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Client Alert Export Control
Gennaio 2020
Per maggiori informazioni, contattare:
Avv. Marco Padovan [email protected]
Avv. Marco Zinzani [email protected]
Avv. Giulia Levi [email protected]
Dott. Manuel Venuti [email protected]
Avv. Francesco Candeago
Dott. Giuseppe Di Luccia [email protected]
LE NUOVE SANZIONI STATUNITENSI CONTRO L’IRAN In data 10 gennaio 2020, l’Amministrazione USA ha comunicato l’adozione
delle nuove sanzioni preannunciate nei giorni scorsi a seguito degli attacchi
delle basi militari USA in Iraq da parte dell’Iran.
Le nuove sanzioni USA si sono concretizzate nella designazione nella Specially
Designated Nationals and Blocked Persons List (“SDN List”) di aziende operanti
nel settore iraniano dei metalli – sulla base dell’Executive Order 13871
Imposing Sanctions with Respect to the Iron, Steel, Aluminum, and Copper
Sectors of Iran (“EO 13871”) - nonché nell’adozione del nuovo Ordine
Esecutivo Executive Order on Imposing Sanctions with Respect to Additional
Sectors of Iran (“il nuovo EO”).
Tra le nuove designazioni ai sensi dell’EO 13871, si segnalano (i) entità
iraniane già sanzionate sulla base di altri ordini esecutivi e già soggette a
secondary sanctions (ovvero vincolanti anche per soggetti non statunitensi
indipendentemente dall’esistenza o meno di un qualsiasi nesso tra le
operazioni commerciali e la giurisdizione USA), come la più grande acciaieria
mediorientale Mobarakeh Steel Company nonché (ii) entità iraniane non
precedentemente sanzionate, operanti nel settore dei metalli, come Almahdi
Aluminium Co., Iran Aluminium Company, Khouzestan Steel Company e (iii) un
vascello e alcune front companies cinesi. Si ricorda che l’EO 13871, adottato
l’8 maggio 2019, autorizza l’Amministrazione USA a inserire nella SDN List
qualsiasi soggetto operante nei settori del ferro/acciaio/alluminio/rame
iraniani o che fornisca in Iran beni e servizi significativi utilizzabili in
connessione a tali settori.
Le disposizioni del nuovo EO risultano particolarmente interessanti in quanto
espandono significativamente i settori dell’economia iraniana colpiti da
sanzioni USA extraterritoriali. Il nuovo EO autorizza infatti l’Amministrazione
USA a inserire nella SDN List qualsiasi soggetto nel mondo che venga ritenuto:
(i) operante nei settori delle costruzioni, minerario, manifatturiero o tessile
- o in qualsiasi altro settore dell'economia iraniana, così come stabilito
dal Segretario del Tesoro in consultazione con il Segretario di Stato;
(ii) parte di una transazione significativa per la vendita, la fornitura o il
trasferimento da o verso l'Iran di beni o servizi significativi utilizzati in
connessione ai settori di cui al punto (i);
Dott. Lorenzo Caloisi [email protected]
(i) fornitore di supporto finanziario, materiale o tecnologico a favore di
qualsiasi soggetto designato ai sensi del nuovo EO; o
(ii) posseduto o controllato da qualsiasi soggetto designato ai sensi del nuovo
EO.
A quanto sopra, la Sezione 2 del nuovo EO aggiunge che le istituzioni finanziarie
straniere potranno essere sanzionate qualora consapevolmente effettuino o
facilitino transazioni finanziarie significative nei settori sopra elencati.
Il nuovo EO – sulla base del quale verranno effettuate nuove designazioni nel
corso delle prossime settimane - potrebbe rappresentare il “colpo di grazia”
sull’economia iraniana, mirando (almeno teoricamente) a paralizzare qualsiasi
flusso di beni e servizi verso il Paese mediorientale. Infatti - sebbene non siano
state ancora rilasciate dall’Amministrazione USA interpretazioni ufficiali del
termine “manifatturiero” (cfr. punto i. supra) - esso potrebbe potenzialmente
includere qualsiasi processo di trasformazione fisica delle merci, incluso lo
stampaggio, il taglio e l’assemblaggio (definizione fornita dal Congresso
statunitense, nell’anno 2017, con riferimento alla tematica del Made in USA).
Il nuovo EO (Sezione 11) precisa che le forniture di beni agricoli, alimentari, medicine e dispositivi medicali restano escluse dalle restrizioni sopra elencate. Sul versante europeo, nulla è mutato in termini di sanzioni economiche: il JCPOA (ovvero l’accordo sul nucleare iraniano, dal quale gli Stati Uniti si sono ritirati l’8 maggio 2018) resta formalmente in vigore tra Unione Europea ed Iran. In ogni caso, non può non rilevarsi la precarietà di questo equilibrio: da un lato, l’Iran ha in più occasioni minacciato di venir meno agli impegni assunti con il JCPOA e, dall’altro, l’Unione Europea non ha ancora assunto una posizione ufficiale (sia essa favorevole o contraria al blocco totale commerciale) rispetto all’escalation USA-Iran avvenuta nei giorni scorsi. Sarà nostra cura informarvi su ogni ulteriore sviluppo. Export Control Team
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