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1 ISTITUTO TECNICO “SACRO CUORE” Settore Economico Amministrazione, Finanza e Marketing “Relazioni Internazionali per il Marketing” (Paritario D.M. del 28/02/01) PIANO TRIENNALE dell’OFFERTA FORMATIVA AGGIORNAMENTO 31 ottobre 2017

PIANO TRIENNALE dell’OFFERTA FORMATIVA · 5 Lugo, per la sua consistenza demografica, per la funzione centrale nel comprensorio e per i servizi che ospita, si afferma oggi come

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ISTITUTO TECNICO

“SACRO CUORE”

Settore Economico

Amministrazione, Finanza e Marketing

“Relazioni Internazionali per il Marketing”

(Paritario – D.M. del 28/02/01)

PIANO TRIENNALE

dell’OFFERTA FORMATIVA

AGGIORNAMENTO

31 ottobre 2017

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ISTITUTO TECNICO “SACRO CUORE”

Paritario – D.M. del 28/02/01

Via E. Biancoli, 5

48022 LUGO (RA)

(Ingresso alunni Via Emaldi, 78)

Tel. 0545 22068

Fax 0545 902736

PEO: [email protected] PEC: [email protected] R.E.:https://kescuola.giornaledelprof.it

WEB: http://itsacrocuore.weebly.com

LUGO

SEDE DELLE SCUOLE Ferrovia MEDIA E SUPERIORE “SACRO CUORE”

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CHE COS’E’ IL PTOF?

La Legge 13 luglio 2015, n.107, dà piena attuazione all'autonomia delle istituzioni

scolastiche, per affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza e

innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti,

rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento, per contrastare le diseguaglianze socio-

culturali e territoriali, per prevenire e recuperare l'abbandono e la dispersione scolastica,

in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale dei diversi gradi di

istruzione, per realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca,

sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla

cittadinanza attiva, per garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo

formativo e di istruzione permanente dei cittadini.

Il comma 14 della Legge 107 sostituisce l'articolo 3 del regolamento di cui al decreto del

Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275:

Piano triennale dell'offerta formativa (PTOF). Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano triennale dell'offerta formativa, rivedibile annualmente. Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia. L’entrata in vigore della Legge 107 costituisce un

“elemento di forte innovazione e uno stimolo per l’intero sistema e richiede un rilevante

impegno di pianificazione strategica, nell’ottica della piena attuazione e del pieno

esercizio dell’autonomia scolastica. Nell’ambito di questo processo l’elaborazione e

l’approvazione del PTOF sono un passaggio per il necessario approfondimento e

l’indispensabile condivisione di tutta la Comunità scolastica” (Nota MIUR dell’11

dicembre 2015).

Nel PTOF, infatti, trova corpo la “scuola dell’autonomia” cioè il tentativo, da parte

della istituzione scolastica, di ridefinirsi e progettarsi in modo autonomo, consapevole e

partecipato, per presentarsi all’utenza e al territorio in modo organico.

Esso esprime l’intenzione della scuola di rispondere, in modo diretto, alla domanda

formativa presente nella società con cui interagisce.

La risposta della scuola ai bisogni formativi non vuole essere solo l’offerta di

“istruzione” ma, anche e soprattutto, di percorsi ed esperienze di apprendimento

flessibili che mirano a formare negli studenti conoscenze e abilità necessarie per

trasformare le capacità di ciascun allievo in competenze, attraverso un apprendimento

unitario adatto e motivante che stimoli ad interessi e valori indispensabili alla formazione

della persona e del cittadino.

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LE SCUOLE “SACRO CUORE”

E IL CONTESTO TERRITORIALE SOCIO-ECONOMICO

L’Istituto delle Ancelle del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante, fondato in Lugo (RA)

nel 1888 da Mons. Marco Morelli e da Madre Margherita Ricci Curbastro, fin dalle sue

origini ha operato nel campo dell’educazione, impegnandosi ad elevare socialmente e

culturalmente le adolescenti e le giovani delle classi meno abbienti tramite un’istruzione

elementare e una formazione professionale. A completamento delle attività di studio e di

lavoro, inoltre, con grande intuito pedagogico, Mons. Morelli organizzava momenti

formativi di catechesi e di teatro per aiutare le alunne ad esprimere le loro attitudini

creative. In questo modo la formazione professionale trovava nella dimensione del bello e

dell’arte la sua integrazione.

Sorsero così nel settembre 1929 l’Istituzione della “Scuola Industriale

Femminile di avviamento” e nel 1935, per la sollecitazione di famiglie ed alunne, l’Istituto

Magistrale. Nel 1939 fu aperta la Scuola Media e nel 1959 la “Scuola Professionale per

Segretarie di Azienda”, trasformata poi nel 1963 in “Istituto Tecnico per Periti Aziendali

e Corrispondenti in Lingue Estere”. Nel 1983 venne legalmente riconosciuto il “quinquennio

maxi-sperimentale” con due indirizzi: Tecnico

Linguistico e Giuridico Amministrativo.

Nel 1996/97 nacque E.R.I.C.A (Educazione alle Relazioni Interculturali nella

Comunicazione Aziendale), un progetto innovativo ad indirizzo linguistico-aziendale, che

mira a preparare una figura professionale orientata alla comunicazione, con una buona

competenza linguistico-relazionale, capace di svolgere compiti di gestione amministrativa.

In linea con la Riforma della Scuola Secondaria Superiore (decreto legge 25 giugno

2008, n.112, convertito dalle leggi del 6 agosto 2008, n. 133 e dal D.p.r. 15 marzo 2010),

dal 1 settembre 2010 gli Istituti Tecnici che nel previgente ordinamento avevano

adottato la tipologia per Periti Aziendali e Corrispondenti in Lingue Estere confluiscono

negli Istituti Tecnici del Settore Economico indirizzo Amministrazione, Finanza e

Marketing con l’articolazione Relazioni Internazionali per il Marketing.

L’Istituto Tecnico, attraverso l’introduzione del nuovo indirizzo, ancora oggi offre

una solida formazione ed è particolarmente rivolto alla preparazione dei giovani e al loro

inserimento nella società, sia nell’ambito del lavoro che in quello universitario.

Le Scuole “Sacro Cuore” di Lugo (RA) si collocano in un contesto socio-economico che

ha visto ridursi sempre di più il peso del settore agricolo mantenendo lo sviluppo

industriale basato su piccole e medie imprese.

Nel corso degli ultimi vent’anni, è avvenuta una crescita del terziario, oggi

prevalente, e si sono diffusi nell’industria i caratteri della globalizzazione economica.

Questo processo è collegato al passaggio da una situazione di emigrazione a quella di

immigrazione, da tutta l’Italia così come dai Paesi extraeuropei.

La struttura produttiva tipica del territorio è quella delle PMI, con i caratteri tipici

di queste aziende, dal vantaggio della flessibilità e della cura del prodotto alla mancanza

di: economie di scala, risorse per R&S e internazionalizzazione.

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Lugo, per la sua consistenza demografica, per la funzione centrale nel comprensorio

e per i servizi che ospita, si afferma oggi come città con forte tendenza all’innovazione

nel terziario avanzato (in particolare nell’ambito dell’informatica e delle nuove tecnologie).

In questo contesto riveste particolare importanza l’acquisizione di competenze nella

tecnologia della comunicazione e nella comunicazione commerciale relativa alle lingue

comunitarie.

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LINEE DI PROGETTAZIONE EDUCATIVA

IL PROGETTO EDUCATIVO

IDENTITA’

Fedeli al Carisma del loro Fondatore, le Ancelle del Sacro Cuore fin dalle origini hanno dato vita, prima in Italia e poi nei Paesi di missione, a scuole che hanno cercato di rispondere alle esigenze formative dei ragazzi e dei giovani e alle richieste culturali di una società in continua e rapida trasformazione.

La promozione della persona resta il fine principale della missione delle Ancelle e dei loro collaboratori laici che conformano il loro metodo educativo alla figura evangelica di Gesù Buon Pastore, realizzando nel tempo l’insegnamento e l’eredità spirituale del Venerabile Mons. Marco Morelli.

La tradizione delle Scuole “Sacro Cuore” si riconosce in uno stile educativo basato su:

1. la centralità dell’alunno, vero protagonista del processo educativo; 2. la scuola pensata come comunità educativa in uno stile collaborativo; 3. il clima di cordialità e semplicità; 4. l’apertura alla trascendenza; 5. il serio funzionamento della scuola.

Le Scuole “Sacro Cuore”, pur essendo dichiaratamente configurate secondo la prospettiva dell’ispirazione cristiana, rivolta alla libertà della persona, si aprono a quanti mostrano di apprezzare e condividere la loro proposta educativa e offrono un servizio di pubblico interesse a garanzia del pluralismo culturale del nostro Paese. Sono accolti anche gli alunni con BES.

FINALITA’

La comunità educativa ha come fine la formazione integrale dell’uomo, perciò mira a sviluppare personalità che si caratterizzano per:

1. la ricerca del senso della propria vita in relazione con l’Altro, inserito in una storia e in una cultura da scoprire e da far evolvere con la propria creatività;

2. l’identità e l’autonomia di giudizio, di scelte, di assunzione di impegni con senso di responsabilità verso se stessi e verso la società;

3. l’educazione al pluralismo ideologico e culturale con un atteggiamento di comprensione, rispetto e dialogo con tutti;

4. l’attenzione all’inclusione scolastica; 5. la progressiva maturazione dei processi mentali per la costruzione di un pensiero

riflessivo e critico.

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PERSONE E RUOLI

“La scuola dell’autonomia può svolgere efficacemente la sua funzione educativa soltanto se è in grado di instaurare una sinergia virtuosa, oltre che con il territorio, anche tra i soggetti che compongono la comunità scolastica: il Coordinatore delle AED, il personale della scuola, i Docenti, gli studenti e i genitori” (nota protocollo n. 3602 del 31/07/2008 al D.P.R. n. 235 del 21/11/2007).

GLI ALUNNI sono i protagonisti del cammino culturale e formativo proposto nelle

Scuole “Sacro Cuore” che si impegnano, perciò, ad elaborare costantemente forme e spazi in grado di rendere significativa la partecipazione degli studenti alla vita della comunità educante. Attiva resta la loro presenza negli Organi Collegiali.

I DOCENTI aiutano gli alunni a formare la propria personalità ed integrano con la loro

opera l’azione educativa dei genitori. Unitamente ad una preparazione professionale

qualificata e ad un continuo aggiornamento, agli Insegnanti si richiede di instaurare tra

loro rapporti di collaborazione che, nel rispetto delle singole personalità, promuovano una

comune programmazione ed un comune stile educativo.

I GENITORI hanno la prima e principale responsabilità nell’educazione dei loro figli. Le Scuole “Sacro Cuore” rispettano e valorizzano questo ruolo delle famiglie e si pongono perciò in atteggiamento di collaborazione e in dialogo con esse.

IL PERSONALE AUSILIARIO partecipa all’azione educativa con l’esempio del suo lavoro e con il suo indispensabile contributo al buon funzionamento delle attività.

GLI EX-ALUNNI rappresentano la continuità dell’azione educativa dell’Istituto. Essi offrono alla scuola le competenze acquisite nel mondo aziendale o universitario in ambito parascolastico ed extrascolastico.

Le persone della Comunità educativa, presenti nella Scuola, giocano un ruolo importante di

interazione educativa ben configurato nel Patto Educativo di Corresponsabilità.

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Patto educativo di Corresponsabilità

Ai sensi del DPR n. 235/2007

Il patto educativo di corresponsabilità è un modo semplice e concreto per richiamare

l'impegno comune che le Ancelle del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante, i docenti, gli

studenti e i genitori si assumono nell’opera educativa. Il patto educativo esplicita gli

elementi fondamentali del rapporto che viene a crearsi fra la Scuola e la Famiglia

dell’allievo/a , all’atto dell’iscrizione. Nel patto educativo sono richiamati brevemente i

diritti e i doveri di ciascuno, senza dimenticare che alla base dell'educazione è in gioco il

cuore dell'uomo che scopre con meraviglia ed accetta con generosità la sua vocazione alla

vita all'interno di una comunità.

1 Nella nostra Scuola le Suore, i docenti e il personale ausiliario si presentano come

una Comunità che:

- ha come finalità educativa la formazione integrale dell'uomo, valorizzando la persona in

tutte le sue dimensioni e potenzialità;

- mira a sviluppare personalità che si caratterizzino per:

1. la ricerca del senso della propria vita inserita in una storia e in una visione

cristiana, in una cultura da scoprire e da far evolvere con la propria

creatività;

2. l’identità e l’autonomia di giudizio, di scelte, di assunzione di impegni con

senso di responsabilità verso se stessi e verso la società;

3. la progressiva maturazione dei processi mentali per la costruzione di un

pensiero riflessivo e critico;

4. l’educazione al pluralismo ideologico e culturale attraverso un atteggiamento di

comprensione, di rispetto e di dialogo con tutti, mediante proposte di

valorizzazione della “diversità culturale” come ricchezza e risorsa per

favorire/incrementare l’inclusione scolastica;

- offre, nell'ambito culturale e scolastico, il servizio della formazione tecnica.

2 La Comunità Educativa in particolare si impegna:

- ad assicurare l’impostazione cattolica della scuola;

- a presentare e motivare la proposta formativa e l'intervento didattico;

- a rendere espliciti e trasparenti i criteri di valutazione, gli strumenti e i metodi di

verifica;

- a garantire la sicurezza dell'ambiente;

- a stimolare e verificare la serietà educativa dell'ambiente scolastico;

- a favorire e promuovere, nel dialogo, rapporti positivi, costruttivi tra studenti e

docenti, tra famiglia e scuola in un clima educativo sereno e corretto;

- ad assicurare attenzione, assiduità e riservatezza verso i problemi degli studenti;

l’accompagnamento nelle situazioni di disagio, per incontrare i bisogni formativi degli

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alunni, nella lotta ad ogni forma di pregiudizio e di emarginazione, attuando

l’inclusione scolastica nel quadro fondamentale del diritto allo studio;

- a realizzare i curricoli disciplinari, le scelte progettuali, metodologiche e

pedagogiche elaborate nel PTOF, tutelando il diritto ad apprendere per tutti gli

alunni;

- ad attivare percorsi di Alternanza scuola/Lavoro a partire dal terzo anno.

I Docenti si renderanno disponibili agli incontri personali e di gruppo con studenti e

genitori per comunicare costantemente con le famiglie in merito ai risultati, alle

difficoltà, ai progressi nelle discipline di studio e agli aspetti inerenti il comportamento e

la condotta.

La scuola favorirà ogni iniziativa atta a rendere gli studenti protagonisti attivi del loro

cammino formativo.

3 Gli Studenti si impegnano :

- ad una disponibilità seria e sincera verso la proposta educativa e culturale che viene

loro rivolta;

- alla lealtà nel rapporto educativo in generale, ed in modo particolare al rispetto,

ascolto e ricerca personale di fronte alla proposta cristiana;

- al rispetto delle persone e delle strutture che li accolgono;

- in uno studio costante e responsabile avendo cura, in caso di assenza, di colmare la

preparazione e di segnalare le difficoltà per una migliore collaborazione con gli

Insegnanti;

- ad assumere gradualmente responsabilità all’interno delle iniziative proposte

nell’arco dell’anno;

- a tenersi aggiornati, mediante le forme consuete di comunicazione, ad esercitare un

controllo costante del Registro Elettronico per un’immediata visione dei compiti

assegnati, degli impegni, delle scadenze e delle iniziative scolastiche;

- alla lettura del RAV;

- all’accettazione e al rispetto del Progetto Educativo e del Regolamento di Istituto;

4 I Genitori da parte loro si impegnano:

- a conoscere e condividere la proposta educativa e formativa della scuola senza

limitarsi al solo aspetto dei risultati scolastici;

- ad instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di

insegnamento e la loro competenza professionale/valutativa;

- a essere garanti del rispetto da parte dei propri figli, dai doveri stabiliti dall’art. 3

dello “Statuto delle studentesse e degli studenti” e dall’osservanza del

Regolamento d’Istituto;

- a tenersi aggiornati, mediante le forme consuete di comunicazione, ad esercitare

un controllo continuo del Registro Elettronico su impegni, scadenze, iniziative

scolastiche, sulle comunicazioni scuola-famiglia, un controllo e gestione costanti

del libretto delle giustificazioni e del diario personali, partecipando con regolarità

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alle riunioni e ai colloqui prestabiliti o richiesti, per mantenere un contatto vivo

con le diverse componenti della scuola e per affrontare insieme le problematiche

dell'allievo;

- alla lettura del RAV e al coinvolgimento nel suo aggiornamento;

- a far rispettare l’orario di ingresso a scuola, a limitare le uscite anticipate e le

entrate posticipate a situazioni reali e serie, a giustificare le assenze in modo

puntuale e con necessaria certificazione quando occorre, a responsabilizzare i figli

nell’organizzazione di tutto il materiale necessario per la permanenza nella scuola;

- a verificare attraverso un contatto frequente con i Docenti che lo studente segua

gli impegni di studio e le regole della scuola, ne condivida i problemi e collabori,

nei limiti del possibile, alle varie iniziative, prendendovi parte attiva e responsabile;

- ad intervenire con senso di responsabilità rispetto ad eventuali danni provocati dal

figlio a carico di persone, arredi, materiale didattico, anche con il recupero e

risarcimento del danno;

- a partecipare attivamente ai momenti di vita scolastica in cui vengono coinvolti;

- ad accettare gli impegni economici delle rette scolastiche rispettando le scadenze.

Il Patto Educativo di Corresponsabilità è valido per tutto il periodo di frequenza

dell’alunno.

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REGOLAMENTO D’ISTITUTO

PREMESSA GENERALE

Il presente Regolamento si propone di sollecitare la partecipazione di tutte le

componenti scolastiche per un corretto e proficuo funzionamento della nostra Scuola, allo

scopo di sviluppare e realizzare negli studenti quella formazione culturale, civile e

professionale della persona che testo costituzionale, leggi e ordinamento dello Stato

demandano alla Scuola.

L’attuazione del diritto allo studio e la formazione della crescita umana e culturale

degli studenti impegnano a fattiva collaborazione tutti i componenti della comunità

scolastica.

Il Regolamento ha finalità educative e tende al rafforzamento del senso di

responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica (cfr.

D.P.R. 249/98 art. 4 p. 2, nota prot .n. 3602 del 31 luglio 2008 sul D.P.R. n.235 del 21

novembre 2007, D.L. n. 137 del 1/09/08 Art. 2 )

La responsabilità disciplinare è personale.

La vita scolastica diviene una serena e significativa esperienza se:

- si rispettano gli ideali ispiratori della scuola cattolica;

- si partecipa attivamente ai percorsi culturali e formativi proposti dai Docenti;

- si promuovono e accettano attività formative, culturali e sportive.

NORME DEL REGOLAMENTO

Art. 1

L’ingresso a scuola è consentito dalle 7:30. Le lezioni iniziano alle 7:50. Non si può uscire

dagli ambienti della Scuola prima del suono dell’ultima campanella.

Saranno tenute in particolare considerazione le esigenze degli studenti pendolari i quali,

con richiesta motivata e documentata, potranno ottenere permessi di ingresso in ritardo

e/o di uscita anticipata. Si invitano i genitori a ricorrere il meno possibile alle

giustificazioni, poiché questo atteggiamento è diseducante.

Nei casi di richiesta di uscita anticipata, la richiesta va obbligatoriamente presentata al

Coordinatore delle AED o ad un suo delegato prima dell’inizio delle lezioni. Gli studenti

minorenni non possono uscire anticipatamente se non accompagnati da un membro della

famiglia (genitori o nonni o fratelli maggiorenni).

Nel caso di frequenti o abituali ritardi, non dovuti ai mezzi di trasporto o da altre

necessità oggettive, il Coordinatore di Classe avverte il Coordinatore delle AED che

avviserà le famiglie per ovviare ai problemi che ne conseguono: disturbo dell’attività

didattica e discontinuità nella presenza; gli alunni sono comunque sempre tenuti a

presentarsi in Presidenza prima di salire in classe.

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Si precisa che il numero delle entrate in ritardo e delle uscite anticipate, non

motivate, incide sulla valutazione della condotta. L’Insegnante Coordinatore di Classe

controlla mensilmente assenze, ritardi ed uscite anticipate e, quando frequenti, informa il

Coordinatore delle attività educative e didattiche che avverte la famiglia.

Art. 2 Per tutte le assenze (motivi di salute, familiari, personali, sportivi, altro) deve essere

presentata una richiesta di giustificazione firmata da un genitore o da tutore

sull’apposito libretto da ritirare presso la Segreteria della Scuola; lo studente è tenuto

ad averne cura e ad usarlo in modo appropriato e puntuale; nel libretto i genitori

depositano la propria firma che sarà l’unica ritenuta valida per le giustificazioni dell’alunno

e sono corresponsabili, con i figli, dell’uso del libretto. I genitori degli alunni

maggiorenni possono, tramite richiesta scritta al Coordinatore delle attività educative e

didattiche, consegnata personalmente, autorizzare il figlio a firmare le domande di

giustificazione.

La continuità della frequenza scolastica è un diritto/dovere degli studenti; le assenze

devono essere perciò veramente motivate da necessità oggettive (di salute, di ordine

familiare, ecc..).

Si rende noto che, ai fini della validità dell'anno scolastico, è necessaria la frequenza di

almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato (art. 14, comma 7 del DPR 22 giugno

2009, n.122); diversamente, senza grave motivazione e oggettiva documentazione che

giustifichi il numero elevato delle assenze, l’alunno non verrà ammesso alla classe

successiva.

La manomissione o la falsificazione da parte dell’allievo delle richieste di

giustificazione o di altri documenti per i quali è necessaria la firma dei genitori,

costituisce una mancanza grave che, se accertata, potrebbe comportare sanzioni

disciplinari, compresa la sospensione.

Art. 3 Durante le lezioni gli alunni possono uscire dalla classe a discrezione del docente, ma

soltanto uno alla volta ed esclusivamente per recarsi ai servizi, in segreteria, o, se

richiesto dal docente, in biblioteca o nei laboratori. Non è consentito agli alunni

soffermarsi nei corridoi o comunque ritardare, senza giustificato motivo, il proprio

rientro in classe.

È vietato uscire e/o allontanarsi dalla classe tra un’ora di lezione e l’altra, senza il

permesso del docente. È vietato uscire dall’Istituto sia durante le lezioni sia durante

l’intervallo.

Art. 4 Il Registro Elettronico è uno strumento essenziale al controllo, da parte dei genitori,

delle presenze e assenze dei figli, della programmazione e svolgimento delle attività

didattiche, delle verifiche e dei compiti assegnati. Vengono inserite inoltre dal Docente

tutte le valutazioni delle prove orali e scritte.

E’ fondamentale e doveroso, per la buona collaborazione scuola-famiglia, un controllo

regolare da parte di studenti e genitori/tutori, del suddetto Registro elettronico, per

recepire tutte le informazioni relative all’andamento didattico disciplinare.

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Art. 5 Tenendo in considerazione il numero delle verifiche previsto per quadrimestre, verranno

recuperate in accordo con i Docenti solo le verifiche scritte perse a causa di malattie o

ricoveri documentati e ciò va fatto al mattino o al pomeriggio comunicato dal Docente

(salvo situazioni che meritano particolare attenzione). Il Docente si riserva comunque di

far recuperare le verifiche particolarmente importanti a livello culturale/didattico.

Art. 6 L’esonero dalle lezioni pratiche di Scienze Motorie è concesso dal Coordinatore delle

attività educative e didattiche sulla base di documentate motivazioni di carattere

sanitario. L’esonero può essere totale o parziale, permanente o temporaneo: la

motivazione e i tempi dell’esonero devono essere specificati nel certificato relativo. I

genitori degli alunni che necessitano di esonero devono farne domanda al Coordinatore

delle attività educative e didattiche.

Art. 7 La somministrazione all’alunno di antipiretici o antidolorifici, da parte della scuola, può

avvenire solo previa autorizzazione scritta fornita dal genitore o da chi esercita la

potestà parentale.

Si ricorda che non è ammessa la somministrazione a scuola di antibiotici, mucolitici,

sedativi della tosse, fermenti lattici, vitamine, ecc. Se possibile, l’assunzione di questi

prodotti è bene che avvenga a casa, organizzando opportunamente gli orari.

Art. 8 Si riconosce agli studenti il diritto di aderire a manifestazioni che comportino assenze

dalla scuola, purché tali assenze siano comunque giustificate dai genitori.

Nel caso di adesione della maggioranza della classe ad una manifestazione, le lezioni

proseguiranno in forma di approfondimento culturale o di revisione del programma già

svolto.

Art. 9 Le assemblee degli studenti possono essere di classe e di Istituto.

Le assemblee di classe, per complessive due ore a bimestre, si possono svolgere in ore di

lezione diverse, su richiesta della classe al Coordinatore delle attività educative e

didattiche e al Docente interessato, con preavviso di almeno due giorni.

Non possono essere tenute assemblee di classe sempre lo stesso giorno della settimana.

Durante le assemblee i Docenti possono essere presenti e, in tal caso, sono tenuti ad

intervenire nelle situazioni, non corrette, di svolgimento dell’assemblea. Non possono aver

luogo assemblee nell’ultimo mese di lezione. Si rimanda agli articoli n. 12, 13, 14 del Testo

Unico della Pubblica Istruzione.

Per quanto riguarda le assemblee studentesche d’Istituto, ne possono essere concesse

due o tre; la richiesta e l’apposito ordine del giorno devono essere presentati al

Coordinatore delle attività educative e didattiche. Non possono essere svolte nell’ultimo

mese di lezione, in conformità ai già citati articoli del Testo Unico, salvo motivazioni

didattiche.

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La partecipazione di esperti alle assemblee deve essere concordata e quindi autorizzata

preventivamente dal Coordinatore delle attività educative e didattiche.

Art. 10 Sono state approvate nel Decreto Legge del 12 settembre 2013, n. 104 le disposizioni

contenute nel disegno di Legge Lorenzin Beatrice in materia di divieti di fumo negli

ambienti chiusi e aperti di pertinenza delle scuole di ogni ordine e grado. In particolare

sarà vietato fumare anche nei cortili, nei parcheggi, negli impianti sportivi di pertinenza

delle scuole.

Le sanzioni pecuniarie erogate per le violazioni (le famiglie saranno informate mediante

comunicazione diretta) finanzieranno interventi del Ministero della Salute finalizzati alla

prevenzione del rischio di induzione al tabagismo.

Questo Istituto si attiene, in toto, a quanto approvato nel Decreto Legge e in

eventuali successive integrazioni e modificazioni.

Il divieto di fumo vale anche nel caso di attività didattiche esterne alla scuola

(conferenze, mostre, spettacoli, incontri vari, ecc...) in orario curricolare ed

extracurricolare e nei brevi tragitti scuola/sede dell’evento.

Art. 11 In riferimento alla C.M. n. 30 del 15 marzo 2007, il Collegio Docenti stabilisce che gli

studenti possono usare cellulari o apparecchi elettronici e informatici (ossia dispositivi

finalizzati alla comunicazione) esclusivamente durante l’intervallo mattutino. Al di fuori

di questo, per evitare distrazioni o disturbo dell’attività scolastica, i cellulari dovranno

essere spenti e riposti nello zaino o similare; verranno ritirati durante le verifiche

scritte. Nelle varie uscite verrà specificato, di volta in volta, il comportamento da tenere.

In caso di non osservanza del Regolamento, il personale Docente e ausiliario ottempererà

all’ordine di servizio nei seguenti casi:

a) se trovati, non secondo quanto concordato in questo articolo, verranno ritirati

e consegnati al Coordinatore delle AED, quindi rilasciati esclusivamente ad un

Genitore;

b) nel caso in cui vengano trovati durante una verifica, saranno consegnati al

Coordinatore delle AED e rilasciati esclusivamente ad un genitore; tale

comportamento avrà una ricaduta su valutazione e condotta;

c) se dovessero verificarsi infrazioni più gravi, verranno prese sanzioni

disciplinari proporzionate al singolo caso, nel rispetto del Regolamento

d’Istituto;

d) ogni infrazione viene comunque registrata dal Docente o dal Coordinatore

delle AED con annotazione sul Registro di classe e concorre alla definizione

del voto di condotta.

E’ vietato installare programmi senza la presenza di un Docente; è consentito installare,

alla presenza del Docente, solo programmi ad uso didattico e con lui concordati. E’ altresì

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vietato personalizzare postazioni di lavoro. Ravvisata l’infrazione, il Coordinatore delle

AED e il Consiglio di classe prenderanno i dovuti provvedimenti.

Art. 12 L’uso della LIM e delle annesse dotazioni (penna, computer, videoproiettore, casse) è

riservato ai Docenti. Pertanto l’uso da parte degli studenti è consentito esclusivamente

per scopi didattici e sempre con la guida di un docente.

Art 13 Le aule devono essere mantenute pulite e in ordine. Gli allievi sono responsabili degli

arredi e del materiale tecnico-didattico di cui fanno uso (vedi nello specifico Art. 14).

L’Istituto si riserva di richiedere un risarcimento per gli eventuali danni provocati da un

comportamento improprio e/o negligente. Non si assume nessuna responsabilità per libri,

denaro, oggetti personali lasciati in classe o nei locali della scuola.

Art. 14 Il servizio fotocopie è affidato al personale di Segreteria.

Gli allievi potranno usufruirne solo in caso di vera necessità autorizzata dal docente e

negli orari preposti.

Art. 15 L’abbigliamento deve essere consono all’ambiente educativo scelto. In caso contrario, i

Docenti devono farlo presente agli alunni e verificare che il richiamo venga recepito.

Art. 16

Il presente Regolamento fa riferimento al principio dei doveri degli studenti, così

sintetizzati nel DPR del 24 giugno 1998, n. 249 (a cui rimanda, tranne il punto 7, la

normativa sotto indicata):

1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere

assiduamente agli impegni di studio.

2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Capo d'Istituto, dei Docenti, del

personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale,

che chiedono per se stessi.

3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono

tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui

all'art. 1.

4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza

dettate dai Regolamenti dei singoli Istituti.

5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i

sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni

al patrimonio della scuola.

6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente

scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.

16

7. Se l’alunno non presta attenzione alle lezioni e omette in modo persistente di

svolgere i compiti a casa, i Docenti possono rifiutarsi di svolgere lo sportello.

In ordine a quanto indicato, pertanto, agli studenti che commettano mancanze disciplinari

saranno applicate proporzionate sanzioni (cfr. la nota prot. n. 3602 del 31 luglio 2008 sul

D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007).

In caso di mancanze di una certa consistenza, o reiterate, o qualora i richiami verbali

risultassero inefficaci, i Docenti dovranno apporre sul Registro di classe una nota

disciplinare e comunicare la sanzione al Coordinatore delle AED.

Le mancanze più gravi saranno punite dal Coordinatore delle attività educative e

didattiche e/o dal Consiglio di Classe attraverso:

a) l'obbligo di svolgere determinate attività (sotto la sorveglianza di personale

Docente o non Docente):

studio individuale e/o esecuzioni di compiti (appositamente assegnati);

lavori di riordino, pulizia, riparazione di danni commessi, all'interno della struttura

scolastica;

collaborazione con attività di segreteria, catalogazione, riordino biblioteca, ecc…;

Si potrà considerare anche una eventuale attività di volontariato presso strutture del

territorio, con il consenso della famiglia dell'alunno in questione, per decisione del

Coordinatore delle attività educative e didattiche e del Consiglio di classe.

e/o

b) un periodo di sospensione dalla frequenza delle lezioni.

La durata del periodo di sospensione sarà proporzionata alla gravità della mancanza

commessa:

periodo di sospensione da 1 a 15 giorni, adottato dal Coordinatore delle attività

educative e didattiche e dal Consiglio di classe;

periodo di sospensione superiore a 15 giorni, adottato dal Consiglio d’Istituto nel

caso in cui siano stati commessi "reati che violino la dignità e il rispetto della

persona umana “ (cfr. nota prot. n. 3602 del 31 luglio 2008 sul D.P.R. n. 235 del 21

novembre 2007).

Per le mancanze e le sanzioni ancora più gravi si rimanda alla nota prot. e al D.P.R. sopra

citati.

Art. 17 La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal Consiglio di

Classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a

sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo

(D.P.R. n. 122 del 22/06/09). Per i criteri di valutazione del comportamento, in particolare

per quelli che possono portare ad una valutazione insufficiente, si rimanda agli indicatori

precisati dal MIUR (Regolamento sulla valutazione dei voti numerici in tutte le materie e i

nuovi criteri di attribuzione del voto in condotta del 13/03/09; Schema D.M. n. 5 del

16/01/09; D.P.R. n.122 del 22/06/09) e alla griglia approvata dal Collegio Docenti.

Gli allievi sono pertanto tenuti a rispettare il presente Regolamento e a comportarsi in

modo corretto ed educato durante tutta la loro permanenza nella scuola.

17

CURRICOLO DI ISTITUTO

Profilo formativo SECONDO BIENNIO e 5° ANNO

A livello educativo/formativo sono state poste le seguenti finalità trasversali:

incrementare la capacità di affrontare tematiche fondamentali attraverso un

confronto con la visione cristiana; consolidare l’educazione alla fede e ai valori

umani anche attraverso concrete esperienze offrendo la possibilità di aderire a

gesti liturgici, pellegrinaggi, momenti formativi, incontri con testimoni;

consolidare determinati atteggiamenti e dimensioni come la capacità di ascolto e

di dialogo, il senso del dovere, l’apertura agli altri, l’accoglienza, la gratuità, la

solidarietà, la sincerità, lo stupore, la gratitudine, la cura del creato e l’apertura

alla “bellezza” (in senso etico ed estetico);

educare alla consapevolezza del valore del LAVORO come strumento di crescita

della persona nei suoi aspetti umani e spirituali;

favorire l’instaurarsi di relazioni sincere, libere e positive con tutta la comunità

scolastica;

alimentare il confronto cordiale e sereno tra posizioni diverse;

stimolare e valorizzare il senso di responsabilità e la capacità di iniziativa

attraverso attività curricolari ed extracurricolari;

favorire l’acquisizione di un senso di professionalità come vocazione ad un

particolare compito nella società;

stimolare la conoscenza dei problemi della società attuale ed aiutare a

comprendere le diverse realtà dei popoli e ad accettarle in un’ottica di rispetto e

reciproca accoglienza, in una prospettiva mondiale;

educare al pluralismo culturale con un atteggiamento di comprensione, rispetto,

dialogo e confronto con tutti gli uomini;

favorire in ogni studente lo sviluppo di un pensiero critico e di una logica rigorosa,

finalizzati sia all’elaborazione personale dei contenuti acquisiti sia alla promozione

della capacità di scelta autonoma dei valori su cui fondare la propria vita;

promuovere l’autovalutazione ovvero la percezione di sé all’interno del processo di

apprendimento e del percorso di orientamento in uscita;

aiutare lo studente ad orientare le proprie scelte vocazionali e professionali

coltivando e valorizzando le proprie attitudini per un inserimento responsabile e

coerente nella società.

Nelle diverse discipline i Docenti si propongono di valorizzare contenuti costruttivi e

messaggi positivi. La partecipazione a gruppi di lavoro e l’ effettiva collaborazione in

18

ordine alla programmazione, alla verifica e alla valutazione favoriscono criteri comuni con

ricaduta positiva sull’apprendimento degli alunni.

In particolare, si sottolinea che l’acquisizione delle conoscenze e delle Competenze

Chiave di Cittadinanza, la promozione della cultura della legalità e del rispetto dei

principi costituzionali, così come richiamate dalla L. 30/10/2008 n. 169, sono trasversali a

tutte le discipline curriculari, anche al Progetto interdisciplinare, soprattutto in

riferimento all’aspetto della formazione del cittadino e all’esercizio della democrazia nei

limiti e nel rispetto delle regole comuni. Le competenze chiave di cittadinanza sono fatte

oggetto di valutazione nell’ambito del voto di condotta e di alcune discipline, utilizzando

indicatori stabiliti all’inizio dell’anno scolastico e periodicamente verificati e/o modificati

nel corso dell’anno.

L’insegnamento della Religione Cattolica è attuato con una metodologia interdisciplinare,

basata sul dialogo e sul confronto sereno fra le diverse posizioni, offrendo con chiarezza

le linee fondamentali del messaggio cristiano e aspetti essenziali della dottrina della

Chiesa, in particolare quella sociale.

A livello didattico sono stati individuati i seguenti obiettivi trasversali:

migliorare il livello di approfondimento e la capacità di collegamento dei contenuti

nelle diverse discipline;

sviluppare gradualmente la capacità di elaborazione critica;

saper usare in modo sempre più corretto e rigoroso i linguaggi specifici;

potenziare la creatività e l’interiorizzazione delle conoscenze;

saper coltivare l’interesse per le problematiche di attualità e l’apertura alla

dimensione europea e mondiale delle questioni culturali, economiche, sociali

(intercultura).

LE COMPETENZE da sviluppare sono:

comprendere gli eventi, i fenomeni, le ideologie della storia e della civiltà moderna

e contemporanea, utilizzando le conoscenze storiche, linguistico – letterarie,

giuridico - economiche, geopolitiche e scientifiche acquisite;

utilizzare con una certa flessibilità il lessico adeguato ai diversi contesti

comunicativi, sia in lingua italiana che nelle lingue straniere oggetto di studio;

saper riconoscere e definire le correnti culturali, saper decodificare e analizzare

testi letterari;

comprendere e/o interpretare le problematiche relative alla gestione dei vari tipi

di azienda;

servirsi della microlingua commerciale inglese, tedesca, spagnola;

servirsi delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione;

redigere e interpretare i documenti aziendali, la corrispondenza commerciale

anche nelle lingue straniere;

comporre e trasmettere testi e modulistica varia con l’utilizzo di strumenti

informatici e multimediali.

19

Le competenze, sopra elencate, vengono declinate in modo graduale dai singoli Consigli di

Classe secondo lo specifico didattico di ogni classe (Profilo Formativo nello specifico

didattico delle singole classi) e inserite nei Verbali dei Consigli di Classe.

METODOLOGIE (Secondo biennio e V anno)

Al fine di raggiungere gli obiettivi educativi e acquisire a livello didattico le

competenze, ci si propone di procedere con le seguenti metodologie:

sviluppare ulteriormente l’autonomia dell’apprendimento di ciascun alunno attraverso

una pluralità di metodi didattici capaci di valorizzarne l’esperienza;

privilegiare l’attività e/o la metodologia laboratoriale nelle varie discipline ed

utilizzare gli strumenti tecnologici;

privilegiare nell’insegnamento un’ottica interdisciplinare e “strategie” atte a maturare

la capacità di collegamento;

aiutare gli alunni a potenziare la razionalizzazione e il consolidamento di modalità di

studio individuali;

utilizzare le strategie di apprendimento cooperativo, favorendo la collaborazione tra

gli studenti e l’organizzazione di momenti comuni e di attività di interclassi;

favorire il collegamento tra i contenuti di studio e le esperienze lavorative,

valorizzando le realtà sul territorio.

20

PROFILO PROFESSIONALE

SECONDO BIENNIO E V ANNO

Indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing”

Articolazione “Relazioni internazionali per il marketing”

Nell’articolazione “Relazioni internazionali per il marketing” il profilo si caratterizza per il

riferimento sia all’ambito della comunicazione aziendale con l’utilizzo di tre lingue

straniere (inglese e spagnolo dal primo anno e tedesco dal terzo) e appropriati strumenti

tecnologici, sia alla collaborazione nella gestione dei rapporti aziendali nazionali e

internazionali riguardanti differenti realtà geo-politiche e vari contesti lavorativi.

A conclusione del percorso quinquennale il Diplomato nell’indirizzo Amministrazione,

Finanza e Marketing consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini

di competenze.

1. Riconoscere e interpretare:

le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le

ripercussioni in un dato contesto;

i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla

specificità di un’azienda;

i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il

confronto fra epoche storiche e nella dimensione sincronica attraverso il

confronto fra aree geografiche e culture diverse.

2. Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con

particolare riferimento alle attività aziendali.

3. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con

riferimento alle differenti tipologie di imprese.

4. Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e

ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date.

5. Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione

delle risorse umane.

6. Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità

integrata.

7. Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione,

analizzandone i risultati.

8. Inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare

applicazioni con riferimento a specifici contesti e diverse politiche di mercato.

9. Orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo - finanziari, anche per collaborare

nella ricerca di soluzioni economicamente vantaggiose.

10. Utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata

d’impresa, per realizzare attività comunicative con riferimento a differenti

contesti.

21

11. Analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e

ambientale, alla luce dei criteri sulla responsabilità sociale d’impresa.

Considerando il Profilo Professionale del 2° Biennio e del V anno, il Collegio Docenti, nella

riunione numero 2 del 01/10/2012, con delibera numero 5, ha deciso all’unanimità l’utilizzo

della quota di autonomia del 20% dei curricoli secondo quanto indicato nel DPR n. 88 del

15 marzo 2010, articolo 8, comma 3, nell’ambito degli indirizzi definiti dalle regioni e in

coerenza con il profilo di cui all’Allegato A) del DPR n. 88 del 15 marzo 2010, per

potenziare 2 insegnamenti obbligatori e professionalizzanti: Economia aziendale e

geopolitica e Lingua inglese a partire dall’inizio del 2° Biennio.

Tale scelta prevede la seguente variazione: la riduzione delle ore di Economia

aziendale e geo-politica da 5 a 4 e l’aumento delle ore di Lingua inglese da 3 a 4.

In tal modo Economia aziendale e geopolitica non viene decurtata oltre la quota del 20%

prevista dai quadri orari di cui all’Allegato B) del DPR n. 88 del 15 marzo 2010.

Tale scelta non si discosta dal Profilo Professionale ed è in piena coerenza con il

raggiungimento delle competenze previste.

Si intende valorizzare entrambe le discipline, potenziando lo studio dell’inglese

commerciale e permettendo di affrontare, in lingua, tematiche trattate in Economia

aziendale e geo-politica.

Nello specifico si ritiene di :

potenziare l’utilizzo del lessico e della fraseologia specifici di settore, anche in

Lingua inglese;

continuare a rispondere alla richiesta dei sistemi produttivi territoriali così come

già effettuato fino ad oggi con il precedente indirizzo di studi;

offrire un valido supporto all’eventuale insegnamento di una materia non linguistica

in lingua inglese nel Quinto anno;

considerare le richieste degli studenti e delle famiglie.

In ordine al D.M. n.83/2008 secondo quanto disposto al n. 5.3, il 9 ottobre 2012, a.s.

2012-13, è stata comunicata all’USR la data della delibera del POF in cui è contenuta e

quindi, deliberata, la decisione suddetta del Collegio Docenti.

Nella Nota del MIUR, prot. n. 4969 Roma del 25 luglio 2014 (Oggetto: Avvio in

ordinamento dell'insegnamento di discipline non linguistiche (DNL) in lingua straniera

secondo la metodologia CLIL nel quinto anno degli Istituti tecnici - Norme transitorie a.s.

2014/15), nelle LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO DEGLI

ISTITUTI TECNICI - per il secondo biennio e il quinto anno, si riporta quanto segue:

"Nel quinto anno è previsto l'insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua

inglese. L'insegnamento è finalizzato, in particolare, a potenziare le conoscenze e abilità

proprie della disciplina da veicolare in lingua inglese attraverso la contemporanea

acquisizione di diversi codici linguistici. L'integrazione tra la lingua inglese e altra

disciplina non linguistica, secondo il modello Content and Language Integrated Learning

(CLIL), viene realizzata dal docente, con una didattica di tipo fortemente laboratoriale,

attraverso lo sviluppo di attività inerenti le conoscenze e le abilità delle discipline

interessate, in rapporto all’indirizzo di studio”.

22

In ordine alla DNL (disciplina non linguistica) in Lingua Inglese nella classe V il nostro

Istituto sta lavorando attraverso moduli interdisciplinari sviluppati dalle Docenti di

Inglese e di Economia Aziendale e Geopolitica per condividere, nel tempo,

progettazione, strumenti, competenze e metodologie e per costruire esperienze

didattiche di proficua collaborazione. La Docente di Economia Aziendale e Geopolitica ha

frequentato un corso preparatorio alla Certificazione richiesta (C1). Nel nostro Istituto il

Progetto CLIL si compone dei Docenti di Inglese e di Economia Aziendale e Geopolitica; il

suo scopo è la realizzazione di quanto richiesto dalla normativa; i Docenti si impegnano a

produrre e a sviluppare, per quanto possibile, progetti di valore che possano migliorare il

livello della classe.

Per quanto riguarda la valutazione gli aspetti formali ad essa correlati rimangono di

competenza del docente di DNL che può comunque confrontarsi in merito con il docente di

Lingua Inglese.

SBOCCHI PROFESSIONALI

A. Proseguimento degli studi Il diploma di Amministrazione Finanza e marketing, articolazione Relazioni Internazionali per il Marketing permette l’accesso a tutte le Facoltà universitarie, ai corsi post-diploma e la partecipazione a tutti i concorsi riservati ai diplomati di scuola superiore. Le facoltà universitarie più affini sono: Economia e Commercio, Giurisprudenza, Scienze Politiche con indirizzo Internazionale, Lingue, Politecnico, sezione gestionale ed amministrativa; Scuola di Amministrazione Aziendale.

B. Libera professione Dopo due anni di praticantato è possibile ottenere l'iscrizione al Collegio dei ragionieri commercialisti ed esercitare la libera professione; la frequenza di un corso specifico consente di esercitare la professione di consulente del lavoro, promotore finanziario, controller e addetto "customer service". Per il diplomato "ragioniere" con articolazione ‘Relazioni internazionali per il marketing’ il mercato del lavoro presenta, tra l'altro, professioni emergenti e in forte espansione quali:

o il Tecnico degli Scambi con l'estero

o l'Operatore Telemarketing nei rapporti con l’estero

o l'Assistente di Marketing, Addetto al Customer Service, l'Operatore di Teleselling,

o il Controller (copilota del business) con funzioni di supporto dell'Amministratore Delegato;

o il Treasure che gestisce i rapporti con le banche e propone soluzioni finanziarie anche in lingue straniere;

o il Tecnico Commerciale che cura le strategie di sviluppo dei mercati in termini di comunicazioni ed immagine del prodotto anche in lingue straniere;

o il Tecnico del Sistema Qualità, il Tecnico di Programmazione della

o Produzione e il Tecnico Acquisti e Approvvigionamenti all’estero.

23

C. Lavoro dipendente

Imprese Private: agenzie di viaggio, imprese bancarie, industriali, commerciali, turistiche, assicurative finanziarie, immobiliari, edili, studi professionali, consorzi, cooperative.

Pubbliche Amministrazioni: Stato, Regioni, Province, Comuni, A.S.L.

24

VALUTAZIONE

In ordine alla valutazione, un primo importante momento è l’analisi della situazione di partenza della classe e degli alunni che la compongono, sulla quale si regolerà la programmazione educativa e didattica dei Consigli di Classe, dei Dipartimenti e dei singoli insegnanti che vi innesteranno le loro programmazioni annuali, comprensive degli obiettivi specifici disciplinari, predisponendo verifiche mirate e periodiche (prove oggettive, questionari di vario genere, composizioni, interrogazioni, prove pratiche, relazioni...). “La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo” (cfr. D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122). “Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell'offerta formativa” (cfr. D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275, art. 3 e 8). La valutazione porterà all’assegnazione di un voto in ciascuna disciplina secondo i criteri stabiliti dal Collegio Docenti, nell’anno in corso, sulla base della normativa scolastica vigente (D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122, D.M. 80 e O.M. 92) e così specificati:

1. La valutazione in ogni disciplina terrà conto del profilo globale dello studente ricorrendo alle seguenti voci:

1. profitto dello studente, desumibile dai voti delle singole prove (scritte, orali, pratiche) che egli ha sostenuto nel periodo;

2. numero/qualità delle insufficienze e discipline interessate; 3. scostamento rispetto alla situazione di partenza (eventuale miglioramento ed

eventuale progressivo avvicinamento all’area della sufficienza); 4. esito delle verifiche relative a iniziative di recupero e/o sostegno; 5. utilizzo consapevole del materiale; 6. impegno nello studio personale, interesse e partecipazione alle attività

scolastiche dimostrati nel percorso formativo;

La valutazione globale dello studente considera in modo attento la partecipazione alle attività dell’ASL nel corso dell’anno, non solo in riferimento ai risultati, ma anche a livello di interesse culturale e di coinvolgimento. Come previsto dalla legge n. 169 del 30 ottobre 2008, articolo 2 comma 2 e 3, viene valutato anche il comportamento di ciascun alunno. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate, con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della

media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il Collegio Docenti ha approvato in data 02 ottobre 2017 la seguente griglia di

valutazione, raccogliendo le indicazioni applicative del Ministero (Regolamento sulla valutazione dei voti numerici in tutte le materie e i nuovi criteri di attribuzione del voto in

25

condotta del 13/03/09; Schema D.M. n. 5 del 16/01/09 – art. 7 del D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009):

Voto di

condotta Parametri

10

L’alunno si comporta in modo corretto e responsabile in tutte le

situazioni;

frequenta con assiduità; è sempre puntuale alle lezioni;

partecipa in modo motivato al dialogo educativo, in base alla

personalità;

assume un atteggiamento maturo e responsabile;

é disposto a collaborare in prestazioni scolastiche e/o para e/o

extrascolastiche anche con contributi costruttivi e con apporti

personali;

nel percorso di alternanza scuola lavoro opera in situazioni nuove

e problematiche dimostrando disponibilità a cooperare, spirito

propositivo, piena autonomia e responsabilità;

nel percorso di alternanza scuola lavoro identifica con chiarezza

problemi e possibili soluzioni, prende decisioni efficaci e supera

le difficoltà in modo autonomo e responsabile.

9

L’alunno si comporta in modo educato e corretto;

frequenta regolarmente ed è puntuale alle lezioni;

è attento e partecipa al dialogo educativo;

é disposto a collaborare in prestazioni scolastiche e/o para e/o

extrascolastiche;

nel percorso di alternanza scuola lavoro collabora con il gruppo e

opera in situazioni note dimostrando quasi sempre autonomia e

responsabilità;

nel percorso di alternanza scuola lavoro identifica con discreta

chiarezza problemi e possibili soluzioni, prende decisioni

pertinenti e supera le difficoltà in modo quasi sempre autonomo.

8

L’alunno si comporta in modo generalmente corretto;

frequenta nel complesso regolarmente ed è generalmente

puntuale alle lezioni;

selettivo nell’attenzione e/o incostante nella partecipazione al

dialogo educativo;

reagisce positivamente al richiamo;

talvolta collabora in prestazioni scolastiche e/o para e/o

extrascolastiche, anche se in modo selettivo;

può presentare sanzioni disciplinari non gravi;

nel percorso di alternanza scuola lavoro collabora e porta a

termine gli incarichi affidati, guidato dal docente/tutore;

nel percorso di alternanza scuola lavoro identifica gli aspetti più

evidenti di problemi e di possibili soluzioni, prende decisioni e

26

supera le difficoltà, guidato dal docente/tutore.

7

L’alunno si comporta in modo sostanzialmente accettabile, ma

non sempre rispettoso delle persone e delle regole;

non frequenta con regolarità;

non è sempre diligente nella puntualità alle lezioni e/o si distrae

facilmente;

la partecipazione è discontinua o comunque necessita di

sollecitazioni;

non reagisce in modo positivo al richiamo;

talvolta usa un linguaggio scorretto;

è incorso anche in sanzioni disciplinari;

Nel percorso di alternanza scuola lavoro ha difficoltà a

cooperare e a portare a termine gli incarichi affidati in modo

autonomo e responsabile;

Nel percorso di alternanza scuola lavoro ha difficoltà ad

identificare problemi e possibili soluzioni, a prendere decisioni e

a superare i momenti di crisi in modo autonomo e responsabile.

6

L’alunno si comporta in modo poco educato e spesso irrispettoso

delle persone, delle regole e degli ambienti educativi;

non frequenta con regolarità;

l’attenzione è limitata;

la partecipazione è scarsa; necessita di richiami che considera

superficialmente;

non è ancora diligente nella puntualità alle lezioni nonostante i

richiami;

l’atteggiamento è a volte indisponente e/o poco collaborativo;

talvolta usa un linguaggio scorretto;

è incorso in sanzioni disciplinari.

5

L’alunno si comporta in modo indisciplinato, irrispettoso del Capo

d’Istituto e/o dei Docenti, e/o del personale della scuola e/o dei

compagni;

non è puntuale alle lezioni; la frequenza è saltuaria, numerose le

assenze;

l’attenzione è scarsa; disturba con facilità le lezioni;

non assolve assiduamente gli impegni di studio e/o è indifferente

all’attività scolastica;

non rispetta il Regolamento d’Istituto; non osserva le

disposizioni organizzative di sicurezza dettate dal Regolamento;

necessita di richiami continui che non prende in considerazione;

utilizza un linguaggio scorretto, non educato;

non usa correttamente strutture, macchinari e sussidi didattici;

danneggia il patrimonio della scuola;

è incorso in sanzioni disciplinari.

27

N.B. Si precisa che all’assegnazione di un voto piuttosto che di un altro non concorre tanto il possedere tutti i parametri, quanto il maggior peso che alcuni indicatori possono avere rispetto ad altri, sia quantitativamente che qualitativamente.

In sede di scrutinio finale, ciascun Docente, tenuto conto di quanto sopra precisato, formula al Consiglio di Classe una proposta di voto ed il Consiglio di Classe, dopo aver verificato se sussistono:

la capacità dell’allievo di organizzare il proprio studio in maniera autonoma e coerente con le linee di programmazione della disciplina;

la possibilità di seguire proficuamente il programma della classe successiva,

dichiara l’ammissione dello studente alla classe successiva:

a) in assenza di insufficienze nelle singole discipline o nel caso di una valutazione positiva in ciascuna disciplina anche a seguito di eventuali iniziative di recupero/sostegno;

b) con una segnalazione del Consiglio di Classe per lo studio estivo, se si sono

riscontrate in una o più discipline incertezze tali da non determinare carenze nella preparazione complessiva dell’alunno e quando sussistono i requisiti minimi di capacità di organizzare il proprio studio in maniera autonoma e coerente con le linee di programmazione indicate dai Docenti;

oppure la sospensione del giudizio con conseguente valutazione, da parte del Consiglio stesso, della possibilità dell’alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto, propri delle discipline interessate, mediante lo studio personale svolto autonomamente o attraverso la frequenza di appositi interventi obbligatori estivi di recupero, solo nel caso permanga la normativa vigente.

La sospensione del giudizio potrà avvenire solo in presenza di una o più insufficienze, tali comunque da non determinare un’effettiva impossibilità di recupero delle carenze nella preparazione complessiva dello studente ai fini della frequenza dell’anno scolastico successivo. Dopo il periodo stabilito per gli interventi estivi obbligatori di recupero avranno luogo le verifiche finali, in data che il Collegio delibererà a giugno. In base ai risultati di tali verifiche, il Consiglio di Classe procederà alla formulazione del giudizio in relazione all’alunno in questione; delibererà l’integrazione dello scrutinio finale, espresso sulla base di una valutazione complessiva dello studente, che, in caso di esito positivo, comporterà l’ammissione dello stesso alla frequenza della classe successiva; in caso di esito negativo, la non ammissione alla classe successiva;

oppure

la non ammissione alla classe successiva per: la votazione del comportamento inferiore a sei decimi (cfr. DPR n. 122 del

22/06/09); il mancato raggiungimento della valutazione pari o superiore a sei decimi in

ciascuna disciplina o gruppo di discipline (DPR n. 122 del 22/06/09);

28

l’impossibilità di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri del curricolo;

l’impossibilità di seguire proficuamente il programma della classe successiva;

le difficoltà incontrate nell’organizzare lo studio in maniera autonoma; il regresso nel profitto, nell’impegno, nella partecipazione rispetto al 1°

quadrimestre; il ripetersi di insufficienze nelle stesse discipline in cui erano state segnalate

carenze negli anni precedenti;

il ripetersi di insufficienza grave in una stessa disciplina in anni successivi;

la discontinua partecipazione al dialogo educativo. Ogni decisione sulla promozione o non promozione rientra nella sovranità del Consiglio di Classe, che deciderà caso per caso sulla base della possibilità da parte dell’alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate nel corso dell’anno scolastico successivo e di seguire proficuamente il programma suddetto. Nel caso si esamini la possibilità della non ammissione dello studente alla classe successiva, l’applicazione dei suddetti parametri da parte del Consiglio di classe non sarà meccanica, ma terrà presenti la situazione personale e il profilo generale del giovane in questione.

Ciò premesso, allo scopo di unificare i criteri di valutazione all’interno delle classi vengono individuati i seguenti parametri:

1. numero di insufficienze: a) Solo in assenza di insufficienze si potrà ottenere la promozione b) Con al massimo 3 (tre) insufficienze (salvo situazioni di salute o di disagio che meritano particolare attenzione) in altrettante discipline, si potrà ottenere la sospensione del giudizio e l’invio ai corsi di recupero estivo obbligatori, in quanto si ritiene che fino a tre discipline vi sia la concreta e fattibile possibilità per lo studente di riuscire a recuperare le carenze nel periodo prestabilito.

2. conteggio dei punti mancanti al raggiungimento della sufficienza in ciascuna delle materie considerate non sufficienti: il voto “5” corrisponderà a “- 1” perché manca un punto al “6”; analogamente il voto “4” corrisponderà a “- 2” e il voto “3” corrisponderà a “- 3”;

Fatta salva la sopramenzionata sovranità del Consiglio di Classe, tali criteri lo orienteranno verso l’area di:

o promozione, in assenza di insufficienze in tutte le discipline del curricolo;

o sospensione del giudizio, in presenza di insufficienze in numero non superiore a 3 (tre) e con conteggio dei punti mancanti alla sufficienza nella totalità delle discipline del curricolo uguale o inferiore a “4” (meno quattro);

o non promozione, in presenza di insufficienze in numero superiore a 3 (tre) e/o con

conteggio dei punti mancanti alla sufficienza nella totalità delle discipline del curricolo superiore a “4” (quattro).

In riferimento ai criteri specifici di valutazione relativi al Secondo Biennio e classe V viene precisato che dovranno essere coerenti con il Profilo Formativo e Professionale del Secondo Biennio fissato dal Consiglio di Classe e con le competenze individuate dal Ministero nelle Linee Guida degli Istituti Tecnici.

29

Per quanto riguarda la classe quinta, secondo la normativa vigente alla data della delibera

del PTOF, si ricorda che ai fini dell’ammissione all’Esame di Stato sono valutati

positivamente nello scrutinio finale gli alunni che conseguono un voto di comportamento non

inferiore a sei decimi e una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o

gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento

vigente (D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009 Art. 3). Per gli studenti dell’ultimo anno di corso

che nello scrutinio del primo quadrimestre presentino insufficienze in una o più discipline, il

Consiglio di Classe predisporrà iniziative di sostegno e forme di verifica, da svolgersi entro

il termine delle lezioni, al fine di porre gli studenti predetti nella condizione di conseguire

una valutazione complessivamente positiva in sede di scrutinio di ammissione (O.M. n. 92

del 5.11.2007). Per tutti gli studenti potrà essere formulato, nelle modalità scelte dal

Consiglio di Classe, un giudizio di ammissione, che assolverà il compito di fornire alla

Commissione di Esame ogni utile dato informativo sulla personalità e sulla preparazione del

candidato (O.M n. 26 del 15/03/07). L’esito della valutazione è pubblicato all’albo

dell’Istituto sede d’esame, con l’indicazione <<Ammesso>> o <<Non ammesso>> oltre alla

segnalazione dei crediti scolastici. L’attribuzione dei voti in ciascuna disciplina è rilevante

unicamente ai fini dell’attribuzione del credito scolastico.

Autovalutazione della Scuola

Il Collegio Docenti dell’Istituto dopo aver aggiornato il NIV (Nucleo interno di valutazione)

per chiusura del Contratto di lavoro con alcuni Docenti (entrata in ruolo, ecc…) ha letto e

seguito la Normativa che riassume tutto il percorso per l’Autovalutazione della scuola

indicato da Decreti Legislativi, Circolari, Note e in siti (come ad esempio USRER-Avvio del

Sistema nazionale di Valutazione–Bologna; 07/01/15 con D.P.R, Direttive, Circolari ivi citati;

Legge n. 107 del 13/07/2015; Prot. 7904 dell’1/09/15 e note ivi citate; Nota 2182 del

28/02/17- sviluppo del Sistema Nazionale di Valutazione per l'anno scolastico 2016/2017;

www.istruzione.it/valutazione-Normativa e Documenti;

www.indire.it/progetto/supportomiglioramento/html;http://indire.it/supporto

miglioramento).

Il NIV, in costante collaborazione con il Collegio Docenti, ha compilato il Rapporto di

Autovalutazione (RAV) e, dopo attenta verifica, lo ha aggiornato negli anni scolastici di

apertura del RAV. In concreto, le priorità, i traguardi e le azioni sono stati rivisti e

ridefiniti ogni anno durante la stesura del Piano di Miglioramento, secondo le direttive del

Sistema Nazionale di Valutazione (SNV), in collegamento al Rapporto di Autovalutazione e

in linea con il PTOF per ottenere coerenza e sinergia tra i tre Documenti RAV, PdM e

PTOF. Questo Piano triennale dell'Offerta Formativa si colloca nel secondo anno di

attuazione (2016/19). Come il RAV, anche il PTOF è un documento pubblico, visionabile sul

sito della nostra scuola e sul portale Scuola in Chiaro. Le azioni che hanno accompagnato il

percorso di Autovalutazione sono state diffuse e condivise con le famiglie, nel rispetto del

Patto di Corresponsabilità e nell’ottica di un rapporto continuo e costruttivo tra scuola e

famiglia.

Nel PdM 2017-18 (si veda più avanti in questo PTOF), come in precedenza, sono presenti

azioni verificabili nel tempo breve che intercorre dalla sua stesura alla chiusura della

scuola.

30

I risultati dell’ INVALSI, generalmente positivi, sono stati presi in considerazione in modo

indiretto nella programmazione degli obiettivi di miglioramento del PdM: si è operato, nelle

due discipline di riferimento, con attività di recupero, rinforzo, sostegno sui punti di

debolezza evidenziati e, sui punti di forza, con azioni di potenziamento e di crescita

dell’autostima. L’Autovalutazione della Scuola è servita anche per uno sguardo alle dinamiche relazionali, nei rapporti tra Docenti, particolarmente con i nuovi Insegnanti e con gli alunni, a beneficio dell’intera Comunità scolastica.

DEBITI FORMATIVI – RECUPERO - POTENZIAMENTO

Nel caso di carenze riscontrate nello scrutinio finale in discipline da recuperare (debito

formativo) verrà inviata alle famiglie degli alunni/e interessati una scheda con la

comunicazione relativa, il resoconto dettagliato delle carenze degli alunni, l’indicazione dei

voti insufficienti approvati dai Docenti in sede di scrutinio (D.M. n. 80/07, all’O.M. n.

92/07, al D.M. 42/07 e al D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009, art. 4) e i consigli per superare

le lacune. A tale comunicazione si unisce il dialogo personale, utile alla collaborazione

scuola-famiglia, già attiva e puntuale nel corso dell’anno scolastico, necessaria per la

riuscita educativa.

Nel caso di carenze riscontrate nel corso dell’anno, verranno attuate, a diversi livelli, le

attività di recupero/rinforzo/potenziamento. Si prevedono:

attività di classe programmate da ogni insegnante durante il normale svolgimento

delle lezioni e/o assegnazione di lavoro individuale monitorato dall’insegnante e/o

segnalato alla famiglia come impegno per l’alunno; tutto l’anno scolastico è anche

mirato al recupero di conoscenze e competenze (chiarimenti, interrogazioni ecc…);

al mattino, nella settimana che segue la chiusura del 1° quadrimestre, momenti

alternativi all’ordinario svolgimento delle lezioni come rinforzo/potenziamento; lo

“stacco” può essere fatto anche prima della chiusura del Quadrimestre, purché

motivato da esigenze didattiche;

nell’arco di un periodo di 10 giorni al massimo, attività di recupero pomeridiano dopo

gli scrutini del 1° quadrimestre e la comunicazione alle famiglie;

nell’arco di un periodo di 10 giorni al massimo, attività di recupero pomeridiano dopo

gli scrutini del 2° quadrimestre e la comunicazione alle famiglie.

I recuperi pomeridiani di febbraio e giugno sono riservati agli scritti delle discipline. In

ordine alla frequenza, ci si orienta per accogliere anche gli alunni che, pur presentando

gravi lacune e molte difficoltà, desiderano partecipare al recupero pomeridiano. Per poter

seguire i corsi con profitto, i recuperi non devono riguardare un numero eccessivo di

discipline; in varie situazioni ciò si è rivelato controproducente ai fini del proseguimento

dell’attività scolastica; nell’ambito dei Consigli di Classe, i Docenti si accorderanno per la

scelta delle materie da recuperare il pomeriggio e per quella/e riguardo a cui ci si orienta

per l’assegnazione di un lavoro individuale da parte dell’alunno (lavoro seguito

dall’Insegnante e segnalato alle famiglie).

31

SPORTELLO

L’attività di “sportello”, fuori dall’orario di lezione, è rivolto agli allievi che intendono approfondire particolari tematiche, confrontarsi su qualche argomento che non hanno ben compreso o consolidare specifiche competenze. Lo sportello è un intervento mirato e circoscritto: non è indicato per recuperare gravi lacune, che vanno colmate con interventi approfonditi, continuati e guidati. Il Collegio Docenti delibera, ogni anno, le attività di sportello e di recupero secondo le

modalità già attuate nei precedenti anni scolastici. Riguardo allo sportello, come da

Regolamento, gli alunni possono richiedere un incontro con uno dei Docenti della disciplina

tra quelli che si sono resi disponibili. L’allievo, di sua iniziativa, entro due giorni prima

dell’incontro, indica in un apposito modulo (da ritirare in segreteria o scaricabile dal sito

internet della scuola) il proprio nominativo, la classe di appartenenza, l’insegnante con cui

effettuare lo sportello e l’argomento da trattare; si consiglia all’ alunno interessato di

comunicare la richiesta di sportello anche al Docente. L’elenco dei docenti, i giorni della settimana e gli orari in cui gli stessi sono disponibili, vengono comunicati alle famiglie degli alunni e comunque sono sempre reperibili in segreteria. Il giorno stabilito, all’ora convenuta, il docente della disciplina (non necessariamente appartenente allo stesso Consiglio di Classe) è a disposizione dello studente o di piccoli gruppi per eventuali spiegazioni, chiarimenti e per gli approfondimenti. Il numero degli sportelli per ciascun Insegnante sarà a discrezione del Docente stesso e a seconda delle discipline. I Docenti possono rifiutarsi di svolgere lo sportello agli alunni che non prestano attenzione alle lezioni e omettono in modo persistente di svolgere i compiti a casa.

CREDITI SCOLASTICI E FORMATIVI

Ai fini dell’Esame di Stato, in ciascun anno del Secondo Biennio e classe V, è attribuito un

credito scolastico. Ad oggi per gli studenti del Secondo Biennio e classe V viene attribuito

il punteggio del Credito Scolastico secondo le tabelle che seguono che indicano i seguenti

criteri per l’attribuzione:

media dei voti, a cui concorre anche la valutazione del comportamento;

assiduità della frequenza scolastica;

interesse e partecipazione al dialogo educativo;

attività complementari ed integrative organizzate dalla scuola;

crediti formativi (attività certificate scelte dallo studente e relative all’indirizzo di

studio o ad attività sportive agonistiche e/o attività ed esperienze di volontariato).

32

Tabella dei Crediti Scolastici per chi sostiene l’Esame di Stato del II CICLO nell’anno

scolastico 2017-2018

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun

anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione

indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in

considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica,

l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività

complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali

crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di

oscillazione corrispondente alla media M dei voti.

In base a questi parametri viene determinato il punteggio nell’ambito della banda di

riferimento definita dalla media dei voti nelle varie discipline.

Le attività formative extracurricolari sono progettate nell’ambito dell’ampliamento

dell’offerta formativa dal Collegio Docenti: certificazioni nelle lingue curricolari, attività

teatrali, corsi di vario genere, alternanza scuola lavoro. Esse sono organizzate in modo che

gli studenti possano parteciparvi compatibilmente con le esigenze di studio richieste dalle

discipline curricolari.

La frequenza dei corsi facoltativi è documentata e valutata dai Consigli di Classe, così come

tutte le esperienze formative che il singolo studente matura al di fuori della scuola.

33

Tabella dei Crediti Scolastici nell’anno scolastico 2017/2018 per chi inizia il triennio

Nello specifico i crediti inerenti alla media per gli ultimi tre anni per gli alunni che iniziano il triennio nel 2017/2018 sono spalmati così come segue:

MEDIA CREDITI III

ANNO

CREDITI IV

ANNO

CREDITI V

ANNO

6 7-8 8-9 9-10

6<M≤7 8-9 9-10 10-11

7<M≤8 9-10 10-11 11-12

8<M≤9 10-11 11-12 13-14

9<M≤10 11-12 12-13 14-15

Tabella crediti scolastici Esame di Stato 2018-2019 per chi ha già iniziato il triennio

Tabella di conversione dei Crediti Scolastici già acquisiti:

ESAME DI STATO 2019

Somma crediti acquisiti III anno Somma nuovi crediti III anno

3 7

4 8

5 9

6 10

7 11

8 12

34

CRITERI GENERALI

PER I VIAGGI D’ISTRUZIONE/SOGGIORNI-STUDIO

E PER LE USCITE CULTURALI

Il Collegio Docenti ha stabilito i seguenti criteri generali di scelta relativi alle uscite

culturali e ai viaggi d’istruzione/soggiorni-studio:

1. le proposte di viaggi di istruzione/soggiorni-studio e uscite culturali devono essere

inserite nella programmazione didattico - educativa dei docenti proponenti e del Consiglio

di Classe e i relativi obiettivi devono essere coerenti con la programmazione stessa;

2. le proposte devono essere presentate da uno o più docenti, i quali possono

ascoltare l’opinione degli studenti;

3. ogni classe deve avere come docente accompagnatore almeno un membro del Consiglio di

classe;

4. i docenti proponenti si assumono l’onere di seguire, con la collaborazione della

Segreteria e della Commissione interessata, l’organizzazione dei viaggi

d’istruzione/soggiorni-studio e delle uscite culturali in tutte le loro fasi;

5. il periodo di realizzazione dei viaggi d’istruzione/soggiorni-studio è stabilito dal Collegio

dei Docenti nei primi mesi di ogni anno scolastico ed è vincolante per tutte le iniziative;

6. i viaggi d’istruzione (di più giorni) non possono essere effettuati nell’ultimo mese di attività didattica, fatte salve le iniziative proposte dal Ministero o altre collegate all’indirizzo della scuola;

7. le uscite culturali (della durata di un giorno) possono svolgersi durante tutto l’anno scolastico;

8. alle iniziative di orientamento agli sbocchi universitari sono autorizzate a partecipare le classi quarte e quinte.

Criteri organizzativi 1. Secondo quanto indicato dalla programmazione didattico – educativa di una o più discipline, nei Consigli di Classe di Ottobre/Novembre, i docenti formulano le proposte dei viaggi d’istruzione/soggiorno studi nelle loro linee generali (mete, durata e motivazioni) e si impegnano con la segreteria a prendere contatti con Agenzie Turistiche per la richiesta di tre preventivi. 2. Nei Consigli di Classe successivi i docenti che organizzano viaggi d’istruzione/soggiorno studi indicano:

a. docenti accompagnatori e supplenti b. classe/i interessata/e c. data e durata d. meta e programma di massima

e. obiettivi didattico - educativi

35

Piano annuale per l’inclusività

(PAI)

Le indicazioni ministeriali (Direttiva ministeriale 27/12/12 e C.M. 06/03/13) richiamano la necessità di una specifica ed esplicita definizione delle azioni attuate dalle scuole per incontrare i bisogni formativi degli alunni, realizzando l’inclusione scolastica nel quadro fondamentale del diritto allo studio. Il concetto di Inclusione comporta non soltanto l’affermazione del diritto della persona ad

essere presente in ogni contesto scolare, ma anche che tale presenza sia dotata di

significato e di senso e consenta il massimo sviluppo possibile delle capacità, delle abilità,

delle potenzialità di ciascuno. Il nostro Istituto Tecnico “Sacro Cuore” (si veda all’inizio

del PTOF) si colloca in questa visione, soprattutto perché la scuola è pensata e vissuta

come comunità educativa che promuove la formazione integrale della personalità dell’alunno,

vero protagonista del processo educativo; essa privilegia uno stile collaborativo e opera in

un clima di cordialità e semplicità; si apre a quanti mostrano di apprezzare e condividere

l’offerta formativa e offre un servizio di pubblico interesse a garanzia del pluralismo

culturale del nostro Paese. Questo stile educativo, da noi abbracciato, include criteri

generali che favoriscono l’inclusione di alunni con BES.

I criteri che il Collegio definisce sono inseriti in questo contesto. Il PAI costituisce

il coronamento del lavoro svolto nell’anno scolastico precedente (criticità e punti di forza)

e il fondamento per l’avvio dell’attività nell’anno successivo con lo scopo di incrementare

l’inclusività generale. Il PAI è uno strumento che deve contribuire “ad accrescere la

consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e trasversalità dei processi

inclusivi in relazione alla qualità dei risultati educativi” (Prot. 13588 del 21/08/13). Il PAI viene redatto dal GLI (Gruppo di lavoro per l’inclusione) che si occupa delle azioni a livello della singola Istituzione Scolastica (C.M. n. 8 del 06/03/13), inerenti le problematiche relative agli alunni con Bisogni Educativi Specifici (BES), che variano in relazione ai contesti, alla storia, alla cultura, alle condizioni, al divenire dell’esperienza umana (Prot. 13588 del 21/08/13). I BES (Direttiva Ministeriale BES-CTS del 27/12/12) comprendono tre grandi sottocategorie: disabilità, disturbi evolutivi specifici e svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. Il GLI, gruppo di Lavoro per l’Inclusione (C.M. n. 8 del 06/03/13) è composto nel nostro Istituto Tecnico dal Coordinatore delle AED e da altri Docenti; si avvale della collaborazione a livello educativo di tutta la Comunità educativa, quindi anche delle famiglie, a livello educativo-didattico anche degli esperti AUSL e a livello tecnico della consulenza e del supporto di esperti ed anche del personale ATA. Il GLI rileva i BES presenti nella scuola, raccoglie e documenta gli interventi didattico-educativi posti in essere, si confronta sui casi, dà consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; si impegna ad effettuare la rilevazione, il monitoraggio e la valutazione del livello di inclusività della scuola.

In questo contesto:

a) ogni Docente è una risorsa professionale per l’Inclusione nella misura in cui il

modo di insegnare e valutare cambia per poter essere “curvato” sulle diverse

36

situazioni, in relazione alle varie difficoltà, per poter monitorare e verificare le

situazioni nella flessibilità al cambiamento e in vista di obiettivi di

miglioramento, da perseguire nel senso della trasversalità della prassi di

inclusione:

o nell’ambito educativo e della gestione delle classi (vedi Patto educativo di

Corresponsabilità, obiettivi educativi trasversali secondo biennio e classe V);

o nell’ambito dell’insegnamento/apprendimento curriculare (programmazioni

all’interno delle singole discipline, con preparazione dei PDP, orientati, nei

criteri, alla Legislazione vigente e a quelli stabiliti per il PAI);

o nell’ambito dell’organizzazione dei tempi (gestione puntuale e mirata alla

categoria di BES) e degli spazi scolastici (annullamento delle barriere

architettoniche, ecc…);

b) vengono scelti criteri e metodologie che facilitano l’inclusione (vedi metodologie

secondo biennio e classe V e punto 10.4 prot. 13588 del 21/08/13);

c) vengono fissati incontri sistematici di conoscenza, avvio, supporto e verifica con

le AUSL, i loro referenti ed eventualmente con quelli di libera scelta delle

famiglie, per un monitoraggio che orienti al miglioramento e alla crescita;

d) vengono condivisi con le famiglie i criteri/obiettivi educativi trasversali

definiti a livelli generali nel Patto Educativo di Corresponsabilità, presenti nel

PTOF e contestualizzati dai Docenti nei Consigli di Classe (livelli minimi attesi

per le competenze in uscita in rapporto al profilo dello studente), i criteri di

intervento e di azione per la personalizzazione, in vista della collaborazione

attiva di tutta la comunità educante;

e) verranno redatti i PDP annuali, in cui vengono precisati gli strumenti

compensativi, le misure dispensative, le modalità di verifica e i criteri di

valutazione calibrati sul processo di apprendimento del singolo, curati dai

singoli Docenti e condivisi con le famiglie a cui si riferiscono;

f) se e quando necessita, trova posto l’istruzione domiciliare, anche attraverso

l’utilizzo frequente di materiale on line o inviato per mail, già da anni strumento

di dominio comune alle classi;

g) I Docenti si impegnano:

o ad una riflessione Collegiale a partire dalla lettura attenta della

Legislazione relativa agli apprendimenti degli alunni con BES;

o al confronto nel Collegio Docenti, nei singoli Consigli di Classe, con le

famiglie, con gli esperti delle AUSL e condividendo, nelle sedi preposte, i

PDP;

o ad un aggiornamento/formazione educativo-didattica continui per

“curvare” l’apprendimento e la valutazione sulle diverse situazioni;

o a partecipare a corsi di aggiornamento quando possibile.

37

QUADRO ORARIO

SECONDO BIENNIO

e

V ANNO

AREA COMUNE cl

III

cl

IV

cl

V

Religione Cattolica 1 1 1

Lingua e letteratura italiana 4 4 4

Storia 2 2 2

Matematica 3 3 3

1^Lingua straniera: Inglese 4 4 4

Educazione Fisica 2 2 2

Articolazione

Relazioni Internazionali per il

Marketing

cl III

cl IV cl V

i

l

2^Lingua comunitaria: Spagnolo 3 3 3

3^Lingua comunitaria: Tedesco 3 3 3

Diritto 2 2 2

Economia Aziendale e Geo-

politica 4 4 5

Relazioni Internazionali 2 2 3

Tecnologia della Comunicazione 2 2

TOTALE 32 32 32

38

SCELTE ORGANIZZATIVE

L’ANNO SCOLASTICO

L’anno scolastico ha inizio il 15 settembre; esso è suddiviso in due quadrimestri.

Al termine di ogni periodo i Consigli di Classe si riuniscono per valutare lo svolgimento della programmazione e per comunicare le valutazioni di merito degli allievi alle famiglie. A metà di ogni quadrimestre partecipano nella seconda parte dei Consigli anche i rappresentanti degli allievi e dei genitori.

I TEMPI

La scuola apre alle ore 7.30 e chiude alle ore 18.00. Il sabato pomeriggio la scuola è chiusa. In caso di particolari iniziative, anche continuative, tali orari possono essere agevolmente modificati (prevedendo anche un prolungamento serale) con preavviso di almeno un giorno da parte dei responsabili delle attività che dovranno, in ogni caso, essere sempre presenti. Anche in tali evenienze è garantita l’assistenza di un operatore.

L’orario di apertura della segreteria al pubblico durante l’anno scolastico è il seguente: dalle 10.00 alle 12.00, dal lunedì al sabato. In casi di necessità è consigliato prendere accordi telefonici. L’orario di ricevimento del Coordinatore delle attività educative e didattiche è su appuntamento.

Le attività curricolari rispettano il seguente orario:

Quattro giorni a settimana 5 lezioni dalle ore 7:50 alle 12.50

Un Intervallo dalle 10.45 alle 11.00

Due giorni a settimana 6 lezioni dalle ore 7.50 alle 13.50

Due Intervalli: il primo dalle 9.45 alle 9.55 il secondo dalle 11.45 alle 11.55

L’orario di ricevimento dei Docenti viene affisso in segreteria e in tutte le classi all’inizio dell’anno scolastico e comunque comunicato alle famiglie degli alunni.

Ogni Consiglio di Classe prevede la presenza di un docente Coordinatore, riferimento primario per alunni e genitori.

39

SISTEMI DI COMUNICAZIONE

TRA SCUOLA E FAMIGLIA

Viene stipulato il Patto di Corresponsabilità scuola-famiglia, che regola i rapporti e i ruoli tra le componenti della comunità educativo-scolastica. Per le comunicazioni tra scuola e famiglia ci si attiene alle seguenti modalità:

comunicazioni scritte bimestrali, se l’alunno/a presenta delle insufficienze in una o

più discipline;

comunicazione delle discipline per le quali viene sospeso il giudizio, a giugno;

comunicazione del calendario delle attività di recupero dei suddetti debiti

formativi, delle relative verifiche e dell’esito di queste;

ricevimento settimanale con i Docenti;

ricevimento generale pomeridiano quadrimestrale con i Docenti;

ricevimento delle famiglie da parte del Coordinatore delle attività educative e

didattiche e segreteria;

comunicazioni dirette o mediante circolare con le singole famiglie;

comunicazioni sul libretto scolastico, sul Registro elettronico o sul diario (si prega

di prenderne visione con regolarità);

comunicazioni della scuola tramite affissione nella bacheca, in portineria e nel sito

dell’istituto e inoltrata tramite posta elettronica.

Ulteriori specifiche relative alle scelte organizzative di questo Istituto sono fornite all’interno del Regolamento.

SERVIZI DI SEGRETERIA

L’Istituto garantisce celerità, trasparenza ed efficienza per i seguenti servizi:

1 certificati per alunni e personale docente rilasciati entro tre giorni dalla richiesta scritta contenente i dati anagrafici;

2 consegna diplomi e altri documenti secondo prassi vigente.

In segreteria sono raccolti i seguenti documenti: - PTOF con gli aggiornamenti annuali;

- Programmazione educativo-didattica annuale delle singole discipline (file); - Verbali del Consiglio di Istituto; - Verbali del Collegio dei Docenti; - Verbali dei Consigli di Classe; - Verbali dei Dipartimenti;

- Verbali delle elezioni degli Organi Collegiali.

40

GLI SPAZI

La Scuola, ristrutturata nel rispetto della normativa vigente in materia di sicurezza, si presenta luminosa, pulita, accogliente e sicura. Può quindi garantire igiene e accoglienza attraverso:

l’attenzione alla sicurezza degli allievi nell’ambiente scolastico mediante adeguate forme di vigilanza da parte degli operatori scolastici;

l’esistenza in segreteria della planimetria della scuola, completa e aggiornata; l’abbattimento di eventuali barriere architettoniche; l’esistenza di un piano di evacuazione in caso di calamità.

Le attività curricolari ed extracurricolari si svolgono utilizzando i seguenti ambienti:

n. 10 aule teoriche della capienza massima di 30/32 posti con accesso alla rete

internet, via cavo o Wireless; n. 4 aule munite di LIM; n. 1 aula audiovisivi; n. 1 laboratorio di scienze ad anfiteatro (60 posti), munita di LIM con accesso ad

Internet e n. 1 MAC; n. 1 biblioteca con n. 2 PC collegati alla rete; n. 1 aula magna ad auditorium (capienza 250 posti); n. 1 laboratorio di informatica, in rete LAN (25 postazioni), server d’aula, accesso

ad Internet, collegamento al videoproiettore; n. 1 palestra; n. 2 videoproiettori e 2 notebook a disposizione, in caso di necessità; n. 1 laboratorio linguistico (con 30 postazioni).

LE ATTREZZATURE

Nel lavoro scolastico gli Insegnanti useranno tutti gli strumenti

disponibili:

- Innanzitutto i libri di testo e di consultazione, i cartelloni e altri mezzi semplici

reperibili di volta in volta nell’ambiente in cui si opera (fotografie, giornali, oggetti

vari);

- i sussidi audiovisivi e multimediali (LIM, software didattici, registratore,

televisore, antenna satellitare, videoregistratore, videoproiettore, notebook,

computer collegato ad Internet per la didattica e per la formazione personale).

SCIENZE MOTORIE Gli alunni di tutte le classi partecipano ai Campionati dei Giochi Sportivi Studenteschi sia a livello Distrettuale che Provinciale.

41

PROGETTAZIONE INTRA/EXTRACURRICOLARE

ORIENTAMENTO

FORMARE per ORIENTARE - ORIENTARE per FORMARE

Motivazioni

L’idea d’Orientamento da cui si parte ha origine nella dimensione vocazionale della

persona: un orientamento inteso come supporto alla formulazione di un progetto di

vita che non implica le sole scelte scolastico-professionali, ma chiama in causa

tutte le domande di fondo che segnano il percorso, perché l’orientamento diventi

sempre più formativo e nella direzione dell’auto-orientamento. Particolare

attenzione all’azione orientativa è rivolta agli studenti durante tutto il periodo

scolastico e nella transizione al lavoro o al proseguimento degli studi.

L’Orientamento offre l’opportunità di avvicinare la scuola Secondaria di II Grado

alla realtà universitaria e al mondo del lavoro, riducendo lo scollamento tra scuola e

territorio. Obiettivi:

Informare gli alunni sulle diverse opportunità formative e professionali,

contribuendo ad una corretta e completa conoscenza del sistema universitario e

delle opportunità lavorative;

informare su modalità e strumenti che permettono di operare scelte post-diploma;

incrementare la consapevolezza sulle diverse opportunità formative e professionali

post-diploma in vista della costruzione di un progetto personale;

ampliare la cultura del lavoro e dell'impresa, favorendo l'incontro a scuola con i

rappresentanti del mondo del lavoro. In particolare,

favorire incontri sui valori che costituiscono il lavoro e il mondo del lavoro;

rilevare le aree professionali di maggiore interesse per gli studenti e il bisogno

informativo rispetto a tematiche trasversali, interdisciplinari riguardanti il

mondo del lavoro e delle professioni, con particolare attenzione all’ offerta

reale sul mercato del lavoro;

favorire l'incontro con testimoni significativi del mondo della ricerca, delle

professioni, dell'imprenditoria;

incrementare negli alunni la consapevolezza sulle diverse opportunità formative

e professionali, di post-diploma in vista della costruzione personale;

promuovere l’integrazione tra studenti, famiglie, imprese.

42

Attività:

Per l’anno scolastico 2017-18 è previsto un percorso di Formazione interattiva-

esperienziale guidato da un’Esperta della Fondazione Italia Orienta sulla

“Consapevolezza personale e sviluppo della competenza di lavoro in gruppo

(partnership/interdipendenza)”;

Conferenze/Incontri informativi sulle modalità di funzionamento e di

organizzazione della realtà universitaria e dell’Offerta Formativa di corsi post-

diploma (nel corso dell’anno scolastico);

Somministrazione di un questionario rilevatore (nel corso del I Quadrimestre);

Presentazione e approfondimento delle Aree Professionali (I Quadrimestre e parte

del II) attraverso:

o intervento di persone qualificate nelle varie aree professionali;

o coinvolgimento di strutture che sul territorio hanno questo compito

o conoscenza di alcune Aziende, supportata da:

visita ad almeno un’ Azienda (la Scuola nell’Impresa)

incontri con Imprenditori di Aziende del territorio (l’Impresa nella Scuola);

o personalizzazione del percorso

o colloqui individuali e/o di piccolo gruppo mediante i quali, con la consulenza del

docente referente e/o di un esperto, gli studenti sono invitati a fare sintesi

dei diversi contributi valoriali, culturali, ecc… per costruire un proprio percorso

formativo/professionale sul quale investire.

Alternanza scuola lavoro (Legge 107/15)

43

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

L’Alternanza Scuola-Lavoro vede il coinvolgimento di tutto il Consiglio di Classe nella

formulazione del Progetto, a partire dalle seguenti FINALITA’.

Finalità

L’attività formativa di alternanza scuola lavoro costituisce l’insieme delle “esperienze

educativo-orientative” che consentono agli studenti di confrontarsi con la cultura e

l’organizzazione sociale del lavoro, integrando ed arricchendo il curricolo formativo,

concretizzando il concetto di pluralità e complementarietà dei diversi approcci

nell’apprendimento.

In particolare mira ad integrare la preparazione “culturale” maturata durante le relazioni

educative scolastiche con quella “professionale-organizzativa”.

All’interno del sistema educativo del nostro paese la collaborazione formativa tra scuola e

mondo del lavoro ha registrato il potenziamento dell’offerta formativa in alternanza

scuola lavoro, previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107 in cui l’alternanza scuola lavoro è

stata proposta come metodologia didattica per:

a) attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed

educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino

sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica;

b) arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione

di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro;

c) favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi

e gli stili di apprendimento individuali;

d) realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il

mondo del lavoro e la società civile;

e) correlare l’offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del

territorio.

Legge 13 luglio 2015 n.107

• Comma 33: Alternanza Scuola-Lavoro per un totale di 400 ore nel II biennio e

quinto anno a partire dalle classi terze dell’ a.s. 2015-16.

• Comma 34: realizzazione di periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro

attraverso accordi/ convenzioni attivate con una platea di soggetti, anche con

ordini professionali, associazioni, ecc…; progettazione con la struttura ospitante

il percorso da realizzare; definizione delle competenze attese dall’esperienza

lavorativa; circolazione di informazioni; ricaduta in

44

classe della dimensione culturale ed esperienziale; documentazione dell’esperienza

realizzata e disseminazione dei risultati.

• Comma 35: modalità di svolgimento dell’esperienza lavorativa e tipologie di

integrazione con il mondo del lavoro: esperienza lavorativa prevalentemente

estiva, ma anche durante le lezioni; pluralità di tipologie di integrazione con il

mondo del lavoro: incontri con esperti, visite aziendali, ricadute delle visite in

classe, Corso di Formazione sulla Sicurezza, Business Game, Progetto di

Orientamento al lavoro, soggiorno-studi con visite aziendali, partecipazione a

Progetti/Concorsi promossi dal territorio (Premio Guidarello per il Giornalismo

d’autore “Reportage in azienda”, promosso da Confindustria Ravenna e il Progetto

“Eroi di impresa” promosso dall’Unione dei Comuni della Bassa Romagna).

• Comma 36: all'attuazione delle disposizioni di cui ai commi 34 e 35 si provvede

nell'ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili.

• Comma 37: nell'ambito della carta dei diritti e doveri degli studenti, possibilità

per lo studente di esprimere una valutazione sull'efficacia e sulla coerenza dei

percorsi stessi con il proprio indirizzo di studio.

• Comma 38: corso sicurezza (durante il terzo anno)

• Comma 41: consultazione del registro nazionale per l'alternanza scuola-lavoro.

45

IPOTESI A PARTIRE DALL’ATTUALE TERZA

CLASSE TERZA: 17 studenti

Percorso Durata

ipotetica Docente/Materia coinvolta

SENSIBILIZZAZIONE E ORIENTAMENTO

1. analisi della situazione del territorio

(popolazione ripartita per fasce di età,

istruzione, reddito);

2. analisi economica (distribuzione attività

economica: numero di aziende e settori di

appartenenza, dimensioni e forma giuridica);

3. individuazione dei bisogni del territorio;

8h

Relazioni Internazionali

Economia aziendale e geopolitica

Tecnologie della Comunicazione

Diritto

Matematica

Italiano

Lingua inglese e spagnola

Attività 20h

Premio Guidarello per il

Giornalismo d’autore

“Reportage in azienda”,

promosso da Confindustria

Ravenna. Visita all’azienda

assegnata

Incontro con esperti e

imprenditori del territorio

CORSO SICUREZZA 10h Esperto esterno/Corso online

ESPERIENZA LAVORATIVA 160h

Fonti

Dati ISTAT (Censimenti) – Dati ISFOL

(Ministero del Lavoro e Politiche Sociali) -

Report di Enti di ricerca nazionali e

internazionali – Dati C.C.I.A.A (Camere di

Commercio) - Siti di Enti Locali

Il totale ore corrispondono a 190-200 ore, il Consiglio di classe può effettuare delle

variazioni.

46

CLASSE QUARTA

Percorso Durata

ipotetica Docente/Materia coinvolta

SIMULAZIONE DEGLI ADEMPIMENTI

GIURIDICI INIZIALI PER LA

COSTITUZIONE DELL’IMPRESA

1. predisposizione e sottoscrizione dell’atto

costitutivo;

2. versamento del 25% dei conferimenti in

denaro, in caso di società di capitali (forma

giuridica preferibile);

3. predisposizione della relazione di stima per i

conferimenti in natura nelle società di

capitali;

4. Comunicazione Unica nel Sistema InfoCamere

(iscrizione nel Registro delle Imprese,

richiesta del codice fiscale e del numero di

Partita IVA, iscrizione agli Enti previdenziali);

5. richiesta eventuale iscrizione in albi ed

elenchi speciali.

INIZIO DELL’ATTIVITA’ GESTIONALE

1.acquisti e vendite e relativi regolamenti;

2.gestione del magazzino;

3.gestione del personale;

4.fabbisogno finanziario e relative fonti di

finanziamento;

5.adempimenti amministrativi, fiscali e

contributivi;

6.analisi delle procedure aziendali e mansionari.

30 h

Relazioni Internazionali

Economia aziendale e

geopolitica

Tecnologie della Comunicazione

Diritto

Matematica

Italiano

Lingua inglese e spagnola

Attività 40h

Progetto “Eroi di impresa”

promosso dall’Unione dei

Comuni della Bassa Romagna

Business Game

Incontro con esperti e

imprenditori del territorio

47

Alternanza scuola-lavoro all’estero (viaggio

istruzione)

fino a

10h

ESPERIENZA LAVORATIVA 160h

Fonti

Estratti di documenti autentici (presso le

C.C.I.A.A.), format predisposti da

compilare, esempi di atti costitutivi

disponibili in piattaforma, esempi di

documenti aziendali disponibili in

piattaforma, esempio di UdA disponibili in

piattaforma.

Il totale ore corrispondono a 240 ore, il Consiglio di classe può effettuare delle variazioni

48

CLASSE QUINTA

Percorso Durata

ipotetica Docente/Materia coinvolta

ATTIVITA’ GESTIONALE

1.acquisti e vendite e relativi regolamenti;

2.gestione del magazzino;

3.gestione del personale;

4.fabbisogno finanziario e relative fonti di

finanziamento;

5.adempimenti amministrativi, fiscali e contributivi;

6.analisi delle procedure aziendali e mansionari.

SISTEMA DELLE RILEVAZIONI AZIENDALI

1.regime contabile;

2.contabilità generale e contabilità settoriali;

3.scritture obbligatorie;

4.sistema sanzionatorio.

BILANCIO D’ESERCIZIO E DICHIARAZIONE

DEI REDDITI

1.passaggio dalla contabilità generale al Bilancio di

esercizio

2.redazione del Bilancio d’esercizio;

3.adempimenti civilistici e fiscali legati alla

redazione, all’approvazione e al deposito del

Bilancio di esercizio;

4. Dichiarazione dei redditi e Irap.

CONTABILITÀ DIREZIONALE

1.controllo di gestione;

2.analisi dei costi e dei ricavi;

3.equilibrio economico della gestione e Break Even

Point;

4.equilibrio finanziario della gestione;

5.analisi di Bilancio;

6.redazione del Budget;

7.analisi degli scostamenti e Reporting.

30 h

Relazioni Internazionali

Economia aziendale e

geopolitica

Diritto

Matematica

Italiano

Lingue straniere

Attività 20h

Business Game

Bilancio di esercizio,

Dichiarazione dei redditi,

Grafici, Report del

controllo di gestione

Agenzia delle Entrate

Guardia di Finanza

Incontro con esperti e

imprenditori del territorio

49

Il Progetto viene verificato non solo al termine dell’anno scolastico, ma anche in corso

d’anno, utilizzando anche il contributo del Diario di Bordo redatto dagli alunni. Per la

valutazione si fa riferimento a quanto previsto dalla Guida Operativa della L. 107, già

citata ed eventuali future modificazioni e/o integrazioni alla stessa.

IL RAPPORTO CON IL TERRITORIO

L’Istituto Tecnico collabora con diverse associazioni presenti nel Territorio, per l’attuazione di Progetti e/o aderendo ad iniziative anche non programmate:Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Confindustria, Provincia di Ravenna, Delegazione Fondo Ambiente Italiano (FAI) di Lugo/Ravenna, AVIS, AIDO, Associazioni di Volontariato, Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, AUSL, ecc… L’Istituto collabora con l’AUSL anche per consulenze relative agli alunni con BES (Bisogni Educativi Speciali).

SOGGIORNI-STUDIO ALL’ESTERO

Ogni anno l’Istituto Tecnico “Sacro Cuore” propone agli studenti del secondo biennio e del

V anno SOGGIORNI-STUDIO ALL’ESTERO (generalmente in alternativa ai viaggi di

istruzione), che presentano queste caratteristiche:

gli accompagnatori sono gli stessi Insegnanti della scuola;

gli studenti frequentano corsi tenuti da Insegnanti di madrelingua, con il rilascio di

attestati considerati validi per la formazione del punteggio relativo al credito

formativo;

gli studenti partecipano a escursioni, viaggi d’Istruzione e uscite culturali.

Alternanza scuola-lavoro all’estero (viaggio

istruzione) fino a 30h

Fonti

Estratti di bilanci autentici (presso le

C.C.I.A.A.), format predisposti da

compilare, esempi di bilanci didattici, di

reportistica e di UdA disponibili in

piattaforma.

Il totale ore corrispondono a 80 ore, il Consiglio di classe può effettuare delle variazioni.

50

CERTIFICAZIONE LINGUISTICA E INFORMATICA

CERTIFICAZIONE LINGUISTICA E’ possibile sostenere esami di certificazione linguistica di vari livelli relativi alle lingue apprese nel corso di studi che fanno riferimento al “Common European Framework of Reference” del Consiglio d’Europa. Tali certificazioni vengono rilasciate da preposti Istituti esterni:

- per tedesco GOETHE- ZERTIFIKAT B1 - per inglese Cambridge FIRST CERTIFICATE IN ENGLISH (B2) - per spagnolo D.E.L.E. INSTITUTO CERVANTES

La preparazione per sostenere tali esami è effettuata dai Docenti delle rispettive lingue, anche con attività extracurricolari pomeridiane; la certificazione può essere conseguita presso gli enti suddetti, in Italia e/o all’estero.

CERTIFICAZIONE INFORMATICA E’ possibile sostenere esami di certificazione informatica ECDL (European Computer

Driving Licence) presso centri accreditati (Test Center o Test Point) relativi a

competenze acquisite nel corso di studi.

La preparazione specifica per sostenere tali esami viene effettuata dal docente della

disciplina.

51

Piano di Miglioramento (PDM)

Verifica a.s. 2016-17

PREMESSA

Per il PDM i Docenti si sono concentrati su traguardi possibili e limitati nel tempo per la

chiusura della scuola che proseguirà con le classi attuali fino ad esaurimento (tre classi

nell’a.s. 2017-18). Il cambiamento di molti professori del Collegio Docenti negli a.s. 2016-

17e e 2017-18, la probabilità che ciò si ripeta nei prossimi anni scolastici e l’attenzione a

priorità emerse, come la progettazione dell’ASL, hanno orientato il lavoro dei Docenti in

particolare su azioni concretamente realizzabili, mirate alla conoscenza e al

consolidamento di prassi positive in atto e all’osservazione di situazioni circoscritte

migliorabili nell’arco di tempo intercorrente da qui alla chiusura dell’istituto.

RISULTATI SCOLASTICI

1) Sono stati monitorati periodicamente i risultati di ogni alunno relativi alle

competenze (vedi verifiche iniziali, in itinere, finali, citate nei programmi svolti dai

Docenti, nelle Relazioni finali e in quelle dei Dipartimenti). Gli esiti finali sono

positivi. La periodicità del monitoraggio ha favorito una valutazione più sistematica

che è stata messa in atto. E’ stato attivato il Corso di Lingua Inglese a cui hanno

partecipato 17 studenti, di cui 4 hanno sostenuto le prove per il FIRST

Certificate con esito positivo.

2) E’ cresciuto il numero degli alunni che si sono impegnati rispetto a tutte le

discipline, perché è maturata una più completa motivazione, soprattutto verso le

discipline in cui i risultati erano inferiori alle possibilità degli alunni.

Gli alunni con giudizio sospeso nell’a.s. 2015-16 sono stati 10/67; in questo a.s. sono

5/48, di cui 4 nella classe II (3 con una sola materia, 1 con due discipline) e 1 nella

classe IV con due discipline. Lo scorso anno il numero di discipline con giudizio

sospeso era anche superiore a 2.

Nella classe III nessuno ha avuto il giudizio sospeso; l’alunna non ammessa non ha

più frequentato dal 9 febbraio 2017 per seri problemi personali, nonostante il

Collegio Docenti, nel I Quadrimestre, avesse attivato la deroga ai ¾ della

frequenza e il Consiglio di Classe abbia elaborato il PDP.

Il numero degli alunni con giudizio sospeso si è abbassato.

52

L’individuazione di carenze, difficoltà, qualità degli apprendimenti ha richiesto il

potenziamento di attività di sportello didattico che è stato dedicato al recupero di

insufficienze, al superamento di difficoltà, al consolidamento di competenze. La

realizzazione di interventi didattici di recupero pomeridiano, anche mediante

azioni di tutoraggio singolo o di gruppo, ha incrementato la motivazione e ridotto la

selettività dell’impegno degli alunni rispetto alle discipline.

RISULTATI A DISTANZA

E’ stato inviato un questionario, predisposto dopo la stesura del RAV, nelle ultime

tre classi rispettivamente del 2014-15, 2013-14, 2012-13 (totale alunni n. 63). Avendo

avuto solo 12 risposte, e queste grazie alla sollecitazione della Segreteria amministrativa,

non si ritiene utile una rilevazione dei dati che si presentano insufficienti per un’analisi

completa e per una loro interpretazione.

AREA DI PROCESSO

a) E’ stato verificato periodicamente il Curricolo anche attraverso l’analisi e la

verifica del Progetto interdisciplinare (monitorato a livello del singolo Docente, del

Collegio Docenti e dei Consigli di Classe) e di Progetti disciplinari con revisione ed

aggiornamento. Nei Verbali del Collegio Docenti, dei Consigli di Classe, dei

Dipartimenti sono presenti tracce di quanto sopra esposto.

b) E’ stato possibile implementare l’utilizzo di nuove modalità di apprendimento.

Anche i nuovi Docenti hanno utilizzato la LIM come lavagna interattiva. Molti

Docenti hanno sperimentato la modalità classe capovolta=flipped classroom

(qualcuno l’ha inserito nella programmazione e nella verifica finale).

c) E’ stato realizzato un Progetto di ASL a partire dalla classe III, come riportato,

più generalmente, nel PTOF. Molte sono state le azioni attivate, anche con

interventi di vari Esperti del Mondo del Lavoro e con la partecipazione a Concorsi

legati all’ASL. Sono state stipulate Convenzioni con le Aziende del territorio per

stages di ASL.

Sono state realizzate le azioni orientative in uscita previste dal Progetto

Orientamento presentato nel PTOF.

d) Sono state svolte le Elezioni dei Rappresentanti dei Genitori nel Consiglio di

Istituto secondo l’Obiettivo di Processo, modificando la modalità precedente.

e) Nelle sedi preposte, soprattutto nelle Assemblee di ottobre con i Genitori e nei

Consigli di Classe bimestrali allargati, sono state coinvolte le famiglie rispetto agli

Obiettivi Educativi, alla realizzazione delle verifiche in itinere e e a quella finale.

Sono stati valorizzati i contributi in vista della progettazione degli Obiettivi

Educativi, a partire dalle proposte dei Docenti (Linee comuni educative). Il dialogo

con le famiglie, a livello educativo-didattico, è stato valorizzato anche nelle

seguenti sedi/modalità: colloqui genitori-Insegnanti con frequenza settimanale per

53

i singoli Docenti, con frequenza bimestrale per i Colloqui generali, 2-3 volte l’anno

con Comunicazioni per informare sull’attività della scuola; 2-3 volte l’anno con Note

informative sui progressi degli studenti; 2-3 volte l’anno per Eventi e

manifestazioni (momenti conviviali, festa finale). Terminata la scuola e dopo gli

esiti finali, il Collegio Docenti si è reso disponibile per incontrare le famiglie che lo

desiderassero.

Piano di Miglioramento (PDM) A.S. 2017/18 e seguenti

PREMESSA

Per il PDM i Docenti si sono concentrati su traguardi possibili e limitati nel tempo, a causa

della chiusura della Scuola (motivi economici) che proseguirà con le classi attuali fino ad

esaurimento (tre classi nell’a.s. 2017-18). Il cambiamento di molti professori del Collegio

Docenti negli anni scolastici 2016-17 e 2017-18, la probabilità che ciò si ripeta nei prossimi

anni scolastici condizionano le azioni del PdM. L’attenzione a nuove priorità emerse, come la

progettazione dell’ASL, continueranno ad orientare il lavoro dei Docenti su azioni

concretamente realizzabili e a breve, mirate alla conoscenza e al consolidamento di prassi

positive in atto e all’osservazione di situazioni circoscritte migliorabili nell’arco di tempo

intercorrente da qui alla chiusura dell’Istituto.

PRIORITA’: RISULTATI SCOLASTICI

Descrizione Traguardo

Azioni (riproposte in seguito alla

verifica del PdM dell’a.s. 2016-17 in

vista di un ulteriore miglioramento)

Favorire l'acquisizione o il

rafforzamento delle

competenze nel Secondo

Biennio e classe V.

Migliorare l'apprendimento in

Ridurre la

"forbice" nel

rendimento

scolastico degli

alunni,

migliorando le

competenze.

Monitorare periodicamente i risultati

di ogni alunno relativi alle competenze

acquisite (rilevazioni del singolo

Docente e dei Consigli di Classe).

Individuare carenze, difficoltà e

qualità degli apprendimenti.

54

vista del successo scolastico. Ridurre la

selettività e

sostenere la

motivazione.

Ridurre il

concentrarsi dei

debiti formativi

in alcune

discipline.

Potenziare le attività di

sportello didattico dedicato

ai recuperi di debiti e svantaggi e al

consolidamento.

Realizzare interventi didattici

di recupero pomeridiano mediante

costituzione di gruppi di livello

o di omogenee

difficoltà.

Favorire gruppi di tutoraggio

o singolo tutoraggio motivazionali,

con attività anche pomeridiane.

PRIORITA’: RISULTATI A DISTANZA

Descrizione Traguardo Azioni

Monitoraggio di alcuni

risultati a distanza

Universitari e lavorativi

degli ex- alunni

diplomati nell' a.s.

2015-16 e nell'a.s.

2014-15).

Ricavare elementi

significativi

dall’analisi di un

numero adeguato di

risposte

(questionario

predisposto dal

Collegio Docenti).

Richiesta agli studenti ex

alunni mediante questionario

predisposto dal Collegio

docenti, relativo agli esiti

universitari e lavorativi.

Rilevare ed analizzare i dati

degli ultimi esiti universitari e

lavorativi degli studenti.

I Debiti Formativi si concentrano in poche materie, soprattutto in Matematica.

Viene riproposta la richiesta agli studenti ex alunni dell'Istituto di compilazione di un

questionario predisposto dal Collegio Docenti, in quanto all'invio precedente a 63 ex-alunni

(rilevazione degli ultimi esiti universitari e lavorativi), è seguita la risposta di solo 12.

55

AREA DI

PROCESSO Descrizione obiettivo Azioni

Curricolo,

progettazione

e valutazione

Continuare la verifica

sistematica del curricolo

e il monitoraggio degli

esiti degli studenti.

Incrementare la verifica

dello svolgimento dei

Progetti annuali e la loro

valutazione.

Continuare la verifica del Curricolo;

monitorare e valutare i Progetti annuali.

Elaborare prove strutturate iniziali,

intermedie e finali.

Ambiente di

apprendi

mento

Incrementare la

formazione/ conoscenza/l

confronto sui moduli di

insegnamento con le nuove

modalità di apprendimento

e sulle nuove tecnologie.

Verificarne la ricaduta sulla

didattica.

Utilizzare le nuove modalità di

apprendimento e le nuove tecnologie.

Monitorare gli esiti.

Continuità e

orientamento

Riproporre il monitoraggio

degli studenti dopo

l'uscita dalla Scuola.

Migliorare le azioni

orientative in uscita.

Riproporre il questionario di rilevazione

degli esiti universitari e lavorativi degli

ex-studenti.

Organizzare attività di alternanza scuola

lavoro e di orientamento in uscita a

partire dalla classe terza.

In questo anno scolastico 2017-18 sono

previste due mattinate (totale 6h) di

formazione guidata da un’Esperta della

Fondazione Italia Orienta. Scopo: la

consapevolezza personale e sviluppo

della competenza di lavoro in gruppo

(partnership/interdipendenza);

Tematiche:

la scelta / i valori che ci guidano nella

scelta

obiettivo personale/professionale - le

mie qualità

il colloquio di lavoro

comunicare con l’altro: ascolto empatico

56

e domande

Orientamento

strategico e

organizzazione

della scuola

Formalizzare ulteriormente

il monitoraggio delle azioni

per il raggiungimento degli

obiettivi.

Monitorare maggiormente, all’interno del

Collegio Docenti, dei Consigli di Classe,

dei Dipartimenti, lo stato di avanzamento

per il raggiungimento degli obiettivi,

individuando, nel contesto, gli strumenti

adeguati.

Integrazione

con il

territorio e

rapporti con

le famiglie

Continuare a realizzare il

Progetto di ASL con

Esperti e Aziende del

territorio. Proseguire la

collaborazione con Enti del

territorio.

Continuare a coinvolgere le

famiglie nella progettazione

degli obiettivi educativi e

nelle opportunità formative.

Organizzare attività a partire dalla

classe terza con interventi che

coinvolgano Esperti e Aziende del

territorio. Continuare a svolgere Progetti

di collaborazione con Enti ed

Associazioni del territorio.

Nelle sedi preposte, continuare a

coinvolgere le famiglie rispetto agli

obiettivi educativi e alla loro verifica.

Stimolare le famiglie a partecipare alle

opportunità formative nel territorio.

Una organizzazione più sistematica nella verifica del curricolo, nello svolgimento e nella dei

progetti, nel monitoraggio degli esiti degli studenti consente di ottimizzare i risultati.

Una maggiore formazione /conoscenza/confronto sulle nuove metodologie e tecnologie

ricade positivamente sulla didattica.

Il coinvolgimento delle famiglie, anche a livello progettuale, consente una maggiore

condivisione a livello educativo-didattico con ricaduta positiva sulla motivazione degli

studenti all’apprendimento.

La realizzazione del Progetto di ASL, con azioni che coinvolgano Esperti e Aziende, come

pure la collaborazione con Enti e Associazioni, favoriscono l’integrazione con il territorio e

la maturazione umana e sociale degli alunni.

57

FORMAZIONE DEI DOCENTI

Per la formazione specifica dei Docenti, in quest’ultimo Triennio che è l’arco di tempo che

intercorre fino alla chiusura dell’ Istituto, il Collegio Docenti continuerà a favorire la

partecipazione ai Seminari/Convegni/Corsi proposti dal territorio, dal MIUR, dall’USRER, da

Enti, Associazioni etc. Per la Formazione interna all’Istituto, nei limiti delle difficoltà

soprattutto economiche, sono previsti incontri su problematiche di formazione generale,

educativo-didattiche, anche inerenti i rapporti scuola-famiglia o su tematiche connesse al

tema annuale interdisciplinare scelto dal Collegio Docenti e sviluppato in Macroprogetto.

Nell’a.s. 2017-18, all’interno del Progetto ASL, è previsto un pomeriggio di 4 ore guidato da

un’Esperta della Fondazione Italia Orienta.

Scopo: “Il professore come guida degli studenti e creatore di sinergia in un gruppo di

lavoro appena formato (partnership/interdipendenza)”;

Tematiche:

il docente, un mentor

accenni di negoziazione (ascolto e domande alla base di una collaborazione proficua e

bilaterale)

58

GLI ORGANI COLLEGIALI

INTRODUZIONE

Art. 1 - Costituzione degli Organi Collegiali.

La Comunità scolastica ”SACRO CUORE” per rendere effettiva ed efficace la collaborazione di tutte le sue componenti alla gestione delle attività scolastico-educative della Scuola, secondo lo spirito delle moderne istanze sociali espresse nella legislazione scolastica italiana con particolare riferimento alla legge 62/2000 sulle scuole paritarie, istituisce i seguenti Organi Collegiali:

Consiglio d’Istituto

Giunta esecutiva

Consiglio di classe

Collegio dei Docenti.

Art. 2 - Finalità istituzionali.

Data la particolare fisionomia dell'Istituto, gestito dall'Ente Religioso "Istituto Ancelle del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante", e le sue specifiche finalità educative, ispirate alla concezione cristiana della vita, ogni atto, iniziativa o decisione di qualunque organo collegiale dovrà essere in sintonia con le suddette finalità istituzionali secondo quanto esposto nello specifico Progetto Educativo, che viene assunto come centro ispiratore di tutta l'attività formativa dell'istituto. Al suddetto Ente Gestore spettano in definitiva il giudizio sulla eventuale difformità degli atti collegiali dalle finalità istituzionali e i provvedimenti applicativi conseguenti.

CAPITOLO I CONSIGLIO D'ISTITUTO

Art. 3 - Composizione

Il Consiglio d'Istituto (C.I.) è composto dai rappresentanti delle seguenti categorie:

Ente Gestore: un rappresentante da esso designato.

Dirigenza scolastica: il Dirigente di ogni tipo di scuola presente nell'ambito del C.I..

Insegnanti: 6 rappresentanti eletti (2 della Scuola Media e 4 della Scuola Superiore di cui 2

religiosi).

Genitori: 4 rappresentanti eletti (2 della Scuola Media e 2 della Scuola Superiore).

Studenti: 2 rappresentanti eletti.

Personale non docente: un rappresentante eletto.

In particolare si precisa:

59

L'appartenenza ai rispettivi settori dei docenti e dei genitori rappresentanti è condizione essenziale

per l'elezione a membro del C.I., ma non per la permanenza in esso, che perdura anche se essi nel corso del triennio dovessero mutare settore; in caso, però, di dimissioni o di decadenza di un qualsiasi membro (cessazione di servizio scolastico [docenti] o di frequenza dell'alunno [genitori]), si procederà alla sua sostituzione preferendo un membro del settore eventualmente privo di rappresentanti, secondo quanto prescritto dall'art. 6, comma 2'.

Possono essere chiamati a partecipare alle riunioni del C. I. a titolo consultivo gli specialisti che

operano in modo continuativo nella Scuola con compiti medico-psico-pedagogici e di orientamento, ed anche altri esperti esterni, a giudizio del Presidente o dietro richiesta di almeno 1/3 dei membri del Consiglio.

Art. 4 - Attribuzioni

Il C.I., fatte salve le competenze specifiche dell'Ente Gestore, del Collegio dei Docenti e dei Consigli di Classe, ha potere deliberante per quanto concerne l'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della Scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio.

In particolare:

a. elegge nella prima seduta tra i rappresentanti dei Genitori il Presidente e il Vice-Presidente a

maggioranza assoluta nella prima e seconda votazione e a maggioranza relativa nella terza votazione;

b. elegge nella prima seduta tra i propri membri una giunta esecutiva; c. definisce gli indirizzi generali per le attività delle scuole funzionanti nel proprio ambito sulla base

delle finalità fondamentali del Progetto Educativo; d. adotta il Piano dell'Offerta Formativa elaborato dal Collegio dei Docenti secondo quanto previsto

dall'art. 3 del Regolamento in materia di autonomia (DPR 275/99); e. delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo della Cassa Scolastica per quanto concerne la

realizzazione di attività parascolastiche, interscolastiche ed extrascolastiche, con particolare riguardo ai corsi di recupero e di sostegno, alle libere attività complementari, alle visite guidate e ai viaggi d'istruzione;

f. dispone l'adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali, tenendo presente quanto previsto dal Regolamento in materia di Autonomia;

g. promuove contatti con altre scuole e istituti al fine di realizzare scambi di informazioni e di

esperienze e di intraprendere eventuali iniziative di collaborazione (cfr. art. 7 del DPR 275/99 - reti di scuole);

h. promuove la partecipazione dell'Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare

interesse educativo; i. regola forme e modalità per lo svolgimento di iniziative assistenziali, che possono essere assunte

dall'Istituto; j. propone all'Amministrazione dell'Istituto indicazioni per l'acquisto, il rinnovo e la conservazione

delle attrezzature tecnico-scientifiche e dei sussidi didattici, compresi quelli audio-televisivi, multimediali e le dotazioni librarie;

k. indica i criteri generali relativi all'adattamento dell'orario delle lezioni e delle altre attività

scolastiche alle condizioni ambientali e al coordinamento organizzativo dei consigli di classe e interclasse ed esprime parere sull'andamento generale, didattico e amministrativo, dell'Istituto.

Art. 5 - Funzioni del Presidente

Il Presidente del C.I. elegge tra i membri del Consiglio stesso un segretario, con il compito di redigere e leggere i verbali delle riunioni e di coadiuvarlo nella preparazione e nello svolgimento delle riunioni consiliari e di provvedere alla pubblicazione e alla comunicazione delle delibere del Consiglio, come previsto dall'art. 7.

Spetta al Presidente convocare e presiedere le riunioni del C.I., stabilire l'ordine del giorno

secondo le proposte pervenutegli e le indicazioni della Giunta d'Istituto. Spetta anche al Presidente

60

rappresentare il Consiglio presso l'Ente Gestore, gli altri organi collegiali, presso le autorità e

presso qualsiasi terzo.

Egli, secondo i propri impegni, può delegare tali diritti, anche in parte, al Vice-Presidente, il quale,

in caso di impedimento o di assenza del Presidente, esercita, di diritto, tutte le di lui funzioni.

Nel caso di dimissioni del Presidente o di cessazione di rappresentanza il Consiglio provvederà

all'elezione di un nuovo Presidente.

Art. 6 - Durata in carica del C. I.

Il Consiglio d'Istituto dura in carica tre anni ed esercita le proprie funzioni fino all'insediamento del

nuovo Consiglio.

I Consiglieri, che, nel corso dei tre anni, perdono i requisiti per i quali sono stati eletti, o coloro che non intervengano senza giustificati motivi a tre sedute consecutive, verranno sostituiti dal

rappresentante di categoria e di settore, che nell'ultima votazione ha ottenuto il maggior numero di voti fra i non eletti. In caso di esaurimento delle liste si procederà ad elezioni suppletive, da tenersi possibilmente insieme alle elezioni annuali per i Consigli di Classe e di Interclasse.

Art. 7 - Convocazioni, ordini del giorno, riunioni, delibere

Il C.I. dovrà riunirsi almeno due volte al quadrimestre, nel corso dell'anno scolastico, nei locali della

Scuola ed in ore non coincidenti con l'orario scolastico.

La data e l'ora di convocazione vengono deliberate al termine dell'ultima riunione; in caso contrario il Presidente provvede a far pervenire ai Consiglieri la convocazione almeno 5 giorni prima della data fissata. In caso di urgenza la convocazione è fatta dal Presidente anche "ad horam" e con qualsiasi mezzo.

Le proposte per l'"ordine del giorno" per le riunioni devono essere presentate al Presidente dalla

Giunta Esecutiva, almeno 8 giorni prima della riunione.

Il Presidente invierà l'elenco completo dell'"ordine del giorno" ai Consiglieri almeno 5 giorni prima della riunione. Copia della convocazione e del relativo "ordine del giorno" dovrà essere affisso nello stesso termine nell'apposito albo della Scuola.

Qualora nell'ordine del giorno fosse incluso l'esame di qualche altro documento, questo deve essere trasmesso in copia ai Consiglieri unitamente alla convocazione del Consiglio.

Per la validità delle riunioni del Consiglio, in prima convocazione, è richiesta la presenza di almeno la metà più uno dei Consiglieri e la stessa percentuale di rappresentanza delle categorie di Consiglieri; in seconda convocazione la riunione è valida qualunque sia il numero dei Consiglieri e delle categorie presenti.

Le deliberazioni del C.I. sono adottate a maggioranza dei voti dei Consiglieri presenti. In caso di

parità prevale il voto del Presidente.

La votazione è segreta quando si provvede alla designazione delle cariche di Presidente, Vice-

Presidente e dei membri della G.E. ed ogni qualvolta si vota per questioni riguardanti persone. In ogni altro caso la votazione è fatta per alzata di mano, a meno che almeno un terzo dei Consiglieri presenti non faccia richiesta di votazione segreta.

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CAPITOLO II GIUNTA ESECUTIVA

Art. 8 - Composizione e durata.

La Giunta Esecutiva (G.E.) è composta dal Dirigente, dal Segretario dell'Istituto che funge da Segretario di Giunta, e da 5 Consiglieri eletti dal C.I., e precisamente: da 2 docenti, da 2 genitori e 1 studente. La G.E. dura in carica tre anni. In caso di preventiva decadenza per dimissioni o per la perdita dei

requisiti richiesti o per tre assenze consecutive ingiustificate, il C.I. procederà alla sostituzione del membro, a norma dell'art. 6, comma 20.

Art. 9 - Competenze

La G.E. prepara gli argomenti da sottoporre all'esame del C.I., corredandoli di precise richieste e

relazioni, fermo restando il diritto di iniziativa del Consiglio stesso. I Consiglieri di Istituto che vogliono fare delle proposte da inserire nell'ordine del giorno in discussione nella riunione del C.I., dovranno farle pervenire in tempo utile al Presidente della Giunta. La G.E. deve far pervenire le proposte e il materiale relativo al C.I. nel termine previsto dall'art. 7,

comma 3".

Art. 10 - Riunioni e delibere

Le riunioni della G.E. sono valide solo se sono presenti il Presidente ed almeno tre membri di

essa. Le deliberazioni della G.E. sono adottate a maggioranza dei voti validamente espressi. In caso di parità prevale il voto del Presidente. Le sedute della G.E. non sono pubbliche. Il Segretario dovrà redigerne relativo verbale.

CAPITOLO III CONSIGLIO DI CLASSE

Art. 11 - Composizione.

I Consigli di Classe nelle Scuole Secondarie sono composti dai Docenti delle singole classi. I Consigli di Classe sono presieduti dal Dirigente o, dietro sua delega, dal Vice-Dirigente o da un

docente membro del Consiglio stesso. Le funzioni di Segretario del Consiglio di Classe e di Interclasse sono attribuite dal Dirigente ad uno dei docenti membro del Consiglio stesso.

Art. 12 - Competenze

I Consigli di Classe si riuniscono almeno due volte al quadrimestre in ore non coincidenti con l'orario scolastico col compito di formulare al Collegio dei Docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica, alla adozione dei libri di testo e ad iniziative di sperimentazione e con quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. I Consigli di Classe possono altresì esprimersi riguardo ad altri argomenti legati al buon funzionamento delle classi (programmi di studi, disciplina, rendimento della classe) e proporre eventuali soluzioni agli organi competenti. Le competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari e quelle relative alla valutazione periodica e finale degli alunni spettano al Consiglio di Classe con la sola diretta partecipazione dei docenti. Alla seconda parte dei Consigli di Classe partecipano anche i rappresentanti degli studenti e dei genitori.

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CAPITOLO IV COLLEGIO DEI DOCENTI

Art. 13 - Composizione e riunioni

Il Collegio dei Docenti è composto da tutto il personale docente, ed è presieduto dal Dirigente. Esercita le funzioni di Segretario un docente, designato dal Dirigente che redige il verbale di ogni

riunione. Il Collegio dei Docenti si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce ogni qual volta il Dirigente ne ravvisi la necessità oppure quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta, comunque almeno una volta al quadrimestre. Le riunioni del Collegio hanno luogo in ore non coincidenti con l'orario di lezione.

Art. 14 - Competenze

Il Collegio dei Docenti: a. ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico dell'Istituto. In particolare elabora il

Piano dell'Offerta Formativa sulla base degli indirizzi generali definiti dal C.I.; cura la programmazione dell'azione educativa anche al fine di adeguare, nell'ambito degli ordinamenti della scuola stabilito dallo Stato, i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e di favorire il coordinamento interdisciplinare. Esso esercita tale potere nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun insegnante nel quadro delle linee fondamentali indicate dal Progetto Educativo;

b. presenta proposte al Dirigente per la formulazione dell'orario delle lezioni e per lo svolgimento

delle altre attività scolastiche, tenuto conto dei criteri generali indicati dal C.I. e della normativa vigente sull'autonomia delle singole istituzioni scolastiche;

c. valuta periodicamente l'andamento complessivo dell'azione didattica per verificarne l'efficacia in

rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati, proponendo, ove necessario, opportune misure per il miglioramento dell'attività scolastica;

d. provvede all'adozione dei libri di testo, sentito il Consiglio di Classe o Interclasse; e. adotta e promuove iniziative di sperimentazione in conformità alle normative vigenti sull'autonomia

scolastica; f. promuove iniziative di aggiornamento dei docenti dell'istituto; g. elegge i suoi rappresentanti nel Consiglio d'Istituto, con votazione segreta; h. esamina, allo scopo di individuare i mezzi per ogni possibile recupero, i casi di scarso profitto o di

irregolare comportamento degli alunni, su iniziativa dei docenti della rispettiva classe e sentiti gli specialisti che operano in modo continuativo nella scuola con compiti medico-psico-pedagogici e di orientamento;

i. nell'adottare le proprie deliberazioni il Collegio dei Docenti tiene conto delle eventuali proposte e pareri dei Consigli di Classe e Interclasse;

j. vigila sul divieto di fumo e dispone le sanzioni.

CAPITOLO V ASSEMBLEA DEI GENITORI

Art. 15 - Assemblee dei Genitori.

I Genitori degli alunni delle scuole di ogni ordine e grado hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della Scuola secondo le modalità previste dai successivi articoli. Le Assemblee dei Genitori possono essere di Classe o d'Istituto. I rappresentanti di Classe e d'Istituto costituiscono il Comitato dei Genitori dell'Istituto, che è presieduto dal Genitore eletto Presidente del C.I..

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Le Assemblee si svolgono nei locali dell'Istituto, in orario non coincidente con quello delle lezioni. La data e l'orario di svolgimento di ciascuna di esse devono essere concordati di volta in volta con

il Dirigente. L'Assemblea di Classe è convocata su richiesta dei genitori rappresentanti di classe o dei 30% dei

genitori della classe. L'Assemblea d'Istituto è convocata su richiesta del Comitato dei Genitori o del 20% dei genitori.

Il Dirigente, sentita la Giunta Esecutiva, autorizza la convocazione ed i promotori ne danno comunicazione a tutti i genitori almeno 5 giorni prima mediante convocazione scritta, rendendo

noto anche l'ordine del giorno. L'Assemblea di Classe è presieduta da uno dei genitori rappresentanti di classe. L'Assemblea d'Istituto è presieduta dal Presidente del Consiglio d'Istituto, affiancato da un

Segretario, scelto in seno al Comitato dei Genitori. All'Assemblea di Classe e d'Istituto possono partecipare il Dirigente e gli insegnanti rispettivamente della classe o dell'Istituto. Possono aver luogo, anche su convocazione del Dirigente, assemblee dei genitori di classe, d'interclasse e d'Istituto, con l'eventuale partecipazione dei docenti e degli alunni, per l'esame di problemi riguardanti o specifiche classi o l'andamento generale didattico e formativo dell'Istituto.

Art. 16 - Conclusioni delle Assemblee

Di tutte le assemblee dovrà essere redatto, a cura del Segretario incaricato, un breve verbale con

l'indicazione dell'ordine del giorno proposto, della discussione seguita e delle conclusioni raggiunte. I registri dei verbali dovranno essere depositati presso la Segreteria dell'Istituto nell'apposito settore riservato agli Organi Collegiali. Le conclusioni delle assemblee dei genitori possono essere comunicate al Consiglio d'Istituto, tramite la Giunta Esecutiva, per eventuali decisioni di sua competenza.

CAPITOLO VI

ASSEMBLEA DEGLI STUDENTI (per le scuole secondarie superiori)

Art. 17 - Diritto di Assemblea.

Gli studenti delle Scuole Secondarie Superiori hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della

Scuola secondo le modalità previste dai successivi articoli sulla base dello Statuto delle

studentesse e degli studenti.

Art. 18 - Assemblee Studentesche.

Le Assemblee studentesche nelle Scuole Secondarie Superiori costituiscono occasione di partecipazione democratica per l'approfondimento dei problemi della scuola e della società in

funzione della formazione culturale e civile degli studenti. Le Assemblee studentesche possono essere di Classe o di Istituto. I rappresentanti di Classe, unitamente ai rappresentanti nel Consiglio d'Istituto, costituiscono il Comitato Studentesco, che

potrà designare democraticamente tra i suoi membri un coordinatore. È consentito lo svolgimento di una assemblea di Istituto e di classe ogni due mesi e una di classe ogni mese, nel limite, la prima, di tre ore di lezione, con inizio non prima delle ore 10,30, e la

seconda, al massimo di due ore. L'orario, comunque, sarà concordato con la Presidenza dell'Istituto. In orario extrascolastico potranno essere tenute altre assemblee, sempre d'accordo con la Dirigenza. L'Assemblea di Classe non può essere tenuta lo stesso giorno della settimana durante l'anno scolastico o nelle ore di lezione delle stesse materie, per comprensibili motivi didattici. Alle Assemblee di Istituto può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici, indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da inserire nell'ordine del giorno. Detta partecipazione dev'essere autorizzata dal Consiglio d'Istituto.

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All'Assemblea di Classe o di Istituto possono assistere, oltre al Dirigente o un suo delegato, gli

insegnanti che lo desiderino e i membri del Consiglio d'Istituto. A richiesta degli studenti le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per lo svolgimento di attività di ricerca, di seminario e per lavori di gruppo. Non possono aver luogo assemblee nell'ultimo mese di lezione.

Art. 19 - Funzionamento delle Assemblee Studentesche.

L'Assemblea di Istituto deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento; detto

regolamento, predisposto dal Comitato Studentesco, deve essere inviato in approvazione al Consiglio d'Istituto. L'Assemblea d'Istituto è convocata su richiesta della maggioranza del Comitato Studentesco

d'Istituto o su richiesta del 20% degli studenti. La richiesta di autorizzazione e l'ordine del giorno dell'assemblea devono essere presentati al Dirigente almeno 5 giorni prima della data di convocazione della stessa. Il Comitato Studentesco, nel suo seno ed a maggioranza assoluta, nomina il Presidente e il Segretario dell'Assemblea, mentre il Vice-Presidente potrà essere nominato sempre dallo stesso Comitato ed a maggioranza assoluta, tra tutti gli altri alunni partecipanti all'Assemblea. È dovere del Comitato e in particolare del Presidente dell'Assemblea garantire l'esercizio ordinatamente democratico dei diritti dei partecipanti. L'Assemblea di Classe è presieduta dai rappresentanti di Classe. Spetta ad essi chiederne l'autorizzazione al Dirigente almeno 5 giorni prima del suo svolgimento,

presentando per iscritto l'ordine del giorno. Il Dirigente ha potere d'intervento nel caso di violazione del regolamento o in caso di constatata

impossibilità di ordinato svolgimento dell'assemblea.

CAPITOLO VII ESERCIZIO DEL VOTO - NORME COMUNI

Art. 20 - Elettorato.

L'elettorato attivo e passivo per le singole rappresentanze degli Organi Collegiali, previste dal presente "Statuto", spetta esclusivamente ai componenti delle rispettive categorie partecipanti a tali organismi: docenti, non docenti, genitori. L'appartenenza a diversi gradi di scuola conferisce il diritto di voce attiva e passiva nell'ambito di ciascun tipo di scuola. L'elettore che appartenga contemporaneamente a più categorie (genitori, personale docente e non docente) può esercitare il diritto di voto per ogni categoria di appartenenza. Per ogni tipo di scuola viene formata, per ciascuna categoria, una lista unica con i nomi di tutti i candidati, disposti in ordine d'alfabeto. Per il personale non docente vale l'art. 22b).

Art. 21 - Candidature.

Per il Consiglio d'Istituto:

a. personale docente: tutti i docenti, suddivisi nei rispettivi settori di appartenenza, godono del diritto di voce passiva;

b. personale non docente: esercita il diritto di voce attiva e passiva nell'ambito dell'Istituto; c. genitori: l'elettorato passivo spetta a tutti i genitori (padre e madre o a coloro che esercitano la

potestà parentale), che presentino la propria candidatura; d. studenti: l'elettorato passivo spetta a tutti gli studenti delle scuole secondarie, che

presentino la propria candidatura.

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Per la rappresentanza di classe tutti i genitori godono di voce passiva nell'ambito delle rispettive

classi di appartenenza. I genitori esercitano tale diritto di voto per ogni classe frequentata dai

rispettivi figli.

Art. 22 - Svolgimento delle elezioni.

Le modalità e le norme particolari per l'esercizio del voto vengono fissate dall'apposita

Commissione Elettorale, nominata dal Dirigente in tempo utile per la preparazione delle operazioni

elettorali.

Art. 23 - Interpretazione, integrazione e modificabilità dello

"Statuto".

In caso di dubbi d'interpretazione di qualche punto del presente Statuto o di eventuale carenza normativa, l'organo competente per le opportune chiarificazioni o integrazioni è il Consiglio d'Istituto, previo esame e presentazione del punto in questione da parte della Giunta Esecutiva. Il presente "Statuto" può essere modificato solo quando ne facciano richiesta almeno 1/5 degli elettori fra genitori, docenti, non docenti o 1/5 dei membri del Consiglio d'Istituto. La richiesta deve essere presentata per iscritto al Rappresentante dell'Ente Gestore con l'indicazione della norma che si intende modificare o introdurre e con la formulazione precisa di quella nuova, accompagnata da una breve motivazione della richiesta. Il Rappresentante dell'ente Gestore invia copia della richiesta a tutti i membri del Consiglio d'Istituto, i quali esprimeranno il loro parere in una successiva riunione congiunta, passando poi ai voti per l'approvazione o il rigetto della richiesta di modifica.

Art. 24 - Vigore del presente "Statuto".

Il presente "Statuto", proposto dall'Ente Gestore della Scuola, discusso ed approvato dai rappresentanti delle varie componenti della Comunità scolastica, entra in vigore nell'anno scolastico 2015-16. Spetta al Consiglio d'Istituto eletto confermarne definitivamente il testo dopo eventuali interventi di integrazione o modifica.

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INDICE

Contatti .............................................................................................................................. Pag. 2

Che cos'è il PTOF? ....................................................................................................... Pag. 3

Le Scuole "Sacro Cuore" e il contesto territoriale socio-economico.............. Pag. 4

Linee di progettazione educativa ......................................... Pag. 6 Il Progetto Educativo .................................................................................................... Pag. 6 Pag.6

Identità ................................................................................................................. Pag. 6 Finalità ................................................................................................................... Pag. 6 Pag. Persone e ruoli ..................................................................................................... Pag. 7

Patto Educativo di Corresponsabilità ...................................................................... Pag. 8

Regolamento d’Istituto ................................................................................................. Pag. 11

Curricolo d’Istituto ........................................................ Pag. 17 1 Profilo formativo Secondo Biennio e Quinto anno ................................................ Pag. 17

Competenze .......................................................................................................... Pag. 18

Metodologie .......................................................................................................... Pag. 19

Profilo professionale (Secondo Biennio e Quinto Anno) ..................................... Pag. 20 22 Sbocchi professionali ........................................................................................ Pag. 22

Valutazione ........................................................................................................................ Pag. 24

Autovalutazione della scuola........................................................................................ Pag. 29 Debiti formativi, recupero, potenziamento ............................................................ Pag. 30 31 Sportello ............................................................................................................................ Pag. 31 Crediti scolastici e formativi ...................................................................................... Pag. 31 Criteri generali per i viaggi d’istruzione e per le uscite culturali .................... Pag. 34 PAI (Piano Annuale per l’Inclusività) ......................................................................... Pag. 35

Quadro orario Secondo Biennio e Quinto Anno .................................................... Pag. 37

Scelte organizzative ....................................................... Pag. 38

L'Anno Scolastico ............................................................................................... Pag. 38

I tempi ................................................................................................................... Pag. 38 39 Sistemi di comunicazione tra scuola e famiglia ......................................... Pag. 39 Servizi di segreteria ......................................................................................... Pag. 39 Gli spazi ................................................................................................................. Pag. 40 Le attrezzature .................................................................................................. Pag. 40 Scienze Motorie.................................................................................................. Pag. 40

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Progettazione intra/extracurricolare ..................................... Pag. 41

Orientamento ............................................................................................................ Pag. 41 43 Alternanza scuola-lavoro ....................................................................................... Pag. 43

Ipotesi a partire dall’attuale Terza ............................................................ Pag. 45 Classe Quarta ...................................................................................................... Pag. 46 Classe Quinta ....................................................................................................... Pag. 48

Il rapporto con il territorio.................................................................................. Pag. 49 49 Soggiorni-Studio all'estero .................................................................................. Pag. 49 Certificazione linguistica ed informatica esterna......................................... Pag. 50

Piano di Miglioramento – Verifica A.S. 2016/17 ........................ Pag. 51 Piano di Miglioramento – A.S. 2017/18 e seguenti ...................... Pag. 53

Formazione Docenti ........................................................ Pag. 57 Gli Organi Collegiali ........................................................ Pag. 58

Introduzione ............................................................................................................. Pag. 58

Cap I: Il Consiglio di Istituto .............................................................................. Pag. 58 50 Cap II: La Giunta esecutiva .................................................................................. Pag. 61 Cap III: Il Consiglio di Classe.............................................................................. Pag. 61 Cap IV: Collegio dei Docenti ................................................................................. Pag. 62

Cap V: Assemblea dei genitori ............................................................................. Pag. 62 52 Cap VI: Assemblea degli studenti ...................................................................... Pag. 63 Cap VII: Esercizio del voto – norme comuni .................................................... Pag. 64

Indice ...................................................................... Pag. 66