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PATRIZIA CAPUA Napoli A lla manifestazione dell’Ance che si è svolta a Roma il primo dicembre per denunciare lo stato comatoso dell’edilizia, Silvio Sarno era in prima fila. Irpino di Atripalda, 36 anni, per cinque presi- dente di Confindustria Avellino, era lì come amministratore unico della Calcestruzzi Irpini, imprenditore di terza generazione, e da presidente nazionale dell’Atecap, l’associazio- ne che raggruppa i produttori di cal- cestruzzi preconfezionati, con 250 imprese e 800 impianti. Dal suo os- servatorio Sarno fa i conti con la cri- si che negli ultimi tre anni ha colpi- to l’industria del mattone, con cali produttivi rispettivamente dell’8, del 15 e del 7%, e 250 mila occupati in meno rispetto al 2009. Il settore dei calcestruzzi se la sta passando male ed è minacciato da più fronti. «Con la crisi come è ovvio tutto è peggiorato e anche in ma- niera veloce e drastica - dice l’im- prenditore avellinese - Le opere pubbliche si sono fermate così pu- re l’edilizia abitativa e il governo non ha sostenuto la domanda. La gente ha meno soldi, le famiglie non possono più accedere a un mutuo, si costruiscono meno case per evi- tare l’invenduto e il calcestruzzo, che è il primo materiale utilizzato, sta scontando una flessione di fat- turato. Dal 2008 tutto il settore è passato da 4,3 a 3,3 miliardi: in tre anni abbiamo perso un miliar- do secco. Noi operatori per- diamo lavoro, capacità di fattu- rare e di pro- grammare, e sia- mo costretti a ri- durre gli addetti. Noi soffriamo ma peggiore è la situazione dei più de- boli». Alla crisi si aggiunge la concor- renza sleale. Sarno afferma che «le difficoltà a vendere bene il prodot- to dipendono dagli scarsi o inesi- stenti controlli che nei cantieri spettano ai direttori dei lavori. Noi forniamo un semilavorato per l’edi- lizia. Produttori arrivisti, meno eti- ci riescono a fornire un prodotto so- lo "sulla carta": simile, ma a prezzi molto più bassi. Un malcostume che va assolutamente contrastato. Da presidente dell’Atecap sto lavo- rando su questo con il Consiglio Su- periore dei Lavori Pubblici, con il pieno sostegno del presidente Francesco Karrer, perché i control- li ci siano e vengano resi istituzio- nali». Sulla congiuntura, uno studio prima del 2012. «Purtroppo - ragio- na Sarno - l’imprenditore poco può fare perché la domanda di calce- struzzo è direttamente proporzio- nale ai cantieri che si aprono. La pri- ma misura anticiclica da attuare è lo sblocco delle opere pubbliche. Il governo avrebbe lo strumento: sa- rebbe sufficiente che nel tagliare la spesa pubblica improduttiva ne de- stinasse buona parte al completa- mento di opere in itinere, privile- giando quelle che hanno un'utilità come hanno suggerito Emma Mar- cegaglia e Paolo Buzzetti presiden- te Ance. LAvori come il Mose, il pon- te sullo Stretto - se mai si farà assor- birà tanto calcestruzzo, oltrechè tantissimo acciaio - le varianti di va- lico, la Brebemi, insomma tutte le opere della cosidetta Legge obietti- vo, che darebbero ossigeno al setto- la ripresa». E affiora sempre la pessima fama del comparto dei calcestruzzi per le infiltrazioni malavitose. «Non è una favoletta, diciamocelo - è pronto a riconoscere il presidente dell’Ate- cap - Ed emerge da un mucchio di inchieste giudiziarie». Da dove ha origine? «Il problema è atavico - spiega Silvio Sarno - Il calcestruzzo è la fornitura che entra per prima nei cantieri. Ci sono barriere troppo basse in partenza, basta avere un impianto di betonaggio e qualche centinaio di migliaio di euro, e con mezzo milione di investimenti si riesce a entrare nel settore come se fosse un’attività commerciale, mentre è una vera e propria indu- stria. Di conseguenza ci sono tanti imprenditori vessati dalla malavita e la malavita stessa che si fa impre- sa». La Calcestruzzi Irpini nasce 60 anni fa quando Silvio, il nonno di cui Sarno porta il nome, inizia con pochi mezzi l’attività di costruttore e acquista un pezzo di terra a Mac- chia di Merole, tra i monti di Salza Irpina, che si rivela un giacimento calcareo di illimitata disponibilità. Oggi l’holding può contare su circa 220 mila metri quadri autorizzati al- l’estrazione, con impianti ad Avelli- no e Solofra e un’impresa di costru- zioni. Per il 2010 il fatturato provvi- sorio si aggira sui 18 milioni di euro, contro i quasi 23 dell’anno scorso e i 25 del 2008. «La nostra è un’azien- da grande della provincia di Avelli- no - racconta Sarno - ma non fac- ciamo grandi lavori. Forniamo le piccole e medie imprese locali, di calcestruzzo, asfalti e materiale di cava. Guardando ai grandi gruppi come Italcementi, ho investito in ri- cerca e sviluppo e anche in risorse umane. Noi mangiamo la monta- gna, la cava è un grosso giaci- mento di calcare ben coltiva- ta, ben tenuta, come è agli atti del settore cave della Regione, ha un percorso autorizzativo e gestionale lineare. Ci siamo dotati di tutte le certificazioni: con- valida Emas, Iso 14000 e una dichiarazione di azienda che si adopera a favore della col- lettività». Dal 2007, in accordo con l’università di Fisciano, è na- to il consorzio "Coreus", che svi- luppa nuove tecnologie nel settore del calcestuzzo e nel ramo delle co- struzioni. Nel campus è stato alle- stito un impianto per la produzione di calcestruzzo. «Tutto quello che vendiamo è soggetto a certificazio- ni e l'azienda versa un assegno per la ricerca, e se l'impianto produce utili li condivide con l'ateneo in ma- niera sociale. Non avrà riflessi sul fatturato ma in qualche modo restituiamo quello che la for- tuna e la terra ci hanno dato». Il 13 dicembre scorso Silvio Sarno ha passato il te- stimone di presidente di Confindu- stria Avellino a Sabino Basso, indu- striale agroalimentare di San Mi- chele di Serino, leader nell’export di olio e patron dell’azienda vinicola "Villa Raiano". «Il passaggio di con- segne è stato come io desideravo - commenta Sarno - Condiviso da tutti, e in più lascio una Confindu- stria rinnovata nella classe dirigen- te. Ci sarà un mio coetaneo come vi- ce presidente, Marco De Matteis della "Pasta Baronia». © RIPRODUZIONE RISERVATA AFFARI & FINANZA l l 20 DICEMBRE 2010 13 Economia Italiana RITRATTI INDUSTRIA E CONFINDUSTRIA LA SCHEDA Tutti i numeri dell’associazione L’ ATECAP, Associazione Tecnico Economica del Calcestruzzo Preconfezionato, è associata a Confindustria. Vi aderiscono circa 300 imprese del settore di tutte le dimensioni per quasi 900 impianti (l'85% certificati) ma anche oltre 100 soci aggregati: associazioni culturali e di categoria, enti, aziende e professionisti che operano nel settore e che hanno individuato nell'Atecap l’interlocutore di riferimento per lo sviluppo dell’intero comparto. LEGALITA’ Un mese fa si è svolto il congresso Atecap sul tema della legalità e contro la concorrenza sleale IORGIO LONARDI Milano N ovantatrè milioni di euro per la metanizzazione del Cilen- to. Un’operazione che coin- volgerà 29 comuni a sud di Salerno servendo circa 26 mila famiglie con 478 chilometri di rete. Erano anni che un investimento di queste di- mensioni nel settore della distribu- zione del gas non veniva varato nel Mezzogiorno. Tuttavia l’aspetto più curioso è che a gestire l’iniziativa, dopo averne ottenuto pochi giorni fa la concessione, sarà Cilento Reti Gas Srl una società controllata al 40% da Bonatti Spa e per il 60% a Gas Natural Distribu- zione Italia Spa. E se da una parte Bonatti è fra i più im- portanti costruttori italiani di impianti dall’altra Gas Na- tural Distribuzione Italia è la filiale italiana di Gas Natural Fenosa, il maggior gruppo spagnolo nel settore energetico e dei servizi. Insomma, senza l’impegno degli spagnoli e la spinta dei 29 sindaci del Cilento che da anni si battono per il progetto questa porzione della Cam- pania sarebbe rimasta tagliata fuori dalla metanizzazione. Un danno economico grave, dunque, che avrebbe rallentato la crescita di tutta l’area. Non risulta infatti che i mag- giori gruppi nazionali del settore da Italgas (gruppo Eni) a Enel Rete Gas, rilevata nel settembre 2009 da F2I, il fondo guidato da Vito Gamberale, si siano scaldati più di tanto per assicurarsi la distribu- zione del metano nell’area. Al contrario per Gas Natural Fenosa il Cilento costituisce un tassello importante al- l’interno di una stra- tegia tesa ad accre- scere sempre di più lo spazio del gruppo sul mercato del no- stro Paese. I lavori per la rea- lizzazione del siste- ma di distribuzione del gas naturale nel territo- rio del Cilento inizieranno nei primi mesi del 2011 per terminare nel 2014. Più in dettaglio, Cilento Reti Gas ha firmato un accordo in esclusiva con le amministrazioni comunali cilen- tane della durata di 12 anni, per un investimento complessivo di circa 93 milioni di euro, che verrà finan- ziato per il 50% attraverso le leggi in materia di metanizzazione del Mez- zogiorno e per il 50% con capitali pri- vati. Quanto alla redditività di un’o- perazione di questo tipo dovrebbe oscillare fra il 7% e il 9% annuo. L’iniziativa matura nel territorio già nel 2006 grazie ad un accordo di programma fra i comuni del Cilento per portare il metano alla cittadinan- za. Dodici comuni aderiscono subi- to cercando di individuare un con- cessionario in grado di realizzare in project financing le reti di trasporto e distribuzione del gas. In seguito il fronte si allarga fino a coinvolgere ben 29 comuni oltre alle comunità montane del Bussento, Lambro e Mingardo, Gelbison e Cervato, Alen- to e Monte Stella. A spingere il progetto con deter- minazione sono stati dunque tutti i Comuni del Cilento rappresentati dal Sindaco di Celle di Bulgheria, Cri- stoforo Cobucci. La scelta di asso- ciarsi, infatti, è stata trainata dal ri- fiuto, maturato fra le popolazioni e gli amministratori locali, di attende- re passivamente quelle infrastruttu- re e quei servizi ritenuti indispensa- bili per lo sviluppo e il rispetto del- l’ambiente. Anche perché di “piani” per la metanizzazione dell’area se ne parlava fin dal 1980, da quando cioè vennero varate le prime leggi per so- stenere lo sviluppo e la realizzazione di reti di distribuzione nel Mezzo- giorno. Da allora, però, non si era vi- sto nulla. Adesso, invece, la situazio- ne è completamente cambiata. “Il Cilento ha saputo fare squa- dra”, commenta il sindaco Cobuc- ci, “Avevamo bisogno di una fonte di energia pulita e conveniente e abbiamo creato le condizioni per averla con partner di assoluto rilie- vo”. Poi aggiunge: “Da questa ope- razione guadagneranno la qualità della vita, l’ambiente il portafoglio dei cittadini e la competitività delle nostre imprese e dei nostri artigia- ni”. Calici in alto anche per Narciso Prieto, amministratore delegato di Gas Natural Distribuzione Italia. Dice: “Essere partner di questa ini- ziativa attraverso Cilento Reti Gas è motivo di grande soddisfazione. Lo è per la qualità del progetto e per la sua portata, che conferma la qualità del progetto e la sua portata, che conferma il costante sviluppo del Gruppo Gas Natural in Italia, in tut- ta la filiera energetica: Importazio- ne, distribuzione e vendita”. © RIPRODUZIONE RISERVATA Nel Cilento il metano lo portano gli spagnoli Ventinove comuni stufi di aspettare i piani di Eni, Enel e F2I si rivolgono a Gas Natural: 93 milioni per realizzare 478 chilometri di un gasdotto che raggiungerà 26 mila famiglie tra quattro anni Sotto, Silvio Sarno A lato, un impianto di betonaggio Sarno: “C’è un’etica per l’industria del calcestruzzo” Per il 36enne imprenditore, per cinque anni a capo dell’Assindustria di Avellino e ora alla guida di Atecap - Confindustria, il settore deve impegnarsi contro le infiltrazioni malavitose. E questo passa anche per gli investimenti in ricerca. L’accordo del suo gruppo con l’ateneo di Fisciano sulle nuove tecnologie Cristoforo Cobucci sindaco di Celle di Bulgheria e sopra, Javier Hernandez Sinde Ad di Gas Natural Italia A lato un’immagine di un gasdotto. Nel Cilento i lavori partiranno tra poco Oggi le barriere d’ingresso sono troppo basse e a rimetterci è la qualità Il comparto nell’ultimo anno ha perso 250 mila occupati Le richieste al governo La concessione è stata affidata a una joint venture tra gli iberici al 40% e Bonatti al 60%

PATRIZIA CAPUA RITRATTI INDUSTRIA ECONFINDUSTRIA ......rilevata nel settembre 2009 da F2I, il fondo guidato da Vito Gamberale, si siano scaldati più di tanto per assicurarsi la distribu-zione

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Page 1: PATRIZIA CAPUA RITRATTI INDUSTRIA ECONFINDUSTRIA ......rilevata nel settembre 2009 da F2I, il fondo guidato da Vito Gamberale, si siano scaldati più di tanto per assicurarsi la distribu-zione

PATRIZIA CAPUA

Napoli

Alla manifestazione dell’Anceche si è svolta a Roma il primodicembre per denunciare lo

stato comatoso dell’edilizia, SilvioSarno era in prima fila. Irpino diAtripalda, 36 anni, per cinque presi-dente di Confindustria Avellino, eralì come amministratore unico dellaCalcestruzzi Irpini, imprenditore diterza generazione, e da presidentenazionale dell’Atecap, l’associazio-ne che raggruppa i produttori di cal-cestruzzi preconfezionati, con 250imprese e 800 impianti. Dal suo os-servatorio Sarno fa i conti con la cri-si che negli ultimi tre anni ha colpi-to l’industria del mattone, con caliproduttivi rispettivamente dell’8,del 15 e del 7%, e 250 mila occupatiin meno rispetto al 2009.

Il settore dei calcestruzzi se la stapassando male ed è minacciato dapiù fronti. «Con la crisi come è ovviotutto è peggiorato e anche in ma-niera veloce e drastica - dice l’im-prenditore avellinese - Le operepubbliche si sono fermate così pu-re l’edilizia abitativa e il governonon ha sostenuto la domanda. Lagente ha meno soldi, le famiglie nonpossono più accedere a un mutuo,si costruiscono meno case per evi-tare l’invenduto e il calcestruzzo,che è il primo materiale utilizzato,sta scontando una flessione di fat-turato. Dal 2008 tutto il settore èpassato da 4,3 a 3,3 miliardi: in tre

anni abbiamoperso un miliar-do secco. Noioperatori per-diamo lavoro,capacità di fattu-rare e di pro-grammare, e sia-mo costretti a ri-

durre gli addetti. Noi soffriamo mapeggiore è la situazione dei più de-boli».

Alla crisi si aggiunge la concor-renza sleale. Sarno afferma che «ledifficoltà a vendere bene il prodot-to dipendono dagli scarsi o inesi-stenti controlli che nei cantierispettano ai direttori dei lavori. Noiforniamo un semilavorato per l’edi-lizia. Produttori arrivisti, meno eti-ci riescono a fornire un prodotto so-lo "sulla carta": simile, ma a prezzimolto più bassi. Un malcostumeche va assolutamente contrastato.Da presidente dell’Atecap sto lavo-rando su questo con il Consiglio Su-periore dei Lavori Pubblici, con ilpieno sostegno del presidenteFrancesco Karrer, perché i control-li ci siano e vengano resi istituzio-nali».

Sulla congiuntura, uno studiodel Cresme non fa intravedere luce

prima del 2012. «Purtroppo - ragio-na Sarno - l’imprenditore poco puòfare perché la domanda di calce-struzzo è direttamente proporzio-nale ai cantieri che si aprono. La pri-ma misura anticiclica da attuare è losblocco delle opere pubbliche. Ilgoverno avrebbe lo strumento: sa-rebbe sufficiente che nel tagliare laspesa pubblica improduttiva ne de-stinasse buona parte al completa-mento di opere in itinere, privile-giando quelle che hanno un'utilitàcome hanno suggerito Emma Mar-cegaglia e Paolo Buzzetti presiden-te Ance. LAvori come il Mose, il pon-te sullo Stretto - se mai si farà assor-birà tanto calcestruzzo, oltrechètantissimo acciaio - le varianti di va-lico, la Brebemi, insomma tutte leopere della cosidetta Legge obietti-vo, che darebbero ossigeno al setto-re. Da questo dipenderà, se ci sarà,

la ripresa». E affiora sempre la pessima fama

del comparto dei calcestruzzi per leinfiltrazioni malavitose. «Non è unafavoletta, diciamocelo - è pronto a

riconoscere il presidente dell’Ate-cap - Ed emerge da un mucchio diinchieste giudiziarie». Da dove haorigine? «Il problema è atavico -spiega Silvio Sarno - Il calcestruzzo

è la fornitura che entra per primanei cantieri. Ci sono barriere troppobasse in partenza, basta avere unimpianto di betonaggio e qualchecentinaio di migliaio di euro, e conmezzo milione di investimenti siriesce a entrare nel settore come sefosse un’attività commerciale,mentre è una vera e propria indu-stria. Di conseguenza ci sono tantiimprenditori vessati dalla malavitae la malavita stessa che si fa impre-sa».

La Calcestruzzi Irpini nasce 60anni fa quando Silvio, il nonno dicui Sarno porta il nome, inizia conpochi mezzi l’attività di costruttoree acquista un pezzo di terra a Mac-chia di Merole, tra i monti di SalzaIrpina, che si rivela un giacimentocalcareo di illimitata disponibilità.Oggi l’holding può contare su circa220 mila metri quadri autorizzati al-

l’estrazione, con impianti ad Avelli-no e Solofra e un’impresa di costru-zioni. Per il 2010 il fatturato provvi-sorio si aggira sui 18 milioni di euro,contro i quasi 23 dell’anno scorso ei 25 del 2008. «La nostra è un’azien-da grande della provincia di Avelli-no - racconta Sarno - ma non fac-ciamo grandi lavori. Forniamo lepiccole e medie imprese locali, dicalcestruzzo, asfalti e materiale dicava. Guardando ai grandi gruppicome Italcementi, ho investito in ri-cerca e sviluppo e anche in risorseumane. Noi mangiamo la monta-

gna, la cava è un grosso giaci-mento di calcare ben coltiva-

ta, ben tenuta, come è agliatti del settore cave dellaRegione, ha un percorsoautorizzativo e gestionale

lineare. Ci siamo dotati ditutte le certificazioni: con-

valida Emas, Iso 14000 e unadichiarazione di azienda che

si adopera a favore della col-lettività». Dal 2007, in accordo

con l’università di Fisciano, è na-to il consorzio "Coreus", che svi-luppa nuove tecnologie nel settore

del calcestuzzo e nel ramo delle co-struzioni. Nel campus è stato alle-stito un impianto per la produzionedi calcestruzzo. «Tutto quello chevendiamo è soggetto a certificazio-ni e l'azienda versa un assegno perla ricerca, e se l'impianto produceutili li condivide con l'ateneo in ma-niera sociale.Non avrà riflessisul fatturato main qualche modor e s t i t u i a m oquello che la for-tuna e la terra cihanno dato».

Il 13 dicembrescorso Silvio Sarno ha passato il te-stimone di presidente di Confindu-stria Avellino a Sabino Basso, indu-striale agroalimentare di San Mi-chele di Serino, leader nell’export diolio e patron dell’azienda vinicola"Villa Raiano". «Il passaggio di con-segne è stato come io desideravo -commenta Sarno - Condiviso datutti, e in più lascio una Confindu-stria rinnovata nella classe dirigen-te. Ci sarà un mio coetaneo come vi-ce presidente, Marco De Matteisdella "Pasta Baronia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

AFFARI & FINANZA l l20 DICEMBRE 2010 13Economia Italiana

RITRATTI INDUSTRIA E CONFINDUSTRIA

LA SCHEDA

Tutti i numeri dell’associazione

L’ATECAP, Associazione Tecnico Economicadel Calcestruzzo Preconfezionato, è associataa Confindustria. Vi aderiscono circa 300

imprese del settore di tutte le dimensioni per quasi900 impianti (l'85% certificati) ma anche oltre 100 sociaggregati: associazioni culturali e di categoria, enti,aziende e professionisti che operano nel settore e chehanno individuato nell'Atecap l’interlocutore diriferimento per lo sviluppo dell’intero comparto.

LEGALITA’

Un mese fa si è svolto il congressoAtecap sul tema della legalità econtro la concorrenza sleale

GIORGIO LONARDI

Milano

Novantatrè milioni di euro perla metanizzazione del Cilen-to. Un’operazione che coin-

volgerà 29 comuni a sud di Salernoservendo circa 26 mila famiglie con478 chilometri di rete. Erano anniche un investimento di queste di-mensioni nel settore della distribu-zione del gas non veniva varato nelMezzogiorno. Tuttavia l’aspetto piùcurioso è che a gestire l’iniziativa,dopo averne ottenuto pochi giorni fala concessione, sarà Cilento Reti GasSrl una società controllata al40% da Bonatti Spa e per il60% a Gas Natural Distribu-zione Italia Spa. E se da unaparte Bonatti è fra i più im-portanti costruttori italianidi impianti dall’altra Gas Na-tural Distribuzione Italia è lafiliale italiana di Gas NaturalFenosa, il maggior gruppo spagnolonel settore energetico e dei servizi.

Insomma, senza l’impegno deglispagnoli e la spinta dei 29 sindaci delCilento che da anni si battono per ilprogetto questa porzione della Cam-pania sarebbe rimasta tagliata fuoridalla metanizzazione. Un dannoeconomico grave, dunque, cheavrebbe rallentato la crescita di tuttal’area. Non risulta infatti che i mag-giori gruppi nazionali del settore daItalgas (gruppo Eni) a Enel Rete Gas,

rilevata nel settembre 2009 da F2I, ilfondo guidato da Vito Gamberale, sisiano scaldati più di tantoper assicurarsi la distribu-zione del metano nell’area.Al contrario per Gas NaturalFenosa il Cilento costituisceun tassello importante al-

l’interno di una stra-tegia tesa ad accre-scere sempre di piùlo spazio del grupposul mercato del no-stro Paese.

I lavori per la rea-lizzazione del siste-ma di distribuzione

del gas naturale nel territo-rio del Cilento inizieranno nei primimesi del 2011 per terminare nel 2014.Più in dettaglio, Cilento Reti Gas hafirmato un accordo in esclusiva conle amministrazioni comunali cilen-tane della durata di 12 anni, per uninvestimento complessivo di circa93 milioni di euro, che verrà finan-ziato per il 50% attraverso le leggi inmateria di metanizzazione del Mez-zogiorno e per il 50% con capitali pri-vati. Quanto alla redditività di un’o-

perazione di questo tipo dovrebbeoscillare fra il 7% e il 9% annuo.

L’iniziativa matura nel territoriogià nel 2006 grazie ad un accordo diprogramma fra i comuni del Cilentoper portare il metano alla cittadinan-za. Dodici comuni aderiscono subi-to cercando di individuare un con-cessionario in grado di realizzare inproject financing le reti di trasporto edistribuzione del gas. In seguito ilfronte si allarga fino a coinvolgere

ben 29 comuni oltre alle comunitàmontane del Bussento, Lambro eMingardo, Gelbison e Cervato, Alen-to e Monte Stella.

A spingere il progetto con deter-minazione sono stati dunque tutti iComuni del Cilento rappresentatidal Sindaco di Celle di Bulgheria, Cri-stoforo Cobucci. La scelta di asso-ciarsi, infatti, è stata trainata dal ri-fiuto, maturato fra le popolazioni egli amministratori locali, di attende-

re passivamente quelle infrastruttu-re e quei servizi ritenuti indispensa-bili per lo sviluppo e il rispetto del-l’ambiente. Anche perché di “piani”per la metanizzazione dell’area se neparlava fin dal 1980, da quando cioèvennero varate le prime leggi per so-stenere lo sviluppo e la realizzazionedi reti di distribuzione nel Mezzo-giorno. Da allora, però, non si era vi-sto nulla. Adesso, invece, la situazio-ne è completamente cambiata.

“Il Cilento ha saputo fare squa-dra”, commenta il sindaco Cobuc-ci, “Avevamo bisogno di una fontedi energia pulita e conveniente eabbiamo creato le condizioni peraverla con partner di assoluto rilie-vo”. Poi aggiunge: “Da questa ope-razione guadagneranno la qualitàdella vita, l’ambiente il portafogliodei cittadini e la competitività dellenostre imprese e dei nostri artigia-ni”.

Calici in alto anche per NarcisoPrieto, amministratore delegato diGas Natural Distribuzione Italia.Dice: “Essere partner di questa ini-ziativa attraverso Cilento Reti Gas èmotivo di grande soddisfazione. Loè per la qualità del progetto e per lasua portata, che conferma la qualitàdel progetto e la sua portata, checonferma il costante sviluppo delGruppo Gas Natural in Italia, in tut-ta la filiera energetica: Importazio-ne, distribuzione e vendita”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nel Cilento il metano lo portano gli spagnoliVentinove comuni stufi di aspettare i piani di Eni, Enel e F2I si rivolgono a Gas Natural: 93 milioniper realizzare 478 chilometri di un gasdotto che raggiungerà 26 mila famiglie tra quattro anni

Sotto,Silvio SarnoA lato, unimpianto dibetonaggio

Sarno: “C’è un’etica per l’industria del calcestruzzo”Per il 36enne imprenditore, per cinque anni a capo dell’Assindustria di Avellino e ora alla guida di Atecap - Confindustria, il settore deve impegnarsi controle infiltrazioni malavitose. E questo passa anche per gli investimenti in ricerca. L’accordo del suo gruppo con l’ateneo di Fisciano sulle nuove tecnologie

CristoforoCobuccisindaco diCelle diBulgheriae sopra,JavierHernandezSinde Ad diGas NaturalItalia

A lato un’immagine di ungasdotto. Nel Cilento

i lavori partiranno tra poco

Oggi le barriered’ingresso

sono troppobasse

e a rimetterciè la qualità

Il compartonell’ultimo anno

ha perso 250mila occupatiLe richiesteal governo

La concessioneè stata affidata

a una jointventure tra gliiberici al 40% eBonatti al 60%

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48 Eboli -Sete Sabato 18 dicembre 2010II Mattino

Eboli La viabilità

Aversana, cominciano i lavoriCirielli pone la prima pietrainaugurando quella che saràun'arteria strategica

Rosalia Sica

EBOLI. Inaugurati ieri mattina i lavoridi completamento della strada pro-vinciale Aversana fino ad Agropoli edi potenziamento della bretella di col-legamento con la strada statale 18(tratto Aversana - S. Cecilia) lottoAversana. A posare la prima pietra ilpresidente della Provincia, EdmondoCirielli, accompagnato dall'assessoreai lavori pubblici, Marcello Feola, dalpresidente del consiglio provinciale,Fernando Zara, dai consiglieri provin-ciali Massimo Cartello e Domenico DiGiorgio e dal dirigente Angelo Cavalie-re. «Il progetto del completamentodel tracciato viabile della strada pro-vinciale 417 Aversana, d'importanzastrategica per lo sviluppo e la valoriz-zazione della Piana del Sele - ha spie-gato il presidente Cirielli - è finalizza-to ad integrare la strada litoranea 175,con una strada interna di percorrenzaparallela alla costa, per decongestio-nare la strada litoranea nel periodoestivo, oltre che per il collegamentoSalerno - Agropoli». «L'intervento -ha aggiunto l'assessore Feola - per-metterà di collegare la 417 Aversanacon la statale 18 mediante l'adegua-mento della strada provinciale 30 inprossimità dello svincolo di Santa Ce-cilia». L'intervento si sviluppa per 14km e si compone di due tratti infra-stnitturali. Il primo parte dal km 10 fi-no all'innesto con la provinciale 30per circa 8 km, mentre il secondo, dal-l'innesto della stessa strada, per unalunghezza di circa 6 km, collega l'in-crocio di Santa Cecilia con la 175 lito-ranea.

Molto soddisfatto il consigliere pro-vinciale e comunale di Eboli Massi-mo Cariello: «Ringrazio il presidenteCirielli e l'assessore Feola - ha detto -per l'attenzione e la presenza costan-te della provincia sul territorio eboli ta-no, indipendentemente dai colori po-litici. Questo è un lotto importanteche va a completare un'arteria strate-gica per tutto il territorio della Piana

L'inaugurazione del cantiere II presidente della Provincia Cirielli pone la prima pietra

del Sele. Velocizza e semplifica gli spo-stamenti, soprattutto in piena estate,sono lavori che migliorano sensibil-mente le condizioni dei trasporti». Ca-riello ricorda anche i prossimi lavorigià aggiudicati: «Ci sono due progettidella Provincia che partiran-no a breve, entrambi sul ter-ritorio ebolitano, il primosulla provinciale 416 chescende verso il mare per untotale di 180 mila euro, l'al-tro sulla 30, la strada che col-lega il centro città con SantaCecilia, frequentatissima inogni periodo dell'anno, perun totale di 230mila euro».Ma per il piano pluriennaledei lavori ci saranno in can-

L'obiettivoAbbreviarele distanzee facilitarei trasporticon Pianadel Selee Cilento

tiere altri progetti che riguarderannola città ebolitana: «Ho fatto inserirenel bilancio a partire dal prossimo al-tri interventi fondamentali che riguar-dano la provinciale che collega Eboliad Olevano passando attraverso i

monti, e ancora ulteriori la-vori sulla provinciale 204, al-tra bretella che scende ver-so il mare». Interventi anco-ra a Acqua di Pioppi e Serra-capilli. «Sono tutti interven-ti già programmati e già ga-rantiti dall'assessore Feolache devono solo prevederedelle voci in bilancio». Perquello che riguarda l'edili-zia scolastica, sembra esser-ci anche in questo caso un

particolare interesse dell'assessore diriferimento provinciale Nunzio Car-pentiere. «La provincia - continua Ca-riello - sarà presente, come lo è già sta-ta - anche sulle problematiche ineren-ti le strutture scolastiche che destanosempre particolari preoccupazioni,l'assessore Carpentiere si è mostratodisponibile a verificare e ad interveni -re prontamente sulle segnalazioni deicittadini». Insomma un 2011 positivoper la città, se tutti questi interventi do-vessero essere realizzati in tempi bre-vi, si ridurrebbe di gran lunga il tempodi percorrenza delle strade e il nume-ro degli incidenti, aumenterebbe la si-curezza stradale e migliorerebbe la cir-colazione.

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Auletta Nuove elezioni

milliDecisiva sfida finaletra Pessolano e Cocozzadopo il consiglio di Stato

Giuseppe Lapadula

AULETTA. Il 30 ed il 31 gennaiodel prossimo anno ad Aulettasi tornerà alle urne, ma per i so-li elettori della sezione n°2, nel-la quale, secondo quanto sen-tenziato dal Consiglio di Stato,ci furono incongruenze tali daportare all'annullamento del ri-sultato elettorale che sancì lavittoria del sindaco uscente,Cannine Cocozza, per soli trevoti di scarto.Avverso quel risultato proposericorso al Tar di Salerno il can-didato a sindaco della lista av-

versaria, Pietro Pessolano, alquale i giudici amministratividiedero ragione. Essi, infatti,decretarono l'annullamentosia del risultato elettorale chedella proclamazione degli elet-ti. Ma Cannine Cocozza, a suavolta, presentò ricorso al Consi-glio di Stato che, però, non neaccolse le motivazioni e, nelloscorso mese di novembre, con-fermò la sentenza del Tar. Daqui lo scioglimento del parla-mentino municipale e la conse-guente nomina del commissa-rio prefettizio.A fine gennaio prossimo, adAuletta, dunque, si tornerà avotare. Le liste in campo, cosìcome stabilito dai competentiorgani istituzionali, dovrannoessere le stesse delle ammini-

strative del maggio 2009. Per-tanto i candidati a sindaco, co-me quelli a consigliere comu-nale, saranno gli stessi dellascorsa consultazione. Ma unadeUe due liste, quella capeggia-ta dal sindaco uscente, Canni-ne Cocozza, sarà composta diundici candidati al Consigliocomunale invece che di dodi-ci, poiché uno di loro, CannineOnofrio Caggiano, che ricoprìla carica di sindaco nella prece-dente consiliatura ed era vice

Alle urneCi andrannogli aventi dirittodella sezione n°2 Centro storico di Auletta

A fine gennaio si vota

sindaco nella giunta Cocozza,è, nel frattempo deceduto.Entrambe le formazioni nonhanno simboli di partito e sipresentano ufficialmente co-me liste civiche. Si sa, però, chequella di Cocozza si ispira a Si-nistra e Libertà, mentre l'altra,guidata da Pessolano, ha candi-dati iscritti o vicini a Pd e Pdl oindipendenti.Come già detto, al voto hannodiritto soltanto gli iscritti nelleliste elettorali della sezionen°2. Sono complessivamente1.057. Ovviamente non tutti sirecheranno alle urne ancheperché diversi di essi non vivo-no ad Auletta in quanto lavora-no in altre parti d'Italia oall'estero.

CRIPRODUZIONERISERVATA

Sanza

Inchiesta sull'inquinamentosigilli all'azienda di bovini

Torraca

SANZA. Procura della Repubbli-ca e Guardia Costiera insiemenella lotta contro gli scarichiabusivi e a tutela dell'ambien-te. Una attività investigativache sta interessando il Vallo diDiano e il Basso Cilento. A ri-chiamare l'attenzione dell'au-torità giudiziaria sono state al-cune segnalazioni. Denunceche puntano ad accertare lecause dell'inquinamento delfiume Bussento e del mare delGolfo di Policastro. Un'inchie-sta partita la scorsa estate e che

I liquami Sversati a pochimetri dal Bussento

ha portato al sequestro dellaazienda Bonomo, un alleva-mento di bovini attivo da anninel comune di Sanza a pochimetri dal fiume. I liquami pro-venienti dalle stalle e dalle saledi mungitura scaricavano diret-tamente nel Bussento. Il titola-re è stato denunciato per reatiambientali, paesaggistici detur-pamento. Intanto in procura èstata consegnata la relazione re-lativa all'ispezione eseguita daisub della guardia costiera sullacondotta sottomarina che ver-sa a mare i liquami provenienti^dal depuratore di Sapri. La strut-tura, lunga 1200 metri, è inte-gra.

antni.C RIPRODUZIONE RISERVATA

Riapre la piscina copertariprendono i corsi gratisTORRACA. Dopo sei mesi d'at-tesa riapre la piscina olim-pionica di Torraca. La chiu-sura fu disposta nel giugnoscorso dall'ufficio tecnico co-munale per la non conformi-tà della realizzazione degliimpianti termici, l'assenzadi alcune certificazioni e lapresenza di alcune crepe nel-le strutture murarie. Lo stes-so ufficio in queste settima-ne ha disposto la revoca delprovvedimento di chiusuraed ha autorizzato la società

di gestione dell'impianto laOlimpionica del Golfo a ri-prendere i corsi. La riapertu-ra è fissata per il prossimo 3gennaio. Una notizia attesada tempo dai tanti appassio-nati di nuoto rimasti privi diuna piscina. La più vicina sitrova a Rivello in Basilicata.Intanto il comune è impe-gnato a redigere il bando checonsentirà a 50 giovani cheintendono cimentarsi nelnuoto agonistico di seguirele lezioni gratuitamente.

A Foligno

Operaio muoreschiacciato in gallerìaLavorava in Umbriaresidente a Caggianol'agonia davanti al figlio

Giovanni Camini

FOLIGNO. È morto a pochimetri dal figlio, col quale la-vorava, insieme ad altri col-leghi in un cantiere stradalesuU'appennino umbro-mar-chigiano due passi da Cifo,nel comune di Foligno, cuo-re dell'Umbria. Rosario LoRusso aveva 58 anni residen-te nella provincia di Saler-no, a Caggiano, era un car-pentiere di lunga ed apprez-zata esperienza e l'attivitàche stava compiendo ieri,dentro una galleria di nuo-va costruzione, sarebbe sta-ta forse una delle ultime pri-ma della meritata pensione.Qualcosa, però, in un vener-dì 17 divenuto tragedia, è an-dato storto. Intorno alle 8.30una centina, una grandestruttura in acciaio utilizza-ta perii consolidamento del-le gallerie, gli è caduta ad-dosso schiacciandolo e nonlasciandogli alcuna possibi-lità di sfuggire alla morte.Inutili i soccorsi tentati daicolleghi che stavano lavo-rando in quella zona del can-tiere. In lacrime, e sottochoc, è toccato a loro avverti-re il figlio di 31 anni, che la-vora nello stesso cantiere, eche stava operando non di-stante dalla zona della trage-dia. Tutta ancora da defini-re la dinamica del tragico in-cidente sul lavoro avvenutoall'interno del cantiere dellaCmc di Ravenna, dentro lacostruenda galleria in locali-tà Cifo che collega il nuovotracciato della Statale 77 Valdi Chienti da Foligno, in Um-bria, a Macerata nelle vici-nissime Marche.Inutili i soccorsi di 118, vigilidel fuoco, carabinieri e tec-nici del Dipartimento di pre-

venzione della locale Asl. Loschianto della centina nonha lasciato scampo all'esper-to carpentiere. L'ennesimograve incidentesul lavoro in Umbria è il13esimo dall'inizio dell'an-no. Nove episodi sono statiregistrati nella provincia diPerugia e 4 in quella di Ter-ni. Numerose sono state lereazioni politiche, con al pri-mo posto quella dellaGovernatrice dell'UmbriaCatiuscia Marini che haespresso cordoglio e vici-nanza alla famiglia dell'ope-raio scomparso. La Cgil,con le segreterie regionale eprovinciale e la Fillea pro-vinciale, hanno annuncia-to, chiedendo anche il sup-porto di Cisl e Uil e degliomologhi marchigiani, ottoore di sciopero per la giorna-ta di lunedì. Un'astensionedal lavoro che interesseràtutti i lavoratori che stannooperando nell'intero trac-ciato della nuova strada um-bro-marchigiana.

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La dinamicaGli è caduta addossouna strutturain acciaio

II cantiere L'operaio stavalavorando in galleria

Celle di Bulgheria

Metano per 29 comunipresentato il progettoAntonietta Nicodemo

CELLE DI BULGHERIA.C'eranodavvero tutti ieri sera a Celledi Bulgheria ad assistere allapresentazione del progettoche distribuirà metano in 29comuni del Cilento. Un nu-mero destinato ad aumenta-re, altre amministrazionihanno manifestato l'inten-zione di allacciarsi alla retela cui costruzione inizierànel 2011. Un mega progettoche porterà il gas naturale in26 mila abitazioni attraverso478 km di tubature i cui lavo-ri di realizzazione dovrebbe-ro terminare entro il 2014.Ad eseguire l'intervento saràla Cilento Reti Gas, una socie-tà costituita al 60% da GasNaturai Distribuzione Italiae al 40% da Bonatti, una del-le maggiori aziende specia-lizzate nella costruzione diimpianti a gas. Al tavolo deilavori, presieduto da Cristo-foro Cobucci sindaco di Cel-le di Bulgheria comune capo-fila della metanizzazione Ci-lentana, erano seduti: il pre-sidente della Provincia di Sa-lerno Edmondo Cirielli, ilconsigliere regionale Anto-nio Valiante, il presidentedel parco nazionale del Ci-lento e del Vallo di DianoAmilcare Troiano e l'ammi-nistratore delegato della Ci-lento Reti Gas Stefano Proto-gene. «Il nostro territorio ave-va bisogno di una fonte ener-getica naturale e convenien-te. Siamo riusciti arraggiun-gere questo obiettivo-ha det-

to Cobucci - grazie ad un otti-mo lavoro di squadra». Leopere inizieranno con il nuo-vo anno e serviranno a colle-gare i comuni con la rete na-zionale, dopo di che si passe-ranno a realizzare le reti citta-dine. L'intera operazione do-vrebbe terminare nel giro diquattro anni e costerà 93 mi-lioni di euro. Saranno finan-ziati per il 50% da privati el'altro 50% dalle leggi in ma-teria di metanizzazione. 129comuni sono: Alfano, Ascea,Camerota, Cannalonga, Ca-saletto Spartano, Casal Veli-no, Caselle in Pittari, Castel-nuovo Cilento, Celle di Bul-gheria, Centola, Futani,Gioi, Ispani, Laurito, Monta-no Antilia, Morigerati, NoviVelia, Perito, Pisciotta, Roc-cagloriosa, Rofrano, San Gio-vanni a Piro, San Mauro LaBruca, Sapri, Sessa Cilento,Stella Cilento, Torre Orsaia,Tortorella e Vibonati.

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La condotta Si è parlato diuna struttura sottomarina

mpatera
Evidenziato
Page 3: PATRIZIA CAPUA RITRATTI INDUSTRIA ECONFINDUSTRIA ......rilevata nel settembre 2009 da F2I, il fondo guidato da Vito Gamberale, si siano scaldati più di tanto per assicurarsi la distribu-zione

34 CILENTO / DIANO / ALBURNI

Metano nelle case entro 3 anniPresentato il progetto che interessa 26mila famiglie del CilentoCELLE DI BULGHERIA. Metano nel

Cilento entro il 2014. Questo l’im-pegno assunto venerdì da Regione,Provincia e sindaci dell’area a suddi Salerno nel corso di un incontrosvoltosi a Celle di Bulgheria. Ilpiano prevede la realizzazione dicirca 480 chilometri di tubature,

con inizio dei lavori fissato per iprimi mesi del 2011 che potrebbe-ro portare il metano, nel giro di 3anni, ad oltre 26mila famiglie.«Con questo progetto - ha detto ilvice presidente del consiglio regio-nale Antonio Valiante- daremo se-guito a un progetto di Vassallo».

L’ELENCO

Ventinove comunicoinvoltinell’iniziativa

I 29 comuni coinvolti nelprogetto ed interessati adavere la metanizzazionesono: Alfano, Ascea, Camero-ta, Cannalonga, CasalettoSpartano, Casal Velino, Ca-selle in Pittari, CastelnuovoCilento, Celle di Bulgheria,Centola, Futani, Gioi, Ispani,Laurito, Montano Antilia,Morigerati, Novi Velia, Peri-to, Pisciotta, Roccagloriosa,Rofrano, San Giovanni aPiro, San Mauro La Bruca,Sapri, Sessa Cilento, StellaCilento, Torre Orsaia, Torto-rella, Vibonati. I lavori po-trebbero portare il metano,nel giro di tre anni, ad oltre26mila famiglie.

«Si tratta - aggiunge - delprogetto energetico nell’areadel Parco su cui stava lavo-rando il sindaco Vassallo po-chi mesi pri-ma di essereucciso». Lametanizza-zione nel Ci-lento saràpossibile gra-zie alla con-cessione affi-data per i lavori alla societàCilento Reti Gas, costituitada Bonatti per il 40% e da GasNatural Distribuzione Italiaper il 60%.

A sostenere il progetto an-che la Provincia e il Parcopresenti a Celle di Bulgheriacon i rispettivi presidentiEdmondo Cirielli e Amil-care Troiano. «L’iniziativa –ha ribadito Stefano Proto-gene, direttore operativo delsettore Multiutility di Bonat-ti- assume rilievo anche a li-vello nazionale, nasce dal ter-ritorio nel 2006 e, in partico-lare, dall’iniziativa di 29 Co-

muni riuniti in un accordo diprogramma e rappresentatidal sindaco di Celle di Bul-gheria, Cristoforo Cobucci,non più disposti ad attendereinfrastrutture e servizi rite-nuti indispensabili per lo svi-luppo e il rispetto dell’am-biente». Nel dettaglio, Cilen-to Reti Gas siglerà un accor-do esclusivo della durata di12 anni con le amministrazio-ni comunali cilentane. L’in-vestimento complessivo del-l’opera, pari a circa 100 milio-ni di euro, sarà finanziato

per il 50% attraverso le leggivigenti in materia di meta-nizzazione del Mezzogiorno eper il 50% con capitali priva-ti. «Il Cilento – ha affermatoil sindaco di Celle di Bulghe-ria, Cobucci- ha saputo faresquadra». Resta invece fermosulla sua posizione di opposi-zione al progetto per l’impat-to ambientale che potrebbeavere sul territorio il consi-gliere regionale del Pdl Gio-vanni Fortunato .

Carmela Santi© RIPRODUZIONE RISERVATA

Valiante: «Daremoseguito ad un’ideadi Angelo Vassallo»

Una vedutadi Palinuro,frazionedi CentolaSono 29i comuninon ancoraservitidal metano

CAGGIANO. Si terranno nei prossi-mi giorni nella chiesa del Ss. Salvato-re i funerali del 58enne Rosario Lo-russo, deceduto l’altro ieri in un inci-dente sul lavoro in una galleria tra Fo-ligno-Colfiorito. La data delle esequienon è stata ancora fissata: domanisarà effettuata l’autopsia e solo suc-cessivamente la salma sarà rilasciataper i funerali. Intanto, presso l’abita-

zione dellosfortunatooperaio in lo-calità Cala-bri, c’è statoun via vai diparenti edamici. In tan-ti si sonostretti attor-no ai familia-ri per espri-mere solida-rietà.

Una delle sue giornate lavorative siè trasformata in tragedia quando al-l’improvviso per cause in corso d’ac-certamento in quella galleria inseritanel progetto attuativo della nuovatratta Umbria-Marche, l’operaio haperso la vita. Lascia la moglie e due fi-gli, uno dei quali nell’istante della tra-gedia si trovava a poche decine di me-tri dall’incidente. Una trave ancora inattesa di essere installata, si è sgancia-ta dal suo alloggiamento, finendo pertravolgere in pieno Lo Russo. Le causedel decesso sarebbero da attribuirsiallo schiacciamento della gabbia tora-cica. (l.g.)

Un momento dei soccorsi

Teggiano, secondo colpo in appartamento in una settimana

Furto nella casa di una docenteRubati soldi e oggetti preziosiTEGGIANO. Ennesimo fur-

to in abitazione a Teggiano, ilsecondo nell’ultima settima-na. I ladri hanno svaligiatol’abitazione di una professo-ressa. Il colpo è stato messo asegno nella frazione di PratoPerillo. Erano circa le 17quando i ladri, approfittandodella momentanea assenzadella donna e del marito, sisono introdotti nell’abitazio-ne di via Processione, dopoaver rotto il doppio vetro diuna stanza al secondo piano.

L’azione dei malviventi èstata rapida. La professores-sa, infatti, tornata a casadopo meno di mezz’ora di as-senza, ha trovato tutte lestanze a soqquadro. Il dannosubito è stato ingente. I mal-

viventi, infatti, hanno porta-to via denaro in contante,preziosi ed altri oggetti di unvalore commerciale comples-sivo di oltre diecimila euro.Sono stati avvisati i carabi-nieri della locale stazioneche hanno subito dato il viaalle indagini per cercare diassicurare alla giustizia gliautori del furto. La scorsasettimana invece i ladri han-no rubato nell’abitazione diun noto parrucchiere, ubica-ta ai confini tra le frazioni diPrato Perillo e di San Marco.I malviventi sono riusciti aportare via un personal com-puter e numerosi profumi.Complessivamente il colpoha fruttato un bottino di cir-ca cinquemila euro. (e.c.)

LA CITTA’DOMENICA 19 DICEMBRE 2010

L’INCONTROdi Celle di Bulgheria

Regione, Provincia e sindacihanno raggiunto l’accordoLavori nei primi mesi del 2011

Non ancora fissati i funerali

Autopsia sul corpodell’operaio morto

CAGGIANO

Centrale a biomassa, è polemicaParla il sindaco di Atena: «Non si può fare qui»ATENA LUCANA. Si riaffac-

cia lo spettro della realizza-zione di una centrale a bio-massa ad Atena Lucana. Afar scattare l’allarme è statoun decreto dirigenziale pub-blicato sul Burc della Regio-ne lo scorso 13 dicembre.

Il decreto rinnova alla so-cietà Natural Energy l’auto-rizzazione alla costruzionedell’impianto relativo ad unacentrale a biomassa. La noti-zia ha fatto insorgere il grup-po di opposizione in consi-glio comunale “Sole e Terra”e l’associazione Cittadinanzaattiva che negli anni scorsi sisono opposte alla realizzazio-ne dell’impianto.

«Chiediamo – ha spiegatoil consigliere comunale di op-

posizione Francesco Man-zolillo - una mobilitazionegenerale dell'intera cittadi-nanza del Vallo di Diano af-finchè vi sia una posizionechiara contro una scelta scel-lerata che comprometterebbeper sempre gli equilibri am-bientali dell'intero territo-rio».

Il gruppo “Sole e terra” hafatto richiesta, appena appre-sa la notizia del decreto diri-genziale pubblicato sul Burc,di convocare un consiglio co-munale per chiedere ufficial-mente all'amministrazionedi Atena Lucana quali prov-vedimenti intende attuare.

La centrale a biomassa èun grosso inceneritore chebrucia ogni giorno, per pro-

durre energia, enormi quan-tità di biomassa, cioè, legnada ardere, rifiuti animali, re-sidui agricoli, resti di lavora-zione industriale, ma anche,secondo l’attuale legislazio-ne, rifiuti urbani.

Il sindaco di Atena LucanaSergio Annunziata invita icittadini a stare tranquilli.«Approfondiremo il decreto –ha dichiarato il primo citta-dino di Atena Lucana, An-nunziata– e anche se ritenia-mo valida l’iniziativa ogginon ci sono più le condizioniper realizzare la centrale inquanto l’amministrazione hafatto altre scelte. Siamo noi adover decidere e non gli al-tri».

Erminio Cioffi

Il consigliere regionaledel Pd Donato Pica ha vi-sitato i luoghi della franache sta interessando Ro-scigno, e ha scritto unalettera ai deputati e sena-tori del Pd del salernitano«suggerendo la presenta-zione di un'apposita pro-posta di legge speciale inParlamento» . «Allo scopodi salvaguardare la nostramemoria storica in un'a-rea di notevole pregio am-bientale e naturalistico, -scrive Pica- credo sia utileun intervento legislativoad hoc per salvaguardarel'importante patrimonioculturale rappresentatodal borgo di Roscigno».

DONATO PICA (PD)

«Legge specialeper Roscigno»

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Evidenziato