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anno XX II numero 1 periodico indipendente di informazione, critica, cultura, curiosità, scherzi e facezie su cavaion e dintorni Aprile 2012 LE RICETTE di BETTA BUONA PASQUA

Numero 1 anno XXII aprile 2012

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uscita di Pasqua 2012

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Aprile

2012

LE RICETTEdi BETTA

BUONAPASQUA

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periodico indipendente diinformazione, critica, cultura,curiosità, scherzi e faceziesu cavaion e dintorniAUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE DI VERONA IN DATA 23/01/1974 R.S. 300

direttore responsabileMAURIZIO DELIBORI

hanno collaborato a questo numeroMATTEO ANTEGHINIADRIANA BOZZETTOFRANCO SALVETTISABRINA TRAMONTEDANIELA ZANETTIgrafica e impaginazioneALESSANDRO DELIBORI

la collaborazione èlibera e gratuita

[email protected]

made in cavaion veronese (VR)

anno XXIInumero 1aprile 2012

BUONA PASQUACari lettori, la Redazione della Voce del Paese viaugura Buona Pasqua con i versi di Silvio Dionigi

E' PasquaSembra che insieme a Dio resuscitato

in Noi torni la Pace un dì sparitanel triste andare del sentiero usato.E torna ancora la speranza a vita

d'essere sempre buoni, sempre bravia casa, negli uffici e nella vita.Nei campi vedi fior, vedi le roserendere belle tutte le altre cose;

Si sente il cinguettio d'uccelli in festache l'usignolo, in canto, hanno alla testa.

Perciò, con la speranza di ben fare,io Vi saluto e Vi ringrazio tutti

e Buona Pasqua Vi voglio augurarePrima, però , V'abbraccio fortementeinsieme ai Vostri cari e ad ogni gentericordandovi sempre nella mia mente.

Maurizio Delibori

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Quando, 18 anni fa, venni ad abitare a Cavaion un grande tabellone, posto alla confluenza di via Romacon la piazza della Chiesa, informava dell’esistenza di un percorso della salute, indicava comeraggiungerlo e ne enunciava le caratteristiche e gli effetti benefici:

QUI INIZIA IL “PERCORSO DELLA SALUTE”“un gioioso divertimento ed una valida terapia fisica”IL PERCORSO COMPRENDE 18 PIAZZOLEOsservate attentamente gli esercizi ed eseguiteliscrupolosamentePer questo percorso seguite anche le indicazioni delvostro medicoRICORDATE• il numero degli esercizi da ripetere• il migliore modo di percorrere il “PERCORSO”– camminando – di corsa moderata

Il percorso era offerto dalla Cassa di Risparmio di Verona Vicenza e Belluno.In corrispondenza delle piazzole, alcune di queste attrezzate, era posto un cartello, affisso ad un paletto,che indicava gli esercizi ginnici da compiere.Di tutto ciò non è rimasto praticamente nulla, gli unici attrezzi sopravissuti e miracolosamente in buonecondizioni sono tre postazioni di anelli, naturalmente prive del relativo cartello del quale resta un miserolacerto ben lontano dalla sua originaria collocazione.Fino ad una certa data si scorgevano qua e là alcuni cartelli superstiti, se pur posizionati a casaccio, e imiseri resti di qualche altro.

Camminando lungo il percorso si arrivava alla Bastia che, all’epoca, presentava tutte le caratteristiche delrudere romantico: coperto da un manto di edera che ne lasciava intuire le forme ed intravedere i materiali,robinie crescevano all’intorno ed offrivano, nei mesi estivi, profumata ombra ristoratrice a chi decidevadi sostare su una delle panche con tavolo, ivi collocate.

Cosa ne è stato delle coppie di panche con al centro un tavolo?Come potete vedere dalla fotografia, la loro sorte non è stata migliore.Non so se anche queste fossero state offerte dalla Cassa di Risparmioo se fossero state acquistate dal Comune di Cavaion.Una cosa è certa, sono stati sprecati soldi, non solo, ma la mancanzadi manutenzione per quanto donato è indice di mancanza di rispettonei confronti sia del donatore sia del dono.

LA SALUTE DEL PERCORSO DELLA SALUTEOvvero dell’incuria dilagante

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Oggi sembra tutti godano di buona salute: allora è opportuno, rinvigorito il corpo, pensare alla ginnasticadella mente. Infatti il Percorso della Salute è stato, nel 2009 se non ricordo male, opportunamenterivisitato e trasformato in

SENTIERO DIDATTICO DEL MONTE SAN MICHELEIl nuovo sentiero si snoda su un percorso simile1 alprecedente e mantiene la scansione delle 18 stazioni.Ogni stazione è dotata di un leggio sul quale sono riportate,in italiano e tedesco, informazioni sulla fauna e la flora delSan Michele e, in qualche caso, sul paesaggio che da lì, o disguincio, si può ammirare (se sfoltiscono la boscaglia).Nel frattempo si è anche pensato di recuperare i ruderi dellaBastia, liberandola dall’abbraccio mortale dell’edera eprocedendo allo scavo dell’area pavimentale, non solo, ma èstata fatta oggetto di scavi anche un’area adiacente,sovrastante. Ovviamente, per consentire lo svolgersi dei

lavori, la zona è stata recintata e, di conseguenza, resa inaccessibile da oltre 10 anni, non solo, il cantiereè stato recentemente ampliato per cui percorrere il Sentiero Didattico, come indicato dalla mappa, èassolutamente impossibile. I lavori procedono assai lentamente e con tale bradi­ritmo eguaglieremo ilventennio per la costruzione della piramide di Cheope. E pensareche, nel lontano 1861, gli Austriaci costruirono in 6, dico SEI,mesi i 4 Forti di Pastrengo.Non sarà, per caso, che sono finiti i quattrini?Anche questi, come la nuova Caserma dei Carabinieri, a defini­zione della poco trasparente vicenda del Borgo del Sole.Inoltre, non è stata ancora risolta la questione della sbarra che,arrivando da Incaffi, impedisce l’accesso alla Bastia.Ma le doglianze non finiscono qui. Ritorniamo ai leggii informativi: stanno facendo la stessa finedell’arredo del Percorso della Salute. Stanno facendo la stessa fine perché nessuno se ne cura esicuramente nessuno dell’Amministrazione si è accorto che si stanno “destrutturando” perché privatidella se pur minima manutenzione. Ben 8 dei 18 leggii delle stazioni, vale a dire il 44,44%, periodico,sono in pessime condizioni; di questi il Numero 8 è come se non esistesse più, ed altri 3 sono pressochéilleggibili (numeri 10, 11 e 12).Ora, c’è da chiedersi con quali criteri siano stati progettati e, di conseguenza, realizzati i leggii delle 18stazioni e quanto siano costati complessivamente alla comunità. Perché, è stato fatto anche un grandee meritevole lavoro di ricerca ed approntamento dei testi da parte degli studenti della Scuola Media, sottola guida dei loro insegnanti, sono stati eseguiti disegni e scattate fotografie, il tutto assemblato in unagradevole veste grafica e, infine, si è provveduto alla traduzione dei testi in tedesco, in vero tedesco nonin italiesco, va detto. Immagino, avendo presente la decantata “vocazione turistica” del paese.Signor Sindaco, voglia, per cortesia, comunicarci quanto è stato speso per allestire il Sentiero Didatticodel Monte San Michele, voglia, per favore, spiegarci perché nessuno se ne cura.

Perché, Signor Sindaco, non fa quattro passi per il paese, per rendersi conto delle varie trasandatezzeche lo affliggono?

Perché non pretende dai suoi collaboratori responsabili delle opere pubbliche di prenderne visione adintervalli regolari per verificarne lo stato?

Perché non pretende da chi, fra gli Assessori, ha la responsabilità dell’ambiente di prenderneconoscenza, con l’aiuto del famoso cavallo di Sant’Antonio, per poter intervenite in modo appropriato?

La Salute del Percorso della Salute

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E’ sconcertante constatare con quanta leggerezza, mancanza disenso del dovere e responsabilità venga sperperato il pubblicodenaro: siamo il secondo paese più indebitato del Veneto, nondimentichiamolo!

Stazione 8 (foto 10­11­2011 e 28­11­2011)

Stazione 10 Stazione 11(foto 10­01­2012) (foto del 10­01­2012)

Stazione 12 (foto del 30­11­2011)Ed infine, un invito ai cavaionesi: frequentate quello che ormainel lessico familiare paesano è conosciuto col vecchio nome diPercorso della Salute, anche se non è percorribile comedovrebbe. Fatelo conoscere ai nuovi arrivati.E voi, studenti ed insegnanti, che tanto vi siete impegnati per lasua nuova veste, non dimenticatevene. Solo così riusciremo afarlo curare e, forse, a far finalmente concludere i lavori dell’areaBastia prima della fine del XXI secolo, appena iniziato.

Adriana BozzettoFebbraio MMXII

Stavolta infrangiamo la tradizionelocale e proponiamo un ottimodolce che ci è stato “regalato” dauna nostra amica lettrice cheproviene dalla Svezia (ma abita inItalia da molti anni).TORTA SVEDESEAL CIOCCOLATO (Kladdkaka)Ingredienti:2 uova intere ­ 50 g cacao amaro60 g farina bianca ­ 170 g zucchero100 g burro fuso1. Mescolate lo zucchero col burrofuso e aggiungete le uovasbattendo bene.2. Unite poi la farina e il cacao eversate il composto in una tortieraimburrata e infarinata.3. Passate in forno a 180° per circa15­20 minuti: la torta “non cresce” edeve restare ancora morbida alcentro.(Se si cuoce in una tegliarettangolare si può tagliare la tortaa quadrotti, che decorati con un po’di glassa o confetti sembrerannopasticcini)

di Betta CastaniHai qualche ricettaper "sfidare" lanostra Betta?

Spediscila alla [email protected]

LE RICETTE

di BETTA

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Associazione “Noi oggi per loro domani”via Pila, 37 – 37010 [email protected] 3926010298

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TOCCHI DI IDENTITA’ LOCALEAffi, Incaffi, Cavaion e Caorsa, i sta tuti en na borsa

Oggi, quando guardiamo vecchie foto in bianco e nero del secolo scorso ci pare che queste appartenganoad un lontano passato, ormai sepolto. Ma non è così. Il tempo e la memoria del passato non solo sonoancora importanti ma devono diventare un tempo preponderante nella vita delle persone.Nonostante la globalizzazione, abbiamo bisogno di ricercare i valori basilari della vita di ieri perriconfermarli o adattarli alla vita odierna in modo da ridarle senso e significato.Non possiamo “scordarci di ricordare” il nostro passato e dobbiamo fare in modo che le nuovegenerazioni mantengano i legami con le nostre radici e la nostra storia, in particolare con i valori basilaridella gioia e della serenità dello “stare bene insieme”, della festa e della solidarietà di corte e di contrada,che si esprimevano nel tempo libero, ma che erano anche valori trasversali nella vita di ogni giorno,valori che aiutano a costruire anche i “buoni cittadini” di oggi e di domani.Cavaionesi casteloni, ginevrini di Incaffi e poianèi di Affi testimoniano un patrimonio di storia e divalori tradizionali unico, legato al territorio locale del Moscal che porta necessariamente all’acquisizioneidentitaria di esso da parte della gente che lo abita oggi e che, proprio perché ne impiega le memorie, ne èanche la principale custode e valorizzatrice.Su questa strada dobbiamo camminare per promuovere cultura, anche nel locale!

Maurizio Delibori

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In questi giorni di neve succede un miracolo:il paesaggio improvvisamente è meravigliosotutto sembra lindo e ordinato, il “biancomantello”, come lo chiamavano nei libri dilettura della nostra infanzia, trasformapoeticamente (e caritatevolmente) tutte lecose. Anche le più orrende, anche le piùscialbe, o quelle soltanto mediocri acquistanod’un tratto un fascino incantato e fiabesco.Ma la neve sparisce e poi si torna alla realtà.Una realtà che volevo in queste righeevidenziare e sottolineare. Non perché siadegna di nota, se non per una ragione didecisa condanna. Ma semplicemente perchéquesto stato di cose perdura nella più totaleindifferenza.Sto parlando del sudiciume imperante un po’dappertutto, ma soprattutto ai lati delle vie dicomunicazione e nelle campagne. L’esempiopiù eclatante di quello che intendo si nota ailati della bretella Affi­Cavaion, che parte dallerotonde di Affi. Daambedue i lati della stradasi ha una visionesconsolante di una miriadedi rifiuti di tutti i generi:cartacce, involucri diplastiche di ogni sorte,bottiglie, lattine ecc. checostellano i campi (vigneti credodell’eccellente Bardolino doc, essendo questa una zona diproduzione ….)Questa situazione si verifica anche in estate:quando l’erba ai lati della strada è altanasconde temporaneamente le brutture(come la neve in inverno), poi quando passala macchina “deforestante” anche i rifiutivengono trinciati e sparsi ancora di più nellazona.Quello che è curioso è che nessuno si chiedacome mai riusciamo, in una zona presso ilcasello autostradale, a dare a chi esceappunto dall’autostrada, cioè in massimaparte turisti nel periodo estivo, un’immaginedi così desolante trascuratezza del nostropaese, e per paese intendo l’Italia, benchénella fattispecie il territorio sia di duecomuni, cioè Affi e Cavaion.Tuttavia, il problema, mi dicono, non è cosìsemplice da risolvere.

In una normale casa, una buona casalinga(intendo una donna di buon senso, mercesempre più rara in giro) quando si trova unasituazione del genere, si dà da fare epulisce…. Magari strilla ai suoi familiari chenon si permettano più di essere cosìsudicioni! Che non intende essere la serva dinessuno… comunque AGISCE.In un contesto pubblico, come quello che hocitato, bisogna interpellare più soggetti:Il comune: ….non compete a noi, laresponsabilità è di Veneto StradeVeneto Strade ….sembra non abbia piùneanche i soldi per fare le opere già inseritenel programma da anni…. Figuriamoci se hagli spiccioli per le piccole pulizie!E allora?In altri paesi (Lazise, Castelnuovo ecc.) moltospesso si muovono le associazioni: Alpini,Pro loco, Protezione civile, Avis ecc., che incollaborazione col comuneoperano per rimediare asituazioni che da solo ilcomune non potrebbefronteggiare. E’ vero che sisusseguono poi le variegiornate ecologiche, ma ingenere si pulisce in boschi esentieri e si trascurano ibordi strada, che invece perle ragioni di “rappresentanza” che ho citatoprima sarebbero importanti.A Cavaion le associazioni sononumerosissime... Se ognuno facesse unaminima parte, cioè se si prendesse la briga diadottare un sentiero da mantenere aperto, diassicurare la pulizia di queste zone “difficili”,di provvedere a piccole manutenzioni inluoghi “dimenticati”, l’amministrazionecomunale sarebbe avvantaggiata dal fatto dinon doversene occupare, visti i suoi notiproblemi di risorse finanziarie dovuti a taglie crisi.E il nostro territorio sarebbe più gradevole evivibile.Senza dimenticare comunque, come diceva lamia saggia nonna che “oltre che netar,bisogna sercar de no sporcar”….Sembra qualcosa di ovvio, ma evidentementece lo siamo dimenticato.Daniela Zanetti

PULIZIE DI PASQUA(scritto il 12 febbraio)

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LA VOCE DI INCAFFI

Comitato IncaffiFESTA

DI PRIMAVERA E DEI GINEVRINISabato 28, Domenica 29, Lunedì 30 aprile, Martedì 1 maggio

ProgrammaSabato 28 aprile

ore 18 aperitivo con bruschette, patatine fritte e birra alla spina, dalle ore 19 Cena conbruschette, risotto coi bruschi e ortighe, penne alla boscaiola, galletto aromatizzato con gineproai ferri, carne salà, patatine fritte, fogassa su la gradèla. Musica giovane

Domenica 29 aprileore 16 Giochi popolari. Ore 18 aperitivo con bruschette, patatine fritte e birra alla spina. Dalle ore19 Cena con bruschette, risotto coi bruschi e ortighe, penne alla boscaiola, galletto aromatizzatocon ginepro ai ferri, carne salà, patatine fritte, fogassa su la gradèla. Esibizione di cori

Lunedì 30 aprileore 18 aperitivo con bruschette, patatine fritte e birra alla spinadalle ore 19 Cena con bruschette, risotto coi bruschi e ortighe, penne alla boscaiola, gallettoaromatizzato con ginepro ai ferri, carne salà, patatine fritte, fogassa su la gradèla. Musica disco

Martedì 1 maggioore 9 Escursione guidata “pestolada sora e soto le sengie” tra i boschi e le contrade del Moscal edi Incaffi (ore 3 circa. Escursione con rinfresco­aperitivo a villa Fracastoro. Visita della villa e delparco. Annullo postale in memoria della festa e di Fracastoroore 13 pranzo (bruschette, risotto coi bruschi e ortighe, penne alla boscaiola, gallettoaromatizzato con ginepro ai ferri, carne salà, patatine fritte, fogassa su la gradèla, vino e acqua)(costo euro 15)ore 16­18 Visita a villa Fracastoroore 18 aperitivo con bruschette, patatine fritte e birra alla spina, dalle ore 19 Cena conbruschette, risotto coi bruschi e ortighe, penne alla boscaiola, galletto aromatizzato con gineproai ferri, carne salà, patatine fritte, fogassa su la gradèla. Musica tradizionale con Armando.

LA FESTA SI TERRA’ IN APPOSITO TENDONE, CON QUALSIASI TEMPOIL RICAVATO DELLA FESTA SARA’ DEVOLUTO IN BENEFICENZA

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Finalmente la gallina ha visto la luce al carnevale di Cavaion! Non so se ricordate le vicissitudini diquesta gallina, quindi vi faccio un breve riepilogo; nell’ormai lontanodicembre 2010, iniziammo la realizzazione del carro, in una tenda moltospartana e con temperature decisamente inferiori agli 0°. Lo spiritodi gruppo aveva preso il sopravvento, e l’idea di realizzare un carroper potersi divertire come nei precedenti anni, giustificavano lecondizioni in cui si lavorava. Tutta la fatica fatta non venne ripagataa febbraio 2011, infatti se ricordate bene il carnevale non si fece enon fu programmata alcuna data di recupero. Trovammo in poco tempouna sistemazione provvisoria al riparo, sotto il vecchio ristorante di Incaffi.

Colgo l’occasione per ringraziare il proprietario Ezio Lorenzini chesenza indugio si è reso da subito disponibile. A Dicembre 2011trovammo un’altra sistemazione che ci permise di poter apportaredelle modifiche al carro, in vista del carnevale svoltosi un mese fa. Sitrattava di un capannone abbandonato, molto più alto della tendadell’anno prima! Un grazie sincero anche al proprietario AngiolinoAndreoli, che ci ha ospitato gratuitamente.Arrivati a questo punto, lo storia sembrerebbe finita vero?! Ebbeneno, il caso vuole che la prima data di febbraio venisse annullata, acausa di una abbondante nevicata! Se il carnevale non si fosse svolto

neanche questa volta, avremmo dovuto bruciare tutto, poiché non avevamo più un posto al riparo.Per fortuna fu prevista una data di recupero, fissata per domenica 4 Marzo…

dopo una lunga trafila di avvenimenti, finalmente “Ovi, Galina… e Cul caldo” hanno potuto sfilare.Vogliamo anche ringraziare in particolar modo Luigi Vilotto, che a titolo gratuito ci ha prestato il suotrattore, e ha fornito la sua corrente elettrica al vecchio capannone. Di seguito pubblichiamo alcune foto.

di Matteo Anteghini

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Angolo della Poesia

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MENO MALE CHE C’E’ LA MAMMA!!!

La mamma è quella che ti insegna a rispettare il lavorodegli altri:­ "se dovete ammazzarvi, fatelo fuori di qui,che ho appena pulito!"La mamma è quella che ti insegna a pregare:­ "prega Dio che non ti sia caduto sul tappeto!"La mamma è quella che ti insegna la logica:­ "perché lo dico io, ecco perché!"La mamma è quella che ti insegna ad essere previdente:­ "assicurati d’avere le mutande pulite,non sia mai che fai un incidente e ti devono visitare!"La mamma è quella che ti insegna l’ironia:­ "prova a ridere che ti faccio piangere io!"La mamma è quella che ti insegna la tecnica dell’osmosi:­ "chiudi la bocca e mangia!"La mamma è quella che ti insegna il ciclo della natura:­ "come ti ho fatto ti disfo!"

Che vita sarebbe senza la mamma?