzione

dell’intervento.

Personale specializzato

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02.01 - Solai in legno

codice Interventi Periodicità Risorse Esecutore

00 Interventi di bonifica dell’area e

disinfestazione delle strutture

variabili a secondo del tipo di

anomalia rilevata, eseguiti dopo un'accurata

diagnosi delle cause del difetto

accertato.*

Ogni anno Variabili in funzione

dell’intervento.

Personale specializzato

04 Interventi di riparazione delle

strutture variabili a secondo del tipo di anomalia rilevata,

eseguiti dopo un'accurata

diagnosi delle cause del difetto

accertato.

Quando necessario Variabili in funzione

dell’intervento.

Personale specializzato

08 Ritinteggiature delle parti previa rimozione delle

parti deteriorate mediante

preparazione del fondo. Le modalità di ritinteggiatura, i

prodotti.

Quando necessario Attrezzature variabili in funzione delle superfici e dei

materiali costituenti.

Personale specializzato

09 Sostituzione degli elementi degradati con altri analoghi.

Sostituzione e verifica dei relativi

ancoraggi.

Quando necessario Attrezzature variabili in funzione delle superfici e dei

materiali costituenti.

Personale specializzato

10 Ripristino e/o sostituzione degli

elementi di connessione e

verifica del corretto serraggio degli

stessi e sostituzioni di quelli mancanti.

Quando necessario Variabili in funzione

dell’intervento.

Personale specializzato

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*Sulla base dei risultati dello studio diagnostico effettuato sullo stato di conservazione degli elementi lignei della copertura del Municipio oggetto d’intervento e data la presenza nell’area circostante di un attacco xilofago causato da colonie di Termiti, al fine di salvaguardare lo stato delle nuove strutture lignee, si raccomanda alla committenza di considerare e provvedere nel post operam ad un intervento di controllo e disinfestazione delle termiti sotterranee mediante il sistema di esche sotterranee.

Latina, 30-07-2019

il progettista

Arch. Elisabetta Ricci