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LEZIONI DI MEDICINA FISICA E RIABILITAZIONE
Francesca Gimigliano Seconda Università degli Studi di Napoli Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia
CI di Malattie dell’Apparato Locomotore, Medicina Fisica e Riabilitazione
OSTEOPOROSI
� malattia dello scheletro caratterizzata dalla compromissione della resistenza dell’osso, che predispone ad un aumento del rischio di fratture
OSTEOPOROSI
� malattia di notevole rilevanza sociale � disabilità complessa � presa in carico globale � progetto riabilitativo
� (finalizzato ad outcome globale funzionale/sociale)
� programma riabilitativo individuale specifico � (comprendente obiettivi a breve, medio e lungo
termine) � lavoro in team
OSTEOPOROSIS
PUB MED
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OSTEOPOROSIS & REHABILITATION
PUB MED
OSTEOPOROSI
Qual è l’impatto?
0,0
50,0
100,0
150,0
200,0
250,0
0-59 100,0 95,8 91,5 86,3 79,8 72,9 66,5 61,6 57,7 54,2
60-79 100,0 104,2 106,6 110,3 119,3 126,2 131,5 128,3 117,3 104,4
80-99 100,0 116,0 127,3 137,7 141,0 154,6 162,4 174,4 196,1 215,5
60+ 100,0 106,5 110,6 115,6 123,6 131,8 137,7 137,5 132,8 126,2
2005 2010 2015 2020 2025 2030 2035 2040 2045 2050
Invecchiamento della popolazione italiana Prevalenza di Osteopenia ed Osteoporosi Popolazione femminile in Italia Studio E.S.O.P.O. (n > 16.000)
Maggi et al , Osteop. Intern 2006
55.7 39.9 4.4
41.9 46.4 11.7
24.4 47.6 28.0
15.0 43.1 41.9
0% 20% 40% 60% 80% 100%
40-49
50-59
60-69
70-79
normal osteopenia osteoporosis
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4.000
3.500
3.000
2.500
500
0 35 Donne,
età in anni
2.000
1.000
1.500
40 45 50 55 60 65 70 75 80 85
Cooper et al. Calcif Tissue Int. 1992 Aug;51(2):100-4 Cooper et al. J Bone Miner Res. 1992 Feb;7(2):221-7
Fratture da fragilità: incidenza Incidenza per 100.000 soggetti
L’impatto sociale dell’osteoporosi
Borgstrom et al. Bone 2007
Fratture da osteoporosi
1.000
Fratture da osteoporosi a
0 Inci
denz
a an
nual
edi p
atol
ogie
co
mun
i (x
000
)
Infarto del miocardio b
Ictus c Cancro della mammella d
1.500
500
vertebrali
femore
polso
altri siti degli arti
Le fratture da osteoporosi sono più comuni dell’infarto del miocardio, dell’ictus e del cancro della mammella valutati globalmente
Riggs BL et al., Bone 1995; Am Cancer Society, 1996
Fratture dell’estremo prossimale del femore
� 81.400 fratture dell’estremo superiore del femore in Italia nel 2001 (in >65 anni)
� 55% fratture laterali & 45% fratture mediali
� quasi 40.000 protesi d’anca per frattura dell’estremo prossimale del femore
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Impatto delle fratture dell‘anca
� Entro 12 mesi da una frattura d‘anca � 20-30% dei pazienti muore1
� 22% dei pazienti si trasferisce in casa di riposo2
� 24% dei pazienti recupera la piena mobilità2
1Cooper C et al., Am J Epidemiol 1993; 137:1001-1005 2March L et al., Report of Northern Sydney Area Health Service 1996
Incidenza di fratture vertebrali in Europa
� Tra i 155 Milioni di uomini e donne di età compresa tra 50 e 79 anni in Europa* � 1 400 000 fratture vertebrali ogni anno � 3835 fratture vertebrali ogni giorno � 160 fratture vertebrali ogni ora � 3 fratture vertebrali ogni minuto
Felsenberg et al. J Bone Miner Res 17: 716-724 (2002)
* in 19 participating EVOS/EPOS countries
Qualità di Vita e fratture vertebrali
Oleksik et al, J Bone Miner Res 15:1384–92 (2000)
Age >71
Age 65–71
Age <65
*Age p = 0.020
*Fracture p < 0.001
Mea
n Q
UALE
FFO
to
tal s
core
45
35
25
15
Age >Age >
AAge 665AAge 665–7171
Agge <65Agge <65
Danno e disabilità nelle fratture da fragilità
RISCHIO DI MENOMAZIONE
Fx femore Fx vertebrali Fx radio
MOVIMENTI
piegarsi 2,7 3,1 1,2
sollevare 1,1 3,4 1,3
afferrare 1,5 0,7 1,8
camminare 3,6 2,7 1,6
salire le scale 2,6 2,2 1,8
scendere le scale 4,1 4,2 2,5
entrare e uscire dalla macchina
1,3 2,1 1,3
ATTIVITÀ
infilare le calze 1,6 1,7 1,1
cucinare 11,1 6,9 10,2
fare shopping 4,6 5,2 3,3
fare i lavori domestici 2,8 2,1 1,6
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Incremento di mortalità dovuta a frattura nella popolazione femminile
Fx Rachide Fx Femore prossimale
Center JR et al, Lancet 1999
0.0
2.0
4.0
6.0
8.0
60-69 70-79 >80
Fasce d’età (anni)
FEMMINE
Ecce
sso
di d
eces
si
interventi multidisciplinari
e interdisciplinari
genesi multifattoriale
dell’osteoporosi
Osteoporosi
T.E.A.M.
PAZIENTE
Fisiatra
Medico MG Reumatologo
Fisioterapista
Radiologo
Ortopedico
Tecnico ortopedico
Terapista occupazionale
Approccio all’osteoporosi
RIABILITAZIONE
PREVENZIONE CLINICA
TERAPIA
Fisiatra
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Prevenzione
� Primaria: prevenire l’osteoporosi e la prima frattura
� Secondaria: prevenire ulteriori fratture e danni secondari
Variazioni età-correlate delle proprietà meccaniche dell’osso
corticale spongioso
% per decade
%perdita 30-80anni
% per decade
%perdita 30-80anni
modulo elastico
- 1,5% -8% -12,8% -64%
resistenza -2,1% -11% -13,5% -68%
durezza -6,8% -34% -14,0% -70%
Bouxsein ,2003
Struttura/geometria Perdita di massa ossea e di trabecole orizzontali
Donna Sana Donna osteoporotica (con frattura vertebrale)
Borah, et al. Anat. Rec. 2001
La BMD è un buon indicatore del maggior rischio di fratture
0
5
10
15
20
25
30
35
-5 -4 -3 -2 -1 0
% fra
tture
vert
ebra
li
T–score
–1SD
2 x
Watts, ASBMR 2001
BMD > 1,4 g/cm2 : 1%
BMD< 0,6 g/cm2: 55%
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Modificazioni del materiale osseo con il tempo
Cristalli minerali
Cross-links collagene
Osso "giovane" Osso "vecchio"
Riducibile
Non riducibile
Micro-crack
Cross-hatching
Diffuse damage
Preservazione proprietà meccaniche
Rimodellamento
Il Rimodellamento come mezzo per fornire uno scheletro robusto e leggero
� Tuttavia la vita ha fornito diversi motivi per indirizzare l’evoluzione verso apparati scheletrici più leggeri
� Lo scheletro dev’essere quanto più leggero possibile � Si è reso necessario uno scheletro in grado di riparare e,
a sua volta, di rimodellarsi
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Vantaggio biologico evolutivo
Scheletro più leggero
Maggiore efficienza in velocità, endurance e consumo energetico
Minore resistenza ai carichi abitudinari
Accumulo di danni da fatica
rimodellamento
Fattori influenti sulla resistenza meccanica
Struttura
� MASSA � Macroarchitettura
• Dimensioni • Forma
� Microarchitettura • Dimensioni
trabecolari • Connessioni
Proprietà del materiale � Minerale
• Densità • Dimensioni dei
cristalli � Collagene
• cross-links
Bone turnover / osteogenesi Adattato da Chesnut et al. J Bone Miner Res 2001
Microfratture
Macrofratture
prevenzione delle fratture da osteoporosi
Fragilità ossea
caduta Fattori
protettivi
Frattura
modalità forza
Prevenzione primaria
� Miglioramento del bone peak � Genetica
� Alimentazione
� Attività fisica
� Riduzione del bone loss � Genetica
� Alimentazione
� Attività fisica
� Farmaci
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Stress meccanici sull’osso
Carico gravitario
Attività muscolare
Modellamento
Rimodellamento
Background � L’osso sottoposto a carico può modificare massa,
forma, geometria e microarchitettura interna Wolff, 1892
� L’incremento di massa ossea è proporzionale al carico in esperimenti su animali
Rubin 1985, Turner 1994,Raab-Cullen 1994 � Il carico meccanico stimola la trasformazione delle LC
in OB Pead 1988, Boppart 1998
� Incremento livelli di c-fos e mRNA in osso sottoposto a carico meccanico
Raab-Cullen 1994 � I livelli di PG sono proporzionali al carico
Jones 1991, Reich 1993
Miglioramento del bone peak
Background � Stimoli fisiologici per l’osso sono compresi tra 200 e
2500 microstrain
� Al di sotto di 200 microstrain vi è stimolazione del riassorbimento osseo (porotizzazione della compatta ed espansione midollare, perdita trabecolare)
� Al di sopra di 2500 microstrain si stimola il modeling con espansione periostale e ridotto riassorbimento endostale
Miglioramento del bone peak
Effetti dell’esercizio fisico Studi su animali � ratti sottoposti a a 360 cicli di carico sull’ulna destra � incremento della resistenza al carico in rottura: 64-
87% � incremento di BMC: 5-12% � probabilmente l’attività fisica agisce modificando
prima l’architettura interna dell’osso e poi incrementando il BMC
� una proiezione nell’essere umano ci darebbe un incremento di resistenza al carico in rottura del 7-12% per ogni 1% di incremento di BMC
Robling et al.Med Sci.Sport Exerc., 2002 Miglioramento del bone peak
Scaricato da Sunhope.it
Effetti dell’esercizio fisico Studi su animali
� la neo-apposizione periostale è più marcata se il carico ciclico è applicato con periodi di riposo
� 22% di incremento di spessore vs 3,8 in ulne di ratti
� Fenomeno di desensibilizzazione?
Srinivasan et al. JBMR, 2002 Miglioramento del bone peak
Effetti dell’esercizio fisico Studi su animali
� Stimolazione meccanica ciclica ad alta frequenza (˜30HZ)
� Basso strain
� Pause di 10 sec
� Incremento osso trabecolare
Rubin et al, Nature 2001 Miglioramento del bone peak
Nutrizione ed esercizio fisico Studi su animali � Galline di 1 anno
� Gruppo che effettuava esercizio su pedana mobile per 5gg/sett per 5 sett nei confronti di un gruppo sedentario
� Due sottogruppi: dieta calcica normale, dieta dimezzata
� Il sottogruppo a dieta a basso tenore calcico aveva una BMC inferiore che però ritornava normale alla ripresa della dieta normo-calcica
� Il gruppo che eseguiva esercizio aveva una resistenza al carico tibiale del 12-14% maggiore che persisteva anche al follow-up
Smith e Gilligan, Bone 1996 Miglioramento del bone peak
Prevenzione primaria � Attività fisica
� Attività sportiva asimmetrica causa BMD
maggiore nell’arto attivo (tennis, baseball) � Correlazione positiva tra livelli di attività fisica e
BMD in diversi siti scheletrici in soggetti in accrescimento
Slemenda 1991 � Probabile maggiore azione dell’esercizio sull’osso
compatto Bertram 1992
� Le attività sportive con carico in stazione eretta si associano a modificazioni della geometria dell’osso
Petterson, 2000
Miglioramento del bone peak
Scaricato da Sunhope.it
Esercizio fisico e BMD in età evolutiva
� RCT su 89 bambini in età prepubere (45 gruppo trattato, 44 gruppo controllo)
� Programma di salti per 3 gg/sett (100 salti da un gradino di 61cm) per 7 mesi
� Nessuna differenza nei parametri antropometrici � Il gruppo dei “saltatori” aveva dopo 7 mesi una BMC
femorale maggiore del 4,5% (p<0.001) e vertebrale del 3,1 rispetto ai controlli.
� A 14 mesi la differenza nel collo femore era ancora del 4%, mentre non vi era differenza per la BMC vertebrale
Fuchs et al. JBMR 2001 Miglioramento del bone peak
In giovani tenniste � Due gruppi: inizio attività sportiva non
ancora menarcate (gruppo a) e ad 1 anno dal menarca (gruppo b)
� Omero arto impegnato: BMC maggiore del 19,6% nel gruppo a e del 9,4% nel gruppo b
� Maggiore massa e diametro omerale nell’arto impegnato e guadagno maggiore se l’attività è iniziata in epoca prepuberale
Kontulainen, JBMR 2002, Bass JBMR 2002 Miglioramento del bone peak
Prevenzione primaria Attività fisica - Eventi avversi
� Ginnaste ed atlete hanno un’alta prevalenza di oligo-amenorrea (47% e 30%)
� Le atlete hanno minore massa ossea rispetto alle ginnaste
� Atlete: carichi 3-5 volte il p.c.a 1-2 Hz per 3600-5400 cicli per periodo di esercizi
� Ginnaste: carichi 10-14 volte il p.c. per 1-2 Hz per 60-90 cicli con periodi di riposo tra le sequenze di carico
� L’osso risponde apponendo nuovo tessuto per carchi non oltre i 100 cicli Robinson et al. JBMR 1996
Helge et al. Med Sci.Sport Exerc., 2002 Miglioramento del bone peak
Prevenzione primaria Attività fisica - Eventi avversi
� Nuotatori possono avere minore BMD rispetto a controlli per la lunga permanenza in acqua per gli allenamenti (circa 25 ore settimanali)
Miglioramento del bone peak
Scaricato da Sunhope.it
Prevenzione primaria
� Attività fisica
Riduzione del bone loss
Prevenzione primaria
� La sottrazione dal carico ha effetti devastanti � Atrofia trabecolare e corticale
� Perdita dell’1-2% a settimana di BMD spinale in soggetti allettati nel post-operatorio
� Perdita dell’1% al mese in TVM
� Perdita dell’1% mese in astronauti esposti alla microgravità
Riduzione del bone loss
Prevenzione primaria
� L’attività fisica anche moderata può incrementare la massa ossea anche in tarda età � Anziane istituzionalizzate (media 81 anni)
� Esercizi per l’arto superiore per 3 volte /sett per 36 mesi
� Incremento BMC del radio del 3,29% rispetto ad una perdita del 2,29 del gruppo controllo
Smith et al Med Sci.Sport Exerc 1981 Riduzione del bone loss
Prevenzione primaria
� L’esercizio può incrementare la massa ossea e l’equilibrio � Donne anziane (media 69 anni)
� Rinforzo muscolare, training di deambulazione, esercizi per l’equilibrio,salita scale per 3 volte /sett per 32 sett
� Incremento BMD collo femorale ed equilibrio
Jessup et al Biol Res Nurs 2003 Riduzione del bone loss
Scaricato da Sunhope.it
Prevenzione primaria
� L’effetto di programmi di esercizio fisico regolare: METANALISI � Programmi controllati e regolari di attività fisica
(in media 30 min/ 3 volte/ sett mostrano di prevenire o almeno ridurre le perdite di massa ossea di circa l’ 1% all’anno sia a livello vertebrale che femorale
Wolff et al. Osteoporosis Intern. 1999 Riduzione del bone loss
Prevenzione primaria
� L’attività fisica anche moderata può ridurre il rischio di frattura d’anca � Dati riguardanti 61.200 donne in post-
menopausa (40-77 anni)
� Soggetti che camminavano > 4h / sett: 41% in meno di rischio di fratturarsi l’anca
Fescanich et al JAMA 2002 Riduzione del bone loss
La frattura si determina quando l’energia potenziale che il corpo possiede in stazione eretta non viene
assorbita cadendo
MECCANISMI DI ASSORBIMENTO DI ENERGIA
coordinamento motorio reazione muscolare
effetto cuscinetto di muscoli e adipe
Tutti deficitari nell’anziano
Prevenzione primaria della frattura dell’estremo superiore del femore
Riduzione del bone loss
La senescenza
osteopenia
sarcopenia
Scaricato da Sunhope.it
Sarcopenia � Perdita di massa, di forza e potenza muscolare con
l’invecchiamento e/o l’inattività � Più marcata nei muscoli antigravitari degli arti inferiori e
del tronco � Istologicamente caratterizzata da deplezione miofibrille
tipo II, raggruppamento e necrosi fibrillare
Uomo di 25 aa
Uomo di 63 aa
Sarcopenia età-correlata Progressiva atrofia dei muscoli antigravitari con l’età
1500
2000
2500
3000
3500
4000
20 30 40 50 60 70 80 90Age (yr)
Vas
tus
Late
ralis
CSA (
mm
2)
Scaricato da Sunhope.it
Impatto funzionale della sarcopenia
Resting
Disability
Reserve
Age, Inactivity, or Disease
Physiological Capacity
DisaabiliityDi biliit
Adattato da Young, 1997
Impatto funzionale della sarcopenia
� forza � potenza �Endurance �muscolare
�Difficoltà compiti �stazione eretta
�Rischio cadue �e fratture � affaticabilità
� Attività fisica � disabilità
Fratture di femore Meccanismi protettivi
� RCT su 1801 anziani a rischio con età media di 82 anni � negli anziani a rischio di
frattura di femore, il rischio può essere ridotto del 60% con l’uso di protettori d’anca
Pekka, Kanus NEJM, 2000
Prevenzione secondaria
� Il trattamento delle fratture da fragilità
Scaricato da Sunhope.it
Fratture vertebrali sintomatiche
� Obiettivi del trattamento:
� Ridurre il dolore
� Limitare la deformità
Riposo a letto � Problemi cardio-respiratori � Problemi trombo-embolici � Problemi urinari � Piaghe da decubito � Perdita dello schema posturale � Ipercalcemia e Ipercalciuria � Riduzione della forza muscolare � Riduzione propriocettività � Rigidità articolare � Osteoporosi(1% a settimana)
nefrolitiasi
Applicazione di corsetti
Corsetto lombare
Corsetto a tre punti di
appoggio
Corsetto ad appoggi iliaci e sottoascellari
Scaricato da Sunhope.it
Corsetti - problematiche
� Riducono ma non annullano la mobilità intervertebrale
� In caso di schiacciamento a cuneo limitano solo lievemente il peggioramento
� Non devono essere utilizzati a scopo di prevenzione di nuove fratture
Corsetti
� Uso: � Durante il giorno: sempre � Durante la notte: facoltativo
� Durata del trattamento: � Dipende dalla durata del dolore � Rimozione graduale alla scomparsa del
dolore
Prevenzione primaria e secondaria
� Prevenzione della caduta
Caduta
“Evento subitaneo, inatteso, che causa, in maniera non intenzionale, la perdita della stazione eretta in assenza di eventi traumatici esterni”
HW. Lach,1991; B.E. Maky,1994; D.M. Buchner,1997
Scaricato da Sunhope.it
Epidemiologia � > 65 anni: 33% � > 80 anni: 50% � 1a causa di morte accidentale (> 65 anni) � 7a causa di morte in genere (> 65 anni) � 75% delle morti da caduta si ha in
pazienti> 65 aa
Caduta = frattura nel 5% degli anziani
Classificazioni
� Frequenza
� Cause predisponenti
� Malattie predisponenti
� Circostanze
� Perdita di coscienza
� Conseguenze
singola, multipla
fattori intrinseci (correlati alle persone), fattori estrinseci (ambientali)
croniche (M. di Parkinson), acute intercorrenti (delirio)
in casa, fuori casa
nessuna, con perdita di coscienza prima (causa) o dopo (conseguenza) la caduta
nessuna, trauma fisico, paura di cadute ricorrenti, inabilità nel sollevarsi dal suolo
Approccio clinico � Classificazione delle caduta (compresa la
“near fall”) � Definire presenza della paura di cadere e
della restrizione conseguente della vita � Ricercare disordini dell’equilibrio e nella
deambulazione � Valutare i fattori di rischio e le malattie
coesistenti � Attuare le norme preventive � Seguire nel tempo il pz. e rivalutare il
problema
Valutazione clinica del paziente che cade
� Generale:
� Esame neurologico:
BMI Condizione cardio-vascolare ROM arti inferiori/forza muscolare Ipotensione ortostatica
Cognizione Visione con/senza correzione Propriocezione arti inf. Test vestibolari
Scaricato da Sunhope.it
Valutazione equilibrio/deambulazione
� Unipedal stance time
� Get up and go test
� “Walk and Talk” test
� Berg Balance test
� Tinetti test
� Valutazione strumentale
Unipedal stance time
� Il paziente viene invitato ad assumere una posizione monopodalica: si calcola il tempo di resistenza in tale posizione
� Normale:> 30 sec
Univariate analyses of UST versus falls
UST Parameter Fallers n(%) Non fallers
n(%) Significance
< 30 sec UST 19 (95%) 14 (42.4%)
R.R. 11.6, 95% CI 1.7, 80*
� 30 sec UST 1 (5%) 19 (57.6%)
Negative predictive value, 95%#
Mean (SD) UST (sec) 9.6 (11.6) 31.3 (16.3) P<.00001
*Risk of falling with UST of <30 sec #Percentage of subjects with UST �30 sec who did not fall
Hurvitz et al. A.P.M.R.,2000
Get up and go test
� Si calcola il tempo richiesto perché il paziente si alzi dalla sedia, cammini per 3 metri, si giri e torni indietro per risedersi
Scaricato da Sunhope.it
“walk and talk” test
� Si valuta la capacità del paziente di camminare e conversare contemporaneamente
Berg Balance test
� 14 compiti differenti � Ognuno valutato da 0 a 4 (normale)
Tinetti Balance Scale � 9 items � Highest score 16 � < 10 = high risk of falling
Aspects of balance measured are: � standing and sitting balance � sit to stand, stand to sit � turn 360 degrees � nudge on sternum � turn head � lean back � unilateral stance � reach object from high shelf � pick up object from floor
Valutazione posturografica � Statica � Dinamica
J.M. Hausdorff et al. APMR 2001
Scaricato da Sunhope.it
Fattori di rischio
� Intrinseci
� Estrinseci
Analisi dei fattori di rischio
� Alterazione età-correlate (muscoli, articolazioni, organi sensoriali)
� Turbe cognitive
� Malattie intercorrenti
� Uso di farmaci
Azione cronica
Azione transitoria intrinseci
Input sensoriali appropriati
Integrazione centrale corretta
Risposta motoria valida
Equilibrio/deambulazione
Alterazione età-correlata Visione
� Accomodazione diminuita
� Acuità visiva diminuita
� Adattamento al buio diminuito
� Visione periferica diminuita
� Tolleranza alla luce diminuita
� Sensibilità al contrasto diminuita
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Alterazione età-correlata Sistema audio-vestibolare
� Discriminazione del linguaggio diminuita
� Soglia toni puri aumentata (più colpiti i suoni ad alta frequenza)
� Eccitabilità vestibolare profonda diminuita
Alterazione età-correlata Sistema nervoso
� Tempo di reazione diminuito
� Senso di posizione diminuito
� Oscillazioni posturali aumentate
� Riflessi di raddrizzamento alterati
� Andatura senile
Andatura senile
� Maschi: a base allargata � Femmine: a base più stretta,
dondolante � Andatura rallentata � Fase di doppio appoggio aumentata
Disturbi cognitivi
� Stato confusionale
� Alterazioni della capacità di giudizio
� Disattenzione
� Agitazione
Scaricato da Sunhope.it
Malattie intercorrenti Neurologiche � Accidenti cerebro-vascolari � Parkinsonismi � Sindromi deliranti � Mielopatie � Convulsioni � Insufficienza vertebro-basilare � Ipersensibilità del seno carotideo � Disturbi cerebellari � Neuropatie periferiche � SDAT
Malattie intercorrenti
� Cardio-vascolare
� Gastro-intestinale
� Metaboliche
IMA, ipotensione ortostatica, aritmie
emorragie, diarrea, sincope da defecazione, sincope post-prandiale
ipotiroidismo, ipoglicemia, anemia, ipokalemia, disidratazione, iponatremia
Malattie intercorrenti
� App. uro-genitale
� Muscolo-scheletriche
� Disordini psicologici
� Farmaci
sincope disminzionale, nicturia, incontinenza
artrosi, miopatia prossimale, sindrome da immobilizzazione
ansia, depressione
benzodiazepine, fenotiazidici, triciclici, alcuni antiipertensivi, diuretici, narcotici
Fattori estrinseci � Implicati nel 33% -50% delle cadute � Fili elettrici � Disordine � Illuminazione inadeguata � Sedie basse (o morbide) � Tappeti � Superfici scivolose � Soglia rialzata � Scale (soprattutto primo e ultimo scalino) � Scarpe improprie
Scaricato da Sunhope.it
Sedi preferenziali (in casa)
� Camera da letto (nell’alzarsi o mettersi a letto)
� Bagno
� Cucina
Prevenzione
� Fattori estrinseci
� Fattori intrinseci
Fattori estrinseci
� Illuminazione
� Tappeti
� Sedie e tavoli
� Mobilio
� Temperatura ambientale
ampia, ben diffusa, con interruttori facilmente accessibili
eliminare i bordi
possibilmente con braccioli, alta e con appoggio nucale
nessun ostacolo esterno
ideale 22-23°
Fattori estrinseci
� Cucina
� Bagno
� Porte
� Scale
ripiani non troppo alti, pavimenti non bagnati, controllo fuoriuscita di gas (pz. con ipoosmia) tavoli e sedie adatte
uso di scarpe da doccia o bagno, tappetini antisdrucciolo in genere, maniglia di sostegno, water modificato, buona illuminazione, armadietti a giusta altezza
appoggi posti a 3-6 cm dalla parete, segnale di fine ed inizio delle scale, presenza di pianerottoli di riposo, pavimento antiscivolo, buona illuminazione
devono permettere l’accesso di altri in caso di caduta
Scaricato da Sunhope.it
Fattori intrinseci
� Modificabili
� Poco o per nulla modificabili
Modificabili
� Correzione deficit visivi � Eliminazione farmaci pericolosi � Miglioramento condizione muscolo-
scheletrica � Miglioramento tremori parkinsoniani
Strategia di caviglia in risposta a piccole
perturbazioni
Strategia di anca in risposta a rilevanti
perturbazioni
Elderly fallers Elderly non-fallers Young adults
D.C. Kerrigan et al., A.P.M.R., 2001
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Miglioramento performance muscolo-scheletrica
� Esercizi per il ROM � Stretching flessori di anca � Jogging
D.C. Kerrigan et al., A.P.M.R. 2001
Poco o per nulla modificabili
� Modificazioni irreversibili della senilità
� Turbe cognitive gravi
� Neuropatie periferiche
Prevenzione della caduta � Warm up:Esercizi di ROM in catena cinetica
aperta: il pz. scrive l’alfabeto in aria, muovendo la caviglia, con entrambi i piedi
� Sollevamento in posizione bipodalica digitigrada e taligrada (un set di 10 con incremento di 1 set di 10 dopo 5 sessioni per un totale di tre set)
� Esercizi in inversione ed eversione bipodalica dei piedi (10 ripetizioni per direzione con incremento di 2 set di 10 ripetizioni dopo 5 sessioni)
J.K.Richardson et al. A.P.M.R. Feb. 2001
Prevenzione della caduta � Sollevemento in posizione digitigrada e
taligrada con appoggio monopodalico (5 ripetizioni con incremento a 10 dopo 5 serie e quindi di 2 set da 10 dopo 10 sessioni)
� Inversione ed eversione in appoggio monopodalico (5 ripetizioni con incremento a 10 dopo 5 sessioni)
� Mantenimento dell’equilibrio in appoggio monopodalico (3 prove per ogni piede)
J.K.Richardson et al. A.P.M.R. Feb. 2001
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Prevenzione della caduta Approccio posturale globale
Tai chi chuan
Esercizio base: serie di movimenti aggraziati fluidi in sequenza continua con
spostamento del carico da piede a piede e abbassamento del centro di gravità
Armonia corpo-mente
Older people in residential care can reduce their incidence of falls if they take a vitamin D supplement for 2 years even if they are not initially classically vitamin D deficient.
J AmGeriatr Soc , 2005
Metanalisi di RCT sull’efficacia di strategie per la riduzione del rischio di caduta in anziani
Tinetti, NEJM, 2003
Flow chart per la prevenzione delle cadute nell’anziano
Tinetti, NEJM, 2003
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“Fin da quando era ragazzo Florentino Ariza saliva e scendeva le scale con grande attenzione perché credeva che la vecchiaia cominciasse con la prima caduta e la morte venisse con la seconda”
Gabriel Garcia Marquez “L’amore al tempo del colera”
grazie
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