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PRESENTAZIONE DEI CORSI ANTICO TESTAMENTO: Introduzione ai Salmi Lunedì, 15.30-17.05, semestre estivo, Triennio Prof. Mons. Lorenzo Zani «Si supplicano nel Signore i sacerdoti e tutti gli altri che partecipano all’Ufficio divino di fare in modo che, nel recitarlo, la mente concordi con la parola; per meglio raggiungere tale scopo si procurino una più ricca istruzione liturgica e biblica, specialmente riguardo ai salmi» (Sacrosanctum Concilium, 90). Per rispondere a questa forte raccomandazione del concilio Vaticano II il corso intende offrire una introduzione alla preghiera dei Salmi, partendo dalla storia della loro interpretazione e presentando poi, mediante la lettura esemplificativa di alcuni di essi, la loro origine, la loro natura poetica, il simbolismo in essi ricorrente, i loro genere letterario e soprattutto la concatenazione con la quale attualmente sono disposti nei cinque libri del Salterio. Verrà analizzato il significato delle imprecazioni nei salmi e saranno approfonditi i principali attributi con i quali Dio si rivela all’uomo nei salmi (l’alleanza, la bontà, la misericordia, la giustizia, la grazia, la fedeltà, il suo nome, la sua santità, la sua gloria). Infine si accennerà alla lettura cristiana dei salmi e al loro uso nella Liturgia delle Ore e nel Lezionario. Testi: AA., VV., Il libro dei Salmi, in Parole di vita 50 (2005) (tutti i sei fascicoli dell’annata). LORENZIN, T., I Salmi. Nuova versione, introduzione e commento , Paoline, Milano 2000. NIEUVIARTS,J.–PRÉVOST, J.-P., I Salmi lettura e preghiera, EDB Bologna 2010. TERRINONI, U., I Salmi insegnano a pregare, EDB, Bologna 2010.

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PRESENTAZIONE DEI CORSI

ANTICO TESTAMENTO: Introduzione ai Salmi Lunedì, 15.30-17.05, semestre estivo, Triennio Prof. Mons. Lorenzo Zani

«Si supplicano nel Signore i sacerdoti e tutti gli altri che partecipano all’Ufficio divino di fare in modo che, nel recitarlo, la mente concordi con la parola; per meglio raggiungere tale scopo si procurino una più ricca istruzione liturgica e biblica, specialmente riguardo ai salmi» (Sacrosanctum Concilium, 90). Per rispondere a questa forte raccomandazione del concilio Vaticano II il corso intende offrire una introduzione alla preghiera dei Salmi, partendo dalla storia della loro interpretazione e presentando poi, mediante la lettura esemplificativa di alcuni di essi, la loro origine, la loro natura poetica, il simbolismo in essi ricorrente, i loro genere letterario e soprattutto la concatenazione con la quale attualmente sono disposti nei cinque libri del Salterio. Verrà analizzato il significato delle imprecazioni nei salmi e saranno approfonditi i principali attributi con i quali Dio si rivela all’uomo nei salmi (l’alleanza, la bontà, la misericordia, la giustizia, la grazia, la fedeltà, il suo nome, la sua santità, la sua gloria). Infine si accennerà alla lettura cristiana dei salmi e al loro uso nella Liturgia delle Ore e nel Lezionario.

Testi: AA., VV., Il libro dei Salmi, in Parole di vita 50 (2005) (tutti i sei fascicoli dell’annata). LORENZIN, T., I Salmi. Nuova versione, introduzione e commento, Paoline, Milano 2000. NIEUVIARTS, J. – PRÉVOST, J.-P., I Salmi lettura e preghiera, EDB Bologna 2010.TERRINONI, U., I Salmi insegnano a pregare, EDB, Bologna 2010. RAVASI, G., Il libro dei Salmi. Commento e attualizzazione, 3 voll., EDB, Bologna 1981-1984. ZANI, L., I Salmi preghiera per vivere. Breve guida al Salterio, Àncora, Milano 2003. «Il libro dei Salmi», in Parole di vita 50 (2005) (tutti i sei fascicoli dell’annata).

AT: Introduzione all’Antico TestamentoMartedì 15.30-17.05, semestre introduttivo invernale, I anno Prof. Gregorio Vivaldelli

Dopo una presentazione sintetica della geografia del mondo biblico e una descrizione sommaria delle civiltà presenti nell’Antico Vicino Oriente nel periodo anteriore ai Patriarchi, ci si dedicherà allo studio delle grandi tappe della storia biblica. A tal riguardo, gli storici e gli esegeti spesso si interrogano circa la legittimità di elaborare una “storia” di Israele, soprattutto se si confrontano i risultati delle analisi esegetiche dei testi biblici con i documenti archeologici ed epigrafici

dell’Antico Vicino Oriente. Verranno pertanto chiariti alcuni presupposti metodologici per una corretta storiografia biblica.

Inoltre, per un corretto approccio teologico all’Antico Testamento, bisognerà chiarire in che senso la Bibbia è Parola di Dio. Verrà perciò studiato: il canone della Scrittura; il tema dell’ispirazione biblica; la verità della Scrittura; la questione dell’ermeneutica biblica; la Bibbia nella vita della Chiesa.

Durante il corso verranno studiati alcuni testi mediante la lettura commentata delle relative fonti bibliche.

Testi per l’esame: A. GIRLANDA, Antico Testamento. Iniziazione biblica, San Paolo, Cinisello

Balsamo (MI) 20106. L. MAZZINGHI, Storia di Israele. Dalle origini al periodo romano, EDB,

Bologna 2007. J.L. SKA, «Come leggere l’Antico Testamento?», in La Civiltà Cattolica 144

(1993) 209-223. J.L. SKA, «Il canone ebraico e il canone cristiano dell’Antico Testamento», in

La Civiltà Cattolica 148 (1997) 213-225.

Letture consigliate: PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA, L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 1993; ZENGER E., Il Primo Testamento. La Bibbia ebraica e i Cristiani, Queriniana, Brescia 1997; PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA, Il popolo ebraico e le sue Sacre Scritture nella Bibbia cristiana, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2001; BENEDETTO XVI, Esortazione Apostolica Postsinodale Verbum Domini, Città del Vaticano 2010.

Sussidi utili: SOGGIN J.A., Introduzione all’Antico Testamento. Dalle origini alla chiusura del Canone Alessandrino, Paideia, Brescia 1967, 41987; RENDTORFF R., Introduzione all’Antico Testamento. Storia, vita sociale e letteratura d’Israele nell’epoca biblica, Claudiana, Torino 1990; COGGINS R., Introduzione all’Antico Testamento, Il Mulino, Bologna 1998; SOGGIN J.A., Storia d’Israele. Dalle origini a Bar Kochbà, Paideia Editrice, Brescia 1984; SACCHI P., Storia del Secondo Tempio. Israele tra VI secolo a.C. e I secolo d.C., SEI, Torino 1994; CORTESE E., Le tradizioni storiche di Israele. Da Mosè a Esdra, EDB, Bologna 2001; BRUEGGEMANN W., Introduzione all’Antico Testamento, Claudiana, Torino 2005; J.L. SKA, L’Antico Testamento. Spiegato a chi ne sa poco o niente, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2011.

ANTICO TESTAMENTO: Profeti d’Israele Martedì e giovedì, 15.30-17.05, semestre estivo, TriennioProf. Gregorio Vivaldelli

«Il profeta non è la variante ebraica dell’indovino, come effettivamente venne da molti considerato e come molti profeti di facciata intesero se stessi. Il suo significato è completamente diverso: non ha lo scopo di comunicare gli avvenimenti di domani o dopodomani e così mettersi al servizio della curiosità o del bisogno di sicurezza degli uomini. Egli ci mostra il volto di Dio e in questo modo ci indica la strada che dobbiamo prendere. Il futuro di cui si parla nei suoi insegnamenti va ben al di là di ciò che si cerca di sapere dagli indovini. Indica la via verso il vero “esodo”, che consiste nel dovere di cercare e trovare – quale vera direzione, in tutte le vie della storia – la strada che porta a Dio. Intesa in questo senso, la profezia è in stretta corrispondenza con la fede di Israele in un unico Dio, è la sua trasposizione nella vita concreta di una comunità davanti a Dio e in cammino verso di Lui» (JOSEPH RATZINGER – BENEDETTO XVI, Gesù di Nazaret, 24-25).Il corso si articolerà nel modo seguente:1. un’introduzione generale al profetismo biblico precisandone le linee fondamentali

(origine, storia, natura teologica e generi letterari profetici);2. presentazione sintetica dei singoli profeti in relazione al contesto storico in cui

esercitano il loro ministero;3. lettura commentata di brani scelti dai libri di Amos, Osea, Isaia, Geremia,

Ezechiele, Giona e Zaccaria.

Testo per l’esame:MARCONCINI B. E COLL., Profeti e Apocalittici, Editrice Elle Di Ci, Collana Logos –

Corso di Studi Biblici 3, Torino 1995 [da pag. 27 a pag. 244].

Testi di riferimento per lo studio del Profetismo biblico:ABREGO DE LACY J.M., I libri profetici, Paideia Editrice, Collana Introduzione allo

studio della Bibbia 4, Brescia 1996.ALONSO SCHÖKEL L. – SICRE DIAZ J.L., I Profeti, Borla, Roma 1984;BLENKINSOPP J., Storia della profezia in Israele, Queriniana, Collana Biblioteca

biblica 22, Brescia 1997;MARCONCINI B. E COLL., Profeti e Apocalittici, Editrice Elle Di Ci, Collana Logos –

Corso di Studi Biblici 3, Torino 1995;HESCHEL A.J., Il messaggio dei profeti, Borla, Roma 1981;NEHER A., L’essenza del profetismo, Marietti 1820, Genova 1984;ROFÉ A., Storie di profeti, Paideia, Brescia 1991;SICRE DIAZ J.L., Profetismo in Israele. Il Profeta – I Profeti – Il messaggio, Borla, Roma 1995;SPREAFICO A., La voce di Dio. Per capire i profeti, EDB, Collana Studi biblici 33, Bologna 1998.

CATECHESI DELLA COMUNITA’: ADULTI Giovedì 15.30-17.05, semestre invernale, VI anno Prof. Don Rolando Covi

“Nel nostro contesto culturale tante persone, pur non riconoscendo in sé il dono della fede, sono comunque in una sincera ricerca del senso ultimo e della verità definitiva sulla loro esistenza e sul mondo. Questa ricerca è un autentico “preambolo” alla fede, perché muove le persone sulla strada che conduce al mistero di Dio (Benedetto XVI, Motu Proprio Porta Fidei, n.10).

Il corso desidera aiutare lo studente a riflettere sulla propria esperienza nell’ambito dell’educazione alla fede degli adulti, per trovare metodi e atteggiamenti in vista di una progettazione concreta. La prima parte del corso cercherà di descrivere la religiosità dell’adulto, così come emerge nelle polarità delle dimensioni che caratterizzano il postmoderno. In un secondo momento si passeranno in esame alcune proposte di catechesi per adulti presenti in diocesi, con particolare attenzione a quei passaggi di vita che si rivelano feconde situazioni di apertura nei confronti della fede. L’ultima parte del corso sarà dedicata alla progettazione di un incontro per adulti, con uno sguardo all’accompagnamento dei genitori che chiedono per i loro figli i sacramenti dell’iniziazione cristiana; verrà dato ascolto infine ad un’esperienza di formazione per catechisti.A lezioni frontali si alterneranno momenti di interazione laboratoriale.

BibliografiaBIEMMI, E., Compagni di viaggio. Laboratorio di formazione per animatori,

catechisti di adulti e operatori pastorali, Dehoniane, Bologna 2003.GIGUÈRE P. A., Che cosa significa fede adulta? Percorsi di ricerca per adulti, LDC, Leumann (TO), 2003.ALBERICH, E. – BINZ, A., Adulti e catechesi, LDC, Leumann (TO), 1993; Modelli ed

esperienze di catechesi degli adulti, LDC, Leumann (TO) 1995.AA. VV., Formazione cristiana degli adulti. Una guida teorico-pratica per la catechesi, a cura del

Centro Nazionale dell’insegnamento religioso in Francia, EDB, Bologna 1988.UFFICIO CATECHISTICO DI VERONA - ÉQUIPE PER LA CATECHESI PER GLI ADULTI, Abbiamo incontrato

Gesù. Itinerari di catechesi per adulti/3, EDB, Bologna 20097.

CATECHESI DELLA COMUNITA’: ADOLESCENTI E GIOVANIMartedì 15.30-17.05, semestre estivo, VI anno Prof. Don Rolando Covi

“In questo tempo di grandi trasformazioni, il mondo giovanile cerca con evidenza riferimenti stabili. La pluralità delle esperienze ecclesiali, che senza dubbio costituiscono una grande ricchezza per il territorio, richiede però la fatica della tessitura di rapporti solidi, di reciproca conoscenza e di dialogo nella ricerca di obiettivi comuni. Uffici pastorali, associazioni laicali e movimenti che hanno nelle loro finalità la pastorale giovanile, sono chiamati ad esprimere insieme il volto della Chiesa che i giovani potranno incontrare in luoghi ed esperienze diversificate: «Poiché c’è un solo pane, e noi, pur essendo molti, siamo un corpo solo»” (Commissione regionale di Pastorale Giovanile del Triveneto, Sentinella, quanto manca della notte? Le Chiese del Triveneto rileggono la realtà giovanile, 2009).

“Dobbiamo giungere a discernere il «vero» che queste culture presentano sotto le vesti del nuovo”. Così scrivevano i Vescovi italiani. Il corso desidera partire dall’ascolto della religiosità giovanile, per superare immagini stereotipate e conclusioni affrettate. Il confronto con i modelli di pastorale giovanile che la Chiesa propone e con l’articolazione contenutistica e formativa dei Catechismi CEI rappresenterà il criterio di discernimento della realtà. Si cercherà infine di fornire alcune indicazioni per realizzare un percorso di pastorale giovanile. Durante il corso si darà spazio all’analisi dell’esperienza degli studenti, con attenzione anche alle proposte del servizio diocesano di pastorale giovanile.A lezioni frontali si alterneranno momenti di interazione laboratoriale.

Bibliografia ARCIDIOCESI DI MILANO, PASTORALE GIOVANILE, SERVIZIO RAGAZZI, ADOLESCENTI E ORATORIO, È bello con te. Linee guida. Itinerario educativo per gli adolescenti, In dialogo, Milano 2011.C’è campo? Giovani, spiritualità, religione, Alessandro Castegnaro (a cura di), Marcianum Press, Venezia 2010.

CEI, nota past. «Rigenerati per una speranza viva» (1 Pt 1,3): testimoni del grande «sì» di Dio all’uomo, 29 giugno 2007, in Notiziario della Conferenza Episcopale Italiana 11 (2007) 4.COMMISSIONE EPISCOPALE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, L’ANNUNCIO E LA CATECHESI, nota past. Questa è la nostra fede. Nota pastorale sul primo annuncio del Vangelo, 15 maggio 2005, in ECEI 7/2338-2422.COMMISSIONE REGIONALE DI PASTORALE GIOVANILE DEL TRIVENETO, Sentinella, quanto resta della notte? Le Chiese del Triveneto rileggono la realtà giovanile. Spunti per un nuovo orientamento pastorale, 2009.I VESCOVI DEL QUEBEC, Proporre la fede ai giovani oggi. Una forza per vivere, LDC, Leumann (TO) 2000.ISTITUTO DI TEOLOGIA PASTORALE – UPS, Pastorale giovanile. Sfide, prospettive ed esperienze, LDC, Leumann (TO) 2003.RUTA GIUSEPPE, Progettare la pastorale giovanile oggi, LDC, Leumann (TO) 2002.

TONELLI, R., Per la vita e la speranza. Un progetto di pastorale giovanile, Roma, LAS 1996.UNIVERSITÀ PONTIFICIA SALESIANA, ISTITUTO DI TEOLOGIA PASTORALE DELL'UPS, Dizionario di Pastorale Giovanile, LDC, Leumann (TO) 1989.VESCOVI DELLE DIOCESI LOMBARDE, La sfida della fede: il primo annuncio, EDB, Bologna 2009.MONARI LUCIANO, Debitori del vangelo ai giovani, in Il Regno-Documenti 49 (2004) 21 pp. 689-ss.CEI, Educare i giovani alla fede, 27.02.1999.

CORSO DI SINTESI Mercoledì 17.15-18.50, semestre invernale, VI anno Prof. Mons. Lorenzo Zani

Il corso ha un carattere seminariale e prevede l’analisi di alcuni temi dal punto di vista teologico-pastorale e un loro approfondimento con l’aiuto di opportuni testi biblici. Gli studenti sono coinvolti nella elaborazione di questi temi e nella loro discussione assieme al docente, tenendo presente una loro proposta di comunicazione catechetica e di attuazione pastorale. Il corso presuppone la padronanza dei metodi e dei contenuti degli studi biblico-teologici e per questo è riservato agli studenti del sesto anno. Inoltre il corso viene svolto in collaborazione con il Rettore del Seminario Diocesano, don Renato Tamanini.

DIDATTICA DELL’IRCGiovedì, 17.15-18.50, semestre invernale e mercoledì, 15.30-17.05, semestre estivo, II e III anno Prof. Padre Matteo Giuliani

Il corso mette a confronto con il profilo dell’insegnante di Religione, analizza i quadri di legittimazione e modalità di presenza della Religione nella scuola europea e approfondisce le legittimazioni e la fisionomia dell’insegnamento della Religione nella Scuola italiana. Si evidenziano poi le scelte fondamentali della riforma della Scuola e le categorie pedagogico-didattiche fatte proprie in Italia e soprattutto nei Piani di Studio della Provincia di Trento. Si precisano poi la fisionomia scolastica che vi assume l’insegnamento della Religione: valore educativo, Obiettivi di Apprendimento e Competenze, dimensioni contenutistiche relative al cristianesimo e alle altre religioni e visioni di vita, attenzioni metodologiche, rapporto con le altre discipline.Nel corso ricevono particolare attenzione i passi della programmazione delle Unità di Lavoro con riferimento ai vincoli istituzionali e ai percorsi didattici per i quali si utilizzeranno le indicazioni del modello della Didattica per concetti, la teoria della mediazione didattica e tecniche d’aula specifiche dell’Insegnamento della Religione Cattolica. Si considerano acquisite le linee di lavoro d’aula sull’esperienza umana e sul testo biblico; si presentano linee di metodo in relazione alla storia, al linguaggio

dei simboli, e alla comprensione dello spazio sacro. Particolare attenzione sarà data alla didattica interreligiosa nel contesto delle proposte di interculturalità. Da ultimo si preciserà valore, significato, modalità del processo di valutazione nella scuola e nell’ora di Religione.

Bibliografia Ministero della pubblica Istruzione, Leggi e Decreti relativi alla Riforma della Scuola e dell’IRC (cfr. Sito Internet).Provincia Autonoma di Trento, Piani di Studio Provinciali di Religione Cattolica, 2012.GIULIANI M., La religione, disciplina scolastica (dispensa con bibliografia di approfondimento e piste di ricerca per i vari argomenti), Trento 2011.DAMIANO E., Il sapere dell’insegnare. Introduzione alla Didattica per Concetti con esercitazioni, Franco Angeli, Milano 2007.

DIRITTO CANONICO Giovedì, 15.30-18.50, semestre invernale, Biennio Prof. Don Luigi Giovannini

Introduzione al diritto canonico: alcuni elementi di storia del diritto canonico, il senso e l'utilità del diritto nella società e nella Chiesa (giustificazione antropologica, teologica e pastorale); il positivismo giuridico e le sue conseguenze; l’interpretazione e l’applicazione del diritto nella teologia cattolica.La Chiesa, popolo di Dio. I fedeli, gli obblighi e i diritti di tutti i fedeli. Gli obblighi e i diritti dei fedeli laici La formazione dei chierici. L’incardinazione. Gli obblighi e i diritti dei chierici. La vita consacrata: gli istituti religiosi, gli istituti secolari e le società di vita apostolica. Il romano pontefice ed il collegio dei vescovi. Il sinodo dei vescovi. I cardinali. L'elezione del romano pontefice. La curia romana o santa sede. I legati del romano pontefice. Alcuni elementi di diritto concordatario. Le chiese particolari. I vescovi. I vescovi diocesani, coadiutori ed ausiliari. Sede impedita e sede vacante. Le provincie e le regioni ecclesiastiche, i metropoliti. Le conferenze episcopali. Il sinodo diocesano. La curia diocesana, i vicari generali ed episcopali, il cancelliere, il consiglio per gli affari economici, il consiglio presbiterale ed il collegio dei consultori. Il capitolo dei canonici. Il consiglio pastorale. Le parrocchie, i parroci ed i vicari parrocchiali. I vicari foranei, i rettori delle chiese e i cappellani. Il dovere dell’annuncio, la ricerca della verità e l’adesione ad essa, il magistero nella Chiesa.

Testi di riferimento Lumen gentium (oltre che Apostolicam Actuositatem, Presbyterorum Ordinis, Optatam Totius, Christus Dominus, Perfectae Charitatis...), Codice di diritto canonico e GHIRLANDA G., Il diritto nella Chiesa mistero di comunione, PUG - S. Paolo, 1990, 2000 oppure un altro manuale o commentario.

FILOSOFIA: Antropologia Filosofica 2.«La libertà di ognuno comincia là dove comincia quella dell’altro» (M. Selz).Giovedì 15.30-17.05, semestre invernale, II e III annoProf. Romolo Rossini

Il Corso intende offrire una riflessione sistematica sul senso del corpo umano, un’indagine quindi sull’uomo concreto e sulla qualità spirituale della sua esperienza con l’intento di mettere in luce la capacità relazionale che qualifica il corpo stesso. Dopo una breve contestualizzazione sulla cultura odierna del corpo, la riflessione percorrerà alcuni luoghi particolarmente significativi dell’esperienza umana, capaci di segnalare l’originalità del corpo. Innanzitutto la nascita: il corpo ci è stato dato e costituisce proprio nel corpo l’esperienza di un’ alterità irriducibile che dice fin dall’inizio la relazione che ci fa vivere.In un secondo momento, l’esperienza del pudore. A volte si pensa che il desiderio sia all’origine dell’eros, anzi che l’eros stesso sia desiderio. Tuttavia, ad una riflessione più attenta all’esperienza, appare, piuttosto, il pudore come senso e salvaguardia dell’eros. Di fronte ad un desiderio tentato dal dominio e dall’onnipotenza sull’altro, il pudore ricorda l’indisponibilità assoluta del soggetto.Il sentimento del pudore, infatti, manifesta l’individuo nella sua irriducibile singolarità; appare, quindi, come condizione e luogo di libertà, rendendo così possibile la vita in comune, al di là di ogni confusione e di ogni sopraffazione. Infine l’esperienza della fragilità, della malattia in cui il corpo sembra venir meno e sottrarsi a volte alla sua stessa umanità.L’analisi che verrà svolta è propriamente antropologica; attraverso la riflessione su queste esperienze, infatti, essa vuol mettere in luce il rapporto ontologico che qualifica l’uomo come ‘parola’ dell’essere.Il programma più dettagliato con una bibliografia ragionata sarà dato all’inizio del Corso.

Testi di riferimento BIZZOTTO M., Il corpo e il volto. Linguaggio/pudore/malattia, Ed. Studium, Roma 2005.BOTTURI F., La generazione del bene, Vita e Pensiero, Milano 2009, cap. 7°, Il corpo degli affetti, pp. 195-244.

Bibliografica orientativaANGELINI G., La malattia, un tempo per volere. Saggio di filosofia morale, Vita e Pensiero, Milano 2000.CHRETIEN J-L, Simbolica del corpo. La tradizione cristiana del Cantico dei Cantici, Cittadella Editrice Assisi 2009.LACROIX X., Il corpo e lo spirito, Edizioni Qiqajon, Comunità di Bose, Magnano (Bi) 1996.MELCHIORRE V., Metacritica dell’eros, Vita e Pensiero, Milano 1977.PERRI M. L. (a cura), Il pudore tra verità e pratica, Carocci, Roma 2005.SCHELER M., Pudore e sentimento del pudore, trad. di LAMBERTINO A., Guida, Napoli 1979.SELZ M., Il pudore. Un luogo di libertà (= Vele 13), Einaudi, Torino 2005.SIMMEL G., Sull’intimità, Armando, Roma 1996.TAGLIAPIETRA A., La forza del pudore (= Piccoli Saggi), Rizzoli, Milano 2006

FILOSOFIA: Etica filosofica Lunedì, 17.15-18.50, semestre estivo, Biennio Prof. don Matteo Graziola

PARTE ISTITUZIONALE1. L’idealismo etico di PlatoneLettura e commento del dialogo “La repubblica”2. Il realismo etico di AristoteleLettura e commento dell’ “Etica nicomachea”3. L’impersonalismo stoicoCenni generali (su Zenone, Cleante, Cicerone, Seneca)4. L’etica soprannaturale di AgostinoVedi parte monografica5. La grande sintesi di Tommaso- La legge morale (Summa Theologiae I-II, punti tratti dalle quaestiones 90, 91, 92, 93, 94, 95, 96, 97, 98, 100, 106)6. L’autoaffermazione etica moderna e l’esito nichilista-relativistaCenni generali (su Spinoza, Hume, Kant, Hegel, Marx, Nietzsche, Heidegger)7. L’etica integrale di RosminiPassi scelti dal testo “Principi della scienza morale”8. L’etica personalistica di Edith Stein e Karol WojtylaPassi scelti da opere varie

Testo di riferimento (parte monografica) Il De civitate Dei di Agostino: lettura integrale e individuazione dei passaggi chiave.

Bibliografia - Dispensa fornita dal docente in pdf

- AGOSTINO, De civitate Dei (qualsiasi edizione cartacea o e-book)

FILOSOFIA CONTEMPORANEA 1Martedì, 17.15-18.50, semestre estivo, Triennio Prof. Michele Dossi

Il corso si propone come presentazione e approfondimento monografico di una tematica particolarmente rilevante della contemporaneità filosofica. La tematica, che sarà definita all’inizio delle lezioni con riferimento alle più recenti novità del dibattito culturale, verrà scelta all’interno di una delle seguenti aree:

personalismo e pensiero dialogico filosofia ed etica della nonviolenza percorsi attuali di teologia filosofica filosofi italiani contemporanei culture e filosofie dell’ateismo teorie della verità tra scienza e filosofia il destino dell’umano nelle nuove filosofie della mente.

Attraverso una costante esercitazione alla lettura diretta e all’analisi critica di testi filosofici, il corso intende promuovere l’accostamento ai diversi linguaggi della filosofia odierna ed affinare la sensibilità nei confronti delle problematiche filosofiche attuali.

BibliografiaIndicazioni bibliografiche precise sulla specifica tematica oggetto del corso saranno fornite all’inizio delle lezioni.Si segnalano, come opere di riferimento utili per un inquadramento generale delle questioni trattate, i seguenti testi:

CORETH, E. – NEIDL W. – PFLIGERSDORFFER G., La filosofia cristiana nei secoli XIX e XX , 3 voll., Città Nuova, Roma 1993-1995

ZUCAL S. (a cura di), Cristo nella filosofia contemporanea, 2 voll., Paoline, Cinisello Balsamo 2000-2002

FORNERO  G. - TASSINARI S. , Le filosofie del Novecento, 2 voll., Bruno Mondadori, Milano 2006

FLORIDI  L.  - TERRAVECCHIA G.P., Le parole della filosofia contemporanea, Carocci, Roma 2009

APPIAH K. A. , «Quell’x tale che...». Introduzione alla filosofia contemporanea, Laterza, Roma-Bari 2009

GALLETTI  M. - VIDA S. , Indagine sulla natura umana. Itinerari della filosofia contemporanea, Carocci, Roma 2011

FILOSOFIA: Storia della filosofia

Mercoledì 15.30-17.05 (5/12/12-9/1/13), giovedì 17.15-18.50 e venerdì 17.15-18.50 (fino al 28/11, poi il mercoledì), I anno Prof. Paolo Fedrigotti

Il corso si propone inizialmente di studiare lo sviluppo del pensiero filosofico dai suoi albori nella Grecia antica fino all’Età moderna, passando per l’analisi delle esperienze filosofiche che segnano l’epoca della Patristica cristiana e del Medioevo. Le problematiche fondative della filosofia saranno affrontate sia sotto il profilo storico che teoretico. Essenziale sarà pertanto il riferimento ai testi dei diversi autori, che dovrà essere condotto con consapevolezza filologica e critica.

La parte monografica successiva avrà un respiro differente. Rifacendosi alla prospettiva di Pietro Cantore che nel XII secolo afferma: “Nessuna verità può essere veramente capita e predicata con ardore se prima non sia stata masticata dai denti della disputa”, il corso proporrà l’approfondimento di alcune singole quaestiones. Si rifletterà a partire dalla contrapposizione di due prospettive opposte, nel tentativo di far rivivere un’antica disputatio in utramque partem, una “partita d’idee” che userà i muscoli dell’intelligenza e la prontezza della parola. In ciascuna lezione i partecipanti si confronteranno su una quaestio prescelta. La formulazione della questione richiamerà, nelle due possibili risposte, la posizione di due grandi filosofi del passato: il lavoro mirerà a far apprezzare l’attualità delle differenti problematiche, misurandole con le urgenze del presente.

Testo di riferimento

E. BERTI, F. VOLPI, Storia della filosofia. Dall’antichità ad oggi, (Edizione compatta), Edizioni Laterza, Bari, 2007.

Bibliografia per l’approfondimento

G. BARZAGHI, Compendio di storia della filosofia, Edizioni Studio Domenicano, Bologna, 2006.

K. MULLER, Ai confini del sapere. Introduzione alla filosofia per teologhe e teologi, Brescia, Queriniana, 2006.

N. ABBAGNANO, G. FORNERO, La filosofia, vol. 1A–1B–2A–2B , Paravia, Torino, 2009.

G. REALE, D. ANTISERI, Storia della filosofia dalle origini ad oggi, vol. 1-6, Bompiani, Milano, 2009.

J. HERSCH, Storia della filosofia come stupore, Milano, Bruno Mondadori editore, 2002.

INTRODUZIONE AL LAVORO SCIENTIFICO Lunedì,17.15-18.50 (dal 26/11/12 al 7/01/13) e martedì (il 28/11 e 05/12/12 18.05-18.50), semestre introduttivo invernale, , I anno Prof. Don Giuseppe Mihelcic

Il corso offre agli studenti che iniziano gli studi teologici delle indicazioni e dei suggerimenti metodologici. Verranno presentate alcune tecniche di studio e di sintesi e le modalità per un fruttuoso utilizzo dei principali strumenti di studio, dai dizionari teologici ai vari tipi di testi e riviste presenti nelle biblioteche. Si intende offrire una serie di indicazioni sulle modalità di stesura e di impaginazione di un elaborato scritto, con particolare riferimento alla futura tesi di baccalaureato. La segreteria dello STAT invierà via e-mail il fascicolo delle norme metodologiche da utilizzare come strumento di lavoro durante il corso.

Bibliografia FANTON, A., Metodologia per lo studio della teologia, Padova 2009. LORIZIO, G. – GALANTINO, N. (edd.), Metodologia teologica, Cinisello Balsamo 1994; MEYNET, R., Norme tipografiche per la composizione dei testi con il computer, Roma 2000; SERAFINI, M.T., Come si studia, Ariccia 1998.

INTRODUZIONE AL MISTERO DI CRISTO Mercoledì 15.30-17.05 (26/9-28/11/12) e venerdì 15.30-17.05 (26/9-28/11/12), semestre invernale, I, II e III anno Prof. Don Andrea Decarli

Il corso si propone di introdurre gli studenti allo studio della teologia attraverso una presentazione della disciplina, del suo metodo e del suo statuto epistemologico e attraverso una panoramica dei contenuti fondamentali della teologia cristiana, raccolti attorno al centro della rivelazione che è il mistero di Cristo incarnato, morto e risorto. Nella prima parte si chiariranno agli studenti la natura, i compiti, le forme e il metodo della teologia, con un breve percorso di conoscenza della storia della teologia e dei più importanti modelli teologici elaborati e con una riflessione sulla responsabilità ecclesiale del teologo.La seconda parte offrirà una introduzione al mistero di Cristo e alla fede cristiana attraverso una riflessione approfondita sul simbolo apostolico.

La bibliografia verrà indicata all'inizio delle lezioni

INTRODUZIONE AL NUOVO TESTAMENTO Lunedì 17.15-18.50 e mercoledì 18.05-18.50 (dal 24/9 al 16/11/12), semestre introduttivo invernale, I anno Prof. Don Stefano Zeni

«La parola di Dio, che è potenza divina per la salvezza di chiunque crede (cf. Rm 1,16), si presenta e manifesta la sua forza in modo eminente negli scritti del Nuovo Testamento. Quando infatti venne la pienezza del tempo (cf. Gal 4,4), il Verbo si fece carne ed abitò tra noi pieno di grazia e di verità (cf. Gv 1,14). Cristo stabilì il regno di Dio sulla terra, manifestò con opere e parole il Padre suo e se stesso e portò a compimento l’opera sua con la morte, la resurrezione, la gloriosa ascensione e l’invio dello Spirito Santo. Innalzato da terra attira tutti a sé (cf. Gv 12,32), lui, che solo ha parole di vita eterna (cf. Gv 6,68). Ma questo mistero non fu palesato alle altre generazioni, come adesso è stato svelato ai santi apostoli suoi e ai profeti nello Spirito Santo (cf. Ef 3,4-6), affinché predicassero il Vangelo, suscitassero la fede in Gesù Cristo e Signore, e congregassero la Chiesa. Di tutto ciò gli scritti del Nuovo Testamento sono testimonianza perenne e divina» (Dei Verbum 17).Dopo una prima parte dedicata alla presentazione del lessico proprio della disciplina ed allo studio dell’ambiente del Nuovo Testamento, analizzando il quadro geografico, la situazione storica, le istituzioni sociali e politiche, le correnti ed i gruppi religiosi, il corso affronterà una serie di questioni legate alla formazione del testo, soffermandosi in modo particolare su alcuni aspetti fondamentali per la comprensione del Nuovo Testamento (e di tutta la Sacra Scrittura), quali il concetto di rivelazione, la trasmissione-tradizione, l’ispirazione, la storicità e la canonicità. Infine verranno presentati gli attuali metodi e gli approcci per l’interpretazione del testo biblico.

BIBLIOGRAFIA

ALETTI, J.N., Gesù Cristo, unità del Nuovo Testamento, Roma 1995.ALETTI, J.N. – al., Lessico ragionato dell’esegesi biblica. Le parole, gli approcci, gli

autori, Brescia 2006.ARTOLA, A.M. - SÁNCHEZ CARO, J.M., Bibbia e parola di Dio, Brescia 1994.BENEDETTO XVI, Esortazione postsinodale Verbum Domini, Città del Vaticano 2010.BROWN, R.E., Introduzione al Nuovo Testamento, Brescia 2001. CHARPENTIER, E., Per leggere il Nuovo Testamento, Roma 1992.EGGER, W., Metodologia del Nuovo Testamento. Introduzione allo studio scientifico

del Nuovo Testamento, Bologna 1989.HANSON, K.C. – OAKMAN, D.E., La Palestina ai tempi di Gesù. La società, le sue

istituzioni, i suoi conflitti, Cinisello Balsamo (MI) 2003.

JEFFERS, J.S., Il mondo greco-romano all’epoca del Nuovo Testamento, Cinisello Balsamo (MI) 2004.

JOSSA, G., La verità dei vangeli, Roma 1998. KLAUCK, H.-J., La lettera antica e il Nuovo Testamento. Guida al contesto e

all’esegesi, Brescia 2011.MAGGIONI, B., «Impara a conoscere il volto di Dio nelle parole di Dio». Commento

alla Dei Verbum, Padova 2001.MARGUERAT, D., ed., Introduzione al Nuovo Testamento. Storia - redazione -

teologia, Torino 2004.PAGANINI, S., Qumran, Le rovine della luna, Bologna 2011. PENNA, R., L’ambiente storico - culturale delle origini cristiane. Una

documentazione ragionata, Bologna 19913.PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA, L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa,

Città del Vaticano 1993. WEGNER, P.D., Guida alla critica testuale della Bibbia. Storia, metodi e risultati,

Cinisello Balsamo 2004.

Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite all’occorrenza, durante lo svolgimento delle lezioni.

LABORATORIO DI DIDATTICA DELL’IRC Venerdì, 15.30-17.05, semestre estivo, Biennio Prof. p. Matteo Giuliani

Il laboratorio è un’esperienza formativa professionalizzante, punto di raccordo tra teoria e pratica al fine di una competenza specifica quella relativa ai passi di progettazione di progetti educativi e di insegnamento della religione cattolica.Il Laboratorio si propone di abilitare alla stesura di una Unità di Lavoro (UdL) in linea con le categorie progettuali fatte proprie dalla attuale riforma della Scuola in Trentino, considerando i vincoli istituzionali della legislazione vigente, e tenendo conto delle esigenze degli alunni nella Scuola primaria e Secondaria di primo e secondo grado. Le proposte di UdL riguardano tematiche di IRC per i vari livelli scolastici e tali da permettere attenzione all’interdisciplinarità e all’interreligiosità.Il Laboratorio, in ogni fase di lavoro, abbraccia un momento propositivo in cui il docente richiama nozioni teoriche e orienta il lavoro e un tempo di lavoro di gruppo relativo ad uno specifico livello scolastico e guidato da un insegnante-animatore.

Bibliografia DAMNIANO E., Il sapere dell’insegnare. Introduzione alla Didattica per Concetti con

esercitazioni, Franco Angeli, Milano 2007.GINEPRINI M. – M. GUASTAVIGNA, Mappe per capire. Capire per Mappe.

Rappresentazioni della conoscenza nella didattica, Carocci Faber, Roma 2004.MARCHIONI G., Metodi e tecniche per l'insegnante di religione. Come rendere l'IRC

interessante e coinvolgente, LDC, Leumann (TO) 2008.

LITURGIA FONDAMENTALE 1 Lunedì, 15.30-17.05e martedì 17.15-18.00, semestre invernale, I, II e III anno Prof. Don Cesare Sebastiani

Il nome della "liturgia": etimologia ed evoluzione nell'uso del termine. Concetto di liturgia: dalle definizioni anteriori al Vat. II alla nozione di liturgia nella SC e negli altri documenti conciliari. Precisazione dell'oggetto e del metodo della liturgia come scienza teologica. Lo studio della liturgia in una prospettiva storica, teologica e antropologico-culturale.Principi fondamentali della Sacra Liturgia. Prerequisiti per l’efficacia della liturgia. Gli elementi del culto cristiano: liturgia, pietà popolare e preghiera individuale. La celebrazione del mistero di Cristo nel ritmo del tempo. L’Anno Liturgico: efficacia teologica e pedagogica (SC 102). Fondamenti biblico teologici, formazione storica e struttura attuale. Gesù e il culto del suo tempo; la Chiesa e il culto del Nuovo Testamento.Riti e famiglie liturgiche.Storia della prassi liturgica cristiana dalle origini alla attuazione della riforma del Concilio Vaticano II. Fonti documentarie della liturgia latina: dall'improvvisazione alla fissazione; formazione ed evoluzione dei libri liturgici, le nuove edizioni tipiche dopo il Concilio Vat. II.Elementi fondamentali dell'azione liturgica: l'assemblea celebrante, la Parola di Dio nella celebrazione, il canto e la preghiera, segni/simboli.Comprensione teologica del culto cristiano. La liturgia come celebrazione. La liturgia, celebrazione del mistero della salvezza. La liturgia “didascalia della Chiesa”.

Testi di riferimento ADAM A, (a cura di R. Dalla Mutta), Corso di Liturgia, Queriniana, Brescia, 2006 BERGAMINI, A., L’Anno Liturgico. Cristo, festa della Chiesa. Storia, celebrazione, teologia, spiritualità, pastorale, Edizioni S. Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2002, oppure IDEM, Anno liturgico LITURGIA (Dizionario), Edizioni S. Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2001. CONCILIO VATICANO II, Sacrosanctum Concilium in Enchiridion Vaticanum. Documenti. Il Concilio Vaticano II, EDB, Bologna 1971. MARTIMORT, A.G. (ed.), La Chiesa in preghiera. Introduzione alla liturgia, voll. I e II, Queriniana, Brescia 1987.

Bibliografia ALDAZABAL, J, Simboli e gesti. Significato antropologico, biblico e liturgico, Leumann (TO), LDC, 1995.AUGÈ, M., Liturgia. Storia, celebrazione, teologia, spiritualità, Cinisello Balsamo (Mi), Ed. Paoline, 1992.

CATTANEO, E., Il culto cristiano in Occidente. Note storiche, Roma, CLV- Ed. liturgiche, 1984.CONGREGAZIONE CULTO DIVINO, Direttorio su pietà popolare e liturgia, Città del Vaticano, LEV, 2002GUARDINI, R., Lo spirito della liturgia. I santi segni, Brescia, Morcelliana, 1980.LOPEZ, M.J., "In spirito e verità". Introduzione alla liturgia, Cinisello Balsamo (MI), Ed. Paoline, 1989.MARSILI, S, La Liturgia momento nella storia della salvezza, Anamnesis, vol. I, Marietti, Torino, 1974METZEGER, M., Storia della liturgia: le grandi tappe, Cinisello Balsamo (MI), ed. S. Paolo, 1996.PARATI, A, Pionieri del movimento liturgico. Cenni storici, Città del Vaticano, LEV, 2004 RAFFA, V, La Liturgia delle Ore, Roma, CLV, 1990RARZINGER, J, Teologia della liturgia. Opera omnia, vol. XI, Città del Vaticano, LEV, 2010RIGHETTI, M, Storia liturgica, 4 vol., Milano, 1950-19532, anastatica 2005SARTORE, D. - MARSILI, S. Teologia liturgica, in SARTORE, D. - TRIACCA, A.M. – CIBIEN, C. (edd.), Liturgia (dizionario), , Edizioni S. Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2001. VAGAGGINI, C., Il senso teologico della liturgia, Roma, Ed. Paoline, 1965.

LITURGIA: PASTORALE LITURGICAMartedì 17.15-18.50, semestre invernale, VI anno Prof. Mons. Giulio Viviani

“La parte della teologia pastorale corrispondente all’esercizio del ministerium in seno alla Chiesa prende il nome di pastorale liturgica”.

Il corso di Pastorale Liturgica intende offrire agli studenti gli strumenti necessari per comprendere, verificare e attuare, secondo il dettato di Sacrosanctum Concilium (in particolare n. 43), la celebrabilità e le modalità celebrative delle azioni liturgiche della Chiesa nel tempo contemporaneo. La dimensione pastorale esige, infatti, dal credente e particolarmente dal ministro ordinato di attuare “hic et nunc” il progetto del “Pastore”, venuto a rivelare il Padre e a dare la vita. I libri liturgici, editi in questi anni, soprattutto attraverso i loro Prænotanda saranno la via maestra per scoprire le direttive e le modalità da seguire per compiere un’autentica pastorale liturgica, incentrata su Cristo “altare, vittima e sacerdote”. Per questo ogni azione liturgica va considerata nei suoi tre momenti: la preparazione, la celebrazione e l’attuazione nella vita dei singoli e della comunità; senza dimenticare l'importanza di una verifica di come si celebra. Una speciale attenzione sarà riservata ai soggetti, ai destinatari, al contenuto e agli ambiti della pastorale liturgica, in sinergia con le diverse declinazioni delle altre dimensioni pastorali dell’annuncio e della carità, specie in relazione alla pastorale sacramentale. Verrà anche preso in considerazione

quanto prevede la Costituzione sulla liturgia per ciò che concerne le varie commissioni liturgiche (SC 44-46), anche in vista di una più adeguata formazione dei sacerdoti, dei ministri istituiti e di fatto e dei fedeli battezzati.

Bibliografia generale: Il testo di Sacrosanctum ConciliumI libri liturgici del rito romano riformato a seguito del Concilio Vaticano III Prænotanda dei nuovi libri liturgici. A cura di don Antonio Donghi. Ancora, Milano, 1995Associazione Professori Liturgia, Celebrare in spirito e verità. CLV ed. liturgiche, Roma, 1992Nuovo Dizionario di Liturgia. A cura di D. Sartore e A. M. Triacca. Paoline, Roma, 1984/…Centro Nazionale di Pastorale Liturgica – Parigi, Exsultet. Enciclopedia pratica della liturgia. Queriniana, Brescia, 2002Assemblea santa. Manuale di liturgia pastorale. Opera diretta da J. Gélineau. EDB, Bologna, 1991Nelle vostre assemblee. Teologia pastorale delle celebrazioni liturgiche. (2 volumi) Queriniana, Brescia, 1976/…Celebrare il mistero di Cristo. Manuale di liturgia dell’APL. Volume I, CLV Edizioni Liturgiche, Roma, 1993

MUSICA SACRA: Musicologia liturgica I Lunedì 9.45-11.20, semestre estivo, VI anno Prof. Paolo Delama

Il corso si prefigge di esplorare i rappori tra musica e rito nell'ambito della Celebrazione Eucaristica. A partire dall'introduzione al Messale si analizzeranno tutte le parti riservate al canto: sarà l'occasione, sia in prospettiva storico-liturgica che pastorale, per  approfondire le forme musicali liturgiche, gli attori della liturgia cantata, i moduli espressivi richiesti per una musica al servizio della liturgia. Bibliografia Ordinamento generale del Messale Romano (OGMR), Messaggero, Padova, 2005 MAULE L., Per grazia tua ti lodo, EDB, Bologna, 1994 RAINOLDI F., Psallite sapienter, C.L.V. – Edizioni liturgiche, Roma, 1999 Dispensa del docente.

MODULO INTERDISCIPLINARE: Laicato, laicità, laicismo Venerdì, 15.30-17.05, semestre estivo, Biennio Prof. Don Severino Vareschi

Il programma e la bibliografia verranno comunicati in seguito

NUOVO TESTAMENTO: Corpo Paolino Martedì, 15.30-17.05, semestre invernale, II e III anno Prof. Don Stefano Zeni

Le lettere dell’apostolo Paolo sono scritti occasionali che prolungano, e talvolta completano la sua predicazione. Per la loro comprensione è necessario perciò conoscere, almeno a grandi linee, la vita e l’attività di Paolo, come ci viene testimoniata da lui stesso e dagli Atti degli apostoli. Nella prima parte del corso, dopo esserci soffermati sulla la vita di Paolo, prima e dopo la sua vocazione, sulla sua intensa attività missionaria, offriremo un’introduzione alle singole lettere, soffermandoci in particolare sull’autenticità, l’unità, la data di composizione, i destinatari ed il messaggio. In un secondo momento analizzeremo alcuni scritti dell’apostolo:la prima lettera ai Corinzi: le divisioni nella chiesa di Corinto e la sapienza della croce di Gesù Cristo (1Cor 1,10-31); i doni spirituali o «carismi» (1Cor 12,1-31); l’inno alla carità (1Cor 13,1-14,1); la risurrezione di Gesù e la nostra risurrezione (1Cor 15,1-58). La seconda lettera ai Corinzi: il ministero apostolico (2Cor 4,1-18).La lettera ai Galati: le due alleanza: Agar e Sara (Gal 4,21-31). La lettera ai Romani: la rivelazione della giustizia di Dio (Rm 3,21-31). La lettera ai Filippesi: mantenere l’unità nell’umiltà (Fil 2,6-11).

Bibliografia:BARBAGLIO, G., Le lettere di Paolo, I-III, Roma 19902.BROWN, R.E., Introduzione al Nuovo Testamento, Brescia 2001, 551-893.FABRIS, R., Paolo. L’apostolo delle genti, Milano 1997.———, Paolo di Tarso, Milano 2008.———, Lettere di San Paolo, Cinisello Balsamo 2009.MURPHY-O’CONNOR, J., Vita di Paolo, Brescia 2003.PENNA, R., Paolo di Tarso. Un cristianesimo possibile, Cinisello Balsamo (MI) 2008.SÁNCHEZ BOSCH, J., Scritti paolini, Brescia, 2001.SCHELKLE, K.H., Paolo. Vita, lettere teologia, Brescia 1990.ZANI, L., Paolo, servo e testimone di Gesù Cristo, Trento 2008.

Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite all’occorrenza, durante lo svolgimento delle lezioni.

NUOVO TESTAMENTO: Teologia del Nuovo TestamentoLunedì 15.30-17.05 e mercoledì 17.15-18.00, semestre estivo, Biennio Prof. Don Stefano Zeni

«La Teologia Biblica del Nuovo Testamento è una e molteplice, ed è presente nei testi in varie forme. La non uniformità delle espressioni di fede non deve far dimenticare l’unità, racchiusa nella comprensione della rivelazione di Dio nella storia e della sua azione salvifica in Gesù Cristo. La Teologia Biblica del Nuovo Testamento si sviluppa, inoltre, presupponendo le istanze e gli orizzonti della fede d’Israele. Essa si limita, tuttavia, a studiare il Nuovo Testamento, quella parte di canone biblico che si riferisce esplicitamente alla memoria di Gesù di Nazaret come rivelazione escatologica di Dio» (SEGALLA, G., Teologia Biblica del Nuovo Testamento. Tra memoria escatologica di Gesù e promessa del futuro regno di Dio, Leumann (TO) 2006, 28).Dopo un’introduzione sulla natura e sulle finalità della Teologia Biblica, il corso si soffermerà su due tematiche centrali e comprensive di tutto il Nuovo Testamento: il Regno di Dio, inaugurato e testimoniato da Gesù con le sue opere e le sue parole, ed il Padre, a cui il Figlio fa continuamente riferimento. Questo binomio sarà approfondito partendo dalla lettura di alcuni brani neotestamentari particolarmente significativi.

Bibliografia BENZI, G., «Teologia biblica», in R. PENNA – al., ed., Temi teologici della Bibbia,

Cinisello Balsamo 2010, 1383-1395.PANIMOLLE, S.A., «Regno di Dio», in P. ROSSANO – al., ed., Nuovo dizionario di

Teologia biblica, Cinisello Balsamo 1988, 1296-1322.SCHLOSSER, J., «Regno di Dio», in R. PENNA – al., ed., Temi teologici della Bibbia,

Cinisello Balsamo 2010, 1133-1138.SEGALLA, G. – al., ed., «Teologia biblica», in P. ROSSANO – al., ed., Nuovo

dizionario di Teologia biblica, Cinisello Balsamo 1988, 1533-1552.———, Teologia Biblica del Nuovo Testamento. Tra memoria escatologica di Gesù

e promessa del futuro regno di Dio, Leumann (TO) 2006.VANONI, G. - HEININGER, B., Il Regno di Dio, Bologna 2004.

Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite all’occorrenza, durante lo svolgimento delle lezioni.

OMILETICA Lunedì 15.30-17.05, semestre invernale, VI anno Prof. Mons. Giulio Viviani

“Si raccomanda vivamente l'omelia che è parte dell'azione liturgica" (SC 52). Il corso di Omiletica vuol offrire a quanti si preparano al ministero e anche a

quanti già lo esercitano nel diaconato e nel presbiterato, alcuni elementi fondamentali per comprendere il valore di questo momento tanto delicato e importante della

celebrazione liturgica. L'omelia, infatti, non deve essere tropo facilmente ignorata o tralasciata e va preparata accuratamente. Partendo dall'esempio di Gesù, dei Profeti e degli Apostoli, si cercherà di approfondire alcune tematiche: il ministro dell’omelia, il luogo, le modalità espressive, il contenuto, il contesto sociale e culturale, il valore dei “Gruppi della Parola” tra sacerdoti o con i laici per prepararsi adeguatamente, i sussidi e l'attenzione alla comunità e all'assemblea. Il riferimento sarà dato dagli schemi di omelie proposti nei libri liturgici (per es. nel Rito dell’Ordinazione e in quello della Confermazione e la proposta del Messale Romano per la Messa in Cena Domini): partendo dai testi biblici – ma non solo – si compie quella mistagogia a cui ci educano i testi eucologici. Inoltre accanto all'omelia nelle celebrazioni vanno riscoperte le "monizioni" o didascalie, che non sono mini omelie, con l'attenzione a lasciar parlare i segni senza troppa verbosità. L’esemplarità dei testi liturgici prende le mosse dall’essenzialità dei Vangeli, molto asciutti e normativi, che non indulgono al sensazionale come avviene invece nei vangeli apocrifi.

Si darà spazio anche all'esercitazione pratica di preparazione e di proposta di un'omelia perché si avveri il detto: il sacerdote e il diacono nell’omelia può non essere un poeta, ma certo deve sempre essere un profeta.

Bibliografia generale: Il testo delle Premesse al Lezionario (1982); Ordo Lectionum Missae (1981)I libri liturgici del rito romano riformato a seguito del Concilio Vaticano IIVerbum Domini,Esortazione Apostolica Post sinodale di Benedetto XVI, 2010Dizionario di Omiletica. A cura di M. Sodi e A. M. Triacca. Editrici LDC e Velar, 1998CRADDOCK F.D., Predicare. L'arte di annunciare la Parola oggi, Ancora, Milano, 1997BISCONTIN C., Predicare bene, EMP, Padova, 2008FERRARI M., Celebrare la Parola, EDB, Bologna, 2009L'omelia tra celebrazione e ministerialità, n. 6 (2008) di Rivista LiturgicaI sensi nella liturgia: dire/ascoltare, n. 289 (n. 6/2011) di Rivista di Pastorale Liturgica

PATROLOGIA: Lettorato di patrologia Lunedì 15.30-17.05, semestre estivo, VI anno Prof.ssa Suor Chiara Curzel

Lettura commentata e approfondita del Commento alla Prima Lettera di Giovanni, di Agostino di Ippona. Si suggerisce la revisione a cura di Giulio Madurini, Assisi 2005. Inserire questo breve testo in una pagina e passare alla pagina successiva.

PATROLOGIA: Patrologia generale I (SECC. I-III)

Venerdì 17.15-18.50, semestre estivo, Biennio Prof.ssa Suor Chiara Curzel

Introduzione: La disciplina "patrologia"

I. La letteratura apostolica Gli inizi della letteratura cristianaGli apocrifi bibliciVangeli apocrifiAtti degli apostoliLettereLe apocalissi

II. La letteratura subapostolica ("Padri Apostolici")Lettere di Clemente di Ignazio di Antiochia di Policarpo di SmirneScritti per la vita della comunità: La Didaché.

III. La letteratura dell'epoca delle persecuzioni (metà II secolo-inizio IV secolo)A. La letteratura grecaGli apologisti greci: Apologia a Diogneto; Giustino martire; Taziano il Siro; AtenagoraL'omelia pasquale di Melitone di SardiRelazioni sui martiri: Acta, Passiones/Martyria, LegendaeLetteratura eretica ed antiereticaCorrenti ereticali: Gnosticismo e reazione della Chiesa ortodossa allo gnosticismoMarcione, Montanismo, Monarchianesimo, Adozionismo, Patripassianesimo o modalismoIreneo di LioneIppolito di RomaGli inizi delle «scuole» cristianeFilone di Alessandria; Clemente di AlessandriaOrigeneB. Inizi della letteratura latinaLe prime traduzioni bibliche latineTertullianoCipriano di CartagineNovaziano.

IV. Gli inizi della letteratura della Chiesa imperiale (IV secolo)Svolta costantinianaPrima fase dell'arianesimoEusebio di CesareaAtanasio di AlessandriaIlario di Poitiers.

Testo di riferimento DROBNER, H.R., Patrologia, Piemme, Casale Monferrato (AL) 1998.

Bibliografia BENEDETTO XVI, I Padri della Chiesa da Clemente Romano a Sant'Agostino, Libreria editrice vaticana, Città del Vaticano 2008.ALTANER, B., Patrologia, Marietti, Torino 1987QUASTEN, J., Patrologia, I vol., Marietti, Casale Monferrato 1992MORESCHINI, C.– NORELLI, E., Storia della letteratura cristiana antica greca e latina. I. Da Paolo all’età costantiniana, Morcelliana, Brescia 1995Dizionario di letteratura cristiana antica, a cura di DÖPP S. e GEERLINGS W., Città Nuova, Roma 2006 Nuovo Dizionario Patristico e di Antichità Cristiane, diretto da DI BERARDINO A., II edizione aggiornata e aumentata, 4 voll., Marietti, Genova-Milano 2006-2010;

PEDAGOGIA SPECIALE 2Martedì 15.30-17.05, semestre invernale, VI anno Prof. Padre Matteo Giuliani

Il corso vuol precisare le caratteristiche e i valori dell’esperienza di gruppo in ambito formativo e pastorale, sia per adolescenti, che per giovani e adulti. Ne considera i valori di riferimento, le dinamiche di sviluppo, le possibili tipologie, e i momenti critici. Prende in considerazione, in modo particolare, il ruolo dell’animatore di gruppo in relazione alla varia tipologia di riunioni che alimentano la vita pastorale parrocchiale. Si passa poi alla precisazione di modalità di attuazione del ruolo di leadership nei gruppi e nella comunità. Da ultimo si riflette sulle modalità del colloquio pastorale.

Bibliografia AA. VV., Come animare un gruppo, LDC, Leumann (TO) 1985.BIANCO E., Migliorate le vostre riunioni, LDC, Leumann (TO) 1990.LUCARINI V. – AVIDANO E., Finestra dell’io, finestra dell’altro. Teoria e pratica

della finestra di Johary, LDC, Leumann (TO) 1999.VOPEL K., Giochi per crescere in gruppo, LDC, Leumannn (TO) 2007.———, Giochi per formare il gruppo, LDC, Leumannn (TO) 2007.———, L’animatore competente. Nuove tecniche per l’animatore di gruppo, 2

voll., LDC, Leumann (TO) 1999.———, Manuale per animatori di gruppo, LDC, Leumann (TO) 1991

PSICOLOGIA PASTORALE

Martedì 17.15-18.50, semestre estivo, VI anno Prof. Don Remo Vanzetta

Psicologia pastorale: si potrebbe definire come psicologia applicata alle attività e alle relazioni pastorali. Intendo trarre dalle scienze psico-pedagogiche qualche spunto che sia utile alla relazione di aiuto in campo pastorale, cioè a quanti entrano in relazione con persone stanche e oppresse, nella speranza che riprendano respiro e vita (cf. Mt 11,28). Lo spirito della trattazione è quello della Gaudium et spes (1): "Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, specialmente dei poveri e degli oppressi d’ogni genere, sono anche le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei seguaci di Cristo. E niente vi è di autenticamente umano che non trovi eco nel loro cuore.” Destinatari di tale corso sono quanti, nello spirito dell’Incarnazione, cercano di prestare, cuore, mente, parola e mani a Cristo che ancora salva e redime, libera e guarisce l’uomo, tutto l’uomo.La gamma dei contenuti e degli obiettivi è molto ampia. Tenendo conto che altri aspetti sono stati toccati in altri corsi del curriculum teologico, restringo il campo della trattazione ai seguenti argomenti.

La relazione di aiutoComprendere, accettare, condividere«È necessario che egli cresca e io diminuisca» (Gv 3,30),Il medico ammalato, il guaritore ferito. Il Volontariato

Accanto agli educatori in difficoltàAlcune emergenze educative. I “figli tiranni” (1990-2009)Vie d’uscita

Accanto ai giovani Educazione all’amore, al matrimonio, alla famigliaLa pienezza dell’amore nel singolo e nella coppia

Accanto alla persona in crisiAvere un lavoro, un amore, una fedeMotivazioni umane e ostacoli psicologici alla fedeSenso di colpa e coscienza di peccatoValenza terapeutica del perdono.

Accanto al malatoAccanto al malato psichico: fobie ossessive, depressioni, anoressia“Gioia di vivere – male di vivere”. Come prevenire il suicidio.Accanto al malato terminale, al morenteLa questione del testamento biologico

Accanto alla famigliaAccanto alla coppia in crisiAccanto alla persona anzianaAccanto ai familiari in lutto

Il corso procederà in modalità seminariale. Sussidi per tale lavoro saranno via via consegnati in forma di dispensa: articoli o brani pertinenti agli argomenti; e indicazioni bibliografiche relative. Un testo di riferimento può essere il vol. di FALLICO A., Pedagogia pastorale. Questa sconosciuta. Ed. Chiesa-Mondo. Catania 2011.

PSICOLOGIA DELLA RELIGIONE Mercoledì, 17.15-18.50, semestre invernale, Biennio Prof. Leonardo Paris

Il corso si propone di fornire gli strumenti e le conoscenze affinché si possa instaurare un dialogo fecondo fra la psicologia e la teologia. Da questo dialogo la teologia può guadagnare spunti e approfondimenti sull’uomo, sulle relazioni e sullo statuto dell’atto credente. Confrontandosi con tale disciplina può inoltre sviluppare modi e linguaggi per una interazione sempre più feconda e reciproca con la sensibilità e la scienza contemporanee. 

La prima parte del corso sarà pertanto dedicata a questioni di inquadramento metodologico ed epistemologico che permettano il dialogo nel riconoscimento dei reciproci ambiti, all’interno di uno sguardo complesso e interdisciplinare sull’esperienza religiosa dell’uomo.

In una seconda parte si analizzeranno alcuni degli approcci e figure più significativi cercando di cogliere i contributi e le sfide che pongono alla teologia. In particolare:

La psicologia psicodinamica (Freud e la psicoanalisi) La teoria delle relazioni oggettuali e la teoria dell’attaccamento Lacan e il desiderio Cognitivismo e comportamentismo La psicologia umanistica La scuola storico-culturale sovietica (Vygotskij e Lurija) Le neuroscienze

La bibliografia sarà indicata dal docente durante il corso

SOCIOLOGIA DELLE RELIGIONI Martedì, 17.15-18.50, semestre estivo, Biennio Prof. Alberto Zanutto

 Il corso ha per obiettivo quello di introdurre lo studente ai concetti sociologici fondativi per lo studio delle religioni e dei fenomeni sociali ad esse connessi.Nella prima parte verranno illustrate le basi teoriche e concettuali con cui si esploreranno i contributi dei classici della sociologia per giungere alle analisi e alle teorizzazioni più recenti. Una seconda parte del corso verrà dedicata ad introdurre studi e ricerche più recenti che analizzano le dimensioni sociali riguardanti l’adesione alle varie religioni che caratterizzano la società contemporanea, per fornire chiavi di lettura e scenari di trasformazione dei comportamenti religiosi a partire dalla trasmissione degli stessi tra le generazioni. In conclusione si guarderà ai contributi delle ricerche condotte sui processi di secolarizzazione e sulle trasformazioni in atto nelle istituzioni religiose. Contenuti:Universalità del fenomeno religiosoDefinizioni concettuali: religione, credenza, fede, ritualità, senso del limite.Monoteismo e politeismoI classici e la religione: Comte, Durkheim, Weber, Marx, ParsonsOrganizzazione, potere e religioneReligione e disuguaglianza socialeIl contesto Italiano e la Chiesa CattolicaSecolarizzazione e nuovi movimenti religiosiRicerche e studi sull’esperienza di fede in ItaliaMetodologia Accanto ad una attività didattica frontale si proporranno materiali per facilitare la discussione ed il confronto sui concetti esplorati in modo da rendere più partecipativo il clima d’aula.

STORIA DELLA CHIESA: Epoca antica Giovedì, 15.30-17.05 e mercoledì 17.15-18.00, semestre introduttivo invernale, I anno Prof. Don Severino Vareschi

Testo di riferimento: J. LENZENWEGER - P. STOCKMEIER - K. AMON - R. ZINNHOBLER, Storia della Chiesa cattolica, Paoline, Cinisello Balsamo 1995.

Bibliografia: K. Suso Frank, Manuale di storia della Chiesa antica, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2000.H. Jedin (a cura di), Storia della Chiesa, voll. I-III, Jaca Book, Milano 1975-80.J. Danielou - H. Marrou, Dalle origini a San Gregorio Magno (I-IV secolo), in L. J. Rogier - R. Aubert - M. D. Knowles (a cura di), Nuova storia della Chiesa, vol. I, Marietti, Genova 1994;J.Mayeur, Ch. e L. Pietri - A. Vauchez - M.VENARD (a cura di), Storia del Cristianesimo, voll. I-III, Borla-Città Nuova, Roma 2002-2003.

N. Brox, Storia della Chiesa, vol. I: Epoca antica, Queriniana, Brescia 1988.D. Menozzi, Storia del cristianesimo, vol. I: L’antichità, Laterza, Bari 1997.A. Franzen - R. Bäumer, Storia dei papi, Queriniana, Brescia 1987.M. Greschat - E. Guerriero (a cura di), Storia dei papi, Paoline, Cinisello Balsamo 1994. K. Schatz, Il primato del papa. La sua storia dalle origini ai nostri giorni, Queriniana, Brescia 1996.K. Schatz, Storia dei concili. La Chiesa nei suoi punti focali, EDB, Bologna 1999.G. Bof, Teologia cattolica. Duemila anni di storia, di idee, di personaggi, Paoline, Cinisello Balsamo 1995.E. Curzel, Sintesi di storia della Chiesa. Date, nomi, eventi, Ancora, Milano 2007H. Jedin - K. S. Latourette - J. Martin, Atlante universale di storia della Chiesa, Piemme, Casale Monferrato-Città del Vaticano 1991.

Dopo una introduzione alla materia di carattere teorico (metodologico e teologico), il corso proporrà fatti e linee di sviluppo della storia antica della Chiesa dalla comunità primitiva alla Chiesa imperiale tardoantica. Questo il percorso:1. Dalla comunità di fede alla Chiesa La comunità primigenia di Gerusalemme. La prima diffusione del cristianesimo. Le comunità postapostoliche e la loro unità e relativi problemi. Il formarsi della costituzione ecclesiastica. Il consolidamento della Chiesa.2. La grande Chiesa nella compagine dello Stato paganoLa persecuzione dei cristiani. Santità e peccato: la prassi penitenziale della Chiesa. Movimenti spirituali e standard spirituali ecclesiali. Monoteismo e tentativi di spiegazione trinitaria. La vita di fede.3. L'incorporamento della Chiesa cristiana nell'impero romanoLa svolta della politica religiosa sotto l'imperatore Costantino. Lo scisma donatista in Africa. L'arianesimo e il concilio di Nicea (325). La fede nicena contrastata. L'avanzamento della discussione cristologica. Opposizione pagana e politica religiosa statale. Il monachesimo nelle sue diverse forme. Il problema dello Spirito e il II concilio ecumenico di Costantinopoli (381).4. L'autonomia della Chiesa nel crollo del mondo anticoLa Chiesa sulla via dell'indipendenza. Pelagianesimo e reazione di Agostino. Il nestorianesimo e il concilio di Efeso (431). Il monofisismo e il concilio di Calcedonia (451). La controversia sulla formula di Calcedonia e il V concilio ecumenico di Costantinopoli (553). Neocalcedonismo.

STORIA DELLA CHIESA: Epoca MedievaleVenerdì, 17.15-18.50 (26/9-28/11) e mercoledì 15.30-17.05 (5/12-9/1/13), semestre invernale, II e III anno Prof. Don Severino Vareschi

Introduzione: migrazioni dei popoli ed evangelizzazione cristiana.

I. L'Alto Medioevo.Rinnovamento del regno e della Chiesa presso i Franchi.La missione anglosassone; Bonifacio. Caratteristiche della missione ai Germani (cfr. Frank). Caratteristiche della religiosità nel Primo Medioevo (cfr. Frank).Il papato e il regno dei Franchi. Lo Stato della Chiesa.Carlo Magno e la Chiesa.Tramonto dell'impero carolingio; Niccolò I; lo Pseudoisidoro."Saeculum obscurum".Il rinnovato impero e la Chiesa. Il rapporto fra potere temporale e potere spirituale nel primo e nel Medioevo centrale (cfr. Frank). La cultura della Chiesa del re (cfr. Frank).II. Il Medioevo Centrale.I Papi tedeschi.Riforma dell'elezione del papa.L'intreccio fra ordinamento ecclesiastico e profano.La lotta con Enrico IV.La lotta delle investiture con Enrico V.I papi e gli Hohenstaufen.L'apice del potere: Innocenzo III.La svolta: Federico II.III. Il Tardo Medioevo.Dalla metà del secolo XIII a Bonifacio VIII.I papi in Avignone.Ritorno a Roma.Lo scisma d'Occidente.La soluzione mediante il concilio di Costanza.L'irrisolta "causa reformationis".

Testi di riferimentoLENZENWEGER J. - STOCKMEIER P. - AMON K. - ZINNHOBLER R., Storia della Chiesa cattolica, Paoline, Cinisello Balsamo 21995; FRANK I. W., Storia della Chiesa. Epoca Medievale, Queriniana, Brescia 1989.

Bibliografia Storia del cristianesimo, vol. II: Il medioevo, a cura di G. Filoramo e D. Menozzi, Laterza, Roma-Bari 1997 (saggi di: Mario Gallina, Grado Giovanni Merlo, Giovanni Tabacco);Storia della Chiesa, a cura di H. Jedin, vol. IV: Il primo Medioevo, secc. VIII-XII, Jaca Book, Milano 1978; Storia della Chiesa, a cura di H. Jedin, vol. V/1: Civitas medievale, XII-XIV sec., Jaca Book, Milano 1976;Storia della Chiesa, a cura di H. Jedin, vol. V/2: Tra Medioevo e Rinascimento, XIV-XVI sec., Jaca Book, Milano 1977.

Storia del Cristianesimo, vol. 4: Vescovi, monaci e imperatori, 610-1054, a cura di Gilbert Dagron, Pierre Riché e André Vauchez, ed. italiana a cura di Giorgio Cracco, Borla-Città Nuova, Roma 1999;Storia del Cristianesimo, vol. 5: Apogeo del papato ed espansione della cristianità, 1054-1274, a cura di André Vauchez, ed. italiana a cura di Augusto Vasina, Borla-Città Nuova, Roma 1997;Storia del Cristianesimo, vol. 6: Un tempo di prove, 1274-1449, a cura di Michel Mollat du Jourdin e André Vauchez, ed. italiana a cura di Roberto Rusconi, Borla-Città Nuova, Roma 1998;K. Schatz, Il primato del papa. La sua storia dalle origini ai nostri giorni, Queriniana, Brescia 1996;G. Bof, Teologia cattolica. Duemila anni di storia, di idee, di personaggi, Paoline, Cinisello Balsamo 1995;E. Curzel, Sintesi di storia della Chiesa. Date, nomi, eventi, Ancora, Milano 2007;H. Jedin - K. S. Latourette - J. Martin, Atlante universale di storia della Chiesa, Piemme, Casale Monferrato-Città del Vaticano 1991.

STORIA DELLA CHIESA LOCALEVenerdì, 15.30-17.05, semestre invernale, Biennio Prof. Don Severino Vareschi

1. La prima evangelizzazione del Trentino. La missione di Vigilio e di Sisinio, Martirio e Alessandro

2. Epoca altomedievale tra romanitas e barbaritas

3. Nascita del principato vescovile. Epoca d'oro e crisi nel contesto dell'instaurarsi dei potentati regionali

4. Crisi tardomedievale ed epoca clesiana

5. Trento città del concilio

6. Cattolicesimo barocco e spunti riformistici

7. Rivoluzione e Restaurazione

8. Gli episcopati di Francesco Saverio Luschin e Giovanni Nepomuceno Tschiderer. Antonio Rosmini a Trento

9. Ultramontanismo e clericalismo combattente; gli episcopati di Benedetto Riccabona, Giangiacomo della Bona, Eugenio Carlo Valussi, Celestino Endrici

10. Due epoche in un secolo: Tra nuova cristianita' e nuova evangelizzazione (sec. XX)

Testo di riferimento ROGGER I., Storia della Chiesa di Trento. Da Vigilio al XIX secolo, Il Margine, Trento 2009; con integrazioni del docente.

Bibliografia I contributi di I. ROGGER, E. CURZEL, C. NUBOLA, M. FARINA, BENVENUTI, S. VARESCHI in: Storia del Trentino, voll. II-VI, ITC-il Mulino, Bologna 2000-2005 (bibliogr.).Cfr. anche S. VARESCHI, Il nuovo regime della Chiesa di Trento nel secolo XIX, «Studi Trentini di Scienze Storiche» LXXXIII (2004), pp. 297-337;Vittorio Carrara, I cattolici nel Trentino. Identità, presenza, azione politica 1890-1987, Il Margine, Trento 2009.

TEOLOGIA DOGMATICA: Ecclesiologia Lunedì e venerdì, 17.15-18.50, semestre invernale, Biennio Prof. Don Giampaolo Tomasi  La  questione fondamentale dell’uomo, tanto da costituire “la scommessa decisiva della sua vita”, è la fede che apre alla possibilità della salvezza che è domanda sempre nuova emergente dal nostro cuore. Il Vangelo unisce la fede alla domanda di salvezza tramite il battesimo: “Chi crederà e sarà battezzato, sarà salvo” (Mc 16,16). La fede allora ha bisogno di una mediazione che è espressa dalla Chiesa. Il corso presenta una teologia della Chiesa  verso la quale si dà sempre più “un’appartenenza con riserva” in conseguenza di una certa “soggettivizzazione” della fede e di una esaltazione delle più varie proposte religiose.Il Concilio Vaticano II (1962-1965) ha dedicato un’ampia riflessione alla Chiesa, recuperando concetti quali: popolo di Dio, comunione, sacramento e missione, che durante il corso saranno presentati per illustrare l’identità della Chiesa e il suo ruolo in rapporto alla salvezza degli uomini in Gesù Cristo.Il corso sarà articolato in alcune parti:1. All’inizio presenteremo la storia del trattato di ecclesiologia soffermandoci

soprattutto sulla costituzione del Vaticano II sulla Chiesa.2. Ci metteremo “in ascolto” della Parola di Dio per raccogliere dalla Scrittura gli

“appelli vincolanti” per una comprensione vera della Chiesa.3. Dedicheremo più spazio alla riflessione attorno ad alcune immagini che ci

indicano la forma della Chiesa.4. Approfondiremo “il mistero della Chiesa”, come comunione di comunioni.5. Infine analizzeremo le note della Chiesa.

 

Testo di riferimento :Dispensa del Docente

Bibliografia CERETI G., Per un’Ecclesiologia ecumenica, EDB, Bologna 1997.DIANICH S.– NOCETI S., Trattato sulla Chiesa, Queriniana, Brescia 2002PIÉ-NINOT S., Ecclesiologia. La sacra mentalità della comunità cristiana, Queriniana, Brescia 2008.PHILIPS G., La Chiesa e il suo mistero. Storia, testo e commento della “Lumen Gentium”, Jaca Book, Milano 1975.TANGORRA G., La Chiesa secondo il Concilio, EDB, Bologna 2007.ASSOCIAZIONE TEOLOGICA ITALIANA, La Chiesa e il Vaticano II. Problemi di ermeneutica e recezione conciliare, Glossa, Milano 2005.

Altri testi saranno indicati durante le lezioni.

TEOLOGIA DELLE RELIGIONI Martedì, 17.15-18.50, semestre invernale, Biennio Prof. Don Giuseppe Mihelcic

La situazione della società contemporanea è caratterizzata dalla presenza di persone di varie religioni con il loro bagaglio culturale e religioso. La Chiesa sin dalle origini si è confrontata con altre tradizioni religiose nella faticosa ricerca di un dialogo e di un confronto. Il corso di teologia delle religioni intende affrontare il nodo del rapporto tra il cristianesimo e le religioni non cristiane offrendo anzitutto gli elementi biblici e le considerazioni dei Padri della Chiesa. Si presenterà una panoramica storica sui rapporti tra la Chiesa e le religioni non cristiane fino ai giorni nostri. Si approfondirà la svolta impressa al dialogo interreligioso dal Concilio vaticano II con l’insistenza del legame tra il dialogo e l’annuncio cristiano e i nuclei tematici delle proposte magisteriali successive presentate da vari documenti. Si illustrerà il contributo del pensiero dei grandi teologi contemporanei alla riflessione sul rapporto tra il cristianesimo e le grandi religioni, con particolare riferimento ai principali paradigmi che hanno segnato la riflessione teologica sulle religioni: l’ecclesiocentrismo esclusivista, il pluralismo delle religioni, il cristocentrismo inclusivista.

Testo di riferimento DHAVAMONY, M., Pluralismo religioso e missione della Chiesa, Città del Vaticano 2001.

Bibliografia CODA, P. – CROCIATA, M., (edd.), Il crocifisso e le religioni. Compassione di Dio e sofferenza dell’uomo nelle religioni monoteiste, Roma 2002, CROCIATA, M., (ed.), La

teologia delle religioni, Roma 2006, DHAVAMONY, M., Teologia delle religioni, Cinisello Balsamo 1997, ODASSSO, G., Bibbia e religioni. Prospettive bibliche per la teologia delle religioni, Roma 1998, RATZINGER, J., Fede, Verità, Tolleranza. Il cristianesimo e le religioni del mondo, Siena 2003.

TEOLOGIA DOGMATICA: Ecumenismo Mercoledì 15.30-17.05, semestre estivo, Biennio. Prof. don Cristiano Bettega

«La ricerca della verità da parte dei cristiani non esclude assolutamente il dialogo con tutti quelli che si riconoscono essi pure in ricerca della verità: essa l’esige, piuttosto. Il dialogo comincia sempre quando si è consapevoli di poter imparare qualcosa dall’altro» (Enzo Bianchi, febbraio 2012). L’opportunità di un corso di ecumenismo parte proprio da questa consapevolezza, che allo stesso tempo è una necessità: quella di conoscere l’altro, per poter imparare anche da lui. Dialogo, confronto, incontro, sono termini di uso piuttosto comune: uno degli scopi del corso è quello di indagare le ragioni teologiche di questi termini e di vedere un po’ più da vicino come essi siano fondamentali per la vita della Chiesa e dei credenti di oggi. Un’altra attenzione sarà quella di avvicinarsi alle tradizioni cristiane più significative (ortodossia, comunità della riforma, anglicanesimo), per vedere dove si fonda il comune impegno di dialogo teologico tra i cristiani.

BibliografiaPer gli aspetti storici dell’ecumenismo seguiremo: J. ERNESTI, Breve storia dell’ecumenismo. Dal cristianesimo diviso alle Chiese in dialogo, Bologna 2010.

Altri spunti e provocazioni verranno presi a partire dai seguenti testi: AA.VV., Credere oggi 160/2007;G. BATTAGLIA (a cura di), L’ortodossia in Italia. Le sfide di un incontro, Bologna 2011;F. BUZZI, Breve storia del pensiero protestante da Lutero a Pannenberg, Milano 2007;B. SALVARANI, Il dialogo è finito? Ripensare la Chiesa nel tempo del pluralismo e del cristianesimo globale, Bologna 2011; W. KASPER, Vie dell’unità. Prospettive per l’ecumenismo, Brescia 2006

TEOLOGIA DOGMATICA: Escatologia Giovedì, 17.15-18.50, semestre estivo, Biennio Prof. Don Albino Dell’Eva

Secondo gli orientamenti più recenti, il trattato dogmatico di Escatologia (discorso sulle cose ultime) si colloca con maggior naturalezza all’interno del percorso dell’Antropologia teologica, divenendone il capitolo conclusivo. Dopo la tappa

protologica (l’essere umano nel disegno eterno di Dio: chiamato alla comunione filiale col Padre in Cristo per mezzo dello Spirito) e quella storica o del tempo intermedio (l’essere umano immagine di Dio in Cristo che si fa storia nella grazia dello Spirito), il discorso teologico sull’umano tocca il suo apice analizzando con intelligenza critica la tappa del compimento ultimo; la partecipazione piena e definitiva alla relazione del Figlio Gesù Cristo con il Padre nell’amore dello Spirito.Anche in questo ultimo passaggio il perno è costituito dalla centralità di Cristo, considerato come vero éschaton dell’uomo. Egli è infatti non solo fondamento del suo essere e criterio di autocostruzione nella storia, ma anche sua destinazione piena e definitiva, come del resto di tutta la creazione.Il corso si divide in tre parti. Nella prima si prova ad individuare le coordinate culturali del modo di percepire oggi il futuro, tra fascino ed angoscia. Nella seconda ci si pone inizialmente in ascolto della Scrittura, raccogliendo nella cifra della speranza il tema del rapporto dell’uomo biblico con il futuro assoluto di Dio, quindi della tradizione ecclesiale e delle sue puntualizzazioni dogmatiche. Infine si propone una trattazione sistematica della condizione definitiva seguendo lo svolgimento di alcuni temi essenziali: a) la risurrezione di Gesù compresa nella dimensione escatologica; b) l’esistenza cristiana colta nel suo significato escatologico; c) la visione cristiana della morte; d) l’evento della parusia e le conseguenze salvifiche: la risurrezione dei morti, il giudizio finale, la vita eterna, la morte eterna, il purificazione.

Testo di riferimento BORDONI M. – CIOLA N., Gesù nostra speranza. Saggio di escatologia in prospettiva trinitaria, EDB, Bologna 20085.

Bibliografia ANCONA G., Escatologia cristiana, Queriniana, Brescia 2007.RATZINGER J. – BENEDETTO XVI, Escatologia. Morte e vita eterna, Cittadella 2008.BENEDETTO XVI, Spe salvi, Lettera enciclica, 2007.

TEOLOGIA DOGMATICA: MariologiaGiovedì, 15.30-17.05, semestre estivo, Biennio Docente:  Prof. Don Giampaolo Tomasi

L’affermazione del Vaticano II che “Maria è nostra madre nell’ordine della grazia” fa da sfondo al corso di Mariologia di quest’anno. Vogliamo mantenere Maria nel mistero di Cristo e della Chiesa : nella sua maternità ritroviamo la certezza della grazia di Dio che risplende nel Signore Gesù, così come ritroviamo il fondamento e il modello della Chiesa.Il corso si articolerà in tre parti. Nella prima parte alla luce delle Scritture illustreremo Maria come “la donna dell’alleanza”. Nella seconda parte, attingendo alla riflessione patristica e alla storia dei dogmi, studieremo lo sviluppo di una

dottrina mariana fino agli ultimi dogmi definiti nel XIX e XX secolo. Infine nell’ultima parte presenteremo in maniera sistematica il compito di Maria nel disegno salvifico di Dio in Gesù Cristo e nella comunione dei santi.

Bibliografia COLZANI G., Maria, mistero di grazia e di fede, San Paolo 2006 (riedizione).FORTE B., Maria, la donna icona del mistero, Paoline 1989.GRUPPO DI DOMBES, Maria nel disegno di Dio e nella comunione dei santi, Qiqajon, Magnano 1998.MÜLLER A., «La posizione e la cooperazione di Maria nell’evento di Cristo», in Mysterium Salutis, vol. 6°, Queriniana, Brescia 1971, 495-643.PERRELLA S., Ecco tua Madre (Gv 19,27). La Madre di Gesù nel magistero di Giovanni Paolo II e nell’oggi della Chiesa e del mondo, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2007.SCHEFFCZYK L., Maria, crocevia della fede cattolica, Eupress, Pregassona (CH) 2002.

TEOLOGIA DOGMATICA: Trinitaria Lunedì e mercoledì 17.15-18.50, semestre estivo, Triennio Prof. Don Cristiano Bettega

La fede e il ragionamento su Dio Trinità, se da una parte almeno al credente può sembrare naturale, può assumere invece i contorni di una riflessione tutt’altro che concreta e logica, non appena ci si addentra nella complessa storia della formulazione del dogma trinitario. Che cosa significa credere in un solo Dio, che tuttavia è trino, quindi è Padre, Figlio e Spirito Santo? E se di questo Dio uno e trino l’uomo è creato a immagine e somiglianza, in che cosa si manifesta questa parentela della creatura con il suo Creatore? In altre parole: la fede nel Dio trinitario può avere anche conseguenze pratiche per la vita dell’uomo? Klaus Hemmerle scriveva qualche anno fa (1978): «La “rivoluzione” dell’immagine di Dio, che ha avuto inizio nella storia dell’umanità con la fede nel Dio uni-trino, è incommensurabile». Nel corso proveremo a considerare più da vicino questa “rivoluzione”, non solo dal punto di vista del pensiero, ma anche sotto l’aspetto della prassi, cioè di quella maniera nuova e completa di comprendere la storia, che la fede nella Trinità suscita nel credente.

Come testo base si seguirà:G. GRESHAKE, Il Dio unitrino. Teologia trinitaria, Brescia 2000 (1a ed. tedesca 1997).Si tratta di un testo piuttosto voluminoso, che espone e riassume la teologia trinitaria sviluppata da Gisbert Greshake in molti anni di studio e insegnamento; pur non riuscendo a prendere in considerazione tutto il volume durante il corso, saranno comunque numerosi i riferimenti a questo testo.

Altra bibliografia consigliata:

P. CODA e altri, Trinità. Vita di Dio, progetto dell’uomo, Roma 19822;A. COZZI, Manuale di dottrina trinitaria, Brescia, 2009; P. GAMBERINI, Un Dio relazione. Breve manuale di dottrina trinitaria, Roma 2007;G. GRESHAKE, La fede nel Dio trinitario. Una chiave per comprendere, Brescia 1999 (ed. originale in tedesco 1998);L. LADARIA, La Trinità, mistero di comunione, Milano 2004;J. MOLTMANN, Nella storia del Dio trinitario. Contributi per una teologia trinitaria, Brescia 1993;E. SCOGNAMIGLIO, La Trinità nella passione del mondo. Approccio storico-critico, narrativo e simbolico, Milano 2000.

Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno date durante il corso.

TEOLOGIA FONDAMENTALE 1Mercoledì 15.30-17.05 e venerdì 17.15-18.00, semestre estivo, I anno Prof. Don Andrea Decarli

Dopo una parte introduttiva che cercherà di chiarire la natura e il metodo della teologia fondamentale, il corso si soffermerà sulle questioni relative alla credibilità e significatività del cristianesimo e della sua pretesa di verità nel contesto pluralistico della cultura moderna e postmoderna. Si approfondirà poi il tema della rivelazione: il concetto e la sua interpretazione dal Concilio di Trento al Vaticano II con particolare attenzione all’insegnamento della Dei Verbum; le condizioni di possibilità della rivelazione; il rapporto tra rivelazione cristiana e rivelazioni nelle altre religioni; il centro e il vertice della rivelazione che e’ Gesù di Nazareth. Riguardo a Gesù si approfondiranno temi di cristologia fondamentale: Gesù Cristo come centro e pienezza della rivelazione e come “universale concreto”; la questione del Gesù storico e il rapporto tra Gesù della storia e Cristo della fede, la persona e l’opera, lo stile della sua vita e il suo messaggio, la sua morte e risurrezione e il loro significato per la vita dell’uomo di oggi; un confronto critico con diverse letture della figura di Cristo e del suo messaggio.

Bibliografia

Manuale:

- Toniolo, A., Cristianesimo e verita’, Messaggero, Padova 2003, capp.1-8

Altri testi:

- Dotolo, C., La rivelazione cristiana. Parola, evento, mistero, Paoline, Milano 2002- F.ARDUSSO, Gesu’ Cristo, figlio del Dio vivente, S.Paolo, Cinisello Balsamo, (Milano), 19984

H.WALDENFELS, Teologia fondamentale nel contesto del mondo contemporaneo, S.Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1988.Altri testi saranno indicato dal docente all’inizio del corso

TEOLOGIA MORALE: Teologia morale della confessione Mercoledì 15.30-17.05, semestre estivo, VI anno Prof. Don Bruno Tomasi

E’ convinzione pressoché comune che l’uomo contemporaneo, figlio di una cultura e di una società individualista, si trova sempre più spesso a fare i conti con una drammatica solitudine la cui dimensione più ampia è soprattutto nella sua stessa interiorità. Da una parte l’uomo vive un senso di oppressione per tutta una serie di sensi di colpa, dall’altra coltiva il desiderio e la speranza di potersi in qualche modo liberare; trovare pace. La tradizione cristiana riconosce nel sacramento della Confessione il dono che viene da Dio e dalla Chiesa perché l’uomo abbia pace nell’esperienza del perdono da parte di Dio stesso. Il corso si prefigge lo scopo di studiare questo sacramento e la sua importanza alla luce della Tradizione cercando di privilegiare la prospettiva pastorale con la speranza di poter ancora presentare la confessione come il sacramento terapeutico della vita cristiana (Papa Paolo VI).

BibliografiaDurante lo svolgimento del corso verrà data indicazione della bibliografia relativa alle lezioni presentate.GIOVANNI PAOLO II, Esortazione apostolica “Reconciliatio et paenitentia”. COMPAGNONI, F., PIANA, G., PRIVITERA, S., Nuovo dizionario di teologia morale, Edizioni Paoline, 1990. MARIANI, A., Il perdono, Libreria editrice vaticana, 2007.

TEOLOGIA MORALE: Morale fondamentale 1 e 2 Lunedì 17.15-18.50 e mercoledì 17.15-18.00, semestre invernale, II e III anno Venerdì 15.30-17.05, semestre estivo, I, II e III anno (Morale fond. 2) Prof. Don Bruno Tomasi

Il corso si prefigge lo scopo di offrire agli studenti la possibilità di conoscere e approfondire la dimensione morale dell’uomo a partire dalla visione antropologica propria della grande tradizione ebraica e cristiana. Verranno poi presi in esame i grandi temi della morale fondamentale quali la fondazione biblica della dimensione morale dell’uomo, la decisione, la legge, la coscienza. Infine il tema della responsabilità e della preghiera.

BibliografiaANGELINI G., “Teologia morale fondamentale”, Glossa, 2010

TREMBLAY R., Zamboni S., “Figli nel Figlio” Uma teologia morale fondamentale, EDB, 2008COLOME., Luno A. R., “Scelti in Cristo per essere santi” I Morale fondamentale, Studi di teologia, 2008

TEOLOGIA MORALE: Teologia morale della persona e sessuale Lunedì e martedì 15.30-17.05, semestre invernale, Biennio Prof. Don Bruno Tomasi

A partire dalla conoscenza della persona verranno presi in considerazione i temi della sessualità colta nell’economia della vocazione cristiana. Matrimonio e celibato saranno i grandi ambiti nei quali comprendere il valore della sessualità. Sarà proposta una lettura delle varie tematiche alla luce della Tradizione e della cultura cercando di non tralasciare un costante riferimento anche alle caratteristiche culturali del nostro tempo.

BibliografiaZUCCARO C., “Morale sessuale”, EDB, 1997DIANIN, G., “Matrimonio, sessualità, fecondità”, Ed Messaggero PD, Facoltà teologica del Triveneto, 2008

TEOLOGIA MORALE: Bioetica Martedì 15.30-17.05, semestre estivo, Biennio Prof. Don Bruno Tomasi

Il corso si prefigge innanzitutto lo scopo di ripercorrere le tappe della storia certamente breve, ma indubbiamente intensa, che hanno portato la bioetica ad assumere una posizione rilevante nella discussione e nella prassi della società contemporanea. Alla luce del Magistero si cercherà di comprendere i criteri della teologia morale cattolica che permettono di orientarsi nella pluralità di pensieri presenti nella riflessione contemporanea. Verranno esaminate le questioni più importanti che riguardano la possibilità di intervenire sulla vita umana alla luce delle conoscenze che la scienza oggi possiede. In particolare verranno trattate le varie possibilità che la medicina e la biologia hanno di intervenire agli inizi della vita umana (fecondazione artificiale, clonazione), alla fine della vita umana (eutanasia, accanimento terapeutico) e un capitolo sarà dedicato ai trapianti di organo.

BibliografiaZUCCARO, C., La vita umana nella riflessione etica, Queriniana, 2000, RUSSO, G., Bioetica. Manuale per teologi, L.A.S., 2005, LEONE, S., Nuovo manuale di bioetica, Città Nuova, 2007, D’AGOSTINO, F. – PALAZZANI, L., Bioetica, Editrice La Scuola, 2007, PADOVESE, L., La vita umana, Ed paoline, 1996, TETTAMANZI, D., Nuova

bioetica cristiana, Piemme, 2000, LEONE, S. – PRIVITERA, S., (a cura di), Dizionario di bioetica, EDB – ISB, 1994, GIOVANNI PAOLO II, Lettera enciclica “Evangelium vitae”.

TEOLOGIA PASTORALE FONDAMENTALE 1 Identità e metodo della teologia pastorale Mercoledì 15.30-17.05, semestre invernale, Biennio Prof. Don Dario Silvello

La teologia pastorale si presenta come settore ben identificato del sapere teologico, in un campo disciplinare aperto. Il corso intende essere introduttivo e fondativo e propone, in una prima parte, i seguenti riferimenti essenziali:1. La memoria storica: origine e sviluppo della teologia pastorale.2. La figura epistemologica: oggetto - metodo - identità e figura della disciplina.3. Il rapporto tra teoria e prassi.4. Il metodo VGA e il metodo empirico-critico.Nella seconda parte si intende invece esplorare il campo della prassi pastorale nei suoi referenti principali al fine di fornire un quadro di riferimento essenziale e comprensivo. Vedremo quindi:1. L’azione ecclesiale nelle sue caratteristiche fondamentali.2. L’azione ecclesiale come azione di mediazione.3. La corresponsabilità – la collaborazione e la partecipazione.4. I soggetti e gli ambiti dell’azione ecclesiale.5. La comunità cristiana come figura concreta del realizzarsi della Chiesa.

Testi di riferimentoAsolan, P., Il tacchino induttivista. Questioni di teologia pastorale. Ed. Il pozzo di Giacobbe 2009; LANZA, S., Convertire Giona. Pastorale come progetto. Ed. Ocd, Roma 2005; TORCIVIA, C., La Parola edifica la comunità. Un percorso di teologia pastorale. Ed. Il pozzo di Giacobbe 2008. Saranno messe a disposizione le dispense del corso.

TEOLOGIA PASTORALE SPECIALE: Il presbitero pastoreMercoledì 9.45-11.20, semestre invernale, VI anno Prof. Don Dario Silvello

Il corso si propone di focalizzare la riflessione sull’ oggetto, l’esposizione e la ricerca dei lineamenti fondamentali che caratterizzano in particolare la guida di una comunità cristiana, nonché le caratteristiche attitudinali e le competenze richieste oggi ad un pastore chiamato a presiederla.Si articolerà in due sezioni:Nella prima si evidenzieranno gli elementi che concorrono a configurare il ministero presbiterale come ministero di guida della comunità cristiana, la radice biblica, natura

e figura dei ministeri ecclesiali secondo il Nuovo Testamento. Si analizzeranno poi alcune significative figure espresse dalla fede della Chiesa: Giovanni Crisostomo, Benedetto da Norcia, Gregorio Magno. Si passerà poi a vedere l’incrinatura della tipologia post-tridentina e le sue conseguenze. L’analisi verterà poi a studiare la situazione contemporanea colta nelle sue dinamiche e nelle sue istanze fondamentali. Nella seconda si evidenzieranno i risultati della ricerca contemporanea sul tema, in ordine ad alcuni recenti contributi offerti al dibattito teologico, relativi ad alcuni aspetti culturalmente rilevanti ad esso connessi (ministero della guida ed evangelizzazione; ministero pastorale e governance; ministero e/o carisma della guida). Attraverso tali contributi si enucleeranno alcune figure di guida che possano costituire modelli apprezzabili per il ministero della guida pastorale nel nostro tempo.Sarà dato spazio ad interventi curati dagli studenti, in accordo con il docente, su figure e tematiche contenute nel programma esposto.

Testi di riferimento Asolan, P., Il pastore in una chiesa sinodale, San Liberale, Treviso 2005; Aa.Vv., Il prete. Identità del ministero e oggettività della fede, Glossa, Milano, 1990; Greshake, G., Essere preti. Teologia e spiritualità del ministero sacerdotale, Brescia 1995 (Freiburg i. B. 1991).

TEOLOGIA SPIRITUALE 2 Lunedì 17.15-18.50, semestre invernale, VI corso Prof. Padre Mieczyslaw Lubomirski

Tra le dimensioni fondamentali della teologia spirituale spiccano in particolare la comunicazione della vita divina e la vita teologale nella grazia. La vita spirituale cristiana trova la sua origine nell’ambito di un particolare incontro: da un lato Dio che ci comunica la propria vita e dall’altro l’uomo che attivamente la accoglie. Spicca dunque la priorità dell’iniziativa divina che instaura relazioni interpersonali reciproche fra Dio e l’uomo. Lo scopo specifico della teologia spirituale è indagare e interpretare tali relazioni nell’esistenza umana.La novità di vita divina conferita all’uomo lo trasforma e lo rende capace di agire soprannaturalmente. Principi attivi che rendono possibile tale trasformazione e nello stesso tempo permettono l’indagine e valutazione di essa sono l’oggetto di particolare interesse della teologia Spirituale in quanto si tratta della grazia, delle virtù teologali, dei doni e degli frutti dello Spirito.

Bibliografia BERNARD, C., Teologia Spirituale, Cinisello Balsamo (MI) 20026; BERNARD, C., La spiritualità come Teologia, Cinisello Balsamo (MI) 1993; SORRENTINO, D., L’esperienza di Dio. Disegno di teologia spirituale, Assisi 2007; SPIDLIK, T., Manuale fondamentale di Spiritualità, Casale Monferrato (AL) 1993; WAAIJMAN, K., La Spiritualità. Forme, Fondamenti, Metodi, Brescia 2007.

CORSO OPZIONALE: “Chiesa locale e particolare e comunione ecclesiale”Giovedì 17.15-18.50, semestre estivo, Triennio Prof. Don Giampaolo Tomasi  In occasione delle celebrazioni per l’VIII centenario dell’avvio del progetto per la costruzione dell’attuale cattedrale di Trento, ho ritenuto opportuno dedicare nell’anno accademico 2012-13 un corso che trattasse la teologia della chiesa locale di cui la cattedrale è il segno visibile.Il Concilio Vaticano II (1962-1965) soprattutto nella costituzione dogmatica sulla Chiesa, in riferimento alla comunione ecclesiale ha affermato che essa si realizza sia nella Chiesa universale sia nella Chiesa particolare e locale. Il corso intende presentare la teologia della Chiesa locale e particolare così come è espressa sinteticamente nel seguente passo conciliare: “è una porzione del popolo di Dio affidata alle cure pastorali del vescovo coadiuvato dal suo presbiterio” (CD 11).Per fare ciò occorre analizzare due importanti insegnamenti del Vaticano II: il primo è che la Chiesa particolare non è un frammento della Chiesa universale, ma la sua presenza e la sua manifestazione e questo si dà, quando questa porzione di popolo di Dio è comunità di intesa, di tradizione e di azione; il secondo insegnamento riguarda la sacramentalità dell’episcopato, per cui è la consacrazione sacramentale che conferisce il triplice ufficio episcopale, il potere sul Corpo mistico di Cristo e inserisce nel collegio dei vescovi.

Bibliografia dispensa del DocenteLa Chiesa locale, madre dei cristiani e speranza per il mondo, EDB, Bologna 2006.CATTANEO, A., La Chiesa locale, LEV, Roma 2003.MACILLETTI, C.D., Vescovo e Chiesa locale, Città Nuova, Roma 1990.RATZINGER, J., La Chiesa. Una comunità sempre in cammino, Paoline, Cinisello balsamo (MI) 1991.

CORSO OPZIONALE: Ebraico biblico Giovedì 17.15-18.50, semestre estivo, Triennio Prof. Padre Roberto Mela  Nel corso introduttivo di ebraico biblico – forzatamente molto breve - si studieranno gli elementi fondamentali della morfologia e della sintassi della lingua ebraica: alfabeto, vocali, articolo, pronomi vari, il nome singolare e plurale, lo stato costrutto con i suffissi dei nomi singolari e plurali, principali particelle con i suffissi, la coniugazione qal del verbo forte (verbi d’azione e verbi stativi, tempi qatal e yiqtol). Si forniranno degli esercizi, con soluzione, che saranno per lo più tradotti ed esaminati durante le lezioni. Nel limite del possibile, si leggerà qualche breve testo

biblico adatto alle conoscenze acquisite. Si proporrà la memorizzazione di una cinquantina di termini ebraici, ricorrenti negli esercizi.L’esame, orale, consisterà nella lettura, traduzione e analisi grammaticale di alcuni esercizi già esaminati durante le lezioni. Si consiglia vivamente di iniziare il corso avendo già preso visione dell’alfabeto.

Testo di riferimento DEIANA. G. – SPREAFICO A., Guida dello studio dell’ebraico biblico, Libreria Sacre Scritture, Roma 31992, con CD, ed edizioni successive (per le lezioni , le tabelle, il lessico).

Gli esercizi – forniti dal docente - saranno tratti da TH.O. LAMDIN, Introduction to Biblical Hebrew, Darton-Longman-Todd, London 1971 ed edizioni successive (molto didattico, della Oxford University, adottato al Biblico di Roma).

BibliografiaPer la consultazione e l’esercizio personale sono utili L. PEPI – F. SERAFINI, 1, Corso di ebraico biblico, con CD audio per apprendere la pronuncia dell’ebraico; 2. Esercizi per il corso di ebraico biblico, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2006, pp. 318 + 354 (con esercizi progressivi, tratti dalla Bibbia e tradotti in italiano); più completo e complesso: C. RUSCONI, Manuale di introduzione all’ebraico biblico, 1, Lezioni; 2, Esercizi, Lessico e indici, EDB, Bologna 2010, pp. 662 + 674.

CORSO OPZIONALE «La fede, la ragione e la contemplazione della verità: teologia e filosofia a quindici anni dalla Fides et ratio»Giovedì 17.15-18.50, semestre estivo, Triennio Prof. Paolo Fedrigotti

«La fede, la ragione e la contemplazione della verità: teologia e filosofia a quindici anni dalla Fides et ratio»

«La fede e la ragione sono come le due ali con le quali lo spirito umano s’innalza verso la contemplazione della verità. È Dio ad aver posto nel cuore dell’uomo il desiderio di conoscere la verità e, in definitiva, di conoscere Lui perché, conoscendolo ed amandolo, possa giungere anche alla piena verità su se stesso». L’incipit dell’Enciclica Fides et ratio rivela i motivi di fondo del Documento: vi si mostra come la verità, insieme alla carità, sia la categoria fondamentale della Rivelazione cristiana e come tra fede teologale e ragione umana non vi possa essere alcuna contrapposizione. Colloquiando con il presente contesto culturale, l’enciclica ripropone con forza e convinzione la capacità della ragione di conoscere Dio e di raggiungere, conformemente alla natura limitata dell’uomo, le verità fondamentali dell’esistenza; nello stesso tempo essa riafferma che la capacità metafisica della

ragione è una dimensione necessaria alla fede al punto che, una fede che pretendesse di svilupparsi in modo estraneo o alternativo alla ragione, sarebbe inconsistente. Nell’Anno della fede e a quindici anni dall’uscita della Fides et ratio, il corso si propone di considerare la perenne attualità dell’Enciclica di Giovanni Paolo II e di analizzarne sviluppi e percorsi di senso sottesi.

Testo unico di riferimento

GIOVANNI PAOLO II, Fides et ratio. Lettera enciclica, con testo e commento teologico- pastorale di Rino Fisichella, Cinisello Balsamo, San Paolo, 1999.

Nb: si richiede allo studente di procurare il volume indicato in bibliografia fin dall’inizio del corso per averlo a disposizione durante la lettura cursoria del testo.

Bibliografia per l’approfondimento

MASPERO G., PEREZ LABORDA M. (a cura di), Fede e ragione: l’incontro ed il cammino. In occasione del decimo anniversario dell’Enciclica Fides et ratio, Siena, Cantagalli, 2011.

LIVI A., LORIZIO G. (a cura di), Il desiderio di conoscere la verità, Roma, Lateran University press, 2005.

SEMINARIO DI STUDI: Vita, morte e ancora vita Mercoledì 17.15-18.50, semestre invernale, Triennio Prof.ssa Milena Mariani

Sembra a molti che la nostra società si possa definire “a-mortale” o “post-mortale”, tant’è forte e diffusa la tendenza a rimuovere il pensiero della morte. Non può sfuggire, tuttavia, il fatto che la morte non può essere rimossa se non a prezzo della rimozione anche della vita, di una “fuga dalla vita” che conosce forme diverse: dalla superficialità all’indifferenza, dalla distrazione alla noia, dalla dimenticanza del passato alla poca o nulla speranza nel futuro, dalla solitudine alle dipendenze più terribili, dalla sfiducia in sé alla diffidenza generalizzata, dalla domanda su se stessi e su Dio al vuoto di domande. Morte e vita sono strettamente legate; il senso dell’una si illumina mediante il senso dell’altra e viceversa. Occorre dunque ripensarle insieme, interrogandosi sulla promessa di vita piena ed eterna che è centrale nell’annuncio di Gesù e trova conferma nella sua resurrezione. Nel corso del seminario, attraverso la lettura e la presentazione di alcuni testi significativi, si affronteranno dunque i temi della vita e delle sue diverse stagioni (le

“età della vita”), della morte e di ciò che la fede cristiana intende per “vita eterna”. Ci si muoverà, dunque, tra diversi ambiti teologici (teologia biblica, antropologia teologica, escatologia), con qualche incursione nell’ambito dell’antropologia filosofica.

BibliografiaLa bibliografia sarà indicata all’inizio delle lezioni e contemporaneamente si provvederà ad assegnare a ciascuno dei partecipanti un testo da approfondire e presentare durante il Seminario.

SEMINARIO DI STUDI: Uomo e donna, sigillo dell’antropologia cristiana. Differenza, reciprocità, comunioneMercoledì 17.15-18.50, semestre invernale, Triennio Prof. Don Albino Dell’Eva

Il seminario intende porre l’accento sulla realtà umana colta nella sua differenziazione uomo-donna. La prospettiva è quella offerta dall’antropologia teologica, quindi in una visione dell’umano che si fonda sulla rivelazione cristiana e l’intelligenza della fede. Dopo un’introduzione generale in cui si cercherà di cogliere la questione specificamente all’interno del percorso teologico tipico di questa disciplina (vocazione dell’essere umano a realizzare se stesso nella relazione di comunione filiale con il Padre, in Cristo e per mezzo dello Spirito; creazione come luogo storico dell’auto-costruzione della persona umana; libertà donata come condizione imprescindibile per rispondere alla chiamata divina in Cristo), gli studenti avranno la possibilità di indagare il tema nelle sue coordinate storico-culturali, nella sua fondazione biblica e nei suoi risvolti antropo-teologici: differenza, reciprocità e comunione.

Testo di riferimento:F.G. BRAMBILLA, «Uomo e donna sigillo dell’antropologia cristiana. La libertà sessuata, differenza nella comunione», in ID., Antropologia teologica, Queriniana, Brescia 2005, 401-411.

La bibliografia per il lavoro seminariale sarà offerta all’inizio del corso.

SEMINARIO DI STUDI: Porta fidei: spunti per una riflessione teologico-dogmatica sul mistero della fede. Mercoledì 17.15-18.50, semestre invernale, Triennio Prof. don Cristiano Bettega

Secondo la tradizione cristiana, la fede è virtù teologale, quindi ha origine in Dio, è dono suo. La fede, inoltre, «cresce quando è vissuta come esperienza di un amore

ricevuto e quando viene comunicata come esperienza di grazia e di gioia. Essa rende fecondi, perché allarga il cuore nella speranza e consente di offrire una testimonianza capace di generare» (Benedetto XVI, Motu proprio per l’Anno della fede, Porta fidei, 7). In questo seminario di studi vogliamo chiederci come la fede sia radicata in Dio Trinità, quindi come possa nascere dentro la creatura, se possa davvero essere generata nel cuore dell’altro, e come l’esperienza di fede possa cambiare nelle diverse situazioni della vita umana (per esempio nell’esperienza della sofferenza). Se poi la fede può essere comunicata e testimoniata (come scrive Benedetto XVI nel passaggio citato), ci chiediamo quale incisività possano avere alcuni canali di comunicazione e testimonianza: la catechesi ma anche l’arte figurativa, la musica, il cinema… Inoltre cercheremo di confrontare il concetto di fede all’interno delle diverse tradizioni cristiane e nelle grandi religioni monoteiste.

BibliografiaSi segnalano soltanto alcuni dei testi che verranno utilizzati nel corso del seminario o che serviranno da punti di partenza per alcune riflessioni:

P. EICHER (ed.), I concetti fondamentali della teologia, Brescia 2008;A. FOSSION, Il Dio desiderabile. Proposta della fede e iniziazione cristiana, Bologna 2011;K. KOCH, Quale futuro per i cristiani? Magnano 2010;A. KREINER, Dio nel dolore: sulla validità degli argomenti della teodicea, Brescia 2000;J. WERBICK, Un Dio coinvolgente. Dottrina teologica su Dio, Brescia 2010.

Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite all’inizio del seminario di studi.