Upload
leiko
View
45
Download
0
Embed Size (px)
DESCRIPTION
Per un’introduzione al corso. Fondamenti e didattica della geografia vuol dire 3 cose: Saremo veloci perché 20 ore sono troppo poche Cercheremo di affrontare i concetti chiave Affronteremo molti più concetti di quelli che voi utilizzerete in classe. Indice del corso. - PowerPoint PPT Presentation
Citation preview
Per un’introduzione al corso
Fondamenti e didattica della geografia vuol dire 3 cose:
• Saremo veloci perché 20 ore sono troppo poche
•Cercheremo di affrontare i concetti chiave
•Affronteremo molti più concetti di quelli che voi utilizzerete in classe
Indice del corso
•Introduzione e concetti chiave
•La città
•La geografia del movimento e i flussi
•La geografia della popolazione
•La questione ambientale
•Il clima
•Normativa vigente e didattica della geografia
•Metodo e didattica della geografia
•Dentro e fuori la scuola
Struttura e bibliografia del corso
Struttura: venti ore frontali divise per aree tematiche
Bibliografia:•Manzi, E. (2001) Le ali della farfalla, Loffredo, Napoli
•Schmidt di Friedberg, M. (2005) Insegnare la geografia, monti fiumi, capitale e che altro? Guerini, Milano (Solo introduzione, II e III parte)
…geografia…
Lo studio geografico è un’operazione di lettura e ri-scrittura
Per questo motivo necessita di una grammatica PRECISA
L’oggetto di questo studio è la COMPLESSITA’
La grammatica – i concetti base
Se la geografia è una scrittura allora bisogna intendersi sulla sua grammatica.
…per una sintesi…
Alcuni termini devono essere chiariti:
•Spazio-territorio
•Carta
•Scala
•Regione
•Ambiente
•Paesaggio
Spazio-territorio
Spesso sono usati come sinonimi.
Rappresentano la cellula elementare dell’analisi spaziale.
Sempre usando la metafora della scrittura: lo spazio e il territorio sono il “foglio”.
Hanno due accezioni distinte (Vallega, 1995)
Territorio: usiamo il termine territorio quando ci riferiamo a una determinata porzione della superficie del pianeta considerata nella sua concretezza, cioè in
base agli elementi fisici da cui è composta e agli elementi umani che ne formano l’organizzazione
Spazio: implica una dose di astrattezza, nel fuoco dell’attenzione non ci sono fattezze concrete, ma
soltanto superfici, distanze. Con spazio di mercato ad esempio viene intesa l’area in cui è venduta una certa
produzione.
Carta
Attenzione: non useremo mai il termine cartina. La cartina serve per avvolgere le caramelle
Strumento 2: la carta è lo strumento migliore per rappresentare i rapporti di spazialità tra i
fenomeni geografici
Strumento 1: la carta è lo strumento base per fornire informazioni su un territorio
Didattica 1: l’obiettivo nella Scuola Primaria è apprenderne i rudimenti
Didattica 2: è un percorso arduo meglio procedere a tappe (vedi lezione metodo-
didattica)
Carta
La carta geografica è una porzione in piano, ridotta, approssimata e simbolica di una parte o
di tutta la superficie terrestre.
Approssimata perché rappresenta in piano un solido sferico (per la precisione elissoide)
Ridotta perché le carte rappresentano il mondo in scala, cioè riducendone, per ovvi motivi, le
dimensioni
Simbolica perché utilizza simboli per la rappresentazione della realtà. La carta è un
simbolo essa stessa.
Carta
Tale definizione ci porta a formulare due importanti considerazioni di carattere generale e
didattico
La carta non è la realtà. E’ una rappresentazione e come tale dipende dalla scelta di cosa e come
rappresentare
La dimensione simbolica presuppone delle capacità che non appartengono al bambino al
momento del suo ingresso nella Scuola Primaria
Le proiezioni
Il problema fondamentale della costruzione della carta è che la superficie terrestre è curva. Per ovviare esistono delle procedure matematiche
chiamate proiezioni.
Esistono molti differenti tipi di proiezione, noi ci limitiamo a definirne due macro-categorie
Isogone: mantengono inalterati gli angoli, riproducono in modo inalterato le forme dei
continenti ma ne stravolgono le superfici
Equivalenti: mantengono inalterato il rapporto tra superficie degli oggetti reali e superficie della
loro rappresentazione
La scala
Rapporto tra le distanze misurate sulla carta e le distanze misurate sul terreno, si esprime con una
frazione es: scala 1:25000
Scala cartografica: vedi sopra
Scala geografica: il livello spaziale e temporale di analisi che si sceglie di adottare, esempio scala
locale o nazionale
La scala
E’ un concetto fondamentale sia per la rappresentazione sia per lo studio del territorio
N.B. 1. scala cartografica: a grande scala 1:10.000 a piccola scala 1: 5.000.000, cioè più è
grande il denominatore più è ridotta la scala
N.B. 2. la scelta della scala dipende dall’obiettivo che si vuole raggiungere
La regione
Si tratta di un concetto ingannevole. Pare semplice ma è molto complesso.
“La regione è la porzione di spazio terrestre che si distingue dalle altre per le sue caratteristiche intrinseche” (Toschi, 1972). Deve esistere cioè
una costante comune tra queste caratteristiche, costante che non è possibile riconoscere
all’esterno della regione
La regione: cosa ricordare…
La regione è una classificazione applicabile a vari livelli
Regione geografica non è sinonimo di regione amministrativa
La regione: una classificazione
Regione naturale: classificata in base alle caratteristiche omogenee delle sue componenti naturali (morfologia, biomi, clima…) (la regione
alpina)
Regione amministrativa: classificata in base alla validità di una norma sul territorio (la Lombardia)
Regione funzionale: classificata in base alla forza di attrazione esercitata da alcuni fenomeni
geografici polarizzanti (la città-regione)
Regione sistemica: classificata in base alle relazioni esistenti tra tutti gli elementi geografici
(la regione mediterranea)
La regione: due concetti…
Regionalizzare: riconoscere un territorio in base alle sue divisioni regionali e studiarlo di
conseguenza
Il confine: è una convenzione, è permeabile e non è statico
Ambiente
La geografia utilizza il termine ambiente in chiave trans-disciplinare (amb. sociale, biologico,
relazionale, economico)
“L'ambiente di fatto rappresenta il sistema di interazioni che sinergicamente intervengono tra gli esseri viventi ed il mondo inorganico,
è quindi un'entità dinamica, in continua - poco prevedibile – evoluzione” (Camuffo, 2006)
Il concetto fondamentale da ricordare è che l’ambiente è rappresentato dall’insieme delle relazioni esistenti tra le componenti biotiche e abiotiche di un territorio. Tutte le relazioni, i
cambiamenti di stato, le dinamiche concausali.
Paesaggio
Finale, perché?
Perché è l’unico concetto per il quale non vi propongo una definizione ma cerco solo di
mettere in crisi le vostre certezze
Primo: il paesaggio è il prodotto della storia sul territorio, è un concetto dinamico MA NON SOLO
Secondo: il paesaggio è un oggetto che viene percepito da un soggetto. Senza la percezione
non c’è paesaggio MA NON SOLO
Paesaggio
Terzo: la percezione non è sinonimo di vista. Esistono vari tipi di percezione e dunque di
paesaggio per uno stesso territorio. Si parla di paesaggio sonoro, di paesaggio del gusto MA
NON SOLO
Quinto: tale rappresentazione dipende dalla cultura che la produce, dunque il paesaggio è riconosciuto in modo diverso a seconda della
cultura da cui è stato prodotto
Quarto: la percezione non basta, perché il paesaggio è anche rappresentazione. Cioè
racconto del rapporto tra storia e territorio. Ad esempio l’idea di paesaggio in Europa è nata
dalla pittura vedutista (Canaletto) e romantica MA NON SOLO
Paesaggio
Dunque quando sentite parlare di:
•Paesaggio ecologico
•Paesaggio comportamentale o umano
•Paesaggio storico
È un prodotto culturalmente determinato, percepito da un “punto di vista” specifico, delle evoluzioni storiche susseguitesi su un
territorio
Tenete presente tutto quello che vi ho detto che si riassume in una formula (un tentativo) del
tipo: