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1 Gentili Socie, Cari Soci, oggi noi, qui, in questa Assemblea, siamo chiamati a scrivere una nuova pagina del libro della nostra storia, noi che veniamo da lontano… La Cassa Rurale – dopo il corpo dei nostri Pompieri volontari che ho avuto il piacere di ringraziare poco fa – è l’istituzione trentina più antica, che ha superato e si è lasciata alle spalle Imperi, Regni, Regimi e che oggi si trova di fronte a nuove sfide, a nuove scelte ma che – memore del proprio passato - non ha paura di affrontare e che è sicura di superare. Abbiamo davanti a noi uno scenario nazionale del credito cooperativo che vede la proposta di un gruppo unico condotto da ICCREA, a fronte del quale noi auspichiamo invece una via alternativa, una via indicata da CASSA CENTRALE BANCA di Trento, che è sicuramente un’opzione forte ed impegnativa, ma alla quale noi – con tutte le altre Casse Rurali Trentine - abbiamo aderito con convinzione, nella consapevolezza che questo lo dobbiamo quantomeno a fronte del coraggio, della responsabilità e mi sento di dire anche dei sacrifici di quelli ci hanno preceduto; di quelli che hanno costruito, anno dopo anno, il nostro patrimonio, che non è soltanto un patrimonio tangibile fatto di beni materiali ma anche (e soprattutto) patrimonio di valori ideali, patrimonio che noi oggi ci troviamo a gestire e lo vogliamo fare al meglio per il bene comune. Abbiamo davanti a noi uno scenario locale che però, a ben vedere, si innesta in un solco di continuità con la nostra storia, che è storia di unità di uomini, di intenti e di idee. Abbiamo per primi noi, Cassa Rurale Valsugana e Tesino, gettato lo sguardo in avanti muovendoci con tempestività e lungimiranza, per essere noi attori e non schiavi degli eventi, per essere noi i protagonisti del nostro futuro. In questi quattro anni di vita la Cassa Rurale Valsugana e Tesino ha dimostrato con i fatti, ossia con i risultati conseguiti, che davvero l’unione fa NOTIZIARIO nr. 2 dicembre 2016 Valsugana e Tesino LA PAROLA AL PRESIDENTE Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% NE/TN - Taxe Percue • Editore: Cassa Rurale Valsugana e Tesino – Registrazione al Tribunale di Trento n. 1163 del 20/3/03.– Direttore responsabile Walter Liber Redazione: Servizio Stampa e Comunicazione Federazione Trentina della Cooperazione – Testi: Paolo Stefano Gonzo – Realizzazione e stampa: Grafiche Futura, Trento – Periodicità: semestrale Proponiamo alla riflessione e alla lettura di tutti i soci l’intervento di apertura del Presidente avv. Paolo Zanetti alla Assemblea Straordinaria dello scorso 13 novembre, dove è stata votata ed approvata la fusione tra la Cassa Rurale Valsugana e Tesino, la Cassa Rurale di Olle, Samone e Scurelle e la Cassa Rurale di Roncegno.

NOTIZIARIO - cr-valsuganaetesino.net · “Possiamo scegliere quello che vogliamo seminare, ma siamo obbligati a mietere quello che abbiamo piantato”. In esito all’assemblea,

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Gentili Socie, Cari Soci,oggi noi, qui, in questa Assemblea, siamo

chiamati a scrivere una nuova pagina del librodella nostra storia, noi che veniamo da lontano… La Cassa Rurale – dopo il corpo dei nostri

Pompieri volontari che ho avuto il piacere diringraziare poco fa – è l’istituzione trentina piùantica, che ha superato e si è lasciata alle spalleImperi, Regni, Regimi e che oggi si trova di frontea nuove sfide, a nuove scelte ma che – memoredel proprio passato - non ha paura di affrontare eche è sicura di superare.

Abbiamo davanti a noi uno scenario nazionaledel credito cooperativo che vede la proposta diun gruppo unico condotto da ICCREA, a frontedel quale noi auspichiamo invece una via alternativa,una via indicata da CASSA CENTRALE BANCA diTrento, che è sicuramente un’opzione forte edimpegnativa, ma alla quale noi – con tutte le altre

Casse Rurali Trentine -abbiamo aderito conconvinzione, nellaconsapevolezza che questolo dobbiamo quantomenoa fronte del coraggio,della responsabilità e misento di dire anche deisacrifici di quelli ci hannopreceduto; di quelli che hanno costruito, annodopo anno, il nostro patrimonio, che non èsoltanto un patrimonio tangibile fatto di benimateriali ma anche (e soprattutto) patrimonio divalori ideali, patrimonio che noi oggi ci troviamoa gestire e lo vogliamo fare al meglio per il benecomune.

Abbiamo davanti a noi uno scenario locale cheperò, a ben vedere, si innesta in un solco dicontinuità con la nostra storia, che è storia diunità di uomini, di intenti e di idee.

Abbiamo per primi noi, Cassa Rurale Valsuganae Tesino, gettato lo sguardo in avanti muovendocicon tempestività e lungimiranza, per essere noiattori e non schiavi degli eventi, per essere noi iprotagonisti del nostro futuro.

In questi quattro anni di vita la Cassa RuraleValsugana e Tesino ha dimostrato con i fatti, ossiacon i risultati conseguiti, che davvero l’unione fa

NOTIZIARIOnr. 2dicembre 2016

Valsugana e Tesino

LA PAROLA AL PRESIDENTE

Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% NE/TN - Taxe Percue • Editore: Cassa Rurale Valsugana e Tesino – Registrazione al Tribunale di Trento n. 1163 del 20/3/03.– Direttore responsabile Walter Liber Redazione: Servizio Stampa e Comunicazione Federazione Trentina della Cooperazione – Testi: Paolo Stefano Gonzo – Realizzazione e stampa: Grafiche Futura, Trento – Periodicità: semestrale

Proponiamo alla riflessione e alla lettura di tutti i soci l’intervento di aperturadel Presidente avv. Paolo Zanetti alla Assemblea Straordinaria dello scorso 13 novembre,

dove è stata votata ed approvata la fusione tra la Cassa Rurale Valsugana e Tesino,la Cassa Rurale di Olle, Samone e Scurelle e la Cassa Rurale di Roncegno.

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la forza e che non dobbiamo avere pauranell’affrontare le sfide che la crisi e l’attualecongiuntura economica ci presentano davantigiorno dopo giorno.

Abbiamo imparato in questi anni passati insiemeche alle avversità si deve rispondere con unità diintenti e di propositi. Così è stato nel passato,così deve essere nel presente, poiché sonofermamente convinto che: “La cooperazione sibasa sulla profonda convinzione che nessunoriesca ad arrivare alla meta, se non ci arrivanotutti” (Virginia Burden).

La nostra prossima meta è l’aggregazione conle due Casse Rurali a noi vicine, ossia CROSS eCassa Rurale di Roncegno, che hanno già tenutole rispettive assemblee straordinarie, approvandoa larghissima maggioranza il progetto di fusione.

Abbiamo voluto così sintetizzare la nostra visione:"La Cassa Rurale derivante dal progetto di fusionepotrà perseguire la propria mission, ispirata allamutualità ed all’attenzione alle comunità locali,nel rispetto di criteri di efficienza economica esolidità patrimoniale, ponendo le basi per unosviluppo aziendale organico e sostenibile, egarantendo anche per il futuro un sostegnoconcreto e continuativo al territorio di riferimento".

Nel corso dell'ultima assemblea ordinaria avevocitato un inciso di Martin Luther King sulleresponsabilità che gravano su ognuno di noi:“Può darsi che non siate responsabili della situazionein cui vi trovate, ma lo diventerete se non fatenulla per cambiare”.

Monito al quale vorrei oggi aggiungere lasaggezza di un proverbio cinese che così recita:“Possiamo scegliere quello che vogliamo seminare,ma siamo obbligati a mietere quello che abbiamopiantato”.

In esito all’assemblea, desidero ringraziare dicuore, anche a nome di tutti gli amministratori,quanti hanno contribuito, con la loro direttapartecipazione - ovvero conferendo delega adaltro socio - al pieno successo dell’assembleastraordinaria.

Termino augurando a Voi, alle vostre famiglieed ai vostri cari, un Natale di pace e serenità edun felice e prospero Anno Nuovo.

il PresidentePaolo Zanetti

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NOTIZIARIO Valsugana e Tesino nr. 2 dicembre 2016

LA PAROLA AL DIRETTOREGentili Socie, Cari Soci,credo che la numerosa partecipazione all’Assemblea

Straordinaria dello scorso 13 novembre rappresentiun presupposto fondamentale per la costruzione diun nuovo cammino verso la nuova Cassa RuraleValsugana e Tesino, che ufficialmente vedrà laluce a decorrere dal prossimo 1° gennaio: i Soci, conla presenza e l’espressione del voto, hanno ancorauna volta dato dimostrazione di senso di responsabilitàe, nello stesso tempo, attenzione al futuro dellaCassa Rurale. Come sempre, in questo spazio a mia disposizione,

cercherò di aggiornarvi brevemente sulla situazionepatrimoniale ed economica della banca, mettendo inluce gli aspetti positivi ma non tralasciando le criticitàche, come fisiologico, ci troviamo ad affrontarequotidianamente. Andiamo quindi a vedere alcuninumeri riguardanti il 2016 (la situazione è aggiornataal mese di ottobre). L’andamento delle masse intermediate rileva

un’importante crescita della raccolta complessiva,che ad ottobre 2016 si attesta a quasi 597 milioni dieuro, in aumento di 8,3 milioni rispetto a fine 2015;all’interno di questa voce prosegue la migrazione diparte dei risparmi della Clientela dalle forme dirisparmio tradizionale (conti correnti, obbligazioni) alrisparmio gestito, alla ricerca di un livello adeguatodi diversificazione degli investimenti e di un giustorapporto rischio-rendimento. In questo senso mipreme ricordare come in questi mesi il nostro settorefinanza abbia lavorato a stretto contatto con ilpersonale delle filiali per offrire la nostra capacità diconsulenza professionale e di condivisione delleaspettative e del relativo rischio, specialmente nelcampo della previdenza integrativa.Dal lato degli impieghi (che rappresentano il modo

in cui la Cassa Rurale utilizza il denaro depositato daSoci e clienti) si registra un incremento dei prestitidi quasi 900 mila euro (per un valore complessivo diquasi 345 milioni), che sembra confermare i piccolisegnali di ripresa che caratterizzano la nostra zona dioperatività. E’ noto, infatti, che storicamente ladinamica della domanda di prestiti da parte di famigliee imprese rappresenta una delle variabili fondamentaliper la crescita economica, essendo strettamentecorrelata al livello di fiducia degli operatori economici.

D’altra parte l’attuale scenariodi tassi interesse “zero”è sicuramente appetibile perle famiglie che hanno lapossibilità di investire sullacasa o in beni mobili durevoli(ma anche, ad esempio,nella formazione dei proprifigli). Stesso discorso valeper le imprese che intendono investire in impiantiproduttivi e incidere sui livelli di efficienza gestionale.Proprio per questo, la nuova Cassa Rurale rior-ganizzerà il proprio settore crediti, con l’obiettivodi fornire un sostegno professionale e concreto altessuto imprenditoriale del territorio: nuove figureaffiancheranno i tradizionali consulenti imprese, conil compito di instaurare un dialogo costante con lerealtà imprenditoriali e costruire una relazione chevada oltre il mero rapporto bancario, con potenzialibenefici per entrambe le parti (per l’azienda, chepotrà contare su referenti dedicati, e per la Cassa,che in questo modo potrà seguire più da vicino losviluppo delle imprese clienti). Certo non possiamo trascurare il fatto che il quadro

internazionale resta foriero di incertezze: i rischi legatialla crescita mondiale rimangono elevati, le prospettivedi una crescita ancora modesta in Europa e l’incertezzasugli sviluppi politici dei principali Paesi avanzatipotrebbero alimentare forti variazioni dei prezzi delleattività finanziarie nei prossimi mesi. In questo contestosi innesca uno scenario di tassi di interesse “zero”che, inevitabilmente, incide in maniera pesante suibilanci di un’azienda bancaria tradizionale come lanostra, che ha nella raccolta del risparmio dallafamiglie e la concessione di prestiti al territorio diriferimento la propria ragione d’essere.Fortunatamente, dopo diversi mesi di calo degli

interessi sui prestiti, assistiamo ad una tendenza allastabilità che ci consente di poter affermare di averquasi raggiunto i livelli più bassi di tasso. Alla tenuta prospettica del margine di inte-

resse si affianca un progressivo miglioramentodella qualità del credito; anche la Banca d’Italiaha confermato che il tasso di deterioramento deiprestiti è sceso ai livelli più bassi dal 2008 e dovrebbecontinuare a contrarsi il prossimo anno, con il

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proseguimento della crescita economica. Se la tenuta del margine di interesse e il

mantenimento di idonei standard di qualità del creditocostituiscono, per una banca del territorio come lanostra, i presupposti per la sostenibilità economicadel nostro operato nel medio periodo, allo stessomodo continueremo nell’opera di massima razio-nalizzazione dei costi operativi e di ricerca deimargini di efficientamento ancora esistenti. Percontinuare ad operare con successo sul mercato,infatti, dovremo fare della nostra presenza capillaresul territorio (che comporta, inevitabilmente, costi)un elemento in grado di sostenere in modo significativoil livello di ricavi, grazie all’offerta di servizi all’altezzae ad elevato valore aggiunto per Soci e clienti. E’ sulla base di queste considerazioni che è stato

costruito il piano industriale 2017-2019 dellanuova Cassa Rurale Valsugana e Tesino, presentatonegli aspetti fondamentali in occasione degli incontripreassembleari e dell’Assemblea (che riportiamobrevemente a beneficio dei Soci che non hannopotuto partecipare agli incontri).Un piano industriale che ruota attorno alla duplice

esigenza di ricercare una più ampia diversificazionedelle fonti di ricavo, con una maggiore incidenzadel margine commissionale da servizi, e contenerei costi su livelli sostenibili nel medio termine. Ciòsignificherà aggiornare il modello di businesstradizionale, senza però perdere di vista la finalitàultima del nostro operato: il sostegno alle famigliee alle imprese locali.Il tutto partendo da valori di solidità patrimoniale

assolutamente di prim’ordine: un Patrimonio dioltre 80 milioni di €uro che correlato ai rischiesprime un valore di Cet1 superiore al 17%(media del sistema bancario italiano a fine 2015,ultimo dato ufficiale a disposizione: 11,8%). Dal lato della raccolta il piano industriale prevede

per il 2017 una raccolta diretta in lieve calo, cheriprenderà a crescere nel biennio successivo. Latendenza di mercato premierà ancora la raccoltaindiretta, specialmente nel comparto del gestito, conun importante aumento, che come detto consentiràun positivo incremento dei margini commissionali eallo stesso tempo garantirà agli investitori portafogliequilibrati e diversificazione del rischio. Riguardo i prestiti, per il 2017 abbiamo stimato

una crescita prudente, mentre negli anni successivi sidovrebbe registrare un incremento più significativo,grazie alla spinta propulsiva dell’auspicata ripresaeconomica ed anche agli interventi straordinari daparte della politica monetaria. A livello di risultato economico, che in ultima analisi

rappresenta il risultato delle scelte strategiche e digestione via via adottate, il triennio 2017-2019dovrebbe progressivamente evidenziare deisignificativi miglioramenti; ed è questo l’aspettoche mi preme analizzare in chiusura di questo miobreve intervento.

E’ indubbio, infatti, che qualsiasi azienda, percontinuare ad operare sul mercato, debbainevitabilmente esprimere una redditività positiva,anche qualora, come nel nostro caso, non esistano

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azionisti da remunerare.La sostenibilità economica dell’attività, in un’azienda

bancaria come la nostra, è l’unica fonte dialimentazione del patrimonio, che come sapeterappresenta la prima e più forte garanzia per i Soci ei clienti che quotidianamente si rivolgono alla Cassa.

A fine 2016 è previsto ancora, considerando le trebanche aggregate, un risultato economico negativo(derivante in particolare da accantonamenti connessicon eventuali esuberi di Personale e, in misura piùcontenuta rispetto al 2015, da rettifiche di valore suicrediti), che dal 2017 in avanti invece dovrebbetornare positivo,Le nostre aspettative evidenziano una redditività

ordinaria di circa 6 milioni per anno che ci consentiràdi sostenere adeguatamente il costo del rischio dicredito e le imposte. Affinché queste previsioni si realizzino, però, sarà

fondamentale perseguire nella pratica le strategiedeliberate in fase di predisposizione del pianoindustriale: margini di interesse stabili, com-missioni nette in crescita grazie al risparmiogestito e alla bancassicurazione, persegui-mento della riduzione dei costi (per la parteulteriormente comprimibile), gestione attivadel credito problematico.

Con i “conti in ordine”, tra l’altro, saremo in gradodi intercettare rapidamente e concretamente l’auspicataripresa dei tassi di interesse (indotta dal progressivoaumento dell’inflazione) e l’ulteriore miglioramentodella qualità del credito: se ci muoviamo per tempo emettiamo in campo politiche di gestione lungimiranti,inoltre, ci faremo trovare pronti all’appunta-mento con il nuovo gruppo bancario coope-rativo, che, a mio avviso correttamente, legherà illivello di autonomia concessa ad ogni singola CassaRurale, ai livelli di virtuosità che la stessa sa esprimere,anche in termini di patrimonio, di rischiosità e dicapacità gestionale e organizzativa.

Sono certo che stiamo costruendo qualcosa diimportante per le nostre comunità, mettendo afattore comune esperienze e capacità che ognunadelle Casse coinvolte nel processo di aggregazioneha sviluppato nel corso degli anni; sta a noi, ora,ripagare tutti i Soci che hanno appoggiato il progettocon il lavoro quotidiano e con l’offerta di prodotti eservizi di qualità.

A nome mio e di tutti i nostri collaboratori, Viporgo i più sentiti auguri di buone feste e di buonanno.

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PROGETTO “NUOVA CASSA RURALE VALSUGANAE TESINO” L’ASSEMBLEA STRAORDINARIA Erano 868, di cui 304 deleghe, i Soci che do-

menica 13 novembre di buon mattino hannopartecipato all’Assemblea Generale Straordinariadella Cassa Rurale Valsugana e Tesino presso lapalestra delle Scuole Don Milani di Telve.Questa è stata la prima buona notizia della

giornata: infatti l’Assemblea Straordinaria per es-sere valida ha bisogno della presenza – fisica oper delega – di almeno 1/10 dei Soci nel nostrocaso 528 presenze, raggiunte e superate.L’ordine del giorno constava di pochi punti, 3

per la parte straordinaria, e uno solo per quellaordinaria.Diamo ora conto dello svolgimento dei lavori

assembleari, delle decisioni votate dai soci e delloro risultato e degli interventi che hanno arric-chito il dibattito. All’orario previsto ovvero le 10.00, dopo aver

dichiarati aperti i lavori ed aver richiamato lenorme procedurali, tra cui la nomina del Segre-tario di Assemblea, proposto nella persona delNotaio Donato Narciso, il Presidente Zanetti hainiziato a trattare l’ordine del giorno che ripor-tiamo di seguito:

ORDINE DEL GIORNOPARTE STRAORDINARIA

1. Approvazione ai sensi dell’art. 2502 del Co-dice Civile del Progetto di fusione per incor-porazione nella Cassa Rurale Valsugana eTesino – Banca di Credito Cooperativo So-cietà Cooperativa della Cassa Rurale Olle-Samone-Scurelle – Banca di CreditoCooperativo Società Cooperativa e dellaCassa Rurale di Roncegno – Banca di Cre-dito Cooperativo Società Cooperativa conle relative modificazioni dello Statuto Sociale.

2. Delega al Presidente dell’Assemblea per ap-portare modifiche di carattere formale even-tualmente richieste dalle competenti Autoritàin sede di iscrizione della delibera nel Registrodelle Imprese.

3. Riduzione definitiva delle riserve di rivalutazione

monetaria di cui alle leggi n° 576/75 e n° 72/83e della riserva L. n. 218/90, utilizzate a coperturadi perdite negli esercizi precedenti.

PARTE ORDINARIA1. Modifica del Regolamento Assembleare ed

Elettorale.

IL PROGETTO DI FUSIONESTRATEGIE ED IDEEIl Presidente ha iniziato l’illustrazione del pro-

getto di fusione ricordando che esso aveva giàottenuto il parere favorevole sia della Bancad’Italia che della Provincia Autonoma di Trento.Ma non solo: nelle due giornate precedenti le

altre due Casse Rurali avevano già svolto le loroassemblee straordinarie e avevano approvato ilprogetto di fusione a larga maggioranza.

Riportiamo di seguito il risultato delle votazioniche si sono tenute a Roncegno e a Borgo:

Assemblea di Borgo: presenti 551 (di cui 127deleghe) - voti astenuti 3 - voti contrari 23.

Assemblea di Roncegno: presenti 165 (di cui30 deleghe) - voti astenuti 8 - voti contrari 30.

Intervento del socio Silvio Stefani

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“Un ottimo risultato dovuto all’impegno concui le tre Casse Rurali hanno organizzato e ge-stito in pratica per tutto il 2016 gli incontri dizona, coinvolgendo ed informando puntual-mente i soci sullo stato di avanzamento del pro-getto” ha dichiarato il presidente Zanetti, “oggipossiamo presentare la conclusione di questonon lunghissimo ma in molti momenti freneticolavoro”.

Il presidente ha ricapitolato questo percorsoraccontando la genesi della situazione che haimprontato motivazioni e presupposti della fu-sione che trovano linfa in due fattori fondamen-tali: la crisi che da anni affligge l’Europa e ilnuovo quadro normativo e regolamentare euro-

peo in tema di banche e di credito.Il dibattito su questi temi ha coinvolto negli ul-

timi anni sia il sistema delle Casse Rurali nel suocomplesso che, in tempi più recenti, a partiredall’autunno 2015, anche i presidenti e i consiglidi amministrazione delle tre casse rurali coin-volte nel progetto di fusione.

Gli obiettivi sono presto detti: • Efficienza organizzativa• Qualità del servizio• Solidità patrimoniale• Sostegno ai Soci e al territorio

per creare un’azienda cooperativa sana se-condo criteri di bilancio ma non dimenticandoquella che è la nostra missione storica in campodi cooperazione solidale.

Nel corso del 2016 diverse casse rurali trentinehanno dato l’avvio e in alcuni casi completato,diversi processi di fusione: ricordiamo quelli chehanno portato alla Cassa Rurale Alta Valsugana(fusione di Pergine, Caldonazzo, Levico Terme ePinetana), la nuova Cassa Rurale Alto Garda (fu-sione di Alto Garda con Mori), e la nuova CassaRurale di Trento (fusione di Trento con Aldeno).Assieme alla nostra Cassa Rurale, il 1 gennaio

2017 partirà anche la nuova Cassa Rurale dellaVal di Sole ma altre ancora stanno proprio in

Intervento del socio Patrick Paterno

Nell’incontro avvenuto alcune settimane fa a Verona, con oltre 170 BCC/CR euna quindicina di Banche popolari e SpA a Verona, è stato ufficializzato ilprogetto e il piano industriale del nuovo Gruppo Bancario Cooperativo –Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo Italiano. All’appuntamento, at-teso da mesi, hanno partecipato oltre 750 rappresentanti del Credito Coope-rativo e aziende del Gruppo. Pieno appoggio del socio tedesco DZ Bank (che detiene il 25% di CCB) “È un percorsoimpegnativo – ha dichiarato Lars Hille (componente del Board of Directors) – ma noi siamo al vostro fianco”.

Il Direttore Generale di Ccb Mario Sartori ha illustrato i punti salienti del progetto in armonia con le disposizionidegli organi di controllo e vigilanza.“Coniugare i valori fondanti del Credito Cooperativo con le prerogative di direzione e coordinamento della Capogrupporappresenta la nostra sfida” ha esordito Mario Sartori, Direttore Generale di CCB. “Ci poniamo l’obiettivo di creare unGruppo bancario cooperativo basato su un modello di sviluppo originale in grado di coniugare il valore e l’autonomiadi un sistema di banche locali, espressione dei diversi territori, con il coordinamento e l’attività di indirizzo tipiche diuna capogruppo bancaria”.

CAPOGRUPPO CASSA CENTRALE BANCA

questi giorni completando gli accordi quadro perulteriori protocolli di intesa.A inizio 2017, le Casse Rurali operanti saranno

32. Solo pochi anni fa erano poco meno deldoppio.Ma non bastano i processi aggregativi per ga-

rantire stabilità e continuità al sistema: la riformadelle Banche di Credito Cooperativo darà unaimpronta forte e decisiva a tutte le Casse Ruralie Bcc con rilevanti e importanti novità che tro-vano il loro cardine nel decreto legge 14 febbraio2016 n. 18.La principale è la costituzione di un Gruppo

Bancario Cooperativo, cioè una capogruppoconfigurata come società per azioni al vertice ditutte le Casse che vi aderiranno.

Questa capogruppo garantirà la stabilità pa-trimoniale delle aderenti oltre che a fornire in-dirizzi di governo in molti casi vincolanti.In questi mesi tutti noi abbiamo letto sulla

stampa locale e non solo della polarizzazione alivello nazionale di due capigruppo ben distinte,una con al vertice l’Iccrea a Roma, l’altra capita-nata dalla Cassa Centrale Banca di Trento.La nostra Cassa Rurale aderirà al gruppo pro-

mosso dalla nostra Cassa Centrale a cui hannoaderito finora ben 90 Bcc italiane: questa nuovarealtà fin da subito potrà esprimere una soliditàpatrimoniale del 15,7% superiore a quellamedia delle migliori banche a livello nazionale.

Intervento del socio Ezio Tessaro

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L'ALBERO DI NATALE 2016DI PIAZZA SAN PIETRO L'albero di Natale che è stato donato al Vaticano e

già svetta in Piazza San Pietro per tutte le festivitànatalizie viene dalla Valsugana e precisamente daiboschi certificati PEFC dalla Val Campelle nel comunedi Scurelle, nella Provincia autonoma di Trento, aipiedi della catena montuosa del Lagorai. Si tratta diun abete rosso alto 25 metri, certificato per lagestione sostenibile della foresta d’origine: la piantaha circa 85 anni di vita, ha un diametro iniziale allabase della chioma di 8 metri e un diametro deltronco di 70 cm, pesa 85 quintali e nello stessogiorno in cui è stata abbattuta, domenica 13 novembre,una scolaresca della Valsugana ha piantato 49 alberi(larici e abeti rossi). Un atto simbolico, per sensibilizzareanche le giovani generazioni alla gestione attiva esostenibile in una zona dove lo scorso autunno sonostati abbattuti alcuni alberi colpiti da un parassita.Con l'aiuto dei Vigili del Fuoco volontari della zona edella Protezione Civile di Trento, l'albero è statotrasportato a valle da un elicottero dell’EsercitoItaliano - Reggimento Aves «Antares» di Viterbo epoi adagiato sul Tir che lo ha trasportato su gommanella capitale dove è arrivato giovedì 23 novembre. All’impresa hanno contribuito anche le Casse Rurali

della zona, che hanno contribuito con un sostengoeconomico alla iniziativa."Ci eravamo già resi disponibili per donare l'Albero

alla Santa Sede già nel 2007" – ha dichiarato ilsindaco di Scurelle Fulvio Ropelato - "Quandoquest'anno ci è stata concessa questa opportunitàne siamo stati onorati."La tradizione dell’offrire l’abetenatalizio è iniziata nel 1982 con Papa Giovanni PaoloII che, per la prima volta, ebbe in dono da uncontadino che lo trasportò fino a Roma sul suocamion un abete proveniente dalle foreste dellaPolonia. Negli ultimi anni quasi tutti gli abeti sonovenuti da foreste certificate PEFC italiane ed europee,cioè che forniscono garanzie per la loro gestionesostenibile e responsabile, dove ad esempio ad ognipianta abbattuta segue sempre una azione di ripristinodelle condizioni ambientali ottimali.Da Piazza San Pietro arriva quindi il miglior esempio

di quale sia la scelta ideale per l'albero di Natale, cioèvero e proveniente da boschi ben gestiti. Moltomeglio di quelli di cui non si conosce l’origine oaddirittura di plastica, che derivano dal petrolio e

hanno quindi costi ambientali e di smaltimento moltoelevati.“La scelta della Santa Sede – osserva Antonio

Brunori, segretario generale del PEFC Italia – è ungrande segnale, coerente con le scelte degli anniscorsi, ai fedeli di quale sia la strada migliore percelebrare le festività natalizie rispettando al tempostesso il nostro patrimonio naturale. Una posizionein linea con gli importanti messaggi contenutinell'enciclica Laudato si’ di Papa Francesco. L'acquistodell'albero natalizio infatti è un'azione apparentementepiccola ma che in realtà può trasformarsi in untassello importante per dare il nostro contributo nellariduzione delle emissioni di gas serra e per orientareil mercato in senso più ecologico”.

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Etika è l'offerta dedicata ai soci e ai clienti delleCasse Rurali Trentine e ai soci delle Famiglie Coope-rative aderenti al consorzio Sait che potranno rispar-miare sulle bollette di casa, tutelare l'ambiente eaiutare le persone con disabilità e le loro famiglie.Tutto questo firmando solo un contratto, anzi due:quello per la fornitura di energia elettrica e quelloper il gas; contratti che oltre a garantire sconti con-sistenti, permetteranno di usare esclusivamente fontirinnovabili e di alimentare un Fondo Solidale che fi-nanzierà progetti sul cosiddetto "Dopo di noi". L'offerta, costruita insieme a Dolomiti Energia, è

frutto di un intenso lavoro degli organismi di se-condo livello del mondo cooperativo coordinati dallaFederazione. Il percorso durato più di un anno è par-tito dalle esperienze di precedenti convenzioni delconsorzio Sait e della cooperativa sociale La Rete("La bolletta del cuore") che si sono incrociate conla volontà delle Casse Rurali Trentine di offrire op-portunità di risparmio su beni essenziali ai propri socie clienti, e con il lavoro di un gruppo di cooperativesociali del consorzio Consolida che da tempo ope-rano per trovare risposte innovative sul futuro abita-tivo e l'inclusione delle persone con disabilità."Mettere insieme linguaggi e culture organizzative

diverse influenzate da settori di operatività, proce-dure e norme di riferimento differenti non è stato

semplice – com-menta Mauro Fezzi,presidente della Fe-derazione –, ma ilcomune obiettivo hapermesso di arrivarealla meta: un pro-getto intercoopera-tivo che declina inun contesto profon-damente diverso rispetto al passato, i valori originaridella cooperazione. Etika infatti, permette di coniu-gare gli interessi individuali (risparmiare su beni es-senziali come luce e gas) con il bene comune (latutela del territorio) e la solidarietà. Se guardiamo ainumeri dei soci e dei clienti del credito cooperativotrentino e ai possessori di Carta In Cooperazionedelle cooperative di consumo si tratta potenzial-mente del più grande gruppo di acquisto eco-soli-dale; un gruppo che produrrà vantaggi sociali eambientali crescenti con l'aumentare del numero dinumero di aderenti".

L'ENERGIA CHE FA RISPARMIAREIn un momento economico in cui per molte fami-

glie riscaldare e illuminare casa se non è un vero eproprio problema è certamente una cosa cui si pre-sta molta attenzione, etika offre uno sconto a duecifre pari al 20 % su luce e gas il primo anno, chediventa del 10 % dal secondo se si sceglie la formulapiù ecologica della bolletta web (oppure dell'8% perla bolletta cartacea). Lo sconto è calcolato sul costodella componete della materia prima determinataperiodicamente dall'Autorità dell'energia per il mer-cato di maggior tutela. A questi numeri – già note-voli rispetto alle altre offerte presenti sul mercato –si aggiungono per i soci dei Casse Rurali Trentine edelle Famiglie Cooperative 10 giorni di fornitura dienergia elettrica e 50 metri cubi di gas gratis. Le con-dizioni economiche dell'offerta sono effettive, senzaulteriori oneri, ad esempio non ci sono costi di in-

PROGETTO ETIKA PER I SOCI DELLA CASSA RURALI:RISPARMIO IN BOLLETTA CON IL PIÙ GRANDE GRUPPODI ACQUISTO ECO SOLIDALE DI ENERGIA

I NUMERI

• 20% SCONTO il primoanno (10% dal secondo)

• 100% energia green

• 10 EURO l'anno perogni contratto alprogetto solidale

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gresso o recesso né cauzioni. Tenuto conto deglisconti e dei bonus soci, una famiglia con consumimedi (2700 kwh e 1400 mc di gas) allo stato attualedei prezzi arriva a risparmiare circa 90 euro il primoanno.

L'ENERGIA VICINA AI SOCIIn un settore in cui spesso è difficile orientarsi tra

le diverse proposte, il gruppo intercooperativo ha la-vorato per offrire la massima trasparenza ai proprisoci e clienti fin dal momento della sottoscrizione:chiarezza nella scontistica senza clausole nascostené oneri aggiuntivi. Un impegno che continua anchenelle fasi successive: chi aderisce ad etika sapràquanto ha risparmiato (il dato è evidenziato nel fo-glio numero 4 della bolletta) e sarà anche informatoperiodicamente sul "risparmio ecologico" e sui pro-getti realizzati grazie al Fondo Solidale. "Etika –spiega Renato Dalpalù, presidente del consorzio Sait– è perfettamente in linea con l'operazione rispar-mio che abbiamo avviato negli ultimi mesi. Ma nonci siamo fermati qui, prodotti come energia e gassono sicuramente beni essenziali, ma è anche veroche per le persone non è sempre facile capire qualisono le offerte realmente più vantaggiose né acce-dervi,ad esempio, per il tipo di informazioni richiesteper la sottoscrizione. Per questo il gruppo intercoo-perativo oltre a lavorare sulla chiarezza delle condi-zioni, ha operato anche una semplificazione delleprocedure". Si potrà aderire all'offerta etika on lineaccedendo alla pagina dedicata sul sito di DolomitiEnergia (www.dolomitienergia.it) cui si arriva diret-tamente anche attraverso il sito www.etikaenergia.itoppure, ancor più semplicemente, di personaquando si va a fare la spesa in uno dei punti venditadelle Famiglie Cooperative aderenti all'iniziativa. Unafacilitazione quest'ultima pensata non solo per chiha difficoltà nell'uso di internet, ma anche per chinon è avvezzo a reperire tutte le informazioni (sipensi al codice POD o al PdR) richieste per attivarela fornitura. In Famiglia Cooperativa il socio dovràdare pochissimi dati e dopo qualche giorno sarà con-tattato per firmare il contratto già precompilato.Questa semplificazione per i soci e clienti è frutto

di un investimento nello studio delle normative siadel settore energia sia della privacy, nella creazionedi un apposito software per l'elaborazione e la ge-stione dei dati in grado di dialogare con il sistema

informativo di Dolomiti Energia e nella formazionedegli operatori dei punti vendita.

L'ENERGIA ECOLOGICAAl risparmio individuale di tipo economico, si af-

fianca un risparmio ecologico collettivo che guardaanche alle generazioni future. Chi sceglierà etika, in-fatti, userà solo energia da fonti rinnovabili contri-buendo così a mantenere la bellezza e la salubritàdell'ambiente.L'energia 100% green di etika, in parte prodotta

dalla stessa Dolomiti Energia attraverso le propriecentrali idroelettriche situate sulle montagne tren-tine, sarà certificata dal Gestore del Sistema Elettrico,un ente terzo indipendente. "Abbiamo iniziato apartecipare al processo di costruzione di una con-venzione con Dolomiti Energia – afferma GiorgioFracalossi, presidente di Cassa Centrale Banca – conl'intento di offrire condizioni vantaggiose ai soci eclienti delle Casse Rurali Trentine. Risultato raggiuntocon un ulteriore e importante arricchimento dato dalvalore sociale ed ecologico dell'iniziativa. Su que-st'ultimo fronte in particolare, siamo da tempo im-pegnati nella promozione della tutela dell'ambiente,sia con attività culturali ed educative sia mettendo adisposizione di clienti e soci finanziamenti e serviziche sostengono le loro scelte ecologiche. Anche conetika ci muoviamo su entrambi i piani perché se daun lato promuoviamo comportamenti che riduconol'impatto ambientale, dall'altro rendiamo accessibilia tutti questa scelta azzerandone i costi. Il consumodi energia green certificata comporta, infatti, gene-ralmente una maggiorazione di prezzo (il 5%) chenel caso di etika non sarà applicato".

UN'ENERGIA SOLIDALE"Che ne sarà di mio figlio quando non avrò più le

forze per aiutarlo?" "Con chi andrò a vivere quandomamma e papà non potranno più aiutarmi?" Que-ste sono solo alcune delle domande che si fannoogni giorno centinaia di persone con disabilità e iloro genitori. Un tema così rilevante in Italia che ilParlamento ha appena approvato una legge sul co-siddetto "Dopo di noi". "Con etika – spiega MauroTommasini della cooperativa sociale La Rete – vo-gliamo rispondere a queste domande. E vogliamofarlo non "dopo", ma ora e coinvolgendo le personecon disabilità e le loro famiglie. Per riuscirci c'è biso-

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gno dell'aiuto di tutti, soprattutto in una fase in cuile risorse pubbliche sono in calo e le istituzioni nonsono in grado di finanziare tutti i nuovi servizi. Do-lomiti Energia, nell'ambito della propria responsabi-lità sociale d'impresa, darà al progetto solidale etikaper ogni contratto 10 euro l'anno (20 se si aderiscesia per la luce che per il gas). I partner costituirannoun Fondo Solidale che finanzierà la ricerca e realiz-zazione di soluzioni abitative e opportunità di inclu-sione. "Non si tratta – spiega ancora Tommasini – diedificare muri, ma progetti di vita. Vogliamo tutti in-sieme accompagnare le persone con disabilità adabitare il futuro dentro ad un concetto di casa pen-sata come spazio in cui si sviluppa l'identità diognuno, in cui nascono relazioni, costruiscono le-gami e in cui il dentro e il fuori dialogano positiva-mente. Per questo certo servono risorse - sottolineacon forza Tommasini – ma serve soprattutto un cam-biamento culturale – nelle famiglie, nei servizi e nellacomunità - per costruire le condizioni di una societàpiù giusta in cui le persone con disabilità si vedanoriconosciute come cittadini alla pari degli altri. Oc-corre ripartire dai principi sanciti dalla convenzioneOnu dei diritti delle persone con disabilità che ri-chiede "il rispetto per l'autonomia individuale, com-presa la libertà di compiere le proprie scelte e

l'indipendenza…" e, in particolare, "il diritto di sce-gliere, su base di uguaglianza con gli altri, il proprioluogo di residenza e dove e con chi vivere" "Il crite-rio della trasparenza alla base del progetto etika in-veste in modo particolare il Fondo Solidale, spiegaSerenella Cipriani presidente del consorzio Conso-lida. Per questo abbiamo scelto che l'utilizzo delle ri-sorse del Fondo sia presidiato da un Comitatoscientifico composto da esperti riconosciuti a livellonazionale e competenti sui temi della disabilità, del-l'inclusione e del welfare generativo. Il Comitato chesarà costituito entro due mesi dal lancio di etika,dovrà definire le linee guida per la progettazione, icriteri di qualità e di sostenibilità, gli indicatori per ilmonitoraggio e quelli per la valutazione dell'im-patto". L'elaborazione sarà realizzata coinvolgendole sette cooperative sociali (CS4, Eliodoro, Grazie allavita, Gsh, Il Bucaneve, Iter e La Rete) del Laboratorio"Abitare il futuro" promosso da Consolida che datempo sono impegnate nello studio e nella speri-mentazione di soluzioni abitative inclusive per le per-sone con disabilità. A seguito di questasperimentazione della durata massima di 18 mesi apartire dal finanziamento del progetto, il Fondo So-lidale di etika sarà aperto alle candidature di altrisoggetti del territorio.

ATTIVARE ETIKA

COSA SERVE?Il codice fiscale e la Carta In Cooperazione o ilnumero identificativo socio o cliente rilasciatodalla propria Cassa Rurale allo sportello oattraverso il sito www.etika.casserurali.it. Chinon fosse già in fornitura Dolomiti Energia deveavere l'ultima bolletta dell'attuale fornitore e idati per la domiciliazione bancaria.

COME FARE?ON LINE: sul sito www.dolomitienergia.it allapagina dedicata alla convenzione etika cui si può accedere direttamenteanche dal sito www.etikaenergia.it.DI PERSONA: presso i punti vendita delle Famiglie Cooperative aderenti alconsorzio Sait o gli uffici territoriali di Dolomiti Energia.

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MEZZI DI PAGAMENTO, INFORMAZIONE ECOMUNICAZIONE: L'INNOVAZIONE PER IMPRESE ECONSUMATORI CON LA CASSA RURALE NON SI FERMAIl responsabile dell’Ufficio Incassi e Pagamenti della

Cassa Rurale, Lorenzo Ballerin, traccia una sinteticama completa guida all’innovazione che sta maturandonei sistemi di pagamento e di comunicazione checoinvolge imprese e consumatori.

IL PANORAMAL’evoluzione delle nuove tecnologie in ambito

TLC e multimedia oltre ad agevolare la comunicazionebanca/impresa, sta influenzando anche lo sviluppodei sistemi di pagamento. Tali evoluzioni vengonospinte dalla domanda dei clienti finali che necessitanodi semplificare la loro user experience sui pagamenti,abbattere i costi, ridurre i tempi di esecuzione conlogiche di "in qualsiasi momento/ovunque" edall’offerta che vede un proliferare di soggetti attivinell’arena competitiva (non solo le banche ed i circuitima anche TLC, start up e in generale nuovi soggettiabilitati dalle nuove normative quali ad esempio gliistituti di moneta elettronica). Proprio dal punto divista normativo una importante spinta alla diffusionedi nuove soluzioni nei pagamenti elettronici vienedalla legislazione europea e dalle conseguentideclinazioni sui singoli paesi (si veda ad esempio ladirettiva PSD2) e dalle iniziative dei governi nazionali(come la normativa che impone l’accettazione dipagamenti elettronici per gli esercenti sia con cartedi credito che di debito). Al tal proposito è interessantenotare come l’orientamento dei player del settore siasempre più basato sulla necessità di erogare beneficiverso gli utenti che utilizzino strumenti elettroniciper il pagamento (es. di tipo fiscale) piuttosto che suuna logica puramente impositiva verso gli esercenti.La disponibilità di tecnologie sempre più performanti

per le soluzioni di pagamento ha forti ripercussionianche sulle organizzazioni delle aziende ampliando

quindi in maniera notevole il concetto già affermatodi mobile banking.

E-COMMERCECon lo scenario precedentemente esposto, molti

esercenti tradizionali si orientano anche alla venditaonline (E-commerce) per ampliare i mercati e perrimanere in linea con l'orientamento dei clienti. L’e-commerce infatti torna a crescere con

una percentuale a due cifre, dopo due anni consecutividi crescita inferiore al 10%. Nella distribuzione delfatturato e-commerce i settori del tempo liberoe del turismo, ovvero i settori più maturi,rappresentano complessivamente oltre tre quarti delmercato. Il settore del tempo libero, in particolare, ècresciuto grazie alla ripresa del tasso di crescita delgioco on line, dopo un periodo di stasi. Il settore dei centri commerciali on line,

tuttavia, è quello che è cresciuto maggiormente(+140%), grazie alla presenza di grandi playerinternazionali e al progressivo assorbimento di categoriemerceologiche e della relativa quota di mercato dialtri settori, come elettronica di consumo, moda ealimentare.Gli investimenti di breve termine delle aziende e-

commerce saranno destinati, nel prossimo futuro,ancor più che negli anni precedenti, in primo luogoad attività di marketing e promozione, prioritari per il34% delle aziende (30% nel 2015). Al secondoposto in termini di priorità troviamo ancora una voltala realizzazione di interventi tesi a migliorare l’usabilitàe la user experience del sito internet, indicata dal28% delle aziende (in lieve aumento rispetto al 27%del 2015). Questi due gruppi di attività e gli obiettiviche si propongono si confermano quelli prioritari perla maggior parte delle aziende.

LORENZO BALLERINCollabora con la Cassa Rurale dal 1996 inizialmente come responsabile del settoretesoreria, ricoprendo nel tempo diversi ruoli tra cui quello di responsabile degli sportellidella filiale di Castello Tesino. Dal 2009 è responsabile dell'Ufficio Incassi e Pagamenti edel settore di information tecnology della Cassa Rurale di Castello Tesino e dal 2012 ancheper la Cassa Rurale Valsugana e Tesino.

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L’INVASIONE DEGLISMARTPHONENel 2015 il mobile (Smartphone)

ha affermato finalmente la suaimportanza e il suo peso in termini dicanale di vendita, oltre che generatoredi traffico, anche sul mercato italiano.Nel 2016 il mobile (Smartphone)

non è solo un canale di vendita aggiun-tivo ma diventa la prima priorità nella stra-tegia di e-commerce. “Mobile first”, in termini didesign, ma soprattutto in chiave strategica perripensare il processo d’acquisto secondo logichedifferenti legate al device utilizzato. Le app sono ilcanale principale per l'acquisto via mobile perchépermettono una maggiore frequenza di interazionee una migliore user experience. È per questo che gli investimenti sul canale mobile

verranno incrementati, anche negli ultimi mesi del2016, dalla maggior parte delle aziende e-commerceitaliane. Investire sul mobile implica la creazione diservizi e funzionalità dedicate e pensate specificamenteper gli utenti che usano questo canale, e consente disviluppare l’offerta e la comunicazione in mododifferenziato in punti diversi del processo di acquisto.

LA GEOGRAFIA DEL MERCATO VIRTUALEScattando una fotografia del mercato internazionale,

le aziende italiane confermano di essereattive prevalentemente in Europa, anche se ladifferenza in termini di presenza sui mercatiextraeuropei è meno marcata rispetto agli anniprecedenti. Questo evidenzia la volontà da parte deimerchant italiani di espandersi verso non solo i paesipiù vicini, ma anche verso i mercati più lontanigeograficamente che presentano maggiori opportunitàdi crescita.Un elemento cruciale che permette di sviluppare

le vendite internazionali è disporre di un sitoweb tradotto in diverse lingue, ancor più chela possibilità di avere sedi o filiali in territorio estero.Per i merchant che hanno un sito multilingua, infatti,la percentuale di fatturato generata oltre confine èin media del 33%, mentre è del 14% per chi disponedi sedi all’estero e del 10% per chi opera con il solosito in lingua italiana. La percentuale di fatturato verso l’estero può essere

incrementata anche attraverso l’utilizzo deimarketplace. Tra gli esercenti che dichiarano divendere all’estero con un sito non tradotto, coloro

che sono presenti sui marketplace arrivano a generareall’estero il 17% del fatturato, contro il 4% di coloroche non utilizzano questo canale.

CONTACTLESS E NFC…. NON TOCCARMIL’evoluzione tecnologica sta modificando fortemente

il modo di lavorare e gli operatori della moneticadevono saper cogliere sia le opportunità offerte dalletecnologie che la spinta dei nuovi mercati, proponendoagli esercenti terminali e servizi che diano una rispostaall’avanguardia.Un’evoluzione in questo senso è rappresentata

dalla tecnologia ContactLess (Cless) che permettetransazioni in prossimità senza dover strisciare lacarta. La tecnologia contactless è un innovativometodo di pagamento che, grazie ad una connettivitàa corto raggio, consente di effettuare qualsiasi tipodi acquisto con la massima velocità. La transazioneavviene in pochi istanti e sarà sufficiente avvicinare lacarta ai lettori POS dopo la digitazione dell’importoda parte dell’esercente. Un BEEP darà confermadell’avvenuto pagamento.Per scoprire se la propria carta e/o il proprio

terminale PSO è attivo al contactless, basta verificarela presenza del simbolo .In riferimento alla sicurezza di questa nuova

teconologia possiamo dire che le transazioni con-tactless utilizzano le stesse tecniche di sicu-rezza adoperate per gestire i pagamenti tradizionalicon chip. Inoltre nessun pagamento può essere effettuato se

il POS non viene attivato, la carta funziona solo seavvicinata al POS a meno di 4 centimetri di distanza,non c'è alcun rischio di doppio addebito:anche se si sfiora più di una volta il POS con la cartae sarà sempre registrata una sola transazione. Pertransazioni contactless di importi superiori a 25 euro,

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ti verrà richiesto l’inserimento del codice PIN o lafirma della ricevuta di pagamento.Nel futuro attuale la Tecnologia Cless associata

alla connettività NFC (Near Field Communication)degli smartphone, permetterà l'utilizzo del cel-lulare per i pagamenti fisici. Utilizzando un cellulare dotato di comunicazioni

NFC (Near Field Communication) con la virtualizzazionedelle Carte si potrà quindi effettuare pagamentisfruttando la connettività wireless a corto raggio.Visto la continua evoluzione delle tecnologie, sarà

sempre più importante e necessario da parte degliesercenti avere consapevolezza sui propri sistemiattivi per l'incasso per meglio rispondere alle richiestedella clientela.

PAGARE CON IL CELLULARECome abbiamo visto in precedenza l’e-commerce

torna a crescere con una percentuale a due cifre,questo trend apre l’opportunità ai prestatori deiservizi di pagamento di ampliare l’offerta dellemodalità di pagamento affiancando nuove propostea quelle tradizionali quali carte di credito e prepagate.A tal riguardo la Cassa Rurale mette a dispo-

sizione i Wallet, portafogli elettronici associatial numero di cellulare del cliente che permettonodi fare acquisti e pagare direttamente dallo smartphonenei negozi convenzionati. Per poter utilizzare il Walletbasta Iscriversi compilando l’apposito form con ipropri dati. Il Wallet su circuito beemove è unservizio sviluppato dalle Casse Rurali Trentine incollaborazione con la stessa Bemoov, un circuitonazionale di pagamento in mobilità riconosciuto dabanche, esercenti e partner tecnologici. Associandole carte di credito o prepagate, i dati verranno

memorizzati sul cellulare e non dovranno più essereinseriti (Virtualizzazione delle carte).Il Wallet MySi, proprietario di Cartasi (emittente

delle carte di credito), oltre a fornire i servizi informativie dispositivi della stessa CartaSi è stata implementatacon le più innovative funzionalità di pagamento oltrealla nuovissima area Benefits, dove si trovano iprogrammi che premiano gli acquisti con la Carta dicredito. La funzionalità di pagamento permette difare acquisti online e presto, con il proprio smartphonesenza avere con sé la propria carta di credito, anchepresso i punti vendita tradizionali abilitati al Cless(Virtualizzazione delle carte). In un’unica app, vengonoofferte soluzioni di pagamento per l’e-commerce etramite QR code, permettendo di virtualizzare all’internodel proprio smartphone le carte di pagamento,indipendentemente dall’operatore telefonico utilizzato.I dati della carta, sono custoditi in sicurezza neiCalud Cartasì e non nella Sim telefonica.Un'altra modalità di pagamento è rappresentata

dal servizio MyBank che è una soluzione diautorizzazione elettronica che consente ai consumatoridi effettuare in modo sicuro pagamenti online eautenticazioni dell’identità digitale usando il serviziodi Inbank Web o app Inbank da smartphone o tablet. MyBank crea un collegamento diretto online tra il

conto corrente bancario del cliente e la bancadell’esercente, evitando di richiedere e memorizzaredati personali. L’identità digitale del cliente e i suoidati sensibili sono sempre protetti e l’autorizzazioneimmediata dei pagamenti riduce il rischio di frodi eri-addebiti.

Grazie a MyBank le transazioni online avvengonocon più fiducia e serenità.

ECCO COME FARE

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PRUDENZA E SICUREZZAIl proliferare di nuovi metodi di pagamento non

deve distogliere il focus sulla sicurezza. Oltre allasicurezza messa a disposizione dai fornitori del serviziodi pagamento, l’utente deve avere delle attenzioni esvolgere delle azioni a propria tutela che si possonotradurre in “buona pratica” per la sicurezza.Per buona pratica, (dall'inglese best practice) si

intendono le esperienze, le procedure o le azioni piùsignificative, o comunque quelle che hanno permessodi ottenere i migliori risultati, relativamente a svariaticontesti e obiettivi preposti. In questo caso l’obbiettivoè la sicurezza. Riportiamo in seguito le azioni piùcomuni e le più semplici da attuare che consentonodi ottenere comunque una protezione dai più diffusitentativi di frode:• Diffidare da ogni richiesta di password che

viene fatta in modalità diverse rispetto a quelleusuali in cui vengono utilizzate. In caso di dubbioNON fornire le credenziali.

• la posta elettronica che giunge da indirizzisospetti o chiede di seguire link anomali va trat-tata con attenzione;

• accedere al sito interessato per la gestione delleproprie credenziali solo direttamente dalla barradegli indirizzi, non seguendo link esterni: cliccaresul link che viene proposto in una mail sospetta èuna pratica potenzialmente pericolosa.

• tenere aggiornato l'antivirus verificandocostantemente e scaricando gli aggiornamentidisponibili.

• effettuare delle scansioni periodiche con l'antivirussul tuo pc per verificare la presenza di eventualivirus o trojan.

• Tenere costantemente aggiornata la protezionedel sistema operativo e degli applicativi presentisul PC, mediante l'installazione delle cosiddettepatch (letteralmente "toppe", con riferimento allevulnerabilità che vanno a proteggere), che vengonorilasciate dalle rispettive aziende produttrici.

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CASA E MUTUO: UN BINOMIO FREQUENTE

Le persone che intendono acquistare, costruireo ristrutturare casa ricorrono frequentementealla stipula di un finanziamento bancario.Cerchiamo quindi di chiarire alcuni aspetti che

riguardano la tematica dei "mutui casa".

Qual è l'importo massimo del prestito chela Cassa Rurale può concedere ad una per-sona o ad una coppia che vuole comprarecasa?Tendenzialmente l'importo massimo concedi-

bile, in caso di richiesta di finanziamento per l'ac-quisto di un immobile, non può superare l'80%del valore dell'abitazione oggetto di compraven-dita. La somma erogata può anche superare talepercentuale ma, in questi casi, la richiesta dovràessere supportata da adeguate garanzie aggiun-tive a quella ipotecaria.

Quali altre cautele è consigliabile adottareda parte degli acquirenti di un immobile?La principale è sicuramente una buona assicu-

razione che garantisca il proprietario in caso diincendio o di danno a terzi.La Cassa Rurale da anni offre coperture assicu-

rative di alta qualità con consistenti agevolazionieconomiche per i propri Soci.Quante volte leggiamo specialmente in questa

stagione di case, tetti, mansarde andate afuoco? Basta poco, per essere tranquilli

Qual è la percentuale massima del proprioreddito che può essere destinata al paga-mento della rata del prestito?Ogni mutuatario deve misurare da sé la propria

capacità di rimborso e di risparmio, non esiste

quindi un livello valido per tutti ma, prudenzial-mente, l'importo della rata non dovrebbe maisuperare il 30/35% dei redditi netti dei richie-denti il mutuo.Altri fattori che influenzano questo parametro

generale sono l’età del richiedente o dei richie-denti e la presenza o meno di figli.

Qual è la durata massima del mutuo ipote-cario? La rata è fissa o varia nel tempo? E'possibile modificare il piano di ammorta-mento dopo aver stipulato il finanziamento?La durata massima del mutuo è di 30 anni, ma

sarebbe preferibile non superare mai i 20/25anni. I mutui possono essere stipulati a tasso va-riabile -in questo caso la rata si modifica col va-riare del tasso di riferimento- o a tasso fisso.Esiste però anche la possibilità di stipulare mutuia tasso variabile e a rata costante e in questocaso, la variazione del tasso influirà sulla duratadel mutuo e non sull'ammontare della rata.Nel tempo i contratti di mutuo si sono trasfor-

mati in strumenti finanziari flessibili dove ilcliente, in caso di necessità e in accordo con laCassa, può modificare l'importo della rata, ladurata del prestito, e altri fattori ancora. Even-tuali decurtazioni o estinzioni anticipate, inoltre,possono essere eseguite senza il pagamento dialcuna penale.

E' vero che esiste anche una garanzia sta-tale che agevola l'accesso al credito per gli ac-quirenti di una "prima casa"?Sì, al fine di favorire l’accesso al credito da

parte delle famiglie per l’acquisto e della casa diabitazione è stato istituito, presso il Ministero

BALDI LORIS,collaboratore della Cassa dal 1992. Ha lavorato presso la filiale di Ospedaletto sino al1998 e ha quindi ricoperto il ruolo di responsabile dell'Area Veneta della Cassa e direttola filiale di Arsiè sino al 2013 quando è stato nominato responsabile dell'Ufficio Crediti,ruolo tuttora ricoperto.

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dell’economia e delle finanze, il Fondo di garan-zia per i mutui per la prima casa. Grazie al Fondo, è lo Stato ad offrire ai cittadini

una garanzia al 50% per l’accensione di mutuiipotecari per l’acquisto di unità immobiliari daadibire ad abitazione principale prima casa. La nostra Cassa Rurale è stata una delle prime

banche a sottoscrivere la convenzione con il Mi-nistero.

Esistono delle agevolazioni fiscali per imutui "prima casa"?I mutui stipulati per l'acquisto o la costruzione

casa beneficiano di una detrazione d'impostapari al 19% degli interessi pagati annualmente(con un limite massimo di 4.000 euro per pe-riodo di imposta).

Quali dinamica registra la Cassa Rurale nel-l'erogazione dei muti legati all'acquisto e ri-strutturazione della casa?Nel corso del 2016 i mutui per l'acquisto e la

costruzione della casa sono cresciuti del46,50%, con un incremento in valore assolutodi oltre 2,7 milioni di euro erogati.Per quanto riguarda i finanziamenti legati alla

ristrutturazione degli immobili, il prodotto "faipiù bella la tua casa" ideato dalla nostra Cassaa fine 2015 ha visto in 10 mesi erogazioni su 51posizioni per complessivi 1,4 milioni di euro.Sempre relativamente alle ristrutturazioni edi-

lizie, sta riscontrando un buon interesse l'inizia-tiva promossa dalle Casse Rurali Trentine e dallaProvincia Autonoma di Trento relativa ai finan-ziamenti concessi quale "anticipo delle detra-zioni statali" con quasi 380 mila euro erogati.

Qualche dato sul mercato immobiliare?Premetto che ogni territorio ha le sue

particolarità ed è necessario distingueretra diverse classi di abitazione residenzialecome tra città e provincia.In generale assistiamo comunque ad

un aumento del numero di compra-vendite, che dopo il punto piùbasso toccato nel 2013 stannolentamente risalendo la chinaanche se sono ben lontani i livellianche di soli 10 anni fa.

Per i prezzi di vendita valgono le stesse avver-tenze: localizzazione, stato dell’immobile e altrifattori influenzano il valore finale. Ma commen-tando l’andamento generale a livello nazionaleassistiamo ancora ad una lenta discesa dei prezzimedi di vendita.Dinamica dei redditi delle famiglie, del mercato

immobiliare e le aspettative per il futuro influen-zano in maniera determinante l’andamento delsettore.

La Cassa Rurale nel suo ruolo, potremmodire, di intermediario economico e finanzia-rio, come può aiutare le famiglie del territoriosu di un fattore così importante come la ge-stione dell’acquisto della casa di abitazione?Prima di tutto ponendosi come il punto di rife-

rimento importante e per certi versi insostituibileper la sua capacità di coinvolgere persone, atti-vità ed enti nella gestione dell’operazione dicompravendita nonché per la affidabilità guada-gnata in oltre cento anni di storia, che costituisceuna reputazione a cui si affidano costantementele famiglie di soci e clienti.In secondo luogo direi la nostra convenienza

in termini di costi: non basta una qualsiasi pub-blicità come ne vediamo tante in giro che pro-mette tutto a gratis o quasi. È il costante econtinuo lavoro di relazione e confronto con chisi affida a noi che dimostra il vantaggio di esserenostro cliente.

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EFFICIENZA A KM 0: LA RETE GREEN DELLE IMPRESE BELLUNESIPER LE RISTRUTTURAZIONI ENERGETICHE

PREMESSA DI STEFANO PECORARO, RESPONSABILE AREA BELLUNOPer la Cassa Rurale è stato molto importante mettere in campo questa iniziativa insieme alle altre banche di Credito

Cooperativo del Bellunese perchè sul nostro territorio, specialmente dopo le note vicissitudini che hanno interessato laPopolari venete negli ultimi 2 anni, la fiducia viene sempre più riposta nelle Casse Rurali/Bcc, una rete di banche checon i loro sportelli coprono e servono ormai tutta la Valbelluna. Il messaggio che vogliamo dare al territorio è chiaro:siamo le banche della comunità, ognuna caratterizzata dalla propria storia ma tutte con un solo obiettivo, quello di ri-spondere professionalmente alle esigenze che emergono da famiglie, imprese ed associazioni. Fare rete significa coo-perare. Per creare nuove opportunità e per cogliere quelle esistenti, a favore di tutti per tutto il territorio.

Innovativo accordo di partenariato tra Ascotrade,azienda trevigiana di gas ed energia elettrica, APPIA -CNA, Confartigianato Imprese Belluno e le banche diCredito Cooperativo della provincia di Belluno tra cuila Cassa Rurale Valsugana e Tesino: l’obiettivo è incen-tivare le famiglie ad effettuare interventi di efficienta-mento energetico alla propria abitazione, attraversoun’offerta integrata garanzia di risparmio e qualità diun lavoro gestito da aziende locali qualificate.

TREVISO, 10 NOVEMBRE 2016 – Dopo il successo interra trevigiana, anche Belluno adotta “Efficienza akm0”, innovativo progetto che per la prima volta vedeun’azienda del settore energetico istituire un accordodi filiera con le associazioni artigiane e gli istituti ban-cari del Gruppo BCC per favorire lo sviluppo nel terri-torio di innovazione tecnologica e risparmioenergetico. Il progetto, in particolare, punta ad agevo-lare le famiglie che decidano di installare nella propriacasa dispositivi per l’efficienza energetica, fornendoloro la consulenza di una rete di aziende del territorio,che offrano un pacchetto per la gamma completa deiservizi necessari per la realizzazione dell’intervento, dal-l’installazione del nuovo impianto alla manutenzione,dall’estensione della garanzia a 5 anni alla fornituraenergetica, fino all’accesso a formule di finanziamentoagevolato.Questo grazie a un accordo di partenariato siglato da

Ascotrade, azienda trevigiana di fornitura di gas edenergia elettrica (soggetto ideatore del progetto), in-sieme a Associazione Provinciale Piccola Impresa e Ar-tigianato - CNA Belluno, Confartigianato Imprese

Belluno, Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi,Cassa Rurale Valli di Primiero e Vanoi, Cassa Rurale Valdi Fassa e Agordino e Cassa Rurale Valsugana e Tesino.I soggetti coinvolti andranno a formare una rete terri-toriale di aziende promotrici dello sviluppo della greeneconomy, in linea con gli obiettivi posti dall’Unione Eu-ropea con il programma 20-20-20 (entro il 2020: -20%di emissioni gas serra, -20% consumi energetici, +20%energie rinnovabili).I cittadini bellunesi che decidessero di installare nella

propria abitazione una nuova caldaia ad alta efficienza,pompe di calore, valvole termostatiche e impianti col-legati, potranno chiedere consulenza a una o più dittedi un catalogo di imprese qualificate dalle rispettive as-sociazioni di appartenenza. Le ditte contattate si impe-gneranno a formulare un preventivo, studiando lasoluzione più adeguata e in grado di sfruttare gli stru-menti di incentivazione vigenti, in particolare l’attualenormativa fiscale che consente una detrazione IRPEFdel 65% per interventi di riqualificazione energetica ef-fettuati entro la fine del 2016. Una volta accettato ilpreventivo, l’intervento verrà realizzato attraverso unfinanziamento erogato dalle banche di credito coope-rativo, con pagamento rateale fino a un massimo di 7anni a tasso agevolato. Qualsiasi utente del serviziodeve già essere cliente Ascotrade, o sottoscrivere uncontratto contestuale di fornitura sul mercato libero.In aggiunta all’offerta proposta, Ascotrade metterà adisposizione un bonus aggiuntivo di 100,00 euro a ti-tolo di compensazione delle spese di istruttoria banca-ria, che verranno accreditate nella prima bolletta utiledi fornitura energetica.

STEFANO PECORARO,Entra in Cassa Rurale nel 1997, come responsabile dell'Ufficio Titoli della Cassa Ruraledi Tezze, di cui diventerà responsabile di sportello nel 2000. Successivamente diventaresponsabile di zona coordinando l'attività di più sportelli in diverse aree di operatività.Dal 2014 è responsabile dell'Area Bellunese della Cassa Rurale.

NOTIZIARIO Valsugana e Tesino nr. 2 dicembre 2016

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PUNTO E LINEA: GRAFICA, ILLUSTRAZIONE E MERCHANDISING

Punto e Linea è gra-fica e comunicazione,illustrazioni per il mer-chandising e l’edito-ria, questi sono icampi in cui lo studiorealizza i suoi progettie servizi per aziende,associazioni o enti.Da 10 anni sul terri-

torio e con un’espe-rienza di 30,Alessandro Palearicrea, comunica e in-terpreta le esigenzedei clienti, cerca dicomprendere le possi-bili potenzialità e stra-tegie a medio/lungo

termine. Ideiamo loghi e mascotte, impaginiamocataloghi, pieghevoli e coordinatiaziendali. Fin dall’inizio della sua carriera pro-

fessionale collabora con il principale tra i fonda-tori dell’industria del licensing in Italia, laPremium S.R.L.,tra le prime ad introdurre que-

sta industria nel nostro Paese.Nell’ambito delle “Major” dell’intrattenimento

americano, Premium S.r.l. rappresenta la KingFeatures Syndicate, Inc. parte della Hearst Hol-dings, Inc. che, tra le altre attività, controlla i di-ritti mondiali di importanti personaggi storiciquali ad esempio Popeye & Olive Oyl e BettyBoop.Grazie a questa collaborazione è stato possibile

realizzare lavori per Ferrero, Iveco, Original Ma-rines, Iceberg, OVS... La “mission” (come tantiormai usano dire oggi) dello studio è quella di

fornire alle aziende la possibilità di raggiungeretutti i possibili clienti e fruitori del prodottoideato e creato, questo non vuole dire garantireun risultato (il risultato viene garantito solo dalladomanda che arriva dal mercato e dall’offertache viene proposta), chi lo fa crea solo falseaspettative. Noi vi garantiamo di informare il nu-mero maggiore di possibili clienti, per garantirvile possibili maggiori opportunità, questo do-vrebbe fare chi fa comunicazione.Nel territorio si collabora da parecchi anni con:

- Mostra dell’Artigianato Città di Feltre;- Consorzio del Fagiolo di Lamon IGP;- Consorzio per la Tutela Asparago di Bassano;- Palio di Feltre;- Ascom Feltre;- Unione Montana Feltrina;- Laboratorio Feltre;e molti altri, oltre a numerose aziende, ristoratori

e commercianti del territorio bellunese, trevigianoe vicentino. E non da ultimo la realizzazionedella mascotte e la comunicazione per i mondialidi parapendio “Monte Avena 2017”.

Per info e contatti: www.punto-linea.it

ECONOMIA LOCALENOTIZIARIO Valsugana e Tesino nr. 2 dicembre 2016

a cura dell'Ufficio Relazioni EsterneL'economia del territorio può contare sulle energie e le idee di aziende e persone che costruiscono giorno per giorno

il futuro di tutti. Conoscere queste attività può essere il motivo di una nuova idea da sviluppare o il motore di una si-nergia che porti nuove gemme sull'albero della cooperazione tra le persone. Chi vuole raccontare la propria esperienzaimprenditoriale o professionale lo può fare scrivendo a [email protected].

LOTTO SNC E VALSUGANA SAPORI:GLI INGREDIENTI DI UN SUCCESSO

Lotto Snc viene fondata negli anni '70 da AlbinoLotto per far fronte alla richiesta locale di un servizioristorativo aziendale. Quando nella società entraanche il nipote Albino Pasquazzo, l’azienda sviluppail settore di attività con un’offerta di servizi cateringpiù ampia ed articolata.Nel 2006, forte dell’esperienza maturata nel mondo

della ristorazione, Albino crea Valsugana Sapori: unmarchio improntato alla valorizzazione dei prodottitipici della cucina trentina e con una forte vocazioneterritoriale.L’avventura inizia con la produzione artigianale di

strudel di mele che debutta sul mercato in occasionedel mercatino di Natale di Trento. Il successo diquesto primo “esperimento aziendale” incoraggianuovi investimenti per la realizzazione di quelli che abreve diventeranno i prodotti più rappresentativi diValsugana Sapori: canederli, spätzle e strangolapreti.La lavorazione di queste specialità viene da subito

improntata sui capisaldi dell’accurata selezione dellematerie prime e del mantenimento di una produzionesemi-artigianale rispettosa delle ricette originali. Sono proprio queste peculiarità, riconosciute ed

apprezzate dai consumatori, che nel corso degli annihanno differenziato la produzione Valsugana Saporida quella prettamente industriale di molti altricompetitor. I risultati non tardano ad arrivare e l’azienda in

poco tempo conosce una rapida crescita del volumed’affari. Il marchio Valsugana Sapori comincia così afarsi largo nel mondo della grande distribuzione.

VALSUGANA SAPORI OGGILeader di mercato* per quanto riguarda i canederli,

Valsugana Sapori è oggi presente nelle principaliinsegne della grande distribuzione organizzata e ilpastificio di Scurelle è stato selezionato anche per larealizzazione di prodotti a marchio privato (noti comeprivate label) per conto di importanti distributori.L’attenzione è costantemente rivolta al mercato, ai

suoi cambiamenti e alle sempre più articolate necessitàdei consumatori. La gamma di prodotti proposti èquindi stata ampliata sia con l’introduzione negliimpasti classici di ingredienti diversi (come fatto adesempio per gli spätzle alla zucca, quelli al basilico egli spätzle con farina integrale) sia con delle innovazionidi prodotto più incisive. Lo scorso anno è stata infattilanciata sul mercato una piccola linea di prodottivegani (da cui sono stati eliminati tutti gli ingredientidi origine animale quali uova, burro, latte e carne),ideali quindi per tutti quei clienti che, avendo adottatoquesta filosofia di vita, rimanevano purtroppo esclusidal consumo dei prodotti Valsugana Sapori. Pur guardando all’innovazione e ad una futura

internazionalizzazione d’impresa, il legame con ilTrentino rimane comunque il valore guida dell’azienda.Molto del suo operato è volto in tal senso ed èproprio da questa visione che hanno tratto ispirazionei prodotti della linea Trentingnocchi (gnocchi a basedi pane proposti nella versione classica, con radicchioe salsiccia, con spinaci e ricotta) così come i nuovinati di casa Valsugana Sapori: gli spätzle con farinadi mais (per i quali è stata selezionata una miscela difarina gialla di Storo). Anche i collaboratori cheaffiancano Albino e la moglie Mara sono nella quasitotalità originari della Valsugana. Partita con soli 5dipendenti, l’azienda conta oggi 34 unità lavorative(ed una preziosa “quota rosa” di quasi il 65%) che sidividono in parte sul ramo aziendale dedicato alcatering e in parte nel pastificio.Nel 2015 l’azienda raggiunge l’importante obiettivo

della certificazione IFS, elevato standard riconosciutoa livello internazionale per la sicurezza e qualità deglialimenti. L’aver volontariamente aderito a questopercorso è stata l’espressione del costante impegnoverso i consumatori nell’offrire garanzie e certezze intema di sicurezza dei prodotti.

*Dati ufficiali IRI – anno terminante marzo 2016

ECONOMIA LOCALENOTIZIARIO Valsugana e Tesino nr. 2 dicembre 2016

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UNA CASSA RURALE AMICA DEL RISPARMIO

Nella giornata del 27 ottobre e immediati dintornii responsabili di zona della Cassa Rurale hannocontattato e visitato i tanti Istituti Scolastici cheoperano sul nostro territorio di competenza offrendoun momento di riflessione fatto assieme agli studentisui contenuti della Giornata Mondiale del Risparmio2016.Tre i segmenti che la caratterizzano e che sono

stati proposti a responsabili e dirigenti scolastici:Il primo. In occasione della Giornata Mondiale del

Risparmio è stato pianificato un calendario di interventiall’interno delle scuole dei centri serviti nella quotidianitàdall’istituto di credito cooperativo. L’incarico diincontrare studenti e insegnanti è stato affidato auno staff selezionato di collaboratori della CassaRurale in possesso di una più che adeguata conoscenzasu questi argomenti e competenza comunicativa.Il secondo. Un concorso di disegno. E’ programmato

per il mese di marzo del prossimo anno e dedicato alrisparmio economico, energetico, ambientale. Qui, igiovani partecipanti, saranno chiamati a mettere afrutto il proprio estro artistico. Gli elaborati verrannoesposti all’interno delle filiali della Cassa RuraleValsugana Tesino nel periodo Pasquale.Il terzo. Una proposta dedicata espressamente alla

classi terze della scuola secondaria di primo livellosull’educazione finanziaria e cooperativa. Una bellaopportunità per far provare ai giovani una esperienzaconcreta di cooperazione. Come dire: impararefacendo. Tutto questo con la collaborazione dellostaff di educazione cooperativa della FederazioneTrentina della Cooperazione, da sempre riferimentoprezioso per chi sceglie di far vivere ai propri studentiuna esperienza di cooperazione non solo teorica masoprattutto pratica.

LE PAROLE SIGNIFICANO…

RISPARMIO: ha radici profonde per dirne alcunelombarde, spara – ladine, spargnar - antico francese,sparaigner, espargnier - antico alto tedesco, sparonen -inglese to spare, latino pàrcererisparmiare, tenere in serbo, astenersi. Significato: fare a meno di una cosa o dell’uso di essa,usarla poco, o con gran riguardo. Spendere conparsimonia, mettere da parte, tenere in serbo.

Dalle radici del termine è evidente anche il significato cheassume in economia: rinunciare a spendere una parte delproprio reddito.

In che altro modo si possono dire le cose? Ecco alcunisinonimi: economia, sobrietà, previdenza, avvedutezza,oculatezza, accumulazione, accantonamento, gruzzolo,soldi, denaro.

Come ogni anno la Cassa Rurale festeggia nelle scuole la Giornata Mondiale del Risparmio. Una occasioneper avvicinare i giovani ai temi risparmio delle risorse non solo economiche ma anche ambientali ed energetiche.

...a cura dell'Ufficio Relazioni EsterneLa scuola riveste una importanza fondamentale per la creazione di nuovo valore sociale ed umano che negli anni futuri diventerà lavoro e sviluppo.La Cassa Rurale apre completamente la sua esperienza e le sue capacità acquisite in tanti decenni alla formazione economica e cooperativa nelleclassi con interventi ben strutturati e mirati, offrendo anche agli insegnanti momenti di formazione appositi.Raccontiamo di seguito le iniziative presentate in occasione della Giornata del Risparmio 2016, che si snodano in un percorso fatto di momenti diincontro con le classi, concorsi di disegno, formazione cooperativa nelle scuole, una sorta di educazione civile all'economia e alla cooperazione cheè propria del movimento cooperativo trentino. In questo numero inoltre abbiamo dato l'occasione a tre dirigenti scolastici, due trentini ed uno veneto,di raccontarsi e raccontare le loro esperienze e la loro idea di scuola ed istruzione. Conclude questo spazio riservato alla cultura e alla formazione, ipremi allo studio che ogni anno la Cassa Rurale offre agli studenti meritevoli: una occasione concreta di incontro e riconoscimento del merito.

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COOPERATIVA FORMATIVA SCOLASTICA: L’IMPRESA COOPERATIVA ENTRA IN CLASSE

Nell’aula magna della Cooperazione Trentina è stato presentato ilprogetto CFS – Cooperativa Formativa Scolastica, per l’alternanzascuola lavoro. E’ promosso da Cooperazione Trentina e ProvinciaAutonoma di Trento.

Far entrare la cooperativa in classe non è un’impresa.Oggi è possibile grazie al nuovo progetto racchiusonell’acronimo “CFS”, declinato in “CooperativaFormativa Scolastica”.I contenuti del progetto sono stati presentati ai

referenti delle Scuole superiori nell’aula magna dellaFederazione Trentina della Cooperazione.“Ritengo che, la contaminazione scuola lavoro, sia

importante per dare la possibilità agli studenti dimettere in pratica quanto hanno appreso nella teoria– ha osservato nel suo intervento Mauro Fezzi,presidente della Cooperazione Trentina. Auguro atutti un buon percorso perché dia i frutti che tuttiauspichiamo”.E’ un “progetto pilota e innovativo nei contenuti e

nella metodologia – ha sottolineato Egidio Formilan,responsabile dell’Ufficio di Educazione e CulturaCooperativa e dell’Ufficio Relazioni e ProgettiInternazionali della Federazione, affiancato dallecolleghe Arianna Giuliani ed Elena Badeanschi – E’stato progettato d’intesa con la Provincia perorganizzare l’alternanza scuola lavoro nel triennio

professionalizzantedelle Scuole superioriin un modoalternativo ai tirociniindividuali. Le scuoleche hanno aderitoall’iniziativa sonoquindici. Ogni scuola partecipa con una classe terza.Gli studenti saranno impegnati in attività diversificate,per cento ore complessive nel triennio. La CFS è,soprattutto, un laboratorio di competenze cooperative:gli studenti, accompagnati dagli esperti dellaFederazione e dai loro tutor scolastici, si organizzerannoin forma cooperativa per gestire un progetto cheverrà loro commissionato da un’impresa cooperativa,da un ente collegato o dalla Scuola stessa. Lecompetenze cooperative acquisite dagli studentisaranno infine validate dalla Federazione che hapredisposto per questo un esclusivo set di strumentimetodologici”. Le quindici scuole: Istituto Alcide Degasperi di

Borgo Valsugana, Istituto Martino Martini di

Da sinistra il presidente Mauro Fezzi con Egidio Formilan

di Diego Nart, Ufficio Stampa della Federazione Trentina della Cooperazione

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Mezzolombardo, Istituto Fontana di Rovereto, IstitutoPozzo di Trento, Istituto Buonarroti di Trento, IstitutoMarconi di Rovereto, Liceo Maffei di Riva del Garda,Liceo Rosmini di Rovereto, Liceo Rosmini di Trento,Liceo Prati di Trento, Liceo Arcivescovile di Rovereto,Liceo Russell di Cles, Liceo artistico Scuola Ladina diFassa, Liceo Da Vinci di Trento, Istituto Tambosi diTrento. Quattro le aree di competenza che saranno sviluppate

dagli studenti. La prima: competenze cooperative dibase (specificità di una impresa cooperativa, il ruolodi socio cooperatore, interesse verso la comunitàlocale). La seconda: competenze cooperative trasversali(lavoro di gruppo e problem solving in ambientecooperativo). La terza: competenze cooperative tecnicoprofessionali (progettare un’attività di cooperativa informa di CFS, aspetti economici e finanziari cooperativi,gestione della CFS). La quarta: competenze nel settoredella sicurezza (osservare le norme sulla sicurezza esalute nei luoghi di lavoro).Dopo aver acquisito i “fondamentali”, gli studenti,

in stretto raccordo con leimprese cooperative referenti,metteranno quindi in praticain un contesto di realtà e daprotagonisti le loroconoscenze e abilità con ladefinizione, costituzione,gestione e rendicontazionedelle attività della loro CFS.Durante la presentazione

del progetto sono intervenuteLivia Ferrario, dirigentegenerale Dipartimento dellaConoscenza della ProvinciaAutonoma di Trento

(“Abbiamo puntato molto a far acquisire ai nostristudenti le migliori competenze possibili con i miglioristrumenti che abbiamo. L’alternanza scuola-lavorofa capire a cosa serve quanto si studia. Con questoprogetto intendiamo valorizzare, tra le altre cose,una delle caratteristiche principali del nostro territorio:la sua specificità cooperativa”); Daniela Carlini,direttrice dell’ufficio Pedagogico-Didattico SecondoGrado e Formazione Professionale della ProvinciaAutonoma di Trento (“Puntiamo a far diventarequesto progetto un paradigma a livello nazionale”) eLuca Dordit, consulente della Cooperazione Trentinaed esperto del Ministero dell’Università e della Ricercaa cui sarà affidata la regia del monitoraggio delprogetto CFS (“Rispetto ad altri progetti di alternanzascuola lavoro, il modello CFS si segnala per il suorigore metodologico e il forte collegamento tra scuolae realtà imprenditoriali del territorio. Aspetto che,nel panorama nazionale, non si riscontra facilmente.E questo è uno dei punti di forza di questa importanteiniziativa”).

Il presidente Mauro Fezzi durante il suo intervento

In prima fila i responsabili del progetto

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INTERVISTA A LAURA FRONERDIRIGENTE ISTITUTO BORGO VALSUGANA

L'I.C. Borgo Valsugana è composto da quattroplessi di dimensioni molto diverse tra loro. I duemaggiori sono quelli situati nel comune di BorgoValsugana, con 314 alunni nella scuola primariae 223 in quella secondaria di primo grado men-tre nel comune di Grigno vi sono 89 alunni nellascuola primaria e 56 in quella secondaria. I duecomuni, che distano 15 chilometri circa, sonoentrambi di fondovalle ma, a causa della loro di-slocazione geografica rispetto alla valle attraver-sata dal Brenta, svolgono ruoli distintinell'ambito del territorio. Borgo rappresenta ilcentro di riferimento della Valsugana Orientalee Tesino, in particolare per i servizi ed il commer-cio, e ciò lo rende un polo di attrazione per lapopolazione dei comuni limitrofi, soprattutto du-rante l'orario diurno. Grigno è influenzato moltodalla sua posizione ai confini della provincia, chelo rende in un certo senso aperto e vivace, anchein ambito produttivo, ma allo stesso tempo in-duce la popolazione a rivolgersi spesso al vicinoVeneto per soddisfare i propri bisogni.La popolazione scolastica del nostro istituto ri-

sulta pertanto ancora più varia nel suo com-plesso, rispetto a quanto già naturalmenteavviene in tutti gli altri istituti della provincia, mal'obiettivo della nostra azione educativa e forma-tiva mira ad offrire in tutti plessi una propostaequivalente e di qualità, grazie ai numerosi mo-menti di programmazione comune tra i docenti,soprattutto per ordine di scuola, a prescinderedalle dimensioni e dall'ubicazione dei plessi.Forte è la collaborazione con le istituzioni e le

associazioni presenti sul territorio e la disponibi-lità in termini di spazi e strutture messe a dispo-sizione dalle amministrazioni comunali permettedi affrontare attività didattiche con modalità la-boratoriali. Il rapporto insegnanti/docenti può es-sere definito positivo e il corpo insegnante si puòconsiderare generalmente stabile, in particolarequello della scuola primaria. La presenza dialunni con bisogni educativi speciali e di origineimmigrata comporta un impegno aggiuntivo nel-l'impianto organizzativo e nell'azione didattica,sia per favorire l'inclusione, fortemente perse-guita da sempre nel nostro istituto, sia per ri-spondere in modo adeguato a specifici bisognie a particolari modalità di apprendimento. Mas-simo è lo sforzo da parte della scuola per valo-rizzare le risorse professionali per l'attuazione delprogetto d'istituto, investendo efficacementesulla loro formazione e sull'incremento dellecompetenze disponibili anche mediante la colla-borazione con esperti esterni.

Compito della scuola è sicuramente quello diistruire e formare i giovani, con particolare atten-zione alla loro crescita emotiva e relazionale, svi-luppandone le capacità e le competenze,attraverso conoscenze e abilità. Di fondamentaleimportanza sono le competenze trasversali, inparticolare per lo sviluppo consapevole di auto-nomia, responsabilità e sapersi relazionare congli altri.La scuola di oggi deve riuscire a motivare i ra-

gazzi all'apprendimento anche attraverso l'uso

LAURA FRONERNata il 30 novembre 1960. Laureata in Lingue e letterature straniere è Dirigente scolastica dell'I.C.Borgo Valsugana dal 2014. Ha ricoperto la carica di sindaco di Borgo Valsugana dal 2000 al 2008. Eletta nel 2006 per la primavolta alla Camera dei Deputati nella lista dell’Ulivo, ha fatto parte delle Commissioni Agricoltura,Finanze, Cultura e della Bicamerale per l'Infanzia. Rieletta nel 2008 nella lista del Partito Democratico,è stata Deputata della Repubblica fino al 2013. Dal 2008 al 2013 ha fatto parte della CommissioneAttività Produttive con il ruolo di Vicepresidente; negli stessi anni è stata anche Vicepresidente delGruppo Interparlamentare Amici della Montagna.

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di metodologie innovative più vicinealle loro esperienze. Dobbiamo preoc-cuparci di prevenire l'abbandono sco-lastico e di favorire il ruolo della scuolacome ascensore sociale.

Una rilevante esperienza nella vitadella scuola è data dalla partecipa-zione dei nostri studenti a diversi con-corsi - da quelli di disegno a quelli dilettura, da quelli di geografia a quellitecnologici - durante i quali si può no-tare la loro passione per le attività dacui si sentono coinvolti, la capacità diaccettare la sfida e la soddisfazione per ciò cheriescono a produrre. Una delle più recenti espe-rienze è il premio conseguito da una classe uscitaa giugno dalla scuola secondaria di primo gradodi Borgo, che per ben due volte ha vinto il con-corso TUSEI a livello provinciale e pochi giorni faha conseguito il primo premio a livello nazionalenel concorso DIDATTIVA, bandito dal MIUR incollaborazione con Confindustria. Il progetto siè sviluppato nell'arco di due anni: il primo annoi ragazzi hanno costruito una stampante tridi-mensionale durante le attività opzionali, conl'aiuto di alcuni insegnanti, uno dei quali del CFPdi Borgo. Nel secondo anno, dopo aver cono-sciuto da vicino l'attività dell'azienda Dial Funghidi Pergine, i ragazzi hanno progettato e realiz-zato un gadget per la stessa, dedicando al pro-getto ed alla presentazione dello stesso un belpo' del loro tempo li-bero. La mia spe-ranza è che questeesperienze possanoessere utili perl'orientamento deinostri studenti, sianella scelta del loropercorso di studi cheper il loro futuro pro-fessionale. Nell'anno scola-

stico 2015/2016 ab-biamo realizzato unimportante progettoil cui luogo fisico esimbolico è stato in-

dividuato nell’area della Trincea nel Comune diGrigno in Valsugana. Come è noto, la trincea mi-litare del primo conflitto mondiale fu costruita aGrigno nel 1915, sull’allora confine storico tral’Italia e l’Impero austro-ungarico; si snoda dalpaese di Grigno, fino alla foce del fiume Brentaed è caratterizzata dai suoi spazi chiusi, le gratee le feritoie per le armi ed ancora oggi rappre-senta un documento di eccezionale valore sullaGrande Guerra in Valsugana.Il progetto LineaTrincea è stato ideato da

Giampietro Agostini e Laura Tomaselli ed è statorealizzato dagli alunni ed insegnanti delle classi4^E della scuola Primaria e 1^D della scuola Se-condaria di primo grado di Grigno, con l’inter-vento di Cecilia Cremonesi per il patrimonioculturale e di Francesca Minetto per la fotografiae la didattica. L’iniziativa è stata sostenuta, oltreche dalla scuola, dal Comune di Grigno e dalla

Cassa Rurale Valsu-gana e Tesino ed inconvenzione con ilMuseo di FotografiaContemporanea diCinisello Balsamo(MI). Il progetto si èconcluso con unamostra, curata daRoberto Conte, dovesono stati esposti gliscatti fotografici e al-cuni stralci dei testielaborati dai ragazzidurante il percorsodidattico sul patri-

Inaugurazione SP Grigno

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monio storico, culturale e paesaggistico delpaese. Obiettivo del progetto era la ri-scopertadella Trincea di Grigno, un manufatto della PrimaGuerra Mondiale recentemente ristrutturato, chenel corso dei decenni è stato poco valorizzato eutilizzato con molteplici scopi, diversi da quellioriginali. Questo patrimonio, ignorato da molti,è stato riscoperto attraverso un percorso che haguidato gli alunni a comprendere il valore di unapreziosa testimonianza locale, inscritta nella sto-ria mondiale, impressa nel paesaggio del proprioterritorio. Nel corso del progetto i ragazzi e gliinsegnanti sono stati invitati a dare voce a taletestimonianza e quindi a comprenderla, facen-dola divenire patrimonio personale e collettivo,nella convinzione che solo la comprensione ge-neri la consapevolezza del valore del pro-prio territorio e porti alla costruzione diun’identità collettiva e alla maturazione delsenso di cittadinanza attiva. Strumento diindagine privilegiato è stato la fotografia,che ha stimolato nei ragazzi l’osservazionedel luogo e dell’ambiente in cui sono im-mersi. La ricerca, mediata dalla macchina fo-tografica, è diventata esplorazione dellarealtà da diversi punti di vista, con un linguag-gio nuovo, libero e creativo, in cui le diffe-renze e le diversità sono diventate ricchezzacomune, contribuendo alla riappropriazionedel proprio patrimonio culturale. Intrecciandole storie dei singoli, i racconti del paese e lagrande storia, si è ricostruita la biografia cultu-rale della Trincea, prezioso patrimonio culturaleche racconta molteplici storie che attraversanolo spazio e il tempo.Abbiamo aderito negli anni alla “Giornata del

risparmio” perché ci sembra importante indurrea riflettere i giovani sull'uso responsabile del de-naro, sul valore delle cose e l'importanza del ri-sparmio. Non è facile insegnare queste cose oggia bambini che spesso non arrivano nemmeno adesprimere un desiderio, in quanto i loro genitori,nonni o parenti vari, precedono tale espressionecon regali in ogni circostanza possibile, soddisfa-cendo in anticipo ogni loro richiesta. Mentre il ri-sparmio implica un'idea, la capacità di fare unprogetto, per la realizzazione del quale ci si deveimpegnare nel tempo, rinunciando magari a

qualcosa di piccolo oggi, allo scopo di mettereinsieme la somma che un domani servirà all'ac-quisto di quanto previsto e quindi a raggiungerel'obiettivo inizialmente prefissato.Sempre in riferimento alle competenze trasver-

sali che stanno alla base della programmazioneeducativa e didattica del primo ciclo, un altro at-teggiamento che ci sembra importante svilup-pare nei nostri alunni è quello dellacollaborazione. Per questo si è scelto di avviarepercorsi di educazione alla cooperazione, in par-ticolare nei plessi in cui non erano state fatte pre-cedenti esperienze, fino ad arrivare alla creazionedi vere e proprie cooperative scolastiche.

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INTERVISTA A BEE ALESSANDRODIRIGENTE DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO DI FONZASO (BL)

Se lei dovesse dare delle "dimensioni" allaSua scuola, per farne una sorta di carta diidentità dell'Istituto e dei suoi punti di forza,quali utilizzerebbe? Numero di alunni, unifor-mità del territorio di provenienza, risultatimedi delle classi... insomma quali sono i tratticaratteristici del Suo Istituto?La scuola ha come bacino di utenza il Comune

di Fonzaso e quello di Arsiè. E' una scuola relati-vamente piccola, circa 450 alunni, ma sicura-mente l'articolazione in 8 plessi di scuoladell'infanzia, primaria e secondaria di 1° gradonon ne facilita la gestione. Abbiamo un'utenzacaratterizzate dalla presenza di alunni e famigliecollaborative. Il team docente è stabile ed è co-stituito da docenti motivati e professionali.Anche l'apparato amministrativo è efficiente

anche se l'organico risulta sottodimensionato.I risultati, in termini di profitto scolastico, degli

alunni sono nel complesso soddisfacenti: moltobassa (quasi nulla) risulta l'incidenza delle man-cate ammissioni alla classe successiva. Ottimi i ri-sultati delle prove standardizzate INVALSI nellascuola secondaria, mentre nella scuola primariarappresentano uno degli obiettivi del Piano diMiglioramento. La permanenza a scuola è in ge-nerale caratterizzata da comportamenti correttidal punto di vista disciplinare degli alunni.

Compito della scuola è formare, educare igiovani, offrendo loro conoscenza, abilità co-gnitive e competenze. Condivide questiobiettivi o pensa che la scuola debba avernedi diversi? Pensa che in questo momento lascuola riesca a raggiungere i suoi obiettivi?Cosa si dovrebbe fare, secondo lei, per far sìche la scuola sia più efficace nel raggiungerei propri obiettivi?

La discussione intorno al ruolo istituzionaledella scuola è oggetto di ampio dibattito.Personalmente ritengo che la scuola - soprat-

tutto quella dell'infanzia e del primo ciclo-debba porsi come obiettivo principe quello di faracquisire agli alunni conoscenze, abilità e com-petenze, tenendo sempre presente che le intel-ligenze, le personalità, i modi di apprenderesono diversi per ognuno e pertanto, va modulatol'approccio pedagogico-didattico così da valoriz-zare le potenzialità di ciascuno.Ormai da anni la scuola italiana è sul banco

degli imputati. La scuola non prepara, le classifi-che internazionali ci condannano, la scuola nonmotiva, e via di seguito. Penso che gran partedi queste critiche siano ingenerose, perchè nellascuola ci sono molte professionalità valide chevanno certamente valorizzate anche per creareuna "Comunità di pratiche" che porti innova-zione e motivazione per formare al meglio lenuove generazioni.Sicuramente risulta facile per i non addetti cri-

ticare; ma vi assicuro che "fare scuola" oggi nonè certamente facile. Aggiungo, per finire, ciò chela scuola, a mio parare, non dovrebbe fare: as-servirsi ai gruppi di potere del momento. Unobiettivo che dovrebbe essere maggiormenteperseguito è l'approccio didattico del "Learningby doing" ovvero dell’ imparare attraverso il fare.

Ricorda qualche episodio particolare ri-guardo la vita di ogni giorno, che le è rimastoimpresso nella memoria?Da quattro anni ho lasciato il lavoro di inse-

gnante per intraprendere la nuova avventura di dirigente scolastico e ... altro che

un solo episodio, altro che aneddoto, potrei scri-vere un libro.

BEE ALESSANDRONato nel 1961, laureato in economia e commercio il dottor Bee dopo diverseesperienze in campo formativo ed educativo, è approdato a Fonzaso.

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Una cosa che mi ha fatto sicuramente piacereè stato l'apprezzamento che mi è pervenuto - dadocenti, genitori, alunni, personale amministra-tivo, amministratori comunali - quando ho la-sciato la scuola che dirigevo da due anni (IstitutoComprensivo di Trevignano in provincia di Tre-viso). La consapevolezza di questo gradimentomi ha aiutato ad affrontare le difficoltà che ognigiorno mi sono trovato di fronte.

100esimo della Grande Guerra: questi sonoterritori di confine che hanno vissuto eventiterribili e al tempo stesso ne hanno rimossoil ricordo. Avete progetti realizzati o in fasedi realizzazione?Abbiamo qualche progetto in cantiere con la

scuola primaria. Nella scuola che dirigevo era miaintenzione, attuare un progetto per presentare idue punti di vista e naturalmente l'analogia dellaGuerra per soldati e popolazioni contrapposti.In sintesi: "dalla parte degli Alpini e dalla parte

dei Kaiserjaeger". Il cambio di sede ha poi bloc-cato tutto, ma se trovo il tempo potrei pensarealla realizzazione.

Con la vostra scuola aderite alla Giornatadel risparmio, per quale motivo? Quali sonole vostre finalità educative? Nel corso del-l’anno scolastico, proponete altre iniziativelegate al risparmio o a temi simili?Sono laureato in Economia e Commercio ed ho

insegnato materie aziendali per quasi trent'anni,per cui la risposta è ovvia.Ritengo che la cultura economica debba far

parte della formazione di base di ciascun citta-dino. Potrebbe prevenire truffe, frodi e crisi ban-carie... Anche quest'anno proporremo attivitàlegate all'Economia. La mia idea è che la scuolaha il compito di far comprendere concetti di Eco-nomia di base che un cittadino non può assolu-tamente ignorare.Da insegnante ho collaborato per anni con la

Federazione Trentina delle Cooperative (Istitutodi Istruzione Superiore di Primiero). Mi piace-rebbe che il Progetto "Idee e Progetti di nuoveimprese Cooperative" potesse abbracciare ancheistituzioni scolastiche del Bellunese. In fondo,sarebbe un Vero approccio Cooperativo!Ringrazio la Cassa Rurale Valsugana e Tesino

per lo spazio concessomi.

BEE ALESSANDRONato nel 1961, laureato in economia e commercio il dottor Bee dopo diverseesperienze in campo formativo ed educativo, è approdato a Fonzaso.

NOTIZIARIO Valsugana e Tesino nr. 2 dicembre 2016

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INTERVISTA A MARIA LORENZA MANCINDIRIGENTE ISTITUTO COMPRENSIVO DI STRIGNO E TESINO

L’Istituto Comprensivo di Strigno e Tesino com-prende sei scuole primarie: Opedaletto, Pieve Te-sino, Samone, Scurelle, Strigno e Villa Agnedo edue plessi di scuola secondaria di primo grado:Castello Tesino e Strigno; questo significa chel’istituto accoglie alunni dai sei ai quattordici cherisiedono nei Comuni del Tesino e della BassaValsugana. Si tratta complessivamente di 642alunni, 85 docenti , 6 unità di personale di se-greteria e 16 collaboratori scolastici. L’istituto si pone come una unità organica dal

punto di vista organizzativo e didattico, pur ac-cogliendo peculiarità caratterizzanti alcuni plessi. La crescente complessità della società e, di

conseguenza, dei nostri utenti ci impone unacontinua azione di flessibilità e aggiornamentodei percorsi educativi, sempre nel rispetto delleindicazioni dei Piani di Stu-dio Provinciali. CitandoMontaigne, filosofo fran-cese del ‘500, è necessarioche l’istruzione contribuiscaa “formare teste ben fatteinvece che teste benpiene”. Oggi è necessariosostituire l’imparare conl’apprendere, è importantesviluppare già nei bambiniattitudine a problematiz-zare e risolvere i problemi.D’altronde la Comunità Eu-ropea nel 2006 ha definitootto ambiti di competenzechiave che i suoi cittadinidovrebbero raggiungere:comunicazione nella ma-

drelingua; comunicazione nelle linguestraniere;competenza matematica e competenzedi base in scienza e tecnologia; competenza di-gitale; imparare ad imparare; competenze socialie civiche; spirito di iniziativa e imprenditorialità;consapevolezza ed espressione culturale e lascuola ha il compito di aprire la strada verso ilraggiungimento di tali competenze.Alcuni di questi obiettivi sono inclusi nel Piano

Trentino Trilingue, con l’apprendimento di alcunediscipline in lingua straniera già dalla scuola pri-maria. Questo significa che per gli alunni a par-tire dalla classe 3 della Primaria sono previste 3ore di discipline in lingua straniera. Nel nostroistituto la sperimentazione veicolare è attivaancor prima che la Giunta Provinciale desse at-tuazione al Piano Trentino Trilingue: due plessi

MARIA LORENZA MANCINLaurea in Lingue e Letterature Straniere 1982 –docente di inglese dal 1982 al 1990 istituti in provinciadi Padova e Vicenza, dal 1991 in provincia di Trento – oltre all’insegnamento tra 2006 e 2012formatrice docenti di lingue straniere e CLIL- Dirigente scolastico dal 2012 al 2015 IC G. Bertolotti,Gavardo, Brescia e dal 1/9/2015 all’IC Strigno e Tesino

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hanno iniziato la sperimentazione tra il 2008 e il2011.Più difficoltosa è l’attivazione di percorsi di in-

novazione digitale a causa della diversa dota-zione informatica dei plessi. Stiamo comunquescrivendo dei progetti per partecipare ai bandiprovinciali pubblicati da qualche giorno per gliambienti digitali, l’innovazione didattica e gli ate-lier creativi per le competenze chiave. Il labora-torio informatico a postazioni fisse non rispondeappieno ai bisogni dei nuovi apprendimenti: ènecessario potersi muovere, lavorare in team,cooperare; ecco perché ci si sta spostando versomodelli di classi 3.0. E’ evidente che questo ri-chiede impiego di energie, di volontà di rimet-tersi in gioco da parte dei docenti e aperturaanche da parte dei genitori verso una scuola chenon può più essere l’unica depositaria del sa-pere, dove il docente spiega e l’alunno ripete,ma capace di fornire quegli strumenti affinché ipropri alunni diventino cittadini consapevoli concompetenze procedurali. Non si può negare chele dotazioni finanziarie sono indispensabili, maconsiderato il momento, dobbiamo essere ingrado di andare a reperire i fondi laddove questivengano messi a disposizione, ecco la necessitàdi partecipare a bandi indetti da fondazioni, ban-che, istituzioni.E’ proprio grazie ad uno di questi finanzia-

menti che alcuni alunni della scuola secondariahanno partecipato al Campus “Alla scoperta del

fiume Brenta”: è stato un percorso complessoche si è svolto in parte in aula e in parte sulcampo, con i ragazzi che si sono spostati a piedie con i mezzi pubblici dal lago di Levico fino aValstagna. Alcuni alunni con le insegnanti sono stati invi-

tati alla cerimonia di inaugurazione dell’annoscolastico a Sondrio, con la presenza del Presi-dente della Repubblica, Mattarella e del MinistroStefania Giannini; questo grazie alla segnala-zione del progetto che ha coinvolto tutto ilplesso di Scurelle lo scorso hanno con la messain scena di un musical in tre lingue.Siamo tra le 11 scuole sul territorio nazionale

che partecipano al progetto Judo for Children,promosso dalla Federazione Internazionale Judoe dal MIUR, rivolto ad alcune classi della scuolaprimaria. E’ stato scelto il plesso di Villa Agnedoin quanto rispondeva meglio di altri ad alcuni re-quisiti logistici necessari. Tutto bene? Sono mediamente soddisfatta,

certo si deve migliorare l’organizzazione, spro-nare i docenti ad allontanarsi dai lidi sicuri del-l’insegnamento tradizionale per sperimentare,stabilire un rapporto di fiducia reciproca con i ge-nitori, ognuno rispettoso dei ruoli dell’altro, ac-cettando di collaborare.

Nella mia visione di scuola sono le idee a farela differenza ed è più importante imparare aporre le domande giuste prima che a dare le ri-sposte.

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BORSE DI STUDIO 2016

Come ormai è tradizioneda diversi anni l’appunta-mento per il conferimentodelle borse di studio si èsvolto lo scorso 15 dicem-bre presso la Sala Polifun-zionale a Castel Ivano (exComune di Villa Agnedo).Ventitre laureati, con lau-

rea triennale o specialistica,che hanno dimostrato con illorolavoro impegno, passione

e voglia di fare. A loro si ag-giungono gli altri 36 ragazzidelle scuolemedie e superiori e i

24che hanno affrontato unpercorso di studio all’esteroper migliorare le propriecompetenze linguistiche,per un totale di 83 giovaniche ieri hanno ricevuto ilpremio allo studio che l’istituto di credito coope-rativo ha scelto di destinare loro, per complessivi24.300 euro.

“E’ un appuntamento importante – ha com-mentato il presidente Paolo Zanetti – dove pos-siamo letteralmente gettare uno sguardo alnostro futuro. Questi ragazzi con il loro impegnoe lavoro stanno ponendo le basi della crescitaculturale e sociale non solo personale ma anchedella comunità dove vivono. Penso, che sia im-portante che la Cassa Rurale dia un segno di ri-conoscimento al loro percorso e specialmenteche li faccia sentire partecipi di una comunità cheli sostiene ed appoggia. Quindi siamo orgogliosi di dare attenzione al

merito, e felici della partecipazione di famiglieed amici a questo incontro che non è la sempliceevocazione di un rito quanto la dimostrazionedella vitalità che questi giovani dimostrano”

La serata è un appuntamento fisso nell’ambito

di tutta una serie di momentidi incontro che coinvolgono i5.300 soci nei 16 Comuni doveopera l’istituto di credito coo-perativo con i suoi sportelli, eparticolarmente significativavisto il processo di fusione dapoco approvato dalle assem-blee ed attualmente in pienosvolgimento.

“In questo periodo – ha ri-cordato il direttore PaoloGonzo – la nostra Cassa è im-pegnata nel portare avanti unprogetto di fusione molto im-pegnativo che avrà un suo ri-flesso anche nelle modalità didialogo e interazione con le di-verse sfaccettature delle comu-nità locali. Intendiamo essere sempre

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più profondamente inseriti nelle comunitàlocali, per essere in grado di contribuire nonsolo con le risposte che ogni giorno diamoal territorio ma anche nel percepire qualisono le domande a cui rivolgere la nostra at-tenzione. Questi giovani saranno i nostri migliori al-

leati nella paziente costruzione di un do-mani che ci troviamo ogni giorno davanti”.

Valorizzazione della cultura e delle espe-rienze che si concretizzano in modo assolu-tamente concreto con i premi allo studioma che vede ulteriori investimenti collate-rali, nella convinzione che investire sulla cre-scita della conoscenza e della competenzedei giovani e sulla diffusione di una culturadi crescita personale degli adulti, porti fruttiimportanti alle nostre comunità.

Al termine della serata l’attore MarioCagol noto come Supermario ha fatto lasua comparsa intrattenendo con grandedivertimento di tutti premiati e accompa-gnatori.

ECCO L’ELENCO DEI PREMIATI

Anna BorsatoMagda BrandaliseMarta CapellaroManuel CapraSimone CaregnatoFrancesco CondlerPietro Dall'agnolSusanna Dall'agnolDavide DebortoliElisa DellamariaFilippo DellamariaRaffaella FurlanGiulia Horvat

Letizia MenguzzoDavide NadaliniValentina PeruzzoNicola RinaldiSusanna RistoriAsia RopelatoFederico SandriGiulia StefaniFederica StroppaMarco TomaselliGabriele TommasiniAurora TrentinGiorgia Vesco

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Loris ChiomentoElisa Dall'agnolAlberto DietreDomenica Asia ForlinDaniel Moranduzzo

Verdiana PasqualiniFrancesca ScapinLeonardo SeccoFrancesca StefaniFilippo Zampiero

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Giulia AgostiniFrancesca BaldiAlice CostaLavinia Dalla ZuannaSilvia Dalla ZuannaMaddalena D'aquilioCarlo FelicettiGiulia FerraiSerena FincoEvelin Rita FurlanGiulia GaioGiulia Gobbo

Anna MezzanotteMartina PintusJessica SebellinLinda ToninElena TrentiFabrizio TrentinMarta VettoriIlaria ZancanaroLucia ZancanaroErwin ZanettiMaddalena Zanetti

LAUREE TRIENNALI E QUINQUENNALI

Lorenza AgostiniAlice BosoChiara BrandaliseMariachiara BurlonLorenzo CasataCristiano CavagnaNicole CecconNoemi FincoMatilde FrisonChiara GregoEdoardo LazzarottoGabriele Nicoletti

Lorenzo OrsingherGaia PasquazzoDavide PaternoElisabeth PaternoGiorgia PurinAlessandro Sandona'Hermes Giuseppe ScimecaGiulia StefaniElia TomaselliChiara TrentinGiorgia TrentinGiorgia Vinante

PER I VIAGGI DI STUDIO:

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ASSOCIAZIONE CULTURALE AFFRESCOQuesta è una storia che

testimonia come uno spunto,una intuizione possonodiventare una opportunità peril territorio grazie all’impegnoe alla passione di pochepersone capaci di suscitareinteresse e coinvolgimento inun progetto.

Nel mese di maggio 2011 Tiziano Sartor,Presidente del Rotary Club di Feltre, riceve unatelefonata dal suo collega Pier Paolo Becich,Presidente del Rotary Club di Conegliano. PierPaolo Becich gli propone un progetto sull’affrescotra i due Club, avente come base ed ispirazionela Scuola di affresco del pittore Vico Calabrò.Tiziano Sartor, pur essendo quasi al termine

del mandato di Presidente, raccoglie conentusiasmo la proposta, anche perché a Facendi Pedavena c’è la “Casa degli Affreschi”, lasede della Scuola di Vico Calabrò, fondata oltre20 anni fa.Presentata l’idea, il percorso è veloce:

presentazione dell’idea al Club e all’intero distrettodell’associazione, che nella persona dell’alloraGovernatore Riccardo Caronna. – anche lui afine mandato – decide di concedere il patrocinioRotary International all’iniziativa. Nel 2012 i Rotary Club Feltre e Conegliano

registrano in Italia il nome “Scuola Internazionaleper la Tecnica dell’AFFresco”.Viene istituita la Commissione per l’Affresco,

nascono le “Borse di Studio Rotary” su idea delGovernatore Alessandro Perolo e sono istituitigli “Attestati di Frequenza” per gli allievi deicorsi.Da allora ogni anno sono assegnate una media

di 5-6 borse di Studio a giovani maturandi deiLicei Artistici (Treviso,

Nove, Belluno, Feltre), ai quali viene dedicatoun apposito corso di affresco su muro in sedisempre diverse, Pedavena, Feltre, Fonzaso,Pordenone.Non basta: si tengono ogni anno una decina

di corsi in sedi italiane ed estere (Polonia) e sonoconsegnati annualmente una media di 90-100“Attestati di Frequenza” a Maestri e Corsisti.Molti altri Rotary Club hanno aderito sostenendo

progetto ed iniziativa, da Trento a Bassano delGrappa ad Udine coinvolgendo sempre piùterritori e persone.Nel 2013 la Scuola dona al R.C. Feltre, in

occasione del trentennale del Club, un magnificoaffresco nella “Sala degliElefanti” in BirreriaPedavena. L'artista scelto dal Maestro VicoCalabrò per la realizzazione dell’opera è ilmaltese Twanny Darmanin, per il suo stileparticolarmente adatto a questo ambiente, riccodi cultura e di storia, ove sono già presentidipinti di elevato pregio artistico. L’artista èaiutato dalla figlia Tara e da Vega Sartor.Nel 2012 il Governatore eletto Roberto Xausa,

in occasione dell’Assemblea dei Governatoritenutasi a San Diego (California), ha donato ai525 Governatori di tutto il mondo la Cartolinadel Service. Il fatto ha suscitato un notevoleinteresse, tanto da doverneristamparne altre copie perpoi essere inviate in tuttoil mondo.La Scuola è un

meraviglioso network,straordinario catalizzatoredi un numero semprecrescente di adepti, manon ha struttura legale ecomincia ad accusare seriedifficoltà operative. Ancorauna volta il Rotary è

SPAZIO ASSOCIAZIONI

Vico Calabrò

Tiziano Sartor

...a cura dell'Ufficio Relazioni EsterneIn ogni numero ospitiamo gli interventi delle associazioni del territorio, scoprendone i protagonisti e le attività. Il contributo che tutte le persone coinvoltenella miriade di micro partecipazione volontaria producono, è un valore inestimabile. Senza non avremmo molti dei servizi a cui siamo abituati, nèl'attenzione e il senso della bellezza che un parco ben curato, o un momento di festa accompagnato dalla musica possono offrire a tutti noi. Comesempre, se una associazione vuol raccontarsi o proporre, scriva a [email protected]

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SPAZIO ASSOCIAZIONI

Il Rotary e una Associazione formata da professionisti,

imprenditori, uomini e donne che si ritrovano per fare del

bene nel mondo.Di ogni credo religioso e di ogni

credo politico.

Punti fermi del Rotary sono unione, condivisione e

comunicazione. L’Associazione è presente in tutto il mondo

con più di 1.200.000 Soci raggruppati in circa 500

Distretti, è riconosciuta dall’ONU e opera a livello

internazionale in ambito sanitario (PolioPlus, Acqua, ecc.),

nel campo dell’alfabetizzazione in paesi sottosviluppati e

a livello locale con service nei più svariati settori del bene

comune, dalla medicina, alla cultura, all’occupazione

giovanile, al soccorso in caso di calamità naturali. Il tutto

offrendo non solo risorse economiche, ma anche, e

soprattutto, la professionalità dei propri Soci.

COS’È IL ROTARY?

Nato a Feltre il 06/10/1955. Laureato in Architettura nel1987 all’IUAV Venezia. Dal 1988 al 2000 ha lavoratonell’azienda di famiglia nel settore dell’arredamento. Hasvolto l’attività di libero professionista dal 1996 al 2006.Attualmente è amministratore della società Sartor Tiziano& C. sas. E’ socio rotariano dal 1992.

TIZIANO SARTOR

E’ nato ad Agordo (Belluno) nel 1938 e

risiede a

Caldogno (Vicenza). Artista a tutto campo

, è uno dei

maggiori esperti nella tecnica del "buon fre

sco", a cui

dedica da anni ogni energia per il suo ma

ntenimento

pratico in vari centri culturali in Italia e all'este

ro.

Ha insegnato la tecnica della pittura a fresc

o, nella sua

forma originale, in migliaia di corsi, in Italia,

in Europa e

nel Mondo, e in varie Accademie, gara

ntendo la

continuità di questa antica tecnica, tutta italia

na e molto

apprezzata all’estero. Sono un centinaio i Fr

escanti, che

dal Maestro hanno appreso l’Arte e che, a loro

volta, sono

stati abilitati all’insegnamento.

VICO CALABRÒ

determinante. Su suggerimento di alcuni DirigentiDistrettuali, nasce l’associazione di promozionesociale “Associazione Culturale per l’Affresco”.Le finalità che l’Associazione si propone sono:

1. Il mantenimento della cultura dell’affrescocome patrimonio esclusivo della storia dell’arted’Italia.

2. La conoscenza della tecnica pittoricadell’affresco.

3. L’insegnamento e la diffusione della tecnicapittorica dell’affresco.

Potremo anche dire che l’Associazione,attraverso la “Scuola Internazionale per la Tecnicadell’AFFresco”, è nata per sopperire ad unaingiustificata carenza della scuola italiana, conl'obiettivo di diffondere ed approfondire la culturae la pratica del "buon fresco", la tecnica pittoricache è patrimonio esclusivo della storia dell'Arteitaliana.L’Associazione, con sede operativa presso la

Basilica Santuario dei SS. Vittore e Corona, hada poco ottenuto il prestigioso riconoscimentodella Regione Veneto, con il suo inserimentonell’Albo Regionale tra le Associazioni senzascopo di lucro. Ciò premesso, l’Associazionepromuove la realizzazione di affreschi secondola tecnica del “buon fresco”, ad opera di artisti,tutti allievi del Maestro Vico Calabrò, di provataesperienza sul campo. Ultimo lavorodell’Associazione, in senso cronologico, riguardanuovo un affresco, realizzato da Laura BALLIS,presso la Caserma dei Carabinieri di Feltre.L’opera raffigura due carabinieri nella tempestae ambientati nel contesto feltrino. L’inaugurazioneavrà luogo a metà novembre 2016.

Vi consigliamo di visitare il nostro sitowww.scuolainternazionaleaffresco.eu dove potretetrovare altri spunti, e perché no, farvi venire ildesiderio di una nuova esperienza.

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ESTATE ALL’INSEGNA DI DE GASPERIPER LA BANDA SOCIALE DI PIEVE TESINO

SPAZIO ASSOCIAZIONI

Per la Banda Sociale di Pieve Tesino l’estate 2016è stata una stagione particolarmente intensa, riccadi impegni e densa di significati storici e culturali.Al centro dell’attività il ricordo di Alcide De Gasperi,grande statista e padre d’Europa, nato appunto aPieve Tesino. Con la collaborazione della FondazioneTrentina Alcide De Gasperi la banda ha organizzatouna rassegna intitolata “Note di storia degasperiana”che ha coinvolto anche la Banda Civica di BorgoValsugana e la Banda Civica “E.Bernardi” di Predazzo.Le tre bande provengono tutte da territoristoricamente legati allo statista trentino: Pieve Tesinodove nacque il 03 aprile 1881, Borgo Valsuganadove si spense il 19 agosto 1954, Predazzo paesenatale di Maria Morandini, la madre.Nella caratteristica ambientazione di Piazza

Garibaldi, davanti al Museo Casa De Gasperi aPieve Tesino, si sono esibiti in tre distinte e moltopartecipate serate di luglio i tre complessi bandisticidi Pieve tesino, Borgo Valsugana e di Predazzo.Successivamente il 6 di agosto il complesso ha

suonato a Predazzo ricambiando la visita alla bandalocale. Su invito della Fondazione De Gasperigiovedì 18 agosto alle ore 17.30 a Pieve Tesino, ilPresidente della Repubblica Sergio Mattarella hatenuto la Lectio degasperiana 2016 sul tema “70anni di una Repubblica europea - La visione e ilcoraggio di Alcide De Gasperi”; in questa occasionela Banda Sociale di Pieve Tesino ha avuto l’onore diaccogliere il Presidente suonando l’Inno Nazionaleal suo arrivo. Il Presidente si è poi complimentatocon il maestro Franco Sozzi per l’ottima esibizionee, stringendogli la mano, ha così voluto estendere ilproprio saluto a tutti i componenti del gruppo.Oltre a questi, molti altri sono stati gli appuntamenti

estivi con esibizioni in paese e fuori dai confinidomestici. Nel mese di luglio la banda hapartecipato alla presentazione della mostra“Imprenditori dell’immagine - Le vicende deiTesini in Belgio” al Museo per Via di PieveTesino, ha accolto gli atleti impegnati nella“5 days of Italy 2016 – Conca del Tesino”gara internazionale di orienteering ed haorganizzato assieme alla locale proloco il“Palio delle contrade”. Nel mese di agosto si

è esibita per paesani e turisti in occasione dellafesta patronale, il 15 del mese, nel tradizionaleconcerto in piazza mercato e successivamente, ilgiorno 20, è stata ospite presso il Camping Valmalenedove è stata accolta con calore dai numerosi turistiitaliani e stranieri presenti presso la struttura turistica.Nel mese di settembre il complesso ha

accompagnato i partecipanti durante lamanifestazione tenutasi a Torcegno “Do pasi aTraozen” ed ha suonato in occasione della Coppad’Oro, famosa gara ciclistica che si svolge ognianno sulle strade della Valsugana.La storia della Banda Sociale di Pieve Tesino ha

avuto inizio nell’anno 1900, il complesso ha sempreaccompagnato la vita del paese fino ai giorni nostri,partecipando a tutti i momenti importanti dellacomunità e promuovendo coesione sociale e culturae portando nel corso degli anni il proprio gruppoad esibirsi in diverse parti d’Italia ed anche all’estero.Attualmente il complesso, diretto fin dal 1995 dalmaestro Franco Sozzi e guidato dal presidente OscarNervo, è composto da 37 elementi con una grandepartecipazione giovanile; sono infatti molti icomponenti effettivi con un’età inferiore ai 18 anniin questo gruppo che complessivamente ha un’etàmedia di 25 anni. I bandisti si ritrovano settimanalmente per le prove

e per i corsi di perfezionamento individuali. Labanda organizza presso la propria sede i corsimusicali per gli allievi bandisti che negli ultimi annihanno visto una buona partecipazione soprattuttodi studenti in età scolare e ciò consente di guardareal futuro prossimo con buone prospettive di crescitasia a livello tecnico musicale che come affiatamentodi gruppo.

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