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POLITICA ECONOMICA EUROPEA 3- “Gli obiettivi della politica di bilancio” Roberto Fantozzi 2017

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POLITICA ECONOMICA

EUROPEA 3- “Gli obiettivi della politica di bilancio”

Roberto Fantozzi 2017

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Framework

• Lezione 1: “Governance economica dell'UE: un quadro d’insieme”

• Lezione 2: “Il Patto di stabilità e crescita e le sue articolazioni ”

• Lezione 3: “Gli obiettivi della politica di bilancio”

• Lezione 4: “Sorveglianza macroeconomica, European Stability Mechanism”

• Lezione 5: “ Il quadro normativo nazionale: dalla revisione costituzionale all’applicazione delle nuove regole ”

Roberto Fantozzi

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Ricordiamo che Prima della riforma del patto di stabilità e crescita , il

trattato di Maastricht (1992) prevedeva due sole regole da

rispettare:

• Rapporto Deficit/Pil ≤ 3%

• Rapporto Debito/Pil ≤ 60%

Con la riforma del patto di stabilità e crescita si aggiungono

nuove procedure e vincoli

Roberto Fantozzi

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Gli obiettivi della politica di bilancio • Saldo Strutturale

• Obiettivo di medio Termine

• Regola della spesa

• Indebitamento Netto

• Debito (debt rule)

Roberto Fantozzi

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Braccio Preventivo (Preventive Arm)

Braccio Correttivo (Corrective Arm)

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Gli obiettivi della politica di bilancio: Indebitamento Netto e Debito

Indebitamento/Accreditamento netto delle Amministrazioni pubbliche: saldo contabile tra le entrate e le uscite del conto economico delle Amministrazioni pubbliche (definite nella lista S13).

Il saldo, rapportato al Pil, non deve superare la soglia del -3%; al superamento del vincolo si attivano le procedure correttive previste dalle regole europee

Debito pubblico: è la somma delle passività finanziarie delle AP, in essere al 31 dicembre di ciascun anno al valore nominale del settore delle Amministrazioni pubbliche, come definita ai fini della Procedura per i Disavanzi Eccessivi.

• Il debito calcolato è lordo, non vengono sottratte le attività detenute dalle AP e consolidate (annullate le passività che costituiscono attività di altri enti delle AP).

• Gli strumenti finanziari inclusi nel debito pubblico sono: monete e depositi; titoli a breve e a lungo termine; prestiti a breve e a lungo termine

• Esclude gli strumenti finanziari derivati, le passività imputate per garanzie standardizzate e le altre passività legate a semplici sfasamenti temporali nei pagamenti (es. debiti commerciali).

Il debito rapportato al Pil non deve essere superiore al 60% o mostrare una diminuzione ad un ritmo soddisfacente

Roberto Fantozzi

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Gli obiettivi della politica di bilancio: Indebitamento Netto e Debito

• Relazione, teorica, tra indebitamento netto e debito

Bt-1 + Dt = Bt

Roberto Fantozzi

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Stock del debito pubblico

alla fine del periodo t-1

Disavanzo del periodo t (+

le partite finanziarie)

Stock del debito pubblico

alla fine del periodo t

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Roberto Fantozzi

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CZ DK

DE

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-5 -4 -3 -2 -1 0 1 2

Deficit vs Debito 2016

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Roberto Fantozzi

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Fonte: Istat

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-12.0

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-8.0

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-4.0

-2.0

0.0

2.0

4.0

6.0

8.0

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Saldo Primario/pil deficit/pil Serie3

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Roberto Fantozzi

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Fonte: Banca d’Italia e Istat

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Gli obiettivi della politica di bilancio: Saldo Strutturale

Con la riforma del Patto di stabilità e crescita (2005) introdotti nuovi obiettivi

Saldo strutturale = saldo nominale – componente ciclica – misure una tantum

Misure una tantum: provvedimenti con effetti transitori sul bilancio pubblico che non producono cambiamenti duraturi sui saldi strutturali. Le entrate una tantum (one off revenues) sono differenti dalle entrate straordinarie (windfall revenues)

Componente ciclica = parametro di aggiustamento ciclico x output gap

• parametro di aggiustamento ciclico (ε= 0,54): esprime la semi-elasticità del saldo di bilancio al ciclo economico

• output gap= Pil effettivo – PIL potenziale

PIL potenziale: il livello massimo di prodotto ottenibile con il pieno utilizzo delle risorse (lavoro

e capitale) e coerente con un'inflazione stabile. il PIL potenziale e l'output gap devono essere stimate con metodi statistici

Roberto Fantozzi

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Gli obiettivi della politica di bilancio: Saldo Strutturale stima

Le due principali strategie di stima del PIL potenziale :

"statistiche", si basano su filtri univariati o multivariati (algoritmi ricorsivi che

partendo dal PIL effettivo stimano la componente di trend e quella ciclica);

"economiche", si basano sulla funzione di produzione.

Il metodo della funzione di produzione è il metodo adottato dalla

Commissione europea; ha il vantaggio di fornire una spiegazione economica

all'andamento del PIL potenziale e mostra il contributo di ciascun fattore di

produzione e della produttività totale dei fattori.

Particolare l'attenzione ad una delle componenti che determina la stima del PIL

potenziale: NAWRU (non-accelerating-wage rate of unemployment), il tasso di

disoccupazione coerente con un’inflazione salariale stabile.

Roberto Fantozzi

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Gli obiettivi della politica di bilancio: Saldo Strutturale stima

il PIL potenziale è rappresentato con la funzione di produzione Cobb-Douglas

𝑌𝑇 = 𝐿𝑡𝛼 𝐾𝑡

1−𝛼 𝑇𝐹𝑃𝑡

dove

• 𝑌𝑇 è il PIL in livelli espresso in termini reali

• L il lavoro,

• K il capitale,

• α è l’elasticità del prodotto al fattore lavoro (0,65);

• TFP rappresenta il contributo del progresso tecnologico ( Produttività Totale

dei Fattori, Total Factor Productivity) alla crescita economica; non è altro che

il residuo di Solow: la componente di crescita del PIL non è spiegata né dalla

crescita di L né da quella di K

Roberto Fantozzi

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Gli obiettivi della politica di bilancio: Saldo Strutturale stima

Nella stima della funzione di produzione:

• K utilizzato il suo livello effettivo (metodo dell’inventario permanete);

• TFP stima della componente di trend è ottenuta utilizzando un filtro di Kalman

multivariato;

• L misurato attraverso il totale delle ore lavorate; dove la componente trend è

ottenuta attraverso la seguente decomposizione:

LP=HOURSTt *POPWt * PARTSt * (1- NAWRUt)

HOURST: componente di trend delle ore lavorate per occupato;

POPW: popolazione in età lavorativa nella fascia di età 15-74 anni;

PARTS: componente di trend del tasso di partecipazione;

NAWRU: tasso di disoccupazione compatibile con una crescita dei salari

stabile; è stimato applicando un filtro di Kalman alla serie del tasso di

disoccupazione e all’equazione che esprime la relazione tra crescita dei salari

e disoccupazione (curva di Phillips).

Roberto Fantozzi

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Gli obiettivi della politica di bilancio: Saldo Strutturale stima

L’utilizzo di procedure econometriche, se pur con metodologie condivise, comporta

alcuni svantaggi:

• dipendenza delle stime dalla revisione statistica delle serie storiche

• distorsione alla fine della serie (end point bias): in prossimità degli ultimi

valori della serie storica →mancano osservazioni sul futuro → la metodologia

tende a sottostimare la lunghezza del ciclo economico → sviluppi economici

recenti interpretati come ciclici → bias nella stima dell’output gap

• Stima del NAWRU (curva Phillips ) in periodi di deflazione ha mostrato alcuni

paradossi; diminuzione disoccupazione avrebbe creato inflazione quando si

osservavano, invece, segnali di deflazione

Roberto Fantozzi

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Gli obiettivi della politica di bilancio: Saldo Strutturale stima

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Gli obiettivi della politica di bilancio: Saldo Strutturale stima

Volatilità delle stime di output gap - Stime Commissione Europea (da Autunno

2002 a Autunno 2014)

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Gli obiettivi della politica di bilancio: Obiettivo di medio Termine

l'Obiettivo di Medio Termine (OMT):

• È un risultato di bilancio che garantisce un margine di sicurezza rispetto alla soglia del 3% per cento del PIL in caso di peggioramento del contesto economico e varia da paese a paese;

• Il margine di sicurezza è differente tra i diversi Stati membri perché è determinato considerando la produzione e la sensibilità del bilancio alle oscillazioni del PIL;

• Gli Stati dovrebbero registrare un saldo di bilancio strutturale pari all'OMT o in rapida convergenza (correzione annuale del saldo strutturale pari almeno a 0,5 pp Pil);

• Per gli Stati con un livello di debito maggiore del 60% richiesta una velocità di convergenza all'OMT maggiore

Roberto Fantozzi

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Gli obiettivi della politica di bilancio: Obiettivo di medio Termine

OMT = max(OMTILD; OMTMB,OMTEURO/ERM2)

• OMTEURO/ERM2: raggiungere un saldo di bilancio strutturale non inferiore al -1 % del Pil (paesi area euro o tasso di cambio europeo ERM II) ; per i paesi firmatari del c.d. Fiscal compact OMTEURO/ERM2 pari a -0,5 %

• OMTMB (minimum benchmark): = -3-ε∙ROG

ε: la semi-elasticità del saldo di bilancio rispetto all'output gap;

ROG è l'output gap rappresentativo determinato come valore più sfavorevole di OG che ci si può attendere durante il ciclo economico;

Quindi OMTMB è pensato per assicurare il rispetto del 3% durante il ciclo economico, tenuto conto della volatilità del PIL registrata in passato e della sensibilità del bilancio alle variazioni del PIL stesso.

Roberto Fantozzi

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Gli obiettivi della politica di bilancio: Obiettivo di medio Termine

• OMTILD = Saldo debito 60% + α ∙ Costi Ageing+ Sforzo debito 60%

Saldo debito 60% = il saldo di bilancio strutturale che consentirebbe di stabilizzare il debito pubblico al 60% PIL;

α ∙ Costi Ageing = aggiustamento ulteriore per a coprire una quota (α) del valore attuale dell'incremento di spesa atteso dall'invecchiamento della popolazione;

Sforzo debito 60% = sforzo supplementare di riduzione del

Debito specifico per i paesi con rapporto debito/PIL >60 %

In definitiva per l’Italia:

OMT = max [OMTILD (0); OMTMB (-1,5),OMTEURO/ERM2 (-0,5)]

OMT = 0,0

pareggio del bilancio strutturale

Roberto Fantozzi

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Gli obiettivi della politica di bilancio: DEF 2018

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Gli obiettivi della politica di bilancio: Regola della spesa

Valutata l'evoluzione della spesa pubblica rispetto al tasso di crescita di medio periodo (decennale) del PIL potenziale (media: t-4<Pilt<t+5)

L'aggregato di spesa pubblica sottoposto a valutazione è:

Totale spesa PA – interessi – spesa programmi UE - spese non discrezionali per indennità di disoccupazione

Inoltre l’aggregato finale deve essere depurato dalla variabilità propria della spesa per investimenti (livello di ciascun esercizio sostituito da un valore medio (t , t-1, t-2, t-3)

Al valore della spesa così ottenuto deve essere sottratto l'importo delle entrate derivanti da misure discrezionali

Roberto Fantozzi

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Gli obiettivi della politica di bilancio: Regola della spesa

six pack (2011) nuove modifiche coerenti con il concetto di politica di bilancio prudente

Regola della spesa: rafforza e agevola il rispetto dell'OMT fissando un limite massimo per l'evoluzione temporale della spesa pubblica

• le entrate straordinarie (windfall revenues) destinate alla riduzione disavanzo e quindi del debito

• Se OMT raggiunto → tasso di crescita annuale della spesa non dovrebbe essere superiore ad un tasso di crescita del PIL a medio termine definito come “prudente”. «tasso prudente»: valutato sulla base delle proiezioni del prodotto potenziale su un orizzonte temporale di dieci anni aggiornato a intervalli regolari.

• Se OMT non raggiunto → tasso di crescita annuale della spesa dovrebbe essere inferiore al tasso prudente di crescita del PIL a medio termine.

Roberto Fantozzi

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Gli obiettivi della politica di bilancio: Regola della spesa

• Per gli Stati membri che hanno già raggiunto l'OMT, il tasso di crescita della spesa pubblica non deve essere più elevato del tasso di crescita di medio periodo del PIL potenziale. (ammesse eccezioni se previste opportune compensazioni con misure discrezionali dal lato delle entrate)

• Per gli Stati che non hanno ancora raggiunto l'OMT il tasso di crescita della spesa deve essere inferiore a quello del PIL potenziale e coerente con un miglioramento del saldo strutturale di almeno 0,5 punti percentuali di PIL.

• La differenza tra il tasso di crescita della spesa ammesso nel caso di mancato raggiungimento dell'OMT e il tasso di crescita di medio periodo del PIL potenziale è chiamato shortfall.

• Il rispetto del benchmark viene valutato ex post nell’ambito del giudizio sull’avvicinamento o raggiungimento dell’OMT.

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Gli obiettivi della politica di bilancio: Regola della spesa (Def 2016)

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Gli obiettivi della politica di bilancio: deviazioni significative

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Gli obiettivi della politica di bilancio: deviazioni significative

Roberto Fantozzi

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Per il 2018, l’aggiustamento strutturale richiesto sarebbe di 0,6 punti percentuali

di PIL, anche a causa dell’elevato debito pubblico. Rispetto a questo

aggiustamento, si registrerebbe una deviazione annua del saldo strutturale di

circa 0,5 punti e di 0,4 punti sulla media biennale del 2017 e del 2018. Nel caso

della regola di spesa, lo scostamento sarebbe pari a 0,7 punti di PIL su base

annua e di 0,5 punti come media dell’anno in corso e del precedente.

Nelle raccomandazioni specifiche sul Programma di Stabilità 2017, la

Commissione ha richiesto all’Italia un aggiustamento significativo (substantial

fiscal effort ) nel 2018 , senza indicare in modo esplicito l’ammontare di tale

correzione.

Il Governo, ha richiesto un margine di discrezionalità poiché l’aggiustamento

fiscale di 0,6 punti percentuali di PIL previsto avrebbe messo a repentaglio la

ripresa economica e la coesione sociale; ha proposto di ridurre il miglioramento

del saldo strutturale a 0,3 pp di PIL.

La Commissione Europea ha sostanzialmente accettato richiedendo che

l’aggiustamento strutturale per il 2018 fosse di 0,3 punti percentuali di PIL

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Gli obiettivi della politica di bilancio: Regola del debito

Regola del debito: introduce una regola numerica che specifica il ritmo di avvicinamento del debito al valore soglia del 60 per cento del PIL.

In generale per ogni anno il debito deve ridursi : 𝐵𝑡

𝑌𝑡100 − 60

1

20

Nello specifico La regola prevede il rispetto di almeno uno dei seguenti criteri :

1. la parte di debito in eccesso rispetto al valore di riferimento del 60 per cento del PIL deve essere ridotta in media di 1/20 nel corso dei tre anni antecedenti quello in corso (criterio di tipo backward-looking);

2. l’eccesso di debito rispetto al primo benchmark sia attribuibile al ciclo economico

3. la correzione intervenga nei due anni successivi a quello di riferimento (criterio di tipo forward-looking).

• Il mancato rispetto non implica automaticamente l'apertura di una procedura per disavanzo eccessivo; la valutazione finale deve tener conto di alcuni fattori di rischio.

Roberto Fantozzi

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Gli obiettivi della politica di bilancio: Regola del debito

Backward-looking

𝑏𝑡 > 𝑏𝑏𝑡

con

𝑏𝑏𝑡 = 60% + 0.95

3 (𝑏𝑡−1 − 60%) +

0.952

3 (𝑏𝑡−2 − 60%) +

0.953

3(𝑏𝑡−3 − 60%)

• dove 𝑏𝑡 uguale al debito/pil nell’anno t e 𝑏𝑏𝑡 è il backward-looking benchmark nell’anno t .

• Nei tre anni precedenti, rispetto all’anno di riferimento, l’ecceso del debito rispetto al soglia si è ridotto in media di 1/20

Roberto Fantozzi

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Gli obiettivi della politica di bilancio: Regola del debito

forward-looking :

𝑏𝑡+2 > 𝑏𝑏𝑡+2

𝑏𝑏𝑡+2 = 60% + 0.95

3 𝑏𝑡+1 − 60% +

0.952

3 𝑏𝑡 − 60% +

0.953

3𝑏𝑡−1 − 60%

dove 𝑏𝑡+1 e 𝑏𝑡+2 sono le previsioni del debito stimate dalla Commissione

La correzione intervine nei due anni seguenti l’anno di riferimento

Roberto Fantozzi

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Gli obiettivi della politica di bilancio: Regola del debito

La violazione del benchmark non può essere attribuita all’influenza del ciclo

L’aggiustamentodel debito per la componente ciclica prevede la correzione sia del numeratore sia del denominatore

𝐵𝑡𝑌𝑡

3 𝑦𝑒𝑎𝑟𝑠 𝑎𝑑𝑗𝑢𝑠𝑡𝑒𝑑

=𝐵𝑡 + 𝐶𝑡−𝑖

2𝑖=0

𝑌𝑡−3 1 + 𝑦𝑡−ℎ𝑝𝑜𝑡 1 + 𝑝𝑡−ℎ

2ℎ=0

dove 𝑦𝑝𝑜𝑡 è la crescita potenziale, p è il deflatore, C la componente ciclica del saldo di bilancio.

Questo aggiustamento implica che se l’output gap è positivo allora l’aggiustamento del livello del debito sarà più ampio rispetto al debito osservato e vice versa

Roberto Fantozzi

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STEP 3 STEP 2 STEP 1

Bt

Not

Applicabl

e

bt<60

%

GDP

Commission

report bt< bbt

No further

step

bt+2< bbt+2

Bt3 y adj<

bbt

Yes

No

Yes

No further

step

No

Yes

No further

step

Yes

No

forward-

looking

Debt ratio backward-looking cycle

GLI OBIETTIVI DELLA POLITICA DI BILANCIO: REGOLA DEL DEBITO

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Bibliografia minima

La governance economica europea – servizi del bilancio

del Senato; n.3 Giugno 2013.

Vade Mecum on the Stability and Growth Pact; Institutional

paper 052 ; Economic and Financial Affairs ; march 2018

La stima del Pil potenziale e dell’output gap: analisi di

alcune criticità; nota di lavoro n°1 gennaio 2015; Ufficio

Parlamentare di Bilancio (UPB).

Documento di economia e finanza 2018

Roberto Fantozzi

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