23
Amos Kamil Il venditore di sigari Traduzione di Flavia Tolnay con la collaborazione di Alberto Oliva

Pagine da Il venditore di sigari

Embed Size (px)

DESCRIPTION

 

Citation preview

Page 1: Pagine da Il venditore di sigari

Amos Kamil

Il venditore di sigari

Traduzione di Flavia Tolnaycon la collaborazione di Alberto Oliva

Page 2: Pagine da Il venditore di sigari
Page 3: Pagine da Il venditore di sigari

un rAzzIsmO AllA rOvEscIA

di dario arkel

Il venditore di sigari è un capolavoro di ironia yiddish,nella sua dirompente semplicità. è fresco come acquadi fonte, bianco come un sorriso, avvolgente come unabbraccio.

I due personaggi che si incontrano sembrano cono-scersi ma non si sa bene perché, né dove si possanoessere conosciuti. è come se fossero in scena da sem-pre, l’uno in apparenza negando se stesso, Gruber, l’al-tro, reiter, cercando attestati di merito in una vita fattadi conformismi in cui l’unica scossa è la seconda guer-ra mondiale, quindi cercando l’affermazione. ma allaluce della storia tutti sanno o intuiscono che un ebreoè sempre all’erta, che l’Olocausto non rappresenta lascossa perché essa è già insita nell’essere ebreo, in quel-lo zaino di memorie primeve che non si dissolvono.

ci si trasforma, ma è solo un’apparenza. Gruber èun ebreo il cui vero cognome poteva essere ben diver-so, è un trasformista che prende molto seriamente ilruolo che incarna, conscio che il ruolo sono “gli altri”a ritagliarlo addosso alle persone. E lui centra il suopersonaggio sulla finzione che è nascondimento di fol-lia, e quindi un’affermazione di autenticità senzametafora. cosicché si giunge alla conclusione che ipersonaggi si scavalcano di volta in volta in una prova

Page 4: Pagine da Il venditore di sigari

di abilità dialettica che lascia sgomenti e tende a stabi-lire una cosa soltanto per ciascuno dei personaggi: chela negazione è una duplice affermazione dell’autentici-tà, e che l’aperta affermazione dell’identità nascondel’impurità.

nella cavalcata dialettica che percorre il testo, i ruolispesso si sovrappongono, come se si stessero miscelan-do sapori per creare un aroma unico, quello dell’anti-ca saggezza della filosofia. la vera protagonista dellavoro teatrale è proprio la filosofia riportata al suo ele-mento nodale di “lOGOs”. si parla, ci si parla addos-so, si intravvedono gli spettri della guerra e dellashoah ma, alla fine, si definisce tutto quanto comeun’azione intorno alla parola “essere”, un’operazioneontologica.

chi sei, tu? chi è un ebreo? la ricerca dell’essere inquanto identità e non in quanto corpo transita forza-tamente nel setaccio a maglie strette della metafisicaed essa metafisica si configura come dialettica. se siparla lo stesso linguaggio non si può sfuggire, e l’iden-tità diviene sempre più chiara con il passo dell’indagi-ne, del botta e risposta tipico di un serrato dialogo.

In questo lavoro teatrale a due voci, la distanza èoccupata dalla vicinanza dei due dire, e la vicinanzadalla distanza, in un distacco sempre e solo presunto ed’accatto. non vi sono concrete diversità tra i due, mauna sola semplice differenza: l’idea che il combatteresia pur sempre un “combattersi” oppure che il com-battere sia un “salvarsi”.

Per reiter la forza consiste nell’utilità del manteni-

Page 5: Pagine da Il venditore di sigari

mento identitario, per Gruber nella mera sopravviven-za materiale. Questa identità però può essere miscono-sciuta, ignorata o addirittura derisa perché trattasi, nelfondo delle cose, semplicemente di un dire e non diuna sostanza. I riferimenti di più alto spessore deriva-no proprio dalle battute intorno alla filosofia che rin-nova con il suo richiamo a guardarsi dentro. Il dentroè materia o pensiero?... che cosa c’è in noi?

lo sforzo vitale di sopravvivere alla tragedia imme-morabile dell’Olocausto. sforzo che non riesce a supe-rare il grigio, il fumo, il sigaro come metafora dell’altocamino, la notte, la morte. sforzo che non riesce a chia-marsi “slancio” come più generosamente nei confron-ti dell’umanità l’ha chiamato Bergson… non riesce per-ché tutto è stato cancellato e nessuno ha più riferimen-ti morali cui richiamarsi. Due ebrei che citanonietzsche impunemente, a pochi anni dalla fine dellaguerra, devono necessariamente essere anche tedeschi,avere perciò in definitiva quella cultura della moderni-tà che è nata con l’unità della Germania. Quindi sonodue ebrei senza luogo, uno è deciso a partire per la ErezIsrael, l’altro a restare lì. l’uno – reiter – opta perl’ebraismo e per il futuro, l’altro no, si sente affondatodai tedeschi, e sente che gli israeliani rischiano nell’in-cedere della loro pre-potenza.

Gruber, proprio lui, avverte che gli ebrei migliorisono morti, e come lo dice sembra avvisare lo spettato-re che non ci si può aspettare niente di buono dallostato d’Israele… ma tutto ciò è visione parziale eosserva un futuro che non si è ancora consolidato cosìcome si doveva. Allora Gruber è un nostalgico, un giu-

Page 6: Pagine da Il venditore di sigari

sto nostalgico che rimpiange la cultura ebraico-tede-sca, anzi per lui più tedesca che ebraica, ma lo fa dalpunto di vista dell’ebreo e quindi Gruber può permetter-si quest’affermazione. reiter è invece convinto che spaziofuturo ancora ne esiste, che gli ebrei rappresentinoun’entità che può ancora essere non-contaminata: vaad affermare cioè, una sorta di razzismo alla rovescianel quale l’essere ebreo è virtù, è cultura-intelligenzache sovraintende ad una pretesa di superiorità.

Gruber contesta questo fatto e lo fa perché, comedetto, può permetterselo, ma reiter come può permet-tersi invece di presupporre una superiorità? Qui ilgioco si fa più duro: si può presupporre superioritàperché il dolore, in effetti, comporta l’attenzione delmondo, e perché l’accumulo del dolore comporta lacreatività nel trarsi d’impiccio, nel migliorarsi, nel met-tere in atto la teoria evolutiva pure in senso darwinia-no. ma è davvero così? sì, qualcuno può essere di que-sta opinione, ma non può impunemente affermarloperché rischia di scivolare nel razzismo rovesciato.

Page 7: Pagine da Il venditore di sigari
Page 8: Pagine da Il venditore di sigari
Page 9: Pagine da Il venditore di sigari

Il vEnDITOrE DI sIGArIcommedia in un atto

di amos Kamil

Page 10: Pagine da Il venditore di sigari
Page 11: Pagine da Il venditore di sigari

I PErsOnAGGI

ErnsT GruBEr, 50enne, corpulento, tipico negozian-te tedesco.

Dr. JulIus rEITEr, 45enne, Professore Ebreo Tedesco

lA scEnA

un negozio di tabacchi a Berlino, all’indomani della2^ Guerra mondiale.

“ricordare è la redenzione, dimenticare, l’esilio”.Il Baal shem Tov

Page 12: Pagine da Il venditore di sigari
Page 13: Pagine da Il venditore di sigari

Il vEnDITOrE DI sIGArI

I rumori della città di Berlino che si sveglia. suono di uccelli, ditreni, di auto ed altro. le luci si alzano nel negozio di sigari. sial’arredamento che la struttura rendono l’idea che un tempo ilnegozio era stato bellissimo.

ernsT GruBer, un uomo panciuto sui 50 anni, riassetta ilnegozio. è molto curato e indossa un abito logoro di buona fat-tura, scarpe lucide, occhiali luccicanti. Fa il suo lavoro con laprecisione di un soldato, fischiettando e dando l’impressione diuno che si contenta.

In proscenio vi sono dei tavolini con intorno sedie sistemate conordine. sul fondo un banco di dolciumi con un registratore dicassa ed una macchina per il caffè. sulla porta d’ingresso è appe-so il cartello ‘‘chIusO/aperTO”. una scala a pioli in legno surotelle, è appoggiata contro i ripiani dietro il banco. Il negoziooffre una modesta selezione di giornali, vecchie riviste, sigari inordine sparso e oggetti vari quali un tostapane, un miscelatore euna scopa. le carenze del dopo-guerra sono pienamente rappre-sentate.

GruBer si reca nel retro bottega. poco dopo irrompe nell’aria ilsuono gracchiante di “l’arte della Fuga” di Bach. Il suo lavoroviene interrotto da un forte bussare alla porta.

17

Page 14: Pagine da Il venditore di sigari

18

Page 15: Pagine da Il venditore di sigari

GruBer Ach! Doktor, è ancora chiuso!

(si sente bussare ancora più forte) se ne vada! (unapausa, poi udiamo un colpo alla porta fortissimo.GruBer appare, si avvia alla porta d’ingresso e sbirciafuori dalla finestra. la voce di JulIus reITer locoglie)

reITer Apra, Herr Gruber! è tempo di aprire!

GruBer vada via! Gliel’ho già detto. non hoancora aperto!

reITer ma sono le sei e mezzo. Il cartello diceche lei apre alle sei e mezzo.

(GruBer controlla il suo orologio. effettivamente sonole sei e mezzo. con riluttanza apre la porta d’ingresso.dr. JulIus reITer entra nel negozio e si leva il cap-pello. è un bell’uomo la cui capigliatura scura e incoltaè in netto contrasto con quella di GruBer, sottile bion-da e ben curata. le scarpe di reITer necessitano di unabuona pulizia, il suo viso di una rasatura decente ed ilcolore dei suoi calzini dovrebbe accompagnarsi megliocon il resto dell’abbigliamento).

reITer Guten morgen, Herr Gruber.

GruBer (a mezza bocca) Guten morgen, Doktorreiter.

19

Page 16: Pagine da Il venditore di sigari

(reITer finge di consultare il suo orologio da taschino.dal comportamento di GruBer, è ovvio che questascena si è ripetuta altre volte. GruBer non fa nulla, èeducato. reITer mostra a GruBer il suo orologio).

reITer Il mio orologio non funziona?

GruBer no, Doktor. non credo.

reITer non lo credo neanch’io. è stato fabbri-cato in svizzera.

GruBer Hmm.

reITer In fatto di precisione, nulla può essereparagonato agli svizzeri! nulla! Proprio come noiTedeschi, non trova?

GruBer così dicono.

reITerv sicché, se il mio orologio è preciso, èragionevole supporre che siano le ore sei e trenta, osbaglio?

GruBer Abbiamo già stabilito che lei è moltopuntuale, Doktor reiter.

(reITer indica il cartello chIusO/aperTO che dondo-la sulla porta d’ingresso)

reITer E difatti sono le sei e trenta. Perciò, se

20

Page 17: Pagine da Il venditore di sigari

non erro, il cartello sulla porta dovrebbe indicare cheadesso lei è aperto. (GruBer si addolcisce e volta il cartellodalla parte di aperTO verso la strada) Bisogna avere delleregole, Herr Gruber, non crede?

GruBer sì, certo!

reITer Dove andrebbe a finire la nostra civiltàse non ci fossero le regole?

GruBer Ha ragione.

reITer molto bene. (reITer incede vittoriosamenteimpettito verso un tavolo e poggia accuratamente sulla spallieradi una sedia - in maniera molto poco tedesca - il suo cappotto.Gironzola per il negozio ispezionando le magre offerte. GruBerscuote il capo e ritorna alla sua occupazione.) è un bellissimomattino, non trova?

GruBer Hmm.

reITer che intende dire?

GruBer sì, Doktor. è una bella giornata.

reITer mi piace tanto il profumo della prima-vera. I fiori, le signore bionde nelle loro gonne, illungo, duro inverno ormai alle spalle. no?

GruBer sì. è un bel periodo dell’anno, Doktor.

21

Page 18: Pagine da Il venditore di sigari

reITer mi dica, Herr Gruber, pensa che oggiIsaac verrà?

GruBer no.

reITer no? come fa ad essere così sicuro chenon verrà? è malato? (reITer aspetta una risposta giàsapendo che non vi sarà) Allora? è malato?

GruBer non lo so.

reITer non l’ho più visto dalla guerra.

GruBer nemmeno io.

reITer Qualcosa non va, Herr Gruber?

GruBer no.

reITer mi sembra di poche parole oggi.

GruBer mi scusi, Doktor. è un po’ presto.

reITer Ebbene, non mi vedrà ancora permolto da queste parti.

GruBer come ha detto scusi?

reITer non importa. la cosa non la riguarda.

GruBer (sorpreso) lascia la Germania?

22

Page 19: Pagine da Il venditore di sigari

(reITer si accarezza il taschino)

reITer le basti sapere che è una giornata pro-mettente non solo per la nostra amata Germania maanche per il Dott. Julius reiter e famiglia. Ora mi dica,che ne è di luba Pinsker? Ho necessità di conferirecon lei su una questione della massima importanza. èin casa?

(GruBer afferra una scopa ed inizia a spazzare ilpavimento accanto ai tavolini)

GruBer non so nulla dei suoi spostamenti. lei,piuttosto, dove andrà?

reITer non sa dove si trova luba Pinsker?com’è possibile?

GruBer Doktor reiter, mendl Pinsker e la suafamiglia non posseggono più questo negozio! lei hagià avuto questa informazione ieri e l’altro ieri e ieril’altro ancora!

(reITer si batte la fronte con aria di disgusto)

reITer Ach! chissà dove ho la testa in questigiorni? Avevo completamente dimenticato. le chiedoscusa, Herr Gruber. la prego mi perdoni.

GruBer (riprendendosi) è tutto perdonato.

23

Page 20: Pagine da Il venditore di sigari

reITer molto bene. vuole sapere perché oggi èuna giornata così bella? (GruBer tace) “Doktor, lei michiederà, perché la giornata di oggi è così diversa daogni altra giornata che l’ha preceduta o che sicuramen-te seguirà?” una magnifica domanda, Herr Gruber.Perché questa notte è differente da tutte le altre notti?

GruBer mi scusi?

reITer non importa. si può sentire, HerrGruber, che c’è qualcosa di differente nell’aria oggi. unanuova era sta sorgendo sulla nostra patria. Gli america-ni hanno promesso che la riporteranno al suo anticosplendore. non più solo uova, pane e formaggio...

GruBer Forse.

reITer Forse, forse. è tutto quello che ha dadire stamattina?

GruBer Eh… può darsi che sia lei ad esserediverso oggi.

reITer (ridacchiando) Può darsi. è un buonosservatore, Herr Gruber.

GruBer Danke.

reITer Bitte.

GruBer Dove pensa di andare?

24

Page 21: Pagine da Il venditore di sigari

reITer come?

GruBer lei ha accennato che andrà da qualcheparte. (adesso è reiter che tace) Allora, dove andrà?

reITer (eludendo la domanda) vediamo che tipo disigaro comprerò per celebrare questa giornata cosìspeciale. vediamo quale colpirà la mia fantasia oggi?mi dica, Herr Gruber, avrebbe dei sigari russi?

GruBer (annoiato) sigari russi? no! non abbia-mo sigari russi!

reITer Oh, mi scusi. Quale tedesco che abbiarispetto di se stesso accenderebbe un sigaro russo diquesti tempi? Dopo che hanno distrutto le nostre bel-lissime città. le magnifiche strutture che il reich hacostruito per celebrare se stesso. è sciocco da partemia. Allora, mi dica lei, quale sigaro può propormi?

GruBer Gli stessi sigari di ieri, Dr.reiter!

reITer non ha nulla di nuovo nel negozio?

GruBer no.

reITer Ach, i tempi sono duri. Duri, duri, duri,duri. ma io voglio proprio celebrare con qualcosa dispeciale. mi dica, quale partita di sigari è riuscito aprocurarsi nelle ultime 24 ore?

25

Page 22: Pagine da Il venditore di sigari

GruBer (tagliente) Gli stessi sigari di ieri.

(GruBer ripone la scopa al suo posto e con riluttanzasi mette dietro al banco)

reITer ma io l’ho dimenticato. uno nondovrebbe mai dimenticare ma, ahimè, Herr Gruber, ioho dimenticato.

GruBer Può vedere da solo che cosa c’è.

reITer Beh, allora la prego mi dica… natural-mente se non le dispiace… qual è il miglior sigaro chepossiede.

GruBer (con sempre più evidente stizza) è semprel’upmann.

reITer lei ha una riserva di upmann?

GruBer sì, sì. Gli stessi due di ieri.

reITer com’è riuscito a procurarseli?

GruBer non ha importanza come. ne desiderauno oppure no?

reITer ma per me è di grande interesse saperecome ha fatto a mettere le mani su di un upmann.

GruBer Importato.

26

Page 23: Pagine da Il venditore di sigari

reITer Attraverso?

GruBer la svizzera.

reITer Fantastico! lei è un vero commercian-te, Herr Gruber! Dalla svizzera? ci vogliono contattigiusti per riuscire ad averli.

GruBer mi dò da fare.

reITer (indicando) ne sono certo.

GruBer Faccia la sua selezione.

reITer la mia selezione? Hmm. molto bene.selezione. mi mostri l’upmann!

GruBer è proprio sicuro questa volta?

reITer (con enfasi) si! Prenderò un upmann!non ho alcun dubbio!

GruBer lei si ricorda, Doktor, che gli upmannsi trovano sull’ultimo scaffale in alto.

reITer sì, conosco la collocazione.

GruBer E che le mie ginocchia non sono piùquelle di una volta.

reITer sì, ma io li devo vedere prima di deci-

27