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FOCUS PROMETEO aprile - maggio 2017 Anna Maria Meo Direttore generale Teatro Regio di Parma Scegliere di inserire un’opera come Prometeo nella stagione lirica di un Teatro di Tradizione come il Regio di Parma può sembrare a prima vista una scelta azzardata, soprattutto se osserviamo la scarsa presenza di opere contemporanee nei cartelloni dei Teatri d’Opera italiani, fortemente caratterizzati dalla prevalenza del grande repertorio. Non sempre è stato così. Basti pensare alle leggendarie prime di Poulenc, Henze, o Stravinskij al Maggio Musicale, alla Scala o a Spoleto. Del resto anche nella carriera del grande Toscanini, di cui celebriamo il 150° anniversario della nascita, troviamo accanto al grande repertorio, prime assolute di opere che sarebbero entrate a pieno titolo nella storia musicale del Novecento. Nella mia esperienza professionale, durante gli anni trascorsi a Tempo Reale, con Luciano Berio, ho avuto occasione di confrontarmi con la musica contemporanea e con le maggiori istituzioni musicali europee che regolarmente la programmano. Questa esperienza mi ha lasciato la convinzione che ignorare completamente la musica del ’900 non sia un buon segno di vitalità per una cultura musicale che voglia essere aperta al confronto e al rinnovamento. Nel nostro teatro dunque, della cui programmazione parte fondamentale è il Festival monografico dedicato a Verdi, come è giusto che sia, è doveroso trovare spazio non solo per altri autori e titoli del repertorio operistico, ma anche per una testimonianza dedicata alla musica contemporanea. Prometeo di Luigi Nono è una delle maggiori testimonianze della produzione musicale del secondo Nocento. Inoltre, per la complessità della sua realizzazione, paga un prezzo importante in termini di esclusione dai cartelloni dei maggiori Teatri d'Opera italiani (dopo la prima edizione nella Chiesa di San Lorenzo per la Biennale di Venezia e agli Stabilimenti Ansaldo per la Scala, nell’84-’85, solo un’edizione a Gibellina nel ’91), mentre in questi trent'anni oltre 40 esecuzioni integrali sono state realizzate in teatri di tutto il mondo (fonte Ricordi) e non solo di area tedesca, notoriamente avvezzi a proposte che danno alla musica contemporanea grande spazio, ma anche in paesi come l'Argentina, il Regno Unito, la Spagna e il Portogallo. Abbiamo dunque pensato di colmare tale lacuna immaginando per quest’opera – concepita fin dal suo debutto per uno spazio non convenzionale cui dette forma Renzo Piano – al Teatro Farnese: spazio quanto mai suggestivo e denso di rimandi architettonici, già perno dell'attività del Festival Verdi, e quanto mai adatto ad accogliere un allestimento come questo, con i suoi molteplici livelli che rispondono ai diversi piani richiesti dalla partitura, di cui sarà adottata in prima assoluta l’edizione critica appena ultimata da Ricordi. Siamo dunque convinti che tale proposta sarà accolta anche dal pubblico più tradizionale e in particolare dai giovani, per i quali abbiamo realizzato Focus Prometeo, un percorso di avvicinamento e approfondimento dell’opera di Luigi Nono con laboratori dedicati a insegnanti e studenti, lezioni-concerto, prove aperte, letture, film, incontri, performance e videoinstallazioni. Advisor Main sponsor Con il sostegno di Prometeo è realizzato in collaborazione con Focus Prometeo è realizzato in collaborazione con Sponsor tecnici Sponsor Igor Mitoraj S.t. (Volto fasciato) foto Roberto Ricci © CSAC centro studi e archivio della comunicazione - Progetto grafico: Pettorazzi Creative Workshop Major partner Main partner

Prometeo - Fondazione Archivio Luigi Nono ONLUS · Testi a cura di MASSIMO CACCIARI da Walter Benjamin (Sul concetto di storia), Eschilo (Prometeo incatenato), Euripide (Alcesti),

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Anna Maria Meo Direttore generale Teatro Regio di Parma

FOCUS PROMETEOaprile - maggio 2017Anna Maria Meo

Direttore generale Teatro Regio di Parma

Scegliere di inserire un’opera come Prometeo nella stagione lirica di un Teatro di Tradizione come il Regio di Parma può sembrare a prima vista una scelta azzardata, soprattutto se osserviamo la scarsa presenza di opere contemporanee nei cartelloni dei Teatri d’Opera italiani, fortemente caratterizzati dalla prevalenza del grande repertorio. Non sempre è stato così. Basti pensare alle leggendarie prime di Poulenc, Henze, o Stravinskij al Maggio Musicale, alla Scala o a Spoleto. Del resto anche nella carriera del grande Toscanini, di cui celebriamo il 150° anniversario della nascita, troviamo accanto al grande repertorio, prime assolute di opere che sarebbero entrate a pieno titolo nella storia musicale del Novecento.Nella mia esperienza professionale, durante gli anni trascorsi a Tempo Reale, con Luciano Berio, ho avuto occasione di confrontarmi con la musica contemporanea e con le maggiori istituzioni musicali europee che regolarmente la programmano. Questa esperienza mi ha lasciato la convinzione che ignorare completamente la musica del ’900 non sia un buon segno di vitalità per una cultura musicale che voglia essere aperta al confronto e al rinnovamento.Nel nostro teatro dunque, della cui programmazione parte fondamentale è il Festival monografico dedicato a Verdi, come è giusto che sia, è doveroso trovare spazio non solo per altri autori e titoli del repertorio operistico, ma anche per una testimonianza dedicata alla musica contemporanea.Prometeo di Luigi Nono è una delle maggiori testimonianze della produzione musicale del secondo Nocento. Inoltre, per la complessità della sua realizzazione, paga un prezzo importante in termini di esclusione dai cartelloni dei maggiori Teatri d'Opera italiani (dopo la prima edizione nella Chiesa di San Lorenzo per la Biennale di Venezia e agli Stabilimenti Ansaldo per la Scala, nell’84-’85, solo un’edizione a Gibellina nel ’91), mentre in questi trent'anni oltre 40 esecuzioni integrali sono state realizzate in teatri di tutto il mondo (fonte Ricordi) e non solo di area tedesca, notoriamente avvezzi a proposte che danno alla musica contemporanea grande spazio, ma anche in paesi come l'Argentina, il Regno Unito, la Spagna e il Portogallo.Abbiamo dunque pensato di colmare tale lacuna immaginando per quest’opera – concepita fin dal suo debutto per uno spazio non convenzionale cui dette forma Renzo Piano – al Teatro Farnese: spazio quanto mai suggestivo e denso di rimandi architettonici, già perno dell'attività del Festival Verdi, e quanto mai adatto ad accogliere un allestimento come questo, con i suoi molteplici livelli che rispondono ai diversi piani richiesti dalla partitura, di cui sarà adottata in prima assoluta l’edizione critica appena ultimata da Ricordi.Siamo dunque convinti che tale proposta sarà accolta anche dal pubblico più tradizionale e in particolare dai giovani, per i quali abbiamo realizzato Focus Prometeo, un percorso di avvicinamento e approfondimento dell’opera di Luigi Nono con laboratori dedicati a insegnanti e studenti, lezioni-concerto, prove aperte, letture, film, incontri, performance e videoinstallazioni.

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LABORATORI MUSICALI E MASTERCLASSTeatro Regio di Parma, Sala Gandolfisabato 22 aprile 2017, ore 10.30-12.30, 15.00-17.00LABORATORIO MUSICALERiservato agli insegnanti delle scuole primarie di I grado e delle scuole secondarie Luigi Nono e le declinazioni artistiche e musicali del NovecentoA cura di Marco Angius, Nicola Bernardini, Alvise Vidolin La musica contemporanea e le percussioniA cura di Roger CatinoIn collaborazione con Istituto Comprensivo Jacopo Sanvitale Fra SalimbeneCon il sostegno di Musica è Scuola - Progetto di ricerca e di attività per la diffusione dell'apprendimento pratico della musica a scuola a cura del MIUR Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca

Casa del Suono (P.le San Francesco)sabato 22 aprile 2017, ore 14.00-17.00LABIRINTO II - MASTERCLASS DI ALVISE VIDOLINRiservata agli allievi del Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma A cura di Javier Torres MaldonadoIn collaborazione con Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma

Nel corso del Novecento l’identificazione dell’arte musicale, la sua concezione, la sua espressione e la sua assimilazione sono profondamente mutate. Artisti e specialisti condurranno due laboratori per insegnanti e studenti per illustrare il percorso che ha portato al superamento del sistema tonale e alla nascita della musica contemporanea. Un’occasione per acquisire le chiavi di un ascolto consapevole e approfondire specifici aspetti legati all’esecuzione del repertorio contemporaneo. Per informazioni e prenotazioniTeatro Regio di Parma tel. 0521 203949 - [email protected] Partecipazione gratuita, prenotazione obbligatoria.

INCONTRIRidotto del Teatro Regio di Parmasabato 13 maggio 2017, ore 17.00 ingresso liberoMARCO ANGIUS, NICOLA BERNARDINI, ALVISE VIDOLIN A cura di Giuseppe MartiniCon contributi audio-video di Fondazione Archivio Luigi NonoNel consueto appuntamento di Prima che si alzi il sipario in cui viene presentata l'opera prossima al debutto, Giuseppe Martini spiega genesi e struttura di Prometeo con contributi

audio-video dall’Archivio Luigi Nono. L'incontro sarà arricchito dalla conversazione con tre protagonisti di questo allestimento, per approfondire gli aspetti affrontati da Luigi Nono nello storico debutto veneziano e sulle particolarità di questa messinscena al Teatro Farnese.

Teatro Regio di Parmasabato 27 maggio 2017, ore 16.00 ingresso liberoNURIA SCHÖNBERG NONO, MASSIMO CACCIARI, ANGELA IDA DE BENEDICTIS, ENZO RESTAGNO, ALVISE VIDOLIN Coordina LUIGI FERRARI Sondare territori, superare limiti, non fermarsi a quanto è dato, ma dubitare e cercare sempre: è il significato profondo di Prometeo, che rinuncia a una narrazione, a un autentico libretto e a una vera e propria "rappresentazione" convenzionale per porsi come punta estrema di un percorso che trova le sue radici nella rivoluzione attuata oltre mezzo secolo prima dalla "Seconda Scuola di Vienna" e dalla volontà di Nono di rigenerare sintassi e percezioni sonore. Questi i temi della conversazione coordinata da Luigi Ferrari con Massimo Cacciari, che elaborò il progetto di Prometeo insieme a Luigi Nono, Alvise Vidolin, che seguì la regia della parte elettronica fin dal debutto dell'opera nel 1984, Nuria Schönberg Nono, Presidente della Fondazione Archivio Luigi Nono, e di Angela Ida De Benedictis ed Enzo Restagno, tra i massimi studiosi italiani di musica contemporanea.

CINEMACinema Edison (Largo VIII Marzo, 9)martedì 16 maggio 2017, ore 21.00Il sogno di Prometeo: la luce del progresso nelle ombre del passato Proiezione del documentario NOSTALGIA DELLA LUCE di Patricio GuzmanNel deserto di Atacama, in Cile, sono installati i telescopi più potenti del mondo. Mentre gli scienziati esplorano le immensità del cielo, gli archeologi sondano il terreno alla ricerca delle tracce delle popolazioni precolombiane. Tra gli uni e gli altri si aggira un terzo fronte di ricerca: i parenti dei desaparecidos massacrati sotto il regime di Pinochet, a caccia dei resti dei loro cari.

Cinema Edison (Largo VIII Marzo, 9)giovedì 18 maggio 2017, ore 21.00Prometeo incatenato: creazione e distruzione del presente Proiezione del documentario ZERO DAYS di Alex GibneyStuxnet è un aggressivo virus informatico scoperto nel 2010. Commissionato anni prima dai governi degli Stati Uniti e di Israele per sabotare il programma nucleare iraniano, questo complesso

malware si è però diffuso in maniera incontrollabile. Il regista racconta a passo di thriller un passaggio storico cruciale: la prima volta che uno Stato sovrano ha creato un virus informatico con lo scopo esplicito di usarlo come arma contro una nazione ostile. È l'ora zero di un nuovo modo di fare guerra.In collaborazione con Fondazione Solares delle ArtiPer informazioni e prenotazioni Cinema Edison tel. 0521 964803 - [email protected] Posto unico: intero €7.50; ridotto €5.50 (under 30, spettatori con almeno un biglietto tra Prometeo, Questa debole forza, Letture da Prometeo, spettatori in convenzione con Cinema Edison).

PERCORSO DI ASCOLTO VISIVO SULL’ARTE CONTEMPORANEACSAC, Abbazia di Valserena (Via Viazza di Paradigna, 1)venerdì 19 maggio 2017, ore 17.00 e ore 18.00LETTURE DA PROMETEO Interprete Sabina BorelliUn percorso che arriva alla contemporaneità del Prometeo di Luigi Nono e del libretto dell’opera di Massimo Cacciari attraverso la mitologia greca del Prometeo incatenato e del Prometeo liberato di Eschilo, con citazioni e frammenti, come piccoli pensieri in questo monologo, ispirati da Oreste di Ghiannis Ritsos. Un legame tra l'umano afflitto dal suo destino, diviso tra volere e dovere, e lo stesso titano Prometeo, amico dell’umanità e del progresso che sceglie la ribellione e l’azione.In collaborazione con CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione Per informazioni e prenotazioni CSAC Servizi Museali tel. 0521 607791 - [email protected] Posto unico €5. Posto unico e visitata guidata (30 min.) Museo CSAC €10

LEZIONE-CONCERTO E PROVA APERTATeatro Farnesemercoledì 24 maggio 2017, ore 20.00 LEZIONE-CONCERTOA seguire: PROMETEO. TRAGEDIA DELL’ASCOLTOPROVA ANTEGENERALERiservata a scuole, conservatori, universitàA cura di Marco Angius, Nicola Bernardini, Alvise Vidolin "Isole musicali-sceniche in movimento": sono le unità che costituiscono quest'opera e che avvolgono l'ascoltatore, evocando il mito di Prometeo come approccio all'ascolto e alla

conoscenza. Gli studenti di scuole, conservatori e università potranno scoprire in concreto come si articola la messinscena e quali sfide comporta la sua realizzazione, nella lezione-concerto in cui per poco più di mezz'ora i direttori di ensemble ed elettronica illustreranno con esempi dal vivo l’opera in scena, di cui seguirà la prova antegenerale. Per informazioni e prenotazioni Teatro Regio di Parma tel. 0521 203949 - [email protected] La prenotazione è obbligatoria.

VIDEOINSTALLAZIONE E PERFORMANCEPalazzo della Pilotta, Museo Archeologico Nazionale di ParmaSala delle Statue di Veleiavenerdì 26, sabato 27 maggio 2017, ore 18.00 e ore 19.15QUESTA DEBOLE FORZADa Luigi Nono e Friedrich Hölderlin Imagoturgia Francesco PitittoInstallazione site specific Maria Federica MaestriPerformer Chiara GarzoBasso Eugenio Maria DegiacomiLive electronics Claudio RocchettiProduzione Lenz FondazioneCome nella partitura e negli appunti del compositore veneziano, i quadri sonori tra pensiero matematico e sospensione filosofica e le memorie di voci e spazi diventano materiali di scoperta. In particolare, la ricerca indaga i percorsi dell'Isola Seconda di Prometeo, il frammento del Canto di Iperione e del Destino di Friedrich Hölderlin. La liaison spaziale tra il Museo Archeologico, il Teatro Farnese dove l’opera sarà eseguita e l'edificio industriale di fine Ottocento che ospita Lenz Teatro (via Pasubio 3/E), ove verrà rappresentato Hyperion nel medesimo arco temporale (giovedì 18, venerdì 19, sabato 20 maggio 2017, ore 21.00), indica un ulteriore campo di indagine linguistica, una rifrazione tra monumento storico-museale e architettura moderna. La memoria di un testo che appare lontano, musiche che si adagiano su di una "tragedia di suoni". Questi sono gli elementi attorno ai quali riverbera l'acustica di Questa Debole Forza. Un'archeologia di voci, mobile e instabile, dove l'elettronica, fatta di nastri e field-recordings, custodisce i segreti del testo di Hölderlin.Per informazioni e prenotazioni Lenz Fondazione tel. 0521 270141 - [email protected] limitati, prenotazione obbligatoria. Posto unico €15 (€10 spettacolo + € 5 ingresso Museo)

Teatro Farnesevenerdì 26, sabato 27, domenica 28 maggio 2017, ore 20.30PROMETEO. TRAGEDIA DELL’ASCOLTOPer solisti vocali e strumentali, coro misto, quattro gruppi strumentali e live electronicsTesti a cura di MASSIMO CACCIARI da Walter Benjamin (Sul concetto di storia), Eschilo (Prometeo incatenato), Euripide (Alcesti), Johann Wolfgang von Goethe (Prometeo), Erodoto (Storie I, 32), Esiodo (Teogonia), Friedrich Hölderlin (Schicksalslied e Achill), Pindaro (Nemea, VI), Arnold Schönberg (Das Gesetz e Moses und Aaron), Sofocle (Edipo a Colono)Musica LUIGI NONO Casa Ricordi, Milano, Nuova edizione critica di André Richard e Marco MazzoliniSoprani LIVIA RADO, ALDA CAIELLOContralti KATARZYNA OTCZYK, SILVIA REGAZZOTenore MARCO RENCINAIVoci recitanti SERGIO BASILE, GALATEA RANZIDirettore MARCO ANGIUSDirettore assistente CATERINA CENTOFANTELive electronics ALVISE VIDOLIN, NICOLA BERNARDINIMaestro del coro MARTINO FAGGIANIENSEMBLE PROMETEOFILARMONICA ARTURO TOSCANINICORO DEL TEATRO REGIO DI PARMANon è un’opera. Né un melodramma, né una cantata, né un oratorio, né un concerto. È una tragedia composta di suoni, con la complicità di uno spazio. Luigio Nono descrive così il frutto della sua collaborazione con il filosofo Massimo Cacciari, autore del libretto, basato su testi da Eschilo a Benjamin, in italiano, tedesco e greco antico. Con un linguaggio affrancato da ogni scuola, pur guardando con attenzione alla lezione di Schönberg, Nono mette al centro della sua opera, liberata da ogni elemento narrativo, la vocalità. Rivoluzionare l’esperienza dell’ascolto è il fine che muove la sua ricerca: un’esperienza che non può avvenire se non in un luogo speciale, che renda possibile una nuova distribuzione spaziale del suono.Per informazioni e prenotazioni Teatro Regio di Parma tel. 0521 203999 - [email protected] I intero €30, Under 30 €15Settore II intero €20, Under 30 €10