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1 1° CIRCOLO DIDATTICO “E. DE AMICIS” Via N. De Roggiero, 56 76125 TRANI (BT) C.F. 83002530729 Tel. e Fax 0883.481213 0883.482789 e-mail: [email protected] [email protected] sito web: www.scuoladeamicistrani.it Piano dell’Offerta Formativa a.s.2014/2015

Piano dell’Offerta Formativa a.s.2014/2015 · 53 classi 15 sezioni + 8 prime + 7 seconde + 8 terze + 7 quarte + 8 quinte 1.147 alunni 809 alunni discuola primaria + 338 alunni di

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1° CIRCOLO DIDATTICO “E. DE AMICIS” Via N. De Roggiero, 56 – 76125 TRANI (BT)

C.F. 83002530729 – Tel. e Fax 0883.481213 – 0883.482789

e-mail: [email protected][email protected]

sito web: www.scuoladeamicistrani.it

Piano dell’Offerta Formativa

a.s.2014/2015

2

3

INDICE

COS’È IL P.O.F. 5

PARTE PRIMA: ORGANIZZAZIONE 6

LA MISSION DELLA SCUOLA 7

CONTESTO SOCIALE, CULTURALE E AMBIENTALE

La storia del 1° C.D. “De Amicis” di Trani

Il contesto economico e ambientale

8

STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE 9

LE RISORSE INTERNE

- Organigramma

- Organi collegiali (Consiglio di Circolo, Giunta Esecutiva del Consiglio di Circolo, Collegio dei

Docenti, Consigli di Interclasse, Consigli di Intersezione, Comitato di valutazione del servizio)

10

11

ALTRE RISORSE

Esterne e finanziarie

14

PARTE SECONDA: SCELTE EDUCATIVO-DIDATTICHE 16

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA A.S.2014/2015

- Rilevazione dei bisogni educativi

- Finalità della scuola dell’Infanzia

- Finalità della scuola Primaria

- Criteri educativi, didattici e metodologici

17

TEMPO SCUOLA 27

PROGETTI CURRICOLARI

- Festa dell’Accoglienza

- Natale solidale

- SBAM!

- Senzatomica

- Musicoterapia

- Il colore delle emozioni

- Taekwon-do

- Etwinning

- Progetti di continuità con le scuole secondarie di I grado

- Progetti di continuità con le scuole scuole dell’infanzia paritarie e private

28

PROGETTI EXTRACURRICOLARI

- Sabato a Teatro

- Il Coro della Scuola

- Laboratorio di scrittura creativa e drammatizzazione

- Il Giornalino della Scuola “Giornalista per gioco”

- Basket a Scuola

- Giochiamo a pallavolo

- Giocoport Judo

- Tennistavolo

- Nastri, cerchi…e altro!

- Progetto-continuità con la scuola dell’infanzia “English is fun”

- PeTerapy “Un amico in più”

- Alfabetizzazione alla lingua latina“Alla scoperta del Latino”

- Laboratorio di psicomotricità

- Laboratorio di logopedia individuale

- Psicomotricità scuola infanzia“Emozioni in movimento”

40

4

- Progetto di archelogia “Un monumento per amico”

PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE “PER LA SCUOLA” 58

USCITE SUL TERRITORIO 58

RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA

- Relazione scuola-famiglia

- Assemblee di classe/sezione

- Ruolo del genitore rappresentante

- Consigli d’Interclasse e di Intersezione

- Orario di ricevimento del pubblico

59

INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

- Alunni con Bisogni Educativi Speciali (C.M. n.8/2013)

- Alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (D.Lgs. n.170/2010)

- Linee operative per l’inclusione degli alunni con disabilità

- Protocollo di accoglienza per alunni disabili

- Regolamento del Gruppo di Lavoro di Istituto per alunni disabili (GLHI)

60

VALUTAZIONE

- La valutazione nella scuola primaria

- Criteri di valutazione degli alunni

- Valutazione degli alunni con bisogni educativi speciali

65

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI – INVALSI 69

AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO 70

PARTE TERZA: ALLEGATI 72

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ 73

CARTA DEI SERVIZI 74

REGOLAMENTO DI ISTITUTO

5

COS’È IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Il Piano dell’Offerta Formativa è istituito dall’art.3 del D.P.R. n.275/1999.

Il P.O.F. è il documento fondamentale di ogni scuola, ne rappresenta la carta di identità culturale e

progettuale:

- traccia le linee del percorso formativo attraverso il quale la scuola si impegnaa dare risposte

significative ai propri alunni;

- definisce le scelte culturali, educative ed organizzative della scuola;

- dà efficacia, nel rispetto delle indicazioni del Collegio dei Docenti, alle programmazioni educative e

didattiche dei docenti e della scuola nel suo complesso, ai progetti curricolari ed ai progetti in orario

extracurricolari per l’ampliamento dell’offerta formativa della scuola;

- guida le scelte didattiche della scuola anche per l’utilizzo delle risorse finanziarie.

È elaborato dal Collegio dei Docenti.

È adottato dal Consiglio di Circolo.

È verificato, al termine di ogni anno scolastico, dal piano di autoanalisi di istituto.

6

7

PARTE PRIMA: ORGANIZZAZIONE

- LA MISSION DELLA SCUOLA 7

- CONTESTO SOCIALE, CULTURALE E AMBIENTALE 8

- STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE 9

- LE RISORSE INTERNE 10

- ALTRE RISORSE 14

8

LA MISSION DELLA SCUOLA

Nell’ambito dei valori sanciti dalla Costituzione e richiamati nella Carta Internazionale dei Diritti

dell’Uomo e dell’Infanzia, attraverso un graduale processo di maturazione delle potenzialità di ciascuno, la

scuola stabilisce le finalità generali ed imprescindibili del processo formativo.

Si ritengono indicatori di un buon modo di fare scuola:

- la condivisione delle scelte educative;

- l’individuazione di traguardi irrinunciabili comuni e collegialmente definiti;

- la collaborazione di tutto il personale (docente, amministrativo e ausiliario) nella gestione dei problemi

organizzativi della scuola;

- l’attenzione al tema della continuità;

- l’attenzione alla “diversità” e alla disabilità;

- l’attivazione di percorsi interculturali;

- una funzionale ed appropriata interazione delle competenze disciplinari dei docenti della scuola

primaria;

- il lavoro collegiale degli insegnanti;

- il raccordo interdisciplinare come strumento per garantire l’unitarietà dell’insegnamento;

- la personalizzazione dell’insegnamento/apprendimento;

- l’interpretazione della valutazione da parte degli insegnanti come operazione finalizzata alla correzione

dell’intervento didattico in funzione di un più appropriato intervento più che come espressione di

giudizi nei confronti degli alunni;

- la flessibilità organizzativa;

- l’utilizzazione razionale degli spazi educativi;

- il rapporto costante fra insegnanti e famiglie;

- la disponibilità dei docenti alla sperimentazione ed innovazione didattica;

- la disponibilità dei docenti alla formazione continua e all’aggiornamento professionale;

- la collaborazione interistituzionale.

Il 1° C.D. “E. De Amicis” di Trani mira a:

- educare alla solidarietà, alla collaborazione e al rispetto delle specificità di ciascun individuo;

- personalizzare il processo di insegnamento/apprendimento;

- sollecitare la collaborazione delle famiglie coinvolgendole in varie attività;

- valorizzare la professionalità dei docenti;

- cooperare con l’Amministrazione e gli Enti territoriali che promuovono percorsi educativi.

La scuola si prefigge la condivisione degli spazi concettuali ed operativi di seguito elencati:

il territorio – in quanto scuola della comunità che dialoga con gli enti locali, che interagisce con le

alunni, che si caratterizza come scuola di prossimità;

l’organizzazione – la scuola si presenta e si qualifica come un modello operativo unitario e funzionale

perdiventare comunità professionale a tutto tondo; questo richiede maggiore responsabilizzazione di

tutti gli operatori scolastici, ognuno in base al proprio ruolo;

il curricolo – l’idea da cui muove il fondamento dell’azione didattica nella nostra scuola è la

considerazione che l’allievo è soggetto attivo di apprendimento e lo scopo è l’educazione integrale della

persona.

Le linee metodologiche seguiranno l’indirizzo della continuitàtra i diversi ordini di scuole, al fine di

favorire, attraverso un insieme graduato di apprendimenti, lo sviluppo armonico della personalità

dell’alunno.

Le strategie ed i processi che verranno attivati saranno molteplici ed investiranno i vari ambiti di

conoscenze e abilità per favorire la loro trasformazione in competenze personali.

Il processo di insegnamento-apprendimento muoverà dal soggetto, ovvero dall’esperienza diretta

dell’allievo, utilizzando una metodologia prevalentemente induttiva. Infatti, ogni sapere formale della

scuola deve interagire sempre con un sapere già noto, prescindendo dal livello e qualità della

formalizzazione.

Importante è anche l’operatività del processo di apprendimento, intendendo con questo termine non sola la

manualità, ma tutte le azioni mentali ed interattive, che necessitano, perché il soggetto si appropri

efficacemente di nuove conoscenze, partendo dal livello di padronanza di concetti già posseduti, dai suoi

interessi e dal suo stile cognitivo e comunicativo.

9

CONTESTO SOCIALE, CULTURALE E AMBIENTALE

La storia del 1° C.D. “De Amicis” di Trani

La città di Trani ha sempre considerato motivo di vanto i suoi “Ordinamenta” fin dall’epoca della loro

scoperta.

Gli “Ordinamenta et Consuetudo maris edita per consules civitatis Trani”, conosciuti anche come “Statuti

marittimi”, sono un corpo normativo didiritto marittimo, promulgati nel1063 nella città di Trani, per volere

del conte normannoPietro di Trani.

Sono considerati il più antico codice marittimo del Mediterraneo nelMedioevo.

Il primo tributo in onore del famoso codice è stato il sipario del Teatro comunale ad opera del pittore Biagio

Molinaro nel 1863. Il sipario rievoca la promulgazione degli Statuti.

Malgrado il Teatro sia stato demolito in epoca successiva, il sipario è ancora conservato nell’Aula Magna

del 1° C.D. “De Amicis”.

Il contesto economico e ambientale

Il Comune di Trani, situato sul mare, ha una popolazione residente di circa 55.000 abitanti.

La sua economia è fortemente orientata al segmento terziario.

Trani è da sempre un importante polo giudiziario. Pertanto, vede la presenza di numerosi studi legali, tecnici

e commerciali. Rilevante è anche il settore agricolo, mentre i settori lapideo e manifatturiero (di calzature e

maglieria), un tempo motore economico della città, sono in forte calo.

Negli anni più recenti, Trani ha affermato la sua vocazione turistica, con la nascita di numerose micro-

imprese impegnate nella ricezione turistica e nella ristorazione.

Il 1° C.D. “De Amicis” opera in un’area territoriale sita a ridosso del centro storico, in un quartiere di livello

medio-alto.

Nel territorio sono presenti le scuole secondarie di I grado “G. Rocca” ed “Baldassarre”, il Liceo Classico e

delle Scienze umane “De Sanctis”, la Biblioteca “G. Bovio”, alcune palestre ed agenzie del privato sociale,

le parrocchie “Santa Maria del Pozzo” e “San Giuseppe”.

Il 1° C.D. “E. De Amicis” comprende una scuola primaria e due scuole dell’infanzia, “San Paolo” e

“Dell’Olio”.

La scuola attinge dal territorio le risorse per una collaborazione finalizzata al miglioramento dell’offerta

formativa.

10

STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE

Il 1° Circolo Didattico “De Amicis” di Trani è strutturato nel seguente modo.

1° C.D. “De Amicis”

Sede Via Nicola De Roggiero, 56

Dirigente Scolastico Gasbarro Paola Valeria

Direttore S.G.A.: Calefato Felice

6 assistenti amministrativi Calefato Saverio, Ciani Grazia, Rosato Elvira, Ruscino Luisa, Valenziano

Rosa, Zanchi Pasqua Liliana

11 collaboratori scolastici Barracchia Angela Maria, Dibenedetto Antonio, Di Lernia Rosa, Filograsso

EleonoraTrinità Vittoria, Galantucci Benedetta, Lauriani Pasquale

Pasquadibisceglie Vincenza, Porcaro Pasquale, Procacci Rosanna, Riserbato

Antonia, Scandamarro Nunzio.

53 classi 15 sezioni + 8 prime + 7 seconde + 8 terze + 7 quarte + 8 quinte

1.147 alunni 809 alunni discuola primaria + 338 alunni di scuola dell’infanzia

85 docenti 61 docenti della scuola primaria e 24 docenti di scuola dell’infanzia

Il 1° C.D. “De Amicis” è costituito da 3 plessi, organizzati come segue.

Scuola Primaria Sede: Via N. De Roggiero, 56

Dirigente Scolastico Paola Valeria Gasbarro

Direttore S.G.A. 6 Assistenti amministrativi 11 collaboratori scolastici

61 docenti, tra i quali:

32 specializzati in lingua inglese (3 con livello A1 + 7 con livello A2 + 22 con

livello B1);

1 specialista in lingua inglese;

2 specializzati in religione cattolica;

11 specializzati per il sostegno

38 classi 809 alunni

L’edificio della scuola primaria, di storica costruzione, è dotato di spazi sufficienti e funzionali all’attività

didattica.

A partire dal prossimo a.s.2015/2016 alcune classi prime saranno collocate presso il plesso “San Paolo” per

rispondere alle esigenze degli alunni e delle famiglie del territorio di riferimento della scuola.

Scuola Infanzia “San Paolo” Sede: Via Gualandi

3 collaboratori scolastici

16 docenti, tra i quali: 2 specializzato in religione cattolica;

5 specializzati per il sostegno

9 sezioni 197 alunni

Scuola Infanzia “Dell’Olio” Sede: Via Falcone

2 collaboratori scolastici

8 docenti, tra i quali: 1 specializzato in religione cattolica;

1 specializzato per il sostegno

6 sezioni 141 alunni

Gli edifici dei plessi di scuola dell’infanzia sono di più recente costruzione, anch’essi dotati di spazi idonei

alle attività didattiche.

A partire dal prossimo a.s.2015/2016 alcune classi prime saranno collocate presso il plesso “San Paolo” per

rispondere alle esigenze degli alunni e delle famiglie del territorio di riferimento della scuola.

11

LE RISORSE INTERNE

Le risorse interne della scuola sono rappresentate dalle risorse umane, individuali e collegiali, schematizzate

nel seguente ORGANIGRAMMA.

DIRIGENTE SCOLASTICO

dott.ssa Paola Valeria Gasbarro

È il rappresentante legale dell’istituto, il responsabile della gestione delle risorse finanziarie, strumentali e

dei risultati del servizio.È titolare delle relazioni sindacali.

Assicura la gestione unitaria e il funzionamento dell’unità scolastica secondo criteri di efficienza ed

efficacia formativa. Assicura la direzione, il coordinamento, la valorizzazione delle risorse umane

COLLABORATORI DEL DIRIGENTE

1ª collaboratrice con funzione vicaria

Tarantini Antonietta

2ª collaboratrice

Romanelli Nicoletta

Responsabile plesso “San Paolo”

Minervini Maria Saveria

Responsabile plesso “Dell’ Olio”

Timberio Caterina

Lo staff collabora col Dirigente per il migliorare il funzionamento organizzativo e gestionale della scuola.

FUNZIONI STRUMENTALI

Area 1: Piano dell’Offerta Formativa

Chieppa Raffaella

Area 2: Infrastrutture tecnologiche e formazione docenti

Canaletti Lucia Pia

Area 3: Sostegno agli alunni

Di Bisceglie Rachele

Area 4: Progetti curricolari ed extracurricolari; viaggi di istruzione

Cecca Brigida

GRUPPI DI LAVORO

di supporto alle FUNZIONI STRUMENTALI

Area 1: Piano dell’Offerta Formativa

Chieppa Raffaella, Laurora Francesca

Area 2: Infrastrutture tecnologiche e formazione docenti

Canaletti Lucia Pia, Casalino Rosa

Area 3: Sostegno agli alunni

Di Bisceglie Rachele, Minervini Maria

Saveria, Musicco Annamaria

Area 4: Progetti curricolari ed extracurricolari; viaggi di istruzione

Cecca Brigida, Mancini Antonella, Santoro Rosaria

DIRETTORE Servizi Generali Amministrativi

rag. Felice Calefato

Gestisce in stretta collaborazione con il dirigente l’attività amministrativa e contabile e la gestione dei beni

mobili e immobili dell’istituto.

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

Calefato Saverio Personale ATA, gestione finanziaria e patrimoniale, attività negoziali

Ciani Grazia Posta, affari generali

Rosato Elvira Personale docente

Ruscino Luisa Alunni

Valenziano Rosa Posta, affari generali, tenuta protocollo elettronico

Zanchi Pasqua Liliana Progetti curricolari ed extracurricolari, attività negoziali, tenuta protocollo

Il personale di segreteria cura tutti gli adempimenti relativi alle pratiche interne alla scuola e alle relazioni

con l’esterno.

COLLABORATORI SCOLASTICI

Barracchia Angela Maria, Dibenedetto Antonio, Di Lernia Rosa, Filograsso EleonoraTrinità Vittoria,

Galantucci Benedetta, Lauriani Pasquale, Pasquadibisceglie Vincenza, Porcaro Pasquale, Procacci Rosanna,

Riserbato Antonia,Scandamarro Nunzio, Sgaramella Roberto.

I collaboratori scolastici hanno quale compito principale la sorveglianza sugli alunni negli spazi comuni e la

custodia e pulizia dei locali scolastici

12

ORGANI COLLEGIALI

Gli organi collegiali istituzionali della scuola sono:

il Consiglio di Circolo, la Giunta Esecutiva del Consiglio di Circolo, il Collegio dei Docenti, i Consigli di

Interclasse, i Consigli di Intersezione, il Comitato di valutazione del servizio.

Consiglio di Circolo

Presidente

Corvasce Ruggiero

Dirigente scolastico

Gasbarro Paola Valeria

Rappresentanti docenti

Catino Lucia, Chieppa Raffaella, d’Addato Annamaria, Gusmai Antonella, Marasciuolo Pasqua, Musicco

Annamaria, Romanelli Nicoletta, Santoro Maria Rosaria

Rappresentanti personale ATA

Calefato Saverio, Filograsso Eleonora

Rappresentanti genitori

Botta Lucia, Cortellino Carlantonio, Loporchio Iolanda, Pignataro Giuseppina, Ronco Marika, Tortosa

Anna Maria, Vescia Luigi

Giunta Esecutiva del Consiglio di Circolo

Dirigente scolastico

Gasbarro Paola Valeria

D.S.G.A

Calefato Felice

Rappresentante docenti

Romanelli Nicoletta

Rappresentante personale ATA

Calefato Saverio

Rappresentanti genitori

Cortellino Carlantonio, Loporchio Iolanda

Collegio dei Docenti

Docenti di scuola primaria:

Andriani Maria, Arbore Angela, Boccaforno Lucia, Bruni Silvia, Cagia Maria Grazia, Canaletti Lucia Pia,

Capogrosso MariaBice, Cardanobile Chiara, Carnevali Rosa, Casale Anna, Casalino Rosa, Catino Lucia,

Cecca Brigida, Chieppa Raffaella Rita, Corallo Maria, Cozzoli Teresa, Curci Rita Maria, D'Agostino

Chiara, Del Prato Raffaella, Dibenedetto Angela, Di Bisceglie Rachele, Di Candido Serafina, di Meo

Donata, Di Nunzio Vincenza, Di Nuzzo Nicoletta, Diaferia Giuseppina, Didonato Clementina, Dragonetti

Francesca, Filisio Antonietta, Franco Lucia, Gambatesa Rosa Alba, Giannotti Grazia, Gusmai Antonella,

Larato Annagrazia, Laurora Francesca, Lorusso Maria Francia, Lupo Marcella, Mancini Antonella M.C.,

Marasciuolo Pasqua, Marulli Paola, Minervini Lucrezia, Mogavero Gabriella, Musicco Annamaria, Pallotta

Eva, Pasquale Maria Grazia, Pasquale Patrizia, Petrelli Raffaella, Romanelli Nicoletta, Sampogna Maria

Rosaria, Santoro Maria Rosaria, Saracino Anna Santa, Sirangelo Gilda, Soldano Dina, Sorrenti Pasqua M.,

Tannoia Stefania, Tarantini Antonietta, Treré Genoveffa, Valente Paola, Velon Maria Immacolata.

Docenti di religione cattolica di scuola primaria:

Annacondia Giuseppina, Capodivento Cinzia

Docenti di scuola dell’infanzia:

Acella Margherita, Altizio Chiara Maria, Basso Maria Teresa, Croce Rosanna, d'Addato Annamaria,

D’Ingeo Rosa, Dalfonso Patrizia, Di Reda Giusy, Di Tommaso Giuseppina, Gadaleta Fiorella,Grella

Carmelina, Maglie Maria, Marchese Rosanna, Minafra Maddalena, Minervini Giovanna, Minervini Maria

Nicoletta, Minervini Maria Saveria, Pepe Emilia, Regano Anna, Scaringi Franca,Timberio Caterina.

Docenti di religione cattolica di scuola dell’infanzia:

Liantonio Rosa, Tedone Liliana, Di Leria Rosanna.

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Consigli di Interclasse

Classi Presidenti Segretari

I Musicco

Annamaria

Mogavero

Gabriella

Rappresentanti dei genitori

Spallucci Paola (1ªA), Tortosa Annalisa (1ªB), Lavacca Paola (1ªC),

De Leonardis Rosa (1ªD), Bellifemine Porzia (1ªE), Balsamo Roberta

(1ªF), di Leo Maria (1ªG) di Palo Francesca (1ªH)

Rappresentanti dei docenti

Capodivento, Casale, Chieppa, Curci, Di Bisceglie, Franco, Giannotti,

Lupo, Pasquale P. Sirangelo, Soldano, Trerè.

II

Sampogna

Maria

Rosaria

Cagia

Maria

Grazia

Rappresentanti dei genitori

De Nicolo Francesca (2ªA), Botta Lucia (2ªB), Augelli Debora (2ªC),

Sonatore Patrizia (2ªD), Pellicani Ida (2ªE), Nardi Maria Pasqualina

(2ªF), De Bartolo Flora (2ªG)

Rappresentanti dei docenti

Capodivento Capogrosso, Carnevali, Cozzoli, Del Prato, Filisio,

Gambatesa, Pallotta, Tannoia.

III

Santoro

Maria

Rosaria

Arbore

Angela

Rappresentanti dei genitori

Trerè Genoveffa (3ªA), Diaferia Angela (3ªB), Fracchiolla Riccardina

(3ªC), Firrao Raffaella (3ªD), Di Chiano Giovanna (3ªE), Torelli

Antonella (3ªF), Conenna Luciana (3ªG), Di Gennaro Rosanna (3ªH)

Rappresentanti dei docenti

Andriani, Canaletti, Capodivento, Cardanobile, Casalino, Cecca, Di

Candido, Di Meo, Mancini, Marulli, Pasquale M.G., Romanelli.

IV

Catino

Maria

Lucia

Saracino

Santa

Rappresentanti dei genitori

Marasciuolo Patrizia (4ªA), D’Agostino Francesca (4ªB), Zaretsky

Elana (4ªC), Vallisa Vincenza (4ªD), Giangualano Beatrice (4ªE), Di

Lernia Margherita (4ªF), Tortosa Giovanna (4ªG)

Rappresentanti dei docenti

Bruni, Capodivento, Corallo, Dibenedetto, Didonato, Laurora,

Pallotta, Petrelli, Sorrenti, Valente, Velon.

V Gusmai

Antonella

Lorusso

Maria

Francia

Rappresentanti dei genitori

Mescia Antonietta (5ªA), De Liso Patrizia (5ªB), Peluso Ida (5ªC),

Lovicario Maria (5ªD), Lezzi Adele (5ªE), Magno Maria Cristina

(5ªF), Lomazzo Maria (5ªG), Giorgio Pietro Paolo S: (5ªH)

Rappresentanti dei docenti

Annacondia, Boccaforno, Catino, Curci, D’Agostino, Di Nunzio, Di

Nuzzo, Diaferia, Dragonetti, Larato, Marasciuolo, Marulli,

Minervini, Musicco, Pallotta, Tannoia, Tarantini, Trerè.

Consigli di Intersezione

Scuole Presidenti Segretari

Dell’Olio Dalfonso

Patrizia

Scaringi

Franca

Rappresentanti dei genitori

Rizzi Maria (sez.A), Ferrara Valeria (sez.B), Lenassini Lorna (sez.C),

Lops Teresa (sez.D), Sforza Patrizia (sez.E), di Leo Florinda (sez.F).

Rappresentanti dei docenti

Basso, Maglie, Marchese, Liantonio, Minervini M.N., Timberio,

Tedone.

San

Paolo

Minafra

Maddalena

Croce

Rosanna

Rappresentanti dei genitori

Curci Anna Maria (sez.A), Loprieno Monica (sez.B), Lomuscio

Valentina (sez.C), Minutilli Tiziana (sez.D), d’Addato Giovanna

(sez.E), Suriano Stefania (sez.F), Lovicario Maria (sez.G), Zanni

Rosa (sez.H) de Bello Carmela (sez.I)

Rappresentanti dei docenti

Acella, Altizio, d’Addato, D’Ingeo, Di Reda,Di Lernia, Di Tommaso,

Gadaleta, Grella, Liantonio, Minetrvini G., Minervini M.S., Pepe,

Regano.

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Comitato di valutazione del servizio

Presidente: D.S. Gasbarro

Membri effettivi: Lupo, Mancini, Croce, Marchese.

Membri supplenti: Cecca, Marasciuolo

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ALTRE RISORSE

Il 1° C.D. “De Amicis” di Trani si avvale di altre risorse, esterne e finanziarie, di seguito specificate.

Risorse esterne

Il Collegio dei Docenti accoglie proposte a carattere educativo che mirino alla formazione dei concetti di

solidarietà e collaborazione che provengono da enti locali e/o da associazioni di volontariato presenti sul

territorio e che condividono con la scuola un progetto educativo comune, quali l’Entelocale, Associazioni

di volontariato (AID, AmoPuglia, Caritas), Associazioni sportive, ecc.

Risorse finanziarie

Con l’introduzione dell’autonomia, la scuola può usufruire di diverse forme di finanziamento che di anno

in anno vengono definite.

Finanziamenti ministeriali

- Fondo di Istituto: risorse a disposizione finalizzate a retribuire le prestazioni aggiuntive del personale.

- Fondi dell’autonomia per la realizzazione di specifici progetti.

- Fondi per l’aggiornamento per il personale docente e ATA.

- Fondi per la realizzazione di specifici progetti.

Finanziamenti a carico dell’Ente Locale

- Fondi stabiliti dalla L. n. 23 del 1996: spese per il funzionamento amministrativo e per il materiale di

pulizia e igienico-sanitario.

- Fondi per il diritto allo studio

Finanziamenti a carico delle famiglie

- Viaggi d’istruzione, visite guidate.

- Partecipazione a spettacoli teatrali, cinematografici o laboratori per l’ampliamento dell’offerta

formativa.

- Polizza assicurativa.

Finanziamenti a carico dell’Unione Europea

- Fondi FSE per lo sviluppo delle competenze del personale docente e degli alunni.

- Fondi FESR per il miglioramento degli ambienti di apprendimento (laboratori di informatica).

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PARTE SECONDA: SCELTE EDUCATIVO-DIDATTICHE

- PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA A.S.2013/2014 17

- TEMPO-SCUOLA 27

- PROGETTI CURRICOLARI 28

- PROGETTI EXTRACURRICOLARI 40

- PROGETTI PON – FESR e FSE (in attesa di emanazione Piano nazionale) 58

- USCITE SUL TERRITORIO 58

- RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA 59

- INCLUSIONE DEGI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI 60

- VALUTAZIONE 65

- SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI – INVALSI 69

- AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO 70

18

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PROGRAGETTAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA

A.S.2014/2015

1. CONTESTO SOCIO-CULTURALE

Trani è uno dei capoluoghi della provincia pugliese di Barletta-Andria Trani: conta poco meno di

cinquantaseimila abitanti.

La sua economia è fortemente orientata al segmento terziario: Trani è da sempre un importante polo

giudiziario per la presenza del Tribunale e della Procura e di numerosi studi legali, tecnici e commerciali.

L’economia della città è legata da sempre all’estrazione della tipica pietra locale, detta pietra di Trani, per

cui gravitano intorno a questo settore un gran numero di attività dedite alla lavorazione e al commercio di

questo prodotto.

La vocazione marinara della città è testimoniata dalla sua flotta peschereccia, che conta numerose

imbarcazioni e rende la pesca un elemento di primo piano nell’economia cittadina.

L’agricoltura è imperniata principalmente sull’olivicoltura e la produzione vitivinicola.

Negli anni più recenti Trani ha affermato la sua vocazione turistica, con la nascita di numerose micro-

imprese impegnate nella ricezione turistica e nella ristorazione.

Il 1° C.D. “De Amicis” opera in un’area territoriale sita a ridosso del centro storico, in un quartiere di livello

medio-alto. Nel territorio sono presenti le scuole secondarie di I grado “Rocca” ed “Baldassarre”, il Liceo

Classico e delle Scienze umane “De Sanctis”, la Biblioteca “Bovio”, alcune palestre ed agenzie del privato

sociale, le parrocchie “Santa Maria del Pozzo” e “San Giuseppe”.

Il 1° C.D. “De Amicis” comprende una scuola primaria, sita in Via de Roggiero n.56, e due scuole

dell’infanzia, “San Paolo” in Via Gualandi e “Dell’Olio” in via Falcone.

Gli alunni iscritti nel nostro Circolo nell’a.s.2014/2015 sono 1.150, di cui 811 nella scuola primaria e 339

nella scuola dell’infanzia.

Il livello socio-economico e culturale dell’utenza è eterogeneo. Coesistono alunni di estrazione socio-

culturale medio-alta ed altri di estrazione più modesta, alunni extracomunitari (albanesi, marocchini, cinesi

e statunitensi) e alunni ospitati dalla vicina Casa-famiglia “Annibale Maria di Francia”. La scuola attinge

anche dal territorio le risorse per una collaborazione finalizzata al miglioramento dell’offerta formativa per

la definizione di un progetto educativo condiviso e continuo.

2. CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA E DELLA SCUOLA PRIMARIA CON

RIFERIMENTO ALLE INDICAZIONI NAZIONALI 2012

Nella prospettiva dei valori sanciti dalla Costituzione e richiamati nella Carta Internazionale dei Diritti

dell’Uomo e dell’Infanzia, attraverso un graduale processo di maturazione delle potenzialità di ciascuno, la

scuola stabilisce delle finalità generali ed imprescindibili del processo formativo.

La scuola deve tener conto dei fondamentali bisogni dell’età infantile, quali:

- sentirsi, accettati, ascoltati e capiti;

- muoversi, esprimersi e comunicare;

- manipolare e costruire;

- giocare ed entrare in relazione con i compagni e gli adulti;

- apprendere e comprendere;

- diventare autonomi.

Il 1° C.D. “De Amicis” mira a:

- educare alla solidarietà, alla collaborazione e al rispetto delle specificità di ciascun individuo;

- personalizzare il processo di insegnamento/apprendimento;

- sollecitare la collaborazione delle famiglie coinvolgendole in varie attività;

- valorizzare la professionalità dei docenti;

- cooperare con l’Amministrazione e gli Enti territoriali che promuovono percorsi educativi.

Si impegna, inoltre, a soddisfare i bisogni ed aspettative delle famiglie relative all’alfabetizzazione

informatica, all’insegnamento della lingua inglese, allele attività espressive e di gioco-sport.

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2.A SCUOLA DELL’INFANZIA: FINALITÀ EDUCATIVE

La Scuola dell’Infanzia accoglie i bimbi dai 3 ai 5 anni. Essa si pone come ambiente di apprendimento che

promuove lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e della cittadinanza.

Consolidare l’identità vuol dire vivere significativamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene,

sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come una

persona unica ed irripetibile.

Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e negli altri, provare soddisfazione nel fare da sé e

saper chiedere aiuto, imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più

consapevoli.

Acquisire le competenze significa giocare, muoversi, manipolare, domandare, imparare a riflettere

sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto con la realtà.

Vivere le prime esperienze dicittadinanza significa scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva importanza

agli altri e ai suoi bisogni, rendersi meglio conto della necessità di stabilire regole condivise: è il primo

esercizio di dialogo con gli altri.

SCUOLA DELL’INFANZIA: I CAMPI DI ESPERIENZA

Le attività della Scuola dell’Infanzia sono scrupolosamente strutturate in forma ludica, modalità

privilegiata di apprendimento, e ruotano all’interno dei campi di esperienza. Ogni campo delinea una

prima mappa in linguaggi, alfabeti, saperi in forma di traguardi per lo sviluppo.

IL SÈ E L’ALTRO

Questo campo rappresenta l’ambito elettivo in cui i temi dei diritti e dei doveri, del funzionamento della vita

sociale, della cittadinanza e delle istituzioni trovano una prima ‘palestra’ per essere guardati e affrontati

concretamente.

IL CORPO E IL MOVIMENTO

La Scuola dell’Infanzia deve mirare a sviluppare gradualmente nel bambino la capacità di leggere e

interpretare messaggi provenienti dal corpo proprio e altrui, rispettandolo e avendone cura. Essa mira altresì

a sviluppare la capacità di esprimersi e di comunicare attraverso il corpo per affinare le capacità percettive e

cognitive, la capacità di orientamento.

IMMAGINI, SUONI, COLORI

Il bambino si confronta con i nuovi media e con i nuovi linguaggi della comunicazione, come spettatore e

come attore. La scuola può aiutarlo a familiarizzare con l’esperienza della multimedialità, per ricercarne

possibilità espressive e creative.

I DISCORSI E LE PAROLE

La Scuola dell’Infanzia promuove in tutti i bambini la padronanza della lingua italiana (rispettando l’uso

della lingua d’origine), attraverso appropriati percorsi didattici finalizzati all’estensione del lessico, alla

corretta pronuncia di suoni, parole e frasi e all’interazione verbale (ascoltare, prendere la parola, dialogare,

spiegare).

LA CONOSCENZA DEL MONDO

I bambini, esplorando oggetti, materiali e simboli, osservando la vita di piante e animali, elaborano idee

personali da confrontare con quelle dei compagni e degli insegnanti, avviandosi verso un percorso di

conoscenza più strutturato.

2.B SCUOLA PRIMARIA: FINALITÀ EDUCATIVE

Nella constatazione che la scuola oggi rappresenta solo una delle tante esperienze di formazione che i

bambini vivono e che per acquisire competenze specifiche spesso non c’è bisogno dei contesti scolastici, è

fondamentale che la scuola aiuti gli studenti a dare senso e significato alle loro esperienze, al fine di ridurne

la frammentazione e il carattere episodico.

Alla scuola spettano alcune finalità specifiche:

- offrire situazioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base;

- aiutare ad apprendere a selezionare le informazioni;

- orientare alla conoscenza di sé e allo sviluppo delle relazioni interpersonali e con l’ambiente vitale;

- valorizzare le diversità presenti nella scuola, evitando che la differenza si trasformi in disuguaglianza.

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Per realizzare tali finalità il 1° C.D. “De Amicis”:

- predispone un contesto educativo sereno e stimolante considerando l’accoglienza non solo come primo

momento di incontro tra alunni e docenti ma come una sua identità permanente;

- tiene in gran conto le differenze individuali fornendo a tutti opportunità di apprendimento;

- si organizza e opera per rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono lo

sviluppo della persona umana;

- si impegna con progetti mirati a contenere l’insuccesso scolastico, a recuperare gli svantaggi, a

promuovere le eccellenze;

- considera “l’esperienza” la strada obbligata per giungere alla conoscenza formale;

- promuove l’acquisizione di tutti i tipi di linguaggio e un primo livello di padronanza delle conoscenze e

delle abilità aiutando il passaggio dal “saper comune” al “sapere scientifico”;

- fa maturare negli alunni l’amore per il proprio ambiente e per la propria identità culturale;

- insegna a praticare i valori del reciproco rispetto, della partecipazione, della collaborazione,

dell’impegno, della cooperazione, della solidarietà;

- offre stimoli per conoscere e cogliere i valori presenti in altre culture;

- fa crescere la consapevolezza di essere artefici del proprio futuro e cittadini del mondo.

3. L’ALFABETIZZAZIONE CULTURALE DI BASE

La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti

costituzionali. Ai bambini va offerta l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive,

sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che,

attraverso gli alfabeti delle discipline, permette di esercitare differenti potenzialità di pensiero, ponendo così

le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. La padronanza degli alfabeti di base è ancor più

importante per bambini che vivono in situazioni di svantaggio: più solide saranno le strumentalità apprese

nella scuola primaria, maggiori saranno le probabilità di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema

dell’istruzione.

4. TRAGUARDI FORMATIVI SECONDO LE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL

CURRICOLO 2012

ITALIANO

Dal punto di vista epistemologico, la Lingua italiana ha carattere “totalitario e totalizzante” rispetto alla

conoscenza, in quanto le competenze linguistiche costituiscono la chiave di accesso alla pluralità dei saperi.

Pur tenendo in debita considerazione la trasversalità della lingua, il Curricolo di Italiano deve farsi carico

del processo di “alfabetizzazione funzionale” nel senso che gli allievi devono ampliare il patrimonio orale e

devono imparare a leggere e scrivere correttamente e con crescente arricchimento di lessico.

A partire da tale consapevolezza, le competenze attese al termine della scuola primaria sono da individuare

all’interno dei seguenti ambiti di intervento:

l’esplorazione del codice verbale orale e scritto in fruizione e produzione;

la costruzione e manipolazione dei significati d’uso della lingua orale e scritta;

la formazione iniziale di un buon lettore.

Nello specifico l’azione educativo-didattica deve essere finalizzata affinché l’alunno sia in grado di:

ascoltare, comprendere e comunicare oralmente con un linguaggio adeguato in diverse situazioni

comunicative;

leggere in modo corretto, scorrevole ed espressivo e comprendere vari tipi di testo in modo globale e

analitico;

produrre e rielaborare testi scritti in modo corretto ed efficace, adeguato a diversi scopi comunicativi e/o

espressivi;

riflettere sulla comunicazione, riconoscere e utilizzare correttamente le diverse funzioni e strutture della

lingua;

ricercare, raccogliere ,organizzare e rielaborare informazioni, contenuti e dati di esperienza.

LINGUA INGLESE

L’insegnamento della lingua inglese nella scuola primaria assolve ad un fine espressamente descritto nelle

Indicazioni Nazionali: “acquisire una competenza plurilingue e pluriculturale ed esercitare la cittadinanza

attiva oltre e confini del territorio nazionale”. L’impianto curricolare e le competenze attese al termine della

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scuola primaria, riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune di Riferimento per le lingue ineriscono la

capacità di:

comprendere messaggi verbali orali e testi scritti;

chiedere spiegazioni e svolgere i compiti seguendo le indicazioni date in lingua straniera

dall’insegnante;

individuare differenze culturali veicolate dalla lingua materna e dalla lingua straniera e sviluppare un

atteggiamento di curiosità e di interesse;

interagire nel gioco e scambiare informazioni utilizzando espressioni e frasi memorizzate;

utilizzare strutture linguistiche per descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del

proprio ambiente.

STORIA

Le attuali Indicazioni Nazionali per il Curricolo sottolineano il senso dell’insegnamento della Storia quale

disciplina che “contribuisce a formare la coscienza storica dei cittadini e li motiva al senso di responsabilità

nei confronti del patrimonio e dei beni comuni”. Pertanto, le competenze di base che orientano le scelte

della nostra programmazione edicativo-didattica ineriscono la padronanza degli indicatori temporali, l’uso

della ricerca come attitudine mentale ad affrontare la conoscenza ponendosi domande e cercando conferme,

utilizzando procedure e strumenti, confrontando e organizzando informazioni.

Le competenze attese al termine del quinquennio riguardano la capacità dell’alunno di:

conoscere elementi significativi del passato del suo ambiente di vita;

conoscere gli aspetti fondamentali dei periodi storici studiati;

usare la linea del tempo, per collocare un fatto o un periodo storico;

conoscere le società studiate e individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.

riconoscere le tracce storiche presenti sul territorio e comprendere l’importanza del patrimonio artistico

e culturale.

GEOGRAFIA

Poiché “la geografia studia i rapporti delle società umane tra loro con il pianeta che li ospita” (Indicazioni

Nazionali 2012) il curricolo di geografia si propone di perseguire i traguardi di seguito descritti:

favorire la capacità di orientarsi nello spazio vissuto e rappresentarlo usando gli strumenti

cartografici.

osservare e conoscere ambienti e paesaggi e mettere in relazione i suoi elementi fisici e antropici.

promuovere l’utilizzazione di conoscenze, strumenti e metodologie necessari per la comprensione

dell’interazione uomo-ambiente.

utilizzare il linguaggio specifico della Geografia.

MATEMATICA

La matematica ha uno specifico ruolo nello sviluppo della capacità generale di operare e comunicare

significati con linguaggi formalizzati e di utilizzare tali linguaggi per rappresentare e costruire modelli di

relazioni tra oggetti ed eventi (…) La costruzione del pensiero matematico è un processo lungo e

progressivo nel quale concetti, abilità, competenze ed atteggiamenti vengono ritrovati, consolidati e

sviluppati a più riprese (Indicazioni per il curricolo 2012).

Le competenze a cui tendere al termine della scuola primaria riguardano la capacità di:

riconoscere, rappresentare e risolvere situazioni problematiche nell’ambito dell’esperienza;

operare con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali;

eseguire misurazioni delle grandezze fondamentali con l’uso degli strumenti specifici;

riconoscere, descrivere, riprodurre e classificare figure geometriche e operare utilizzando gli elementi

costitutivi;

analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti anche con l’utilizzo di

rappresentazioni grafiche.

SCIENZE

La ricerca sperimentale, individuale e di gruppo, rafforza nei ragazzi la fiducia nelle proprie capacità di

pensiero, la disponibilità a dare e ricevere aiuto, l’imparare dagli errori propri e altrui, l’apertura ad opinioni

diverse e la capacità di argomentare le proprie”(IN2012).

I traguardi per lo sviluppo delle competenze che l’alunno dovrà acquisire al termine del quinquennio sono i

seguenti:

favorire lo sviluppo di uno spirito critico e della capacità di formulare il pensiero in modo preciso.

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acquisire la capacità di analizzare le situazioni, di collegare i dati dell’esperienza, di formulare semplici

ragionamenti ipotetico-deduttivi.

far familiarizzare gli allievi con gli aspetti della scienza più vicini alla nostra vita quotidiana.

Acquisire la padronanza degli strumenti e delle tecniche di indagine di fatti e fenomeni.

Favorire la conoscenza e l’uso del linguaggio specifico delle discipline scientifiche.

MUSICA

La musica offre uno spazio simbolico e relazionale propizio all’attivazione di processi di cooperazione e di

socializzazione, all’acquisizione di strumenti di conoscenza, alla valorizzazione della creatività e della

partecipazione, allo sviluppo del senso di appartenenza a una comunità, nonché all’interazione fra culture

diverse”.

Sviluppare e consolidare le abilità sensoriali legate alla produzione e alla percezione della realtà sonora

e musicale.

Ascoltare ed esprimersi attraverso il canto e la musica.

Offrire i mezzi per ascoltare, analizzare, interpretare il mondo sonoro e musicale in tutta la sua diversità

e ricchezza

ARTE ED IMMAGINE

La disciplina arte e immagine ha la finalità di sviluppare e potenziare nell’alunno le capacità di esprimersi e

comunicare in modo creativo e personale, di osservare per leggere e comprendere le immagini e le diverse

creazioni artistiche, di acquisire una personale sensibilità estetica e un atteggiamento di consapevole

attenzione verso il patrimonio artistico.

I traguardi che l’alunno dovrà acquisire ineriscono la capacità di

Conoscere ed utilizzare i sistemi espressivi propri della cultura in cui l’alunno vive.

Avvicinare l’alunno all’universo artistico attraverso l’affinamento delle sue risorse sensoriali,

intellettuali, sociali, spazio-motorie, tecniche.

Esplorare e conoscere il territorio e l’ambiente culturale del proprio contesto di vita.

Promuovere la cultura del patrimonio artistico locale, dei beni ambientali e paesaggistici e

parallelamente quella relativa ad espressioni creative interculturali diverse.

EDUCAZIONE FISICA

L’educazione fisica contribuisce alla formazione della personalità dell’alunno attraverso la conoscenza e la

consapevolezza della propria identità corporea, nonché del continuo bisogno di movimento come cura

costante della propria persona e del proprio benessere.

Favorire l’acquisizione di un bagaglio di abilità motorie che concorrono allo sviluppo globale della

personalità considerata sotto il profilo fisico, cognitivo, affettivo-sociale.

Consolidare e affinare gli schemi motori di base statici e dinamici.

Sviluppare atteggiamenti di osservanza delle regole, di interazione e cooperazione con l’altro.

TECNOLOGIA

Lo studio e l’esercizio della tecnologia favoriscono e stimolano la generale attitudine umana a porre e a

trattare problemi, facendo dialogare e collaborare abilità di tipo cognitivo, operativo, metodologico e

sociale.

Le competenze attese a fine quinquennio sono le seguenti:

acquisire una metodologia operativa di tipo progettuale;

seguire modelli e progetti per realizzare artefatti;

utilizzare consapevolmente gli strumenti tecnologici e informatici.

RELIGIONE CATTOLICA

L’insegnamento della religione cattolica è assicurato dalla scuola e fa parte integrante delle sue finalità e

della programmazione educativa; è garantito alle famiglie o agli studenti il diritto di scegliere se avvalersi o

non avvalersi di detto insegnamento.

Al termine della scuola primaria l’alunno:

riconosce nelle vicende umane il bisogno che gli uomini hanno avuto in ogni tempo della dimensione

religiosa per rispondere agli interrogativi fondamentali della loro esistenza;

conosce la figura storica di Gesù di Nazareth e il suo messaggio cogliendo, nella sua vicenda umana, i

valori significativi che ha comunicato;

conosce la struttura e alcuni generi letterari della Bibbia e, in particolare, i contenuti principali dei

Vangeli;

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conosce testi sacri di altre religioni e ne coglie il valore;

conosce le espressioni e i linguaggi con cui il cristianesimo si esprime (feste, tradizioni…), e alcuni

esempi di persone e comunità che vivono quest’esperienza;

conosce i valori proposti dalle diverse religioni e da sistemi di significato non religiosi e coglie gli

spunti e i linguaggi che aprono al dialogo con la diversità.

5. CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Cittadinanza e Costituzione non è una disciplina a se stante: comprende le conoscenze specifiche dell’area

storico-geografica, ma incrocia anche i saperi, gli atteggiamenti, le pratiche che gli alunni apprendono e

sperimentano in ogni momento della vita scolastica e che interpellano tutti gli insegnanti, in una

responsabilità distribuita e condivisa. Nel curricolo di educazione alla cittadinanza attiva si articolano i

percorsi di diverse educazioni: educazione alla cittadinanza, educazione alla salute, educazione

all'affettività, educazione alimentare, ambientale e stradale.

L’educazione alla cittadinanza attiva persegue le seguenti finalità:

agire consapevolmente il proprio ruolo nell’ambito delle relazioni sociali della comunità di

appartenenza

essere consapevole dei propri diritti e doveri

partecipare attivamente e responsabilmente alla vita di gruppo comprendendone le finalità

attivare comportamenti sociali adeguati rispetto alla corporeità e all’affettività

impegnarsi a elaborare e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo di sé e del proprio

ambiente di vita

esprimere disponibilità al confronto ed al dialogo

esprimere i propri bisogni e le proprie opinioni e dimostrarsi in grado di comprendere quelli dell’altro.

6. ORGANIZZAZIONE E TEMPO-SCUOLA

Nella SCUOLA dell’INFANZIA le attività educative si svolgono dalle ore 8,15 alle 13,15 di tutti i giorni,

escluso il sabato, per tutte le sezioni di entrambi i plessi “Dell’Olio” e “San Paolo”.

Nella SCUOLA PRIMARIA le lezioni sono articolate in 5 giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 8,20 alle 13,20

con un rientro didattico il lunedì pomeriggio dalle 16,00 alle 18,00.

Criteri attinenti l’utilizzo degli insegnanti con ore a disposizione

I docenti che hanno ore a disposizione le utilizzeranno in via prioritaria per l’eventuale sostituzione di

colleghi assenti, poi per supportare le attività didattiche ed educative nelle classi prime nelle quali siano

emerse situazioni particolarmente problematiche, su precisa assegnazione del D.S.; in subordine per

supportare le attività didattiche ed educative nelle proprie classi di servizio.

Le ore di contemporaneità dei docenti permettono di conseguire i seguenti obiettivi:

recupero/rinforzo per gli alunni con particolari difficoltà di apprendimento o di comportamento;

realizzazione di laboratori didattico-educativi;

eventuale realizzazione di attività alternative all’I.R.C.

Tali interventi sono documentati in progetti didattico-educativi, conservati nell’agenda di programmazione.

7. CRITERI EDUCATIVI, DIDATTICI, METODOLOGICI

I docenti, attraverso la programmazione educativo-didattica, realizzano l’unitarietà della cultura e del sapere

ricercando i concetti comuni all’interno delle discipline. Hanno la libertà di scegliere il metodo ritenuto più

adatto a conseguire le finalità fissate dalle indicazioni ministeriali. I criteri di scelta si ispirano a:

- gradualità dell'apprendimento (un passo alla volta);

- alternanza di forme diverse di lavoro (a gruppi, collettivo, individuale);

- piani di lavoro organizzati per progetti, per lezioni frontali, per problemi, per percorsi di conoscenza

interdisciplinari.

8. CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

La valutazione è uno strumento formativo che mette in relazione attraverso un costante feed-back,

insegnamento/apprendimento e si attua con osservazioni sistematiche, conversazioni e colloqui per

l’accertamento degli apprendimenti conseguiti a breve, medio e lungo termine. Tiene conto della situazione

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di partenza, delle reali capacità dell’alunno, dell’impegno dimostrato, dell’efficacia dell’azione formativa e

delle condizioni ambientali, economiche e sociali in cui l’alunno vive.

La valutazione degli apprendimenti acquisiti e del comportamento dell’alunno, nonché le decisioni relative

alla promozione alla classe successiva, vengono adottate dai docenti della classe.

La valutazione viene registrata su un apposito documento di valutazione (scheda individuale dell'alunno) nei

modi e nelle forme che la scuola ritiene opportuni; viene consegnata alla famiglia e accompagnata da un

colloquio esplicativo.

La decisione di non ammissione alla classe successiva (art.3 della Legge n.169/2008) deve essere assunta

all'unanimità, ha carattere eccezionale e deve essere motivata.

Criteri e modalità della valutazione sono definiti dal Regolamento di coordinamento delle norme sulla

valutazione degli alunni (D.P.R. n.122/2009).

LIVELLI DESCRITTORI

OTTIMO – voto 10 – Conoscenze complete e sicure/obiettivi raggiunti in modo completo ed organico

DISTINTO – voto 9 – Conoscenze sicure / obiettivi raggiunti. in modo completo

BUONO – voto 8 – Conoscenze buone / obiettivi raggiunti. in modo completo

SODDISFACENTE– voto 7 – Conoscenze acquisite / obiettivi raggiunti

SUFFICIENTE – voto 6 – Conoscenze essenzialmente acquisite /obiettivi minimi raggiunti

NON SUFFICIENTE NS – voto 5 – Conoscenze frammentarie / obiettivi minimi non raggiunti

9. LINEE PER LA GESTIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ

Il fine che si propone la nostra scuola è quello di promuovere l’integrazione sociale dei singoli, nel rispetto

della loro personalità individuale. Premesso che la scuola deve tenere conto dei diversi tempi e stili di

apprendimento di ogni bambino, nel caso dei soggetti con disabilità e di tutti coloro che rappresentano una

condizione di svantaggio, legata a carenze familiari ed affettive, a situazioni di disagio economico e sociale

o a differenze culturali e linguistiche, emerge più forte l’esigenza di rispettare il naturale processo di

maturazione, anche ipotizzando un eventuale prolungamento dell’inserimento nella scuola dell’infanzia o

primaria.

PROPOSTE DI INTERVENTO PER GLI ALUNNI CON DISABILITÀ

Per impostare un lavoro corretto di osservazione iniziale e garantire un proseguimento adeguato all’opera di

insegnamento-apprendimento occorre innanzitutto assicurare un processo di continuità con la famiglia e tra

i diversi segmenti scolastici ed extrascolastici.

Risulta necessario un lavoro di raccordo tra i docenti dell’équipe pedagogica per individuare una serie di

obiettivi che, attraverso un percorso individuale di apprendimento e di socializzazione, mireranno a

promuovere il massimo dell’autonomia personale e sociale, l’acquisizione di competenze ed abilità

espressive, comunicative, logiche tenendo presenti gli obiettivi formativi a breve, medio e lungo termine

che si intendono realizzare. La programmazione degli interventi sarà, quindi, il risultato di un lavoro

collegiale che rispetterà i contributi degli insegnanti e degli specialisti e si fonderà sui dati emersi

dall’analisi iniziale specifica.

STRUMENTI PER L’ANALISI

- incontri con gli operatori del territorio

- incontro con la famiglia

- incontro con gli specialisti

- griglie di osservazione

- GLHI e GLHO, GLI

Si accerteranno le abilità di base esistenti relative al piano percettivo, psicomotorio, manipolativo, al

processo di simbolizzazione, alle competenze affettive, espressive, comunicative, sociali e logiche, alla

rappresentazione spaziale e ritmica. Le strategie di insegnamento-apprendimento che i docenti metteranno

in pratica, procederanno con rigorosa gradualità, attraverso la fase della manipolazione, della successiva

rappresentazione attraverso immagini, per giungere, ove possibile, a quella simbolica.

L’organizzazione delle attività terrà conto della progressione soggettiva degli apprendimenti. Per favorire

situazioni che facilitino l’apprendimento, si utilizzeranno materiali strutturati e non, computer, registratore.

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VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ

Nella programmazione didattica è data particolare attenzione alla valutazione, rivolta a verificare i risultati

scolastici degli alunni in difficoltà e sarà rapportata agli obiettivi formativi individualizzati perseguiti

nell’azione didattica.

Si terranno presenti i livelli di partenza per misurare qualitativamente i progressi raggiunti. Frequenti

verifiche in itinere del lavoro svolto e dei risultati raggiunti consentiranno di valutare l’efficacia delle

strategie adottate e di adeguare il progetto educativo differenziandolo per i tempi e i modi di apprendere di

ciascun alunno. La valutazione periodica del lavoro si effettuerà attraverso la raccolta di osservazioni

sistematiche relative al comportamento socio-affettivo e alla conquista d’abilità operative (motorie,

percettive, cognitive, espressive, comunicative, linguistiche e matematiche), integrate da prove oggettive

somministrate periodicamente.

Per la verifica e valutazione sono previsti:

due incontri tra l’equipe socio-psico-pedagogica, il responsabile del gruppo H, l’insegnante di classe,

l’insegnante di sostegno, con la partecipazione della famiglia;

colloqui periodici con le famiglie;

verifiche e valutazioni in itinere degli apprendimenti;

relazione finale dell’insegnante di sostegno.

Nei confronti degli alunni con minorazioni fisiche o sensoriali non si procede, di norma, a valutazioni

differenziate, mentre, per gli alunni in situazione di handicap psichico, la valutazione, adeguatamente

differenziata, tiene conto degli obiettivi prefissati nel Piano Educativo Individualizzato (PEI).

L’individualizzazione del percorso educativo previsto dal PEI per l’alunno con disabilità può incidere, a

seconda della tipologia di disabilità e della sua gravità, sui metodi di valutazione e sul valore legale del

titolo di studio conseguito, in particolare, al termine del Secondo Ciclo di istruzione.

L’articolo 9 del Regolamento sulla valutazione degli alunni (D.P.R. n.122/2009) prevede che, in sede di

esame conclusivo del primo ciclo di istruzione, le prove sono adattate in relazione agli obiettivi del PEI.

Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell’esame e del

conseguimento del diploma di licenza. Nel caso in cui gli obiettivi previsti dal PEI non siano riconducibili

ai programmi ministeriali, il percorso formativo consente l’acquisizione di un attestato di credito formativo

valido anche per l’accesso ai percorsi integrati di istruzione e formazione (art.9 D.P.R. n.122/2009).

Per le prove di esame (art.318 del D.Lgs. n.297/1994) sono predisposte, per il 1° ciclo, apposite prove,

mentre, per il 2° ciclo, sono predisposte prove equipollenti e tempi più lunghi per l'effettuazione delle prove

scritte.

1 0 . ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO

I Disturbi Specifici di Apprendimento interessano alcune specifiche abilità dell’apprendimento scolastico, in

un contesto di funzionamento intellettivo adeguato all’età anagrafica. Sono coinvolte in tali disturbi l’abilità

di lettura, di scrittura, di fare calcoli. Sulla base dell’abilità interessata dal disturbo, i DSA assumono una

denominazione specifica: dislessia (lettura), disgrafia e disortografia (scrittura), discalculia (calcolo).

Secondo le ricerche attualmente più accreditate, i DSA sono di origine neurobiologica; allo stesso tempo

hanno matrice evolutiva e si mostrano come un’atipia dello sviluppo, modificabili attraverso interventi

mirati. Posto nelle condizioni di attenuare e/o compensare il disturbo, infatti, il discente può raggiungere gli

obiettivi di apprendimento previsti. È da notare, inoltre, che gli alunni con DSA sviluppano stili di

apprendimento specifici, volti a compensare le difficoltà incontrate a seguito del disturbo.

La scuola non trascura questi disturbi dell’apprendimento, li diagnostica ed interviene su di essi per

garantire che ciascun alunno sia messo nelle condizioni migliori per apprendere.

Per questi alunni è prevista la stesura di un documento di programmazione, il Piano Didattico

Personalizzato (PDP), nel quale sono indicate le difficoltà riscontrate e sono definite le modalità di

intervento nelle diverse discipline e gli strumenti compensativi e/o dispensativi adottati.

11. ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

<<…Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Specifici o

per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario

che le scuole offrano adeguata o personalizzata risposta…>>C.M. n.8/2013 del MIUR.

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Va quindi potenziata la cultura dell’inclusione, e ciò anche mediante un approfondimento delle relative

competenze degli insegnanti curricolari, finalizzata ad una più stretta interazione tra tutte le componenti

della comunità educante. Ne scaturisce un preciso impegno programmatico da parte della scuola che,

attraverso il Gruppo di lavoro per l’inclusione, deve prevedere:

obiettivi di miglioramento, da perseguire nel senso della trasversalità della prassi d’inclusione negli

ambiti dell’insegnamento curricolare, della gestione delle classi, dell’organizzazione dei tempi e degli

spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie;

criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti, privilegiando la qualità del

progetto di inclusione condiviso con le famiglie e i servizi sociosanitari;

azioni di formazione e/o di prevenzione concordate a livello territoriale.

Per gli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento, con bisogni educativi speciali e stranieri non si

procede di norma a valutazioni differenziate.

Nella valutazione ci si avvale di strumenti di verifica appropriati e si tiene conto delle difficoltà evidenziate

dagli alunni e delle decisioni assunte nei piani di studio personalizzati.

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TEMPO SCUOLA

ORGANIZZAZIONE ORARIA

Nella SCUOLA dell’INFANZIA le attività educative si svolgono dalle ore 8.10 alle 13.10 di tutti i giorni,

escluso il sabato, per tutte le sezioni di entrambi i plessi “Dell’Olio” e “San Paolo”.

Nella SCUOLA PRIMARIA le lezioni sono articolate in 5 giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 8.20 alle

13.20. Il martedì pomeriggio dalle 16.00 alle 18.00.

Criteri attinenti l’utilizzo degli insegnanti con ore a disposizione:

1. sostituzione dei docenti assenti,

2. supporto didattico ed educativo nella/e propria/e classe/i.

Le ore di contemporaneità dei docenti permettono di conseguire i seguenti obiettivi:

recupero/rinforzo per gli alunni con particolari difficoltà di apprendimento o di comportamento;

realizzazione di laboratori didattico-educativi;

eventuale realizzazione di attività alternative all’I.R.C.

Tali interventi sono documentati in progetti didattico-educativi, conservati nell’agenda di programmazione.

TEMPO SCUOLA DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA

Il tempo scuola degli alunni della scuola primaria è di 27 ore settimanali e di 40 ore per una sola classe

prima di scuola primaria.

L’orario delle attività didattiche è così articolato:

Classi a 27 ore a settimana Classi a 40 ore a settimana

Disciplina Ore settimanali

Italiano 8 o 7 o 6

Storia 2

Geografia 2

Matematica 6

Scienze 2

Inglese 1 o 2 o 3

Tecnologia 1

Arte e immagine 1

Musica 1

Educazione fisica 1

Religione 2

TOTALE 27

Disciplina Ore settimanali

Italiano 9

Storia 2

Geografia 2

Matematica 7

Scienze 2

Inglese 2

Tecnologia 1

Arte e immagine 1

Musica 1

Educazione fisica 1

Religione 2

Tempo mensa 5

Dopo mensa 5

TOTALE 40

TEMPO SCUOLA DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

Il tempo scuola per gli alunni della scuola dell’infanzia è di 25 ore settimanali.

L’orario delle attività didattiche è flessibile e non rigidamente determinato.

Nel monte ore totale è compresa un’ora e mezza di insegnamento di religione cattolica.

29

PROGETTI CURRICOLARI

Le attività curricolari sono i percorsi effettivamente costruiti dalla scuola perché tutti gli alunni aggiungano

gli obiettivi educativi e cognitivi secondo le proprie potenzialità. Essi comprendono le singole discipline,

tutte le attività di laboratorio e tutte le altre attività (recupero e potenziamento,progetti educativi, attività

integrative, uscite didattiche, visite e viaggi, interventi in classe, attività di sostegno, attività sportive, ecc.)

svolte in orario antimeridiano.

I docenti di classe/sezione ovvero di altre classi/sezioni hanno previsto per l’a.s.2014/2015 attività

curricolari per le quali sarà possibile prevedere il coinvolgimento di esperti esterni, anche individuati tra i

genitori degli alunni, che in orario scolastico, a titolo gratuito e sulla base di particolari competenze ed

esperienze personali e professionali, possono coadiuvare i docenti nella realizzazione di determinate e

particolari attività, previa autorizzazione del Dirigente scolastico all’accesso nella scuola.

Le attività curricolari per l’a.s.2014/2015 riguarderanno:

FESTA DELL’ACCOGLIENZA, rivolto a tutti gli alunni delle classi prime della scuola primaria

NATALE SOLIDALE, rivolto a tutti gli alunni della scuola primaria

SBAM, rivolto a tutti gli alunni delle classi quarte della scuola primaria

SENZATOMICA, rivolto a tutti gli alunni delle classi quinte

E-TWINNING, rivolto a 18 alunni della classe IV A e 26 alunni della classe V A.

MUSICOTERAPIA, rivolto agli alunni di una classe quinta

I COLORI DELLE EMOZIONI, rivolto agli alunni di una classe quarta

TAEKWON-DO, rivolto a tutti gli alunni delle classi terze

PROGETTI DI CONTINUITÀ con le scuole secondarie di I grado, rivolto agli alunni delle classi quinte

PROGETTI DI CONTINUITÀ con le scuole dell’infanzia statali, paritarie e private, rivolto agli alunni

di 5 anni.

Si allegano di seguito le schede dei singoli progetti curricolari.

30

Denominazione progetto FESTA DELL’ACCOGLIENZA

Durata del progetto 2 ore – primo giorno di scuola

Docenti referenti Tutti i docenti delle classi prime

Esperti ---

Alunni partecipanti 138 alunni delle classi prime

Spazi Cortile ovest della scuola - aule delle classi prime

Tempi dalle ore 9.30 alle ore 11.30

Finalità Creare un ambiente e un clima scolastici sereni, allegri e motivanti.

Obiettivi Favorire il passaggio degli alunni dalla Scuola dell’Infanzia alla

Scuola Primaria.

Promuovere momenti di socializzazione con le nuove insegnanti e

inuovi compagni.

Requisiti alunni partecipanti ---

Sussidi didattici occorrenti Apparecchiature informatiche, altoparlanti, microfoni, cappellini e

palloncini con il logo della scuola, bigliettini d'invito.

Performance/prodotti finali Manifestazione 15 settembre 2014

31

Denominazione progetto NATALE SOLIDALE

Durata del progetto dicembre 2014

Docenti referenti Tutti i docenti della scuola

Esperti -

Alunni partecipanti Tutti gli alunni della scuola.

Spazi Il cortile est

Tempi dalle 10.00 alle 12.00

Finalità Educare alla convivenza, al rispetto della diversità, alla valorizzazione delle

azioni di solidarietà

Obiettivi Vivere momenti di integrazione e socializzazione.

Condividere gesti di solidarietà.

Eseguire canti natalizi

Requisiti alunni partecipanti -

Sussidi didattici occorrenti CD, computer , registratori, microfoni, altoparlanti.

Performance/prodotti finali Festa“Natale Solidale” 22 dicembre 2014

32

Denominazione progetto E-TWINNING

Classi IV: “Dalle olive all’olio” (Olive tree and olive oil)

Classi V: “Let’s read together”

Durata del progetto Tutto l’anno scolastico

Docenti referenti Catino Lucia

Esperti

Alunni partecipanti Gli alunni delle classi 4^ A e 5^ A

Spazi Aule, laboratorio informatica, parco santa Geffa (visita frantoio)

Tempi a.s. 2014/2015

Finalità Comunicare in L2, cooperare in una dimensione europea tra alunni e con le

scuole partecipanti al progetto.

Obiettivi Classi IV: Conoscere la pianta dell’ulivo e le fasi per arrivare all’olio.

Conoscere il valore nutrizionale dell’olio d’oliva e la sua importanza nella

dieta mediterranea. Sviluppare atteggiamenti favorevoli al lavoro in team,

alla cooperazione tra pari, verso i docenti e le altre figure coinvolte.

Classi V: Leggere e comprendere brevi e semplici testi in L2, descrivere

persone, luoghi e oggetti in L2. Esprimere giudizi e preferenze in L2.

Requisiti alunni partecipanti Sapersi presentare in L2.

Sussidi didattici occorrenti Computer e collegamento a internet.

Performance/prodotti finali Produzione power point, video, foto, disegni.

33

Denominazione progetto SENZATOMICA

Durata del progetto novembre 2014

Docenti referenti Docenti delle classi quinte

Esperti -

Alunni partecipanti Gli alunni delle classi quinte

Spazi Aule, Sala Murat – Piazza del Ferrarese - Bari

Tempi a.s.2014/2015

Finalità Prendere consapevolezza della minaccia nucleare

Obiettivi - Promuovere una solidarietà popolare globale

- Eliminazione completa delle armi nucleari

Requisiti alunni partecipanti -

Sussidi didattici occorrenti Schede didattiche operative

Performance/prodotti finali Mostra finale in Sala Murat – Piazza del Ferrarese - Bari

34

Denominazione progetto SBAM!

Durata del progetto novembre 2014 – maggio 2015

Docenti referenti Santoro

Esperti Gagliardi Loreta

Alunni partecipanti Gli alunni delle classi quarte A-B-C-E-F-G-H

Spazi Palestra – aula magna -aula

Tempi lunedì -giovedì

Finalità Promuovere nel contesto “scuola” scelte alimentari corrette e uno stile di

vita integrato dall’attività motoria.

Obiettivi Educare ad una sana alimentazione.

Favorire lo sviluppo dell’attività motoria come stile di vita corretto.

Requisiti alunni partecipanti -

Sussidi didattici occorrenti Attrezzi ginnici

Performance/prodotti finali -

35

Denominazione progetto MUSICOTERAPIA

Durata del progetto dicembre2014 – aprile 2015

Docenti referenti Docenti delle classi quarte e quinte

Esperti Todisco Silvio

Alunni partecipanti Gli alunni della classi quarte e quinte

Spazi Laboratorio didattico

Tempi Lunedì

Finalità - Favorire la socializzazione attraverso la musica.

- Promuovere la valorizzazione del corpo come strumento.

Obiettivi Potenziare la creatività e l’espressività

Acquisire maggior autocontrollo negli interventi e nei movimenti

Migliorare i tempi di attenzione e di concentrazione

Potenziare la sicurezza e il senso di responsabilità personale

Requisiti alunni partecipanti -

Sussidi didattici occorrenti -Strumentario base: chitarrra, tastiera, tamburelli, cembali, sonagli,

triangoli…

-Impianto HI-FI

Performance/prodotti finali -

36

Denominazione progetto TAEKWON-DO

Durata del progetto dicembre 2014- febbraio 2014

Docenti referenti Tutte le docenti della classi terze

Esperti Dipalo Massimo

Alunni partecipanti Gli alunni delle classi terze

Spazi Palestra

Tempi Martedì e mercoledì mattina

Finalità Promuovere la fiducia in se stessi

Favorire il benessere psico-fisico

Obiettivi Acquisire maggiore consapevolezza del proprio corpo

Stimolare la capacità di autocontrollo e di concentrazione

Migliorare le capacità di coordinazione, psicomotorie e cognitive

Requisiti alunni partecipanti -

Sussidi didattici occorrenti -

Performance/prodotti finali -

37

Denominazione progetto I COLORI DELLE EMOZIONI

Durata del progetto dicembre 2014 - aprile 2105

Docenti referenti I docenti di una classe quarta

Esperti Amicarelli Mariangela

Alunni partecipanti Alunni di una classe quarta

Spazi Aula, palestra

Tempi 1 mattina a settimana

Finalità Promuovere la fiducia in se stessi

Sviluppare le capacità relazionali

Promuovere il rispetto dell’altro e delle regole di convivenza

Obiettivi Acquisire maggiore consapevolezza delle proprie capacità

Sviluppare il benessere psico-fisico e la sensibilità emozionale

Stimolare la capacità di autocontrollo e di concentrazione

Migliorare le capacità di relazionarsi con gli altri

Requisiti alunni partecipanti -

Sussidi didattici occorrenti -

Performance/prodotti finali -

38

Progetto continuità con Scuola Secondaria di I grado “Baldassarre”

Progetti proposti Modalità operative Classi

Coro di natale Docente a scuola: 1ora a sett x 4sett

Manifestazione in cattedrale. 5H, 5C

Recital su Pinocchio Preparazione del recital con performance a fine anno scolastico 5B

Corso di Inglese Docenti Inglese 1ora a sett x 4sett 5D

Laboratori di Scienze

Classi alla S.S. di I grado per approccio su contenuti studiati 5G

Classi alla S.S. di I grado per approccio su contenuti studiati 5A

Classi alla S.S. di I grado per approccio su contenuti studiati 5E

Classi alla S.S. di I grado per approccio su contenuti studiati 5F

Ascolti musicali 1 mattinata in aula magna 5A, 5B, 5C, 5D,

5E, 5F, 5G, 5H

39

Progetto continuità con Scuola Secondaria di I grado “G.Rocca”

Progetti proposti Modalità operative Classi

Le scuole cantano il

Natale

Manifestazione in Cattedrale il 17 dicembre in due turni ore

17.00 e ore 19.30.

Una o due prove con l’orchestra

5A, 5D, 5E, 5F

Mate… magia Giochi matematici

Novembre, 1 ora e 45 min. in orario curricolare c/o De Amicis 5C

La tigre di Tasmania

Laboratorio di italiano e arte

Novembre/gennaio, 3- 4 ore in orario curricolare c/o De

Amicis

5H

Lezione-concerto 13-14-15-16 gennaio un incontro da 35 minuti c/o De Amicis 5A, 5B, 5C, 5D,

5E, 5F, 5G, 5H

Incontrarsi per

vincere… la paura

Laboratorio di italiano e arte

Novembre/gennaio, lunedì dalle 16.30 alle 18.30 c/o Rocca 5G

Se non ci fosse stata

Teira…. 3/4 ore al mart, merc., venerdì 5B

40

Progetto continuità con scuole dell’infanzia paritarie

Denominazione progetto OGGI TEATRO

Durata del progetto gennaio 2015

Docenti referenti F.S. Di Bisceglie

Esperti Compagnia teatrale

Alunni partecipanti Gli alunni delle scuole dell’infanzia paritarie

Spazi Visita alla struttura scolastica della scuola, con i diversi ambienti e attività

Aula Magna della Scuola “De Amicis”

Tempi Una mattina di gennaio da definire, dalle ore 9.00 alle ore 12.00

4 ore in totale

Finalità Favorire il processo di continuità educativa scuola infanzia-primaria

Obiettivi - Favorire la socializzazione e lo spirito di gruppo, instaurando un clima

relazionale positivo.

- Sensibilizzare gli alunni all’amore per il teatro quale forma d’arte e

accrescere il loro bagaglio culturale

Requisiti alunni partecipanti -

Sussidi didattici occorrenti Pedana-scenografie-impianto luci-casse-microfoni

Performance/prodotti finali Spettacolo teatrale

41

PROGETTI EXTRACURRICOLARI

Le attività extracurricolari sono tutte quelle attività integrative e aggiuntive, normalmente facoltative, svolte

al di fuori dell’orario curricolare.

Le attività vengono esplicitate attraverso:

la programmazione annuale

la programmazione delle unità di approfondimento del singolo docente

Ogni Consiglio di Interclasse/Intersezione e ciascun docente nello stilare il piano di lavoro annuale tiene

conto dei programmi ministeriali, del P.O.F., e della situazione concreta della classe/sezione. Tutte le

attività della scuola, sia curricolari che extracurricolari, si propongono il raggiungimento di obiettivi

educativi e cognitivi e concorrono, con pari dignità e importanza, a definire il percorso scolastico

dell’alunno.

Nell’ambito della flessibilità, oltre allo studio delle singole discipline, la scuola offre:

i laboratori,

i progetti educativi

le uscite didattiche e i viaggi d’istruzione Il Collegio ha stabilito, in accordo con il D.S., i seguenti criteri per lo svolgimento delle attività scolastiche

curriculari ed extracurriculari, già approvate con delibera n.7 dal Collegio dei docenti del 22.10.2014:

- attinenza con le attività educativo-didattiche programmate per il corrente anno scolastico;

- corrispondenza agli esiti della rilevazione da effettuare presso le famiglie degli alunni;

- presenza di proposte progettuali pervenute da agenzie educative e culturali del territorio e loro positiva

valutazione relativamente ai contenuti ed alle modalità organizzative indicate;

- corrispondenza delle necessità economiche dei progetti alle possibilità di utilizzo delle risorse

economiche assegnate alla scuola per il Miglioramento dell’Offerta Formativa, così come stabilito dalla

contrattazioni d’istituto.

- contributo volontario delle famiglie per la realizzazione delle attività extracurricolari.

Le attività extracurricolari per l’anno scolastico in corso riguarderanno:

Il progetto teatrale “Sabato a Teatro”, destinato a tutti gli alunni della scuola dell’infanzia e della

scuola primaria, affidato a Compagnie/Associazioni teatrali, coordinato da un docente interno con

spiccate competenze organizzative e teatrali personali e professionali.

Il progetto di musica volto alla formazione del “Il Coro della scuola”, diretto da un maestro di coro

adeguatamente qualificato, anche da individuare tra esperti esterni alla scuola, affiancato da un docente

interno con spiccate competenze musicali personali e professionali.

Il laboratorio di scrittura creativa e drammatizzazione, destinato agli alunni delle terze classi, affidato

ad un attore/regista esperto di scrittura creativa per bambini, affiancato da un docente interno con

spiccate competenze linguistiche e teatrali personali e professionali.

Il progetto “ Giornalista per gioco”, destinato agli alunni delle quinte classi e affidato a un giornalista

professionista affiancato da un docente interno con spiccate competenze didattiche ed informatiche.

Il progetto di gioco-sport “Basket a Scuola”, in quanto gioco di squadra e di regole, adatto alle

dimensioni ed alle attrezzature della palestra della scuola, con caratteristiche in antitesi con il gioco del

calcio, attualmente esageratamente esasperato dai mass-media e denso di esempi di antisportività e di

condizionamenti negativi per i bambini. Il progetto si avvarrà di docenti esperti esterni, appartenenti a

Associazioni sportive di specchiata e verificabile moralità e serietà

Il progetto di gioco-sport “Giochiamo a pallavolo”, destinato agli alunni dalla prima alla quinta classe

e affidato all’Associazione Aquila azzurra di Trani

Il progetto di gioco-sport “Giocosport Judo”destinato agli alunni dalla prima alla quinta classe e

affidato all’Associazione Sportiva Guglielmi

Il progetto di gioco-sport “Tennistavolo” seguito da un tecnico di base riconosciuto dalla FITET e dal

CONI e destinato agli alunni dalla prima alla quinta classe

Il progetto di danza “Nastri, cerchi…e altro!”affidato allascuola qualificata Oltredanza di Barletta

destinato agli alunni dalla prima alla quinta classe

Il progetto continuità con la scuola dell’Infanzia“ English is fun” destinato ai cinquenni e affidato a otto

docenti interne specializzate e a tre madrelingua

42

Il progetto di Pet Therapy “ Un amico in più”, coinvolgerà dieci alunni della scuola, dei quali alcuni

con bisogni educativi speciali e sarà affidato ad un’educatrice cinofila specializzata dell’associazione

“L.E.D.A e il cigno”

Il laboratorio di alfabetizzazione alla lingua latina“ Alla scoperta del latino”, affidato ad una docente

esperta esterna, sarà rivolto agli alunni di classe quinta.

Il laboratorio di psicomotricità e di terapia individuale logopedia, affidato al Centro pedagogico

“Funny”, sarà destinato a circa 35 alunni di scuola primaria e dell’Infanzia.

Il progetto “Emozioni in movimento”, laboratorio di psicomotricità per la scuola dell’infanzia, sarà

affidato ad un esperto di attività motoria.

Il progetto di archeologia “Un monumento per amico”, per gli alunni delle le classi quarte, sarà seguito

da un esperto archeologo.

Si allegano di seguito le schede dei singoli progetti extracurricolari.

43

Denominazione progetto SABATO A TEATRO

Durata del progetto novembre 2014 - febbraio 2015

Docente referente Un docente della scuola

Esperti Compagnie Teatrali: Il Carro dei Comici, Malalingua, Teatrificio22,

Compagnia delle spille, Aretè Esemblè

Alunni partecipanti Tutti gli alunni delle classi e delle sezioni - Primaria e Infanzia

Spazi Aula Magna della Scuola

Tempi Il sabato dalle ore 9.00 alle ore 13.00

35 ore in totale

Finalità Favorire la socializzazione e lo spirito di gruppo, instaurando un clima

relazionale positivo.

Sensibilizzare gli alunni all’amore per il teatro quale forma d’arte e

accrescere il loro bagaglio culturale.

Obiettivi Sviluppare la fantasia e l’immaginazione.

Favorire la conoscenza di alcune tematiche di interesse comune

(educazione alla Cittadinanza,amore per l’ambiente e rispetto della

natura, l’amicizia, il rispetto dell’altro, ecc.).

Favorire il dibattito e l’interazione.

Requisiti alunni partecipanti -

Sussidi didattici occorrenti Pedana-scenografie-impianto luci-casse-microfoni

Performance/prodotti finali Spettacoli settimanali

Piccolo contribuito famiglie Previsto

44

Denominazione progetto IL CORO DELLA SCUOLA

Durata del progetto dicembre 2014 – maggio 2015

Docente referente Un docente della scuola

Esperto Perilli Vita dell’Associazione “Domenico Sarro”

Alunni partecipanti 50 alunni

Spazi Aula Magna

Tempi il lunedì dalle ore 16.00 alle ore 19.00

60 ore in totale

Finalità - Avviare all’esercizio della cittadinanza attiva, attraverso esperienze che

favoriscano la cooperazione.

- Sviluppare la fiducia in se stessi e stimolare la socializzazione.

Obiettivi - Utilizzare corpo e voce in modo creativo e consapevole servendosi di

mimica e gestualita'.

- Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali di vari generi e

culture.

- Utilizzare lo strumentario ritmico a completamento dell’espressione

sonora.

Requisiti alunni partecipanti Buone capacità canore e di intonazione.

Sussidi didattici occorrenti Pianoforte, tastiera, strumentario ORFF, impianto di amplificazione

Performance/prodotti finali Performance in corso d’anno e finale

Piccolo contribuito famiglie Previsto

45

Denominazione progetto SCRITTURA CREATIVA E DRAMMATIZZAZIONE

Durata del progetto gennaio - maggio 2015

Docente referente Un docente della scuola

Esperti Tammacco Francesco della Compagnia “Il Carro dei Comici”

Alunni partecipanti 24 alunni(3 per ogni classe terza)

Spazi aula didattica, aula magna

Tempi giovedì dalle ore 16.00 alle ore18.00

40 ore

Finalità Facilitare la comunicazione tra i ragazzi incentivando l’ascolto, il rispetto

delle idee altrui e la capacità di distaccarsi dalle proprie per metterle al

servizio della storia,il confronto con gli altri,la capacità di collaborazione, la

valorizzazione di abilità diverse.

Obiettivi Rafforzare le competenze linguistiche, soprattutto quelle legate alla

scrittura,giocando con i ruoli dei protagonisti delle scene

Potenziare le abilità creative dei discenti.

Requisiti alunni partecipanti Competenza lingua italiana, difficoltà di socializzazione.

Sussidi didattici occorrenti Microfono, amplificatore, lettore CD, tappetini

Performance/prodotti finali Allestimento scenico (dal recitato alla produzione degli elementi di scena

con relativa scenografia)

Piccolo contribuito famiglie Previsto

46

Denominazione progetto “GIORNALISTA PER GIOCO” Il giornalino della scuola

Durata del progetto gennaio – maggio 2015

Docenti referenti Un docente della scuola

Esperti Un giornalista professionista

Alunni partecipanti 25 alunni delle classi quinte

Spazi Laboratorio di Informatica

Tempi giovedì dalle ore 16.00 alle ore 18.00

30 ore in totale

Finalità 1. Maturare la conoscenza di sé in rapporto agli altri.

2. Comprendere il potere comunicativo della scrittura.

3. Ampliare idee ed esperienze sviluppando vari modi di pensare

(promozione del pensiero divergente), affinando le potenzialità critiche.

Obiettivi Favorire il lavoro attivo e cooperativo degli alunni.

Sviluppare il piacere di scrivere, promuovendo l’esercizio della logica,

della creatività e dell’espressività.

Conoscere ed usare diversi tipi di linguaggio: sportivo, pubblicitario,

scientifico attraverso le varie rubriche trattate.

Consolidare capacità di sintesi, di revisione del testo e di

autocorrezione.

Consentire processi di apprendimento diversificati, anche mediante

strumenti e linguaggi alternativi.

Acquisire e/o potenziare le proprie competenze nell’uso delle TIC.

Strutturare prodotti diversi per realizzare un lavoro comune.

Requisiti alunni partecipanti Buona competenza linguistica, buona conoscenza d’uso del PC.

Sussidi didattici occorrenti Quanto sarà necessario per la realizzazione del prodotto finale e

l’archiviazione dei materiali prodotti dagli alunni.

Performance/prodotti finali Pubblicazione mensile del giornalino scolastico

Piccolo contribuito famiglie Previsto

47

Denominazione progetto BASKET A SCUOLA

Durata del progetto dicembre 2014 - maggio 2015

Docente referente -

Esperti A.S.D. Olimpia Basket Trani

Alunni partecipanti Alunni delle classi seconde, terze e quarte

Spazi Palestra

Tempi giovedì e venerdì dalle ore 15.30 alle ore 18.30

Finalità Esplorare gli schemi motori di base e apprendere nuovi schemi di

movimento in relazione a variabili di spazio, di tempo,di relazione con gli

altri e con gli oggetti, generate dalle diverse situazioni ludiche proposte.

Obiettivi Padroneggiare gli schemi motori di base.

Conoscere le regole del gioco-sport.

Requisiti alunni partecipanti -

Sussidi didattici occorrenti Attrezzi ginnici

Performance/prodotti finali Manifestazione finale

Piccolo contribuito famiglie Previsto

48

Denominazione progetto GIOCHIAMO A PALLAVOLO

Durata del progetto dicembre 2014 – maggio 2015

Docenti referenti -

Esperti Associazione “Aquila Azzurra” di Trani

Alunni partecipanti Tutti gli alunni delle classi 1°-2°-3°-4°-5°

Spazi Palestra

Tempi 20 ore

Mercoledì 15.30 - 18.30

Finalità Valorizzare, attraverso la pratica del minivolley e della pallavolo delineando

un modello di attività sportiva ludico- motoria

Obiettivi Sviluppare la motricità globale ed analitica attraverso esperienze di

gioco e di avviamento alla pratica sportiva

Favorire il gioco attraverso lo sport

Promuovere lo sviluppo delle capacità percettive, coordinative e

condizionali.

Requisiti alunni partecipanti -

Sussidi didattici occorrenti Attrezzi ginnici

Performance/prodotti finali Performance finale

Piccolo contribuito famiglie Previsto

49

1.

1.

Denominazione progetto GIOCOSPORT JUDO

Durata del progetto dicembre 2014 – maggio 2015

Docenti referenti -

Esperti Guglielmi Gianbattista

Alunni partecipanti Tutti gli alunni delle classi 1°-2°-3°-4°-5°

Spazi Palestra

Tempi 20 ore

sabato 9.00 - 12.00

Finalità Valorizzare e potenziare l’intera struttura psico-fisica del bambino

Obiettivi Sviluppare schemi motori maggiormente funzionali riguardanti lo sport

specifico

Consolidare e/o potenziare il coordinamento degli schemi motori di

base

Requisiti alunni partecipanti -

Sussidi didattici occorrenti -

Performance/prodotti finali Performance finale

Piccolo contribuito famiglie Previsto

50

Denominazione progetto PROGETTO DANZA “NASTRI, CERCHI … E ALTRO”

Durata del progetto dicembre 2014 - maggio 2015

Docenti referenti -

Esperti Oltredanza a.s.d. - Barletta

Alunni partecipanti Alunni delle classi 3°-4°-5°

Spazi Palestra

Tempi 20 ore

lunedì 15.30- 18.30

Finalità Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive e corporee

anche attraverso forme di drammatizzazione e danza, trasmettendo nel

contempo contenuti emozionali

Obiettivi Acquisire, perfezionare e utilizzare le abilità motorie

Sviluppare e migliorare le capacità coordinative e senso-percettive

Rafforzare la creatività espressiva e i vari tipi di linguaggi non verbali

Requisiti alunni partecipanti -

Sussidi didattici occorrenti Palla, cerchio, nastro, …

Performance/prodotti finali Saggio finale

Piccolo contribuito famiglie Previsto

51

Denominazione progetto “E TU SEI PROTAGONISTA” Tennis Tavolo

Durata del progetto dicembre 2014 – maggio 2015

Docenti referenti

Esperti Associazione “Tennistavolo Trani”

Alunni partecipanti Tutti gli alunni delle classi 1°-2°-3°-4°-5°

Spazi Aula laboratorio

Tempi 20 ore

mercoledì 16.00- 18.00

Finalità Favorire lo sviluppo di capacità cognitive e di memorizzazione e

trasferimento delle stesse in un contesto sportivo e agonistico

Obiettivi Apprendere i gesti e le regole del tennistavolo

Requisiti alunni partecipanti -

Sussidi didattici occorrenti Tavolo- racchette- palline

Performance/prodotti finali Performance finale

Piccolo contribuito famiglie Previsto

52

Denominazione progetto PROGETTO CONTINUITÀ “ENGLISH IS FUN !”

Durata del progetto novembre 2014 - maggio 2015

Docenti referenti Docenti della scuola primaria specializzate in lingua inglese

Esperti Esperti madrelingua

Alunni partecipanti Gli alunni cinquenni della scuola dell’Infanzia

Spazi Aule della scuola primaria

Tempi 20 ore

lunedì dalle 16.00- 17.30

Finalità Avviare ad una prima alfabetizzazione in lingua inglese

Favorire la continuità educativo-didattica con la scuola primaria

Obiettivi -Prendere coscienza di un altro codice linguistico

-Acquisire capacità di comprensione e produzione

-Riutilizzare le strutture sintattiche e lessicali in contesti diversi

Requisiti alunni partecipanti -

Sussidi didattici occorrenti Attrezzature audiovisive e materiale di facile consumo

Performance/prodotti finali -

Piccolo contribuito famiglie Previsto

53

Denominazione progetto UN AMICO IN PIU’

Durata del progetto dicembre 2014 - aprile 2015

Docenti referenti -

Esperti Digiovanni Marianna

Alunni partecipanti 10 alunni Primaria

Spazi Laboratorio didattico

Tempi 15 ore

giovedì 16.00-17.00

Finalità Prevenire comportamenti prepotenti in ambito scolastico

Obiettivi Sviluppare l’autostima , la responsabilità, l’autogestione, la fiducia , la

cura personale

Promuovere il controllo dell’aggressività, della stabilità dell’umore e

del comportamento.

Requisiti alunni partecipanti alunni con bisogni educativi speciali

Sussidi didattici occorrenti -

Performance/prodotti finali -

Piccolo contribuito famiglie Previsto

54

Denominazione progetto ALLA SCOPERTA DEL LATINO

Durata del progetto gennaio- maggio 2015

Docenti referenti -

Esperti Scagliarini Isabella

Alunni partecipanti Gli alunni delle classi quinte

Spazi Aule- laboratorio di informatica

Tempi 20 ore

lunedì 16.00- 17.00

Finalità Scoprire e conoscere l’origine della nostra lingua

Obiettivi Individuare le relazioni etimologiche tra lingua italiana e lingua latina

Comprendere le strutture morfosintattiche e lessicali della lingua latina

Requisiti alunni partecipanti Eccellenza nella competenza della lingua italiana

Sussidi didattici occorrenti -

Performance/prodotti finali -

Piccolo contribuito famiglie Previsto

55

Denominazione progetto LABORATORIO DI PSICOMOTRICITA’

Durata del progetto dicembre 2014 -aprile 2015

Docenti referenti Losappio - Amoruso

Esperti Centro Pedagogico Funny

Alunni partecipanti 15 alunni

Spazi Aule

Tempi 30 ore

giovedì 16.00-17.00

Finalità Prevenzione primaria al disagio scolastico

Obiettivi Individuare segnali predittivi di difficoltà e disagio

Analizzare lo sviluppo dei prerequisiti dell’apprendimento

Requisiti alunni partecipanti Alunni con bisogni educativi speciali

Sussidi didattici occorrenti -

Performance/prodotti finali -

Piccolo contribuito famiglie Previsto

56

1.

Denominazione progetto LABORATORIO DI LOGOPEDIA

Durata del progetto dicembre 2014 - aprile 2015

Docenti referenti -

Esperti Losappio - Amoruso

Alunni partecipanti Alunni della scuola primaria e dell’infanzia con

Spazi Studio Centro Pedagogico

Tempi 20 ore

lunedì-mercoledì-venerdì

Finalità Contributo fondamentale per la salute psicofisica e per lo sviluppo del

bambino in tutte le competenze motorie

Obiettivi Essere consapevoli dello spazio proprio e del proprio spazio rispetto

agli altri

Scoprire, sviluppare e potenziare gli schemi motori posturali e di base

Requisiti alunni partecipanti Alunni con bisogni educativi speciali

Sussidi didattici occorrenti -

Performance/prodotti finali -

Piccolo contribuito famiglie Previsto

57

1.

Denominazione progetto EMOZIONI IN MOVIMENTO

Durata del progetto dicembre 2014 - maggio 2015

Docenti referenti D ocenti della scuola dell’Infanzia

Esperti Di Perna Ignazio

Alunni partecipanti Alunni di 4 anni della scuola dell’infanzia

Spazi Palestra San Paolo

Tempi 20 ore

mercoledì-venerdì 15.00-19.00 - sabato 9.00-12.00

Finalità Contribuire attraverso lo sport alla salute psicofisica e allo sviluppo del

bambino in tutte le competenze motorie

Obiettivi Essere consapevoli dello spazio proprio e del proprio spazio rispetto

agli altri

Scoprire, sviluppare e potenziare gli schemi motori posturali e di

base

Requisiti alunni partecipanti -

Sussidi didattici occorrenti Attrezzi ginnaci

Performance/prodotti finali -

Piccolo contribuito famiglie Previsto

58

Denominazione progetto UN MONUMENTO PER AMICO

Durata del progetto gennaio -maggio 2015

Docenti referenti -

Esperti Lombardi Ruggero G.

Alunni partecipanti Gli alunni delle classi quarte

Spazi Aule,sito ( Palazzo Carcano)

Tempi 25 ore

lunedì 16.00-17.00

Finalità Conoscere il valore del patrimonio storico- archeologico al fine di

tutelare e valorizzare i beni del proprio territorio.

Obiettivi Conoscere la storia e l’evoluzione della città di trani dell’età antica

Interpretare fonti archeologiche

Requisiti alunni partecipanti -

Sussidi didattici occorrenti Apparecchiature audiovisive e informatiche, materiale per la tecnica di

scavo

Performance/prodotti finali Manifestazione finale

Piccolo contribuito famiglie Previsto

59

PROGETTI P.O.N.

L’adesione da parte della scuola ai progetti del Programma Operativo Nazionale 2014/2020 “Per la scuola –

competenze e ambienti di apprendimento” contribuirà a migliorare l’offerta formativa che la nostra scuola

intende dare a tutta l’utenza scolastica.

È ormai da anni, infatti, che la scuola opera per innalzare i livelli di competenza di base soprattutto in lingua

italiana, in matematica e in lingua inglese, per assicurare a tutti gli alunni il successo formativo.

Inoltre, è fondamentale per il 1° C.D. “De Amicis” di Trani migliorare l’accesso alle tecnologie

dell’informazione e delle comunicazioni sia per gli alunni sia per il personale, nella convinzione che

l’utilizzo corretto delle TIC può migliorare la qualità del sistema di istruzione e potenziare gli ambienti per

l’apprendimento, favorendo la diffusione di competenze specifiche e sostenendo il processo di innovazione

e digitalizzazione della scuola.

Il 1° C.D. “De Amicis” di Trani è stato designato, con decreto prot. AOODRPU2300 del 4.03.2014

dell’U.S.R. per la Puglia, scuola polo nella provincia BAT per lo “Sportello Europa”. Fa parte cioè di un

gruppo di scuole che al livello regionale si occupano di informare-formare-sostenere le istituzioni

scolastiche del proprio territorio nel lavoro di programmazione e attuazione dei progetti P.O.N.

USCITE SUL TERRITORIO

VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE

I viaggi di istruzione e le visite guidate rappresentano un momento rilevante nell’esperienza di

apprendimento degli studenti ed anche un momento di significativa socializzazione.

Costituiscono una tappa educativa fondamentale nello svolgimento di tutta l’attività scolastica, ma anche

delicata, in quanto presuppongono uno stretto collegamento con la progettazione didattica, un’adeguata e

puntuale organizzazione e lo stretto coinvolgimento delle famiglie.

La materia è disciplinata dalla normativa vigente, di cui gli aspetti essenziali sono inseriti nel Regolamento

dei viaggi e delle visite d'istruzione del Circolo. Il regolamento disciplina ogni forma di spostamento degli

alunni delle nostre scuole, nell'ambito di specifiche iniziative educativo-didattiche previste e programmate,

al fine di raggiungere gli obiettivi connessi alla formazione globale della personalità degli stessi alunni.

Tutte le iniziative vengono programmate su proposte dei consigli di intersezione e di interclasse nel rispetto

delle indicazioni contenute nel Piano dell’Offerta Formativa.

60

RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA

RELAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA

Si ritiene importante condividere il percorso formativo e progettare insieme ai genitori le modalità

collaborative, rispettando e valorizzando i ruoli e le responsabilità specifiche.

Per concretizzare queste finalità e per ottimizzare la partecipazione nei rapporti Scuola-Famiglia, sono state

individuate indicazioni relative ai seguenti aspetti:

gestione Assemblee di Classe,

ruolo del Genitore Rappresentante

organizzazione dei Consigli d’Interclasse/Intersezione

ASSEMBLEE DI CLASSE/SEZIONE

L’assemblea di classe è luogo privilegiato di:

confronto tra genitori ed insegnanti

progettazione di un’intesa educativa che si concretizza in azioni in sintonia con il progetto di Scuola

valutazione dell’efficacia delle pratiche educative concordate e della qualità delle sinergie sviluppate

dalle due agenzie

RUOLO DEL GENITORE RAPPRESENTANTE

Raccoglie ed esprime problemi comuni

Collabora con gli insegnanti per cercare soluzioni a problemi di natura educativa e organizzativa

Agevola e facilita la comunicazione tra tutti i genitori e tra questi e gli insegnanti

CONSIGLI D’INTERCLASSE/INTERSEZIONE

Verificano l’andamento dell’attività didattica e propone gli opportuni adeguamenti

Formulano proposte al Collegio dei Docenti in ordine all’azione educativa e didattica

Agevolano ed estendono i rapporti tra docenti, genitori e alunni

ORARIO DI RICEVIMENTO

Il Dirigente scolastico, Paola Valeria Gasbarro, riceve tutti i giorni dalle ore 10.30 alle 13.00.

L’Ufficio di Segreteria è aperto al pubblico dal lunedì al sabato, dalle ore 9.00 alle ore 12.00

61

INCLUSIONE DEGI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (C.M.n.8/2013)

“…Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Specifici o per

motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le

scuole offrano adeguata o personalizzata risposta…” (C.M. n.8/2013)

Va quindi potenziata la cultura dell’inclusione, e ciò anche mediante un approfondimento delle relative

competenze degli insegnanti curricolari, finalizzata ad una più stretta interazione tra tutte le componenti

della comunità educante. Ne scaturisce un preciso impegno programmatico da parte della scuola che,

attraverso il Gruppo di lavoro per l’inclusione, deve prevedere:

obiettivi di miglioramento, da perseguire nel senso della trasversalità della prassi d’inclusione negli

ambiti dell’insegnamento curricolare, della gestione delle classi, dell’organizzazione dei tempi e degli

spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie;

criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti, privilegiando la qualità del

progetto di inclusione condiviso con le famiglie e i servizi sociosanitari;

azioni di formazione e/o di prevenzione concordate a livello territoriale.

ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO (D.Lgs.n.170/2010)

“…si possono, si devono salvare dal “coma scolastico” quei bambini che cadono tramortiti come povere

rondini contro la barriera della lettura e della scrittura”(Daniel Pennac - Diario di scuola)

I Disturbi Specifici di Apprendimento interessano alcune specifiche abilità dell’apprendimento scolastico, in

un contesto di funzionamento intellettivo adeguato all’età anagrafica. Sono coinvolte in tali disturbi l’abilità

di lettura, di scrittura, di fare calcoli. Sulla base dell’abilità interessata dal disturbo, i DSA assumono una

denominazione specifica: dislessia (lettura), disgrafia e disortografia (scrittura), discalculia (calcolo).

Secondo le ricerche attualmente più accreditate, i DSA sono di origine neurobiologica; allo stesso tempo

hanno matrice evolutiva e si mostrano come un’atipia dello sviluppo, modificabili attraverso interventi

mirati. Posto nelle condizioni di attenuare e/o compensare il disturbo, infatti, il discente può raggiungere gli

obiettivi di apprendimento previsti. E’da notare, inoltre (e ciò non è affatto irrilevante per la didattica), che

gli alunni con DSA sviluppano stili di apprendimento specifici, volti a compensare le difficoltà incontrate a

seguito del disturbo.

La scuola non trascura questi disturbi dell’apprendimento, li diagnostica ed interviene su di essi per

garantire che ciascun alunno sia messo nelle condizioni migliori per apprendere.

LINEE OPERATIVE PER L’INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ

Il fine che si propone la nostra scuola è quello di promuovere l’integrazione sociale dei singoli, nel rispetto

della loro personalità individuale. Premesso che la scuola deve tenere conto dei diversi tempi e stili di

apprendimento di ogni bambino, nel caso dei soggetti con disabilità e di tutti coloro che rappresentano una

condizione di svantaggio, legata a carenze familiari ed affettive, a situazioni di disagio economico e sociale

o a differenze culturali e linguistiche, emerge più forte l’esigenza di rispettare il naturale processo di

maturazione, anche ipotizzando un eventuale prolungamento dell’inserimento nella scuola dell’infanzia o

primaria.

PROPOSTE DI INTERVENTO PER GLI ALUNNI CON DISABILITÀ

Per impostare un lavoro corretto di osservazione iniziale e garantire un proseguimento adeguato all’opera di

insegnamento-apprendimento occorre innanzitutto assicurare un processo di continuità con la famiglia e tra

i diversi segmenti scolastici ed extrascolastici.

Risulta necessario un lavoro di raccordo tra i docenti dell’équipe pedagogica per individuare una serie di

obiettivi che, attraverso un percorso individuale di apprendimento e di socializzazione, mireranno a

promuovere il massimo dell’autonomia personale e sociale, l’acquisizione di competenze ed abilità

espressive, comunicative, logiche tenendo presenti gli obiettivi formativi a breve, medio e lungo termine

che si intendono realizzare. La programmazione degli interventi sarà, quindi, il risultato di un lavoro

collegiale che rispetterà i contributi degli insegnanti e degli specialisti e si fonderà sui dati emersi

dall’analisi iniziale specifica.

62

STRUMENTI PER L’ANALISI

- incontri con gli operatori del territorio

- incontro con la famiglia

- incontro con gli specialisti

- griglie di osservazione

- GLHI e GLHO

Si accerteranno le abilità di base esistenti relative al piano percettivo, psicomotorio, manipolativo, al

processo di simbolizzazione, alle competenze affettive, espressive, comunicative, sociali e logiche, alla

rappresentazione spaziale e ritmica. Le strategie di insegnamento-apprendimento, che i docenti metteranno

in pratica, procederanno con rigorosa gradualità, attraverso la fase della manipolazione, della successiva

rappresentazione attraverso immagini, per giungere, ove possibile, a quella simbolica.

L’organizzazione delle attività terrà conto della progressione soggettiva degli apprendimenti. Per favorire

situazioni che facilitino l’apprendimento, si utilizzeranno materiali strutturati e non, computer, registratore.

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI DISABILI

Finalità

Il presente documento contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per un

ottimale inserimento degli alunni diversamente abili, definisce opinioni e ruoli delle figure operanti

all’interno dell’istituzione scolastica, traccia le diverse possibili fasi dell’accoglienza e delle attività di

facilitazione per l’apprendimento. Il protocollo costituisce uno strumento di lavoro e pertanto viene

integrato e rivisto periodicamente, sulla base delle esperienze realizzate.

L’adozione del Protocollo di Accoglienza consente di attuare in modo operativo le indicazioni normative

contenute nella Legge Quadro n°104/92 e successivi decreti applicativi e la Legge 18/03/2009 ratificata in

materia di disabilità secondo il modello sociale della convenzione ONU.

Il Protocollo di Accoglienza rivolto agli alunni diversamente abili si propone di:

- definire pratiche condivise tra scuola e famiglia

- sostenere gli alunni con disabilità nella fase di adattamento al nuovo ambiente

- favorire un clima di accoglienza

- promuovere qualsiasi iniziativa di comunicazione e di collaborazione tra scuola, famiglia ed Enti

territoriali coinvolti (Comune, ASL, Provincia, cooperative, Enti di formazione).

Il Protocollo di Accoglienza delinea prassi condivise di carattere:

- amministrativo e burocratico (documentazione necessaria)

- comunicativo e relazionale (prima conoscenza)

- educativo – didattico (assegnazione alla classe, accoglienza, coinvolgimento del team e/o Consiglio di

Classe)

- sociale (eventuali rapporti e collaborazione della scuola con il territorio e/o con gli specialisti per la

costruzione del PDV (“progetto di vita”).

All’arrivo di un alunno con disabilità:

La segreteria - accoglie e gestisce la documentazione;

- informa il docente funzione strumentale area “sostegno agli alunni”

Il docente F.S. dell’area

“sostegno agli alunni”

- informa i docenti che accoglieranno l’alunno

- incontra con i docenti di classe i genitori per la prima accoglienza

Il docente di sostegno - visiona la documentazione dell’alunno

- - contatta la famiglia dell’alunno per una prima conoscenza

I docenti di classe - predispongono attività di accoglienza

REGOLAMENTO DEL GRUPPO DI LAVORO DI ISTITUTO PER ALUNNI DISABILI (GLHI)

Il gruppo di lavoro sull’handicap (GLH) e le sue articolazioni

Il Gruppo di lavoro sull’handicap (GLH) costituito presso le istituzioni scolastiche presiede alla

programmazione generale dell’integrazione scolastica nella scuola e si può riunire in seduta plenaria

(GLHI), ristretta ai soli docenti o dedicata (GLHO).

63

Tipo riunione Partecipanti Frequenza Motivazioni

Seduta Plenaria

GLH di Istituto

Dirigente Scolastico, referente

GLH, docenti coordinatori delle

classi ove vi sono bambini

disabili, fiduciari (1 per plesso),

docenti di sostegno, genitori di

alunni disabilità

2 volte l’anno o

secondo necessità

-andamento educativo

-condivisione dell’operato

-condivisione di eventuali problematiche

insorte

-proposte in ordine allaazione educativa

-raccordo con GLH provinciale e regionale

Seduta dedicata

(GLHO)

Docenti di classe, docenti di

sostegno, operatori sanitari,

assistenti sociali, famiglia

2 volte l’anno e

ogni qualsivoglia

se ne verifichi la

necessità

-valuta gli aspetti generali, i livelli di

capacità acquisiti, i livelli di

apprendimento raggiunti, le abilità pratiche

e operative nascenti e da sviluppare

-comunicazione e ricerca di eventuali

soluzioni a problemi insorti durante le

attività scolastiche

Seduta ristretta

Soli docenti di classe o sezione

e docenti di sostegno

(eventualmente le assistenti

comunali)

Ogni 15 giorni

-programmazione educativo didattica della

classe con particolare riguardo al bambino

portatore di handicap

-verifica andamento educativo didattico e

rivalutazione del PDV

-raccolta di elementi utili alla prosecuzione

e adeguamento del PDV

Il GLH e le sue articolazioni

Attività Persone coinvolte Modalità

Acquisizione informazioni GLH RISTRETTO Incontri, colloqui, visione documentazione (diagnosi

funzionale, verifica in itinere, …) e materiale di lavoro per

acquisizione del caso

Pre-accoglienza GLH RISTRETTO L’alunno con l’eventuale classe di appartenenza o con la

famiglia visita l’ambiente scolastico e partecipa ad alcune

attività per la reciproca conoscenza

Attività di accoglienza GLH RISTRETTO Il docente mostra all’allievo e alla famiglia le persone e le

attività formative e didattiche che la scuola dispone per

favorire l’integrazione

Partecipazione attiva ad uno o

più laboratori e/o ad attività

curricolari di classe

GLH RISTRETTO Il docente di sostegno insieme al docente curricolare

coinvolge l’alunno nella produzione concreta di uno o più

manufatti

Facilitare l’attivazione di una

rete relazionale tra tutti i

soggetti coinvolti

GLH RISTRETTO Il docente, gradualmente, attraverso un dialogo continuo,

presenta l’alunno a tutti gli operatori scolastici affinché si

crei tra loro un buon rapporto.

Il docente tiene i contatti con gli specialisti dell’ASL e a

livello territoriale.

Attività didattiche GLH RITRETTO Scelta del tipo di percorso didattico adeguato alle capacità

(programmazione differenziata o curricolare)

Partecipazione alle attività della

classe secondo le indicazioni

del PDV

GLH RISTRETTO L’alunno partecipa in rapporto alle sue capacità al percorso

scolastico condividendo le iniziative della classe.

Soggetti coinvolti nell’accoglienza degli alunni disabili e loro compiti

PERSONALE COMPITI

Dirigente scolastico

Di gestione/consultivi:

- inserimento nelle classi

- assegnazione insegnanti di sostegno

- rapporti con le amministrazioni locali (Comune, Provincia, …)

- rapporti con le famiglie ove necessari

Funzione strumentale - Raccorda le diverse realtà (Enti territoriali, Enti di formazione, cooperative, scuole,

64

ASL, famiglie)

- Attua il monitoraggio di progetti

- Coordina il personale di sostegno/assistenti, favorisce la comunicazione tra docenti e

l’informazione

- Promuove l’attivazione di laboratori specifici

- Controlla la documentazione didattica in ingresso e in uscita

- Coordina gli incontri di GLHO e compila i verbali necessari

Insegnante di sostegno

- Partecipa alla programmazione educativa e didattica e alla valutazione

- Svolge il ruolo di mediatore dei contenuti programmatici, relazionale e didattici

- Contatta e tiene rapporti con famiglia, esperti ASL, operatori comunali

- Organizza il lavoro seguendo la normativa ICF

- Compila il PDV

- Informa il gruppo di lavoro delle eventuali problematiche insorte

Docenti prevalenti

Docenti curricolari

- Raccolgono le programmazioni o i piani disciplinari da allegare al PDV

- Partecipano agli incontri di verifica con gli operatori sanitari

- Informano i membri dei team consigli di classe sulle problematiche relative alunni con

handicap e sulle procedure previste dalla normativa

- Accolgono l’alunno nel gruppo classe favorendone l’integrazione

- Partecipano alla programmazione alla Valutazione Individualizzata e a qualsiasi altra

iniziativa finalizzata all’integrazione

Personale Socio educativo

assistenziale e/o personale

ausiliario

- Collabora alla formulazione del PDV

- Collabora con gli insegnanti per la partecipazione dell’alunno a tutte le attività

scolastiche e formative

- Si attiva per il potenziamento dell’autonomia della comunicazione e della relazione

dell’alunno

- Su richiesta può accompagnare l’alunno negli spostamenti interni relativamente ai

bisogni primari

Referente GLH

- Convoca e presiede le riunioni del GLH

- Tiene i contatti con ASL e con gli Enti esterni all’Istituto

- Cura la documentazione relativa agli alunni in situazione di handicap garantendone la

sicurezza

- Partecipa agli incontri di verifica con gli operatori sanitari, personalmente o delegando

il coordinatore di classe

- Cura l’espletamentoda parte dei team/consigli di classe dei singoli docenti di tutti gli

atti dovuti secondo le norme vigenti

- Partecipa a convegni, mostre e manifestazioni riguardanti l’handicap

- Coordina l’attività del GLH in generale

- Informa gli insegnanti di nuova nomina sulle prassi utilizzate nell’ Istituto

GLH – GLHO (DS,

docenti curricolari, di

sostegno, operatori enti

locali, genitori, studenti)

- Collabora alle iniziative educative e di integrazione predisposte dalla scuola

- Organizza incontri periodici

- Verifica il livello e la qualità dell’integrazione nelle classi e nella scuola

Team docenti/consigli di

classe

Devono:

- discutere e approvare il percorso formativo (facilitato o differenziato) più opportuno per

l’alunno

- redigere il PDV da presentare al referente del GLH

- essere informati su tutte le problematiche relative all’alunno con handicap per quanto è

necessario all’espletamento dell’attività didattica

- essere informati delle procedure previste dalla normativa

- segnalare al referente GLH qualsiasi problema inerente all’attività formativa che

coinvolga gli alunni con handicap

DOCUMENTAZIONE

DOCUMENTO CHI LO REDIGE QUANDO

DIAGNOSI FUNZIONALE

Descrive i livelli di funzionalità raggiunti e la previsione

di possibile evoluzione dell’alunno certificato

Operatori ASL o specialisti

privati con opportuna

vidimazione dell’ASL

All’atto della prima

segnalazione. È aggiornato

ad ogni passaggio da un

65

ordine all’altro di scuola e/o

alla scadenza

PROGETTO DI VITA CONTENENTE ICF

È il documento che descrive gli interventi integrati ed

equilibrati tra loro, predisposti per l’alunno; mira ad

evidenziare gli obiettivi, le esperienze, gli apprendimenti

e le attività più opportune mediante l’assunzione

concreta di responsabilità da parte delle diverse

componenti firmatarie.

Deve essere valutato in itinere ed eventualmente

modificato.

Segue la classificazione ICF.

Gli operatori sanitari, gli

insegnanti, curricolari, il

docente di sostegno,

operatori Enti locali e i

genitori dell’alunno.

Formulato entro i primi tre

mesi di ogni anno scolastico.

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA

PERSONALIZZATA (parte integrante del PDV)

Vengono descritti gli interventi didattici integrati che si

realizzano in classe fissando obiettivi e competenze

Insegnanti di classe e/o

docente di sostegno

Formulato entro i primi tre

mesi di ogni anno scolastico

VERIFICA

Riscontro delle attività programmate nel PDV con

eventuali modifiche

Insegnanti di sostegno e

curricolari

A metà e alla fine dell’anno

scolastico e ogni qual volta

se ne ravveda la necessità

66

VALUTAZIONE

LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA

Lo scopo della valutazione è quello di capire e aiutare gli alunni nella loro formazione, mediante esperienze

di apprendimento significative e motivanti e consentire a ciascuno di essi di sviluppare in modo ottimale le

proprie capacità, intelligenze e attitudini.

La valutazione è dunque un’azione che non risponde un’istanza certificativa, ma ad un’esigenza formativa

di una valutazione dell’apprendimento e per l’apprendimento.

Essa ha il compito di promuovere negli alunni l’autoconsapevolezza e la conoscenza di sé, delle proprie

potenzialità e difficoltà, fornendo agli stessi indicazioni per orientare l’impegno e sostenere

l’apprendimento.

Consente inoltre di adeguare le proposte didattiche e le richieste alle possibilità e ai ritmi diapprendimento

individuali e del gruppo classe e di predisporre eventuali interventi di recupero o consolidamento

individuali o collettivi.

È necessario tenere distinta l’azione di verifica, che comporta l’accertamento degli apprendimenti

disciplinari, dall’azione di valutazione che, a partire dagli esiti formativi registrati, considera i processi

complessivi di maturazione della personalità dell’alunno.

L’efficacia del progetto educativo, professionalità docente e integrazione scolastica non possono essere

lasciate al caso, ma dipendono dall’attività di valutazione che, non è più la parte conclusiva del percorso

didattico, ma costituisce il momento essenziale del progetto educativo ed è strettamente connessa alle fasi

dell’attività di programmazione.

La valutazione scolastica si impone quindi come attività di ricerca, che si interroga sulle finalità e

metodologie che la scuola intende concretizzare rispondendo al bisogno educativo di ciascun alunno.

La fase di valutazione permette di accertare, registrare e leggere le informazioni concernenti il

comportamento degli allievi, verbale e non, spontaneo o appositamente stimolato. Si esplica a vari livelli,

rispondendo a domande sul “come”, “cosa” e “perché” si valuta. In altri termini, la valutazione risponde

all’esigenza di sistematicità e attendibilità dei controlli, non può prescindere dagli obiettivi precedentemente

prefissati né dalle finalità formative e di orientamento.

I genitori possono fornire agli insegnanti informazioni molto importanti sui loro figli per poterli meglio

capire ed aiutare, migliorando il rapporto tra scuola e famiglie e la continuità “orizzontale.” La valutazione

scolastica resta tuttavia di esclusiva competenza degli insegnanti.

Essa è anche importante per realizzare una maggiore continuità “verticale”, nel passaggio da un ordine di

scuola ad un altro. Nell’ esercizio dell’autonomia scolastica l’istituto verifica e valuta le scelte e esercita un

feed back attraverso gli organi collegiali: consigli di classe ed interclasse, collegio dei docenti, realizzando

l’autovalutazione della scuola stessa, per mezzo, appunto, dei suoi organi interni.

FUNZIONI DELLA VALUTAZIONE

La valutazione degli alunni risponde alle seguenti funzioni fondamentali:

analizzare i bisogni degli alunni e le risorse dell’organizzazione formativa, per progettare e

programmare gli interventi;

rispecchiare le caratteristiche dei percorsi individuali in relazione ai saperi e sostenere così la

formazione e l’apprendimento;

verificare gli esiti delle organizzazioni e delle azioni educative per favorire riflessioni e modifiche della

didattica e delle istituzioni;

comunicare alle famiglie gli esiti formativi scolastici e condividere gli impegni relativi ai processi di

maturazione personale.

CHE COSA SI VALUTA

Secondo l’attuale quadro normativo costituiscono oggetto della valutazione e sono di competenza di docenti

contitolari della classe:

la verifica degli apprendimenti, ossia le conoscenze e le abilità disciplinari indicate negli obiettivi di

apprendimento elaborati dalla scuola e codificati nel curricolo di istituto sulla base delle Indicazioni

Nazionali;

67

la valutazione del comportamento, cioè della partecipazione, dell’impegno manifestato, dell’interesse,

del livello di autonomia, del rispetto delle regole della convivenza scolastica come elementi che

rendono l’apprendimento efficace e formativo;

la rilevazione delle competenze di base relative agli apprendimenti disciplinari e propedeutiche rispetto

allo sviluppo continuo della capacità di apprendere.

FASI E MODALITÀ DI VALUTAZIONE

Nel processo di valutazione si riconoscono tre momenti e aspetti:

1. la valutazione iniziale o diagnostica: per individuare il livello di partenza degli alunni o i prerequisiti

per individuare subito eventuali strategie specifiche;

2. la valutazione formativa: da effettuare durante il processo educativo – didattico per cogliere indicazioni

e informazioni sul processo di apprendimento, contemperando i risultati misurati nelle prove e nelle

verifiche, alle condizioni di partenza, di impegno e di possibilità dell’alunni rispetto ai contenuti e alle

abilità proposti in una determinato momento della progettazione disciplinare;

3. la valutazione sommativa e finale: da effettuarsi al termine di un’attività didattica, di un periodo di

tempo definito, di un quadrimestre per valutare il grado di raggiungimento degli obiettivi programmati e

di successo dell’attività educativa e didattica.

CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

La valutazione viene registrata su un apposito documento di valutazione contenente i votiespressi in decimi

per le discipline, i giudizi per le voci “comportamento” e “religione cattolica” e una valutazione

quadrimestrale e finale in forma discorsiva.

La valutazione intermedia e finale è riferita all’impegno, all’ interesse, alla partecipazione, alla

collaborazione, all’autonomia manifestati dall’alunno, al tipo di relazioni interpersonali istaurate con i

compagni e i docenti, al rispetto delle regole della convivenza scolastica e al livello globale di

apprendimento raggiunto.

Il documento di valutazione è consegnato alle famiglie durante un colloquio esplicativo.

La valutazione degli apprendimenti acquisiti e del comportamento degli alunni, nonché le decisioni relative

alla promozione alla classe successiva sono di competenza dei docenti di classe.

La decisione di non ammissione alla classe successiva deve essere assunta all’unanimità, ha carattere di

eccezionalità e deve essere motivata.

Si definiscono di seguito i criteri ratificati dal collegio docenti in termini di valutazione periodica e finale.

PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

Voto numerico Corrispondenza nel giudizio sintetico Descrittori

10 Ottimo Conoscenze e abilità sicure e complete

9 Distinto Conoscenze e abilità sicure

8 Buono Conoscenze e abilità buone

7 Discreto Conoscenze e abilità acquisite

6 Sufficiente Conoscenze e abilità essenzialmente acquisite

5 Insufficiente Conoscenze e abilità frammentarie

PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

Il comportamento è analizzato in una dimensione prettamente educativa, pertanto, la valutazione dello

stesso non è riferibile alla sola “condotta”, ma consiste in una formulazione allargata in riferimento alla

costruzione/maturazione di competenze comportamentali. Per la definizione del giudizio relativo al

comportamento si considerano i seguenti indicatori di competenza:

impegno: costanza e sistematicità nell’applicarsi in attività di lavoro/di studio a scuola e a casa; rispetto

delle consegne e delle modalità di lavoro indicate, accuratezza e precisione nell’esecuzione;

partecipazione e interesse per le attività proposte e per la vita di classe, offerta di contributi personali;

collaborazione intesa come capacità di lavorare in gruppo in modo produttivo, rispettando i diversi

punti di vista e i ruoli altrui;

rispetto delle regole della convivenza: correttezza riguardo le regole comuni in riferimento all’uso di

strutture e di sussidi, all’utilizzo di spazi e tempi, alle modalità del dialogo; capacità di autocontrollo

emotivo.

68

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

Attualmente molti bambini soffrono di problemi di autostima, di scarsa motivazione, di immaturità dell’io o

disturbi della personalità, di inadeguatezza del sistema cognitivo, cioè di come esso interpreta la realtà o

dello stile di apprendimento che compromettono notevolmente il rendimento scolastico.

Un altro fattore che influisce in modo determinante sul rendimento scolastico è il contesto familiare, con

problematiche che vanno dalle difficoltà a livello economico, all’assenza di una adeguata rete di supporto

alla famiglia, a carenze di tipo affettivo.

Queste condizioni possono determinare rilevanti sul piano cognitivo, linguistico, sociale e rallentare il

processo di apprendimento. La scuola, in coerenza con la normativa vigente e nel rispetto dei fondamentali

diritti costituzionali di tutti i cittadini, con particolare riferimento al diritto all’educazione e all’istruzione,

mira all’integrazione scolastica e sociale di tutti gli alunni e in particolare di quelli più deboli, favorendo il

loro diritto di crescere con i loro pari e di esprimere al meglio le loro potenzialità.

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI

La scuola favorisce la piena integrazione degli alunni diversamente abili:

instaurando un clima di collaborazione con la famiglia;

attivando gli incontri con le equipe della ASL (gruppi GLHI e GLHO) per l’elaborazione dei Piani

Educativi Individualizzati (PEI);

definendo e realizzando una programmazione educativo - didattica che indichi percorsi di recupero e

sviluppo delle potenzialità dell’alunno;

accogliendo i bambini in ingresso attraverso colloqui con le famiglie, per conoscere in anticipo i bisogni

effettivi dei singoli alunni.

Nei confronti degli alunni con minorazioni fisiche o sensoriali non si procede, di norma, a valutazioni

differenziate, mentre, per gli alunni in situazione di handicap psichico, la valutazione, adeguatamente

differenziata, tiene conto degli obiettivi prefissati nel Piano Educativo Individualizzato (PEI).

Si indicano tre aree oggetto della valutazione:

il processo di apprendimento,

il comportamento,

il rendimento scolastico.

Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali dovranno essere coerenti con gli obiettivi e i

traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel curricolo.

La valutazione:

precede, accompagna e segue i percorsi curricolari.

attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a

termine.

assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di

stimolo al miglioramento continuo.

Alle famiglie è assicurata un’informazione tempestiva e trasparente sui criteri e sui risultati delle valutazioni

effettuate nei diversi momenti del percorso scolastico, promuovendone con costanza la partecipazione e la

corresponsabilità educativa, nella distinzione di ruoli e funzioni.

VALUTAZIONE ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO

I Disturbi Specifici di Apprendimento si presentano come difficoltà specifica isolata, coinvolgono uno

specifico dominio di abilità, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Essi, infatti, interessano

le competenze strumentali degli apprendimenti scolastici. Sulla base del deficit funzionale vengono

comunemente distinte le seguenti condizioni cliniche:

dislesssia → disturbo nella lettura (intesa come abilità di decodifica del testo);

disortografia→ disturbo nella scrittura (intesa come abilità di codifica fonografica e competenza

ortografica);

disgrafa→ disturbo nella grafia (intesa come abilità grafo-motoria);

discalculia→ disturbo nelle abilità di numero e di calcolo (intese come capacità di comprendere e

operare con i numeri).

La scuola garantisceinterventi didattici individualizzati e personalizzati.Le difficoltà devono essere

riconosciute e certificate tramite un documento rilasciato dall’ASL o da un ente riconosciuto. Per questi

69

alunni è prevista la stesura di un documento diprogrammazione, il Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.)

dove vengono assunte le difficoltà dell’alunno e si definiscono lemodalità di intervento nelle diverse

discipline. Tale documento deve essere sottoscritto dai genitori e, una volta definito, diventa riferimento per

tutta l’attività didattica.In esso è prevista l’indicazione degli strumenti compensativi e delle misure

dispensative adottate in maniera commisurata alle necessità individuali e all’entità del disturbo di

apprendimento.

Nei confronti degli alunni con D.S.A. non si procede, di norma, a valutazioni differenziate. La valutazione

tiene conto delle difficoltà dell’alunno evidenziate nel PDP e si avvale di strumenti per la verifica

appositamente approntati.

VALUTAZIONE ALUNNI STRANIERI

La presenza di bambini stranieri impone una riflessione sulla necessità che tali alunni hanno di costruire il

loro futuro senza tuttavia perdere i riferimenti e le tracce delle loro origini.

Nella scuola sono presenti molti alunni provenienti da famiglie straniere, ma nati in Italia. Essi posseggono

un buon livello di socializzazione, ma spesso manifestano difficoltà di comprensione della lingua italiana

perché in casa parlano solo la lingua madre. Un esiguo numero di alunni è giunto in Italia perché adottato da

famiglie italiane.

Per i casi di alunni stranieri giunti in Italia da meno di un anno la scuola si avvale della collaborazione del

CRIT che su richiesta finanzia progetti con i mediatori culturali e linguistici che accompagnano gli alunni

nel percorso di integrazione e di acquisizione della lingua parlata e scritta, al fine di permettere ai bambini

una partecipazione attiva e serena alla vita di classe e di rapportarsi in modo costruttivo con compagni e

insegnanti. Nei confronti degli alunni stranieri non si procede a valutazioni differenziate, ma nella scelta

delle prove di verifica si tiene conto delle difficoltà evidenziate in lingua italiana.

70

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI – INVALSI

Per quanto attiene alla valutazione “esterna” degli apprendimenti degli studenti, a seguito dell’entrata in

vigore della Direttiva INVALSI n.75 del 15/09/2008, a partire dall’a.s. 2008/09 gli alunni delle classi

seconde e quinte svolgeranno prove standardizzate di italiano e matematica somministrate da valutatori

esterni alla scuola e corrette in modo centralizzato a livello nazionale.

L’INVALSI ha comunicato alla nostra Scuola, nel mese di settembre 2014, l’esito delle prove, per la

rilevazione degli apprendimenti in Italiano e Matematica, somministrate a tutti gli di alunni delle classi

seconde e quinte nell’a.s. 2013/2014.

Dall’analisi e comparazione degli esiti conseguiti dagli alunni nelle suddette prove, contenuti nella tabella

allegata, si rilevano valori nettamente superiori rispetto alla media nazionale.

Differenza nei risultati rispetto a classi/scuole con background familiare simile (punteggio in percentuale)

CLASSI SECONDE “De Amicis” di Trani Puglia Sud Italia

Prova di lettura 94,8 81,1 79,4 76,6

Italiano 70,1 63,7 60,9 61,0

Matematica 66,8 56,5 55,1 54,6

Differenza nei risultati rispetto a classi/scuole con background familiare simile (punteggio in percentuale)

CLASSI QUINTE “De Amicis” di Trani Puglia Sud Italia

Italiano 65,2 60,4 59,5 61,0

Matematica 68,8 62,8 61,6 62,9

Nell’a.s.2014/2015 la rilevazione degli apprendimenti riguarderà obbligatoriamente tutti gli alunni delle

classi seconde e quinte della Scuola Primaria e la somministrazione delle prove avverrà nel rispetto del

seguente calendario:

5 maggio 2015→prova di preliminare di lettura per la II primaria e prova di Italiano per la II e V

primaria;

6 maggio 2015→ prova di matematica per la II e V primaria e Questionario studente per la V primaria.

71

AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO

La VALUTAZIONE INTERNA (AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO) sarà avviata e espletata dalla

nostra scuola attraverso tre fasi:

l’autodiagnosi che accerta ed esamina le condizioni che connotano lo svolgimento delle attività

formative, dal punto di vista dell’organizzazione (in relazione ai bisogni degli utenti e al contesto in cui

la scuola è situata);

l’autovalutazione che riguarda l’osservazione e la misurazione dei processi in atto posti in essere con lo

scopo di perseguire le finalità formative definite dal POF;

l’autoanalisi che si fonda sugli elementi ricavati attraverso le due attività precedenti (diagnosi e

valutazione) e costituisce l’azione di riflessione qualitativa sui risultati ottenuti, che viene espressa

tramite livelli di efficienza e d efficacia.

VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ DEL P.O.F.

La valutazione delle attività del Piano si colloca come parte integrante dell’attività di insegnamento, in

quanto diventa momento di riflessione critica e di verifica dell'intervento didattico da parte dei docenti al

fine di operare con flessibilità sul progetto educativo, rivedendo i percorsi attivati ed apportando eventuali

modifiche in itinere.

Per la valutazione delle attività del P.O.F. si procederà con le seguenti azioni:

esame dei progetti presentati dai docenti del Circolo e verifica della loro coerenza con le linee

educative dell’istituto;

individuazione dei criteri, in sede di Collegio dei Docenti, in base ai quali scegliere i progetti da

attuare;

individuazione, in sede di Collegio dei Docenti, di regole e criteri per la scelta degli specialisti, che

condurranno i vari progetti e per le modalità di attuazione degli stessi;

osservazione e coordinamento in itinere dei progetti da parte dell’ insegnante Funzione Strumentale

area 4;

rilevazione e conoscenza della percezione che l’utenza (alunni e genitori) ha avuto delle esperienze

attuate nell’ambito di Interclasse, alla presenza dei genitori;

compilazione di griglie di valutazione da parte dei docenti rispetto a modalità, tempi di attuazione,

limiti, sviluppi;

verifica finale e relazione conclusiva da parte della Funzione Strumentale area 1;

presentazione al Collegio Docenti perché ne scaturiscano proposte di modifica, integrazione ed

adeguamento del P.O.F.

Al termine dell’anno scolastico, saranno realizzate dettagliate schede di verifica dei progetti, sia per la

Scuola dell’Infanzia che per la Scuola Primaria, per valutarne gli esiti e adottare eventuali correttivi in

futuro. La verifica e la valutazione delle attività svolte hanno un’importanza fondamentale, come momento

di controllo, poiché fanno parte integrante del processo educativo ed agiscono come componenti attivi nella

circolarità del sistema.

Nella scuola opera un nucleo di valutazione costituito da: il Presidente del Consiglio di Circolo, la docente

Funzione Strumentale di area 1, ins. Chieppa Raffaella, la docente Francesca Laurora di supporto alla F.S.,

un docente scuola dell’infanzia, il DSGA. È presieduto dal Dirigente Scolastico. Ha la funzione di:

1 elaborare strumenti per rilevare e valutare

a) i processi di istituto (didattici e gestionali)

b) i risultati raggiunti mediante l’erogazione del servizio

c) i dati e le informazioni più significative ai fini della loro utilizzazione nella costruzione del curricolo

2 raccogliere dati, tabularli, pubblicizzarli;

3 elaborare un rapporto di sintesi con l’indicazione dei risultati e degli eventuali punti di forza e di

debolezza

4 elaborare ed implementare un piano d’intervento per il miglioramento della qualità del servizio erogato,

dopo averne discusso collegialmente (staff di direzione e FF.SS.).

Direzione Didattica

Statale

“E. De Amicis”

Trani

72

Nel corso dell’anno scolastico, per rispondere ai bisogni formativi dell’utenza, nella prospettiva del

miglioramento continuo del servizio erogato, saranno elaborati questionari che interesseranno tutte le figure

del sistema: Dirigente Scolastico, docenti, personale A.T.A., collaboratori.

I questionari saranno somministrati a tutti i genitori della scuola dell’Infanzia e Primaria del Circolo.

Di seguito si indicano i criteri di stesura dei questionari:

Valutazione dell’esperienza scolastica in relazione all’ambiente, al personale docente, non docente e

collaboratore.

Efficienza dell’organizzazione scolastica

Efficienza della struttura scolastica.

Gli items del questionari riguarderanno:

TEMPO SCUOLA

ORARIO SCOLASTICO

PROGETTI EXTRACURRICULARI DI CIRCOLO

PROGETTI CURRICULARI DI CIRCOLO

GRADIMENTO DELLE FAMIGLIE relativamente ai:

- Docenti

- Dirigente scolastico

- Personale di Segreteria

- Collaboratori scolastici

73

PARTE TERZA: ALLEGATI

- PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ 73

- CARTA DEI SERVIZI 74

- REGOLAMENTO DI ISTITUTO

74

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ – A.S.2014/2015

In base a quanto disposto dall’ art.3 del D.P.R. n.235/2007, il presente Patto Educativo di Corresponsabilità

è parte integrante della documentazione di Istituto.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO SI IMPEGNA A: - garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa;

- garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della comunità

scolastica;

- cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità scolastica per cercare e fornire risposte

adeguate.

IL PERSONALE NON DOCENTE SI IMPEGNA A: - essere puntuale e svolgere con precisione il proprio lavoro;

- conoscere l’Offerta Formativa e contribuire, per quanto di competenza, alla sua realizzazione;

- garantire il necessario supporto alle attività didattiche;

- segnalare ai docenti e al Dirigente scolastico eventuali problemi rilevati;

- favorire il rispetto tra tutte le componenti della comunità scolastica.

I DOCENTI SI IMPEGNANO A: - essere puntuali alle lezioni e precisi negli adempimenti previsti;

- creare un ambiente educativo , sereno e rassicurante, fondato sul dialogo e sul rispetto;

- favorire la capacità d’iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità;

- incoraggiare il processo formativo, rispettando i tempi e il ritmo di apprendimento di ogni alunno;

- incoraggiare gli alunni ad apprezzare e a valorizzare le differenze, favorendo la piena integrazione;

- fa rispettare le norme di comportamento, i regolamenti e i divieti;

- controllare la regolare frequenza degli alunni;

- riammettere, dopo il terzo giorno consecutivo di assenza gli alunni con opportuno certificato medico;

- vigilare le classi durante le attività didattiche e l’intervallo;

- non abbandonare gli alunni senza averne dato avviso al Dirigente scolastico o a un suo collaboratore;

- lavorare in modo collegiale garantendo l’unitarietà di insegnamento;

- partecipare alle iniziative di formazione e di aggiornamento;

- assicurare il rispetto della privacy;

- riservare tempi per la comunicazione e l’informazione ai genitori sull’andamento didattico/disciplinare

degli alunni;

- utilizzare e declinare adeguatamente la libertà d’insegnamento garantita dall’art.33 della Costituzione.

LO STUDENTESI IMPEGNA A: - partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo;

- assumere atteggiamenti rispettosi nei confronti dei propri pari e dell’intero personale della scuola;

- lasciare l’aula solo se autorizzato dal docente.

I GENITORI/GLI AFFIDATARI SI IMPEGNANO A: - rispettare le scelte educative e didattiche della scuola rese note dal P.O.F. e dal Regolamento di Istituto;

- assicurare la piena autonomia dei bambini nell’utilizzo dei servizi igienici;

- collaborare con i docenti nel percorso apprendimento nei confronti dei propri figli;

- assicurare l’igiene personale;

- garantire la propria presenza al termine delle lezioni o delegare secondo le disposizioni previste dal

Dirigente;

- assicurare la frequenza regolare e puntuale dei propri figli;

- giustificare le assenze superiori a tre giorni continuativi con certificato medico:

- promuovere atteggiamenti di rispetto, collaborazione e solidarietà nei confronti delle diversità culturali

e personali;

- rivolgersi al Dirigente scolastico in presenza di problemi di natura didattica e personale durante i tempi

di ricevimento appositamente individuati;

- partecipare alle attività degli Organi Collegiali per formulare pareri e proposte nonché alle elezioni dei

rappresentanti dei genitori;

- risarcire la scuola per eventuali danni agli arredi, alle attrezzature e ai servizi arrecati da comportamenti

non adeguati dei figli.

75

CARTA DEI SERVIZI DELLA SCUOLA

A.S. 2014/2015

(ALLEGATO al Piano dell’Offerta Formativa)

PREMESSA

La carta dei servizi del 1° Circolo Didattico “De Amicis” di Trani è il documento che definisce e rende noti

all’utenza i principi fondamentali ai quali la scuola ispira la sua attività didattica, amministrativa e

gestionale. Inoltre, è il documento attraverso il quale l’istituzione scolastica esplica agli utenti(docenti,

alunni, famiglie, enti locali privati e non, personale amministrativo, tecnico ed ausiliario) la sua azione di

“scuola come servizio” a disposizione di tutti e per il bene comune.

Il presente documento ha come fonte di ispirazione le seguenti normative:

- Articoli 2, 3, 30, 33, 34della Costituzione della Repubblica Italiana, in ottemperanza a quanto previsto

dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 7.6.1995;

- Legge 241/1990sullatrasparenzadell’azione amministrativa che garantisce il diritto di accesso agli atti

amministrativi e detta norme di celerità, efficienza ed efficacia nell’erogazione dei servizi pubblici;

- Legge delega421/92delD.Lgs. n.29/1993sulcomportamentodell’operatore pubblico nei confronti del

cittadino utente;

- D.M.31/03/94relativaalcodicedi comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni.

La carta dei servizi si articola in sei parti riguardanti:

1. Principi fondamentali

2. Area didattica

3. Servizi amministrativi

4. Condizioni ambientali della scuola

5. Procedura di reclamo

1. PRINCIPI FONDAMENTALI

I principi fondamentali di ispirazione della Carta servizi del 1 Circolo didattico “De Amicis” sono

contenuti negli artt. 3-33-34 della Costituzione Italiana. Eccoli qui di seguito elencati:

1.1 UGUAGLIANZA E TUTELA DELLA PRIVACY:

In coerenza con tutte le esperienze passate, la scuola conferma l’impegno per l’accoglienza e l’integrazione

di tutti gli alunni senza distinzione di razza, lingua, religione, condizioni economiche e sociali.

L’istituto scolastico adotta misure volte a favorire il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali dei

cittadini nonché della loro dignità, con particolare riferimento alla riservatezza all’identità ed alla protezione

dei dati personali. (D. L.gs n. 196/2003).

1.2 IMPARZIALITÀ E REGOLARITÀ:

Il servizio scolastico viene erogato dalla scuola secondo criteri di obiettività ed equità, avendo cura che

l’insegnamento evita ogni forma di faziosità. Le metodologie utilizzate devono consentire a tutti gli allievi il

raggiungimento degli obiettivi formativi e culturali previsti dal progetto didattico - educativo dell’Istituto.

1.3 ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE:

La scuola si impegna, con opportuni e adeguati atteggiamenti e azioni di tutti gli operatori del servizio, per

l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, con particolare

riguardo alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità. Particolare cura sarà posta per favorire

l’integrazione e la formazione degli alunni in situazioni di handicap o di disagio; situazioni che, di fatto,

possono ostacolare il pieno successo formativo dell’alunno.

-Iniziative della scuola dell’infanzia

La scuola dell’infanzia ritiene particolarmente importante il momento dell’accoglienza e del primo

periodo di inserimento nella scuola, poiché questi due momenti, che conseguono al primo distacco dalla

famiglia dipenderà la fiducia che il bambino acquisirà nei confronti della scuola e, del “mondo”.

Per favorire un buon inserimento, durante la prima settimana, le sezioni dei piccoli funzionano con orario

ridotto ed i due insegnanti sono in compresenza.

- Iniziative nella scuola primaria

76

La prima conoscenza degli alunni si esplica attraverso il rapporto con le scuole di provenienza, che

consentirà di acquisire gli elementi relativi al percorso educativo compiuto dal bambino, mediante il

rapporto diretto degli insegnanti della scuola primaria con quelli della scuola dell’infanzia e con quelli della

scuole medie (anni- ponte) mediante incontri con le famiglie, in forme e modi da concordare. Momento

successivo fondamentale è la formazione delle classi: quanto più essa sarà basata su una buona

consapevolezza ed informazione, tanto più sarà efficace, equilibrata e razionale la distribuzione degli alunni

nelle classi, valorizzandone l’eterogeneità. Gli insegnanti avranno grande cura nel promuovere fin dai primi

giorni di scuola le condizioni materiali e psicologiche di benessere in favore di chi vi accede per la prima

volta. Particolare impegno è prestato per la soluzione delle problematiche relative agli alunni stranieri e a

quelli diversamente abili, valorizzando le differenze come fattori di crescita culturale e sociale e

sollecitando la rete dei servizi del territorio ( ASL -mediatori culturali…).

1.4 DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E DI FREQUENZA:

L’utente ha la facoltà di scegliere fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico.

Il Circolo accoglierà tutti gli alunni richiedenti, prescindendo dal relativo bacino di provenienza, avendo

come parametri o come condizioni limitative soltanto la disponibilità dell’organico e degli spazi. In caso di

eccedenza delle domande rispetto ai posti disponibili, la selezione delle domande, operata su delibera del

Consiglio di Circolo, avverrà tenendo presenti in modo combinato il criterio della territorialità.

L’obbligo scolastico, il proseguimento degli studi successivi e la regolarità della frequenza sono assicurati

con interventi di prevenzione e controllo dell’evasione e della dispersione scolastica.

Il Dirigente e gli insegnanti hanno doveri specifici relativamente all’obbligo scolastico, alla regolarità della

frequenza degli alunni della scuola primaria ed al fenomeno della dispersione scolastica. In caso di

perdurante irregolarità, il Dirigente scolastico si avvarrà di altre figure istituzionali per i provvedimenti del

caso.

1.5 PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA E TRASPARENZA:

Istituzioni, personale, genitori, alunni, sono protagonisti e responsabili dell’attuazione della “Carta”

attraverso una gestione partecipata della scuola, nell’ambito degli organi e delle procedure vigenti. I loro

comportamenti devono favorire la più ampia realizzazione degli standard generali del servizio.

Le istituzioni scolastiche e gli enti locali si impegnano a favorire le attività extrascolastiche che realizzano

la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile, consentendo l’uso degli

edifici e delle attrezzature fuori dell’orario del servizio scolastico.

La scuola organizza le proprie attività, ed in particolare l’orario di servizio di tutte le componenti, secondo

criteri di efficienza, efficacia e flessibilità dell’attività didattica e dell’offerta formativa.

1.6 LIBERTÀ DI INSEGNAMENTO ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE:

La scuola garantisce ed organizza le modalità di aggiornamento del personale in collaborazione con

Istituzioni ed Enti culturali, nell’ambito delle linee di indirizzo e delle strategie di intervento definite

dall’Amministrazione Centrale e Periferica Della Pubblica Istruzione.

La programmazione assicura il rispetto delle libertà di insegnamento dei docenti e garantisce la formazione

dell’alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo armonico della personalità,

nel rispetto degli obiettivi formativi.

2. AREA DIDATTICA

La scuola, con l’apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione ed il concorso

delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile della qualità delle attività educative e si

impegna a garantirne l’adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto di obiettivi

educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali.

IDENTITÀ STRUTTURALE DEL CIRCOLO

SCUOLA PRIMARIA

La Scuola “De Amicis” è dotata di Biblioteca, Palestra, Cortile, Laboratorio Informatico/Scientifico – Aula

Magna con palco-teatro.

SCUOLA DELL’INFANZIA

I due plessi di scuola dell’ infanzia, di più recente costruzione, sono dotati di spazi sufficienti e funzionali

all’attività didattica.

TEMPO SCUOLA

77

La scuola dopo aver preso atto, attraverso opportune osservazione e/o prove di ingresso, della situazione

iniziale in cui si trovano gli allievi, elabora le strategie di intervento a breve, medio e lungo termine, per

garantire il proficuo inserimento.

Nella scelta di libri di testo e delle strumentazioni didattiche, la scuola assume come criteri di riferimento la

validità culturale e la funzionalità educativa e la rispondenza alle esigenze degli alunni e delle classi.

Il nostro Tempo scuola:

Scuola primaria 27 ore settimanali + una classe prima a 40 ore settimanali.

Scuola dell’infanzia 25 ore settimanali

I BISOGNI FORMATIVI DEGLI ALUNNI

Fra i bisogni formativi degli alunni della nostra scuola si riscontra: la necessità di entrare in relazione con

gli altri, tenendo presente i principi della convivenza democratica; il bisogno di usufruire di ambienti

formativi idonei a sviluppare le attitudini e le capacità di ciascuno;il bisogno del potenziamento della

cultura generale.

I valori etici e culturali che stanno alla base della vita quotidiana della scuola sono i seguenti:

- Parità di opportunità formative senza distinzione di sesso, razza, religione, handicap, condizioni socio-

culturali

- Accettazione e comprensione delle diverse culture e religioni

- Progressiva responsabilizzazione

- Autonomia

- Capacità di assumere iniziative

- Fiducia in se stessi

- Interesse e motivazione ad apprendere

- Cooperazione ad apprendere

- Benessere psicofisico

I rapporti tra tutti gli operatori che interagiscono nella scuola sono improntati al rispetto, alla correttezza e

alla coerenza con i valori indicati.

PROGETTO EDUCATIVO

La scuola garantisce l’elaborazione, l’adozione e la pubblicazione dei seguenti documenti:

1. Il piano dell’Offerta Formativa (P.O.F) collegato al Programma finanziario Annuale.

2. Il Regolamento Del Consiglio Di Circolo.

1- IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

IL POF è il documento fondamentale, costitutivo dell’identità culturale e progettuale del Circolo contiene le

scelte educative ed organizzative, che ogni istituto Adotta nell’ambito della propria autonomia e costituisce

un impegno per l’intera comunità scolastica.

Integrato dal piano annuale delle attività educative e didattiche definisce, in modo razionale e produttivo, il

sistema organizzativo in funzione delle proposte culturali, delle scelte educative e degli obiettivi formativi,

per la cui realizzazione viene predisposto il Programma finanziario ANNUALE, documento contabile

contente la destinazione delle risorse alle varie attività e progetti del POF (visionabile in forma integrale sul

sito web della nostra scuola).

La programmazione educativo-didattica è predisposta collegialmente dall’èquipe dei docenti di classe in

modo che risulti aderente ai reali bisogni dei propri alunni. Essa articola i percorsi formativi nel rispetto

degli obiettivi e delle finalità espresse dalle Indicazioni Nazionali, individua le modalità di verifica e

valutazione iniziali, in itinere e finali, elabora percorsi individualizzati di insegnamento-apprendimento per

il recupero e il potenziamento degli apprendimenti. Della sua attuazione viene data informazione ai genitori

durante le assemblee di classe e interclasse. Resta indiscussa la libertà di insegnamento dei vari docenti

finalizzata esclusivamente alla migliore crescita formativa degli alunni.

IL REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO

Il Regolamento di Circolo comprende le norme relative a:

Principi generali ………………………………….....................................................................(art. 1 – 10)

Comportamento alunni ……………………………………………………………………….(art. 11 – 13)

Spazi, strutture e dotazioni ……………………………...........................................................(art. 14 – 17)

Modalità di comunicazione con studenti e genitori ………………………………….………….…(art. 18)

Consiglio di Circolo ………………………………………………………………….……….(art. 19 – 35)

Disposizioni finali ………………………………………………………………………………….(art. 36)

3. SERVIZI AMMINISTRATIVI

78

Ai fini di un miglior servizio per l’utenza, la scuola individua qualità dei servizi amministrativi e i relativi

standard.

I seguenti fattori di celerità delle procedure:

Va garantita la massima celerità possibile, nel rispetto delle priorità fissate dalle norme o ritenute

necessarie.

Trasparenza:

Tutti gli atti devono essere conoscibili dagli interessati alle condizioni previste dalle norme sulla

"trasparenza" degli atti, purché non riguardino persone, oppure non rivestano carattere riservato per espressa

disposizione normativa (Legge sulla tutela della Privacy).

Informatizzazione dei servizi di segreteria:

Èormai acquisita una automatizzazione di buona parte dei dati e delle informazioni di cui si avvale l'ufficio:

l'automatizzazione completa consente di collegare in rete l'ufficio con tutti gli altri soggetti del sistema

scolastico nazionale; l'aggiornamento costante del software e l'accurata manutenzione e rinnovo di PC sono

fattori di efficienza amministrativa e miglioramento del servizio.

Servizio per il pubblico:

Gli orari dell’ufficio e la sua organizzazione (in termini di flessibilità e di potenziamento) sono definiti in

modo da consentire normalmente una risposta immediata all’utenza, senza code o tempi di attesa.

Centralino:0883/481213 - Fax: 0883.481213 – 0883.482789

E-mail: [email protected][email protected] – Sito web: www.scuoladeamicistrani.it

Standard specifici delle procedure: L’iscrizione viene effettuata nel periodo stabilito e viene pubblicizzata

in modo efficace, mediante un informazione capillare trasmessa direttamente a tutte le famiglie interessate

I documenti di valutazione degli alunni sono consegnati direttamente dai docenti di classe al termine delle

operazioni generali di scrutinio

La scuola assicura all’utente la tempestività del contatto telefonico, fornendo le informazioni richieste in

modo cortese e pertinente.

Il Dirigente Scolastico riceve il pubblico tutti i giorni

Il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi riceve dal lunedì al venerdì dalle ore 10,00 alle ore

12,00.

L’ufficio di segreteria riceve il pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 11,30 alle ore 13.00 e il lunedì

pomeriggio dalle ore 16,30 alle ore 17,30.

Tutti gli operatori scolastici assicurano all’utenza la trasparenza nei contatti telefonici, dichiarando il

proprio nome , cognome e la qualifica rivestita all’interno della scuola.

Per informazione sono inoltre resi disponibili appositi spazi per:

Presso l’ingresso e presso gli uffici devono essere presenti e riconoscibili operatori scolastici in grado di

fornire all’utenza le prime informazioni del servizio.

Per la riconoscibilità degli operatori, nelle porte di accesso agli uffici devono essere indicati il nome e la

qualifica del funzionario o dell’impiegato , nelle porte di accesso alle aule devono essere indicati i nomi

degli insegnanti della classe ospitata o dell’attività che vi si svolge

Il regolamento d’Istituto deve avere adeguata pubblicità mediante l’affissione all’Albo della Direzione

Didattica e sul sito web della scuola.

4. CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA

L’ambiente scolastico deve essere pulito, accogliente, sicuro. Le condizioni di igiene e sicurezza dei locali

e dei servizi devono garantire una permanenza a scuola confortevole per gli alunni e per il personale.

Il personale ausiliario deve adoperarsi per garantire la costante igiene dei servizi.

Ogni plesso individua un referente per il servizio prevenzione e protezione a cui rivolgersi per segnalazioni

o richieste in merito alla qualità delle condizioni ambientali dei locali.

Ogni plesso affigge all’Albo la documentazione sulla sicurezza predisposta secondo le norme di legge

(Dlg.626/94 e sue successive modificazioni) ivi compreso il piano di evacuazione in caso di emergenza.

STRUTTURE EDILIZIE DEL 1° CIRCOLO

79

plesso San Paolo n.8 sezioni, alunni n.203- tel. 0883.581685

plesso Dell’Olio n.6 sezioni, alunni n. 130– tel. 0883.500804

E.De Amicis n. 37 classi 797 alunni – tel. 0883.481213 – 0883.482789

STRUTTURE ED ATTREZZATURE IN DOTAZIONE:

palestra, atrio, 2cortili, biblioteca, aula magna (sala teatro), laboratorio di informatica, laboratorio

scientifico, 4 aule dotate di LIM, ascensore, scale di emergenza

5. PROCEDURA DEI RECLAMI

Osservazioni in forma orale saranno accolte dal Dirigente Scolastico come sintomi di un disagio da

analizzare per individuare e attuare procedure di soluzione.

Qualora il reclamo sia espresso in forma scritta, esso deve contenere generalità. Indirizzo e reperibilità del

proponente. In nessun caso saranno accolti reclami anonimi.

Il Dirigente Scolastico, dopo aver esperito ogni possibile indagine in merito, risponde di norma, in forma

scritta, attivandosi per rimuovere le cause che lo hanno prodotto.

La Carta può essere modificata su proposta del D. S., del Collegio dei Docenti e del Consiglio di Circolo.

Dette modifiche devono avere la doppia approvazione dei due Organi suddetti. Sono esclusi da tale

procedimento tutti i provvedimenti attinenti l’organizzazione.

La presente Carta, elaborata dalle componenti della comunità scolastica, è stata approvata dal Collegio dei

Docenti e dal Consiglio di Circolo.

80

1° CIRCOLO DIDATTICO “E. DE AMICIS” Via N. De Roggiero, 56 – 76125 TRANI (BT)

C.F. 83002530729 – Tel. e Fax 0883.481213 – 0883.482789

e-mail: [email protected][email protected]

sito web: www.scuoladeamicistrani.it

REGOLAMENTO DI CIRCOLO

(Allegato al Piano dell’Offerta Formativa)

Approvato con delibera n.1 del Consiglio di Circolo del 18.12.2013

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Paola Valeria Gasbarro

81

Approvazione, pubblicizzazione, procedure di modifica del Regolamento di Circolo

Il presente Regolamento entra in vigore dopo l’approvazione del Consiglio di Circolo e la pubblicazione

dello stesso all’Albo del sito Web della scuola. Con l'approvazione dello stesso cessano di avere efficacia

tutte le precedenti delibere o regolamentazioni concernenti le materie disciplinate dal Regolamento.

Il Regolamento è vincolante per tutti gli utenti e/o attori del servizio scolastico, in relazione al ruolo ed alla

funzione che esplicano. Ha validità sino a che il C.d.C. non vi provveda con nuova delibera. È fatto obbligo

a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

Qualsiasi proposta di modifica del presente Regolamento deve essere presentata per iscritto al C.d.C. con la

formulazione specifica delle modifiche, aggiunte o soppressioni richieste. Le proposte possono essere

presentate dalle varie componenti del circolo e da ogni membro della comunità scolastica. Il C.d.C.,

esaminate le proposte e le osservazioni, delibererà le eventuali modifiche, aggiunte o soppressioni a

maggioranza assoluta dei componenti.

Tutto ciò che non è previsto nel presente Regolamento viene comunque disciplinato dalle Leggi vigenti.

LA COMUNITÀ SCOLASTICA

ARTICOLO 1

Il regolamento interno delinea un quadro normativo che garantisce il corretto funzionamento della scuola.

La scuola, quale ambiente educativo, è il luogo in cui ogni comportamento ha una rimarcata visibilità

collettiva ed assume per questo il carattere della esemplarità sociale. Da qui la necessità che gli

atteggiamenti e le relazioni tra i soggetti che interagiscono in tale contesto siano improntati ai principi della

correttezza, della considerazione reciproca, della collaborazione.

Il “regolamento interno” fa riferimento al nuovo concetto di disciplina intesa come responsabilità personale

ed ai diritti degli alunni intesi come protagonisti della propria formazione culturale.

Il 1° C.D. “De Amicis” costituisce una comunità composta da alunni, docenti, personale ATA, genitori.

Essa è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione di conoscenze e competenze e

lo sviluppo della coscienza critica.

Tutti i membri della comunità hanno pari dignità e sono investiti, ognuno nel proprio ruolo, di eguale

responsabilità per il retto funzionamento della istituzione scolastica ed il raggiungimento dei fini di cui al

seguente articolo.

La comunità scolastica ha come propri fini specifici:

a) la realizzazione di un clima di libertà, democrazia e solidarietà a garanzia del diritto inviolabile

dell’alunno alla propria libertà di apprendimento;

b) l’attuazione del diritto allo studio nel rispetto del diritto alla riservatezza di ciascun alunno;

c) il pieno sviluppo delle capacità critiche ed intellettuali degli alunni;

d) la formazione culturale e globale degli alunni;

e) il perfezionamento e l’aggiornamento culturale e professionale dei docenti;

f) la formazione civica di tutti i suoi membri secondo i principi di cui alla lettera a);

g) l’attuazione di iniziative unitarie per tutti i suoi membri atte a sviluppare lo spirito di collaborazione e di

comunità.

La comunità scolastica si inserisce nella più vasta comunità locale, sociale e culturale nella quale si trova ad

operare e promuove la collaborazione con le altre istituzioni scolastiche e con Enti territoriali.

I SOGGETTI DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA

ARTICOLO 2 – Il DIRIGENTE SCOLASTICO

La funzione dirigenziale è esplicata secondo le norme contenute nel D.Lgs.297/1994, nel CCNL e nelle

leggi e norme che regolano l’autonomia scolastica.

Il Dirigente Scolastico:

- rappresenta l’istituzione scolastica sul piano giuridico ed organizzativo ed assume la responsabilità

degli esiti della scuola;

- coordina tutte le azioni interne;

82

- pianifica e predefinisce il piano dell’offerta formativa:

- cura il passaggio dell’informazione al collegio dei docenti;

- pubblica il P.O.F. e coordina i soggetti coinvolti;

- attiva i necessari rapporti con il territorio;

- presiede i Consigli di intersezione e di interclasse (sostituito eventualmente dal docente delegato), il

Collegio dei docenti, il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti;

- è membro di diritto del Consiglio di circolo;

- presiede la Giunta esecutiva del Consiglio di circolo;

- procede alla formazione delle classi e all’assegnazione ad esse dei singoli docenti secondo proposte del

Collegio dei docenti e tenendo conto dei criteri indicati dal Consiglio di Circolo;

- stabilisce l'orario delle lezioni secondo le proposte del Collegio dei docenti e tenendo conto dei criteri

indicati dal Consiglio di circolo;

- convoca le riunioni del Collegio dei docenti, della Giunta esecutiva, dei Consigli di intersezione e di

interclasse e del Comitato di valutazione del servizio degli insegnanti;

- ha facoltà, qualora lo ritenga opportuno, di convocare riunioni congiunte di genitori, docenti ed alunni.

ARTICOLO 3 – COLLABORATORI E STAFF DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

I collaboratori del Dirigente costituiscono un organo consultivo e di collaborazione nella gestione

organizzativa dell’Istituzione scolastica. Ai collaboratori del Dirigente potranno essere delegati alcuni

compiti organizzativi e di gestione. I collaboratori sono convocati dal Dirigente o su richiesta motivata di

almeno uno di essi.

Lo staff di dirigenza, per gli aspetti relativi all’organizzazione generale, è costituito dal Dirigente Scolastico

e dai collaboratori del Dirigente. In caso di assenza o impedimento di breve durata, il Dirigente viene

sostituito da uno dei suoi collaboratori, da lui designato stabilmente all’inizio dell’anno scolastico come

collaboratore vicario.

Per la gestione del Piano dell’Offerta Formativa, lo staff di dirigenza è integrato dalle Funzioni Strumentali

designate dal Collegio dei docenti e da docenti dei Gruppi di lavoro.

ARTICOLO 4 – DOCENTI

I docenti svolgono l’attività didattica e adempiono agli obblighi connessi con la loro funzione in conformità

delle leggi vigenti, nel rispetto della libertà di insegnamento (art. 33 della Costituzione) e della coscienza

morale e civile degli alunni e delle loro famiglie secondo i principi fissati dalla Costituzione.

All'inizio dell'anno scolastico ogni docente, con riferimento al P.O.F. e sulla base delle indicazioni fornite

dal Consiglio di Interclasse/Intersezione e dal Collegio dei docenti, predispone il Piano educativo- didattico.

Detto piano viene presentato nel Consiglio per l’approvazione.

All'inizio dell'anno scolastico ogni docente comunica ai genitori le modalità di svolgimento degli incontri

scuola-famiglia, l'orario di colloquio individuale con i genitori, secondo le indicazioni del Collegio dei

docenti e secondo quanto di seguito regolamentato. Ogni docente deve sollecitare incontri con genitori

qualora ne ravvisi l'opportunità.

ARTICOLO 5 – ALUNNI

Tutti gli alunni hanno eguale diritto allo studio.

Nei loro rapporti reciproci e con gli altri membri della comunità hanno diritto ad eguale rispetto e

trattamento.

Il Consiglio di Circolo, il Collegio dei Docenti, i Consigli di Interclasse/Intersezione promuovono le

iniziative più idonee ad eliminare le cause di natura economica o ambientale pregiudizievoli all'esercizio del

diritto allo studio ed all'eguaglianza di tutti gli studenti nell'ambito della comunità scolastica.

È diritto degli alunni ricevere un insegnamento sereno, costantemente aggiornato, conforme alle linee

programmatiche approvate all'inizio dell'anno scolastico, aperto al dibattito ed alla collaborazione,

rispettoso della coscienza morale e critica di ognuno e delle famiglie. Tutti gli alunni hanno altresì pieno

diritto di usare, nello svolgimento dei programmi, le attrezzature didattiche della scuola secondo i

regolamenti.

È diritto-dovere degli alunni partecipare alla vita della scuola, frequentare regolarmente le lezioni,

83

contribuire al loro regolare e proficuo svolgimento, impegnarsi nello studio, nell'aggiornamento e nella

ricerca sia individuale sia di gruppo, rispettare i locali e le attrezzature della scuola.

Gli alunni devono presentarsi a scuola ordinati; il loro comportamento deve essere rispettoso e dignitoso.

Gli alunni dovranno assolutamente evitare di affacciarsi alle finestre, di richiamare l’attenzione dei passanti,

di gettare oggetti, carta o altro dalle finestre stesse. I Docenti vigileranno assiduamente sul rispetto della

norma.

Gli alunni e di conseguenza le famiglie sono responsabili in solido di tutti i danni arrecati per dolo, incuria e

imprevidenza agli arredi, alle attrezzature e ai beni della Scuola.

Qualora gli alunni vengano meno alla correttezza e al rispetto dei compagni, degli insegnanti, del personale

ATA e di qualunque altra persona presente a scuola incorrono nelle sanzioni disciplinari previste dal

regolamento di disciplina.

Gli alunni di ogni classe sono responsabili della propria aula, della pulizia e dell’ordine degli arredi.

ARTICOLO 6 – GENITORI

Tutti i genitori degli alunni della Scuola hanno il diritto-dovere di interessarsi delle attività e delle

problematiche della Scuola e di dare il proprio contributo per la loro soluzione. Tale diritto-dovere viene

esercitato mediante la partecipazione, nelle forme stabilite dalla legge e dal presente regolamento, ai vari

Organi Collegiali, alle assemblee di classe e di Circolo ed alle altre iniziative promosse dal Consiglio di

Circolo.

Ogni genitore ha altresì il diritto-dovere di favorire l'inserimento del figlio nella comunità scolastica sia

seguendone l'attività di studio e di formazione sia curandone lo sviluppo morale, civico e culturale sia

prendendo frequenti contatti con i singoli docenti della classe frequentata dal figlio, al fine di una

auspicabile sintonia fra l'azione della famiglia e quella della Scuola

Tutti i genitori hanno diritto di riunirsi in gruppi o associazioni e di usare, per attività o riunioni riguardanti

i problemi scolastici o scambi culturali, i locali della scuola nell'orario e secondo le modalità stabilite dal

presente regolamento e concordate con il Dirigente Scolastico.

Le eventuali attività di volontariato svolte dai genitori nell'ambito dei servizi offerti dalla scuola vanno

preventivamente concordate con il Dirigente e sottoposte all’approvazione del Collegio Docenti e del

Consiglio di Circolo.

ARTICOLO 7 – PERSONALE ATA

Il personale ATA opera sotto la diretta responsabilità del Direttore dei servizi generali e amministrativi, il

quale dispone il lavoro con riferimento al POF, alle indicazioni del Dirigente e alla contrattazione decentrata

di circolo.

I collaboratori scolastici

I collaboratori scolastici si occupano della sorveglianza degli alunni nelle aule, laboratori, spazi comuni in

caso di momentanea assenza dell’insegnante. A tale proposito devono essere segnalati al Dirigente tutti i

casi di indisciplina, di pericolo, di mancato rispetto degli orari e dei regolamenti e le classi scoperte, nonché

gli atti vandalici per permetterne di individuare i responsabili. Il servizio prevede la presenza al posto di

lavoro e la sorveglianza nei locali contigui e visibili dallo stesso posto di lavoro oltre ad eventuali incarichi

accessori quali controllo chiavi e apertura e chiusura di locali.

I collaboratori scolastici devono:

a) vigilare con i docenti in occasione del trasferimento degli alunni dai locali scolastici ad altre sedi anche

non scolastiche, palestre, laboratori;

b) offrire ausilio materiale agli alunni diversamente abili;

c) occuparsi dell’apertura e chiusura dei locali scolastici, dell’accesso e movimento interno degli alunni e

del pubblico;

d) assicurare la pulizia dei locali scolastici, degli spazi scoperti e arredi, lo spostamento di suppellettili.

Il personale ausiliario in servizio al portone d’ingresso vigilerà scrupolosamente sulle persone che accedono

e che escono dalla scuola. Nessun alunno può lasciare anzitempo la scuola senza l’autorizzazione scritta del

Dirigente o di un suo collaboratore.

Gli assistenti amministrativi

84

I settori di competenza degli assistenti amministrativi sono i seguenti:

a) gestione del personale docente, rapporto di lavoro personale dipendente a T.I. e a T.D.;

b) gestione del personale ATA, rapporto di lavoro personale dipendente a T.I. e a T.D.;

c) settore finanziario e patrimoniale, area magazzino, rapporti con l’esterno, affari generali;

d) settore finanziario e patrimoniale, documentazione privacy;

e) protocollo informatico, affari generali, rapporti con l’esterno;

ARTICOLO 8 – GLI ORGANI COLLEGIALI

Al fine di realizzare la partecipazione alla gestione della scuola dando ad essa la connotazione di una

comunità che interagisce con l’intera società territoriale, nella Scuola operano gli OO.CC di cui all’art.5 e

seguenti del D.Lgs. 297/1994.

La partecipazione dei genitori avviene nel rispetto degli Ordinamenti e delle competenze e responsabilità

proprie del DS, dei docenti e di tutto il personale che opera nella scuola.

La partecipazione dei docenti si fonda sull’esercizio responsabile della libertà di insegnamento finalizzata a

promuovere la piena formazione della personalità degli alunni e si concretizza nel contributo professionale

che ciascun insegnante può e deve dare per consentire che il Collegio dei Docenti e tutte le sue articolazioni

funzionali (équipe pedagogiche, gruppi di lavoro, gruppi di studio, ecc.) si organizzino per migliorare

costantemente l’efficacia dei processi di apprendimento e insegnamento.

Gli Organi Collegiali operanti nell’Istituto sono:

Consiglio di Circolo e Giunta Esecutiva

Collegio dei Docenti

Consigli di Interclasse/Intersezione;

Comitato di Valutazione del servizio;

Commissione Elettorale.

Convocazione degli Organi Collegiali

Gli Organi Collegiali vengono convocati tramite avviso contenente l'o.d.g. consegnato ai singoli membri o

tramite pubblicazione all’albo e sul sito web. L’avviso è, di norma, consegnato almeno 5 giorni prima delle

riunioni ordinarie ed almeno 2 giorni prima delle riunioni straordinarie. Le adunanze si tengono in un

qualsiasi giorno lavorativo.

Ciascun Organo Collegiale opera in forma coordinata con gli altri Organi Collegiali che esercitano

competenze parallele ma con rilevanza diversa in determinate materie.

Di ogni seduta dell’Organo Collegiale si redige un verbale, firmato dal Presidente e dal Segretario. Il

verbale è approntato entro 10 giorni e depositato in Presidenza ed è letto ed approvato nella seduta

successiva.

Ciascun membro dell’Organo Collegiale ha facoltà di chiedere che siano riportate integrazioni e

precisazioni. Il verbale è a disposizione di qualsiasi componente della scuola, salvo i casi di segretezza

stabiliti dalla legge, previa richiesta al Dirigente scolastico.

La pubblicità degli atti relativi alle delibere del Consiglio di Circolo deve avvenire entro il termine massimo

di dieci giorni dalla seduta del Consiglio. Il verbale rimane affisso all’albo per un periodo di trenta giorni.

Non sono soggetti a pubblicazione atti riservati e deliberazioni riguardanti persone.

Le elezioni degli organi collegiali di durata annuale hanno luogo entro il secondo mese dell’anno scolastico.

Sono fatte salve diverse disposizioni ministeriali.

Consigli di Intersezione/Interclasse

I consigli di Intersezione/Interclasse sono convocati dal Dirigente scolastico di propria iniziativa o su

richiesta scritta e motivata della maggioranza dei membri. I consigli si riuniscono, di regola, almeno ogni

bimestre. Sono presieduti dal DS o da un docente da lui delegato.

Il Consiglio di Intersezione nella scuola dell’infanzia e il consiglio di Interclasse nella scuola primaria sono

rispettivamente composti dai docenti delle sezioni dello stesso plesso nella scuola dell’infanzia, dai docenti

dei gruppi di classi parallele. Fanno parte del consiglio di intersezione e di interclasse anche i docenti di

sostegno che, ai sensi dell'articolo 315, comma 5, sono contitolari delle classi interessate.

85

Fanno parte, altresì, del consiglio di intersezione e di interclasse nella scuola dell’infanzia e nella scuola

primaria, per ciascuna delle sezioni o delle classi interessate un rappresentante eletto dai genitori degli

alunni iscritti.

I Consigli:

a) formulano proposte in ordine all’azione educativa e didattica, incluso il piano annuale dei viaggi di

istruzione e delle visite guidate;

b) esprimono un parere obbligatorio sull’ adozione dei libri di testo;

c) hanno il compito di agevolare i rapporti di reciproca ed efficace collaborazione tra docenti, genitori ed

alunni.

d) le competenze relative alla progettazione didattica, al coordinamento interdisciplinare,

e) alla valutazione dei processi di apprendimento degli alunni, spettano ai Consigli di cui al presente

articolo con la sola presenza dei docenti che ne fanno parte.

I Rappresentanti dei Genitori sono eletti con votazione a scrutinio segreto tra i genitori di ciascuna classe.

Hanno il compito di coordinare e raccogliere le proposte e le problematiche di interesse generale tra i

genitori della classe e di raccordo con i docenti e il Dirigente scolastico. Possono richiedere la

convocazione dell’assemblea di classe per discutere punti all’ordine del giorno di particolare rilevanza e

nell’interesse degli alunni della classe.

Devono mantenere l’impegno assunto partecipando alle riunioni convocate dal Dirigente scolastico e farsi

carico di trasmettere a tutti i genitori qualsiasi informazione o decisione presa nella riunione.

Consiglio di Circolo

Il Consiglio di Circolo è composto da 19 membri, di cui 18 eletti e un membro di diritto: Dirigente

Scolastico (membro di diritto), 8 rappresentanti dei genitori, 8 rappresentanti del personale docente, 2

rappresentanti del personale ATA.

La prima riunione del Consiglio di Circolo successiva alla nomina è disposta dal Dirigente Scolastico che lo

presiederà. Nella prima seduta il Consiglio elegge il proprio Presidente tra i rappresentanti dei genitori.

Elegge anche i componenti della Giunta Esecutiva. Il Consiglio può deliberare di eleggere fra i genitori

anche un vice presidente.

Alle sedute del Consiglio di Circolo possono assistere, previo accertamento del titolo di elettore ed in

relazione alla capienza dei locali, i genitori degli alunni frequentanti, i Docenti e il Personale ATA in

servizio nella scuola. Possono essere ammessi anche, a titolo consultivo, esperti, specialisti che collaborano

con il mondo della scuola. Hanno diritto di voto solo i membri effettivi. Alle sedute non è ammesso il

pubblico quando siano in discussione argomenti a carattere riservato.

Al Consiglio di Circolo – eletto triennalmente – sono attribuite le competenze previste dal D.Lgs

n.297/1994 e successive modificazioni ed integrazioni e dal D.I. n.44/2001.

Giunta Esecutiva

La Giunta Esecutiva del Consiglio di Circolo è composta da sei membri:

quattro eletti dal C.d.C. (2 genitori, 1 docente, 1 personale ATA)

due membri di diritto (il Dirigente Scolastico che la presiede e il DSGA che ne è Segretario).

Alla Giunta Esecutiva sono attribuite le funzioni di cui al già citato D.Lgs. n.297/1994 e successive

modificazioni ed integrazioni. In particolare la GE predispone il Programma Annuale e il Conto Consuntivo

prepara i lavori e l’ordine del giorno del Consiglio di Circolo, fermo restando il diritto di iniziativa del

Consiglio stesso, curandone l’esecuzione delle delibere.

Collegio dei Docenti

Il Collegio dei Docenti è composto dal personale docente con contratto a tempo indeterminato e determinato

in servizio in tutti i plessi della scuola e dal DS che lo presiede e lo convoca.

Al Collegio competono tutte le attribuzioni previste dal D.Lgs. n.297/1994 e successive modificazioni e

integrazioni.

Comitato di valutazione del servizio degli insegnanti

Il Comitato di valutazione del servizio degli Insegnanti è disciplinato ai sensi del D.Lgs n.297/1994.

86

Esso è composto dal Dirigente scolastico, presidente, da 4 docenti membri effettivi e 2 docenti membri

supplenti, eletti annualmente dal collegio dei docenti a scrutinio segreto all’inizio dell’anno scolastico.

Le funzioni di segretario del Comitato sono attribuite dal presidente ad uno dei docenti membro del

comitato stesso. Il comitato di valutazione del servizio esercita le competenze previste in materia di anno di

formazione del personale docente dell’istituto e di riabilitazione del personale docente.

Commissione elettorale

La Commissione elettorale è composta da 5 membri: 2 docenti, 2 genitori, 1 non docente ATA, designati

dal Consiglio di circolo o dal Dirigente scolastico. Il presidente della commissione viene eletto a

maggioranza dei componenti. Il segretario è nominato dal Presidente. La commissione deve essere nominata

45 giorni prima delle elezioni. Entro 35 giorni prima delle elezioni, il DS è tenuto a comunicare alla

commissione elettorale gli elenchi aggiornati degli elettori suddivisi per componenti e in ordine alfabetico.

Gli elenchi definitivi devono essere pubblicati, da parte della commissione, entro 25 giorni dalle elezioni.

La commissione ha il compito di valutare eventuali ricorsi e controllare la regolarità delle liste e delle

procedure elettorali.

ARTICOLO 9 – RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA

La scuola riconosce di non esaurire tutte le funzioni educative e pertanto ritiene necessaria l’integrazione

formativa con la famiglia, che è sede primaria dell’educazione degli alunni. Il rapporto educativo è regolato

dal Patto di corresponsabilità. Il Patto è sottoscritto dai genitori o dal genitore che esercita la patria nei

primi mesi dell’anno scolastico.

Gli incontri tra insegnanti e genitori calendarizzati nell’anno scolastico hanno lo scopo di:

a) informare sia preventivamente che successivamente i genitori sulle proposte di attività, progetti

curricolari ed extracurricolari, visite e viaggi di istruzione

b) raccogliere pareri e indicazioni da inserire nel POF

c) partecipare all’autovalutazione in itinere e finale del POF per un’autovalutazione con altre componenti

della comunità scolastica

Assemblee dei genitori

I genitori degli alunni possono riunirsi in assemblea nei locali della scuola secondo quanto stabilito dalle

norme vigenti art.15 D.Lgs. 297/94.

Colloqui

I colloqui, su richiesta di un docente o genitore, si svolgeranno nelle ore e nel giorno concordato, tranne che

nelle ore destinate alla programmazione settimanale.

Durante gli incontri non sono ammessi alunni all’interno dell’edificio scolastico; nel caso ciò succedesse,

essi sono sotto la diretta sorveglianza e responsabilità dei medesimi genitori.

I genitori degli alunni non possono accedere alle classi per colloqui con gli insegnanti dopo l’inizio delle

lezioni o durante l’orario di servizio dei docenti.

ARTICOLO 10 – VISITE GUIDATE, VIAGGI D’ISTRUZIONE E USCITE DIDATTICHE

Per realizzare compiutamente le proprie finalità educative e didattiche la scuola progetta ed organizza uscite

didattiche, visite guidate e viaggi di istruzione.

Il DS (o il docente collaboratore vicario) autorizza formalmente ogni uscita didattica, visita guidata e

viaggio di istruzione, individuando i docenti accompagnatori ed il docente responsabile. Senza detta

autorizzazione nessun iniziativa può essere realizzata, anche se di breve durata ed effettuata a piedi nei

dintorni degli edifici scolastici.

Le visite guidate vanno effettuate secondo il calendario stabilito, mantenendo il rapporto 1/15 alunni tra

docenti e alunni e in caso di necessità elevato a 20 alunni.

I docenti organizzatori delle iniziative in argomento devono sempre e formalmente informare i genitori

degli alunni delle proprie classi delle finalità educativo-didattiche, di tutti gli aspetti organizzativi (durata,

mezzi di trasporto, itinerario, ecc.), delle modalità attraverso cui si organizza la vigilanza e delle

responsabilità che ne derivano ai genitori nel momento in cui autorizzano i propri figli a partecipare alle

iniziative illustrate.

87

Gli stessi docenti devono sempre e formalmente acquisire l’autorizzazione dei genitori di tutti gli alunni

partecipanti.

Gli alunni i cui genitori non hanno provveduto a restituire firmato l’apposito modulo di autorizzazione non

dovranno partecipare all’iniziativa programmata e verranno affidati ai docenti di una delle classi/sezioni non

partecipanti.

I docenti accompagnatori ovvero qualunque adulto partecipi alle iniziative in parola con funzione di

accompagnatore, ivi incluso lo stesso Dirigente Scolastico e il personale ATA, hanno l’obbligo di vigilare

con ogni attenzione sulla sicurezza e sull’incolumità degli alunni affidati. Le responsabilità che derivano

agli accompagnatori sono quelle previste dagli artt. 2047 e 2048 del Codice di Procedura Civile.

Possono partecipare, laddove il consiglio di Interclasse/Intersezione lo ritenesse opportuno, i genitori

rappresentanti di classe, pagando la quota prevista per l’entrata in musei ed altro o, in caso di impossibilità

degli stessi, un altro genitore per classe concordato con i docenti. È permessa la presenza del genitore

dell’alunno disabile e di eventuali altri alunni con particolari esigenze fisiche opportunamente documentate.

In caso di partecipazione di persone adulte genitrici occorre che la loro presenza sia prevista e motivata

nella richiesta del docente proponente, che sia autorizzata dal Dirigente previa dichiarazione da parte loro di

attenersi scrupolosamente alle indicazioni del docente-responsabile dell’iniziativa, previo versamento della

loro quota nonché sottoscrizione di idonea assicurazione ovvero dichiarazione liberatoria nei confronti della

scuola in caso di incidente o danno.

I costi dei viaggi di istruzione e delle visite guidate sono a carico delle famiglie degli alunni. Ciò premesso,

i docenti organizzatori dovranno porre la massima cura nel proporre iniziative i cui costi siano equilibrati

rispetto ai benefici.

Nel momento in cui viene presentato il progetto di una visita guidata o di un viaggio di istruzione i genitori

di alunni che hanno particolari problemi di salute (es. allergie a particolari alimenti) ovvero patologie che

prevedono l’assunzione di farmaci o l’esclusione da alcuni percorsi o attività hanno l’obbligo di informare

preventivamente i docenti organizzatori insieme ai quali valuteranno se l’alunno può partecipare

all’iniziativa in serenità e in sicurezza.

Il docente di sostegno ha l’obbligo di accompagnare la classe in cui è inserito l’alunno partecipante

all’uscita.

Qualora fossero presenti due allievi disabili affidati allo stesso insegnante di sostegno, solo nel caso di

handicap non grave sarà possibile ritenere sufficiente la dichiarazione di impegno per entrambi gli alunni da

parte del predetto insegnante. In questo caso sarà possibile prevedere la presenza del genitore o di un

collaboratore scolastico, senza che si creino disservizi nella attività scolastica tradizionale.

I docenti responsabili, sentiti gli accompagnatori, devono assumere tutte le decisioni che si rendono

necessarie per garantire la sicurezza dei partecipanti (es. sospensione del viaggio, modifiche di itinerario,

rientro anticipato, ecc).

Per la realizzazione dell’iniziativa la partecipazione degli alunni appartenenti alla stessa classe o sezione

della scuola dell’infanzia non può essere inferiore al 80% del numeri complessivo degli alunni destinatari.

Gli alunni non partecipanti sono tenuti a frequentare le lezioni e saranno aggregati ad altre classi.

ARTICOLO 11 – CONCESSIONI DI LOCALI A TERZI

L’istituzione scolastica può concedere i propri locali ad associazioni, enti, organizzazioni e privati, nei

termini e alle condizioni di cui al presente regolamento. Le associazioni che intendono fare richiesta dei

suddetti locali, devono inoltrare la richiesta al DS che, in seguito alla delibera di concessione del Consiglio

di Circolo, concede i locali. I locali scolastici possono essere concessi in uso a terzi esclusivamente per

l’espletamento di attività aventi fini di promozione culturale, sociale, civile e sportivo degli utenti. Le

attività didattiche proprie della scuola hanno assoluta preminenza e priorità rispetto all’utilizzo dei

concessionari interessati.

La concessione avviene a condizione che le associazioni si assumono gli oneri relativi all’apertura ed alla

chiusura dei locali utilizzati, alla loro pulizia e sorveglianza; sono responsabili civilmente e

patrimonialmente per eventuali danni che dall’uso dei locali possono derivare a persone e cose, esonerando

il Dirigente Scolastico da ogni responsabilità per i danni succitati.

ARTICOLO 12 – DISTRIBUZIONE MATERIALE INFORMATIVO E PUBBLICITARIO

Nessun tipo di materiale informativo o di pubblicità varia potrà essere distribuito nelle classi o comunque

88

nell'area scolastica senza la preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico.

È garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale utilizzabile nel lavoro

scolastico (giornali, ecc. ...) e di quello frutto del lavoro della scuola stessa e delle classi (giornalino, mostre,

ricerche). È garantita la possibilità di informazione ai genitori da parte di Enti, Associazioni culturali, ecc.

La scuola non consentirà la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo economico e speculativo.

Il Dirigente Scolastico disciplinerà la circolazione del materiale.

Presso ogni sede scolastica è disponibile uno spazio per consentire alle Organizzazioni Sindacali di

categoria ed alle RSU di Istituto di affiggere tutto il materiale informativo consentito dalle vigenti

disposizioni.

Fatta eccezione per alcune comunicazioni di natura sindacale per il materiale propagandistico delle

Organizzazioni Sindacali medesime, il DS dovrà autorizzare – apponendo il proprio visto – la circolazione

nella scuola o l’affissione agli Albi di qualsiasi materiale informativo. Pertanto, senza il visto del DS

nessuno stampato, manifesto e locandina potrà essere distribuito o affisso negli edifici scolastici o sui

cancelli che li delimitano.

Avuto riguardo per i fini istituzionali della Scuola sarà il DS a valutare la circolazione di ogni altro

materiale informativo, escludendo comunque la divulgazione di materiale con chiara finalità pubblicitaria e

commerciale.

ARTICOLO 13 – INFORTUNI ALUNNI E PERSONALE

Copertura assicurativa

La scuola stipula annualmente una polizza assicurativa contro gli infortuni allo scopo di garantire a tutti

gli alunni ed a tutto il personale una copertura assicurativa antinfortunistica.

Il Dirigente annualmente comunica tramite avviso formale sia la quota individuale che ciascun

beneficiario deve versare sia le coperture assicurative previste dalla polizza. Delle coperture assicurative

offerte dalla polizza fruiranno solo i soggetti (alunni e personale scolastico) in regola con il versamento

della quota individuale.

I genitori degli alunni sono personalmente responsabili - sia civilmente che penalmente – dei danni che i

propri figli arrecano volontariamente ad altri alunni ovvero al personale in servizio nelle scuole

dell’Istituto.

Tutto il personale scolastico – in relazione alle funzioni che esercita e fatte salve le prescrizioni

legislative e contrattuali in materia – risponde personalmente di tutti i comportamenti (dolosi,

gravemente colposi, colposi) che arrecano danno agli alunni.

Infortuni alunni

Premesso che il dovere di vigilare costantemente sulla sicurezza e sulla incolumità degli alunni ha valore

assolutamente prioritario per i docenti e i collaboratori scolastici e che il dovere di cui si discorre non può e

non deve subire nemmeno semplici attenuazioni (né durante gli intervalli né durante gli spostamenti interni

alla scuola né tantomeno durante le visite guidate /viaggi di istruzione /uscite didattiche), nel caso in cui un

alunno dovesse subire un infortunio /incidente si attuano le procedure di seguito elencate.

1. In caso di infortunio o malessere in orario scolastico l’alunno infortunato o colto da malore deve essere

immediatamente soccorso dal docente e deve essere assistito da un adulto.

2. Nei casi di palese entità lieve dell’evento (es. piccole escoriazioni non dovute a cadute) prestare subito

i primi soccorsi all’infortunato utilizzando cassetta di pronto soccorso presente nella scuola.

3. Tranne che nei casi di palese entità lieve, l'insegnante o il personale ATA tenterà di avvertire con le

cautele dovute la famiglia (se la famiglia ritiene di far uscire anticipatamente l’alunno potrà farlo

segnalando formalmente la cosa).

4. In caso di infortunio o di malore che richieda un immediato trasporto al Pronto Soccorso il docente o

personale delegato chiamerà (tramite segreteria) l’ambulanza per il trasporto in ospedale dell’alunno e

curerà la relativa comunicazione alla famiglia.

5. Qualora i genitori dell’infortunato volessero provvedere personalmente a trasportare l’alunno c/o un

Pronto Soccorso potranno farlo firmando una apposita dichiarazione liberatoria nei confronti della

scuola.

6. In qualunque caso è sempre necessaria la stesura in giornata di immediata di relazione circostanziata

(su apposita modulistica di denuncia) da inviare al DS indicando giorno dell’accadimento e ora, attività

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in cui l’alunno era impegnato, circostanze in cui il fatto dannoso si è verificato, come e dove il docente

e/o il c.s. esercitavano la vigilanza, generalità di eventuali testimoni.

7. In caso di infortunio, i genitori sono tenuti ad accompagnare il proprio figlio al pronto soccorso

dell’ospedale, ovvero dal medico curante per i doverosi accertamenti diagnostici, ai quali dovrà seguire

l’indicazione del numero di giorni di prognosi e a consegnare in Segreteria il certificato rilasciato dal

pronto soccorso o dal medico curante nello stesso giorno in cui è avvenuto l’infortunio, o, al più tardi,

nel giorno successivo, per consentire alla scuola di ottemperare agli adempimenti del caso nei tempi

previsti dalla normativa sugli infortuni.

8. Qualora i genitori ritenessero l’infortunio di lieve entità e senza conseguenze, gli stessi sono tenuti a

consegnare in Segreteria, nei tempi previsti dal precedente punto, una dichiarazione nella quale si

sottoscrive che l’alunno, in seguito all’infortunio accaduto a scuola e segnalato dai docenti, non ha

riportato alcuna conseguenza e che, pertanto, non è stato accompagnato al pronto soccorso. Con tale

dichiarazione la famiglia solleva la scuola da ogni responsabilità connessa con l’infortunio in

questione; la scuola, per effetto della dichiarazione di cui sopra, non procederà all’istruzione delle

pratiche presso gli organismi competenti.

9. I genitori degli alunni, per poter essere tempestivamente informati circa gli incidenti/infortuni/malori

che interessano i loro figli, hanno l’obbligo di comunicare formalmente alla Segreteria tutte le

eventuali variazioni degli indirizzi e dei recapiti telefonici indicati nel modulo di iscrizione.

10. La Segreteria aprirà immediatamente il procedimento relativo alla segnalazione dell’infortunio alla

compagnia assicuratrice e – nei casi previsti dalla Legge – all’INAIL ed al locale Comando dei VV.UU.

Lo stesso Ufficio avrà cura di convocare i genitori perché prendano visione della relazione trasmessa

dai docenti e/o dai collaboratori scolastici e sottoscrivano in modo informato uno dei due moduli loro

offerti dall’impiegata.

11. Può talvolta accadere che l’alunno - durante lo svolgimento delle attività didattiche o durante gli

intervalli – si procuri accidentalmente un danno fisico (ad es. una distorsione) senza informare

dell’accaduto né il docente in servizio, né i docenti che giungono successivamente in classe, né i

collaboratori scolastici. In questi casi è ragionevole supporre che sia la famiglia dell’alunno infortunato

a raccogliere le informazioni necessarie per segnalare l’incidente alla scuola. La segnalazione detto

dovrà essere circostanziata, firmata dai genitori e consegnata c/o la Segreteria entro il giorno successivo

all’evento ovvero entro il lunedì se l’infortunio risale al venerdì. La famiglia interessata potrà

ovviamente utilizzare anche il fax o i canali postali (anche elettronici), avendo comunque cura di

indicare nella relazione tutti gli elementi di cui è a conoscenza.

Infortuni durante le visite guidate o i viaggi d'istruzione

Obblighi da parte del docente

1.Portare con sé il modello di relazione d'infortunio; prestare assistenza all'alunno; far intervenire

l'autoambulanza ove necessario o provvedere ad accompagnare l'alunno in ospedale e richiedere la

certificazione medica con prognosi.

1. Avvisare il Dirigente Scolastico o, in sua assenza, chi ne fa le veci;

2. Trasmettere con la massima urgenza e via fax all'ufficio della segreteria della scuola la relazione ed il

certificato medico con prognosi.

3. Consegnare, al rientro, in segreteria ed in originale la relazione ed il certificato medico con prognosi ed

eventuali ricevute di spese sostenute.

Infortuni personale

Il personale in servizio nella scuola ha l’obbligo di rispettare rigorosamente le prescrizioni relative alla

sicurezza e alla salute dei dipendenti e degli alunni.

Ciascun dipendente – in relazione alla funzione che svolge all’interno dell’istituzione scolastica ed avuto

riguardo per le mansioni previste dal contratto individuale di lavoro – deve attribuire un ruolo assoluto e

prioritario alla tutela della propria incolumità. Pertanto, nella progettazione e nella realizzazione di

qualunque attività, devono essere sempre valutati i rischi anche potenziali per la salvaguardia della

incolumità di tutti gli attori coinvolti.

Tutti i dipendenti della scuola sono assicurati contro gli infortuni sul lavoro nelle forme e nei modi previsti

dalle Leggi in materia e dal vigente CCNL.

Il dipendente che dovesse subire un infortunio sul lavoro ha l’obbligo di trasmettere una dettagliata

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relazione al Dirigente, indicando anche le generalità di eventuali testimoni. La relazione dovrà essere

corredata da tutta la documentazione medica disponibile, nonché dalle fatture delle spese mediche sostenute

in seguito all’infortunio. Il DSGA e gli assistenti amministrativi incaricati attiveranno nei tempi previsti

dalla legge le procedure di registrazione e di segnalazione dell’infortunio stesso.

Allorquando un dipendente subisce un infortunio durante lo svolgimento della propria attività lavorativa il

personale addetto presterà i primi soccorsi (avendo cura di non assumere iniziative che potrebbero risultare

dannose per l’infortunato) e chiederà immediatamente l’intervento per il trasporto dell’infortunato c/o una

struttura ospedaliera.

Nel caso in cui il dipendente insista per farsi trasportare in ospedale da un familiare potrà farlo solo dopo

aver sottoscritto una dichiarazione liberatoria nei confronti dell’istituzione scolastica, assumendosi ogni

responsabilità derivante dalla scelta di raggiungere il Pronto Soccorso con persone e mezzi di propria

fiducia.

Gli infortuni del personale in servizio presso le diverse sedi scolastiche devono essere quanto prima

comunicati al dirigente scolastico e/o al DSGA a cura dei docenti collaboratori/responsabili di plesso ovvero

dal personale ausiliari.

Infortuni occorsi in servizio a tutto il personale durante le visite guidate o i viaggi d'istruzione

Dare immediata notizia di qualsiasi infortunio gli accada al Dirigente Scolastico o, in sua assenza, a chi ne

fa le veci; stilare urgentemente, se ne è in grado, il rapporto sul modulo interno prima di lasciare la scuola;

se l'infortunio avviene durante le visite guidate e i viaggi d'istruzione recarsi in ospedale e richiedere la

certificazione medica con prognosi; trasmettere con la massima urgenza e via fax all'ufficio della segreteria

della scuola la relazione ed il certificato medico con prognosi; consegnare, al rientro, in segreteria ed in

originale la relazione ed il certificato medico con prognosi ed eventuali ricevute di spese sostenute.

ARTICOLO 14 – SOMMINISTRAZIONE FARMACI

Di norma, nessun operatore scolastico può somministrare farmaci agli alunni durante l’orario scolastico.

Nessun genitore deve consegnare ai propri figli farmaci da portare a scuola. Il divieto è esteso anche ai

cosiddetti “farmaci da banco”. I genitori che contravvengono a tale divieto sono responsabili di tutte le

conseguenze che possono derivare dall’uso anomalo ed incontrollato di farmaci da parte dei propri figli.

La somministrazione dei farmaci a scuola può essere consentita solo in casi di assoluta necessità e solo

qualora la somministrazione del farmaco risulti indispensabile in orario scolastico.

Previa richiesta scritta e motivata i genitori degli alunni (ovvero un parente degli stessi o anche una

persona designata dai genitori medesimi) possono chiedere al DS di entrare a scuola in orari definiti e per

un periodo breve per somministrare ai propri figli i farmaci prescritti dai medici curanti o per effettuare

medicazioni o altri interventi a supporto della salute degli alunni.

I genitori degli alunni affetti da particolari patologie croniche (es. diabete) hanno diritto a concordare con

il DS e con il Direttore del locale Distretto Sanitario il loro intervento in orario scolastico per

somministrare direttamente e personalmente al proprio figlio i farmaci “salva vita” (es. insulina). I genitori

degli alunni interessati alla problematica in oggetto, nei casi di assoluta e indispensabile necessità di

somministrazione in orario scolastico effettuabile da parte di personale non sanitario (qual è il personale

della scuola), chiedono per iscritto all’istituzione scolastica la somministrazione del farmaco, facendo

dichiarazione liberatoria nei confronti degli operatori scolastici e allegano alla domanda l’autorizzazione

del pediatra, contenente tutte le indicazioni.

I docenti ed i collaboratori scolastici che operano con gli alunni interessati riceveranno – in via riservata –

comunicazione da parte del Dirigente Scolastico circa la situazione medico-sanitaria e gli interventi che

devono essere in grado di attuare.

Anche nei casi limitati e definiti citati dal protocollo, i genitori devono formalmente sollevare il personale

scolastico da ogni responsabilità sanitaria derivante dalla somministrazione della terapia farmacologia

prevista e descritta nell’apposito modulo di richiesta.

ARTICOLO 15 – PROBLEMI IGIENICO-SANITARI

Nel caso si verificassero casi di pediculosi ed in generale in ogni situazione assimilabile per

caratteristiche, come malattie infettive di particolare gravità, parassitosi ecc., i genitori sono tenuti ad

informare la scuola affinché possano venir messe in atto le misure precauzionali necessarie. Tutte le

famiglie verranno avvisate tramite comunicazione scritta, affinché possano prendere gli opportuni

provvedimenti.

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I bambini portatori di punti di sutura devono avere la zona coperta da una medicazione protettiva.

ARTICOLO 16 – CRITERI CHE REGOLAMENTANO L’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA

Iscrizione alunni

L’iscrizione degli alunni alle prime classi vengono accettate sulla base dei criteri deliberati dal Consiglio di

Circolo nel mese di dicembre o prima dell’avvio della fase delle iscrizioni.

Formazione delle sezioni/classi

A seguito delle relative delibere del Collegio dei docenti e del Consiglio di circolo si indicano i seguenti i

criteri per la formazione delle sezioni di scuola dell’infanzia:

- non iscrizione di bimbi anticipatari se il numero degli alunni iscritti ed effettivamente frequentanti è

sufficiente a garantire la stabilità delle sezioni;

- equa distribuzione nelle sezioni degli alunni anticipatari eventualmente iscritti, per un massimo di 3 per

sezione con un totale complessivo di 25 alunni;

- inserimento dei bambini anticipatari subordinato al conseguimento da parte degli stessi della piena

autonomia nelle condotte di base (controllo sfinterico, alimentazione, uso dei servizi igienici);

- equa distribuzione nelle sezioni degli alunni di recente immigrazione, preferibilmente inseriti nelle

sezioni nelle quali non sia presente un alunno con disabilità;

- equilibrio di genere nell’assegnazione degli alunni alle sezioni;

- strutturazione di almeno 1 sezione funzionante con il tempo prolungato (40 ore) sulla base delle

richieste delle famiglie;

- strutturazione delle sezioni in base all’età degli alunni: sezioni con 3/4enni e sezioni con 4/5enni;

- assegnazione degli alunni iscritti alle sezioni tenendo conto delle indicazioni di preferenza fornite dai

genitori all’atto delle iscrizioni (fino a 3 preferenze da esprimere per i docenti e/o per compagni di

sezione).

Al fine di disporre di elementi utili alla formazione di classi prime eterogenee, la F.S. Area2 e dal Gruppo di

lavoro dalla stessa coordinato potranno elaborare una scheda-continuità per gli alunni 5enni della scuola

dell’infanzia.

Detta scheda sarà distribuita a tutte le scuole dell’infanzia del territorio, con richiesta di compilazione. Sarà

costituita da 5 aree, linguistico-espressiva, logico-matematica, affettivo-sociale, psicomotoria e socio-

culturale, ciascuna composta da parametri valutativi graduati secondo i livelli decrescenti A, B, C, D.

I criteri proposti per la formazione delle classi prime sono:

1. utilizzo della scheda-continuità e quindi del livello A, B, C, D assegnato a ciascuno alunno per

l’eterogenea strutturazione delle classi prime;

2. equa distribuzione nelle classi prime degli alunni di recente immigrazione, preferibilmente inseriti nelle

classi nelle quali non sia presente un alunno con disabilità o con DSA già certificati;

3. equilibrio di genere nell’assegnazione degli alunni alle classi;

4. strutturazione di almeno 1 classe funzionante con il tempo prolungato (40 ore) sulla base delle richieste

delle famiglie;

5. assegnazione degli alunni iscritti alle sezioni tenendo conto delle indicazioni di preferenza fornite dai

genitori all’atto delle iscrizioni (fino a 3 preferenze da esprimere per i docenti e/o per compagni di

sezione);

6. assegnazione degli alunni con disabilità o con DSA già certificati o con bisogni educativi speciali alle

classi ed ai docenti sulla base del criterio della discontinuità rispetto alla situazione delle classi di

provenienza dei docenti, ma comunque subordinatamente ad una valutazione di merito della specificità

della situazione dell’alunno e delle competenze/sensibilità dei docenti.

Alla formazione delle sezioni e delle classi prime provvederà il personale scolastico incaricato dal DS in

collaborazione con il Dirigente stesso.

Una volta formati gli elenchi delle sezioni e delle classi ed iniziate le lezioni la Scuola non effettuerà

spostamenti di alunni da una classe ad un’altra ovvero da una sezione ad un’altra, sulla base di eventuali

richieste di docenti o di genitori. In caso di segnalazione di problematiche emergenti tra alunni, genitori,

docenti, la scuola procederà a verificare dette situazioni e ad approntare le strategie didattico-educative ed

organizzative più opportune ed adeguate al fine di risolvere i problemi segnalati.

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La scuola ritiene fortemente diseducativo per gli alunni ma anche per le famiglie e per il personale docente

che le problematiche emergenti vengano risolte con il “troncamento” dei rapporti ed il cambio di classe o di

sezione invece che con la “costruzione” positiva dei rapporti educativi, didattici ed umani.

È consentito il cambio di classe e di sezione solo nel caso di spostamento dal tempo pieno (40 ore) al tempo

normale (27-25 ore) o viceversa, trattandosi di modifica sostanziale del percorso scolastico degli alunni.

Nella scuola dell’infanzia, avendo il Circolo scelto la strada della costituzione il più possibile di sezioni

omogenee per età, è consentito, previa richiesta delle famiglie, l’accorpamento ad inizio anno di gruppi

interi di alunni di pari età (5 anni o 4 anni) provenienti da 2 o 3 sezioni per formare una singola sezione

omogenea. Con la conseguenza di avviare nelle sezioni di provenienza gruppi omogenei di nuovi iscritti (3

anni).

Ingresso e uscita alunni

Gli orari di inizio e fine lezioni della scuola primaria e dell’infanzia vengono determinati annualmente dal

Dirigente Scolastico sulla base dei criteri stabiliti dal Consiglio di Circolo (art. 10, 4° comma del D.Lgs.

16.04.1994, n. 297). Gli alunni raggiungono i punti di raccolta individuati all’interno dei cortili di via

Palagano e prelevati dal docente della prima ora raggiungono le proprie aule.

Gli alunni non possono introdurre nell'edificio scolastico oggetti e materiale diverso da quello necessario

per le lezioni della giornata o comunque per il lavoro scolastico. Durante l'orario di lezione è vietato

consegnare materiale scolastico o altro, attraverso i collaboratori scolastici, su richiesta di genitori o

familiari.

L'alunno che giunge a scuola con ritardo è ammesso in classe previa compilazione da parte del genitore

/adulto accompagnatore del minore della richiesta di accesso posticipato e autorizzato dal D.S. o dal

Collaboratore vicario.

L’uscita degli alunni al termine delle lezioni non deve avvenire prima del suono della campanella; i docenti

dell’ultima ora dovranno vigilare per garantire un ordinato deflusso degli alunni dalle aule,

accompagnandoli fino alle proprie porte di uscita dell’edificio scolastico. Il docente dell’ultima ora è

responsabile della vigilanza.

Nessun alunno può lasciare la scuola prima del termine delle lezioni, eccetto il caso in cui per motivate

esigenze i genitori ne richiedano il rientro anticipato a casa, presentandosi personalmente a scuola per

prelevarlo. Gli alunni possono essere prelevati anche dalle persone delegate dai genitori e i cui nominativi

sono in possesso della scuola. I genitori, inoltre, dovranno nei limiti del possibile essere reperibili per

eventuali comunicazioni della Scuola e/o quando si verificasse la necessità di rimandare a casa l’alunno, per

improvviso malore o altre situazioni di emergenza.

L'entrata posticipata e l'uscita anticipata dalle lezioni sono autorizzate solo dal Dirigente e dai suoi delegati

e sono annotate sul registro di classe. In caso di sciopero del personale della scuola o di assemblee sindacali

o di altri particolari casi l’orario può subire modifiche o adattamenti. In taluni casi, se non esistono le

condizioni necessarie di sorveglianza e sicurezza, le lezioni possono essere anche sospese. Le variazioni di

orario o la sospensione delle lezioni vengono di norma comunicate per iscritto alle famiglie, almeno tre

giorni prima. Le famiglie sottoscrivono per presa visione le comunicazioni della scuola.

Vigilanza sugli alunni

I docenti hanno il dovere di esercitare sugli alunni una costante e rigorosa vigilanza, consapevoli delle

responsabilità civili, penali ed amministrative in cui incorrono in caso di incidenti per i quali sussista “culpa

in vigilando”

Tali responsabilità sono connesse ai seguenti momenti e situazioni:

- Il docente della prima ora deve essere in servizio 5 minuti prima del suono della campana di ingresso

degli alunni nel cortile di pertinenza. È responsabile dal momento in cui accoglie la classe dal punto di

raccolta assegnato nel cortile alla classe.

- Il docente dell’ultima ora è responsabile fino al momento in cui accompagna la classe al punto di

raccolta assegnato alla classe nel cortile, avendo cura di affidare il minore al/ai genitore/i o agli adulti

espressamente delegati.

Atteso che il cambio dell’ora deve essere il più possibile celere, la responsabilità di “culpa in vigilando”

ricade sul docente dell’ora successiva oltre i cinque minuti di ritardo.

I docenti sono responsabili della vigilanza degli alunni durante il proprio orario di servizio, compreso il

93

momento dell’intervallo, non possono abbandonare l’aula e/o lasciare gli alunni incustoditi. Se un docente

per necessità e per tempi limitati deve lasciare la classe avrà cura di affidare gli alunni alla vigilanza di un

altro docente della classe o di un collaboratore scolastico.

I docenti dovranno provvedere all’approntamento del materiale necessario per la lezione (fotocopie, sussidi,

ecc.) prima dell’inizio della lezione stessa, evitando in tal modo l’abbandono della classe. Dovrà inoltre

essere evitata la circolazione incontrollata degli alunni nella scuola.

L’uso dei servizi igienici è consentito dopo la seconda ora, salvo casi di urgenza. L’afflusso ai servizi sarà

regolato dal personale ausiliario in servizio ai vari piani. Sarà cura del docente controllare che il tempo di

permanenza fuori dall’aula non si prolunghi artificiosamente.

Gli spostamenti dalle aule di lezione ai laboratori e alla palestra devono avvenire sollecitamente, senza soste

o ritardi nei corridoi.

Intervallo

Le lezioni hanno la durata di 60 minuti, salvo diversa delibera annuale degli Organi Collegiali per ogni anno

in corso. Non è consentito alcun intervallo tra una lezione e l'altra, salvo la ricreazione. Durante la

ricreazione gli alunni possono fare merenda, mantenendo comunque comportamenti assolutamente corretti

restando in aula. Hanno l’obbligo di utilizzare ordinatamente e civilmente i servizi igienici, senza

imbrattarne né i muri né le porte con scritte di qualunque tipo. Agli studenti, inoltre, è fatto divieto di

spostarsi da un piano all’altro dell’edificio. Durante la ricreazione la vigilanza sugli alunni sarà esercitata

dal docente in servizio. I collaboratori in servizio collaborano alla vigilanza per l’uso dei bagni e per gli

spostamenti degli alunni all’interno degli spazi scolastici

Cambio dell’ora

Durante il cosiddetto “cambio dell’ora”, gli studenti devono attendere l’arrivo del docente dell’ora

successiva rimando ordinatamente ai propri posti, senza supporre che tra un’ora di lezione e l’altra ci sia un

intervallo aggiuntivo. I Docenti avranno cura di organizzare i tempi delle lezioni in modo da raggiungere

con la dovuta puntualità e rapidamente le classi in attesa. I collaboratori scolastici hanno il compito di

essere presenti nei corridoi in occasione di ogni cambio d’ora e di vigilare attentamente soprattutto le classi

che attendono un docente che deve spostarsi da un piano all’altro dell’edificio.

Vigilanza e regolamentazione del diritto di sciopero

Atteso che il diritto di sciopero è un diritto costituzionalmente garantito, il dirigente scolastico dà

tempestiva comunicazione alle famiglie, tramite avviso scritto sul diario, indicando il giorno di indizione

dello sciopero in cui non potrà essere garantita un normale svolgimento dell’attività scolastica.

I docenti e il personale non docente esprimono in anticipo eventuale adesione allo sciopero. Chi non

dichiara la volontà di scioperare o meno non è sanzionabile.

Indipendentemente dalla volontà espressa o meno il giorno dello sciopero i docenti devono attenersi alle

seguenti disposizioni:

- Chi non aderisce allo sciopero ed ha la prima ora di lezione deve essere presente a scuola cinque

minuti prima del suono della campana, così come normalmente disposto. In caso contrario viene

dichiarato scioperante.

- Chi non aderisce allo sciopero e non ha la prima ora di lezione deve comunicare la non adesione

entro e non oltre le ore 8.15. In caso contrario viene dichiarato scioperante.

- Chi sciopera deve comunicare in segreteria la propria adesione allo sciopero o non presentarsi a

scuola.

Assenze

Le assenze dalle lezioni degli alunni devono essere giustificate con l'indicazione del motivo dell'assenza da

un genitore o dalla persona che esercita la tutela. Le giustificazioni devono essere esibite all'insegnante

della prima ora di lezione, il giorno del rientro a scuola. Qualora l'assenza si sia protratta per 7 o più giorni

consecutivi compresi quelli festivi o quelli durante i quali non vi sia stata lezione, la giustificazione deve

essere accompagnata da un certificato medico che attesti che l'alunno può riprendere a frequentare le

lezioni. Nel caso di malattie infettive i genitori sono tenuti ad avvisare tempestivamente la scuola perché

provveda ad informare l’ufficio di igiene.

Qualora un alunno, dopo un'assenza, si presenti a scuola senza la giustificazione potrà essere ammesso in

classe con riserva di giustificazione. Le assenze prolungate (15 giorni circa), della cui cagione la famiglia

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non dia comunicazione, vanno notificate in presidenza a cura del docente di classe.

Gli alunni che non frequentano le lezioni e le attività didattiche per almeno i ¾ dell’orario personale

previsto (comma 1, D.L. 19/02/2004 n. 59) incorrono nella non ammissione alla classe successiva.

ARTICOLO 17 – REGOLAMENTO DI DISCIPLINA

Il regolamento di disciplina individua i comportamenti che configurano mancanze disciplinari degli alunni

con riferimento ai doveri elencati nell’art. 3 del DPR 249/98, del DM 5843/A3 del 16.10.2006, del DM 16

del 5.02.2007 e del DM 30 del 15.03.2007, al corretto svolgimento dei rapporti all’interno della comunità

scolastica e alle situazioni specifiche della scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il

relativo procedimento.

MANCANZE DISCIPLINARI

Costituiscono mancanze disciplinari i seguenti comportamenti:

1. Ritardi ripetuti, uscite anticipate frequenti.

2. Negligenza nello studio, irregolarità nello svolgimento dei compiti e mancanza dei materiali necessari.

3. Ritardo nel giustificare le assenze.

4. Abbigliamento non adeguato e poco conveniente e cura dell’igiene personale.

5. Linguaggio scorretto.

6. Danneggiamenti di arredi scolastici e delle pareti dei locali.

7. Danneggiamenti o sottrazione di oggetti ai compagni e all’Istituzione.

8. Offese ai compagni.

9. Offese al personale docente e non docente.

10. Atteggiamenti violenti o comunque aggressivi nei confronti dei compagni e degli adulti.

11. Episodi di prevaricazione nei confronti dei più piccoli o dei deboli perpetrati singolarmente o in gruppo.

12. Uso del cellulare o altri dispositivi elettronici.

I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità

ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.

ARTICOLO 18 – SICUREZZA A SCUOLA

I Docenti dovranno:

prendere visione del documento di valutazione dei rischi e del piano antinfortunistico redatto

dall’Istituto;

partecipare alle iniziative di formazione e informazione in termini di sicurezza e alle prove di

evacuazione;

osservare le disposizioni e le istruzioni impartite ai fini della prevenzione collettiva ed individuale;

fornire le necessarie istruzioni comportamentali agli alunni nella prima settimana di lezione;

utilizzare correttamente i sussidi e vietare agli alunni l’utilizzo di qualsiasi materiale di cui non si

abbia certezza di rispondenza alle norme di sicurezza;

segnalare deficienze di mezzi e dispositivi oltre che di condizioni di pericolo e di urgenza.

Collaboratori scolastici

I collaboratori scolastici si occupano della vigilanza sugli alunni nelle aule, laboratori, spazi comuni in caso

di momentanea assenza dell’insegnante. Il servizio prevede la presenza al posto di lavoro e la sorveglianza

nei locali contigui e visibili dallo stesso posto di lavoro oltre ad eventuali incarichi accessori quali: controllo

chiavi e apertura e chiusura di locali. La vigilanza prevede anche la segnalazione di atti vandalici che, se

tempestiva, può permettere di individuare i responsabili.

- I collaboratori scolastici devono concorrere con i docenti in occasione del trasferimento degli alunni

dai locali scolastici ad altre sedi anche non scolastiche, palestre, laboratori, ivi comprese le visite

guidate ed i viaggi di istruzione.

- I collaboratori scolastici offrono anche ausilio materiale agli alunni diversamente abili.

- I collaboratori scolastici si occupano dell’apertura e chiusura dei locali scolastici, dell’accesso e

movimento interno degli alunni e del pubblico.

- Compito dei collaboratori scolastici è la pulizia dei locali scolastici, degli spazi scoperti e arredi, lo

spostamento di suppellettili.

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Per una più efficiente organizzazione del servizio scolastico, i dipendenti ed utenti della Scuola secondo le

specifiche competenze, sono tenuti a:

- Seguire le disposizioni.

- Rispettare gli orari di servizio.

- Prelevare le scolaresche dal punto stabilito di raccolta.

- Far rispettare l’orario di ingresso agli alunni, segnalando gli eventuali ritardatari.

- Non consentire l’accesso e soprattutto la sosta dei genitori e accompagnatori nelle sezioni scuola

dell’infanzia) e nelle aule (scuola primaria) durante l’attività scolastica.

- Esercitare continua vigilanza nei confronti degli alunni.

- Accertarsi della presenza del personale ausiliario ai servizi igienici durante la ricreazione e

all’occorrenza.

- Non allontanarsi dal proprio luogo di lavoro senza permesso.

- Non usare e/o conservare negli armadi materiali e prodotti pericolosi per sé e per gli alunni (alcool,

taglierini, forbici, …).

- Non accumulare materiale cartaceo o comunque incendiabile.

- Svolgere attività di socializzazione nei tempi stabiliti e con modalità corrette sempre sotto vigilanza.

- Segnalare agli alunni eventuali rischi e pericoli derivanti da disfunzioni strutturali ed igieniche.

- Comunicare per iscritto in Direzione eventuali carenze strutturali ed igieniche.

- Informare gli alunni sulle fonti di pericolo e sui comportamenti scorretti.

- Portare gli alunni all’acquisizione di comportamenti corretti.

- Usare tutte le precauzioni possibili in relazione all’attività da svolgere.

- Non fumare nei locali scolastici.

Adempimenti prova di evacuazione

In vista di tutte le prove di evacuazione, in ottemperanza alle disposizioni di cui all’art.19, comma1, lettera

d) e di cui all’art. 20, comma 2, lettere a),b),h) del D.Lgs. 81/08 e s.m.i., i docenti, sono tenuti a:

1. Prendere visione del piano di evacuazione affisso in ogni aula;

2. Ricordare agli alunni le modalità di svolgimento dell’evacuazione, leggendo gli stessi, le “Norme

generali di emergenza” riportate nel piano di evacuazione affisso in aula;

3. Verificare la presenza del foglio di evacuazione nel registro di classe;

4. Verificare che si sia provveduto alla individuazione degli alunni apri-fila, chiudi-fila e degli alunni che

devono assistere coloro con difficoltà a deambulare (la designazione di questi ultimi va fatta in ogni

caso, indipendentemente dalla presenza di alunni con problemi di handicap).

Apertura cancelli per evacuazione in caso di pericolo

I cancelli della scuola sono chiusi per motivi di sicurezza durante lo svolgimento di attività di insegnamento

curricolari, extracurricolari e funzionali. In caso di pericolo i collaboratori addetti si recheranno

immediatamente al cancello per aprirlo. Anche i collaboratori del Dirigente Scolastico potranno procedere

all’apertura del cancello.

Nel caso si svolgessero attività pomeridiane, il collaboratore di turno, quando prenderà servizio, si

assicurerà di essere in possesso della chiave per eventuali necessità d’emergenza.

ARTICOLO 19 – DIVIETO DI UTILIZZARE IL CELLULARE

L’utilizzo del telefono cellulare è consentito per i docenti e per il personale ATA solamente al di fuori del

proprio orario di servizio e, in via eccezionale, all’interno della presidenza e dell’aula docenti.

Tale divieto è ribadito anche nella Nota prot.n.30 del 15.03.07 del MPI che così recita testualmente: “il

divieto di utilizzare telefoni cellulari durante lo svolgimento di attività di insegnamento-apprendimento

opera anche nei confronti del personale docente, in considerazione dei doveri derivanti dal CCNL vigente e

dalla necessità di assicurare all’interno della comunità scolastica le migliori condizioni per uno svolgimento

sereno ed efficace delle attività didattiche, unitamente all’esigenza educativa di offrire ai discenti un

modello di riferimento esemplare da parte degli adulti”.

L’uso del telefono deve essere riservato esclusivamente alle problematiche urgenti.

ARTICOLO 20 – REGOLAMENTAZIONE INGRESSO PERSONALE ESTERNO

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Durante l’orario scolastico è vietato l’ingresso all’interno dell’edificio scolastico a persone estranee non

autorizzate e ai genitori. Per comunicazioni particolarmente urgenti i Docenti possono convocare per iscritto

i genitori i quali saranno incontrati secondo accordi presi col docente nelle ore libere.

La distribuzione di ogni genere di materiale deve essere preventivamente autorizzato dal Dirigente.

Non è permesso accedere o transitare negli spazi esterni della scuola con autoveicoli o motocicli, salvo ai

mezzi autorizzati dal Dirigente Scolastico.

ARTICOLO 21 – FESTE A SCUOLA E RICREAZIONE

Per le feste di compleanno e onomastico possono essere portate a scuole torte confezionate o di pasticceria-

forneria, ma non fatte in casa.

L’intervallo deve essere svolto in un clima educativo ed utile al reintegro delle energie (mediante il gioco, la

conversazione, la consumazione di una piccola merenda). Pertanto, durante la ricreazione non sono

consigliati cibi che possono provocare appesantimenti (bibite gassate, focacce, patatine ecc.)

ARTICOLO 22 – DIVIETO DI FUMO

Ai sensi delle leggi vigenti in materia è vietato fumare nei luoghi pubblici. Diverse circolari applicative

annoverano la scuola tra i luoghi pubblici, pertanto è fatto assoluto divieto di fumare in qualsiasi locale

interno alla scuola e nelle pertinenze interne della stessa.

Il Dirigente Scolastico ha la responsabilità penale in ordine alla salute dei lavoratori e degli ambienti di

lavoro e i collaboratori designati hanno facoltà di fare contravvenzioni a chi non rispetti il divieto di fumo.

I cartelli esposti all’interno della scuola indicano gli addetti a far rispettare l’osservanza del divieto, le

indicazioni e le sanzioni economiche fissate dalla normativa vigente.

ARTICOLO 23 – ASSEMBLEE SINDACALI E SCIOPERO

- Il tema è disciplinato dal CCNL del 24/07/2003 art. 8 e dalla L. del 12/06/90 n. 146 e successive

modifiche ed integrazioni.

- Riguardo alle assemblee sindacali, i Docenti sono tenuti a darne informazione scritta alla Segreteria

entro 48 ore dalla data ed anche ai genitori degli alunni tramite avviso scritto; controlleranno

successivamente che i genitori ne abbiano preso visione ed in caso contrario affideranno il minore ad un

collega in attesa che lo stesso sia prelevato dai genitori o da un loro delegato, dopo essere contattati

telefonicamente.

I Docenti sono tenuti a prendere visione dell’indizione dell’assemblea sindacale e contemporaneamente a

dichiarare, su apposito modulo, sotto la propria responsabilità l’eventuale adesione alla stessa.

ARTICOLO 24 – REGOLAMENTO LABORATORI DI INFORMATICA

I laboratori della scuola sono patrimonio comune, pertanto il rispetto e la tutela delle attrezzature sono

condizioni indispensabili per il loro utilizzo e per mantenere l’efficienza del laboratorio stesso. Atti di

vandalismo o di sabotaggio verranno perseguiti nelle forme previste, compreso il risarcimento degli

eventuali danni arrecati.

1. Al laboratorio di informatica possono accedere classi o gruppi di alunni accompagnati dall’insegnante il

quale sovrintenderà all’accensione dei computer e al loro uso, nonché ad un corretto spegnimento delle

macchine.

2. I docenti comunicano per iscritto al docente f.s. area 2 eventuali guasti, disfunzioni, esaurimento

componenti.

3. Gli alunni sono responsabili della postazione loro assegnata

4. Ogni classe o insegnante è tenuta ad organizzare una propria sub-cartella, all’interno della cartella

principale "documenti", ove inserire i propri files.

5. Entro la fine di giugno gli insegnanti dovranno "far pulizia" nelle proprie cartelle.

6. Non si possono installare programmi, applicativi, ecc. senza un accordo preventivo con il Dirigente

scolastico.

7. Non modificare in alcun modo la configurazione dei computer e dei programmi, compreso anche il

desktop (qualsiasi variazione venga effettuata per esigenze didattiche, alla fine della lezione verrà

ripristinata la situazione di partenza)

8. Per qualsiasi danno o comunque un malfunzionamento che venisse rilevato si riterranno responsabili

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coloro che hanno utilizzato il laboratorio in orario precedente alla rilevazione del problema; costoro

saranno tenuti al risarcimento relativo e la classe non avrà accesso al laboratorio per il periodo di tempo

che si riterrà opportuno

9. L’accesso a Internet è consentito solo agli insegnanti e alle classi accompagnate e sotto la responsabilità

di un insegnante. L’uso che viene fatto di Internet deve essere esclusivamente di valenza didattica e

l’eventuale accesso deve essere espressamente segnalato sul registro del laboratorio.

10. Le stampanti saranno utilizzate solo in caso di necessità per comprovato uso didattico dai docenti, con

un numero di copie limitato e indicato nel registro

11. Lasciare il laboratorio ordinato e pulito.