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I pupi ti capita di vederli appoggiati su mensole, appesi a un filo dal soffitto, in piedi in un angolo del salotto in mille posti diversissimi al mondo, dall’Australia all’A- merica, dall’Europa al Sudafrica. E li “senti “ indicare di Sicilia e di epopee cavalleresche, di cantastorie e nenie lontane. E questo perché ci sono oggetti che as- surgono a valore universale diventando quasi simbolo da tutti individuato e riconosciuto. E’ questo è il caso del “pupo”, marionetta cavalleresca emblema di una tradizione siciliana che nel 2008 l’Unesco ha iscritto nel Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità, primo patrimonio italiano ad essere inserito in tale lista. Ac- canto al tipico carrettino decorato, piumato e colorato, il pupo è il souvenir siciliano ormai diffuso in tutto il mondo, divenuto un po’ il simbolo della Sicilia. Oggi NEWSLETTER ISSN 2209 7198 BOLLETTINO INFORMATIVO CULTURALE DEI SICILIANI D’AUSTRALIA A CURA DEL COORDINAMENTO ASSOCIAZIONI SICILIANE Volume 21 Issue 1 January-February 2019 Inside this issue: SOMMARIO Frasi - Aforismi - Poesie 2 Sicilian Associations Calendar of events 3 Oltre l'identità - di Luigi De Luca 3 Il grande cuore di Francavilla di Sicilia batte in Australia nel ricordo dei coniugi Boncardo - di Rodolfo Amodeo 7 Erba di Casa Nostra - Curiosità - Miti - Leggende - Racconti 6 L’OPERA DEI PUPI di Enza Corrente Sutera Si è svolto a Canberra, dal 15 al 17 Febbraio, il National Multicultural Festival, giunto quest'anno alla venti- quattresima edizione. Il Festival, nato nel 1996 inizialmente come evento della durata di un giorno, si è trasfor- mato nel corso degli ultimi 23 anni in un caleidoscopico evento che rag- gruppa espositori nazionali ed internazionali in una kermesse della durata di tre giorni, attraendo decine e decine di migliaia di visitatori da tutte le parti dell'Australia. Si stima che quest'anno oltre duecentocinquantamila siano stati i visitatori accorsi a partecipare a questa splendida festa che raggruppa espositori da ogni parte del mondo all'insegna del rispetto, dell'uguaglianza ma anche a tutela delle diversità e delle tradizioni culturali delle innumerevoli etnie e rappresentanze nazionali che costituiscono la base di quella grande nazione che è l'Australia. Diviso in otto sezioni, il Festival viene svolto al centro della capitale austra- liana (nel cosiddetto "Civic"), attorno alla celeberrima "Merry-go-round". SEGUE A PAGINA 4 parlare di opera dei pupi è evocare qualcosa di stantìo, un mondo antico fatto di vociare in piazza davanti a minuscoli teatrini, tra afa e polvere, gri- dolini di bambini estatici e adulti avvezzi alla fatica e bisognosi di sogno. E, nascosto agli occhi ma ar- tefice della magìa, il puparo, ieri anche analfabeta, ma sempre fortemente carismatico nel dare sugge- stione e canto anche lirico a scene, personaggi, ge- sta, eroismi… Storia di poemi siciliani e narrazione della vita dei santi o dei briganti, spesso mix di leg- genda e storia, invenzione e verità; ma soprattutto saga cavalleresca di Carlo Magno e i suoi eroici pa- ladini. Marionette….sono solo marionette. Ma per stile fi- gurativo, organizzazione scenica e teatrale, per il modo in cui i personaggi sono costruiti e mossi, si differenziano da tutte le altre marionette. NATIONAL MULTICULTURAL FESTIVAL Grande successo di pubblico a Canberra. La nostra regione rappresenta- ta dalla “Sicilian Association of Canberra and District” La scuola catanese con i fratelli Napoli Alcuni espositori presenti al NMF SEGUE A PAGINA 5

Page 8 Jan Feb 2019...Santo Crisafulli, Luigi Di Mar.no, Sam Iacono, Carmelina Pelligra, Sam Strano Contributors: Enza Corrente Sutera, Luigi De Luca, Giuseppe Nibali, Nino Sutera

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  • I pupi ti capita di vederli appoggiati su mensole, appesi a un filo dal soffitto, in piedi in un angolo del salotto in mille posti diversissimi al mondo, dall’Australia all’A-merica, dall’Europa al Sudafrica. E li “senti “ indicare di Sicilia e di epopee cavalleresche, di cantastorie e nenie lontane. E questo perché ci sono oggetti che as-surgono a valore universale diventando quasi simbolo da tutti individuato e riconosciuto. E’ questo è il caso del “pupo”, marionetta cavalleresca emblema di una tradizione siciliana che nel 2008 l’Unesco ha iscritto nel Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità, primo patrimonio italiano ad essere inserito in tale lista. Ac-canto al tipico carrettino decorato, piumato e colorato, il pupo è il souvenir siciliano ormai diffuso in tutto il mondo, divenuto un po’ il simbolo della Sicilia. Oggi

    NEWSLETTER ISSN 2209 7198 BOLLETTINO INFORMATIVO CULTURALE DEI SICILIANI D’AUSTRALIA A CURA DEL COORDINAMENTO ASSOCIAZIONI SICILIANE Volume 21 Issue 1 January-February 2019 Inside this issue: SOMMARIO Frasi - Aforismi - Poesie 2 Sicilian Associations Calendar of events 3 Oltre l'identità - di Luigi De Luca 3 Il grande cuore di Francavilla di Sicilia batte in Australia nel ricordo dei coniugi Boncardo - di Rodolfo Amodeo 7 Erba di Casa Nostra - Curiosità - Miti - Leggende - Racconti 6

    L’OPERA DEI PUPI di Enza Corrente Sutera

    Si è svolto a Canberra, dal 15 al 17 Febbraio, il National Multicultural Festival, giunto quest'anno alla venti-quattresima edizione. Il Festival, nato nel 1996 inizialmente come evento della durata di un giorno, si è trasfor-mato nel corso degli ultimi 23 anni in un caleidoscopico evento che rag-gruppa espositori nazionali ed internazionali in una kermesse della durata di tre giorni, attraendo decine e decine di migliaia di visitatori da tutte le parti dell'Australia. Si stima che quest'anno oltre duecentocinquantamila siano stati i visitatori accorsi a partecipare a questa splendida festa che raggruppa espositori da ogni parte del mondo all'insegna del rispetto, dell'uguaglianza ma anche a tutela delle diversità e delle tradizioni culturali delle innumerevoli etnie e rappresentanze nazionali che costituiscono la base di quella grande nazione che è l'Australia. Diviso in otto sezioni, il Festival viene svolto al centro della capitale austra-liana (nel cosiddetto "Civic"), attorno alla celeberrima "Merry-go-round".

    SEGUE A PAGINA 4

    parlare di opera dei pupi è evocare qualcosa di stantìo, un mondo antico fatto di vociare in piazza davanti a minuscoli teatrini, tra afa e polvere, gri-dolini di bambini estatici e adulti avvezzi alla fatica e bisognosi di sogno. E, nascosto agli occhi ma ar-tefice della magìa, il puparo, ieri anche analfabeta, ma sempre fortemente carismatico nel dare sugge-stione e canto anche lirico a scene, personaggi, ge-sta, eroismi… Storia di poemi siciliani e narrazione della vita dei santi o dei briganti, spesso mix di leg-genda e storia, invenzione e verità; ma soprattutto saga cavalleresca di Carlo Magno e i suoi eroici pa-ladini. Marionette….sono solo marionette. Ma per stile fi-gurativo, organizzazione scenica e teatrale, per il modo in cui i personaggi sono costruiti e mossi, si differenziano da tutte le altre marionette. NATIONAL MULTICULTURAL FESTIVAL Grande successo di pubblico a Canberra. La nostra regione rappresenta-ta dalla “Sicilian Association of Canberra and District”

    La scuola catanese con i fratelli Napoli

    Alcuni espositori presenti al NMF

    SEGUE A PAGINA 5

  • 2 Il Ficodindia FRASI - AFORISMI - POESIE Campa cavaddu chi l’erba crisci Passata la notti lu ionnu brisci. Spunta lu suli e si muccia la luna Bon Capudannu e bona futtuna. Bon Capudannu e bon capu di misi Strazzati linzola e faciti cammisi. Facitili beddi e di tanti culuri e supra ogni d’una mittitici un ciuri. Un profumu di novu i‘nte strati camina, ‘nta l’aria si senti e non sulu a matina. Sunati, cantati e ballati finu a dumani E a ‘ccu non facistu aeri, strincitici i mani. Fimmini, omini, picciotti e puru ranni: paci e saluti ata viri e senza malanni. Chiddu chi ‘ncori, stasira è sapienza Dumani diventa cirtizza e spiranza. Bon Capudannu, amici e parenti, a cu iavi i soddi e a cu non ‘avi nenti. Pi tutti quanti ci sunnu i megghiu auguri, Di passari i cent’anni ma senza... duluri. Anonimo Siciliano “BON CAPUDANNU”

    Coordinamento Associazioni Siciliane ABN 79 312 810 122 Incorporated on the 11th October 2001 P.O. Box 160 Ermington NSW 1700 Coordinator Ma$hew Augimeri Vice-Coordinator: Anthony De Francesco ASSOCIATIONS MEMBERS OF CAS: Agira Cultural Associa.on Pres. A. Manno Ass. Isole Eolie Pres. B. Natoli Bo$ega d’Arte Teatrale Pres. S. Crisafulli Ass. Palazzolo Acreide Pres. G. Ferla Ass. Palermitani Pres. D. Cantali Ass. S. Antonio da Padova Pres. P. Maniscalco Ass. Maria SS. Di Montalto Pres. S. Silvestro. Secretary: Sylvia Granturco Ass. Secretary: Carmelina Pelligra Treasurer: Adelina Manno ASS. Treasurer: Luigi Di Mar�no Public Rela!ons: Sergio Gual.eri Ex Officio: Len Destro, Francesco Giacobbe, DISCLAIMER: All opinions expressed in ar.cles and features are those of the contributors and not necessarily those of the Editors or CAS. CAS and the Editors accept no responsibility for the accuracy of any of the opinions or informa.on contained in submi$ed ar.cles.

    Il Ficodindia B.N 97951797 P.O. Box 160 Ermington - Australia 1700 E-mail: [email protected] Internet: www.ilficodindiasydney.com Execu!ve Director: Sergio Gual.eri Editorial Commi/ee: Santo Crisafulli, Luigi Di Mar.no, Sam Iacono, Carmelina Pelligra, Sam Strano Contributors: Enza Corrente Sutera, Luigi De Luca, Giuseppe Nibali, Nino Sutera Webmaster: Daniele Stasuzzo Via V. Emanuele, 470 - 94011 Agira (EN) Italy Il Ficodindia è reperibile presso: SYDNEY: Consolato Generale d’Italia - Istituto Italiano di Cultura; Allambie Heights: Scalabrini Village, 167 Allambie Road Bossley Park: Club Marconi, 121-133 Prairie Vale Road Earlwood: Dott. Ignazio Alberti, 315 Homer Street Five Dock: Canada Bay Club, 4 William S167 Allambie Road Dott. Felice Merlino, 126 Great North Road Cremeria De Luca, 84 Ramsay Road Gladesville: Platinum Coffee House, Shop 1, 225-227 Victoria Road Haberfield: Pasticceria Papa Pasquale Hairdresser Leichhardt: Casa D’Italia, 67 Norton Street Ryde: Golden Banana Fruit, Ryde Shopping Centre. Quarry Rd Pharmacy, 128a Quarry Rd Wollongong: IT-SO-WEL—21 Stewart Street MELBOURNE: A.L.I.A.S.- 29 Ridley Ave. Avondale Heights ITALIA: Acireale (CT) Al Ficodindia Ristorante Agira (EN) Bar Scardilli, Circolo degli Operai, Salone Santo Trovato Naxos (ME) Taverna Naxos Inviateci la vostra email a: [email protected] e lo riceverete dire$a-mente nella vostra casella. Oppure scaricatelo dal nostro sito www.ilficodndiasydney.com J a n u a r y — F e b r u a r y 2 0 1 9 La testate percepisce i contribu. pubbli-ci all’editoria previs. dal D. Lgs. 15 Mag-gio 2017, n. 70 (istanza presentata per gli anni 2015, 2016 e 2017).

  • Il Ficodindia 3 Questo mio approccio pacifista verso la cuci-na e le tradizioni, comunicate in modo altera-tivo (che è in noi), rimanda inevitabilmete all’interrogazione riflessiva che chiede di ri-flettere su se stessi e su cosa mettiamo nel nostro corpo per nutrirlo Penso che la vita sia una cosa bella perchè ci sono molti piaceri, specie quelli primari; il cibo, poi ci sono molti buoni valori, culture e amici. Sono i valori della famiglia della pace della solidarietà che mettono in moto le nostre giornate… la nostra vita. Una comunità è vera, quando aperta allo scambio relazionale e delle idee, a volte si ha la sensazione di non avere nulla da dare che già non ci sia... Tranne che la voglia e la volontà di crescere insieme. Vorrei essere capace di aiutare a costruire una comunità che esplicita fortezza e credibilità sufficiente per frapporsi alle etichette e agli stereo-tipi fuori dal proprio uscio.... pur sempre aperto alla critica: quella che analizza con onestà intellettuale e partecipazione fattiva al migliora-mento, che faccia sentire tutti coinvolti, nessuno escluso. Perché affermo questo? Perché ci sono persone che provengono dal car-cere, dove si vive di pregiudizi e “spallucce” dove da sempre hanno fat-to fallire rinnovamenti e ideali rieducativi auspicati. In questo primo intervento (penso verra’ divisi in due edizioni per la sua “lunghezza”) vorrei parlare di cibo vivo e cibo morto per potersi caricare di energia vitale. Un dato che la medicina tradizionale tende non considerare è la gran-de differenza tra un cibo integro e vivo e cibo lavorato e trasformato. Da un punto di vista nutrizionale i chicchi di cereale non differiscono di molto dalla farina, così pure la frutta appena raccolta da quella in sca-tola e via dicendo, perché proteine, carboidrati, lipidi, vitamine e sali minerali rimangono più o meno gli stessi. La differenza è data dal contenuto di energia vitale: l’uomo, essendo un essere vivente, si nutre di energia vitale, oltre che di vitamine, carboi-drati, proteine, lipidi… Quando mangiamo un frutto appena raccol-to, non ne assimiliamo solo i principi nutritivi, ma anche la vitalità, che lo rende appetibile e digeribile. Un cibo ricco di vita riempie di vita il nostro corpo e reintegra più facilmente l’energia spesa durante la giornata.

    OGNI MERCOLEDÌ MATTINA DALLE ORE 9 ALLE ORE 10.30 SU RETE ITALIA Spazio Giovani”. Continua il consueto appuntamento con Paolo Rajo, Marco Zangari del Co.As.It., e tanti giovani pronti a raccontare le loro storie. Con interventi, telefonate in diretta, esperti e i consigli di Ingrid sui visti per studenti. Le puntate passate sono visibili sul canale YouTube “Teleaustralia”. Conoscete qualcuno che voglia ricevere “Il Ficodindia Newsle�er” per email? Mandateci il loro indirizzo FG Fintax Pty. Ltd. Agenti Fiscali Autorizzati (Davide Giacobbe) TEL: 02 9564 2533 48A Norton Street, LEICHARDT

    J a n u a r y — F e b r u a r y 2 0 1 9

    Luigi De Luca

    SEGUE A PAGINA 8

    Santa Messa in italiano Ogni seconda domenica del mese, verrà celebrata la Santa Messa in Italiano nella chiesa di Our Lady Queen of Peace di Gladesville. Tutti i connazionali sono invitati a partecipare. SICILIAN ASSOCIATIONS’ CALENDAR OF EVENTS FOR 2019 10th March 2019 - Agira Cultural Ass. - International Women’s Day 19th May 2019 - Agira Cultural Ass. - San Filippo Mass - Our Lady Queen of Peace, Gladesville 4th July 2 019- Ass.Maria Ss. Di Montalto - 25th Anniversary Lunch - Aqua Luna Waterfront, Drummoyne July, date TBC - Agira Cultural Ass. - Bus tour

    OLTRE L’IDENTITA’, di Luigi De Luca “Il rispetto e l'amore per la cultura e le tradizioni della propria terra sono radici da cui l'individuo attinge linfa e forza, essen-ziali per la crescita personale e della comunità in cui opera e vive. L'arricchimento interiore che scaturisce da questo vincolo è sicuramente reciproco”.

    DICHIARAZIONE DEI REDDITI Contabilita`e consulenze per: * Persone Fisiche * Aziende * Società* Trusts * Superannuation Funds CONSULENZA FISCALE PER I PENSIONATI ITALIANI

  • Ampio spazio e’ stato dato alle varie testimonianze religiose, dagli Avventisti, ai Cristiani degli Ultimi giorni, ai Pentecostali. Un momento di particolare coinvolgimento e' stato quello della tradizionale "Parade" del sabato pomerig-gio, in cui oltre 2000 performers provenienti da nu-merosissimi gruppi culturali con ballerini, musicisti e costumi tipici hanno percorso in parata Akuna Street, Glebe park, il London Circuit, per arrivare a Garema Place dove si e' tenuta una coinvolgente ceri-monia conclusiva. A conclusione dell'edizione 2019 del NMF, e' in fase di preparazione un libro che raccogliera' le ricette di pietanze e bevande tipiche delle varie culture e nazio-nalita' presenti al Festival. Il libro sara' presentato in occasione del Festival 2020. Numerosa la presenza di espositori italiani: dalla Dante Musica Viva by Dante Alighieri, Associazione Giuliani Canberra, l'Ambasciata d'Italia, Italian Lan-guage School, Ciao Italian Piazza, Casa d'Abruzzo, Sicilian Association of Canberra and District. In particolare molto frequentato e' stato lo stand cu-rato dalla Associaizone Siciliana di Canberra, presen-te al Festival ormai dal 2003 per la promozione delle tradizioni eno-gastronomiche siciliane con un vasto assortimento di Cannoli alla crema, al cioccolato e alla ricotta, tradizionali Baba', "Zuccherati", vino e birra fatti arrivare appositamente dalla Sicilia. Allo stand dei siciliani si sono alternati tra sabato e domenica numerosi membri del Comitato e volontari, capitanati dal Presidente Ross Di Bartolo con la figlia Sarah, accompagnati dallo storico membro Sam Ri-naudo, da Tony Senti, da Roberto Corrielli.

    Un'intera sezione (Ainslie Place) quest'anno era dedi-cata al Capodanno Cinese, mentre numerosi stalli erano dedicati alla promozione e alla tutela delle nu-merose rappresentanze nazionali, che hanno esposto i propri costumi tipici nazionali e offerto degustazioni delle pietanze tradizionali. Tra gli altri, erano presenti delegazioni provenienti da: Sierra Leone, ACT Maori, Bosnia, Arabia Saudita, Tahiti, Colombia, Cina, Bra-sile, Nepal,India, Isole Tonga, Malaysia, Marocco, Co-rea, Cile, Cuba, Buthan, Israele, Isole Tonga, Vene-zuela, Vietnam, Bangladesh, Francia.

    Uno spazio considerevole anche quest'anno e' stato dedicato a musica e concerti, tra i quali ricordiamo quelli di Christine Anu (vincitrice del premio "ARIA's Song of the Year), Isaiah Firebrace (vincitore di X Factor Australia 2016), Cosima De Vito and de Bellis Band, Combined Melbourne and Sydney Bosnian Choirs, City of Queanbeyan Pipes & Drums, Humbug Celtic Band, e alla danza, ad esempio con rappresen-tazioni della Siam Classic Studio Dance, Canberra Dragon Dance LED, Canberra Hellenic Dancers, Raio del Sol Canberra Community Samba Band. Tante le iniziative dedicate ai piu' piccoli e alle fami-glie, con spazi dedicati quali il Children Sanctuary presso la Civic Library e il Canberra Museum and Art Gallery, dove i bambini hanno potuto partecipare a tante attivita' culturali con giochi, musica, danza, story-telling multilinguistico, stage di cucina dove imparare a cucinare il "bush food" con il famoso chef indigeno Mark Olive (noto come "The Black Olive" e autore del programma "The Outback Cafe'").

    4 I l F i c o d i n d i a J a n u a r y — F e b r u a r y 2 0 1 9

    SEGUE A PAG. 5 TONY SENTI, IL PRESIDENTE ROSS DI BARTOLO E SAM RINAUDO DELLA SICILIAN ASSOCIATION OF CANBERRA AND DISTRICT

    “MERRY GO ROUND”, PER LA GIOIA DEI PICCOLI SIN DAL 1974

    CONTINUA DA PAGINA 1 MULTICULTURAL FESTIVAL

  • I l F i c o d i n d i a 5 J a n u a r y — F e b r u a r y 2 0 1 9 La Sicilian Association of Canberra and District, parti-colarmente attiva nel campo della promozione della cultura siciliana, realizza e partecipa ogni anno a Canberra numerosi eventi, alcuni dal carattere ricor-rente, quali il NMF, o il social annual dinner, altri di carattere estemporaneo, come ad esempio il concerto realizzato nel 2018 in occasione della tournee' austra-liana degli "Unavantaluna" che ha visto la partecipa-zione di oltre centocinquanta ospiti. Non è molta la distanza che separa la città di Sydney dalla Capitale Canberra. Chissà che in futuro non si riesca a colmarla e a realizzare congiuntamente tra il CAS e la Sicilian Association of Canberra and District degli eventi congiunti, dedicati ai Siciliani d’Australia. SERGIO GUALTIERI E poi ci sono le due scuole: di qua la palermitana, coi pupi leggeri e snodabili, di là la catanese, con quelli più pesanti e con arti fissi. A te che osservi perché hai l’immensa fortuna di poter assistere a una ormai rarissima Opra di pupi o che vuoi comprarne uno, ti attira forse il colore o la forgia, ma è perché non sai….ognuno è unico, assolutamente non sovrapponibile ad altro. Orlando, Rinaldo, Angeli-ca, i crudeli saraceni (...e la storia si ripete?), i tradito-ri, e poi maghi, mostri e quanti altri interpretano nel tradizionale inconfondibile modo l’eterna rappresenta-

    zione di vicende cavalleresche tipiche, prima fra tutte la storia dei paladini di Francia. E ritrovi poi le effigie raf-figurate nei colori solari del rosso, del giallo e dell’aran-cio su cartoline, carretti, poster, foulard, portaceneri, modernissimi loghi e quant’altro la fantasia di chi co-struisce oggetti, souvenir e marchi riesce a produrre. Se superi lo sguardo superficiale, cogli che il mondo dei pupi recita se stesso con codici eterni e rigorosa-mente schematici nelle posizioni, nei movimenti a scat-to, nelle voci, nella ritualità che culmina nelle scene di cruente battaglie che trascinano lo spettatore in una rappresentazione che è danza e ritmica insieme. Sempre spettacolo all’aperto, l’Opra di pupi non ripete mai se stessa, anche nel susseguirsi stereotipato di cer-te situazioni sceniche che per questo rassicurano lo spettatore coinvolgendolo: a sinistra del “teatrino” i cri-stiani sempre individuati dagli stessi emblemi, a destra i saraceni addobbati con pantaloni alla turca e mezze lune nello scudo; Orlando con croce sullo scudo, Rinal-do col leone…simboli chiari, universali, inequivocabili a suggerire allo spettatore tifo e sostegno. Spettacolo “ infantile” ? Forse, soprattutto per chi è di-stratto, superficiale, per chi si ritiene colto e superiore e non si “abbassa” a coglierne lo storico significato. Mo-stri, incantesimi, sirene, amori e tradimenti…certo tut-to appare fiabesco e sorpassato; ma è quanto basta a capire che ieri questa opra e questi pupi hanno signifi-cato non semplice evasione, ma riflessione sulle spe-ranze, le lotte, le sconfitte e le vittorie di opposizioni inconciliabili non solo di vicende amorose private ma anche di forti tensioni pubbliche, a partire da quella tra cristiani e saraceni che ha da sempre caratterizzato la cultura del popolo di Sicilia. E forse per questo nell’i-sola ancora, tutt’oggi, in dialetto, per definire una per-sona si dice “ cristianu”. Perché stupirsi allora nel cogliere l’entusiasmo o la pas-sione con cui spettatori aficionados, ormai purtroppo solo anziani, seguono i pochi spettacoli rimasti in cui si ripetono eterne le vittorie dei propri paladini sui sarace-ni invasori? ENZA CORRENTE SUTERA LA SCUOLA PALERMITANA CON MIMMO CUTICCHIO (CASULA, NSW, 23 OTTOBRE 2016)

    CONTINUA DA PAGINA 1 L’OPERA DEI PUPI

    NUMEROSI GLI STALLI DELLA COMUNITA’ ITALIANA AL NMF

    ROBERTO CORRIELLI INVITA A GUSTARE LE BONTA’ SICILIANE

    CONTINUA DA PAGINA 4 MULTICULTURAL FESTIVAL

  • 6 I l F i c o d i n d i a J a n u a r y — F e b r u a r y 2 0 1 9 Carissimi lettori! Benvenuti ad una nuova rubrica: “ERBA DI CASA NOSTRA” Curiosità, Miti, Leg-gende e Racconti - ideata non solo allo scopo di rendervi partecipi nella compila-zione di questo giornalino (bollettino) in-formativo, ma anche e soprattutto per far conoscere e condividere tradizioni, usan-ze, feste, luoghi, monumenti, fontane, spesso associate a miti, leggende, favole e racconti non comunemente conosciuti o menzionati nei libri d’arte, di favole o nel-le riviste di turismo. Ogni angolo, ogni fontana, ogni muro, ogni statua, ogni Ico-na delle nostre città, paesi e villaggi sono ricchissimi di queste storie, con origini che spesso si perdono nel tempo. Bottega d’Arte Teatrale lancia un appello a tutti voi affinché quest’altro tesoro del nostro bagaglio culturale non rimanga sconosciuto e si fa promotrice della raccol-ta e della diffusione delle centinaia di racconti inediti che col passare degli anni si perderebbero per sempre. Sarà come una caccia al tesoro! Informatevi, doman-date come, quando, dove e perché; inter-pellate zii, nonni e amici di una certa età; scoprite l’incanto che si nasconde dietro o sotto ogni monumento, fontana, albero o sentiero del luogo dove abitate. Potete registrate i loro racconti col telefonino. Trascriveteli e mandateceli. I vostri racconti, fiabe o leggende saran-no vagliati, valutati e pubblicati in base alla loro originalità ma tutti riceveranno un piccolo premio a sorpresa. Sarà un omaggio a noi stessi, ai nostri compaesa-ni ed a tutti coloro che sono affascinati dalle ricchezze patrimoniali della Sicilia. I lavori, scritti in Siciliano, Italiano o Ingle-se vanno inviati per Email a [email protected] o a [email protected] La Bottegad’ArteTeatrale, ufficialmente regi-strata nel 2012, opera a Sydney dal 2010. L’obiettivo principale di questa Associazione è quello di preservare, promuovere, divulgare e condividere con la Comunità Italiana ed Au-straliana la letteratura, la poesia, la musica - tradizionale e classica - attraverso la rappre-sentazione teatrale fatta di commedie, mono-loghi, dialoghi e scenette tratte dal nostro ricco bagaglio culturale. La Bottega ha al suo attivo opere di Luigi Pirandello (La Patente – La Giara – Liolà), Nino Martoglio (L’Aria del Continente) e altri scritto-ri locali : Santo Crisafulli (Il Ciarlatano Giufà – C’era una volta un Maestro), oltre a numero-si spettacoli di Varietà (Lancio del libro “Versi e Colori” – 150mo anniversario dell’Unità d’I-talia - Il Regno delle Due Sicilie - La Festa della Repubblica Italiana).

    ... “U PUZZU DU FIGGHIU I PARRINU” (*) Si racconta che quel caldo giovedì del 1948 Totò, con la ‘nciuria di “figghiu i parrinu”, * finita la scuola, invece di tornare a casa, corse al pozzo di Santa Venera assieme ad i suoi compagni per farsi il bagno nella “Gebbia” adiacente al pozzo. Quel giorno non c’era acqua nella “Gebbia” e la porticina di accesso al mo-tore era chiusa con un lucchetto. Totò, svelto come uno scoiat-tolo, si arrampica sulla sommità del pozzo e, come tante volte prima di allora, approfittando della mancanza di una delle 4 sbarre che puntellavano il pozzo, si cala dentro. Sorreggendosi mani e piedi alle pareti scende circa un metro fino alla portici-na che immetteva nella stanzetta dove era installato il motore che azionava la pompa dell’acqua. Sfortunatamente nello spic-care il salto un mattone cede e Totò precipita giù per tutta la profondità del pozzo (38m) con 8m di acqua. I suoi compagni spaventati fuggono. Solo uno di loro (Miluni - emigrato a Syd-ney) corre in giro per tutto il villaggio gridando:”Cadiu un caru-su nto puzzu!”, ma non riusciva a dire il nome. Intanto Totò, che non sapeva nuotare, dimenandosi nell’acqua riesce ad afferrare qualcosa che altro non era che la scala di ferro fissata alla pare-te del pozzo. Una mano, un piede dopo l’altro riesce ad arrivare in cima all’altezza della stanzetta con il motore/pompa. Ad aspettarlo c’è già una anziana del villaggio che dopo essersi ac-certata che Totò non ha subito ferite gravi ma solo delle graffia-ture al petto ed al piede, lo avvolge in una coperta di lana tessu-ta a mano. Tutto il villaggio aspetta fuori in un silenzio da giudi-zio universale. La corona del rosario scorre tra le dita e le labbra si muovono, senza suono, alle parole dell’“Ave Maria”. Poi la fol-la si apre per fare ala ad un gruppo di donne che si avvicinano correndo. La donna in mezzo è a “Za Razia”, madre del bambi-no. Totò mette fuori dalla coperta il testolino ricciuto e grida “Mih! Cu ciù dissi a me matri”?. A “Za Razia” è già arrivata. PrendeTotò tra le braccia se lo stringe al seno ansimante e con le lacrime agli occhi lo alza verso il cielo. Vorrebbe gridare “A ma-donna mu salvò”. La voce le resta in gola (rimarrà muta per 8 giorni). Un grido di gioia echeggiò per tutto il villaggio: Miracu-lu!... Miraculu!...Miracculu!..... La voce rimbombante di “Don Pud-du”-ateo incallito - superò tutte le altre ed echeggiò per tutta la campagna: “Ma chi minchia e miraculu e miraculu... quannu mai.......”: TOTÒ È SULU UN FIGGHIU I PARRINU!!! ( * ) Non significa figlio di prete ma è un appellativo che si dà ad un bambino molto sveglio, intelligente, intuitivo.

    ERBA DI CASA NOSTRA - a cura della Bottegad’ArteTeatrale CURIOSITA., MITI, LEGGENDE E RACCONTI Questa è l’im-magine di un vecchio pozzo abbandona-to, che si tro-va a Santa Venera, una piccola frazio-ne di Barcel-lona Pozzo di Gotto in pro-vincia di Mes-sina. Dal 1948 il nome fu cam-biato in...

  • I l F i c o d i n d i a 7 J a n u a r y — F e b r u a r y 2 0 1 9 In Australia continua a perpetuarsi il ricordo dei coniugi Adamo e Francesca Boncardo, una coppia di Francavilla di Sicilia che nel 1952 emigrò in Australia in cerca di lavoro. Dopo una vita di stenti e sacrifici nel settore della coltiva-zione e della commercializzazione dei prodotti agricoli, i due lasciarono una cospicua fortuna che uno dei quattro figli, ossia il primogenito Gaetano Boncardo, ha deciso, un paio di anni fa, di impiegare in tutta una serie di iniziative benefiche, a cominciare dall’istituzione di un fondo per aiu-tare gli studenti universitari bisognosi di Sidney e del New South Wales. Come ci riferisce lo stesso Gaetano Boncardo, stimatissimo ingegnere con alle spalle oltre quarant’anni di espe-rienza nel complesso settore del tratta-mento delle acque reflue, di queste bor-se di studio, intitolate agli amati geni-tori francavillesi, in questi mesi ne so-no già state assegnate diverse, consen-tendo a dei giovani australiani merite-voli, ma non sufficientemente bene-stanti, di poter proseguire nei costosi studi universitari. «I miei compianti genitori – spiega l’ingegner Boncardo – si rammaricavano spesso di non aver potuto completare, a causa di impedimenti economici, le scuole elementari. Per noi figli, dunque, hanno fatto di tutto affinché le cose an-dassero meglio. Ricordo ancora la loro immensa gioia ed il loro classico orgoglio siciliano nel prendere parte alla mia cerimonia di laurea, ma an-che l’incontenibile commozione di papà (mamma era già deceduta dieci anni prima) quando mio figlio Philip nel 2011 conseguì la laurea in Giuri-sprudenza. Oggi papà Adamo, scom-parso cinque anni fa, e mamma Francesca, deceduta nel 2001, sa-rebbero sicuramente felicissimi di sapere che, grazie alle ricchezze da loro accumulate durante un’esisten-za interamente dedicata al duro la-voro, tanti giovani australiani saran-no in grado di coronare le loro legitti-me aspirazioni».

    Recente-m e n t e G a e t a n o Boncardo ha istitui-to un al-tro fondo di benefi-c e n z a , s t a v o l t a destinato alla ricer-ca per la cura del tumore al pancreas. Anche questa una nobile iniziativa in onore dei suoi genitori, ed in particolare della mamma Francesca, scomparsa a seguito di questa grave patologia per la quale ancora non si è trovato rimedio. A condurre questo tipo di ricerca, della durata di tre anni, sarà l’Università di SYdney sotto la guida dei professori Mittal e Samra, specializ-zati in chirurgia del pancreas. RODOLFO AMODEO

    IL GRANDE CUORE DI FRANCAVILLA DI SICILIA BATTE IN AUSTRALIA NEL RICORDO DEI CONIUGI BONCARDO Il figlio Gaetano, stimatissimo ingegnere, ha destinato a delle iniziati-ve benefiche una parte della cospicua fortuna accumulata dai genito-ri dopo una vita di lavoro e sacrifici in Australia. Con quei fondi ha prima istituito delle borse di studio per giovani universitari ed adesso sta sostenendo la ricerca per la cura del tumore al pancreas. L’ING. BONCARDO ALLA SYDNEY UNIVER-SITY DURANTE UNA RECENTE CERIMONIA

    I CONIUGI BONCARDO

    FRANCAVILLA DI SICILIA (FOTO DI RINALDI ANTONINO)

  • 8 Il Ficodindia sono senza dubbio i migliori: frutta e verdura fresca, centrifugati freschi, germogli, uova di giornata, legu-mi e cereali stufati, pane integrale con lievitazione naturale, yogurt e latte appena munto, creme e for-maggi freschi, semi oleaginosi. Cibi vivi di appoggio: forniscono tanta energia vitale quanta è necessaria al corpo per digerirli ed assimi-larli, per cui l’equazione finale è pari a zero: latte fresco, uova di qualche giorno, miele, olio di oliva, verdure stufate, cereali e legumi cotti, burro, pastic-ceria fatta in casa, farine integrali consumate entro 10 giorni dalla macinazione. Cibi vivi inferiori: dispongono di poca energia vitale, per cui il corpo ne consuma di più di quanta questi ne forniscano: carne, pesce, formaggi fermentati, salumi, latte bollito, marmellate, zucchero integrale, pane bianco, vino. Cibi morti: completamente privi di energia vitale, e richiedono solo un dispendio da parte del corpo: con-serve alimentari, margarine, pasticceria industriale, alcolici e superalcolici, caffè, cioccolato, zucchero bianco, pasta, farine industriali, pizza. Quale conclusione possiamo trarre dal presente stu-dio? Sicuramente è meglio avere un’alimentazione ben bilanciata, e poiché solitamente sulla tavola si trovano soprattutto i cibi meno vivi, occorre aggiun-gere porzioni di alimenti vitali. All’interno di un pro-gramma alimentare più a lungo termine è opportuno ridurre gradualmente i cibi morti, che consumano l’energia e che non danno nulla in cambio. Una dieta basata su tali semplici indicazioni, darà i suoi risultati in tempi brevi: il corpo sarà più vitale e questo si tradurrà in un rafforzamento del sistema immunitario, oltre che in un aumento di abilità fisi-che ed intellettuali, entusiasmo e “carica”. Luigi De Luca, JP Hospitality Management & Community Facilitator IN UN PROSSIMO NUMERO: RICETTA SICILIANA CON PRODOTTI VIVI A BREVE SCADENZA

    CONTINUA DA PAGINA 3 Sarà capitato a tutti di sentirsi “esauriti”, di non aver più energia per continuare e di desiderare solo un buon sonno ristoratore. Dormendo, ma anche alimentandosi con cibo vivo, o anche attraverso relazioni profonde, rice-vendo l’energia del pianeta, dell’aria e dell’acqua si ri-caricano “le pile”; provate ad esempio a camminare a piedi nudi su un prato, a bere acqua di fonte, ad amare una persona... e vi sentirete subito rigenerati. Come si puo’ riconoscere un cibo vivo? Ecco alcuni fattori importanti: Capacità riproduttiva: la vitalità si esprime prima di tut-to nel generare altra vita; ad esempio, se si rimette in terra una patata, una mela, un chicco di grano, questi riprenderanno il proprio ciclo vitale, quando un pezzo di pane, una marmellata, una polenta non potranno mai farlo. Tempo dalla raccolta: nel momento in cui un frutto viene staccato dalla pianta o una verdura viene tolta dalla ter-ra, essi iniziano a perdere energia vitale. Metodo di conservazione: l’essiccazione mantiene l’ener-gia vitale, quando invece la surgelazione, o peggio l’in-scatolamento, in molti casi uccide l’alimento. Sistemi di cottura: in linea di principio, il calore uccide la vitalità degli alimenti, ed alcuni sistemi di cottura so-no più distruttivi di altri, come ad esempio il microonde e il forno della cucina. Qualità organolettiche: il profumo, il colore e il sapore sono indicatori della freschezza dell’alimento e si deterio-rano velocemente con la perdita di vitalità. Prendendo in considerazione tutti questi fattori, possia-mo cercare a grandi linee di classificare i cibi a seconda della loro vitalità. Possiamo distinguere quattro categorie di alimenti, in ordine decrescente di energia vitale: Cibi vivi superiori: forniscono più energia vitale di quan-ta ne richiedano per essere digeriti ed assimilati, per cui

    J A N U A R Y — F E B R U A R Y 2 0 1 9 OLTRE L’IDENTITA’