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PILOTA IL PROGETTO PER LA RIAPERTURA DELLA SCUOLA A SETTEMBRE A.S. 2020/2021 IC 18 VERONETTA – PORTO Verona SCUOLE DELL’INFANZIA: Le Coccinelle - D. Preto - Sole Luna SCUOLE PRIMARIE: B. Rubele - A. Massalongo (indirizzo Montessori) - G. Maggi SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO: Aosta - Fava

PILOTA IL PROGETTO · 2020. 8. 7. · Il progetto, elaborato su mandato del Consiglio di Istituto del 7 maggio 2020 da una commissione di referenti, è stato votato da 75 insegnanti

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PILOTA IL PROGETTO PER LA RIAPERTURA DELLA SCUOLA A SETTEMBRE

A.S. 2020/2021

IC 18 VERONETTA – PORTO

Verona

SCUOLE DELL’INFANZIA: Le Coccinelle - D. Preto - Sole Luna

SCUOLE PRIMARIE:

B. Rubele - A. Massalongo (indirizzo Montessori) - G. Maggi

SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO: Aosta - Fava

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SINTESI dei contenuti del PROGETTO PILOTA I.C. 18 Veronetta/Porto di Verona

Il progetto pilota “Didattica diffusa” è “la messa a frutto” di un lavoro in verticale di condivisione

educativo/didattica elaborato in questi ultimi due mesi dalle insegnanti che hanno colto il lockdown, la

didattica a distanza e le conseguenze delle limitazioni del Covid, come occasioni per ripensare una didattica

capace di misurarsi con i luoghi e i tessuti sociali di due quartieri molto particolari della città di Verona:

Veronetta e Porto San Pancrazio.

Con la consapevolezza che in questo momento non ci può essere solo una risposta di ”emergenza” - da

archiviare velocemente al momento del ritorno alle condizioni ordinarie - il progetto elabora invece una

proposta di “transizione”, lavorando già da subito per una nuova qualità della didattica, dove lo spazio urbano

- ed in particolare gli spazi prossimi alle scuole, poste nel cuore stesso dei quartieri - diventino il contenitore

di una scuola "diffusa", fortemente radicata nella società e nell'ambiente di riferimento.

Il progetto, elaborato su mandato del Consiglio di Istituto del 7 maggio 2020 da una commissione di referenti,

è stato votato da 75 insegnanti su 85 componenti del Collegio Docenti del 25/06/2020.

Le insegnanti delle scuole dell’infanzia (Coccinelle/Preto/Sole Luna), delle scuole primarie

(Maggi/Massalongo-indirizzo Montessori/Rubele) e delle scuole secondarie (Aosta-Fava) hanno voluto

esprimere con questo progetto il bisogno di ripartire a settembre in presenza, anche alla luce del DPM del

26/06/2020 che prevede la possibilità di "incrementare la disponibilità di risorse umane (insegnanti,

collaboratori e assistenti personali) per fronteggiare l’emergenza…”.

Si precisa che il progetto è in linea con in linea con i seguenti strumenti normativi:

A ) le Linee Guida ministeriali del 26/06/2020;

B) il “Manuale Operativo” del Miur della Regione Veneto del 07/07/2020;

C) le Indicazioni del responsabile RSPP del 02/07/2020.

Il progetto in allegato, contiene dunque:

• I “progetti didattici” che ogni scuola intende attivare, in collaborazione con il terzo settore e i luoghi

dei quartieri (Porto S. Pancrazio e Veronetta) alla luce dei “ traguardi” fissati dalle Indicazioni

Nazionali 2012 , dal rapporto Eurydice del 2017/2018 e dagli obiettivi di cittadinanza contenuti nella

nuova disciplina trasversale di “ Educazione Civica” obbligatoria dal 2020/2021;

• I” piani economici” individuati da ogni plesso/scuola per una ripartenza ottimale a settembre.

Ringraziando per l’attenzione e fiduciosi nell’ascolto e nella disponibilità alla realizzazione di un progetto

interamente creato dai docenti e intensamente desiderato dalle famiglie e dal territorio di insistenza

scolastica,

in attesa di Vostro riscontro, porgiamo distinti saluti.

Dirigente scolastica IC 18 Veronetta Porto Presidente del Consiglio di istituto

Lidia Marcazzan Giovanni Castiglioni

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INDICE

Pag 4 Introduzione al Progetto Pilota di “Didattica Diffusa”

Pag 4- 5 Documenti di riferimento

A) Sintesi Manuale operativo della Regione Veneto

B) Indicazioni Nazionali Miur 2012

C) Rapporto Eurydice 2017/2018

D) Documento del “Comitato genitori Veronetta”

Pag 17 Progetti

A) Scuole dell’Infanzia Coccinelle (indirizzo Montessori)/Preto/Sole Luna

B) Scuole primarie Maggi/Massalongo (indirizzo Montessori)/Rubele

C) Scuole secondarie Aosta/Fava

INTRODUZIONE

L’Istituto Comprensivo 18 “Veronetta – Porto” di Verona intende programmare la ripartenza in presenza per il prossimo anno scolastico 2020/2021, su indicazione del Consiglio di Istituto e su mandato del Collegio Docenti, alla luce delle esigenze sopraggiunte in seguito all’emergenza sanitaria Covid-19 e in linea con il Documento per la pianificazione delle attività̀ scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema Nazionale di Istruzione, con il Piano Scuola 2020/2021, predisposto dal Ministero dell’Istruzione il 26 giugno di quest’anno e con le indicazioni del “Manuale operativo” della Regione Veneto. Se le necessità sanitarie ci invitano a cercare nuovi orizzonti, intesi come spazi altri dove fare scuola, noi riteniamo, questa, anche un’opportunità di revisione della didattica e della ricerca in campo educativo. Cercare nuovi partner diventa un’esigenza culturale sentita come slancio vitale, laddove Cultura è intesa come sapere e conoscenze condivisi. Possiamo uscire dalle aule ed andare nei luoghi della città per cercare risposte e domande nuove, per contribuire attivamente nella comunità di cui siamo parte. L’edificio Scuola rimane centrale e diviene il luogo della rielaborazione e della elaborazione dei saperi che il mondo intorno può offrirci; può essere anche luogo di ospitalità, per quel territorio che vede ancora nella scuola un grande punto di riferimento di produzione e rielaborazione di conoscenza. Il nostro Istituto si compone di realtà che hanno “obiettivi educativi comuni”, ma che si rivolgono a realtà diverse: per età di chi le frequenta, per la storia che le contraddistingue, per background culturale di chi ci lavora e del territorio a cui si rivolge. Per questi motivi ogni plesso è stato chiamato a co-progettare proposte coerenti con una didattica diffusa per un “ Progetto Pilota” che si declini secondo i percorsi più affini alle proprie specificità e intenzioni educative. In seguito a questa riflessione, in ogni plesso è stata fatta una analitica ricognizione dei bisogni educativi, degli spazi e delle risorse disponibili, per una progettazione adeguata sì alle singole realtà, e ai diversi quartieri, ma al contempo capace di realizzare / attuare le indicazioni espresse nei documenti sotto riportati.

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Piano per la ripartenza 2020/2021: Manuale operativo regione Veneto

I.C. 18 VERONETTA-PORTO AULE ORDINARIE Individuare il numero massimo di allievi che ogni aula può contenere 2

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Suggerimenti: - segnare sul pavimento la posizione corretta dei banchi, in modo che possa essere facilmente ripristinata dopo ogni eventuale spostamento (ad esempio per le pulizie);

- esporre all’esterno dell’aula un cartello indicante la sua massima capienza;

- dismettere provvisoriamente eventuali banchi doppi, che, non potendo essere utilizzati in entrambe le postazioni, costituiscono un inutile ingombro di spazio e riducono sensibilmente la capienza dell’aula;

- il principio del distanziamento fisico deve essere combinato con quello dell’arieggiamento frequente; da qui l’attenzione alle finestre dell’aula, che si dovrebbero poter tenere aperte anche durante le lezioni, assieme alla porta dell’aula; nei casi di ricorrente, scarsa ventilazione naturale, si può valutare l’opportunità di mettere in opera sistemi meccanici che favoriscano il ricambio forzato dell’aria; - se le aule sono dotate di finestre che si aprono a bandiera verso l’interno, l’applicazione di blocchi che le tengono aperte, senza il rischio che si muovano, permette di recuperare lo spazio di distanziamento degli allievi dalle finestre, che altrimenti ridurrebbe la loro capienza;

- il terzo principio da rispettare, in combinazione con i due precedenti e sempre come misura di prevenzione del rischio di contagio dal COVID-19, è quello della disinfezione periodica delle mani con prodotti a base alcolica (al 60% di alcol); si ritiene dunque importante che ogni aula sia dotata di dispenser di soluzione alcolica, ad uso sia degli allievi che dei docenti;

- nel caso di turnazione delle classi all’interno della stessa aula, è importante curarne la disinfezione prima di ogni nuovo accesso; - per i seguenti motivi si sconsiglia vivamente il ricorso a pareti divisorie in plexiglas tra un banco e l’altro a) difficoltà di disinfezione; b) riduzione del ricambio naturale dell’aria; c) nessuna indicazione tecnica che permetta di ridurre il distanziamento sotto il metro in caso di utilizzo di schermi in plexiglas; d) pericolosità in caso di rottura accidentale; e) costi, tempi di montaggio e impatto sulla struttura dei banchi. Criticità: - nell’abbinamento aula/classe (o classi che si turnano), l’aula può non contenere tutti gli allievi della classe (o delle classi che si turnano); - l’aula potrebbe dover ospitare anche un insegnante di sostegno o un OSS; se ne deve tenere conto, considerando che anch’essi devono restare distanziati di almeno 2 m dagli altri allievi;

- presenza di arredi (armadi, scaffalature, attrezzature didattiche, ecc.) che riduce la capienza massima dell’aula; vanno ridotti al minimo indispensabile gli arredi, anche per un problema di pulizia e disinfezione dell’aula più facile ed efficace. LABORATORI E AULE ATTREZZATE Per i laboratori e le aule attrezzate non è quasi mai possibile modificare il layout dei banchi o delle postazioni di lavoro, quindi dovrà essere rispettato solo valutando, caso per caso, il numero massimo di allievi che possono operare con continuità ad almeno 1 m di distanza l’uno dall’altro e considerando, sempre caso per caso, la possibilità che il personale (docente, ITP e tecnico di laboratorio) possa mantenere almeno 2 m di distanza dall’allievo più vicino, stando nella sua posizione fissa. Il personale può spostarsi dalla sua posizione fissa, muoversi tra i banchi o le postazioni di lavoro e avvicinarsi agli allievi solo se indossa la mascherina chirurgica (così come gli allievi stessi) e toccare le stesse superfici toccate dall’allievo solo se prima si è disinfettato le mani. Qualora l’analisi degli spazi a disposizione, in relazione al necessario distanziamento fisico, conduca a dover dividere la classe (o le classi che si turnano), si suggerisce (anche per ragioni di funzionalità didattica) di suddividerla in due gruppi di egual numero e di sfruttare, laddove possibile, la compresenza, con metà classe in laboratorio e l’altra metà in aula. In questo caso la valutazione dei rischi del laboratorio dovrà stabilire la necessità o meno della presenza del tecnico di laboratorio in affiancamento dell’ITP per la gestione in sicurezza delle esercitazioni pratiche. 4

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Suggerimenti: - nel caso di postazioni di lavoro non fisse (ad esempio allievi che operano in piedi, di fronte a banconi, pannelli attrezzati, ecc.), si suggerisce di delimitare gli spazi di movimento degli allievi con opportune segnalazioni (ad es. una linea segnalatrice gialla/nera) per il necessario mantenimento del distanziamento di almeno 1 m tra un allievo e un altro;

- esporre all’esterno del laboratorio o dell’aula attrezzata un cartello indicante la sua massima capienza;

- è importante curare la disinfezione del laboratorio e delle attrezzature utilizzate prima dell’accesso di nuove classi;

- valutare caso per caso l’efficacia della ventilazione naturale dell’ambiente, che in alcuni laboratori potrebbe essere fortemente limitata dalla posizione delle finestre e/o dalla collocazione e dimensioni delle macchine e/o attrezzature; nei casi di strutturale, scarsa ventilazione naturale, si può valutare l’opportunità di mettere in opera sistemi meccanici che favoriscano il ricambio forzato dell’aria;

- ogni laboratorio e aula attrezzata dovrebbero essere dotati di dispenser di soluzione alcolica (al 60% di alcol), ad uso sia degli allievi che del personale. Criticità: - nell’abbinamento laboratorio/classe (o classi che si turnano), il laboratorio/aula attrezzata può non contenere tutti gli allievi della classe (o delle classi che si turnano);

- il laboratorio/aula attrezzata potrebbe dover ospitare anche un insegnante di sostegno o un OSS; se ne deve tenere conto, considerando che anch’essi devono restare distanziati di almeno 2 m dagli altri allievi;

- il laboratorio o l’aula attrezzata potrebbero essere dotati di impianto aeraulico di riscaldamento e/o raffrescamento; prima della sua messa in servizio è necessaria la sanificazione dello stesso, a cura di una ditta specializzata ed autorizzata. PALESTRA Le palestre sono per definizione spazi molto ampi, per cui il principio del distanziamento fisico è facilmente rispettabile. Per le attività di educazione fisica, dunque, sarà sufficiente garantire un distanziamento interpersonale tra gli allievi di almeno 2 m ed altrettanto tra gli allievi e il docente, privilegiando le attività fisiche sportive individuali che lo permettono. Gli spogliatoi annessi alla palestra, così come i servizi igienici e le eventuali docce, sono utilizzabili previa individuazione del numero massimo di allievi che li possono utilizzare contemporaneamente. Per definire la capienza degli spogliatoi si può utilizzare il principio del distanziamento fisico di ameno 1 m durante l’intera permanenza degli allievi al loro interno, valutando sia le dimensioni in pianta dello spazio disponibile che la dislocazione delle panche e degli eventuali stipetti. Suggerimenti: - in relazione alle dimensioni in pianta della palestra, deve essere valutata la possibilità di ospitare due o più classi contemporaneamente, sempre nel rispetto di quanto indicato più sopra (attività fisiche sportive individuali);

- esporre all’esterno della palestra un cartello indicante il numero massimo di classi che vi possono operare contemporaneamente; - esporre all’esterno degli spogliatoi un cartello indicante la loro massima capienza;

- è importante curare la disinfezione della palestra e degli spogliatoi prima dell’accesso di nuove classi;

- per quanto possibile, durante la stagione favorevole prediligere l’attività motoria all’esterno; 5

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- nel programmare eventuali giochi di squadra o sport di gruppo fare riferimento ai protocolli predisposti dalle singole Federazioni;

- se presenti, va pianificato l’uso delle docce da parte degli allievi al termine dell’attività motoria;

- l’uso della palestra per attività didattiche d’aula è vivamente sconsigliato, anche in carenza di spazi disponibili, per i seguenti motivi: a) possibile importante rumore di fondo dovuto a sistemi di riscaldamento aeraulici; b) possibile riverbero sonoro dell’ambiente; c) insufficiente quota parte di luce naturale sulle superfici dei banchi; d) illuminamento complessivo (naturale + artificiale) insufficiente sulle superfici dei banchi; e) l’attività motoria è una componente irrinunciabile dello sviluppo psico-fisico degli allievi. Criticità: - può essere che gli spogliatoi non riescano a contenere tutti gli allievi della classe, o delle classi che operano contemporaneamente in palestra (pur nella diversificazione tra maschi e femmine); in questo caso si può individuare, per il solo cambio del vestiario, un idoneo spazio alternativo o rivalutare la possibilità di ospitare due o più classi contemporaneamente in palestra; - può essere che l’Ente locale preveda la concessione della palestra e di altri locali scolastici ad essa annessi, al termine dell’orario scolastico, a Società sportive o Associazioni; in questi casi è indispensabile che, all’interno degli accordi con i concessionari, siano esplicitamente regolati gli obblighi di pulizia e disinfezione, da condurre obbligatoriamente al termine delle attività medesime, non in carico al personale della scuola; - la palestra potrebbe essere dotata di impianto aeraulico di riscaldamento; prima della sua messa in servizio è necessaria la sanificazione dello stesso, a cura di una ditta specializzata ed autorizzata. MENSA Per organizzare il pasto a fine mattinata, il locale mensa può essere utilizzato solo nel rispetto del principio del distanziamento fisico di ameno 1 m tra tutti gli allievi seduti a mangiare. Sarà dunque necessario individuare il numero massimo di allievi che lo possono utilizzare contemporaneamente, impiegando le modalità già indicate per le aule ordinarie (laddove la mensa non sia strutturata con tavoloni fissi). Essendo una situazione in cui non è possibile indossare la mascherina (“assembramento senza utilizzo di dispositivi di prevenzione”), è indispensabile garantire il massimo livello di aerazione del locale. Il personale scolastico presente durante il pasto in mensa (sorveglianza, assistenza) può muoversi tra i tavoli e avvicinarsi agli allievi solo se indossa la mascherina chirurgica e toccare le stesse superfici toccate dall’allievo solo se prima si è disinfettato le mani. Suggerimenti: - se il locale non presenta tavoloni fissi, segnare sul pavimento la posizione corretta dei tavolini, in modo che possa essere facilmente ripristinata dopo ogni eventuale spostamento (ad esempio per le pulizie);

- esporre all’esterno della mensa un cartello indicante la sua massima capienza;

- in caso di due o più turni, è importante curare la disinfezione del locale mensa prima dell’inizio del turno successivo.

- nei casi di più scarsa ventilazione naturale, si può valutare l’opportunità di mettere in opera sistemi meccanici che favoriscano il ricambio forzato dell’aria;

- per i seguenti motivi si sconsiglia vivamente il ricorso a pareti divisorie in plexiglas tra allievi che pranzano allo stesso tavolone: a) difficoltà di disinfezione; 6

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b) riduzione del ricambio naturale dell’aria; c) nessuna indicazione tecnica che permetta di ridurre il distanziamento sotto il metro in caso di utilizzo di schermi in plexiglas; d) pericolosità in caso di rottura accidentale; e) costi, tempi di montaggio e impatto sulla struttura dei tavoloni; - nel caso in cui il ricorso a pareti divisorie in plexiglas sia ritenuto indispensabile, si suggerisce di posizionarle tra gli allievi posti uno di fronte all’altro (no allievi affiancati). Criticità: - può essere che il locale mensa non riesca a contenere tutti gli allievi che pranzano a scuola; in questo caso si può prevedere una turnazione delle classi o soluzioni diverse di consumo del pasto. AULA MAGNA L’aula magna è uno spazio didattico di grande utilità per ospitare attività strutturate che non possono svolgersi all’interno dall’aula ordinaria. Salvo situazioni di assoluta carenza di spazi disponibili e per il caso specifico dei cosiddetti “saloni” nella scuola d’Infanzia, se ne suggerisce il mantenimento per un uso promiscuo, ma solo nel rispetto del principio del distanziamento fisico di ameno 1 m tra tutti gli allievi seduti e di almeno 2 m tra il docente (o i docenti) e gli allievi più vicini. Sarà dunque necessario individuare il numero massimo di allievi che la possono utilizzare contemporaneamente. Con le stesse restrizioni di cui sopra, l’aula magna può essere utilizzata per assemblee, privilegiando, tuttavia, l’uso di piattaforme digitali, già in largo uso fra gli studenti, soprattutto quando sia difficile assicurare che non si creino assembramenti. Suggerimenti: - nel caso di seggiole spostabili, si suggerisce di renderne disponibili un numero pari alla capienza massima individuata e di segnare sul pavimento la loro posizione corretta, in modo che possa essere facilmente ripristinata dopo ogni eventuale spostamento (ad esempio per le pulizie);

- nel caso di seggiole fisse, si suggerisce di indicare con un cartello quelle non utilizzabili, o, se minoritarie, quelle utilizzabili; - esporre all’esterno dell’aula magna un cartello indicante la sua massima capienza;

- nel caso di turnazione delle classi all’interno dell’aula magna, è importante curarne la disinfezione prima di ogni nuovo accesso;

- valutare caso per caso l’efficacia della ventilazione naturale dell’ambiente; nei casi di ricorrente, scarsa ventilazione naturale, si può valutare l’opportunità di mettere in opera sistemi meccanici che favoriscano il ricambio forzato dell’aria; - l’aula magna dovrebbe essere dotata di dispenser di soluzione alcolica (al 60% di alcol), ad uso sia degli allievi che del personale. Criticità: - l’aula magna potrebbe essere dotata di impianto aeraulico di riscaldamento e raffrescamento; prima della sua messa in servizio è necessaria la sanificazione dello stesso, a cura di una ditta specializzata ed autorizzata. 7

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SPAZI COMUNI NON DIDATTICI Gli spazi comuni non didattici sono gli ambienti interni all’edificio scolastico non deputati espressamente alla didattica, quali l’ingresso, l’atrio, i corridoi, l’area ricreazione, la sala insegnanti, i servizi igienici, ecc. Per la migliore organizzazione degli ingressi e delle uscite da scuola, nonché del periodo della ricreazione, è importante individuare gli spazi necessari (che vanno spazialmente definiti e nominati, se necessario con apposita cartellonistica). Tale attività propedeutica si limiterà ai soli spazi interni, nella considerazione che la presa in carico degli allievi, anche in termini di responsabilità di custodia, ha inizio con l’arrivo dell’allievo all’interno dell’edificio (o nelle sue immediate vicinanze). A) INGRESSO A SCUOLA È consigliabile utilizzare il maggior numero possibile di ingressi all’edificio, per limitare al massimo gli assembramenti. Al fine di ridurre gli sposamenti interni, si suggerisce di valutare la possibilità che gli allievi vengano indirizzati ad entrare attraverso le porte d’accesso più vicine alle rispettive aule o aree di attività. Analogamente, è possibile stabilire un’unica direzione di marcia lungo i corridoi, compatibilmente con le caratteristiche strutturali dell’edificio scolastico. In alternativa ai “sensi unici” lungo i corridoi, si consentirà il doppio senso di marcia, con l’obbligo di mantenere la destra nel percorrerli (anche predisponendo apposite linee divisorie al centro degli stessi). Stanti le più comuni modalità di gestione degli allievi all’inizio delle lezioni, si ipotizza un periodo di stazionamento degli allievi all’interno dell’edificio, limitato dal regolamento scolastico, prima del loro accesso alle aule. Durante questo periodo gli spazi comuni non possono essere considerati meramente “di transito”, ma piuttosto “di sosta breve”, ed è necessario garantire la sorveglianza degli allievi. Al riguardo, si consiglia di limitare la durata della sosta ad un tempo inferiore ai 15 minuti, calcolando il massimo affollamento possibile con il parametro ≥ 1,25 mq/persona. A questo scopo si potrà calcolare il numero massimo di persone che possono stazionare nello spazio individuato, partendo dalla superficie calpestabile, cioè al netto degli arredi. Tale indicazione tiene conto dell’ingombro delle cartelle o degli zaini portati dagli allievi e presuppone l’utilizzo ottimale dello spazio disponibile, vale a dire una distribuzione mediamente uniforme delle persone nell’ambiente, senza concentramenti indiscriminati in una parte e una conseguente rarefazione di persone in altre. Suggerimenti: - si suggerisce di regolamentare l’utilizzo degli spazi d’attesa, assegnandoli permanentemente agli stessi gruppi di classi;

- se la sede scolastica è composta da più edifici adiacenti, l’ingresso a scuola degli allievi può essere suddiviso tra i vari edifici, in relazione all’orario delle lezioni e delle aule/laboratori in cui le classi devono recarsi; è bene assicurare la massima areazione degli spazi di transito e di sosta. B) RICREAZIONE Come regola generale la ricreazione deve essere effettuata in spazi esterni all’edificio. In caso di assoluta necessità (condizioni metereologiche avverse) si potranno utilizzare gli ambienti interni, preferibilmente non le stesse aule ordinarie, anche per favorire il necessario ricambio dell’aria all’interno di queste ultime. Per l’individuazione degli spazi interni da utilizzare per la ricreazione e il calcolo del relativo affollamento massimo si consiglia di limitare la durata della sosta ad un tempo inferiore ai 15 minuti, calcolando il massimo affollamento possibile con il parametro ≥ 1,25 mq/persona. Suggerimenti: - per la ricreazione necessariamente effettuata all’interno, si suggerisce di assegnare permanentemente singoli spazi agli stessi gruppi di classi; 8

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- in caso di grosse difficoltà a reperire spazi interni utilizzabili e ferma restando la priorità dell’utilizzo di spazi esterni, si suggerisce di effettuare la ricreazione in tempi diversi, almeno per le classi che non hanno insegnanti in comune. C) USCITA DA SCUOLA La problematica dell’uscita da scuola è sostanzialmente simile a quella dell’ingresso, con la differenza, non di poco conto, che in questo caso non si prevede lo stazionamento degli allievi e del personale all’interno dell’edificio. Valgono quindi le indicazioni già fornite in precedenza, sull’utilizzo del maggior numero possibile di uscite, sulla riduzione al minimo della lunghezza dei tragitti interni verso l’uscita e sulla definizione di un’unica direzione di marcia lungo i corridoi ovvero sull’obbligo di mantenere la destra nel percorrerli. D) SALA INSEGNANTI La sala insegnanti può essere regolarmente utilizzata, ma nel rispetto del principio del distanziamento fisico di ameno 1 m tra tutte le persone che la occupano. Sarà dunque necessario individuare il numero massimo di persone che possono accedervi contemporaneamente. A questo scopo si partirà dalla superficie lorda (complessiva) della sala (in mq) e, dedotta quella occupata dall’arredo che ingombra il pavimento (sempre in mq), si troverà direttamente la capienza massima della stessa (avendo considerato uno spazio pari ad 1 mq per ogni persona). È bene esporre all’esterno della sala insegnanti un cartello indicante la sua massima capienza. Resta confermata anche per la sala insegnanti l’applicazione delle altre misure di prevenzione del rischio di contagio da COVID-19, vale a dire l’utilizzo della mascherina chirurgica, l’arieggiamento frequente dell’ambiente e la presenza di un dispenser di soluzione alcolica (al 60% di alcol) E) SERVIZI IGIENICI I servizi igienici sono punti di particolare criticità nella prevenzione del rischio di contagio da COVID-19. Sarà quindi necessario da un lato porre particolare attenzione alle misure di pulizia e disinfezione quotidiane e ripetute dei locali e di tutte le superfici che possono essere toccate (compresa la rubinetteria), e, dall’altro, evitare assembramenti all’interno dei servizi, regolamentandone l’accesso. Inoltre, le finestre devono rimanere sempre aperte, o, se inesistenti, gli estrattori di aria devono essere mantenuti in funzione per l’intero orario scolastico. È buona regola non utilizzare asciugamani elettrici ad aria calda, per evitate il ricircolo di aria all’interno dei locali, ma preferire l’impiego di salviette asciugamano monouso. Anche nei servizi igienici, infine, saranno presenti dispenser di soluzione alcolica (al 60% di alcol). SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Il curricolo d’istituto della scuola secondaria di primo grado attualmente si sviluppa su un tempo scuola ordinario di 30 ore settimanali o di un tempo prolungato di 36 ore settimanali elevabili fino a 40, distribuite su modelli organizzativi di 5 o di 6 giorni settimanali. Sul territorio regionale, con una distribuzione significativa, sono attivate sezioni ad indirizzo musicale che prevedono un tempo scuola ordinario di 32 ore settimanali. In questo contesto, previa delibera degli OO.CC., tenuto conto dell’organico dell’autonomia di cui alla L. 107/2015 e sulla base della flessibilità didattica del Regolamento dell’Autonomia scolastica e di una preventiva e accurata valutazione con le famiglie, al momento per il solo anno scolastico 2020-21, potrà essere attivato un modello che preveda il superamento dell’unità oraria della lezione a 45 minuti. In questo modo, ogni docente componente l’organico dell’autonomia, con 18 ore di cattedra potrà supportare il tempo scuola del curricolo d’istituto con 24 moduli d’insegnamento, 18 dei quali saranno impegnati per gli insegnamenti curricolari obbligatori e 6 per attività di integrazione, approfondimento, recupero, progettazione, destinate a gruppi eterogenei e trasversali di studenti costituiti secondo i bisogni educativi dell’istituto, in primo luogo rispetto alla prevenzione dell’insuccesso scolastico, della dispersione e/o dell’abbandono, attraverso lo sviluppo delle competenze di base e trasversali, attraverso un approccio 9

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orientato alla personalizzazione. La scuola secondaria di primo grado per l’eterogeneità positiva della sua utenza di riferimento per età e contesi dei discenti è la dimensione più funzionale a politiche concrete di inclusione scolastica. Conseguentemente, la risorsa costituta dai docenti di sostegno potrà essere utilizzata per moduli disciplinari per piccoli gruppi a forte impronta laboratoriale, senza trascurare le efficaci opportunità di inclusione offerte dalle attività dell’indirizzo musicale. La relativa stabilità di organico per questo ordine di scuola e la consistenza non particolarmente numerosa dei gruppi classe può determinare una gestione più agevole del frazionamento del tempo di insegnamento in funzione e a supporto del tempo scuola. UN ESEMPIO DI MODELLO MODULARE SUL TEMPO NORMALE (CON MODULI DA 45 MINUTI) PER L’ATTIVAZIONE DI GRUPPI TRASVERSALI LABORATORIALI VARIABILI Il Modello prevede l’attività didattica dalle 8.15 alle 12.45 su cinque giorni (6 moduli da 45 minuti ogni giorno) o, in alternativa, dalle 8.15 alle 12 su 6 giorni (5 moduli da 45 minuti ogni giorno). L’intervallo orario previsto è indicativo e potrà essere variato in relazione ai diversi orari di entrata attivati per evitare situazioni di assembramento. Inoltre, il numero di moduli giornalieri potrà essere aumentato in relazione ai docenti di potenziamento disponibili, ai laboratori per l’integrazione che si potranno attivare. Ogni docente titolare di cattedra avrà a disposizione 24 Moduli da 45 minuti. Per ogni corso (tre classi) si può attivare un gruppo trasversale di laboratorio/atelier/di recupero/di approfondimento che potrà essere attribuito ai docenti assegnati al corso fino a un massimo di 24 moduli per docente. Per ogni classe, infatti, sono settimanalmente previsti 1350 minuti, suddivisi in 30 moduli da 45 minuti, con una disponibilità residua di 450 minuti settimanali, pari a ulteriori 10 moduli da 45 minuti. Ogni tre classi (un corso intero) si consegue una disponibilità di 1350 minuti settimanali (30 moduli da 45 minuti) che può essere utilizzata per le necessità orarie settimanali di un intero gruppo trasversale. Lo spazio da utilizzare: altro spazio disponibile nell’edificio scolastico o in altri edifici idoneo ad ospitare gruppi trasversali laboratoriali variabili. Ipotesi di orario settimanale a 30 ore con scaglionamento degli ingressi (scuola secondaria). IPOTESI DI ORARIO SETTIMANALE DI 30 ORE (42 MODULI DI 40’ + PAUSE) SENZA RIENTRI POMERIDIANI PRIMO GRUPPO DI CLASSI 8 – 8.40 8.40 – 9.20 Pausa 9.30 – 10.10 10.10 -10.50 10.50 – 11.30 pausa 11.40 – 12.20 12.20 - 13.00 10 SECONDO GRUPPO DI CLASSI 8.40 – 9.20 9.20 – 10.00 PAUSA 10.10 – 10.50 10-50 -11.30 11.30 – 12.10 Pausa 12.20 – 13.00 13.00 – 13. 40 42 moduli da 40 minuti nei 6 giorni (le pause sono tempo scuola)

Vantaggi: 1. Entrate e uscite scaglionate 2. due pause per ogni gruppo in orari differenziati 3. arieggiamento delle aule ad ogni pausa 4. nessun rientro pomeridiano 5. possibilità maggiori di compresenze in quanto i docenti farebbero 24 moduli settimanali

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corrispondenti alle 18 ore

6. due intervalli per riposare gli occhi per gli studenti in Dad.

- Indicazioni Nazionali per il curriculo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo- Miur 2012 Le caratteristiche dell'ambiente di apprendimento descritte nelle Indicazioni Nazionali del 2012 rappresentano una condizione imprescindibile per lo sviluppo delle competenze degli allievi e pertanto si caratterizzano come una "prescrittività" implicita. L’integrazione delle discipline per spiegare la complessità della realtà, la costruzione di conoscenze e abilità attraverso l’analisi di problemi e la gestione di situazioni complesse, la cooperazione e l’apprendimento sociale, la sperimentazione, l’indagine, la contestualizzazione nell’esperienza, la laboratorialità, sono tutti fattori imprescindibili per sviluppare competenze, apprendimenti stabili e significativi, dotati di significato e di valore per la cittadinanza. Tutto ciò richiede l’adozione di un curricolo di istituto verticale, che assuma la responsabilità dell’educazione delle persone da 3 a 14 anni in modo unitario e organico, organizzato per competenze chiave, articolate in abilità e conoscenze e riferito ai Traguardi delle Indicazioni. Le caratteristiche dell’ambiente di apprendimento funzionale allo sviluppo delle competenze sono ben descritte nelle Indicazioni 2012, proprio nella parte ad esso dedicata, nel capitolo: "La scuola del primo ciclo": (…) “Una buona scuola primaria e secondaria di primo grado si costituisce come un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni. A tal fine è possibile indicare, nel rispetto dell’autonomia delle scuole e della libertà di insegnamento, alcuni principi metodologici che contraddistinguono un’efficace azione formativa senza pretesa di esaustività.

L’acquisizione dei saperi richiede un uso flessibile degli spazi, a partire dalla stessa aula scolastica, ma anche la disponibilità di luoghi attrezzati che facilitino approcci operativi alla conoscenza per le scienze, la tecnologia, le lingue comunitarie, la produzione musicale, il teatro, le attività pittoriche, la motricità. (…)

Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti. (…)

Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, per fare in modo che non diventino disuguaglianze. (…)

Favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere il gusto per la ricerca di nuove conoscenze. (…)

Incoraggiare l’apprendimento collaborativo. Imparare non è solo un processo individuale. La dimensione sociale dell’apprendimento svolge un ruolo significativo. (…)

Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare ad apprendere”. (…)

Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa.” (…)

- Rapporto Eurydice2017/18, I quaderni Eurydice Italia 2018 “L'educazione alla cittadinanza mira a promuovere la convivenza armoniosa e a favorire lo sviluppo mutualmente proficuo delle persone e delle comunità in cui queste stesse vivono. Nelle società democratiche, essa aiuta gli studenti a diventare cittadini attivi, informati e responsabili, desiderosi e capaci di assumersi responsabilità per loro stessi e le loro comunità a livello nazionale, europeo e internazionale.” Le autorità educative di tutta Europa sono consapevoli della necessità di insegnare a bambine/i e ragazze/i come comportarsi responsabilmente, tenendo conto non soltanto del loro interesse personale ma anche di quello degli altri, incluse le comunità di cui fanno parte. Ritengono inoltre necessario insegnare alle/i bambine/i a comprendere il ruolo delle istituzioni, che sono fondamentali per il corretto funzionamento della società. Oltre alla Dichiarazione di Parigi (Commissione europea, 2015) e al Quadro delle competenze chiave, l'Unione Europea ha espresso il suo impegno a favore dell'educazione alla cittadinanza attraverso una serie di iniziative politiche.

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Il quadro concettuale si concentra su quattro aree di competenza dell'educazione alla cittadinanza (ovvero, aree relative a conoscenze, abilità e attitudini): Area 1: interazione efficace e costruttiva con gli altri, incluso lo sviluppo personale (fiducia in sé, responsabilità personale ed empatia); comunicazione e ascolto; cooperazione con gli altri Area 2: pensiero critico, inclusi ragionamento e analisi, alfabetizzazione mediatica, conoscenza, identificazione e utilizzo delle fonti. Area 3: agire in modo socialmente responsabile, inclusi rispetto della giustizia e dei diritti umani; rispetto degli altri esseri umani, delle altre culture e delle altre religioni; sviluppo di un senso di appartenenza; e comprensione delle problematiche relative all'ambiente e alla sostenibilità. Area 4: agire democraticamente, inclusi rispetto dei principi democratici; conoscenza e comprensione delle istituzioni, delle organizzazioni e dei processi politici; e conoscenza e comprensione dei concetti sociali e politici fondamentali. Si pone l'accento sugli studenti e sulle attività scolastiche, ma si prende atto che gli insegnanti svolgono un ruolo essenziale nel processo di apprendimento e si riconosce che le attività extra-scolastiche (come le visite di studio o il volontariato nell'ambito di progetti di comunità) possono contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell'educazione alla cittadinanza. Lo studio Eurydice 2017/18 ha confermato che l'educazione alla cittadinanza è parte dei curricoli nazionali dell'istruzione generale in tutti i paesi e ha confermato, inoltre, che essa è molto più del semplice insegnare agli studenti le istituzioni politiche o la storia di un paese. Nell'istruzione primaria, un'enfasi relativamente maggiore viene data all'insegnamento ai bambini dell'interazione efficace e costruttiva con gli altri, che include competenze relative allo sviluppo personale degli studenti e ai rapporti interpersonali. Le autorità educative iniziano a insegnare molto presto agli studenti più giovani come comportarsi con gli altri e come agire in modo socialmente accettabile e responsabile. La responsabilità personale implica quella di riflettere sulle proprie attitudini, imporsi un autocontrollo e sviluppare un senso di responsabilità per le proprie azioni − il che la rende anche una competenza socialmente utile. La seconda componente più comune in questa area di competenza a livello primario è "comunicazione e ascolto", che implica l'abilità di esprimere le proprie opinioni e di sostenerle con l'aiuto di argomentazioni, oltre che quella di ascoltare con rispetto le opinioni degli altri. Il pensiero critico è una componente essenziale dell'educazione alla cittadinanza. Prima di tutto, troviamo la capacità di riflettere in modo critico sulle questioni e la capacità di scegliere tra diverse opzioni, in particolare quando sono coinvolte considerazioni etiche (pensiero critico ed esercizio della capacità di giudizio). Circa la metà dei sistemi educativi riconosce l'alfabetizzazione mediatica, inclusa l'alfabetizzazione relativa ai social media e che riguarda il cyber-bullismo, come una competenza importante, inserendola nel curricolo. Promuovere la partecipazione è almeno importante tanto quanto la conoscenza delle istituzioni: nella scuola primaria, più della metà dei curricoli nazionali punta a instillare negli studenti il valore delle regole e la necessità di rispettarle.

- Documento del Comitato Genitori “Veronetta”

Il Comitato Genitori “Veronetta” evidenzia “la necessità di nuovi spazi all’aperto e al chiuso, da individuare

nel quartiere, per poter ospitare più gruppi di alunni/e, nel rispetto del distanziamento sociale, ai fini di:

- affiancare alle attività in presenza, attività multidisciplinari presso aree limitrofe del territorio (musei,

giardini, cinema, teatri, mercati, percorsi storico-naturalistici, ecc.) da intendersi come nuovi luoghi e

nuove modalità attive per l’insegnamento/apprendimento inteso come didattica diffusa

- valorizzare alcune esperienze in atto, come il progetto Cinema con Michele Aiello e il progetto Dante a

Verona con il registra e attore teatrale Alessandro Anderloni, intese come pratiche di didattica diffusa

capaci di tener vivo tra bambine/i il senso di Comunità e il valore della collaborazione.

- Affiancare ai docenti il supporto di operatori di cooperative, che godono della fiducia delle famiglie e

della scuola, come Aribandus, D-ArtT, Artedo, FabLab, ecc.

Nella stesura del progetto il comitato genitori ha fatto riferimento ad alcuni punti chiave, come:

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Apprendimento attivo

Attività extra-curricolari proposte dal territorio

Sensibilizzazione ambientale

Percorsi tematici specifici

Interdisciplinarietà e trasversalità dei saperi

Collaborazione e condivisione fra i plessi

Formazione e aggiornamento

Inclusione

Didattica in presenza

Autonomia

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PROGETTI SCUOLE DELL’INFANZIA

Progetto scuola dell’infanzia Coccinelle

Titolo PROGETTO:

Ri… Partire dal metodo Montessori: Cambiare prospettiva

Ogni bambino deve avere uno spazio per svolgere le attività.

Proposta:

• Dividere il gruppo classe seguendo le indicazioni delle linee guida del CTS • Modifica orario docenti • Supporto associazioni esterne per completamento giornata scolastica • Organizzazione pranzo • Utilizzo spazio interno scuola (giardino)ed esterno (centro storico, università, biblioteca, musei…) • Partecipazione alle proposte laboratoriali organizzate dalla biblioteca civica, polizia municipale e

associazione situate in centro. • Partecipazione al progetto Dante di plesso

Divisione gruppo classe:

• Attualmente le sezioni sono 2 (forse 1), se vengono divise in due gruppi si necessita di 4 spazi ( o due)

• 3 spazi sono in dotazione • Chiedere possibilità di utilizzare altra aula o corridoio

Tempo scuola:

• utilizzando associazione esterne (Aribandus) • Oppure di usufruire di 25 ore settimanali

Orario scuola: dalle 7,30 alle 16,00:

• Ingresso alternato di 4 gruppi • Orario apertura dalle 7,45 alle 8,45. In 60 minuti entrano 4 gruppi. • Uscita alternata in base all’orario di ingresso del mattino: • Dalle ore 12,45 alle ore 13,30.in 60 minuti escono 4 gruppi

Orario completo fino alle ore 16 utilizzando personale dell’associazione Aribandus

Primo gruppo: dalle 12,45 alle 15,30

Secondo gruppo: dalle 13,00 alle 15,40

Terzo gruppo: dalle 13,15 alle 15,50

Quarto gruppo: dalle 13,30 alle 16,00

2 ore e 40 minuti circa (per gruppo al giorno) a coperta di personale non della scuola

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Orario docenti

• In base ai gruppi di ingresso: • Dalle 7,45 alle 12,45 • Dalle 8,00 alle 13,00 • Dalle 8,15 alle 13,15 • Dalle 8,30 alle 13,30

Organizzazione pranzo:

• Chiedere a ditta esterna di consegnare il pranzo su lunch box per ogni singolo bambino • Utilizzare un carello per ogni gruppo e sistemare stoviglie in un apposito armadio in classe • Pranzo in classe • Utilizzo di tovaglioli e tovagliette di carta • Utilizzo giardino: • Strutturare il giardino per attività di (ogni gruppo ha uno spazio personale): - Orto - Cura delle piante - Cura del giardino (raccogliere foglie, togliere erbacce, dare acqua alle piante e fiori…)

Il giardino può essere utilizzato anche per attività motoria libera ed organizzata. Con materiali naturali

(legno-stoffa…)

Norme sanitarie:

• Bambini senza utilizzo mascherina • Docenti con dispositivi (mascherina e altro) • Utilizzo di gel lavamani in classe • Lavaggio di giochi periodico (vedere norme protocollo) • Lavaggio basi di appoggio periodico (vedere norme protocollo) • Utilizzo di detergente per pulire materiale metodo Montessori • Carta per asciugare mani con relativo porta carta sia in bagno che in classe

Progettazione didattica:

• Un gruppo metodologia Montessori con docente specializzato • Gli altri gruppi con iniziazione al metodo tenendo presente i principi del metodo e organizzazione

attività di vita pratica e sensoriale • Per tutti i gruppi si consiglia aggiungere anche metodo Siglo per alfabetizzazione emergente. • Inserimento nei vari contesti dei principi di cittadinanza e costituzione

Materiale mancante:

• Vasche di legno per orto giardino • Tavoli e sedie per i vari gruppi (vedere l’arredo presente a scuola) • Stoffe e altro materiale di recupero

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Progetto scuola dell’infanzia Preto

Titolo PROGETTO:

Nuovi percorsi da scoprire insieme

MOTIVAZIONE DEL PROGETTO I bambini di età inferiore ai sei anni hanno esigenze del tutto particolari, legate alla corporeità e al movimento: hanno bisogno di muoversi, esplorare, toccare. Il curricolo si basa fortemente sulla accoglienza, la relazione di cura, la vicinanza fisica e il contatto, lo scambio e la condivisione di esperienze. Pertanto, la prossima riapertura richiede l’adozione di misure particolarmente attente alla garanzia del rispetto delle prescrizioni sanitarie, oltre che alla qualità pedagogica delle relazioni. "La ripresa delle attività deve essere effettuata in un complesso equilibrio tra sicurezza, in termini di contenimento del rischio di contagio, benessere socio emotivo di studenti e lavoratori della scuola, qualità dei contesti e dei processi di apprendimento e rispetto dei diritti costituzionali alla salute e all’istruzione". La Scuola è da noi intesa come scambio, accoglienza della diversità, interculturalità e confronto, è il luogo in cui si apprende, si cresce, ci si prepara al domani, alla vita. In particolar modo nella Scuola dell'Infanzia si genera una convivialità relazionale intessuta di linguaggi affettivi emotivi. NUOVI BISOGNI POST COVID CURRICOLO IMPLICITO Per tutti i bambini frequentanti vanno riannodate esperienze bruscamente interrotte e vanno preparati al

nuovo incontro, coinvolgendoli gradualmente – considerata la loro tenera età – nella assunzione delle nuove

regole di sicurezza e di rispetto. "Ad esempio, il rito frequente dell’igiene delle mani, la protezione delle vie

respiratorie, la distanza di cortesia, potranno diventare nuove “routine” da vivere con serenità e gioiosità".

(Linee guida) “Alla luce delle disposizioni in seguito all’emergenza COVID-19, chiediamo di poter disporre di

risorse adeguate per:

a) arricchire le dotazioni di arredi, di attrezzature; (Allegato 1, pianta; Allegato 2 richiesta arredi) b) incremento numero insegnanti per la copertura delle 40 ore settimanali c) aumento delle figure e degli operatori/collaboratori per coprire l’intera giornata d) partecipare ad attività di informazione e formazione in servizio, sui protocolli sanitari e di sicurezza,

sugli aspetti organizzativi e sulle innovazioni didattiche possibili COMPETENZE Educazione alla cittadinanza: Il legame con l’ambiente avviene attraverso le relazioni e le azioni di ciascuno. Nei bambini l’attaccamento al luogo e il suo riconoscimento si costruiscono attraverso esperienze percettive gratificanti ed emozionanti. Avvieremo la costruzione di uno sguardo geografico partendo da ciò che ci sta attorno in una piccola parte di territorio, scoprendo i colori, i suoni, gli odori, le dimensioni. Ogni fatto, luogo o paesaggio può essere visitato e interpretato di volta in volta cogliendo aspetti diversi. Proponendo attività diversificate e proposte interessanti possiamo costruire nel tempo un equilibrio tra individuo e ambiente. PROGETTI Progetto accoglienza. Ottobre/novembre. Esperienze presso la Fattoria didattica (uscite a contatto con la natura) L'orto e i suoi prodotti e profumi. Gli insetti e in particolare la vita delle api. Osservazione e cura degli animali della fattoria. Tematiche che verranno sviluppate anche all' interno del nostro giardino durante il corso dell'anno. Salvaguardando il continuum con gli anni precedenti (acqua-terra-aria) si propone l'elemento "fuoco" come filo conduttore del progetto dal mese di gennaio/febbraio. Laboratori presso “Fattoria Giarol” legati al legno: escursione nel bosco, scoperta di piante selvatiche e di quelle che più si prestano ad essere raccolte per la realizzazione di manufatti avvicinandoci all' antica arte dell'intreccio.

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Cooperazione dei progetti con "Giarol Grande" o "Pleidi" o con altre associazioni del territorio attive nel la didattica per bambini della fascia di età3-6 anni. OBIETTIVI

Usare flessibilmente gli spazi, l’aula ma anche altri luoghi attrezzati che facilitino approcci operativi alla conoscenza come la produzione musicale, il teatro, le attività pittoriche, la motricità…

Esplorare e scoprire la realtà che ci circonda

Collaborare per scopi comuni, sostenere l’altro attraverso esperienze di peer tutoring DOCUMENTAZIONE ATTIVITÀ

Foto delle esperienze in uscite e all’aperto

Cartelloni e pannelli murali nei quali compare la cronistoria delle attività

Compilazione di una cronaca giornaliera e raccolta di un “campionario” delle attività METODOLOGIA Il presupposto del nostro progetto è la considerazione che ogni nuova esperienza proposta ai bambini dovrà intendersi come scoperta di spazi conosciuti e non all’interno della scuola, all’esterno, nel suo giardino e territorio… Le esperienze nel piccolo gruppo potranno allora diventare occasione di osservazione del giardino, di ambienti naturali e dei tesori del territorio,

Manipolazione di materiali naturali strutturati e di recupero, per realizzare le rielaborazioni delle uscite e delle esperienze all’aperto

Attività concrete come l’orto o giochi motori esplorativi anche in possibili nuovi luoghi visitati (Area Poggi, Corte Giarol…)

Tutoraggio grande-piccolo nelle esperienze di uscita e di cura degli ambienti, spazi…

Lettura di libri all’aperto e rielaborazione, drammatizzazione in spazi aperti

Giochi motori all’aperto, in giardino e in spazi attrezzati (tettoia) TEMPI - settembre-giugno DESTINATARI Circa 80 bambini iscritti; 8 sottogruppi di 10/12 bambini SPAZI PREESISTENTI

4 aule sezione

Un'aula biblioteca riconvertita in sezione

Un salone riconvertito in sezione

Giardino da riqualificare, transennare e attrezzare MANCANTI

Due Sezioni ESTERNI Suddivisione del giardino in quattro zone con staccionate in legno (distanziamento di un metro nelle parti in comune). ESPERIENZE/ATTIVITÀ

Esploriamo gli spazi della nostra bella scuola, dentro e fuori

Prendiamoci cura degli spazi, dei giochi e del giardino

Facciamo l’orto e prendiamoci cura di ciò che abbiamo piantato, seminato

Usciamo per vivere esperienze di cura all’esterno: Area Poggi, Corte Giarol…

Ascoltiamo letture in cerchio all’aperto

Drammatizziamo all’aperto e nei diversi spazi i racconti ascoltati

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Muoviamoci negli ambienti interni ed esterni con padronanza e disinvoltura, aiutando i compagni più piccoli all’autonomia

Verbalizziamo le esperienze nel cerchio dell’ascolto

Ascoltiamo musiche immersi nella natura, ascoltiamo i suoni della natura che ci circonda RISORSE UMANE Per la realizzazione del progetto e l’organizzazione giornaliera delle attività didattiche, si rendono necessarie, oltre alle 8 insegnanti titolari di sezione e 1 insegnante di sostegno, altro personale a copertura delle attività pomeridiane. Occorrono più collaboratori in orario contemporaneo per triage entrata dei bambini (gli ingressi scaglionati), per sorvegliare le 2 porte, per la pulizia e igienizzazione dei materiali e degli spazi. Orario personale docente e alunni

Ingresso alternato di 6 gruppi

Orario apertura dalle7.50 alle 9.00: in 70 minuti entrano 6 gruppi

Uscita alternata in base all’orario di ingresso del mattino Orario docenti in base ai gruppi di ingresso

Dalle 7.50 alle 12.50

Dalle 8.00 alle 13.00

Dalle 8.10 alle 13.10

Dalle 8.20 alle 13.20

Dalle 8.30 alle 13.30

Dalle 8.40 alle 13.40

STRUMENTI Computer, libri, audiovisivi, proiettore, foto, stereo, carta, cartoncino, colla, colori, forbici, ecc… materiale non strutturato VERIFICA E VALUTAZIONE Osservazione occasionale e sistematica:

dei comportamenti individuali e della interazione con il gruppo nelle uscite e nelle esperienze all’aperto

dei materiali e degli elaborati prodotti a livello individuale e di gruppo

delle conversazioni e delle rielaborazioni verbali spontanee

Compilazione griglie per fasce di età al fine di valutare i traguardi raggiunti per calibrare ed eventualmente ridefinire i percorsi e le proposte programmate.

ATTREZZATURE, STRUTTURE E ARREDI MANCANTI Strutture ludiche per giardino Cesti da muro gioco del basket. Tappeti "gioco campana" Palloni morbidi. Palette giardinaggio Carriole annaffiatoi Carrello porta giochi in metallo Cucinette per esterno Contenitori-vasche per giochi d'acqua Staccionata in plastica per dividere zona salone STRUTTURE Modulo abitativo adibito a sezione per creazione di spazio mancante Gazebo-tendone chiuso da installare nel cortile retrostante la scuola per riporre materiali e per svolgere attività di giardinaggio in caso di mal tempo. ARREDI Cassettiere con modulo con 15 cassettini

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2 armadi altezza 188, larghezza 90, profondità 45 4 panche con schienale per interno cm. 86x31,5x30h 3 cattedre cm. 56x56x45 27 armadietti spogliatoi cm.103x42x115 (priorità di 18) 8 armadietti spogliatoi per adulti da 1 posto cm. 32x50x180 8 panchine per esterno cm.120x40x30 4 tavoli da esterno per bambini cm.120x60x60 Staccionata in legno da giardino per suddividerlo in quattro zone.

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Progetto scuola dell’infanzia Sole Luna

Titolo PROGETTO:

Star bene, dentro e fuori. Piccoli gruppi, grandi spazi, nuove strade sul territorio

“L’educazione dei nostri ragazzi è il bene più prezioso della nazione”

UN HABITAT EDUCATIVO

“Le ragioni dell’emergenza e della sicurezza non devono comunque offuscare l’esigenza di un rinnovamento

radicale delle architetture scolastiche del nostro paese, coerenti con l’idea di benessere formativo, di

innovazione didattica, di qualità delle relazioni educative. Vorremmo una scuola dove tutti i soggetti

coinvolti sentono di poter abitare, perché la vita della scuola non è solo preparazione per il futuro, ma è

soprattutto “qui e ora”. I bambini trascorrono gran parte della loro esistenza a scuola e la scuola è in un

certo senso un loro habitat. Occuparsi della scuola come habitat significa occuparsi della qualità delle

esperienze che vi vengono fatte, vuol dire accogliere i bambini come persone nella loro unità mente-corpo-

affettività, significa riconoscere e promuovere la dignità di ognuno in ogni momento. Vorremmo spazi in

cui i bambini e i ragazzi possano abitare con il loro corpo e le loro menti, ma anche dove si stimoli lo spirito

esplorativo e di sperimentazione. Gli spazi dovranno essere pensati in modo da essere duttili, componibili

e multifunzionali per potersi adattare meglio agli itinerari didattici che si andranno a delineare con i diversi

gruppi di apprendimento dentro e fuori la scuola. Ripartire con la scuola di base: una riflessione per pensare

in grande e guardare oltre settembre”

Articolo Pubblicato in Tuttoscuola-Attualità 17 giugno 2020 Ripartire con la scuola di base: una riflessione

per pensare in grande e guardare oltre settembre

MOTIVAZIONE DEL PROGETTO

Partendo dal presupposto che la Scuola dell’Infanzia si basa sull’aspetto esperienziale, sull’apprendimento

attraverso il corpo, con una concezione olistica del bambino che lo porta ad una crescita equilibrata ed

armoniosa, la scuola rappresenta il luogo dell’incontro e della socializzazione, dell’autonomia e del

modeling. Dal momento che i luoghi all’interno di essa sono luoghi di contatto, il distanziamento sociale

nella Scuola dell’Infanzia non è praticamente possibile ovvero risultano inapplicabili le attuali prescrizioni,

(esempio mascherina) senza contatti si perderebbe la funzione educativa/didattica ed inclusiva che

identifica questo ordine di scuola. I bambini si toccano, sternutiscono, mettono le cose in bocca, ovvero

esplorano perché è nella loro natura apprendere attraverso l‘esperienza corporea.

Obiettivo 4. Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti;

(dai 17 obiettivi dell'agenda 2030)

Affinchè la Scuola sia sempre un’opportunità, un’occasione di crescita, di apprendimento, di

socializzazione, dove il tempo viene ampliato e valorizzato per permettere di osservare la crescita dei

bambini, viene proposto questo progetto di riconsiderazione degli spazi interni ed esterni e dei tempi, in

chiave di esperienze di cittadinanza attiva, attraverso la cura e il prendersi cura attivamente.

NUOVI BISOGNI POST COVID CURRICOLO IMPLICITO (far fronte a tutte le problematiche di sicurezza e di

prevenzione)

“In questo grado di scuola la centralità di ogni soggetto nel processo di crescita è favorita dal particolare

contesto educativo: è la scuola dell’attenzione e dell’intenzione, del curricolo implicito - che si manifesta

nell’organizzazione degli spazi e dei tempi della giornata educativa - e di quello esplicito che si articola nei

campi di esperienza. Questi mettono al centro dell’apprendimento l’operare del bambino, la sua corporeità,

le sue azioni, i suoi linguaggi.” (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Alla luce delle disposizioni in seguito all’emergenza COVID-19, chiediamo di poter disporre di risorse

adeguate per:

a) arricchire le dotazioni di arredi, di attrezzature (Allegato 1, pianta; Allegato 2 richiesta arredi);

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b) incremento numero insegnanti per la copertura delle 40 ore settimanali;

c) aumento delle figure e degli operatori/collaboratori per coprire l’intera giornata (Allegato 3 schema orari

e risorse umane);

d) partecipare ad attività di informazione e formazione in servizio, sui protocolli sanitari e di sicurezza, sugli

aspetti organizzativi e sulle innovazioni didattiche possibili.

COMPETENZE

“L’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che consentano di

apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme di

cooperazione e di solidarietà.”

TRAGUARDI

Costruzione di un’etica della responsabilità, avviare ad una scelta consapevole

Promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita, a partire dalla vita

quotidiana a scuola e dal personale coinvolgimento in routine consuetudinarie che possono riguardare la

pulizia e il buon uso dei luoghi, la cura del giardino o del cortile, la custodia dei sussidi

Favorire prime forme di partecipazione alle decisioni comuni, piccole riparazioni, l’organizzazione del

lavoro comune, ecc. (...) dalle Indicazioni Nazionali e nuovi scenari 2018

Condividere esperienze e giochi, utilizzare materiali e risorse comuni

Riconoscere i segni più importanti della cultura e del territorio…il funzionamento delle piccole comunità

e della città

Vivere pienamente la corporeità e percepirne il potenziale comunicativo ed espressivo

Maturare condotte che consentano una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola dalle

Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012

OBIETTIVI

Usare flessibilmente gli spazi, l’aula ma anche altri luoghi attrezzati che facilitino approcci operativi alla

conoscenza come la produzione musicale, il teatro, le attività pittoriche, la motricità…

Esplorare e scoprire la realtà che ci circonda

Collaborare per scopi comuni, sostenere l’altro attraverso esperienze di peer tutoring

DOCUMENTAZIONE ATTIVITÀ

Foto e registrazioni delle esperienze in uscite e all’aperto

Cartelloni e pannelli murali nei quali compare la cronistoria delle attività

CD e D.V.D fotografici contenenti le esperienze, le uscite…

Compilazione di una cronaca giornaliera e raccolta di un “campionario” delle attività

METODOLOGIA

Il presupposto del nostro progetto è la considerazione che ogni nuova esperienza proposta ai bambini

dovrà intendersi come scoperta di spazi conosciuti e non all’interno della scuola, all’esterno, nel suo

giardino e territorio… Le esperienze nel piccolo gruppo potranno allora diventare occasione di

osservazione del giardino, di ambienti naturali e dei tesori del territorio.

Manipolazione di materiali naturali strutturati e di recupero, per realizzare le rielaborazioni delle uscite

e delle esperienze all’aperto

Attività concrete come l’orto o giochi motori esplorativi anche in possibili nuovi luoghi visitati (Area Poggi,

Corte Giarol…)

Tutoraggio grande-piccolo nelle esperienze di uscita e di cura degli ambienti, spazi…

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Lettura di libri all’aperto e rielaborazione, drammatizzazione in spazi aperti

Giochi motori all’aperto, in giardino e in spazi attrezzati (tettoia)

TEMPI, DESTINATARI

settembre-giugno

4 sottogruppi di bambini (11 ciascuno)

SPAZI PREESISTENTI E NUOVI

2 aule sezione e salone attrezzato a sezione con interventi su arredi

Giardino da riqualificare, transennare, attrezzare

Tettoia sul retro e laterale dove poter vivere esperienze all’aperto anche con condizioni metereologiche

sfavorevoli (Allegato 4)

ESPERIENZE - ATTIVITÀ

Esploriamo gli spazi della nostra bella scuola, dentro e fuori

Prendiamoci cura degli spazi, dei giochi e del giardino

Facciamo l’orto e prendiamoci cura di ciò che abbiamo piantato, seminato

Usciamo per vivere esperienze di cura all’esterno: Area Poggi, Corte Giarol…

Ascoltiamo letture in cerchio all’aperto

Drammatizziamo all’aperto e nei diversi spazi i racconti ascoltati

Muoviamoci negli ambienti interni ed esterni con padronanza e disinvoltura, aiutando i compagni più

piccoli all’autonomia

Verbalizziamo le esperienze nel cerchio dell’ascolto

Ascoltiamo musiche immersi nella natura, ascoltiamo i suoni della natura che ci circonda

RISORSE UMANE

Per la realizzazione del progetto e l’organizzazione giornaliera delle attività didattiche, si rendono

necessarie, oltre alle 8 insegnanti titolari di sezione e 1 insegnante di sostegno, altro personale a copertura

delle attività pomeridiane con orario settimanale di 15 ore ciascuna (Allegato 3 orari e risorse umane).

Occorrono più collaboratori per triage in orario contemporaneo di entrata e uscita dei bambini per

scaglionare gli ingressi, sorvegliare le 2 porte di entrata e uscita, accompagnare i bambini nelle 3 rispettive

aule, sanificare e igienizzare spazi e materiali.

ORARIO personale docente

MODULO A

Tre insegnanti dalle 8.00 alle 13.00

Entrata bambini /e Uscita bambini/e

8.00 / 8.15 primo gruppo 12.15/12.30

8.15/8.30 secondo gruppo 12.30/12.45

8.30/8.45 terzo gruppo 12.45/13.00

MODULO B

Tre insegnanti dalle 8.30 alle 13.30

Entrata e Uscita con la stessa modalità: un gruppo ogni 15 minuti

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STRUMENTI

Materiali (vedi allegato) Computer, libri, audiovisivi, proiettore, foto, stereo, carta, cartoncino, colla, colori,

forbici, ecc…materiale non strutturato.

VERIFICA E VALUTAZIONE

Osservazione occasionale e sistematica:

dei comportamenti individuali e della interazione con il gruppo nelle uscite e nelle esperienze all’aperto

dei materiali e degli elaborati prodotti a livello individuale e di gruppo

delle conversazioni e delle rielaborazioni verbali spontanee

Compilazione griglie per fasce di età al fine di valutare i traguardi raggiunti per calibrare ed eventualmente

ridefinire i percorsi e le proposte programmate.

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PROGETTI SCUOLE PRIMARIE

Un percorso di outdoor learning alla scuola Primaria “G. Maggi”

GUARDIAMOCI INTORNO: NOI, GLI ALTRI E L’AMBIENTE

INTRODUZIONE DELL’ AMBITO DISCIPLINARE (tratto da parte introduttiva della disciplina geografia delle I.N. 2012 e dai Nuovi Scenari 2018)

Durante il periodo dell’emergenza ci sono state molte occasioni, seppure a distanza, per condividere riflessioni nelle frequenti interclassi di plesso, nel team, attraverso il dialogo con i genitori; è emerso forte il desiderio di riprendere la scuola in presenza con rinnovato entusiasmo e una maggiore apertura, per recuperare quel senso di comunità che abbiamo riscoperto proprio nel momento in cui ci è venuto a mancare. Si prevede di portare l’esperienza didattica anche fuori dalla scuola ossia al Giarol Grande e presso la scuola Sartori, con attività settimanali che coinvolgeranno a turno tutte le classi del plesso per l’intero anno scolastico. Uscire nel quartiere non sarà solo l’occasione per conoscere e scoprire il territorio in cui viviamo, ma anche un momento fondamentale per allacciare relazioni con persone esterne alla scuola, recuperare le dinamiche tra bambini e bambine, mutate con lo sdoppiamento delle classi e il distanziamento, “promuovere la convivenza armoniosa e favorire lo sviluppo mutualmente proficuo delle persone e delle comunità in cui queste stesse vivono”. NOI NEL TERRITORIO La scuola primaria Maggi sorge in un’area contigua al Parco dell’Adige Sud, dove è situata la Fattoria Didattica Giarol Grande si vuole: - promuovere la conoscenza e la valorizzazione di uno spazio verde così importante per il quartiere di Porto San Pancrazio; - identificare il territorio naturale come luogo di scoperte, di apprendimento finalizzato alla promozione del gusto per la ricerca di nuove conoscenze; - favorire il processo del problematizzare insostituibile nel portare gli alunni allo sviluppo del pensiero critico e originale. - vivere il territorio come ambiente educativo, utile a sviluppare competenze di cittadinanza responsabile. Il progetto comprende:

Una proposta di esplorazione dell’ambiente della fattoria;

Un percorso di conoscenza del territorio attraverso escursioni guidate e l’orienteering;

Un percorso di lavoro manuale in gruppo, per sperimentare l’arte dell’intreccio, dopo la raccolta del materiale nel bosco del Giarol.

NOI CON GLI ALTRI La scuola, come ambiente educativo e di apprendimento, è volta a favorire un’azione educativa legata all’inclusione. Si propone così, in collaborazione con la scuola speciale “Sartori”, presente nel quartiere di Porto San Pancrazio, un percorso laboratoriale rivolto agli alunni delle classi quarte e quinte della scuola Maggi. Laboratori basati sul fare, per sviluppare la dimensione pratica e sul sapere, per implementare il modello pedagogico-didattico. Il laboratorio, sviluppato insieme ai ragazzi della scuola speciale “Sartori”, favorirà negli alunni la valorizzazione dell’altro, le loro abilità e competenze, con ricadute positive sull’autostima e sul percorso scolastico e sociale.

Progetto “creAttivo” in collaborazione con la Scuola Sartori.

TRAGUARDI DI

SVILUPPO DELLA

COMPETENZA (tratti

dai Nuovi Scenari del

2018 per

l’Educazione alla

Cittadinanza e dalle

I.N. 2012 per la

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA

Apprende il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e

favorisce forme di cooperazione e di solidarietà.

Elabora idee e promuove azioni finalizzate al miglioramento continuo del

proprio contesto di vita, a partire dalla vita quotidiana a scuola e dal personale

coinvolgimento in routine consuetudinarie: pulizia e buon uso dei luoghi, la cura

del giardino o del cortile e degli spazi verdi della comunità.

Progetta e sperimenta, discute e argomenta le proprie scelte, osserva impara a

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disciplina geografia) raccogliere dati, negozia e costruisce significati, porta a conclusioni temporanee

e a nuove aperture la costruzione delle conoscenze personali e collettive.

SCIENZE

Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.

STORIA

Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti.

Riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita

GEOGRAFIA

L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando

riferimenti topologici e punti cardinali.

Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio.

ARTE E IMMAGINE

Produce varie tipologie di manufatti e rielabora in modo creativo con molteplici tecniche, materiali e strumenti.

Apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti dalla propria cultura e da culture diverse dalla propria.

ITALIANO

Partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione.

Ascolta e comprende testi orali "diretti" cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo.

Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre.

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

DEL PROGETTO

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO - EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA

Vivere momenti di benessere e positività in termini di motivazione,

apprendimento, collaborazione, partecipazione, inclusione.

Riscoprire il legame con l’ambiente in cui viviamo.

Assumere decisioni responsabili nella gestione del territorio e nella tutela

dell’ambiente, con un consapevole sguardo al futuro.

Valorizzare le diversità per trasformarle in risorse.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (classi prime e seconde)

SCIENZE

Riconoscere e descrivere le caratteristiche dell’ambiente della fattoria.

Utilizzare i cinque sensi nel percepire i dati dell’ambiente esplorato.

Riconoscere in altri organismi viventi, in relazione al loro ambiente, bisogni analoghi ai propri.

STORIA

Osservare l’ambiente per individuarne i cambiamenti nel tempo.

Organizzare le esperienze vissute e le conoscenze acquisite, in semplici schemi temporali.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (classi terze, quarte, quinte)

GEOGRAFIA

Conoscere il territorio attraverso l’approccio percettivo e l’osservazione diretta.

Orientarsi nel territorio utilizzando la bussola e i punti cardinali, anche in relazione al Sole.

ARTE E IMMAGINE - Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici e plastici. - Elaborare creativamente produzioni personali.

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- Usare e trasformare materiali per creare oggetti, ricercando soluzioni originali. - Familiarizzare con alcune forme di produzione artigianale appartenenti alla

propria e ad altre culture. ITALIANO

- Prendere la parola negli scambi comunicativi rispettando il proprio turno. - Interagire in modo collaborativo in una conversazione su argomenti di esperienza

diretta, formulando domande, dando risposte, chiedendo spiegazioni. - Comprendere consegne e istruzioni per l’esecuzione di attività. - Seguire istruzioni scritte per realizzare prodotti. - Ricostruire verbalmente le fasi dell’esperienza vissuta. - Ampliare il patrimonio lessicale ricettivo e produttivo riferito a nomi dei materiali

usati, qualità’ dei materiali, azioni con i diversi materiali… - Realizzare testi collettivi per relazionare sull’esperienza. - Produrre individualmente testi per raccontare l’esperienza personale. - Elaborare in gruppo testi regolativi collegati all’esperienza fatta.

L’AMBIENTE DI

APPRENDIMENTO: IL

LABORATORIO E

L’OUTDOOR

LEARNING (elementi

di innovazione

metodologica)

L’ambiente di apprendimento (outdoor learning e indoor learning) è rappresentato dal laboratorio un contesto naturale per stimolare le capacità di argomentare e il confronto fra pari:

il laboratorio è inteso sia come luogo fisico sia come momento in cui l’alunno è attivo nell’indoor learning

il laboratorio diventa una palestra per imparare a fare scelte consapevoli, a valutarne le conseguenze e quindi ad assumersene la responsabilità, aspetti anche questi centrali per l’educazione a una cittadinanza attiva e responsabile.

In questo progetto l’Outdoor learning diventa una risorsa pedagogica di un percorso scolastico formale, in cui le teorie e le pratiche educative (scolastiche ed extrascolastiche) sono connotate dalla centralità che viene riconosciuta all’ambiente esterno come luogo privilegiato della formazione (Farné, Agostini, 2014) L’apprendere in ambiente esterno permette al ragazzo di conoscere il territorio in cui vive. Considerare la città come aula significa innanzitutto, mettere a fuoco un progetto di lavoro sul contesto entro cui ripensare e sperimentare approcci interdisciplinari fin dalla classe prima così che le conoscenze siano il frutto di esperienze maturate intorno a progetti. Il territorio in cui abitiamo diventa un soggetto parlante che giorno dopo giorno, a ciascuno di noi, ricorda le scelte che facciamo, le relazioni che abbiamo, le azioni che costruiscono la nostra identità. Ma il paesaggio racconta anche coloro che ci hanno preceduto e che hanno contribuito a creare l’identità di quei luoghi prima di noi. Se noi siamo in un determinato modo è anche a causa di chi ha abitato quei luoghi nel passato, lasciando tracce tangibili che testimoniano il loro passaggio. Ricoeur nel libro La Memoria, la storia, l’oblio ci dice che “I luoghi della memoria funzionano inizialmente sul modo dei reminders, come indizi di richiamo, che offrono volta a volta un appoggio alla memoria che fallisce, una lotta nella lotta contro l’oblio, o meglio una muta supplenza della memoria morta. I luoghi restano come le iscrizioni, i monumenti, potenzialmente i documenti, mentre i ricordi trasmessi con la sola voce volano come le parole”.

CLASSI COINVOLTE Classi prime e seconde (Esploriamo la fattoria) Classi terze, quarte e quinte (Orienteering al Giarol Grande, L’arte dell’intreccio, Progetto “creAttivo”)

FASI del progetto Progettazione, monitoraggio, verifiche in itinere e al termine dell’anno scolastico.

TEMPI e SPAZI TEMPI: Si prevede una turnazione delle classi nelle uscite settimanali per l’intero anno scolastico, da due a quattro ore la settimana in relazione alle diverse attività e alle classi coinvolte. SPAZI: la scuola G. Maggi, ambiente esterno della fattoria e aula didattica, zona al Giarol Grande, bosco del Giarol situato nel Parco dell’Adige Sud, scuola Sartori. ORGANIZZAZIONE TEMPO SCUOLA Per garantire il distanziamento sociale si rende necessario formare gruppi classe con non più di 15-16 alunni, tenendo conto della capienza delle aule della scuola Maggi (7.20 x 6). Per quanto possibile, si cercherà di mantenere unita la sezione A (classe attualmente a 30

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ore e meno numerosa). Si ipotizza dunque di costituire 12 o 13 gruppi (con riferimento ai dati attualmente in nostro possesso: due gruppi con i 25 alunni di I B, tre gruppi misti con gli alunni delle quinte 22 V A + 23 V B, da valutare la divisione della II B). Auspicando di poter garantire l’orario attuale per gli alunni: Per gli alunni a TN (30 ore con due pomeriggi settimanali) 3 giorni con orario 8.15 – 12.55 2 giorni con orario 8. 15 – 16.15 (con mensa) Per gli alunni a TP (40 ore) PER UN TOTALE DI 36h 5 giorni con orario 8. 15 – 16.15 (con mensa) 5X30h+8X40h=470 ore alunni Servono* 21 INSEGNANTI A 22 ORE + 8 ORE + 1 PER COPRIRE A.A. Naturalmente se si riuscirà ad avere la mensa con personale esterno potremo recuperare un minimo di compresenza. *numero minimo per garantire la copertura oraria del tempo scuola degli alunni, senza un minuto di compresenza. Si auspica la presenza almeno di un potenziato per garantire la possibilità di effettuare le uscite e un minimo di garanzia in caso di assenza di

un’insegnante. In seconda ipotesi: Per riuscire a mantenere il più possibile inalterato il tempo scuola, garantire la copertura di tutti i gruppi e la continuità nell’insegnamento, si ipotizza una scansione oraria in moduli da 50’. La ricreazione è calcolata a parte e stabilita in 20 minuti. Per gli alunni a TN con un pomeriggio settimanale: 27 moduli + ricreazioni + 1 mensa PER UN TOTALE DI 26h DI TEMPO SCUOLA (attualmente 30 ore) 4 giorni con orario 8.15 – 12.45 1 giorno con orario 8. 15 – 16.15 (con mensa) Per gli alunni a TP con quattro pomeriggi settimanali: 33 moduli + ricreazioni + 4 mense PER UN TOTALE DI 36h 30’ DI TEMPO SCUOLA (attualmente 40 ore) 1 giorno con orario 8.15 – 12.45 4 giorni con orario 8. 15 – 16.15 (con mensa) Il tempo mensa è ipotizzato di 1h 50’ (mensa e ricreazione prima o dopo il pranzo) per garantire la possibilità di poter fare due turni tutti i giorni. L’attività didattica viene sospesa per tutti alle 12.45; gli alunni che vanno a casa escono, il gruppo del primo turno va in mensa, il gruppo del secondo turno scende in cortile. Terminato il primo turno i due gruppi si scambiano. LA COPERTURA DELLA PAUSA MENSA DALLE 12.45 ALLE 14.35 DOVRÀ ESSERE GARANTITA DA PERSONALE ESTERNO. Per le articolazioni specifiche successive, si rimanda al dettaglio che si preciserà in un secondo momento, quando si avrà certezza dei numeri effettivi dei docenti in servizio presso il plesso Maggi.

ATTIVITÀ - Escursione guidata nella fattoria. - Visita all’orto e conoscenza dei suoi prodotti. - Esperienze sensoriali - Osservazione di una colonia di api da arnia didattica a favo naturale. - Avvicinamento degli animali. - Escursione nel bosco del Giarol - Presentazione di temi della geografia quali l’orientamento e la geolocalizzazione. - Esplorazione dell’ambiente. - Utilizzo di carte geografiche e della bussola. - Prove pratiche di orienteering sul campo - Giochi e attività di gruppo con tecniche di intreccio. - Realizzazione di manufatti con materiali diversi.

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RISORSE UMANE E

MATERIALI

- Insegnanti della scuola primaria “Maggi” - Insegnanti della scuola speciale “Sartori” - I ragazzi della scuola speciale “Sartori” - Esperti esterni - Enti e/o associazioni del territorio - Personale educativo esterno per mensa e ricreazione dopo mensa - Richiesta insegnanti in più dell’organico di fatto per la realizzazione del progetto e mantenere l’orario attuale: 5 insegnanti (17 organico di diritto + 5 organico di fatto)

VERIFICHE E

VALUTAZIONE

(Indicare le tipologie

di verifiche)

COMPITO AUTENTICO: (esempi di possibili compiti autentici)

Per le classi terze e quarte: organizzare una caccia al tesoro nel bosco del Giarol.

Per le classi quinte: disegnare la mappa per la caccia al tesoro nel bosco del Giarol con definizione delle indicazioni, utilizzando i punti di riferimento.

Progettare e realizzare un piccolo manufatto, da regalare alla famiglia in occasione di…;

Altro da definire Formalizzare la documentazione degli alunni

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Scuola Primaria “A.MASSALONGO” ( a indirizzo Montessori)

LA SCUOLA FUORI DALLA SCUOLA, ALLA SCOPERTA DEL TERRITORIO

“RIPARTIRE DA VERONETTA”

Progetto educativo-didattico interdisciplinare Itinerari di cittadinanza e costituzione attraverso la vita del quartiere nello spazio e nel tempo

INTRODUZIONE dell’/degli AMBITO/I DISCIPLINARE/I (tratto da parte introduttiva della disciplina geografia delle I.N. 2012 e dai Nuovi Scenari 2018)

Il progetto nasce dall’esigenza di far recuperare ai nostri alunni e alle nostre alunne: il tempo della scuola mancata (v.”P.I.A.”); il tempo di condividere le esperienze di apprendimento e di vita scolastica insieme, pur distanziati; la qualità della relazione educativa e didattica. Si assumono le norme di distanziamento anti-contagio e si prepara un progetto che rispetti i requisiti necessari per realizzare queste finalità. Nell’intenzione di perseguire le finalità educative e formative di “cittadinanza attiva, partecipata e consapevole” (Indicazioni nazionali e nuovi scenari per l’attuazione dell’Agenda 2030 dell’ONU), in questo tempo di ripresa delle attività si riconosce l’esigenza di stendere un piano educativo specifico e al contempo di ampio respiro. Si tratta, nell’operatività quotidiana di

connotare la scuola come un laboratorio-officina permeabile con il territorio circostante e come luogo di rielaborazione delle esperienze;

sviluppare un percorso interdisciplinare conoscitivo ed esplorativo del quartiere Veronetta come opportunità di crescita dei bambini e delle bambine

riconfigurare la rete degli apprendimenti secondo aree di contenuto vicine alla loro vita e in modo che bambine e bambini possano trovarvi gli stimoli per organizzarvi sempre più articolate attività (P.Mottana – La gaia educazione).

A tale scopo i docenti considerano delle macro aree o itinerari, con particolare riferimento al quartiere, ai contatti e ai legami con le sue componenti (P. Mottana, G. Campagnoli – Educazione diffusa), da adattare alla vita dei bambini: 1. Area della natura 2.Area del servizio inteso come educazione all’aiuto, al servizio, alla cura e alla solidarietà 3.Area del lavoro inteso come il “fare”, l’”operare”, il produrre in prima persona e nelle botteghe, o nell’orto; 4.Area della cultura simbolica, ad esempio le arti; 5.Area del corpo per esperienze corporee, arti circensi, marziali, attività di meditazione;

6.Area del Piano cosmico nella prospettiva di Maria Montessori ossia “Vedo con le mie mani”.

TRAGUARDI DI

SVILUPPO DELLA

COMPETENZA (tratti

dai Nuovi Scenari del

2018 per

l’Educazione alla

Cittadinanza e dalle

I.N. 2012 per la

disciplina geografia)

UTILI ANCHE PER LA

DESCRIZIONE DEL

PROFILO

FORMATIVO)

COMPETENZE EUROPEE E DI EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA Il progetto, trasversalmente e in modo diffuso, contribuisce al raggiungimento delle seguenti COMPETENZE CHIAVE EUROPEE:

La comunicazione nella madrelingua e in italiano L2 come la capacità di esprimere e

interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione

orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguatamente

e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali

istruzione e formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero.

La competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità e alla disponibilità a usare l’insieme

delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda sapendo

identificare le problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati.

Imparare a imparare è l’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio

apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello

individuale che in gruppo. Questa competenza comprende la consapevolezza del proprio processo di

apprendimento e dei propri bisogni, l’identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di

sormontare gli ostacoli per apprendere in modo efficace. Questa competenza comporta l’acquisizione,

l’elaborazione e l’assimilazione di nuove conoscenze e abilità come anche la ricerca e l’uso delle

opportunità di orientamento.

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA

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Sviluppa modalità consapevoli di esercizio della convivenza nel piccolo gruppo e in classe,

Apprende le regole del vivere e del convivere e compie scelte autonome e feconde, quale risultato di un confronto continuo della progettualità dell’alunno con i valori che orientano la comunità e società in cui vive.

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

DEL PROGETTO

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO - EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA

Vivere momenti di benessere e positività in termini di motivazione, apprendimento, collaborazione, partecipazione, inclusione.

Porsi in relazione con il territorio, considerandolo come luogo educativo importante da abitare e con cui è necessario costruire reti sociali.

Riscoprire il legame con l’ambiente in cui viviamo.

Apprendere regole e valori della comunità scolastica e del contesto sociale in cui vive.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CURRICOLARE Si fa riferimento agli obiettivi di apprendimento individuati in ciascuna disciplina del Curricolo verticale elaborato all’interno dell’Istituto Comprensivo.

L’AMBIENTE DI

APPRENDIMENTO:

IL LABORATORIO E

L’OUTDOOR

LEARNING (elementi

di innovazione

metodologica)

L’ambiente di apprendimento (outdoor learning e indoor learning) è rappresentato dal laboratorio un contesto naturale per stimolare le capacità di argomentare e stimolare il confronto fra pari:

il laboratorio è inteso sia come luogo fisico sia come momento in cui l’alunno è attivo nell’indoor learning

il laboratorio diventa una palestra per imparare a fare scelte consapevoli, a valutarne le conseguenze e quindi ad assumersene la responsabilità, aspetti anche questi centrali per l’educazione a una cittadinanza attiva e responsabile.

In questo progetto l’Outdoor learning diventa una risorsa pedagogica di un percorso scolastico formale, in cui le teorie e le pratiche educative (scolastiche ed extrascolastiche) sono connotate dalla centralità che viene riconosciuta all’ambiente esterno come luogo privilegiato della formazione (Farné, Agostini, 2014) L’apprendere in ambiente esterno permette al ragazzo di conoscere il territorio in cui vive. Considerare la città come aula significa innanzitutto, mettere a fuoco un progetto di lavoro sul conteso entro cui ripensare e sperimentare approcci interdisciplinari fin dalla classe prima così che le conoscenze siano il frutto di esperienze maturate intorno a progetti. Il territorio in cui abitiamo diventa un soggetto parlante che giorno dopo giorno, a ciascuno di noi, ricorda le scelte che facciamo, le relazioni che abbiamo, le azioni che costruiscono la nostra identità. Ma il paesaggio racconta anche coloro che ci hanno preceduto e che hanno contribuito a creare l’identità di quei luoghi prima di noi. Se noi siamo in un determinato modo è anche a causa di chi ha abitato quei luoghi nel passato, lasciando tracce tangibili che testimoniano il loro passaggio. Ricoeur nel libro La Memoria, la storia, l’oblio ci dice che “I luoghi della memoria funzionano inizialmente sul modo dei reminders, come indizi di richiamo, che offrono volta a volta un appoggio alla memoria che fallisce, una lotta nella lotta contro l’oblio, o meglio una muta supplenza della memoria morta. I luoghi restano come le iscrizioni, i monumenti, potenzialmente i documenti, mentre i ricordi trasmessi con la sola voce volano come le parole”.

CLASSI COINVOLTE Classi dalla prima alla terza dell’indirizzo M. Montessori Classi quarta e quinta

FASI del progetto Progettazione, monitoraggio, verifiche in itinere e al termine dell’anno scolastico.

TEMPI e SPAZI TEMPI Il Consiglio di Interclasse - verbale del 17/06/2020 - ha concordato di garantire il vigente tempo scuola di 40 ore settimanali e di mantenere invariate le unità orarie di 60 minuti. Attività didattiche: 8.15-12:15 e 13:45-16-15 (4h+2h30’) Tempo mensa e ricreazione: 12:15-13:45 (1h30’) Tuttavia, per guadagnare risorse-tempo, nell’intenzione di realizzare quelle azioni didattiche e laboratoriali di recupero/potenziamento, si ritiene necessario ricorrere all’impiego di personale educativo esterno durante il tempo mensa e ricreazione post

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prandiale, per 90 minuti al giorno, 12.15 -13.45. Questo tempo può essere mutuato in uguale tempo di compresenza giornaliero in ciascuna delle cinque classi e distribuito tra esse in modo equo, anche in forma modulare, nel corso dell’anno. Per le articolazioni specifiche successive e le debite rendicontazioni, si rimanda al dettaglio che si preciserà in un secondo momento, quando si avrà certezza dei numeri effettivi dei docenti in servizio nel plesso Massalongo. SPAZI Sono coinvolti gli spazi di: scuola Massalongo, piazza S. Toscana e piazza Isolo; i giardini del quartiere, i bastioni di Porta Vescovo e delle Maddalene, S.Marta e il Parco delle Mura, le Porte, Palazzo Pompei e il museo di Storia Naturale, negozi, botteghe e laboratori artigianali, la Casa di Ramia, l’Adige.

ATTIVITÀ Azioni outdoor – visite nel quartiere – azioni all’aperto: - Attività di esplorazione e conoscenza del quartiere Veronetta attraverso gli elementi naturali, antropici e artificiali che la caratterizzano: il fiume, i parchi, i giardini e la vegetazione, le strade, le vie, la loro storia ed evoluzione; i mercati di S.Toscana e Piazza Isolo; l’arte, i monumenti, i palazzi storici, i giardini, il Parco delle Mura, le Porte, le storie, le leggende, il Carnevale e le curiosità legate a Veronetta. Azioni indoor – nel quartiere, - Attività di esplorazione e conoscenza delle attività commerciali storiche e dei negozi etnici, delle botteghe e dei laboratori artigianali. Conoscenza di musei e chiese, di palazzo Pompei e il museo di Storia Naturale con le sue collezioni, Casa di Ramia. - Attività che si svolgono al chiuso e a scuola in spazi congrui: classi divise in gruppi, nel rispetto delle regole sul distanziamento. - Lezioni di consolidamento e approfondimento dei contenuti appresi durante le uscite nelle diverse macro-aree: linguistica, interculturale, tecnico-scientifica, logico-matematica, del Piano cosmico nella prospettiva di Maria Montessori, “Vedo con le mie mani”. - Attività di Laboratorio di: lingua italiana e lingua inglese, scienze (studio dei fossili, ricerche, esperimenti sull’acqua); espressivo-simboliche e artistiche (acquerello, ceramica, poesia, canto, danza, drammatizzazione), attività corporee (quali rafting sull’Adige o giochi del circo) Altre proposte: -Visite didattiche guidate da esperti (es. Tempio di Minerva a Marano di Valpolicella; Ipogeo di S. Maria in Stelle); -Specifico percorso sull’elemento acqua: l’Adige e l’influenza del suo passaggio nel territorio di Veronetta, i mulini, le botteghe, le piene (gli interrati e il relativo cambio della toponomastica nel quartiere)

RISORSE UMANE E

MATERIALI

Possibili collaborazioni che non richiedono finanziamenti Alcuni genitori esperti in vari settori hanno dato la loro disponibilità a mettere in campo gratuitamente le loro competenze per realizzare parti del progetto o per supportare azioni di raccordo con enti e associazioni che possono intervenire nel progetto senza oneri per l’istituzione scolastica (Es. A.LI.VE. per i laboratori musicali, Ludica Circo, Fevoss per area del servizio civile) Possibili collaborazioni che richiedono finanziamenti: - Personale educativo esterno durante il tempo mensa e ricreazione post prandiale, per 90 minuti al giorno. - Esperti esterni di laboratori tecnico-scientifici e di sostenibilità ambientale (es. Reinventore, Pleiadi, Legambiente, FAI, Italia Nostra, Punto in Movimento). - Esperti esterni per laboratori artistico-artigianali. - Insegnanti di potenziato in più richiesti nell’organico di fatto, nel numero di tre (3) a tempo intero, 22h frontali ciascuno. Materiali: armadietti personali per alunni e alunne, n.100

VERIFICHE E

VALUTAZIONE

Verranno predisposte rubriche valutative sulle competenze interessate, recanti i criteri, gli indicatori e i livelli di padronanza raggiunti. Alle competenze richieste dal progetto si annovereranno in particolare quelle relative alla cittadinanza responsabile e al “fare”.

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Un percorso di outdoor learning in classe I, II E III scuola Primaria B. Rubele

Ambiti coinvolti: scientifico, linguistico e della geo-storia

Titolo: La scuola in città con la TOPONOMASTICA

INTRODUZIONE DELL’ AMBITO DISCIPLINARE (tratto da parte introduttiva della disciplina geografia delle I.N. 2012 e dai Nuovi Scenari 2018)

La geografia rappresenta una “cerniera” tra le discipline umanistiche e quelle scientifiche; essa utilizza metodi e linguaggi che la accomunano alle scienze e alla matematica, tuttavia spiega l’interazione tra l’uomo e il proprio ambiente di vita, le scelte delle comunità, le migrazioni e ciò la accomuna all’ambito antropologico e sociale. Consente di:

- Sviluppare competenze relative alla cittadinanza attiva, come la consapevolezza di far parte di una comunità territoriale organizzata. (...)

- Conoscere e valorizzare il patrimonio culturale ereditato dal passato, con i suoi “segni” leggibili sul territorio, studiare il paesaggio, contenitore di tutte le memorie materiali e immateriali, anche nella loro proiezione futura.

- Progettare azioni di salvaguardia e di recupero del patrimonio naturale e culturale affinché le generazioni future possano giovarsi di un ambiente sano. (…)

- Formare persone autonome e critiche, che siano in grado di assumere decisioni responsabili nella gestione del territorio e nella tutela dell’ambiente, con un consapevole sguardo al futuro.”

TRAGUARDI DI

SVILUPPO DELLA

COMPETENZA (tratti

dai Nuovi Scenari del

2018 per

l’Educazione alla

Cittadinanza e dalle

I.N. 2012 per la

disciplina geografia)

UTILI ANCHE PER LA

DESCRIZIONE DEL

PROFILO

FORMATIVO)

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA

Sviluppa la consapevolezza di far parte di una comunità territoriale organizzata, conosce il patrimonio culturale e studia il paesaggio come contenitore di memorie materiali e immateriali, progetta azioni di salvaguardia e di recupero del patrimonio naturale

Progetta e sperimenta, discute e argomenta le proprie scelte, osserva impara a raccogliere dati, negozia e costruisce significati, porta a conclusioni temporanee e a nuove aperture la costruzione delle conoscenze personali e collettive.

GEOGRAFIA

L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici

Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.

Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie).

ITALIANO La lingua italiana rappresenta un’altra “cerniera” tra le discipline artistiche e scientifiche fin dall’inizio perché consente lo sviluppo delle competenze culturali di base. Per questo, il “compito specifico del primo ciclo è quello di promuovere l’alfabetizzazione di base attraverso l’acquisizione dei linguaggi e dei codici che costituiscono la struttura della nostra cultura…Si tratta di una alfabetizzazione culturale e sociale che include quella strumentale, da sempre sintetizzata nel “leggere, scrivere e far di conto” e la potenzia attraverso i linguaggi e i saperi delle varie discipline” (Indicazioni Nazionali pag 24) Consente di: *Esercitare il diritto costituzionale di padroneggiare gli apprendimenti di base; *promuovere l’inclusione sociale e la partecipazione democratica; *valorizzare le proprie diversità *superare situazioni di svantaggio attraverso l’acquisizione solida di saperi irrinunciabili che creino percorsi vincenti di inclusione sociale e culturale. È importante sottolineare come, questo tipo di approccio sia fondamentale anche per l’inclusione dei bambini e bambine disabili o con disturbi specifici di apprendimento (DSA). È dai tempi della legge 517 che, pensando alle modalità di partecipazione possibile dei più fragili, si selezionano i nuclei fondanti irrinunciabili in ogni disciplina e diventano più chiare le modalità di attivare più percorsi didattici diversi e integrati su misura di tutte e tutti.

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Considerare la lingua italiana in quanto “cerniera” tra le discipline artistiche e scientifiche, oltre che essere un’accezione fondata dal punto di vista storico fin dall’invenzione della scrittura, evita due rischi “…sul piano culturale, quello della frammentazione dei saperi; sul piano didattico quello dell’impostazione trasmissiva” (Indic.Naz pag25) Anche qui il lavoro sulla TOPONOMASTICA può diventare il collante dialogico fra discipline apparentemente distanti ma in realtà costantemente intrecciate; non solo perché favorisce l’esplorazione e la scoperta dei luoghi in cui si trova l’edificio scolastico ma perché sollecita bambine e bambini ad andare oltre quell’edificio, a sconfinare, a porre domande, a individuare problemi, a metterli in memoria attraverso la scrittura, a cercare soluzioni creative mettendo in gioco le proprie abilità artistiche( spesso eccellenti nei disabili), a misurarsi con soluzioni geometrico/ matematiche nell’osservare esempi di pavimentazione, a inventare soluzioni facendo i conti con superfici e spazi esterni. Lo studio dei luoghi e dei loro nomi favorisce attività didattiche intese come laboratori e dunque una didattica attiva e diffusa: la scuola si “sperimenta”, esce dai suoi confini formali per atterrare in un quartiere/ laboratorio in cui si impara a pensare, a fare ricerca, ad argomentare a discutere, a co-progettare. TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLA COMPETENZE LINGUISTICHE alla fine del 2^ anno della Primaria *Sa partecipare a scambi comunicativi con le compagne e i compagni rispettando il proprio turno e argomentando con pertinenza;

* Legge e comprende semplici testi cogliendone le informazioni principali;

* Capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio

* Scrive semplici testi coerenti e legati all’esperienza

MATEMATICA La Matematica dà strumenti per descrivere scientificamente il mondo affrontando problemi autentici e significativi nella vita quotidiana (“Togli i numeri alle cose, e tutte periranno” diceva Sant’Agostino) ma ha anche un suo linguaggio e un suo codice logico specifico con cui è fondamentale familiarizzare fin dal primo ciclo. E’ anche una disciplina che fin dalla classe prima deve intrecciarsi con le altre, in primis con l’italiano perché si possa sviluppare la capacità di comunicare, argomentare, discutere, essere permeabili alle osservazioni altrui, saper comprendere e cambiare punti di vista. Questo intreccio è fondamentale per realizzare il percorso di riconoscimento della “cittadinanza” per tutti e tutte, nativi migranti compresi. Lo studio del quartiere e in particolare la sua Toponomastica, offre spunti interessantissimi fin dai primi giorni di scuola: non solo per l’infinità di stimoli di compiti di realtà ( numeri civici pari e dispari lungo tutte le vie di Veronetta, forma triangolare del giardino della Giarina, numero romano scritto sul muro in entrata della scuola…altezza a cui era arrivato l’Adige nell’esondazione del 1882) ma per l’intreccio immediato con le altre discipline: l’italiano, la storia , la geografia, le scienze…Attraverso lo studio della Toponomastica la matematica viene recepita come disciplina piena di senso dietro facendo in modo che i bambini e le bambine sviluppino, fin da subito, un atteggiamento positivo nei confronti di una disciplina considerata spesso “ostica”.( A tal proposito è interessante il lavoro di studio condotto da Marta Fandino sulle misconcezioni matematiche che i bambini e le bambine si portano dietro come effetto di una scolarizzazione e di una formalizzazione che distruggono le loro capacità logiche e minano la fiducia nelle loro competenze esperenziali- vedi l’idea che la moltiplicazione “ aumenti “ sempre il numero da moltiplicare / e le risposte dei bambini nell’Invalsi 2008 al problema senza operazioni “ Il passo più lungo” ) TRAGUARDI - Legge e comprende semplici situazioni matematiche in ambiti di realtà

- Conta in modo progressivo e regressivo

- Comprende il senso delle 4 operazioni matematiche come operazioni inverse (una fa…l’altra disfa)

- Costruisce ragionamenti sapendo argomentare scientificamente le proprie idee (esempio 1.000 si scrive così perché… quel giardino ha forma triangolare perché...)

SCIENZE

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Le Scienze rappresentano un anello fondamentale nell’intreccio delle discipline per una DIDATTICA DIFFUSA perché fondate su un metodo d’indagine, sull’osservazione dei fatti e sulla loro interpretazione così che si pongono le basi fin dall’inizio per un modo scientifico di guardare ed esplorare il mondo. Anche qui la TOPONOMASTICA può diventare il contenitore di un approccio scientifico e via via sempre più rigoroso all’osservazione dei fenomeni. Consente di utilizzare ambienti vicini alla scuola come laboratori da cui scaturiscono osservazioni e descrizioni. TRAGUARDI

Sviluppa atteggiamenti di curiosità che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere

Esplora i fenomeni con approccio scientifico

Trova da varie fonti (libri/ internet/ osservazione di fenomeni naturali/) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano

Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico e verso i luoghi del quartiere che esplora

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

DEL PROGETTO (AL

TERMINE DELLA

CLASSE 3^ da

SCEGLIERE)

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO - EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA

Vivere momenti di benessere e positività in termini di motivazione, apprendimento, collaborazione, partecipazione, inclusione.

Porsi in relazione con il territorio, considerandolo come luogo educativo importante da abitare e con cui è necessario costruire reti sociali.

Riscoprire il legame con l’ambiente in cui viviamo.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO: GEOGRAFIA

Leggere e interpretare la pianta dello spazio vicino.

Conoscere il territorio circostante attraverso l’approccio percettivo e l’osservazione diretta.

Individuare e descrivere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i paesaggi dell’ambiente di vita del quartiere e della città.

Comprendere che il territorio è uno spazio organizzato e modificato dalle attività umane.

Riconoscere, nel proprio ambiente di vita, le funzioni dei vari spazi e le loro connessioni, gli interventi positivi e negativi dell’uomo e progettare soluzioni, esercitando la cittadinanza attiva.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO: ITALIANO

Ascolto e parlato * Comprendere l’argomento e le informazioni principali dei discorsi affrontati in classe

* Comprendere e dare semplici istruzioni su un gioco o un’attività conosciuta * Ricostruire verbalmente le fasi di un’esperienza vissuta nel contesto del laboratorio di Toponomastica Lettura * Leggere testi semplici narrativi, descrittivi, informativi individuando le informazioni principali

* Prevedere il contenuto di un testo semplice in base a titolo e/o immagini

*Leggere semplici testi di divulgazione per ricavarne informazioni

* Comprendere “l’intenzione comunicativa “di testi di tipo diverso (insegne di negozi/ pubblicità/nomi di vie , piazze, ponti) Scrittura *Acquisire le capacità manuali, percettive, cognitive necessarie per l’apprendimento della scrittura

* Scrivere sotto dettatura curando l’ortografia

*Produrre semplici testi connessi con le attività di laboratorio proposte

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L’AMBIENTE DI

APPRENDIMENTO: IL

LABORATORIO E

L’ambiente di apprendimento (outdoor learning e indoor learning) è rappresentato dal laboratorio geografico un contesto naturale per stimolare le capacità di argomentare e stimolare il confronto fra pari:

il laboratorio è inteso sia come luogo fisico sia come momento in cui

* Comunicare con frasi semplici e coerenti le proprie ipotesi Riflessioni sugli usi della lingua * Prestare attenzione alla grafia delle parole nei testi e applicare le conoscenze ortografiche nella propria produzione scritta

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO: MATEMATICA NUMERI - Contare in senso regressivo e progressivo

- Conoscere la differenza fra numeri pari e dispari

- Eseguire mentalmente semplici calcoli usando strategie condivise

- Eseguire semplici calcoli scritti usando correttamente i cambi

- Saper scegliere l’operazione adeguata per risolvere un problema SPAZIO E FIGURE - Saper eseguire un semplice percorso partendo da una descrizione verbale o da un disegno

- Saper dare istruzioni a un compagno perché compia un percorso desiderato

- Saper riconoscere, nominare e descrivere figure geometriche

- Saper disegnare e ricopiare semplici figure geometriche RELAZIONI, DATI E PREVISIONI - Misurare grandezze utilizzando sia misure arbitrarie sia strumenti convenzionali (metro/ orologio)

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO: SCIENZE - ESPLORARE E DESCRIVERE OGGETTI E MATERIALI

- Descrivere semplici fenomeni di vita quotidiana legata ai liquidi, al cibo, alle forze, al movimento, al calore OSSERVARE E SPERIMENTARE SUL CAMPO - Osservare i momenti significativi nella vita delle piante realizzando semine e orti e registrandone le fasi di crescita;

- Osservare le caratteristiche dei terreni e delle acque (vedi Giarina e storia dell’Isolo)

- Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali naturali (ad opera del sole, di agenti atmosferici, dell’acqua, ecc) o quelle ad opera dell’uomo (urbanizzazione, coltivazione, piantumazione)

PROFILO FORMATIVO

(Le evidenze

osservabili al termine

del percorso, che si

ricavano dai traguardi

di sviluppo delle

competenze e dagli

obiettivi di

apprendimento che

descrivono i

traguardi)

Sviluppa la capacità di comunicare: interviene ed esprime un pensiero personale in situazioni di coppia, piccolo gruppo e classe, presta attenzione alle parole dei compagni, ascolta un pensiero diverso dal proprio. Formula domande, costruisce ipotesi e argomenta le proprie scelte, osserva, sperimenta, impara a raccogliere dati. Si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici; mostra di aver cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri e rispetta l’ambiente naturale e sociale. Ricava informazioni geografiche da diverse fonti e intuisce che lo spazio è un sistema in cui elementi fisici e antropici sono interconnessi.

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L’OUTDOOR

LEARNING

(elementi di

innovazione

metodologica)

l’alunno è attivo nell’indoor learning

il laboratorio diventa una palestra per imparare a fare scelte consapevoli, a valutarne le conseguenze e quindi ad assumersene la responsabilità, aspetti anche questi centrali per l’educazione a una cittadinanza attiva e responsabile.

In questo progetto l’Outdoor learning diventa una risorsa pedagogica di un percorso scolastico formale, in cui le teorie e le pratiche educative (scolastiche ed extrascolastiche) sono connotate dalla centralità che viene riconosciuta all’ambiente esterno come luogo privilegiato della formazione (Farné, Agostini, 2014) L’apprendere in ambiente esterno permette al bambino di conoscere il territorio in cui vive. Considerare la città come aula significa innanzitutto, mettere a fuoco un progetto di lavoro sulla toponomastica, intesa, sia per il suo aspetto tipologico sia per il suo aspetto storico, come lo “studio dei nomi dei luoghi” entro cui ripensare e sperimentare approcci interdisciplinari fin dalla classe prima così che le conoscenze siano il frutto di esperienze maturate intorno a progetti. Il territorio in cui abitiamo diventa un soggetto parlante che giorno dopo giorno, a ciascuno di noi, ricorda le scelte che facciamo, le relazioni che abbiamo, le azioni che costruiscono la nostra identità. Ma il paesaggio racconta anche coloro che ci hanno preceduto e che hanno contribuito a creare l’identità di quei luoghi prima di noi. Se noi siamo in un determinato modo è anche a causa di chi ha abitato quei luoghi nel passato, lasciando tracce tangibili che testimoniano il loro passaggio. Ricoeur nel libro La Memoria, la storia, l’oblio ci dice che “I luoghi della memoria funzionano inizialmente sul modo dei reminders, come indizi di richiamo, che offrono volta a volta un appoggio alla memoria che fallisce, una lotta nella lotta contro l’oblio, o meglio una muta supplenza della memoria morta. I luoghi restano come le iscrizioni, i monumenti, potenzialmente i documenti, mentre i ricordi trasmessi con la sola voce volano come le parole”.

CLASSI COINVOLTE Classi prima, seconda e terza divise in due sottogruppi

FASI del progetto Progettazione, monitoraggio, verifiche in itinere e al termine dell’anno scolastico.

TEMPI e SPAZI

Sono riservate da due a quattro ore fisse alla settimana per l’attività outdoor (nei giorni di .…….….. dalle ore …….. alle ore…………….), momenti in cui è prevista la presenza di almeno due insegnanti/adulti per uscire con un gruppo classe o due semiclasse. Si utilizzano gli spazi di: scuola B. Rubele, la Giarina, la via Postumia, il fu Ponte Postumio, Ponte Pietra- piazza Isolo, Interrato dell’Acqua Morta, via Ponte Pignolo, via Seghe San Tomaso, chiesa di Santa Maria in Organo, Lungadige Rubele, Lungadige Sanmicheli, Giardino Giusti

ATTIVITÀ - Uscite e visite ai luoghi del quartiere che vogliamo conoscere - Attività di orientamento nel quartiere - Ricerca di simboli convenzionali e non convenzionali presenti nel territorio - Ricerca su nomi delle vie, piazze, monumenti, giardini, altri spazi verdi (Personaggi locali, Nazionali, Internazionali, Nomi che descrivono il contesto naturale, nomi di vie estere) - Recupero del ricordo degli abitanti che vivono i luoghi e di chi li percorre - Documentazione di tracce con uso di diversi linguaggi e dispositivi (foto, disegni, schizzi, parole, videoregistrazioni) - Rappresentazioni dello spazio vissuto e rappresentato: immagini, disegni, mappe, plastici… - Utilizzo della comunicazione aumentativa - Recupero storie/narrazioni del territorio/comunità. …. (attività riguardanti l’italiano, la matematica, l’educazione motoria, le scienze ed educazione all’immagine).

STRUTTURA DELLE

LEZIONI/INCONTRI

(coerente con le

metodologie scelte)

– Avvio della lezione/incontro: durante il quale si comunicano alla classe le consegne, le ricerche da svolgere, che danno il via ai lavori in piccoli gruppi (di grandezza variabile di volta in volta) da svolgersi nel contesto esterno; – Esplorazione/osservazione: il lavoro si sviluppa mediante l’accompagnamento da parte di un adulto di riferimento per ogni gruppo/sottogruppo (classe intera/due semiclasse); – Documentazione in itinere: da parte sia degli insegnanti (foto, video, osservazioni) sia dei bambini (disegni e parole, osservazioni); durante le esplorazioni non solo si documenta lo sviluppo del progetto in generale, ma anche luoghi, spazi, angoli particolari su indicazione dei bambini;

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– Rielaborazione collettiva e formalizzazione degli incontri/lezioni:

analisi del vissuto dei bambini (outdoor);

condivisione dei materiali prodotti:

rilancio di nuove proposte in termini di attività, sia a scuola sia a casa. Esempio: esplorare la via di residenza ed individuare un oggetto o una forma, portando una documentazione in classe per coinvolgere i genitori nell’iter di apprendimento dei figli e aumentare la motivazione dei bambini.

RISORSE UMANE E

MATERIALI

Possibili collaborazioni che richiedono finanziamenti: - Personale educativo esterno durante il tempo mensa e ricreazione post prandiale, dai 45 ai 75 minuti al giorno (cooperativa Aribandus) - Esperti esterni di laboratori Progetto Cinema - Esperti esterni per i percorsi su Dante a Verona - Disponibilità di insegnanti in orario extra curricolare - Insegnanti di potenziato in più richiesti nell’organico di fatto per la copertura delle 30 ore e per rendere possibili la didattica diffusa: 2 insegnanti

VERIFICHE E

VALUTAZIONE

(Indicare le tipologie

di verifiche)

COMPITO AUTENTICO: (esempi di possibili compiti autentici da scegliere)

organizzazione di una caccia al tesoro all’aperto per altre classi;

ridisegnare uno spazio del quartiere a misura di bambino; Formalizzare la documentazione degli alunni in:

poster da collocare nel quartiere per accogliere visite di scolaresche, provenienti da altri quartieri della città e/o di altre città;

brochure/opuscoli da inviare ad alunni di classi prima/seconda di altri Istituti Comprensivi per far conoscere, condividere e pubblicizzare gli spazi in cui viviamo;

Giornalino della scuola. Le insegnanti si cimenteranno nell’elaborazione di rubriche valutative.

PROGETTI CLASSI 4^A E 4^B

Itinerari danteschi

Uscite all’ex casa di Pietro, negli arcovoli dell'Arena, a Castelvecchio e Ponte Scaligero, alle Arche Scaligere, in Piazza dei Signori e nella Biblioteca Capitolare con Alessandro Anderloni e Mirko Cittadini

Laboratori di scrittura in endecasillabi

Mostra dei testi e dei manufatti degli alunni e delle alunne

Partecipazione allo spettacolo Dante a Verona come coro Rubele

CLASSI 5^A E 5^B: Itinerari Danteschi

Uscite all’ex casa di Pietro, negli arcovoli dell'Arena, a Castelvecchio e Ponte Scaligero, alle Arche Scaligere, in Piazza dei Signori e nella Biblioteca Capitolare con Alessandro Anderloni e Mirko Cittadini

Laboratori di scrittura in endecasillabi

Mostra dei testi e dei manufatti degli alunni e delle alunne

Partecipazione allo spettacolo Dante a Verona come coro Rubele

Progetto Cinema L’isolo che non c’era Prosecuzione del laboratorio con Michele Aiello e proiezione del video realizzato dalle classi presso l’Università di Verona.

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Scuola Secondaria di I grado “Aosta-Fava”

Nuovi percorsi educativo-didattici aperti al territorio

INTRODUZIONE DELL’ AMBITO DISCIPLINARE (tratto da parte introduttiva della disciplina delle I.N. 2012, dai Nuovi Scenari 2018, obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030)

LA SCUOLA AL SERVIZIO DELLE FAMIGLIE: un’altra idea di studio assistito L’emergenza COVID-19 ha creato un vuoto educativo e ha fatto affidamento sulle famiglie

delegando ad esse molte funzioni scolastiche. Anche i ragazzi della secondaria, i più

fortunati, hanno potuto realizzare le attività e seguire gli insegnanti solo grazie al supporto

delle famiglie che hanno fornito mezzi e competenze per rendere fattibile la DAD, ma hanno

a volte anche messo a disposizione le loro capacità per intervenire nel supporto degli alunni

anche dal punto di vista didattico. Altri alunni sono stati in parte esclusi dalla DAD non

potendo contare sull'aiuto delle famiglie.

La scuola deve riappropriarsi del suo ruolo educativo in tutti i momenti, senza delegare e

pesare sulle famiglie, ma offrendo anche una risposta efficace alle richieste formative. Da molti anni nelle nostre scuole abbiamo previsto un supporto al metodo di studio e allo

svolgimento delle attività dei ragazzi. Alla scuola Aosta, potendo contare sull’orario

prolungato è diventata un’ora curricolare, mentre nel plesso Fava è stato realizzato al di

fuori dell’orario scolastico.

Per la nostra scuola lo studio assistito è attenzione e sostegno ai ragazzi, una guida costante

nell’acquisizione di un metodo di studio efficace che li renda autonomi nello svolgimento

di tutte le attività, per recuperare eventuali carenze, per guidarli nella comprensione dei

contenuti, per sostenerli nella realizzazione dei loro progetti per facilitare e potenziare le

relazioni con i pari e con la comunità educante. Ma vogliamo che sia più di questo.

Vorremmo poter incrementare e rendere ancora più efficace questo servizio alla luce delle

problematiche emerse durante l'emergenza covid: alcuni alunni non hanno avuto la

possibilità di frequentare la DAD con continuità e hanno avuto serie difficoltà nello seguire

le attività proposte che hanno richiesto anche l’auto delle famiglie. Per loro la scuola ha

predisposto un Piano di integrazione degli apprendimenti personalizzato che deve trovare

la sua applicazione proprio a scuola, sollevando le famiglie da questo incarico. Per seguire

in modo personalizzato gli alunni serve quindi incrementare le potenzialità dello studio

assistito.

Per ottenere un supporto efficace si ritiene fondamentale il lavoro in piccoli gruppi

all'interno dei quali l'insegnante dell’ora in equipe con un altro insegnante/educatore può:

• instaurare dinamiche di supporto e aiuto tra pari;

• favorire lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno;

• risolvere conflitti e superare difficoltà;

• offrire occasioni in cui l'alunno possa sentirsi considerato, rassicurato e motivato a

trovare la propria unicità nella pratica didattica;

• dedicare tempi diversificati per l’apprendimento, attenzione e cura;

• Garantire la gestione della classe e dei “saperi”.

AZIONI

- Creazione di piccoli gruppi di lavoro (max 8 alunni) seguiti da un insegnante o un

educatore specializzato

- Inserimento della figura dell'INSEGNANTE TUTOR con funzione di sostegno,

monitoraggio, aiuto all'alunno.

Programmazione di attività di supporto allo studio.

- Programmazione di azioni di tutoraggio sul singolo studente.

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– Creazione di un canale di comunicazione, scambio e supporto tra l'insegnante tutor

di riferimento e tutto il team del Consiglio di classe.

LA SCUOLA APRE LE PORTE AL CAPITALE NATURALE: impariamo a

conoscere il nostro territorio e a rispettare il nostro pianeta

L’emergenza COVID-19 ha messo di fronte a tutti i cittadini, comprese le giovani

generazioni, il fatto che l’Uomo non è padrone assoluto del pianeta, ma ne è una

componente, seppure tra le più pervasive. Compito di tutti è ora agire per fare in modo di

conseguire il giusto equilibrio tra genere umano, le altre specie e l’ambiente.

“Esiste un legame strettissimo tra le malattie che stanno terrorizzando il Pianeta e le

dimensioni epocali della perdita di natura. Queste non sono catastrofi del tutto casuali, ma

la conseguenza indiretta del nostro impatto sugli ecosistemi naturali”. Si tratta di un concetto

di grande rilevanza, estratto da un recente rapporto del WWF, dal titolo “Pandemia, l’effetto

boomerang della distruzione degli ecosistemi”. Il documento fa luce su una delle questioni

centrali del dibattito globale presente e futuro: la connessione tra cambiamenti climatici e il

possibile innesco di pandemie. Il presente progetto si prefigge di perseguire alcuni degli obiettivi di sviluppo sostenibile

propri dell’Agenda 2030, attraverso una serie di attività da condurre sia all’interno che

all’esterno delle mura scolastiche, coinvolgendo Enti, cooperative e associazioni presenti

sul territorio.

In particolare il progetto si propone di accrescere la conoscenza, da parte dei ragazzi, di

alcune tematiche afferenti all’ambito ambientale; a tal fine si opererà con l’attivo

coinvolgimento degli alunni, per contribuire ai seguenti Obiettivi di Sviluppo Sostenibile:

Obiettivo 15: proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre,

gestire sostenibilmente le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e far retrocedere

il degrado del terreno e fermare la perdita di diversità biologica.

Obiettivo 6: Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle

strutture igienico-sanitarie.

Obiettivo 11: Rendere le città e gli insediamenti urbani inclusivi, sicuri, duraturi e

sostenibili.

Obiettivo 12: Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo.

Obiettivo 13: Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico.

AZIONI

- Attività di laboratorio sia indoor che outdoor - allestimento di laboratori temporanei

- uscite sul territorio con esperti

- incontri con esperti.

LA SCUOLA CRESCE CON ME: esperienze di laboratorio tra primaria e

secondaria Spesso la scuola primaria e secondaria sono percepiti dai ragazzi come mondi distanti e

separati. In realtà fare parte dello stesso IC ci consente di lavorare in collaborazione tra i

docenti dei due ordini di scuola, ma questa collaborazione non sempre è percepita dagli

alunni.

Immaginiamo che l’esperienza traumatica della chiusura della scuola a causa

dell’emergenza Covid19 possa aver aumentato le paure e le ansie dei ragazzi che

dovranno effettuare in questo anno o nei prossimi a venire, il passaggio dalla primaria alla

secondaria: è un passaggio delicato, da non sottovalutare, che solitamente viene preparato

e progettato dalle maestre e dagli insegnanti della secondaria. E’ chiaro che nei prossimi anni questo passaggio sarà ancora più delicato visto che

l’emergenza covid ha interrotto il lavoro di continuità e comunicazione tra i due ordini di

scuole e sta ridefinendo un nuovo modo di vivere la scuola.

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TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLA COMPETENZA (tratti da raccomandazioni del Consiglio dell’Unione Europea maggio2018, per l’apprendimento permanente; Indicazioni Nazionali)

I tre progetti favoriscono il conseguimento delle seguenti Competenze chiave europee:

Competenza alfabetica funzionale La competenza alfabetica funzionale indica la capacità di individuare, comprendere,

esprimere, creare e interpretare concetti, sentimenti, fatti e opinioni, in forma sia orale

sia scritta, utilizzando materiali visivi, sonori e digitali attingendo a varie discipline e

contesti. Essa implica l’abilità di comunicare e relazionarsi efficacemente con gli altri in

modo opportuno e creativo.Il suo sviluppo costituisce la base per l’apprendimento

successivo e l’ulteriore interazione linguistica. A seconda del contesto, la competenza

alfabetica funzionale può essere sviluppata nella lingua madre, nella lingua

dell’istruzione scolastica e/o nella lingua ufficiale di un paese o di una regione Competenza in scienze, tecnologie e ingegneria

La competenza in scienze si riferisce alla capacità di spiegare il mondo che ci circonda

usando l’insieme delle conoscenze e delle metodologie, comprese l’osservazione e la

sperimentazione, per identificare le problematiche e trarre conclusioni che siano basate su

fatti empirici, e alla disponibilità a farlo. Le competenze in tecnologie e ingegneria sono

applicazioni di tali conoscenze e metodologie per dare risposta ai desideri o ai bisogni

avvertiti dagli esseri umani. La competenza in scienze, tecnologie e ingegneria implica la

comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e della responsabilità

individuale del cittadino.

Competenza digitale La competenza digitale presuppone l’interesse per le tecnologie digitali e il loro utilizzo con

dimestichezza e spirito critico e responsabile per apprendere, lavorare e partecipare alla

società. Essa comprende l’alfabetizzazione informatica e digitale, la comunicazione e la

collaborazione.

Competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare La competenza personale, sociale e la capacità di imparare a imparare consiste nella

capacità di riflettere su sé stessi, di gestire efficacemente il tempo e le informazioni, di

lavorare con gli altri in maniera costruttiva, di mantenersi resilienti e di gestire il proprio.

Comprende la capacità di far fronte all’incertezza e alla complessità, di imparare a

imparare, di favorire il proprio benessere fisico ed emotivo, di mantenere la salute fisica e

Questo progetto si pone l’obiettivo di rafforzare la linea formativa verticale primaria-

secondaria affinché ci sia una coerenza metodologica tra i due ordini di scuola che

permetta ai bambini/ragazzi di sentirsi in un percorso di continuità.

AZIONI:

-Attività di laboratorio rivolte ai ragazzi delle classi quarta e quinta primaria da realizzarsi

all’interno della scuola secondaria, sfruttando le aule speciali a disposizione e in spazi

alternativi all’aperto da concordare.

Le classi partecipanti, divise in piccoli gruppi, parteciperanno ad attività specifiche

realizzate e guidate dai professori della scuola secondaria all’interno di:

-laboratorio di informatica/coding

-laboratorio di scienze

-laboratorio musicale

-laboratorio creativo di ceramica

-laboratorio yoga educativo

-laboratorio scrittura creativa

-laboratorio artistico

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mentale, nonché di essere in grado di condurre una vita attenta alla salute e orientata al

futuro, di empatizzare e di gestire il conflitto in un contesto favorevole e inclusivo.

Competenza in materia di cittadinanza La competenza in materia di cittadinanza si riferisce alla capacità di agire da cittadini

responsabili e di partecipare pienamente alla vita civica e sociale, in base alla

comprensione delle strutture e dei concetti sociali, economici, giuridici e politici oltre che

dell’evoluzione a livello globale e della sostenibilità

I tre progetti favoriscono inoltre il raggiungimento dei seguenti traguardi indicati

nelle Indicazioni Nazionali:

Esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite.

Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo

Riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali.

È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e

adotta modi di vita ecologicamente responsabili.

Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo.

Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della

scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

DEL PROGETTO

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO previsti dal Curricolo d’Istituto per le diverse discipline e focus su:

Classe prima

Comprendere la complessità del mondo vivente e l’importanza degli equilibri tra ambiente e vita.

Conoscere e sviluppare il rispetto degli ecosistemi.

Sviluppare la consapevolezza di appartenere al mondo dei viventi senza un senso di supremazia e superiorità.

Conoscere l’ecosistema fluviale dell’Adige, gli utilizzi del fiume nel passato, l’analisi della qualità delle acque, il fiume nel contesto cittadino.

Riconoscere flora e fauna relative a contesti climatici differenti, operando in un’area di estensione limitata.

Classe seconda

Sviluppare la capacità di effettuare scelte consapevoli e rispettose dell’ambiente.

Sviluppare stili di vita sostenibili e comportamenti corretti come segno di maturità e crescita personale.

Comprendere che gli interventi antropici, qualora non siano ispirati al rispetto e alla salvaguardia dell’ambiente, possono alterare pesantemente gli equilibri degli ecosistemi.

Classe terza

Maturare consapevolezza sulle risorse naturali del pianeta e l’importanza della tutela delle risorse e dell’azzeramento delle diseguaglianze nell’accesso alle risorse stesse.

Riconoscere le diverse forme di inquinamento e saper operare scelte di vita tese a ridurre l’emissione degli inquinanti, anche a carico degli equilibri atmosferici e climatici.

Consolidare lo sviluppo e l’adozione di stili di vita ecologicamente responsabili.

Conoscere la rete di trasporti cittadini, i mezzi di trasporto ecologici e il funzionamento delle centrali idroelettriche.

L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO: IL LABORATORIO E L’OUTDOOR

L’ambiente di apprendimento (outdoor learning e indoor learning) è rappresentato dal laboratorio un contesto naturale per stimolare le capacità di argomentare e stimolare il confronto fra pari:

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LEARNING (elementi di innovazione metodologica)

il laboratorio è inteso sia come luogo fisico sia come momento in cui l’alunno è attivo nell’indoor learning

il laboratorio diventa una palestra per imparare a fare scelte consapevoli, a valutarne le conseguenze e quindi ad assumersene la responsabilità, aspetti anche questi centrali per l’educazione a una cittadinanza attiva e responsabile.

In questo progetto l’Outdoor learning diventa una risorsa pedagogica di un percorso scolastico formale, in cui le teorie e le pratiche educative (scolastiche ed extrascolastiche) sono connotate dalla centralità che viene riconosciuta all’ambiente esterno come luogo privilegiato della formazione (Farné, Agostini, 2014) L’apprendere in ambiente esterno permette al ragazzo di conoscere il territorio in cui vive. Considerare la città come aula significa innanzitutto, mettere a fuoco un progetto di lavoro sul conteso entro cui ripensare e sperimentare approcci interdisciplinari fin dalla classe prima così che le conoscenze siano il frutto di esperienze maturate intorno a progetti. Il territorio in cui abitiamo diventa un soggetto parlante che giorno dopo giorno, a ciascuno di noi, ricorda le scelte che facciamo, le relazioni che abbiamo, le azioni che costruiscono la nostra identità. Ma il paesaggio racconta anche coloro che ci hanno preceduto e che hanno contribuito a creare l’identità di quei luoghi prima di noi. Se noi siamo in un determinato modo è anche a causa di chi ha abitato quei luoghi nel passato, lasciando tracce tangibili che testimoniano il loro passaggio. Ricoeur nel libro La Memoria, la storia, l’oblio ci dice che “I luoghi della memoria funzionano inizialmente sul modo dei reminders, come indizi di richiamo, che offrono volta a volta un appoggio alla memoria che fallisce, una lotta nella lotta contro l’oblio, o meglio una muta supplenza della memoria morta. I luoghi restano come le iscrizioni, i monumenti, potenzialmente i documenti, mentre i ricordi trasmessi con la sola voce volano come le parole”.

CLASSI COINVOLTE Classi prima e seconda e terza divise in sottogruppi

FASI del progetto Progettazione, monitoraggio, verifiche in itinere e al termine dell’anno scolastico.

TEMPI e SPAZI TEMPI: da definire in base alle risorse umane a disposizione SPAZI: Parco cittadino dell’Adige; Parco delle Mura, Il Monte Baldo: “giardino d’Europa”, diversi spazi della città di Verona (Veronetta, Centro storico, Borgo Trento…), la centrale idroelettrica di Tombetta (o del Chievo), Parco eolico di Badia Calavena, Museo Ferroviario di Porta Vescovo Dopolavoro ferroviario. museo Nicolis di Villafranca (dell’automobile), ente Arpav, uffici comunali, servizio di byke sharing.

ATTIVITÀ Classe prima le attività outdoor riguarderanno: - Conoscenza del parco dell’Adige: l’ecosistema fluviale, gli utilizzi del fiume nel passato, l’analisi della qualità delle acque, il fiume nel contesto cittadino. - Conoscenza della gestione delle acque del nostro territorio, dall’acqua di falda al rubinetto di casa. - Percorso naturalistico di rilevanza per la biodiversità sul Parco delle mura. - Conoscenza delle particolari caratteristiche morfologiche dell’area montana del Monte Baldo, “giardino d’Europa”: le diverse zone climatiche, lo sviluppo di un ricchissimo patrimonio floristico, flora e fauna relative a contesti climatici differenti. Classe seconda le attività outdoor riguarderanno: - La conoscenza della gestione dei rifiuti, della raccolta differenziata e dei processi di riciclo; l’importanza di adottare comportamenti mirati alla riduzione della produzione di rifiuti. - La conoscenza dei processi di produzione di beni primari, quali quelli alimentari. La consapevolezza della distinzione fra beni essenziali e quelli superflui. La necessità di compiere acquisti consapevoli, prestando particolare attenzione agli imballaggi. - Lo studio dell’edilizia cittadina in un’ottica di rispetto ambientale. Riconoscere nel contesto cittadino esempi rispettosi e non rispettosi dell’ambiente, per poter in futuro fare scelte consapevoli riguardanti il proprio territorio. Classe terza le attività outdoor riguarderanno: - Energia rinnovabili: visita alla centrale idroelettrica di Tombetta (o del Chievo) sull’utilizzo delle risorse naturali presenti sul territorio per la produzione di energia elettrica, e sul funzionamento della centrale stessa. - Energia rinnovabile: visita al Parco eolico di Badia Calavena

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- Dai mezzi di trasporto alla mobilità sostenibile: analisi e studio dei mezzi di trasporto su gomma e su rotaia ed effetti sull’ambiente. Visita al Museo Ferroviario di Porta Vescovo e attività al Dopolavoro ferroviario. Eventuale visita al museo Nicolis di Villafranca (dell’automobile). - Coinvolgimento di esperti esterni Arpav sul monitoraggio dell’aria in città, di rappresentanti dell’Amministrazione comunale sui provvedimenti presi per la salvaguardia della salute dei cittadini. Uscita didattica in città in bicicletta attraverso il servizio di byke sharing.

Attività e percorsi didattici già sperimentati nella scuola secondaria Aosta-Fava che

si possono inserire all’interno del presente progetto in un'ottica di scuola diffusa: Classi prime Università di Verona - Laboratori Kids University Biblioteca Civica di Verona “Il libro antico” Museo di Castelvecchio –percorsi didattici al Museo Museo di Storia Naturale- percorsi didattici al Museo Classi seconde Università di Verona - Laboratori Kids University Biblioteca Civica di Verona“Dal libro antico alla stampa” Biblioteca Civica di Verona “Il giallo nel cinema” “La mia Spesa Felice”in collaborazione con AMIA Centro di raccolta dei rifiuti in collaborazione con AMIA Classi terze progetto “Alla scoperta dei quartieri di Verona” in collaborazione con ATV Uscita in biblioteca Civica – Centro audiovisivi “Viaggio nel mondo del cinema” uscite nel territorio con guide specializzate per conoscere Verona nei diversi periodi storici affrontati ( Prima Guerra Mondiale, Seconda Guerra Mondiale, La resistenza ecc.)

RISORSE UMANE E

MATERIALI

- Disponibilità di insegnanti ed educatori specializzati. - Insegnanti per permettere lo svolgimento di uscite sul territorio in piena sicurezza. - Disponibilità di insegnanti in orario extra curricolare. - Aumento delle ore dedicate allo studio assistito (per la scuola Aosta si potrebbe trasformare l'ora di laboratorio di italiano e matematica in una ulteriore ora di studio assistito per alcuni periodi dell’anno; per la scuola Fava si potrebbe ampliare l'offerta dello studio assistito prevedendo più pomeriggi). - Individuazione di luoghi scolastici o extra-scolastici dove poter ospitare ogni singolo gruppo in un contesto tranquillo e favorevole al lavoro. - PC e connessione a disposizione nello spazio di lavoro. - Aule trasformate in laboratori temporanei, da allestire a seconda delle diverse tematiche affrontate. - Aule con LIM e pc con connessione in aula. - Materiale di consumo a disposizione nello spazio di lavoro - Enti e Associazioni che lavorano sul territorio. - Fondi per co-finanziare le uscite sul territorio: queste ultime dovrebbero comunque avere costi limitati, per venire incontro alle famiglie. - Insegnanti in più previsti nell’organico di fatto per la realizzazione del progetto pilota: ? insegnanti

VERIFICHE E

VALUTAZIONE

(Indicare le

tipologie di

verifiche)

Saranno predisposte prove di realtà in itinere e sommative

-Gli insegnanti tutor dedicati allo studio assistito si confronteranno con gli insegnanti di

materia per un costante confronto e scelta delle metodologie da utilizzare nei singoli gruppi

di lavoro

-Saranno create aule-laboratorio non permanenti con l'esposizione delle attività svolte

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QUESTE LE LINEE GUIDA DEL “ PROGETTO PILOTA” . I PIANI ECONOMICI, LE RICHIESTE SPECIFICHE PER

GLI ARREDI , PER UNA MAGGIORAZIONE DELL’ORGANICO DI FATTO( CHE SARA’ INVIATO ALLA PRESIDE

ENTRO IL 10 AGOSTO), PER L’ATTIVAZIONE DEL PROGETTO “ DANTE A VERONA”, PER I SERVIZI E I

PROGETTI PROPOSTI DALLE COOPERATIVE , SONO STATI TOLTI PER SNELLIRE IL TUTTO E PERCHE’ IL LORO

FINANZIAMENTO E’ STATO CHIESTO ATTRAVERSO BANDI E “SPACCHETTAMENTI” MIRATI DA PARTE

DELLA SEGRETERIA IC 18.

A FINE AGOSTO L’IC DOVREBBE ESSERE IN GRADO DI RISPONDERE PUNTUALMENTE A TUTTE LE

RICHIESTE DEI GENITORI COSI’ COME DEI TEMPI E DEI MODI PER L’ATTIVAZIONE DI QUESTO PROGETTO

PILOTA.