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NOTIZIARIO DEL GOVERNATORE BRUNO MARASCHIN Anno 2011-2012 - numero 2 / lsettembre 2011 Mensile Rotary International Distretto 2060 Anno X Aut. Trib. di Treviso n. 1177 del 18/02/2003 Abb. Annuo € 4,00 Poste Italiane Spedizione in abbonamento postale - 70% - NE/TN Tassa Pagata / Taxe Perçue / Prioritario settembre 2011 DISTRETTO 2060 Friuli Venezia Giulia – Trentino - Alto Adige / Südtirol – Veneto Rotaract: Il gruppo dei giovani con i due presidenti dei club padrini, Treviso e Treviso Nord. 1 201 settembre O D IARI Z I NOT settembre T A AT N NA VER L GO E O D BRUNO MARASCHIN RE TO BRUNO MARASCHIN Friuli Venezi Il gruppo dei giovani con i due presidenti dei club padrini, Treviso e Treviso Nord. Rotaract: Trentino - Alto A Il gruppo dei giovani con i due presidenti dei club padrini, Treviso e Treviso Nord. a iuli G a Friuli Venezi TTO RE ST I D tirol – Venet Il gruppo dei giovani con i due presidenti dei club padrini, Treviso e Treviso Nord. d / / e g i d Trentino - Alto A 0 206 TTO o Il gruppo dei giovani con i due presidenti dei club padrini, Treviso e Treviso Nord. tirol – Venet

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Per Banco Desio “uguale, ma diversa” non rappresenta una semplice frase pubblicitaria.

“Uguale, ma diversa” identifica soprattutto un modo di fare ed essere Banca, diretta espressione della nostra storia e delle considerazioni espresse dai Clienti.

“Uguale”, dal 1909, per la cura dedicata al Cliente, l’attenzione alle sue esigenze, privilegiando sempre un rapporto diretto e personale.

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Care Amiche e cari Amici,“Settembre andiamo. È tempo di migrare. Ora in terra d’Abruzzi i miei pastori lasciano gli stazzi e vanno verso il mare.....”.Secondo alcune interpretazioni il significato di questa poesia di Gabriele D’Annunzio risiede neldivenire, nel passaggio, nel “cambiamento”, come dice il nostro Presidente Internazionale KalyanBanerjee, ed anche Eraclito afferma, “tutto scorre” e tutto si trasforma; è la meraviglia del diveni-re rispetto all’essere.

Mi piace iniziare la lettera di Settembre con una poesia che ricorda in un certo senso che leferie sono finite e che ci si tuffa nella normalità, ovvero nei problemi di tutti i giorni, problemi cheaffliggono l’Umanità ora più che mai e alla cui soluzione i Rotariani veri, quelli che interpretanocorrettamente la prova delle 4 domande, cercano di dare il loro contributo.

Dopo 22 visite ai Club, ho rilevato, tra tante cose, impegno e desiderio di cambiamento.Ed allora, cari Amici, coerenti con ciò mettiamoci all’opera allo scopo di dare valore e forza ad

uno degli obbiettivi più importanti del Rotary rappresentato dal sostegno alle “Nuove Generazio-ni”, alle quali è dedicato l’argomento di questo mese.

Il motto di questo mese è: “ogni Rotariano deve essere di esempio ai giovani”. Pertanto, il com-pito di ogni Rotariano è quello di facilitare il percorso dei giovani verso un futuro migliore aiutan-doli a sviluppare le loro potenzialità e capacità individuali.

A questo proposito, Club e Distretto sono impegnati da molto tempo a definire progetti in gradodi affrontare i bisogni fondamentali delle nuove generazioni, vale a dire sviluppo della leadership,diritti della persona, istruzione e formazione, doveri verso le Istituzioni e la società, responsabilitànei confronti del prossimo.

Il Rotary ed in particolare la Rotary Foundation dedicano gran parte dei loro programmi edinterventi in favore dei giovani non solo come l’Interact, il Rotaract, il Ryla, lo scambio giovani, gliAlumni, ma anche ponendo attenzione a istruzione di base e formazione, prevenzione delle malat-tie, lotta contro la fame, acqua pulita e sufficiente, eradicazione della Polio, promozione di oppor-tunità di lavoro, etc.

Convinto di ciò, nelle mie visite ai Club, sottolineo l’importanza ed il valore del tema di questomese, stimolando e promuovendo progetti ed opportunità in favore dei giovani, suggerendo di dareconveniente ed ampia pubblicità alle opportunità che offriamo, in modo tale che molti di essi par-tecipino alle iniziative che mettiamo loro a disposizione.

È utile ed opportuno, a questo proposito, che tutti i Club riservino una riunione e diano spazioe parola ai nostri giovani dell’Interact, del Rotaract, dei Borsisti, degli Alumni, del GSE, del Ryla,in modo tale che possano esprimere le loro opinioni, riflessioni, programmi e aspettative.

Bisogna evitare quello che sta succedendo nella Società moderna e cioè la così detta segrega-zione intergenerazionale: questa situazione sottovaluta l’importanza cruciale della possibilità diapprendimento e influenza reciproca tra generazioni diverse e, se è vero che le nuove generazionipossono essere una fonte preziosa di energie, passione ed entusiasmo, è altrettanto vero che i gio-vani devono poter contare sugli adulti per ricever consigli e farsi guidare dalla loro esperienza.

Per quanto possiamo, cerchiamo di preparare i giovani ad affrontare il futuro, perchè sarannocoloro che avranno il compito di sostituirci e di rendere la Società migliore di quella attuale: solocosì potremo venir ricordati ed apprezzati.

Il successo di un Leader, quale ogni Rotariano è per definizione, si misura soprattutto suglistrumenti che riuscirà a mettere a disposizione dei giovani per affrontare senza paura il futuro.

Un abbraccio

lettera del governatoresettembre

L’impegno a sostenerele giovani generazioni

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distretto 2060Friuli Venezia Giulia

Trentino - Alto Adige / SüdtirolVeneto

settembre 2011in questo numero

editoreRotary International Distretto 2060

Corso Palladio, 139 – 36100 Vicenzatel. 0444 543059 – fax 0444 [email protected]

Autorizzazione Tribunale di Treviso n. 1177 del 18/02/2003

direttore responsabileGiandomenico Cortese

[email protected]

redazioneIda Zanetti

direttore editorialecontrà Do Rode, 7

tel. 0444 325775cell. 340.6205512

[email protected]

Lodovico Cattaruzzi,Ario Gervasutti, Sergio Zanellato

PubblicitàGianfranco Tateo

Ida Zanetti

impaginazioneSprint Sas di Rosanna Zanasco

Via Pasubio, 93 - 36030 Caldogno (VI)tel. 0444 905422 - [email protected]

stampaEsperia Srl

Via Galileo Galilei 45, 38015 Lavis (TN)tel. 0461 [email protected]

sito webwww.rotary2060.eu

Stampato su carta ecologica certificata FSCprodotta da cellulosa proveniente da foreste

gestite in maniera corretta e responsabile

Lettera del Governatore

Con il Rotary per dare ali alla libertà dei giovani

Un anno di aspettative, una serata di emozioni

Don Alessio Geretti un “creatore” di cultura

Progetto “Drive”. Guidando le emozioni

Il “valore” dei Service

In ricordo di Aldo Barbieri

Il Manuale di Procedura

L’appartenenza come valore

PHF: quando e perché

La voce dei club

Nasce il Centro Internazionale dell’AFFresco a Facen di Pedavena

La Serenissima Repubblica di Veneziae la Reggenza dei Sette Comuni

Da Aviano alla Mauritania per salvarele donne dal cancro

Cinamestory: Movie Trio in Concerto

Con la musica insieme per sostenere la ricerca

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Il Governatore Bruno Maraschin, nellasua lettera di settembre, parla di “segre-gazione intergenerazionale”, una dram-matica situazione da evitare, su cui riflet-tere, per dare prospettive e speranze alle“nuove generazioni”.

Tocca a noi, componente adulta dellasocietà, aprire la mente, e il cuore. Attiva-re la meravigliosa macchina dei ricordiche è in noi e non perdere – come suggeri-va Giacomo Leopardi – ogni «leggerissimacircostanza» per sollecitare meraviglia estupore, alimentare la molla del pensieroe dell’ingegno, sfruttare l’intelligenza permetterci in relazione, fare comunicazione,tessere una fittissima e foltissima conver-sazione tra le figure passate e quelle pre-senti, non illudendoci che il futuro vieneda sé.

I giovani ci guardano. Noi siamo pursempre l’albero della memoria, una espe-rienza da utilizzare. Le impressioni cheoffriamo sono straordinarie ai loro occhi.

Accadde anche a noi, molti anni fa, discoprire il mondo attraverso le osservazio-ni degli altri, genitori, nonni, familiari, a -mici, gente incontrata per caso.

«Se non fossimo stati fanciulli – ripren-do ancora dallo Zibaldone di Leopardi –tali quali siamo ora, saremmo privi dellamassima parte di quelle poche sensazioniindefinite che ci restano».

Ciascuno di noi è attirato dalle imma-gini della propria fanciullezza perduta,

quelle piacevoli, ma pure quelle spavento-se e dolorose.

Certo il ritorno è impossibile. Il poetadi Recanati ci ricorda: le rimembranzedella fanciullezza e della prima adolescen-za, dei godimenti di quell’età perduta irre-parabilmente, delle speranze fiorite, delleimmagini ridenti, dei disegni aerei di pro-sperità futura, di azioni, di vita, di gloria edi piacere, sono oggi condizioni abbando-nate, passate, finite.

Ma non per questo le dobbiamo dimen-ticare. Anzi. Le possiamo rivivere neglialtri, nei giovani, figli, nipoti, allievi, colla-boratori, con cui intessiamo un dialogo,gettiamo un ponte, stringiamo un pattoper comunicare di generazione in genera-zione.

È un po’ lo sfogliare di un album difamiglia, fare l’esperienza della memoria.

Ero giovane, come molti di voi che mileggete oggi, ai tempi della “generazionebeat”. Eravamo incuriositi, se non attratti,dai “manifesti” di “miti” come JackKerouac o Allen Ginsberg che FernandaPivano, dopo aver conosciuto ErnestHemingway improvvisamente invecchia-to, aveva fatto tradurre per noi.

Ci piacevano gli inquietanti versi del“Jukebox all’idrogeno”.

Molti s’erano infatuati, in quella diffu-sa rivolta contro il consumismo, di unalibertà incondizionata.

Subito dopo però la scoperta.

di Giandomenico Cortese

Editoriale

Con il Rotary per dare alialla libertà dei giovani

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Emily Dickinson, struggente e ribellepoetessa americana, vissuta più di unsecolo e mezzo prima, lei che forse nonaveva mai letto né Foscolo né Leopardi, ciaveva lasciato versi su cui non distrarsi,come questi: «Fra le dita tenevo un gioiello/ quando mi addormentai. / La giornataera calda, tedioso il vento / e dissi:“Durerà” -./ Sgridai al risveglio le ditainconsapevoli, / la gemma era sparita. -/Ora solo un ricordo di ametista / a merimane».

Tornavamo a sognare, con i piedi perterra. Controcorrente sì, ma con umiltà.Nutrendo fiducia nel futuro. Aspirando agrandi ideali.

Ha ragione Francesco Alberoni quandooggi ammonisce: «Non trasmettiamo piùvalori e i giovani si ribellano».

Conosciamo le capacità e le potenzia-lità dei nostri giovani.

“Siamo ragazzi d’azione”, ci suggerisco-no dal Rotaract.

I tempi di eclissi impongono un interro-gativo sulla società che stiamo costruendo,sulle difficoltà a tenerla unita, a costruireleader autorevoli e credibili, a certificaresperanze affidabili, a indicare libertàresponsabili, a parlare di doveri primaancora che di diritti, di solidarietà e sussi-diarietà prima che di interessi individuali,a suggerire istruzione e formazione, tolle-ranza e comprensione, rispetto ed aggre-gazione, insomma a richiedere ideali forti.

Siamo ancora capaci di indignarci e altempo stesso di tirar su le maniche ed atti-varci per migliorare insieme questo picco-lo mondo antico che ci ospita, al quale,parafrasando indegnamente un nostrogrande scrittore qual è stato AntonioFogazzaro, dovremmo far succedere unpiccolo mondo moderno, aperto alla con-temporaneità.

Il sostegno alle “nuove generazioni”richiede amorevoli relazioni e comprensio-ne. Memori del nostro passato, alimentato

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Prospettive e speranze alle nuove generazioni

dai ricordi e da esperienze mature, possia-mo sicuramente attraverso consapevolez-za e condivisione, messaggi che rafforzanole radici di ciascuno, con testimonianze eparole di vita, di giustizia, di libertà, diverità.

Troppe volte i giovani si trovano difronte una generazione adulta incapace diincoraggiare a diventare grandi, in modoonesto e serio.

Il diventare adulti, raggiungere iltempo delle scelte promettenti e definitive,non deve esser visto come la stagione dellaperdita della libertà, dell’autonomia, dellaspensieratezza.

Sicuramente siamo carenti, non riu-sciamo più ad offrire immagini incorag-gianti. Quand’è che possediamo l’aria gen-tilmente timida a fronte del “contenuto”dei giovani e abbiamo l’ardire di chiedereloro: “aiutateci a restare giovani!”?, così da

reagire con passione e creatività alla ras-segnazione e negatività trasmesse troppospesso dal nostro mondo di adulti.

Riusciamo ancora a rivolgerci ai giova-ni, ai nostri figli, ai nostri nipoti convinti didire loro: “Voi valete di più, non dimenti-catelo mai”?.

Le ragioni di una politica, di una econo-mia sempre più globalizzate, ci sfuggono eci turbano. Se radicati nella bellezza enello stupore della vita sicuramente riu-sciremo a su perare l’intorpidimento dell’a-nima che af fligge ciascuno di noi.

Non vergognarsi del proprio essere, deipropri limiti e avere il coraggio e la costan-za di puntare in alto, è pur sempre unasfida da accettare insieme, giovani e nonpiù giovani, interlocutori responsabili,prudenti e saggi dunque, con gioia e alle-gria contagiosa, per “dare ali alla nostralibertà”.

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Rotaract Club Treviso sette

La serata tanto attesa era arrivata. Alristorante Al Migò di Treviso presso il cen-tro congressi Ca’ del Galletto si stava perrealizzare il nostro sogno.

Il club Rotaract di Treviso stava perrinascere dalle proprie ceneri aiutato dallemani dei suoi due club padrini: Il RotaryTreviso e il Rotary Treviso Nord. Per noiquella serata sarebbe stata indimenticabi-le e già sapevamo che avrebbe significatol’inizio di un lungo viaggio.

La sala era ricolma delle nostre emo-zioni. Formavamo un gruppo compatto,legato da un forte spirito di appartenenzae da una spontanea complicità che si espli-

citava dagli sguardi di intesa scambiatitra i tavoli.

Quella sera avevamo l’intenzione di farvedere a tutti la nostra determinazione ela voglia di ricominciare. Il club avevaconosciuto fantastici anni di splendore deiquali alcuni di noi erano stati protagonistie complici, mentre altri ne avevano solosentito i racconti. Forse era anche grazie

di Angela Isotto Stefanelli e Maddalena ChizzaliPresidente e Segretario Rotaract Club Treviso

Un anno di aspettative,una serata di emozioni

Nella foto: Angela Isotta, presidente Rotaract, Giovanna Mazzer, presidente RC Treviso Nord e Domenico Riposati, presidente RC Treviso.

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Rotaract Club Treviso

all’entusiasmo delle narrazioni che il club,quella sera dell’11 luglio, si trovava riuni-to alla stessa tavola.

Noi ragazzi eravamo tutti emozionati enei nostri volti si poteva leggere la soddi-sfazione e l’orgoglio di essere presenti.Ognuno di noi si sentiva ospite d’onore eattivo nel suo ruolo.

La serata era ormai iniziata e si pro-spettava entusiasmante.

Il presidente al tavolo presidenziale e ilclub raggruppato tutto intorno in alcunitavoli nella sala. La prospettiva dal tavolod’onore era appagante: il sogno nel qualeda mesi stavamo credendo si concretizza-va in quegli attimi. I presidenti Rotarypresero la parola e ci presentarono: eranoorgogliosi della loro promettente creatura.

Così venimmo spillati uno ad uno: pre-sidente, segretario, tesoriere, vice presi-dente, prefetto, consiglieri e gli altri soci.Ci venne consegnata nuovamente la cartacostitutiva, i gagliardetti dei nostri Rotarypadrini e i volumi con la storia dei club.Seguirono i discorsi, compreso il mio,Angela Isotta, presidente del club appenaufficializzato.

Dopo doni e ringraziamenti, fu ilmomento delle foto ufficiali dove ogni sociosfoggiava la nuova spilla che tanto avevaatteso. In realtà già da qualche tempo noiragazzi ci sentivamo parte del club e lospirito di appartenenza alla famigliaRotary era dentro di noi ormai da tempo,come una scintilla che si era accesa, si eraamplificata, si era estesa ed infine eraesplosa contagiando chi ci stava attorno einsediata in chi si sentiva di ospitarla.

La gioia era tanta che ci spinse a prose-guire i festeggiamenti anche al di fuoridella cena. Infatti più tardi ci fu un altromomento di aggregazione: un festeggia-mento tutto nostro al centro di Treviso.Un brindisi in compagnia che sottolineavain che modo il gruppo camminasse ormaicon le proprie gambe.

Era passato un anno da quando illungo cammino era iniziato e finalmente ilclub era rinato. Avevamo mosso i primipassi davanti agli occhi di chi ci aveva pro-tetto e sostenuto da mesi.

Eravamo in pochi, un anno fa, attornoad un tavolo in una calda giornata estiva.Poche persone ma molto determinate.L’entusiasmo fortunatamente non manca-va ma vi era la consapevolezza della fati-cosa sfida.

Bisognava darsi da fare, poche le paro-le dell’Amico Stefano Chioccon che servi-rono per darci la spinta decisiva al rinno-vamento e fu così che Maddalena ed io,Angela Isotta, iniziammo a partecipare aiprimi eventi. Io facevo da cicerone a Mad-dalena e lei “da spalla” a me.

Il 18 settembre partecipammo alS.I.D.E. a Vicenza. Il momento in cui sen-timmo maggiormente il peso della nostraristrutturazione furono proprio gli eventidistrettuali dove il nostro club figuravasolo come fantasma tra i vari elenchi dellepresenze. È vero che da un lato non aveva-mo obblighi all’interno della vita distret-tuale, d’altra parte però non godevamoneanche di privilegi. Una delle cose che cidiede forza fu proprio la riconquista dellanostra posizione e identità di club. Un clubin ristrutturazione non fa parte dell’appel-lo, non vota, esiste solo in qualità di effi-mera essenza. In quei momenti ci ripro-mettemmo che le cose sarebbero dovutecambiare.

Al S.I.D.E seguì il seminario della Ro -tary Foundation al quale venimmo invita-ti da Alessandro Perolo. L’invito ci onoròparecchio. L’esperienza fu per noi moltointeressante e l’ascoltare quali grandi pro-getti portasse avanti il Rotary ci fece capi-re che i valori nei quali credevamo noi era -no gli stessi di tutte quelle persone sedutein sala. Non erano importanti l’età, la pro-venienza o la professione, ma gli ideali e ivalori: erano quelli che ci accomunavano.

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Tornammo da quella mattinata tra-scorsa a Lignano arricchite ed entusia-smate.

La voglia di farci conoscere nuovamen-te era tanta che non perdemmo l’occasionedi partecipare alla prima assembleadistrettuale organizzata dal club di SanVito al Tagliamento. Anche quella fu unaoccasione per socializzare e per dimostrareche ci stavamo impegnando tanto.

Così arrivò il 4 dicembre e la cena degliAuguri distrettuale dove ritrovammo tuttii nuovi e i vecchi amici. Il distretto inizia-va ad abituarsi alla nostra presenza e noicoglievamo ogni evento per far conoscere ivolti nuovi del nostro club. Fu anche graziealla calorosità dei soci del distretto chemolti ragazzi si appassionarono al Rota-ract e iniziarono a frequentare il club.

Ci incontrammo poi a Treviso, un fred-do pomeriggio di gennaio e qui, conoscem-mo Mario Bassetto, un Amico che ci hasempre seguito, tanto da essersi rivelato ilnostro eroe. Lo stesso giorno, noi due, cono-scemmo anche altri ragazzi, che di lì a pocoentrarono a far parte del gruppo. FilippoZanella, rappresentante di zona, anche luipresente, con l’occasione ci invitò alS.I.S.A.R. tenuto dal Rotaract di PadovaEuganea, allo scopo di far capire a tutti noicosa fosse il Rotaract.

Ma il segno che oramai eravamo conso-lidati era chiaro: arrivò la prima riunione.Ricongiunti nel bar di piazza Borsa, che disolito è motivo di incontro per molti ragaz-zi trevigiani, noi eravamo lì per qualcosadi grande. A tavolini uniti, parlavamo difeste, di riunioni, di eventi… di club.

Un grande passo fu il primo Service, lavendita di azalee per l’A.I.R.C. Così noidieci ragazzi, motivati dai valori trasmes-si, vendemmo il giorno della festa dellamamma, centinaia di fiori.

E poi le altre distrettuali, Trieste a feb-braio, Adria ad aprile e Mestre a giugno.Era bello notare come le nostre agende,

tutto un tratto, si riempissero di impegni.I lunedì sera poi, i nostri Rotary padri-

ni, ci invitavano a partecipare ai loroincontri, fintanto da chiederci di mandareuna rappresentanza dell’ormai formatoRotaract club, in Villa Contarini-Nenzi peril passaggio delle consegne del RotaryClub Treviso Nord.

Io, Maddalena, devo molto al Rotary esoprattutto ad Alessandro Perolo; è graziea lui che sono potuta entrare a far partedella famiglia del Rotary, conoscere Ange-la Isotta e partecipare al progetto R.Y.L.A.

Qualcuno potrebbe chiedermi a qualescopo dedicare tanto impegno e sacrificio,ebbene, io rispondo che il Rotary è sentirsia casa in ogni parte del mondo; è proprio lacomunanza di valori, che fa di noi un grup-po solido e presente su scala mondiale. L’a-micizia che Angela Isotta ed io abbiamostretto nell’arco di un anno si può conside-rare alla stregua di un’amicizia che durada una vita. Io mi fido di lei e lei si fida dime. È proprio questo che ha permesso dipartire in due e arrivare a quindici, inpochi mesi. L’armonia è fondamentale perstare bene ma difficile da costruire, grazieperò alla nostra forza di volontà sentiamoche il Rotaract è oramai diventato parte dinoi e che non potremmo mai più farne ameno.

Siamo quindi arrivati all’inizio delnuovo anno sociale e il club è orgoglioso dicontare nove soci effettivi e molti aspiran-ti. Gli obiettivi principali del nuovo annosono molti, primo fra tutti vi è l’impegnonella consolidazione e l’allargamento delclub. Molte altre idee stanno nascendo esiamo sicuri che restando uniti e conti-nuando a credere nei principi rotariani ilnostro futuro sarà certamente ricco di suc-cessi e soddisfazioni.

Così come riferiva Henry Ford “Met-tersi insieme è un inizio, rimanere in -sieme è un progresso, lavorare insieme unsuccesso”.

nove

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Il dodicesimo Premio Rotary Obiettivo Euro-pa, dedicato quest’anno a “cultura e turi-smo”, è stato consegnato sabato 21 maggio,a Udine, nella sala Ajace della quattrocente-sca Loggia Comunale, a don Alessio Geretti,delegato per la cultura e direttore dell’ufficioper la catechesi dell’Arcidiocesi di Udine.Don Geretti, il cui spessore di storico dell’ar-te, sostenuto da un’ampia e profonda dottri-na teologica, è ormai riconosciuto a livellointernazionale, si è affermato con le rasse-gne di Illegio, piccola frazione carnica dipoco più di 300 abitanti in comune di Tol-mezzo.

Recita infatti la motivazione del premio:“Curatore delle mostre del Comitato di SanFloriano (presieduto dall’arciprete di Tol-mezzo monsignor Angelo Zanello, ndr) donGeretti ha sviluppato progetti di grandevalore in ambito culturale e azioni di eccel-lenza a favore dello sviluppo turistico localee dell’integrazione della società nazionale ed

Premio Rotary “Obiettivo Europa”

di Licio Damiani

Don AlessioGerettiun “creatore”di cultura

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europea, con la promozione della culturacristiana nel territorio della montagnafriulana. La sua opera, finalizzata allo svi-luppo dell’uomo e al consolidarsi dell’ideadi pace nella comunità internazionale, hasuscitato ammirazione e interesse benoltre i confini regionali, apportando signi-ficativo prestigio al Friuli e all’Italia”.

Sono tre i motivi per i quali a Illegio, dadodici anni, vengono programmati glieventi d’arte, spiega don Alessio. Il primomotivo è la valorizzazione del genius locidi una comunità e di un territorio. “Appe-na arrivato qui tredici anni fa, ho percepi-to qualcosa di speciale nell’insieme dimemorie, tradizioni, musica, riti, architet-tura, archeologia, umanità, fede paesag-gio. Ho intuito l’indole singolare dellagente e la sua concezione di vita profonda-mente cristiana che ancora si trasmettenelle feste e nei simboli della comunità ”.

L’idea delle mostre è nata dal desideriodi far scoprire la bellezza del paese valoriz-zandone il patrimonio culturale e, nel con-tempo, allenando la popolazione locale acodificare e a trasmettere il messaggiocontenuto nelle sculture, nelle pitture,nelle usanze delle quali essa è erede. Si èpartiti nel 2000 con piccole mostre sull’ar-te in Carnia tra Medioevo e Rinascimento.Vennero esposte, tra l’altro, opere di scul-tura lignea di Domenico da Tolmezzo e diCarlo da Carona, un prezioso Crocifisso diLimoges, dipinti di scuola locale. Su que-sta linea si è proseguito per i tre anni suc-cessivi. Nel 2004 la svolta, con la mostrasu San Floriano allargata a una dimensio-ne europea. E’ stato un continuo crescendodi successi: nel 2005 la mostra Mysteriumdedicata all’Eucarestia, nel 2006 la rasse-gna su San Martino, nel 2007 sull’Apoca-lisse, nel 2008 sulla Genesi, nel 2009 suiVangeli Apocrifi e nel 2010 sugli Angeli.Alcune mostre sono state trasferite aBruxelles e ai Musei Vaticani. Nel 2009 ilComitato di San Floriano, in collaborazio-

ne con l’Ambasciata d’Italia presso laCittà del Vaticano, è stato incaricato diorganizzare a Roma, nella prestigiosasede di Palazzo Venezia, l’esposizione,curata sempre da don Geretti, Il potere e laGrazia – I Santi Patroni d’Europa.

Assolutamente inedito è il collegamen-to fra opera d’arte, significato teologico,contenuti di fede. Osserva Geretti “NellaChiesa l’arte non esiste per ricevere ilculto, ma per educare l’uomo alla bellezzadel Paradiso, che è il senso ultimo di ogniesistenza”.

Durante l’intera durata delle rassegne,che va dalla tarda primavera agli inizid’autunno, il paesino è quotidianamenteinvaso da turisti richiamati dall’evento,sia a seguito delle positive recensioni pub-blicate sui maggiori organi di stampa na -

undici

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zionali, sia per effetto di un’ampia e intel-ligente campagna promozionale.

L’impresa coinvolge con passione vo -lontari giovani e adulti, artigiani, studentie professionisti della piccola frazione tol-mezzina e di altre comunità della Carnia:“Costoro sono gli autori, e non soltanto glispettatori, di una mostra che non è pensa-ta come iniziativa d’élite, ma come propo-sta di una comunità”.

In gran parte, soprattutto i giovani,operano come guide. Il loro approccio all’e-spressione artistica non si limita arida-mente a pochi dati tecnico-storici. Essiapprendono a “ricostruire” il significatoprofondo dell’opera, la visione che offredella vita e dei suoi valori, la sua testimo-nianza spirituale, presente anche quandonon ha alcun rapporto con la religione.“L’arte – sottolinea Geretti – è prova chel’uomo sa di non essere soltanto materia eche la materia non è soltanto naturamorta”.

Il secondo motivo alla base delle inizia-tive di Illegio sta nel tentativo “di vivere lamontagna in modo nuovo e positivo. Lamontagna non è un problema, ma un pri-vilegio. Quando il visitatore raggiunge lemostre a Illegio, gli sembra strano di averpercorso quei ripidi tornanti per andare avedere opere solitamente collocate nellemetropoli dell’arte. Arrivato lassù, davan-ti all’ampliarsi del paesaggio anche ilcuore si allarga e si mette nella condizioneottimale per gustare la bellezza. E’ un’e-sperienza necessaria per chi vive di solitotravolto dal rumore e dalla fretta. Lemostre di Illegio diventano un preziosoantidoto all’avvilimento quotidiano che lanostra interiorità è costretta a subire”.

“Essere custodi di un simile privilegio –osserva ancora don Alessio – comportauna grande fatica, sotto l’aspetto sia eco-nomico sia sociale. In effetti non si delinea-no ancora all’orizzonte soluzioni decisivein grado di rimediare alla crisi della Car-

nia e delle altre zone montane del Friuli.Con queste mostre abbiamo cercato di pro-muovere un tentativo di rinascita ancheimprenditoriale, chiedendo l’attenzionedelle istituzioni pubbliche e delle forzesocio-economiche del territorio. Attendereche altri risolvano i nostri problemi nonporta da nessuna parte”.

“Il terzo e ultimo approdo del discorso èche il nostro piccolo modello di sviluppoorientato a comunicare messaggi univer-sali e pregi locali – tra i quali il patrimonioartistico e il dono dell’accoglienza - ha lesue radici e la sua forza nella fede. Pro-muoviamo queste iniziative perché sentia-mo di avere una missione. Sentiamo che ilVangelo fa bene anche all’uomo d’oggi,indotto dall’arte a riscoprirlo con favore. Intal senso interpreto il simbolo del Rotary.La ruota a 24 denti con al centro la chiaveper inserirla nel perno mi ricorda la ruotadei ventiquattro Vegliardi dell’Apocalisseche circondano Dio e il suo Agnello in cielo.Ogni alleanza umana, compreso il Rotary,se vuole procedere, e cioè determinare ilprogresso dell’umanità, dovrà mettere alcentro Dio, senza il quale gli ingranaggidel nostro mondo e della nostra vita nonpotrebbero più girare”.

Il Premio Rotary Obiettivo Europa èstato consegnato a Geretti dal past-gover-natore Alfio Chisari, del Rotary di Porde-none, delegato dal governatore RiccardoCaronna in queste settimane negli StatiUniti per un convegno rotariano. Ha aper-to la cerimonia l’architetto Paolo Petris delRotary di Tolmezzo. Ha presentato l’inge-gner Raffaele Perrotta del Rotary di U di -ne, introducendo i discorsi di saluto de gliesponenti del Comune di Udine, dell’Am-ministrazione Provinciale e della RegioneFriuli-Venezia Giulia. E proprio il giornosuccessivo alla premiazione è stata inau-gurata la mostra sull’Al di là, che segnaun’ulteriore svolta nelle riflessioni artisti-co-religiose promosse dalle rassegne di Ille-

Premio Rotary “Obiettivo Europa”

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tredici

gio. Accanto al nucleo centrale costituitodalla sezione dedicata al Cristianesimo,che costituisce l’approdo conclusivo dellacomplessa ricerca spirituale sviluppata neisecoli da civiltà e culture diverse dell’areamediterranea, sono esposte alcune opereegizie, etrusche, greco-romane, attraversole quali si è voluta ricostruire la concezionedel destino ultraterreno della persona ela-borato nell’antichità remota.

Fra le testimonianze dell’Egitto deiFaraoni figurano un Sarcofago dipinto conscene che narrano il destino di sopravvi-venza attraverso un processo di “rianima-zione magica”, uno Scarabeo del cuore e unrotolo di papiro, datato al secondo millen-nio avanti Cristo, del famoso Libro deimorti.. Quale punto di riferimento delLibro era posto Osiride, il dio che dopo aversofferto la morte degli uomini era risortodivenendo giudice dell’oltretomba. In suapresenza e davanti a quarantadue “magi-strati delle tenebre” veniva tenuto il pro-cesso al defunto. “Fra i simboli raffiguratinel sarcofago allusivi al giudizio dell’anima– ricorda don Geretti - c’è la bilancia, ripre-sa dal Cristianesimo nella figura dell’ar-cangelo Michele chiamato a pesare le ani -

me nel Giudizio Universale. Probabilmen-te il segno metaforico era pervenuto nell’i-conografia cristiana dal Nord Africa, forseattraverso la comunità di Alessandria chetanta parte ebbe anche nel Cristianesimoaquileiese”. ”.

Vasi e crateri etruschi consentono di ri -costruire qualcosa della visione greca del-l’oltremondo, seppure in termini più cupi eangosciosi rispetto alla serenità ellenica.

Un vaso a figure rosse rappresenta Adesul carro che trasporta Persefone agli Infe-ri. Su un altro è dipinta la libagione di unguerriero accanto a due demoni femminiliche lo attendono al varco con espressioni-stica tensione. Uno stàmnos attico a figu-re nere del cosiddetto Pittore di Michiganrappresenta nella parte alta un simposiodi morti (Geretti lo interpreta quale anti-cipazione pagana della Communio Sanc-torum), in basso i giochi sportivi celebratiin onore del defunto come momento reli-gioso e atto liturgico. Eracle, Cerbero, Her-mes sono i protagonisti della scena svoltasu un’anfora attica sempre a figure nere.

Un’urna cineraria in alabastro contie-ne episodi del rapimento di Elena di Troia.“Secondo una versione del mito, Paride

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avrebbe rapito soltanto l’ombra di Elena,mentre la persona in carne e ossa sarebberimasta a Sparta. La vita vera è dunquequella dell’anima. Sulla terra l’essereumano è soltanto un’ombra”.

Un’altra urna cineraria, cosiddetta diCaius Voltilius Donmesticus, esibisce leporte dell’Ade, ed è posta accanto al rilie-vo sepolcrale di Tullius Claudius Dionysuscon la moglie piangente ai piedi del suoletto, mentre un’anfora attica racconta lamorte di Orfeo ucciso da una donna di Tra-cia: Orfeo la cui avventura nel regno sot-terraneo alla ricerca di Euridice parrebbepreannunciare la discesa agli inferi delCristo crocifisso.

Documentano la sezione paleocristiananumerose lapidi con iscrizioni funerarie.“Il coperchio di un sarcofago decorato conla storia di Giona e della balena ricordauna delle scene del grande mosaico pavi-mentale nella basilica di Aquileia”, rilevaGeretti. Il piccolo arazzo Hortus Conclusus(1540) è emblema del Paradiso. Prezioso ilportaprofumi in argento parzialmentedorato, a forma di chiesa bizantina, conl’immagine della Gerusalemme celeste,proveniente dal Tesoro della basilica vene-ziana di San Marco. Suggestivo nel suodécor gotico il Polittico dell’Apocalisse(1380-1390) di Jacobello Alberegno.

Il capitolo che va dal Medioevo al Nove-cento sottolinea alcune tematiche fonda-mentali della religione cristiana: “Lanovità portata dal Cristianesimo sta nellaresurrezione della carne – prosegue ilcuratore della mostra - Viene così ribaditala certezza che la comunione creata daGesù con i credenti non si interrompe conla morte fisica”. Ecco quindi le Resurrezio-ni di Cristo di Ludovico Cardi detto il Cigo-li (secoli XVI) e di Palma il Giovane (1620);i Noli me tangere (fine Cinquecento) delGarofalo, del Barocci (1590), dello Scarsel-lino (1610); la bellissima Incredulità diSan Tommaso (1621) del Guercino; l’ele-

gante Morte della Vergine (1385) DI SPI-NELLO ARETINO; le Resurrezioni di Lazzaroche preludono a quella del Figlio di Dio: c’èla tempera su tavola di Luca di Tommé(1350-1360), vicina alla formella di Ducciodi Buoninsegna nel famoso polittico delDuomo di Siena, ci sono le due versioni,rispettivamente di Pasquale Ottino (XVIIsecolo) e dell’Orbetto (1617), e c’è la bellis-sima Resurrezione di Lazzaro di PietroAnnigoni (1946).

Il Novecento è rappresentato inoltredall’acquerello di Alfred Kubin, La finedella guerra, del 1918, tragica allegoriadella morte, con lo scheletro aggrappatoallo scoglio battuto dal mare in tempesta,dalla Pietà in bronzo di Francesco Messina(1950), che identifica nel dolore di Maria lapena di tutte le madri per la morte dei figli,e dalle forme statuarie e arcaiche, rese concolori di forte accenno espressionista, delGesù respinge i demoni dal letto di Giusep-pe di Salvatore Fiume. La Danza macabra(1964) di Gino Severini attualizza un sog-getto molto frequente nella pitturamedioevale: basterebbe pensare alla con-turbante Danza macabra nell’istriana Cri-stoglie (Hrastovlje).“La mostra– concludelo studioso – coinvolge chi ha fede e chi nonce l’ha. Il mistero della morte, infatti,riguarda tutti”.

Don Alessio Geretti è nato a Udine il 16settembre 1973 ed è stato ordinato sacer-dote il 6 giugno 1998. Durante il tempodella formazione in Seminario ha compiu-to esperienza pastorale a Udine, nella par-rocchia di origine di Gesù Buon Pastore, ead Artegna. Da tredici anni è vicario par-rocchiale di Tolmezzo, Illegio e Fusea.Licenziato in teologia dogmatica alla Pon-tificia Università Gregoriana sta compien-do la licenza in diritto canonico alla Ponti-ficia Università Lateranense. Insegna teo-logia dogmatica nello Studio teologico delseminario e iconografia cristiana all’Istitu-to superiore di scienze religiose di Udine.

Premio Rotary “Obiettivo Europa”

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L’uso e l’abuso di sostanze psicotrope edel l’alcol, hanno sempre risposto, in tuttii tempi, al bisogno di allentare i frenisociali e di sciogliere i lacci che costringo-no l’anima dentro spazi angusti e senzavita, alla ricerca di un senso al quale illu-soriamente lo stato modificato dellacoscienza, indotto dalle sostanze, dovreb-be rimandare.

Noi adulti generativi, adulti che nonpossiamo non ritenerci fortunati per lerisposte che la vita ci ha concesso, possia-mo rimanere inerti di fronte a questi sce-nari o raccogliere la domanda di compren-sione e di contenimento, espressa seppurein modo distorto e incomprensibile daigiovani del nostro tempo.

Percorsi di prevenzione al consumo disostanze psicoattive e dell’alcol rivolti aigiovani sono stati variamente proposti ne -gli ultimi anni e la loro capacità di incide-re è stata valutata soprattutto dalla pos-sibilità di dare continuità e diversificazio-ne ai progetti.

La parola d’ordine, per gli addetti ailavori è stata “applicare strategie diversi-

ficate in setting diversificati, per raggiun-gere un unico obiettivo”.

Con questa modalità di approccio alproblema, le probabilità di successo, oggi,aumentano in modo esponenziale e la let-teratura scientifica Europea e Mondiale èorientata verso la prevenzione Universa-le, quella Selettiva e Indicata.

La prima agendo sulla popolazionegenerale, la seconda sui gruppi a rischio ela terza per gli individui a rischio.

Il progetto Drive promosso dai RotaryClub della Provincia di Vicenza, in colla-borazione con i Dipartimenti delle Dipen-denze Patologiche e Alcol delle quattroAziende Ulss Vicentine, è stato un esem-pio di collaborazione attiva e critica.

Ha disegnato un progetto fondato sutre sottoprogetti che hanno come fonda-mento il modello delle “ Life Skills”, perincrementare i fattori di protezione e ri -durre i fattori di rischio.

Un percorso di educazione alle abilitàsociali per le scuole secondarie di primogrado denominato AP&AP: APPIGLI ED

APPARTENENZE, interventi rivolti alla

Guidando le emozioniProgetto “Drive”

Un Progetto promosso dai Club della provincia di Vicenza

di Pino Cicciù - Coordinatore del Progetto e socio RC Schio-Thiene

quindici

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Un Progetto promosso dai Club della provincia di Vicenza

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popolazione generale con particolare rife-rimento ai guidatori di veicoli a motore einterventi di contrasto dei comportamentia rischio, in particolare droghe e alcol, conla promozione del “guidatore designato”.

In particolare nel corso dell’Anno Sco-lastico 2010-11 è stato avviato il progetto“AP&AP” con finanziamenti della RegioneVeneto che sono stati impegnati nel bilan-cio dell’Assessorato dei Servizi Sociali delVeneto, anche e soprattutto per il nostrodiretto intervento.

L’intervento attivato già nel febbraio2010, ha coinvolto la rete dei diversi servi-zi specialistici Ser.T. delle quattro ULSSappartenenti alla provincia di Vicenza(Ulss 3 Bassano del Grappa, Ulss 4 Thie-ne, Ulss 5 Valdagno, Ulss 6 Vicenza –capofila del progetto) e l’Ufficio Educazio-ne alla Salute dell’Ulss 3 di Bassano delGrappa.

Nel corso dell’anno è stato realizzatoanche un manuale divulgativo per opera-tori ed insegnanti.

Relativamente ai diversi target coin-volti dal progetto si rimanda alla tabellaseguente:

La collaborazione con i diversi Diparti-menti per le Dipendenze della provincia diVicenza e con l’Ufficio Educazione allaSalute dell’Ulss 3 di Bassano del Grappa èrisultata un’occasione inedita per iniziareun confronto rispetto ai temi della preven-zione e discutere/co-costruire buone prassie consolidarle.

In un’ottica di razionalizzazione dellerisorse ed esportabilità degli interventiquesta esperienza ha rappresentato unamodali tà di operare/collaborare tra opera-tori di servizi pubblici e del privato effica-ce per la diffusione di buone prassi ed azio-ni già sperimentate.

Lo scorso giugno è stata costituita l’as-sociazione DRIVE ORGANIZZAZIONE NON

LUCRATIVA DI UTILITÀ SOCIALE, compostada Rotariani e non, che si propone di pro-muovere le azioni che ogni club della Pro-vincia è in grado di mettere a disposizionein termini economici e di presenza attiva,sulla base dei contenuti del progetto.

“Drive the change” è possibile se riu-sciamo a raccogliere le domande nascostetra le pieghe di tante manifestazioni di-s gregative, dove la richiesta più urgente èquella di stare in ascolto e di non crearedistanze generazionali.

Per non restare sordi a questo richiamoè necessario aprire non solo le orecchie,ma dare seguito alle nostre emozioni per-ché si coniughino a quelle dei nostri figli enon ultima la disponibilità a mettersi ingioco.

Per quanto affermato in queste pochenote di riflessione, si comprende che l’im-pegno, per i Rotariani della Provincia diVicenza e per tutti gli amici che esprimes-sero il desiderio di partecipare in modoindividuale o associato alla realizzazionedel progetto, è rilevante e non può esseredelegato alla buona volontà di pochi amici,i cosiddetti “sensibili”.

L’investimento personale e collettivodei Rotariani investe i modelli di riferi-mento e i nostri valori, risponde al nostromodo di essere cittadini che nell’ambitodell’imprenditoria e delle professioni hasacrificato (reso sacro!) il proprio lavoro eil modo di porsi di fronte alla vita, con gra-titudine, rispetto e servizio.

diciassette

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PremessaUno degli indici di efficienza del Club èrappresentato dalla percentuale della pro-pria disponibilità finanziaria annuale uti-lizzata per la realizzazione di Service.

La percentuale minima da parametra-re dovrebbe aggirarsi intorno al 30-35%delle quote annuali versate dai Soci.

Esempio: un Club di cinquanta Socipaganti una quota annuale di mille euro,introita 50.000 euro. I Service di questoClub dovrebbero richiedere un investi-mento minimo di 15-20.000 euro.

Al di sotto di questo ammontare il Clubperderebbe dei punti nell’autovalutazionecomplessiva del proprio indice di qualità. (1)

Razionale del Progetto di Riconosci-mento DistrettualeAlcuni Club hanno recepito favorevolmen-te la tabella presentata al SIPE 2011 raf-figurante dieci indici di efficienza e hannomanifestato gradimento per un eventualericonoscimento, da parte del Distretto, daattribuire ai Club più virtuosi per il m -gliore impiego delle proprie risorse econo-miche.

Oltre agli introiti derivanti dalle quotecapitarie si deve tenere conto di tutte quel-le elargizioni che potrebbero aumentare,durante l’anno, le entrate complessive.

RiconoscimentoSi istituiscono due riconoscimenti distret-tuali per ogni categoria di Club:

Categorie:a. Club con meno di quaranta Socib. Club con meno di ottanta Socic. Club con più di ottanta Soci

Riconoscimento per ogni categoria:1. Al Club che raggiunge la più alta per-

centuale di investimento in service uti-lizzando la sola quota capitaria deiSoci.

2. Al Club che raggiunge in assoluto il piùalto investimento, utilizzando, oltre lequote capitarie, anche altri proventiderivanti da altre fonti.

La partecipazione al riconoscimento èfacoltativa.

La presentazione della relazione conta-bile che evidenzia i dati sopraesposti, fir-mata dal Presidente e dal Tesoriere, dovràavvenire entro il 30 aprile 2012 pressola segreteria distrettuale.(1) Indice di efficienza: Parametri1. Mantenimento e crescita dell’effettivo2. Assiduità (di Club e personale)3. Informazione periodica di temi rotariani

e distrettuali4. Partecipazione alle iniziative distrettuali5. Partecipazione alle manifestazioni

internazionali6. Progetti condivisi con altri Club,

incontri inter club7. Contribuzione alla Rotary Foundation8. Percentuale degli introiti dedicata

ai progetti9. Attenzione rivolta ai giovani10. Partecipazione diretta di soci alla

realizzazione di progetti

Il “valore” dei Service

Riconoscimento distrettuale

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Il giorno 14 luglio è mancato il geom. Aldo Barbieri,lasciando nel dolore, oltre ai familiari, tutti coloroche lo hanno conosciuto.

Giunto in Friuli da Pavia per assolvere negli anni’60 il servizio militare di leva in qualità di pilota deimezzi corazzati nell’Arma di Cavalleria, al terminedel servizio ha iniziato l’attività lavorativa pressol’INA di Pordenone divenendo nel tempo coagentegenerale dell’agenzia.

Sposato con Gabriella Pedrazzoli, pa dre e nonno,si è sempre dedicato alla famiglia e alla professionecon totale abnegazione. E con lo stesso spirito si èanche impegnato nel Servizio entrando nel Rotarynel 1972.

Sorretto da un esemplare senso di appartenenza,nel club di Pordenone ha svolto numerosi incarichi,fra cui quello di Presidente, contribuendo in manie-ra determinante alla crescita del sodalizio ed impo-nendosi all’attenzione del Distretto che lo ha chia-mato ripetutamente ad assolvere rilevanti incarichi,fra cui quello di segretario distrettuale nell’anno1998-1999, per i quali gli sono stati conferiti nume-rosi e importanti riconoscimenti.

Profondamente radicato nei propri valori morali,ricco di umanità, ha sempre informato il propriocomportamento ad e quilibrio, discrezione, altrui-smo, im pron tando a queste doti anche il sentimentodi amicizia che ha sempre elargito generosamenteintorno a sé.

In ricordodi Aldo Barbieridi Alfio Chisari

Protagonisti

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paginadell’Istruttore Distrettuale

Non esiste al mondo istituzione seria che non abbia uno statuto e unregolamento. Lo statuto (dal latino statuere, “stabilire”) è l’atto normati-vo fondamentale che disciplina l’organizzazione e il funzionamento diqualsiasi associazione. È la manifestazione del potere riconosciuto al -l’associazione stessa di regolare la propria organizzazione. Il termineregolamento è usato per designare atti normativi emanati dagli organidell’associazione per disciplinare determinate materie e il proprio fun-zionamento.

È chiaro, così, che anche il Rotary ha un suo statuto e un suo regola-mento. Deve essere altrettanto chiaro che tutti i Club e tutti i Soci delRotary devono rispettare sia l’uno, sia l’altro. Tutte le regole che gover-nano il Rotary sono racchiuse nelle duecentonovantanove pagine delManuale di Procedura. È pubblicato ogni tre anni, l’ultima edizione è del2010, e riflette le modifiche apportate durante l’ultimo Consiglio di Legi-slazione e ratificate dal Consiglio Centrale del Rotary International. Ilmanuale contiene un insieme di norme e procedure e i documenti costi-tuzionali del RI, oltre a documenti legali quali i Regolamenti tipo perRotary Club e Regolamenti della Fondazione Rotary. Questi documentiforniscono i fondamenti delle politiche e delle procedure del Rotary In -ternational e possono unicamente essere modificati dal Consiglio di Le -gislazione.

Nel Manuale di Procedura sono contenuti anche i documenti costitu-zionali per consentire ai Dirigenti dei Club e dei Distretti di comprende-re il Rotary attraverso descrizioni concise e di facile apprendimento.

Il Manuale comprende cinque capitoli.Nel primo capitolo è descritto dettagliatamente l’aspetto ammini-

strativo con particolare riferimento ai Club, al Distretto, alla strutturadel Rotary International e della Fondazione Rotary.

Nel secondo capitolo sono presentati il programma generale del Ro -tary, le cinque Vie d’Azione e la Fondazione.

Negli altri capitoli si parla delle Riunioni Internazionali, dei Docu-menti Costituzionali e di altri documenti legali quali il Regolamento tipodei Rotary Club e il Regolamento della Fondazione Rotary.

I Club e i Distretti sono autorizzati a proporre variazioni a documen-ti costituzionali, sottoponendo proposte al Consiglio di Legislazione. Peril Consiglio del 2013 il termine utile per presentare proposte di variazio-ni scade il 31 dicembre di quest’anno.

Oltre al Manuale di Procedura è opportuno, in certi casi, consultareil “Rotary Code of Policies”, che è un compendio di norme procedurali

Il Manualedi Proceduradi Carlo Martines

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approvate dal Consiglio Centrale, e “The Rotary Foundation Code of Poli-cies”, che racchiude le norme approvate dagli Amministratori. Entrambisono disponibili in inglese sul sito web del Rotary International.

È molto importante che nel Manuale di Procedura siano riportate lerisoluzioni approvate dal Consiglio di Legislazione. Tuttavia bisogna tene-re presente che il Consiglio Centrale del RI e gli Amministratori della Fon-dazione si riuniscono varie volte l’anno e prendono decisioni che possonomodificare il contenuto dei documenti costituzionali. Dato che il Manualeè stampato ogni tre anni, si consiglia di consultare periodicamente le ver-sioni in rete del Rotary Code of Policies e del Rotary Foundation Code ofPolicies, che sono aggiornate periodicamente.

Esiste anche il “Codice di Condotta“, documento esaustivo contenentetutta la normativa generale e permanente dell’organizzazione. Il Codice èstato realizzato per consentire ai membri del Consiglio Centrale del RI ead altri dirigenti del Rotary di avere un documento utile e pratico sulla nor-mativa vigente.

Il Manuale di Procedura dovrebbe trovare collocazione sul tavolo delPresidente durante tutte le riunioni del Consiglio Direttivo e durante leAssemblee del Club. Potrebbe essere dato in omaggio ai nuovi Soci oppurepotrebbe essere loro illustrato prima dell’ammissione. Ogni tanto, in occa-sione di un Caminetto, almeno per quanto riguarda i doveri e i diritti del-l’appartenenza, si potrebbe discutere con i Soci.

Le regole, gli statuti non possono essere disattesi, soprattutto in un’As-sociazione come il Rotary, formata da persone colte, socialmente elevate,opinionisti influenti, pertanto responsabili più di altri.

È proprio la responsabilità che deve indurre ad una maggiore osservan-za delle regole, soprattutto perché nessuno è nato nel Rotary ma tutti lohanno abbracciato con un atto di volontà e di assoluta libertà. Disattende-re le regole sarebbe un assurdo controsenso e una manifestazione d’incoe-renza. Il Manuale di Procedura, in sintesi, deve essere la guida del Club edel Socio. Come tutte le “guide”, però, deve essere interpretato e utilizzatocon buon senso, tenendo conto di variabili contingenti per evitare pericolo-se interpretazioni e conseguenti azzardate decisioni. Questa considerazio-ne è rafforzata nell’ultima pagina di copertina che riporta la prova dellequattro domande.

Ciò che penso, dico o faccio risponde a verità? È giusto per tutti gli inte-ressati? Promuoverà buona volontà e migliori rapporti d’amicizia? Saràvantaggioso per tutti?

La lettura attenta del Manuale potrà aiutare a dare risposte coerenti.

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L’abbiamo sentito dire e ripetuto tantevolte: nessuna persona è pensabile al difuori di una dimensione sociale, né al difuori della storia e del tempo.

Nessuno esiste e può esistere senza glialtri. Nessuno esisterebbe se la sua vitanon si appoggiasse al passato, alla storia,al divenire del tempo.

Senza gli altri nessun individuo puòpensare di realizzarsi. Ognuno costruiscela sua personalità, sviluppando potenzia-lità ereditarie e innate, ma non lo può fareche con gli altri.

Con la mamma, nell’infanzia e nonsolo, con il padre, i fratelli e i parenti, poia scuola con i maestri, i compagni di scuo-la e di giochi, con gli amici, con tanti inse-gnanti, con i colleghi, con le professioni,con i clienti, i concorrenti,... ecc.

Analogamente nessuno può pensare dirifiutare la storia, quello che è stato pen-sato, costruito, realizzato nei tempi passa-ti; potrà in parte scegliere, tentare di mo -dificare, ma la storia rimarrà sempre labase dell’esistenza, la giustificazione delpresente.

Senza gli altri non si avrebbe neppureil senso della personale individualità,diversità e caratteristiche: tutte cose chenascono dalla consapevolezza di sé comeconseguenza del rapporto con gli altri e,anche, del relativo confronto.

Senza gli altri non saremmo niente,niente.

Proprio per questo “l’appartenenza” èun valore. È nelle varie appartenenze incui si gioca la nostra esistenza, infatti, chepossiamo costruire un ricco rapporto congli altri e, attraverso questo, realizzarci.

E non basta neppure una sola apparte-nenza. I psico-sociologi affermano che lapersonalità si forma con una serie di“inclusioni parziali”, nel senso che ognipersona può essere inclusa (appartenere)a più di una aggregazione o gruppo, ma inognuna di queste può utilizzare e svilup-pare solo una parte della sua personalità.Nessun gruppo, nessuna appartenenza,può essere così completa da soddisfaretutte le potenzialità, esigenze e ricchezzedi una persona.

Neppure la famiglia, neppure la pro-fessione o l’ambito di lavoro, neppure, dasola, la socialità comunque ricercata e vis-suta.

Anzi, si potrebbe proprio affermareche una persona realizza se stessa proprioattraverso l’appartenenza a più aggrega-zioni. Non basta dedicarsi tutto “...allafamiglia e al lavoro...”. Non basta piùdire, quasi come un eroico sacrificio: “Hosposato la scuola...” come si vantava quelpovero preside che diceva di aver rinun-ciato a tutto il resto e che ho conosciuto da

Rotary e società

L’appartenenzacome valoredi Giampiero Mattarolo

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insegnante di educazione fisica (attivitàche ho svolto durante l’università peravere qualche soldo a disposizione). Erapovero umanamente, radicale come unburocrate e di fatto, incapace di mediaretra formazione e realtà.

L’appartenenza diversificata è, quindi,un valore che dovremmo riconoscere pro-prio come esigenza delle nostre singolariidentità e individualità. E’ un valore nelquale varrebbe la pena credere, ricono-scerci, impegnarsi, e operare, continua-mente mediando tra noi stessi e l’insieme.

Appartenenza vuol dire anche sentirsiresponsabili della situazione e dello svi-luppo dell’insieme e della aggregazionecui partecipiamo.

Appartenenza vuol dire cercare l’u-nità, la continuità, la valorizzazione dellastessa aggregazione, come ricchezza perchi vi partecipa e come responsabilità per-sonale.

Per noi Rotariani, vuol dire anche sen-tirsi parte delle realtà territoriali: ilcomune, la provincia, la regione, lo stato.Vuol dire sentirsi parte del club, deldistretto, del R.I.

Può voler dire anche la disponibilità atirar fuori le mani di tasca e allargare lebraccia per accogliere liberamente unamico, come una persona libera, felici dipoterlo conoscere.

ventitré

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riflessioni rotariane

Ho pensato, nella mia qualità di Presidente dell’Azione Interna distret-tuale, di riportare periodicamente nel notiziario alcune mie considera-zioni, volutamente flash, su alcune tematiche molto gettonate dellaquotidianità rotariana, con l’intento di innescare stimoli per riflessionie/o approfondimenti.

L’idea è maturata dal presupposto che dall’ascolto di opinioni, ancor-ché non condivise, possono scaturire utili spunti per costruttivi scambidi pensieri che possono essere confrontati e svilupparti nell’ambito del-l’attività dell’informazione/formazione rotariana (ma non solo), opportu-namente prevista e caldeggiata nelle nostre norme.

E anche per offrire cognizioni ai soci neofiti e, cosa che non guasta,ridestare in tutti noi il rafforzamento del senso di appartenenza alRotary.

Premesso ciò, diamo una rinfrescata alle modalità, certamente cono-sciute ai più, che regolano il conferimento dell’acronimo più noto delRotary Internazionale: PHF, (Amici di Paul Harris), il prestigiosoriconoscimento che: - può essere conferito su proposta del club o del distretto, a persone

(rotariane e non), ad associazioni ed enti per meriti acquisiti,mediante un versamento di 1000 dollari alla Fondazione Rotary perogni riconoscimento;

- può anche essere acquistato dai singoli rotariani sempre medianteil versamento di 1000 dollari. Se concesso a persone, si compone di: un attestato, un medaglio-

ne con il volto di Paul Harris (da portare al collo), un distintivo a spillada appuntare sulla giacca o cravatta; se dato ad enti/associazioni,viene rilasciato soltanto l’attestato.

In alcuni Paesi come USA e Giappone, all’atto della costituzione dinuovi club, spesso tutti i soci fondatori richiedono (acquistano) e quindisi fregiano, del PHF.

PHF: quando e perchédi Alfio Chisari

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In Italia il riconoscimento è normalmente conferito ai rotariani permeriti acquisiti nell’assolvimento del Servizio e ai non rotariani – orga-nizzazioni comprese – per il Servizio reso alla società.

Non esistono criteri standardizzati che disciplinano la concessione delPHF. Tuttavia, quando il PHF è inteso come riconoscimento per l’altaqualità di un’attività (educativa, umanitaria, culturale, professionale,ecc.) svolta da persone non appartenenti alla nostra Associazione, èopportuno verificare se i destinatari si siano imposti all’attenzione dellacollettività per aver concretamente fornito un contributo altamente signi-ficativo e unanimemente apprezzato.

Il mio punto di vista è che non sia consigliabile conferire il PHF a orga-nizzazioni, enti, istituzioni che operano a livello nazionale o internazio-nale (Banca d’Italia, ACI, Comuni, ONU, CRI, ecc.) per la logica conside-razione che, per definizione, sono organismi nati per tutelare, sostenere,indirizzare, agire per la collettività: il far bene è un dovere insito nelleloro attività.

Ci sono le eccezioni. Prendiamo la Divisione Corazzata Ariete a cui è stato conferito, su

proposta del club di Pordenone, il PHF, pur essendo un ente istituziona-le. Si è tenuto conto che questa Grande Unità dell’Esercito si è radicataprofondamente nel tessuto sociale della provincia perché, nata a Porde-none nel primo dopo guerra, i moltissimi ufficiali e sottufficiali che hannoprestato servizio nei suoi ranghi, hanno stabilizzato le famiglie in Friulicontribuendo, con più generazioni, alla crescita del territorio in tutti i set-tori, da quello demografico a quello culturale, associativo, economico eprofessionale e così via.

Nell’ambito dei distretti italiani, il PHF viene conferito, in genere, agliassociati distintisi per operosità di servizio tangibile e meritoria, rifug-gendo dalla tentazione di distribuirlo “a pioggia” al fine di smaltire i cre-diti accumulati per contributi versati nel tempo alla Fondazione Rotary.

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Avventurarsi alla ricercadi nuove soluzioni,

è dare un colpo di frustaal marketing scontato.

Nella sua grandezza,il genio disdegna le strade battutee cerca regioni ancora inesplorate.

Abraham Lincoln (presidente degli Stati Uniti)

COMMUN I C AT I ON

w w w . s t p . i t

C R E AT I V I T Y - B R A N D I D E N T I T Y - A D V P R O D U C T I O N C E N T E R - P O P S E R V I C E

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la v cedei club

Bellunoriunioni rotariane: il giovedì08 INDIPENDENTE. PRESENTAZIONE PUBBLICA

DEL SERVICE TRIENNALE DEDICATO AI GIOVANI DELLA NOSTRA PROVINCIA

16/18 NEL BURGENLAND, TRA MUSICA E NATURA– viaggio in Austria con RC Spittal

22 LA NOSTRA STRADA CON IL ROTARY29 TEMPO PREZIOSO – Giorgio Zampieri

Bolzano – Bozenriunioni rotariane: il lunedì05 COLLOQUI ROTARIANI12 AUTOPRESENTAZIONE – ing. Ezio Facchin (socio)19 VISTA ALLA SEDE DEL QUOTIDIANO “ALTO ADIGE”

– Alberto Faustini26 PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA ANNUALE

Bressanone – Brixenriunioni rotariane: il martedì03 (sabato) ROTARIANI IN MONTAGNA – intermeeting 06 MEETING DI CONVERSAZIONE20 INTEGRAZIONE TRA OSPEDALE E TERRITORIO

– dr. Comberlato

Cadore – Cortina d’Ampezzoriunioni rotariane: il lunedì21 LA FONDAZIONE SCHIFANO – avv. Pier Filippo Capello

Camposampieroriunioni rotariane: il martedì06 CONVIVIALE SEMPLICE13 RELAZIONE DI PRESENTAZIONE

– incoming President 2012-201320 AGING E STILE DI VITA – dott. Massimo Cimenti

– interclub con RC Padova Est27 SERIAL KILLER: ATTUALITÀ E PROBLEMATICHE SOCIALI

– prof. Massimo Montisci

Castelfranco – Asoloriunioni rotariane: il lunedì07 (mercoledì) IL ROTARY DELLA MARCA CELEBRA I 150

ANNI DELL’UNITÀ D’ITALIA – concerto corale interclub 12 PREMIO ALGAROTTI. CERIMONIA DI PREMIAZIONE

DEI PARTECIPANTI AL RYLA 14 (mercoledì) FUORI CON LA MUSICA – incontro musicale

con Mario Brunello e i suoi allievi 26 VISITA DEL GOVERNATORE – Bruno Maraschin

Cervignano – Palmanovariunioni rotariane: il giovedì01 IL CONVEGNO “SORELLA ACQUA”

– ing. Raffaele Caltabiano08 UN GIARDINO PER L’OSPEDALE DI PALMANOVA

– arch. Davide Mircovich15 CROCE VERDE CERVIGNANO: SOLIDARIETÀ E

VOLONTARIATO – avv. Diego Modesti24 (sabato, ore 17.00) VISITA AI MOSAICI DI AQUILEIA

– prof. Buora – interclub con RC San Vito al Tagliamento26 (lunedì) IL MISTERO DEGLI U.F.O. E DEGLI ALIENI

– prof. Antonio Chiumiento – interclub con RC Lignano Sabbiadoro-Tagliamento

Chioggiariunioni rotariane: il martedì13 ASPETTI DEL DIPORTISMO NAUTICO A CHIOGGIA

– Carlo Alberini (socio)24 (sabato, ore 18.00) I PERCORSI DELL’ARTE A CHIOGGIA

– visita guidata27 PROBLEMATICHE NELLE COSTRUZIONI INTERRATE

– ing. Massimo Ranzato (socio)

Abano Terme – Montegrotto Termeriunioni rotariane: il giovedì08 DUE CHIACCHIERE IN FAMIGLIA – Presidente e Soci11 (domenica, ore 17.30) CONCERTO PER LA VITA

– c/o Villa Trissino Marzotto15 IL TERRITORIO APONENSE NELLA CARTOGRAFIA

STORICA – dott. Elisabetta Fasson22 DA LUCANO A SHREK, IL MONDO OCCIDENTALE

E LE SUE ROVINE – dott. Isabella Colpo29 VISITA ALLA BIBLIOTECA CIVICA DI ABANO TERME

– dott. Daniele Ronzoni

Adriariunioni rotariane: il martedì06 LE PROBLEMARICHE DEL TERRITORIO POLESANO

– dott.ssa Tiziana Virgili13 (ore 19.00) ASSEMBLEA DEI SOCI

(ore 20.30) LE FONTI RINNOVABILI NELL’AGRICOLTURA – dott. Andrea Salvagnini

20 NOGARA-MARE E ROMEA COMMERCIALE: LA NUOVAVIABILITÀ PER LO SVILUPPO DEL POLESINE – geom. Graziano Ingegneri (socio), ing. Gianfranco Zoletto

27 LA FAMIGLIA: ANCORA UNA CERTEZZA? – prof. Valdino Tombolato

Arzignanoriunioni rotariane: il lunedì05 COMUNICAZIONI ROTARIANE – Mario Lavarra12 CAMINETTO – ospiti di Manlio Cavestro19 IL ROTARACT DI ARZIGNANO – dr. Alessandro Rostello26 CAMINETTO – ospiti di Piero Omenetto30 (venerdì) CENA DI GALA CON GLI AMICI DEL RC BAD TOEZL

Asiago – Altopiano dei Sette Comuniriunioni rotariane: il venerdì10 (domenica, ore 9.30) 3a PASSEGGIATA DEL CUORE16 LIBIA UNO SGUARDO TRA PASSATO, PRESENTE E

PROSPETTIVE FUTURE – prof. Alberto Paratore30 CAMINETTO

Asolo e Pedemontana del Grappariunioni rotariane: martedì07 (mercoledì) IL ROTARY DELLA MARCA CELEBRA I 150

ANNI DELL’UNITÀ D’ITALIA – concerto corale interclub 20 DEFINIZIONE DEL SERVICE PER I BAMBINI27 APERITIVO DEDICATO ALL’INCREMENTO DELL’EFFETTIVO

Badia – Lendinara – Alto Polesineriunioni rotariane: il giovedì06 (martedì) CAMINETTO20 (martedì) CAMINETTO29 INCONTRI CON L’AUTORE – Angioletta Masiero

Bassano del Grappariunioni rotariane: il lunedì05 PROGETTO TAGUM (FILIPPINE) – padre Ferdinando Fietta

– interclub RC Bassano del Grappa Castelli12 I PATRIZI VENETI FRA VENEZIA E BASSANO

– prof. Giuseppe Gullino19 LA LAGUNA VENETA – dr. Davide Busato24 (sabato) GITA IN LAGUNA VENETA

Bassano del Grappa Castelliriunioni rotariane: il giovedì05 (lunedì) PROGETTO TAGUM (FILIPPINE)

– padre Ferdinando Fietta – interclub RC Bassano d. G. 12 GIORNATA IN AMICIZIA NELLA MALGA BIASION IN GRAPPA22 VIABILITÀ A BASSANO, PEDONALIZZAZIONE DEL

CENTRO STORICO E SERVICE SUI GIARDINI PAROLINI– Dario Bernardi

29 CONFRONTO APERTO SULLE ATTIVITÀ DEL CLUB

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ventinoveargomenti dei club settembre 2011

13 VISITA MOSTRA “L’ALDILÀ. L’ULTIMO MISTERO” – Illegio di Tolmezzo

20 ARGOMENTI ROTARIANI27 LA LAVANDA DI VENZONE

Goriziariunioni rotariane: il martedì06 APERITIVO10 (sabato) TORNEO INTERNAZIONALE ROTARIANO

DI TENNIS – a Portschach am See (A)13 CONFLITTI ATTUALI E NUOVE SCHIAVITÙ: ANALISI

CRIMINOLOGICA DEL TRAFFICO DI ESSERI UMANI – dott.ssa Desirée Pangerc

20 LA MIA PERMANENZA IN CALIFORNIA – Francesca Premier

27 ASSEMBLEA DEI SOCI

Jesoloriunioni rotariane: il mercoledì14 LE PROBLEMATICHE AMBIENTALI E LE OPERE DI

MITIGAZIONE CONTRO LE ACQUE ALTE (MOSE) – dott. Luigi Alberotanza

21 CAMINETTO28 CASA AL MARE – prof. Aurelio Galfetti

Legnagoriunioni rotariane: il martedì06 CAMINETTO16 (venerdì) PRESENTAZIONE DEL RESTAURO DELLA

STATUA DELLA “MADONNA ADDOLORATA”20 IL GIOCATTOLO: UNA STORIA DA RACCONTARE

– Giuseppe Ferrarini (socio)23 (venerdì) I PARCHI DEL SORRISO – service23/25 VIAGGIO IN AUSTRIA27 VISITA DEL GOVERNATORE – Bruno Maraschin

Lignano Sabbiadoro – Tagliamentoriunioni rotariane: il lunedì05 L’ARMA DEI CARABINIERI – Gen. CC. Valentino Scognamiglio12 MUSEI E COLLEZIONI NELLA PROVINCIA DI UDINE

– arch. Valentina Piccinno19 ASSEMBLEA ORDINARIA26 IL MISTERO DEGLI UFO E DEGLI ALIENI

– prof. Antonio Chiumiento

Madonna di Campiglioriunioni rotariane: il venerdì02 CAMINETTO26 IN VIAGGIO PER SANTIAGO DE COMPOSTELA … 800 KM

DI EMOZIONI – dr. Sandro Di Martino (socio RC CremascoSan Marco)

16 CAMINETTO23 VISITA DEL GOVERNATORE – Bruno Maraschin

Maniago – Spilimbergoriunioni rotariane: il giovedì08 IL CINEMA ITALIANO E I SUOI PROBLEMI

– dott. Marco Rossitti15 SUGGERIMENTI PER L’UTENZA IN FARMACIA E IL

FARMACO ALTERNATIVO – dott. Andrea de Toni22 UN BEL PERIODO DI VACANZE IN DALMAZIA

– Marco Castellarin (socio)29 CAMINETTO – il Presidente e i Soci

Merano – Meran riunioni rotariane: il giovedì01 VISITA DEL GOVERNATORE – Bruno Maraschin15 IL PROGRAMMA DELL’ISTITUTO DI CULTURA

SUDTIROLESE – dr. Peter Silbernagl18 (domenica) PREMIO ROTARY – ippodromo Maia di Merano22 CAMINETTO

Cittadellariunioni rotariane: il lunedì05 PITTURE GOLOSE: LA RAPPRESENTAZIONE DEI DOLCI

– Giancarlo Andreatta e Vittorio Lazzarin12 CONVIVIALE ORDINARIA19 IL DIALOGO INTERRELIGIOSO – Padre Roberto Giraldo24 (sabato, ore 11.30) VISITA ALLA VILLA DEI VESCOVI

– a Luvigliano

Cividale del Friuli riunioni rotariane: il martedì06 VELEGGIANDO TRA LE ISOLE DELLA CROAZIA

– Marco Marseu (socio)13 INFORMAZIONE ROTARIANA20 PRESENTE E FUTURO DELLA SANITÀ IN FRIULI VENE-

ZIA GIULIA – dott. Mario Andreatti27 ATTUALITÀ IN FRIULI VENEZIA GIULIA – Paolo Marinig

Codroipo – Villa Maninriunioni rotariane: il martedì06 SCUOLA DI ROTARY E AGGIORNAMENTI

– Sandro Cengarle13 ENERGIA, SEMPLICEMENTE – Sandro Taddio20 11 SETTEMBRE 2011 A NEW YORK – Fulvio Aviani24 VISITA AL CLUB CONTATTO DI GOLLING-TENNEGAU

Coneglianoriunioni rotariane: il martedì07 (mercoledì) IL ROTARY DELLA MARCA CELEBRA I 150

ANNI DELL’UNITÀ D’ITALIA – concerto corale interclub 20 CULTURA E TURISMO: REALTÀ E PROSPETTIVE PER

CONEGLIANO E PROVINCIA – Floriano Zambon27 STUDI CLASSICI E GALATEO: SAPERI ANTICHI PER

SAPER VIVERE OGGI – Marco Rinaldi (socio RC Adria)

Conegliano – Vittorio Venetoriunioni rotariane: il martedì07 (mercoledì) IL ROTARY DELLA MARCA CELEBRA I 150

ANNI DELL’UNITÀ D’ITALIA – concerto corale interclub 13 PROFILI DI COMPETENZA: PENSIERO IN SITUAZIONE,

SFIDA E RIUSCITA – prof.ssa Lerida Cisotto 20 VISITA GUIDATA AL “MUSEO DEL CAFFÈ” A CONEGLIA-

NO – interclub con Inner Wheel Conegliano-Vittorio Veneto27 LA SITUAZIONE GEOPOLITICA DELL’INDIA NEGLI ULTIMI

TRE ANNI – prof. Gian Giuseppe Filippi

Esteriunioni rotariane: il martedì06 ASSEMBLEA DEI SOCI20 VISITA DEL GOVERNATORE – Bruno Maraschin28 INTERCLUB CON RC PADOVA

– Este, Villa Contarena-Caporali

Feltreriunioni rotariane: il martedì13 INFORMAZIONE ROTARIANA – Presidente20 (ore 18.00) VISITA GIPSOTECA A. CANOVA – dr. Ballotta27 LE STRATEGIE COSMETICHE NELLA DIFESA DELLA

SALUTE – prof. dott. Luigi Ragno

Fiemme e Fassariunioni rotariane: il venerdì02 VIABILITÀ NELLA VALLE DI FIEMME – ing. Mele09 GLI SPUMANTI – Mario Cantina19 (lunedì) IL NUOVO OSPEDALE DEL TRENTINO

– Claudio Eccher – interclub con RC Trento30 INCONTRO CON RC KEMPTEN RESIDENCE

Gemona – Friuli Collinareriunioni rotariane: il martedì06 ARGOMENTI ROTARIANI

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la voce dei clubMonfalcone – Gradoriunioni rotariane: il giovedì08 VISITA DEL GOVERNATORE – Bruno Maraschin11 (domenica) APERTURA DELLA MOSTRA RETROSPETTIVA

DEL PITTORE ORLANDO POIAN22 IL RUOLO DELLA PITTURA DI ORLANDO POIAN NELLA

CULTURA DEL TERRITORIO – Umberto Miniussi29 LO SCAMBIO GIOVANI E LE TESTIMONIANZE

DI EXCHANGE STUDENTS DEL PASSATO – interclub con RC Cervignano-Palmanova

Montebellunariunioni rotariane: il mercoledì07 IL ROTARY DELLA MARCA CELEBRA I 150 ANNI

DELL’UNITÀ D’ITALIA – concerto corale interclub 14 IL TALENTO – dr. Sebastiano Zanolli21 VISITA DEL GOVERNATORE – Bruno Maraschin28 I CANI SALVAVITA – Gruppo Cinofilo Scuola Alpina Guardia di

Finanza di Predazzo

Muggiariunioni rotariane: il mercoledì07 DALLA CRISI ECONOMICA ALLA CRISI POLITICA: NUOVE

ISTANZE E ASPETTATIVE NELL’EUROPA CHE CAMBIA – on. Roberto Antonione

14 MUGGIA, DALLE ORIGINI ALL’ALTO MEDIO EVO – dott.ssa Franca Maselli Scotti

21 PASSEGGIANDO IN LIBERTY A TRIESTE – arch. Marco Famulari e Bernardino de Hassek

28 RELAZIONE PRIMO TRIMESTRE

Noale dei Tempestariunioni rotariane: il giovedì15 ASSEMBLEA DEI SOCI29 PROGETTO DI FORMAZIONE

Opitergino Mottenseriunioni rotariane: il martedì07 (mercoledì) IL ROTARY DELLA MARCA CELEBRA

I 150 ANNI DELL’UNITÀ D’ITALIA – concerto corale interclub 15/18 GITA SOCIALE A ROMA27 LA STORIA DEL TAPPETTO – prof. Bergamo

Padovariunioni rotariane: il mercoledì07 (ore 17.30/18.00) VISITA ALL’ABBAZIA DI PRAGLIA 14 POSSIAMO DAVVERO PERMETTERCI DI RINUNCIARE

ALL’ENERGIA NUCLEARE? – prof. Andrea Stella21 GALLERIA DEGLI UFFIZI – arch. Natalini28 INTERCLUB CON RC ESTE – Este, Casa Caporali30 (venerdì) DALLE 4 ALLE 3 RUOTE – Alex Zanardi

– interclub con RC Padova Euganea e RC Camposampiero

Padova Contariniriunioni rotariane: il martedì06 CAMINETTO13 ASSEMBLEA DEI SOCI20 LA GESTIONE DI UNA SQUADRA DI ALTO LIVELLO.

L’ESPERIENZA PERSONALE – Alessandro Campagna27 CAMINETTO

Padova Estriunioni rotariane: il giovedì08 INFORMAZIONE ROTARIANA15 LA NASCITA E L’INFANZIA NELLA ROMA IMPERIALE

– Roberto Masciotti20 (martedì) AGING E STILE DI VITA – dott. Massimo Cimenti

– interclub con RC Camposampiero29 ASSEMBLEA DEI SOCI

Padova Euganeariunioni rotariane: il mercoledì07 VISITA DEL GOVERNATORE – Bruno Maraschin

14 CONCERTO DI MUSICA SINFONICA – Villa Emo a Fanzolo di Vedelago

21 ASSEMBLEA DEI SOCI30 (venerdì) DALLE 4 ALLE 3 RUOTE – Alex Zanardi

– interclub con RC Padova e RC Camposampiero

Padova Nordriunioni rotariane: il lunedì05 IL MERCATO PRIVATE EQUITY IN ITALIA E IN VENETO

– Pietro Busnardo (socio)12 (ore 18.00) VISITA DELLA TORRE DELL’OROLOGIO

– Davide Banzato (socio)19 VISITA DEL GOVERNATORE – Bruno Maraschin26 CONVIVIALE SOLO SOCI

Peschiera e del Garda Veroneseriunioni rotariane: il giovedì08 COME ERAVAMO – Carlo Revelant22 CRISI E RECESSIONE ECONOMICA: POSSIBILI

SCENARI – dott. Sonato e ospite

Pordenoneriunioni rotariane: il giovedì01 SERATA AGOSTANA15 SERATA DEL SOCIO22 SERATA IN AMICIZIA 29 IL NUOVO SINDACO DI PORDENONE

Pordenone Alto Livenzariunioni rotariane: il lunedì05 INFORMAZIONE ROTARIANA – il Presidente12 LE MALATTIE DELLE PIANTE E I RIMEDI PER

CURARLE – dr. Carlo Frausin19 LA STORIA DEL TAPPETO PERSIANO

– dr. Taher Djafarizad30 IL PROBLEMA DELL’ARSENICO IN ITALIA

– dr. Annibale Mottana

Porto Viro – Delta Poriunioni rotariane: il giovedì01 CONVIVIALE10 (sabato) GITA A VENEZIA 15 APERITIVO22 VISITA DEL GOVERNATORE – Bruno Maraschin

Portogruaroriunioni rotariane: il martedì05 (lunedì) CONCERTO ESTATE MUSICALE. CONSEGNA

PREMIO ROTARY 2010-2011 – Teatro Russolo06 AQUILEIA E GRADO: TRA STORIA E NATURA

– dott.ssa Francesca Benvegnù, dott. Claudio Salvataggio13 CAMINETTO20 IL MECENATE INTELLIGENTE – Giovanni Mulato27 CAMINETTO

Riva del Gardariunioni rotariane: il lunedì05 VISITA DEL GOVERNATORE – Bruno Maraschin12 ODONTOIATRIA, IERI, OGGI E DOMANI

– dott. Enrico Bonora (socio)19 L’ACQUA – dott. Nico Salmaso26 LE RISORSE IDRICHE DEL TRENTINO

– ing. Gianfranco Betta (socio)

Roveretoriunioni rotariane: il lunedì10 (sabato) VISITA AL FESTIVAL DELLA LETTERATURA

DI MANTOVA12 ASSEMBLEA DEI SOCI16 (venerdì) IDENTITÀ E CAMBIAMENTO. LO SPAZIO

DEL SOGGETTO – dott.ssa Anna Ferruta19 IDENTITÀ E CAMBIAMENTO NEL ROTARY CLUB

– dott. Alessandro Golosa Nevsky (socio RC Bologna)24/25 INCONTRO A ROVERETO CON IL RC GEMELLATO DI LIENZ

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trentuno

Rovigoriunioni rotariane: il martedì06 CAMINETTO13 LA RETE GLOBALE DEL ROTARY E DELLE SUE

OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI – dott.ssa Monica Poli RD Rotaract

20 CAMINETTO27 IL BENE ACQUA: QUANTITÀ, QUALITÀ, COSTI

– dott.ssa Gabriella Zanferrari

Sacile – Centenarioriunioni rotariane: il martedì06 INFORMAZIONE ROTARIANA – Presidente14 (mercoledì) LA BIRRA ARTIGIANALE. LAVORAZIONE

E TRASFORMAZIONE20 CAMPER-ODONTOIATRICO + PRESENTAZIONE NUOVO

SOCIO – dott. Franco Zilli, Virginia Sist + dott. Hamurabi De Baz

27 INFORMAZIONE ROTARIANA – Presidente

San Donà di Piaveriunioni rotariane: il mercoledì07 COOPERATIVA ONLUS BONIFICA

– il Presidente della Cooperativa14 COME RINNOVARE NELLA TRADIZIONE

– Madeyski e Prosdocimi21 LA CASA DI RIPOSO – dr. Fabio Bonadio28 LA CRISI E L’ABBIGLIAMENTO – Spinazzè

San Vito al Tagliamentoriunioni rotariane: il martedì06 ROTARACT COME OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI

– RD dott.ssa Monica Poli 13 CONVIVIALE INTERCLUB – con RC St. Veit/Glan24 VISITA AI MOASAICI DI AQUILEIA – dott. Maurizio Buora

– interclub RC Cervignano-Palmanova27 ASSEMBLEA SOCI

Schio – Thieneriunioni rotariane: il lunedì05 ASSEMBLEA DEL CLUB12 VISITA AL TEATRO CIVICO DI SCHIO

– Mirco Dal Prà “Civico”23/26 GEMELAGGIO CON RC NICE MASSENA

Susegana Piave Trevisoriunioni rotariane: il mercoledìriunioni rotariane: il martedì07 IL ROTARY DELLA MARCA CELEBRA I 150 ANNI

DELL’UNITÀ D’ITALIA – concerto corale interclub 14 CAMINETTO26 (mercoledì) LA FONDAZIONE ONLUS “OPERAZIONE

SMILE” – dott. Matteo Zoppas

Tarvisioriunioni rotariane: il mercoledì07 IMPIANTI DI GEOTERMIA – ing. Dalla14 NUOVE APPLICAZIONI DEL CODICE STRADALE

– ing. Giorgio Cappel (RC Trieste)21 ARGOMENTI ROTARIANI28 IL CULTO DI SAN GIACOMO A TRIESTE

– prof.ssa Francisca Cruz-Roson Fiorentino

Tolmezzoriunioni rotariane: il giovedìnon disponibile al momento dell’andata in stampa

Trentino Nordriunioni rotariane: il martedì06 LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA SUL

NUOVO ASSETTO FERROVIARIO, CONSEGUENTE AL BY-PASS DELLE CITTÀ DI TRENTO E ROVERETO E AL SISTEMA DELL’INTERMODALITÀ NEL NOSTRO TERRITORIO – Renato Maschio, Giuseppe Detomas, Fabio Scalet

13 UN PRIMO APPROCCIO AL NUOVO PROGETTO UNIVERSITÀ DI TRIESTE – Marco Tomasi

19 (lunedì) IL NUOVO OSPEDALE DEL TRENTINO– dott. Luciano Flor, prof. Claudio Eccher – interclub

27 ASSEMBLEA SOCIALE

Trentoriunioni rotariane: il lunedì05 QUESTIONE GIUSTIZIA: RIFLESSIONI DI UN

MAGISTRATO – dott. Aldo Giuliani12 LA CRISI ECOMONICO-FINANZIARIA INTERNAZIONALE:

I PIÙ RECENTI SVILUPPI E LE IMPLICAZIONI PER ILNOSTRO PAESE – dott. Giorgio Salvo

19 IL NUOVO OSPEDALE DEL TRENTINO– dott. Luciano Flor, prof. Claudio Eccher - interclub

26 END POLIO NOW. THE FINAL INCH – ing. Mario Francesconi

Trevisoriunioni rotariane: il martedì07 (mercoledì) IL ROTARY DELLA MARCA CELEBRA I 150

ANNI DELL’UNITÀ D’ITALIA – concerto corale interclub 13 ETICA E IMPRESA – Alessandro Vardanega20 PAOLO PORTOGHESI, UN’INTERVISTA

– arch. Paolo Portoghesi e Mario Anton Orefice 27 ASSEMBLEA SOCI

Treviso Nordriunioni rotariane: il lunedì07 (mercoledì) IL ROTARY DELLA MARCA CELEBRA I 150

ANNI DELL’UNITÀ D’ITALIA – concerto corale interclub 12 IL SOCIO SI PRESENTA – Alessandro Sericola19 ASSEMBLEA DEL CLUB26 LE POLTICHE SOCIALI E PER LA GIOVENTÙ

DEL COMUNE DI TREVISO – on. Mauro Michielon

Treviso Terraglioriunioni rotariane: il martedì07 (mercoledì) IL ROTARY DELLA MARCA CELEBRA I 150

ANNI DELL’UNITÀ D’ITALIA – concerto corale interclub 10/11 INCONTRO CON IL CLUB GEMELLATO

DI PULLACH-ISARTAAL – a Bolzano e Trento13 VISITA DEL GOVERNATORE – Bruno Maraschin27 LE TURBOLENZE DELL’ATTUALE MOMENTO

FINANZIARIO – Giovanni Abbiati (socio)

Triesteriunioni rotariane: il giovedì08 RELAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA CAMERA

DI COMMERCIO DI TRIESTE – Antonio Paoletti15 LE DIMISSIONI CREATIVE: LA CULTURA PER LA V

ALORIZZAZIONE E PROMOZIONE DEL TERRITORIO E DELL’ECONOMIA – Maria Teresa Bassa Poropat

22 (ore 12.00) LA SINAGOGA DI TRIESTE – presentazione in Sinagoga della guidina edita dal Club

29 (ore 13.00) INTITOLAZIONE DI UNA SALA DELLA SEDE AL PDG MANLIO CECOVINI

Trieste Nordriunioni rotariane: il martedì06 MULTICULTURALITÀ E TERRORISMO – Luca Carocci13 (ore 18.15) VISITA ALLA BIENNALE DIFFUSA20 ENERGIA: LA TEMPESTA PERFETTA – prof. Renzo Rosei27 JAZZ E DINTORNI – arch. Giorgio Berni

Udineriunioni rotariane: il martedì06 IL RISVEGLIO ARABO: IL CASO DELLA SIRIA

– Sandro Minisini09/11 VISITA DEL CLUB DI PASSAU13 UNA PAGINA INOBILIABILE DELLA NOSTRA STORIA

ECONOMICA: ASCESA, PRIMATO E DECLINO DELLA BANCA COMMERCIALE ITALIANA – Alberto Rebecchi

20 LA MINORANZA ITALIANA IN SLOVENIA E CROAZIA – Maurizio Tremul

27 SERVICE “I GIOVANI E LA MUSICA” – Luisa Sello

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la voce dei clubUdine Nordriunioni rotariane: il giovedì01 RELAZIONE – arch. Adalberto Burelli10 (sabato) VISITA ALLA MOSTRA – a Illegio17 (sabato) VISITA AL PORTO, ANCHE DAL MARE – a Trieste22 RELAZIONE – dott. Siagri30 (venerdì) ESCURSIONE IN CROAZIA

Udine Patriarcatoriunioni rotariane: il lunedì05 HANDICAMP ALBARELLA: L’ESPERIENZA DEL

VOLONTARIO – Mario Gentili (socio)10 (sabato) STORIA E TRADIZIONI DELLA VAL RESIA

– in Val Resia19 ASSEMBLEA DEL CLUB26 CAMINETTO

Valle dell’Agnoriunioni rotariane: il martedì13 ALLA RICERCA DEI PROPRI TALENTI

– dott. Sebastiano Zanolli20 CAMINETTO27 ASSEMBLEA DEL CLUB

Valsuganariunioni rotariane: il mercoledì07 CONVIVIALE BREVE14 ORGANIZZAZIONE CONCERTO DELLA FANFARA

DEI BERSAGLIERI – interclub con Inner Wheel19 (lunedì) IL NUOVO OSPEDALE DEL TRENTINO

– dott. Luciano Flor, prof. Claudio Eccher - interclub28 L’EDILIZIA È ECOCOMPATIBILE? – Pierluigi Bonora (socio)

Veneziariunioni rotariane: il martedì06 CAMINETTO DI RIENTRO13 VISITA ALL’ISOLA DELLA CERTOSA20 ASSEMBLEA 27 VISITA AGLI IMPIANTI DI VERITAS (FUSINA,

FAVARO VENETO)

Venezia Mestreriunioni rotariane: il giovedìnon disponibile al momento dell’andata in stampa

Venezia Mestre Torreriunioni rotariane: il giovedì08 CAMINETTO15 IL RAPPORTO NORD EST 2011 – dott.ssa Silvia Oliva22 CAMINETTO29 VISITA DEL GOVERNATORE – Bruno Maraschin

Venezia Riviera del Brentariunioni rotariane: il giovedì01 ARGOMENTI ROTARIANI08 PROGRAMMI ROTARIANI15 VISITA DEL GOVERNATORE – Bruno Maraschin24 (sabato) VISITA AL MUSEO DELLA CERAMICA

DI FAENZA E A FINCERAMICA39 BIMBA DI SANGUE BLU – Gloria Svaicherini

Veronariunioni rotariane: il lunedì05 PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA 2011/2012

– Giuseppe Gaspari12 I SISTEMI AEREI TELEGUIDATI – dott. Piero Pastorello23 (venerdì) I PARCHI DEL SORRISO – serata di gala26 L’OPZIONE NUCLEARE DOPO FUKUSHIMA

– ing. Silvia De Grandis

Verona Estriunioni rotariane: il giovedì08 CAMINETTO

15 SPETTACOLO “ENOCH ARDEN” – c/o Terrazza di Giulietta

22 CAMINETTO23 (venerdì) I PARCHI DEL SORRISO: CONVIVIALE

ROTARIANA CON I PARTECIPANTI – c/o Gardaland Hotel Resort

29 LO STATO DELLA RICERCA SCIENTIFICA IN ITALIA– Roberto Corrocher (socio)

Verona Nordriunioni rotariane: il venerdì09 (ore 18.30) VISITA ALLA VILLA ROMANA DI VALDONEGA16 ATTUALITÀ DEI SOCIAL MEDIA – ing. Paolo Errico23 SORRISO A GARDALAND – serata di gala

Verona Scaligeroriunioni rotariane: il venerdì16 HANDICAMP DI ALBARELLA – Matteo, Camilla e

Giacomo ci parleranno della loro esperienza30 VISITA DEL GOVERNATORE – Bruno Maraschin

Verona Soaveriunioni rotariane: il giovedì01 CONVIVIALE INFORMALE08 CAMINETTO22 L’IMPORTANZA DEL DIALOGO E I PROCESSI MENTALI

CHE PORTANO A SCELTE CONCRETE NEL MONDO DEL LAVORO – dott.ssa Lucia Vantini

Verona Sudriunioni rotariane: il martedìnon disponibile al momento dell’andata in stampa

Vicenzariunioni rotariane: il giovedì01 CONVIVIALE IN AMICIZIA15 ALCUNE CURIOSITÀ SULLA CONOSCENZA E

SULL’UTILIZZO DEI MEDICINALI – PDG Roberto Gallo (socio)22 RISULTATI SOLIDI IN UNA SOCIETÀ LIQUIDA: DOTI

PER AFFRONTARE UN MONDO NUOVO – dott. Sebastiano Zanolli

29 IL ROTARACT CLUB VICENZA – Claudio Fontanive

Vicenza Bericiriunioni rotariane: il martedì06 IL TEMPIO DI SAN LORENZO A VICENZA

– prof. Luca Trevisan13 FESTA DELLA VENDEMMIA 20 PASSIONE E RAGIONE PER RAFFORZARE IL CENTRO

CITTÀ, LUOGO DELLA MEMORIA E DELL’INNOVAZIONE – dott. Antonio Casella

27 LAVORARE LA PIETRA DI VICENZA – arch. Lorenzo Marchetto

Vicenza Nord – Sandrigoriunioni rotariane: il lunedì05 CAMINETTO – da Antonio Vesco12 GIORGIONE: IL MISTERO SVELATO – Lionello Puppi19 INAUGURAZIONE SERVICE PER LA COMUNITÀ

DI RECUPERO – Padre Ireneo Forgiarini26 CAMINETTO

Vicenza Palladioriunioni rotariane: il mercoledì11 (domenica) VISITA GUIDATA A MONTAGNANA 21 ASSEMBLEA DEI SOCI E ROATRY FOUNDATION27 ETICA E IMPRESA: IL CODICE ETICO NELLA FILIERA

E LA RESPONSABILITÀ D’IMPRESA – Stefano Talin

Villafranca di Veronariunioni rotariane: il martedì06 ASSEMBLEA DEI SOCI20 APERTURA DEL NUOVO ROTARACT DI VILLAFRANCA

trentatré

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Nasce il Centro Internaz dell’AFFresco a Facen di di Pier Paolo Becich & Tiziano Sartor

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L’idea di una sinergia tra Rotary Club e Vi -co Calabrò è nata a Conegliano.

Qui, infatti, il Sindaco aveva invitato ilRotary ad ascoltare l’abbozzo di un progettomirato a rivitalizzare il mondo dell’arte, inparticolare per quanto riguarda l’affresco,arte italiana per tradizione, che, purtroppo,proprio in Italia si sta perdendo.

Inizialmente, il coinvolgimento delRotary era finalizzato alla raccolta di finan-ziamenti per sostenere i costi del progetto.

Il Presidente del Rotary Club Coneglia-no per l’annata 2010/2011 Pier Paolo Becichpropone quindi al Sindaco di costruire unprogetto diverso, in cui l’elemento che attirile persone ad iscriversi non sia la gratuitàdel corso ma piuttosto il risultato finale, unacertificazione che si distingui per qualità esia spendibile nel mondo dell’arte.

Se il progetto vale, chi è interessato edecide di partecipare è disposto anche apagare per iscriversi: questo il principio sucui si trovano perciò d’accordo il Sindaco e ilPresidente del Rotary di Conegliano.

Il Rotary concorda con Vico Calabrò, fre-scante di fama internazionale, di fare unprogetto distrettuale, coinvolgendo il Presi-dente del Rotary Club Feltre 2010-2011Tiziano Sartor, che si dichiara assolutamen-te disponibile a collaborare. Il Rotary ClubFeltre, infatti, è da sempre vicino e attentoai bisogni della Comunità di Villa San Fran-cesco. Tra le innumerevoli iniziative a favo-re dei giovani la Comunità ospita da decen-ni dei corsi per giovani “Frescanti” organiz-zati e diretti dal Maestro Vico Calabrò.

Il service del Rotary si svilupperà quindisu due direzioni: prima di tutto, dato che ilprogetto coinvolgerà inizialmente tutto il

RC Feltre trentacinque

ionalePedavena

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RC Feltre

Triveneto, si dovrà sfruttare il fatto diavere oltre 80 Club presenti sul territorio,cercando di arrivare a quante più personepossibili interessate al corso; in secondoluogo, il Rotary seguirà passo dopo passolo svolgimento del corso, prestando atten-zione in concreto a cosa manca (computer,sale, attrezzatura) per farvi fronte.

Perchè proprio l’affresco? Il progetto haper focus l’affresco, perchè questa tradizio-ne artistica puramente italiana sta attual-mente scomparendo: pochi sono i frescan-ti, poco o per nulla conosciuta la tecnicapittorica che ha fatto grande l’Italia in epo-che passate e continua ad attirare edammirare turisti da tutto il mondo (sipensi al Beato Angelico, non per nienteconsiderato il Patrono dei frescanti).

Far sì che non muoia questa tradizionetutta italiana rappresenta quindi un veroe proprio dovere civico, un gesto che acqui-sta ancora più significato in occasione dei150 anni d’Unità d’Italia. Vico Calabrò,Maestro frescante di fama riconosciuta intutto il mondo, rappresenta l’eccellenzaitaliana in questo campo e assicurerà per-ciò al corso in questione una base didatti-ca ed esperienziale di altissimo valore.

Calabrò da anni è impegnato a diffon-dere l’arte dell’affresco attraverso corsi ecertificando con una sorta di “patentino” lacapacità di un artista di poter insegnaread altri come si fa un affresco (l’ha giàfatto con 60 artisti provenienti da 18 Paesidel mondo, tra cui anche l’Italia, e 3 diquesti artisti sono in Veneto).

“Patentino” che acquisterà ancor piùvalore se in esso sarà apposto il simbolodel Rotary International.

Chi potrebbero essere quindi i poten-ziali fruitori di questo corso? Innanzituttoi pittori, ma anche gli storici, gli studiosi,le scuole. Il Rotary Club è vicino ai giova-ni, soprattutto attraverso il Rotaract el’Interact, e li accompagna anche nel deli-cato momento di entrata nel mondo dellavoro: questo corso rappresenterà perciòun’ulteriore possibilità per ampliare leloro conoscenze, per avvicinarli a unmondo come quello dell’arte che è in conti-nuo movimento e che soprattutto per l’Ita-lia assume i contorni di un connubio per-fetto di bellezza, storia, cultura su cui sipuò e si deve investire.

Infine, perchè si è scelta Facen, piccolopaesino sopra il Comune di Pedavena,come location Centro Internazionale del-l’AFFresco? Perchè a Facen c’è la Comu-nità di Villa San Francesco, che da qua-rant’anni crede nell’arte come importantemezzo educativo, le cui pareti sono perciòinteramente riempite di quadri di artistiitaliani e internazionali; perchè, in parti-colare, vicino alla comunità c’è la casaEmmaus, meglio conosciuta come Casadegli Affreschi, sulle cui pareti vi sonocirca 60 affreschi realizzati da pittorianche internazionali.

Qui ogni anno ad agosto Calabrò tieneun corso per imparare l’arte dell’affresco echi è interessato può partecipare ferman-dosi quanti giorni può, pagando solo unrimborso per il soggiorno all’interno dellaComunità.

La sinergia tra Rotary Club e VicoCalabrò può contribuire a ripristinare unaparte importantissima della memoria sto-rica, artistica e culturale dell’Italia. Valela pena provarci.

Incontro tra Vico Calabrò, Pier Paolo Becich eTiziano Sartor.

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20° Meeting dell’Amicizia tra storia e culto delle autonomie trentasette

Ha compiuto 20 anni il Meeting dell’Amici-zia, nato per iniziativa del R.C. di Bassanodel Grappa e poi, dalla sua nascita, “condi-viso” con il R.C. Asiago - Altopiano dei 7Comuni, una fusione di intenti che di annoin anno riesce a costruire occasioni semprediverse e qualificate per confrontarsi e stareinsieme.

Quest’anno l’ormai tradizionale conve-gno legato al territorio, alla cultura ed allastoria locale, si è svolto nella sala del “Gril-

lo Parlante” di Asiago ed ha avuto per tema“La Serenissima Repubblica di Vene-zia e la Reggenza dei Sette Comuni”.

Alla presenza del Governatore BrunoMaraschin, introdotta e moderata dal diret-tore del Notiziario Distrettuale, Giandome-nico Cortese, il Meeting ha proposto un pro-gramma davvero intenso ed attuale nel con-frontare la storia con i temi dell’autonomiae dell’apparteneza. Dopo il saluto introdut-tivo del Presidente del RC di Bassano del

La Serenissima Repubblicadi Venezia e la Reggenza dei Sette Comunidi Cesare Pivotto

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20° Meeting dell’Amicizia tra storia e culto delle autonomie

Grappa, Francesco Cucchini, e quello dibenvenuto dell’Assessore al Turismo delComune di Asiago, Roberto Rigoni (che hafra l’altro espresso compiacimento e ringra-ziamento al Rotary che porta sempre adAsiago convegni di valore assoluto), semafo-ro verde agli interventi.

Il prof. Giovanni Luigi Fontana, scleden-se, Direttore del Dipartimento di StoriaEconomica dell’Università di Padova, haofferto un dettagliato panorama, da storico-economico quale è, spaziando nella descri-zione delle attività economiche che hannocaratterizzato la vita e la crescita dell’Alto-piano nel periodo considerato, su tutte illegname (di cui è stato bacino di approvvi-gionamento importantissimo, non solo perVenezia) e l’allevamento (particolarmentelegato a Padova, percorrendo anche le lottefra i proprietari terrieri della pianura ed ipastori altopianesi che scendevano a sver-nare, questi ultimi capaci di trovare neilanieri scledensi grandi alleati in quantofornivano comoda materia prima), maanche attività estrattiva.

“La prima citazione del nome di Asiagorisale al 971, e quindi 1040 anni fa” haaffermato Cortese nel presentare il prof.Sergio Bonato, storico fra i più appassiona-ti e presidente dell’Istituto di Cultura Cim-bra di Roana, la cui relazione aveva comeoggetto “Il patto di dedizione dei SetteComuni alla Repubblica di Venezia”. “Nelpatto di dedizione ha assunto grandeimportanza il ruolo dei pastori, che, connotevole capacità di relazionarsi, furonocapaci per primi di inventare un rapporto di

collaborazione ed interazione, non di sotto-missione a Venezia” - ha precisato per poiricordare il ruolo dell’Istituto di CulturaCimbra che lo scorso anno unico, ha cele-brato i 700 anni dalla fondazione della Reg-genza (indicato nel 1310 ma data ipotetica enon documentata, anche se prima e dopodicono che era attiva) con la ristampa della“Storia dei 7 Comuni”. “Al tempo degli Ezze-lini nasce la consapevolezze dei Sette comu-ni come patria - ha concluso - e nel 1404arriva la dedizione a Venezia, un rapportolibero, spontaneo e leale fra Venezia e l’Alto-piano che non ha fatto come S. Marino chesi è subito consegnato a Napoleone ma harispettato i patti combattendo per difendereil territorio dall’invasione”.

È stata quindi la volta della relazionedell’avv. Ivone Cacciavillani su “Gli inter-venti diretti della Serenissima sullíassettodella Reggenza dei Sette Comuni”.

Dopo aver ricordato di essere stato lui achiedere che la Comunità Montana altopia-nese si chiamasse “Spettabile Reggenza”,riagganciandosi al discorso dei pastori haauspicato il censimento e la creazione di uncatalogo delle poste demaniali (dove veniva-no radunate le pecore in pianura). Ha poifra l’altro rilevato come la Serenissima rico-nobbe alla Reggenza una potestà di dirittointernazionale attraverso quel patto didedizione ed in chiusura di intervento invi-ta alla lettura della Sentenza Bragadina.

Nell’intensissimo e tambureggiante pro-gramma è stata quindi la volta della rela-zione Galliano Rosset (fra l’altro autore del-líalmanacco metereognostico) su “I leoni

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trentanove

marciani nell’Altopiano”. Con grande ritmoed immediatezza Rosset ha ricordato comeVenezia “marchiasse” i territori conquistaticon il proprio sigillo, il leone alato, simbolovisibilissimo e di immediata lettura pertutti; di questi ha ricordato quello splendidoposto a Vicenza sulla Torre Bissara in Piaz-za dei Signori e rivolto verso l’Altopiano,unico con dedica politica (“Ecco son qui pre-sente, o Cimbro, io il tuo Leone di SanMarco che da una signoria feroce ti ho libe-rato e con vigore ho rimosso ogni contesa. Siilieto che io sia il tuo signore: infatti ti conser-verò nel mio dominio difendendoti e qualecoscienzioso reggitore avrò cura di te nellapace” il 1406 nel mese di ottobre). Ha poipercorso, descrivendoli, gli 8 leoni marcianipresenti sull’Altopiano: 1 a Valstagna, 2 aPrimolano, 3 ad Enego e 2 ad Asiago (di cuiuno, quello sulla torre del municipio, unicoa non avere né il vangelo né la spada mauna grande croce, simbolo della guerra fracristiani e musulmani).

Ultimo relatore il prof. Mons. Pieranto-nio Gios che ha parlato sul tema “Muta-menti e tensioni nelle diocesi venete allacaduta della Repubblica”; il suo interventosi è incentrato sulla figura di Francesco Sci-pione Dondi Dell’Orologio; egli nasce aPiove di Sacco il 19 gennaio 1756 da unaricca e nobile famiglia. Nel 1796 vienenominato vicario capitolare della diocesi diPadova. Nel 1807 viene nominato vescovodi Padova e subito. Il 9 dicembre 1812 è invisita pastorale ad Asiago ed in quell’occa-sione si rende conto che la maggior partedella gente dell’altipiano non parla e capi-

sce la lingua italiana. Muore a Padova il 6ottobre 1819. Nel suo intervento don Gios,docente alla Facoltà Teologica del Trivene-to e conservatore della biblioteca del Semi-nario di Padova, ha ripercorso i momentichiave della sua figura e lo ha definito come“uomo controverso e controcorrente, vescovoattento a cogliere quanto di progressivo e diinnovativo c’era in materia di riforme socia-li e religiose, convinto che moderne ed illu-minate innovazioni potevano convivere conla fede”.

Dopo quasi tre intense ore di lavori è toc-cato al presidente del R.C. di Asiago, Giam-paolo Baù, fare le sue (rapidissime) conclu-sioni concludendo con il ringraziamento arelatori e presenti.

All’Hotel “Gaarten” di Gallio, concluso ilconvegno, la cena dell’amicizia, con ilGovernatore Maraschin, i PDG Mattarolo eCristanelli, oltre 130 commensali, in rap-presentanza di ben nove Rotary Club (Asia-go 7 Comuni, Abano Montegrotto, Bassanodel Grappa, Bassano Castelli, Camposam-piero, Castelvetro (MO), Valle dell’Agno,Vicenza e Vicenza Berici).

Prima della conclusione una lotteriache ha messo in palio alcune opere realiz-zate dal l’Associazione “Arte e Fantasia” diMestre; il ricavato, così come quello dellaalla 2a Mostra di arte tessile realizzata incollaborazione col R.C. di Asiago ed appenaconclusa, è andato a favore dei service delR.C. di Asiago.

I relatori da sinistra a destra: Baù, Bonato, Caccia-villani, Cortese, Cucchini, Fontana, Gios, Rosset.

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Una nutrita partecipazione dei soci delClub, guidata dal presidente, Taher Djafa-rizad, è stata accolta nella sala convegnidel CRO di Aviano alle 9,30 di Mercoledì13 Luglio. Lì hanno avuto luogo il conve-gno e la cerimonia dedicati alla stipuladella convenzione tra il CRO (Centro Rife-rimento Oncologico) e il CNO (CentroNouakchott di Oncologia) finalizzata alloscreening e alla terapia di tumori cervico-

vaginali in Mauritania, progetto nato periniziativa di Vincenzo Canzonieri e diValentino Bertoli in nome del nostro Club,i quali hanno coinvolto, per le rispettiveparti di competenza, il CRO di Aviano,l’Assessorato regionale alla Sanità, ilDistretto Rotary 2060, i Club della provin-cia di Pordenone, l’Ass n.° 5

Dopo gli scambi di saluti fra Taher e ildirettore generale del CRO, dott. Cappel-

Da Aviano alla Mauritaniaper salvarele donne dal cancro

RC Maniago-Spilimbergo

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letti e il direttore scientifico, dott. De Pao -li, e, poi, la delegazione Mauritana (rap -presentata da Sidi Boubakàr, segretariogenerale del locale Ministero della Sanità,da Yerim Fassà, sindaco di Rosso; daMaoustapha Mohamedoù, direttore delCNO di Nouakchott; da Sail Doudoù, pre-sidente del Rotary della stessa città; daOuld Ely, rappresentante amministrativodi Wail; da Cissé Mohamedoù, ingegneredelle acque, responsabile dei progetti diconduzione dell’acqua a Rosso), il direttoregenerale del CRO ha aperto i lavori por-tando i saluti dell’assessore regionaleKosic – impossibilitato a presenziare per-sonalmente che si è dichiarato fortementeinteressato al progetto e demandando alvicepresidente del Consiglio Regionale,Ma urizio Salvador, la rappresentanza del -la partecipazione piena all’iniziativa daparte della giunta regionale.

Dinanzi allo sfondo del manifesto in cuicampeggiava la dicitura Cooperation withCNO Nouakchot. Screening Centre ofRosso and Islamic Republic of Maurita-nia, Cappelletti ha elogiato lo spirito uma-nitario del Rotary e, con esso, la professio-nale dedizione di Vincenzo Canzonieri chehanno reso possibile l’attuazione del pro-getto di cui, oggi, si celebra la convenzioneche vedrà, come momenti altamente sim-bolici del concetto di cooperazione sanita-ria, l’apposizione delle firme, in calce altesto della convenzione stessa, e la conse-gna al direttore del CNO delle chiavi dellaboratorio scientifico che sorge, da questainiziativa, in terra mauritana.

In seguito, hanno portato il saluto, pro-prio e quello del Club, Canzonieri e Berto-li (che si accingeva a svolgere, altresì, ilruolo di interprete simultaneo); a nomedella Giunta regionale, e a titolo suo per-sonale in quanto rotariano del nostroClub, Maurizio Salvador e, subito dopo, icitati rappresentanti della delegazione

Mauritana, di cui, tanto apprezzato da faralzare in piedi il pubblico plaudente, il sin-daco di Rosso, Mr Fassà, che ha sollevatole braccia, a mo’ di campioni sportivi, diVincenzo e di Valentino testimoniando,così, la sua stima per queste persone e ilriconoscimento che essi meritano.

Successivamente, il dott. Giulio Anto-nini, in rappresentanza dell’ASS n° 5, haillustrato le diverse iniziative di coopera-zione internazionale in materia di sanitàche la nostra Regione ha in essere nel2010 e 2011, in cui va annoverata quellache oggi si compie.

Il dott. Sopracordevole ha delineato lefasi del progetto – effettuate e program-mate – sottolineando quanto sia coronatada successo un’analoga iniziativa in Zam-bia di cui ha mostrato l’attestato ricevuto-ne.

La conclusione della mattinata è statasegnata dal momento della firma dellaconvenzione, da parte del dott. Cappellet-ti e del dott. Mohamendoù, e della conse-gna delle chiavi del laboratorio.

In serata, l’iniziativa conviviale delnostro Club si è svolta nel giardino delristorante “Da Gelindo”, in una gradevoledisposizione dei tavoli all’aperto.

Il tavolo della presidenza, oltre a Tahere alla sua signora, Paola, ha ospitato ladelegazione Mauritana, composta dallestesse persone prima menzionate, cui si èaggiunta la sig.ra Diop, accanto al maritoFassà, sindaco di Rosso.

Serata conviviale distesa e amichevole,trascorsa all’insegna dell’internazionalitàche contraddistingue, da una parte, lo spi-rito precipuo del Rotary e, dall’altra, inparticolare, l’atmosfera serenamente ami-chevole del nostro Club.

Al termine, Taher ha consegnato agliospiti i guidoncini del Club, ricevendoquelli africani, e diversi omaggi librari, inricordo dell’importante giornata.

quarantuno

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Un concerto di occasioni imperdibili.

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Cinemastory

RC PadovaNord

Movie Trio è una formazione nuovanella scena italiana: Fabiano Maniero, primatromba stabile dell’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, Alessandro Modenese, chitarrista e compositore,Erika De Lorenzi, voce solista specializzata nell'educazione musicale. Il loro repertorio si rifà allamusica soul-jazz o leggeracon interessanti ed ineditiarrangiamenti di brani dei grandi compositori per il cinema.

Movie Trio in ConcertoChaplin, Rota, Williams, Piovani, Morricone.Un viaggio musicale attraverso le più belle colonne sonore dalle origini del cinema ad oggi

GIOVEDÌ 13 OTTOBRE 2011, ORE 20.45MULTISALA MPX, Via Bonporti 22 - PADOVA

L’iniziativa è organizzata dal Rotary Club Padova Nordper sostenere il progetto “Padova Ospitale per crescereinsieme. Percorsi di aiuto a giovani in situazioni di disa-gio familiare, sociale ed economico”, attivo nella realtàpadovana dal 2010 grazie ad un gruppo di volontari chesi prendono cura di giovani di tutte le età, accompagnan-doli nei loro percorsi formativi e sostenendoli sia dalpunto di vista umano che materiale, pagando loro glistudi. L’attenzione alla formazione scolastica e l'aiutoalle nuove generazioni costituisce uno dei punti principa-li del programma del Rotary International e del RotaryClub Padova Nord.

I biglietti, (15 euro a persona), sono disponibili presso:Musica e Musica Via Altinate 20 – tel. 049 8761545; Coin Ticketstore3° piano Via Altinate 16/8 - tel. 049 8364084.

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Con la musica insieme per sostenere la ricercaGiovedì 28 luglio nel Duomo di LignanoSabbiadoro, gremito di pubblico, si è tenu-to il Concerto della FVG MitteleuropaOrchestra, diretta dal maestro AlfonsoSca rano, con la partecipazione del sopranoAnnamaria Dell’Oste, del baritono ligna-nese Giorgio Caoduro e del chitarristalignanese Adriano Del Sal.

In programma musiche di Joaquin Ro -drigo, con il famoso Concierto de Ara njuez,e alcune delle più celebri arie d’opera diRossini, Bizet e Donizetti.

L’iniziativa è stata resa possibile graziealla Fondazione Bon e alla FVG Mitteleu-ropa Orchestra, alla Regione FVG, allacollaborazione della Città di Lignano Sab-biadoro e di Gorizia e dei due RotaryClubs di Lignano Sabbiadoro e di Gorizia.

Presentatore d’eccezione Bruno Pizzulcoadiuvato per la parte artistica da Betti-na Carniato.

Al termine del concerto, l’Assessore re -gionale alla Cultura Elio De Anna, ha con-ferito un premio ad alcuni illustri friulaniprotagonisti della musica e dello sport.

Le offerte raccolte sono state devolute afavore del “Gocne” del CRO di Aviano.

RC Lignano Sabbiadoro-Tagliamento e RC Gorizia

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