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LIUC – Università Cattaneo Problematiche relative alle aziende a rischio di incidente rilevante Lezione 1 Docente: V.Torretta

Problematiche relative alle aziende a rischio di incidente ...my.liuc.it/MatSup/2014/N90327/01.pdf7b. Facilmente infiammabili (sostanze o preparati di cui alla 50 200 nota 3b-2) 8

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Problematiche relative alle aziende a rischio di incidente rilevante

Lezione 1

Docente: V.Torretta

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Direttiva

96/82/CE

Decreto legislativo

334/99

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Direttiva

2003/105/CE

Decreto legislativo

238/05

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La modifica del campo di applicazione

Introduce l’obbligo di un SISTEMA di GESTIONE della SICUREZZA

Definisce i contenuti minimi per l’elaborazione dei Piani di Emergenza Interni ed Esterni.

Evidenzia le situazioni in cui possono verificarsi effetti domino e fornisce indicazioni per l’individuazione delle aree ad elevata concentrazione di stabilimenti.

Elementi introdotti dal D.Lgs. 334/99 e presenti anche nel D.Lgs.238/05

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Identifica le procedure di controllo dell’urbanizzazione

Modifica la scheda di informazione sui RIR

Definisce le competenze della pubblica amministrazione

Definisce le modalità di controllo e le eventuali sanzioni da applicare

Elementi introdotti dal D.Lgs. 334/99 e presenti anche nel D.Lgs.238/05

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1. Stabilimento: tutta l’area sottoposta al controllo di un gestore, nella quale sono presenti sostanze pericolose all’interno di uno o più impianti, comprese le infrastrutture o le attività comuni connesse

2. Impianto: un’unità tecnica all’interno di uno stabilimento, in cui sono prodotte, utilizzate, manipolate o depositate sostanze pericolose

3. Deposito: la presenza di una certa quantità di sostanze pericolose a scopo di immagazzinamento o stoccaggio

4. Gestore: la persona fisica o giuridica che gestisce o detiene lo stabilimento o l`impianto

Definizioni

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1. Pericolo: la proprietà intrinseca di una

sostanza pericolosa o della situazione fisica, esistente in uno stabilimento, di provocare danni per la salute umana e/o per l’ambiente

2. Rischio: la probabilità che un determinato evento si verifichi in un dato periodo o in circostanze specifiche

Definizioni

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Sono esclusi dall'applicazione: • gli stabilimenti, gli impianti o i depositi militari • il trasporto di sostanze pericolose e il deposito temporaneo intermedio su

strada, per idrovia interna e marittima o per via aerea • il trasporto di sostanze pericolose in condotta, comprese le stazioni di

pompaggio, al di fuori degli stabilimenti

• il trasporto di sostanze pericolose per ferrovia e gli scali merci terminali di ferrovia

Non sono esentati (Dir 2012/18/UE): stoccaggio sotterraneo sulla terraferma di gas (…) e impianti operativi di smaltimento degli sterili, compresi i bacini e le dighe di raccolta degli sterili

Esenzioni

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• CATEGORIA DEFINITA DALL’ART. 6: Stabilimenti con sostanze pericolose in quantità SUPERIORI a quelle riportate in allegato I, parte prima e seconda, colonna 2, ed INFERIORI a quelle riportate in allegato I, parte prima e seconda, colonna 3

Stabilimenti di soglia inferiore

• CATEGORIA DEFINITA DALL’ART. 8: Stabilimenti con sostanze pericolose in quantità SUPERIORI a quelle riportate in allegato I, parte prima e seconda, colonna 3

Stabilimenti di soglia superiore

Categorie di assoggettabilità

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Individuare i rischi di incidenti rilevanti, adottare le appropriate misure di sicurezza e informare, addestrare ed equipaggiare i lavoratori in accordo al DL 81/2008

Inoltrare una Notifica al Min Ambiente, Regione, Comune, Prefetto, CTR dei VV.F. con informazioni di base sullo stabilimento e l’attività svolta

Presentare in Comune e Regione una scheda di

informazione

Predisporre un documento di politica e SGS conforme

Predisporre un Piano di Emergenza Interno

Obblighi degli stabilimenti ricadenti in art. 6

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Individuare i rischi di incidenti rilevanti, adottare le appropriate misure di sicurezza e informare, addestrare ed equipaggiare i lavoratori in accordo al DL 81/2008

Inoltrare una Notifica al Min Ambiente, Regione, Comune, Prefetto, CTR dei VV.F. con informazioni di base sullo stabilimento e l’attività svolta

Presentare in Comune e Regione una scheda di informazione Predisporre un Piano di Emergenza Interno

Predisporre un documento di politica e SGS conforme Inoltrare, con cadenza quinquennale, al CTR dei VV.F. un RdS

Obblighi degli stabilimenti ricadenti in Art. 8

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• Per i nuovi stabilimenti: NOF vincola la concessione edilizia

• Dopo NOF il gestore presenta al CTR VV.F. il RdS definitivo necessario per l’esercizio

Obblighi degli stabilimenti ricadenti in Art. 8

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1. Baia Mare, in Romania, nel gennaio 2000 (sversamento di cianuro nel fiume Tisza)

2. Enschede, nei Paesi Bassi, nel maggio 2000 (esplosione in un deposito di materiale pirotecnico)

3. Tolosa, in Francia, nel settembre 2001 (esplosione in una fabbrica di fertilizzanti)

ampliare l’ambito di applicazione della direttiva “Seveso II” migliorare la definizione dei prodotti pirotecnici ed esplosivi includere il materiale di scarto del processo di produzione o il

materiale restituito al produttore (materiale off–specs) nelle categorie di nitrato di ammonio e di fertilizzanti a base di nitrato di ammonio di cui alla direttiva “Seveso II”

Nuovi eventi

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BAIA MARE (ROMANIA) GENNAIO 2000

Sversamento cianuro nel fiume Tisza

Nuovi eventi

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TOLOSA (FRANCIA ) SETTEMBRE 2001

Esplosione in una fabbrica di fertilizzanti

Nuovi eventi

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modifica del campo di applicazione con estensione ad alcuni settori non ricompresi nella precedente direttiva

eliminazione dell’articolo 5.3 e della relativa RTS

modifiche dell’Allegato I inerente le sostanze pericolose

diversa elaborazione dei Piani di Emergenza Interni

Modifiche principali 238/05

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limiti delle sostanze di cui all’Allegato I:

vengono ridotti i limiti delle sostanze pericolose per l’ambiente

somma pesata sostanze pericolose per l’ambiente non viene fatta con le sostanze tossiche, ma separatamente

PEI: si definisce che i PEI Interni devono essere elaborati, anche con la collaborazione del personale di imprese subappaltatrici a lungo termine

Modifiche principali

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• il gestore non potrà esercire il nuovo stabilimento o il nuovo impianto se le condizioni minime di sicurezza imposte dalle Autorità competenti, a valle dell’istruttoria, non vengano rispettate

• la notifica dovrà essere inviata anche al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco competente per territorio

• la scheda informativa alla popolazione dovrà essere inviata anche alla Provincia, al Comitato Tecnico Regionale e al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco

• introduzione dell’obbligo di adottare disposizioni per una cooperazione nella trasmissione di informazioni all’autorità competente nei casi di possibili effetto domino al fine della predisposizione dei Piani di Emergenza Esterni (P.E.E.)

Altre modifiche

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• introduzione dell’obbligo di provvedere alla predisposizione del Piano di Emergenza Interno (P.E.I.) e d alla trasmissione alle autorità delle informazioni necessarie alla predisposizione del P.E.E.

• rafforza il diritto della popolazione interessata all'informazione regolare sulle misure di sicurezza da adottare nella forma più idonea

• obbligo di consultazione del personale interno allo stabilimento, ivi compreso quello delle aziende appaltatrici a lungo termine, per la stesura del P.E.I. e obbligo di consultazione della popolazione per la stesura del P.E.E.

Altre modifiche

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Le famiglie in cui si raggruppano le sostanze presenti nello stabilimento sono

essenzialmente basate sulle classi di pericolosità della Parte 2.

Primo raggruppamento:

1. molto tossiche

2. tossiche

Secondo raggruppamento:

3. comburenti

4. esplosive (R2)

5. esplosive (R3)

6. infiammabili

7a. facilmente infiammabili

7b. liquidi facilmente infiammabili

8. estremamente infiammabili

Terzo raggruppamento:

9. ecotossiche (R50, R50/53 o R51/53).

Rispetto a quanto contenuto nel D.Lgs 334/99, il primo raggruppamento perde il

contributo della categoria 9 (sostanze pericolose per l’ambiente) che fanno

raggruppamento a sé.

Assoggettabilità

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Colonna 1

Colonna 2

Colonna 3

Sostanze pericolose

Quantità limite (tonnellate) ai fini dell’applicazione

degli articoli 6 e

7

dell’articolo 8

Nitrato di Ammonio (nota 1)

5.000

10.000

Nitrato di Ammonio (nota 2)

1.250

5.000

Nitrato di Ammonio (nota 3)

350

2.500

Nitrato di Ammonio (nota 4)

10

50

Nitrato di Potassio (nota 5)

5.000

10.000

Nitrato di Potassio (nota 6)

1.250

5.000

Anidride Arsenico, Acido (V) Arsenico e/o suoi sali

1

2

Anidride Arseniosa, Acido (III) Arsenico o suoi sali

0,1

0,1

Bromo

20

100

Cloro

10

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Limiti – Parte I

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Composti del Nichel in forma polverulenta inalabile (Monossido di Nichel, Biossido di Nichel, Solfuro di Nichel, Bisolfuro di Trinichel, Triossido di Dinichel)

1

1

Etilenimina

10

20

Fluoro

10

20

Formaldeide (concentrazione 90%)

5

50

Idrogeno

5

50

Acido Cloridrico (gas liquefatto)

25

250

Alchili di Piombo

5

50

Gas liquefatti estremamente infiammabili e gas naturale

50

200

Acetilene

5

50

Ossido di Etilene

5

50

Ossido di Propilene

5

50

Metanolo

500

5.000

4,4-metilen-bis-(2-cloroanilina) e/o suoi sali in forma polverulenta

0,01

0,01

Limiti – Parte I

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Isocianato di Metile

0,15

0,15

Ossigeno

200

2.000

Diisocianato di Toluene

10

100

Cloruro di Carbonile (fosgene)

0,3

0,75

Triiduro di Arsenico (arsina)

0,2

1

Triiduro di Fosforo (fosfina)

0,2

1

Dicloruro di Zolfo

1

1

Triossido di Zolfo

15

75

Poli-cloro-dibenzofurani e poli-cloro-dibenzodiossine (compresa la TCDD), espressi come TCDD equivalente

0,001

0,001

Le seguenti sostanze cancerogene in concentrazioni superiori al 5% in peso: 4-amminobifenile e/o suoi sali, Benzidina e suoi sali, Ossido di bis (Clorometilene), Ossido di Clorometilene e di Metile, 1,2-dibromoetano, Solfato di dietile, Solfato di dimetile, Cloruro di Dimetilcarbamoile, 1,2-dibromo-3-cloropropano, 1,2-dimetilidrazina, Dimetilnitrosammina, Triammide esametilfosforica, idrazina, 2-naftilammina e/o suoi sali, 1,3-propansultone e 4-nitrodifenile

0,5

2

Prodotti petroliferi: a) benzine e nafte b) cheroseni (compresi i jet fuel) c) gasoli (compresi i gasoli per autotrazione, i gasoli per riscaldamento e i distillati usati per produrre i gasoli)

2.500

25.000

Limiti – Parte I

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Colonna 1

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Colonna 3

Sostanze pericolose classificate come Quantità limite (tonnellate) ai fini dell’applicazione

degli articoli 6 e 7

dell’articolo 8

1. Molto tossiche

5

20

2. Tossiche

50

200

3. Comburenti

50

200

4. Esplosive (sostanze o preparati o articoli assegnati alle divisioni: UN/ADR 1.4)

50

200

5. Esplosive (sostanze o preparati o articoli assegnati alle divisioni: UN/ADR

1.1, 1.2, 1.3, 1.5 o 1.6, ovvero classificati con frase di rischio R2 o R3)

10

50

6. Infiammabili (sostanze o preparati di cui alla nota 3a)

5.000

50.000

7a. Facilmente infiammabili (sostanze o preparati di cui alla nota 3b-1)

50

200

7b. Facilmente infiammabili (sostanze o preparati di cui alla nota 3b-2)

5.000

50.000

8. Estremamente infiammabili (sostanze o preparati di cui alla nota 3c)

10

50

9. Sostanze pericolose per l’ambiente in combinazione con le seguenti frasi che descrivono il rischio: i) R50 – Molto tossico per gli organismi acquatici (compresa la frase di rischio R50/53) ii) R51/53 – Tossico per gli organismi acquatici – Può causare effetti negativi a lungo termine nell’ambiente acquatico

100

200

200

500

Note: omesse

Limiti – Parte I

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Pur non modificando in maniera sostanziale gli obblighi dei gestori e il relativo sistema dei controlli da parte delle Autorità competenti, la nuova Dir. introduce significative novità: • classificazione delle sostanze e delle miscele allineata al

Regolamento CE n. 1272/2008 • valutare tra i possibili scenari incidentali anche quelli derivanti da

eventi naturali • maggiore informazione alla popolazione • piano di ispezione

Novità Dir 2012/18/UE (1)

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POLITICA PER LA PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI (PPIR) E SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA PER LA PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI

RILEVANTI (SGS-PIR)

• Sia gli stabilimenti di soglia superiore (SS) sia gli stabilimenti di Soglia inferiore (SI) devono avere una PPIR (MAPP in inglese), che deve essere riesaminata e se necessario aggiornata ogni 5 anni

• L’obbligo per SS, per SI: appropriati mezzi, strutture e sistemi di gestione (All III)

• facoltà SM trasmissione PPIR: prima della costruzione o avvio dell’esercizio o prima di una modifica

significativa entro un anno dalla data in cui la Direttiva si applica allo stabilimento • SGS-PIR proporzionato ai pericoli di incidente rilevante, alle attività e alla

complessità dell’organizzazione dello stabilimento • impegno al miglioramento continuo

Novità Dir 2012/18/UE (2)

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POLITICA PER LA PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI (PPIR) E SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA PER LA PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI

RILEVANTI (SGS-PIR) • Nell’Allegato III viene: criterio di proporzionalità del SGS miglioramento continuo coinvolgimento del personale di ditte terze misure per il controllo dell’integrità delle apparecchiature adozione di SPI

Novità Dir 2012/18/UE (3)

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Parte 1

Vengono introdotte la nuova nomenclatura e la classificazione

CLP:

• Sezione H - pericoli per la salute (tossici);

• Sezione P - pericoli fisici (infiammabili, esplosivi, comburenti,

piroforici, autoreattivi);

• Sezione E - pericoli ambientali;

• Sezione O - altri pericoli

La sezione H comprende:

H1- tossici acuti categoria 1 (soglie 5/20 tonnellate)

H2- tossici acuti categorie 2 e 3 (per inalazione) – (soglie 50/200

tonnellate)

H3- tossici per uno specifico organo bersaglio (soglie 50/200

tonnellate)

Assoggettabilità nuova Dir 2012/18/UE

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La sezione P comprende: P1a esplosivi – vedi nota 8 (instabili, Divisioni 1.1, 1.2, 1.3, 1.5, 1.6 o esplosivi ai sensi del metodo A.14 Reg.(EC) No.440/2008 –vedi nota 9) (soglie 10/50 tonnellate) P1b esplosivi– vedi nota 8 (divisione 1.4 –vedi nota 10) (soglie 50/200 tonnellate) P2 gas infiammabili (categoria 1 o 2) (soglie 10/50 tonnellate) P3a aerosol infiammabili –nota 11.1(aerosol infiammabili di categoria 1 o 2, contenenti gas infiammabili di categoria 1 o 2 o liquidi infiammabili di categoria 1) (soglie 150/500 tonnellate nette) P3b aerosol infiammabili – nota 11.1 (aerosol infiammabili di categoria 1 o 2 non contenenti gas infiammabili di categoria 1 o 2 o liquidi infiammabili di categoria 1 – vedi nota 11.2) (soglie 5000/50000 tonnellate nette) P4 gas comburenti (soglie 50/200 tonnellate) P5a liquidi infiammabili (categoria 1, categoria 2 o 3 mantenuti a temperatura al di sopra del punto di ebollizione, altri liquidi con flash-point minore di 60°C, mantenuti al di sopra del punto di ebollizione ) – vedi voce 12 ) (soglie 10/50 tonnellate) P5b liquidi infiammabili (categoria 2 o 3 o altri liquidi infiammabili in particolari condizioni di processo, quali alta pressione o alta temperatura che possono originare pericoli di incidente rilevante –vedi voce 12) (soglie 50/200 tonnellate) P5c liquidi infiammabili (categorie 2 o 3 non coperte da P5a e P5b) (soglie 5000/50000 tonnellate) P6a sostanze e miscele autoreattive e perossidi organici (tipi A o B o perossidi organici di tipo A o B) (soglie 10/50 tonnellate) P6b sostanze e miscele autoreattive e perossidi organici (tipi C, D, E, o F o perossidi organici di tipo C, D, E o F) (soglie 50/200 tonnellate) P7 liquidi e solidi piroforici (categoria 1) (soglie 50/200 tonnellate) P8 solidi e liquidi comburenti (categorie 1, 2 o 3) (soglie 50/200 tonnellate)

Assoggettabilità nuova Dir 2012/18/UE

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La sezione E comprende: E1 pericolosi per l’ambiente acquatico della Categoria acuto 1 o cronico 1 (soglie 100/200 tonnellate) E2 pericolosi per l’ambiente acquatico della Categoria cronico 2 (soglie 200/500 tonnellate) La sezione O comprende: O1 sostanze o miscele con frase di rischio EUH014 – Reagisce violentemente con l'acqua. (soglie 100/500 tonnellate) O2 sostanze o miscele che a contatto con acqua emettono gas infiammabili di categoria 1 (soglie 100/500 tonnellate) O3 sostanze o miscele con frase di rischio EUH029 - A contatto con l'acqua libera un gas tossico (soglie 50/200 tonnellate)

Assoggettabilità nuova Dir 2012/18/UE

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Colonna 1 Colonna 2 Colonna 3

Categorie delle sostanze pericolose conformemente al regolamento (CE) n. 1272/2008 Quantità limite (tonnellate) delle

sostanze pericolose di cui all'articolo

3, paragrafo 10, per l'applicazione di

Requisiti di

soglia inferiore

Requisiti di soglia

superiore

Sezione «H» — PERICOLI PER LA SALUTE

H1 TOSSICITÀ ACUTA Categoria 1, tutte le vie di esposizione 5 20

H2 TOSSICITÀ ACUTA

— Categoria 2, tutte le vie di esposizione

— Categoria 3, esposizione per inalazione (cfr. nota 7)

50 200

H3 TOSSICITÀ SPECIFICA PER ORGANI BERSAGLIO (STOT) — ESPOSIZIONE SINGOLA STOT SE

Categoria 1

50 200

Sezione «P» — PERICOLI FISICI

P1a ESPLOSIVI (cfr. nota 8)

— Esplosivi instabili; oppure

— Esplosivi, divisione 1.1, 1.2, 1.3, 1.5 o 1.6; oppure

— Sostanze o miscele aventi proprietà esplosive in conformità al metodo A.14 del regolamento

(CE) n. 440/2008 (cfr. nota 9) e che non fanno parte delle classi di pericolo dei perossidi organici e

delle sostanze e miscele autoreattive

10 50

P1b ESPLOSIVI (cfr. nota 8) Esplosivi, divisione 1.4 (cfr. nota 10) 50 200

P2 GAS INFIAMMABILI Gas infiammabili, categoria 1 o 2 10 50

P3a AEROSOL INFIAMMABILI (cfr. nota 11.1) Aerosol «infiammabili» delle categorie 1 o 2,

contenenti gas infiammabili di categoria 1 o 2 o liquidi infiammabili di categoria 1

150 (peso netto) 500 (peso netto)

P3b AEROSOL INFIAMMABILI (cfr. nota 11.1) Aerosol «infiammabili» delle categorie 1 o 2, non

contenenti gas infiammabili di categoria 1 o 2 né liquidi infiammabili di categoria 1 (cfr. nota 11.2)

5000 (peso

netto)

50000 (peso netto)

PARTE 1 Categorie delle sostanze pericolose

La presente parte comprende tutte le sostanze pericolose che rientrano nelle categorie di pericolo elencate nella colonna 1:

Assoggettabilità nuova Dir 2012/18/UE

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Colonna 1 Colonna 2 Colonna 3

Categorie delle sostanze pericolose conformemente al regolamento (CE) n. 1272/2008 Quantità limite (tonnellate)

delle sostanze pericolose di

cui all'articolo 3, paragrafo

10, per l'applicazione di:

Requisiti di

soglia

inferiore

Requisiti di

soglia

superiore

P4 GAS COMBURENTI Gas comburenti, categoria 1 50 200

P5a LIQUIDI INFIAMMABILI

— Liquidi infiammabili, categoria 1, oppure

— Liquidi infiammabili di categoria 2 o 3 mantenuti a una temperatura superiore al loro punto di ebollizione, oppure

— Altri liquidi con punto di infiammabilità ≤ 60 °C, mantenuti a una temperatura superiore al loro punto di ebollizione

(cfr. nota 12)

10 50

P5b LIQUIDI INFIAMMABILI

— Liquidi infiammabili di categoria 2 o 3 qualora particolari condizioni di utilizzazione, come la forte pressione o

l'elevata temperatura, possano comportare il pericolo di incidenti rilevanti, oppure

— Altri liquidi con punto di infiammabilità ≤ 60 °C qualora particolari condizioni di utilizzazione, come la forte

pressione o l'elevata temperatura, possano comportare il pericolo di incidenti rilevanti (cfr. nota 12)

50 200

P5c LIQUIDI INFIAMMABILI Liquidi infiammabili, categorie 2 o 3, non compresi in P5a e P5b 5000 50000

P6a SOSTANZE E MISCELE AUTOREATTIVE e PEROSSIDI ORGANICI Sostanze e miscele autoreattive, tipo A o B, oppure

Perossidi organici, tipo A o B

10 50

P6b SOSTANZE E MISCELE AUTOREATTIVE e PEROSSIDI ORGANICI Sostanze e miscele autoreattive, tipo C, D, E o F,

oppure Perossidi organici, tipo C, D, E o F

50 200

P7 LIQUIDI E SOLIDI PIROFORICI Liquidi piroforici, categoria 1 Solidi piroforici, categoria 1 50 200

P8 LIQUIDI E SOLIDI COMBURENTI Liquidi comburenti, categoria 1, 2 o 3, oppure Solidi comburenti, categoria 1, 2 o 3 50 200

Sezione «E» — PERICOLI PER L'AMBIENTE

E1 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità acuta 1 o di tossicità cronica 1 100 200

E2 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità cronica 2 200 500

Sezione «O» — ALTRI PERICOLI

O1 Sostanze o miscele con indicazione di pericolo EUH014 100 500

O2 Sostanze e miscele che, a contatto con l'acqua, liberano gas infiammabili, categoria 1 100 500

O3 Sostanze o miscele con indicazione di pericolo EUH029 50 200

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Colonna 1 Numero CAS Colonna 2 Colonna 3

Quantità limite (tonnellate) ai fini

dell'applicazione dei:

Sostanze pericolose Requisiti di soglia

inferiore

Requisiti di soglia

superiore

1. Nitrato d'ammonio (cfr. nota 13) - 5 000 10 000

2. Nitrato d'ammonio (cfr. nota 14) - 1 250 5 000

3. Nitrato d'ammonio (cfr. nota 15) - 350 2 500

4. Nitrato d'ammonio (cfr. nota 16) - 10 50

5. Nitrato di potassio (cfr. nota 17) - 5 000 10 000

6. Nitrato di potassio (cfr. nota 18) - 1 250 5 000

7. Pentossido di arsenico, acido (V) arsenico e/o suoi sali 1303-28-2 1 2

8. Triossido di arsenico, acido (III) arsenioso e/o suoi sali 1327-53-3 0,1

9. Bromo 7726-95-6 20 100

10. Cloro 7782-50-5 10 25

11. Composti del nichel in forma polverulenta inalabile: monossido di nichel,

biossido di nichel, solfuro di nichel, bisolfuro di trinichel, triossido di dinichel

- 1

12. Etilenimina 151-56-4 10 20

13. Fluoro 7782-41-4 10 20

14. Formaldeide (concentrazione ≥ 90 %) 50-00-0 5 50

15. Idrogeno 1333-74-0 5 50

16. Acido cloridrico (gas liquefatto) 7647-01-0 25 250

17. Alchili di piombo - 5 50

18. Gas liquefatti infiammabili, categoria 1 o 2 (compreso GPL), e gas naturale (cfr.

nota 19)

- 50 200

19. Acetilene 74-86-2 5 50

20. Ossido di etilene 75-21-8 5 50

21. Ossido di propilene 75-56-9 5 50

22. Metanolo 67-56-1 500 5 000

23. 4′ 4-metilen-bis-(2-cloroanilina) e/o suoi sali, in forma polverulenta 101-14-4 0,01

24. Isocianato di metile 624-83-9 0,15

25. Ossigeno 7782-44-7 200 2 000

26. 2,4-Diisocianato di toluene

2,6-Diisocianato di toluene

584-84-9

91-08-7

10 100

PARTE 2 - Sostanze pericolose specificate

Assoggettabilità nuova Dir 2012/18/UE

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Colonna 1 Numero

CAS

Colonna 2 Colonna 3

Quantità limite (tonnellate) ai fini

dell'applicazione dei:

Sostanze pericolose Requisiti di soglia

inferiore

Requisiti di soglia

superiore

27. Dicloruro di carbonile (fosgene) 75-44-5 0,3 0,75

28. Arsina (triidruro di arsenico) 7784-42-1 0,2 1

29. Fosfina (triidruro di fosforo) 7803-51-2 0,2 1

30. Dicloruro di zolfo 10545-99-0 1

31. Triossido di zolfo 7446-11-9 15 75

32. Poli-cloro-dibenzofurani e poli-cloro-dibenzodiossine (compresa la TCDD), espressi come

TCDD equivalente (cfr. nota 20)

- 0,001

33. Le seguenti sostanze CANCEROGENE, o le miscele contenenti le seguenti sostanze

cancerogene, in concentrazioni superiori al 5 % in peso: 4-Amminobifenile e/o suoi sali,

benzotricloruro, benzidina e/o suoi sali, ossido di bis(clorometile), ossido di clorometile e di

metile, 1,2-dibromoetano, solfato di dietile, solfato di dimetile, cloruro di dimetilcarbamoile,

1,2-dibromo-3- cloropropano, 1,2-dimetilidrazina, dimetilnitrosammina,

triammideesametilfosforica, idrazina, 2-naftilammina e/o suoi sali, 4-nitrodifenile e 1,3

propansultone

- 0,5 2

34. Prodotti petroliferi e combustibili alternativi

a) benzine e nafte,

b) cheroseni (compresi i jet fuel),

c) gasoli (compresi i gasoli per autotrazione, i gasoli per riscaldamento e i distillati usati

per produrre i gasoli)

d) oli combustibili densi

e) combustibili alternativi che sono utilizzati per gli stessi scopi e hanno proprietà simili

per quanto riguarda l'infiammabilità e i pericoli per l'ambiente dei prodotti di cui alle lettere

da a) a d)

- 2 500 25 000

35. Ammoniaca anidra 7664-41-7 50 200

36. Trifluoruro di boro 7637-07-2 5 20

37. Solfuro di idrogeno 7783-06-4 5 20

38. Piperidina 110-89-4 50 200

39. Bis(2-dimetilamminoetil)(metil)ammina 3030-47-5 50 200

40. 3-(2-etilesilossi)propilammina 5397-31-9 50 200

41. Miscele (*) di ipoclorito di sodio classificate come pericolose per l'ambiente acquatico per

tossicità acuta di categoria 1 [H400] aventi un tenore di cloro attivo inferiore al 5 % e non

classificate in alcuna delle categorie di pericolo nella parte 1 dell'allegato I. (*) A condizione

che la miscela non sia classificata come pericolosa per l'ambiente acquatico per tossicità

acuta di categoria 1 [H400] in assenza di ipoclorito di sodio.

200 500

ASSOGGETTABILITA’ NUOVA DIR

2012/18/UE

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Colonna 1 Numero

CAS

Colonna 2 Colonna 3

Quantità limite (tonnellate)

ai fini dell'applicazione dei:

Sostanze pericolose Requisiti di

soglia

inferiore

Requisiti di

soglia

superiore

42. Propilammina (cfr. nota 21) 107-10-8 500 2 000

43. Acrilato di ter-butile (cfr. nota 21) 1663-39-4 200 500

44. 2-Metil-3-butenenitrile (cfr. nota 21) 16529-56-9 500 2 000

45. Tetraidro-3,5-dimetil-1,3,5-tiadiazina -

2-tione (Dazomet) (cfr. nota 21)

533-74-4 100 200

46. Acrilato di metile (cfr. nota 21) 96-33-3 500 2 000

47. 3-Metilpiridina (cfr. nota 21) 108-99-6 500 2 000

48. 1-Bromo–3-cloropropano (cfr. nota 21) 109-70-6 500 2 000

Assoggettabilità nuova Dir 2012/18/UE

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Definizione

Rischio: probabilità che un determinato evento si

verifichi in un dato periodo o in circostanze specifiche

ma anche

la misura della possibilità

che si verifichi un danno di una entità definita

R = f ( P, M) P x M

R Rischio, P probabilità, M Magnitudo

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infiammabili / comburenti incendi

esplosive esplosioni

tossiche

pericolose per l’ambiente

Rilascio di sostanze pericolose

diffusioni in atmosfera

dispersioni / inquinamento

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E’ un documento tecnico i cui contenuti sono definiti per legge, in cui:

si individuano i pericoli di incidente rilevante nell’impianto

si stimano le loro probabilità di accadimento

si determinano le conseguenze ed effetti (danni,estensione)

si valuta la effettiva adeguatezza delle misure di sicurezza in atto per prevenire tali incidenti e per limitarne le conseguenze per l’uomo, per l’ambiente e per le cose

si stabilisce la compatibilità col territorio circostante

Rapporto di sicurezza

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Da A (area densamente abitata)

• Categorie territoriali:

a F (area entro i confini dello stabilimento)

Elementi territoriali e ambientali vulnerabili

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Classe di probabilità degli

eventi

Categoria di effetti Elevata letalità

Inizio letalità Lesioni irreversibili

Lesioni reversibili

< 10-6 DEF CDEF BCDEF ABCDEF

10-4 – 10-6 EF DEF CDEF BCDEF

10-3 – 10-4 F EF DEF CDEF

> 10-3 F F EF DEF

Categorie territoriali compatibili con gli stabilimenti (Tab. 3a)

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IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI

STIMA DELLE PROBABILITA’ DI ACCADIMENTO

STIMA DEGLI EFFETTI – CONSEGUENZE DEGLI INCIDENTI

VALUTAZIONE DEL RISCHIO

42

RISCHIO ACCETTABILE?

NO SI

• STUDIO DI ULTERIORI MISURE

DI SICUREZZA

• REVISIONE DELL’ANALISI DI

RISCHIO

• TERMINE DELL’ANALISI

Approccio consueto per l’analisi di rischio