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8/11/2012
ENVIRONMENT PARK
PARCO SCIENTIFICO TECNOLOGICO PER
L’AMBIENTE
Opportunità di applicazione del processo bi-stadio
Paola Zitella
www.envipark.com
1 Aspetti tecnico-gestionali ed ambientali della
digestione anaerobica - Ecomondo 2012
Environment Park nasce nel 1996 per iniziativa della Regione Piemonte, della Provincia di Torino,
del Comune di Torino e dell’Unione Europea, nell’ambito della trasformazione urbana di una
area industriale dismessa, la spina 3.
Environment Park è una Azienda privata a prevalente capitale pubblico
La mission del Parco è il trasferimento, nei confronti delle PMI e di pubbliche
amministrazioni ed istituzioni, di soluzioni avanzate e tecnologie innovative nel
campo ambientale ed energetico.
8/11/2012
2 Aspetti tecnico-gestionali ed
ambientali della digestione
anaerobica - Ecomondo 2012
Struttura e impianti tecnologici E
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Tetti verdi
Recupero e riciclo dell’acqua piovana
Biomasse per climatizzazione
Solare termico e pareti solari a recupero di calore
Fotovoltaico
Eco building (Centro Servizi)
Minicentrale idroelettrica
3 Aspetti tecnico-gestionali ed
ambientali della digestione
anaerobica - Ecomondo 2012
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The urban transformation
“Backbone 3” area
about 1.500.000 sqm
Main abandoned industrial estates:
•Former FIAT steelworks
•Michelin plants
•Mechanical industries
Aspetti tecnico-gestionali ed
ambientali della digestione
anaerobica - Ecomondo 2012
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SPINA 3 - BEFORE
The urban transformation
Aspetti tecnico-gestionali ed
ambientali della digestione
anaerobica - Ecomondo 2012
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SPINA 3
“THE PROJECT”
The urban transformation
Aspetti tecnico-gestionali ed
ambientali della digestione
anaerobica - Ecomondo 2012
Environment Park area
Trasformazione urbana: Spina 3
1996 2002
8/11/2012 7 Aspetti tecnico-gestionali ed
ambientali della digestione
anaerobica - Ecomondo 2012
Il centro servizi
• Consumo annuo di energia primaria 99,4 kWh/mq mentre un edificio tradizionale consuma 146kWh/mq
• Produzione di energia utilizzata proveniente da fonti rinnovabili 329,3 kWh/mq mentre un edificio tradizionale produce in media 27,8 kWh/mq
• Consumo annuale di acqua potabile 0,1 mc/mq mentre un edificio tradizionale consuma 5 mc/mq
Interamente progettato
secondo i criteri della bioedilizia.
I consumi
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8/11/2012 Aspetti tecnico-gestionali ed
ambientali della digestione
anaerobica - Ecomondo 2012
8
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L’organizzazione Settori strategici
Energia
Tecnologie pulite plasma-based
Bioedilizia
Idrogeno Bioenergie Fotovoltaico
PVD Plasma
atmosferico PECVD
Progettazione bioedilizia
Certificazione Energetico-ambientale
degli edifici
Materiali e tecnologie
Energy management
Plasma termico
Attività di servizio
Progetti ambientali integrati
Pianificazione energetica
Progetti internazionali Mediterraneo Sud
West Balkans
Aree industriali ecologicamente attrezzate
Eco-efficiency Biennial
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Aspetti tecnico-gestionali ed
ambientali della digestione
anaerobica - Ecomondo 2012
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BIOEDILIZIA
Offre attività di consulenza e progettazione nel campo dell’architettura eco-compatibile
PROGETTI AMBIENTALI INTEGRATI
Si rivolge alle imprese ed alle istituzioni per fornire soluzioni innovative ed eco-efficienti basate sull’integrazione trasversale di competenze specifiche in riferimento a tutte le tematiche ambientali: analisi ambientale e territoriale, piani progetti e programmi ambientali, strumenti innovativi di gestione ambientale
ENERGIA Sperimenta e diffonde l’applicazione di tecnologie finalizzate a produrre energie alternative Promuove e diffonde l’utilizzo di energia prodotta da fonti rinnovabili Laboratorio HYSY LAB (centro di eccellenza sulle tecnologie dell’idrogeno) Laboratorio BioEnergy Lab (impianti dedicati alla produzione di energia da biomassa di seconda generazione)
CLEAN NT LAB
Osservatorio tecnologico dedicato al trattamento delle superfici con nano tecnologie eco-efficienti
Osservatori Tecnologici E
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Aspetti tecnico-gestionali ed
ambientali della digestione
anaerobica - Ecomondo 2012
BioEnergyLab è il Laboratorio
di Environment Park dedicato alle tecnologie innovative per la produzione di energia da biomasse
8/11/2012 Aspetti tecnico-gestionali ed ambientali della digestione
anaerobica - Ecomondo 2012
11
08/11/2012 12
I progetti del Bioenergy lab attivi CEP-REC: 2011-2013 presentato a gennaio 2011 nell’ambito del bando per progetti strategici
Central Europe è stato approvato a giugno del 2011 – Il progetto prevede l’elaborazione di documenti
di pianificazione strategica a livello territoriale (nel nostro caso insieme alla Provincia di Torino) per la
gestione delle risorse energetiche e l’implementazione dell’uso delle fonti rinnovabili a livello locale
GasHighWay: 2009-2012 finanziato nell’ambito del programma europeo Intelligent Energy for
Europe - Promozione dell’utilizzo del gas naturale e del biometano per i trasporti in Europa
SEBE: 2009-2012 finanziato nell’ambito del programma comunitario Central Europe – utilizzo di fonti
rinnovabili per la produzione di biogas ed energia, sviluppo di tecnologie di produzione e tecnologie di
purificazione. Sviluppo di un centro di competenza internazionale e di una strategia comune per
favorire l’applicazione della tecnologia per lo sfruttamento delle fonti rinnovabili per la produzione di
energia.
HY-TIME: 2011-2013 finanziato nell’ambito del bando JTI - Il progetto mira all’ottimizzazione
della catena del valore del bioidrogeno prodotto da scarti per via fermentative anche attraverso
l’ottimizzazione dei processi di pretrattamento e di valorizzazione del flusso gassoso mediante
l’identificazione dei migliori processi di up-grading. Il progetto prevede come risultati finali la
progettazione di un sistema dimostrativo di scala pre-commerciale da 10-100 kg/d e lo studio tecnico
economico per la valorizzazione su scala industriale del processo ottimizzato.
BIO-H2: 2010-2012 finanziato nell’ambito regionale dei Poli di Innovazione, ha come obiettivo
l’ottimizzazione della produzione di bio-idrogeno e bio-metano su scala pilota per via fermentativa a
partire da scarti organici.
Sostenibilità ed efficienza dell'energia da biomasse in
Piemonte
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LIFE POWER: 2010-2012 finanziato nell’ambito del programma comunitario LIFE+, ha lo
scopo d realizzare una azione dimostrativa in Spagna per l’aumento dell’efficienza
energetica dell’irrigazione del verde urbano ed agricolo, mediante risparmio idrico ed
utilizzo di fonti rinnovabili per l’alimentazione dei sistemi di irrigazione
SCOW: 2012-2014 presentato sul primo step della call per gli strategic projects ENPI,
prevede la raccolta e selezione dei rifiuti delle aree turistiche destinati alla valorizzazione
per produzioni energetiche in impianti di compostaggio agricoli. Il progetto è in
collaborazione con Genova, Malta Spagna, Palestina, Israele e Francia
HYSTREAM: Il progetto HYSTREAM è stato ammesso a finanziamento nel sul terzo
programma annuale dei poli di innovazione e prevede l’ottimizzazione dei pre-trattamenti
enzimatici e delle popolazioni microbiche per la produzione di idrogeno da scarti agricoli e
FORSU. All’interno del progetto l’Environment Park lavorerà come subcontraente
dell’Università di Torino e dell’azienda Ago Renewable effettuando test su impianto pilota
e valutazioni sui risultati ottenuti.
In fase di valutazione:
BIOMETHAIR: 2012-2015 presentato sul bando automotive della Regione Piemonte
nell’aprile 2012 prevede la realizzazione di un prototipo di autovettura alimentata con
idrometano prodotto da FORSU.
Sostenibilità ed efficienza dell'energia da biomasse in
Piemonte
Impianto pilota di produzione di idrogeno da fermentazione di
biomassa Nell’ottica della produzione di idrogeno da fonti rinnovabili è stato progettato e realizzato un impianto di fermentazione anaerobica bistadio per la produzione combinata di un biogas ad elevato contenuto di idrogeno (I stadio) e un biogas a maggiore tenore di metano rispetto al tradizionale (II stadio) OBIETTIVI Produzione di idrogeno e di biogas da fonti rinnovabili via dark anaerobic fermentation
Valorizzazione di materiali di scarto (FORSU, scarti delle lavorazioni agricole e industriali)
Riduzione dei costi di processo e dei consumi energetici in vista di uno scale up industriale
Produzione di energia attraverso la migliore valorizzazione dei biogas prodotti (purificazione, utilizzo di co e trigenerazione, test in fuel cell)
Implementazione dell’utilizzo del biometano per l’immissione in rete o come biocarburante.
8/11/2012 Aspetti tecnico-gestionali ed ambientali della digestione
anaerobica - Ecomondo 2012
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Impianto pilota per il pre-trattamento di biomassa di II generazione
L’impianto pilota è composto da:
1. Meccanico mediante triturazione con mulino a lame;
2. Chimico fisico, basato sul processo di Steam Explosion (35l);
3. Chimico, basato su idrolisi acida o basica a temperatura e
pressione controllata (150l);
4. Biologico, basato su idrolisi enzimatica attraverso l’uso di
enzimi specifici selezionati (150l).
Tipologie di biomassa utilizzabili:
lignocellulosiche
amidacee
residui di biomasse oleaginose
Aumentare la biodegradabilità di differenti tipologie di biomasse;
Aumentare la resa in processi di digestione anaerobica (bioidrogeno e biogas) o in processi
di bioraffinazione per la produzione di biocarburanti (i.e. bioetanolo);
Diminuire i costi di produzione di energia da fonte rinnovabile;
Valorizzare biomasse di scarto non facilmente sfruttabili
OBIETTIVI
8/11/2012 Aspetti tecnico-gestionali ed ambientali della digestione anaerobica - Ecomondo
2012
15
Favorire la trasformazione di lignina, cellulosa ed emicellulosa
in zuccheri semplici (glucosio e fruttosio);
Impianto pilota per il pre-trattamento di biomassa di II generazione
L’impianto pilota è composto da:
1. Meccanico mediante triturazione con mulino a lame;
2. Chimico fisico, basato sul processo di Steam Explosion (35l);
3. Chimico, basato su idrolisi acida o basica a temperatura e
pressione controllata (150l);
4. Biologico, basato su idrolisi enzimatica attraverso l’uso di
enzimi specifici selezionati (150l).
Tipologie di biomassa utilizzabili:
lignocellulosiche
amidacee
residui di biomasse oleaginose
Aumentare la biodegradabilità di differenti tipologie di biomasse;
Aumentare la resa in processi di digestione anaerobica (bioidrogeno e biogas) o in processi
di bioraffinazione per la produzione di biocarburanti (i.e. bioetanolo);
Diminuire i costi di produzione di energia da fonte rinnovabile;
Valorizzare biomasse di scarto non facilmente sfruttabili
OBIETTIVI
08/11/2012 Le filiere agroenergetiche Piemontesi, Tortona 2/12/2011
Favorire la trasformazione di lignina, cellulosa ed emicellulosa
in zuccheri semplici (glucosio e fruttosio);
Impianto pilota per la depurazione di reflui zootecnici in fotobioreattori
Progetto DENITREN
Sviluppo, applicazione e monitoraggio di un sistema di depurazione di reflui zootecnici mediante crescita di alghe in fotobioreattori con recupero di sottoprodotti per la produzione di energia: una soluzione al problema nitrati
OBIETTIVI Riduzione del contenuto di azoto inorganico negli effluenti zootecnici, recupero di sottoprodotti ad elevato valore aggiunto
Chlorella vulgaris
8/11/2012 Aspetti tecnico-gestionali ed ambientali della digestione
anaerobica - Ecomondo 2012
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Progetto BioH2 Produzione di idrogeno per via fermentativa a partire da biomasse di scarto
2010-2012
Finanziato nell’ambito del Polo di Innovazione POLIGHT
(nell’ambito della linea di sviluppo LS H2.2 “Produzione di idrogeno da fonti di energia rinnovabile”)
Partners progetto
ASJA Ambiente (coordinatore)
Environment Park SpA
Biosearch Ambiente srl
Università degli Studi di
Torino – Dip. Biologia Animale
OBIETTIVI
Ottimizzazione della resa di produzione di idrogeno per via fermentativa, su scala pilota, a partire da
biomasse di scarto (reflui zootecnici, vinacce, scarti organici GDO e IV gamma)
Pre-trattamenti chimico-fisici delle biomasse di scarto ligno-cellulosiche al fine di agevolare la
formazione di zuccheri semplici (C5, C6)
Miglioramento dell’efficienza degli enzimi coinvolti nella produzione di idrogeno (idrogenasi) e
selezione di colture di microrganismi produttori di idrogeno
Ottimizzazione dei parametri chiave di processo (temperatura, pH, miscelamento della biomassa,
HRT, dosaggio dei reagenti) 8/11/2012 18
Aspetti tecnico-gestionali ed ambientali della digestione anaerobica - Ecomondo 2012
8/11/2012
PROGETTO SEBE
Analisi della potenzialità di produzione di biogas in Europa
Analisi delle tecnologie attualmente disponibli a livello nazionale ed internazionale
Considerare diverse fonti disponibili per la produzione di biogas, come i rifiuti organici urbani ed industriali
Definire strategie locali per la raccolta della biomassa
Eseguire le prove su un impianto dimostrativo per la verifica della reale possibilità di utilizzo delle biomasse di scarto
Definizione delle migliori tecnologie di valorizzazione del biogas a livello locale
Diffusione delle tecnologie di up-grading del biogas a biometano per il suo utilizzo in rete o come carburante per autotrazione
OBIETTIVI
Risultato a lungo termine: Sviluppo di centri di competenza internazionali , Competence Knoledge Centers (CKCs) che consentiranno un accesso globale ad esperti internazionali, strutture di ricerca e sviluppo, costruttori di tecnologie e consulenti alle migliori tecnologie disponibili per la valorizzazione della risorsa biogas.
19 Aspetti tecnico-gestionali ed ambientali della digestione
anaerobica - Ecomondo 2012
Produzione di idrogeno da biomassa
I principali processi biologici coinvolti nella produzione di idrogeno possono essere classificati in tre categorie:
FOTOSINTESI: bio-fotolisi dell’acqua ad opera di microalghe e cianobatteri
FOTO-FERMENTAZIONE: produzione di idrogeno in presenza di luce
FERMENTAZIONE ANAEROBICA AL BUIO : produzione di idrogeno attraverso la digestione anaerobica di materiale organico ad opera di colture pure o miste.
8/11/2012 Aspetti tecnico-gestionali ed ambientali della digestione
anaerobica - Ecomondo 2012
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La fermentazione anaerobica
• Sequenza di reazioni biochimiche ad opera di diversi
microrganismi.
Macromolecole organiche
Monomeri solubili
Acidi organici, alcool
Acetato H2, CO2
IDROLISI
CH4 CH4, CO2
ACIDOGENESI
ACETOGENESI
METANOGENESI
Batteri idrolitici
Batteri fermentativi
Batteri acetogeni
Batteri acetoclasti
Batteri idrogenofili
Batteri metanigeni
Clostridium spp.
Anaerobic, Gram +, spore-forming bacteria
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Diagram of the process
Stabilized sewage
Biomass input
Mechanical pretreatment and biomass homogenization
Bioreactor for H2 production Bioreactor for biogas
production
Exhausted gas Biogas purification H2 purification
H2 storage Biogas storage
Digested sludge
Gas
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grat
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Continuous process
Tests in batch conditions
Aspetti tecnico-gestionali ed ambientali della digestione
anaerobica - Ecomondo 2012
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Digested
sludge
pH 2
24 h
Fruit and vegetables wastes from supermarket
H2 CH4
Aspetti tecnico-gestionali ed ambientali della digestione
anaerobica - Ecomondo 2012
Test sperimentale di produzione di bioH2 FRUTTA +LIQUAME
Substrato alimentato: mix di frutta G.D.O. (80%) + liquame/letame (20%),
Inoculo: fango di digestione anaerobica pretrattato con HCl 1N per 24 h per l’inibizione della metanogenesi
Medium di sali e micronutrienti : per garantire un adeguato rapporto C/N e un corretto apporto di Fe, K, Ca,…
Volume totale di partenza: 25 lt
Pressione interna al reattore; 30 mbar, r
pH di partenza regolato fino alla neutralità: 7.1
Temperatura: 27-30 °C regolata tramite invio discontinuo di acqua calda in camicia e termostatazione del locale prove
8/11/2012 Aspetti tecnico-gestionali ed
ambientali della digestione
anaerobica - Ecomondo 2012
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Durata complessiva di 188 h, con una prima fase in batch della durata di circa 60 h di cui si riporta l’andamento nel tempo della produzione gassosa
Batch
Max H2 40%
Test di produzione di bioH2 FRUTTA +LIQUAME
8/11/2012 Aspetti tecnico-gestionali ed
ambientali della digestione
anaerobica - Ecomondo 2012
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Semicontinuo
Durata 128h nel corso della quale sono stati effettuati tre diversi caricamenti e scaricamenti di biomassa (26lt caricati e 23 lt scaricati), con reintegro dell’inoculo pretrattato (2.5 lt in totale), raggiungendo pertanto un riempimento complessivo di 30 lt.
20-40% H2
Continuo
Due differenti tempi di permanenza HRT1: 30h HRT2: 60h
Test di produzione di bioH2 FRUTTA +LIQUAME
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HRT=30h HRT=60h
Produttività H2 media
0.9 lt/h 0.72 lt/lt giorno
0.8 lt/h 0.64 lt/lt giorno
Produttività H2 max
1.75 lt/h 1.4 lt/lt giorno
1.6 lt/h 1.3 lt/lt giorno
Test di produzione di bioH2 FRUTTA +LIQUAME
Risultati
Percentuale H2 prodotto: 20-50% Per HRT2=30h, H2 max 54% Resa media 46ml H2 prodotto/g SV Resa max 72.6ml H2 prodotto/g SV
Analisi effettuate COD TSS VSS Zuccheri (Glu, Fru, Saccarosio) Acidi grassi volatili
8/11/2012 Aspetti tecnico-gestionali ed
ambientali della digestione
anaerobica - Ecomondo 2012
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Produzione di idrogeno da FORSU
Multi-utility company in the field of energy, water and environment
Integrated system for the collection and subsequent treatment of
organic fraction of urban solid wastes
Biogas plant treating 50.000 ton/year of wastes
4.650.000 Nm3/year of produced biogas (60% of CH4)
3 engines of 1176 kWe and 1371 kWt
14.6 GWh of electric energy produced in 2010 (50% injected in the
grid and 50% consumed for inner purposes)
16.5 GWh of thermal energy produced in 2010 (50% exploited in a
district heating system and inner consumption)
27 trucks for collection of wastes
The biogas plant is oversized and it could treat up to 60.000 ton/y
A new anaerobic digestor is in phase of realization (30.000 t/y)
Impianto di
compostaggio
20.000 ton/anno
Digestione Anaerobica
50.000 ton/anno FORSU
Impianto di depurazione
75.000 abitanti
biogas
Reflui
Gasometro
Teleriscaldamento Discarica
Characterization of the biomass
Organic fraction of urban solid waste
TSS 4,9 g/100g
FSS 1 g/100g
VSS 3,9 g/100g
COD 71,457 mg/Kg
Emicellulosa 0,3 g/100g
Cellulosa 0,7 g/100g
Lignina 0,8 g/100g
Grassi 0,5 g/100g
Proteine (N x 6.25) 2,1 g/100g
Zuccheri semplici
(glucosio +fruttosio) 1,2 g/lt
Rapporto COD/Nproteine 34
Inoculo Pretrattamento
Acido Basico Shock termici
Inibizione della metanogenesi
Nel primo stadio è necessario inibire la metanogenesi per produrre H2
HRT
Clostridium spp.
μ (max, H2) = 0,083 h-1
μ (max, CH4) = 0,0167 h-1
Idania et al. (2009)
pH ottimale
Batteri acetogeni = 5 ÷ 6,5
Batteri metanigeni = 6,8 ÷ 7,5
Zhu et al. (2008) Clostridium spp.
Batteri anaerobici in grado di sporificare
Test sperimentale di produzione di bioH2 FORSU
Substrato alimentato: FORSU triturata
Inoculo: digestato proveniente dall’impianto di produzione di biogas a partire da FORSU pretrattato con HCl 1N per 24 h per l’inibizione della metanogenesi
Medium di sali e micronutrienti : per garantire un adeguato rapporto C/N e un corretto apporto di Fe, K, Ca,…
Durata 2.58h
Lag time 1.2h
Produzione totale di H2 8.97 lt
Percentuale max di H2: 56.14%
Rate max 6.8 lt/h (dopo circa 2.58 h)
pH intorno a 6
T 35-37.5°C
Test in batch
0
10
20
30
40
50
60
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
0 0,5 1 1,5 2 2,5
% H
2
Vo
lum
e [
lt]
Runtime [h]
Bio H2 - Volume prodotto e %H2 nel test batch Volume totale Volume H2 Volume CO2 % H2
Runtime (h)
0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0
Vo
lum
e H
2 (
lt)
0
2
4
6
8
10
Definizione parametri per
il processo in continuo
HRT=2.5 h
D=0.4
Test in continuo
HRT: 2.5-2.8h
pH 6.3-6.4
Tmedia 37.8°C
HRT Produttività H2 media Produttività H2 max %H2 media %H2 max
HRT=2.5h 10.20 lt/h 9.79 lt/lt giorno 12.38 lt/h 11.88 lt/lt giorno 39% 51,37%
HRT=2.8h 12.91lt/h 12.39 lt/lt giorno 17.75 lt/h 17.04 lt/lt giorno 33% 37,21%
FORSU T ambiente
FORSU T controllata (37°C circa)
Produttività (lt/lt giorno) 1.23 (max 3.4) 9.79-12.39 (max 11.88-17.04)
Tempo di permanenza (h) 10 h 2.5 h-2.8h
% H2 max 49 51.37-37.21%
Resa (ml H2/g SV) 20.3 (max 56.5) 46 (max 72.6)
pH 6-7 5-6
Comparison between Test with ORGANIC FRACTION OF URBAN
SOLID WASTE (FORSU) at Tamb and T=37°C
FORSU FRUTTA+LIQUAME
Produttività (lt/lt giorno) 9.79-12.39 (max 11.88-17.04)
0.72 (max 1.4)
Tempo di permanenza (h) 2.5 h-2.8h 30 h
% H2 max 51.37-37.21% 54%
Resa (ml H2/g SV) 46 (max 72.6) 46 (max 72.6)
pH 5-6 5-6
Confronto rese test FORSU e FRUTTA + LIQUAME
8/11/2012 Aspetti tecnico-gestionali ed
ambientali della digestione
anaerobica - Ecomondo 2012
36
8/11/2012 37
Conclusioni
I maggiori ricavi sono stati invece determinati in base alla
maggiore quantità di energia elettrica prodotta, oltre ad un
minor costo per il trattamento e lo smaltimento della frazione
solida del digestato visti i minori quantitativi prodotti. Ciò è
dovuto alla maggiore resa di conversione dei solidi del
processo bistadio.
Ipotizzando di valorizzare il biogas in un motore di cogenerazione
con un rendimento elettrico del motore del 40 %, si genererebbe
con l’impianto monostadio, alimentato con 30.000 ton/anno di
FORSU, 975 kW di potenza elettrica. L’impianto bistadio nelle
stesse condizioni avrebbe una potenza elettrica pari a 1230 kW,
pertanto con un incremento di energia
prodotta di oltre il 25%
Aspetti tecnico-gestionali ed
ambientali della digestione
anaerobica - Ecomondo 2012
Biogas (CH4+CO2) production in the second stage
Single Stage of Biogas
Temperature 38,4
HRT (gg) 15 gg
Productivity of CH4 (lt/h) 7,2
SV in ingresso (mg/ml) 31,1
SV in out (mg/ml) 5
Conversion of volatile Solid (%) 83,92282958
Double Stage H2+CH4
Temperature 38,4
HRT (gg) 15 gg
Productivity of CH4 (lt/h) 10
SV IN (out first stage) 28,7
SV in out 2,4
Conversione solidi volatili (%) 92,3
Incremento della produttività del 30-40%
aumento della percentuale del metano presente nel gas dal 60% al 70%
8/11/2012 39
Conclusioni
Produrre idrogeno mediante fermentazione anaerobica di
matrici di scarto è possibile e tecnologicamente ed
economicamente sostenibile
L’impianto bistadio consente di implementare la percentuale di
metano nel biogas uscente dal secondo stadio, producendo
inoltre un flusso di biogas ad alto contenuto di idrogeno
Al variare dell’utilizzazione dei biogas in uscita dai due stadi è
possibile ottenere diverse valorizzazioni energetiche degli
scarti (fuel cell +cogenerazione + trigenerazione) anche in
funzione di eventuali pre-trattamenti necessari
Aspetti tecnico-gestionali ed
ambientali della digestione
anaerobica - Ecomondo 2012
8/11/2012 40
ENVIRONMENT PARK Parco Scientifico Tecnologico per
l’Ambiente
Via Livorno 60, 10144 TORINO (I)
Paola Zitella
www.envipark.com
Thanks !
Aspetti tecnico-gestionali ed
ambientali della digestione
anaerobica - Ecomondo 2012