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Piano di studio della scuola dell’obbligo ticinese e Concordato HarmoS: un progetto regionale in un quadro nazionale Aula magna Centro professionale Trevano 22 agosto 2014

Piano di studio della scuola dell’obbligo ticinese e ... · dell’insegnamento e dell’apprendimento verso la possibilità di un utilizzo di quanto appreso in un tempo anche successivo

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Piano di studio della scuola dell’obbligo ticinese e Concordato

HarmoS: un progetto regionale in un quadro nazionale

Aula magna Centro professionale Trevano 22 agosto 2014

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Argomenti affrontati

ü  Il Quadro nazionale dato dal Concordato HarmoS

ü  Il progetto per un Piano di studio della scuola

dell’obbligo ticinese in sintesi… ü  Lo stato attuale dei lavori ü  Quali legami con l’insegnamento della cultura

generale nella formazione professionale (piano quadro specifico)

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HarmoS…non lascia indifferenti

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L’Accordo intercantonale HarmoS (Concordato HarmoS)

•  Un Concordato scolastico svizzero, elaborato dalla Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE), organo che riunisce i Consiglieri di Stato responsabili della pubblica educazione.

•  Il numero richiesto di cantoni per l’entrata in vigore è stato raggiunto

(attualmente 15 cantoni) - Entrata in vigore: 1° agosto 2009.

•  Da questa data i cantoni hanno a disposizione un periodo di 6 anni per adeguarsi a quanto stabilito.

•  I cantoni che hanno ratificato successivamente l’Accordo dovranno

rispettare in ogni caso questa scadenza, per cui al più tardi con l’anno scolastico 2015/16 dovranno applicare HarmoS.

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Scopo dell’Accordo intercantonale HarmoS

Armonizzare non significa uniformare… «in un paese plurilingue e pluriculturale come la

Svizzera le diverse tradizioni e specificità scolastiche e pedagogiche rappresentano un valore identitario e garantiscono l’effetto stimolante del confronto tra percorsi differenti».

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Diversità svizzera e armonizzazione dei contenuti dell‘insegnamento di base: la peculiarità regionale all‘interno di un quadro nazionale

Piano  di  studio    TI  

Lehrplan  21    (2014)  

PER  (2010)  

ü Un piano di studio per ogni regione linguistica (nel rispetto delle differenze culturali e didattiche) ü L’armonizzazione della scuola obbligatoria sul piano nazionale attraverso l’armonizzazione dei suoi obiettivi fissati in termini di standard (competenze fondamentali) elaborati in base a dei modelli di competenza ü  Situazione attuale TI - SI Orientamenti programmatici (2000) - SE Programmi (1984) - SM Piano di formazione (2004)

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Un progetto che:

–  consideri e valorizzi le specificità dei diversi gradi scolastici;

–  presenti una visione comune degli elementi fondamentali caratterizzanti la progressione negli apprendimenti disciplinari, la formazione generale e lo sviluppo delle competenze trasversali sull’arco di tutta la scolarità dell’obbligo.

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ü  La redazione di nuovi piani di studio svizzeri s’inserisce nel discorso delle competenze, scelta adottata anche dalla CDPE per lo sviluppo di standard formativi nazionali.

ü  Le descrizioni si fondano sulla formula "l’allievo è in grado di ... ", inclusiva della descrizione delle tappe che, nei diversi cicli di apprendimento, segnano la progressione (…)

ü  un piano di studio come una mappatura di uno spazio che andrà percorso in più tappe. Se si determina con precisione il livello necessario per completare ogni tappa, esso si pone sia quale altimetro, sia quale descrittore dei percorsi possibili per la salita in montagna.

ü  Di tutto ciò l’insegnante (guida) deve tenere conto nella scelta del percorso e nello stabilire i momenti di pausa. (Maradan, 2014)

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Definizione di competenza •  Il termine «competenza» è inteso come un saper-agire responsabile e

condiviso che consiste nel saper mobilitare, integrare e trasferire delle risorse (conoscenze/saperi, capacità/saper-fare, atteggiamenti/saper-essere) in un contesto analogo a quello d’apprendimento o diverso, significativo e complesso.

•  La possibilità di muoversi su una matrice bidimensionale che incroci ambiti di competenza con i processi chiave ha costituito nei lavori di HarmoS un modo per cercare di rappresentare lo sviluppo delle competenze.

•  Gli ambiti di competenza designano i contenuti di sapere ritenuti fondanti per ciascuna disciplina di insegnamento. Acquistano significato nell’intreccio con i processi chiave che identificano i modi in cui avviene la mobilitazione degli ambiti di contenuto.

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Possibili messe in atto per una revisione

Due strade percorribili … affidare la revisione a … ü un gruppo ristretto di persone esterne al mondo della scuola ticinese e operanti in contesti universitari con successiva messa in consultazione presso gli addetti ai lavori;

ü gruppi di lavoro interni alla scuola ticinese, composti da persone operanti nei diversi gradi scolastici e al DFA con una dimensione participativa «immediata», ciò che non esclude la successiva condivisione e messa in consultazione.

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Piano di studio della scuola dell’obbligo

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Lo stato dei lavori

2010-11 Gruppo Programmi - Redazione Linee direttive 2011-12 Attivazione dei gruppi di lavoro disciplinari e di formazione generale Redazione delle primissime bozze 2012-2014 Prosecuzione del lavoro di redazione Attivazione di un gruppo di lavoro specifico per la SI Messa in comune dei diversi contributi e primo “assemblaggio” Parallelamente… momenti di incontro, Congresso e atelier agosto 2013, ecc. Messa a disposizione della bozza completa all’interno dei gruppi di lavoro Revisione della bozza del documento A e preparazione di una versione da mettere in consultazione

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Lo stato dei lavori

Marzo 2014 Apertura di una consultazione/formazione interna con undici gruppi di lavoro eterogenei – richiesta parere consulenti scientifici esterni Autunno 2014 Ritorno materiale consultazione / pareri esterni Pianificazione revisione della bozza e «riattivazione» dei gruppi redazionali …

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Quali legami con l’insegnamento della cultura

generale nella formazione professionale?

• Esplicitazione di un profilo d’uscita dell’allievo dalla scuola media (competenze minime) • Logica disciplinare mantenuta ma valorizzazione delle competenze trasversali e della formazione generale.

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Competenze trasversali ü Sono gli elementi di base o metodologici necessari per l’acquisizione delle discipline, che si arricchiscono a loro volta grazie alle attività (cognitive ma non solo) svolte nelle discipline.

ü La presenza delle competenze trasversali indica una tensione dell’insegnamento e dell’apprendimento verso la possibilità di un utilizzo di quanto appreso in un tempo anche successivo a quello dell'apprendimento e in uno spazio anche altro, esterno alla scuola (applicazione, generalizzazione e transfert).

ü L’esistenza nel Piano di studio di competenze trasversali chiarisce che la conoscenza non può limitarsi ad un accumulo di informazioni specifiche, ma mira a essere reinvestita in altre materie o in situazioni non riconducibili alle materie scolastiche. ü L’obiettivo nuovo: siano oggetto di una riflessione cosciente ed esplicita con gli allievi nel corso dei loro apprendimenti, sia in termini di acquisizione, sia di utilizzo.

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Competenze trasversali Sono organizzate in sei ambiti: ü sviluppo personale (conoscere se stessi, avere fiducia in sé, saper stare in salute, …); ü collaborazione (sviluppare uno spirito cooperativo e le strategie necessarie per lavorare in gruppo); ü comunicazione (saper attivare le informazioni e le risorse che permettono di esprimersi usando diversi tipi di linguaggio a seconda del contesto); ü pensiero riflessivo e critico (sapersi distanziare dai fatti e dalle informazioni rispettivamente dalle proprie azioni); ü pensiero creativo (sviluppare l’inventiva, la fantasia così come l’immaginazione e la flessibilità nell’affrontare ogni situazione); ü strategie d’apprendimento (capacità dell’allievo di analizzare, gestire e migliorare il proprio modo di imparare).

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Formazione generale

La Formazione generale rende operative alcune i n t e n z i o n i f o r m a t i v e c h e n o n r i e n t r a n o necessariamente o che rientrano solo parzialmente nelle discipline scolastiche. Si tratta di introdurre gli allievi alla complessità del mondo, di aiutarli ad acquisire quegli strumenti intellettuali e pratici che permetteranno loro di muoversi, operare e comunicare in modo sano e democratico all’interno di un mondo complesso.

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Formazione generale ü  a. tecnologie e media: sviluppare nell’allievo un senso critico, etico ed estetico nei confronti delle nuove

tecnologie dell’informazione e della comunicazione;

ü  b. salute e benessere: responsabilizzare l’allievo nell’adozione di sane abitudini di vita sul piano della

salute, della sicurezza e della sessualità;

ü  c. scelte e progetti personali: guidare l’allievo ad impostare e portare a termine progetti volti alla realizzazione di

se stesso e all’inserimento nella società;

ü  d. vivere assieme ed educazione alla cittadinanza: fare in modo che l’allievo partecipi alla vita democratica della classe o della scuola e

sviluppi un atteggiamento d’apertura sul mondo e di rispetto nei confronti della diversità;

ü  e. contesto economico e consumi: portare l’allievo ad avere un rapporto dinamico con il contesto nel quale vive,

sviluppando un approccio critico rispetto ai consumi e allo sfruttamento dell’ambiente.

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Alcuni interrogativi

ü Come valutate l’impostazione del Piano di studio? Risulta sufficientemente chiara?

ü Come valutate l’idea di un piano di studio unico per l’insieme

della scuola dell’obbligo? Basato sul concetto di sviluppo di competenze disciplinari e trasversali?

ü Quale importanza possono assumere i temi indicati per la

Formazione generale in relazione a quanto da voi proposto nell’insegnamento della cultura generale ?

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Grazie mille per l’attenzione!