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1 I. C. DON L. MILANI VIGONZA PD ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "DON LORENZO MILANI Via Roma,35 35010 - VIGONZA (PD) ! 049/8095079 - !" 049/8096010 # e-mail – [email protected] C.F. n° 92073450287 PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’ (P. A. I.) Direttiva M. 27/12/2012 e C.M. n° 8 del 6/3/2013 Elaborato in data 11.09.2015 dal gruppo di lavoro composto da: Dirigente Scolastico, G.L.I., Referenti d’Istituto per il sostegno, Referenti d’Istituto per alunni D.S.A, Referenti di Istituto per gli alunni stranieri Rivisto e deliberato in data 14 giugno 2016 dal Collegio dei Docenti P.A.I. Anno scolastico 2015/2016 PRINCIPI GENERALI L’istituzione scolastica, accogliendo le nuove direttive in materia di disabilità, predispone un piano d’intervento per favorire l’inclusione di tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali. Nel piano annuale per l’inclusività sono riassunti i principali dati inerenti la presenza di alunni per i quali si rende necessario attivare percorsi didattici personalizzati. Il Piano intende raccogliere in un quadro organico gli interventi intrapresi per affrontare le problematiche relative all’inclusione degli alunni con diverse abilità: diversabilità, disagio comportamentale, Disturbi Specifici dell'Apprendimento, svantaggio. Tali interventi coinvolgono diversi soggetti (la scuola, la famiglie, l’équipe medica, il territorio) e per questo devono essere gestiti integrando al meglio i contributi delle diverse professionalità coinvolte. In esso sono contenute le indicazioni e le richieste delle risorse umane e strumentali necessarie per realizzare le misure e i servizi di integrazione e inclusione di tutti gli studenti BES e servono per sostenerne sia i processi di apprendimento in relazione allo sviluppo delle potenzialità di ciascuno che alla riduzione degli ostacoli derivanti da condizioni di disabilità e di svantaggio. A tal fine il presente Piano intende offrire uno strumento utile per organizzare e pianificare tutte le azioni necessarie ad una didattica efficace da esplicitare nelle diverse situazioni.

PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’ (P. A. I.) Direttiva M ...icvigonza.edu.it/attachments/article/20/PAI_2015_16.pdf · Disability and Health), con lo scopo di descrivere e misurare

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I. C. DON L. MILANI VIGONZA PD

I S T I TUTO COMPRENS IVO S TATA L E " DON LORENZO M I LAN I ” ViaRoma,3535010-VIGONZA(PD)

!049/8095079-!"049/8096010#e-mail–[email protected]°92073450287

PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’ (P. A. I.)

Direttiva M. 27/12/2012 e C.M. n° 8 del 6/3/2013

Elaborato in data 11.09.2015 dal gruppo di lavoro composto da: Dirigente Scolastico, G.L.I., Referenti d’Istituto per il sostegno, Referenti d’Istituto per alunni

D.S.A, Referenti di Istituto per gli alunni stranieri

Rivisto e deliberato in data 14 giugno 2016 dal Collegio dei Docenti

P.A.I. Anno scolastico 2015/2016

PRINCIPI GENERALI

L’istituzione scolastica, accogliendo le nuove direttive in materia di disabilità, predispone un piano d’intervento per favorire l’inclusione di tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali. Nel piano annuale per l’inclusività sono riassunti i principali dati inerenti la presenza di alunni per i quali si rende necessario attivare percorsi didattici personalizzati. Il Piano intende raccogliere in un quadro organico gli interventi intrapresi per affrontare le problematiche relative all’inclusione degli alunni con diverse abilità: diversabilità, disagio comportamentale, Disturbi Specifici dell'Apprendimento, svantaggio. Tali interventi coinvolgono diversi soggetti (la scuola, la famiglie, l’équipe medica, il territorio) e per questo devono essere gestiti integrando al meglio i contributi delle diverse professionalità coinvolte. In esso sono contenute le indicazioni e le richieste delle risorse umane e strumentali necessarie per realizzare le misure e i servizi di integrazione e inclusione di tutti gli studenti BES e servono per sostenerne sia i processi di apprendimento in relazione allo sviluppo delle potenzialità di ciascuno che alla riduzione degli ostacoli derivanti da condizioni di disabilità e di svantaggio. A tal fine il presente Piano intende offrire uno strumento utile per organizzare e pianificare tutte le azioni necessarie ad una didattica efficace da esplicitare nelle diverse situazioni.

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●Inclusione, linee guida a scuola II concetto di BES (Bisogni educativi speciali) si fonda su una visione globale della persona come definito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2002). Nel 2002 l'OMS ha infatti elaborato uno strumento diagnostico definito ICF (International Classification of Function of Disability and Health), con lo scopo di descrivere e misurare il funzionamento di una persona, ovvero la sua condizione di salute attraverso un linguaggio condiviso. Il funzionamento di una persona va colto e compreso profondamente da diverse prospettive in cui ogni aspetto è interconnesso e reciprocamente causale. Quando i vari fattori (biologici, sociali, culturali) interagiscono in modo positivo è garantito il benessere del bambino; nel caso contrario potrebbero originarsi moltissime combinazioni di situazioni sfavorevoli al processo di apprendimento e alla partecipazione del soggetto alla vita sociale. L'identificazione degli alunni che manifestano difficoltà non avviene solo sulla base di un’eventuale certificazione, sebbene utile per una serie di benefici e tutele, perché rischierebbe di chiudere coloro che la possiedono in un contesto ristretto. Le istituzioni scolastiche hanno la responsabilità di attuare le strategie d'intervento che possano cogliere l'eterogeneità dei bisogni per individualizzare i diversi percorsi di apprendimento di ogni alunno. Tale visione prende in considerazione la possibilità che ogni persona, nel corso della propria vita, possa esprimere bisogni, disagi o "disabilità", anche temporanee, che necessitano di una presa in carico flessibile, integrata e dinamica. Vi è, quindi, il desiderio di garantire la piena partecipazione alla vita scolastica a tutti i soggetti, oltre che di fornire una cornice entro cui gli alunni possano essere valorizzati e forniti di uguali opportunità a scuola.

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● Quadro di sintesi delle risorse della scuola Risorse del personale: 126 alunni in primaria, sede 381 studenti, Codiverno 141, 65 docenti (35+21+9), di cui 3 docenti di ruolo in sostegno e 8 a tempo determinato, ATA 10 Aule ordinarie: 17 sede, 8 Codiverno, 7 scuola primaria. Per l’INCLUSIVITA’ la scuola ha fatto la scelta di individuare 4 Funzioni Strumentali:

a. Gestione del Piano dell’Offerta Formativa b. Funzione strumentale per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità, con difficoltà

di apprendimento e/o comportamento e interventi e servizi per integrazione alunni extracomunitari

c. Funzione strumentale sicurezza e innovazione tecnologica d. Funzione strumentale coordinamento e gestione attività relative alla continuità e

all’orientamento scolastico e professionale. Sono presenti:

- Spazi attrezzati interni alla scuola secondaria di I° (per ogni plesso): 2 Laboratori informatici, 2 aule per il sostegno/recupero, 2 aule per Ed. Artistica, 1 aula magna. - Spazi attrezzati interni alla scuola Primaria: un’aula sostegno, 3 aule L.I.M. e un’aula con un computer. Nella secondaria di I° sono presenti: in sede 1 aula informatica, 1 aula sostegno, 1 biblioteca, 1 aula magna con la L.I.M, 1 aula di arte, 1 aula laboratorio di scienze e 1 palestra, 10 classi con L.I.M; a Codiverno 1 aula informatica,1 biblioteca, 1 aula sostegno, 1 aula di arte, 1 aula di musica e la palestra comunale in uso alla scuola, sono presenti 3 aule con L.I.M. - Spazi attrezzati interni ed esterni alla scuola: Palestre della scuola e comunali. - Risorse degli enti locali: Operatori Socio Sanitari, Mediatori e Facilitatori linguistici. - Per gli stranieri la scuola si attiva con il protocollo della rete Mosaico e con la Cooperativa Sociale e-Sfaira, che è convenzionata con il Comune di Vigonza per qualità e innovazione nei servizi sociali, con cui si pianificano degli incontri annuali con mediatrice e facilitatrice. - Collaborazioni inter-istituzionali: ASL specialisti di neuropsichiatria, logopedia e assistenza sociale, specialisti privati come educatori, psicoterapeuti, psicologi.

● Organi preposti per l’inclusione L’Istituto predispone un piano di integrazione per gli alunni disabili e articola delle attività a favore di tutti gli alunni BES attuando le seguenti modalità di lavoro:

- Nomina di una funzione strumentale per il sostegno nella scuola primaria e secondaria di primo grado.

- Nomina di un gruppo di lavoro di istituto (G.L.I.) - Nomina di due referenti per gli stranieri

Gruppo di lavoro per l’inclusione La scuola istituisce il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) al fine di realizzare a pieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficoltà, come stabilito dalla D.M. 27 dicembre 2012 e dalla Legge 53/2003, attraverso la programmazione di un” Piano Annuale per l’Inclusione”. Il gruppo GLI interviene per:

- Raccolta, documentazione e coordinamento degli interventi didattico-educativi da attuare - Rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola

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- Elaborazione di una proposta di PAI (Piano Annuale per l'Inclusione) riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno). Il PAI va discusso e deliberato in collegio

- A settembre, in relazione alle risorse effettivamente assegnate alla scuola, il GLI redige un adattamento del PAI, sulla base del quale il dirigente assegna le risorse.

- Funge da interfaccia per gli operatori territoriali. - Ha lo scopo di promuove ed organizzare corsi di aggiornamento e formazione, raccogliere

materiale, monitorare lo stato generale dell’integrazione. - Elabora e propone progetti specifici per migliorare l’inclusività e l’integrazione così da

favorire gli apprendimenti degli alunni in difficoltà I Consigli di classe: Compiti e funzioni: I Consigli di classe e i team dei docenti svolgono un ruolo fondamentale per l'individuazione e la gestione dei bisogni educativi degli alunni della classe. In particolare, essi attuano le seguenti strategie:

- Rilevazione casi in cui sia necessaria e opportuna l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative (con stesura di un PDP) che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti per tutti gli alunni individuati in situazione di svantaggio scolastico.

- Produzione di attenta verbalizzazione delle considerazioni psicopedagogiche e didattiche che inducono ad individuare come BES alunni non in possesso di certificazione e definizione dei bisogni dello studente

- Definizione di interventi didattico-educativi in base ai bisogni educativi specifici di ciascun alunno con strategie e metodologie utili per la realizzazione della partecipazione degli studenti con BES al contesto di apprendimento

- Progettazione e condivisione tra docenti dei progetti personalizzati e di integrazione. - Collaborazione scuola-famiglia-specialisti Ussl e privati-territorio

Funzione strumentale per il sostegno, DSA: Compiti e funzioni:

- Rilevazione BES presenti nella scuola - Raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi - Focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di

gestione delle classi fornendo consulenza ai docenti nella stesura e realizzazione del P.E.I. e dei progetti a favore dell’inclusione degli alunni diversamente abili.

- Propone interventi a favore dell’integrazione in collaborazione con il piano di lavoro del G.L.I.

- Elabora con il G.L.I. una proposta di PAI (Piano Annuale per l'Inclusione) riferito a tutti gli alunni con BES. Rileva situazioni di disagio a livello di Istituto e segue il monitoraggio in itinere (raccolta dati P.A.I.).

- Predispone e definisce percorsi di orientamento e progetti didattico/educativi individualizzati fornendo modelli PEI, PDP, PEP e documenti di lavoro

- Tiene i rapporti tra scuola e ASL - Organizza e conduce gli incontri per gli insegnanti di sostegno e partecipa agli incontri del

GLI previsti - Propone e verifica la validità dei progetti a favore dell’integrazione. - Aggiorna la pagina del P.O.F. relativa all’area di competenza. - Redige relazione finale. - Ha lo scopo di promuove ed organizzare aggiornamento, raccogliere materiale, monitorare

lo stato generale dell’integrazione e informare sui testi e software specialistici.

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- Consiglia e fa acquistare i materiali specifici per favorire gli apprendimenti degli alunni in difficoltà.

Collegio dei Docenti: Compiti e Funzioni Su proposta del GLI, il Collegio dei Docenti:

- Nel mese di Giugno discute e delibera il PAI e verifica i risultati ottenuti. - All’inizio di ogni anno scolastico discute e delibera gli obiettivi proposti dal GLI da

perseguire e le attività da porre in essere che confluiranno nel piano annuale di inclusione. - Approva inoltre l'esplicitazione nel PTOF di un concreto impegno programmatico per

l'inclusione e per i progetti volti al miglioramento dell’integrazione ed inclusione. - Il Collegio dei Docenti si impegna ad attivare tutte le azioni didattiche e progettuali

concordate. ● Quadro di sintesi dei compiti degli insegnanti di sostegno

(Legge 517/1977 e Legge Quadro 104/92 art. 3, art.13, commi 1-3-6) SCUOLA PRIMARIA ESCUOLA SECONDARIA Compiti dell’insegnante di sostegno: azioni e interventi che i docenti di sostegno della scuola primaria e secondaria di primo grado mettono in atto:

- Prendere visione della documentazione dei casi in ingresso. - Durante i primi giorni di scuola, prendere visione dei fascicoli personali degli anni

precedenti dell’alunno affidato, richiedendoli al personale di segreteria. - All’inizio dell’anno scolastico, in accordo con i colleghi del team, occorre contattare la

famiglia, per una prima conoscenza reciproca, per uno scambio di informazioni e per conoscerne le aspettative (ricordando che il rapporto di collaborazione non sempre è un punto di partenza, più spesso deve essere conquistato, accogliendo anche quegli atteggiamenti di diffidenza che la famiglia può mettere in atto per “difendersi”).

- Tra fine settembre e il mese di ottobre stabilire un incontro di equipe con il centro di Neuropsichiatria dell’A.S.L che segue l’alunno.

- All’incontro devono partecipare l’insegnante di sostegno, almeno un docente del CdC e, se c’è ed è disponibile, l’assistente OSS.

- Gli incontri di équipe sono uno all’inizio, e uno verso la fine dell’anno scolastico. - Se l’alunno è seguito anche da altri operatori dei servizi sociali e riabilitativi pubblici o

privati, si procede allo stesso modo. - Verbalizzare tutti gli incontri con la famiglia, Neuropsichiatra, specialisti ecc…inserendone

copia nel fascicolo personale - Dopo un primo periodo di osservazione sistematica, procedere insieme ai colleghi del team

alla stesura del PDF (Profilo Dinamico Funzionale) dal quale si ricaverà la stesura del PEI (Piano Educativo Individualizzato).

- Specificare se il bambino segue la programmazione comune alla classe o una programmazione semplificata (obiettivi e/o contenuti più semplici rispetto alla programmazione della classe) o una programmazione differenziata (obiettivi e/o contenuti diversi dalla programmazione della classe).

- Concordare con i docenti curricolari obiettivi e contenuti del PEI - Entro il 30 novembre il fascicolo personale dell’alunno deve essere così compilato:

Parte prima – compilata in ogni sua parte; Parte seconda – PDF compilato in ogni sua parte; Parte terza – P.E.I. – deve contenere la rilevazione della situazione iniziale, le caratteristiche delle classe, i prospetti orari, la programmazione dei percorsi semplificati e/o individualizzati e nei casi possibili la programmazione comune alla classe, la relazione

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iniziale del colloquio con gli operatori A.S.L e/o PRIVATI ed eventualmente la relazione del primo incontro con la famiglia.

- Condividere con i colleghi delle diverse discipline la valutazione delle prove somministrate all’alunno.

- Concordare il giudizio quadrimestrale della scheda di valutazione con le insegnanti del team.

- Mantenere contatti costanti con la famiglia per informarla sull’andamento educativo- didattico dell’alunno.

- Nel corso dell’anno provvedere, se necessario, a modificare il PEI inserendo nel fascicolo i cambiamenti apportati e le relative motivazioni (le modifiche vanno concordate con le insegnanti del team).

- Completare la stesura del fascicolo personale, inserendo le parti mancanti. - Passaggio informazioni dalla scuola primaria degli alunni disabili in ingresso alla scuola

secondaria di primo grado (riferito agli insegnanti di classi quinte) - Partecipazione dove possibile a corsi di aggiornamento e formazione.

Presenza dell’Operatore socio-sanitario - Compiti Gli assistenti OSS sono assegnati alle Istituzioni scolastiche in casi particolari in aggiunta al team docente:

- Al fine di garantire il rinforzo a relazioni positive e, ove possibile, il raggiungimento dell'autonomia personale.

- Collaborare alla programmazione e all’organizzazione delle attività scolastiche in relazione alla realizzazione del progetto educativo

- Collaborare alla continuità nei percorsi didattici anche qualora l’intervento avvenga a domicilio, sempre in accordo con la famiglia, i docenti e l’Associazione e/o l’Ente di appartenenza.

STRUMENTI PER LA PROGETTAZIONE-DOCUMENTAZIONE DEI PERCORSI PER L’INCLUSIONE DEGLI STUDENTI CON BISOGNI

EDUCATIVI SPECIALI (BES) Legge Quadro n.104/92 e Legge 170 8 ottobre 2010 D.M. 12 luglio 2011 e D.M. del 27 dicembre 2012

● Sintesi delle azioni e degli interventi per una scuola inclusiva

Rapporti scuola/famiglia: - Pianificazione degli incontri-rapporti con l’attenzione alle dinamiche relazionali e alla

dimensione comunicativa tra docenti, famiglie ed alunni. - Inclusione per stranieri attraverso una sensibilizzazione al miglioramento interculturale della

società scolastica con l’attuazione di percorsi di potenziamento e recupero della lingua italiana e progetti di integrazione

- La scuola lavora e opera con un quadro chiaro delle esigenze riscontrando e distinguendo dal punto di vista quantitativo e qualitativo: 1) disturbi (manifestazioni di disagio con base clinica) 2) gravi difficoltà di apprendimento 3) ordinarie difficoltà di apprendimento da affrontare 4) svantaggi (sociali e culturali).

- Prevenzione del disagio e della dispersione scolastica con la promozione del successo formativo attraverso azioni volte all’inclusione degli alunni portatori di bisogni educativi speciali.

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- Raggiungimento del successo scolastico mediante: 1) individualizzazione dei percorsi differenziati per obiettivi comuni; 2) personalizzazione dei percorsi e obiettivi differenziati; 3) strumenti compensativi e misure dispensative utilizzati secondo una programmazione personalizzata.

- Progetti specifici organizzati dalla scuola o dall’ente locale. - Interventi organizzati e gestiti da Associazioni presenti sul territorio. - Attività /Percorsi nell’ambito territoriale. - Utilizzo di sussidi. - Scelta, reperimento e gestione di risorse specifiche sull’acquisto e fornitura di sussidi

didattici, ausili tecnologici e informatici, attrezzature e ogni altro strumento legato alle attività didattiche e laboratoriali in ambito scolastico.

- Percorso di Orientamento: la scuola secondaria di primo grado, tenuto conto degli interessi di ciascun alunno e in accordo con la famiglia, prende i contatti con le Scuole Secondarie di secondo grado che offrono progetti scolastici di accoglienza e integrazione (a partire dal terzo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado).

- Partecipazione del corpo docente a corsi di formazione ed aggiornamento sulle tecniche, metodologie e strategie per l’apprendimento e la conoscenza di nuove tecnologie utili per l’inclusione (conoscenza software didattici e loro uso, sintesi vocale e uso sussidi informatici) ai fini di valorizzare la professionalità docente e garantire la qualità dell’offerta formativa.

Informazioni generali sulle modalità di rapporto con le famiglie I genitori degli alunni BES delle classi Prime vengono convocati nelle prime settimane di scuola per una reciproca conoscenza e così agevolare l’accoglienza. I docenti e le famiglie possono richiedere un incontro in qualsiasi momento, concordandolo direttamente con gli insegnanti. ALUNNI DSA E LEGGE 104: entro novembre le famiglie vengono informate delle scelte educativo- Didattiche del team docente esplicitate dal PDP e dal PEI, attraverso la lettura ragionata del documento stesso, in modo che i genitori siano consapevoli e aggiornati sulle intenzioni educative programmate per l’anno scolastico. Durante l’anno scolastico viene chiesto e svolto almeno un altro incontro di verifica intermedia e/o finale tra scuola- famiglia-sevizio. In qualsiasi momento dell’anno le famiglie o i docenti possono richiedere gli incontri. ALUNNI L.104 come stabilito nel corso dell’anno scolastico le famiglie, i docenti, gli operatori ASL o gli specialisti privati che seguono gli studenti si incontrano almeno una volta per confrontarsi e avere uno scambio di informazioni utili per un lavoro proficuo che favorisca una crescita globale dell'’alunno in difficoltà. ALUNNI STRANIERI NEO ARRIVATI: viene seguito il Protocollo di accoglienza per l’iscrizione alla classe. Nel caso in cui la famiglia non conosca la lingua italiana viene interpellato il mediatore culturale, presente se possibile ogni qual volta ci sia la necessità. La scuola si attiva con il protocollo della rete Mosaico e con la Cooperativa Sociale e-Sfaira, che è convenzionata con il Comune di Vigonza per qualità e innovazione nei servizi sociali, con cui si pianificano degli incontri annuali con mediatrice e facilitatrice. ALUNNI SEGUITI DAI SERVIZI SOCIALI: agli incontri di equipe sono presenti le assistenti sociali e se necessario lo psicologo interessato. ALUNNI CON SPECIALI BISOGNI DI CURE FARMACOLOGICHE: La scuola rispetta la somministrazione dei farmaci, richiedendo le specifiche dichiarazioni e mantenendo un rapporto costante con i genitori. Le famiglie che hanno chiesto la somministrazione dei farmaci in orario scolastico devono presentare il certificato medico richiesto e la scuola si impegna a far rispettare il protocollo di somministrazione.

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● La documentazione A. Per gli studenti con disabilità certificata ai sensi della legge quadro 104/92 la documentazione viene raccolta nel FASCICOLO PERSONALE e comprende:

- La certificazione medica. - La Diagnosi Funzionale. - Il Profilo Dinamico Funzionale. - Il Piano Educativo Personalizzato. - La relazione di fine anno scolastico. - Altri documenti (relazioni e verbali, verifiche, copia della scheda di valutazione finale….).

Il fascicolo può essere consultato, all’interno dell’edificio scolastico da tutti gli operatori coinvolti nel processo educativo. Tutti gli operatori sono tenuti al rispetto della privacy. Il fascicolo viene consegnato in forma completa, nel passaggio agli ordini e gradi di scuola successivi, o direttamente dalla famiglia o dalla scuola previo consenso scritto della famiglia. B. Per gli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) la documentazione viene raccolta nel FASCICOLO PERSONALE e comprende:

- Diagnosi e relazione clinica del neuropsichiatra, dello psicologo esperto dell’età evolutiva - Il Piano Didattico Personalizzato

C. Per gli studenti in situazione di Svantaggio anche socio-culturale, socio-economico e linguistico, la documentazione comprende:

- Un documento accertante il parere di uno specialista in psicologia o neuropsichiatria e della famiglia in merito all’opportunità di istituire un percorso personalizzato. Il consiglio di classe ha la facoltà di decidere la stesura di un PEP anche in mancanza di documentazione medica se ritiene che l’alunno abbia un Bisogno Educativo Speciale. Ciò per evitare che si riproduca il meccanismo della certificazione e si crei una nuova tipologia di disabilità certificata permanente ma si consenta invece di riconoscere la natura del bisogno educativo rilevato dai docenti. - Piano Didattico Personalizzato e/o Piano Educativo Personalizzato

Il Piano Didattico Personalizzato Il PDP è la stesura di un progetto educativo basato sulle caratteristiche evolutive dello studente e è finalizzato ad adeguare, anche in termini temporanei, il curricolo alle esigenze formative dello studente stesso. Il PDP descrive il progetto riferito al singolo studente elaborato e concordato dal Consiglio di classe a seguito della rilevazione di bisogni educativi e formativi speciali tali da ostacolare la partecipazione e il positivo svolgimento del regolare percorso di istruzione e formazione. Tali bisogni sono definiti sulla base di:

- Una Diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento, rilasciata da un neuropsichiatria o da uno psicologo esperto dell’età evolutiva sulla base della classificazione per categorie diagnostiche prevista dall’ICD. Lo specialista o lo psicologo redige, oltre ad una diagnosi, una relazione clinica in cui sono evidenziati gli strumenti compensativi e le misure dispensative da adottare. - Individuazione da parte del Consiglio di classe, supportato dal parere della famiglia e di uno specialista in neuropsichiatria o psicologia, di situazioni di svantaggio, disagio, difficoltà di apprendimento, determinate da particolari contesti, comprendono il disturbo specifico della lettura (dislessia, problematiche nella comprensione del testo scritto), il disturbo specifico della compitazione (disortografia e disgrafia, disturbi specifici di apprendimento (DSA): sono costituiti da disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche e problematiche nella produzione del testo scritto) è talvolta associata anche al disturbo delle abilità aritmetiche (discalculia) o disturbi misti delle capacità scolastiche come definiti

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dall’ICD/ICF. Condizioni personali, sociali e ambientali. Il coinvolgimento della famiglia e di uno specialista ha lo scopo di evitare che si crei un disagio del singolo nel contesto classe / scuola, dando modo al CdC di attuare e sviluppare al meglio il percorso educativo didattico progettato collaborando assieme.

Il PDP è attivato in accordo con la famiglia e condiviso con eventuali educatori e/o operatori sanitari e socio-assistenziali. Il PDP è il progetto proposto dal Consiglio di Classe: accettandolo, i docenti, la famiglia e lo studente stesso si impegnano, ciascuno per la propria parte, nel affrontare e mettere in pratica tale percorso proposto. Durante l’anno scolastico ogni verifica ed eventuale aggiustamento degli interventi partirà da quanto condiviso ad inizio percorso e riportato nel PDP (in particolare nella relazione fra obiettivi, risultati attesi e valutazione), con la possibilità quindi di rielaborare il documento in itinere (in corso di monitoraggio dei risultati conseguiti). I Contenuti del PDP Per ciascuno studente con DSA, viene redatto il PDP che specifica le misure dispensative e gli strumenti compensativi definiti nella relazione clinica del neuropsichiatria o dello psicologo esperto dell’età evolutiva. I docenti utilizzano tali misure nell’ambito dei percorsi personalizzati attivati per lo studente con DSA. Le misure dispensative consistono nell’adozione di metodologie e di attività didattiche rapportate alle capacità individuali e all’entità del DSA e in particolare possono prevedere:

-l’esonero da specifiche modalità relative a prestazioni didattiche e formative quali la lettura ad alta voce, la scrittura veloce sotto dettatura, l’uso del vocabolario, lo studio mnemonico delle tabelline, lo studio delle lingue straniere in forma scritta, il prendere appunti, l’uso del diario, il carico dei compiti e dello studio a casa ed altre eventuali modalità; - tempi più lunghi e modalità differenziate per le verifiche scritte e orali e per lo studio rispetto ai tempi e alle modalità concessi agli altri studenti della classe; - modalità specifiche per la valutazione periodica, annuale e per quella relativa alle prove d’esame.

Gli strumenti compensativi indicano: - organizzazione delle attività didattiche adeguate al DSA dello studente e uso di metodologie, mediatori, testi e documentazione didattica idonei all’apprendimento - organizzazione delle aule con attrezzature e strumenti alternativi, informatici e tecnologici utili a facilitare l’apprendimento dello studente.

Le misure dispensative e strumenti compensativi sono garantiti anche per le verifiche ai fini della valutazione periodica, annuale e per quella relativa alle prove d’esame. Il loro utilizzo non penalizza la valutazione. La prestazione orale in alcuni casi va privilegiata e considerata anche come compensativa della prestazione scritta. Nei casi di studenti con DSA il PDP è caratterizzato dalla elevata compatibilità con il percorso regolare delle discipline ed è aggiornato sulla base dell’evoluzione nelle capacità sviluppate dello studente e nelle richieste che progressivamente il percorso regolare pone. Per ciascuno studente in situazione di svantaggio il PDP è redatto nel rispetto delle disposizioni generali sull’ordinamento dei cicli scolastici e formativi e relativi piani di studio previste dalla legge provinciale e con riferimento agli obiettivi generali del processo formativo. Il PDP prevede in particolare:

- gli obiettivi specifici di apprendimento adeguati alle effettive capacità dello studente, al fine di consentire lo sviluppo delle potenzialità e la piena partecipazione dello studente; - gli interventi volti a favorire il superamento delle situazioni di svantaggio nonché la prevenzione dell’abbandono scolastico; tali interventi potranno essere effettuati anche

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attraverso iniziative formative integrate con altre istituzioni scolastiche e in collaborazione con i servizi sociali o con le realtà educative e formative extrascolastiche presenti sul territorio.

Nei casi di studenti in situazioni di forte disagio, il PDP presenta caratteristiche di differenziazione anche consistente dal percorso regolare ed ha carattere di temporaneità. Si configura infatti come intervento specifico e limitato al periodo strettamente necessario a superare la situazione di svantaggio. Ed è opportuno prevedere azioni che consentano di recuperare i contenuti dei percorsi curricolari delle discipline proposti alla classe di appartenenza. ● La Valutazione Il consiglio di classe, relativamente ai percorsi personalizzati, definisce i criteri e i parametri che contribuiscono alla valutazione dello studente e concorda modalità che consentano di tenere conto dei risultati raggiunti dai singoli studenti anche in relazione alla loro situazione di partenza. Una adeguata comunicazione con la famiglia dello studente può favorire la comprensione dei criteri e la gestione delle aspettative in relazione agli esiti dei percorsi.

• ELEMENTI COSTITUTIVI PDP -informazioni riguardanti lo studente -bisogni formativi rilevati -condizioni facilitanti -individuazione delle risorse -verifiche, risultati attesi, valutazione.

● Informazioni generali sull’organizzazione dell’istituzione scolastica in ordine ai temi dell’inclusività I progetti per l’inclusione. Proposte La scuola dell’inclusione non si limita ad azioni mirate ai bisogni educativi speciali, ma ad iniziative che coinvolgono quotidianamente tutto il gruppo classe e che permettono agli studenti di vivere in modo concreto e quotidiano il valore dell’integrazione e dell’unicità di ciascuno. All’interno di tali attività di supporto rientra una vasta gamma di interventi e progetti stimolanti volti a garantire un ricco ampliamento dell’offerta formativa per offrire efficaci opportunità formative per ciascun alunno, come riportato qui di seguito: Attività inclusive d’Istituto Attività sportive Attività musicali Attività di espressione artistica: Arte e teatro Partecipazione a spettacoli teatrali e musicali, visite a mostre, pinacoteche e musei, gite di istruzione. Interventi della Protezione Civile Educazione alla Sicurezza Progetti di Istituto: Progetti specifici della Scuola Secondaria Progetto Star bene a scuola: “Spazio-Ascolto” Progetto “Più sport @ scuola” Progetto Biblioteca Progetto Orientamento e Continuità

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Progetti specifici della Scuola Primaria Progetto Continuità Progetto Psicomotricità Progetto Nuoto Più sport @ scuola Attività di espressione artistica: Progetto Teatro Formazione per le famiglie In accordo con il territorio e il Comune di Vigonza si promuovono dei percorsi di formazione ed informazione per i genitori.

GENITORI E FIGLI INTER-CONNESSI - Navigando insieme nella rete - Restare connessi: contatti e competenze relazionali - Generazione Z: le possibili conseguenze Psico-Biologiche - Internet e dintorni - Sicurezza nel web

INIZIATIVE a.s. 2015/2016 “Progetto – CONTINUITA’ e ORIENTAMENTO” Nella scuola Primaria e Secondaria Il nostro Istituto realizza il “Progetto Continuità”, che prende il nome di “Progetto Ponte”, con la collaborazione dei docenti della Scuola Primaria. Il progetto vede impegnati gli alunni delle classi quarte e quinte della scuola primaria del territorio e il suo intento è quello di migliorare l’autonomia ed il metodo di studio dei discenti. L’obiettivo principale che la commissione si prefigge, supportata da tutti i docenti dei due ordini di scuola, è quello di favorire il passaggio degli alunni delle classi quinte della scuola Primaria alla Scuola Secondaria di primo grado. In questo modo si cercherà di arginare gli eventuali disagi nel momento dell’ingresso alla nuova realtà scolastica. Le commissioni, attraverso le azioni previste dal “Progetto Ponte”, si attivano per evitare che la nuova situazione scolastica possa creare preoccupazioni nell’alunno. Con l’attuazione di mini-stages gli alunni delle classi quinte della scuola primaria hanno l’opportunità di assistere a lezioni didattiche e laboratori che permettono un primo approccio con la nuova realtà scolastica e con i nuovi e futuri docenti, facilitandone altresì le relazioni che permettono un più sereno passaggio al grado superiore. Sono previste attività e incontri tra Scuola dell’Infanzia e Primaria e tra Scuola Primaria e Secondaria di primo grado con giornate di visita e una giornata di scuola aperta per: -Facilitare la continuità tra i diversi ordini di scuola; -Eliminare possibili paure e/o timori legati al cambiamento; -Conoscere una nuova struttura scolastica (spazi e attività didattiche); -Consentire una scelta più consapevole per il proseguimento degli studi. L’orientamento scolastico e professionale è uno degli obiettivi assegnati alla Scuola Secondaria di primo grado. Per far sì che al termine della scuola del primo ciclo la scelta del proseguimento agli studi possa essere la più serena possibile, sia per i ragazzi che per le famiglie, gli insegnanti attuano nel corso del triennio attività con l’intento di conoscere meglio gli alunni sia dal punto di vista delle capacità, sia delle abilità. Tutto questo va a beneficio di un valido orientamento che si concretizza nel corso dell’ultimo anno con: -Informare a tutto campo gli alunni delle classi terze e le famiglie sulle offerte della Scuola Superiore -Promuovere iniziative con la collaborazione di esperti esterni per gli alunni delle classi terze e le famiglie

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-Promuovere attività di stage per gli alunni delle classi terze in collaborazione con le Scuole Superiori. -Promuovere iniziative di informazione per gli alunni in situazioni di handicap con la collaborazione del centro per l’orientamento dell’ASL. L’obiettivo principale è quello di orientare aiutando gli alunni e i genitori a scegliere in modo consapevole il proseguimento agli studi per evitare gli insuccessi. “Progetto –SPORT nella scuola Primaria” Le attività motorie della Scuola Primaria sono un arricchimento del percorso scolastico ordinario e utilizzano le collaborazioni esterne degli istruttori delle piscine comunali, degli esperti di Psicomotricità. Progetto Psicomotricità e prevenzione al disagio (Classe prima e seconda) La scuola si appoggia alla associazione culturale DIADACON O.n.l.u.s. L’attività si propone come un percorso di integrazione e complementarietà delle attività didattiche e punterà alla psicomotricità come elemento di forza per prevenire i disagi relazionali e comportamentali dei bambini, promuovendo la socializzazione e la cooperazione attraverso l’uso dei linguaggi espressivi diversi e puntando sulle particolari relazioni interpersonali che i bambini sono in grado di attivare. Obiettivi: -Favorire il percorso evolutivo e formativo globale -Facilitare la comunicazione e confermare l’autostima nelle relazioni -Valutare le risorse individuali e ricercare le potenzialità personali -Cooperare e condividere -Promuovere la socializzazione e facilitare l’inserimento -Prevenire il disagio Progetto Nuoto nella Primaria (tutte le classi) -Valutare le proprie risorse -Acquisire sicurezza personale nell’elemento acqua -Sviluppare la coordinazione motoria “Progetto – PIU’ SPORT @ SCUOLA” Nella scuola Secondaria Lo sport nella Scuola Secondaria è fonte di esperienza per i ragazzi/e, capace di costruire uno “stile di vita salutare” permanente, di favorire una maggiore integrazione sociale e una maggiore apertura ai rapporti interpersonali, di assumere ruoli e responsabilità precise. Obiettivi: -Promuovere il benessere psicofisico -Promuovere un’azione educativa e culturale della pratica motoria che diventi abitudine di vita -Riscoprire il valore educativo dello sport nei suoi aspetti motorio, socializzante e comportamentale -Favorire un corretto concetto di competizione -Favorire la partecipazione alle attività motorio-sportive di alunni non praticanti attività sportive extrascolastiche -Interiorizzare lo sport come momento positivo di aggregazione -Favorire qualsiasi attività motorio-espressiva -Promuovere attività in ambiente naturale Nella scuola Primaria

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L’esperienza sportiva del progetto “Più Sport @ Scuola” è presente anche nella scuola Primaria e durante l’anno scolastico, in periodi alternati, si operano alcuni interventi di tecnici ed esperti sportivi che conducono i bambini ad affrontare vari percorsi di stimolazione motoria. Il percorso sportivo è proposto a tutte le classi presenti. “Progetto – LABORATORIO TEATRALE” Nella Scuola Primaria Un’esperienza laboratoriale di teatro, proposta dall’associazione “Terracrea”, permette di dare un’occasione ai bambini di mettersi in gioco, sfidare i propri limiti e le paure, condividendole con altri coetanei, e cercando di superarle. Lo scopo fondamentale del progetto è quello di proporre ai ragazzi un percorso di formazione teatrale di base, che oltre a favorire e sviluppare le abilità espressive creative del singolo, offra una possibilità di vivere una esperienza significativa di relazione e collaborazione all’interno del gruppo, imparando ad utilizzare mezzi comunicativi per loro nuovi e coinvolgenti. Tra i principali obiettivi:

- riflettere sul tema dell’identità e sui talenti personali e di gruppo e alla scoperta delle proprie attitudini ed interessi. - aiutare ad esprimere e condividere idee ed emozioni stimolando l’immaginazione - favorire la riflessione sull’accettazione e l’integrazione dell’altro

“Progetto – LABORATORIO TEATRALE” Nella Scuola Secondaria L’associazione “Sbandiu”, propone un laboratorio teatrale come strumento attraverso il quale fare esperienza dell'espressione della differenza, dove la persona può “giocare la sua identità”. In esso l'apprendimento si realizza attraverso una dimensione piacevole in cui la capacità cognitiva della persona non costituisce più il canale preferenziale. Rispetto alla situazione di disabilità, coinvolge tutti coloro che vivono ed operano intorno ad essa. E' un mediatore analogico che si realizza attraverso la mediazione corporea, dando importanza all'attività motoria ed al movimento; è la forma più efficace di "inclusive education" e rappresenta un'innovazione nei processi creativi . Obiettivi: - sviluppo del movimento -annullamento della diversità -sviluppa la creatività, l’autostima e la consapevolezza del sè “Progetto – SPAZIO/ASCOLTO” Nella scuola Secondaria Lo “SPAZIO ASCOLTO” è un servizio dedicato alle problematiche relazionali degli alunni a scuola. Rappresenta il mezzo attraverso il quale la scuola apre uno spazio di ascolto, accoglienza e supporto per gli alunni (singoli o come gruppo classe). Il progetto di spazio-ascolto sottolinea un’attenzione sempre presente ai bisogni dei ragazzi, per favorirne il benessere psico-fisico. E’ in sintonia con il progetto educativo e affianca l’educazione socio-affettiva, l’accoglienza e tutte le altre attività che si attuano da anni per migliorare il clima relazionale all’interno della scuola. Anche lo spazio-ascolto è un laboratorio che agisce sul singolo (a differenza degli altri che agiscono sul gruppo) pur promuovendo apprendimenti di competenze sociali. La funzione di questo servizio è quella di dare ai ragazzi “ascolto” e “aiuto” per rielaborare le situazioni conflittuali che vivono nel quotidiano. Si configura perciò come uno dei tanti strumenti che la scuola offre per consentire ai ragazzi di vivere il tempo scolastico con serenità, un mezzo per favorire il “benessere” a scuola (condizione che facilita l’apprendimento). Obiettivi:

- Ascoltare il disagio dei ragazzi; - Aiutare il ragazzo a rielaborare il vissuto conflittuale attraverso la narrazione;

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- Guidare all'apprendimento di nuovi comportamenti per gestire situazioni difficili; - Aiutare i ragazzi a trovare nuovi punti di vista e nuove prospettive di gestione.-Essere consapevoli: osservare se stessi e riconoscere i propri sentimenti. - Stabilire rapporti interpersonali, fondati sul rispetto della persona e sul diverso. - Comunicare. Saper ascoltare e saper domandare, esporre il proprio punto di vista invece di in colare gli altri.

“Progetto – BIBLIOTECA” Nella scuola Primaria e Secondaria La Biblioteca dell’Istituto Comprensivo è costituita da due sedi, una a Vigonza e una a Codiverno. La Scuola Primaria ne gestisce una in maniera autonoma, adeguata alle proprie necessità di lavoro e in linea con quella della Scuola Secondaria. La Biblioteca, di cui la referente quest’anno sarà una docente volontaria in pensione, si propone di accrescere nei giovani l’amore per la lettura. La commissione di docenti dell’istituto che la gestisce, punta a favorire la consultazione e il prestito di libri; aggiorna lo “scaffale librario” con testi di narrativa italiana e straniera; coordina attività di ricerca e di consultazione di testi o di siti tematici; ricorda i grandi eventi storici e del Territorio; organizza attività di lettura espressiva e incontri con esperti sia rivolti agli alunni sia di formazione/aggiornamento per i docenti. Indice annualmente Concorsi interni all’Istituto e partecipa a Concorsi nazionali. La catalogazione di tutto il materiale librario è eseguita con il software ISIS/WINIRIDE. La Biblioteca collabora alla RETEBIBLIOMEDIASCUOLE di Padova. ● Incontri formativi per genitori, docenti e alunni L’Istituto Comprensivo Scolastico e l’Amministrazione Comunale hanno negli anni collaborato per promuovere molti incontri su tematiche adolescenziali e sulla problematicità genitoriale e ultimamente sui pericoli di Internet e sul cyber bullismo. Per l’anno scolastico in corso il Comune di Vigonza in accordo con l’Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani”, la Direzione Didattica e i genitori , promuove un corso formazione-informazione rivolto ai genitori dal titolo “GENITORI E FIGLI INTER-CONNESSI” che si svilupperà in 3 incontri. Tali incontri saranno tenuti da un pedagogista facente parte del GRUEMP di Padova, 2 psicologhe, psicoterapeute e formatrici dell’Associazione “GENITORI ATTENTI!” All’ultimo incontro i relatori saranno un Consulente della Privacy di geminiconsult.it e il Comandante della stazione dei Carabinieri di Pionca.

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possibili conseguenze Psico-Biologiche - 24/11 Internet e dintorni e Sicurezza nel web

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TABELLA RIASSUNTIVA DEI DATI ●Rilevazione dei BES presenti:

• disabilità certificate Legge 104/92 _ disabilità certificate L.104/92 con DPCM 185/2006 art. 3, commi 1 e 3 _ minorati vista _ minorati udito _ Psicofisici

21 2 1 18

• disturbi evolutivi specifici (Legge 170/2010-DM 5669/2011-Linee guida 12-07-2011) _ DSA _ ADHD/DOP _ Borderline cognitivo _ Difficoltà di Apprendimento _ Gifted

57

39 4 2 10 2

• svantaggio (indicare il disagio prevalente) _ Socio-economico _ Linguistico-culturale _ Disagio comportamentale/relazionale Totali 15 % su popolazione scolastica

5 10 6

97

_ Presenze alunni stranieri _ Primaria _Secondaria (52 sede+19 Codiverno)

26 71

N° PEI redatti dai GLHO

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N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria

47

N° di PEP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria * 31 • Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in Insegnanti di sostegno 11 docenti (3 in ruolo e 8 a tempo determinato)

Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

Si

Si

AEC (Assistenti Educativi del Comune o O.S.S) 1 Mediatrice 1 Facilitatrice

AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo

Si

16

1 OSS Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

No

Assistenti alla comunicazione

Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

No

No Funzioni strumentali/coordinamento Handicap e integrazione 1 (per plesso) Si Referenti di Istituto (sostegno, DSA, BES)

Referente DSA (1 per plesso) Si

ALTRO……. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Coordinatori di classe e simili Partecipazione a GLI

Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro:

Si

Si

Si

Si

Docenti con specifica formazione Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro:

Si

Si

Si

Si

Altri docenti Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

Si

Si

Si

Si

Coinvolgimento personale ATA Assistenza alunni disabili

Progetti di inclusione / laboratori integrati

Si

No

17

Altro:

Coinvolgimento famiglie Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva Coinvolgimento in progetti d’inclusione Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante

Si

No

No

Rapporti con servizi socio-sanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza

Accordi di programma / protocolli d’intesa formalizzati sulla disabilità Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili Procedure condivise di intervento sulla disabilità Procedure condivise di intervento su disagio e simili Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola

Si

Si

Si

Si

Si

No

Rapporti con CTI Scambi di informazioni e di materiali Raccordi con CTI e reti di scuole

Si

Si Rapporti con enti private sociali e volontariato

Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Progetti a livello di reti di scuole

No

Si

No

Formazione Docenti Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva Didattica interculturale / italiano L2 Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)

Si

Si

Si

Si

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Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…) Didattica sulle nuove tecnologie per l’inclusività

Si

Si

PUNTI DI FORZA e CRITICITA’ RILEVATI* 0 1 2 3 4 *0 per niente; 1 poco; 2 abbastanza; 3 molto; 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo X Possibilità di accedere / strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

X

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive X Organico di sostegno in rapporto agli alunni diversamente abili X Organico assistenti comunali in rapporto agli alunni d. a. X Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola in base alle risorse

X

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

X

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi

X

Valorizzazione delle risorse esistenti X Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

X

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento

X

Collaborazione offerta dai servizi sociosanitari territoriali

X

Attività di coordinamento del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (G.L.I.)

X

Punteggio totale registrato: 23 Livello di inclusività della scuola 0 – 15 = inadeguato 16 – 20 = da migliorare 20 – 30 = sufficiente adeguato 31 – 44 = buono 45 – 52 = eccellente

23

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● COSA MIGLIORARE Per gli alunni stranieri Nomina di una figura di funzione Strumentale Intercultura che cura il raccordo tra le diverse realtà del territorio e i rapporti con le Amministrazioni locali e le Agenzie del Territorio. Per seguire e coordinare le attività di recupero di italiano L2, la referente avrebbe lo scopo di regolare le attività laboratoriali legate agli alunni stranieri e alla vita della scuola e di curare i rapporti con i mediatori culturali e i facilitatori dell’apprendimento. Per gli alunni la referente dovrebbe occuparsi di effettuare delle rilevazioni all’inizio dell’anno scolastico, allo scopo di formulare gruppi di livello per le attività laboratoriali di lingua italiana (in alcune annualità è stato fatto). Bisognerebbe anche aggiornare e integrare il materiale a disposizione della scuola da impiegare nel processo di alfabetizzazione degli alunni stranieri (video, pc, testi). Per gli alunni H, DSA, BES -Per gli studenti con particolari bisogni educativi, sono previsi incontri con la psicologa e l’assistente sociale del Distretto Sanitario, con frequenza triennale per le valutazioni. L’I.C. nelle persone dei docenti di sostegno, ha avuto spesso necessità di rapportarsi all’ULSS. Durante l’anno si sono evidenziate difficoltà nel contattare gli uffici dei Servizi, dunque sarebbe auspicabile la ricerca di una maggior facilità di contatto con gli specialisti del Servizio Sanitario Locale che hanno in carico i ragazzi. Una maggior disponibilità e collaborazione con le realtà distrettuali dell’ULSS risulta fondamentale per i docenti, che sentono indispensabile la collaborazione con gli specialisti referenti. Le difficoltà interne all’organizzazione dei Servizi, dovute a cambiamenti di responsabilità, a sostituzione di personale, o a tagli di risorse, non dovrebbero inficiare sullo svolgimento delle buone prassi della scuola, alla quale è d’obbligo assicurare una continua linea di comunicazione. -I rappresentanti dei genitori dovrebbero essere coinvolti come componente del Consiglio d’Istituto quando si approva il PTOF, dove sono esplicitate tutte le scelte educative, i progetti, i rapporti con le famiglie, la valutazione. - In collaborazione con il Comune è in atto una proposta di istituzione di uno sportello di accoglienza e supporto per i genitori degli alunni DSA, come da accordi con l’assessore Pinton. Si auspica di ricevere a breve una risposta. -La necessità di organizzare attività di recupero disciplinare facoltative che coinvolgono gli studenti in difficoltà, è sempre più sentita sia tra gli alunni e le loro famiglie che dai docenti. Risorse strumentali La scuola si è dotata di alcune attrezzature e ausili informatici di supporto agli alunni quali la lavagna interattiva multimediale che però non risulta presente in tutte le aule. Mancano alcuni strumenti informatici per la scuola primaria e soprattutto software didattici e applicazioni che siano adeguati ai bisogni specifici di apprendimento degli alunni BES. Risultano essere presenti 1 programma di sintesi vocale Alfa Reader, nessun programma per la discalculia per gli alunni DSA, programmi per ADHD, perciò sentiamo la necessità di avere a disposizione del materiale informatico specifico per alunni BES. Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno 2016/2017 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo • Prevedere metodologie d’insegnamento e materiale didattico calibrato alle effettive potenzialità

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(punti di forza) dell’alunno in modo da favorire la sua inclusività e contemporaneamente quella della classe. Promuovere l’apprendimento per piccoli gruppi per favorire la cooperazione tra pari. ● Per una buona inclusione degli alunni BES, sarebbe necessario stilare e realizzare un progetto che, tenendo conto di tutte le risorse presenti (docenti curricolari e non), possa supportare gli alunni H in situazioni particolari. Si propone quindi la creazione di un Protocollo pianificato per le sostituzioni e deliberato dal Collegio Docenti, che serva a coprire le assenze temporanee degli insegnanti di sostegno, in modo che il percorso di inclusione non risenta della mancanza dell’insegnante stesso, ma diventi una responsabilità condivisa da tutto il corpo docente per una serenità inclusiva del contesto scolastico sia in termini di didattica che di sicurezza. Finalità del Progetto: consapevolezza che tutti gli insegnanti concorrono alla condivisione delle responsabilità nel contesto scolastico. • Maggiori possibilità di comunicare con gli specialisti ASL, consapevoli che le riunioni saranno ridotte. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti. • Si propone la partecipazione attiva a corsi di formazione e aggiornamento che diano agli insegnanti veri spunti e strumenti da utilizzare nelle attività scolastiche quotidiane. Lo scopo è quello di promuovere modalità di formazione affidate alla partecipazione dei docenti, coinvolti non come semplici destinatari, ma come professionisti che riflettono e attivano modalità didattiche orientate all’integrazione efficace nello svolgimento della pratica quotidiana. • Strutturare progetti di formazione sufficientemente incentivanti. • Strutturare l’attuazione di interventi di formazione su:

- metodologie didattiche e pedagogia inclusiva - strumenti compensativi e dispensativi per l'inclusione - nuove tecnologie didattiche per l'inclusione - le norme a favore dell'inclusione - strumenti di osservazione per l'individuazione dei bisogni - gruppo dei pari e apprendimento cooperativo come strategia compensativa per i BES.

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive • Verificare e valutare gli obiettivi raggiunti dal singolo alunno considerando le abilità in ingresso e le conquiste ottenute in itinere e finali • Adottare sistemi di valutazione programmati e condivisi in modo verticale ed orizzontale ● Per non disattendere gli obiettivi dell’apprendimento e della condivisione e dell’inclusione, è indispensabile che la programmazione delle attività sia realizzata da tutti i docenti curricolari, i quali, insieme all’insegnante per le attività di sostegno definiscono gli obiettivi di apprendimento sia per gli alunni con disabilità, sia per gli alunni BES in correlazione con quelli previsti per l’intera classe. ● Orientare la progettualità didattica all’inclusione con l’adozione di strategie e metodologie adatte, quali l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring, l’apprendimento per scoperta, la suddivisione del tempo in tempi, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici. ● La necessità che i docenti predispongano i documenti per lo studio o per i compiti a casa in formato elettronico, affinché essi possano risultare facilmente accessibili agli alunni che utilizzano ausili e computer per svolgere le proprie attività di apprendimento. A questo riguardo risulta utile una diffusa conoscenza delle nuove tecnologie per l'integrazione scolastica, anche in

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vista delle potenzialità aperte dal libro di testo in formato elettronico. Organizzazione dei diversi tipi di metodologie di sostegno presenti all’interno della scuola • Anche per il prossimo anno si prevede di lavorare: per piccoli gruppi (omogenei ed eterogenei), per progetti. Finalità inclusione, recupero difficoltà, valorizzazione eccellenze • Gli assistenti alla comunicazione dovrebbero favorire interventi educativi in favore dell’alunno con disabilità psico-fisica e svantaggi socio-economici, interventi che favoriscono l’autonomia, in classe o in altre sedi dell’istituto unitamente al docente in servizio in contemporanea e al docente di sostegno. ● Proporre e organizzare le azioni attraverso metodologie funzionali all'inclusione, al successo della persona anche attraverso:

- Attività laboratoriali (learning by doing) - Attività per piccolo gruppi (cooperative learning) - Tutoring - Attività individualizzata (mastery learning).

● Proporre corsi di alfabetizzazione di italiano L2 • Maggiore raccordo attraverso incontri programmati • Maggiore raccordo con la figura strumentale Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative • Il ruolo delle famiglie è di partecipazione e di condivisione del percorso di inclusione previsto insieme con la scuola, GLI, Cons. di Istituto • E’ importante il coinvolgimento delle strutture presenti nella comunità e di cui gli alunni sufruiscono • Possibilità di strutturare percorsi formativi con enti territoriali • Sistematizzare le comunicazioni con le famiglie in vista anche delle diversità socio linguistiche attraverso interventi di mediazione culturale. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi In base alle situazioni di disagio e sulle effettive capacità degli studenti con bisogni educativi speciali, viene elaborato il modello PDP (PEI nel caso di alunni con disabilità – BES) e PEP per alunni stranieri e con svantaggi senza diagnosi, dove vengono individuati gli obiettivi specifici d’apprendimento, le strategie e le attività educativo/didattiche, le iniziative formative integrate tra istituzioni scolastiche e realtà socio/assistenziali o educative territoriali, le modalità di verifica e valutazione. Per ogni soggetto si dovrà provvedere a costruire un percorso finalizzato a:

- rispondere ai bisogni di individuali - monitorare la crescita della persona ed il successo delle azioni - monitorare l'intero percorso - favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità-identità.

• Confermare i punti già presenti del curricolo inerenti l’inclusione • Ampliare tale curricolo con esperienze legate al territorio Valorizzazione delle risorse esistenti • Valorizzare la risorsa “alunni” attraverso l’apprendimento cooperativo per piccoli gruppi, per mezzo del tutoraggio tra pari

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• Valorizzare gli spazi, le strutture, i materiali e la presenza vicina di un altro ordine di scuola per lavorare sulla continuità, sull’inclusione. ● La condivisione e trasmissione di informazioni tra i docenti presenti all’interno dell’istituzione scolastica, per quanto riguarda le competenze acquisite in corsi specifici di formazione frequentati da alcuni degli insegnanti, tramite la partecipazione a degli incontri precedentemente concordati. Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione ● L’assegnazione di docenti da utilizzare nella realizzazione dei progetti di inclusione e personalizzazione degli apprendimenti ● Il finanziamento di corsi di formazione sulla didattica inclusiva, in modo da ottimizzare gli interventi di ricaduta su tutti gli alunni ● L’assegnazione di un organico di sostegno adeguato alle reali necessità per gli alunni con disabilità, visto il numero e le diverse problematicità di cui i soggetti sono portatori nonchè le proposte didattico-formative per l'inclusione che devono essere proposte e messe in atto, si ritiene necessaria la presenza di risorse aggiuntive. ● L’assegnazione di educatori dell’assistenza specialistica per gli alunni con disabilità dal primo periodo dell’anno scolastico ●L’assegnazione di assistenti alla comunicazione per gli alunni con disabilità sensoriale dal primo periodo dell’anno scolastico ● L’incremento di risorse umane per favorire la promozione del successo formativo per alunni stranieri e per corsi di alfabetizzazione ● Risorse umane per l’organizzazione e la gestione di laboratori informatici, nonché l’incremento di risorse tecnologiche in dotazione alla singole classi, specialmente dove sono indispensabili strumenti compensativi ● Risorse specifiche per l’inserimento e l’integrazione degli alunni stranieri e l’organizzazione di laboratori linguistici ● Risorse per la mediazione linguistico culturale e traduzione di documenti nelle lingue comunitarie ed extracomunitarie ● Definizione di nuove intese con i servizi socio-sanitari ● Costituzione di reti di scuole in tema di inclusività ● Individuazione figura strumentale per l’intercultura e gli stranieri ● Acquisizione di materiale specifico per l’inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. ● Incremento degli incontri tra insegnati di tutti gli ambiti disciplinari per promuovere una vera continuità tra i diversi ordini di scuola ● Sviluppo di un percorso di continuità con valutazione e attività programmate che si traduce nel sostenere l'alunno nella crescita personale e formativa. L'obiettivo prioritario che sostiene l'intera progettazione è permettere alle persone di "sviluppare un proprio progetto di vita futura". RICHIESTE �Proposta di assegnazione di organico funzionale e di sostegno I docenti dell’Istituto comprendono e fanno propri i principi che si evincono dal documento ministeriale sull’inclusività e i bisogni educativi speciali, ma lamentano una reale difficoltà a mettere in atto in concreto gli interventi opportuni, data l’eterogeneità delle classi dal punto di

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vista degli apprendimenti e delle problematiche socio familiari. Una difficoltà che risulterebbe minore con una presenza di organico funzionale per garantire un ulteriore potenziamento ed integrazione nelle attività scolastiche. Si evidenzia inoltre la necessità per gli alunni gravi L. 104/92 di poter fruire di più ore della presenza dell’insegnante di sostegno. �Proposta per altre risorse specifiche (assistenti-educatrici-mediatrici-facilitatrici) Inoltre, l’immigrazione da aree geograficamente lontane e diverse per culture e tradizioni, pur essendo un arricchimento a livello umano (nella conoscenza delle ALTERITA’), rappresenta comunque una sfida costante all’efficacia delle proposte didattiche quotidiane dei docenti e questa sfida deve essere supportata da altre risorse quali la presenza di facilitatori, mediatori e assistenti alla inter-cultura. Il Dirigente Scolastico e il Collegio dei Docenti Approvato il 14 giugno 2016