Upload
others
View
1
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
PMI EMEA Congress 2011 - Session PRJ11
Generating Opportunities from Constraints
Ethics for Project Success
Michela Ruffa, PMP© - Director at Large – PMI © Northern Italy Chapter
Stefano Setti, PMP© - Director at Large – PMI © Northern Italy ChapterDario Morandotti
Milano, 9 Settembre 2016
Requirements how toTracciare i requisiti, definire lo scope e gestire gli
stakeholders
Raccontare la trasformazione da metodi
tradizionali ad “Agile” e discutere le lezioni apprese
• Cosa fa GE POWER e cosa fa GE POWER Digital Engineering
• Video introduttivo su requisiti, esperti ed incomunicabilità
• Agile in 1 pagina
• Con che approcci/metodi/strumenti lavora GE POWER Digital Engineering su requisiti, stakeholders ed implementazione progetti
• Come sta avvenendo la trasformazione, successi e sfide
• 3 risposte alle 3 domande chiave della giornata
• In sintesi, le lezioni apprese: la transizione è facile da capire ed amare ma difficile da eseguire
• Discussione (se rimane tempo)
Il vostro speaker oggi
Program Manager @ GE POWER – Digital Engineering
Product Lifecycle Management (PLM), New Product Develoment & Innovation Management, Plant Engineering
Business & Information Technology
PMI e PMP© dal 2005
www.linkedin.com/in/dariomorandotti
4
GE POWER>$30B Revenue ~80,000 employees >120 countries
GAS
POWER
SYSTEMS
POWER
SERVICES
STEAM
POWER
SYSTEMS
DISTRIBUTED
POWER
GE HITACHI
NUCLEAR
POWER
WATER
PROCESS
Schenectady,
NY, USA
Baden,
SwitzerlandBaden,
Switzerland
Jenbach,
Austria
Wilmington,
NC, USA
Trevose,
PA, USA
5
La missione di GE POWER – Digital Engineering è
supportare end-to-end lo sviluppo di nuovi prodotti e
progetti
• Utenti distribuiti nel mondo (GE POWER, GE Renewables)
• Applicazioni, dati, processi, infrastruttura
• Da custom specifici a large enterprise (es. PLM)
• Nuovi sviluppi ed evoluzione continua dell’esistente – lifecycle delle applicazioni
(molte con vita > 10 anni)
PLM (Enovia)
Digital Manufacturing (Delmia)
Plant Engineering (PDMS/E3D, SmartPlant)
CAD/CAM (Catia, NX, AutoCAD)
High Performance Computing & CAE (Ansys, LS-Dyna, Fluent, ecc.)
VR/AR Project Execution
Management (Primavera)
Engineering Document Management
Minimum Viable
Product
The Expert
Un noto (disponibile su YouTube) breve filmato di 7 minuti
sull’incomunicabilità durante le discussioni sui requisiti
Gli “stakeholders” di GE POWER – Digital
Engineering sono differenziati. Trovare le
comunalità e concordare le priorità rimane una
sfida
• Vasta linea di prodotti (Gas, Steam, Services, componenti ed impianti,
automazione, ecc)
• Diverso approccio di business, processi, priorità
• Dispersi geograficamente
• A volte i requisiti provengono direttamente dai clienti finali di GE
POWER
• Requisiti spesso in contrasto tra diversi stakeholders, o totalmente
specifici
Agile e Scrum in 1 pagina …
Agile Manifesto & Twelve Principles
Minimum Viable
Product
L’approccio Agile offre sostanziali benefici
ma anche sfide culturali ed operative
SFIDE
Limitato controllo manageriale
Limitata visibilità sul completamento del progetto(numero di iterazioni)
Metriche di misurazione non familiari (es. Burnout chart)
Cambiamento della cultura di team, self-organizzazione
L’approccio dà il meglio con team stabili e relazioni vis-à-vis
Requisiti: necessita “user stories” che stiano in una iterazione
BENEFICI
63% dei team migliore qualità 88% dei team maggiore
produttività 37% migliore time-to-market 29% costi globali ridotti del
progetto Successo in progetti di medio-
grandi dimensioni:
WATERFALL 11% successo, 60% “challenged”, 29% “ failed”
AGILE 39% successo, 52% “challenged”, 9% “ failed”
Fonte: Innotas, Standish Group
L’evoluzione nell’approccio GE POWER Digital
Engineering verso requisiti ed implementazione
Fino al 2011 2011-2015 Dal 2015
Strumenti per documentare irequisiti
Excel, WordExcel, Word, SharePoint, Redmine
Redmine, Agile Central
Modalità di raccolta e discussione dei requisiti
Workshops Workshops Backlog grooming
Tipologia di requisiti
Funzionali, infrastrutturaliFunzionali, infrastrutturali, amministativi
Funzionali, infrastrutturali,performance, amministrativi, mantenibilità
Approvazionedei requisiti
Processo non formale, “Minute of meeting”
Processo formale, firma di documenti
User stories direttamente nellemani degli stakeholders
Evoluzione(modifica) dei requisiti
RaraOccasionale, processoformale di ri-approvazione
Continua, inclusanell’evoluzione del backlog
Relazione con stakeholders
Occasionale Occasionale, negoziativaPer lo più collaborativa (inclusinel team Agile)
L’evoluzione nell’approccio GE POWER Digital
Engineering verso requisiti ed implementazione
Fino al 2011 2011-2015 Dal 2015
Regression test Limitati Manuali Automatizzati (in via di …)
Sviluppo eprototipi
Tradizionale sequenziale, pochi prototipi, lunghitempi tra defizione dei requisiti e rilascio del sistema
Tradizionale sequenziale, pochi prototipi, lunghi tempi tra defizione dei requisiti e rilascio del sistema
Agile, frequenti rilasci
Rifacimentidovuti a malintesi surequisiti
ElevatiPochi ma tali da influenzaretempi e costi
Accettati ed inclusi nel backlogAgile, ri-prioritizzazione
% progettiWaterfall-Agile
100% Waterfall
GE Legacy inizio Agile dal 2014 ALSTOM Legacy qualchetentativo Agile
GE Legacy 30%-70%, target2017 “100% Agile”ALSTOM Legacy 75%-25%, target 2017 60% Agile
Successo ed insuccesso
Scopo -> parzialeTempi -> spesso ritardiCosti -> spesso oltre il budget
Scopo -> parziale od “on scope”Tempi -> spesso qualcheritardoCosti -> spesso in budget
Scopo -> evolutivo, MVP “minimum viable product”Tempi -> più rapidiCosti -> spesso in budget, focus sul valore
Tools: Redmine
Tools: Agile Central (Rally)
Come è composta una buona user
story
As … [utente e ruolo]
I want to … [oggetti, azioni e dati]
So that … [risultati ed implicazioni]
Why … [motivazioni e benefici]
Done when … [criteri di accettazione]
La trasformazione Agile in corso avviene
con diverse modalità
Dai requirements alle userstories, una modalità che aiuta la collaborazione con gli stakeholders
Flessibilità, non applicato a tutti i progettiPartiti da quelli più adatti (es. correzione errori PLM)
Sistemi più dinamici (Rally) per raccogliere ed elaborare i requisiti, invece che la sola documentazione
Coaching oltre a formazione ed on-boardingTest & adapt sulle reazioni stakeholders
Reso visibile il nuovo paradigma
Riconoscere che è difficile pianificare con accuratezza all’inizio
Focus sull’evoluzione più che sulla completezza
Raccogliere e discutere i requisiti
nell’approccio Agile è più facile?
Epic -> Theme -> User Story. Un percorso che facilita la conversazione sui reali bisogni
“Spezzare” le user stories in modo che possano essere sviluppate in una iterazione – e quindi che i risultati dello sviluppo siano subito visibili
Criteri di accettazione del prodotto finale, complementari ai requisiti
Togliere l’ “assillo della completezza”: riconoscere che è difficile pianificare ed i requisiti possono evolvere
Backlog grooming (coltivare i requisiti)
Alla ricerca del MVP – Minimum Viable Product
Empatia – facilitata da una relazione continua e vis-à-vis con gli stakeholders
Successi – cosa sta funzionando bene e
Sfide – miglioramenti futuri
SFIDE
• I cambiamenti sono a 360 gradi
• Tendenza a ricadere nel paradigmasequenziale o sovra-complicazione
• Grandi progetti con grandi blocchi, imparare a definire user stories adatte
• Disponibilità di buoni Product Owners
• Tendenza a test di accettazionesolo alla fine dello Sprint
• OK Agile ma ancora difficile mettere in produzione
SUCCESSI
• Scrum “ceremonies” (attività) –poche ma di facile apprendimento, team più disciplinato
• Rally guida bene la definizione dei requisiti
• Dalla prima (incerta) espressionedel requisito al raffinamento –collaborazione tra il team di sviluppo e gli stakeholders con diverse viste dei requisiti
• Planning iterativo (day-week-3 months – year) aiuta nelle priorità
• Visibilità del risultato - iniziatocon progetti semplici , es. correzioni errori PLM
Tre risposte alle tre domande chiave della
giornata
E’ possibile soddisfare le continue richieste degli
Stakeholders ed i frequenti cambiamenti di specifiche
senza compromettere il risultato finale?
• Agile nasce (anche) per questo
• Chiude il gap tra specifiche in evoluzione e
disponibilità del risultato finale
Tre risposte alle tre domande chiave della
giornata
Esiste un punto di equilibrio tra il permettere un
cambiamento continuo e impedirlo completamente?
• Valore e budget parametri chiave per le decisioni
• La realtà insegna che il processo iterativo – dopo una
fase di sperimentazione – tende a convergere sul
valore
Tre risposte alle tre domande chiave della
giornata
Ma soprattutto come ci si assicura che il risultato sia ciò
di cui lo Stakeholder ha effettivamente bisogno?
• MVP ed approccio iterativo una risposta sperimentata
• Il minimo set di funzionalità usabili che ha un valore
tangibile viene messo a disposizione. E su quello di
itera / incrementa
• Sono gli stakeholders che decidono cosa ha valore ma
è il team che lo mette a disposizione
In sintesi, le lezioni apprese:
Agile si sta rivelando una strada di successo per
la maggiore soddisfazione degli stakeholders,
anche in organizzazioni complesse come GE
MVP – Minimum Viable Product
Aspetti “fun” per avere maggiore coinvolgimento degli stakeholders
Facile da capire e da amare, ma difficile da eseguire – si ricade nei vecchi modelli
Facile da sperimentare ed apprendere - non sottostimare le capacità di apprendimento dei team
In sintesi, le lezioni apprese:
la trasformazione, anche in GE POWER, è un
viaggio (in corso), dare agli stakeholders ed al
team il tempo di maturare
“Think big, execute small but fast and incrementally”
Non pretendere 100% da subito, ma aderire alla filosofia dell’approccio: cambiamento del paradigma - focus dal costo al valore
“Culture DOESN’T eat strategy (approach) for lunch”.Progredire, in parallelo, sulla maturità delle pratiche, processi, approcci e strumenti
Preparazione, buy-in, on-boarding, rimuovere gli ostacoli: tutto ok ma ogni progetto/team ha le sue sfide