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I.D. Educazione Fisica 41 Sono un insegnante precario di Educazione Fisica da quasi dieci anni. Questa condizione, che comporta cambiare Istituto, dirigente scolastico, colleghi e alunni ogni anno, mi ha permesso di vedere in maniera abbastanza completa le condizioni nelle quali versa l’Educazione Fisica scolasti- ca nella provincia di Pistoia. Lavorare privatamente in palestra a contatto con ragazzi in età scolare, ha completato la mia visione d’insieme. Il quadro emerso è per me talmente desolante e lontano dalla concezione di Educazione Fisica tradizionale, che ho deciso di esporre in maniera severa riflessioni, critiche e denunce, che spero servano ad agitare le acque e risvegliare coscienze. In prima analisi bisogna ricordare che a scuola la ginnastica deve servire a compensare i danni derivanti dalla sedentarietà, a contrastare la tendenza all’incurvamento sui libri, e all’atteggiarsi in maniera scomposta. Deve servire ad affermare l’igiene, intesa come tutta una serie di abitudini salutari che permettano il realizzar- si delle migliori condizioni di sviluppo dei ragazzi, con un occhio di riguardo all’apparato locomotore, la cui funzione è continuamente ed insidiosamente minacciata dallo stile di vita attuale, poco conforme a quello che la natura avrebbe previsto per l’essere umano in accrescimento. L’Educazione Fisica deve contribuire a far luce nella mente dei ragazzi, sgomberandola da tutto il ciarpame di stupide mode e abitudini dannose che si diffondono sempre di più in maniera esponenziale. PROBLEMATICHE RELATIVE ALL’INSEGNAMENTO DELLA GINNASTICA NELLA SCUOLA MEDIA INFERIORE E SUPERIORE Alberto Forti Insegnante di Educazione Fisica e Maestro di Ginnastica Posizioni scorrette assunte durante lo studio ed inadeguatezza strutturale dei banchi scolastici

PROBLEMATICHE RELATIVE ALL’INSEGNAMENTO DELLA … · Alberto Forti Insegnante di ... Quadro Svedese incatenato all’Istituto Sismondi, ... Il Coni ha ricevuto nel 2012, 409 milioni

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I.D. Educazione Fisica 41

Sono un insegnante precario di Educazione Fisica da quasi dieci anni.

Questa condizione, che comporta cambiare Istituto, dirigente scolastico, colleghi e alunni ogni anno, mi hapermesso di vedere in maniera abbastanza completa le condizioni nelle quali versa l’Educazione Fisica scolasti-ca nella provincia di Pistoia.

Lavorare privatamente in palestra a contatto con ragazzi in età scolare, ha completato la mia visione d’insieme.

Il quadro emerso è per me talmente desolante e lontano dalla concezione di Educazione Fisica tradizionale, cheho deciso di esporre in maniera severa riflessioni, critiche e denunce, che spero servano ad agitare le acque erisvegliare coscienze.

In prima analisi bisogna ricordare che a scuola la ginnastica deve servire a compensare i danni derivanti dallasedentarietà, a contrastare la tendenza all’incurvamento sui libri, e all’atteggiarsi in maniera scomposta.

Deve servire ad affermare l’igiene, intesa come tutta una serie di abitudini salutari che permettano il realizzar-si delle migliori condizioni di sviluppo dei ragazzi, con un occhio di riguardo all’apparato locomotore, la cuifunzione è continuamente ed insidiosamente minacciata dallo stile di vita attuale, poco conforme a quello chela natura avrebbe previsto per l’essere umano in accrescimento.

L’Educazione Fisica deve contribuire a far luce nella mente dei ragazzi, sgomberandola da tutto il ciarpame distupide mode e abitudini dannose che si diffondono sempre di più in maniera esponenziale.

PROBLEMATICHE RELATIVE ALL’INSEGNAMENTO DELLAGINNASTICA NELLA SCUOLA MEDIA INFERIORE E SUPERIOREAlberto FortiInsegnante di Educazione Fisica e Maestro di Ginnastica

Posizioni scorrette assunte durante lo studio ed inadeguatezza strutturale dei banchi scolastici

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L’Educazione Fisica deve contrastare in modo assoluto il degrado morale e culturale che caratterizza oggi la real-tà scolastica, aspetti che verranno evidenziati con il seguito della relazione, e deve potenziare quelle qualità voli-tive e di spirito di sacrificio che rappresentano le doti indispensabili per affrontare lo studio, il lavoro, la vita.

Deve contribuire a formare il futuro cittadino a livello fisico e caratteriale.

Deve soprattutto “insegnare a muoversi”, essendo tutto il resto consequenziale.Purtroppo la realtà è che a scuola l’Educazione Fisica classica non viene più praticata, essa è sostituita quasi inte-ramente dai giochi sportivi che occupano la maggior parte delle due ore di lezione.

Indossare pantaloni a vita bassa,sopra taglia e scarpe slacciate.

Fumare

Studenti di una scuola media di secondo gradodurante l’orario curriculare di Educazione Fisica

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Sono scomparsi quasi del tutto i grandi attrezzi, e anche laddove questi permangono in numero esiguo ed inuno stato più o meno di degrado, non vengono più fatti usare.

La descrizione dei grandi attrezzi ed il loro utilizzoè scomparsa dai testi scolastici, e questo contribui-rà a farli cadere definitivamente nell’oblio: per leprossime generazioni sarà come se essi non fosseromai esistiti.

Mi viene da pensare ai sacrifici che legenerazioni passate hanno fatto perquelle future, alle esperienze deigrandi ginnasiarchi buttate alle orti-che, alle lotte instancabili condottedal prof. Mario Gallo perl’Educazione Fisica nella scuola, enon posso far altro che provare rab-bia, nei confronti di chi contribuiscein maniera consapevole o colpevol-mente inconsapevole, al determinarsidi tale situazione.

Studenti di un Istituto Superiore di Pescia che si “arrangiano” nel fare lesospensioni ad una ringhiera, perché in palestra sono assenti i grandi attrezzi

Quadro Svedese incatenato all’Istituto Sismondi,perché ritenuto pericoloso.

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Sono troppe le situazioni dove il lassismo, il permissivismo, il “lasciar fare” dominano nelle due ore di ginnastica.

Sono troppi quegli insegnanti che propongono solo giochi sportivi.

Sono troppi quegli insegnanti che non fanno più usare i grandi attrezzi e che ne impediscono l’utilizzo.

Gli scherzi continuano…

Vengono permesse situazioni del genere…

Il docente che viene preso in giro…

Stupidi scherzi che possono causare incidenti, dai quali sitrae la conclusione che i grandi attrezzi sono pericolosi…

Ma poi anche lui partecipa agli “scherzi”…

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Sono troppi quegli insegnanti “poco attivi”, pigri, che delegano ai ragazzi la conduzione di parte della lezioneper svolgere le proprie attività di ufficio e che non vestono più l’abbigliamento ginnico; e voglio sperare si trat-ti di pigrizia e non di incompetenza.

Sono troppi quegli insegnanti che non usano una terminologia condivisa e che non distinguono piùl’Educazione Fisica dallo sport.

Sono troppi quegli insegnanti che durante l’orario curriculare aprono la porta della scuola alle federazioni spor-tive e permettono ai loro istruttori di fare proselitismo tra gli alunni e propaganda interessata.

Sono troppi quegli insegnanti che accettano l’inganno “sport uguale salute”.

Presentato il Libro Bianco dello Sport ItalianoRoma, 10 luglio 2012

Evidentemente in questa palestra doveva fare freddo… Da quanto tempo è che hai perso l’amoreper il tuo lavoro?

Il Coni ha ricevuto nel 2012, 409 milioni di euro di contributi pub-blici che ha provveduto a ridistribuire a tutto il sistema sportivo nazio-nale. Ovviamente a beneficiare di più di questi contributi è il calcio conoltre il 30% seguito dal nuoto che riceve il 4%.

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Nell’Introduzione al capitolo “Descrizione del Sistema Sportivo Europeo” (pag.6) leggiamo:

Si progetta poi l’estensione dei progetti «Alfabetizzazione motoria» e «Giocosport» per consentire a tutti glialunni della scuola primaria di praticare almeno due ore settimanali di attività sportiva con insegnanti qualifi-cati (pag.123).

Si concorda inoltre (pag. 85) con l’Università Bocconi di Milano uno studio su «quanto può risparmiare ilpaese in termini di spesa sanitaria» se la gente pratica attività sportiva e quindi preserva meglio le sue con-dizioni di salute.

Tutto questo si commenta da solo…

Sport uguale salute?

La Definizione di Sport a cui si fa riferimento è quella data dalla “Commission of the EuropeanCommunities - WHITE PAPER ON SPORT, Luglio 2007” e comprende: “qualsiasi forma di attivitàfisica che, attraverso una partecipazione organizzata o non, abbia per obiettivo l’espressione o il miglio-ramento della condizione fisica e psichica, lo sviluppo delle relazioni sociali o l’ottenimento di risultatiin competizioni di tutti i livelli”

I principali elementi costitutivi del sistema sportivo sono: • Praticanti ed Attività Praticate • Società Sportive e Operatori Sportivi • Impianti Sportivi e Ambienti Naturali per lo Sport• Spettatori

L’ Attività Sportiva - fenomeno sociale trasversale - coinvolge: • Soggetti Pubblici (Stati ed “Enti Locali”) nella doppia veste di gestori: dello Sport e della Salute • Individui nel ruolo di Praticanti e Spettatori • Aziende Private: Industrie coinvolte nella produzione e distribuzione di attrezzature ed abbigliamento

sportivo, realizzazione di impianti sportivi, aziende di broadcasting acquirenti dei diritti sportivi, spon-sor di competizioni e società sportive, etc.

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Sono troppi quegli insegnanti che scendono a compromessi con le istituzioni scolastiche o con i colleghi e ridu-cono il loro campo d’ azione pratico.

Sono troppi quegli insegnanti che mancano del coraggio necessario per tuonare ogniqualvolta c’è bisogno dirimuovere gli attrezzi rotti e farne installare di nuovi, o non si battono per ottenere condizioni logistiche e strut-turali migliori.

È ora che il coraggio superi la pigrizia e che la dignità superi il compromesso.

Chi disconosce o rinnega i benefici che derivano dall’utilizzo dei grandi attrezzi, sarà bene che cambi mestieree si dedichi ad altro, perché non è ammissibile che un insegnante di Educazione Fisica proibisca a scuola l’usodi spalliere, corde, pertiche, scala orizzontale, quadro svedese e sia favorevole esclusivamente alla pratica dei gio-chi sportivi.

Se l’insegnante è troppo anziano o acciaccato o non conosce la didattica dei grandi attrezzi, che cambi ruoloall’interno della scuola, oppure umilmente si aggiorni, in modo tale che i ragazzi non perdano l’occasione digodere appieno di tutto il potenziale benefico che l’Educazione Fisica offrirebbe loro se fosse effettivamente egiustamente praticata.

Sono troppi quegli insegnanti che misurano la loro bravura in base al numero di coppe e medaglie vinte dalleclassi a loro assegnate o dalle selezioni da loro effettuate, trofei messi in bella mostra sulle mensole della presi-denza o in quelle dei corridoi. Insegnanti che poi hanno sotto gli occhi continuamente una miniera di para-morfismi, la cui risoluzione però non è quantificabile in aggeggi e chincaglierie acchiappacitrulli!

Trofei

Mario Gallo 1885-1971

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È ora di risvegliare le coscienze e segnalare i problemi.

È ora che si finisca di proporre tra gli esercizi di allungamento muscolare e di potenziamento dei muscoli addo-minali quelli DISEDUCATIVI che favoriscono l’incurvamento del dorso!

Per la maggior parte delle persone, purtroppo, ci pensa la natura ed il tempo ad incurvare il dorso.

La ginnastica deve contrastare in maniera assoluta questa tendenza negativa.

L’Educazione Fisica scolastica è sovrana nell’insegnare le regole per la salute della colonna vertebrale, bagaglioculturale che si apprende a scuola, e che servirà per tutta la vita!

Esercizi diseducativi di allungamento muscolare Esercizi diseducativi di potenziamento dei muscoli addominali

Tendenza naturale all’incurvamento ed accorciamento del troncocon il passare degli anni

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Nelle proposte didattiche in palestra devono trovare spazio tutti quegli esercizi che localizzano l’effetto moto-rio rispettando l’assetto corretto del tronco, perché a scuola siamo in ambito educativo (igiene e salute), NONsportivo.

Esercizio di sospensione alle spalliere svedesi, eseguito a scuola in una seconda media inferiore

Esercizio dell’espletamento dei bisogni corporali. Posizione naturale fondamentale per la salute di caviglie, ginocchia, anche.

Esercizio corretto di allungamento dei muscoli ischio-crurali eseguito a scuola,in una prima media inferiore

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Quanti ragazzi che frequentano la scuola presentano problemi che vanno dalla marcata brevità dei muscoliischio crurali, alla rigidità delle anche, ginocchia, caviglie, dell’articolazione scapolo omerale o scapolo toraci-ca, quanti, che non conoscono il salto in basso o i riflessi paracadute, perché nessuno glieli ha insegnati e chegiocano a pallavolo, basket, calcio mettendo così a rischio la propria salute.

Bisognerebbe essere ciechi per non notarli durante una lezione.

Ma si continua a proporre i giochi sportivi, che danno per scontata la pratica di tante capacità motorie senzaprima aver creato CON LA GINNASTICA le premesse affinché tali capacità si sviluppino.

Tutti sappiamo quanto sia importante per i ragazzi fare ginnastica. Il problema si pone nel momento in cui essidevono essere motivati per farla. Non ne capiscono l’esigenza reale, la maggior parte di loro non percepisce ilrischio insito nel ritrovarsi un corpo rigido, poco forte e resistente, incapace di affrontare, con immediatezzadelle reazioni, eventuali pericoli che si possono presentare.

Così come non capiscono l’esigenza di imparare la matematica o le scienze. Non ne vedono l’immediata utili-tà e sono attirati da altro.

L’insegnante può motivare con lo spauracchio del cattivo voto e a volte così facendo ottiene quello che vuole. Maciò per me rappresenta una mezza vittoria.

L’insegnante deve essere in grado di affascinare e suggestionare i ragazzi con il proprio esempio, con il propriostile di vita, consono alla sua missione, deve essere capace di far vibrare dentro di loro quelle corde il cui suononon si dimenticherà più...

Posizione del diamante.

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Un messaggio, un’idea, hanno valore solo quando nascono dall’esperienza e sono messi in pratica da chi li pro-fessa. E la prova non può essere che su se stessi

Bisogna personalmente fare esperienza per capire, altrimenti si resta solo sul piano delle parole, che di per sénon fanno né bene né male.

L’insegnante che ha esperienza pratica e diretta degli esercizi, ha dovuto per primo superare le difficoltà dell’ap-prendimento, per cui conosce la “strada” da indicare agli allievi.

Il grande Emilio Baumann (medico e maestro di ginnastica1843-1916) a tal proposito nel suo libro “Guida illustrata perl’insegnamento della Ginnastica”, pubblicato da ValleEditore nel 1887, a pag. 85-86 così scriveva:

“La dimostrazione ha senza dubbio una grandissima importan-za, perché le immagini che entrano per li occhi hanno contornipiù netti, e sono quindi più precise assai di quelle che vi entranoper li orecchi, rappresentate dalle parole: ne segue che il concettodell’esercizio si fa molto più chiaro ed esatto nella mente delloscolaro se il maestro usa della dimostrazione in luogo della spie-gazione...

È bene che il maestro sia in grado di dimostrare li esercizi: que-sta qualità però non si acquista che eseguendo li esercizi medesi-mi.

È dunque necessario che il maestro coltivi personalmente la gin-nastica, per mettersi nella condizione di poter dimostrare i movi-menti.

E nel far questo esso acquisterà pure un’altra dote quasi indispensabile, ed è quella di poter giudicare secondo la pro-pria esperienza dove stia la difficoltà e dove il pregio delle azioni ginnastiche.

Vi e di più: il maestro che dimostra l’esercizio fa conoscere agli alunni che esso riconosce l’utilità dell’esercizio e dellaginnastica, non solo perché gli procura un impiego o uno stipendio, ma altresì per i buoni effetti che ha ottenuto sudi sé medesimo”.

E ancora, scrive in “La Ginnastica Italiana”, Parte Prima, R. Scuola Normale di Ginnastica, Roma 1907, pag. 13:

“Si fa minor fatica, assistendo ai giuochi della scolaresca che a mantenerli in ordine,comandarli e trascinarli con l’esempio, col fascino e colla suggestione.”

Bisogna saper ricordare ai ragazzi la fortuna che hanno nel disporre di un corpo in salute; essa stessa deve esse-re motivo di gioia.

Praticare Ginnastica è un’occasione meravigliosa che deve essere goduta appieno, con la consapevolezza di averesulla testa una corona che appare solo alla vista degli ammalati, o di chi ha perso la possibilità di esprimersi congli esercizi fisici.

Bisogna ricordare ai professori di ruolo, che operano da decenni, che devono rinnovare ogni giorno il loroamore per l’insegnamento. Insegnare non deve mai diventare un fatto scontato, un impegno da assolvere. Essoè un privilegio che permette di orientare le scelte dei ragazzi, i quali oggi più che mai hanno bisogno di costruir-

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si delle difese nei confronti degli aspetti negativi cui la società li sottopone. In ultima analisi, occorre riflettere bene anche sulle Indicazioni Nazionali per il curriculo della scuola seconda-ria di primo e secondo grado (vedi Appendice), per comprendere bene come il problema risieda anche amonte...

Non potremo definirci una società civile e progredita finché non saremo in grado di assicurareun’edilizia scolastica decente.In questo Istituto sono presenti in ogni aula le lavagne multimediali, e nella palestra definitadalla preside “aula multifunzionale”, è presente un teatro, con tanto di quinte. Nonostante lemie numerose richieste verbali e scritte, ancora oggi il palco non è stato rimosso.A questi ragazzi posso offrire veramente poco...

La scuola oggi, oltre a palestre degne di questo nome, oltre a dirigenti scolastici illuminati e sensibili alla causa,ha bisogno di maestri che possiedano l’arte di applicare la scienza Ginnastica, insegnanti appassionati e corag-giosi che non rinneghino la propria storia, e che affermino con orgoglio le tradizioni del passato, alla luce dellenuove acquisizioni scientifiche.

Docenti intelligenti e culturalmente onesti che sappiano ben dosare, nelle due ore, ginnastica e giochi sportivi.

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APPENDICE

INDICAZIONI NAZIONALI per il curricolo, scuola dell’infanzia e secondaria di primo grado (4 settembre 2012)Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza per la scuola secondaria di primo grado.

• Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo

Saper utilizzare e trasferire le abilità per la realizzazione dei gesti tecnici dei vari sport.

Saper utilizzare l’esperienza motoria acquisita per risolvere situazioni nuove o inusuali.

Utilizzare e correlare le variabili spazio-temporali funzionali alla realizzazione del gesto tecnico in ognisituazione sportiva.

Sapersi orientare nell’ambiente naturale e artificiale anche attraverso ausili specifici (mappe, bussole).

• Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva

Conoscere e applicare semplici tecniche di espressione corporea per rappresentare idee, stati d’animo e sto-rie mediante gestualità e posture svolte in forma individuale, a coppie, in gruppo.

Saper decodificare i gesti di compagni e avversari in situazione di gioco e di sport.

Saper decodificare i gesti arbitrali in relazione all’applicazione del regolamento di gioco.

• Il gioco, lo sport, le regole e il fair play

Padroneggiare le capacità coordinative adattandole alle situazioni richieste dal gioco in forma originale ecreativa, proponendo anche varianti.

Sa realizzare strategie di gioco, mette in atto comportamenti collaborativi e partecipa in forma propositivaalle scelte della squadra.

Conoscere e applicare correttamente il regolamento tecnico degli sport praticati assumendo anche il ruolodi arbitro o di giudice.

Saper gestire in modo consapevole le situazioni competitive, in gara e non, con autocontrollo e rispetto perl’altro, sia in caso di vittoria sia in caso di sconfitta.

• Salute e benessere, prevenzione e sicurezza

Essere in grado di conoscere i cambiamenti morfologici caratteristici dell’età ed applicarsi a seguire unpiano di lavoro consigliato in vista del miglioramento delle prestazioni.

Essere in grado di distribuire lo sforzo in relazione al tipo di attività richiesta e di applicare tecniche di con-trollo respiratorio e di rilassamento muscolare a conclusione del lavoro.

Saper disporre, utilizzare e riporre correttamente gli attrezzi salvaguardando la propria e l’altrui sicurezza.

Saper adottare comportamenti appropriati per la sicurezza propria e dei compagni anche rispetto a possi-bili situazioni di pericolo.

Praticare attività di movimento per migliorare la propria efficienza fisica riconoscendone i benefici.

Conoscere ed essere consapevoli degli effetti nocivi legati all’assunzione di integratori, di sostanze illecite oche inducono dipendenza (doping, droghe, alcool).

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INDICAZIONI NAZIONALI del 2010 per gli Istituti Superiori. Obiettivi specifici di apprendimento primo biennio, secondo biennio, quinto anno.

PRIMO BIENNIO

Dopo aver verificato il livello di apprendimento conseguito nel corso del primo ciclo dell’istruzione si struttu-rerà un percorso didattico atto a colmare eventuali lacune nella formazione di base, ma anche finalizzato a valo-rizzare le potenzialità di ogni studente.

La percezione di sé ed il completamento dello sviluppo funzionale delle capacità motorie ed espressiveLo studente dovrà conoscere il proprio corpo e la sua funzionalità, ampliare le capacità coordinative e condi-zionali realizzando schemi motori complessi utili ad affrontare attività sportive, comprendere e produrre con-sapevolmente i messaggi non verbali leggendo criticamente e decodificando i propri messaggi corporei e quel-li altrui.

Lo sport, le regole e il fair playLa pratica degli sport individuali e di squadra, anche quando assumerà carattere di competitività, dovrà realiz-zarsi privilegiando la componente educativa, in modo da promuovere in tutti gli studenti la consuetudineall’attività motoria e sportiva. È fondamentale sperimentare nello sport i diversi ruoli e le relative responsabilità, sia nell’arbitraggio che incompiti di giuria.Lo studente praticherà gli sport di squadra applicando strategie efficaci per la risoluzione di situazioni proble-matiche; si impegnerà negli sport individuali abituandosi al confronto ed alla assunzione di responsabilità per-sonali; collaborerà con i compagni all’interno del gruppo facendo emergere le proprie potenzialità.

Salute, benessere, sicurezza e prevenzioneLo studente conoscerà i principi fondamentali di prevenzione per la sicurezza personale in palestra, a casa enegli spazi aperti, compreso quello stradale; adotterà i principi igienici e scientifici essenziali per mantenere ilproprio stato di salute e migliorare l’efficienza fisica, così come le norme sanitarie e alimentari indispensabiliper il mantenimento del proprio benessere.Conoscerà gli effetti benefici dei percorsi di preparazione fisica e gli effetti dannosi dei prodotti farmacologicitesi esclusivamente al risultato immediato.

Relazione con l’ambiente naturale e tecnologicoLe pratiche motorie e sportive realizzate in ambiente naturale saranno un’occasione fondamentale per orientar-si in contesti diversificati e per il recupero di un rapporto corretto con l’ambiente; esse inoltre favoriranno lasintesi delle conoscenze derivanti da diverse discipline scolastiche.

SECONDO BIENNIO

Nel secondo biennio l’azione di consolidamento e di sviluppo delle conoscenze e delle abilità degli studentiproseguirà al fine di migliorare la loro formazione motoria e sportiva.A questa età gli studenti, favoriti anche dalla completa maturazione delle aree cognitive frontali, acquisirannouna sempre più ampia capacità di lavorare con senso critico e creativo, con la consapevolezza di essere attori diogni esperienza corporea vissuta.

La percezione di sé ed il completamento dello sviluppo funzionale delle capacità motorie ed espressiveLa maggior padronanza di sé e l’ampliamento delle capacità coordinative, condizionali ed espressive permette-ranno agli studenti di realizzare movimenti complessi e di conoscere ed applicare alcune metodiche di allena-mento tali da poter affrontare attività motorie e sportive di alto livello, supportate anche da approfondimenticulturali e tecnico-tattici.Lo studente saprà valutare le proprie capacità e prestazioni confrontandole con le appropriate tabelle di riferi-mento e svolgere attività di diversa durata e intensità, distinguendo le variazioni fisiologiche indotte dalla pra-tica motoria e sportiva. Sperimenterà varie tecniche espressivo-comunicative in lavori individuali e di gruppo,che potranno suscitare un’autoriflessione ed un’analisi dell’esperienza vissuta.

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Lo sport, le regole e il fair playL’accresciuto livello delle prestazioni permetterà agli allievi un maggiore coinvolgimento in ambito sportivo,nonché la partecipazione e l’organizzazione di competizioni della scuola nelle diverse specialità sportive o atti-vità espressive.Lo studente coopererà in équipe, utilizzando e valorizzando con la guida del docente le propensioni individua-li e l’attitudine a ruoli definiti; saprà osservare ed interpretare i fenomeni legati al mondo sportivo ed all’atti-vità fisica; praticherà gli sport approfondendone la teoria, la tecnica e la tattica.

Salute, benessere, sicurezza e prevenzioneOgni allievo saprà prendere coscienza della propria corporeità al fine di perseguire quotidianamente il propriobenessere individuale. Saprà adottare comportamenti idonei a prevenire infortuni nelle diverse attività, nelrispetto della propria e dell’altrui incolumità; egli dovrà pertanto conoscere le informazioni relative all’inter-vento di primo soccorso.

Relazione con l’ambiente naturale e tecnologicoIl rapporto con la natura si svilupperà attraverso attività che permetteranno esperienze motorie ed organizzati-ve di maggior difficoltà, stimolando il piacere di vivere esperienze diversificate, sia individualmente che nelgruppo.Gli allievi sapranno affrontare l’attività motoria e sportiva utilizzando attrezzi, materiali ed eventuali strumen-ti tecnologici e/o informatici.

QUINTO ANNO

La personalità dello studente potrà essere pienamente valorizzata attraverso l’ulteriore diversificazione delle atti-vità, utili a scoprire ed orientare le attitudini personali nell’ottica del pieno sviluppo del potenziale di ciascunindividuo. In tal modo le scienze motorie potranno far acquisire allo studente abilità molteplici, trasferibili inqualunque altro contesto di vita. Ciò porterà all’acquisizione di corretti stili comportamentali che abbiano radi-ce nelle attività motorie sviluppate nell’arco del quinquennio in sinergia con l’educazione alla salute, all’affet-tività, all’ambiente e alla legalità.

La percezione di sé ed il completamento dello sviluppo funzionale delle capacità motorie ed espressiveLo studente sarà in grado di sviluppare un’attività motoria complessa, adeguata ad una completa maturazionepersonale.Avrà piena conoscenza e consapevolezza degli effetti positivi generati dai percorsi di preparazione fisica speci-fici. Saprà osservare e interpretare i fenomeni connessi al mondo dell’attività motoria e sportiva proposta nel-l’attuale contesto socioculturale, in una prospettiva di durata lungo tutto l’arco della vita.

Lo sport, le regole e il fair playLo studente conoscerà e applicherà le strategie tecnico-tattiche dei giochi sportivi; saprà affrontare il confron-to agonistico con un’etica corretta, con rispetto delle regole e vero fair play. Saprà svolgere ruoli di direzionedell’attività sportiva, nonché organizzare e gestire eventi sportivi nel tempo scuola ed extra-scuola.

Salute, benessere, sicurezza e prevenzioneLo studente assumerà stili di vita e comportamenti attivi nei confronti della propria salute intesa come fattoredinamico, conferendo il giusto valore all’attività fisica e sportiva, anche attraverso la conoscenza dei principigenerali di una corretta alimentazione e di come essa è utilizzata nell’ambito dell’attività fisica e nei vari sport.

Relazione con l’ambiente naturale e tecnologicoLo studente saprà mettere in atto comportamenti responsabili nei confronti del comune patrimonio ambien-tale, tutelando lo stesso ed impegnandosi in attività ludiche e sportive in diversi ambiti, anche con l’utilizzodella strumentazione tecnologica e multimediale a ciò preposta.

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