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NUTRIZIONE, SALUTE E BENESSERELaura TeodoriDirettore di Ricerca, Laboratorio di Diagnostica e Metrologia, UTAPRAD-DIM, ENEA, Frascati, Roma Secretary of the International Society for the Advancement of Cytometry, Bethesda, MD USA www.isac-net.org.
Maria Cristina Albertini, Dipartimento di Scienze Biomolecolari, Sezione di Biochimica e Biologia molecolare. Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”
Pieter Bruegel der Ältere 1525/1530
Nozze contadine
Aspetto quantitativo Aspetto qualitativo
PATOLOGIA DA ERRATA ALIMENTAZIONE
INADEGUATEZZA ALIMENTARE
IPERALIMENTAZIONE
IPOALIMENTAZIONE
DIETA SQUILIBRATA
IPERALIMENTAZIONE: iperplasia e ipertrofia adipociti
obesità
maggior sforzo cardiacopredisposizione a m. metaboliche
Alterazioni endocrine
BULIMIA
IPOALIMENTAZIONE: ipoplasia e ipotrofia adipociti e cellule parenchimali
denutrizione
immunodeficienza Edemi da fame: ipoproteinemia pressione colloido-osmotica sangue
Alterazioni endocrineAlterazioni ass. alimentare
ANORRESIA
MARASMA
BMI (Body Mass Index)Indice di massa corporeo
18 24 30Sottopeso Sovrappeso
> obesitàAnoressia <
Alimenti di base: - glucidi - lipidi
- proteine - sali minerali
Alimenti non plastici o essenziali
PATOLOGIA DA ALIMENTAZIONESQUILIBRATA
ADEGUATO APPORTO CALORICOINADEGUATA ASSUNZIONE NUTRIENTE
PATOLOGIA DA ALIMENTAZIONESQUILIBRATA
Malnutrizione proteica
kwashiorkor
Arresto dell’accrescimentoApatiaAnemia
Alterazioni parenchimaliEdemi diffusi
PATOLOGIA DA ALIMENTAZIONESQUILIBRATA
Alimenti essenziali:
AcquaAlcuni aminoacidi
Acido linoleico e Acido linolenico Vitamine
PATOLOGIA DA ALIMENTAZIONESQUILIBRATA
Mancanza di acqua
Morte perdita del 10% del contenuto acquoso
Sensazione di seteSecchezza della cute
AnemiaAstenia
Perdita della conoscenza
PATOLOGIA DA ALIMENTAZIONESQUILIBRATA
Intossicazione da acqua
Inesauribile sensazione di seteipervolemia
Insufficienza cardiocircolatoriaAlterazioni del ricambio idro-salino
Soggetti affetti da diabete insipido
Soggetti affetti da potomania
PATOLOGIA DA ALIMENTAZIONESQUILIBRATA
Inadeguato apporto di sali minerali
sali minerali
indispensabile per ilmantenimento dell’equilibrio
elettrolitico nella norma
indispensabile per la corretta
funzionalità di numerosi apparati e
sistemi
PATOLOGIA DA ALIMENTAZIONESQUILIBRATA
Vitamine
sali mineraliIdrosolubili
Complesso BVitamina C
LiposolubiliVitamina AVitamina DVitamina EVitamina K
RADICALI LIBERI STRESS OSSIDATIVO E DIETA ALIMENTAREDi Luigi Campanella
Il testo contiene uno studio approfondito delle scienze nutrizionali in cui assume crescente importanza la valutazione del cibo, non solo in considerazione delle sue proprietà nutritive, ma anche come apportatore di fattori non nutrizionali in grado di svolgere azioni protettive importanti per il mantenimento della salute, tra cui l'attività antiossidante. Importanti bersagli dei radicali sono le proteine e il DNA. È stato dimostrato che gli antiossidanti possono intervenire favorevolmente proteggendo il DNA da eventuali danni e che malattie croniche, quali l'arteriosclerosi, l'artrite, la demenza senile e forme tumorali sono da correlarsi allo stress ossidativo subito dall'organismo negli anni. L'assunzione di sostanze antiossidanti attraverso l'alimentazione è essenziale per la prevenzione di queste malattie. Numerosi studi epidemiologici hanno evidenziato una stretta correlazione tra regime alimentare e patologie cardio e cerebro vascolari, varie forme tumorali e patologie degenerative.
http://zona-estetica.over-blog.it/article-29734804.html
http://www.anagen.net/rali.htm
Il bersaglio dei radicali liberi sono particolarmente i lipidi che formano le membrane cellulari ed il materiale genetico (DNA e RNA).
accelleramento del processo di invecchiamento dei tessutidanni a livello endoteliale delle cellule dei vasi con aterosclerosi e problemi cardiocircolatorimalattie infiammatorie croniche (dermatiti, malattie articolari)alterazioni genetiche con possibilità di cancro
L’INRAN, l’ente pubblico italiano per la ricerca in materia di alimenti e nutrizione vigilato dal Mipaaf (Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali), ha pubblicato sulla rivista scientifica “Current Topics in Medicinal Chemistry” una revisione sistematica sulla ricerca delle potenzialità ed efficacia antiossidanti dei polifenoli.
La revisione sistematica, includeva 158 studi per un totale di 227 interventi che usavano alimenti come frutta, verdure, tè, prodotti a base di cacao, soia e prodotti derivati noti per contenere polifenoli.
I risultati confermano che questi alimenti potrebbero facilitare la capacità dell’organismo di rispondere a stress ossidativo.
La scarsa biodisponibilità dei polifenoli, però dev'essere approfondita. E’ emerso dalla revisone dei dati sui polifenoli è che l'azione antiossidante dei polifenoli stessi è maggiore in soggetti che presentano stress ossidativo, quindi tutti i soggetti malati, con rischio cardiovascolare, ipertensione, che fumano, che hanno valori elevato di trigliceridi piuttosto che su soggetti sani.
La ricerca dovrebbe studiare a fondo le necessità dell’organismo per gli antiossidanti in maniera da evitare sovradosaggi, ottimizzando le capacità di recupero dagli agenti stressogeni attraverso una “Dieta Antiossidante Funzionale”.
Molecules. 2012 Apr 12;17(4):4400-23.
Il Miele: un nuovo antiossidante
Malattie croniche quali il diabete mellito, l’ipertensione, l’ateosclerosi, il cancro, l’ Alzheimer's disease sono in forte aumento nei paesi sviluppati. Queste malattie che sono tra la maggiori causa di morte, sono associate a uno stress ossidativo definito come un eccesso di prodotti ossidanti rispetto a quelli antiossidanti. Pazienti affetti da malattie croniche sono più sensibili ai danni prodotti dallo stress ossidativo proprio perchè hanno elevato livello di ossidanti e un ridotto livello di molecole antiossidanti. Il miele rappresenta un prodotto naturale con un elevato potere antibatterico, epatoprotettore, ipoglicemizzante, antiipertensivo e antiossidante. La revisione della letteratura indica che il miele ha un effetto antiossidante nel tratto gastrointestinale, nel fegato, nel pancreas e a livello renale, inoltre, ha un effetto sinergico con il trattamento antidiabetico
J Med Food. 2011 Oct;14(10):1079-96. Epub 2011 Aug 22.
Il miele e le infezioni microbiche
Foundation for Sciences and Trading, New York, New York, USA. [email protected]
Studi clinici hanno mostrato che il miele ha proprietà antibatteriche ad ampio spettro e un effetto prebiotico.
Nutr Hosp. 2011 Nov-Dec;26(6):1313-21.What motivates the consumer's food choice?Jáuregui-Lobera I, Bolaños Ríos P.
Department of Nutrition, Pablo de Olavide University, Seville, Spain. [email protected]
AbstractOBJECTIVE: The aim of the study was to analyse the psychometric properties of the Food Choice Questionnaire (FCQ) in Spanish population (FCQ-SP), its factor structure and internal consistency. In addition, the relationships between the FCQ-SP and the General Health Questionnaire (GHQ), the Irrational Food Beliefs Scale (IFBS), and the Eating Disorders Inventory-3 (EDI-3) were analysed in order to explore the validity of the FCQSP. Possible gender differences in the food choice pattern were analysed.
METHODS: The sample comprised 255 women and 50 men, ranged from 25 to 64 years. In order to get a better interpretation of the results associated with changes based on the age, the participants were grouped in four age intervals (25-34, 35-44, 45-54, and 55-64). All the participants were relatives of secondary and high school students in three schools of Seville and Cordoba.
RESULTS: The factor analysis yields the seven following factors: mood, health and natural content, sensory appeal, weight control, convenience, familiarity, and price. The internal consistency was determined by means of the Cronbach's α coefficients, which ranged from 0.70 to 0.83 for the different components. With regards to the food choice profile, sensory appeal was the most motivating factor to choose food, followed by price and weight control. With respect to gender differences, women showed higher scores than men in all components except in the case of price.
DISCUSSION: The FCQ-SP has adequate psychometric properties to be applied to Spanish population, and it is useful to explore the consumers' motivation with regards to food choice.
Immagine da da internet
IL CIBO COME FARMACO
Il cibo può agire come un vero e proprio farmaco, in grado di
influire sulla nostra salute.
Una corretta alimentazione, fin dall'infanzia, aiuta a prevenire
obesità, patologie cardiovascolari e gastroenteriche e persino
tumori.
La nutrizione è come un’orchestra, è importante capire ogni singolo strumento, ma è anche necessario riconoscere come interagiscono gli strumenti tra loro. Così le sostanze nutritive, dalla loro perfetta coordinazione che si può prevenire e/o influenzare il decorso di tante malattie che affliggono l’umanità dell’era moderna.
In natura è stato tutto perfettamente preordinato per sopperire ai fabbisogni fisiologici ed è solo l’intervento dell’uomo a stravolgere tale ordine con la conseguente insorgenza di malattie cronico-degenerative. Pertanto la scienza della nutrizione moderna ha lo scopo di dare buone norme alimentari per evitare l’insorgere di malattie cardiovascolari, obesità, alterazioni del metabolismo lipidico ed osseo, ipertensione, neoplasie, condizioni collegate tutte ad un disordine alimentare dovuto ad un repentino cambiamento della dieta dell’uomo moderno; tutto ciò è avvenuto in un tempo troppo rapido ed il nostro patrimonio genetico non ha avuto il tempo necessario per adattarsi a tali innovazioni .
L’alimento può essere un vero e proprio farmaco per la popolazione
generale avendo la peculiarità di migliorare e mantenere lo stato di salute
e di “well being” ma addirittura di ridurre e prevenire il rischio di malattie
cronico-degenerative.
Attenzione all’utilizzo spesso incontrollato di integratori alimentari il cui
scopo è quello di fornire una fonte concentrata di sostanze aventi un
effetto nutritivo o fisiologico, quali vitamine, oligoelementi, aminoacidi, acidi
grassi essenziali, fibre ed estratti vegetali, perché nella persona sana che
segue una dieta normale e varia tali principi nutritivi sono presenti nelle
quantità adeguate e pertanto un eccesso può essere eliminato o addirittura
avere effetti nocivi.
le nuove frontiere
LA NUTRIGENOMICA
Immagine da da internet
microRNA
Protein coding genes occupy 1.5 % of the human genomeProtein coding genes occupy 1.5 % of the human genome
Negli eucarioti esiste una notevole quantità di DNA che non codifica per
proteine (sequenze ripetitive, geni funzionali, introni, ….)
I miRNA sono piccole molecole di RNA endogene, a singolo filamento di 20-22
nucleotidi che svolgono diverse funzioni, la più nota attualmente è una
regolazione post-trascrizionale.
L’essere umano produce centinaia di miRNA che prendono parte alla
regolazione di almeno 1/3 di tutti i geni che codificano per proteine
(controllano l’espressione genica).
Ruolo cruciale dei miRNA nella regolazione di importanti processi fisiologici:
lo sviluppo, la proliferazione, il differenziamento, l’apoptosi e la risposta a
differenti segnali extracellulari e di stress.
NutriMiRNA
MiRNA e la malattia
Così come il miRNA è coinvolto nel normale funzionamento delle cellule eucariote, una disregolazione del miRNA è stata associata alla malattia.
miRNA E IL CANCRO
Sono stati trovati diversi miRNA coinvolti con alcuni tipi di cancro. Il MicroRNA-21 è uno dei primi microRNA che sono stati identificati come oncomiR (miRNA associati al cancro poiché, ad esempio, sono stati trovati nella linea cellulare tumorale o in un tumore primario. E' stato identificato un altro miRNA, il miR-183, che interagisce con la regione di codificazione dell'mRNA di BtrCP1 (beta-trasducin repeat containing protein 1). BtrCP1 è un gene umano (omologo nello Xenopus, Zebrafish, Drosophyla e nel lievito) veramente instabile; la degradazione delll'mRNA di BtrCP1 da parte del miR-183 potrebbe portare allo sviluppo del cancro colon-rettale e di altri tumori.
miRNA E MALATTIA CARDIACA
Studi del profilo di espressione del miRNA hanno dimostrato che il livello di espressione di specifici miRNA cambia in malati di cuore, puntando al loro coinvolgimento in cardiomiopatie. Inoltre, studi su specifici miRNA in modelli animali, hanno identificato ruoli distinti dei miRNA, sia durante lo sviluppo del cuore e in condizioni patologiche, tra cui la regolazione di fattori chiave importanti per la cardiogenesi, la risposta di crescita ipertrofica e la conduttanza cardiaca.
miRNA E IL SISTEMA NERVOSO
I miRNA sembrano regolare il sistema nervoso. MiRNA neurali sono coinvolti in vari stadi di sviluppo sinaptico, tra cui la formazione dei dendriti (che coinvolge miR-132, miR-124), la formazione della sinapsi e la maturazione della sinapsi stessa (dove si ritiene che siano coinvolti miR-134 e miR-138). Alcuni studi hanno individuato un’ espressione alterata dei miRNA nella schizofrenia.
L’IMPORTANZA DI miRNA-375
Le cellule beta svolgono un ruolo importante nel diabete. Esse producono insulina, un ormone che riduce il livello di zucchero nel sangue dopo aver mangiato. Senza insulina, i livelli ematici di glucosio aumentano. Quando il corpo è a digiuno, il glucagone, un ormone che svolge il ruolo opposto a quello dell’insulina, fa sì che il fegato converta le sue riserve di glucosio e rilasci queste nel sangue. Ciò può portare a livelli di glucosio in eccesso nel sangue. Recenti studi hanno scoperto che miR-375 è essenziale per la sopravvivenza, la crescita e la divisione delle cellule beta. Una mancanza di miRNA-375 induce le cellule beta a morire, mentre i produttori del glucagone - le cellule alfa - aumentano di massa. Gli scienziati hanno anche scoperto un legame tra questa catena di RNA e diabete di tipo 2. Le cellule beta di topi obesi contengono più miR-375 rispetto a topi normali. Quando i ricercatori hanno rimosso il gene che codifica per miR-375, gli animali obesi hanno sviluppato il diabete, perché il loro fegato produce glucosio pompato nel sangue in modo incontrollato e i muscoli e le cellule di grasso sono in grado di assorbire il glucosio. La spiegazione di questo fenomeno è che le cellule beta di animali obesi possono moltiplicarsi ed espandersi, quindi produrre più insulina al fine di superare la resistenza dei muscoli, grasso e fegato. La massa delle cellule beta può aumentare fino a cinque volte. Come risultato, i livelli di glucosio nel sangue rimangono normali durante questa fase. Tuttavia, se miR-375 non è presente, il collasso delle cellule beta che porta ad una riduzione della massa di quest’ultime, non è più in grado di compensare il difetto di azione dell'insulina. Una delle ragioni di questo sviluppo è che miR-375, un regolatore di numerosi fattori di crescita in cellule beta, limita il processo di proliferazione delle cellule beta pancreatiche. Senza miR-375, il numero di cellule beta si riduce nel tempo. Il risultato è una mancanza di insulina, che a sua volta conduce al diabete